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Leggi del Regno dItalia sui Biglietti di Stato a

Corso Legale
Compilato da Domenico Bevilacqua

Indice
Indice ................................................................................................................................................................ 2
Legge 7 aprile 1881, n. 133. Abolizione del corso forzoso................................................................................. 3
Legge 16 giugno 1881, n. 253. Approvazione del regolamento per la esecuzione della legge 7 aprile 1881, n. 133
(Serie 3a), che provvede per labolizione del corso forzoso. .............................................................................. 7
Regio Decreto 30 ottobre 1896, n. 508. Approvazione del regolamento pel servizio dei biglietti e buoni di cassa
a debito dello Stato, e dei biglietti di Banca. ................................................................................................... 20
Regio Decreto 28 aprile 1910, n. 204. Testo unico di legge sugli Istituti demissione e sulla circolazione dei
biglietti di Banca. ............................................................................................................................................ 32
Regio DecretoLegge 20 maggio 1935XIII, n. 874. Autorizzazione a ritirare dalla circolazione le attuali monete
di argento e ad emettere biglietti di Stato. ........................................................................................................ 67
Legge 23 dicembre 1935XIV, n. 2393. Conversione in legge del Regio decretolegge 20 maggio 1935XIII, n.
874, che autorizza a ritirare dalla circolazione le attuali monete di argento e ad emettere biglietti di Stato. ...... 75
Decreto Ministeriale 23 novembre 1944. Caratteristiche dei biglietti di Stato. ................................................. 76

Legge 7 aprile 1881, n. 133


Abolizione del corso forzoso
Gazzetta Ufficiale del Regno dItalia n. 82 del 8 aprile 1881
Il Numero 133 (Serie 3a) della Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno contiene la seguente legge:
UMBERTO I
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONT DELLA NAZIONE

RE DITALIA
Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvato,
Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue:
Art. 1. Il Consorzio degli Istituti di emissione istituito dalla legge 30 aprile 1874, n. 1920 (Serie 2a), sar
sciolto col 30 giugno 1881.
A partire dal 1 luglio 1881 i biglietti consorziali che si troveranno in circolazione costituiranno un debito diretto
dello Stato.
Cesser, dalla stessa data, lassegnazione annua sul bilancio dello Stato a favore del Consorzio, e sar ritirata la
rendita dello Stato data dal Governo a garanzia dei biglietti consorziali in virt delle leggi 19 aprile 1872, n. 759
(Serie 2a), e 30 aprile 1874, n. 1920 (Serie 2a)
Art. 2. Il Consorzio consegner allAmministrazione del Tesoro dello Stato, entro il 30 giugno 1881, lofficina
in cui si fabbricano i biglietti consorziali con tutte le dotazioni di macchine, utensili, mobili e materie prime o
ausiliarie, di cui sar allora fornita; e le consegner inoltre nello stesso termine i biglietti consorziali di nuova
fabbricazione, destinati a servire di scorta pel cambio dei biglietti logori.
Il Tesoro dello Stato pagher al Consorzio lindennit che gli fosse dovuta pel valore di costo delle dotazioni
onde lanzidetta officina fornita, dedotta la parte gi ammortizzata, e pel prezzo di stima dei biglietti di nuova
fabbricazione consegnati in virt del presente articolo, e di quelli in circolazione al 30 giugno 1881.
Tre arbitri, designati uno dal Governo, laltro dal Consorzio e il terzo dai due primi, stabiliranno in modo
inappellabile se ed in quale misura lindennit anzidetta sar dovuta.
Art. 3. I biglietti gi consorziali godranno del corso legale in tutto il territorio dello Stato in ogni sorta di
pagamento, ma saranno convertibili al portatore ed a vista in moneta legale doro e di argento, secondo le
disposizioni degli articoli seguenti.
Cesser ogni disposizione restrittiva delle contrattazioni in determinate valute metalliche.
Art. 4. Il Governo del Re autorizzato a mettere in circolazione la moneta divisionaria di argento e le altre
monete decimali doro e di argento appartenenti allo Stato.
Art. 5. Con Reali decreti saranno stabiliti i giorni a partire dai quali i biglietti da centesimi 50 e da lire 1 e 2 entrati
nelle Casse del Tesoro non potranno pi esser messi in circolazione, ed i giorni a partire dai quali i biglietti gi
consorziali dei vari tagli saranno cambiati per gli effetti dellart. 3 nella Tesoreria centrale e nelle Tesorerie provinciali
di Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Livorno, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Torino e Venezia.
Con altri decreti potr essere autorizzato il cambio anche in altre Tesorerie dello Stato.
Art. 6. Saranno annullati i biglietti da lire 2, 1 e da centesimi 50 ritirati dalla circolazione. Parimenti saranno
annullati biglietti da lire 5 sino allammontare della somma di lire 105,400,180, ed inoltre tutti gli altri biglietti
consorziali di taglio superiore a lire 10.
Art. 7. A partire dal 1 luglio 1881 il cambio dei biglietti dichiarati provvisoriamente consorziali col decreto
14 giugno 1874, n. 1942 (Serie 2a), con biglietti consorziali definitivi, sar fatto presso la Tesoreria centrale del
Regno.
Decorsi 5 anni dal termino suddetto i biglietti non presentati al cambio sintenderanno prescritti a favore dello Stato.
3

Art. 8. Nel termine di 5 anni a datare dal giorno in cui comincer il ritiro e lannullamento dei biglietti gi
consorziali, tutti i biglietti da lire 5 e 10 portanti limpronta del Consorzio, che continueranno ad essere in
circolazione per conto dello Stato, saranno cambiati in biglietti di nuova forma, secondo le indicazioni e le norme
che verranno stabilite col regolamento.
I biglietti da lire 5 e 10 che non si fossero presentati per essere cambiati nei nuovi biglietti, elasso il termine di
cui sopra, si intenderanno fuori corso, ma saranno convertibili in moneta metallica.
Tutti gli altri biglietti gi consorziali che non fossero stati annullati nel periodo di tempo suddetto, giusta le
prescrizioni degli articoli 5 e 6, si intenderanno fuori corso, e dopo altri 5 anni verranno prescritti a favore dello
Stato, se nel secondo quinquennio non saranno stati presentati per essere convertiti in moneta metallica.
Art. 9. Il Governo rimborser in oro il mutuo di 44,334,975 22 alla Banca Nazionale nel Regno dItalia,
secondo la convenzione 1 giugno 1875.
Il rimborso sar fatto tre mesi prima che cominci il cambio dei biglietti gi consorziali, di cui allart. 5, o in ogni
caso tre mesi prima che sia stato intieramente eseguito il disposto dellart. 6.
Nello stesso termine sar fatto il cambio in oro dei Biglietti consorziali rappresentanti il credito di 50 milioni di
lire degli Istituti di emissione, a termini dellart. 5 della legge 30 aprile 1874, n. 1920 (Serie 2a).
Art. 10. Il Governo del Re autorizzato sino a tutto lanno 1882 a procurarsi col mezzo di prestiti ed altre
operazioni di credito, esclusa lemissione di titoli speciali, la somma di 644 milioni di lire, di cui almeno 400
milioni in oro, la quale sar adoperata solamente per lesecuzione degli articoli 5, 6 e 9 della presente legge.
La misura dellinteresse annuo non potr in nessun caso oltrepassare il 5 per cento netto di ritenuta per limposta
di ricchezza mobile.
Pel trasporto dei fondi e per qualunque altra spesa non si potr oltrepassare il limite delluno per cento per una sola volta.
Della rendita dello Stato ritirata dal Consorzio degli Istituti di emissione potr essere alienata tanta parte quanta
sar necessaria a procurare la somma suddetta.
Art. 11. Sar depositata nella Cassa dei Depositi e Prestiti, per esservi conservata a garanzia di 340 milioni di
biglietti, tanta parte della rendita residuale quanta al suo valore nominale corrisponde al capitale di 340 milioni.
Sar annullata la parte eccedente il bisogno
Art. 12. Il Governo pure autorizzato, sentita la Commissione di cui allarticolo 24, a procurarsi, colluso dei
mezzi e risorse di Tesoreria, e mediante anticipazioni sulla vendita depositata, le somme che eventualmente
potranno occorrergli per il cambio al portatore ed a vista dei biglietti gi consorziali che rimarranno in
circolazione.
Art 13. Gli avanzi dei bilanci annuali, disponibili per lestinzione dei debiti di Tesoreria, saranno destinati alla
diminuzione del debito dello Stato rappresentato dai biglietti in circolazione, di cui allart. 8, e di conformit sar
ritirata ed annullata altrettanta rendita depositata a garanzia come allart. 11.
Art. 14. Sino a nuova disposizione, dal giorno in cui comincer il cambio dei biglietti consorziali in moneta
metallica, ed in ogni caso da quello in cui sar interamente eseguito il disposto dellarticolo 6, i dazi doganali
dimportazione saranno pagati in biglietti consorziali o in valuta metallica, esclusa la moneta divisionaria al di l
di lire 100 per ogni pagamento.
Art. 15. Il divieto fatto agli Istituti di emissione di variare senza autorizzazione del Governo il saggio dello
sconto cesser il giorno in cui comincer il cambio dei biglietti consorziali di che allarticolo 5, o in cui sar
compiutamente eseguito il disposto dellarticolo 6.
Art. 16. Il corso legale dei biglietti delle Banche di emissione prorogato a tutto lanno 1883 con le norme
stabilite dallart. 15 della legge 30 aprile 1874, n. 1920 (Serie 2a)
Durante il corso legale il Governo avr facolt di determinare con decreto Reale la riscontrata fra i sei Istituti
demissione, e fra essi ed il Tesoro dello Stato, con le norme stabilite dallarticolo 15 della legge 30 aprile 1874,
n. 1920 (Serie 2 a).

Art. 17. Il Governo del Re potr ricevere nelle sue Casse i biglietti dei sei Istituti di emissione anche quando
non avranno pi corso legale.
Art. 18. La riserva delle Banche di emissione sar esclusivamente composta di valute metalliche aventi corso
legale nel Regno.
I biglietti fiduciari delle Banche dovranno essere cambiati in valuta metallica o in biglietti gi consorziali.
Il Governo del Re vigiler affinch non siano alienate o convertite in argento le riserve doro delle Banche di emissione.
Art. 19. Sono mantenuti in vigore, in quanto non siano modificati dalla presente legge, gli articoli 7, 8, 9, 10,
11, 13, 14, 15, 20, 21, 22, 23, 25, 27, 30 e 31 della leggo 30 aprile 1874, n. 1920 (Serie 2 a), nonch larticolo 2
della legge 30 giugno 1878, n. 4430.
data facolt al Governo del Re di consentire con decreto Reale alle Banche di emissione la circolazione di
biglietti da L. 20, ovvero da L. 25.
Art. 20. Gli assegni bancari al portatore ed allordine, e pagabili a vista o in un termine non maggiore di 10
giorni da quello della presentazione, emessi dagli Istituti legalmente costituiti, o tratti sopra di essi, saranno
soggetti alla tassa di bollo di centesimi 5 quando siano emessi e pagabili nello Stato.
I buoni fruttiferi a scadenza fissa emessi da Istituti Legalmente costituiti saranno soggetti alla tassa di bollo di
centesimi 30.
I libretti di conto corrente e quelli di risparmio, nominativi od al portatore saranno soggetti alla tassa di bollo di
centesimi 15 per ogni foglio, salvo il disposto dellarticolo 25, numero 29, della legge 15 settembre 1874, numero
2077, per gli Istituti ivi indicati.
Le tasse suddette di 30 e 15 centesimi saranno aumentate del doppio decimo.
Art. 21. Nelle tasse di cui nel precedente articolo sar compresa anche quella per le relative quietanze.
Per lapplicazione delle tasse e per le cautele e le discipline sullemissione dei titoli contemplati nel precedente
articolo sar provveduto con decreto Reale.
Art. 22. Nelle principali citt, che saranno indicate per decreto Reale, il Governo promuover la istituzione di
Stanze di compensazione, alle quali saranno annessi un rappresentante del Tesoro dello Stato ed un rappresentante
delle sedi e delle succursali delle Banche di emissione, delle Casse di risparmio, delle Banche di sconto e popolari,
e dei principali banchieri per la riscontrata dei biglietti pagabili a vista e al portatore e per le compensazioni degli
altri titoli di credito.
Le norme di questa istituzione saranno determinate per decreto Reale.
Art. 23. La facolt di emettere titoli a vista pagabili al portatore cesser il 31 dicembre 1889 per tutti gli Istituti
che ne sono investiti.
Entro il 1882 sar presentato un disegno di legge inteso a stabilire le norme colle quali potr essere consentita e
regolata lemissione dei titoli bancari a vista pagabili al portatore.
Art. 24. istituita una Commissione permanente presso il Ministero del Tesoro, presieduta dal Ministro e
composta di quattro senatori e quattro deputati eletti dalle rispettive Camere, non che di quattro funzionari dello
Stato designati dal Consiglio dei Ministri.
I deputati rimarranno in ufficio anche nel caso di scioglimento della Camera sino a nuove nomine.
La Commissione sar sentita su tutti i provvedimenti di qualunque natura che potranno occorrere per il ritiro e il
cambio dei biglietti, per la sostituzione dei biglietti nuovi ai gi consorziali, e per lesame dei regolamenti da
emanarsi nelle forme prescritte dallart. 26.
Detta Commissione vigiler landamento delle relative operazioni, e per mezzo del Ministro del Tesoro ne
presenter al Parlamento, alla fine di ogni anno, una particolareggiata e documentata relazione.
Art. 25. Gli atti e i provvedimenti di cui allarticolo precedente dovranno essere presi dal Ministro del Tesoro,
daccordo col Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio.
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Art. 26. Sentiti il Consiglio di Stato, la Corte dei conti ed infine la Commissione permanente di cui allart. 24,
saranno determinati con decreti Reali i modi e le garanzie:
a) Per le operazioni di cambio, ritiro o annullamento dei biglietti consorziali, non che di sostituzione dei biglietti
di nuova forma, le quali dovranno essere sindicate dalla Corte dei conti;
b) Per la custodia dei biglietti destinati a servizio di scorta;
c) Pel ricevimento dei biglietti degli Istituti nelle casse dello Stato, quando non avranno pi corso legale;
d) Per facilitare le operazioni da farsi presso lAmministrazione del Debito Pubblico, anche con esenzione di
tasse per quelle concernenti le iscrizioni del consolidato.
Parimenti mediante decreti Reali, e previo parere dellanzidetta Commissione permanente, saranno fatte tutte le
altre disposizioni necessarie per lesecuzione della presente legge.
Ordiniamo che la presente, munita del sigillo dello Stato, sia inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei
decreti del Regno dItalia, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.
Data a Roma, add 7 aprile 1881.
UMBERTO.
A. MAGLIANI.
L. MICELI.
Visto, il Guardasigilli: T.VILLA.

Legge 16 giugno 1881, n. 253


Approvazione del regolamento per la esecuzione della legge 7 aprile 1881, n. 133 (Serie 3a), che provvede
per labolizione del corso forzoso.
Gazzetta Ufficiale del Regno dItalia n. 147 del 25 giugno 1881
Il Numero 253 (Serie 3a) della Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno contiene la seguente legge:
UMBERTO I
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONT DELLA NAZIONE

RE DITALIA
Veduta la legge 7 aprile 1881, n. 133 (Serie 3a), che provvede per labolizione del corso forzoso;
Sentiti la Corte dei conti, il Consiglio di Stato e infine la Commissione permanente instituita a norma dellarticolo
24 della predetta legge;
Sentito il Consiglio dei Ministri;
Sulla proposta del Ministro delle Finanze, interim del Tesoro e del Ministro di Agricoltura, Industria e
Commercio,
Abbiano decretato e decretiamo:
Articolo unico. approvato lunito regolamento firmato dordine Nostro dal Ministro delle Finanze, interim del
Tesoro, e dal Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio per lesecuzione della suindicata legge 7 aprile
1881.
Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e
dei decreti del Regno dItalia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, add 16 giugno 1881.
UMBERTO.
A. MAGLIANI.
D. BERTI.
Visto, il Guardasigilli: ZANARDELLI

REGOLAMENTO per la esecuzione della legge 7 aprile 1881, n. 133 (Serie 3a), che provvede per labolizione
del corso forzoso.
I. Cessazione del Consorzio.
Art. 1. Col 1 luglio 1881, gli uffici spettanti al Consorzio degli Istituti di emissione saranno assunti, in
conformit della legge 7 aprile 1881, num. 133 (Serie 3a), dallo Stato, che li eserciter per mezzo del Ministero
del Tesoro (Direzione generale del Tesoro).
Art. 2. Gli impiegati del Consorzio che col 1 luglio 1881 intendessero di essere assunti provvisoriamente al
servizio del Governo, dovranno farne domanda, per mezzo del Consorzio, al Ministero del Tesoro (Direzione
generale del Tesoro) entro il 25 giugno.
Art. 3. Gli impiegati con cauzione dovranno nella domanda consentire che la cauzione da essi prestata al
Consorzio rimanga vincolata per garanzia del servizio che fossero chiamati a prestare alla dipendenza del Governo.
Essi impiegati dovranno inoltre, insieme alla domanda, o al pi tardi entro un mese dal 1 luglio, presentare una
dichiarazione rilasciata dal Consorzio o dai delegati di cui allart. 7, la quale attesti che la cauzione libera da
ogni vincolo in favore del Consorzio per la precedente gestione. Quando non possano presentare questo
certificato, dovranno nel termine di un altro mese dare nuova cauzione od integrarla.
Queste cauzioni saranno quindi regolate secondo le norme generali prescritte per la malleverie dei contabili dello Stato.
Art. 4. Il direttore generale del Tesoro proporr gli impiegati del Consorzio che nei limiti del bisogno sar
necessario di assumere provvisoriamente in servizio, e la nomina sar fatta con decreto del Ministro del Tesoro.
Art. 5. Agli impiegati gi del Consorzio, finch rimangono in servizio del Governo, saranno conservati gli
assegni che avevano dallAmministrazione del Consorzio.
Il Ministro del Tesoro avr sempre facolt di licenziare gli impiegati medesimi, nel qual caso sar loro concessa
una gratificazione corrispondente a tre mesi dellassegno.
Art. 6. Gli impiegati gi del Consorzio assunti in servizio del Governo saranno soggetti a tutte le disposizioni
che regolano la responsabilit e la disciplina degli impiegati dello Stato, senza acquistarne la qualit e i diritti per
gli effetti sia della carriera, sia della pensione.
II Delegati degli Istituti di emissione.
Art. 7. Gli Istituti gi uniti in Consorzio nomineranno uno o pi delegati per rappresentarli in ogni vertenza
che resti a definire o regolare dopo la cessazione del Consorzio.
Ove siano nominati pi delegati, saranno designati uno o due di essi per la firma degli atti e la corrispondenza
con le Amministrazioni dello Stato.
Art. 8. I delegati provvederanno alla classificazione per quantit e valore, e trattandosi di biglietti dei tagli da lire
5 in su, anche per serie e numero, nonch allabbruciamento, a termini dellarticolo 11 del regolamento approvato
col Regio decreto 28 febbraio 1875, n. 2357 (Serie 2a), dei biglietti consorziali annullati a tutto giugno 1881.
Le suddette operazioni di classificazione e di abbruciamento dovranno dai delegati essere compiute entro lanno
1882, e saranno fatte con lintervento di un delegato governativo e di un altro della Corte dei conti.
Scorso tale termine, alle suddette operazioni sar provveduto a cura del Governo.
III. Consegne.
Art. 9. Entro il 25 giugno 1881 lAmministrazione del Consorzio presenter al Ministero del Tesoro due
distinti inventari:
1. Dei mobili, arredi e casse forti, esistenti negli uffici;
2. Delle macchine, attrezzi, utensili, materie prime ed ausiliarie appartenenti allofficina.
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Art. 10. Entro il 25 giugno 1881 il Ministero del Tesoro, il Consorzio e la Corte dei conti provvederanno alla
nomina, che si parteciperanno reciprocamente, dei rispettivi delegati per le consegne.
Alle operazioni di consegna assister pure il commissario centrale degli Istituti di emissione.
Art. 11 Delle consegne si dar processo verbale in quattro originali, e cio, per il Ministero del Tesoro, per il
Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, per la rappresentanza del Consorzio e per la Corte dei conti.
Potranno essere rilasciati estratti autentici del processo verbale alle persone che abbiano responsabilit nelle consegne.
Art. 12. I delegati alle consegne faranno un esatto confronto dei decreti Ministeriali che autorizzarono le
diverse fabbricazioni dei biglietti consorziali, col registro generale del movimento di essi per accertare la
regolarit delle emissioni, e la corrispondenza tra queste e la somma complessiva dei biglietti ritirati e di quelli
rimasti in circolazione.
Art. 13. Sar rimesso ai detti delegati un elenco, firmato dal ragioniere e dal segretario capo del Consorzio, dei certificati
rilasciati dalla Banca Nazionale nel Regno dei biglietti consorziali provvisori da essa ritirati fino al 30 giugno 1881.
Lelenco dovr indicare di ogni certificato la data ed il numero, ed altres la quantit per ciascun taglio del Biglietti
di cui accerta il ritiro, ed avr apposita colonna per le osservazioni occorrenti.
Col suddetto elenco i delegati esamineranno i certificati originali per riconoscere quale debba essere il fondo di
cassa occorrente al Tesoro pel rimanente cambio dei biglietti provvisori in biglietti consorziali definitivi.
Compiuta la consegna lelenco sar trasmesso alla Direzione generale del Tesoro col visto dei delegati e con le
osservazioni fatte.
Art. 14. I delegati, coi verbali di abbruciamento e col registro generale del movimento dei biglietti accerteranno
quanti ne debbano esistere in Cassa, distinguendo:
a) Quelli destinati al cambio dei provvisori;
b) Quelli di scorta per il cambio dei biglietti definitivi logori;
c) Quelli logori ed annullati custoditi nella Cassa.
Laccertamento dei biglietti, di cui alla lettera c, sar fatto in corpo e giusta il valore dichiarato. Questi biglietti
saranno depositati, per gli effetti dellarticolo 8, in apposite casse chiuse a quattro chiavi, le quali saranno tenute:
una dal cassiere ed unaltra da ciascuno dei delegati del Tesoro, della Corte dei conti e degli Istituti di emissione.
Art. 15. Il delegato del Tesoro ricever in consegna la corrispondenza coi procuratori generali del Re relativa
alle falsificazioni, e i pacchi e gli inventari dei pacchi contenenti in pieghi suggellati i biglietti falsi, o falsificati,
costituenti corpi di reato.
Art. 16. Saranno consegnate al delegato del Tesoro le perizie della Commissione tecnica consorziale
constatanti le contraffazioni, ed inoltre i seguenti registri:
1.
2.
3.
4.
5.
6.

Registro dei biglietti consorziali stati consegnati dalla officina alla Cassa;
Registro delle provenienze dei biglietti consorziali stati sottoposti allesame della Commissione tecnica;
Registro degli arresti, processi e sentenze concernenti la fabbricazione e lo spendimento di biglietti falsi;
Registro di arrivo dei pieghi contenetti biglietti consorziali falsi, o falsificati, da custodirsi quali corpi di reato;
Registro dei pacchi coi pieghi suddetti consegnati alla Cassa per la custodia;
Registro dei pieghi contenenti biglietti falsi, o falsificati, quali corpi di reato, e dei relativi documenti stati
restituiti in seguito a domanda pervenuta dai procuratori generali del Re;
7. Registri dei biglietti stati sottoposti allesame dalla Commissione tecnica consorziale;
8. Registrorubrica delle persone processate per falsificazione e spendimento di biglietti falsi, o falsificati;
9. I campionari dei biglietti fabbricati dal Consorzio e di quelli giudicati falsi, o falsificati, dalla Commissione
tecnica, distinti questi ultimi per taglio e per contraffazioni.
Art. 17. La ragioneria del Consorzio esibir ai delegati le sue scritture e tutti i documenti necessari a stabilire
la situazione della Cassa.
Art. 18. I conti risguardanti i biglietti consorziali, s provvisori che definitivi, saranno chiusi nei libri del
Consorzio la sera del 30 giugno 1881.
9

Le operazioni riguardanti i suddetti biglietti, a cominciare dal 16 luglio 1881, saranno scritturate in libri nuovi
del Governo, sui quali saranno riportate le risultanze della chiusura dei conti del Consorzio.
Art. 19. Alla consegna della Cassa del Consorzio interverranno i delegati del Tesoro, della Corte dei conti, del
Consorzio, e il commissario centrale, e il cassiere speciale di cui allarticolo 35.
La consegna sar fatta previa verifica, seguendo le norme stabilite dagli articoli seguenti e le speciali istruzioni
che i delegati ricevessero.
Art. 20. Per la verifica i biglietti saranno ripartiti nelle seguenti categorie:
a) Residuo fondo pel cambio dei provvisori;
b) Residuo fondo di scorta pel cambio dei logori;
c) Fondo dei biglietti consorziali annullati anteriormente al 30 giugno 1881, e da abbruciarsi ginsta le
prescrizioni dellarticolo 8.
Art. 21. Quanto ai pacchi dei pieghi contenenti biglietti consorziali falsi o falsificati, quali corpi di reato, i
delegati accerteranno se i relativi suggelli siano intatti, e se i pacchi siano inalterati in confronto delle annotazioni
verificate sui registri di cui ai numeri 4, 5 e 6 dellarticolo 16.
Art. 22. Se la verifica della Cassa si protraesse oltre il giorno in cui ebbe principio, si provveder che di giorno
in giorno le quantit dei biglietti verificati siano custodite a parte nella sacrestia della Cassa, le chiavi della quale
saranno tenute una per ciascuno, dal cassiere, dal delegato del Tesoro e da quello della Corte dei conti.
Art. 23. Per la consegna dei mobili, dello macchine, degli utensili, attrezzi e materiali, i delegati si
restringeranno a riconoscerne la esistenza nelle quantit e condizioni dichiarate negli inventari.
Art. 24. Il controllore della officina esibir ai delegati il registro conto corrente della carta per i biglietti da
stampare, con la scorta del quale registro e degli inventari i delegati procederanno a riconoscere lesistenza della
carta stessa nella serra, distintamente per ciascun taglio cui sia destinata.
Art. 25. Il direttore e il controllore dellofficina rimetteranno ai delegati per la consegna il resoconto di tutte le
placche fabbricate, e i verbali delle avvenuto distruzioni di esse. Quelle placche che rimanessero ancora e i punzoni
portanti lo stampo delle firme del delegato del Governo e di quello del Consorzio si distruggeranno dopo la consegna,
con le consuete formalit e alla presenza dei delegati e del commissario centrale, i quali firmeranno i relativi verbali.
Art. 26. Di mano in mano che si proceder nelle operazioni di consegna, il delegato del Tesoro potr rimettere
provvisoriamente ai rispettivi capi di ufficio la custodia degli oggetti consegnati, con le cautele che le leggi prescrivono.
IV. Arbitri e stima delle dotazioni.
Art. 27. Il Ministero del Tesoro e il Consorzio nomineranno ciascuno, dandosene reciprocamente notizia, uno
degli arbitri incaricati di stabilire se e quale indennit sia dovuta, a termini dellarticolo 2 della legge.
I due arbitri sceglieranno il terzo, dandone notizia al Consorzio e al Ministero.
Art. 28. Gli arbitri procedono alla perizia delle dotazioni della officina, quali saranno consegnate dal Consorzio
alla Amministrazione del Tesoro, e determinano il prezzo di stima dei biglietti di nuova fabbricazione che
costituiscono il fondo di scorta e di quelli in circolazione al 30 giugno 1881.
Art. 29. La perizia delle dotazioni deve susseguire immediatamente le operazioni della relativa consegna.
Art. 30. Il valore degli oggetti e il prezzo di stima dei biglietti saranno computati dagli arbitri nel giudizio
sullindennit che risultasse dovuta al Consorzio.
V. Ufficio di sindacato della Corte dei conti.
Art. 31. La Corte dei conti eserciter per mezzo di apposito ufficio il sindacato sulle operazioni di cambio, ritiro
e annullamento di biglietti consorziali, e di sostituzione dei biglietti di nuova forma a quelli tolti dalla circolazione.

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Art. 32. Per lo esercizio del sindacato della Corte dei conti si osserveranno le disposizioni del presente
regolamento, e le istruzioni che saranno concertate tra la Corte dei conti e i Ministeri del Tesoro e
dellAgricoltura, Industria e Commercio.
VI. Commissione tecnica.
Art. 33. Sar istituita presso il Ministero del Tesoro una Commissione tecnica permanente, da nominarsi con
decreto Reale per esaminare:
a) I tipi dei nuovi biglietti da fabbricare, con incarico di fare al Ministero osservazioni e proposte;
b) I biglietti logori e quelli danneggiati proposti per il cambio con biglietti nuovi di scorta, e tutti gli altri dei
quali fosse ordinato il ritiro dalla circolazione;
c) I biglietti sospetti di falsit, o di falsificazione, su ciascuno dei quali stender apposita perizia.
VII. Cassa speciale.
Art. 34. Sar istituita presso la Direzione generale del Tesoro e alla sua dipendenza una Cassa speciale con
gestione separata da quelle delle Tesorerie dello Stato.
Art. 35. Il cassiere della Cassa speciale dovr prestare una cauzione di almeno 50 mila lire in numerario o in rendita
consolidata, valutata in conformit del disposto dellarticolo 2 del Regio decreto 8 giugno 1873, n. 1447 (Serie 2a)
Al cassiere sar corrisposta una provvigione per far fronte al pagamento del personale da lui dipendente e a tutte
le spese di ufficio. Il cassiere nominer il personale dopo aver ottenuta per ogni nomina lapprovazione del
direttore generale del Tesoro.
Al cassiere spetter la facolt di licenziare i suoi impiegati, delloperato dei quali egli solo responsabile verso
lAmministrazione.
Art. 36. La Cassa speciale avr la custodia dei biglietti costituenti il fondo di scorta e di quelli di nuova forma
destinati a sostituire i gi consorziali da lire 5 e da lire 10, a termini dellarticolo 8 della legge, e la custodia dei
biglietti logori e di tutti gli altri ritirati dalla circolazione fino a che sia provveduto al loro abbruciamento o ne
venga in altro modo regolarmente discaricata la Cassa.
Nella Cassa speciale rimarr costituito il deposito giudiziale dei biglietti falsi, o falsificati, quale esisteva presso
lAmministrazione del Consorzio.
I biglietti falsi, o falsificati, e gli altri corpi di reato da custodirsi saranno dalle competenti autorit giudiziarie
trasmessi al Ministero del Tesoro, Direzione generale del Tesoro, per il deposito presso la Cassa speciale.
Art. 37. La custodia dei biglietti sar tenuta dal cassiere speciale distinta e separata:
a)
b)
c)
d)
e)

Per quelli consorziali definitivi rimasti come fondo destinato al cambio dei biglietti consorziali provvisori;
Per quelli destinati al servizio di scorta pel cambio dei logori;
Per quelli ritirati dalla circolazione e da destinarsi, previa classificazione, allabbruciamento;
Per quelli di nuova forma fabbricati a fine dessere sostituiti a quelli da lire 5 e da lire 10 e per le relative scorte.
Per i pacchi contenenti i biglietti falsi, o falsificati, di cui la Cassa tiene il deposito, giusta larticolo 36.

Art. 38. La Cassa speciale avr tre serrature a congegni differenti, e le chiavi saranno tenute una dal cassiere,
una dal direttore generale del Tesoro, o da un suo delegato, e la terza dal delegato della Corte dei conti.
Art. 39. Dal 11uglio 1881 la Cassa speciale addebitata di tutti i biglietti consegnati dal Consorzio, ripartiti
nelle categorie indicate alle lettere a e b dellarticolo 20.
Successivamente si addebiter o si dar scarico dei biglietti entrati od usciti a norma delle disposizioni della legge
e del presente regolamento.
Art. 40. Gli ispettori del Tesoro veglieranno alla esatta osservanza delle norme stabilite per i servizi della Cassa
speciale, per la corrispondenza fra essa e le Tesorerie, alla regolare tenuta dei registri e dei conti e alla sicura
custodia dei valori e depositi ad essa affidati.
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Art. 41. Presso la Direzione generale del Tesoro si terr in evidenza la situazione giornaliera della Cassa
speciale e ne sar riassunta la gestione per gli effetti contabili.
VIII. Dei biglietti da fabbricarsi per conto dello Stato
Art. 42. La fabbricazione dei biglietti sar assunta dallofficina governativa delle cartevalori. Questa, per
quanto concerne la fabbricazione dei biglietti a conto dello Stato, terr una gestione separata a dipendenza della
Direzione generale del Tesoro.
Sar stabilito presso la medesima un servizio speciale di controllo del movimento della carta a biglietti tanto nella
serra che nelle macchine, e di tutte le operazioni per la definitiva confezione dei biglietti.
La Corte dei conti, per mezzo dellufficio di cui allarticolo 31 di questo regolamento, eserciter sullofficina e
sul controllo dellofficina il sindacato prescritto dalla legge.
Art. 43. I biglietti da fabbricarsi per conto diretto dello Stato, giusta larticolo 8 della legge, in surrogazione
di quelli da lire 5 e 10 saranno distinti in serie composte di tanti biglietti quanti se ne richiedono, secondo i diversi
tagli, per formare almeno 50,000 lire.
Ogni creazione di tali biglietti dovr essere autorizzata con decreto Reale da registrarsi alla Corte dei conti, previo
parere della Commissione permanente.
Art. 44. I biglietti da lire 5 e da lire 10 saranno su carta impressa tanto nel recto come nel verso. Porteranno
in forma chiaramente visibile i seguenti distintivi:
1 Lindicazione del loro rispettivo valore e quella di essere biglietti di Stato a corso legale, convertibili, al
portatore e a vista, in moneta metallica;
2 La serie alla quale ciascun biglietto appartiene col proprio numero dordine;
3 La data della creazione con menzione della registrazione del relativo decreto alla Corte dei conti;
4 La indicazioni: Regno dItalia e legge 7 aprile 1881, n. 133 (Serie 3a)
5 Leffigie di S. M. il Re;
6 Le pene comminate dalle vigenti leggi ai fabbricatori di biglietti falsi e ai falsificatori e spenditori;
7 La firma del cassiere speciale e quella di un delegato della Corte dei conti.
I biglietti di Stato avranno una matrice portante il loro valore, la serie ed il numero dordine, la data del decreto
e della registrazione del decreto di creazione, e le firme dei delegati apposte sui biglietti.
Art. 45. I biglietti di Stato avranno segni speciali, da approvarsi dal Ministero del Tesoro, su proposta del
direttore della officina cartevalori, previo parere della Commissione tecnica di cui allarticolo 33, sentita la
Commissione permanente.
In conformit del disegno approvato il direttore della officina far eseguire il modello da trasmettere al Ministero
del Tesoro per la approvazione definitiva.
Art. 46. I distintivi e segni speciali dei biglietti saranno pubblicati con decreto reale da registrarsi alla Corte
dei conti e da inserirsi nella Raccolta Ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno dItalia.
Art. 47. Le fabbricazioni di scorte dei biglietti di Stato saranno autorizzate, sentita la Commissione
permanente, con decreto Ministeriale registrato alla Corte dei conti, da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale del
Regno, nel quale sar indicato lammontare per valore, per serie e per quantit di ogni serie dei biglietti fabbricati.
Art. 48. Ove si decreti che qualche taglio dei biglietti di Stato non sia pi messo in circolazione, o per riforma
del tipo, o per ritiro definitivo, ne cesser la fabbricazione; e collintervento del direttore, del capo del controllo,
del delegato della Corte dei conti e di un rappresentante speciale del Tesoro, si proceder alla verificazione e
allabbruciamento della carta destinata alla fabbricazione dei biglietti soppressi, quando non serva per la
fabbricazione di altri biglietti in corso.
Art. 49. Sar pure richiesto lintervento dei funzionari indicati nel precedente articolo ogni qual volta occorra
di procedere alla distruzione delle placche non pi necessarie alla fabbricazione dei biglietti. Di ogni operazione
contemplata in questo e nel precedente articolo sar redatto processo verbale da comunicarsi alla Direzione
generale del Tesoro e alla Corte dei conti.
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Art. 50. I biglietti di nuovo modello fabbricati allofficina, come allarticolo 43, saranno trasmessi alla Cassa
speciale per serie intiere e con la matrice unita, la quale, dopo staccati i biglietti, rimarr in custodia del cassiere.
Art. 51. La spedizione dei biglietti dallofficina delle cartevalori alla Cassa speciale si far con bolletta
staccata da bollettario a matrice e contromatrice.
La bolletta di spedizione, come la relativa matrice e contromatrice saranno firmate dal direttore dellofficina e
dal capo dellufficio di controllo. Avranno il visto del delegato della Corte dei conti, e indicheranno i tagli, le
serie, i numeri e il valore dei biglietti che si spediscono.
La matrice rimane presso lofficina mittente, la bolletta accompagna i biglietti alla Cassa e la contromatrice
trasmessa alla Direzione generale del Tesoro.
Art. 52. I biglietti dovranno essere verificati per tagli, serie, numeri e valore dal cassiere coi delegati del Tesoro
e della Corte dei conti.
Riconosciuta esatta la spedizione e corrispondente alla bolletta, il cassiere se ne dar immediato carico
nellapposito libro di Cassa, e rilascier una dichiarazione di ricevata, contenente le indicazioni dellarticolo
precedente, staccata da bollettario a matrice e contromatrice, con la firma di lui, e col visto dei delegati del Tesoro
e della Corte dei conti.
Art. 53. La contromatrice della bolletta di ricevuta sar trasmessa alla Direzione generale del Tesoro per
corredo delle sue scritture. La ricevuta sar trasmessa allofficina per suo discarico.
IX. Biglietti falsi, falsificati o sospetti di falsit o di falsificazione.
Art. 54. Tutti gli uffici pubblici e i contabili dello Stato e degli istituti di emissione, cui venissero presentati
biglietti di Stato, oppure consorziali passati a debito diretto dello Stato, ritenuti falsi, falsificati, o sospetti di
falsit o di falsificazione, dovranno apprenderli rilasciando ricevuta ai presentatori e redigendo processo verbale.
Ogni processo verbale sar firmato dal presentatore e, se questi non possa, da due testimoni.
I biglietti col processo verbale saranno inviati allIntendenza di finanza della provincia, la quale li trasmetter al
Ministero del Tesoro, Direzione generale del Tesoro, per lesame della Commissione tecnica.
Art. 55. I biglietti, che dalla Commissione non siano riconosciuti per falsi o falsificati, saranno dalla Direzione
generale del Tesoro passati alla Cassa speciale, la quale con le opportune cautele praticher su di essi
lannullamento e se ne dar carico nel fondo dei biglietti logori destinati allabbruciamento.
La Cassa stessa iscriver contemporaneamente in uscita dal fondo per servizio di scorta una eguale somma, che
trasmetter in biglietti nuovi e contro ricevuta alla Direzione generale del Tesoro, la quale no curer linvio ai
contabili ed agli Istituti donde sono pervenuti quelli sospettati falsi o falsificati, con incarico di rimettere agli
interessati i biglietti nuovi dati in sostituzione.
Il foglio di trasmissione alla Direzione generale del Tesoro porter il visto dei delegati del Tesoro e della Corte dei conti.
Art. 56. Pei biglietti stati dalla Commissione tecnica dichiarati falsi o falsificati la Direzione generale del
Tesoro, trattenendo le originali peripezie, ne comunicher riassuntivamente il risultato con linvio dei biglietti
stessi e dei relativi verbali di verificazione allIntendenza di finanza della provincia da cui sono pervenuti, con
incarico alle medesime di fare istanza ai competenti procuratori del Re per il procedimento criminale, giusta
larticolo 101 del Codice di procedura penale.
Le perizie della Commissione tecnica saranno comunicate esclusivamente in copia, e soltanto alle autorit
giudiziarie che ne facessero richiesta.
Art. 57. I provvedimenti dellautorit giudiziaria sui biglietti denunziati falsi o falsificati saranno dallautorit
medesima partecipati al Ministero del Tesoro, Direzione generale del Tesoro, al quale sar pure diretta ogni
relativa corrispondenza.

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X. Biglietti logori e danneggiati.


Art. 58. Dal 1 luglio 1881 i biglietti a debito dello Stato, che siano divenuti logori o sudici in guisa da non
essere pi atti alla circolazione, saranno cambiati con altri biglietti dalla Tesoreria centrale del Regno e da tutte
le Tesorerie provinciali, sopra domanda di chi li presenta, accompagnata da apposita fattura firmata, indicante la
quantit di biglietti per ogni taglio e il montare del loro valore.
Art. 59. Quando non sorgano dubbi sulla legittimit dei biglietti presentati per il cambio, il tesoriere, col visto
del controllore sulla fattura, li ritirer e ne pagher il montare al presentatore, valendosi del fondo ordinario di cassa.
Sul verso dei biglietti ritirati sar apposto un bollo indicante la citt dove fu fatto il cambio.
Art. 60. Lufficio di controllo alle Tesorerie terr distinti registri, nei quali verranno riportati giornalmente gli
elementi delle fatture di cui allarticolo 58. Le fatture saranno conservate presso le rispettive Tesorerie, in ordine
numerico, a disposizione della Direzione generale del Tesoro.
Art. 61. Nei giorni stabiliti dalla Direzione generale del Tesoro, i tesorieri provinciali spediranno i biglietti
logori cambiati alla Cassa speciale, facendone piego raccomandato, secondo le disposizioni del regolamento sulla
Contabilit generale dello Stato, ed accompagnando ogni spedizione con una distinta ove siano classificati i
biglietti spediti per taglio, quantit e valore, e sia indicata la Tesoreria da cui provengono.
I tesorieri mittenti se ne danno scarico inscrivendo la somma come fondo somministrato alla Tesoreria centrale.
Art. 62. I biglietti logori pervenuti alla Cassa speciale saranno sottoposti allesame della Commissione tecnica,
che li verificher redigendone processo verbale; ed in caso di rilievi o di riconoscimento di falsit o falsificazione,
la Commissione trasmetter il biglietto e lestratto del processo verbale relativo alla Direzione generale del Tesoro
per gli ulteriori provvedimenti.
Art. 63. Dei biglietti riconosciuti legittimi il cassiere speciale si dar carico nelle sue scritture, e dopo di aver
praticato su ciascuno di essi le operazioni di annullamento li passer al fondo di quelli da classificare per
labbruciamento.
Art. 64. In corrispondenza al carico dei biglietti come sopra ricevuti, il cassiere speciale prelever dal fondo
di scorta altrettanta somma in biglietti nuovi che rimetter al tesoriera centrale con accompagnamento di bolletta,
e contro quietanza.
La bolletta dovr contenere lindicazione delle Tesorerie dalle quali furono spediti i biglietti logori, e designare i
biglietti nuovi che si rimettono per sostituirli in circolazione.
Il tesoriere centrale, in base allo indicazioni della balletta, registrer poi la somma in entrata nella contabilit
generale al capitolo Fondi somministrati, mediante rilascio delle occorrenti quietanze a favore dei tesorieri
provinciali, dai quali furono spediti i biglietti logori alla Cassa speciale.
Art. 65. Per i biglietti logori cambiati nella Tesoreria centrale del Regno si osserveranno le stesse formalit,
meno il rilascio delle quietanze di fondo somministrato.
Art. 66. I possessori possono anche richiedere il cambio dei biglietti parzialmente danneggiati, i quali
conservino caratteri sufficienti per escludere ogni possibilit di duplicazione.
Art. 67. I tesorieri sono autorizzati a ricevere in consegna i suddetti biglietti a titolo di momentaneo deposito
per il cambio.
I tesorieri con processo verbale in due esemplari certificano il ricevimento dei biglietti, i quali vengono spediti
con uno dei verbali in piego suggellato per mezzo dellIntendenza di finanza alla Direzione generale del Tesoro
per essere sottoposti allesame della Commissione tecnica.
Quando i biglietti siano giudicati ammessibili al cambio la Cassa speciale ne assume carico e ne d in sostituzione
altri nuovi, osservando le disposizioni dellarticolo 55.
Art. 68. I biglietti di scorta, che occorressero per la sostituzione dei biglietti consorziali logori e inservibili, si
fabbricheranno dopo il 30 giugno 1881 dallofficina governativa delle cartevalori. Questi biglietti saranno
stampati conformi ai tipi che previo esame della Commissione tecnica saranno determinati con decreto Reale,
sentita la Commissione permanente.
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XI. Cambio dei biglietti provvisori in definitivi.


Art. 69. Il cambio dei biglietti stati dichiarati provvisoriamente consorziali dal decreto Reale 14 giugno 1874,
n. 1942 (Serie 2a), con altri biglietti consorziali definitivi, si far dal 1 luglio 1881 per mezzo della Tesoreria
centrale del Regno, osservando le formalit stabilite per il cambio dei biglietti logori dagli articoli 58 al 66.
Art. 70. La Tesoreria centrale terr una distinta contabilit speciale dei biglietti provvisori consorziali, dandosi
carico di quelli cambiati e scarico di quelli rimessi alla Cassa speciale.
In corrispondenza ai biglietti provvisori ricevuti, la Cassa speciale trasmetter alla Tesoreria centrale
lequivalente ammontare in biglietti gi consorziali definitivi, prelevandolo dal fondo indicato nellart. 37.
XII. Cambio in moneta metallica..
Art. 71. Il numerario, derivante dalle operazioni finanziarie autorizzate dalla legge, non potr essere distratto,
nemmeno temporariamente, per usi e servizi diversi da quelli stabiliti dalla legge medesima.
La Tesoreria centrale terr di detto numerario registrazione distinta in apposita contabilit mensile con riferimento
ai relativi capitoli dei bilanci dellentrata e della spesa del Tesoro.
Questa contabilit mensile sar trasmessa alla Corte dei conti pel controllo di sua competenza.
Art. 72. Saranno stabiliti mediante decreti Reali i giorni a partire dai quali i biglietti gi consorziali da centesimi
50, 1 e 2 lire, o cumulativamente per tutti i tagli, o ripartitamente per ciascuno di essi, non potranno pi essere
posti in circolazione.
Nel giorno stabilito per il ritiro dalla circolazione di uno o pi tagli dei biglietti di cui sopra sar aperto il cambio
di essi in moneta metallica divisionaria nelle Tesorerie autorizzate.
I contabili dello Stato continueranno per altri cinque anni successivi a ricevere i detti biglietti, ma non potranno
adoperarli nei pagamenti e dovranno raccoglierli mediante i versamenti nelle Tesorerie.
Le Tesorerie, di mano in mano che li ricevono, applicheranno sul verso di ciascuno di quei biglietti un bollo e li
spediranno alla Cassa speciale con le formalit e le norme stabilite per linvio dei biglietti logori; salvo che la
Tesoreria centrale non ricever il corrispondente ammontare in biglietti nuovi.
Per discarico dei suoi conti la Tesoreria centrale eseguir congruamente le disposizioni indicate coi susseguenti
articoli 86 e 87.
Art. 73. Anche per i biglietti degli altri tagli il cambio in moneta metallica potr essere autorizzato sia
cumulativamente per tutta la massa dei biglietti, sia ripartitamente per gruppi di tagli o per taglio separato.
Art. 74. In ogni Tesoreria autorizzata al cambio in moneta metallica sar istituita unapposita sezione, composta
del tesoriere, di un funzionario del controllo della Tesoreria e di un impiegato che sar delegato dalla Corte dei conti.
Art. 75. Per ogni cambio si stender una fattura di versamento indicante la quantit e limporto dei biglietti
presentati al cambio, distintamente per ogni taglio.
Sulla base della fattura medesima, vista dal tesoriere, sar rilasciato un Buono staccato da bollettario a matrice e
contromatrice per la moneta metallica da dare in cambio. Contemporaneamente il Buono si consegner al
portatore e la contromatrice al tesoriere, che far senza indugio il pagamento in moneta metallica.
Le fatture saranno conservate in perfetto ordine a disposizione della Direzione generale del Tesoro.
Il tesoriere terr in cassa il Buono per luso prescritto dallarticolo 80.
Art. 76. Il cambio in moneta metallica per somme rilevanti dovr esser chiesto ai tesorieri mediante preavviso
di un termine che per la Tesoreria centrale non potr essere minore di ventiquattro ore, e per le Tesorerie
provinciali sar proporzionato alle rispettive distanze da Roma.
Art. 77. Il controllore terr apposito registro per notarvi la quantit per tagli dei biglietti presentati
giornalmente al cambio, e il delegato della Corte dei conti vi apporr il visto.

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Sul verso dei biglietti ammessi al cambio, e che non devono pi tornare in circolazione, sar apposto un bollo
indicante la sede della Tesoreria che li ha ricevuti.
Art. 78. Nei giorni prestabiliti dalla Direzione generale del Tesoro, le Tesorerie autorizzate al cambio si
daranno carico nella contabilit speciale del montare dei biglietti ritirati dalle rispettive sezioni di cambio che non
devono pi tornare in circolazione, e se ne daranno scarico nella contabilit stessa, mandando
contemporaneamente i biglietti alla Cassa speciale in pacchi raccomandati, giusta le vigenti norme.
Art. 79. Ogni spedizione sar accompagnata da apposito processo verbale e da una distinta dei biglietti spediti,
nella quale essi verranno classificati per taglio, quantit e valore. La distinta indicher la Tesoreria donde proviene
e la data della spedizione.
Art. 80. Nel giorno della spedizione le Tesorerie provinciali registreranno in uscita come fondo somministrato
alla Tesoreria centrale le somme pagate in moneta metallica per il cambio dei biglietti.
Al relativo processo verbale, da inviarsi alla Direzione generale del Tesoro, col visto del delegato della Corte dei
conti, saranno uniti i Buoni di pagamento.
Art. 81. La Tesoreria centrale si dar carico nella propria contabilit speciale dei biglietti ricevuti dalla sua
sezione di cambio e si dar scarico di quelli che non devono pi tornare in circolazione, rimettendoli alla Cassa
speciale in pacchi suggellati ed accompagnati dalle distinte suindicate.
A corredo della sua contabilit speciale la Tesoreria centrale porr i Buoni di pagamento da essa estinti.
Art. 82. La Commissione tecnica con lintervento del cassiere speciale, dei delegati del Tesoro e della Corte
dei conti, e di un rappresentante a questeffetto nominato dai delegati degli Istituti di emissione, dopo di aver
riconosciuto se i pacchi sono regolarmente formati ed intatti, proceder alla loro apertura e verificazione in
confronto dello distinte da cui sono accompagnati.
Art. 83. In base ai processi verbali di verifica il cassiere speciale assumer in carico lammontare dei biglietti
riconosciuti genuini.
Risultando differenze o rilievi, un estratto del processo verbale sar trasmesso alla Direzione generale del Tesoro,
un altro al tesoriere che ha fatto la spedizione, ed altri due, uno per ciascuno, al delegato della Corte dei conti e
al rappresentante degli Istituti di emissione.
Se qualche biglietto fossa riconosciuto falso o falsificato, la Commissione unir allestratto del processo verbale
da trasmettere alla Direzione generale del Tesoro la perizia di cui allarticolo 33 per il procedimento penale a
termini di legge.
Art. 84. I biglietti, di cui il cassiere speciale si dar carico per effetto del precedente articolo, verranno da lui
contrassegnati sul recto con un bollo di annullamento.
Art. 85. Per ogni partita dei biglietti risultante dai verbali, il cassiere speciale far una dichiarazione di ricevuta
staccata da un bollettario a matrice e contro matrice, col visto dei delegati del Tesoro e della Corte dei conti.
La matrice rimane presso la Cassa, la confromatrice e la ricevuta vengono trasmesse alla Direzione generale del
Tesoro, la quale trattiene la contromatrice per unirla al mandato di cui in appresso, e trasmette la ricevuta figlia
alla Tesoreria centrale.
Art. 86. La Tesoreria centrale pone la ricevuta a corredo della sua contabilit speciale e manda i Buoni di
pagamento della partita, cui la ricevuta si riferisce, alla Direzione generale del Tesoro, la quale in appoggio dei
medesimi e della contromatrice che possiede emette un mandato a favore della Tesoreria centrale per altrettanta
somma sullapposito capitolo che sar iscritto nel bilancio della spesa del Ministero del Tesoro.
In pendenza de1Pemissione del mandato la Direzione generale del Tesoro d alla Tesoreria centrale una ricevuta
provvisoria dei Buoni di pagamento.
Art. 87. Per mezzo del mandato il tesoriere centrale ottiene lo scarico diretto della moneta metallica da esso
impiegata nel cambio.
Per il cambio operato dai tesorieri provinciali, il tesoriere centrale ne registra limporto in uscita nella apposita
contabilit del cambio dei biglietti, scritturando la somma in entrata della contabilit generale al capitolo Fondi
somministrati, mediante rilascio di corrispondente quietanza a favore dei tesorieri provinciali mittenti.
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Contemporaneamente il tesoriere centrale restituisce le ricevute provvisorie dei Buoni di pagamento alla
Direzione generale del Tesoro.
Art. 88. Gli ispettori del Tesoro veglieranno in modo speciale, anche con frequenti visite a sorpresa, che siano
puntualmente osservate le norme prescritte dagli uffici tra di loro e verso il pubblico.
Gli ispettori dovranno particolarmente accertare la regolarit dei procedimenti pel ritiro e cambio dei biglietti,
per lannullamento di quelli tolti dalla circolazione e il loro invio alla Cassa speciale, per la tenuta dei conti,
registri, fatture ed ogni altro documento.
XIII. Cambio dei biglietti da lire 5 e 10 gi consorziali con altri di Stato.
Art. 89. Decretato il ritiro e lannullamento dei biglietti da lire 5 sino allammontare di lire 106,400,180, la
Direzione generale del Tesoro provveder perch questa somma in biglietti da lire 5 sia raccolta da tutte le
Tesorerie, e concentrata come fondo somministrato nella Tesoreria centrale, dalla quale i biglietti saranno passati
alla Cassa speciale con le formalit stabilite pel ritiro dei biglietti da centesimi 50, 1 e 2 lire.
Art 90. I residui biglietti da lire 5 e tutti quelli da lire 10, che venissero presentati per il cambio in moneta
metallica alle Tesorerie autorizzate, non saranno spediti alla Cassa speciale, ma saranno dalle Tesorerie adoperati
nei bisogni del servizio.
Art. 91. Quindici giorni prima che cominci la surrogazione con altri di Stato dei residui biglietti da lire 5 e di
tutti quelli da lire 10, le Tesorerie non adopreranno nei pagamenti i suddetti biglietti, salvo il caso di necessit
riconosciuta dalla Direzione generale del Tesoro.
Entro i detti quindici giorni la Tesoreria centrale e le provinciali faranno conoscere alla Direzione generale del
Tesoro la quantit approssimativa di biglietti di Stato occorrenti per cominciare il cambio.
Art. 92. Nei quindici giorni, di cui allarticolo 91, tutte le Tesorerie trasmetteranno giornalmente alla Cassa
speciale i biglietti da lire 5 e da lire 10 eccedenti i bisogni del servizio, seguendo le disposizioni stabilite per
linvio dei biglietti logori.
Art. 93. Nei detti quindici giorni sar cura speciale deglispettori del Tesoro di vegliare che gli articoli 91 e
92 siano osservati, sicch i biglietti da lire 5 e 10 non necessari al servizio di Cassa vengano spediti alla Cassa
speciale; e che le domande di biglietti di Stato per il cambio si contengano nei limiti del bisogno.
Art. 94. Nei quindici giorni prima che cominci il cambio, e nei quindici giorni immediatamente successivi la
Cassa speciale autorizzata a darsi carico dei biglietti da sostituire che le perverranno dalle diverse Tesorerie
sulla risultanza delle distinte che accompagnano le spedizioni, anche prima che sia eseguita la verificazione della
Commissione prescritta dallarticolo 81, ed a somministrare alla Tesoreria centrale i biglietti di Stato nella
quantit corrispondente alle indicazioni delle distinte suddette.
Per la Cassa speciale dovr rivalersi, mediante ritenuta sulle sovvenzioni successive, di quei valori che dalla
verificazione della Commissione tecnica risultassero mancanti nelle prime spedizioni fatte dai tesorieri.
La Direzione generale del Tesoro far distribuire per mezzo della Tesoreria centrale, e come fondo somministrato
alle Tesorerie provinciali, i biglietti di Stato ricevuti dalla Cassa speciale, giusta il bisogno risultante dalle
indicazioni prescritte nellarticolo 91.
Art. 95. Per le urgenze del cambio il Ministro del Tesoro, sentita la Commissione permanente, potr con suo
decreto registrato alla Corte dei conti, autorizzare la Cassa speciale a somministrare alla Tesoreria centrale la
quantit necessaria di biglietti di Stato per un valore eccedente quello dei biglietti da sostituire. In questo caso la
Cassa dovr rivalersi dellanticipazione mediante riduzione delle somministrazioni successive.
Art. 96. Nei primi giorni del cambio i biglietti di Stato dovranno di preferenza essere adoperati nel cambio,
anzich nei pagamenti delle spese.
Art. 97. Per il cambio in biglietti di Stato di somme rilevanti sar osservato il disposto dellarticolo 76.
Art. 98. Cessata la necessit dei provvedimenti di urgenza le consecutive operazioni di ritiro e di sostituzione
dei biglietti da lire 5 e da lire 10 si faranno secondo le norme disposte per il ritiro e il cambio dei biglietti logori.
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XIV. Biglietti fuori corso.


Art. 99. Dopo cinque anni dal giorno in cui, a termini dei rispettivi decreti Reali, ne sar cominciato il cambio,
tutti i biglietti consorziali di qualsiasi taglio, compresi quelli da lire 5 e da lire 10 che non siano stati presentati
per il cambio in biglietti di Stato, saranno fuori corso, e non potranno pi essere ricevuti dai contabili nel
versamenti, n adoperati nel pagamento delle spese.
Art. 100. I suddetti biglietti che si trovassero nelle Casse dello Stato ed in quelle delle Esattorie e Ricevitorie
delle imposte dirette allo spirare del quinquennio, saranno dai contabili trasmessi alla rispettiva Tesoreria
provinciale col primo versamento successivo. La Tesorerie che non fossero ancora state autorizzate al cambio in
moneta metallica, dopo cinque giorni li trasmetteranno come fondo somministrato alla Tesoreria pi vicina fra
quelle autorizzate, con distinta che li classifichi per taglio, numero e valore.
Il concentramento dei biglietti dalle Tesorerie autorizzate nella Cassa speciale si eseguir nei modi e con le norme
stabilite negli articoli 78, 79 e 80.
Art.101. Di mano in mano che i biglietti resteranno fuori corso, sar verificato nella Cassa speciale se e quanto
sia il residuo fondo di scorta dei medesimi; e se residuo vi sia, sar passato al fondo dei biglietti destinati
allabbruciamento, previa apposizione in ciascun biglietto del segno di annullamento.
XV. Ritiro dei biglietti di Stato.
Art. 102. Alla diminuzione del debito in biglietti di Stato, da procurarsi con gli avanzi dei bilanci annuali
disponibili, sar provveduto ogni anno dal Ministero del Tesoro ritirando dal fondo di Cassa la somma in biglietti
che si dovr estinguere.
I biglietti ritirati saranno nei modi stabiliti dallart. 72 concentrati nella Cassa speciale per il loro annullamento.
Dopo la ricevuta della Cassa speciale, a regolare la contabilit del tesoriere centrale, sar provveduto con decreto
di scarico registrato alla Corte dei conti.
XVI. Classificazione ed abbruciamento dei biglietti.
Art. 103. I biglietti concentrati nella Cassa speciale ed annullati saranno a cura del cassiere classificati per
quantit e valore, e, trattandosi di biglietti dei tagli da lire 5 in su, anche per serie e numero.
Il Ministero del Tesoro, sentita la Commissione permanente, deliberer labbruciamento dei biglietti come sopra
classificati.
Un funzionario specialmente designato dallo stesso Ministero sorveglier ogni volta labbruciamento, cui
interverranno il delegato della Corte dei conti ed un rappresentante degli Istituti di emissione, quando si tratti di
biglietti gi consorziali.
Di ogni operazione di abbruciamento sar redatto processo verbale da sottoscriversi dagli intervenuti, nel quale i
biglietti abbruciati verranno descritti per valore e quantit, serie e numero.
XVII. Disposizioni generali.
Art. 104. La Direzione generale del Tesoro terr in evidenza nelle proprie scritture, distintamente per Tesoreria
e per tagli:
a)
b)
c)
d)

I biglietti da centesimi 50 e da 1 e 2 lire entrati nelle casse del Tesoro e non pi messi in circolazione;
I biglietti consorziali ritirati dalla circolazione per mezzo del cambio in moneta metallica;
I biglietti da lire 5 e da lire 10, sostituiti con biglietti di Stato giusta gli articoli 93 e seguenti;
I biglietti di Stato emessi in sostituzione di quelli consorziali da lire 10 e da lire 5 ritirati dalla circolazione.

Art. 105. Alle scritture della Direzione generale del Tesoro dovranno corrispondere le contabilit speciali che
saranno tenute dalla Tesoreria centrale e dalle Tesorerie provinciali per gli effetti della legge e del presente
regolamento.
18

Art. 106. Correlativamente al disposto dellarticolo 19 della legge 7 aprile 1881, n. 133 (Serie 3a), saranno
osservate le disposizioni degli art. 33, 35, 36, 37, 38, 40, 41, 42, 48, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 56,
79 e 80 del regolamento approvato con Regio decreto 21 gennaio 1875, n. 2372 (Serie 2 a), con le modificazioni
introdotte allarticolo 80 dalla legge 30 giugno 1878, n. 4430 (Serie 2 a).
Gli articoli 50, 51, 52, 53, 54 e 56 del suindicato regolamento rimarranno in vigore finch durer il corso legale
dei biglietti proprii degli Istituti di emissione.
Rimangono pure in vigore tutte le altre disposizioni di detto regolamento che sieno conciliabili con quelle della
legge 7 aprile 1881 e del presente regolamento.
Visto dordine di S. M.
Il Ministro delle Finanze interim del Tesoro A. MAGLIANI.
Il Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio D. BERTI

19

Regio Decreto 30 ottobre 1896, n. 508.


Approvazione del regolamento pel servizio dei biglietti e buoni di cassa a debito dello Stato, e dei biglietti
di Banca.
Gazzetta Ufficiale del Regno dItalia n. 288 del 5 dicembre 1896
Il Numero 508 della Raccolta Ufficiale delle leggi e dei decreti dei Regno, contiene il seguente decreto:
UMBERTO I
per grazia di Dio e per volont della Nazione
RE DITALIA
Veduta la legge 7 aprile 1881 n. 133;
Veduto il regolamento approvato nel Nostro decreto 16 giugno 1881 n. 253;
Veduti i Nostri decreti 14 marzo 1882 n. 862; 2 luglio 1885 n. 3245; 1 ottobre 1885 n. 3585; 10 dicembre 1894
n. 535; 9 maggio 1895 n. 324; 4 agosto 1895, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 9 settembre 1895 n. 212; 19
settembre 1895 n. 610;
Veduti gli allegati I.O.P. alla legge 22 luglio1894 n. 339;
Veduto lart. 9 della legge 10 agosto 1893 n. 449;
Veduto il regolamento approvato col Nostro decreto 28 aprile 1895 n. 321;
Veduto lallegato P. alla legge 8 agosto 1895 n. 486;
Sentita la Conte dei conti, per quanto concerne i biglietti di Stato;
Sentita la Commissione permanente per la vigilanza nella circolazione e negli Istituti di emissione;
Sentito il Consiglio di Stato;
Sentito il Consiglio dei Ministri;
Sulla proposta del Nostro Ministro per il Tesoro;
Abbiamo decretato e decretiamo:
Articolo 1.
approvato lannesso regolamento, visto, dordine Nostro, dal Ministro proponente, sul servizio dei biglietti e
buoni di cassa a debito dello Stato, e dei biglietti di banca.
Articolo 2.
I regolamenti approvati coi Nostri citati decreti del 16 giugno 1881, n. 253, e 28 aprile 1895, n. 321, sono abrogati.
Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e
dei decreti del Regno dItalia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e li farlo osservare.
Dato a Roma, add 30 ottobre 1896.
UMBERTO.
L. LUZZATTI.
Visto, Il Guardasigilli: G. Costa

20

REGOLAMENTO
per i Biglietti di Stato e di Banca
PARTE I.
BIGLIETTI E BUONI DI CASSA A DEBITO DELLO STATO
TITOLO I.
Fabbricazione
Art. 1. La creazione dei biglietti e dei buoni di cassa a debito dello Stato autorizzata con decreto reale
promosso dal Ministro del Tesoro, da registrarsi alla Conte dei conti.
Art. 2. I biglietti e i buoni di cassa, da servire per i bisogni di scorta, sono ordinati con decreto del Ministro
del Tesoro, registrato alla Conte dei conti, e da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale del Regno.
Art. 3. La fabbricazione dei biglietti e dei buoni di cassa a debito dello Stato affidata allofficina governativa
delle cartevalori.
Art. 4. La produzione della carta filigranata per la fabbricazione dei biglietti di Stato e dei buoni di cassa
data in appalto alle cartiere italiane, con regolare contratto stipulato fra il direttore della officina governativa delle
cartevalori per parte dello Stato, e le ditte rappresentanti le cartiere medesime.
Art. 5. I punzoni per la filigrana della carta sono forniti dalla detta officina. I punzoni stessi e le forme
filigranate sono custoditi presso le cartiere dai controllori del Tesoro che vi sono addetti, se debbano servire per
le lavorazioni in corso o da eseguirsi prossimamente. Altrimenti debbano essere restituiti alla officina governativa
delle cartevalori.
Art. 6. I controllori del Tesoro, in concorso col personale di assistenza destinato dal direttore dellofficina
delle cartevalori, esercitano una costante sorveglianza sulla produzione della carta filigranata, accertandosi che
tutte le operazioni siano eseguite secondo le condizioni dei contratti e relativi capitolati doneri, e in conformit
delle disposizioni regolamentari e di ogni altra prescrizione od istruzione emanata e da emanarsi dal Ministero
del Tesoro.
Essi tengono in consegna la carta prodotta dalle cartiere; ne curano la spedizione, secondo le richieste, allofficina
governativa delle cartevalori; custodiscono i fogli mal riusciti e quelli di scarto restituiti dalla detta officina, e,
in seguito ad autorizzazione del Ministero del Tesoro, e collassistenza di un ispettore dellufficio centrale
dispezione o di delegati speciali, procedono alla distruzione dei fogli medesimi secondo le rispettive istruzioni.
Art. 7. I distintivi e i segni speciali dei biglietti di Stato e dei buoni di cassa sono approvati con decreto reale
promosso dal Ministro del Tesoro, da registrarsi alla Conte dei conti e da inserirsi nella raccolta ufficiale delle
leggi e decreti del Regno, sotto losservanza dellart. 27 della legge 8 agosto 1895, n. 486.
Art. 8. Lofficina delle cartevalori tiene una gestione separata, dipendente dalla Direzione generale del
Tesoro, per la fabbricazione dei biglietti di Stato e dei buoni di cassa.
Con servizio speciale di controllo presso la medesima officina, tenuto conto del movimento della carta per la
fabbricazione dei biglietti e dei buoni, e sono seguite le operazioni occorrenti alla fabbricazione completa dei
biglietti e dei buoni medesimi.
La Conte dei conti, per mezzo dei suoi delegati, esercita il sindacato sullofficina e sul controllo.
Art. 9. I biglietti e i buoni fabbricati sono distinti in serie composte di tanti biglietti o buoni, quanti vengono
indicati nei decreti reali di creazione, e in quelli ministeriali di autorizzazione, di cui agli articoli 1 e 2. Ciascun
biglietto o buono contrassegnato da un numero dordine progressivo per ogni serie. Devono essere raccolti in
mazzette di cento biglietti o buoni uniti insieme con legatura nellapposito margine.

21

Art. 10. La carta e le placche non pi necessarie alla fabbricazione dei biglietti e dei buoni sono distrutte,
previa autorizzazione ministeriale, e dopo verificazione con intervento del direttore dellofficina, del controllore,
del delegato della Conte dei conti e di un funzionario dellufficio centrale dispezione.
TITOLO II
Cassa Speciale
Art. 11. Una cassa speciale, dipendente dalla Direzione generale del Tesoro, concentra il servizio dei biglietti
a debito dello Stato e dei buoni di cassa.
Essa custodisce i biglietti e i buoni di nuova fabbricazione che le vengono forniti dallofficina delle cartevalori,
e quelli logori ritirati dalla circolazione fino a che non venga provveduto alla distruzione di essi.
La cassa medesima ha il deposito giudiziale dei biglietti falsi o falsificati, e degli altri corpi di reato che le
pervengono dalle autorit giudiziarie.
Art. 12. Il servizio della cassa speciale affidato ad un cassiere col controllo di un delegato del Tesoro.
Alla fine di ogni esercizio e al termine di ogni gestione, il cassiere rende il conto giudiziale.
Art. 13. Le operazioni della cassa speciale sono sorvegliate dalla Conte dei conti per mezzo di apposito ufficio
di delegazione.
Art. 14. Il cassiere, il delegatocontrollore, il vice delegatocontrollore e i ragionieri addetti alla cassa speciale
debbono a garanzia della rispettiva gestione, prestare rispettivamente una cauzione non inferiore alla somma
capitale di lire 50.000, lire 12.000, lire 8.000 e lire 4.000.
La cauzione prestata in conformit alle disposizioni stabilite dal primo comma dellart. 231 del regolamento di
contabilit generale dello Stato.
Art. 15. Le formalit e i procedimenti riguardanti la prestazione, la revisione e lapprovazione delle cauzioni
sono applicabili ai funzionari della cassa speciale le stesse disposizioni che si riferiscono al personale di gestione
e di controllo e a quello delle delegazioni dipendenti dal Ministero del Tesoro.
Art. 16. Con decreto ministeriale stabilito un assegno al cassiere pel pagamento del personale privato, per le
spese di ufficio e per il servizio di cassa.
Art. 17. La porta della sacrestia, contenente i biglietti di Stato e i buoni di cassa, deve essere chiusa con tre
serrature a diverso congegno, le cui chiavi sono tenute dal cassiere, una dal delegato controllore e la terza dal
delegato della Conte dei conti.
Le immissioni e le estrazioni dei valori sono eseguite con lintervento dei detentori delle tre chiavi.
Art. 18. La delegazione del Tesoro sorveglia e controlla tutte le operazioni della cassa speciale.
Disimpegna anche il servizio dei biglietti e buoni danneggiati o sospetti di falsit che ad essa pervengono, e che
deve presentare alla commissione tecnica.
Art. 19. La delegazione della Conte dei conti esercita il proprio sindacato invigilando a che le emissioni ed il
cambio dei biglietti siano conformi alle disposizioni di legge. Si accerta della regolarit delle operazioni di cassa
e della esistenza dei fondi.
La detta delegazione dipende esclusivamente dalla Conte dei conti, alla quale riferisce intorno allandamento del servizio.

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TITOLO III
Commissione Tecnica
Art. 20. demandato ad una commissione tecnica, istituita presso la cassa speciale dei biglietti a debito dello
Stato, lesame dei biglietti e dei buoni di cassa circolanti per conto dello Stato:
a) logori, danneggiati e proposti per il cambio, od altrimenti da ritirarsi dalla circolazione;
b) sospetti di falsit o di falsificazione.
Art. 21. La commissione composta di un presidente, di un vicepresidente e di otto commissari, alle cui
nomine provveduto con decreto del Ministro del Tesoro.
Art. 22. I commissari rimangono in carica per un biennio, scaduto il quale possono essere confermati.
TITOLO IV
Movimento dei Biglietti di Stato e dei Buoni di Cassa
1. Biglietti e buoni di nuova fabbricazione
Art. 23. I biglietti e i buoni di cassa fabbricati dallofficina delle cartevalori sono da questa spediti alla cassa
speciale per serie intiere, formate in mazzette come detto allart. 9.
Ai biglietti del taglio da lire 25 sono lasciate annesse le rispettive matrici, prescritte dal regio decreto 9 maggio
1895, n. 324. Queste matrici, dopo staccati i biglietti con le forbici in modo che i tagli risultino, possibilmente,
uno diverso dallaltro, rimangono in custodia del cassiere speciale.
La spedizione dei biglietti e buoni dallofficina alla cassa speciale si effettua con casse solide chiuse a chiave e
suggellate, accompagnate da due impiegati, di cui uno del magazzino centrale dellofficina e laltro del controllo,
e scortate da forza armata.
Della spedizione dato preavviso alla Direzione generale del Tesoro, la quale ne informa la delegazione del
Tesoro presso la cassa speciale.
Art. 24. Lofficina delle cartevalori emette una bolletta a matrice e contromatrice dei biglietti e buoni che
spedisce, firmata dal magazziniere dellofficina, dal capo dellufficio del controllo e vistata dal delegato della
Conte dei conti.
La bolletta deve contenere lindicazione dei tagli, delle serie, dei numeri e del valore dei biglietti e buoni.
Le bolletta consegnata allimpiegato del controllo che accompagna i biglietti alla cassa speciale, la contro
matrice trasmessa alla Direzione generale del Tesoro.
Art. 25. La contazione dei biglietti fatta dal cassiere per taglio, serie e numero, alla presenza dei delegati del
Tesoro e della Conte dei conti.
I detti delegati accertano nei modi pi convenienti, e senza pregiudizio della prontezza del servizio, i biglietti
verificati, che, alla loro presenza, vengono posti nella sacrestia.
Art. 26. Compiuta la verificazione dei biglietti o buoni e riconosciuta esatta la spedizione, il cassiere stacca da
un bollettario a matrice e contromatrice una ricevuta con le indicazioni di cui allart. 24, munita della sua firma
e del visto dei delegati del Tesoro e della Conte dei conti.
La ricevuta figlia consegnata allimpiegato del controllo dellofficina cartevalori e la contromatrice spedita
alla Direzione generale del Tesoro.

23

2. Biglietti di Stato e buoni di cassa logori


Art. 27. I biglietti e i buoni di cassa logori e non pi atti alla circolazione, che pervengono in versamento alle
tesorerie, sono da queste trattenuti e non pi adoperati nei pagamenti.
I biglietti e i buoni, che, nelle dette condizioni, vengono presentati alle tesorerie da contabili o da privati, quando
non sorga dubbio sulla loro legittimit, sono cambiati con altri biglietti o buoni spendibili prelevati dal fondo
ordinario di cassa.
Art. 28. I biglietti e i buoni logori, ritirati dalla circolazione come allarticolo precedente, sono annullati dalle
tesorerie mediante perforamento.
Sul verso di ciascun biglietto o buono inoltre apposto un bollo ad umido colla parola annullato e con la
indicazione della tesoreria e della data dellannullamento.
Art. 29. Nei giorni stabiliti dalla Direzione generale del Tesoro, le sezioni della regia tesoreria provinciale
spediscono, in raccomandazione, i biglietti e buoni logori alla cassa speciale, chiusi in sacchetti senza cucitura ed
impiombati, accompagnati da apposito verbale.
La tesoreria centrale del Regno e la sezione di regia tesoreria provinciale in Roma consegnano direttamente alla
cassa speciale i biglietti e i buoni logori da esse ritirati.
Art. 30. In seguito ad avviso della Direzione generale del Tesoro, il cassiere speciale ed il delegatocontrollore
provvedono pel ritiro dallufficio postale dei pacchi contenenti i biglietti ed i buoni di cassa logori.
Art. 31. I biglietti e i buoni sono sommariamente riscontrati e di nuovo perforati dal cassiere in concorso del
delegato del Tesoro. La commissione tecnica, di cui allart. 20, procede poi alla contazione ed allesame dei
singoli biglietti e buoni, stendendo processo verbale.
A queste verificazioni, sempre che si tratti di biglietti e buoni provenienti dalla sezione di tesoreria provinciale,
pu assistere un delegato della banca dItalia.
Art. 32. Compiuta la verificazione e la contazione dei biglietti e buoni di una o pi sezioni di tesoreria,
limmissione di essi nella sacrestia fatta col concorso dei delegati del Tesoro e della Conte dei conti.
Il cassiere speciale si d carico dellammontare dei biglietti e dei buoni logori, riconosciuti legittimi, mediante
rilascio di apposita bolletta a matrice, figlia e contromatrice.
Questultima viene spedita alla Direzione generale del Tesoro per essere passata al tesoriere centrale del Regno.
3. Cambio dei biglietti di Stato e dei buoni di cassa logori pervenuti alla cassa speciale
Art. 33. In corrispondenza al carico dei biglietti e buoni di cassa logori ricevuti, il cassiere speciale, in concorso
dei delegati del Tesoro e della Conte dei conti, preleva del fondo di scorta altrettanta somma di biglietti e buoni
dello stesso taglio dei logori, e li consegna al tesoriere centrale, accompagnati dalla bolletta figlia di cui allart.
32, e contro ritiro della corrispondente contromatrice quietanzata.
Il tesoriere centrale rimborsa la tesoreria provinciale con quietanza di fondo somministrato.
4. Biglietti di Stato e buoni di cassa danneggiati
Art. 34. I biglietti di Stato e i buoni di cassa, parzialmente danneggiati, non sono accettati dalle pubbliche
casse pel cambio.
Sulla richiesta dei possessori, essi possono essere ricevuti in consegna dalla tesoreria centrale e dalle sezioni di
tesoreria provinciale, perch ne sia fatto linvio alla delegazione del Tesoro presso la cassa speciale, e siano
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sottoposti allesame della commissione tecnica. La tesoreria centrale ne fa linvio a mezzo dellufficio di controllo
e le sezioni di tesoreria provinciale lo effettuano a mezzo del rispettivo delegato del Tesoro.
Art. 35. I biglietti e i buoni danneggiati riconosciuti ammissibili al cambio dalla commissione tecnica sono
consegnati dal delegatocontrollore al cassiere speciale, perch li assuma in carico nel fondo dei logori destinati
alla distruzione.
Il cassiere speciale procede per questi biglietti e buoni, come per quelli logori, secondo le norme stabilite dagli
articoli 32 e 33, ponendo a tergo della bolletta la parola danneggiati, senza distinzione di provenienza.
Art. 36. I biglietti ed i buoni danneggiati, presentati allesame della commissione tecnica, sono dichiarati
inammissibili al cambio, se non conservano sufficienti caratteri per escludere ogni possibilit di duplicazione nel
cambio stesso.
I frammenti di biglietti non ammessi al cambio sono conservati presso il cassiere per un periodo di tempo non
inferiore a cinque anni.
Art. 37. Il delegato controllore della cassa speciale d partecipazione allufficio di controllo presso la tesoreria
centrale ed alle delegazioni del Tesoro, che hanno trasmesso i biglietti e buoni danneggiati, delle decisioni della
commissione tecnica, autorizzando il rimborso per il rispettivo valore dei biglietti e buoni ammessi al cambio.
5. Biglietti di Stato e buoni di cassa falsi o sospetti di falsit
Art. 38. Tutti gli uffici pubblici, tutti i contabili dello Stato e quelli degli istituti di emissione, ai quali venissero
presentati biglietti di Stato o buoni di cassa ritenuti falsi, falsificati o sospetti di falsit o di falsificazione, debbono
trattenerli, stendendo speciale verbale in triplice esemplare, nel quale siano riportati i contrassegni particolari di
ciascun biglietto o buono, e siano indicati il nome, il cognome, la paternit e il luogo di dimora del presentatore.
Questi deve firmare tanto il verbale quanto il biglietto o buono, e, ove non possa farlo, sar richiesta la firma di
due testimoni. Un esemplare del verbale sar rilasciato allesibitore del biglietto o buono falso, ed un altro sar
spedito, immediatamente, a cura dellufficio sequestrante, allautorit di pubblica sicurezza nella cui giurisdizione
abbia avuto luogo il sequestro.
vietato di tagliare in qualunque modo il biglietto o buono falso o sospetto di falsit, per ritenerne una parte e
restituire laltra al presentatore.
Art. 39. I biglietti ed i buoni sequestrati debbono essere spediti o consegnati insieme col terzo esemplare del
verbale, allufficio di controllo presso la tesoreria centrale o alla delegazione del Tesoro presso la sezione di
tesoreria della rispettiva provincia, che, non pi tardi del 5, 15 e 25 dogni mese, li trasmette, con un elenco dei
verbali e con lesemplare dei verbali medesimi, alla delegazione del Tesoro presso la cassa speciale, per essere
sottoposti allesame della commissione indicata allart. 20.
Art. 40. I biglietti e i buoni, pervenuti allautorit giudiziaria in seguito a sequestro direttamente eseguito dagli
agenti della forza pubblica, debbono pure essere spediti alla delegazione del Tesoro presso la cassa speciale per
lesame di cui allarticolo precedente.
Art. 41. I biglietti e i buoni, riconosciuti legittimi dalla commissione tecnica, previa apposizione del bollo di
legittimit, sono passati dal delegatocontrollore al cassiere speciale. Questi deve darsene carico nel fondo dei
biglietti e buoni logori, ed effettuarne il cambio con le formalit stabilite. Il delegatocontrollore d notizia
allufficio di controllo presso la tesoreria centrale e alle delegazioni del Tesoro dei biglietti ammessi al cambio
ed autorizza il rimborso alle parti, e il detto ufficio di controllo e la delegazione del Tesoro ne avvisano lautorit
di pubblica sicurezza, affinch siano abbandonate le indagini.
Art. 42. I biglietti di Stato ed i buoni di cassa dichiarati dalla commissione tecnica falsi o falsificati saranno
restituiti dal delegatocontrollore presso la cassa speciale, assieme ai relativi verbali, allufficio di controllo
presso la tesoreria centrale e alle delegazioni del Tesoro dalle quali pervennero, affinch, in conformit allart.
101 del codice di procedura penale, il competente procuratore del Re possa promuovere il procedimento di legge.
A tale effetto debbono pure comunicarsi, in estratto, le risultanze dellesame eseguito dalla suddetta commissione,
25

collindicazione del numero e della data della relativa perizia tecnica e del numero della contraffazione a cui il
biglietto o buono appartiene.
I biglietti e i buoni pervenuti dallautorit giudiziaria sono ad essa restituiti per lulteriore corso del procedimento.
Lufficio di controllo presso la tesoreria centrale e le delegazioni del Tesoro presso le sezioni di regia tesoreria
sono inoltre tenute ad informare gli uffici, dai quali hanno ricevuto i biglietti o buoni sospetti di falsit, dellesito
dellesame sui medesimi eseguito.
Art. 43. Lautorit giudiziaria, alla quale occorresse di avere le perizie tecniche dei biglietti o buoni falsi, deve
richiederle direttamente alla delegazione del Tesoro presso la cassa speciale dei biglietti a debito dello Stato, la
quale le comunicher esclusivamente in copia.
Art. 44. Le decisioni dellautorit giudiziaria sui biglietti o buoni denunziati come falsi debbono essere
partecipate dallautorit medesima al Ministero del Tesoro, Direzione generale del Tesoro, a cui vengono anche
trasmessi i corpi di reato dopo ultimato il processo, per essere dati in custodia alla cassa postale.
6. Accertamento ed abbruciamento dei biglietti di Stato e dei buoni di cassa ritirati dalla circolazione
Art. 45. I biglietti di Stato ed i buoni di cassa, concentrati nella cassa speciale ed annullati, debbono essere
verificati, in sede di abbruciamento, per quantit e valore, e distrutti entro sei mesi dal loro ritiro dalla
circolazione, salvo il disposto dellart. 47 per quanto concerne i biglietti da lire 25.
Art. 46. La verificazione dei biglietti di Stato da 5 e 10 lire, e dei buoni di cassa in sede di abbruciamento, per
quantit e valore, di cui allarticolo precedente, devessere fatta a cura dei delegati del Tesoro e della Conte dei
conti, con lintervento di un ispettore dellufficio centrale dispezione.
Tale verifica pu, con decreto speciale del Ministro del Tesoro, essere limitata allesame ed alla contazione dei
biglietti e dei buoni nella misura non inferiore al dieci per cento del loro numero totale.
Le mazzette di biglietti e di buoni da verificarsi sono estratte saltuariamente dai diversi pacchi.
I biglietti ed i buoni verificati sono distrutti mediante abbruciamento, collintervento del cassiere speciale e dei
delegati del Tesoro e della Conte dei conti, ed alla presenza di un funzionario dellufficio centrale dispezione.
Art. 47. I biglietti da lire 25, prima di essere sottoposti alla verificazione in sede di abbruciamento, a cura del
cassiere e col concorso dei delegati del Tesoro e della Conte dei conti, debbono essere classificati per serie e per
numero, e, dopo elencati, debbono essere discaricati sui registri di creazione.
Tanto in sede di arrivo, quanto in sede di abbruciamento, il confronto dei biglietti stessi con le rispettive matrici
sar fatto ogni qual volta lo si ritenga opportuno, ma sar obbligatorio qualora siavi sospetto di falsificazione o
di duplicazione.
Le dette operazioni debbono essere compiute entro sei mesi dal ritiro dei biglietti dalla circolazione.
Labbruciamento dei biglietti da lire 25 sar eseguito in virt di speciale autorizzazione, da accordarsi di volta in
volta dal Ministero, entro i termini di tempo da questo indicati, e previa nuova contazione e verifica dei biglietti
da abbruciarsi.
Art. 48. Tanto delle operazioni di verifica, quanto di quelle di abbruciamento, fatto constare mediante distinti
processi verbali.

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TITOLO V
Ispezioni e Verifiche
Art. 49. Indipendentemente dalla vigilanza che, per effetto del regio decreto 10 dicembre 1894, n. 535, deve
essere esercitata sulla cassa speciale da parte dellufficio centrale dispezione, lufficio stesso deve provvedere
ad una verifica dei valori in custodia presso la detta cassa ad ogni chiusura di esercizio o al termine di gestione.
Un esemplare del rispettivo verbale deve essere posto a corredo del conto giudiziale del cassiere speciale.
TITOLO VI
Fabbricazione dei Biglietti
Art. 50. La fabbricazione dei biglietti di banca deve essere sempre autorizzata mediante decreto del Ministro
del Tesoro, sopra domanda dellistituto interessato.
Art. 51. La carta per la detta fabbricazione, come quella di saggio o di esperimento, deve essere fabbricata e
somministrata esclusivamente da cartiere italiane.
Listituto interessato alla fabbricazione ha lobbligo di far conoscere al Ministero del Tesoro il luogo e il giorno
nel quale sar iniziata la lavorazione.
Questa lavorazione sorvegliata da controllori del Tesoro e da uno o pi rappresentanti dellistituto di emissione
interessato.
Art. 52. I punzoni e le forme filigranate per la fabbricazione della carta sono eseguiti sotto la sorveglianza dei
controllori del Tesoro e dei rappresentanti dellistituto interessato. Durante la lavorazione della carta, essi sono
custoditi in modo che non possano essere adoperati senza il concorso dei controllori medesimi e di chi rappresenta
listituto interessato.
Anche la formazione dei punzoni, delle placche, dei clichs e delle incisioni di ogni genere, occorrenti alla
fabbricazione dei biglietti, soggetta alla sorveglianza dei delegati del Tesoro.
Art. 53. Per riscontrare la fabbricazione della carta e per accertare la distruzione dei fogli imperfetti, presso le
cartiere, sono osservate, in quanto non venga altrimenti disposto, le norme per il controllo della fabbricazione
della carta per i biglietti di Stato, di cui cenno nellart. 6 del presente regolamento.
Art. 54. Tutta la carta riconosciuta regolare dai controllori del Tesoro, e accettata dai rappresentanti
dellistituto, a ci autorizzati, spedita dal fabbricante, previo loro ordine, allofficina dellistituto medesimo.
Art. 55. Pervenuta allistituto la carta spedita dalle cartiere, listituto stesso, col concorso del delegato del
Tesoro addetto allofficina per la fabbricazione dei biglietti di banca, ne verifica la quantit e ne cura la custodia
in apposito magazzino, chiuso con serrature aventi chiavi a differente congegno, da custodirsi dal rappresentante
dellistituto e dal delegato del Tesoro.
Art. 56. A misura del bisogno, la carta filigranata viene affidata a chi dirige i lavori dellofficina, le cui
operazioni per la stampa dei biglietti sono eseguite sotto la sorveglianza del delegato del Tesoro.
Art. 57. Compiute le operazioni di stampa sulla carta filigranata, tranne quelle riguardanti lindicazione della
serie, dei numeri e delle firme, il capo dellofficina dellistituto, o chi ne fa le veci, consegna la carta stessa al
delegato del Tesoro.
Art. 58. Il delegato del Tesoro provvede allapposizione, su ciascun biglietto stampato sulla carta
consegnatagli, del contrassegno di Stato che verr descritto nel decreto ministeriale da emanarsi a forma dellart.
9, comma 3, della legge 10 agosto 1893, n. 449.
Per tale operazione, il delegato medesimo pu valersi del personale dellofficina dellistituto, da esso
costantemente sorvegliato.
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A tali operazioni deve assistere un rappresentante dellistituto interessato.


I punzoni, le placche e i clichs occorrenti allapposizione del contrassegno di Stato sono custoditi, durante il
periodo di lavorazione dei biglietti, presso lofficina dellistituto, in apposita cassaforte con due serrature a
differenti congegni, le cui chiavi sono tenute rispettivamente dal delegato del Tesoro e dal rappresentante
dellistituto interessato.
Art. 59. I fogli della carta filigranata, muniti del contrassegno di Stato, passano di nuovo allofficina
dellistituto, ovvero sono trasmessi allistituto stesso, per essere compiuti col concorso del delegato del Tesoro.
In questo secondo caso i biglietti ancora da ultimare saranno custoditi in un locale o in casse di sicurezza. Una
delle chiavi del locale o delle casse sar conservata dal delegato del Tesoro.
I fogli riconosciuti difettosi, o comunque scartati durante le operazioni dellofficina dellistituto e la lavorazione
per il contrassegno di Stato, sono rigorosamente conservati per essere distrutti, in seguito ad autorizzazione
dellufficio centrale di ispezione.
Art. 60. La carta filigranata in bianco, avanzata dopo una fabbricazione sar sempre custodita secondo il
disposto del precedente art. 55. Essa sar impiegata in una fabbricazione successiva.
Qualora sia mutato il tipo della carta, ovvero sia mutato il tipo del biglietto, per il quale la carta era stata fabbricata,
e questa non possa pi servire per i biglietti di qualsiasi taglio, la carta avanzata dovr essere distrutta, mediante
abbruciamento, ovvero mediante riduzione in pasta. Alla distruzione della carta interviene un rappresentante
dellufficio centrale dispezione.
Art. 61. I punzoni, le placche, i clichs e simili, che abbiano servito allapplicazione del contrassegno di Stato,
compiuta la lavorazione dei biglietti, sono consegnati alla tesoreria centrale per essere custoditi in apposita cassa
forte.
Art. 62. I punzoni e le forme filigranate, appena compiuta la fabbricazione della carta, vengono custoditi in
un locale annesso alla sede o succursale dellistituto nel capoluogo di provincia pi vicino alla cartiera. Questo
locale deve essere chiuso a due chiavi a diverso congegno, di cui luna tenuta dal direttore della sede o succursale
dellistituto, e la seconda dal delegato del Tesoro addetto alla rispettiva sezione di tesoreria, o da chi per essi.
I rami, le placche, i punzoni, i clichs e simili, e gli strumenti e i materiali adoperati nella lavorazione dei biglietti,
dopo ultimata la lavorazione stessa, vengono custoditi in un locale annesso allofficina di fabbricazione dei
biglietti dellistituto. Questo locale deve essere chiuso a due chiavi a differente congegno, luna da un
rappresentante dellistituto a ci espressamente delegato, e laltra da un rappresentante del Ministero del Tesoro.
TITOLO VII
Cassa Speciale
Art. 63. Presso la sede della banca dItalia in Roma, presso la Direzione generale del banco di Napoli, in
Napoli, e presso la Direzione generale del banco di Sicilia in Palermo, tenuta una cassa speciale per ricevere e
custodire i rispettivi biglietti.
Le direzioni generali dei tre istituti affideranno ad un loro funzionario la gestione di questa cassa speciale.
La cassa fornita di almeno due serrature a diverso congegno. Le chiavi devono essere custodite una dal detto
funzionario e laltra dal delegato del Tesoro. Se listituto di emissione crede, nel suo interesse, di aggiungere una
terza chiave, questa sar custodita dal direttore generale o da un suo rappresentante di fiducia.
Art. 64. Lufficio centrale dispezione, secondo lopportunit e daccordo collistituto interessato, dispone che
siano spediti alla cassa speciale dellistituto medesimo i biglietti gi ultimati, unitamente alle corrispondenti
matrici, le quali, allatto della immissione in cassa, vengono separate con le forbici, conservate presso lufficio
destinato alla classificazione dei biglietti, e chiuse in luogo di cui il delegato del Tesoro custodisce una delle
chiavi.

28

Ogni immissione e ogni estrazione di biglietti presso la cassa speciale deve esser fatta, con lintervento dei
detentori delle chiavi, in seguito ad autorizzazione dellufficio centrale dispezione.
TITOLO VIII
Emissione dei Biglietti
Art. 65. Lufficio centrale dispezione deve curare che ciascun istituto sia costantemente in possesso di biglietti
di propria fabbricazione, per un ammontare non superiore alla somma della circolazione normale, autorizzata
dallart. 2 della legge 10 agosto 1893, n. 449, aumentata della met.
Art. 66. Il giorno 10 e il giorno 25 di ogni mese, ciascun istituto, raccolti presso la sede, rispettivamente, di
Roma, di Napoli e di Palermo, i biglietti logori o danneggiati ritirati dalla circolazione, ne trasmette la distinta,
in doppio esemplare, allufficio centrale dispezione, chiedendone il cambio.
Questufficio, nei modi indicati nel precedente art. 64, ne autorizza il baratto in biglietti nuovi, o comunque
ancora atti alla circolazione, di pari valore o di valore diverso, secondo che sia stato concordato, ma per un uguale
ammontare, da estrarsi dalla cassa speciale dellistituto.
Allordinativo dellufficio centrale per questa estrazione unito un esemplare della distinta indicata sopra, col
visto dellufficio medesimo.
Lo stesso procedimento deve seguirsi quando il detto cambio sia chiesto ed ammesso, in casi durgenza, anche in
giorni diversi, ovvero quando listituto chieda ed ottenga di barattare presso la cassa speciale biglietti di grosso
taglio in biglietti di minor valore od il contrario.
Art. 67. [Potr essere eccezionalmente consentito agli istituti di concentrare i biglietti logori o danneggiati, da
barattarsi, presso altre sedi o succursali, dove saranno conservati in deposito, in casseforti, una delle cui chiavi
sia tenuta dal delegato del Tesoro presso la sezione di tesoreria provinciale.
Per i biglietti logori o danneggiati, cos custoditi, sar rilasciata una polizza di deposito, da inviarsi allufficio
centrale, in sostituzione ed agli effetti della distinta di cui allarticolo precedente.
Lufficio centrale dispezione ritiene copia della polizza di deposito e ne spedisce loriginale alla cassa speciale,
con lautorizzazione di somministrare allistituto la quantit di biglietti circolabili indicati nella polizza
medesima, ed i cui tagli siano stabiliti in conformit al disposto del comma 2 dellarticolo precedente.
La cassa speciale, consegnati i biglietti atti alla circolazione, si dar carico del valore rappresentato dalla polizza
rilasciatale, da restituirsi quando le siano materialmente versati i biglietti, logori o danneggiati, corrispondenti.
Art. 68. I biglietti danneggiati o logori sono presentati al baratto presso la cassa speciale, annullati con bollo
a umido, indicante la data del ritiro e il luogo in cui questo sia avvenuto. Essi sono anche perforati in ciascuna
met dallo stabilimento che li ha ritirati, ma in modo che non ne sia obliterato alcuno dei distintivi caratteristici
necessari per riconoscere la legittimit di essi.
Previa nuova perforazione da parte del gestore della passa speciale, e dietro verificazione, questi biglietti sono
immessi nella cassa speciale in sostituzione di quelli atti alla circolazione consegnati allistituto interessato, e
vengono poscia assoggettati alle operazioni di classificazione con lintervento del delegato del Tesoro.
Sopra rapporto del delegato stesso, lufficio centrale dispezione autorizza labbruciamento dei biglietti logori
gi classificati, con lintervento dei detentori delle chiavi della cassa speciale o dei loro legittimi rappresentanti,
nonch di un ispettore delegato dal detto ufficio centrale.]
Articolo cos sostituito dallart. 1 del D.P.R. 9 maggio 1969, n. 422.
Le banconote danneggiate o logore sono presentate al cambio, presso la cassa speciale, annullate con
perforazione, effettuata in modo che non ne sia obliterato alcuno dei distintivi caratteristici necessari per
riconoscere la loro legittimit.
Sul recto e sul verso di ciascuna mazzetta delle banconote, come sopra annullate, dovr essere apposto il timbro
ad umido con la parola Annullato e lindicazione della data e della cassa che ha proceduto allannullamento.
29

Dopo verifica e contazione in dettaglio, da parte del gestore della cassa speciale e dellufficio di controllo del
Tesoro presso la medesima, le banconote logore o danneggiate annullate con le modalit sopraindicate sono
immesse nella cassa speciale in sostituzione di quelle atte alla circolazione, da consegnare allistituto interessato
a seguito di autorizzazione dellispettorato di vigilanza.
La cassa speciale, dopo aver riscontrato esatto il valore e accertata la legittimit dei biglietti annullati, rilascia a
favore delle casse mittenti la ricevuta firmata dal gestore e vistata dallufficio di controllo del Tesoro.
Su richiesta dellIstituto di emissione lispettorato generale di vigilanza autorizza labbruciamento delle
banconote annullate, verificate ed ammesse al cambio, con lintervento dei detentori delle chiavi della cassa
speciale, o dei loro delegati; nonch di rappresentanti dellispettorato e della banca espressamente designati ad
effettuare laccertamento dei biglietti da distruggere ed a presenziare alle relative operazioni
Art. 69. Nella cassa speciale costantemente custodita una scorta di biglietti sufficiente per provvedere, oltre
che alla sostituzione dei biglietti logori, giusta lart. 68, anche alle anticipazioni che gli istituti di emissione
devono fare, per legge, al Tesoro dello Stato.
Di ogni anticipazione da eseguirsi o eseguita dagli istituti a favore del Tesoro, dato avviso allufficio centrale
dispezione. Questo ordina lestrazione dalla cassa speciale di un corrispondente valore di biglietti, a
reintegrazione del fondo proprio in biglietti, di che allart. 65, per consegnarli allistituto.
In garanzia, e come contropartita delle anticipazioni al Tesoro, gli istituti conservano nei rispettivi portafogli le ricevute
originali e definitive del tesoriere centrale, presso il quale inscritto il conto corrente generale delle anticipazioni.
Art. 70. Le anticipazioni possono essere restituite dal Tesoro allistituto che le abbia fatte, mediante qualsiasi
valuta avente corso legale.
Al pi tardi nel quarto giorno dopo quello della restituzione, listituto deve reintegrare per la somma
corrispondente, esclusivamente in biglietti propri, il fondo dei biglietti custoditi nella cassa speciale rispettiva.
Art. 71. Le immissioni e le estrazioni presso la cassa speciale dei biglietti utili alle dette anticipazioni sono
accertate nelle forme stabilite per le operazioni di immissione e di estrazione, delle quali tratta lart. 64.
Art. 72. Qualora, a forma dellart. 1 dellallegato E alla legge 22 luglio 1894, n. 339, gli istituti di emissione abbiano
una circolazione di biglietti superiore ai limiti normali fissati dallart. 2 della legge del 10 agosto 1893, n. 449, lufficio
centrale dispezione, in seguito a domanda degli istituti medesimi e ad ordine del Ministro del Tesoro, dispone perch
la cassa speciale faccia loro somministrazioni straordinarie di biglietti per un ammontare corrispondente alla
eccedenza di circolazione accertata, purch entro i limiti estremi fissati dal citato art. 1 dellallegato E.
Per queste somministrazioni straordinarie sono osservate le formalit indicate nellart. 64.
Rientrata la circolazione nei limiti normali, gli istituti, i quali abbiano fruito delle dette somministrazioni
straordinarie di biglietti, devono riversarne lintero ammontare alla cassa speciale, nel tempo che sar prescritto
dallufficio centrale dispezione, ed osservando le norme stabilite per le immissioni ordinarie.
Art. 73. Nelle situazioni decadali gli istituti di emissione indicheranno lo stato del fondo di cassa dei biglietti
a disposizione. Lammontare di questi biglietti, insieme con quello dei biglietti in circolazione e dei biglietti
danneggiati o logori, ritirati e non ancora presentati al baratto alla cassa speciale, deve corrispondere
allammontare della scorta costante della quale ciascun istituto dotato a forma dellart. 65, accresciuto,
eventualmente, del valore delle somministrazioni straordinarie fatte ai termini dellart. 72.
Nelle dette situazioni tenuto conto a parte della circolazione per conto del Tesoro.
Art. 74. La situazione della cassa speciale allultimo giorno di ciascun mese deve essere pubblicata, ed
compilata secondo le norme fissate con decreto ministeriale.

30

TITOLO IX
Disposizioni Transitorie
Art. 75. Lufficio centrale dispezione provveder a che le fabbricazioni di biglietti, da autorizzarsi per decreto
ministeriale a forma dellart. 50, e da eseguirsi secondo il tipo attualmente in uso entro il termine fissato dallart.
4 della legge 2 luglio 1896, n. 253, siano assoggettate a vigilanza.
Esso provveder a che siano lasciati a disposizione degli istituti di emissione tanti biglietti perfetti ed atti alla
circolazione, della forma attuale, per conto del commercio, quanti, compresi quelli circolanti e non rappresentanti
le anticipazioni in corso a favore del Tesoro, bastino a costituire i contingenti assegnati in conformit dellart. 65.
Ai detti fondi saranno applicabili le disposizioni di che agli articoli 66, 67 e 68 del presente regolamento.
Art. 76. La carta filigranata per la fabbricazione dei biglietti di antico modello, non necessaria per le
lavorazioni in corso, dovr essere conservata in una cassa a parte presso la Direzione generale dellistituto
interessato o presso una sede di esso. Questa cassa sar chiusa con tre serrature a diverso congegno. Le tre chiavi
saranno tenute una dal direttore della sede o da un suo rappresentante, la seconda dal direttore dellofficina
dellistituto e la terza dal delegato del Tesoro.
Le forme usate per la fabbricazione della carta medesima e gli istrumenti e i materiali per la lavorazione dei
rispettivi biglietti, se questa non sia in corso, saranno custoditi a norma dellart. 62.
Art. 77. Se i biglietti della forma presentemente in uso sono forniti da case forestiere, le occorrenti
somministrazioni saranno fatte con lintervento dei regi rappresentanti allestero, in conformit di speciali
istruzioni stabilite di volta in volta dal Ministero del Tesoro, daccordo con quello degli affari esteri.
Art. 78. A tutti gli effetti delle sostituzioni previste dallart. 8 della legge 10 agosto 1893, n. 449, i biglietti
della Banca Nazionale nel Regno, della Banca Nazionale Toscana e della Banca Toscana di credito, da sostituire
con altri biglietti della Banca Nazionale nel Regno, o con biglietti della Banca dItalia, e quelli di antico modello
dei due Banchi meridionali, da sostituire con i biglietti di nuovo modello, che saranno adottati per i medesimi,
saranno considerati come logori o danneggiati, e saranno presentati per il cambio alla cassa speciale, con tutte le
formalit e condizioni prescritte dal presente regolamento per il baratto dei biglietti logori o danneggiati.
Art. 79. Scaduto il termine entro il quale deve cessare lemissione dei biglietti presentemente in corso, lufficio
dispezione curer che siano distrutti, con le cautele e le formalit prescritte dal presente regolamento, i biglietti
di antico modello ancora esistenti nella cassa speciale.
Del pari lufficio provveder a che sia distrutta la scorta eventuale della carta filigranata utile alla fabbricazione
dei biglietti medesimi, e siano pure distrutte tutte le forme filigranate, gli istrumenti e i materiali gi adoperati, e
non pi servibili per le fabbricazioni nuove.
Lufficio centrale disporr per labbruciamento dei biglietti di antico modello ritirati perch logori, danneggiati
o sostituiti con biglietti di modello nuovo, osservando tutte le cautele e le prescrizioni stabilite nel presente
regolamento.
Visto, dordine di S. M.
Il Ministro del Tesoro
L. LUZZATTI.

31

Regio Decreto 28 aprile 1910, n. 204.


Testo unico di legge sugli Istituti demissione e sulla circolazione dei biglietti di Banca.
Gazzetta Ufficiale del Regno dItalia n. 123 del 27 maggio 1910
Il numero 204 della raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno contiene il seguente decreto:
VITTORIO EMANUELE III
per grazia di Dio e per volont della Nazione
RE DITALIA

In virt della facolt conferita al Governo dallart. 5 della legge 24 dicembre 1908, n. 723, di pubblicare e
coordinare per Nostro decreto in un nuovo testo unico tutte le disposizioni di legge che riguardano gli Istituti di
emissione e la circolazione dei biglietti di Banca;
Veduto il testo unico di legge sugli Istituti di emissione e sulla circolazione dei biglietti di Banca, approvato con
R. decreto 9 ottobre 1900, n. 373;
Veduto le leggi 1 febbraio 1901, n. 24; 7 luglio 1901, n. 334; 7 luglio 1902, n. 290; 27 dicembre 1903, n. 499;
25 giugno 1905, n. 261; 7 luglio 1905, nn. 349 e 350; 29 marzo 1906, n. 100; 25 giugno 1906, n. 255; 15 luglio
1906, nn. 333, 383 e 441; 31 dicembre 1907, n. 804; 2 luglio 1908, n. 320; 5 luglio 1908, nn. 351, 388 e 404; 12
1uglio 1908, n. 444; 24 dicembre 1908, n. 723; 15 luglio 1909, n. 492;
Sentito il Ministero delle finanze;
Sentiti gli Istituti di emissione;
Veduti i verbali delle adunanze 11, 12, 13 e 16 febbraio 1909 della Sottocommissione della Commissione
permanente per la vigilanza sulla circolazione e sugli Istituti di emissione;
Sentita la Commissione permanente suindicata;
Sentito il Consiglio di Stato;
Sentito il Consiglio dei ministri;
Sulla proposta del Nostro ministro, segretario di Stato per il tesoro;
Abbiamo decretato e decretiamo:
Articolo unico.
approvato lunito testo unico di tutte le disposizioni di legge che riguardano gli Istituti di emissione e la
circolazione dei biglietti di Banca, visto, dordine Nostro, dal ministro del tesoro.
Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e
dei decreti del Regno dItalia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, add 28 aprile 1910.
VITTORIO EMANUELE.
LUZZATTI TEDESCO
Visto, Il guardasigilli: FANI.

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TESTO UNICO DI LEGGE


sugli Istituti di emissione e sulla circolazione dei biglietti di Banca
TITOLO I.
Emissione dei biglietti e di altri titoli
Art. l.
(Articoli 1, 2 e 24, legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 7 della convenzione con la Banca dItalia, 30 ottobre
1894, approvata col R. decreto 10 dicembre 1894, n. 533 (allegato Q alla legge 8 agosto 1895, n. 486) Articoli
l e 21 della convenzione con la Banca dItalia, 28 novembre 1896, approvata col R. decreto 6 dicembre 1896, n.
517 (allegato A alla legge 17 gennaio 1897, n. 9) Art. 17, allegato B, e art. 15, allegato C alla legge predetta
Art. 14, legge 3 marzo 1898, n. 47).
La facolt di emettere biglietti di Banca od altri titoli equivalenti, pagabili al portatore ed a vista, concessa, per
un periodo di venti anni, dal giorno 10 agosto 1893, ai seguenti Istituti:
Banca dItalia, con un capitale nominale di 240 milioni, diviso in 300 mila azioni nominative da lire 800
ciascuna;
Banco di Napoli;
Banco di Sicilia.
Due anni prima dello spirare del termine predetto, una Commissione composta di sette membri, due eletti dal Senato,
due dalla Camera dei deputati e tre nominati per decreto Reale, sentito il Consiglio dei ministri, proceder ad un esame
della situazione dei tre Istituti di emissione per accertarsi delladempimento perfetto degli obblighi di legge.
Essa dovr compiere il suo lavoro e riferire entro sei mesi.
Se da tale accertamento risulteranno adempiuti i detti obblighi, la concessione di cui sopra sar prorogata sino al
31 dicembre 1923.
Art. 2.
(Art. 14, legge 30 aprile 1874, n. 1920 Art. 19, legge 7 aprile 1881, n. 133 Art. 1, legge 10 agosto 1893,
n. 449 Art. 2, allegato T alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Gli Istituti autorizzati allemissione di biglietti hanno facolt di aprire sedi, succursali o agenzie in qualunque
Provincia del Regno, alle condizioni stabilite dai rispettivi statuti. Essi sono per obbligati ad avere una sede che
li rappresenti nella capitale.
Art. 3.
(Art. 7, legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 10 allegato I alla legge 22 luglio 1894, n. 339).
I biglietti che la Banca dItalia, il Banco di Napoli e il Banco di Sicilia hanno facolt di emettere sono dei tagli
da lire 50, 100, 500 e 1000.
Art. 4.
(Art. 9, legge 10 agosto 1893, 449).
Alla fabbricazione dei biglietti dei tre Istituti concorrono lo Stato e ciascuno di essi rispettivamente, in modo che
n lo Stato, n lIstituto possano formare un biglietto completo.
Le norme per la fabbricazione dei biglietti, per la loro sostituzione quando siano logori o danneggiati, pel loro
annullamento ed abbruciamento sono determinate da regolamento approvato con decreto Reale. Lo stesso decreto
indica la quantit dei biglietti da lasciare come scorta a ciascun Istituto e stabilisce le norme per controllarne luso1.

R. decreto 33 ottobre 1896, n. 508, modificato col R. decreto 7 marzo 1897, n. 73.

33

Le forme, i tagli e le caratteristiche dei biglietti da fabbricarsi sono stabilite con decreto del ministro del tesoro.
Le spese per la fabbricazione dei biglietti sono a carico degli Istituti.
La, fabbricazione e la somministrazione dei biglietti non attribuiscono allo Stato alcuna responsabilit n verso
il pubblico, n verso gli istituti.
Art. 5.
(Art. 11, comma 2, legge 10 agosto 1893, n. 449).
I pagher, i vaglia cambiari, gli assegni bancari e le fedi di credito pagabili a vista in tutti gli stabilimenti di
ciascun Istituto devono essere nominativi.
TITOLO II
Circolazione
CAPO I
Limite della circolazione
Art. 6.
(Legge, 31 dicembre 1907, n. 804, allegato A)
Il limite massimo normale della circolazione degli istituti di emissione stabilito in L. 908 milioni e ripartito
come segue:
Banca dItalia

L. 660,000,000

Banco di Napoli

200,000,000

Banco di Sicilia

48,000,000

Per il Banco di Sicilia resta fermo laumento del limite normale della sua circolazione fino ad altri 10 milioni di
lire esclusivamente per operazioni di anticipazioni su fedi di deposito e di sconto a saggio di favore di note di
pegno degli zolfi, ai termini dellart. 22 della legge 15 luglio 1903, n. 333, e della legge 6 giugno 1907, n. 286.
Art. 7.
(Art. 2, legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 2, legge 16 febbraio 1899, n. 45)
La circolazione di ciascun Istituto pu eccedere i limiti indicati nellart. 6, quando i rispettivi biglietti siano coperti
per intero da valuta metallica legale o da oro in verghe esistente in cassa, salva, per le monete divisionali di
argento, la disposizione dellart. 11.
Parimenti resta esclusa dagli stessi limiti la circolazione dei biglietti corrispondente alle anticipazioni fatte dagli
Istituti dello Stato, di cui allart. 25.
Ad ogni altra eccedenza della circolazione di fronte ai limiti assegnati a ciascun Istituto dal detto art. 6 saranno
applicabili le disposizioni dellart. 21.
CAPO II
Cambio dei biglietti
Art. 8.
(Art. 33, legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 5, allegato F, e art. 6, allegato I alla legge 22 luglio 1894, n. 339).
34

I possessori dei biglietti a vista al portatore hanno diritto di chiederne allIstituto emittente il cambio in moneta
metallica, avente corso legale nel Regno: in Roma e nelle citt di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze,
Genova, Livorno, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Torino, Verona, Venezia.
Per, fino a nuova disposizione legislativa, e finch rimanga sospeso lobbligo del cambio dei biglietti a debito
dello Stato in valuta metallica, il baratto dei biglietti degli Istituti di emissione potr aver luogo in biglietti di
Stato o in ispecie metalliche.
In questultimo caso gli Istituti medesimi avranno facolt di esigere dal portatore dei rispettivi biglietti il
pagamento del prezzo del cambio delle specie metalliche, secondo la quotazione del giorno nella Borsa pi vicina.
Art. 9.
(Art. 2, legge 30 giugno 1891, n. 314 Art. 4, legge 10 agosto 1893, n. 449 Legge 24 dicembre 1908, n. 723).
I biglietti della Banca dItalia, del Banco di Napoli e del Banco di Sicilia hanno corso legale a tutto lanno 1909
nelle Provincie in cui sia uno stabilimento o una rappresentanza dellIstituto che li ha emessi, collincarico di
operarne il baratto nei modi determinati dallarticolo precedente.
Gli Istituti possono prendere accordi per la rappresentanza reciproca agli effetti del cambio.
Art. 10.
(Art. 17, legge 7 aprile 1881, n. 133).
Il Governo del Re potr ricevere nelle sue casse i biglietti degli Istituti di emissione, anche quando non avranno
pi corso legale.
CAPO III
Riserva
Art. 11.
(Art. 6, legge 19 agosto 1893, n. 449 Art. 31, legge 8 agosto 1895, n. 486 Art. 19, convenzione 28 novembre
1896, gi citata Art. 13, allegato C alla legge 17 gennaio 1897, n. 9 Art. 7, 8 e 9, legge 3 marzo 1898, n. 47
Art. 2, legge 16 febbraio 1899, n. 45 Art. 4, legge 27 dicembre 1903, n. 499 Art. 19, legge 7 luglio 1905, n. 350).
La riserva degli Istituti di emissione non pu essere inferiore al 40 per cento della circolazione nel limite normale
di cui allarticolo 6.
La parte metallica costituita di moneta legale italiana metallica, di monete estere ammesse a corso legale nel
Regno e di verghe di oro e deve essere composta almeno per tre quarti in oro.
Le monete divisionali dargento possono essere imputate nella riserva metallica degli Istituti di emissione soltanto
fino al 2 per cento dellammontare della medesima.
A fare parte della riserva nella misura del 40 per cento anzidetta sono ammessi:
1 cambiali sullestero con firme di primordine, riconosciute come tali anche dal Ministero del tesoro;
2 certificati di somme depositate in conto corrente allestero presso le grandi Banche di emissione o presso i
banchieri e le Banche corrispondenti del tesoro;
3 buoni del tesoro britannico e, in generale, buoni del tesoro di Stati forestieri a scadenza anche superiore ai tre
mesi, salvo il disposto del capoverso dellart. 14;
nei limiti seguenti:
per la Banca dItalia, sino all11 per cento;
per il Banco di Napoli, sino al 15 per cento, salvo il disposto dellart. 13, a condizione per che l8 per cento
sia impiegato esclusivamente in buoni del tesoro di Stati forestieri;
per il Banco di Sicilia, sino al 15 per cento.
35

Le cambiali, i certificati e i buoni del tesoro predetti devono essere pagabili in oro o in valuta a pieno titolo
dellUnione monetaria latina.
I certificati di somme depositate in conto corrente allestero non possono, in nessun caso, rappresentare un valore
superiore al 3,50 per cento della circolazione suddetta.
Art. 12.
(Art. 8, allegato B alla legge 17 gennaio 1897, n. 9 Art. 9 della legge stessa).
I frutti dei titoli italiani di Stato o garantiti dallo Stato acquistati dal Banco di Napoli nel 1897 coi biglietti di
Stato fornitigli dal tesoro in cambio di monete doro, e temporaneamente compresi nella riserva dello stesso
Istituto, sono da questo destinati, di semestre in semestre, alla reintegrazione della sua riserva metallica in specie
auree, mediante graduale restituzione di biglietti di Stato al tesoro per riscattare un ammontare corrispondente di
valute auree immobilizzate nelle sue casse.
Il vincolo di garanzia a favore dei portatori dei biglietti del Banco, apposto ai certificati nominativi dei titoli predetti,
continua finch il riscatto della riserva aurea sia compiuto. I biglietti di Stato restituiti al tesoro sono tolti dalla circolazione.
Art. 13.
(Art. 10 e 15, allegato B alla legge 17 gennaio 1897, n. 9 Art. 4, legge 27 dicembre 1903, n. 499 Art.
19, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Il Banco di Napoli, oltre il 15 per cento di cui allart. 11 ha facolt di impiegare sino a 14 milioni delle sue scorte
metalliche in buoni del tesoro di Stati stranieri, pagabili in oro o in valuta dargento a pieno titolo dellUnione
latina, o in cambiali e conti correnti allestero pagabili nelle valute medesime, subordinatamente al riscatto
graduale delle specie doro passate al tesoro in cambio della emissione dei biglietti di Stato ai termini dellarticolo
precedente, e per una somma non eccedente una met delle specie medesime annualmente svincolate.
Il Governo, quando lo esigano le condizioni del mercato monetario e lo consentano le condizioni del bilancio
dello Stato, potr sospendere tale facolt di investimento delle scorte metalliche del Banco, o potr ridurre la
somma, a condizione di compensare lIstituto, per la diminuzione degli utili che ne deriver, con un abbuono
corrispondente nellammontare annuale della tassa di circolazione. Siffatto abbuono non potr eccedere, in nessun
caso, la somma di L. 350.000.
Art. 14.
(Art. 31, legge 8 agosto 1895, n. 486 Art. 9, legge 3 marzo 1898, n. 47).
I requisiti delle cambiali sullestero ammesse a far parte della riserva, la forma dei certificati di conto corrente allestero
e le norme per il riscontro dei relativi depositi attivi sono determinati dal regio decreto 10 ottobre 1895, n. 6272.
Qualora i buoni del tesoro di cui allart. 11, n. 3, abbiano una scadenza superiore ai tre mesi, il loro valore sar
diminuito di una somma corrispondente a quella che sarebbe diffalcata se i buoni stessi fossero scontati o
riscontati.
Art. 15.
(Art. 2, legge 17 gennaio 1897, n. 9 Art. 3, convenzione 28 novembre 1896, gi citata Art. 9, allegato B e
2, allegato C alla legge 17 gennaio 1897, n. 9 Art. 3, convenzione 26 novembre 1907 Legge 31 dicembre
1907, n. 804, allegato A).
Fermo ad ogni effetto il disposto dellart. 11, la riserva metallica, effettiva o equiparata da disposizioni di legge,
per la circolazione concessa ai tre Istituti, non pu in nessun caso discendere sotto il limite minimo irriducibile
di 400 milioni di lire per la Banca dItalia, di 120 milioni per il Banco di Napoli, salva per questultimo la
sostituzione, di cui allart. 12, di titoli italiani di Stato o garantiti dallo Stato a una parte della sua riserva aurea, e
di 28 milioni per il Banco di Sicilia. Queste somme sono destinate esclusivamente a garantire un importo eguale
di biglietti in circolazione dei tre Istituti.

Allegato I.

36

Per la parte della circolazione dei biglietti non coperta dalla riserva irriducibile, i portatori hanno diritto di
prelazione, salvi gli eventuali impegni derivanti dalle cauzioni, sulle seguenti attivit:
1 specie doro e monete di argento legali di propriet dellIstituto, dedotta la parte attribuita a garanzia dei debiti
a vista, in conformit dellart. 19, e allinfuori delle somme irriducibili;
2 i buoni del tesoro italiano e altri titoli italiani di Stato o garantiti dallo Stato a valore corrente, compresi, per
la Banca dItalia, i titoli accantonati per la Banca Romana in liquidazione e per il Banco di Napoli quelle di
cui allart. 12, liberati dal vincolo in seguito ai successivi riscatti di specie auree;
3 cambiali allestero non incluse nel portafoglio utile per la riserva metallica;
4 crediti per anticipazioni sopra titoli e valori, ai termini dellart. 29;
5 portafoglio interno non immobilizzato.
La circolazione della Banca dItalia e del Banco di Sicilia in conto delle ordinarie anticipazioni al tesoro coperta
per intero dai titoli di credito rispettivi, i quali, come la riserva irriducibile, costituiscono una garanzia a favore
esclusivo dei portatori dei rispettivi biglietti.
Art. 16.
(Art. 5, legge 3 marzo 1898, n. 47).
La riserva metallica, effettiva o equiparata da disposizione di legge, irriducibile, di cui allarticolo precedente,
destinata eccessivamente a garantire i biglietti di Banca in circolazione, tenuta separata e distinta dallaltra
riserva posseduta dagli Istituti; ed soggetta al sindacato permanente dello Stato, nelle forme fissate con apposito
decreto Reale3.
Art. 17.
(Art. 4, convenzione 28 novembre 1896, gi citata Art. 11, allegato B e art. 3, allegato C alla legge 17
gennaio 1897, n. 9 Art. 7, legge 31 dicembre 1907, n. 804).
Il portafoglio interno per ciascuno dei tre Istituti di emissione viene liberato dalla prelazione per una so mma
eguale allaumento rispettivo delle somme investite in buoni del tesoro italiano ed in altri titoli italiani di Stato,
o garantiti dallo Stato, esclusi, per il Banco di Napoli, quelli soggetti al vincolo di cui allart. 12.
Art. 18.
(Art. 7, legge 30 giugno 1891, n. 314 Art. 21 legge 10 agosto 1893, n. 449).
I biglietti che la Banca dItalia ed il Banco di Sicilia abbiano in circolazione per effetto delle anticipazioni fatte
al tesoro dello Stato nei limiti stabiliti dallart. 25, e non compresi nella circolazione di cui allart. 6, devono
essere coperti da riserva metallica in una misura non inferiore al terzo.
Art. 19.
(Art. 6 e 11 (comma primo), legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 2, legge 16 febbraio 1899, n. 65).
Il debito degli Istituti rappresentato da pagher o vaglia cambiari, assegni bancari, fedi di credito o altri titoli
diversi dai biglietti emessi, ma pagabili a vista, deve essere garantito con speciale riserva, eguale almeno al 40
per cento del debito stesso, composta per il 43 per cento in moneta legale italiana metallica, in monete estere
ammesse a corso legale nel Regno e in verghe doro; e per il rimanente pu anche essere composta di cambiali
sullestero, con firme di primordine, riconosciute come tali anche dal Ministero del tesoro.
La parte metallica di questa riserva deve essere composta almeno per tre quarti in oro.
Le monete divisionali di argento vi possono essere imputate nella misura indicata nellart. 11.

R. decreto 3 agosto 1898, n. 392.

37

CAPO IV
Tassa di circolazione e partecipazione dello Stato agli utili degli Istituti di emissione
Art. 20.
(Art. 13, legge 7 luglio 1895, n. 350 Legge 31 dicembre 1907, n. 804, allegato A).
soggetta a tassa la circolazione media effettiva dei biglietti, dedotto lammontare della riserva di cui allart. 11. Non
soggetta a tassa la circolazione dei biglietti, anche se eccedenti i limiti fissati dallart. 6, quando i biglietti siano
coperti per intero da valuta metallica legale o da oro in verghe esistenti in cassa, a sensi del primo comma dellart. 7.
Parimente non soggetta a tassa di circolazione dipendente dalle ordinarie anticipazioni al tesoro di cui allart.
25, e per la Banca dItalia la circolazione dei suoi biglietti di cui allart. 68.
La misura della tassa sulla circolazione normale per i tre Istituti di emissione di un decimo per cento allanno.
A partire dal 1 gennaio 1909 sar abbonata al Banco di Napoli la tassa di circolazione sopra una somma di
biglietti propri uguale allammontare del conto corrente collazienda fondiaria chiuso il 31 dicembre 1896, ridotto
degli accantonamenti contemplati dallarticolo 87.
Art. 21.
(Legge 31 dicembre 1907, n. 804).
La tassa sar uguale a un terzo della ragione dello sconto per la circolazione dei biglietti eccedente il limite
normale, purch sia mantenuto il rapporto prescritto con la riserva metallica di cui allart. 11, e purch le
eccedenze non superino le somme seguenti:
Banca dItalia L. 50,000,000.
Banco di Napoli L. 15,000,000.
Banco di Sicilia L. 4,000,000.
Quando la circolazione dei biglietti superi queste somme, per la circolazione eccedente e fino al doppio delle
somme medesime, semprech sia mantenuto il rapporto prescritto con la riserva metallica, la tassa sar eguale a
due terzi della ragione dello sconto.
Per la circolazione che ecceda le somme di L. 100 milioni e fino a 150 milioni per la Banca dItalia, di 30 milioni
e fino a 45 milioni per il Banco di Napoli e di 8 fino a 12 per il Banco di Sicilia, purch esista il detto rapporto
della riserva metallica, la tassa sar eguale alla intera ragione dello sconto.
Per le ulteriori eccedenze, o quando non esista il rapporto prescritto con la riserva metallica glIstituti pagheranno
allo Stato una tassa straordinaria del 7.50 per cento.
Art. 22.
(Art. 10, legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 3, legge 2 luglio 1896, n. 253).
La tassa di circolazione sui biglietti quella dovuta, ai termini dellart. 67 della legge (testo unico) 4 luglio 1897,
n. 414, sulla circolazione dei titoli di debito a vista ivi contemplati, vengono liquidate e riscosse entro il 20 gennaio
e il 20 luglio di ciascun anno, sulla media della rispettiva circolazione accertata per il semestre precedente.
Art. 23.
(Art. 16, convenzione 28 novembre 1896, gi citata Art. 16, allegato B alla legge 17 gennaio 1897, n. 9 Art. 12,
allegato C alla legge 17 gennaio 1897, n. 9 Allegato A alla legge 31 dicembre 1907, n. 804 Art. 5, convenzione
stipulata il 29 novembre 1908 fra la Banca dItalia ed il Governo ed approvata colla legge 24 dicembre 1908, n. 723).
A partire dal 1 gennaio 1909 lo Stato parteciper agli utili della Banca dItalia eccedenti la misura del 5 per cento
lanno sul capitale versato, al netto dei prelevamenti di cui nellarticolo seguente, ed agli utili del Banco di Napoli
e del Banco di Sicilia, eccedenti la misura del 5 per cento sullammontare del patrimonio dellIstituto (capitale e
massa di rispetto) da determinarsi al momento dellapplicazione del presente articolo.

38

Lo Stato parteciper:
a un terzo degli utili netti eccedenti il 5 per cento, quando questi non superino il 6 per cento;
alla met degli utili stessi, quando superino la misura del 6 per cento.
Art. 24.
(Art. 13, legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 7, all. B alla legge 17 gennaio 1897, n. 9 Art. 1, all. C alla legge 17
gennaio 1897, n. 9 Art. 4, legge 31 dicembre 1907, n. 804 Art. 5, convenzione 29 novembre 1908, gi citata).
Per la Banca dItalia negli anni dal 1909 a tutto il 1923, sar prelevato il 5 per cento degli utili netti dellesercizio
allo scopo di assegnare la somma corrispondente al Fondo pensioni di cui nellart. 1 della convenzione stipulata
il 29 novembre 1908 fra la Banca medesima e il Governo, e negli anni 19141923 sar prelevata, allo stesso
scopo e dagli stessi utili netti, prima del riparto, unannualit costante di L. 750.000.
Entro lanno 1923, daccordo fra il regio tesoro e lamministrazione della Banca, saranno prese le disposizioni
necessarie per assicurare il servizio delle pensioni agli inscritti presso le casse dei cessati Istituti dal 1924 in poi;
se vi sar un avanzo finale, questo passer, a suo tempo, fra gli utili dellIstituto.
I Banchi di Napoli e di Sicilia avranno facolt di assegnare ogni anno, per fini comprovati di pubblica utilit e
beneficenza, una somma che non ecceda il decimo degli utili dellanno precedente.
Il Banco di Sicilia autorizzato a destinare a favore dellistruzione agraria in Sicilia un decimo degli utili netti
del suo credito agrario e due centesimi di quelli dellazienda bancaria.
TITOLO III
Anticipazioni al tesoro
Art. 25.
(Art. 30, legge 8 agosto 1895, n. 486 Art. 11, legge 3 marzo 1898, n. 47).
La somma totale delle anticipazioni che gli Istituti di emissione debbono fare al tesoro fissata in 155 milioni di lire, cos ripartiti:
Banca dItalia L. 115,000,000
Banco di Napoli

30,000,000

Banco di Sicilia.

10,000,000

Linteresse dovuto dal tesoro per le dette anticipazioni ragguagliato alla ragione di L. 1.50 per cento al netto di ogni imposta4.
TITOLO IV
Operazioni
Art. 26.
(Art. 12, legge 10 agosto 1893, n. 449).
Gli Istituti di emissione non possono fare operazioni diverse da quelle indicate nei seguenti articoli:
CAPO I
Sconti

Articolo modificato dal Regio Decreto 16 settembre 1912, n. 1068.

39

Art. 27.
(Art. 12, legge 10 agosto 1893, n. 449).
Gli Istituti di emissione possono fare sconti a non pi di 4 mesi:
a)
b)
c)
d)

di cambiali, munite di due o pi firme di persone o ditte notoriamente solvibili;


di buoni del tesoro;
di note di pegno emesso da Societ di magazzini generali legalmente costituiti e da depositi franchi;
di cedole di titoli sui quali lIstituto pu fare anticipazioni.
Art. 28.

(Art. 5, legge 27 dicembre 1903, n. 499 Legge 31 dicembre 1907, n. 894, allegato A Art. 8, legge 5 luglio 1908, n. 404).
Durante il corso legale dei biglietti la ragione normale dello sconto uguale per tutti gli Istituti e non pu variare
senza lautorizzazione del ministro del tesoro.
Il ministro del tesoro, con provvedimento applicabile contemporaneamente ai tre Istituti, pu promuovere le
variazioni della ragione normale dello sconto quando ritenga che lo esigano le condizioni del mercato.
Per gli Istituti possono scontare ad un tasso delluno per cento in meno gli effetti cambiari ceduti dalle Banche
popolari, dalle Banche minerarie 5, dagli Istituti di sconto e dal quelli di credito agricolo che siano organizzati:
1 per servire da intermediari tra il piccolo commercio e gli Istituti di emissione;
2 per lo sconto delle note di pegno (warrants) dei magazzini generali e dei depositi franchi.
Gli Istituti di emissione sono anche autorizzati a scontare alluno per cento in meno, nella misura di due terzi del
valore, le note di pegno dei derivati agrumari, sulle cui fedi di deposito nei magazzini generali la Camera agrumaria,
istituita colla legge 5 luglio 1908, n. 404, abbia fatto anticipazioni, salvo il disposto dellarticolo 12 della legge stessa.
Il detto sconto di favore non pu eccedere:
per la Banca dItalia L. 100,000,000
per il Banco di Napoli

30,000,000

per il Banco di Sicilia

9,000,000

Gli Istituti possono inoltre applicare il saggio di favore allo sconto diretto delle note di pegno:
a) emesse dalle Societ di cui allart. 2 della legge 8 luglio 1903, n. 320, che esercitino i magazzini generali per
gli agrumi;
b) delle sete depositate nei magazzini generali legalmente costituiti;
c) degli zolfi depositati nei magazzini generali o in quelli ad essi equiparati, ai sensi dellarticolo 13 del R. decreto
22 luglio 1906, n. 378.
Indipendentemente dalle eccezioni considerate in questo articolo, gli Istituti di emissione possono concedere,
durante il corso legale, sconti di effetti cambiari ad un saggio inferiore a quello normale, alle condizioni
determinate col decreto Reale 25 ottobre 1895, numero 6396.
Il saggio anzidetto, che non dovr in nessun caso essere inferiore al 3 per cento, potr essere variato con decreto
del ministro del tesoro, sentiti gli Istituti di emissione, ogni volta che le condizioni del mercato lo consiglino.

5
6

Vedasi il R. decreto 9 febbraio 1908, n. 62, allegato III.


Allegato II.

40

CAPO II
Anticipazioni7
Art. 29.
(Legge 31 dicembre 1907, n. 804, allegato A Art. 19, legge 12 luglio 1908, n. 444).
Gli Istituti possono fare anticipazioni a non pi di quattro mesi:
1 sopra titoli del debito pubblico dello Stato o buoni del tesoro. Por i buoni del tesoro a lunga scadenza
lanticipazione pu farsi fino a due anni, ai termini dellarticolo 3 della legge 7 aprile 1893, n. 111;
2 sopra titoli garantiti dallo Stato o dei quali lo Stato abbia garantiti gli interessi, sia direttamente, sia per mezzo
di sovvenzioni vincolate espressamente al pagamento deglinteressi degli stessi titoli;
3 sopra cartelle degli Istituti di credito fondiario;
4 sopra lo cartelle emesse ai termini della legge 25 giugno 1906, n. 253, dalla sezione temporanea annessa alla
sede in Catanzaro dellIstituto di credito agrario Vittorio Emanuele III;
5 sopra titoli pagabili in oro, emessi o garantiti da Stati esteri.
Per i titoli di cui ai numeri 1, 2 o 3 e per i buoni del tesoro a lunga scadenza le anticipazioni possono farsi fino
a nove decimi del valore di borsa.
Per i titoli di cui al n. 4, fino a tre quarti del valore corrente.
Per i titoli di cui al n. 5, fino a quattro quinti del valore di Borsa.
Per i buoni del tesoro ordinari fino alla totalit del loro valore.
Tutti i titoli anzidetti non possono essere valutati al disopra del valore nominale;
6 sopra valute doro e dargento, tanto nazionali quanto estere, a corso legale o sopra verghe doro;
7 sopra sete grezze o lavorate in organzini ed in trame, valutato non oltre i tre quarti del loro valore corrente, e
sopra verghe dargento valutate non oltre i due terzi del loro valore corrente;
8 sopra fedi di deposito di magazzini generali legalmente costituiti e dei depositi franchi, e sopra ordini in
derrate o in zolfi, per non pi di due terzi del valore delle merci che rappresentano;
9 sopra certificati di deposito di spiriti o di cognac esistenti nei magazzini costituiti secondo gli articoli 8 e 9
del testo unico delle leggi per gli spiriti approvato con R. decreto 16 settembre 1909, n. 704, per non pi di
met del valore dellalcool o cognac depositati.
Gli Istituti possono inoltre fare anticipazioni fino a sei mesi di scadenza:
a) sopra fedi di deposito di sete, emesse dai magazzini generali legalmente costituiti;
b) sopra fedi di deposito di zolfi dei magazzini generali di cui nella legge 15 luglio 1930, n. 333, e di quelli ad essi
equiparati ai sensi dellart. 13 del R. decreto 22 luglio 1906, n. 378 fino a quattro quinti del valore dello golfo
rappresentato dalle fedi stesse, al netto dei prelevamenti, ai sensi della legge 6 giugno 1907, numero 286.

In virt dellart. 5 del R. decreto 11 luglio 1904, n. 337, avente forza di legge, gli Istituti di emissione sono autorizzati a fare
anticipazioni sulle cartelle speciali emesse dalla sezione autonoma di credito comunale e provinciale ai termini della legge 8 luglio 1904
n. 320, e del decreto medesimo, alle condizioni stabilite dal presente articolo del testo unico delle leggi bancarie per le anticipazioni
sopra titoli di Stato o garantiti dallo Stato.
Per lart. 6 della legge 25 giugno 1903, n.261, i certificati ferroviari creati con lart. 2 della legge stessa, gi emessi o che siano da
emettere ai termini di successive leggi, sono parificati, a tutti gli effetti, e quindi anche a quelli del presente testo unico di leggo, ai titoli
di debito pubblico dello Stato o garantiti dallo Stato.
A norma dellart. 13 della Convenzione stipulata il 26 marzo 1906 fra il Governo e la Societ italiana per le strade ferrate meridionali
ed approvata colla legge 15 luglio 1906, n. 324, le obbligazioni emesse fino a tutto il 26 marzo 1906 dalla stessa Societ a forma dei
suoi statuti sono equiparate ai titoli direttamente garantiti dallo Stato, agli effetti dellart. 12 della legge bancaria del 10 agosto 1893, n.
449, e pertanto anche agli effetti degli articoli 29 e 32 del presente testo unico.
Giusta lart. 3 della Convenzione stipulata il 20 luglio 1906 fra il Governo e la Banca dItalia per un prestito a favore della Colonia
Eritrea Convenzione che fu approvata con R. decreto 26 agosto 1906, n. 531 i certificati nominativi di debito (rilasciati alla Banca
medesima in corrispondenza alla detta operazione sono considerati a ogni effetto come titoli di Stato.
Saranno anche considerati come tali i certificati da rilasciarsi dal Governo della Colonia Eritrea alla Banca dItalia a norma del Regio
decreto 6 dicembre 1908, n. 755.
7

41

La misura dellinteresse su tali anticipazioni potr essere inferiore, di non oltre luno per cento, a quella
normale sulle altre anticipazioni;
c) sopra fedi di deposito dei magazzini generali per gli agrumi e loro derivati, esercitati dalle Societ di cui
allart. 2 della legge 8 luglio 1903, n. 320, per non pi di due terzi del valore delle merci che rappresentano;
d) sopra depositi di derivati di prodotti agrumari sino, a due terzi del loro valore;
e) sopra le obbligazioni emesso ai termini dellart. 171 del Codice di commercio e degli articoli 3 della legge 9
luglio 1905, n. 413, 8 della legge 16 giugno 1907, n. 510, 7 e 18 della legge 12 luglio 1908, n. 444, dalle
Societ concessionarie di ferrovie e di tramvie extraurbane sussidiate, per non oltre i tre quarti del valore
corrente delle obbligazioni.
Art. 30.
(Art. 35, legge 8 agosto 1895, n. 486 Art. 26 allegato P alla legge stessa).
Durante il corso legale linteresse per le anticipazioni, di cui allarticolo precedente, uguale per tutti gli Istituti,
e non pu variare senza lautorizzazione del Governo.
Il ministro del tesoro pu promuovere le variazioni dellinteresse sulle anticipazioni, quando ritenga che lo
esigano le condizioni del mercato.
CAPO III
Compra e vendita di cambiali, tratte ed assegni sullestero
Art. 31.
(Art. 12, legge 10 agosto 1893, n. 449 Legge 31 dicembre 1907, n. 804, allegato A).
Gli Istituti di emissione possono comperare e vendere a contanti o a termine, per proprio conto, tratte e assegni
sullestero e cambiali sullestero munite di due o pi firme notoriamente solvibili, a scadenza non maggiore di
tre mesi, pagabili in oro. Queste operazioni, finch dura il corso legale, non possono, senza autorizzazione del
ministro del tesoro, estendersi oltre il limite di quanto occorra agli Istituti stessi per rifornirsi della riserva
metallica, per convertire in versamenti allestero i certificati nominativi utili al pagamento dei dazi di
importazione, o per soddisfare agli ordini eventuali del tesoro.
Gli Istituti di emissione avranno facolt di fare impieghi in cambiali sullestero e in conti correnti allestero, non
destinati alla riserva per la circolazione e pei debiti a vista, nei limiti che saranno fissati dal ministro del tesoro,
tenuto conto delle condizioni generali del mercato monetario 8.

R. decreto 17 settembre 1908, n. 585.

42

CAPO IV
Impieghi diretti9
Art. 32.
(Art. 12, legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 32, legge 8 agosto 1895, n. 486 Art. 14, legge 7 luglio 1905,
n. 349 Art. 57, legge 25 giugno 1906, n. 255).
Gli Istituti di emissione possono tenere una scorta di rendita italiana, o di altri titoli emessi o garantiti direttamente
dallo Stato, per un valore corrente che non ecceda:
Banca dItalia L. 75,000,000
Banco di Napoli 30,000,000
Banco di Sicilia

8,000,000

Gli Istituti di emissione sono pure autorizzati ad impiegare in rendita consolidata italiana o nei detti titoli la parte
libera della rispettiva massa di rispetto, allinfuori delle scorte fissate nei limiti di che sopra, e allinfuori degli
impieghi di cui agli articoli 34 e 35 nei limiti da questi fissati.
Previa autorizzazione dei Ministero del tesoro, la Banca dItalia e il Banco di Sicilia possono impiegare
nellacquisto di cartelle al 3.75 per cento o ad altro saggio inferiore del proprio Credito fondiario: la prima sino
a 5 e il secondo sino a 2 milioni della massa di rispetto.
Gli Istituti di emissione sono inoltre autorizzati ad acquistare le cartelle emesse, ai termini dellart. 57 della legge
25 giugno 1906, n. 255, dalla sezione temporanea annessa alla sede in Catanzaro dellIstituto di credito agrario
Vittorio Emanuele III.
Art. 33.
(Art. 3, legge 25 giugno 1905, n. 261).
I certificati ferroviari a debito dello Stato, rilasciati agli Istituti di emissione in conformit dellart. 2 della legge
25 giugno 1905, n. 261, possono servire a due scopi, e cio: a nuovi impieghi di danaro in titoli, siano da farsi
dagli Istituti per conto proprio o per conto delle gestioni da essi dipendenti, nei limiti e per i fini stabiliti dalle
disposizioni del presente testo unico; e a surrogare titoli di varia specie gi da essi posseduti, preferibilmente se
vincolati a cauzione. Tale surrogazione avr luogo previ concerti, a presidio del mercato dei titoli, fra le
amministrazioni degli Istituti di emissione e il ministro del tesoro.
Art. 34.
(Articoli 8 e 9, allegato C alla legge 17 gennaio 1897, n. 9 Art. 2, legge 3 marzo 1898, n. 47).
Il Banco di Sicilia autorizzato ad impiegare in buoni del tesoro italiano, senza distinzione di scadenza, le somme
ricavate a tutto il mese di dicembre 1899 da liquidazione di immobilizzazioni, purch lammontare di questo
impiego non superi la somma di 2 milioni e mezzo di lire.
I buoni cos acquistati andranno in aumento della scorta di cui allart. 32.
Ai termini dellart. 5 del R. decreto 11 luglio 1904, n. 337, avente forza di legge, gli Istituti di emissione sono autorizzati a far uso
delle cartelle speciali emesse dalla Sezione autonoma di credito comunale e provinciale in forza della legge 8 luglio 1904, n. 320, e del
decreto medesimo, per la conversione del prestito del comune di Roma, in tutti gli impieghi ed investimenti per i quali hanno facolt di
valersi dei titoli dello Stato o garantiti dallo Stato.
Vedasi lannotazione in calce allart. PS riguardo alla parificazione dei certificati ferroviari e delle obbligazioni della Societ italiana
per le strade ferrate meridionali ai titoli di Stato o garantiti dallo Stato.
Giusta lart. 3 della convenzione stipulata il 20 luglio 1906 fra il Governo e la Banca dItalia per un prestito a favore della Colonia
Eritrea, convenzione che fu poscia approvata con R. decreto 26 agosto 1906, n. 531, la Banda medesima pu valersi degli speciali
certificati nominativi di debito ad essa corrispondentemente rilasciati e considerati a ogni effetto come titoli di Stato per tutti gli impieghi
in titoli da farsi nel limiti e pei fini stabiliti dalle disposizioni del presente testo unico. Secondo il citato articolo della convenzione, la
Banca deve assegnare preferibilmente i detti certificati a copertura degli impieghi fissi stabiliti dalle vigenti leggi.
Allo stesso scopo essa potr valersi dei certificati che le saranno rilasciati dal Governo della Colonia Eritrea, a norma dellart. 1 del R.
decreto 6 dicembre 1908, n. 755.
9

43

Art. 35.
(Art. 6, allegato C alla legge 17 gennaio 1897, n. 9).
Il Banco di Sicilia autorizzato a tenere investita in rendita di Stato, oltre lordinario fondo di scorta e i titoli
applicati alla massa di rispetto alla somma equivalente a quella che, per effetto della liquidazione del conto
corrente con lazienda fondiaria, venne tolta dalle immobilizzazioni, dedotta lultima erogazione di L. 300 mila
fatta allazienda medesima.
CAPO V
Depositi in conto corrente
Art. 36.
(Art. 12, legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 2, allegato E alla legge 22 luglio 1894, n. 339 Art. 34, legge 8
agosto 1895, n. 486 Art. 7, legge 2 luglio 1896, n. 253 Legge 15 luglio 1909, numero 492).
Gli Istituti di emissione possono ricevere depositi in conto corrente fruttifero. Quando la cifra di tali depositi
superasse:
Banca dItalia L. 200,000,000
Banco di Napoli

80,000,000

Banco di Sicilia

25,000,000

LIstituto dovr ridurre la sua circolazione di un terzo delleccedenza, salvo per il Banco di Sicilia la disposizione
dellart. 51.
Art. 37.
(Art. 12, legge 10 agosto 1893, n. 449 Legge 15 luglio 1909, n. 492).
La misura dellinteresse dei conti correnti fruttiferi non pu superare il terzo della ragione dello sconto.
Il ministro del tesoro ha facolt di autorizzare gli Istituti di emissione a corrispondere sui depositi in conto corrente
fruttifero un interesse in misura non superiore ai tre quarti della ragione dinteresse applicata ai depositi delle
Casso di risparmio postali.
CAPO VI
Emissione dei certificati doganali e servizio delle ricevitorie provinciali
Art. 38.
(Art. 7, allegato I alla legge 22 luglio 1894, n. 339).
Sino a nuova disposizione gli Istituti di emissione hanno lobbligo di rilasciare certificati nominativi per
pagamento di dazi dimportazione.
Questi certificati sono rilasciati a chi ne fa domanda, contro versamento in biglietti di Stato o di Banca
dellammontare del certificato richiesto, con laggiunta del prezzo del cambio, determinato prendendo per base
la media dei prezzi fatti per cambi sullestero nelle Borse di Genova, Milano, Napoli e Roma nel giorno
antecedente a quello nel quale i certificati medesimi sono rilasciati.
I rapporti tra il tesoro dello Stato e gli Istituti di emissione, risultanti dalle disposizioni del presente articolo, sono
regolati da speciale convenzione, approvata con decreto Reale 10.
Le dogane accettano i detti certificati in pagamento di dazi di importazione come valuta metallica, purch siano
versati entro 10 giorni da quello della rispettiva emissione.

10

Reale decreto 11 luglio 1895, n. 416.

44

Art. 39.
(Legge 31 dicembre 1907, n. 804, allegato A).
Gli Istituti di emissione possono assumere lesercizio delle ricevitorie provinciali delle imposte dirette.
Essi hanno facolt di fare alle provincie, delle quali hanno assunto il servizio di ricevitoria, versamenti anticipati
di sovrimposta per un ammontare non superiore a quello di due rate bimestrali.
Le somme anticipate dovranno essere rimborsate entro il termine massimo di sei mesi dalla data del versamento
e non potr farsi una nuova anticipazione se non siano trascorsi due mesi dallintegrale restituzione delle
precedenti.
CAPO VII
Servizio della R. tesoreria provinciale
Art. 40.
(Art. 9, convenzione 30 ottobre 1894, gi citata).
La Banca dItalia esercita, sino a tutto il 31 dicembre 1912, il servizio di tesoreria per conto dello Stato in tutte
le Provincie del Regno, in conformit alle norme stabilite con apposito regolamento 11.
Art. 41.
(Art. 10, convenzione 30 ottobre 1894, gi citata).
La cauzione a garanzia della gestione di tesoreria di 90 milioni di lire in titoli di Stato o garantiti dallo Stato,
ragguagliati ai corsi di Borsa, sotto deduzione di un ventesimo del valore cos determinato e con lobbligo di
reintegrazione in caso di ribasso nei corsi.
A costituire la detta cauzione concorre anche la somma accantonata dalla Banca dItalia a termini degli articoli
2 e 3 della convenzione stipulata col Governo il 30 ottobre 1894, ed approvata con regio decreto 10 dicembre
1894, n. 533, riprodotto nellallegato Q alla legge 8 agosto 1895, n. 486.
Art. 42.
(Art. 12, convenzione 30 ottobre 1894, gi citata).
Come fondo di cassa per il disimpegno del servizio ordinario di tesoreria lasciata alla Banca una dotazione
permanente di 30 milioni, salve le opportune somministrazioni nei casi di straordinari pagamenti.
Quando il fondo a disposizione del tesoro si elevi per qualunque ragione al di sopra di 40 milioni, o scenda al
disotto di 10 milioni, sulla differenza in pi e in meno decorre a favore del tesoro, o rispettivamente della Banca,
un interesse fissato nella ragione uniforme di L. 1.50 per cento, al netto di ogni imposta.
La dotazione permanente fatta alla Banca per il servizio di tesoreria deve essere sempre reintegrata nella decade, per
modo che la situazione di essa alla sera del 10, del 20 e dellultimo giorno del mese non sia mai inferiore ai 30 milioni.
Art. 43.
(Art. 13, convenzione 30 ottobre 1894, gi citata).
Finch rimanga sospeso lobbligo del cambio dei biglietti a debito dello Stato in valuta metallica e il cambio dei
biglietti degli Istituti di emissione sia regolato dalle disposizioni dellart. 8 (comma secondo e terzo) del presente
testo unico, le somme versate in oro e argento nelle casse della Banca per conto del tesoro devono essere tenute,
nelle specie medesime, a disposizione del tesoro o consacrate ai pagamenti da farsi in metallo, che venissero
designati dal Ministero del tesoro.

11

Regolamento approvato con R. decreto 15 gennaio 1895, n. 16.

45

CAPO VIII
Servizi speciali del Banco di Napoli
Cassa di risparmio Monte di piet Tutela delle rimesse e dei risparmi degli emigrati italiani allestero
Art. 44.
(Art. 12, legge 10 agosto 1893, n. 449 Articoli 3 e 12, allegato T alla legge 8 agosto 1895 n. 486 Art.
1, legge 7 luglio 1901, n. 334).
Il Banco di Napoli potr continuare le anticipazioni per le sue operazioni come Monte di piet.
La cassa di risparmio del Banco di Napoli ha un patrimonio suo proprio, distinto da quello del Banco, e sopra di
esso i creditori del Banco non possono mai avere alcuna ragione.
Il Banco garantisce con lintero suo patrimonio tutte le obbligazioni della Cassa di fronte ai terzi.
La Cassa amministrata dal direttore generale del Banco, valendosi degli uffici e dei funzionari del Banco.
Il Banco pu tenere in conto corrente fruttifero, ad una ragione di interesse non inferiore alla met dellinteresse
pagato dalla Cassa al pubblico, una somma non mai superiore ad un quinto della totalit delle attivit della Cassa.
La Cassa autorizzata ad impiegare, gradatamente, due decimi dei suoi depositi in operazioni di credito agrario
nelle provincie meridionali e in Sardegna, in conformit alla legge 7 luglio 1901, n. 334, e al regolamento per
lesecuzione di essa12 e a fare le altre operazioni cui sia autorizzata da leggi speciali.
Ogni altra attivit della Cassa deve essere impiegata esclusivamente in titoli dello Stato o garantiti dallo Stato.
Art. 45.
(Art. 1, legge 1 febbraio 1901, n. 24).
Il Banco di Napoli esercita il servizio della raccolta, tutela, impiego e trasmissione nel Regno dei risparmi degli
emigrati italiani. A tale scopo, e previa autorizzazione de Ministero del tesoro, ha facolt di stabilire speciali
accordi con Case bancarie e col Ministero delle poste e dei telegrafi.
Esso cura inoltre, col permesso del Ministero del tesoro, listituzione di agenzie proprie, ove se ne manifesti il bisogno.
Il Banco autorizzato ad assegnare sino a due milioni della propria massa di rispetto e, occorrendo, del suo
patrimonio alla costituzione del fondo di dotazione per questo servizio.
vietato al Banco di fare qualsiasi operazione di sconto o di sovvenzione con gli emigrati od operazioni diverse
da quelle indicate nel primo capoverso del presente articolo.
Il regolamento13 determina le cautele che il Banco deve prendere per garantirsi contro le alee derivanti dalle
oscillazioni dei cambi.
Art. 46.
(Art. 2, legge 1 febbraio 1901, n. 24).
Gli utili netti del servizio di cui allarticolo precedente spettano per met al Banco di Napoli, e sono destinati,
anzitutto, a compiere, eventualmente, il fondo di dotazione sino alla somma di due milioni, e a reintegrare la
massa di rispetto o il patrimonio del Banco della somma prelevata. Per laltra met sono destinati ad un Fondo
per lemigrazione in conformit alle norme stabilite nel regolamento.
Quando sieno reintegrati i due milioni a favore della massa di rispetto o del patrimonio del Banco, i due terzi
degli utili netti spetteranno al detto Fondo per lemigrazione.

12

Regolamento approvato con R. decreto 21 luglio 1904, n 536


Regolamento approvato con R. decreto del 29 dicembre 1901, n. 571, poscia modificato con i decreti Reali del 16 maggio 1904, n.
323 e del 22 febbraio 1906, n. 46
13

46

Art. 47.
(Art. 4, legge 1 febbraio 1901, n. 24).
Il Banco di Napoli presenta ogni anno al ministro del tesoro una relazione sullandamento del servizio di cui negli
articoli 45 e 46. La relazione, col parere della Commissione permanente di vigilanza sugli Istituti di emissione,
presentata al Parlamento dal ministro del tesoro.
CAPO IX
Credito agrario e Cassa di risparmio del Banco di Sicilia
Art. 48.
(Art. 1 e 2, legge 29 marzo 1906, n. 100).
istituita presso il Banco di Sicilia una sezione per lesercizio del credito agrario, col titolo Credito agrario del
Banco di Sicilia.
I fondi occorrenti per tale sezione sono costituiti:
a) da un fondo iniziale di L. 3,000,000, fornito dal Banco di Sicilia mediante prelevamento dallammontare della
massa di rispetto disponibile, a titolo dimpiego;
b) da una anticipazione in conto corrente fruttifero data dalla Cassa centrale di risparmio Vittorio Emanuele
per le provincie Siciliane in Palermo, sino alla somma di L. 2,000,000 e, in ogni caso, non eccedente i due
decimi dei depositi a risparmio della Cassa;
c) da tre decimi dei depositi della Cassa di risparmio del Banco di Sicilia, di cui nellart. 49.
Nel fondo di cui alla lettera a) sono comprese le somme tuttora impiegate nelle operazioni di credito agrario
compiute dal Banco di Sicilia in virt della legge 23 gennaio 1887, n. 4276 (serie 3).
Art. 49.
(Art. 4, legge 29 marzo 1906, n. 100).
Il Banco di Sicilia autorizzato ad assumere il servizio di Cassa di risparmio nelle Provincie siciliane. Le
operazioni della Cassa di risparmio sono regolate dalle disposizioni della legge 29 marzo 1906, n. 100, riportate
nel presente testo unico, e dalla legge 15 luglio 1888, n. 5546 (serie 3).
Art. 50.
(Art. 5, legge 29 marzo 1906, n. 100).
La gestione della Cassa di risparmio separata da quella del Banco. Sino a quando la Cassa di risparmio non avr
formato con gli utili annuali un patrimonio proprio nella misura di un decimo almeno dei depositi, il Banco
garantisce con lintero suo patrimonio tutte le obbligazioni di essa di fronte ai terzi.
Art. 51.
(Art. 6, legge 29 marzo 1906, n. 100 Art. 8, legge 15 luglio 1906, n. 383 Legge 15 luglio 1909, n. 492).
Il Banco di Sicilia pu impiegare il fondo iniziale, lanticipazione in conto corrente della Cassa centrale di risparmio
Vittorio Emanuele di Palermo e non oltre i tre decimi dei depositi della sua Cassa di risparmio in operazioni di
credito agrario a termini della legge 29 marzo 1906, n. 100, e del regolamento per la sua esecuzione14.
Le altre attivit della Cassa di risparmio del Banco saranno impiegate:
a) per non oltre due decimi in un conto corrente fruttifero col Banco;
b) per il rimanente in titoli emessi o garantiti dallo Stato.

14

Regolamento approvato con R. decreto 23 dicembre 1906, n. 731.

47

Le somme depositate nel conto corrente col Banco non sono comprese nel limite massimo di 25 milioni di lire,
di cui allart. 36 del presente testo unico.
CAPO X
Disposizioni diverse
Art. 52.
(Art. 56, legge 25 giugno 1906, n. 255).
Il Banco di Napoli concorre con la somma di L. 4.500.000 da versarsi in 30 annualit a far tempo dallesercizio
1905906, alla costituzione del patrimonio della sezione temporanea annessa alla sede in Catanzaro dellIstituto
di credito agrario Vittorio Emanuele III di cui nellart. 17 della legge 25 giugno 1906, n. 255.
Art. 53.
(Art. 18, legge 15 luglio 1906, n. 333).
Il Banco di Sicilia concorre alla formazione del capitale dellazienda autonoma per limpianto e lesercizio dei
magazzini generali per gli zolfi, di cui negli articoli 2 e 18 della legge 15 luglio 1906, n. 333.
Limporto della quota di concorso dal Banco prelevato dalla sua massa di rispetto.
Art. 54.
(Art. 2 e 23, legge 15 luglio 1906, n. 333).
I due milioni che il Banco di Sicilia ha anticipato al Consorzio obbligatorio per lindustria zolfiera siciliana, per
la formazione del capitale della Banca autonoma di credito minerario per la Sicilia, sono rimborsati dal Consorzio
al Banco ratealmente nel termine non maggiore di otto anni, cogli interessi al saggio minimo.
Il Banco di Sicilia ha diritto di prelazione sui prelevamenti da farsi sul prezzo di vendita dello zolfo ai termini
dellart. 13, n. 2, della legge 15 luglio 1906, n. 333, e sopra tutte le attivit della Banca di credito minerario predetta.
Art. 55.
(Art. 17, legge 15 luglio 1906, n. 333).
Il Banco di Sicilia fa gratuitamente il servizio di cassa al Consorzio obbligatorio per lindustria zolfiera siciliana.
Sulle giacenze di cassa di spettanza del Consorzio, linteresse uguale a quello che il Banco corrisponde sui
depositi a risparmio in conto corrente fruttifero.
Art. 56.
(Art. 3, legge 15 luglio 1906, n. 441).
La Cassa di risparmio del Banco di Napoli e il Banco di Sicilia sono autorizzati a prelevare il 5% dei propri utili
netti annuali per costituire un fondo destinato ad accrescere la quota di ammortamento delle prestazioni fondiarie
dovute, rispettivamente, nelle Provincie continentali dellexreame di Napoli ed in Sicilia.
Art. 57.
(Art. 24, legge 30 aprile 1874, n. 1920 Art. 9, convenzione 30 ottobre 1894, gi citata).
Il tesoro dello Stato, salve le disposizioni della convenzione 30 ottobre 1894, stipulata con la Banca dItalia per
il servizio di tesoreria, pu depositare qualunque somma presso le sedi e succursali di ciascun Istituto di credito
autorizzato alla emissione dei biglietti e richiederne il pagamento in totale, od anche ripartitamente, da una o da
pi sedi e succursali dellIstituto medesimo. Questo servizio reso allo Stato gratuitamente.
Art. 58.
(Art. 12, legge 10 agosto 1893, n. 449).
vietato agli Istituti di emissione di fare nuove operazioni di credito fondiario.
48

Art. 59.
(Art. 12, legge 10 agosto 1893, n. 449).
vietata ogni operazione in conto corrente allo scoperto, sia al momento dellimpianto del conto, sia posteriormente.
Art. 60.
(Art. 12, legge 10 agosto 1893, n. 449).
I titoli, valori e mobili che sono per natura diversi da quelli indicati nel titolo IV, pervenuti agli Istituti per il fatto
di un loro credito, devono essere liquidati entro due anni. Gli Istituti possono accettare pure ipoteche o beni
immobili per crediti in sofferenza, ma debbono liquidare tali operazioni entro il termine di tre anni.
Art. 61.
(Art. 14, legge 10 agosto 1893, n. 449).
Al termine di ciascun esercizio le sofferenze nuove devono passare a perdita e i ricuperi devono essere calcolati
a benefizio di quellanno nel quale sono in tutto od in parte riscossi.
Art. 62.
(Art. 14, legge 10 agosto 1893, n. 449).
Gli Istituti che facessero operazioni non consentite dalla legge sono soggetti ad una tassa corrispondente al triplo
della rispettiva ragione dello sconto, applicata sullammontare delle operazioni illegali compiute e in relazione a
tutta la durata delle operazioni medesime.
TITOLO V
Riscontrata dei biglietti fra gli istituti
Art. 63.
(Art. 5, legge 10 agosto 1893, n. 449).
Ciascun Istituto deve accettare in pagamento i biglietti degli altri Istituti dovunque questi abbiano uno
stabilimento o una rappresentanza. obbligato a riceverli anche per operazioni facoltative nelle Provincie nelle
quali i detti biglietti hanno corso legale.
Durante il corso legale dei biglietti, le norme per il cambio di essi fra gli Istituti sono stabilite con decreto Reale
da presentarsi al Parlamento per essere convertito in legge 15.
Art. 64.
(Art. 14 della convenzione 30 ottobre 1894, gi citata).
Durante il corso legale dei biglietti, e fino a che la Banca dItalia abbia il servizio di tesoreria, essa non pu
richiedere agli altri Istituti di emissione il cambio o il rimborso dei loro biglietti se non per una somma uguale a
quella dei biglietti della Banca che si trovino nelle casse degli Istituti stessi.

15

Decreto Reale 27 febbraio 1894, n. 58, presentato nello stesso giorno alla Camera dei deputati (V. Atti parlamentari, stampati nn. 318
e 318A), ma non convertito in legge

49

TITOLO VI
Liquidazione della Banca romana
Art. 65.
(Art. 25, legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 1, convenzione 30 ottobre 1894, gi citata Articoli 28 e 29,
legge 8 agosto 1895, n. 486).
La liquidazione della Banca romana assunta dalla Banca dItalia a suo rischio e pericolo.
Il termine per la liquidazione delle immobilizzazioni derivanti dalla liquidazione della Banca romana di venti
anni, a partire dal 1 gennaio 1894, ed in ragione di un quinto dellammontare di esse per ciascun quadriennio.
Lo Stato liberato dalle perdite che potranno derivare da tale liquidazione ancorch superassero tutta la somma
da versarsi dalla Banca dItalia al conto della liquidazione stessa ai termini dellarticolo 67.
Art. 66.
(Art. 29, legge 8 agosto 1895, n. 486).
Gli atti di vendita a terzi degli immobili gi posseduti dalla Banca romana al 1 ottobre 1894, e le cessioni a terzi
dei crediti gi esistenti al 23 novembre 1893, limitatamente alla sola misura dei crediti stessi, sono soggetti, per
tasse di registro, allunica tassa fissa di L. 3.60.
Tale agevolezza non avr effetto oltre il 31 dicembre 1912.
Art. 67.
(Art. 29, legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 2, convenzione 30 ottobre 1894, gi citata Art. 18,
convenzione 28 novembre 1896, gi citata Art. 1 e 2, convenzione 29 novembre 1908, gi citata).
La Banca dItalia pagher ogni anno due milioni di lire al conto della liquidazione della Banca romana, per coprire
le perdite risultanti dalla liquidazione stessa.
Se ci non bastasse, alla deficienza sar provveduto colla riserva straordinaria di cui nella convenzione del 29
novembre 1908, gi citata.
Le anticipazioni che la Banca dItalia dovr fare per la liquidazione della Banca romana non fruttano interesse a
favore della prima.
Art. 68.
(Art. 10, legge 3 marzo 1898, n. 47).
La circolazione di biglietti della Banca dItalia non coperta da riserva metallica e rappresentante la differenza a
debito del conto corrente della Banca romana in liquidazione non soggetta a tassa.
Tale circolazione, agli effetti del presente articolo, non potr mai superare la somma che era stata registrata nel
detto conto corrente al 1 ottobre 189616, e si dovr andar riducendo in proporzione delle liquidazioni e degli
accantonamenti legali.
Art. 69.
(Art. 30, legge 10 agosto 1893, n. 449, e art. 28 e 29, legge 8 agosto 1895, n. 486).
La Banca dItalia inizier e proseguir a sue spese tutte le azioni di responsabilit contro i funzionari e
amministratori della Banca romana e contro i terzi che risultino comunque responsabili dei danni della medesima.

16

L. 101,720,295.43

50

TITOLO VII
Liquidazione dei Crediti fondiari degli Istituti di emissione
CAPO I
Disposizioni speciali per i crediti fondiari della cessata Banca nazionale Nel Regno e del Banco di Sicilia
Art. 70.
(Art. 1, legge 7 luglio 1905, n. 349).
I crediti fondiari in liquidazione della cessata Banca nazionale del Regno e del Banco di Sicilia hanno facolt di
trasformare i mutui attuali, oltrech in cartelle 3.50 per cento, anche con lemissione di nuove cartelle fondiarie
fruttanti linteresse del 3.75 o del 3.25, o del 3 per cento al netto, col ritiro delle attuali in circolazione, salvo
lobbligo nei mutuatari del Banco di Sicilia al pagamento dei contributi stabiliti dallart. 95.
I mutui trasformati dovranno essere estinti in un periodo di tempo non superiore ad anni 50 dal giorno del
contratto o dellatto di trasformazione. In nessun caso lestinzione dei mutui potr essere protratta oltre il 1960.
Le ipoteche gi inscritte a garanzia dei mutui conservano la loro validit e il loro grado, senza bisogno di espressa
riserva, a garantire il capitale, gli interessi e gli accessori dei mutui sostituiti, compresi i contributi di cui allart. 95.
in facolt dei Crediti fondiari di fare annotare gli atti di trasformazione al margine delle iscrizioni ipotecarie
rimaste in vigore a garanzia dei mutui.
Per la trasformazione dei mutui gli Istituti provvederanno a dare possibilmente la preferenza a quelli con garanzia
sui fondi rustici e a quelli per minor somma, tenuto conto dellordine di presentazione delle domande.
Art. 71.
(Art. 2, legge 7 luglio 1905 n. 349).
La eventuale differenza tra il rimborso alla pari delle attuali cartelle ed il prezzo di vendita delle nuove, sar a
carico del mutuatario; ma, previ speciali accordi col mutuatario stesso, potr essere anticipata dai Crediti fondiari.
Per siffatta anticipazione, i Crediti fondiari sono autorizzati a disporre del fondo di riserva ordinario considerato
dallart. 11 della legge (testo unico) 22 febbraio 1885, n. 2921. Il credito fondiario della cessata Banca nazionale
del Regno potr inoltre disporre del fondo di accantonamento speciale, di cui allart. 9 dellallegato A alla legge
17 gennaio 1897, n. 9, modificato dallart. 13 della legge 7 luglio 1905, n. 349.
Art. 72.
(Art. 15, legge 7 luglio 1905, n. 349).
Indipendentemente dalla trasformazione dei mutui, i crediti fondiari in liquidazione della cessata Banca nazionale
del Regno e del Banco di Sicilia potranno sempre procedere alla conversione delle loro cartelle in conformit
delle disposizioni dellart. 38, capoversi 1, 3 e 5 della legge 17 luglio 1890, n. 6955 (serie 3).
La conversione potr essere effettuata con lemissione di nuove cartelle fondiarie alle ragioni dinteresse di 3.75
e 3.50 per cento.
La riduzione dellinteresse dei mutui corrispondenti dovr essere operata entro un termine non maggiore di un
anno dalla data della conversione.
Lavviso della deliberata conversione dovr essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno ed in tutti i
periodici per gli annunzi legali, e dovr essere ripetuto due volte alla distanza di dieci giorni.
Trascorso un mese dallultima pubblicazione, le cartelle in circolazione non potranno essere pi presentate al
rimborso, e linteresse sintender ridotto al saggio delle nuove cartelle.
Effettuandosi la conversione, saranno applicabili ai mutui tutte le disposizioni a favore dei debitori dei crediti
fondiari contenute nel presente testo unico, inclusa la facolt di prolungare i mutui come allart. 70.
51

Art. 73.
(Art. 6, convenzione 28 novembre 1896, gi citata Art. 5, allegato C alla legge 17 gennaio 1897, n. 9).
Per gli eventuali bisogni di cassa, il Credito fondiario in liquidazione della gi Banca nazionale nel Regno e il
Credito fondiario in liquidazione del Banco di Sicilia possono ottenere, rispettivamente, dalla Banca dItalia e
dal Banco di Sicilia anticipazioni sopra deposito di titoli di Stato, o garantiti dallo Stato, ai termini dellart. 29, a
una ragione dinteresse di favore, purch non inferiore al 3.50 per cento allanno.
Per il credito fondiario della cessata Banca nazionale nel Regno, le dette anticipazioni possono essere fatte anche
sopra i titoli del fondo di dotazione, disponibili a norma dellart. 76 e sino alla met del loro valore.
Art. 74.
(Art. 6, convenzione 28 novembre 1896, gi citata Art. 5, allegato C alla legge 17 gennaio 1897, n. 9).
Per le operazioni interne di anticipazione di cui allarticolo precedente, gli Istituti non sono soggetti a tassa.
Art. 75.
(Art. 7, convenzione 28 novembre 1896, gi citata Art. 7, allegato C alla legge 17 gennaio 1897, n. 9 Art.
12 legge 3 marzo 1898, n. 47).
I beni attualmente in propriet del credito fondiario in liquidazione della cessata Banca nazionale nel Regno e di
quello del Banco di Sicilia, o che in seguito perverranno ad essi, anche ai termini dellart. 104, computati a valore
di bilancio, passeranno rispettivamente alla Banca dItalia e al Banco di Sicilia, con esenzione da qualsiasi tassa.
Art. 76.
(Art. 8, convenzione 28 novembre 1896, gi citata).
Il fondo di dotazione del Credito fondiario in liquidazione della cessata Banca nazionale nel Regno conserver la
proporzione costante di un decimo della effettiva circolazione delle cartelle.
La Banca dItalia liquider per conto del Credito fondiario la eccedenza del fondo di dotazione.
Art. 77.
(Art. 3, legge 17 gennaio 1897, n. 9).
Se le disposizioni contenute negli articoli 73 e 76 non bastassero a garantire le gestioni autonome del Credito
fondiario in liquidazione della cessata Banca nazionale nel Regno e di quello del Banco di Sicilia, le eventuali
deficienze saranno a carico dei bilanci del corrispondente esercizio dei rispettivi Istituti.
Art. 78.
(Art. 16, legge 17 gennaio 1897, n. 9).
Le norme per lesecuzione delle disposizioni della legge 7 luglio 1905, n. 349, relative alla trasformazione dei
mutui, sono stabilite con apposito regolamento17.
Per lapplicazione delle altre disposizioni della legge stessa valgono le discipline contenute nel regolamento 1
febbraio 1891, n. 66.

17

Regolamento approvato con R. decreto 19 novembre 1905 n. 547

52

CAPO II
Disposizioni speciali per il Credito fondiario del Banco di Napoli.
Art. 79.
(Art. 1, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Pel Credito fondiario in liquidazione del Banco di Napoli ridotto, a partire dal 1 gennaio 1906, al 3.75 per
cento linteresse dei mutui, salvo lobbligo del contributo di cui allart. 95. data facolt di chiedere ed accordare
il prolungamento dellammortizzazione in un periodo di tempo non superiore ad anni 50 dalla data dei nuovi
contratti, con i benefici e le norme della presente legge, salvo sempre lobbligo dei mutuatari al pagamento del
contributo di cui allart. 95, e ferme rimanendo le disposizioni in vigore sullinteresse, sullammortizzazione delle
cartelle fondiarie e sulle relative garanzie.
In nessun caso lestinzione dei mutui potr essere protratta oltre il 1960.
Le ipoteche gi inscritte a garanzia dei mutui conservano la loro validit ed il loro grado, senza bisogno di espressa
riserva, a garantire il capitale, glinteressi e gli accessori dei mutui sostituiti, insieme ai contributi di cui allart. 95.
in facolt del Credito fondiario di annotare gli atti di trasformazione al margine delle iscrizioni ipotecarie
rimaste intatte a garanzia dei mutui.
Art. 80.
(Art. 1, allegato B alla legge 17 gennaio 1897, n. 9 Legge 2 luglio 1908, n. 320).
A deroga dellart. 6, comma 5, della legge 22 febbraio 1885, numero 2922, le cartelle emesse dal Credito
fondiario del Banco di Napoli, a cominciare dal 1 gennaio 1897, sono produttive dellinteresse annuo di 3.50
per cento, esente da qualsiasi imposta e tassa presente e futura.
Le vecchie cartelle del Credito fondiario del Banco di Napoli, fruttanti linteresse lordo del 5 per cento, debbono
essere ritirate e annullate, e in cambio di esse sono emesse nuove cartelle di eguale valore nominale, produttive
dellinteresse annuo di 3.50 per cento, esente da ogni imposta e tassa presente e futura, pagabile semestralmente
alle scadenze 1 aprile e 1 ottobre di ciascun anno.
Le vecchie cartelle, non presentate al cambio in cartelle di nuovo tipo entro il 31 luglio 1910, sintenderanno
prescritte, e il valore di esse andr a profitto del Credito fondiario.
Il servizio degli interessi e dellammortizzazione delle nuove cartelle garantito dallo Stato.
Art. 81.
(Art. 2, allegato B alla legge 17 gennaio 1897, n. 9 Art. 1, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Il debito rappresentato dalle cartelle del Credito fondiario del Banco in circolazione al 1 gennaio 1897, sar
ammortizzato nel periodo di 50 anni a partire dalla data stessa, mediante una annualit costante, comprensiva
dellinteresse netto di 3.50 per cento, pagabile in due rate semestrali di L. 1.75 ciascuna, e della quota di
ammortizzazione18.
Il rimborso delle cartelle fatto mediante sorteggi semestrali da eseguirsi al 1 febbraio e 1 agosto di ciascun
anno. Se il prezzo delle cartelle inferiore alla pari, il Banco ha facolt di sostituire met del rimborso per
sorteggio con acquisti diretti di cartelle sul mercato.
I mutui fatti dallIstituto dovranno estinguersi alle condizioni determinate allatto della rispettiva concessione,
colle modificazioni apportatevi per effetto dellart. 79 del presente testo unico.

18

La tabella di ammortamento stata approvata con decreto Ministeriale del 30 aprile 1838, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del
Regno dItalia del 6 luglio 1898, n. 155.

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Art. 82.
(Art. 3, allegato B alla legge 17 gennaio 1897, n. 9).
A deroga dellart. 8, comma nono, della legge (testo unico) 22 febbraio 1885, n. 2922 sul Credito fondiario, le
cartelle del Credito fondiario del Banco di Napoli sono accettate in rimborso dei mutui al valore che determinato
per ciascun trimestre, prendendo per base i prezzi medi del titolo nel trimestre precedente e nelle principali Borse
del Regno, accresciuto di L. 50. Se il valore medio accertato e da applicarsi sia superiore a L. 450, le cartelle sono
accettate nei rimborsi dei mutui alla pari.
Art. 83.
(Art. 14, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Tutti i titoli di propriet del Credito fondiario in liquidazione del Banco di Napoli, i quali abbiano origine, sia da
somme entrate ed impiegate in conto capitale, sia da somme accertate e impiegate come avanzi delle gestioni
annuali, costituiscono un unico fondo, gli interessi del quale fanno parte dellentrata ordinaria di bilancio e sono
a libera disposizione del Credito fondiario.
Art. 84.
(Art. 15, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Tutte le somme, comunque riscosse in conto capitale per ogni semestre, sopravanzate dalle ammortizzazioni
obbligatorie semestrali delle cartelle e tutte quelle per avanzi di gestione accertati alla fine di ogni esercizio,
dovranno essere impiegate in titoli dello Stato o garantiti dallo Stato, da comprendersi nel fondo unico, di cui
nellarticolo precedente, rispettivamente, in conto capitale e in conto avanzi delle gestioni annuali.
Art. 85.
(Art. 16, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Quando gli impieghi ed i reimpieghi in titoli prescritti nellarticolo precedente, tenuto conto del corso di essi, del
loro rendimento netto e dellonere annuo dipendente dalle cartelle fondiarie in circolazione, risultino meno
vantaggiosi al Credito fondiario, saranno sospesi, previa autorizzazione del Ministero del tesoro, e sostituiti col
ritiro dalla circolazione con lannullamento delle cartelle medesime.
Il ritiro delle cartelle dalla circolazione sar fatto mediante acquisto diretto, se quotate al disotto della pari, ovvero
mediante il rimborso di esse per sorteggio, in aumento degli ammortamenti obbligatori semestrali, se quotate alla
pari o al di sopra della pari.
Art. 86.
(Art. 17, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Quando risulti che anche per i titoli gi facenti parte del fondo unico, di cui nellart. 83, in confronto agli oneri
dipendenti dalle cartelle circolanti, torni pi vantaggioso per il Credito fondiario anticiparne la realizzazione,
affrettando in proporzione il ritiro delle cartelle, i titoli stessi, in seguito ad autorizzazione del Ministero del
tesoro, potranno essere gradatamente realizzati, e limporto di essi sar applicato o ad aumento degli acquisti
diretti delle cartelle o ad aumento dei sorteggi di esse, come allarticolo precedente.
Art. 87.
(Art. 12, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Il Banco di Napoli provveder allincremento del fondo di quindici milioni di cui allart. 12 della legge 7 luglio
1905, n. 350, con i rinvestimenti semestrali e trimestrali degli interessi a moltiplico, sino a raggiungere lintegrale
rimborso della somma risultante dal conto corrente col suo Credito fondiario, chiuso il 31 dicembre 1906.
Art. 88.
(Art. 8, legge 17 gennaio 1897, n. 9 Art. 13 legge 7 luglio 1905, n. 350).
Limposta di ricchezza mobile e la tassa di circolazione sulle cartelle del Credito fondiario in liquidazione del
Banco di Napoli sono, rispettivamente, di L. 15 per cento e di L. 1.80 per mille e sono dallo Stato abbonate al
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credito fondiario medesimo. A favore di questo sar pure devoluta la quota in qualunque misura compresa
nellannualit dovuta dai mutuatari per labbonamento ai diritti erariali.
Art. 89.
(Art. 5, allegato B alla legge 17 gennaio 1897, n. 9).
Il Banco di Napoli fa il servizio di cassa per conto del suo Credito fondiario. A tale effetto, in caso di bisogno, il
Banco pu concedere anticipazioni sopra depositi di titoli italiani di Stato o garantiti dallo Stato, di propriet del
Credito fondiario, a una ragione dinteresse di favore, purch non inferiore a L. 3.50 per cento lanno. Per queste
operazioni interne di anticipazione il Banco non soggetto a tassa.
Art. 90.
(Art. 18, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Le eventuali deficienze annuali della liquidazione saranno a carico del Credito fondiario.
Esaurite tutte le attivit in titoli, immobili e crediti ordinari del Credito fondiario, le dette deficienze faranno
carico al bilancio del corrispondente esercizio del Banco.
Le attivit di qualsiasi specie del Credito fondiario, che rimarranno disponibili dopo la estinzione delle cartelle,
passeranno a beneficio del Banco.
Art. 91.
(Art. 20, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Le norme per lesecuzione della legge 7 luglio 1905, n. 350, sono stabilite con regolamento approvato con regio decreto.
CAPO III
Disposizioni comuni ai crediti fondiari dei tre Istituti
Art. 92.
(Art. 3, legge 7 luglio 1905, n. 349 Art. 2, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Non sar di ostacolo alla trasformazione degli attuali mutui, in conformit alle disposizioni dei due capi
precedenti, lesistenza di un debito a carico dei mutuatari per semestralit arretrate, interessi di mora, spese
giudiziarie ed altri accessori.
Per la sistemazione e per il pagamento di tale debito e della somma anticipata in conformit dellart. 71, i Crediti
fondiari stabiliranno le cautele che, nel loro interesse, dovranno essere osservate, e potranno anche richiedere
unipoteca a maggiore garanzia.
Lipoteca a maggiore garanzia, che verr consentita dal mutuatario, dovr avere grado immediatamente posteriore
allipoteca originaria od almeno un grado utile a giudizio del Credito fondiario.
Art. 93.
(Art. 4, legge 7 luglio 1905, n. 349 Art. 3, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Lammontare del debito dipendente dalle semestralit arretrate, dagli interessi di mora, dalle spese giudiziarie ed
altri accessori, dalle somme che potranno essere anticipate in conformit dellarticolo 71 e dalla imposta di
ricchezza mobile per il Credito fondiario del Banco di Napoli, costituir un capitale a parte, da estinguersi in un
periodo di tempo non superiore a quello di ammortizzazione del mutuo trasformato, indipendentemente dal
capitale residuo del mutuo stesso e con una ragione di interesse non superiore a quella stabilita per il mutuo
trasformato, oltre la relativa imposta di ricchezza mobile.

Art. 94.
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(Art. 5, legge 7 luglio 1905, n. 349 Art. 4, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Nessuna tassa sar dovuta allErario per gli atti e per i contratti di trasformazione dei mutui attuali, pei relativi
annotamenti ipotecari, per gli atti e per i contratti di sistemazione del debito, e per lipoteca a maggior garanzia
di cui nei due articoli precedenti.
I Crediti fondiari degli Istituti di emissione non percepiranno in verun caso i compensi stabiliti nellart. 3 della
legge 4 giugno 1896, n. 18319, per effetto della trasformazione del mutuo antico.
Parimente, in applicazione dellart. 3, ultimo capoverso, della stessa legge 4 giugno 1896, nessun diritto sar
dovuto allErario.
Art. 95.
(Art. 6, legge 7 luglio 1905, n. 349 Art. 5, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Per i mutui che saranno trasformati in conformit alle disposizioni dei due capi precedenti, i mutuatari dovranno
pagare ai Crediti fondiari, affinch questi ne soddisfacciano lErario dello Stato, salvo per il credito fondiario del
Banco di Napoli il disposto dellart. 88, i seguenti contributi annui a titolo dimposta di ricchezza mobile e di
abbonamento per le tasse di qualunque specie, che possono spettare alle finanze dello Stato per il contratto di
mutuo, per la emissione e la circolazione delle cartelle fondiarie e per tutti indistintamente gli atti e le formalit
enunciati nellart. 1 della legge 4 giugno 1896, n. 183.
Pagheranno cio per limposta di ricchezza mobile un contributo di L. 10 ogni 100 lire dinteressi da
corrispondersi per i mutui non superiori a 10,000 lire, e L. 12 analogamente per i mutui superiori a tale somma.
Pagheranno inoltre a titolo dabbonamento, per le tasse come sopra, 8 centesimi per 100 lire dei mutui non
eccedenti le 10.000 lire, e 10 centesimi per 100 lire per gli altri.
Il secondo di questi contributi sar riversato dai Crediti fondiari della cessata Banca Nazionale nel Regno e del Banco
di Sicilia ai competenti uffici del registro, e laltro nelle tesorerie dello Stato, secondo lart. 22 della legge predetta.
Quando il mutuo, per lammortizzazione, o per restituzioni anticipate, sia ridotto alla met, il contributo in
abbonamento alle casse sar successivamente ridotto alla met ed applicato alla somma capitale ancora dovuta.
Art. 96.
(Art. 7, legge 7 luglio 1905, n. 349 Art. 6, legge 7 luglio 1905, n. 350).
A modificazione dellart. 3 (secondo comma) della legge 4 giugno 1896, n. 18320, in caso di anticipata restituzione
totale o parziale del debito dipendente dal mutuo trasformato, i Crediti fondiari degli Istituti di emissione avranno
facolt di percepire, con patto speciale e uniforme per tutti i mutui, il diritto di commissione fino a cinque volte
sopra ogni 100 lire della somma restituita prima del termine fissato col contratto nuovo.
Art. 97.
(Art. 8, legge 7 luglio 1905, n. 349 Art. 7, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Per i mutui da trasformare non superiori a L. 20.000, sintenderanno compresi nellabbonamento indicato nellart.
95 del presente testo unico tutte le tasse di bollo dovute per i certificati delle iscrizioni ipotecarie e delle
trascrizioni e relative domande, ed in generale per tutti gli atti e documenti che, sopra diretta richiesta dei crediti
fondiari, siano, con le norme e cautele da stabilirsi nel regolamento, rilasciati dai competenti uffici pubblici e da
notai, con lo scopo di istruire e documentare le domande per la trasformazione dei mutui stessi.
Art. 98.
(Art. 9, legge 7 luglio 1905, n. 349 Art. 8, legge 7 luglio 1905, n. 350).
La facolt di scrivere su carta bollata da centesimi 50 gli atti per il procedimento di esecuzione indicati nellarticolo
21 della legge 4 giugno 1896, n. 183, estesa a tutti gli atti di procedura posti in essere dai crediti fondiari, compresi
gli atti dei giudizi incidentali, ancorch riguardino questioni di merito, in tutti i gradi di giurisdizione e dei giudizi

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Modificato dallart. 4 della legge 22 dicembre 1905, n.592


Modificato dallart. 4 della legge 22 dicembre 1905, n.592

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di graduazione e di liquidazione ed i relativi incidenti, come pure agli atti dimmissione in possesso di stabili
aggiudicati ai detti crediti fondiari in seguito a subaste promosse, sia dai medesimi, sia dai terzi.
Art. 99.
(Art. 10, legge 7 luglio 1905, n. 349 Art. 9, legge 7 luglio 1905, n. 350).
Sono ridotti della met gli onorari stabiliti dalle vigenti tariffe notarili per la stipulazione dei contratti di
trasformazione di mutui in conformit delle disposizioni dei seguenti capi.
Art. 100.
(Art. 11, legge 7 luglio 1905, n. 349 Art. 10, legge 7 luglio 1905, n. 350).
data facolt ai delegati dei crediti fondiari degli istituti di emissione, che si presentino con certificato catastale
storico, riguardante determinati fondi, di fare ricerche sui registri catastali e di ricavare senza spesa le memorie e
gli appunti necessari al disimpegno dellincarico loro affidato.
Art. 101.
(Art. 12, legge 7 luglio 1905, n. 349 Art. 11, legge 7 luglio 1905, n. 350).
prorogato fino al 31 dicembre 1916 il termine stabilito dallarticolo 31 della legge 4 giugno 1896, n. 183, per
godere il beneficio della riduzione ad un quarto delle tasse di registro per gli atti di trapasso e di cessione ivi
contemplati che, in dipendenza dei mutui stipulati sino al 31 dicembre 1895, si faranno dai crediti fondiari.
Art. 102.
(Art. 2, allegato S alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Gli istituti di credito fondiario degli istituti di emissione hanno la facolt di cedere i propri crediti ad altri istituti
di credito fondiario ordinari, o a privati, alle condizioni che reputeranno pi convenienti, estinguendo
integralmente il rispettivo credito nei modi di legge.
Art. 103.
(Art. 3, allegato S alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Nessun diritto o compenso dovuto allerario nel caso di restituzione anticipata di mutuo fondiario fatta mediante
stipulazione dun nuovo mutuo ipotecario con altri istituti, purch la somma e la durata del nuovo mutuo non
siano inferiori al capitale ancora dovuto ed agli anni che rimangono a decorrere.
Art. 104.
(Art. 4, allegato S alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Quando il Credito fondiario di un istituto di emissione divenga deliberatario degli stabili ipotecati, potr differire
il rimborso del rispettivo mutuo residuo, con lobbligo di continuare lammortamento semestrale per la durata del
mutuo originario.
Nel caso di rivendita il prezzo dovr essere impiegato nella estinzione del debito residuo e nellammortamento
di un corrispondente numero di cartelle. Quando il prezzo stesso non sia sufficiente, listituto avr lobbligo di
supplire alla differenza.
Le disposizioni del presente articolo non si applicano al credito fondiario del Banco di Napoli, il servizio delle
cui cartelle regolato dagli articoli 80, 81, 82, 85 e 86.
Art. 105.
(Art. 5, allegato S alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
La facolt attribuita al deliberatario dellart. 36 della legge 17 luglio 1890, n. 6955, potr essere esercitata anche
dal compratore dellimmobile aggiudicato al Credito fondiario di un istituto di emissione.
Il termine di 15 giorni, indicato dal detto articolo 36, esteso a 30 giorni a favore del deliberatario che intenda di
profittare del mutuo fondiario concesso al debitore espropriato.
Art. 106.
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(Art. 6, allegato S alla legge 8 agosto 1895, n. 486).


Dopo il terzo esperimento dasta gli istituti di credito fondiario degli istituti di emissione possono chiedere al
tribunale civile, in Camera di consiglio, lautorizzazione di vendere a trattativa privata i beni sottoposti ad
espropriazione e ad essi ipotecati, per un prezzo non minore di quello in base al quale fu bandita lultima gara.
Il relativo provvedimento non potr essere impugnato se non per nullit di forma, e la impugnazione non
sospender la vendita.
Il prezzo sar versato allistituto, il quale prelever limporto del suo credito in conformit allarticolo 23, lettera
f, del testo unico delle leggi sul credito fondiario, approvato col regio decreto 22 febbraio 1885, n. 2922, tenendo
in deposito la somma residuale agli effetti del giudizio di graduazione.
Art. 107.
(Art. 7, allegato S alla legge 8 agosto 1905, n. 486).
Per la nomina, la revoca e la surrogazione del sequestratario, di cui alla lettera b dellarticolo 23 del citato testo
unico delle leggi sul Credito fondiario, e per la cauzione che possa da lui venire richiesta, il presidente del
tribunale dovr conformarsi alle proposte degli Istituti di Credito fondiario degli Istituti di emissione.
TITOLO VIII
Vigilanza sulla circolazione e sugli Istituti di emissione
CAPO I
Disposizioni generali
Art. 108.
(Art. 15, legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 26 e 27, legge 8 agosto 1895, n. 486 Art. 1, allegato P alla
legge 8 agosto 1895, n. 486 Art. 12, allegato T alla legge suddetta).
La vigilanza sugli Istituti di emissione, sui Crediti fondiari annessi, sulla Cassa di risparmio del Banco di Napoli
e sulla liquidazione della Banca romana spetta al Ministero del tesoro.
Art. 109.
(Art. 4, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Le spese occorrenti per la vigilanza sugli Istituti di emissione sono sostenute dagli Istituti medesimi.
CAPO II
Commissione permanente
Agli effetti della vigilanza sugli Istituti di emissione e sulla circolazione di Stato e bancaria istituita una
Commissione permanente presieduta dal ministro del tesoro.
Essa composta:
di quattro senatori e di quattro deputati eletti dalle Camere rispettive, e, in caso di scioglimento della Camera
dei deputati, i deputati rimangono in ufficio sino a nuove nomine; di cinque membri nominati per decreto
Reale, promosso dal ministro del tesoro, udito il Consiglio dei ministri.
I membri di nomina governativa sono:
un presidente o consigliere del Consiglio di Stato;
un presidente o consigliere della Corte dei conti;
il direttore generale del tesoro;
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lispettore generale per la vigilanza sugli Istituti di emissione, sui servizi del tesoro e sulle opere di
risanamento della citt di Napoli;
il direttore generale del credito e della previdenza presso il Ministero di agricoltura, industria e commercio.
La Commissione elegge nel suo seno un Vice presidente.
Art. 111.
(Art. 26, legge 7 aprile 1881, n. 133 Art. 27, legge 8 agosto 1895, n. 486 Art. 5, allegato P alla legge stessa).
La Commissione permanente per la vigilanza sulla circolazione e sugli Istituti di emissione, quando ne sia
richiesta dal ministro del tesoro, dar il suo avviso sopra:
1 tutti i provvedimenti di qualunque natura ed i regolamenti da emanarsi per determinare i modi e le garanzie;
a) per le operazioni di cambio, ritiro e annullamento dei biglietti di Stato, e di sostituzione dei biglietti di
nuova forma, le quali dovranno essere sindacate dalla Corte dei conti
b) per la custodia dei biglietti di Stato destinati a servire di scorta;
c) pel ricevimento dei biglietti degli Istituti nelle casse dello Stato, quando non avranno pi corso legale, a
forma dellart. 10;
2 le norme da fissarsi per il cambio dei biglietti quando fossero emanate le nuove disposizioni ai termini dellart. 8;
3 il modello delle situazioni decadali di ogni Istituto, dal quale risultino partitamente le diverse categorie delle
attivit e passivit che concorrono a formare il patrimonio sociale;
4 le convenzioni speciali stipulate fra gli Istituti, da approvarsi dal Governo, per la rispendita dei biglietti degli
altri Istituti.
La Commissione, inoltre, pu essere chiamata a dare il suo avviso su tutto le norme intese a regolare la fabbricazione,
la somministrazione, la custodia, il ritiro e lannullamento dei biglietti di banca, e su quelle da emanarsi per la
determinazione tanto della quantit, quanto delluso dei biglietti di scorta, in applicazione dellart. 4.
Art. 112.
(Art. 6, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486 Art. 4, legge 1 febbraio 1901, n. 24).
La Commissione permanente, quando ne sia richiesta dal ministro del tesoro, estender il suo esame sopra:
a) le proposte di modificazioni allo statuto della Banca dItalia nei limiti delle leggi;
b) le proposte di modificazioni che si credesse necessario introdurre negli statuti e nei regolamenti dei Banchi
di Napoli e di Sicilia;
c) e, in generale, sopra tutti i provvedimenti indispensabili alla attuazione della presente legge.
Alla Commissione comunicata, per suo parere, la relazione di cui nellart. 47 del presente testo unico.]
CAPO III
Vigilanza permanente
Art. 113.
(Legge 31 dicembre 1907, n. 804).
La vigilanza permanente diretta sugli Istituti di emissione e su tutte le annesse gestioni esercitata dal ministro
del tesoro pei mezzi di un ufficio di ispettorato generale.
Art. 114
(Art. 8, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
La direzione generale della Banca dItalia devo informare volta per volta, o in tempo utile, il ministro del tesoro
del giorno e dellora fissati per la convocazione dellassemblea generale degli azionisti, per le adunanze del
Consiglio superiore e per quelle della Commissione liquidatrice della Banca romana, inviando
contemporaneamente un elenco degli affari da trattarsi.
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Eguali comunicazioni devono farsi dai Banchi di Napoli e di Sicilia per le adunanze del Consiglio generale e del
Consiglio centralo di amministrazione.
Alle sedute dellassemblea, dei Consigli e della Commissione suddetti assiste un ispettore governativo, o, in sua
vece, un funzionario a ci delegato dal ministro dal tesoro, con facolt di sospendere lesecuzione delle
deliberazioni che creda contrarie alle leggi, ai regolamenti e agli statuti.
Di questa sospensione devessere immediatamente informato il ministro del tesoro, il quale confermer o
revocher la sospensione, dandone notizia allIstituto interessato, nel termine di cinque giorni dalla avvenuta
sospensione.
Alla conferma della sospensione il ministro medesimo potr far seguire lannullamento della deliberazione,
quando questa sia riconosciuta contraria alle leggi, ai regolamenti ed agli statuti.
Art. 115.
(Art. 9, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Qualora lispettore o il delegato, di cui allarticolo precedente, non abbia esercitata la facolt di sospendere una
deliberazione che il ministro del tesoro creda contraria alle leggi, agli statuti e ai regolamenti, il ministro pu
direttamente sospenderla entro cinque giorni dalladunanza, prendendo per base la relazione comunicata
dallispettore e dandone comunicazione allIstituto interessato.
Alla sospensione il ministro potr far seguire lannullamento della deliberazione stessa, quando questa sia
riconosciuta contraria alle leggi, ai regolamenti e agli statuti.
Art. 116.
(Art. 10, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Lispettore o il delegato, di cui agli articoli precedenti, deve trasmettere, entro due giorni, al ministro del tesoro
un rapporto sugli affari discussi e sulle deliberazioni prese nelladunanza alla quale egli abbia assistito.
Entro lo stesso termine la direzione generale dellIstituto deve comunicare un sunto delle accennate deliberazioni,
salvo a spedire il verbale per esteso dopo che sia stato approvato.
Art. 117.
(Art. 11, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Lispettorato generale tenuto ad esaminare i bilanci annuali degli istituti di emissione e, ove lo reputi necessario,
ad accertarne la corrispondenza con le scritture degli istituti medesimi.
A questo fine gli istituti devono comunicare in tempo allispettorato stesso i bilanci ed i conti profitti e perdite, e
devono fornirgli tutte quelle informazioni che alluopo fossero ad essi richieste, salvo per quanto riguarda il
Banco di Napoli e il suo Credito fondiario il disposto dellart. 135.
Art. 118.
(Art. 12, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Le situazioni delle operazioni di ciascun Istituto, compilate secondo i modelli approvati con speciale R. decreto,
devono riferirsi ai giorni 10, 20 ed ultimo di ogni mese.
Esse devono essere spedite al Ministero del tesoro al pi tardi entro otto giorni da quello al quale si riferiscono,
ed essere sottoscritte dal direttore generale e dal capo della contabilit generale dellIstituto.
Gli Istituti sono obbligati a fornire allIspettorato generale tutte quelle informazioni di cui avesse bisogno intorno
alle situazioni comunicategli.
LIspettorato medesimo deve accertare, di tempo in tempo, la corrispondenza fra le situazioni medesime e le
scritturo dellIstituto.
La situazione di ogni Istituto devessere pubblicata, a cura (dellIspettorato generale, nella Gazzetta Ufficiale del Regno.

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Art. 119.
(Art. 13, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Le cambiali sullestero che gli Istituti di emissione considerano come riserva, ai sensi dellart. 11, devono essere
verificate, a brevi periodi, dallIspettorato generale, per accertarne il valore e per constatare che abbiano i requisiti
indicati nel R. decreto 10 ottobre 1895, n. 627.
Lo stesso decreto fissa le norme per il riscontro dei depositi in conto corrente allestero da computarsi come
riserva a termini del detto art. 11.
Art. 120.
(Art. 14, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
LIspettorato generale deve accertare, a brevi intervalli, che le disposizioni riguardanti il movimento dei biglietti
siano sempre rigorosamente osservate.
Il detto Ispettorato provveder non meno di due volte allanno, anche nellintervallo fra una decade e laltra, ad
una completa verifica di cassa improvvisa e simultanea in tutte le sedi, succursali o agenzie dellIstituto.
Le operazioni relative non potranno, per nessun stabilimento, essere rimandate ad un giorno diverso da quello
prestabilito. Occorrendo pi di un giorno per compierle, saranno continuate senza interruzione, con quello
precauzioni che si reputeranno necessarie per renderne sicuro lesito.
I verbali di queste verifiche, con una relazione riassuntiva, saranno trasmessi sollecitamente allIspettorato
generale per le eventuali osservazioni agli Istituti.
Per questo verifiche il ministro del tesoro potr valersi, oltre che degli intendenti di finanza, di tutto il personale
da essi dipendente.
Art. 121.
(Art. 15, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
LIspettorato generale deve procedere a speciali verifiche nelle sedi o succursali degli Istituti, secondo le norme
che saranno determinate con decreto Ministeriale.
Tali verifiche hanno principalmente per iscopo di accertare la consistenza dei valori metallici e cartacei; degli
effetti pubblici in deposito di pertinenza di terzi e di propriet degli Istituti per investimenti diretti; dei portafogli,
e di riscontrare se le operazioni tutte siano conformi alle leggi.
I direttori delle sedi e delle succursali predette hanno lobbligo di esibire agli ispettori i registri e gli atti di cui
avessero bisogno per compiere lincarico loro affidato.
Art. 122.
(Art. 16, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Oltre lo attribuzioni conferite dai precedenti articoli, spettano allIspettorato generale quelle indicato nel
regolamento speciale di cui allart. 4.
CAPO IV
Ispezioni periodiche e straordinarie.
Art. 123.
(Art. 15, legge 10 agosto, 1893, n. 449 Art. 17, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486 Art. 36, legge stessa).
Alla fine di ciascun triennio il ministro del tesoro ordiner una ispezione straordinaria degli Istituti di emissione,
a mezzo di ufficiali dello Stato, che non abbiano preso parte a precedenti ispezioni sullIstituto, intorno al quale
debbono riferire.
Le relazioni sopra tali ispezioni saranno presentate al Parlamento entro tre mesi.
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Art. 124.
(Art. 18, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Queste ispezioni hanno per oggetto:
a) di accertare la quantit e la qualit delle valute metalliche, delle cambiali e dei conti correnti sullestero,
considerati come riserva, ai termini di legge;
b) di verificare la quantit effettiva dei biglietti in circolazione e di quelli esistenti in cassa, distinti per valore,
facendo un conto a parte dei biglietti per il servizio di scorta, e di quelli ritirati come logori e annullati, ma
non ancora distrutti, in conformit al regolamento di cui allart. 4 gi citato;
c) di accertare se, nel cambio dei biglietti al pubblico e nel baratto dei biglietti tra gli Istituti, questi seguano le
norme stabilito dalle leggi o dai regolamenti in vigore;
d) di accertare lesatta corrispondenza delle scritture esistenti noi libri dellIstituto colle situazioni, con i
resoconti e i prospetti trasmessi al Governo;
e) di verificare la qualit delle operazioni degli Istituti, in relazione alle disposizioni contenute nel titolo IV;
f) di accertare losservanza, da parte della Banca dItalia, delle prescrizioni del Codice di commercio,
particolarmente di quelle recate dagli articoli 146, 176 e 181, e lesistenza reale del patrimonio proprio rispetto
ai Banchi di Napoli e di Sicilia;
g) di appurare se entro i due anni, come prescrive lart. 60, siano stati liquidati i titoli, valori e mobili diversi da
quelli ivi indicati, pervenuti agli Istituti, dopo il 25 agosto 189321, per effetto dei loro crediti; e se entro i tre
anni indicati dallo stesso articolo siano state liquidate le operazioni relative a crediti in sofferenza, garantiti
da ipoteche o con cessioni di beni immobili;
h) di esaminare ogni altra condizione diretta ad assicurare la esatta e completa esecuzione della legge;
i) di esaminare landamento generale degli Istituti o quello di tutti i servizi che compiono, sia nellinteresse
pubblico, sia in quello del tesoro.
Art. 125.
(Art. 20, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Il direttore dellIstituto, o chi ne fa le veci, e i funzionari che ne dipendono sono obbligati a fornire tutte le
spiegazioni e a rendere ostensibili tutti i libri o i documenti richiesti dagli ufficiali dello Stato, incaricati delle
ispezioni. Il direttore, o chi ne fa le veci, pu far intervenire allispezione il capo di quei servizi ai quali si riferisce
lispezione o la verifica in corso.
Art. 126.
(Art. 21, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
I pubblici ufficiali incaricati delle ispezioni straordinarie di che allart. 123, devono presentare, entro un mese dal
compimento dellispezione, al ministro del tesoro una relazione particolareggiata intorno ai risultati
dellispezione stessa.
Nel caso che lispezione accerti fatti gravi, deve esserne data notizia sommaria immediatamente al ministro stesso.
Art. 127.
(Art. 22, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Il ministro del tesoro pu fare eseguire in qualunque tempo ispezioni straordinarie, generali e speciali, agli Istituti di emissione.
Art. 128.
(Art. 23, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Quando dalle ispezioni ordinarie e straordinarie e dallo verifiche speciali risultino le infrazioni considerate negli
articoli 21, 62 e 137, gli ufficiali incaricati di tali ispezioni e verifiche devono compilare apposito processo verbale
e trasmetterlo immediatamente al ministro del tesoro, il quale promuover i provvedimenti indicati in quegli articoli.

21

Data dellapplicazione della legge 10 agosto 1893, n. 449

62

Qualora risultino fatti aventi carattere di reato, gli ufficiali ne daranno denunzia allautorit giudiziaria e
immediata notizia al ministro predetto.
Art. 129.
(Art. 24, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Egualmente il ministro del tesoro, accertati i fatti di che agli articoli 138, 139 e 140, ne fa regolare denunzia
allautorit giudiziaria per lapplicazione delle pene con quegli articoli comminate.
Art. 130.
(Art. 25, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Non pi tardi del mese di maggio di ciascun anno il ministro del tesoro presenta al Parlamento una relazione
particolareggiata e documentata sullandamento degli Istituti di emissione e della circolazione di Stato e bancaria
durante lanno solare antecedente.
Art. 131.
(Art. 26, allegato P alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
Infino a che non sia ristabilito il corso fiduciario dei biglietti di banca, lIspettorato generale invigila per accertarsi
che la ragione ufficiale dello sconto o quella dellinteresse sulle anticipazioni siano applicate costantemente, e
senza variazioni non consentite dalla legge, da tutti gli Istituti demissione.
TITOLO IX
Disposizioni generali
Art. 132.
(Art. 17, legge 10 agosto 1893, n. 449).
I membri del Parlamento non possono esercitare alcun ufficio retribuito o gratuito negli istituti demissione.
Art. 133.
(Art. 1, legge 10 agosto 1893, 449).
Lo statuto della Banca dItalia approvato con decreto Reale.
Tale approvazione e linserzione dello statuto stesso nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno
tengono luogo delle pubblicazioni e trascrizioni prescritte nel codice di commercio per le societ anonime.
Art. 134.
(Art. 15, legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 9, allegato T alla legge 8 agosto 1895, n. 486).
La nomina del direttore generale della Banca dItalia deve essere approvata dal Governo.
Il direttore generale del Banco di Napoli e quello del Banco di Sicilia sono nominati con regio decreto, sulla
proposta del ministro del tesoro, sentito il Consiglio dei ministri.
Art. 135.
(Art. 18, allegato B alla legge 17 gennaio 1897, n. 9, e art. 10 della legge medesima).
Le norme per lesecuzione degli articoli 12, 15, 80 a 82, 84, 87 e 89, intese ad assicurare la pi rigorosa gestione
amministrativa del Banco di Napoli e del suo Credito fondiario, a disciplinarne il riscontro dei bilanci e a sancire
lobbligo di non aprire fidi che agli inscritti negli appositi elenchi denominati castelletti, e per somme non
superiori a quelle prefisse negli elenchi medesimi, sono stabilite con regolamento approvato con Regio decreto22.

22

R. decreto 28 aprile 1897, n. 141, modificato con R. decreto 19 novembre 1905, n. 553.

63

Con tale decreto anche provveduto allistituzione di un ispettore permanente del Ministero del tesoro, per la
liquidazione del Credito fondiario e per la rigorosa osservanza di tutte le discipline emanate a garantire i
provvedimenti relativi al Credito fondiario medesimo.
Con altro decreto Reale 23 sono fissate le norme per accordi fra il Banco di Napoli e gli altri Istituti di emissione,
per lo scambio reciproco delle notizie riguardanti i fidi conceduti ad una stessa ditta.
Il regolamento del Banco di Napoli24 nella parte riguardante il personale, determina la responsabilit dei
funzionari di ogni grado e le relative sanzioni, allinfuori dei casi contemplati dagli articoli 138, 139 e 140.
Art. 136.
(Art. 22, legge 7 aprile 1881, n. 133 Art. 4, legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 10, allegato D alla legge 17 gennaio 1897, n. 9).
Nelle stanze di compensazione instituite in virt del regio decreto 19 maggio 1881, n. 220, o che venissero
instituite in seguito, sono ammessi un rappresentante del tesoro dello Stato ed un rappresentante delle sedi e delle
succursali degli Istituti demissione, delle Casse di risparmio, delle Banche di sconto e popolari e dei principali
banchieri, per la riscontrata dei biglietti pagabili a vista e al portatore e per le compensazioni degli altri titoli di
credito.
Lesercizio delle stanze di compensazione, ove proceda direttamente dalle Camere di commercio, pu da queste
venire affidato, col consenso del Governo e sotto la loro vigilanza e responsabilit, anche a un solo Istituto di
emissione, se questo ne abbia gi lesercizio.
Lesercizio delle stanze di compensazione, che si istituissero in citt nelle quali esistano sedi o succursali di tutti
gli Istituti di emissione, pu essere affidato dalla locale Camera di commercio a quello o a quegli Istituti di
emissione, riuniti in consorzio, che abbiano sedi o succursali nel luogo medesimo.
TITOLO X
Penalit
Art. 137.
(Art. 16, legge 10 agosto 1893, n. 449).
Con decreto Reale, sopra proposta del ministro del tesoro, udito il Consiglio dei ministri, potr essere sospesa o revocata
la facolt dellemissione allIstituto il quale contravvenga alle disposizioni di legge od a quelle dei propri statuti.
Gli amministratori degli Istituti di emissione, eccettuato il caso previsto nellart. 149 del codice di commercio,
sono responsabili in solido verso i soci, verso il pubblico stabilimento di credito e verso i terzi dellinadempimento
delle disposizioni della presente legge, dei relativi statuti e regolamenti, salve sempre le azioni civili e penali
nascenti da altre leggi.
Lazione contro gli amministratori della Banca dItalia pu esser promossa da uno o da pi azionisti, purch
posseggano almeno mille azioni.
Art. 138.
(Art. 20, legge 10 agosto 1893, n. 449).
Nel caso di contravvenzione alle disposizioni della presente legge, chiunque investito di funzioni negli Istituti di
emissione afferma il falso o nasconde il vero, traendo in inganno coloro che esercitano le funzioni di vigilanza o
di ispezione, allo scopo di celare le condizioni anormali dei detti Istituti, od operazioni proibite od atti che
importino responsabilit altrui, punito con la reclusione da tre mesi a quattro anni e con linterdizione
temporanea dai pubblici uffici.

23
24

R. decreto 1 giugno 1897, n. 172.


Approvato con R. decreto 2 agosto 1908, n. 529

64

Art. 139.
(Art. 20, legge 19 agosto 1893, n. 449).
Chiunque nellesercizio delle funzioni di vigilanza o di ispezione degli Istituti di emissione affermi il falso o
nasconda il vero, allo scopo indicato nellarticolo precedente, punito con la reclusione da uno a cinque anni e
con linterdizione temporanea dai pubblici uffici.
Art. 140.
(Art. 29, legge 19 agosto 1893, n. 449).
Chiunque effettua lemissione di biglietti di Banca, che non siano fabbricati e somministrati secondo le norme
dellart. 4, o rimette in circolazione biglietti di Banca, che si sarebbero dovuti annullare o bruciare, punito con
la reclusione da tre a dieci anni e con la interdizione temporanea dai pubblici uffici.
Art. 141.
(Art. 30, legge 30 aprile 1874, n. 1920).
Gli enti morali o le Associazioni non compresi in questa legge, e gli individui che emettessero biglietti od altri
titoli equivalenti, pagabili al portatore a vista, saranno soggetti ad una multa in somma eguale allammontare dei
biglietti od altri titoli emessi.
Art. 142.
(Art. 30, legge 30 aprile 1874, n. 1920 Legge 5 luglio 1908, n. 388).
proibita la fabbricazione, lemissione e la circolazione, per qualsiasi scopo, di qualunque genere di biglietti o
stampati imitanti o simulanti, in tutto o in parte, nel recto o nel verso, i biglietti di Banca, o qualunque altro titolo
rappresentante valori di Banca, sotto comminatoria di una multa da L. 50 a L. 500 a carico di coloro che li
fabbricassero o li ponessero in vendita.
Gli stampati e le lastre relative saranno sempre confiscati, a chiunque appartengano, e dovranno essere distrutti.
TITOLO XI
Disposizioni transitorie
Art. 143.
(Art. 13, legge 10 agosto 1893, n. 449 Art. 6, legge 7 luglio 1902, n. 290 Art. 4, legge 7 luglio 1902, n.
318 Art. 2, legge 5 luglio 1908, n. 351).
I crediti degli Istituti di emissione, gi compresi nella categoria delle immobilizzazioni, e che per contratti anteriori
al 30 giugno 1893 ed aventi data certa, o che per disposizioni di legge non poterono essere liquidati entro il 31
dicembre 1908 saranno liquidati tosto che, a norma dei singoli contratti o di legge, diventeranno esigibili.
Art. 144.
(Art. 5, legge 7 luglio 1902, n. 290).
La Banca dItalia ed il Banco di Napoli sono autorizzati a consentire alla Societ pel risanamento di Napoli
anticipazioni temporanee garantite a norma di legge, fruttifere dellinteresse di 3.50 per cento, sino a concorrenza
di una somma complessiva non eccedente il valore realizzabile dei reliquati provenienti dallesecuzione
dellopera pubblica e destinati a contribuire per 7 milioni al compimento dellopera stessa.
Art. 145.
(Art. 7, legge 7 luglio 1902, n. 290 Art. 16, legge 17 gennaio 1897, n. 9).
La Banca dItalia e il Banco di Napoli, agli effetti della liquidazione e della mobilizzazione dei loro crediti verso
la societ per il risanamento di Napoli, godranno, sino a tutto lanno 1913, della riduzione di tre quarti della tassa
65

di registro per gli atti di vendita, acquisti di immobili o cessioni di crediti, e delle altre agevolezze fiscali di cui
allart. 2 della legge 26 dicembre 1901, n. 516, senza riguardo alla data delle rispettive iscrizioni ipotecarie.
Gli stessi Istituti godranno inoltre, sino alla stessa data, della riduzione alla met delle tasse di registro e di bollo
dovute per gli atti processuali e le sentenze per la riscossione dei loro crediti predetti.
Visto, dordine di Sua Maest:
Il ministro segretario di Stato per il tesoro
TEDESCO.

66

Regio DecretoLegge 20 maggio 1935XIII, n. 874.


Autorizzazione a ritirare dalla circolazione le attuali monete di argento e ad emettere biglietti di Stato.
Gazzetta Ufficiale del Regno dItalia n. 140 del 15 giugno 1935XIII
VITTORIO EMANUELE III
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONT DELLA NAZIONE

RE DITALIA
Visto lart. 3, n. 2, della legge 31 gennaio 1926, n. 100; ritenuta lurgente necessit di provvedimenti atti ad
eliminare le difficolt pratiche manifestatesi nel movimento delle attuali monete metalliche;
Sentito il Consiglio dei Ministri;
Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per le finanze, di concerto col Ministro per la grazia e
giustizia;
Abbiamo decretato e decretiamo:
Art. 1. Il Ministro per le finanze autorizzato a ritirare dalla circolazione le attuali monete di argento e ad
emettere biglietti di Stato dei tagli e nei limiti da stabilirsi con suoi decreti.
Art. 2. Le monete di argento ritirate dalla circolazione, unitamente alle giacenze dargento esistenti presso la
Regia zecca, costituiranno riserva di copertura dei biglietti di Stato.
Art. 3. Con decreto del Ministro per le finanze saranno stabiliti il giorno dal quale cesser il corso legale nel
Regno delle monete di argento e il periodo per il cambio delle monete stesse.
Art. 4. Chiunque faccia incetta di monete di argento di conio nazionale incorre nelle pene comminate dallart.
501 del Codice penale.
Chiunque, trascorso il periodo assegnato per il cambio, sar trovato in possesso di monete dargento di conio
nazionale, sar passibile dellammenda da L. 100 a L. 2000.
Art. 5. Sono approvate le norme regolamentari sul servizio dei biglietti a debito dello Stato secondo lallegato
testo, visto, dordine Nostro, dal Ministro proponente.
Art. 6. Con decreti del Ministro per le finanze saranno introdotte in bilancio le variazioni occorrenti per
lattuazione del presente decreto e stabilite le ulteriori norme regolamentari che eventualmente occorressero a
completamento di quelle di cui allarticolo precedente.
Il presente decreto, che entrer in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del
Regno, sar presentato al Parlamento per la conversione in legge.
II Ministro proponente autorizzato alla presentazione del relativo disegno di legge.
Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e
dei decreti del Regno dItalia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, add 20 maggio 1935 Anno XIII
VITTORIO EMANUELE.
MUSSOLINI DI REVEL SOLMI
Visto, il Guardasigilli: SOLMI.
Registrato alla Conte dei conti, add 29 maggio 1935 Anno XIII
Atti del Governo, registro 360, foglio 154. MANCINI.

67

REGOLAMENTO PER I BIGLIETTI DI STATO.


TITOLO I.
FABBRICAZIONE
Art. 1. La creazione dei biglietti a debito dello Stato autorizzata con decreti del Ministro delle finanze, da
registrarsi alla Conte dei conti e da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale del Regno.
Art. 2. I biglietti da servire per i bisogni di scorta sono ordinati con decreti del Ministro delle finanze, registrati
Alla Conte dei conti.
Art. 3. La fabbricazione dei biglietti a debito dello Stato affidata allIstituto Poligrafico dello Stato Officina
CarteValori.
Art. 4. La produzione della carta filigranata per la fabbricazione dei biglietti di Stato ordinata dallIstituto
Poligrafico dello Stato ed autorizzata dal Provveditorato Generale dello Stato sotto il cui controllo viene eseguita.
Art. 5. I punzoni per la filigrana della carta sono fabbricati a cura dellIstituto Poligrafico dello Stato e sotto il
controllo del Provveditorato Generale. I punzoni stessi e le forme filigranate sono custoditi presso la cartiera dalla
Sezione dellIspettorato del Provveditorato Generale se debbano servire per le lavorazioni in corso o da eseguirsi
prossimamente.
Altrimenti debbono essere restituiti allIstituto Poligrafico dello Stato.
Art. 6. La Sezione dellIspettorato del Provveditorato Generale presso la cartiera esercita una costante
sorveglianza sulla produzione della carta filigranata, accertandosi che tutte le operazioni siano eseguite secondo
le condizioni dei contratti e relativi capitolati doneri, e in conformit delle disposizioni regolamentari e di ogni
altra prescrizione od istruzione emanata o da emanarsi dal Ministero delle finanze.
La Sezione stessa dellIspettorato tiene in consegna la carta prodotta dalla cartiera, ne cura la spedizione, secondo
le richieste, allIstituto Poligrafico dello Stato Officina CarteValori, custodisce i fogli mal riusciti e quelli di
scarto restituiti dalla detta officina, e in seguito ad autorizzazione del Ministero delle finanze, e collassistenza di
un ispettore del Provveditorato Generale o di delegati speciali, procede alla distruzione dei fogli medesimi
secondo le rispettive istruzioni.
Art. 7. Le caratteristiche dei biglietti di Stato sono approvate con decreto del Ministro delle finanze, da
registrarsi alla Conte
Art. 8. LIstituto Poligrafico dello Stato Officina CarteValori tiene una gestione separata per la
fabbricazione dei biglietti di Stato che soggetta alla vigilanza della Direzione Generale del Tesoro.
Un servizio speciale di controllo presso la medesima officina, tiene conto del movimento della carta per la
fabbricazione dei biglietti e segue le operazioni occorrenti alla fabbricazione completa dei biglietti medesimi.
Gli scarti di fabbricazione, immediatamente obliterati, sono distrutti in seguito ad autorizzazione del Ministero
delle finanze con lassistenza di un delegato del Provveditorato Generale e di un delegato della Direzione
Generale del Tesoro.
La Conte dei conti, per mezzo dei suoi delegati, esercita il sindacato sullOfficina CarteValori ai sensi del R.
decreto 7 marzo 1926, n. 412.
Art. 9. I biglietti fabbricati sono distinti in serie composte di tanti biglietti quanti vengono indicati nei decreti
Ministeriali di creazione o di autorizzazione, di cui agli articoli 1 e 2. Ciascun biglietto contrassegnato da un
numero dordine per ogni serie. Devono essere raccolti in mazzette di cento biglietti.
La sostituzione dei biglietti riscontrati di scarto in sede di allestimento viene effettuata esclusivamente con
limpiego di biglietti di una serie riservata per tali sostituzioni.
I biglietti di scarto sostituiti debbono essere immediatamente obliterati e poscia distrutti con le modalit di cui al
precedente art. 8.
68

Art. 10. La carta e le placche non pi necessarie alla fabbricazione dei biglietti sono distrutte, previa
autorizzazione ministeriale, e dopo verificazione con lintervento del direttore dellofficina, del Capo della
Sezione Ispettorato, del delegato della Conte dei conti e di un funzionario della Direzione Generale del Tesoro.
TITOLO II.
CASSA SPECIALE.
Art. 11. Una cassa speciale, dipendente dalla Direzione Generale del Tesoro, concentra il servizio dei biglietti
a debito dello Stato.
Essa custodisce i biglietti di nuova fabbricazione che le vengono forniti dallIstituto Poligrafico dello Stato
Officina CarteValori e quelli logori ritirati dalla circolazione fino a che non venga provveduto alla distruzione
di essi.
La cassa medesima ha il deposito giudiziale dei biglietti falsi o falsificati, e degli altri corpi di reato che le
pervengono dalle autorit giudiziarie.
Art. 12 Il servizio della cassa speciale affidato alla Tesoreria centrale del Regno.
Alla fine di ogni esercizio e al termine di ogni gestione, il Tesoriere centrale rende il conto giudiziale anche per
il servizio dei biglietti di Stato.
Art. 13. La porta della sacrestia, contenente i biglietti di Stato, deve essere chiusa con tre serrature a diverso
congegno, le cui chiavi sono tenute una dal Tesoriere centrale, una dal Controllore capo della Tesoreria centrale
e la terza dal delegato della Conte dei conti.
Le immissioni e le estrazioni dei valori sono eseguite con lintervento dei detentori delle tre chiavi.
Art. 14. LUfficio di Controllo presso la Tesoreria centrale sorveglia e controlla tutte le operazioni della cassa
speciale.
Disimpegna anche il servizio dei biglietti danneggiati o sospetti di falsit che ad esso pervengono e che deve
presentare alla Commissione tecnica.
TITOLO III.
COMMISSIONE TECNICA
Art. 15. demandato ad una Commissione tecnica, istituita presso la Cassa speciale, lesame dei biglietti
circolanti per conto dello Stato:
a) logori, danneggiati e proposti per il cambio od altrimenti da ritirarsi dalla circolazione;
b) sospetti di falsit o di falsificazione.
Art. 10. La Commissione composta di un presidente, di sette commissari e di un segretario, alle cui nomine
provveduto con decreto del Ministro delle finanze.
Art. 17. I commissari rimangono in carica per un triennio scaduto il quale possono essere confermati

69

TITOLO IV.
MOVIMENTO DEI BIGLIETTI DI STATO.
1. Biglietti di nuova creazione.
Art. 18. Su richiesta della Direzione generale del Tesoro i biglietti fabbricati dallIstituto Poligrafico dello
Stato Officina delle CarteValori, sono da questa spediti alla Cassa speciale per serie intiere, salvo le
sostituzioni di quelli riconosciuti di scarto, formate in mazzette come detto allart. 9.
La spedizione dei biglietti dallIstituto Poligrafico dello Stato Officina delle CarteValori alla Cassa speciale
si effettua con casse solide chiuse a chiave e suggellate, accompagnate da due impiegati, di cui uno in
rappresentanza del Magazziniere del Tesoro dellOfficina CarteValori dellIstituto Poligrafico e laltro del
consegnatario di detto magazzino e scortate da forza armata.
Della spedizione dato avviso alla Direzione generale del Tesoro.
Art. 19. LIstituto Poligrafico dello Stato Officina delle CarteValori emette una bolletta a matrice e
contromatrice dei biglietti che spedisce, firmata dal Magazziniere del Tesoro dellOfficina Carte Valori
dellIstituto Poligrafico dello Stato, dal consegnatario di detto magazzino e vistata dal delegato della Conte dei
conti e dal Capo della Sezione dellIspettorato.
La bolletta deve contenere lindicazione dei tagli, delle serie, dei numeri e del valore dei biglietti.
La bolletta consegnata allimpiegato rappresentante il Consegnatario del magazzino del Tesoro che accompagna
i biglietti alla Cassa speciale, la contromatrice trasmessa alla Direzione generale del Tesoro.
Art. 20. La contazione dei biglietti fatta dal Tesoriere centrale per taglio, serie e numero, alla presenza del
controllore capo e del delegato della Conte dei conti.
I detti incaricati del controllo accertano nei modi pi convenienti, e senza pregiudizio della prontezza del servizio,
i biglietti verificati, che, alla loro presenza, vengono posti nella sacrestia.
Art. 21. Compiuta la verificazione dei biglietti e riconosciuta esatta la spedizione, il Tesoriere centrale stacca
da un bollettario a matrice e contromatrice una ricevuta con le indicazioni di cui allart. 19, munita della sua firma
e del visto del Controllore capo e del Delegato della Conte dei conti.
La ricevuta figlia consegnata allimpiegato rappresentante il Consegnatario del magazzino del Tesoro
dellOfficina CarteValori e la contromatrice spedita alla Direzione generale del Tesoro.
2. Biglietti di prima emissione.
Art. 22. I biglietti di prima emissione sono prelevati dal fondo dei biglietti di nuova fabbricazione ed in base
agli ordini impartiti dalla Direzione generale del Tesoro vengono spediti alle Sezioni di Tesoreria provinciale.
I capi delle Sezioni del Tesoro presso le Intendenze di finanza debbono assistere alla verifica dei biglietti in
rappresentanza del Tesoriere centrale.
La Sezione del Tesoro di Roma ne effettua il rimborso con quietanza in conto entrate del Tesoro rilasciata a
favore del Tesoriere centrale quale Cassiere speciale dei biglietti di Stato.
I biglietti di prima emissione che occorrono per i bisogni della Tesoreria centrale sono parimenti prelevati, previa
autorizzazione della Direzione generale del Tesoro, dal fondo dei biglietti di nuova fabbricazione. Il Tesoriere
centrale se ne d carico con quietanza di fondo somministrato rilasciata a favore della Sezione di Tesoreria
provinciale di Roma, la quale, per il corrispondente importo, emette altra quietanza in conto entrate del Tesoro a
favore del Tesoriere centrale quale Cassiere speciale dei biglietti di Stato.

70

3. Biglietti di Stato logori.


Art. 23. I biglietti logori e non pi atti alla circolazione, che pervengono in versamento alle tesorerie, sono da
queste trattenuti e non pi adoperati nei pagamenti.
I biglietti che, nelle dette condizioni, vengono presentati alle tesorerie da contabili o da privati, quando non sorga
dubbio sulla loro legittimit, sono cambiati con altri biglietti in buono stato prelevati dal fondo ordinario di cassa.
Art. 24. I biglietti logori, ritirati dalla circolazione come allarticolo precedente, sono annullati dalle tesorerie
mediante perforamento.
Sul verso di ciascun biglietto inoltre apposto un bollo ad umido colla parola annullato e con la indicazione
della tesoreria e della data dellannullamento.
Art 25. Nei giorni stabiliti dalla Direzione generale del Tesoro, le sezioni della Regia tesoreria provinciale
spediscono, in raccomandazione, i biglietti logori alla Tesoreria centrale, chiusi in sacchetti senza cucitura ed
impiombati, accompagnati da apposito verbale.
La sezione di Regia tesoreria provinciale in Roma consegna direttamente alla Tesoreria centrale i biglietti da essa
ritirati.
Art. 26. In seguito ad avviso della Direzione generale del Tesoro, il Tesoriere centrale ed il Controllore capo
provvedono pel ritiro dallufficio postale dei pacchi contenenti i biglietti logori.
Art. 27. I biglietti, allarrivo, sono sommariamente riscontrati dal Tesoriere centrale in concorso col
Controllore capo. La Commissione tecnica, di cui allart. 15, valendosi di apposito personale, procede poi alla
contazione ed allesame dei singoli biglietti, stendendo processo verbale.
A queste verificazioni, sempre che si tratti di biglietti provenienti dalle sezioni di tesoreria provinciale, pu
assistere un delegato della Banca dItalia.
Art. 28. Compiuta la verificazione e la contazione dei biglietti di una o pi sezioni di tesoreria, limmissione
di essi nella sacrestia fatta col concorso del Controllore capo e del Delegato della Conte dei conti.
Il Tesoriere centrale si d carico, quale Cassiere speciale, dellammontare dei biglietti logori, riconosciuti
legittimi mediante quietanze di fondi somministrati rilasciate a favore della Sezione di tesoreria provinciale di
Roma e da spedire alla Direzione generale del Tesoro.
Per i propri biglietti logori il Tesoriere centrale li immette nella sacrestia predetta e ne scrittura limporto come
fondo somministrato alla Sezione di tesoreria provinciale di Roma, dalla quale riceve quietanza, e
contemporaneamente se ne d carico, quale Cassiere speciale, con altra quietanze a favore della Sezione di
tesoreria provinciale medesima.
4. Cambio dei biglietti di Stato logori pervenuti alla Tesoreria centrale.
Art. 29. In corrispondenza al carico dei biglietti logori, ed in relazione agli ordini di spedizione di fondi alle
sezioni di tesoreria impartiti dalla Direzione Generale del Tesoro, il Tesoriere centrale, in concorso col controllore
capo e col Delegato della Conte dei conti, preleva dal fondo di scorta altrettanta somma di biglietti dello stesso
taglio dei logori e li invia alle Sezioni predette mediante pieghivalori del Tesoro.
I capi delle sezioni del Tesoro presso le Intendenze di finanza debbono assistere alla verifica dei biglietti in
rappresentanza del Tesoriere centrale.
La sezione di tesoreria di Roma ne effettua il rimborso con quietanza di fondi somministrati rilasciata a favore
del Tesoriere centrale quale Cassiere speciale dei biglietti di Stato.
I biglietti necessari ai bisogni della Tesoreria centrale sono prelevati dal fondo di scorta previa autorizzazione
della Direzione Generale del Tesoro. Il Tesoriere centrale se ne d carico con quietanza di fondo somministrato
71

rilasciata a favore della Sezione di tesoreria provinciale di Roma, la quale, per il corrispondente importo, emette
altra quietanza di fondi somministrati a favore del Tesoriere centrale quale Cassiere speciale dei biglietti di Stato.
Art. 30. La Direzione Generale del Tesoro, tenuti presenti i bisogni della circolazione. La facolt di autorizzare
il cambio dei biglietti di Stato logori, giunti alla Tesoreria centrale, con altrettanti nuovi, anche prima che sia
avvenuta la contazione e lesame dei singoli biglietti, nella misura non superiore ai nove decimi del loro numero
totale.
5. Biglietti di Stato danneggiati.
Art. 31. I biglietti di Stato, parzialmente danneggiati, non sono accettati dalle pubbliche casse pel cambio.
Sulla richiesta dei possessori essi possono essere ricevuti in consegna dalla Tesoreria centrale e dalle sezioni di
tesoreria provinciale, perch ne sia fatto linvio allUfficio di controllo presso la Tesoreria centrale, e siano
sottoposti allesame della Commissione tecnica.
La consegna fatta constare mediante verbale in duplice esemplare contenente le indicazioni di cui al successivo
articolo 35.
Un esemplare del verbale rilasciato allesibitore e laltro viene spedito allUfficio di controllo presso la
Tesoreria centrale unitamente ai biglietti.
Art. 32. I biglietti danneggiati riconosciuti ammissibili al cambio dalla Commissione tecnica, sono consegnati
dal Controllore capo al Tesoriere centrale, perch li assuma in carico nel fondo dei logori, destinati alla
distruzione.
Il Tesoriere centrale procede per questi biglietti, come per quelli logori, secondo le norme stabilite dagli articoli
28 e 29, ponendo a tergo della bolletta la parola danneggiati senza distinzione di provenienza.
Art. 33. I biglietti danneggiati, presentati allesame della Commissione tecnica, sono dichiarati inammissibili
al cambio se non conservano sufficienti caratteri per escludere ogni possibilit di duplicazione nel cambio stesso.
I frammenti di biglietti non ammessi al cambio sono conservati presso la Tesoreria centrale per un periodo di
tempo non inferiore a cinque anni.
Art 34. Il Controllore capo della Tesoreria centrale d partecipazione al Tesoriere centrale e alle sezioni di
Tesoreria che hanno trasmesso i biglietti danneggiati, delle decisioni della Commissione tecnica, autorizzando il
rimborso per il rispettivo valore dei biglietti ammessi al cambio.
Il diritto al rimborso dei biglietti di Stato danneggiati ammessi al cambio si prescrive col decorso di tre anni dalla
data del verbale di presentazione dei biglietti stessi alla Tesoreria centrale o alle Sezioni di tesoreria provinciale.
6. Biglietti di Stato falsi o sospetti di falsit
Art. 35. Tutti gli ufficiali pubblici, tutti i contabili dello Stato e quelli dellIstituto di emissione, ai quali
venissero presentati biglietti di Stato ritenuti falsi, falsificati o sospetti di falsit o di falsificazione, debbono
trattenerli, stendendo processo verbale in triplice esemplare, nel quale siano riportati i contrassegni particolari di
ciascun biglietto, e siano indicati il nome, il cognome, la paternit e il luogo di dimora dellesibitore. Questi deve
firmare il verbale e, ove non possa farlo, richiesta la firma di due testimoni. Un esemplare del verbale rilasciato
allesibitore del biglietto falso, ed un altro viene spedito immediatamente, a cura dellufficio sequestrante,
allautorit di pubblica sicurezza nella cui giurisdizione abbia avuto luogo il sequestro.
E vietato di tagliare in qualunque modo il biglietto falso o sospetto di falsit, per ritenerne una parte e restituire
laltra al presentatore.
Art. 36. I biglietti sequestrati debbono essere spediti o consegnati, insieme col terzo esemplare del verbale,
alla Sezione di tesoreria della rispettiva provincia che, non pi tardi del 5, 15 e 25 dogni mese, li trasmette, con
72

un elenco dei verbali e con lesemplare dei verbali medesimi, allUfficio di controllo presso la Tesoreria centrale,
per essere sottoposti allesame della Commissione indicata allart. 15.
Art. 37. I biglietti pervenuti allautorit giudiziaria in seguito a sequestro direttamente eseguito dagli agenti
della forza pubblica, debbono essere spediti allUfficio di controllo presso la Tesoreria centrale per lesame di
cui allarticolo precedente.
Art. 38. I biglietti riconosciuti legittimi dalla Commissione tecnica, previa apposizione del bollo di legittimit,
sono trasmessi dal Controllore capo al Tesoriere centrale. Questi deve darsene carico nel fondo dei biglietti logori
ed effettuarne il cambio con le formalit stabilite. Il Controllore capo d notizia dei biglietti ammessi al cambio
alle Sezioni di tesoreria e autorizza il rimborso alle parti.
Le Sezioni di tesoreria ne avvisano lautorit di pubblica sicurezza, affinch siano abbandonate le indagini.
Il diritto al rimborso dei biglietti di Stato sospetti di falsit, riconosciuti legittimi, si prescrive col decorso di tre
anni dalla data del verbale di sequestro.
Art. 39. I biglietti di Stato dichiarati dalla Commissione tecnica falsi o falsificati sono restituiti dal Controllore
capo della Tesoreria centrale, insieme ai relativi verbali, alle Sezioni di tesoreria dalle quali pervennero, affinch,
in conformit allart. 2 del Codice di procedura penale, il competente procuratore del Re possa promuovere il
procedimento di legge. A tale effetto debbono pure comunicarsi, in estratto, le risultanze dellesame eseguito
dalla suddetta Commissione, collindicazione del numero e della data della relativa perizia tecnica e del numero
della contraffazione a cui il biglietto appartiene.
I biglietti pervenuti dallAutorit giudiziaria sono ad essa restituiti per lulteriore corso del procedimento.
Le Sezioni di tesoreria sono inoltre tenute ad informare gli uffici dai quali hanno ricevuto i biglietti sospetti di
falsit, dellesito dellesame sui medesimi eseguito.
Art. 40. LAutorit giudiziaria, alla quale occorresse di avere le perizie tecniche dei biglietti falsi, deve
richiederle direttamente allUfficio di controllo presso la Tesoreria centrale il quale le comunicher
esclusivamente in copia.
Art. 41. Le decisioni dellAutorit giudiziaria sui Biglietti denunziati come falsi debbono essere partecipate
dallAutorit medesima al Ministero delle finanze Direzione generale del Tesoro a cui vengono anche trasmessi
i corpi di reato, dopo ultimato il processo, per essere dati in custodia alla Cassa speciale.
7. Accertamento ed abbruciamento dei Biglietti di Stato ritirati dalla circolazione.
Art. 42. I biglietti di Stato concentrati nella Tesoreria centrale (Cassa speciale) ed annullati, debbono essere
verificati in sede di abbruciamento per quantit e valore e distrutti entro sei mesi dal loro ritiro dalla circolazione.
Art. 43. La verificazione dei biglietti di Stato, in sede di abbruciamento, per quantit e valore, di cui allarticolo
precedente deve essere fatta a cura del Controllore capo della Tesoreria centrale e del Delegato della Conte dei
conti, con lintervento di un ispettore del Tesoro o di altro funzionario della Direzione Generale del Tesoro.
Tale verifica, nonch quella di cui al precedente art. 27, pu, con decreto del Ministero delle finanze, essere
limitata allesame ed alla contazione dei biglietti nella misura non inferiore al dieci per cento del loro numero
totale.
Le mazzette di biglietti da verificarsi sono estratte saltuariamente dai diversi pacchi.
I biglietti verificati sono distrutti mediante abbruciamento collintervento del Tesoriere centrale, del Controllore
capo della Tesoreria centrale e del Delegato della Conte dei conti ed alla presenza di un funzionario della
Direzione Generale del Tesoro.
Art. 44. Tanto delle operazioni di verifica, quanto di quelle di abbruciamento, fatto constare mediante distinti
verbali

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TITOLO V.
ISPEZIONI E VERIFICHE.
Art. 45. Indipendentemente dalle ispezioni che fossero disposte dal Direttore generale del Tesoro, i valori in
custodia presso la Cassa speciale della Tesoreria centrale debbono essere verificati ad ogni chiusura di esercizio
o al termine di gestione.
Un esemplare del rispettivo verbale deve essere posto a corredo del conto giudiziale del Tesoriere centrale quale
cassiere speciale.
Visto, dordine di Sua Maest il Re:
Il Ministro per le finanze:
DI REVEL

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Legge 23 dicembre 1935XIV, n. 2393.


Conversione in legge del Regio decretolegge 20 maggio 1935XIII, n. 874, che autorizza a ritirare dalla
circolazione le attuali monete di argento e ad emettere biglietti di Stato.
Gazzetta Ufficiale del Regno dItalia n. 21 del 27 gennaio 1936XIV
VITTORIO EMANUELE III
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONT DELLA NAZIONE

RE DITALIA
Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvato:
Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue:
Articolo unico. convertito in legge il R. decretolegge 20 maggio 1935XIII, n. 874, che autorizza a ritirare
dalla circolazione le attuali monete di argento e ad emettere biglietti di Stato.
Ordiniamo che la presente, munita del sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta ufficiale delle leggi e dei
decreti del Regno dItalia, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.
Data a Roma, add 23 dicembre 1935 Anno XIV
VITTORIO EMANUELE.
MUSSOLINI DI REVEL.
Visto, il Guardasigilli: SOLMI.

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Decreto Ministeriale 23 novembre 1944.


Caratteristiche dei biglietti di Stato.
Gazzetta Ufficiale del Regno dItalia n. 92 del 9 dicembre 1944
IL MINISTRO PEL TESORO
Visto lart. 1 del R. decretolegge 20 maggio 1935, n. 874;
Visto lart. 7 del regolamento sui biglietti di Stato approvato col predetto R. decretolegge 20 maggio 1935, n.
874;
Considerato che la fabbricazione e la emissione dei biglietti di Stato da lire 5 e 10 autorizzata con i decreti
Ministeriali 16 ottobre 1942, n. 129130, 14 aprile 1943, n. 103838, e 14 aprile 1943, n. 103839, non stata
completamente portata a termine e che in conto dei quantitativi autorizzati rimangono ancora da emettere altri
biglietti dei tagli sopra indicati;
Visto il decreto Ministeriale 8 aprile 1944, n. 102, che ha autorizzata la fabbricazione e la emissione di un altro
contingente di biglietti di Stato da L. 1, 2, 5 e 10;
Determina:
Art. 1.
I biglietti di Stato ancora da emettere in esecuzione dei decreti Ministeriali sopra citati e per la costituzione del
fondo di scotta pel cambio dei logori hanno le caratteristiche indicate negli articoli seguenti.
Art. 2.
Le caratteristiche dei biglietti di Stato da L. 10 sono le seguenti:
Formato Il formato rettangolare di mm. 93 58 per la carta e del formato stampa di mm. 85 x 50 per il recto
e 84 x 49) per il verso.
Filigrana I biglietti sono stampati su carta bianca portante una filigrana a chiaroscuro, posta al centro del
biglietto, e formata da un fiore centrale stilizzato accompagnato lateralmente da due fogli, pure stilizzati, e due
piccoli fiori a forma di tulipano.
Recto Il recto del biglietto, stampato in calcografia, si suddivide in tre parti, una centrale e due laterali; quella
centrale cos disposta: in alto da una cornicetta di rettangoli bianchi e neri, seguono le diciture Italia su
fondo chiaro, e biglietto di Stato a corso legale in caratteri bianchi su fondo scuro; un rosone, in linea bianca su
fondo retinato a linea nera, sostenuto da due elementi di linea bianca formati ognuno da quattro rosoncini; al
centro, uno spazio, riservato per il riscontro della filigrana, leggermente tintato da un fondino; sotto questo una
cornicetta rettangolare, a bianco e nero, racchiude due rosoni simmetrici di bianco linea con motivo decorativo
al centro.
Le due parti laterali sono composte da due elementi simmetrici di bianco linea, con motivo decorativo, riempiti
nella parte interna da perline e cordoni; al margine della linea bianca un motivo di linea nera racchiuso da un
filetto nero determina il margine del biglietto.
In alto e in basso una cornice di quattro elementi ondulati di linea bianca seguiti da quattro fondini geometrici
riproducenti la cifra 10 terminanti con un listello, sono posti il numero e la serie del biglietto; nel centro a
sinistra, leffige di Giove in profilo; a destra, in carattere nero contornato da un filetto bianco la dicitura Vale
dieci lire intrecciata con la cifra 10, in bianco appoggiata su di un rettangolo formato da due listelli a
scacchiera su fondino grigio; seguono le firme: Il Direttore generale del Tesoro f. f. G. Ventura, Il Cassiere
speciale Giovinco, V. per la Corte dei conti Simoneschi.
Fuori cornice sono poste le leggende: a sinistra I. P. S. Off. Carte Valori a destra G. Mattaloni dis.
Verso Il verso del biglietto, a stampa litografica, composto da un disegno principale e da un sottofondo.
Il disegno principale cos disposto: una cornicetta decorativa in linea bianca; entro questa, a destra e sinistra,
due figure allegoriche maschili, rappresentanti lindustria e lagricoltura, sono poggiate su un festone composto
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da elementi di linea bianca con intrecci di cordoni nella parte centrale e collegati in alto da un nastro perlinato; al
centro uno spazio quadrato portante la cifra 10 su fondo grigio incorniciato dai lati da due striscie decorative
che racchiudono nuovamente la cifra 10 lire in bianco su fondo scuro, sotto questo sono posti i decreti di
emissione e delle caratteristiche e precisamente: a sinistra il R. decretolegge 20 maggio 1935, n. 874, a destra il
decreto Ministeriale 23 novembre 1944; la parte superiore porta una tabella recante le leggende: La legge
punisce i fabbricatori e gli spacciatori dei biglietti falsi circondata da un rosone in linea bianca.
Il disegno riempito da un fondino geometrico riproducente la cifra 10.
Un sottofondo unito, litografico, colorisce lintero disegno principale.
Colori Il biglietto stampato nei seguenti colori:
recto bleu;
verso fondo grigio, disegno principale bleu nero.
Art. 3.
I biglietti di Stato da L. 5 hanno le seguenti caratteristiche:
Formato Il formato rettangolare di mm. 93 58 per la carta e del formato stampa di mm. 85 50 per il recto
e 84 49 per il verso.
Filigrana I biglietti sono stampati su carta bianca portante una filigrana a chiaro scuro, posta al centro del
biglietto, e formata da un fiore centrale stilizzato accompagnato lateralmente da due foglie, pure stilizzate, e due
piccoli fiori a forma di tulipano.
Recto Il recto del biglietto, stampato in calcografia, cos composto: cornice con doppia fila di baccellatura
di cilindri e perline, con angoli a quattro elementi isolati su fondo scuro su cui stacca, in chiaro, la cifra 5.
In basso, una fascia decorativa a forma rettangolare e fondo scuro con ornato decorativo chiaro formato da due
candelabre simmetriche di fogliame e fiori stilizzati. Nella parte centrale uno scudo Sannitico, avente nella parte
superiore un cartiglio portante la parola Italia e circondato posteriormente da un festone di alloro. Nellinterno
dello scudo sono stampate in carattere romano, le leggende: Biglietto di Stato a corso legale lire cinque:
seguono le firme: Il Direttore generale del Tesoro f. f. G. Ventura a sinistra, Il Cassiere speciale Giovinco a destra,
V. per la Corte dei conti Simoneschi al centro.
A sinistra dello scudo posto un medaglione ovale con la testa di Minerva, di Turi, in chiaroscuro. A destra, un
ovale corrispondente, riempito di un ornato modernamente stilizzato di foglie e fiori staccanti in chiaro su fondo
scuro, in centro la cifra 5 in nero filettata di bianco e ombreggiata.
I due ovali e lo scudo sono sistemati su un fondino a tonalit uniforme; fuori cornice, in basso a sinistra, posta
la leggenda a carattere capillare: I. P. S. Officina Carte Valori, a destra R. Garasi.
Verso Il verso, stampato in litografia, cos composto: una cornice formata da un perlinato con gli angoli e il
centro dei lati maggiori in aggetto; lateralmente due candelabre con ornato chiaro di fogliette e fiori stilizzati su
fondo scuro; al centro del biglietto su fondino chiaro la cifra 5 sovrastante la parola lire entrambi incorniciati
da due grandi tralci di fogliame stilizzato, portanti nella parte superiore un cartiglio coi decreti delle caratteristiche
e precisamente: a sinistra il R. decretolegge 20 maggio 1935, n. 874, a destra del decreto Ministeriale 23
novembre 1944 e nella parte inferiore un altro cartiglio con la dicitura La legge punisce i fabbricatori e gli
spacciatori di biglietti falsi.
Il fondo del verso, in litografia, presenta: una fascia orizzontale centrale composta di tre fascie minori di cui la
centrale pi larga di tonalit pi scura; il rimanente del fondo, pi chiaro della fascia, formato da elementi
romboidi con in centro la cifra 5.
In alto sono posti rispettivamente: a sinistra, il numero della serie, a destra, quello del biglietto; in basso ripetuto,
a sinistra, il numero del biglietto, a destra quello della serie.
Colori Il biglietto stampato nei seguenti colori:
recto viola;
verso viola scuro.
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Art. 4.
I biglietti di Stato da L. 2 hanno le seguenti caratteristiche:
Formato Il formato rettangolare di mm. 83 46 per la carta e del formato di stampa recto e verso di mm. 77
x 40.
Filigrana I biglietti sono stampati su carta bianca portante una filigrana in chiaroscuro, orizzontale, a righe
ondulate continue.
Recto Il recto del biglietto, a stampa tipografica, si compone di un fondino e di un disegno principale.
Il fondino composto: a sinistra, da tenni linee verticali continue poste sotto la vignetta; a destra da motivi
esagonali contornati da doppi circoletti ed interrotto, al centro, da un disegno ornamentale intrecciato, sul quale
sono ripetute in bianco le sigle L. 2, nellinterno di questo posta la cifra araba 2 attorno a questultima, fra
due filetti ondulati irregolari, ripetuto in lettere il valore lire due racchiude il fondino una cornicetta
rettangolare formata da doppi disegni ottagonali.
Il disegno principale composto: da una vignetta alla sinistra del biglietto, formata da un motivo decorativo
rettangolare interrotto, in alto, da un cartiglio che porta la leggenda Italia in basso, da altro uguale cartiglio
con la leggenda Ministero del Tesoro al centro da un ovale perlinato che racchiude una testina femminile di
profilo, raffigurante lItalia; al centro del biglietto, della leggenda: Biglietto di Stato a corso legale lire due,
in carattere romano; una piccola losanga porta il valore in cifra. Le firme, poste in basso, sono: Il Direttore
generale del Tesoro f. f. G. Ventura, a sinistra, Il Cassiere speciale Giovinco, a destra, V. per la Corte dei conti
Simoneschi al centro.
In alto sono posti rispettivamente: a sinistra, il numero delle serie, a destra, il numero del Biglietto; in basso sotto
la leggenda due lire ripetuto: a sinistra, il numero del biglietto, a destra, quello della serie.
Verso Il verso del biglietto, a stampa tipografica, si compone del seguente complesso disegno principale: un
fondino decorativo rettangolare formato da piccoli disegni a mandorla interrotto al centro da una tabellina
esagonale contornata da stellette a quattro punte intercalate da piccoli cilindri; al centro di questa vi posta la
leggenda, a carattere bastoncino capillare: La legge punisce i fabbricatori e gli spacciatori di biglietti falsi; a
sinistra e destra in due circoli a cornice geometrica con fondino retinato, vi ripetuto il valore del biglietto,
tratteggiato in cifra araba, ed intrecciato dalla leggenda, a carattere vuoto, Lire al centro, in alto, un rettangolino
porta la leggenda R. decretolegge 20 maggio 1935, n. 874, in basso altro uguale rettangolo la leggenda decreto
Ministeriale 23 novembre 1944; racchiude il disegno principale una cornicetta a forma di nastro arrotolato avente
agli angoli quattro elementi decorativi uguali che portano inciso a carattere vuoto, la cifra in numero 2. Fuori
della cornice a destra, posta verticalmente a carattere capillare la leggenda: Istituto Poligrafico dello Stato
Officina Carte Valori.
Colori Il biglietto stampato nei seguenti colori:
recto fondino giallo, disegno principale verde oliva;
verso gialloarancio.
Art. 5.
I biglietti di Stato da L. 1 hanno le seguenti caratteristiche:
Formato Il formato rettangolare di mm. 78 x 42 per la carta e del formato di stampa, recto e verso di mm. 72
36.
Filigrana I biglietti sono stampati su carta bianca portante una filigrana, in chiaro scuro, orizzontale a righe
ondulate continue.
Recto Il recto del biglietto, a stampa tipografica, si compone di fondino e di un disegno principale.
Il fondino composto: a sinistra, da tenui linee verticali continue poste sotto la vignetta, a destra, da brevi tratti
orizzontali terminanti in segni triangolari; al centro della parte destra, dalle sigle L. 1, portanti incise verticalmente
in bianco, nel corpo del carattere, la leggenda lire una una cornicetta geometrica di circoletti bianchi vuoti
racchiude la seconda parte del fondo.
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Il disegno principale cos composto: una vignetta alla sinistra del biglietto, formata da un motivo decorativo
rettangolare, con al centro un ovale che racchiude una testina femminile di profilo, raffigurante lItalia; attorno a
questa, tra due filetti, la leggenda: Italia Ministero del Tesoro.
Al centro del biglietto, la leggenda: Biglietto di Stato a corso legale lire una, in carattere romano; una piccola
losanga riporta il valore in cifra.
Le firme, poste in basso, sono: Il Direttore generale del Tesoro f.f. G. Ventura a sinistra, Il Cassiere speciale
Giovinco a destra, V. per la Corte dei conti Simoneschi al centro.
In alto, sopra la sigla L. 1, sono posti rispettivamente: a sinistra il numero della serie, a destra il numero del
biglietto; in basso, sotto la leggenda una lira ripetuto, a sinistra il numero del biglietto, a destra quello della
serie.
Verso Il verso del biglietto, a stampa tipografica, si compone del seguente disegno principale: un fondino unito
rettangolare con al centro un ovale nel quale posta, a carattere capillare, la leggenda La legge punisce i
fabbricatori e gli spacciatori di biglietti falsi; a sinistra e destra, due circoli a cornice geometrica, portano
nellinterno un fondino righettato orizzontale, sul quale ripetuto il valore del biglietto in cifra araba e la lettera
L intrecciata fra di loro e disegnate in chiaroscuro.
Al centro, in alto, un rettangolino bianco con la leggenda R. decretolegge 20 maggio 1935, n. 874, in basso un
altro uguale rettangolino con la leggenda decreto Ministeriale 23 novembre 1944.
Racchiude il disegno principale una cornicetta decorativa riproducente piccoli disegni a forma di gigli.
Fuori della cornice a destra, posta verticalmente ed a carattere capillare, incisa la leggenda Istituto Poligrafico
dello Stato Officina Carte Valori.
Colori Il biglietto stampato nei seguenti colori:
recto fondino rosso chiaro, disegno principale bruno;
verso verde oliva.
Il presente decreto sar registrato alla Corte dei conti e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno.
Roma, add 23 novembre 1944
Il Ministro: SOLERI
Registrato alla Corte dei conti, add 27 novembre 1944
Registro Tesoro n. 1, foglio n. 192 LONGO

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