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Spinte speculative sui cereali, un furto inaccettabile Lallarme di Edoardo Cignoli (LP Suisse Capital)

Lugano, 13 aprile 11 - C qualcosa di insano nel mercato delle commodities. Che il prezzo del petrolio sia oggetto di spinte speculative ormai acclarato: ottimo larticolo in proposito di QualEnergia.it (a firma di Fabio Catino), ove giustamente si ricorda che la crisi libica solo una scusa, in quanto le esportazioni da quel Paese rappresentano l1% del totale delle esportazioni dei principali produttori (a conferma di quanto sottolineato nellintervista rilasciata da Edoardo Cignoli a Borsa&Finanza del 5 marzo scorso). Ma ora sono in tensione anche il prezzo del mais e dellavena. La preoccupazione espressa sempre dal business consulting di LP Suisse Capital, il quale fa notare come alla borsa di Chicago i future sui cereali segnano una costante ascesa. Significa mettere le mani nelle tasche delle persone e rubare a pi non posso il parere del finanziere di Lugano. Se per il petrolio si pu prevedere una flessione per il prossimo autunno non sussistono le condizioni per domande addizionali di petrolio, anzi -, sar bene tener desta lattenzione sulle manovre speculative sulle commodities di largo consumo: queste manovre al rialzo possono determinare tensione sui mercati e un ulteriore depauperamento del potere dacquisto di unampia fascia di popolazione. Non possiamo permettere e linvito rivolto anche ai governi centrali - che pane, pasta, riso possano subire incrementi che possono oscillare da un pi 15 fino a un pi 30%. E smettiamola di enfatizzare il prezzo delloro ribadisce Cignoli -, destinato, come gi ho scritto, a subire un ribasso dellordine del 20-25% entro il prossimo autunno: loro non materia prima che si traduce in cibo, i cereali s, loro un mercato speculativo quasi elitario, quello dei beni di base tocca da vicino la capacit di spesa di molte persone. Ecco un chiaro esempio di finanza non etica.

Come intervenire per raffreddare queste spinte speculative? Volendo semplice conclude Cignoli -: le autorit preposte, a livello internazionale, possono e devono fissare delle regole che vietino le speculazioni selvagge nellarea delle materie prime. Queste speculazioni possono essere esiziali anche per il piccolo risparmiatore che affida i propri risparmi a qualche promotore. Nel contempo, si evita quel rialzo dei prezzi dei prodotti finali che, come gi detto, pu mettere in ginocchio la gente comune in difficolt economica.
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