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A spasso tra i titoli storici

E un nuovo inizio titolava ieri la Repubblica per presentare un giornale rinnovato e una nuova veste grafica. Linizio stato quasi quarantanni fa, 14 gennaio 1976. Sul primo numero del quotidiano fondato e diretto da Eugenio Scalfari il titolo di apertura recitava: Lincarico a Moro, ma la sfida sulleconomia; Giorgio Bocca firmava il servizio Innocenti, come si uccide una fabbrica, Bruno Corbi e Roberto Chiodi anticipavano ai primi lettori Antimafia, un documento segreto ed Edgardo Bartoli da Madrid raccontava La nuova Spagna scende in piazza contro il regime. Titoli urlati perch quello che voleva essere, e sarebbe divenuto, un grande quotidiano di informazione aveva scelto il formato tabloid e su di esso aveva dovuto declinare i propri contenuti. Una, la pi concreta e visibile, innovazione che la Repubblica introdusse nel panorama dellinformazione nazionale, cui tante altre ne seguirono fino a divenire quella piattaforma che comprende oggi ledizione cartacea, quella su tablet, il sito internet. Un lungo percorso che sar possibile ripercorrere durante levento organizzato a Milano per Next, la Repubblica degli innovatori. Davanti al Piccolo Teatro , sede degli incontri ,sono stati infatti montati una cinquantina di pannelli per raccontare la storia del quotidiano attraverso le sue prime pagine. Una selezione estrema e, certamente, non esaustiva se solo si pensa che di prime pagine per ricostruire la storia e la cronaca di questi quasi quarantanni bisognerebbe sfogliarne pi di 13mila. Il percorso , naturalmente, cronologico a partire proprio da quel 14 gennaio 1976. Ma la vera suggestione seguire lo sviluppo degli argomenti saltando nel tempo. Cos quellincarico a Moro ha il suo tragico sviluppo il 16 marzo del 1978: Moro rapito dalle Brigate rosse. Fino allepilogo del 10 maggio 1978: Lassassinio di Moro. Provvisorio giacch oggi si parla di una nuova commissione parlamentare dinchiesta e si moltiplicano misteri e possibili depistaggi. E il racconto degli anni di piombo che ben si comprende tra La rabbia studentesca esplode allUniversit di Roma (19 febbraio 1977) quando indiani metropolitani e autonomi cacciarono Luciano Lama dalla Sapienza e lomicidio di Guido Rossa, 25 gennaio 1979: Le Br sparano al Pci. Assassinato un sindacalista a Genova. Mentre si preparava lennesima strage: 3 agosto 1980: Un massacro. A Bologna cento morti e duecento feriti. C la prova: stata una bomba. Tragedie e misteri ma anche involontaria ironia come nella sfilata di titoli che provano a raccontare la politica italiana in un crescendo (o calando) rossiniano. Ci sono passaggi fondamentali: Un socialista al Quirinale. Pertini eletto con 832 voti (10 luglio 1978) e sar il Presidente pi amato dagli italiani a riportare a Roma la salma del pi popolare e stimato segretario del Pci, Enrico Berlinguer (Lultimo

viaggio con Pertini, 12 giugno 1984) e ancora lui ad esultare il 13 luglio 1982 al fianco di Helmut Smith per LItalia campione del mondo. La prima Repubblica scivola nella seconda: Ha vinto Berlusconi, 29 marzo 1994; Mani pulite su Berlusconi: inquisito per corruzione, 23 novembre 1994. Una vicenda non ancora conclusa e pi volte interrotta. Come il 22 aprile 1996 Ha vinto lUlivo. Ma gi il 10 ottobre 1997 Laddio di Prodi, Bertinotti silura il governo DAlema: elezioni. Berlusconi: larghe intese e, esattamente un anno dopo, La sinistra perde il governo. La replica il 20 maggio 2006: Fiducia, Prodi supera lesame, ma gi il 7 dicembre 2007 soltanto Prodi si salva e, il 25 gennaio 2008 si certifica La sconfitta di Prodi. Finisce che il 15 aprile 2008 LItalia a Berlusconi e Bossi. Veltroni e Di Pietro al 38% E lomino di Altan commenta: Chiedo lintervento della protezione civile. Basteranno gli scandali, le papi girl s le dieci domande di Beppe DAvanzo perch, il 13 novembre 2011, sulla foto notturna di una berlina che lascia il Quirinale si titoli Berlusconi lascia. Piazza in festa. A seguire, l1 agosto 2013, La condanna definitiva e, il 5 ottobre, Fuori dal Senato. Poi ci saranno Monti, la crisi di governo, le primarie di Bersani e, il 26 febbraio 2013 Boom di Grillo, Italia ingovernabile. (la Repubblica Milano, 28 marzo 2014)

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