You are on page 1of 1

18

n.98

di

Satira

Mimmo Attanasii

dimmitutto@teramani.info

Occhio ai benefattori
Le promesse si squaglieranno al sole di giugno
rebbe mai di sbarrare? Senza alcun dubbio, la risposta il Paese di Bengodi. Nessuna burla ai danni dei creduloni, ma la pietra che rende invisibile, lelitropia, pare proprio labbiano trovata i calandrini delle onlus. Le mani tese a volte inducono in tentazione, a prendersi tutte due le braccia. E lo fanno. Altroch se lo fanno! Poco tempo fa, stampato sopra un manifesto, che promuoveva la recita di una celebre attrice in citt, si nascondeva non tanto ma di certo abusivamente secondo quanto riportato dai quotidiani locali, il logo di una organizzazione non governativa nata per combattere la fame e gli squilibri tra nord e sud del mondo. Ci si aggrappa a tutto afnch si possa attrarre un target per opinione comune sensibile a tutte quelle iniziative di sensibilizzazione e attivazione della societ civile, esperienze concrete di sostenibilit ed economia solidale; volontariato ed educazione alla cittadinanza mondiale. Peccato che lassociazione in questione non era a conoscenza della presunta strumentalizzazione in un evento che nulla aveva a che vedere con la mission di un movimento mosso da un esigenza sentita da tutti, da una coscienza popolare, da una necessit condivisa, complice una presa di coscienza sempre pi diffusa e responsabile dei doveri di ciascun uomo verso i suoi simili. Figura magra per il promoter dellattrice. Non dovrebbe mai essere ammissibile assoggettare un bene non negoziabile come la solidariet a variabili dipendenti e non denite. Sarebbe saggio di alzare la testa e drizzare le orecchie. Di non cronicizzare una dipendenza, di fuggire da quella gabbia di reciproca strumentalizzazione. Meglio non essere oggetto di bont, neanche di quella vera, poich bello essere soggetti di diritti, padroni e gestori della qualit della propria vita. Onlus che truffa. Ristoranti, alberghi, santoni, club erotici. Oltre 3 mila nte organizzazioni no prot sono state scoperte in tre anni (Onlus che truffa, di Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli, LEspresso del 15 ottobre 2007). E altre frodi spuntano ovunque. Per rubare fondi o evadere le tasse. Ai danni del sco e dei veri volontari. Un segnale arriva dritto da una assistente educatrice dequalicata. Una signora e madre di famiglia di 52 anni, precaria che a bella posta casca a fagiolo

come pedina di societ che usano indisturbate e come vogliono denaro pubblico. Racconta lei stessa delle proprie vicissitudini lavorative: Ho lavorato per 9 anni in un istituto professionale, come assistente educatrice seguendo un ragazzo disabile. Dopo 9 anni sono stata dirottata ad altra scuola perch il mio posto doveva essere ricoperto da una superdotata di alt(r)e conoscenze e rigorosamente in possesso della sola licenza di terza media, come la

ual quel paese dove imperversano miriadi di cavallette con il lampeggiatore rosso acceso per aprire varchi che nessuno si sogne-

moglie di Cetto La Qualunque. Dapprima, avevo 18 ore settimanali che si sono ridotte piano piano a 14 per fare largo a giovani donne avvenenti. Lanno appresso, le ore si riducono drasticamente a 12 settimanali perch non c pi posto per me, donna ormai priva di accessori che solo la giovinezza concede in comodato duso. E aggiunge, per concludere: Undici anni di professionalit, di serio impegno, posti e accomodati con garbo senza cortesia in una panchina dimessa con 12 ore settimanali, pari a 360 euro al mese di stipendio. Durante una delle solite campagne elettorali, nel febbraio 2013, un noto politico della mia zona, oculatamente controllata dalla maa bianca, in una riunione allinterno della cooperativa per cui lavoro, ha tirato fuori da un cilindro usato una magia stanca da circo Barnum. Limmancabile promessa di un avanzamento di livello e conseguente gratica economica se lurna avesse premiato linvocato di turno. Povera signora. La pagliacciata della riunione ha reso a lei e alle sue colleghe un abbassamento del livello di assunzione. Da assistente educatrice a operatore socio assistenziale. Tutto ci, afnch la cooperativa onlus potesse aggiudicarsi un appalto per le scuole superiori giocando sulla pelle dei lavoratori. Semplice come bere un bicchiere dacqua. E chi te la nega in Italia lacqua?! Il sindacato pare sia deciso questa volta a dissotterrare lascia di guerra. Ma non troppo. Forse a scorgere appena il manico. Chiss! Vale la pena scavare tanta terra per la riconquista di un diritto acquisito? Molti dipendenti hanno aderito. Di pi quelli che si sono ritirati. A maggio si vota e sul tavolo della trattativa ci sono promesse succulente pronte a squagliarsi al sole di giugno. n

You might also like