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Sete di Parola

a cura di www.qumran2.net

Lampada per i miei passi la tua parola,
luce sul mio cammino
Salmo 118
20/7/2014 26/7/2014
XVI Domenica Tempo Ordinario
nno
!an"elo del "iorno, commento e pre"#iera
0
Domenica 20 luglio 2014
$ %al !an"elo secondo &atteo 1',24(4'
Lasciate che luna e laltro crescano insieme fno alla
mietitura.

)n *uel tempo, +es, espose alla -olla un.altra para/ola, dicendo0 )l re"no dei
cieli simile a un uomo c#e #a seminato del /uon seme nel suo campo1 &a,
mentre tutti dormi2ano, 2enne il suo nemico, semin3 della 4i44ania in me44o
al "rano e se ne and31 5uando poi lo stelo cre//e e -ece -rutto, spunt3 anc#e
la 4i44ania1 llora i ser2i andarono dal padrone di casa e "li dissero0 6Si"nore,
non #ai seminato del /uon seme nel tuo campo7 %a do2e 2iene la 4i44ania781
9d e"li rispose loro0 6:n nemico #a -atto *uesto;81 9 i ser2i "li dissero0 6!uoi
c#e andiamo a racco"lierla781 6<o, rispose, perc#= non succeda c#e,
racco"liendo la 4i44ania, con essa sradic#iate anc#e il "rano1 Lasciate c#e
l.una e l.altro crescano insieme >no alla mietitura e al momento della
mietitura dir3 ai mietitori0 ?acco"liete prima la 4i44ania e le"atela in -asci per
/ruciarla@ il "rano in2ece ripontelo nel mio "ranaio81 9spose loro un.altra
para/ola, dicendo0 )l re"no dei cieli simile a un "ranello di senape, c#e un
uomo prese e semin3 nel suo campo1 9sso il pi, piccolo di tutti i semi ma,
una 2olta cresciuto, pi, "rande delle altre piante dell.orto e di2enta un
al/ero, tanto c#e "li uccelli del cielo 2en"ono a -are il nido -ra i suoi rami1
%isse loro un.altra para/ola0 )l re"no dei cieli simile al lie2ito, c#e una
donna prese e mescol3 in tre misure di -arina, >nc#= non -u tutta lie2itata1
Autte *ueste cose +es, disse alle -olle con para/ole e non parla2a ad esse se
non con para/ole, perc#= si compisse ci3 c#e era stato detto per me44o del
pro-eta0 prir3 la mia /occa con para/ole,
proclamer3 cose nascoste >n dalla -onda4ione del mondo1 Poi con"ed3 la
-olla ed entr3 in casa@ i suoi discepoli "li si a22icinarono per dir"li0 Spie"aci
la para/ola della 4i44ania nel campo1 9d e"li rispose0 Bolui c#e semina il
/uon seme il Ci"lio dell.uomo1 )l campo il mondo e il seme /uono sono i
>"li del ?e"no1 La 4i44ania sono i >"li del &ali"no e il nemico c#e l.#a
seminata il dia2olo1 La mietitura la >ne del mondo e i mietitori sono "li
an"eli1 Bome dun*ue si racco"lie la 4i44ania e la si /rucia nel -uoco, cosD
a22errE alla >ne del mondo1 )l Ci"lio dell.uomo manderE i suoi an"eli, i *uali
racco"lieranno dal suo re"no tutti "li scandali e tutti *uelli c#e commettono
ini*uitE e li "etteranno nella -ornace ardente, do2e sarE pianto e stridore di
denti1 llora i "iusti splenderanno come il sole nel re"no del Padre loro1 B#i #a
orecc#i, ascolti;1
SPUNTI DI RIFLESSIONE FBP&()taliaG
1
l tema di questa settimana tratta della
pazienza di Dio. Noi talvolta ci
chiediamo come Dio non intervenga
nel mondo per punire le persone
cattive, on riusciamo a giustificare la
promiscuit di bene e di male nella
situazione storica delluomo.
!orremmo una chiesa di "puri", una
comunit animata da una grande
perfezione e come ai tempi di #es$,
#iacomo e #iovanni avrebbero voluto
far scendere dal cielo un fuoco per
distruggere i samaritani inospitali,
cos% noi oggi vorremmo che Dio
faccia precipitare una bomba atomica
intelligente che faccia scomparire
dalla terra tutti quelli che non
condividono i nostri estremismi. Dio
non agisce cos%. &gli preferisce
pazientare, per donare a tutti
lopportunit e il tempo a tutti di
convertirsi, per permettere che lo
'pirito 'anto venga in nostro aiuto e
ci dia occhi puri per vedere il mondo
con i suoi occhi. Nella situazione
storica del nostro mondo c( un
intreccio di bene e di male, mentre noi
vorremmo sempre chiarezza, in modo
da tenere separato ci) che ( delle
tenebre da ci) che proprio della luce.
Dallufficio delle letture di questa
settimana capiamo che questa
separazione (, non solo impossibile,
ma anche inopportuna perch*
manichea. Nonostante le sue
ambiguit la situazione presente ( il
campo, per noi cristiani, in cui si
compie il difficile esercizio del
discernimento, in cui lo 'pirito 'anto
c( di grandissimo aiuto. +l brano della
prima lettura ( tratto dal libro della
'apienza. &sso ci indica lamore
paziente e misericordioso di Dio "che
giudica con mitezza". Da oltre un
anno questo ( il chiodo fisso su cui
batte papa ,rancesco, che non fa
che ripetere- non cercare Dio fuori di
te. chi sono io per giudicare laltro. +l
salmo ci dice che quando una
esistenza ( fata di tribolazione e di
tentazione il credente trova, nella
potenza di Dio, la speranza di non
essere abbandonato a se stesso-
"'ignore, Dio di piet...Dio fedele,
volgiti a me e abbi misericordia.." /a
seconda lettura ( tratta dalla lettera di
'. 0aolo ai 1omani. +n essa lapostolo
ci sollecita a sperare nello 'pirito
'anto, il quale prega con insistenza in
noi "con gemiti inesprimibili" e ci
insegna a pregare come piace a Dio,
affinch* il 1egno di Dio circoli in noi e
nella storia. +l 1egno di Dio ( come la
pasta lievitata che cresce sollevata
dal fermento del lievito senza fare
alcun rumore. /a terza lettura della
liturgia della parola odierna ci offre tre
parabole, tratte dal vangelo di 2atteo,
in cui #es$ ci insegna la pedagogia
del 0adre- la pazienza. /a pazienza di
Dio non ( rassegnazione o
disimpegno ma attesa amorosa
perch* tutti arrivino alla conversione
ed accolgano, nel loro cuore, il "
1egno dei cieli... il 1egno di Dio". /a
prima delle tre parabole, quella del
buon grano e della zizzania, mette in
evidenza che bene e male spesso
germogliano insieme nel cuore della
stessa persona. + male attraversa
tutta lumanit, la chiesa, oltre che il
cuore di ciascuno di noi e noi, troppo
spesso, con la nostra scarsa
vigilanza, contribuiamo a diffonderlo.
2a allorch* diventiamo consapevoli
che, grano e zizzania, sono cresciuti
insieme, siamo presi dallimpazienza
e, anticipando il giudizio che spetta a
Dio, vorremmo precederlo
usurpandogli il privilegio. 3uesta
2
separazione avverr, s%, ma suo
tempo- "al tempo della mietitura... /a
mietitura rappresenta la fine del
mondo, e i mietitori sono gli angeli".
4l tempo di #es$, ma non solo, cera
chi avrebbe desiderato un intervento
di Dio che eliminasse il male alla
radice. #es$, invece, in questo brano
del vangelo, ci parla di pazienza di
Dio, che non ( qualcosa di diverso
dallamore. Non ( nello stile di Dio, il
,iglio lo conosce bene, voler forzare
le coscienze o sorprendere qualcuno
nella colpa. +l suo stile ( attendere,
aspettare che nel colpevole maturi la
conversione. /e successive due
parabole contenute nel brano
matteano che, la liturgia odierna offre
alla nostra riflessione, ci parlano della
iniziale piccolezza che il "1egno di
Dio" ha al suo esordio- dodici apostoli,
un granello di senape se paragonato
alla popolazione del mondo allora
conosciuto. una piccola quantit di
lievito, se paragonato a quaranta 5g
di farina. Nonostante la sproporzione
il loro comportamento e la loro
testimonianza, col tempo, hanno
cambiato il mondo. 4nche noi siamo
invitati a cambiare il mondo
coniugando strettamente parola ed
azione. 'iamo, pertanto, chiamati a
vivere nella piccolezza, nella
pazienza e nel nascondimento, come
il 2aestro e 'alvatore nostro ci ha
insegnato.
PER LA PREGHIERA F&adeleine %e/relG
H Si"nore,
c#e continuamente ci incitasti
a star s2e"li
a scrutare lIaurora
a tenere i piedi nei cal4ari
e non nelle panto-ole,
-aI c#e non ci appisoliamo
sulle nostre poltrone
nei nostri an-ratti
nelle culle in cui ci dondola
*uesto mondo di pe44a,
ma siamo sempre attenti a percepire
il mormorio della tua 2oce
c#e continuamente passa
tra le -ronde della 2ita
a portare -rescura e no2itE1
CaI c#e la nostra sonnolen4a
non ci di2en"a "iaci"lio di morte
e ( caso mai ( dacci tu un calcio
per star desti e ripartire sempre1
6
Luned 21 luglio 2014
$ %al !an"elo secondo &atteo 12,'8(42
La regina del Sud si alzer contro questa generazione.

)n *uel tempo, alcuni scri/i e -arisei dissero a +es,0 &aestro, da te 2o"liamo
2edere un se"no1 9d e"li rispose loro0 :na "enera4ione mal2a"ia e
adultera pretende un se"no; &a non le sarE dato alcun se"no, se non il se"no
di +iona il pro-eta1 Bome in-atti +iona rimase tre "iorni e tre notti nel 2entre
del pesce, cosD il Ci"lio dell.uomo resterE tre "iorni e tre notti nel cuore della
terra1 <el "iorno del "iudi4io, *uelli di <Dni2e si al4eranno contro *uesta
"enera4ione e la condanneranno, perc#= essi alla predica4ione di +iona si
con2ertirono1 9d ecco, *ui 2i uno pi, "rande di +iona; <el "iorno del
"iudi4io, la re"ina del Sud si al4erE contro *uesta "enera4ione e la
condannerE, perc#= ella 2enne da"li estremi con>ni della terra per ascoltare
la sapien4a di Salomone1 9d ecco, *ui 2i uno pi, "rande di Salomone;1
SPUNTI DI RIFLESSIONE F&o2imento postolicoG
7ggi #es$ viene sfidato da alcuni
scribi e farisei. #li chiedono che
faccia segni eclatanti per attestare
dinanzi al mondo la verit della sua
missione. 8hi viene da Dio deve fare
le opere di Dio e queste opere sono e
dovranno essere portentose,
straordinarie, a prova di ogni
intelligenza, arte, tecnologia,
strategia, abilit che viene dalla terra,
che nasce da mente o da cuore
umano. #es$ risponde loro che la
verit di un uomo non sono i segni. 9
invece la 0arola di verit, sapienza,
saggezza, conversione, carit,
compassione, misericordia, piet,
amorevolezza, accondiscendenza
attraverso la quale luomo di Dio si
relaziona con i suoi fratelli. /a verit
di un inviato da parte del 'ignore ( la
sua parola che penetra nei cuori e li
trasforma, entra nelle menti e le
illumina, avvolge i corpi e dona loro il
sollievo, la guarigione, la pace,
scende sulle folle e queste ritrovano
la speranza. 2ai ( stato il segno la
via della fede. 9 stata invece sempre
la 0arola che si ( compiuta,
realizzata. /a 0arola dellinviato di Dio
( sempre una 0arola che illumina,
rigenera, ricrea, conforta, sostiene,
infonde speranza, libera, salva,
converte, fa cose sempre nuove, ma
solo per amore di quanti sono afflitti,
sconsolati, peccatori, lontano da Dio e
dai fratelli, sconfortati, ci quanti sono
pecore senza pastore. #iona non
fece nessun segno in Ninive. 4nd),
percorse la citt in lungo e in largo e
disse appena sette parole contate-
"4ncora quaranta giorni e Ninive sar
distrutta". 3ueste poche parole hanno
sconvolto il cuore del re e di tutti gl
abitanti della citt. +ndossarono il
:
sacco, fecero un digiuno, si pentirono
dei loro peccati, si convertirono,
rientrarono nella giustizia. Dio non
distrusse pi$ la loro citt. /a risparmi)
a causa dellascolto della 0arola che
#iona aveva loro predicato. Neanche
'alomone fede mai un qualche segno
o un qualche miracolo. /ui era
famoso per la sua sapienza.
8onosceva le cose allesterno e
allinterno di esse. 0er questa sua
sapienza la regina del sud venne da
lontano a trovarlo per deliziarsi con le
sue parole. 3uesta donna fu attratta
dalla scienza del re di +sraele. Nulla di
pi$. #es$ ( infinitamente pi$ che
#iona. +nfinitamente pi$ che
'alomone. +nfinitamente pi$ che tutti i
0rofeti dell4ntico ;estamento.
+nfinitamente pi$ che lo stesso 2os(.
#es$ ( lo stesso Dio in carne umana.
9 l4utore della profezia. 9 la stessa
0arola del 0adre. 9 la 'apienza
eterna ed increata. 9 la 'apienza
senza origine perch* divina. 9
l7nnipotenza che crea sempre cose
nuove, perch* fa i cuori, le menti, le
anime, i corpi nuovi, nuovi della sua
novit di grazia e di verit. 3uesto
basta per la fede. 4ltro non serve.
4ltro non deve essere dato, perch*
fuori della legge divina dellamore.
!ergine 2aria, 2adre della
1edenzione, 4ngeli e 'anti di Dio,
fateci persone di fede retta, pura,
santa, obbedienti sempre alla 0arola
di #es$ 'ignore.
PER LA PREGHIERA F+ior"io ?ediniG
5uando uscii da te o Padre, 2ole2o 2i2ere nel Paradiso,
e mi sono tro2ato in un mondo e"oistico e 2iolento1
5uando uscii da te o Padre, 2ole2o essere simile a tuo Ci"lio,
e mi sono tro2ato nella miseria del peccato1
5uando uscii da te o Padre, 2ole2o essere sempre illuminato dallo
Spirito,
e mi sono tro2ato con-uso tra le tante 2oci c#e mi c#iamano per
nome1
5uando uscii da te, o Padre, tu mi #ai dato un nome,
e *uel nome lI#o dimenticato1
5uando uscii da te, o Padre, tu mi #ai indicato un una croce e mi
dicesti0
ricordati >"lio mio, *uella la sola scala per ritornare a me1
Padre /uono, so c#e se sono nel mondo, peccatore, con-uso dalle
-alse 2eritE,
c#e 2uole dimenticarti a tutti i costi,
Padre /uono, so c#e tu aspetti alla J>nestraJ il mio ritorno a casa, il
mio ritorno a te,
ma io duro di cuore /rancolo nel /uio1
H mio %io, tu non ti stanc#i mai di aspettarmi, e mentre mi aspetti,
tutti i "iorni scendi di nuo2o su *uella croce nel sacri>cio 9ucaristico
per me,
<
per redimermi e prendendomi per mano, "ra4ie alla tua croce, mi
porterai in Paradiso1
men1
Santa &aria &addalena
Marted 22 luglio 2014
$ %al !an"elo secondo +io2anni 20,1(2111(
18
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.
)l primo "iorno della settimana, &aria di &E"dala si rec3 al sepolcro di
mattino, *uando era ancora /uio, e 2ide c#e la pietra era stata tolta dal
sepolcro1 Borse allora e and3 da Simon Pietro e dall.altro discepolo, *uello
c#e +es, ama2a, e disse loro0 Kanno portato 2ia il Si"nore dal sepolcro e
non sappiamo do2e l.#anno posto;1 &aria sta2a all.esterno, 2icino al
sepolcro, e pian"e2a1 &entre pian"e2a, si c#in3 2erso il sepolcro e 2ide due
an"eli in /ianc#e 2esti, seduti l.uno dalla parte del capo e l.altro dei piedi,
do2e era stato posto il corpo di +es,1 9d essi le dissero0 %onna, perc#=
pian"i71 ?ispose loro0 Kanno portato 2ia il mio Si"nore e non so do2e
l.#anno posto1 %etto *uesto, si 2olt3 indietro e 2ide +es,, in piedi@ ma non
sape2a c#e -osse +es,1 Le disse +es,0 %onna, perc#= pian"i7 B#i cerc#i71
9lla, pensando c#e -osse il custode del "iardino, "li disse0 Si"nore, se l.#ai
portato 2ia tu, dimmi do2e l.#ai posto e io andr3 a prenderlo1 +es, le disse0
&aria;1 9lla si 2olt3 e "li disse in e/raico0 ?a//unD; ( c#e si"ni>ca0
&aestro;1 +es, le disse0 <on mi trattenere, perc#= non sono ancora salito
al Padre@ ma 2a. dai miei -ratelli e di. loro0 6Sal"o al Padre mio e Padre 2ostro,
%io mio e %io 2ostro81 &aria di &E"dala and3 ad annunciare ai discepoli0
Ko 2isto il Si"nore; e ci3 c#e le a2e2a detto1
SPUNTI DI RIFLESSIONE Fpadre Lino PedronG
+l confronto di #es$ con gli scribi e i
farisei ci ha mostrato a quale
profondit il regno di Dio mette in
questione luomo, giudicandolo sulle
motivazioni ultime del suo agire. 7ra
2atteo riporta la nostra attenzione
verso le folle e la parentela di #es$.
/intervento di #es$ ci presenta di
nuovo la rottura che il regno dei cieli
produce nei confronti dei legami
umani di parentela. /a parentela che
viene dal 0adre ( pi$ importante di
quella che deriva dai legami di
sangue- questa ( umana e temporale,
quella ( divina ed eterna. =na nuova
famiglia nasce attorno a #es$.
/immagine di questa nuova cerchia
>
familiare ( rafforzata dal fatto che
2atteo designa Dio col nome di
0adre. 8hi fa la volont del 0adre
come #es$, diventa per lui fratello,
sorella e madre. 3uesta comunione
ha sopra di s* il 0adre celeste e, in
mezzo, #es$ come fratello di tutti ?1@,
20A. &ssere discepoli di #es$ (
qualcosa di diverso dal possedere un
certificato di battesimo. +l discepolo si
mostra tale compiendo la volont del
0adre, cos% come #es$ lha
annunciata. 'olo coloro che sono
disposti a impegnarsi totalmente per
accogliere e vivere la parola di #es$
appartengono alla famiglia di #es$.
/a fraternit ecclesiale non ( frutto di
un impegno moralistico o di uno
spirito corporativo, ma trae origine e
significato dalla fede in 8risto.
PER LA PREGHIERA FBredoG
Bredo in %io Padre
c#e cre3 la donna e lIuomo a sua imma"ine e somi"lian4a
e conse"n3 ai due la cura del mondo0
e 2ide c#e *uesto era molto /uono@
c#e c#iese il consenso ad una donna
per reali44are la sua opera di sal2e44a1
Bredo in +es, nato da una donna@
c#e ascolta2a e 2alori44a2a le donne
e le prote""e2a contro le accuse de"li uomini1
B#e a2e2a donne discepole c#e lo se"ui2ano e ser2i2ano1
B#e appar2e per primo a &aria &addalena ed altre donne
e le in2ia per prime ad annunciare
la /uona no2ella della sua ?esurre4ione proprio ai suoi discepoli1
Bredo nello Spirito Santo,
soLo e principio di 2ita c#e disceso
sopra uomini e donne nel "iorno della Pentecoste
e c#e spin"e la comunitE della B#iesa 2erso lIu"ua"lian4a1
Santa Mri"ida di S2e4ia
B
Mercoled 23 luglio 2014
$ %al !an"elo secondo +io2anni 1N,1(8
Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto.

)n *uel tempo, +es, disse ai suoi discepoli0
)o sono la 2ite 2era e il Padre mio l.a"ricoltore1 H"ni tralcio c#e in me non
porta -rutto, lo ta"lia, e o"ni tralcio c#e porta -rutto, lo pota perc#= porti pi,
-rutto1 !oi siete "iE puri, a causa della parola c#e 2i #o annunciato1 ?imanete
in me e io in 2oi1 Bome il tralcio non pu3 portare -rutto da se stesso se non
rimane nella 2ite, cosD neanc#e 2oi se non rimanete in me1 )o sono la 2ite, 2oi
i tralci1 B#i rimane in me, e io in lui, porta molto -rutto, perc#= sen4a di me
non potete -ar nulla1 B#i non rimane in me 2iene "ettato 2ia come il tralcio e
secca@ poi lo raccol"ono, lo "ettano nel -uoco e lo /ruciano1 Se rimanete in
me e le mie parole riman"ono in 2oi, c#iedete *uello c#e 2olete e 2i sarE
-atto1 )n *uesto "lori>cato il Padre mio0 c#e portiate molto -rutto e
di2entiate miei discepoli1
SPUNTI DI RIFLESSIONE F&o2imento postolicoG
Nell4ntico ;estamento ( Dio che
pianta la vigna. ;ra /ui e la sua
piantagione vi ( solo una relazione di
giustizia, che ( tutta nella verit della
vigna. /a vigna ( vigna vera, se
produce buoni frutti. 2a ( la vigna
che deve produrli. Dio deve solo
coglierli a suo tempo. Dio pianta, la
vigna produce, il 'ignore raccoglie.
/a sua vigna per) si ( degenerata.
Non produce frutti secondo la sua
verit, la sua essenza pi$ vera.
Voglio cantare per il mio diletto il mio
cantico d'amore per la sua vigna. Il
mio diletto possedeva una vigna
sopra un fertile colle. Egli l'aveva
dissodata e sgombrata dai sassi e vi
aveva piantato viti pregiate; in mezzo
vi aveva costruito una torre e scavato
anche un tino. Egli aspett che
producesse uva; essa produsse,
invece, acini acerbi. E ora, abitanti di
Gerusalemme e uomini di Giuda,
siate voi giudici fra me e la mia vigna.
Che cosa dovevo fare ancora alla mia
vigna che io non abbia fatto !erch",
mentre attendevo che producesse
uva, essa ha prodotto acini acerbi
#ra voglio farvi conoscere ci che sto
per fare alla mia vigna$ toglier la sua
siepe e si trasformer% in pascolo;
demolir il suo muro di cinta e verr%
calpestata. &a render un deserto,
non sar% potata n" vangata e vi
cresceranno rovi e pruni; alle nubi
comander di non mandarvi la
pioggia. Ebbene, la vigna del 'ignore
degli eserciti ( la casa d'Israele; gli
abitanti di Giuda sono la sua
piantagione preferita. Egli si
aspettava giustizia ed ecco
spargimento di sangue, attendeva
rettitudine ed ecco grida di oppressi.
Guai a voi, che aggiungete casa a
casa e unite campo a campo, finch"
non vi sia pi) spazio, e cos* restate
soli ad abitare nella terra. +a giurato
ai miei orecchi il 'ignore degli
eserciti$ ,Certo, molti palazzi
@
diventeranno una desolazione, grandi
e belli saranno senza abitanti-.
!oich" dieci iugeri di vigna
produrranno solo un bat e un homer
di seme produrr% un'efa. Guai a
coloro che si alzano presto al mattino
e vanno in cerca di bevande
inebrianti e si attardano alla sera. Il
vino li infiamma. Ci sono cetre e arpe,
tamburelli e flauti e vino per i loro
banchetti; ma non badano all'azione
del 'ignore, non vedono l'opera delle
sue mani. !erci il mio popolo sar%
deportato senza che neppure lo
sospetti. I suoi grandi periranno di
fame, il suo popolo sar% arso dalla
sete. !ertanto gli inferi dilatano le loro
fauci, spalancano senza misura la
loro bocca. Vi precipitano dentro la
nobilt% e il popolo, il tripudio e la gioia
della citt%. &'uomo sar% piegato, il
mortale sar% abbassato, gli occhi dei
superbi si abbasseranno. 'ar%
esaltato il 'ignore degli eserciti nel
giudizio e il .io santo si mostrer%
santo nella giustizia. /llora vi
pascoleranno gli agnelli come nei loro
prati, sulle rovine brucheranno i
grassi capretti 0Cfr. Is 1,23456.8on
#es$ tutto cambia. Non vi sar pi$ tra
/ui e la vigna un rapporto estrinseco
di sola giustizia. Neanche vi sar pi$
una vigna. !i sar una sola vera vite e
tutti dovranno essere tralci di questa
vera vite. 8ome la natura divina ( una
e 0adre, ,iglio e 'pirito 'anto sono
tralci di questa unica natura e
producono frutti attingendo linfa e
donandosi linfa luno allaltro, cos%
dicasi di tutti i discepoli di #es$. &ssi
sono un solo corpo, sono il corpo di
8risto, e in questo corpo tutti
attingono la vita vera da 8risto e
questa vita vera attinta si comunicano
gli uni gli altri. 9 questo il grande
mistero della comunione. Dio mai
lascer questa vera vite incolta,
abbandonata a se stessa. /ui si
prender cura, la poter. ;aglier i
tralci che non producono. !eglier
sempre su di essa perch* non si
smarrisca nella sua verit. +l discepolo
di #es$ non ( vite, ( tralcio. 'e (
tralcio, deve sempre rimanere
attaccato alla vite, se vuole produrre
frutti di verit, giustizia, carit, santit.
/ui attinge la linfa da 8risto e la
trasforma in un frutto di grande
amore. 3ualora dovesse staccarsi da
8risto #es$, lui deve sapere che
secca per il fuoco. !ergine 2aria,
2adre della 1edenzione, 4ngeli,
'anti, fateci veri tralci in #es$.
PER LA PREGHIERA FPre"#ieraG
)l mio sD, &aria "iE stato detto
*uel "iorno c#e tuo Ci"lio
mI#a -atta sua sposa1
5uel "iorno pensai
dIa2er rinunciato
alla "ioia dIessere madre
e dIa2er"liene -atto dono1
&a lui, c#e non si lascia 2incere in "enerositE,
c#e dE il centuplo,
C
non pote2a lasciare
c#e una donna restasse incompiuta1
9d a me c#e pensa2o
c#e non a2rei mai a2uto >"li
*uel sD me ne #a dati a centinaia@
io c#e pensa2o c#e non a2rei mai cullato
la mia creatura tra le /raccia,
#o potuto in2ece cullare nel mio cuore
tutti *uelli c#e 2ole2ano sentirsi accolti1
)o c#e non a2rei mai pianto per mio >"lio
sono stata resa capace
di condi2idere la solitudine
di c#i 2ole2a soltanto essere capito1
me c#e non a2rei mai trepidato per un /im/o mio
stata data la trepida4ione del cuore
per lIumanitE intera1
)o, &aria
c#e crede2o di a2er rinunciato per sempre
alla "ioia di essere madre,
per *uel mio sD
sono stata resa maternitE1
Gioved 24 luglio 2014
$ %al !an"elo secondo &atteo 1', 10(17
A voi dato conoscere i misteri del regno dei cieli ma a loro non
dato.

)n *uel tempo, i discepoli si a22icinarono a +es, e "li dissero0 Perc#= a loro
parli con para/ole71 9"li rispose loro0 Perc#= a 2oi dato conoscere i
misteri del re"no dei cieli, ma a loro non dato1 )n-atti a colui c#e #a, 2errE
dato e sarE nell.a//ondan4a@ ma a colui c#e non #a, sarE tolto anc#e *uello
c#e #a1 Per *uesto a loro parlo con para/ole0 perc#= "uardando non 2edono,
udendo non ascoltano e non comprendono1 BosD si compie per loro la pro-e4ia
di )saDa c#e dice0 6:drete, sD, ma non comprenderete, "uarderete, sD, ma non
2edrete1 Perc#= il cuore di *uesto popolo di2entato insensi/ile, sono
di2entati duri di orecc#i e #anno c#iuso "li occ#i, perc#= non 2edano con "li
occ#i, non ascoltino con "li orecc#i e non comprendano con il cuore e non si
con2ertano e io li "uarisca;81 Meati in2ece i 2ostri occ#i perc#= 2edono e i
2ostri orecc#i perc#= ascoltano1 )n 2eritE io 2i dico0 molti pro-eti e molti "iusti
#anno desiderato 2edere ci3 c#e 2oi "uardate, ma non lo 2idero, e ascoltare
ci3 c#e 2oi ascoltate, ma non lo ascoltarono;1
SPUNTI DI RIFLESSIONE F&onaci Menedettini Sil2estriniG
10
'u 2aria 2addalena, iconografia,
letteratura e quantaltro si sono
sbizzarriti nel delineare il
personaggio, spesso confondendolo
con altre 2arie dei vangeli. 7ggi, la
liturgia ce la presenta nella scena del
Dgiorno dopo il sabatoE, tratteggiata
nel vangelo di #iovanni. 9 un
momento pieno di pathos e di
drammaticit, in cui pianto, dolore,
ricerca, delusione, gioia si mescolano
a formare un quadro quanto mai
realistico. Nel corso del racconto,
scopriamo il percorso non solo di
fede, ma umano di ognuno di noi e
scorgiamo, come nellarco di poco
tempo, vengano racchiuse tutte le
espressioni interne ed esteriori
dellagire delluomo. 2aria 2addalena
cos%, da personaggio pio e che la
devozione ha trasformato rendendolo
alquanto languido, pu) assurgere a
donna forte, a modello dellumanit. +n
lei e con lei ogni persona pu)
esclamare- D1abbun%E, riconoscendo
e accogliendo il 8risto come il
'ignore della vita e come 8olui che ci
fa partecipi della sua missione
salvifica. 8hiediamo a lei oggi-
D1accontaci, 2aria- che hai visto
sulla viaFE & lei ci risponder- D/a
tomba del 8risto vivente, la gloria del
8risto risortoE. Nel brano evangelico
di oggi #es$ sembra essere piuttosto
pessimista sulla possibilit che il suo
messaggio possa essere accolto dal
suo popolo e anzi sembra negare loro
una possibilit di salvezza. se ci)
corrisponde alle reali intenzioni di
#es$, allora non avrebbe neanche
ragione di insegnare loro in parabole.
#es$, nel rispondere ai suoi discepoli,
cita un brano tratto dalla vocazione di
+saia. +l profeta sembra essere
dubbioso sullefficacia della sua
missione proprio per la durezza di
cuore degli israeliti. +n tutti e due i casi
per) lincertezza del risultato della
predicazione non elimina il compito
stesso dellannuncio della 0arola di
salvezza. anzi #es$ ed +saia si
sentono maggiormente
responsabilizzati proprio per le
difficolt alle quali si andr
inevitabilmente incontro.
/insegnamento per noi potrebbe
essere quello di non ricercare sempre
preventivamente un risultato certo e
positivo per poter intraprendere una
qualsiasi azione. ( nostro compito
anche superare difficolt che
sembrano insormontabili. "8redete
senza titubanze in #es$ ,iglio di Dio,
e anche voi, con lui, vincerete il
mondo. ?#02A.
PER LA PREGHIERA F?impoceG
Se 2uoi 2i2ere le""ero e sereno, -amiliari44a col pensiero della morte1
<on la >ne della 2ita, ma la nascita1 La morte una porta1
San +iacomo
11
Venerd 2 luglio 2014
$ %al !an"elo secondo &atteo 20,20(28
!l mio calice lo "errete.

)n *uel tempo, si a22icin3 a +es, la madre dei >"li di Oe/edo con i suoi >"li
e si prostr3 per c#ieder"li *ualcosa1 9"li le disse0 B#e cosa 2uoi71 +li
rispose0 %i. c#e *uesti miei due >"li siedano uno alla tua destra e uno alla
tua sinistra nel tuo re"no1 ?ispose +es,0 !oi non sapete *uello c#e
c#iedete1 Potete /ere il calice c#e io sto per /ere71 +li dicono0 Lo
possiamo1 9d e"li disse loro0 )l mio calice, lo /errete@ per3 sedere alla mia
destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo0 per coloro per i *uali il
Padre mio lo #a preparato1 +li altri dieci, a2endo sentito, si sde"narono con i
due -ratelli1 &a +es, li c#iam3 a s= e disse0 !oi sapete c#e i "o2ernanti delle
na4ioni dPminano su di esse e i capi le opprimono1 Ara 2oi non sarE cosD@ ma
c#i 2uole di2entare "rande tra 2oi, sarE 2ostro ser2itore e c#i 2uole essere il
primo tra 2oi, sarE 2ostro sc#ia2o1 Bome il Ci"lio dell.uomo, c#e non 2enuto
per -arsi ser2ire, ma per ser2ire e dare la propria 2ita in riscatto per molti1
SPUNTI DI RIFLESSIONE FPaolo Burta4G
#iacomo il maggiore, per distinguerlo
dal cugino di #es$, ( fratello di
#iovanni apostolo e insieme a lui e a
0ietro, ( stato chiamato a far parte
del privilegiato gruppo dei tre apostoli
che hanno seguito #es$ alla
trasfigurazione e al #etsemani. /o
ricordiamo perch* ( stato il primo, fra
i dodici, a versare il proprio sangue in
testimonianza al 'ignore. 9 bello per
noi, nel cuore dellestate, fare
memoria di un apostolo. 'iamo cos%
poco abituati a pensarli come persone
reali, che hanno avuto un percorso di
vita, degli affetti, che hanno compiuto
degli sbagli, che portavano nel cuore
dei sogni... #iacomo, spesso, ce lo
immaginiamo come una statua e non
come una persona reale. & invece...
3uanta passione deve avere
attraversato il suo cuore per lasciare
tutto e seguire il 2aestroF & per
restargli fedele fino alla morte
drammaticaF 3uanta fatica deve
avere fatto per superare gli scogli
incomprensibili che si sono presentati
lungo il percorso di #es$F 3uante
notti insonni ha affrontato pensando a
ci) che stava accadendoF 'appiamo
che, secondo la tradizione, il suo
corpo ( sepolto in 'pagna, meta di
pellegrinaggi dal 2edioevo.
8hiediamogli, oggi di diventare dei
veri cercatori di Dio, dei pellegrini...
#iacomo, fratello di #iovanni, figlio di
Gebedeo, strappato alla pesca
insieme al fratello #iovanni, gi
discepolo del Hattista. #es$ vuole lui,
'imon 0ietro e 4ndrea insieme con
s*, nei momenti pi$ significativi della
sua missione- dalla trasfigurazione al
;abor, alla resurrezione della figlia di
#iairo, nella dolorosa veglia al
#etsemani. #iacomo fu il primo tra i
dodici ad essere ucciso, sotto &rode
4ntipa, ed una antica leggenda vuole
che riusc% a convertire un soldato, che
venne decapitato insieme con lui. =n
12
gigante della fede, uno dei discepoli
che ha vissuto un rapporto
intimissimo col 'ignore #es$.
&ppure, rileggendo la pagina che oggi
la liturgia sfacciatamente ci propone,
restiamo perplessi. No, #iacomo non
ha fatto una gran figura chiedendo al
'ignore una "spintarella" nel futuro
governo del 1egno di Dio...
#randezza e miseria convivono nel
cuore degli uomini, anche in quello
degli uomini pi$ grandi. 9 una
splendida lezione, quella di oggi- noi
che vorremmo una santit asettica,
che desideriamo una 8hiesa fatta
solo di santit, che ci scandalizziamo
per i limiti dei credenti ?sempre e solo
quelli degli altriA, impariamo che Dio
non ha paura di avere accanto a s*
dei peccatori, fragili arrivisti, infantili
discepoli che, pur avendo visto la
gloria e il dolore di Dio, restano ci)
che egli vuole. 'trumenti che egli usa
per manifestare la sua gloria e la sua
misericordia.
PER LA PREGHIERA FB#arles de CocauldG
BomI /uono il Si"nore a nasconderci lIa22enire; B#e suppli4io
sare//e la 2ita se esso ci -osse meno sconosciuto; 9 in2ece *uanto
e"li /uono a -arci conoscere cosD c#iaramente lIa22enire del cielo,
c#e se"uirE la pro2a terrestre;
Santi +ioacc#ino e nna
!a"ato 2# luglio 2014
$ %al !an"elo secondo &atteo 1',24(
'0
Lasciate che luna e laltro crescano insieme fno
alla mietitura.
)n *uel tempo, +es, espose alla -olla un.altra para/ola, dicendo0 )l re"no dei
cieli simile a un uomo c#e #a seminato del /uon seme nel suo campo1 &a,
mentre tutti dormi2ano, 2enne il suo nemico, semin3 della 4i44ania in me44o
al "rano e se ne and31 5uando poi lo stelo cre//e e -ece -rutto, spunt3 anc#e
la 4i44ania1 llora i ser2i andarono dal padrone di casa e "li dissero0 6Si"nore,
non #ai seminato del /uon seme nel tuo campo7 %a do2e 2iene la 4i44ania781
9d e"li rispose loro0 6:n nemico #a -atto *uesto;81 9 i ser2i "li dissero0 6!uoi
16
c#e andiamo a racco"lierla781 6<o, rispose, perc#= non succeda c#e,
racco"liendo la 4i44ania, con essa sradic#iate anc#e il "rano1 Lasciate c#e
l.una e l.altro crescano insieme >no alla mietitura e al momento della
mietitura dir3 ai mietitori0 ?acco"liete prima la 4i44ania e le"atela in -asci per
/ruciarla@ il "rano in2ece riponetelo nel mio "ranaio81
SPUNTI DI RIFLESSIONE Fdon Luciano San2itoG
+l cammino della nostra fede ( denso
di grano e di zizzania. +n questa non
separazione nel cammino terreno
possiamo cogliere non solo la
pazienza di Dio, ma sopratutto, per
noi, linvito a crescere come grano e
nel grano, evitando la zizzania,
sapendo distinguere luno dallaltra,
perch* il nostro procedere sia sereno
e sicuro. Dio lascia sul nostro
cammino non solo il grano, ma anche
la zizzania, opera del suo nemico, e
anche nostro nemico. 3uesta
permissione di Dio a che il nemico
faccia questo, ci fa intuire che forse (
il 2istero di Dio, in questa parabola,
che ci viene presentato, prima ancora
che la sua azione e la nostra possibile
collaborazione.
+nfatti, qual ( lidentit di Dio che ne
scorgiamoF 7no che permette al
nemico di infiltrarsi, che buon
padrone del campo ( 7no che lascia
che il nemico semini zizzania, non ci
fa un poco insospettire su di &ui
7no che interviene solo alla fine, al
raccolto, ( proprio un buon padrone
del campo 7no che lascia i servi
disponibili alla pulitura del campo ad
aspettare, il giorno che verr%...
...8I& D+7, '+4 4N8I& /=+ 872&
N7+, N&//7 ';&''7 84207F
PER LA PREGHIERA F &isericordiaG
Sono 2enuto da te, Padre,
non ero solo sul ponte della morte,
tuo Ci"lio +es, mi 2enuto incontro1
&i #a donato il suo Spirito1
&i aspetta2o la resa dei conti,
ero pronto a rispondere a mille *uesiti,
a dare mille "iusti>ca4ioni1 )l "iudi4io durato un istante1
&i #ai c#iesto0 J<ella tua 2ita #ai amato7J Ko risposto con
2eritE0 J<o, Si"nore;J1
&a lo Spirito mi #a su""erito una -rase0
lI#o ripetuta a te, *uasi completando la mia0
J&a mi sono lasciato amare da Ae;J1
&i #ai sorriso, poi #ai detto a +es,
di condurmi nella tua casa1
1:

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