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CORRIERE DEL GIORNO

Anno XXVI - n° 328 - € 1,00 DI PUGLIA E LUCANIA Domenica 29 novembre 2009


Internet : www.corgiorno.it Fondato nel 1947 Email : cdg@corgiorno.it
In vendita obbligatoria a 1 euro con “Il Tempo” per Taranto e provincia (esclusa Martina F.) Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A.”- Spedizione in abbonamento postale - D. L. 353/2003 (conv. inL. 27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Taranto Transiti

REGIONALI INCHIESTA SULLE STRAGI CRISI


Pd pugliese: mandato Mafia, la Procura Confindustria:
a Sergio Blasi di Firenze: Berlusconi “Il consolidamento
per una soluzione e Dell'Utri non della ripresa
condivisa. Vendola: indagati. Il premier: tra fine 2009
Non parlo sui si dice “Voci infondate” e inizio 2010”
a pag. 25 a pag. 26 a pag. 28

Tosta Tarentum!

CAIATI, CAMPATELLI, D'AURIA, DI LEO, RASCHILLA', SVALDI, TURSI, BAGIOLINI, CARETTA, INNO, LORUSSO, LUZZI, SCARDIGNO E TANZARELLA
DA PAGINA 3 A PAGINA 15 (FOTOSERVIZIO DI ANGELO INGENITO)
a pag. 35
MARGINALMENTE
Il Taranto si gioca
tanto con la capolista
Sparatoria in viale Magna Grecia, Per una volta, questo “Marginalmen-
te” non è marginale nei temi, ma solo
un modo per non sottrarre spazio alle
Verona: Brucato
rischia se non vince sarà decisiva una superperizia ricche tredici pagine che il “Corriere”
oggi dedica alla grande manifestazio-
ne cittadina per l'ambiente e la salute.
In questo sforzo redazionale c'è tutta
L'INCHIESTA IL FATTO DISAVVENTURA  Potrebbe arrivare da una su-
perperizia la svolta decisiva nel-
la passione di questa testata per i le-
gittimi diritti dei tarantini, primo fra
l'ambito dell'inchiesta sulla spa-
Viaggio nel mercato Cliente rapinatore Si perde nel bosco ratoria che, messa a segno in via-
tutti la imprescindibile coniugazione
di lavoro e salute. Una sola ulteriore
immobiliare dei Comuni: tenta il colpo delle Pianelle: le Magna Grecia, non sfociò in riflessione: gli uomini, le donne, i gio-
una tragedia solo per un miraco- vani e i bambini di Taranto ieri hanno
comprare casa in un noto albergo ritrovato di notte lo. Alla luce di recenti sviluppi, il detto chiaramente la loro. E' un ma-
un “sogno proibito” di Castellaneta Marina, dagli agenti gip ha fissato un incidente pro- cigno che ora peserà sulla politica, a
batorio per stabilire se gli inda- tutti i livelli; è una grande domanda
a prezzi da capogiro arrestato dai CC della Forestale gati sono le stesse persone che si alla quale si devono dare risposte.
alle pagg. 20 e 21 a pag. 16 a pag. 16 resero autrici dell'attentato. Con i fatti, non con le chiacchiere.
a pag. 18
CORRIERE DEL GIORNO Domenica 29 novembre 2009 3

TARANTO
TOSTA TARENTUM Circa trentamila persone hanno sfilato ieri mattina in corteo contro i veleni dell'area industriale
Redazione Cronaca: tel. 099 4553218/214/211
Email: redazione.cronaca@corgiorno.it

AltaMarea, è già domani


Il coordinamento ambientalista ha bissato il successo del 2008. Ora occorre andare oltre
IL PUNTO di MICHELE TURSI
michele.tursi@corgiorno.it
«Noi  E' già domani. I trentamila
non abbiamo in marcia non solo hanno po-
sto l'urgenza di una questione
paura» che non può più essere rinvia-
ta. Ma hanno già cominciato
di LUISA CAMPATELLI la discussione su come affron-
luisa.campatelli@corgiorno.it tarla.
La differenza sostanziale
La città che non ha paura di tra la prima e la seconda edi-
guardarsi negli occhi, di mani- zione di AltaMarea è tutta qui.
festare per il proprio futuro e Nel 2008 la marcia ha scara-
rivendicare dignità e rispetto ventato la questione ambien-
delle regole ieri, è tornata ad tale sui tavoli politici ed isti-
invadere la piazza, a cavalcare tuzionali già pronti ad annac-
l'onda travolgente di AltaMa- quarla. Ieri è cominciata la di-
rea. Senza arretramenti ma scussione su come affrontare-
con ancora maggiore determi- la e risolverla. Da un lato c'è la
nazione nel dettare le priorità e strada del confronto, anche
prendere le distanze da chi in duro, con le istituzioni e le
questi anni non ha saputo ga- grandi aziende presenti sul
rantire alla comunità ionica territorio nel tentativo di ren- FESTA E PROTESTA Corteo variegato, multiforme e multicolore. Quando la protesta diventa creatività. (A. Ingenito)
un presente vivibile e program- dere eco compatibile il siste-
mare un futuro alternativo o ma industriale. Dall'altro c'è il anche ieri ha vinto la sua sfi- re di vista gli obiettivi: libera- Chi vuole incanalare la di- tà. Deve evitare le insidie ed i
quantomeno aggiuntivo alla referendum che chiede, in da. E non era facile. Come un re Taranto, la sua provincia, i scussione in una macabra al- tranelli, deve resistere al ri-
grande industria. Un'altra maniera consultiva, ai taran- cantante esordiente chiamato suoi abitanti dalla diossina, ternativa tra morire di tumo- chiamo delle sirene. Insom-
scommessa è stata vinta, un al- tini di esprimersi sulla chiu- a bissare il successo del primo dalle polveri sottili, dagli Ipa e re o morire di fame, sbaglia e ma, deve combattere senza
tro messaggio collettivo è stato sura totale o parziale del cen- disco, così AltaMarea ha do- dal benzo-a-pirene, proporre lo fa colpevolmente. cedimenti e fughe in avanti.
lanciato, forte e chiaro, inequi- tro siderurgico. vuto confermare se stessa. E un nuovo modello di sviluppo, La “Tosta Tarentum”, evo- A piccoli passi, a suon di
vocabile, scritto nero su bianco Due strade diverse per lo ci è riuscita. cominciare le bonifiche, im- cata nel titolo di prima pagi- raegge e tamburelli, la molle
nei 18 punti della piattaforma stesso obiettivo: liberare Ta- Ora, però, questa pagina fe- maginare esempi di riconver- na, è chiamata ad un'ulteriore Tarentum è cambiata. Ora
di AltaMarea. La “bella addor- ranto da un fardello ambien- lice di mobilitazione, di festa e sione industriale. prova di crescita e di maturi- tocca alla politica adeguarsi.
mentata nel bosco dei veleni” tale che, probabilmente non anche di tensioni, va archivia-
ha deciso che non vuole tornare ha eguali nel mondo occiden- ta ed incorniciata tra i bei ri-
nell'oblìo. Mai più. Ha capito tale. Una situazione compro- cordi. Adesso occorre gover-
che non è più tempo di navigare messa a tal punto che, quan- nare una fase in cui le divisio-
a vista, di voltarsi dall'altra d'anche da oggi si fermassero ni, gli strappi saranno molto
parte e fingere che non ci siano tutte le attività inquinanti sul più violenti di quelli accaduti
i morti, le ciminiere, gli amma- nostro territorio, lasceremmo ieri. Probabilmente gli agita-
lati, il danno genotossico, i 300 alle generazioni future un'e- tori stanno già scaldando i
camini, la diossina, il ben- redità pesantissima. muscoli pronti a mettere in
zo(a)pirene, i parchi minerali. Nonostante le divisioni campo le più bizzarre argo-
Ha sollevato il velo di ipocrisia della vigilia, i distinguo, le po- mentazioni. E per non restar-
e timore che per troppo tempo lemiche sul palco, AltaMarea ne vittime non bisogna perde-
ha impedito ai tarantini di con-
frontarsi, scontrarsi e riflette-
re su ipotesi come “chiusura”,
“riconversione”, “sviluppo al-
ternativo” quasi fosse un atto
da scellerati irresponsabili. In-
frangere questo tabù nella cit-
tà che sull'altare di “lavoro e
produzione” ha sacrificato e
sacrifica tanto ricevendo in
cambio molto poco (sicura-
mente meno di quanto dovreb-
be e potrebbe pretendere) ha un
valore enorme, rivoluzionario.
Un valore da coltivare e rende-
re patrimonio comune, patri-
monio di tutti. Anche di coloro
che ancora non riescono (o non
vogliono) sollevare gli occhi e
andare oltre le ciminiere, im-
maginare una città diversa,
nuova e nello stesso tempo de-
siderosa di riscoprire radici e
potenzialità colpevolmente di-
menticate. La forza e il merito
del movimento stanno soprat-
tutto in questo, nell'aver dato
forma e sostanza al profondo
bisogno di riscatto che la co-
munità avvertiva ma non era in
grado di esprimere, di tradurre
in azioni, progetti, obiettivi.
Da condividere, senza deleterie
spaccature, ma cercando di fa-
re sintesi costruttiva tra le di-
verse posizioni. La politica ieri
stava a guardare...E domani?
4 TARANTO Domenica 29 novembre 2009 CORRIERE DEL GIORNO

ALTAMAREA LE TESTIMONIANZE Vestita,


I PROTAGONISTI Caliolo, Fornaro, Gori, le voci di chi
il dramma lo ha vissuto sulla pelle

IL PALCO “Power to the people”, la colonna sonora che accompagna l'atto finale della marcia

Il giorno perfetto
di PIERPAOLO D'AURIA
pierpaolo.dauria@corgiorno.it
lo ha perso alla tenera età di 3 an-
ni.«Questa manifestazione - dice
prevede i campionamenti in conti-
nuo ma che ancora non li ha fatti at-
pacatamente - deve essere uno sti- tuare», che sottolinea che «chi ha
 I woofer degli altoparlanti spa- molo anche artistico e culturale per marciato contro l’inceneritore ha
rano a palla le voci della manifesta- la nostra città. Per cui credo che tut- contribuito poi alla sua riapertura»,
zione con la stessa intensità con la ti gli artisti tarantini, nessuno esclu- che sarcasticamente ricorda che
quale le ciminiere della grande in- so, agiscano secondo criteri che tra- quei politici che hanno sottolineato
dustria vomitano nell’aria diossina sformino questa città in una città vi- come la grande industria, in fondo,
e benzoapirene e un sacco di altre vibile». Passano le parole accompa- assicura posti di lavoratori «ci han-
porcherie come insetticida spruzza- gnate dagli intermezzi musicali e re- no poi regalato 4.500 lavoratori in
to sulle rose per debellarne i micror- stano le cifre snocciolate ancora una cassa integrazione».
ganismi infettivi. Con l’unica diffe- volta da Michele Tursi. «L’Ilva, in È l’una in punto, la manifestazio-
renza che quelli che il moloch del una conferenza stampa - spiega con ne celebra il suo epilogo, la piazza si
profitto considera microrganismi in tecnica “travagliana” il cronista am- svuota lentamente e restano gli echi
realtà sono la forza di una città e dei bientalista - ha detto di aver inve- del grido “Vogliamo vivere qua”,
suoi bambini che con forza urlano stito nell’ecocompatibilità della delle polemiche dei referendari, che
«basta, vogliamo vivere». produzione 900 milioni di euro in 14 l’Ilva la vogliono chiusa a tutti i co-
L’AltaMarea arriva annunciata anni. Ovvero, facendo una semplice sti, e di chi politicamente si è speso
ed è uno tsunami di 30mila persone divisione, 65milioni di euro all’an- per cercare di offrire una speranza
che alle 11 e 30 fa ingresso in piazza dire sputare nel piatto in cui man- per assicurare lavoro e vita come, no. Di contro, nel 2007 ha chiuso il alla città e che si sente ingenerosa-
Garibaldi, capolinea della manife- giamo perché quel piatto noi ce lo per esempio, mettendo mani alle ri- bilancio con un margine operativo mente chiamato in causa.
stazione, accolta da Franco Cosa che sudiamo dal primo all’ultimo cente- conversioni industriali». E detto da pari a 1 miliardo 370 milioni di euro
canta, insieme a numerosi artisti ta- simo. E poi - conclude prima di pas- chi ha perso gli affetti in quella fab- e il 2008 con 737 milioni di euro.
rantini, “Power to the people” alter-
nato ad un rap godibilissimo firma-
sare il microfono a Mario Pulpito e a
Rosalba De Giorgi, presentatori di
brica vorace di vite sembra tutta
un’altra cosa e sembra dare ancora
Due miliardi di lire in due anni men-
tre in 14 anni ne ha speso meno della
L'incursione di Matacchiera,
to Shamano che non può non essere
accompagnato al ritmo del batter
giornata- ci dicono che l’acciaio, il
cemento, il petrolio sono strategici
più forza al monologo di Giorgio Ga-
ber portato sul palco da Maria Ele-
metà nonostante l’impianto di Ta-
ranto costituisca l’80% della produ-
i referendari rubano la scena
delle mani. E c’è pure la bandiera del per il nostro Paese: ma quando co- na, attrice tarantina, che spara a ze- zione, il 52% del totale del gruppo
sole che sventola sul popolo minceranno a ritenere strategici i ro su una classe politica piegata su- Riva e 1/3 dell’acciaio prodotto in  Sul palco non doveva salirci, il palco se l'è conquistato. Fabio
dell’ambiente. lavoratori e le loro famiglie?». gli interessi personali piuttosto che Italia proviene da qui. Allora, è Ta- Matacchiera, ambientalista della prima ora, fondatore dell'as-
È questo il giorno perfetto, come Già, quando, sembra chiedersi su quelli dei cittadini e dei bambini. ranto che ha bisogno della grande sociazioe “Caretta Caretta” e destinatario di una bella pallottola
lo disegna Michele Tursi, collega del Francesca Caliolo, moglie di Anto- Per aiutare i quali «i medici pediatri industria o è la grande industria (Il- quando portava avanti le sue battaglie ambientaliste, ha portato
Corriere del Giorno che per l’occa- nino Mingolla, uno che si faceva 60 sono usciti dagli ambulatori per an- va, Eni, Cementir eccetera) che ha alla ribalta le istanze dei referendari con l'unico modo che co-
sione prende in prestito il titolo del- chilometri al giorno per andare a la- dare sul territorio e chiedere a gran bisogno di Taranto?». Interrogativo nosce: con l'irruenza di chi a questa città tiene più che a qua-
la canzone di Lou Reed, il giorno che vorare in una fabbrica che lo ha re- voce il riconoscimento per i bambi- al quale è facile rispondere e lo fa in- lunque altra cosa e con la consapevolezza di metterci la faccia e
«deve rimanere nella nostra memo- stituito alla famiglia cadavere. Parla ni di Taranto dei diritti sanciti dalla direttamente Luigi Oliva, anche lui ricevere schiaffoni. Sul palco non doveva esserci perchè la “sca-
ria» aggiunge mentre tiene a bada la deglutendo in continuazione per Convenzione sui diritti dei bambi- di Altamarea, che bolla come inutile letta” non lo prevedeva, perchè a detta di quelli di AltaMarea lo
bandoliera che porta a tracollo. So- l’emozione del momento e la nostal- ni», dice al microfono Maria Mo- la legge regionale antidiossina «che stesso Matacchiera e i referendari avevano preferito non esser-
no tutti in piazza con striscioni, slo- gia del ricordo, la signora Francesca. schetti, presidente dell’Associazio- ci. Affermazioni bollate come false e rispedite
gan, fischietti e magafoni, e c’è sem- Parla e racconta del senso di solitu- ne dei pediatri di Taranto e provin- al mittente da Fabione che sul palco poi ci è
pre la bandiera del sole che continua dine che si prova, che, sì, la solida- cia.«I dati aridi che ci trasmette salito sospinto anche dalla folla che invocava
a sventolare sulla disperazione di rietà e importante ma che poi resta l’Arpa - aggiunge - si traducono in diritto di parola anche per lui e i referendari. E
Vincenzo Fornaro, il contadino fie- solo e soltanto la solitudine.«Ho let- sofferenza e dolore per i nostri bam- lui sul palco ha parlato per dire che di promes-
ro di esserlo, al quale sono stati ab- to i temi e visto i disegni dei bambini bini che nascono col peccato origi- se ne ha viste tante ma fatti poco e niente e
battuti 600 capi di bestiame, «smal- di una scuola», racconta Francesca, nale di un tumore incubato nell’ute- che l'invito non gli è arrivato «perchè io sono
titi», ed usa un eufemismo per non «ed erano temi e disegni che raccon- ro materno. A Taranto 1 bambino su per il popolo e non per i politici». Uno strappo
dire macellati,«come rifiuti alta- tavano il terrore. E mi sono chiesta: 3 nasce con l’ostruzione dei bron- inatteso, una smagliatura che, però, va subito
mente tossici». Il guaio è che, grazie come abbiamo fatto e potuto terro- chi. Possiamo continuare a soppor- ricucita perchè la posta in palio è troppo alta
alla contaminazione delle campa- rizzare così i nostri bambini. Non so tare tutto questo?». perchè possa disperdersi così.
gne circostanti l’Ilva, «otto masse- se la chiusura dell’Ilva sia necessa- E ne sa qualcosa Mimmo Gori, (p. d'a.)
rie rischiano di scomparire per sem- ria e risolutiva ma ci sono tanti modi musicista incazzato, che Francesco
pre» e c’è chi parla di bonifica
dell’aria facendo passare in secondo
piano che «l’opera di bonifica non LA MARCIA Da Bob Marley a Rino Gaetano passando per Caparezza. Canzoni di denuncia e non semplici motivetti
può partire se si consente a chi ha

Suoni e colori, è qui la festa


inquinato di continuare a farlo» urla
nel microfono Fornaro mentre la
gente applaude e il megafono di Fa-
bio Matacchiera gracchia “referen-
dum, referendum” a dispetto di chi,
sul palco, continua a ripetere che
l’obiettivo non è quello di chiudere di MARINA LUZZI ro nel mio cielo”. La fantasia poi si spreca. Se ad andare rella («hanno cominciato con le pecorelle e continueran-
l’Ilva ma di piegarla alla logica della per la maggiore sono croci, bare, e manifesti funebri, evo- no con noi» ci dicono), e chi denuncia “Padroni ed isti-
produzione ecocompatibile e di  La grande marcia per l’ambiente è una festa di suoni e cativi del desiderio di far perire i veleni della grande in- tuzioni di truffe ed inganni complici e compari da troppi
stringere nell’angolo l’autorità colori. A portare la musica a tutto volume, ci pensano i dustria, ed insieme della volontà di ricordare le vittime anni. Mò avast”. Ci sono i ragazzi del Righi che solida-
competente affinchè conceda l’Au- giovani del Centro Sociale Cloro Rosso che, su di una pit- del lavoro, la vera novità di questa seconda edizione della rizzano con i tifosi del Cras a cui qualche tempo fa fu
torizzazione integrata ambientale toresca camionetta, ballano da Bob Marley a Rino Gae- marcia è rappresentata dalle ciminiere in versione tri- ritirato uno striscione durante una partita di Eurolega,
più restrittiva che mai. Come si af- tano passando per Caparezza. Canzoni di denuncia, e dimensionale. Piccoli modellini del camino E312 svet- riportando la stessa frase di quella sera: “Stop environ-
fannano a ripetere Luigi Boccuni, di non semplici motivetti. Se nelle ultime file del grande tano sulle teste o sulle braccia di molti partecipanti. Stri- mental disaster in Taranto now”. Ci sono gli allevatori
AltaMarea, e Vincenzo Vestita, del corteo si grida “Vieni a ballare in Puglia, Puglia, Puglia”, scioni e slogan sono però la vera anima del malcontento che chiedono per le feste: “Niente regali! Solo giustizia
Circolo operaio jonico, che chiede il alternato all’ottimista “Ma il cielo è sempre più dei tarantini. C’è chi cerca di sdrammatizzare, come la per un Santo Natale”, ed i giovani che promettono di
monitoraggio in continuo delle blu..uu…uu” , nei primi banchi si intonano innocenti mamma che fa indossare alla figlia di pochi mesi un car- combattere per la causa ambientale “Fino all’ultimo re-
emissioni (concetto avversato da quanto efficaci filastrocche, come quella dei bambini tellone con su scritto: “Diossina? No grazie! Mi bastano spiro”. Ad unire parole e musica ci pensano due striscio-
Matacchiera secondo il quale chi di- della Scuola Paritaria “Maria Immacolata”. Accompa- le puzzette di papà”, chi rivolge un invito a Dio ed alla ni. Il primo, rifacendosi al gruppo rock dei Negramaro,
ce di voler fare questo «racconta sol- gnati dal fischietto di suor Rita, i piccoli studenti into- grande industria scrivendo: “Vorrei morire di vecchiaia”, recita: “Tu che aria sei, ma che aria dai se poi mi uccidi…”,
tanto bugie perché il monitoraggio nano una canzoncina in rime scritta da uno di loro,Gio- chi attualizza la questione ricordando: “signor ministro, l’altro scimmiotta bonariamente Rino Gaetano e dice: “
in continuo è soltanto un sogno») e vanni Bono, che recita “…non è questo il giusto posto per qui altro che suina, si muore di diossina”, chi si richiama Ma il cielo è sempre cchiù gnur’”. Gaetano, cantautore a
le bonifiche delle aree inquinate. «E un grande ecomostro…non mi sento il cuor contento se alla lotta alla mafia utilizzando l’ormai famoso slogan “e suo tempo impegnato nel denunciare le ingiustizie del
questo - aggiunge Vestita- non vuol respiro inquinamento…io desidero davvero tanto azzur- adesso ammazzateci tutti” accompagnato da una peco- mondo proletario, di certo dal cielo avrà gradito.
CORRIERE DEL GIORNO Domenica 29 novembre 2009 TARANTO 5
I LAVORATORI Gli operai Ilva hanno fatto sentire la loro presenza durante la marcia

«In fabbrica la perdita del posto


preoccupa più dell'inquinamento»
di GIANNI SVALDI ratori che “sputano nel piatto schio”, di una grande coopera- movimento “Mo' Avast” si deve la passerella, dopo la manifesta-
dove mangiano”. La maggior tiva di operai. «I dipendenti - di- andare invece oltre alla manife- zione dobbiamo portare avanti
 Ci sono molti modi per rag- parte dei dipendenti Ilva pre- ce Ignazio - si devono mettere in stazione, «oggi ci sono pochi la protesta». Una protesta quel-
giungere una verità sull'inqui- senti hanno sfilato dietro lo stri- gioco per prendere le redini del- miei colleghi, chi è rimasto a ca- la ambientale che deve andare
namento a Taranto. Si possono scione “Comitato lavoratori in l'azienda e farla rinascere nel ri- sa teme di andare in piazza, di avanti tenendo sempre chiaro il
leggere le migliaia di pagine dei lotta”, altri operai dietro quello spetto delle regole». Per Fran- essere riconosciuto. Ora tutti mantenimento dei livelli occu-
rapporti, delle inchieste, orien- della Cgil-Fiom, gli altri sparsi cesco, operaio Ilva aderente al noi non ci dobbiamo fermare al- pazionali. Equazione difficile.
tarsi fra le centinaia di docu- tra la folla, defilati. «È impor-
menti e testimonianze, il mare tante essere qui per noi - dice un
di parole. Oppure si può fingere operaio di poco defilato da
di essere un qualsiasi operaio gruppo -, ma da parte nostra c'è
che tutti i giorni varca i cancelli anche timore di non essere ben
dell'Ilva. Dei 10mila dipendenti visti. I giornali e le televisioni
ve ne erano pochi nel lungo cor- non ci devono lasciare soli alla
teo che ieri si è srotolato per il fine della manifestazione». Tea-
Borgo di Taranto. Era più i ra- tro civile, più che politico o sin-
gazzi a comporre la pancia fe- dacale, la marcia di ieri. Gli ope-
stosa della fiumana di persone rai guardano la storia dal basso,
di volti di idee che i padri. Per- sanno che il potere di chi dà oc-
ché? Una grande crisi, anzitut- cupazione è forte, anche sulle
to, «In azienda non si parla altro istituzioni sullo Stato. Tra gli
che di crisi economica e di posti striscioni quello della Fiom-
di lavoro, del rischio di ritrovar- Cgil, «Le assenze di alcuni sin-
si fuori da un giorno all'altro in dacali dalla manifestazione ha
cassa integrazione o, peggio, li- condizionato le assenze dei la-
cenziati senza uno stipendio a voratori, le differenze spaccano
quaranta, cinquanta anni con il fronte degli operai, lo indebo-
moglie e figli», spiega France- liscono», precisa Patrizio Di
sco, uno dei pochi operai che ie- Pietro che per la Fiom si occupa
ri ha sfilato ufficialmente. Poi proprio dell'Ilva. Tra i dipen-
c'è la paura di essere notati tra la denti Ilva che sfilano nel corteo
folla, di essere additati in azien- vi è anche chi avanza proposte
da come facinorosi, come lavo- ardite, parla di “assumersi il ri-

LA PARTECIPAZIONE Le posizioni dei rappresentanti dei lavoratori


L'AltaMarea divide i sindacati
la Uil e Cgil in piazza, Cisl no
 AltaMarea 2009 è stato il alle battaglie portate avanti in fattori inquinanti che genera-
corteo della società civile. Po- questi ultimi anni con le asso- no ripercussioni sulla loro sa-
ca la partecipazione dei sinda- ciazioni ambientaliste e con lute così come purtroppo di-
cati, rimasti l’asso ciaz io- mostrano le statistiche taran-
in parte defi- nismo in ge- tine sulle malattie professio-
lati. C'erano nere e con le nali le morti conseguenti a tali
lo striscione a m mi n i st r a- malattie derivanti dagli agenti
e alcuni rap- zioni locali inquinanti». Diversa la posi-
pr ese ntan ti per uno svi- zione della Cisl ionica che tra-
della Fiom luppo ecoso- mite il segretario generale Da-
Cgil. Poco di- stenibile e niela Fumarola ha ha assicu-
stante il se- per l’ambien- rato alla manifestazione di Al-
gretario pro- t a l i z za z i o n e taMarea un'adesione morale.
vinciale della dell’apparato «Riteniamo - ha spiegato la
U i l Fr a n c o produttivo Fumarola - importante la mo-
Sorrentino i o n i c o e s i- bilitazione delle coscienze su
che ha segui- stente. Ciò, un tema oltremodo condivisi-
to la manife- con la consa- bile, come il buon ambiente a
stazione sen- pevolezza Taranto», ma dall'altro canto
za stendardi. che i lavora- la Cisl non condivide «parte
«È una tori dentro i delle rivendicazioni a base
manifestazione importante, luoghi di lavoro sono i primi e i della stessa».
ma oggi si registra una presa maggiori cittadini esposti ai (g. s.)
di coscienza più dei figli che da
parte dei genitori» - ha detto
Sorrentino - «Taranto ha biso-
gno di una politica forte per
portare avanti la questione
ambientale». Il segretario poi
evidenzia il ruolo dei sindaca-
ti nei risultati ottenuti sino ad
oggi: «Abbiamo saputo, in
questi anni, avanzare richie-
ste sia sul piano ambientale e
sia su quello occupazionale,
per noi sono due questioni di
uguale importanza», ha detto
il segretario della Uil.
La Fiom Cgil di Taranto alla
marcia per l'ambiente di saba-
to ha preso parte nonostante
la concomitante manifesta-
zione promossa dalla Cgil a
Bari in favore delle politiche a
sostegno del Mezzogiorno. Il
segretario Rappa ha messo in
evidenza che la partecipazio-
ne è legata al «dare continuità
6 TARANTO Domenica 29 novembre 2009 CORRIERE DEL GIORNO

PER LA VITA Il sorriso degli studenti


ALTAMAREA e il candore dei piccoli. La rabbia dei padri e
IL CORTEO le paure materne. E l'ostracismo verso i partiti
ADESIONE MASSICCIA Sfilata di emozioni e sensazioni contrastanti. Ma convergenti

Dai biberon ai capelli rasta,


giovani in piazza per il futuro
di ANGELO DI LEO glio e con lo sguardo al futuro.
angelo.dileo@corgiorno.it Numeri a parte, Altamarea
conquista l'intero asse umberti-
 Dai biberon ai capelli rasta, no mentre i politici sfilano a la-
l'umanità è varia nel corteo che tere, chiaramente convinti co-
muove dall'Arsenale e punta di- me la giornata non preveda in
ritto in piazza Garibaldi. scaletta sequenze di slogan e
Aprono cartelloni lavorati bandiere.
dai ragazzini della Dante Ali- Altamarea rischia la deriva
ghieri. Chiude la tecno sparata a populista (fisiologico quando i
palla dal Cloro Rosso. partiti parlano altre lingue) ma
Il corteo è un serpente che intanto cresce e matura nuova
muta rapidamente pelle, allun- coscienza di sè.
gandosi e ingrossandosi ad ogni Le famiglie di Taranto hanno
incrocio. alzato le tende e sono uscite di
Altamarea torna nel Borgo e casa, però. Un ottimo bis che at-
bissa il successo dell'anno scor- tende risultati concreti.
so. Una variopinta sfilata di I cori si accavallano quando
emozioni contrastanti, sensibi- alle 11 la processione è incolon-
lità differenti e consapevolezza nata, avendo superato le vetrine
crescente. di Coin.
Si rincorrono, dunque, il sor- «Vorrei morire di vecchiaia»
riso dei liceali e l'ostracismo recita uno striscione. Quelli del-
verso i partiti, il candore dei pic- l'Ail ne avrebbero da racconta-
coli e l'emozione degli adole- re.... biettivo unico, chiaro e indiffe- storia. E perchè sia costretta a
scenti. La rabbia dei padri e le In piazza Immacolata si ag- ribile: aria pulita! sopportare l'assurda dicotomia
paure materne. gregano gli alunni dell'omoni- «Noi arriviamo da Monza» ci tra metastasi e buste paga.
E c'è la Taranto che non ha ma scuola e quelli della Bettolo. dice un ragazzo che espone un Una buona fetta di Taranto
smesso di combattere. O che da La sensazione, infatti, è che al Il corteo è comunque massic- Il corteo vive di luce propria cartello mentre i calciatori del ha alzato la testa e ha aperto il
poco ha cominciato a farlo. Ma netto della massiccia presenza cio. Sullo sfondo, al di là del pon- sino a mezzogiorno, senza ap- Taranto si guardano intorno e fronte, però.
non è “tutta Taranto”. Manca giovanile (tanti gli studenti) la te, c'è sempre il siderurgico. piattirsi su liturgie consolidate. forse si chiedono come mai la Chi non c'era, nemmeno ieri,
una fetta. Ed è quella che lavora Città abbia mancato questo Destinazione verso la quale il Dai carrozzini al furgone di Clo- città per la quale giocano a pal- ha tutto il tempo di tuffarsi nel-
e produce, tranne singole (auto- grande appuntamento con se serpente punta diritto, senza ro Rosso le strategie sono diver- lone si sia ridotta a combattere l'onda. La battaglia è ancora al-
revoli) presenze. stessa. pietà. A testa alta, gonfio d'orgo- se eppure convergono sull'o- per sopravvivere alla sua stessa l'inizio.
8 TARANTO Domenica 29 novembre 2009 CORRIERE DEL GIORNO

ALTAMAREA
LA PARTECIPAZIONE

IL CORTEO Tutto è accaduto alle nove in punto, con l'arrivo delle prime scolaresche

Tamburelli, fischietti, striscioni


l'AltaMarea invade le strade
di LUCA CARETTA stanti si leggeva gioia di par- costante della discarica a po- Maraglino - è uno dei paesi
tecipare a qualcosa di impor- chi chilometri dal centro. «Il più colpiti dalla diossina per-
 Tutto è accaduto in pochi tante, per la comunità ed il sindaco – ha continuato Ca- chè il vento porta tutte le so-
minuti, alle nove in punto, futuro ma anche voglia di ri- vallo - ha firmato un docu- stanze nocive. Sappiamo be-
con l'arrivo delle prime sco- scatto, di novità e soprattut- mento di messa in mora della ne cosa vuol dire avere un tu-
laresche ed associazioni nel to di aria pulita. I ragazzi e le discarica per i danni che ar- more e morire, per questo la
piazzale antistante l'Arsena- ragazze presenti l'hanno gri- reca all'ambiente e alle per- marcia dovrebbe coinvolgere
le militare, fino a quel mo- dato dall'inizio alla fine. sone ma non ha detto quali i tarantini ed i cittadini della
mento presidiato dalle forze Hanno ribadito il loro “no” sono». provincia che, con la loro for-
dell'ordine in assetto anti- alla chiusura della grande ac- La ragazza ha sottolineato za lavoro, hanno contribuito
sommossa. Ieri la parola ciaieria ma vogliono che la che la chiusura dell'acciaie- a far crescere l'industria».
d'ordine era fare festa e i par-
tecipanti alla
famiglia Riva adegui l'azien-
da alle mi-
ria debba essere un'occasio-
ne di riscatto per la salute e il
Le due amiche, d'accordo
con il ragazzo, apprezzano la
I referendari ci sono
“Grande
marcia per
gliori tecno-
logie sul
lavoro di tutti i cittadini.
«I lavoratori potrebbero
scelta di far partecipare i
bambini alla manifestazione e non passano inosservati
l 'a mb ie nt e”,TRA LA GENTE mercato, che essere impiegati nella boni- «per far capire il valore cul-
I SOSTENITORI della consultazione referendaria per la chiu-
or ga niz za ta realizzi il fica dell'area che durerebbe turale del corteo» ma non ve-
dal coordi- IN CORTEO c a m p i o n a- almeno trenta anni, tuttavia dono di buon occhio l'aper- sura parziale o totale dell’Ilva non passano inosservati. Una pre-
namento di mento in manca la volontà dello Stato tura dei negozi in un'occa- senza discreta che per tutto il corteo fa parlare di sé attraverso
as soci azio ni L A GIOIA continuo ed di investire nel diritto alla sa- sione del genere. slogan come “la voce ai tarantini: referendum” o “referendum
ambie ntali- i l m o n i t o- lute dei cittadini». Anche Pa- La questione ambientale è subito”. Manca l’avvocato Russo di “Taranto Futura”, mancano
ste Alta Ma- DI PARTECIPARE raggio perio- squale Forleo è favorevole particolarmente sentita an- gli “Amici di Beppe Grillo”. Ci sono i rappresentanti dei comitati
rea, hanno dico delle alla chiusura dell'Ilva salva- che a Mottola. Per Pietro referendari, che distribuiscono volantini illustrativi. «Stiamo
aderito nel migliore dei modi emissioni. Lizzano, rappre- guardando i posti di lavoro. Baia, della Chiesa cristiana sfruttando l’occasione per far partecipi i tarantini - ci spiega
utilizzando tamburelli, fi- sentata dai giovani di “Citta- Massafra è un altro Comu- evangelica battista, «quella Federico Catucci - è stata diffusa erroneamente la voce che si
schietti, bandiere e striscio- dinanza Attiva”, è una delle ne particolarmente colpito di oggi non è la prima ma- voglia chiudere l’Ilva senza pensare ai lavoratori. Non è così. Noi
ni. Moltissimi i giovani della realtà più colpite dall'inqui- dai veleni industriali. Le te- nifestazione sull'ambiente a chiediamo che venga fatto a Taranto ciò che hanno fatto a Ge-
provincia ionica arrivati nel namento. stimonianze di Cosimo Ma- cui partecipiamo, come cre- nova, dove hanno chiuso l’area a caldo e gli operai sono stati
capoluogo per dimostrare «Siamo qui – ha detto An- r a gl i n o, Mara Carrieri e denti abbiamo a cuore la sa- reimpiegati nella bonifica». «Il futuro di Taranto è nella ricon-
che l'inquinamento del polo tonella Cavallo – perchè gli Carmela Sanseverino spie- lute pubblica e la salvaguar- versione - argomenta, Mellone di “Blu Taranto” - e nella bonifica.
industriale è un problema effetti dei fumi arrivano an- gano la situazione in cui vi- dia del paesaggio. Bisogna Non vogliamo nuovi disoccupati ma diciamo sì alla chiusura».
che investe tutti. che da noi». Qui giungono le vono. cambiare modello di svilup- (m.l.)
Negli occhi dei manife- diossine dell'Ilva e la puzza «Il nostro – ha esordito po».
CORRIERE DEL GIORNO Domenica 29 novembre 2009 TARANTO 9
GLI STUDENTI
«È una grande
prova di forza
della cittadinanza»
di UGO LORUSSO

 Per le strade, nelle piazze e nelle case del centro rimbomba ancora
forte l’eco dei canti e dei cori di protesta che ieri mattina si sono levati
come un'unica voce sula città di Taranto. Un lungo corteo formato da
decine di migliaia di tarantini, di ragazzi e di famiglie che hanno risposto
all’appello lanciato dall’associazione ambientale Altamarea e che hanno
partecipato alla grande marcia per l’ambiente. Una protesta democra-
tica, pacifica e piena di speranza, lontana dai soliti comizi politici, fatta di
giovani, di uomini e di donne, di persone stufe di dover convivere con
promesse non mantenute, inquinamento e morte. Decine di migliaia,
appunto, i ragazzi che hanno voluto far sentire la loro voce e che hanno
mandato un messaggio di rabbia e indignazione perché stufi di imma-
ginare un futuro nero come una nube tossica.
Il Corriere è sceso per le vie della città, invase dai manifestanti, per
tastare le emozioni e i sentimenti dei più giovani. «È una grande prova di
forza della città – ha spiegato Lorenzo Monfredi, studente del Liceo
Aristosseno - e noi ragazzi abbiamo finalmente dimostrato di non essere
ignoranti e menefreghisti, come spesso ci descrivono. La nostra città è

Tutti d'accordo: le tematiche ambientali, bellissima e noi la amiamo. Non esistono molte alternative, o l’Ilva mette
a norma i propri impianti o deve chiudere». Andrea Andriani, rappre-
sentante d’Istituto del Liceo Archita, ha detto: «Quest’anno la rappre-

un sentimento forte e radicato nei giovani sentanza studentesca è maggiore rispetto all’anno scorso, questo è un
segnale positivo perché siamo noi ragazzi il futuro di questa città e siamo
noi i primi a dover protestare contro questa gravissima situazione».
 Dall’Arsenale fino in Piazza «Abbiamo ricevuto una rispo- ri di vari istituti scolastici. to i nostri alunni e li abbiamo «Noi studenti abbiamo preso molto a cuore la questione ambien-
Garibaldi, le strade più impor- sta ancora più forte rispetto allo «I ragazzi hanno partecipato portati qui perché saranno loro tale che affligge il territorio – ha dichiarato Davide Leogrande –
tanti del centro cittadino, in par- scorso anno – ha spiegato Luigi in massa – ha dichiarato Lore- gli uomini del futuro e perché soprattutto perché negli ultimi anni le cose peggiorano e, purtroppo,
ticolare via di Palma e via Boccuni, portavoce di Altama- dana Flore, docente del liceo devono capire cosa sta succe- i tarantini non reagiscono come dovrebbero, preferiscono stare a
D’Aquino, hanno visto sfilare rea - questo è il segnale che la cit- Archita – e noi siamo con loro. dendo nella loro città. Molti di guardare e aspettano che qualcuno risolva il problema per loro. Sono
studenti universitari, liceali, di tà è stanca e che le coscienze ci- Qui ci sono molti insegnati di questi ragazzi hanno i genitori poche le manifestazioni che a Taranto riescono a coinvolgere così
scuole medie, elementari e per- vili dei tarantini si stanno sve- tutti i licei e gli Istituti di Taran- che lavorano all’interno dell’Il- tante persone, ed è molto importante che tutti, bambini, ragazzi e
sino di asili, spesso accompa- gliando. La città deve essere un to. Già nei giorni passati i ragazzi va, per questo sono coinvolti in adulti partecipino attivamente alla protesta». «Quest’anno è andata
gnati da professori e maestre, fronte compatto formato dalle hanno organizzato varie assem- prima persona ed è per questo ancora meglio rispetto alla manifestazione dello scorso anno – ha
tutti uniti da un intento comu- istituzioni, dalle associazioni, blee per discutere del tema am- che chiediamo hai dirigenti di spiegato Piero – speriamo che tutto questo fermento serva a sbloc-
ne: riprendersi il proprio futu- dai sindacati, dai cittadini e da bientale. Questo a dimostrazio- queste fabbriche di mettere a care questa situazione e che finalmente le cose comincino ad andare
ro. tutti coloro che possono inter- ne che non si tratta di un episo- norma gli impianti per preserva- per il verso giusto per Taranto e per i Tarantini». «Esistono due cor-
Si è svolta, infatti, ieri mattina venire per risolvere questa si- dio ma di un sentimento forte e re il posto di lavoro di tante per- renti di pensiero separate – ha detto Francesca - chi vuole il re-
la grande marcia per l’ambiente tuazione». radicato nelle loro coscienze». sone ma per preservare anche la ferendum e chi vuole la messa a norma degli impianti industriali.
organizzata dall’assoc iazione Come detto è stata massiccia Antonella Fago, docente del- nostra salute, il nostro territorio Personalmente credo che la soluzione migliore sia quella di garantire
Altamarea alla quale hanno par- la presenza di studenti, ma an- la scuola elementare XXV Luglio e l’ambiente». i posti di lavoro, azzerando le emissioni inquinanti. Chiudere gli im-
tecipato circa 40.000 persone. che quella di docenti e professo- ha detto: «Noi abbiamo prepara- (U. L.) pianti vorrebbe dire mettere in ginocchio un’intera città».
10 TARANTO Domenica 29 novembre 2009 CORRIERE DEL GIORNO

IL MATTATORE: «Le sfide sono nel turismo,


ALTAMAREA pesca, agricoltura e anche nell'industria,
TRA PALCO... E REALTÀ ma pulita, che dà lavoro a migliaia di operai»
LO SPETTACOLO Sul palco di piazza Garibaldi gli artisti ionici Mauro Pulpito e Franco Cosa

Showmen in campo
Entusiasmo tra i giovani: «Riprendiamoci il nostro futuro»
di BARBARA SCARDIGNO cuore della città, in piazza Ga- mostrazione di entusiasmo e di sa della salute, sviluppo soste-
ribaldi, dando vita ad una au- partecipazione di giovani, as- nibile i temi cari alle giovani
 Artisti e giovani in campo tentica festa, con musica, balli sociazioni, famiglie - ha spiega- generazioni e rivendicati a
per l'ambiente. cori. to - spero davvero che la città e squarciagola dal corteo.
Tra le fila del lungo corteo, Non sono mancate, tuttavia, i cittadini di Taranto cambino «Difendiamo tutti i diritti ad
ieri, c'erano anche gli esponen- le prese di posizione, nette e atteggiamento. Oggi siamo da- un ambiente pulito e alla sicu-
ti del mondo dello spettacolo, appassionate, sulla filosofia di vanti ad una vera e propria mo- rezza del lavoro - ha spiegato,
da Mauro Pulpito a Franco Co- fondo dell'evento. bilitazione delle coscienze, è tra i giovani, Rosa Cacace è
sa, per testimoniare la propria «A gennaio compirò qua- così che bisogna proseguire. nell'interesse della città. Ecco
«vicinanza ai temi ambiente e rantacinque anni - ha detto Basta con l'atteggiamento perchè oggi, a sfilare accanto
qualità della Mauro Pul- “statico”, noi, insieme
vita, connessi pito, presen- possiamo de- alle scuole, IL PALCO Franco Cosa intrattiene il pubblico
al futuro della tatore e arti- cidere come avremmo
città». Ma c'e- MAURO PULPITO: sta tarantino cambiare il FRANCO COSA: gradito che ci
rano anche e - e questa di nostro futuro, fossero i cit-
soprattutto i «SIAMO IN TEMPO oggi è la pri- essere prota- «COSCIENZE tadini tutti, le
giovani, pro- ma volta che gonisti». Poi categorie
tagonisti del- PER CAMBIARE sui temi am- sulla direzio- MOBILITATE, produttive i
l'evento e de- bientali si ne da impo- profe ssioni-
stinatari degli IL FUTURO» parla e si agi- stare sul fron- SI VADA AVANTI» sti».
obiettivi della sce coerente- te economico: Entus iasti
marcia. I ragazzi, teenager mente. Gli argomenti per cui «Le sfide - ha proseguito il can- per la riuscita della manifesta-
componenti di gruppi e asso- manifestiamo sono noti da tante - sono nel turismo, pesca, zione, anche i giovanissimi
ciazioni, come pure giovani la- sempre. Considerati i ritardi agricoltura e anche nell'indu- Marco e Andrea dalle fila del-
voratori che hanno aderito sin- magari non riuscirò a fare stria, che dà lavoro a migliaia di le associazioni: «Queste mani-
golarmente e spontaneamente niente per me, ma sono in tem- operai. Una fabbrica pulita e si- festazioni, data la rilevanza dei
al corteo, hanno manifestato in po per fare qualcosa per il fu- cura, però, che tuteli la vita e la temi trattati, dovrebbero esse-
«difesa della salute» e del «di- turo dei miei nipoti». salute dei suoi dipendenti». re programmate più spesso,
ritto al lavoro sicuro e salu- Sulla stessa lunghezza d'on- E di avere le idee chiare sul anche perchè come dimostra il
bre». da anche le dichiarazioni del- futuro della città lo hanno di- numero di partecipanti, sono
I due mondi, poi quelli di l'altro animatore dello show mostrato anche i tanti giovani sempre un successo assicura-
giovani e showmen, dopo aver musicale in piazza, il cantante presenti alla marcia di AltaMa- to. Le decisioni, anche con i re-
sfilato insieme per le vie del e imitatore ionico Franco Co- rea. ferendum, tornano finalmente
centro, si sono intrecciati nel sa.«Dopo questa bellissima di- Equilibrio ambientale, dife- in mano alla città». I PARTECIPANTI una famiglia ed alcuni frati
CORRIERE DEL GIORNO Domenica 29 novembre 2009 TARANTO 11
BRUCATO «La nostra protesta è doverosa»
ALTAMAREA MIGLIACCIO «Avevamo il dovere morale di esserci»
SPORTIVI IN PIAZZA RUSSO «Troppa gente muore, è ora di dire basta»

CALCIO, VOLLEY E BASKET LA CURIOSITA'


Aumentate
D'Addario: le vendite
di libri a tema

vigileremo
 Anche i commercianti del
borgo, a modo loro, hanno
partecipato alla marcia. Al-
cuni restando sulla soglia
dei rispettivi esercizi, altri

sull'ambiente
esponendo una locandina di
sostegno al corteo, altri an-
cora servendo i pochi clienti
decisi a fare spese con in-
dosso delle mascherine. «Da
quando si parla di più del
Il Taranto al gran completo problema ambientale, sono
aumentate le vendite di libri
dedicati a questo tema – ci
di PAOLO INNO indossa la t-shirt della manife- dice Nicola Mandese -. In
stazione (reca la scritta: “Ti particolare si vendono “La
 Per una mattina intera, Ta- svegli ogni mattina respirando Città delle Nuvole” di Vulpio
ranto sembra cambiare forma: la diossina”) e regge uno stri- ed il volume del giornalista
diventa lunga e stretta, si rias- scione che recita: “In si em e Foschini. Io li ho letti en-
sume in un corteo. Si distende contro l’inquinamento”, con il trambi e c’è da mettersi le
per qualche chilometro e poi si logo della società e quello della mani ai capelli, ma credo
riversa in piazza, fino quasi a sua azienda: «In passato – pro- che la soluzione non sia
non farsela bastare. Alla mani- segue – mi sono spesso occupa- mandare via Riva, perché è il
festazione contro l’in q u i n a- to di temi ambientali. Questa caposaldo dell’economia lo-
mento organizzata da AltaMa- volta, però, la protesta ha un LA MARCIA Il presidente del Taranto, D'Addario, insieme al sindaco e alla squadra al completo cale. Piuttosto io chiederei
rea c’è anche la Taranto dello valore aggiunto perché non so- maggiori aiuti al governo
sport: è la Ta- no da solo: politica: «Siamo qui come cit- giore qualità della vita». Parla dei ragazzi come me». centrale». Sulla stessa lun-
ranto del cal- r a p p r es e n t o tadini – chiosa D’Addario – che pure il capitano, Vincenzo Mi- Poco più indietro, insieme ai ghezza d’onda è anche Ga-
cio, del volley la presidenza hanno un’idea precisa di città: gliaccio: «Taranto è una delle ragazzi delle comunità familia- briele Semeraro, responsa-
e del basket in «LA MARCIA di una squa- la immaginiamo vivibile, capa- città più inquinate dell’Europa ri da lui fondate, c’è Antonio bile di Jo’is accessories.
carrozzina. dra di calcio, ce di vivere grazie al lavoro e di e noi, che siamo un’importante Bongiovanni, presidente della «I rimedi per rendere l’in-
Avanzano NON SARÀ che è una del- far vivere grazie al lavoro». An- componente di questa città, Prisma Volley Taranto: «Que- dustria ecocompatibile ci
compatti, le espressioni che Giuseppe Brucato, allena- avevamo il dovere morale di es- sta è una grande manifestazio- sono. Poi se si chiude l’Ilva il
sfoggiano UN BUCO sociali più im- tore dei rossoblù, è sensibile ai sere qui, in mezzo a questa gen- ne: è la riscossa della gente di- danno ambientale è fatto.
striscioni. La portanti della temi ambientali: «La nostra te». Nicola Russo, giovane e ta- sperata, ma soprattutto dei Meglio mantenerla, ma ade-
Taranto NELL'ACQUA» città». D’A d- protesta è doverosa: tutti cono- lentuoso attaccante del Taran- giovani. Finalmente hanno guandola».
Sport sfila al dario si sor- sciamo i problemi di questa cit- to, sente particolarmente il preso coscienza di tutti i mali di I pericoli sulla salute, do-
completo lungo via Di Palma: ci prende del calore e della par- tà e, da sportivi, dobbiamo con- problema ambientale: «Volevo questa città». Il Dream Team vuti ai veleni della grande
sono i dirigenti, lo staff tecnico tecipazione della gente: «Quasi tribuire a far salire il livello di essere qui a tutti i costi perché Taranto, società di basket in industria, Semeraro li ha già
e la squadra. Enzo D’Addario, il mi sembra di non essere a Ta- attenzione nei confronti dei sono tarantino e perché, a Ta- carrozzina, si affida alle parole sperimentati. «Mia figlia
presidente, guida il gruppo dei ranto: oggi (ieri, ndc) siamo problemi dell’ambiente». Il ranto, troppa gente muore a di Vincenzo Di Bernardo, capi- soffre di asma e per fortuna
rossoblù: «La nostra presenza una città civile, che partecipa e tecnico siciliano è a Taranto da causa dell’Ilva. Io vivo a Paolo tano e anima della squadra: da quando si è sposata ha
a questa manifestazione – dice protesta in modo civile. E’ un due mesi: «La prima volta che VI, dove negli ultimi venti anni «Non è possibile immaginare deciso di lasciare la città ed
– non è solo simbolica. E’ so- importante punto di partenza: sono venuto qui – racconta – è cresciuto enormemente il nu- Taranto senza l’Ilva: sarebbe andare a stare in provincia.
stanziale: noi siamo convinti sorveglieremo con attenzione sono rimasto colpito dalla mas- mero di morti per tumori: è ora utopistico. Ma non è impossi- Ora vive a San Giorgio Jo-
che sia necessario vivere in una perché le ragioni di questa ma- siccia presenza dell’industria. di dire basta». Il gioiellino ta- bile immaginare un’industria nico. Anche se a pochi chi-
città che non ci ammazzi, che ci nifestazione non si risolvano in Non ne ho tratto una bella im- rantino vuole guardare al futu- che abbia a cuore i problemi lometri da qui, l’aria che si
permetta di fare progetti per il un buco nell’acqua». La pre- pressione. Credo, invece, che ro: «Immagino una Taranto di- dell’ambiente. E’ inaccettabile respira è di gran lunga mi-
nostro futuro e per i nostri fi- senza del Taranto per le vie del Taranto sia una bellissima città versa, con più attenzione vivere con una cappa di diossi- gliore».
gli». D’Addario procede veloce, centro ha poco a che fare con la che abbia bisogno di una mag- all’ambiente ed alle esigenze na sulla testa...». (M. L.)
12 TARANTO Domenica 29 novembre 2009 CORRIERE DEL GIORNO

ALTAMAREA
LA POLITICA

IL CASO L'immagine da ricordare: il sindaco Stefàno contestato e con lui Florido

Politici defilati, ai margini


delle vie del centro
di FRANCESCO TANZARELLA non ha colori politici – ha spie-
gato il primo – è assolutamente
 La politica, ieri, era ai margini trasparente come dovrebbe es-
delle vie del centro. Defilata, sere la nostra aria. Mi sarebbe
quasi inconsapevole, ha osserva- piaciuto vedere la classe operaia
to il fenomeno della marcia con sfilare: evidentemente prevale la
gli occhi di pochi rappresentanti. volontà di continuare a inquina-
L’immagine da ricordare, per de- re per offrire qualche salario, re-
finire la voglia dei manifestanti galando però molte morti». Ta-
di marciare a fianco dei politici, è gliente, invece, ha rilanciato la
la contestazione subita dal sin- questione Eni: «La lotta per
daco Ezio Stefàno, apparso per l’ambiente continua – ha dichia-
un attimo prima di andare via: rato – ribadendo la contrarietà al
pochi lo volevano. E tra i cori, in raddoppio dell’Eni, così come al-
molti hanno ricordato le sue pa- la centrale a “turbogas”, che per
role sull’orgoglio di avere l’Ilva a
Taranto. Destino condiviso con il
presidente della Provincia Gian-
2/3 serve solo a vendere energia
all’Enel: sulla pelle dei tarantini,
insomma, si fa business».
Bonelli (Verdi): «Ricorr
ni Florido, che aveva aderito solo
moralmente, facendo anche lui
solo una rapida sortita. Insom- Quasi si trattasse di una parteci- dell’assessore regionale Miche-
E per un sindaco contestato,
un altro che vive i medesimi pro-
blemi del collega tarantino. An-
alla Corte di giustizia de
ma, manifestazione poco politi- pazione a titolo personale, quin- le Pelillo – perché loro hanno gelo Miccoli, primo cittadino di  Del caso Ilva, da lunedì, dovrà occuparsene anche la Corte di Giustizia Eu-
ca, come era nelle intenzioni de- di, i politici tarantini hanno in- trovato una sponda, e noi traia- Statte, comune attaccato alla ropea. Angelo Bonelli, presidente nazionale dei “Verdi”, marciando quasi in testa
gli organizzatori. Anche se tra gli ciso poco sullo spessore della mo forza da una comunità che ha grande industria quanto il capo- al corteo di “Altamarea” ha lanciato il messaggio: «Lunedì presenteremo una
striscioni si sono visti, tra gli al- manifestazione. Ne abbiamo av- alzato la schiena». Pelillo fu tra i luogo, ha marciato come un cit- denuncia alla Corte di Giustizia dell’Aia ed al nuovo commissario per l’Ambiente
tri, Pierfelice Zazzera, onore- vicinati alcuni, per capire con protagonisti, lo scorso anno, tadino qualunque: «La manife- dell’Unione europea, affinché si apra un processo su questa vicenda dell’Ilva di
vole dell’IdV, Luciano Mineo, quali occhi stessero guardando dell’approvazione della legge an- stazione di oggi serve a tenere al- Taranto». Un’altra tegola giudiziaria, quindi, per l’impianto produttivo tarantino.
vicepresidente del Consiglio re- un movimento di uomini e idee tidiossina. Come i consiglieri re- ta l’attenzione – ha detto – per- Che non gode certo della stima del partito del “sole che ride”, se a manifestare a
gionale, diversi assessori e con- così imponente. gionali Donato Salinari e Nico- ché bisogna rendere compatibile Taranto è arrivato proprio il presidente. Bonelli, infatti, è l’unico rappresentante
siglieri comunali e provinciali, «Penso che la politica, almeno la Tagliente. Loro due votarono la presenza della grande indu- di livello nazionale ad aver partecipato alla marcia per l’ambiente, dimostrando
l’impressione è stata quella di quella del mio livello istituziona- a favore, in controtendenza ri- stria con quello che è il diritto sensibilità, anche se scontata per un partito che delle tematiche ambientali ha
una truppa politica che non ha le, abbia già raccolto il messaggio spetto all’astensione del gruppo universale, sancito anche dalla sempre fatto un vessillo. «In un paese normale – ha aggiunto – sarebbe scontato
fatto gruppo tra i manifestanti. di “Altam area” – le parole del Pdl: «La lotta per l’ambiente nostra costituzione, alla salute». per un’azienda fare profitti rispettando le regole per la tutela dell’ambiente. In-
CORRIERE DEL GIORNO Domenica 29 novembre 2009 TARANTO 13
ALTAMAREA
LA RIFLESSIONE

DENTRO LA MARCIA Una risorsa a prescindere dal colore politico o dall’odore elettorale

La comunità dei “marcianti”:


sognatori coi piedi per terra
di MARISTELLA BAGIOLINI con l’orecchino e il piercing al 30 o 40mila di oggi (cambia dav- ranto marciante è una risorsa.
labbro inferiore. «Ma come, pro- vero poco per me – ndr) dopo il Ed è una risorsa a prescindere
 Sabato 28 novembre ore prio tu a questa marcia? Allora clamore, l’entusiasmo, i piedi dal colore politico o dall’odore
12.45. Eccola la faccia migliore e non stai con noi, stai con loro», doloranti per questa marcia do- elettorale che qualcuno gli ha
peggiore della città. Insieme. dice il cinico vecchio mafrone vranno riporre i fischietti, gli voluto affibbiare. Io so cosa pen-
Non è distinguibile o toponoma- della politica che incontro per striscioni e gli altoparlanti per sava chi ha marciato con me. So
sticamente inquadrabile. Non si strada. «La politica è tutto un rivedere la loro struttura vasco- dell’ardore referendario di alcu-
individua tra quelli che sfilano o magna magna, dobbiamo deci- lare, il loro carattere ereditario, ni. So del dolore che attraversa
stanno a guardare. Neanche tra dere noi, esagitato urla il tipo che il loro imprint all’accusa reci- oggi chi l’anno scorso alla marcia
quelli che lanciano slogan o li sembra non proca e prova- non c’era perché non aveva pro-
guardano in Tv. Tra chi manife- vedere, ascol- re a mettersi vato sulla propria pelle gli effetti
sta oppure sta a fare la spesa o si tare o dare pe- in ascolto dell’inquinamento. So che c’è chi
prepara al secondo turno di la- so alle ansie e IERI MATTINA l’uno dell’a l- ha voglia di fare ma non sa bene
voro tra la Salinella e i Tamburi, alle paura del- tro, per capire da dove cominciare. Ma so so-
San Vito o il Borgo. Serpeggia la gente, la sua, SOTTO IL PALCO e poi sceglie- prattutto perché io marciavo ac-

reremo lungo tutta la città e annebbia gli


sguardi e le menti più del benze-
ne.
che gli sta at-
torno.
Razzismo a
RISCOPRENDOCI
re.
La marcia è
stata una
canto a loro: per provare a sen-
tire i palpiti e i pensieri della mia
città, per strappare loro un’opi-

ell'Aia» È la natura di chi pur condi-


videndo idealmente i nostri sen-
timenti di rabbia o frustrazione
trazione inte-
grale! Ma qui
COMUNITÀ
le ruote vanno ognuno per pro-
grande prova
di adesione ad
un valore condiviso, che guarda
nione, un pensiero, per provare a
mettere questo coro in una sin-
tonia unica che dica qualcosa di
vece la situazione nei confronti di un’aria corrosi- prio conto! Divisioni, barriere, alla salute, all’ambiente e al la- netto e chiaro, ragionando e ra-
dell’Ilva di Taranto è va che non c’è dubbio debba confini netti che nei volti della voro. E il piccolo ma impegnati- gionando e poi ancora ragionan-
una delle più gravi in cambiare e migliorare, predica grande marcia per l’lAmbiente, vo cambiamento che si dovrà do, fino a perderci la voce! Ho
Europa, non solo Ita- lungo tutto il percorso di questa seppur meravigliosi, gioiosi e fe- compiere non è esclusivamente sentito chiaramente: migliori
lia. Voglio che questo bella comunità di “sognatori coi stanti, segnano l’angioma di nell’approccio a questi temi vita- leggi, migliori tutele, maggiore
sia chiaro». Bonelli, però, scende anche nel merito del problema: «Oggi io sono piedi per terra”, l’arte antica del- questa comunità! Ognuno è por- li ma alla pratica della formazio- dignità e rispetto. Un progetto
qua, tra l’altro – ha affermato – per dire che il ministero dell’Ambiente ha messo al la guerra e delle divisioni. tatore del suo, che è più unico, ne delle singole responsabilità, che ha bisogno di strade ancora
113esimo posto,in un elenco di 156, l’avvio delle procedure ambientali dell’Aia per «Ma se c’è Tizio non ci può es- più singolare, soprattutto di- quelle che sinora ci hanno con- tutte da tracciare ma il primo
l’Ilva. Questo significa che c’è una colpevole responsabilità del governo, che non sere Caio», dice la bionda con sgraziatamente migliore di quel- sentito di firmare deleghe in tratto lo abbiamo costruito ieri
vuole applicare le prescrizioni per ridurre l’inquinamento». Una delle ragioni che collo di pelliccia. «Io non marcio lo dell’altro! Ma se è lecito chie- bianco per poi lavarci la coscien- sotto il palco di Altamarea rin-
hanno convinto i “Verdi” a chiedere l’intervento della giustizia europea. perché questa marcia è stru- dere che questa comunità si dia za lasciando tutte le colpe nelle contrandoci ancora una volta,
(F. T.) mentalizzata», dice il giovane rispetto e dignità forse quei 20, mani della politica. Quella Ta- come fossimo comunità!
14 TARANTO Domenica 29 novembre 2009 CORRIERE DEL GIORNO

LA PACIFICA protesta ha visto tra i partecipanti


ALTAMAREA anche i volontari dell'Associazione italiana contro
LE ASSOCIAZIONI le leucemie che da sempre lotta in difesa della salute

L'INTERVISTA CURIOSITA'
GENTE IN PIAZZA

«Non siamo E' ultraottantenne


la più anziana
manifestante

più una società POTREBBE essere la più


anziana ad aver marciato.
Annunziata Vilardi, 87 an-
ni, ieri mattina era al cor-

passiva»
teo promosso da “Altama-
rea” con tutta la sua fami-
glia. Senza curarsi della
stanchezza, capelli raccolti
e scarpe comode, la vispa
signora ha percorso tutto il
A riferirlo è la presidente dell'Ail LE ASSOCIAZIONI hanno sfilato con striscioni, tra queste anche l'Ail. Sotto la presidente D'Andria
tragitto, dalla porta
del l’Arsenale Militare a
piazza Garibaldi. «Ho de-
di ANNA CAIATI maturato lo «C'è una presa to quello che ci fa del male». tata di significato e di contenuto e ciso di venire per i miei ni-
anna.caiati@corgiorno.it stesso bisogno di coscienza Le amministrazioni che ci go- poi chiediamo la sicurezza nel poti, che meritano un futu-
e la stessa esi- dei cittadini vernano hanno fatto qualcosa mondo del lavoro, e che non si ro migliore», ci spiega. «Io
 Alla manifestazione contro genza e quindi che è utilissi- di concreto in favore dei cit- continui a “caricare” questo terri- non dico che la fabbrica
l'inquinamento ed in favore del- abbiamo for- ma perchè fi- tadini? torio di altre industrie o di tripli- debba chiudere. Sarebbe
l'ambiente hanno partecipato mato questo nalmente fa «Sicuramente la legge regionale care quelle che ci sono. Chiediamo un peccato per tante fami-
tante associazioni locali che si gruppo di so- capire a chi ci sull'abbattimento delle emissioni il registro dei tumori, e tante altre glie che ci lavorano - con-
battono per la salute pubblica. cietà respon- governa che di diossina, ascrivibile al Governo necessità così come scritto nella tinua - ma penso che deb-
Tra queste l'Ail-Associazione ita- s a b i l e , A l t a- non siamo più Vendola ma anche al movimento piattaforma di AltaMarea». ba essere messa in rego-
liana contro le leucemie. Presen- Marea. Questa una società AltaMarea. Il problema è che non Come giudica la recente que- la». Per l’anziana sono lon-
te, insieme con alcuni volontari, protesta paci- passiva, silente basta. Bisogna andare avanti. Ora stione Riva? tani i tempi in cui faceva il
la presidente Paola D'Andria che fica si ripropo- ma che quando bisogna ottenere il campionamen- «Se Riva si permette di dire che le bagno in Mar Grande, sul
il Corriere ha intervistato. ne in piazza prendono una to in continuo ed un risarcimento malattie se le sono inventate i gior- lungomare. Se ci ripensa
Perchè ha partecipato a que- con tutti i cit- decisione ed per la città. Dopo questa giornata nalisti è perchè non ha rispetto per sorride. «Quando ero gio-
sta manifestazione? tadini che con- amministrano di mobilitazione continueremo ad noi tarantini verso i quali forse vane – ci racconta – mi ri-
«Abbiamo preso coscienza, parlo dividono que- la cosa pubbli- incontrarci e a vedere quali devo- non si chiede nemmeno se esistia- cordo che in zona Rondi-
come volontaria dell'Ail, che le ste stesse richieste per riafferma- ca devono pensare alle persone no essere le nostre richieste futu- mo o meno. E questo deve finire. nella c’era un sanatorio.
malattie tumorali erano in au- re e rivendicare il diritto alla sa- che sono pronte a scendere in re. L'attività del movimento di si- Noi ci siamo, abbiamo una cultura Quelli che avevano malat-
mento in maniera incredibile per lute e ad un ambiente pulito». piazza e a rivendicare i propri di- curo non finisce oggi». profonda ed antica che nessuno tie ai polmoni o problemi di
cui, circa tre anni fa, ci siamo La città sembra essersi sve- ritti. Credo che il nome AltaMa- Cosa c'è ancora da fare? deve dimenticare, e che deve venir respirazione venivano a
chiesti che forse dovevamo inter- gliata da un lungo torpore. rea non sia venuto in mente a ca- «Intanto il campionamento in fuori, non dobbiamo più tacere o curarsi a Taranto. A quei
venire sulla genesi di queste gravi Questo è sicuramente un so. Penso che siamo veramente continuo delle emissioni delle so- delegare perchè non è più possibi- tempi questa era la città
patologie. Allora abbiamo incon- buon segno, ma questo tipo di un mare un po' “arrabbiato” che stanze inquinanti, senza il quale la le essere scavalcati su un diritto, più bella d’Italia».
trato alcuni cittadini che avevano manifestazioni sono utili? vorrebbe alzarsi e travolgere tut- legge sulla diossina credo sia svuo- sul rispetto di essere cittadino». (M. L.)
CORRIERE DEL GIORNO Domenica 29 novembre 2009 TARANTO 15
IL FASCICOLO ora può fare conto
ALTAMAREA anche sui risultati della consulenza.
L'INCHIESTA A UNA SVOLTA Individuata la fonte inquinante

Diossina negli alimenti,


depositata la perizia
di ETTORE RASCHILLÀ periti (si tratta di tre docenti delle sapere se la diossina possa aver sultati delle verifiche effettuate sia to che più di qualcuno un'idea se listico. E non solo con riferimento
ettore.raschilla@corgiorno.it Università di Bari e Taranto) non avuto un'origine diversa da quella su terreni adiacenti all'area su cui l'era fatta (la maggiore indiziata è alla diossina. L'obiettivo primario
solo abbiano individuato la cosid- su cui si sono appuntati i sospetti sorge la “grande industria” sia su sempre stata l'ILVA), ma adesso della consulenza non era soltanto
 E' vicina ad una svolta l'inchie- detta “fonte inquinante” negli ef- sin dall'inizio. La conclusione a cui quelli che sono ritenuti al “sicuro” con i risultati della perizia quelli rappresentato dall'individuazione
sta avviata dalla Procura dopo aver fetti della lavorazione industriale, sono giunti gli esperti è racchiusa da ipotetici inquinamenti. che erano esclusivamente dei so- del sito da cui poi (attraverso un
rilevato la presenza di diossina in ma pare abbiano anche dato una ri- in un documento che, tanto corpo- Per ciò che concerne il luogo di spetti potranno cominciare a di- meccanismo di produzione debita-
alcuni generi alimentari. Ormai, sposta al quesito che chiedeva di so quanto complesso, riporta i i ri- provenienza della sostanza, va det- ventare qualcosa di molto più rea- mente ricostruito) si sprigiona la
quello che era ritenuto l'elemento terribile sostanza. Il compito dei
decisivo per far prendere quota alla consulenti (a quanto pare svolto
delicata attività investigativa è nel- L'INTERVENTO L'avvocato Carlo Petrone ricorda una complessa vicenda giudiziaria con successo) è stato pure quello di
le mani degli organi inquirenti. Si verificare la presenza di altri agenti
parla della consulenza tecnica che
era stata affidata allo scopo di chia-
rire ogni dubbio circa l'origine del-
la fonte inquinante. Da un paio di
Inquinamento: uno dei primi processi inquinanti e dannosi. Il tutto mo-
nitorando gli episodi recenti, solo
quegli episodi che sono stati segna-
lati. Nulla da fare, invece, per tutto
settimane, gli esperti che erano  Giovedì 27 maggio 1982 a conclusione di tare le misure necessarie per evitare l’aumen- il confronto scientifico tra i periti del Pretore ciò che affonda le radici nel passa-
stati incaricati dai titolari delle in- impegnative e defatiganti udienze l’allora Pre- to anche temporaneo dell’inquinamento. Qua- ed il consulente di parte dell’Azienda. Altret- to. Nessuna perizia potrà mai esse-
dagini (il procuratore dott. France- tore di Taranto dott. Giulio Fischetti, sul calar le fu l’argomento “controverso” che portò alla tanto notevole fu il mio impegno, nell’interes- re in grado di stabilire se, prima che
sco Sebastio ed il suo sostituto della sera, dopo sette ore di camera di consiglio condanna dell’autorevole esponente dell’in- se del Comune di Taranto, per contrastare le i controlli venissero intensificati,
dott. Mariano Buccoliero) hanno (trascorse, si disse, in compagnia soltanto di dustria siderurgica di Stato, confermata nel incalzanti tesi giuridiche degli ottimi avvocati sulle nostre tavole sono finiti ali-
depositato il loro lavoro negli uffici un bicchiere d’acqua) pronunziò la sentenza di giudizio di appello intervenuto in data 5 marzo Garaventa e prof. Acquarone del foro di Ge- menti “conditi” da diossina o da al-
al terzo piano di Palazzo di Giusti- condanna a tre mesi di arresto nei confronti di 1980? (presidente dott. Angelo Maggi, a latere nova. La sentenza di condanna non subì so- tro che sicuramente bene alla salu-
zia. Da un paio di settimane il cor- S.G., direttore dello stabilimento Italsider di dott. Pasquale di Todaro e dott. Luciano la stanziali modifiche, nemmeno in ordine alla te non ha fatto. Un particolare che
poso “dossier” che custodisce se- Taranto, e del responsabile civile A. P., presi- Marca – relatore). Il processo si incentrò sulla pena, anche nel giudizio di appello e finì col ribadisce ancora una volta che Pro-
greti e verità delle sostanze che av- dente della stessa Italsider. Era uno dei primi circostanza che i prelievi dei campioni delle rappresentare un segnale forte che la città di cura, ASL e ARPA hanno a dispo-
velenano l'aria in riva allo Jonio è a grandi processi per inquinamento delle acque acque posti a base dei reperti analizzati dal La- Taranto volle dare all’Industria siderurgica sizione soltanto gli strumenti per
tutti gli effetti un elemento proba- che si svolgeva nella nostra città ed il Comune, boratorio Provinciale di Igiene e Profilassi era- perché fossero rispettate le norme ambientali. far sì che la situazione rimanga sot-
torio, uno strumento che servirà ai sindaco Cannata, aveva deliberato la costitu- no stati effettuati non alla foce dei canali di Negli anni successivi, però, è accaduto di tutto! to controllo e per evitare il ripetersi
magistrati per fissare il quadro di zione di parte civile, mai revocata. Il direttore scarico e cioè in prossimità del punto di im- Ad oltre 25 anni da quell’evento siamo ancora dei fatti divenuti oggetto di inchie-
una vicenda estremamente com- S.G. era accusato in particolare di aver consen- missione delle acque in mare, ma a monte, ol- costretti a rilevare che il nostro territorio è sta. Ma per quanto riguarda il pas-
plessa. Per il momento, gli esiti del- tito, in più occasione e cioè dagli inizi del 1976 tre 500 metri da detto punto. L’imputato (e stato martoriato sul piano ecologico come ter- sato, per quello che si è verificato
l'accertamento tecnico sono anco- sino all’estate del 1980, scarichi nel mar grande con esso la stessa azienda) si difese sostenendo ra di conquista. E’ giusto allora ricordare che negli anni ormai trascorsi, dobbia-
ra avvolti dal segreto istruttorio, di Taranto aventi caratteristiche peggiori ri- l’ardita tesa secondo cui i cianuri permanendo nessuno può sottrarsi al dovere di agire e rea- mo solo “rassegnarci”: sarà impos-
un particolare che non ha comun- spetto agli indici di accettabilità già raggiunti nell’acqua subivano un processo di ossidazio- gire in ogni sede ancora per la tutela dei sa- sibile svelare l'arcano. L'importan-
que impedito alle indiscrezioni di concernenti i cianuri presenti nelle acque di ne e quindi un notevole abbattimento finché crosanti diritti del “popolo inquinato”. te è che adesso si salvaguardi il pre-
circolare. Già, perchè sembra che i scarico dello stabilimento, omettendo di adot- non pervenivano alla foce. Intenso ed aspro fu (Avv. Carlo Petrone) sente e si garantisca il futuro.

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