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Tosta Tarentum!
CAIATI, CAMPATELLI, D'AURIA, DI LEO, RASCHILLA', SVALDI, TURSI, BAGIOLINI, CARETTA, INNO, LORUSSO, LUZZI, SCARDIGNO E TANZARELLA
DA PAGINA 3 A PAGINA 15 (FOTOSERVIZIO DI ANGELO INGENITO)
a pag. 35
MARGINALMENTE
Il Taranto si gioca
tanto con la capolista
Sparatoria in viale Magna Grecia, Per una volta, questo “Marginalmen-
te” non è marginale nei temi, ma solo
un modo per non sottrarre spazio alle
Verona: Brucato
rischia se non vince sarà decisiva una superperizia ricche tredici pagine che il “Corriere”
oggi dedica alla grande manifestazio-
ne cittadina per l'ambiente e la salute.
In questo sforzo redazionale c'è tutta
L'INCHIESTA IL FATTO DISAVVENTURA Potrebbe arrivare da una su-
perperizia la svolta decisiva nel-
la passione di questa testata per i le-
gittimi diritti dei tarantini, primo fra
l'ambito dell'inchiesta sulla spa-
Viaggio nel mercato Cliente rapinatore Si perde nel bosco ratoria che, messa a segno in via-
tutti la imprescindibile coniugazione
di lavoro e salute. Una sola ulteriore
immobiliare dei Comuni: tenta il colpo delle Pianelle: le Magna Grecia, non sfociò in riflessione: gli uomini, le donne, i gio-
una tragedia solo per un miraco- vani e i bambini di Taranto ieri hanno
comprare casa in un noto albergo ritrovato di notte lo. Alla luce di recenti sviluppi, il detto chiaramente la loro. E' un ma-
un “sogno proibito” di Castellaneta Marina, dagli agenti gip ha fissato un incidente pro- cigno che ora peserà sulla politica, a
batorio per stabilire se gli inda- tutti i livelli; è una grande domanda
a prezzi da capogiro arrestato dai CC della Forestale gati sono le stesse persone che si alla quale si devono dare risposte.
alle pagg. 20 e 21 a pag. 16 a pag. 16 resero autrici dell'attentato. Con i fatti, non con le chiacchiere.
a pag. 18
CORRIERE DEL GIORNO Domenica 29 novembre 2009 3
TARANTO
TOSTA TARENTUM Circa trentamila persone hanno sfilato ieri mattina in corteo contro i veleni dell'area industriale
Redazione Cronaca: tel. 099 4553218/214/211
Email: redazione.cronaca@corgiorno.it
IL PALCO “Power to the people”, la colonna sonora che accompagna l'atto finale della marcia
Il giorno perfetto
di PIERPAOLO D'AURIA
pierpaolo.dauria@corgiorno.it
lo ha perso alla tenera età di 3 an-
ni.«Questa manifestazione - dice
prevede i campionamenti in conti-
nuo ma che ancora non li ha fatti at-
pacatamente - deve essere uno sti- tuare», che sottolinea che «chi ha
I woofer degli altoparlanti spa- molo anche artistico e culturale per marciato contro l’inceneritore ha
rano a palla le voci della manifesta- la nostra città. Per cui credo che tut- contribuito poi alla sua riapertura»,
zione con la stessa intensità con la ti gli artisti tarantini, nessuno esclu- che sarcasticamente ricorda che
quale le ciminiere della grande in- so, agiscano secondo criteri che tra- quei politici che hanno sottolineato
dustria vomitano nell’aria diossina sformino questa città in una città vi- come la grande industria, in fondo,
e benzoapirene e un sacco di altre vibile». Passano le parole accompa- assicura posti di lavoratori «ci han-
porcherie come insetticida spruzza- gnate dagli intermezzi musicali e re- no poi regalato 4.500 lavoratori in
to sulle rose per debellarne i micror- stano le cifre snocciolate ancora una cassa integrazione».
ganismi infettivi. Con l’unica diffe- volta da Michele Tursi. «L’Ilva, in È l’una in punto, la manifestazio-
renza che quelli che il moloch del una conferenza stampa - spiega con ne celebra il suo epilogo, la piazza si
profitto considera microrganismi in tecnica “travagliana” il cronista am- svuota lentamente e restano gli echi
realtà sono la forza di una città e dei bientalista - ha detto di aver inve- del grido “Vogliamo vivere qua”,
suoi bambini che con forza urlano stito nell’ecocompatibilità della delle polemiche dei referendari, che
«basta, vogliamo vivere». produzione 900 milioni di euro in 14 l’Ilva la vogliono chiusa a tutti i co-
L’AltaMarea arriva annunciata anni. Ovvero, facendo una semplice sti, e di chi politicamente si è speso
ed è uno tsunami di 30mila persone divisione, 65milioni di euro all’an- per cercare di offrire una speranza
che alle 11 e 30 fa ingresso in piazza dire sputare nel piatto in cui man- per assicurare lavoro e vita come, no. Di contro, nel 2007 ha chiuso il alla città e che si sente ingenerosa-
Garibaldi, capolinea della manife- giamo perché quel piatto noi ce lo per esempio, mettendo mani alle ri- bilancio con un margine operativo mente chiamato in causa.
stazione, accolta da Franco Cosa che sudiamo dal primo all’ultimo cente- conversioni industriali». E detto da pari a 1 miliardo 370 milioni di euro
canta, insieme a numerosi artisti ta- simo. E poi - conclude prima di pas- chi ha perso gli affetti in quella fab- e il 2008 con 737 milioni di euro.
rantini, “Power to the people” alter-
nato ad un rap godibilissimo firma-
sare il microfono a Mario Pulpito e a
Rosalba De Giorgi, presentatori di
brica vorace di vite sembra tutta
un’altra cosa e sembra dare ancora
Due miliardi di lire in due anni men-
tre in 14 anni ne ha speso meno della
L'incursione di Matacchiera,
to Shamano che non può non essere
accompagnato al ritmo del batter
giornata- ci dicono che l’acciaio, il
cemento, il petrolio sono strategici
più forza al monologo di Giorgio Ga-
ber portato sul palco da Maria Ele-
metà nonostante l’impianto di Ta-
ranto costituisca l’80% della produ-
i referendari rubano la scena
delle mani. E c’è pure la bandiera del per il nostro Paese: ma quando co- na, attrice tarantina, che spara a ze- zione, il 52% del totale del gruppo
sole che sventola sul popolo minceranno a ritenere strategici i ro su una classe politica piegata su- Riva e 1/3 dell’acciaio prodotto in Sul palco non doveva salirci, il palco se l'è conquistato. Fabio
dell’ambiente. lavoratori e le loro famiglie?». gli interessi personali piuttosto che Italia proviene da qui. Allora, è Ta- Matacchiera, ambientalista della prima ora, fondatore dell'as-
È questo il giorno perfetto, come Già, quando, sembra chiedersi su quelli dei cittadini e dei bambini. ranto che ha bisogno della grande sociazioe “Caretta Caretta” e destinatario di una bella pallottola
lo disegna Michele Tursi, collega del Francesca Caliolo, moglie di Anto- Per aiutare i quali «i medici pediatri industria o è la grande industria (Il- quando portava avanti le sue battaglie ambientaliste, ha portato
Corriere del Giorno che per l’occa- nino Mingolla, uno che si faceva 60 sono usciti dagli ambulatori per an- va, Eni, Cementir eccetera) che ha alla ribalta le istanze dei referendari con l'unico modo che co-
sione prende in prestito il titolo del- chilometri al giorno per andare a la- dare sul territorio e chiedere a gran bisogno di Taranto?». Interrogativo nosce: con l'irruenza di chi a questa città tiene più che a qua-
la canzone di Lou Reed, il giorno che vorare in una fabbrica che lo ha re- voce il riconoscimento per i bambi- al quale è facile rispondere e lo fa in- lunque altra cosa e con la consapevolezza di metterci la faccia e
«deve rimanere nella nostra memo- stituito alla famiglia cadavere. Parla ni di Taranto dei diritti sanciti dalla direttamente Luigi Oliva, anche lui ricevere schiaffoni. Sul palco non doveva esserci perchè la “sca-
ria» aggiunge mentre tiene a bada la deglutendo in continuazione per Convenzione sui diritti dei bambi- di Altamarea, che bolla come inutile letta” non lo prevedeva, perchè a detta di quelli di AltaMarea lo
bandoliera che porta a tracollo. So- l’emozione del momento e la nostal- ni», dice al microfono Maria Mo- la legge regionale antidiossina «che stesso Matacchiera e i referendari avevano preferito non esser-
no tutti in piazza con striscioni, slo- gia del ricordo, la signora Francesca. schetti, presidente dell’Associazio- ci. Affermazioni bollate come false e rispedite
gan, fischietti e magafoni, e c’è sem- Parla e racconta del senso di solitu- ne dei pediatri di Taranto e provin- al mittente da Fabione che sul palco poi ci è
pre la bandiera del sole che continua dine che si prova, che, sì, la solida- cia.«I dati aridi che ci trasmette salito sospinto anche dalla folla che invocava
a sventolare sulla disperazione di rietà e importante ma che poi resta l’Arpa - aggiunge - si traducono in diritto di parola anche per lui e i referendari. E
Vincenzo Fornaro, il contadino fie- solo e soltanto la solitudine.«Ho let- sofferenza e dolore per i nostri bam- lui sul palco ha parlato per dire che di promes-
ro di esserlo, al quale sono stati ab- to i temi e visto i disegni dei bambini bini che nascono col peccato origi- se ne ha viste tante ma fatti poco e niente e
battuti 600 capi di bestiame, «smal- di una scuola», racconta Francesca, nale di un tumore incubato nell’ute- che l'invito non gli è arrivato «perchè io sono
titi», ed usa un eufemismo per non «ed erano temi e disegni che raccon- ro materno. A Taranto 1 bambino su per il popolo e non per i politici». Uno strappo
dire macellati,«come rifiuti alta- tavano il terrore. E mi sono chiesta: 3 nasce con l’ostruzione dei bron- inatteso, una smagliatura che, però, va subito
mente tossici». Il guaio è che, grazie come abbiamo fatto e potuto terro- chi. Possiamo continuare a soppor- ricucita perchè la posta in palio è troppo alta
alla contaminazione delle campa- rizzare così i nostri bambini. Non so tare tutto questo?». perchè possa disperdersi così.
gne circostanti l’Ilva, «otto masse- se la chiusura dell’Ilva sia necessa- E ne sa qualcosa Mimmo Gori, (p. d'a.)
rie rischiano di scomparire per sem- ria e risolutiva ma ci sono tanti modi musicista incazzato, che Francesco
pre» e c’è chi parla di bonifica
dell’aria facendo passare in secondo
piano che «l’opera di bonifica non LA MARCIA Da Bob Marley a Rino Gaetano passando per Caparezza. Canzoni di denuncia e non semplici motivetti
può partire se si consente a chi ha
ALTAMAREA
LA PARTECIPAZIONE
IL CORTEO Tutto è accaduto alle nove in punto, con l'arrivo delle prime scolaresche
Per le strade, nelle piazze e nelle case del centro rimbomba ancora
forte l’eco dei canti e dei cori di protesta che ieri mattina si sono levati
come un'unica voce sula città di Taranto. Un lungo corteo formato da
decine di migliaia di tarantini, di ragazzi e di famiglie che hanno risposto
all’appello lanciato dall’associazione ambientale Altamarea e che hanno
partecipato alla grande marcia per l’ambiente. Una protesta democra-
tica, pacifica e piena di speranza, lontana dai soliti comizi politici, fatta di
giovani, di uomini e di donne, di persone stufe di dover convivere con
promesse non mantenute, inquinamento e morte. Decine di migliaia,
appunto, i ragazzi che hanno voluto far sentire la loro voce e che hanno
mandato un messaggio di rabbia e indignazione perché stufi di imma-
ginare un futuro nero come una nube tossica.
Il Corriere è sceso per le vie della città, invase dai manifestanti, per
tastare le emozioni e i sentimenti dei più giovani. «È una grande prova di
forza della città – ha spiegato Lorenzo Monfredi, studente del Liceo
Aristosseno - e noi ragazzi abbiamo finalmente dimostrato di non essere
ignoranti e menefreghisti, come spesso ci descrivono. La nostra città è
Tutti d'accordo: le tematiche ambientali, bellissima e noi la amiamo. Non esistono molte alternative, o l’Ilva mette
a norma i propri impianti o deve chiudere». Andrea Andriani, rappre-
sentante d’Istituto del Liceo Archita, ha detto: «Quest’anno la rappre-
un sentimento forte e radicato nei giovani sentanza studentesca è maggiore rispetto all’anno scorso, questo è un
segnale positivo perché siamo noi ragazzi il futuro di questa città e siamo
noi i primi a dover protestare contro questa gravissima situazione».
Dall’Arsenale fino in Piazza «Abbiamo ricevuto una rispo- ri di vari istituti scolastici. to i nostri alunni e li abbiamo «Noi studenti abbiamo preso molto a cuore la questione ambien-
Garibaldi, le strade più impor- sta ancora più forte rispetto allo «I ragazzi hanno partecipato portati qui perché saranno loro tale che affligge il territorio – ha dichiarato Davide Leogrande –
tanti del centro cittadino, in par- scorso anno – ha spiegato Luigi in massa – ha dichiarato Lore- gli uomini del futuro e perché soprattutto perché negli ultimi anni le cose peggiorano e, purtroppo,
ticolare via di Palma e via Boccuni, portavoce di Altama- dana Flore, docente del liceo devono capire cosa sta succe- i tarantini non reagiscono come dovrebbero, preferiscono stare a
D’Aquino, hanno visto sfilare rea - questo è il segnale che la cit- Archita – e noi siamo con loro. dendo nella loro città. Molti di guardare e aspettano che qualcuno risolva il problema per loro. Sono
studenti universitari, liceali, di tà è stanca e che le coscienze ci- Qui ci sono molti insegnati di questi ragazzi hanno i genitori poche le manifestazioni che a Taranto riescono a coinvolgere così
scuole medie, elementari e per- vili dei tarantini si stanno sve- tutti i licei e gli Istituti di Taran- che lavorano all’interno dell’Il- tante persone, ed è molto importante che tutti, bambini, ragazzi e
sino di asili, spesso accompa- gliando. La città deve essere un to. Già nei giorni passati i ragazzi va, per questo sono coinvolti in adulti partecipino attivamente alla protesta». «Quest’anno è andata
gnati da professori e maestre, fronte compatto formato dalle hanno organizzato varie assem- prima persona ed è per questo ancora meglio rispetto alla manifestazione dello scorso anno – ha
tutti uniti da un intento comu- istituzioni, dalle associazioni, blee per discutere del tema am- che chiediamo hai dirigenti di spiegato Piero – speriamo che tutto questo fermento serva a sbloc-
ne: riprendersi il proprio futu- dai sindacati, dai cittadini e da bientale. Questo a dimostrazio- queste fabbriche di mettere a care questa situazione e che finalmente le cose comincino ad andare
ro. tutti coloro che possono inter- ne che non si tratta di un episo- norma gli impianti per preserva- per il verso giusto per Taranto e per i Tarantini». «Esistono due cor-
Si è svolta, infatti, ieri mattina venire per risolvere questa si- dio ma di un sentimento forte e re il posto di lavoro di tante per- renti di pensiero separate – ha detto Francesca - chi vuole il re-
la grande marcia per l’ambiente tuazione». radicato nelle loro coscienze». sone ma per preservare anche la ferendum e chi vuole la messa a norma degli impianti industriali.
organizzata dall’assoc iazione Come detto è stata massiccia Antonella Fago, docente del- nostra salute, il nostro territorio Personalmente credo che la soluzione migliore sia quella di garantire
Altamarea alla quale hanno par- la presenza di studenti, ma an- la scuola elementare XXV Luglio e l’ambiente». i posti di lavoro, azzerando le emissioni inquinanti. Chiudere gli im-
tecipato circa 40.000 persone. che quella di docenti e professo- ha detto: «Noi abbiamo prepara- (U. L.) pianti vorrebbe dire mettere in ginocchio un’intera città».
10 TARANTO Domenica 29 novembre 2009 CORRIERE DEL GIORNO
Showmen in campo
Entusiasmo tra i giovani: «Riprendiamoci il nostro futuro»
di BARBARA SCARDIGNO cuore della città, in piazza Ga- mostrazione di entusiasmo e di sa della salute, sviluppo soste-
ribaldi, dando vita ad una au- partecipazione di giovani, as- nibile i temi cari alle giovani
Artisti e giovani in campo tentica festa, con musica, balli sociazioni, famiglie - ha spiega- generazioni e rivendicati a
per l'ambiente. cori. to - spero davvero che la città e squarciagola dal corteo.
Tra le fila del lungo corteo, Non sono mancate, tuttavia, i cittadini di Taranto cambino «Difendiamo tutti i diritti ad
ieri, c'erano anche gli esponen- le prese di posizione, nette e atteggiamento. Oggi siamo da- un ambiente pulito e alla sicu-
ti del mondo dello spettacolo, appassionate, sulla filosofia di vanti ad una vera e propria mo- rezza del lavoro - ha spiegato,
da Mauro Pulpito a Franco Co- fondo dell'evento. bilitazione delle coscienze, è tra i giovani, Rosa Cacace è
sa, per testimoniare la propria «A gennaio compirò qua- così che bisogna proseguire. nell'interesse della città. Ecco
«vicinanza ai temi ambiente e rantacinque anni - ha detto Basta con l'atteggiamento perchè oggi, a sfilare accanto
qualità della Mauro Pul- “statico”, noi, insieme
vita, connessi pito, presen- possiamo de- alle scuole, IL PALCO Franco Cosa intrattiene il pubblico
al futuro della tatore e arti- cidere come avremmo
città». Ma c'e- MAURO PULPITO: sta tarantino cambiare il FRANCO COSA: gradito che ci
rano anche e - e questa di nostro futuro, fossero i cit-
soprattutto i «SIAMO IN TEMPO oggi è la pri- essere prota- «COSCIENZE tadini tutti, le
giovani, pro- ma volta che gonisti». Poi categorie
tagonisti del- PER CAMBIARE sui temi am- sulla direzio- MOBILITATE, produttive i
l'evento e de- bientali si ne da impo- profe ssioni-
stinatari degli IL FUTURO» parla e si agi- stare sul fron- SI VADA AVANTI» sti».
obiettivi della sce coerente- te economico: Entus iasti
marcia. I ragazzi, teenager mente. Gli argomenti per cui «Le sfide - ha proseguito il can- per la riuscita della manifesta-
componenti di gruppi e asso- manifestiamo sono noti da tante - sono nel turismo, pesca, zione, anche i giovanissimi
ciazioni, come pure giovani la- sempre. Considerati i ritardi agricoltura e anche nell'indu- Marco e Andrea dalle fila del-
voratori che hanno aderito sin- magari non riuscirò a fare stria, che dà lavoro a migliaia di le associazioni: «Queste mani-
golarmente e spontaneamente niente per me, ma sono in tem- operai. Una fabbrica pulita e si- festazioni, data la rilevanza dei
al corteo, hanno manifestato in po per fare qualcosa per il fu- cura, però, che tuteli la vita e la temi trattati, dovrebbero esse-
«difesa della salute» e del «di- turo dei miei nipoti». salute dei suoi dipendenti». re programmate più spesso,
ritto al lavoro sicuro e salu- Sulla stessa lunghezza d'on- E di avere le idee chiare sul anche perchè come dimostra il
bre». da anche le dichiarazioni del- futuro della città lo hanno di- numero di partecipanti, sono
I due mondi, poi quelli di l'altro animatore dello show mostrato anche i tanti giovani sempre un successo assicura-
giovani e showmen, dopo aver musicale in piazza, il cantante presenti alla marcia di AltaMa- to. Le decisioni, anche con i re-
sfilato insieme per le vie del e imitatore ionico Franco Co- rea. ferendum, tornano finalmente
centro, si sono intrecciati nel sa.«Dopo questa bellissima di- Equilibrio ambientale, dife- in mano alla città». I PARTECIPANTI una famiglia ed alcuni frati
CORRIERE DEL GIORNO Domenica 29 novembre 2009 TARANTO 11
BRUCATO «La nostra protesta è doverosa»
ALTAMAREA MIGLIACCIO «Avevamo il dovere morale di esserci»
SPORTIVI IN PIAZZA RUSSO «Troppa gente muore, è ora di dire basta»
vigileremo
Anche i commercianti del
borgo, a modo loro, hanno
partecipato alla marcia. Al-
cuni restando sulla soglia
dei rispettivi esercizi, altri
sull'ambiente
esponendo una locandina di
sostegno al corteo, altri an-
cora servendo i pochi clienti
decisi a fare spese con in-
dosso delle mascherine. «Da
quando si parla di più del
Il Taranto al gran completo problema ambientale, sono
aumentate le vendite di libri
dedicati a questo tema – ci
di PAOLO INNO indossa la t-shirt della manife- dice Nicola Mandese -. In
stazione (reca la scritta: “Ti particolare si vendono “La
Per una mattina intera, Ta- svegli ogni mattina respirando Città delle Nuvole” di Vulpio
ranto sembra cambiare forma: la diossina”) e regge uno stri- ed il volume del giornalista
diventa lunga e stretta, si rias- scione che recita: “In si em e Foschini. Io li ho letti en-
sume in un corteo. Si distende contro l’inquinamento”, con il trambi e c’è da mettersi le
per qualche chilometro e poi si logo della società e quello della mani ai capelli, ma credo
riversa in piazza, fino quasi a sua azienda: «In passato – pro- che la soluzione non sia
non farsela bastare. Alla mani- segue – mi sono spesso occupa- mandare via Riva, perché è il
festazione contro l’in q u i n a- to di temi ambientali. Questa caposaldo dell’economia lo-
mento organizzata da AltaMa- volta, però, la protesta ha un LA MARCIA Il presidente del Taranto, D'Addario, insieme al sindaco e alla squadra al completo cale. Piuttosto io chiederei
rea c’è anche la Taranto dello valore aggiunto perché non so- maggiori aiuti al governo
sport: è la Ta- no da solo: politica: «Siamo qui come cit- giore qualità della vita». Parla dei ragazzi come me». centrale». Sulla stessa lun-
ranto del cal- r a p p r es e n t o tadini – chiosa D’Addario – che pure il capitano, Vincenzo Mi- Poco più indietro, insieme ai ghezza d’onda è anche Ga-
cio, del volley la presidenza hanno un’idea precisa di città: gliaccio: «Taranto è una delle ragazzi delle comunità familia- briele Semeraro, responsa-
e del basket in «LA MARCIA di una squa- la immaginiamo vivibile, capa- città più inquinate dell’Europa ri da lui fondate, c’è Antonio bile di Jo’is accessories.
carrozzina. dra di calcio, ce di vivere grazie al lavoro e di e noi, che siamo un’importante Bongiovanni, presidente della «I rimedi per rendere l’in-
Avanzano NON SARÀ che è una del- far vivere grazie al lavoro». An- componente di questa città, Prisma Volley Taranto: «Que- dustria ecocompatibile ci
compatti, le espressioni che Giuseppe Brucato, allena- avevamo il dovere morale di es- sta è una grande manifestazio- sono. Poi se si chiude l’Ilva il
sfoggiano UN BUCO sociali più im- tore dei rossoblù, è sensibile ai sere qui, in mezzo a questa gen- ne: è la riscossa della gente di- danno ambientale è fatto.
striscioni. La portanti della temi ambientali: «La nostra te». Nicola Russo, giovane e ta- sperata, ma soprattutto dei Meglio mantenerla, ma ade-
Taranto NELL'ACQUA» città». D’A d- protesta è doverosa: tutti cono- lentuoso attaccante del Taran- giovani. Finalmente hanno guandola».
Sport sfila al dario si sor- sciamo i problemi di questa cit- to, sente particolarmente il preso coscienza di tutti i mali di I pericoli sulla salute, do-
completo lungo via Di Palma: ci prende del calore e della par- tà e, da sportivi, dobbiamo con- problema ambientale: «Volevo questa città». Il Dream Team vuti ai veleni della grande
sono i dirigenti, lo staff tecnico tecipazione della gente: «Quasi tribuire a far salire il livello di essere qui a tutti i costi perché Taranto, società di basket in industria, Semeraro li ha già
e la squadra. Enzo D’Addario, il mi sembra di non essere a Ta- attenzione nei confronti dei sono tarantino e perché, a Ta- carrozzina, si affida alle parole sperimentati. «Mia figlia
presidente, guida il gruppo dei ranto: oggi (ieri, ndc) siamo problemi dell’ambiente». Il ranto, troppa gente muore a di Vincenzo Di Bernardo, capi- soffre di asma e per fortuna
rossoblù: «La nostra presenza una città civile, che partecipa e tecnico siciliano è a Taranto da causa dell’Ilva. Io vivo a Paolo tano e anima della squadra: da quando si è sposata ha
a questa manifestazione – dice protesta in modo civile. E’ un due mesi: «La prima volta che VI, dove negli ultimi venti anni «Non è possibile immaginare deciso di lasciare la città ed
– non è solo simbolica. E’ so- importante punto di partenza: sono venuto qui – racconta – è cresciuto enormemente il nu- Taranto senza l’Ilva: sarebbe andare a stare in provincia.
stanziale: noi siamo convinti sorveglieremo con attenzione sono rimasto colpito dalla mas- mero di morti per tumori: è ora utopistico. Ma non è impossi- Ora vive a San Giorgio Jo-
che sia necessario vivere in una perché le ragioni di questa ma- siccia presenza dell’industria. di dire basta». Il gioiellino ta- bile immaginare un’industria nico. Anche se a pochi chi-
città che non ci ammazzi, che ci nifestazione non si risolvano in Non ne ho tratto una bella im- rantino vuole guardare al futu- che abbia a cuore i problemi lometri da qui, l’aria che si
permetta di fare progetti per il un buco nell’acqua». La pre- pressione. Credo, invece, che ro: «Immagino una Taranto di- dell’ambiente. E’ inaccettabile respira è di gran lunga mi-
nostro futuro e per i nostri fi- senza del Taranto per le vie del Taranto sia una bellissima città versa, con più attenzione vivere con una cappa di diossi- gliore».
gli». D’Addario procede veloce, centro ha poco a che fare con la che abbia bisogno di una mag- all’ambiente ed alle esigenze na sulla testa...». (M. L.)
12 TARANTO Domenica 29 novembre 2009 CORRIERE DEL GIORNO
ALTAMAREA
LA POLITICA
DENTRO LA MARCIA Una risorsa a prescindere dal colore politico o dall’odore elettorale
L'INTERVISTA CURIOSITA'
GENTE IN PIAZZA
passiva»
teo promosso da “Altama-
rea” con tutta la sua fami-
glia. Senza curarsi della
stanchezza, capelli raccolti
e scarpe comode, la vispa
signora ha percorso tutto il
A riferirlo è la presidente dell'Ail LE ASSOCIAZIONI hanno sfilato con striscioni, tra queste anche l'Ail. Sotto la presidente D'Andria
tragitto, dalla porta
del l’Arsenale Militare a
piazza Garibaldi. «Ho de-
di ANNA CAIATI maturato lo «C'è una presa to quello che ci fa del male». tata di significato e di contenuto e ciso di venire per i miei ni-
anna.caiati@corgiorno.it stesso bisogno di coscienza Le amministrazioni che ci go- poi chiediamo la sicurezza nel poti, che meritano un futu-
e la stessa esi- dei cittadini vernano hanno fatto qualcosa mondo del lavoro, e che non si ro migliore», ci spiega. «Io
Alla manifestazione contro genza e quindi che è utilissi- di concreto in favore dei cit- continui a “caricare” questo terri- non dico che la fabbrica
l'inquinamento ed in favore del- abbiamo for- ma perchè fi- tadini? torio di altre industrie o di tripli- debba chiudere. Sarebbe
l'ambiente hanno partecipato mato questo nalmente fa «Sicuramente la legge regionale care quelle che ci sono. Chiediamo un peccato per tante fami-
tante associazioni locali che si gruppo di so- capire a chi ci sull'abbattimento delle emissioni il registro dei tumori, e tante altre glie che ci lavorano - con-
battono per la salute pubblica. cietà respon- governa che di diossina, ascrivibile al Governo necessità così come scritto nella tinua - ma penso che deb-
Tra queste l'Ail-Associazione ita- s a b i l e , A l t a- non siamo più Vendola ma anche al movimento piattaforma di AltaMarea». ba essere messa in rego-
liana contro le leucemie. Presen- Marea. Questa una società AltaMarea. Il problema è che non Come giudica la recente que- la». Per l’anziana sono lon-
te, insieme con alcuni volontari, protesta paci- passiva, silente basta. Bisogna andare avanti. Ora stione Riva? tani i tempi in cui faceva il
la presidente Paola D'Andria che fica si ripropo- ma che quando bisogna ottenere il campionamen- «Se Riva si permette di dire che le bagno in Mar Grande, sul
il Corriere ha intervistato. ne in piazza prendono una to in continuo ed un risarcimento malattie se le sono inventate i gior- lungomare. Se ci ripensa
Perchè ha partecipato a que- con tutti i cit- decisione ed per la città. Dopo questa giornata nalisti è perchè non ha rispetto per sorride. «Quando ero gio-
sta manifestazione? tadini che con- amministrano di mobilitazione continueremo ad noi tarantini verso i quali forse vane – ci racconta – mi ri-
«Abbiamo preso coscienza, parlo dividono que- la cosa pubbli- incontrarci e a vedere quali devo- non si chiede nemmeno se esistia- cordo che in zona Rondi-
come volontaria dell'Ail, che le ste stesse richieste per riafferma- ca devono pensare alle persone no essere le nostre richieste futu- mo o meno. E questo deve finire. nella c’era un sanatorio.
malattie tumorali erano in au- re e rivendicare il diritto alla sa- che sono pronte a scendere in re. L'attività del movimento di si- Noi ci siamo, abbiamo una cultura Quelli che avevano malat-
mento in maniera incredibile per lute e ad un ambiente pulito». piazza e a rivendicare i propri di- curo non finisce oggi». profonda ed antica che nessuno tie ai polmoni o problemi di
cui, circa tre anni fa, ci siamo La città sembra essersi sve- ritti. Credo che il nome AltaMa- Cosa c'è ancora da fare? deve dimenticare, e che deve venir respirazione venivano a
chiesti che forse dovevamo inter- gliata da un lungo torpore. rea non sia venuto in mente a ca- «Intanto il campionamento in fuori, non dobbiamo più tacere o curarsi a Taranto. A quei
venire sulla genesi di queste gravi Questo è sicuramente un so. Penso che siamo veramente continuo delle emissioni delle so- delegare perchè non è più possibi- tempi questa era la città
patologie. Allora abbiamo incon- buon segno, ma questo tipo di un mare un po' “arrabbiato” che stanze inquinanti, senza il quale la le essere scavalcati su un diritto, più bella d’Italia».
trato alcuni cittadini che avevano manifestazioni sono utili? vorrebbe alzarsi e travolgere tut- legge sulla diossina credo sia svuo- sul rispetto di essere cittadino». (M. L.)
CORRIERE DEL GIORNO Domenica 29 novembre 2009 TARANTO 15
IL FASCICOLO ora può fare conto
ALTAMAREA anche sui risultati della consulenza.
L'INCHIESTA A UNA SVOLTA Individuata la fonte inquinante