Coloro i quali ci hanno portato nellEuro hanno fat-
to lerrore pi grande della storia e ora sono dispost a tuto pur di non ammeterlo. Sono dispost a sacrifcare il lavoro di milioni di Italiani, i risparmi accumulat con vite intere dedicate alla prudenza e alla sicurezza, un pa- trimonio inestmabile di imprese che sono sempre state un modello per il mondo. Presto arriveranno addiritura a pretendere la svendita delle opere dArte e a consen- tre la sparizione delloro detenuto in Banca dItalia. Per lEuropa stanno vendendo le nostre vite, ci hanno infla- to in una depressione peggiore di quella del 1929, han- no piegato ed umiliato interi Popoli, come i Greci, pur di tenere in piedi lo strumen- to infernale dellEuro: un peso che ci sta facendo dimentcare che cosa sia la libert. Questo disastro coperto da una catena ftssima di menzogne che ci vengo- no raccontate ogni giorno da televisione e giornali: bugie urlate sempre pi forte man mano che cresce la paura che il colossale danno venga scoperto. Anchio ero stato ingannato allinizio ma adesso tuto chiaro. Ho quindi pen- sato a questo manualeto come unarma di difesa dalle falsit pi frequent che vengono difuse ogni giorno e anche per rispondere ai pi comuni dubbi o tmori che chiunque di noi possa avere se si parla della moneta e di che cosa voglia dire tornare ad essere indipendent e padroni a casa nostra. Occorre prepararsi, perch rotamare lEuro non una scelta: questo sistema destnato INEVITABILMENTE a fnire, lunico dubbio QUANDO, e non una dif- ferenza da poco. Prima fnir questo incubo e meno macerie ci saranno da spazzare e prima si potr ricominciare a ricostruire e fare quello che abbiamo dimostrato nel tempo di saper fare meglio: lavorare. Ci aspeta un periodo di ricostruzione e rinascita, simile agli anni gloriosi del dopoguerra, per dipender da noi fermare i bombardament economici per tempo prima che facciano troppe vitme. Le prossime elezioni Europee saranno un momento importante: la scelta non sar fra destra e sinistra, e nemmeno fra Nord e Sud. Sar, invece, fra chi vuol man- tenere ostnatamente in piedi questo strumento di distruzione economica che lEuro e chi invece lo vuole incenerire per sempre, senza se e senza ma, per poter riprendere le chiavi di casa e ricominciare a crescere e produrre. Ringrazio senttamente la Lega Nord e Mateo Salvini che ci hanno creduto fn dalla prima volta in cui ho raccontato quest punt che ora, grazie a loro, potete leggere anche voi. Claudio Borghi Aquilini Economista, docente dellUniversit Catolica di Milano, giornalista ed ex managing director di Deutsche Bank @borghi_claudio www.claudioborghi.com 1 1 31 domande Di solito uno Stato con uneconomia mol- to compettva ha anche una moneta dal- le quotazioni elevate perch tut devono richiederla per poter comperare i suoi prodot. La forza della moneta fa alza- re i prezzi dei prodot di questo Stato che quindi diventano meno convenient e tuto torna in equilibrio. Uno Stato che per vari motvi si trova ad essere meno compettvo o che sta atraversando un momento di difcolt, invece, avr anche una moneta dal prezzo minore perch i suoi prodot sono meno richiest. Se il valore della moneta cala, per il resto del mondo come se scendesse tuto il li- stno prezzi dei prodot di quello Stato, che diventano cos pi convenient e pi richiest e si tende a ristabilire lequilibrio anche in questo caso. Con lEuro inve- ce si ha uno strano caso in cui un paese poco compettvo e in difcolt (come per esempio la Grecia) si ritrova la stessa mo- neta di un Paese aggressivamente compe- ttvo e in crescita (come la Germania): il listno prezzi della Grecia risulter quin- di troppo caro mentre quello dei prodot tedeschi sar troppo basso. Il risultato LEuro la causa principale della crisi? Perch? Per tant motvi, ma i principali sono che ununica moneta per economie diverse non pu funzionare, crea disoccupazione, raforza chi gi forte e indebolisce chi gi in difcolt. Senza il controllo sulla sua moneta uno Stato in recessione non pu tentare di contrastare le crisi. Senza il controllo sulla sua moneta uno Stato non pu avere nessuna autonomia e si riduce alla condizione di un Paese del Terzo Mondo, con governi fantoc- cio e costret a supplicare per otenere il denaro di cui ha bisogno. Nessuno Stato pu dirsi padrone a casa propria se non ha il controllo della propria moneta. Vediamo il perch con qualche esempio. 2 che in Grecia si muore di fame mentre in Germa- nia si registra il record di esportazioni. Un caso si- mile fu quello dellArgen- tna che blocc per molt anni il prezzo della propria moneta a quello del dol- laro fnendo nel 2001 al fallimento, con le conse- guenze di quel disastro che (unite ad altri errori) si fanno sentre ancora oggi. Pensiamoci: tut i paesi dellEuropa periferica sono nelle stesse condizioni: po- vert e disoccupazione da record indipendentemente dal colore dei governi, dal livello di tasse e spesa pub- blica o dal maggiore o minor livello del de- bito pubblico. Se tante persone entrano in un ristorante, e tute quelle che hanno or- dinato una partcolare pietanza fniscono allospedale, probabile che la colpa sia del cibo. Nel Ristorante Europa da Mer- kel stanno tut male, tranne chi non ha ordinato la pietanza Euro come lInghil- terra o i gestori del ristorante (Germania). LItalia, fno ad ora, si difesa, ma la mo- neta troppo pesante rispeto a quella che sarebbe giusta per la sua economia, sta rendendo ogni giorno meno conve- nient i suoi prodot (il listno prezzi troppo alto), per cui la disoccupazione destnata irrimediabilmente a salire per- ch gli stessi italiani compreranno sempre pi prodot esteri di quanto sarebbe giu- sto. I prodot esteri (sembra una banalit, ma a volte non ci pensiamo) sono fabbri- cat da aziende ed operai esteri e, quindi, in Italia il lavoro scompare. Se scompare il lavoro, scompaiono anche i soldi per im- portare i prodot e pagare le pensioni e si fnisce alla fame. In pratca, come se gli Stat Europei, invece di essere una squadra, fossero messi su un ring di pugilato gli uni contro gli altri, indipendentemente dal peso. Il peso massimo, cio la Germania, vince e gli altri perdono. Sempre per rimanere in tema di sport come se si metesse un pesante zaino uguale per tut sulle spal- le dei concorrent di una corsa: chi pi grosso e forte sar avvantaggiato, men- tre chi piccolo e agile sar in grossa dif- fcolt, cos appesantto, e non potr mai vincere. Anche il controllo della moneta come arma contro le crisi fondamentale. Uno Stato che pu stampare moneta e che ha unindustria ben sviluppata e pro- dot normalmente richiest se in dif- Posizioni a credito e a debito presso la BCE - Paesi fort e deboli 3 No, ovviamente per competere nei mer- cat internazionali occorre molto lavoro e ci vogliono molt migliorament perch abbiamo uno Stato inefciente. Se bastas- se avere una moneta propria per essere ricchi sarebbe troppo bello. Molte cose non semplici devono essere fate, come rendere la giustzia pi rapida, abbassare le tasse, aiutare le imprese perch pro- ducano meglio, ridurre la burocrazia, fare pi ricerca ecc., tutavia il peso di una mo- neta sbagliata notevolmente superiore rispeto a quest altri fatori. Si trata di quella che si dice una condizione neces- saria ma non sufciente. Non possiamo certo pensare di uscire dallEuro e met- terci a prendere il sole: bisogner fatca- re, ma senza una nostra moneta corret- tamente valutata anche con la fatca non oterremo nulla. colt pu spendere di pi per sostenere la propria economia senza preoccuparsi di dover trovare il denaro a prestto. Pu anche comperare i propri ttoli di debi- to metendo altra moneta in circolo. Se questa azione facesse scendere il tasso di cambio della moneta, tanto meglio, perch come abbiamo visto una moneta pi conveniente signifca una maggior ri- chiesta per i prodot di quel Paese che di- venterebbero pi appetbili, creando cos post di lavoro e un nuovo equilibrio. Uno Stato che non ha una moneta propria, come invece accade per chi ha scelto di avere lEuro, se in difcolt si ritrova a fare i cont con il famigerato spread, vale a dire che nessuno vuol comprare i suoi ttoli. Gli altri Paesi, quindi, per salvarlo e prestargli i soldi che, se avesse avuto moneta propria, avrebbe potuto agevol- mente procurarsi da solo, cominciano ad imporgli inutli e dannose politche di au- sterit. Gli Stat in crisi quindi si ritrovano sempre pi tasse, sempre meno possibili- t di spendere e con interessi sempre pi alt da pagare: vanno inevitabilmente an- cora di pi in difcolt e la crisi peggiora. Pensiamo invece allInghilterra: quando nel 2008 ci fu la crisi delle banche, dopo il fallimento della americana Lehman, era in forte difcolt perch la sua principa- le industria proprio quella fnanziaria. Ebbene, lInghilterra riusc ad assorbire la crisi facendo comperare alla propria Ban- ca Centrale i ttoli di Stato necessari per fnanziarsi, la Sterlina si svalut fortemen- te (invece di far salire lo spread sui ttoli) e adesso la sua economia in ripresa senza aver dovuto subire ordini e condizioni da nessuno. Gli Stat dellEuropa periferica invece sono in ginocchio. 2 31 domande Senza lEuro diventeremmo tutti ricchi? 4 3 31 domande Se eliminiamo lEuro usciamo anche dallEuropa? Posto che lItalia sar sempre in Europa con qualsiasi mo- neta, se si intende Unione Europea probabilmente no: un mercato di 60 mi- lioni di persone troppo importante per tut. Non dimentchiamo che sono tant gli Stat che fanno par- te dellUnione Europea pur non avendo lEuro, dallInghilterra alla Svezia fno alla Danimarca. Le alleanze interna- zionali, come quelle che la Lega Nord ha streto con i partt che potrebbero risul- tare decisivi nel nuovo Parlamento Euro- peo, puntano proprio a riscrivere le rego- le dellUnione in modo da realizzare una vera cooperazione su basi diverse dellat- tuale Europa dellEuro. Se invece, nono- stante tuto, non si riuscisse a cambiare lUE e questa contnuasse a danneggiare la nostra economia con regole assurde, al- lora si potrebbe considerare di uscire an- che dallUnione, cosa che probabilmente non sarebbe una tragedia: la Gran Breta- gna sta seriamente considerando di uscire e Paesi come la Svizzera o la Norvegia, pur senza avere lEuro e non facendo parte dellUnione Europea, non sono certo iso- lat dal mondo. Anzi, uscire dallUnione Europea ci ridarebbe fnalmente le mani libere per poterci gestre in autonomia e libert, sia, ad esempio, per le polit- che sullimmigrazione, sia con le regole per rendere pi facile la vita alle piccole e medie imprese, penalizzate da vincoli eu- ropei gestbili solo dalla grande industria. Proprio la Svizzera un esempio di che cosa vuol dire avere le mani libere e poter decidere in autonomia tasse, politche sul lavoro e immigrazione. Chi abita vicino al confne Svizzero, poi, sa benissimo quale sia lefeto della moneta: nei periodi in cui il Franco debole tut vanno a fare la spesa in Svizzera arricchendo il Canton Ticino e lasciando vuot i negozi italiani; il contrario accade nei periodi in cui il Fran- co forte. 5 4 31 domande Non necessariamente. Potremmo chia- mare la nuova moneta come preferiamo perch tanto sar una cosa diversa dal- la vecchia Lira (Scudo, Fiorino, EuroItalia oppure ancora Lira) e la cosa pi comoda sarebbe convertrla 1 a 1 con lEuro per- ch cos non ci sarebbero problemi per fare i cont come invece ci furono quando si pass allEuro e venne deciso quel nu- mero stranissimo (1936,27). Atenzione: la conversione non indica il cambio e pu essere decisa come preferiamo: 1 a 1 semplice, ma se si volesse si potreb- be fare anche 10 a 1, 5.000 a 1 o 1.234 a 1. Poi, dopo la conversione, quello che la nuova moneta varr nei confront delle altre monete lo decider il mercato, ma a noi a quel punto interesser poco, come oggi non ci interessa pi di tanto quanto vale lEuro nei confront del Dollaro, del- la Sterlina o delle altre monete mondiali. Quindi, in sostanza, se avevamo uno stpen- dio di 1.000 Euro esso diventer di 1.000 fo- rini (o scudi o lire), la pizza invece di costare 8 euro coster 8 fori- ni e se pagavamo 300 euro di mutuo al mese pagheremo 300 fori- ni. Anche 300 euro sul conto corrente diven- teranno 300 forini e 1.000 euro di pen- sioni diventeranno anchessi la stessa cifra nella nuova moneta. Il cambio 1 a 1 impe- dir il fenomeno degli arrotondament che fecero raddoppiare i prezzi quando si pass dalla Lira allEuro, perch ogni rialzo ingiustfcato verrebbe subito notato. Per i cont corrent lunico incomodo sar che probabilmente durante la conversione, per alcuni giorni, sar necessario chiude- re le banche per impedire speculazioni. Per un pensionato, invece, come vedre- mo nelle risposte alle prossime domande, ci non rappresenter un impoverimento perch non deto che ci sar infazione ma, anche se si dovesse verifcare, sar in ogni caso possibile sbloccare la riva- lutazione dei tratament che sarebbero automatcamente adeguat. proprio con lEuro che stpendi e pensioni hanno per- so potere dacquisto! Non dimentchiamo poi che le pensioni sono pagate dai contribut dei lavoratori: se la di- soccupazione indota dallEuro dovesse cre- scere ancora, il rischio che le pensioni venga- no fortemente tagliate perch non ci sarebbe fsicamente il denaro per poterle pagare. Riprenderemmo la Lira? Avremmo ancora i vecchi milioni e miliardi? 6 5 31 domande 6 31 domande Cambia moltssimo invece, perch se dopo la conversione la nostra moneta si svaluter nei confront di altre monete, i nostri pro- dot diventeranno pi convenient per un cliente estero, coster di meno per gli stra- nieri fare vacanze in Italia e diventer pi appetbile realizzare prodot in Italia. Cer- to, coster di pi fare viaggi allestero e i pro- dot esteri diventeranno pi cari (anche se di solito dopo una svalutazione le imprese estere, pur di non perdere client, mantengono i prezzi invariat), per sar pi facile trovare lavoro e leconomia ripartr. Meglio un portafoglio pie- no di monete di giusto valore di uno vuoto nel- la vana atesa di monete sopravvalutate. Se convertiamo 1 a 1 un Euro con la nuova moneta non che allora non cambier niente? Assolutamente no, linfazione non la svalutazione: in nessuno dei recent casi di svalutazione in Paesi evolut seguita liperinfazione. Lo Yen giapponese per esempio nel 2012, ha svalutato fortemen- te nei confront dellEuro e del Dollaro ma non si vista infazione, cos come non si vista in Inghilterra o Sve- zia quando svaluta- rono moltssimo nel 2008 e neppure nella stessa Italia, quando nel 92 uscimmo dal Sistema Monetario Europeo con il valore della Lira che cal bruscamente. Linfazio- ne addiritura si ridusse leggermente. In ogni caso non dobbiamo nemmeno pre- occuparci di uneccessiva svalutazione: se la nuova moneta dovesse calare troppo, i nostri prodot diventerebbero cos conve- nient che invaderemmo i mercat. Saran- no i nostri stessi concorrent a sostenere il prezzo della nuova moneta per evitare di rendere troppo compettva la nostra in- dustria. Ricordiamolo perch la diferen- za sostanziale: c infazione quando i prezzi salgono (ma se i prezzi salgono vuol dire che la gente ha i soldi per comprare cose, viceversa se i prezzi rimangono sta- bili e gli stpendi scendono, come sta suc- cedendo ora, come se i prezzi salissero ma la situazione drammatca) mentre la svalutazione misura semplicemente una discesa del cambio della nostra moneta contro altre valute. Le due cose non coin- cidono mai. Ci sar linfazione? Dovremo far la spesa con la carriola di banco- note che valgono come carta straccia? 7 7 30 domande I miei risparmi si dimezzerebbero? Diventer pi povero per colpa della svalutazione? La casa un bene reale, quindi non si sva- luta cambiando moneta. Se noi domani adotassimo una qualsiasi moneta scelta a caso fra mille, la casa sarebbe sempre quella e il suo valore verrebbe semplice- mente defnito con una nuova unit di mi- sura. da escludersi quindi che la casa perda un pezzo o che venga qualcuno a trare su un muro nel saloto per dimez- zarla. C anzi da pensare che unecono- mia in ripresa possa far ripartre il merca- to ed aumentare il valore dei nostri appar- tament. Pu essere che inizialmente an- che il prezzo delle case in zone non in- ternazionali cali se rapportato ad unaltra valuta, ma ci potrebbe (eventualmente) danneggiare solo un italiano che volesse vendere la propria casa qui per acquistar- ne una in Germania. invece ovviamente assurdo pensare che la casa si dimezzi in rapporto al mercato italiano. Frasi tpo: il valore di una casa di 100mq si dimezze- r e con il ricavato della vendita si potr a malapena comperare una casa di 50mq sono una palese sciocchezza perch se anche, per caso, scendesse il valore della nostra casa, scenderebbe anche il valore delle altre case e non cambierebbe nulla. Vendendo una casa di 100mq si potr an- cora comperare unaltra casa di 100mq. In ogni caso una ripresa delleconomia, an- che dopo una svalutazione, porta sempre benefci al valore degli immobili. Ovvio che no. Non si pu fare un discorso partcolare perch ognuno ha risparmi investt in modo diverso, per bast pensare a tpiche forme di risparmio: I ttoli possono essere azionari e obbliga- zionari, italiani ed esteri, spesso acquista- t per mezzo di fondi di investmento o di gestoni patrimoniali. Le azioni, come la casa, sono beni reali e quindi non si sva- lutano: se ho 10 azioni di una societ che rappresentano il 10% di quella societ, ci non cambia qualsiasi sia la moneta che si scelga di usare. Dobbiamo pensa- re alle azioni come a delle quote di pos- sesso: lindustria di cui si possiede una quota rimane uguale indipendentemente dal cambio di moneta in circolazione. An- zi, probabile che le azioni di societ in- dustriali italiane possano apprezzarsi per- ch una moneta correta le renderebbe pi compettve. Le obbligazioni e i ttoli di Stato invece rappresentano un credito in denaro e quindi la moneta in cui sono denominat importante. Le obbligazioni estere non verranno toccate e rimarran- no come sono perch il debitore stranie- ro e quindi se noi cambiamo moneta non necessariamente lo far anche lui, quindi per chi le detene potrebbero addiritura rappresentare una rivalutazione verso la nuova moneta. Stesso discorso per i fon- di di investmento internazionali che, inol- a) La casa b) Gli investimenti in titoli e fondi 8 8 31 domande tre, essendo di solito mol- to diversifcat, avrebbero impat minimi. Titoli di Stato e obbligazioni italia- ne, invece, verranno con- vertt nella nuova valuta ma non necessariamente perderanno potere dac- quisto in Italia perch, co- me abbiamo ricordato pri- ma, svalutazione non vuol dire infazione, e anche il prezzo, una volta rimossa lincertezza di una banca centrale che non garant- sce pienamente i ttoli, po- trebbe benefciarne. Chi temesse in ogni caso larri- vo dellinfazione pu libe- ramente tutelarsi con lac- quisto di ttoli ad essa indi- cizzat, quali i BTP Italia. No, la stragrande maggioranza dei mutui sono a tasso fsso (e quindi non cambia- no) o a tasso variabile legato al tasso Eu- ribor che una media europea. In tut e due i casi un cambio di moneta da parte dellItalia non avrebbe efeto, anzi, dato che anche il mutuo verr convertto in lire come tut i contrat italiani, qualora do- vesse verifcarsi una moderata infazione (cosa comunque per nulla scontata, come si diceva prima) per chi ha un mutuo sarebbe molto conve- niente, perch la quota resi- dua da pagare varrebbe pro- gressivamente sempre di meno. Per chi ha un mutuo il vero guaio essere costret ad accetare uno stpen- dio dimezzato per poter lavorare, come spesso succeder con lEuro, dato che la rata non si dimezzer anchessa. Il fato che in caso di cambio di moneta i tassi contnueranno ad essere calcolat come oggi confermato da tut i principali stu- di legali internazionali: il tasso EURIBOR una media dei tassi in Europa e per legge il metodo di calcolo non pu cambiare. Il potere dacquisto crollato dallintroduzione dellEuro Anche in questo caso si trata di beni rea- li per i quali del tuto indiferente quale sia la valuta nazionale. Una moneta do- ro ha lo stesso valore in tuto il mondo. La verit che proprio con lEuro che i risparmi degli italiani stanno andando in fumo o perch i valori e i prezzi crollano a causa della depressione, o perch ag- gredit da contnui aument di tasse im- poste dallEuropa. Quando in Italia cera la Lira, anche negli anni di forte infazione come ad esempio gli anni 80, il risparmio degli italiani era fra i primi al mondo e il record della Borsa di Milano si avuto nel 2001. Da quando c lEuro la Borsa pre- cipitata. Solo nel 2013 i prezzi delle case sono scesi in media del 6%. Persino i ttoli di Stato sono diventat meno sicuri e chi ha provato a venderli nei giorni in cui lo spread era ai massimi ha avuto amare sor- prese. c) Oro e oggetti di valore Magari avessi risparmi! Ho un mutuo e il conto in rosso. Le rate saliranno? 9 9 31 domande No, innanzituto noi non usiamo mai materie prime e anche la benzina non petrolio greggio. Tut i beni che consu- miamo sono trasformat industrialmente e la maggior parte dei cost dei prodot data proprio da queste trasformazioni e trasport mentre il valore della materia prima di solito minimo. I prezzi delle materie prime oscillano normalmente tantssimo, di solito con percentuali mol- to superiori a quella che sarebbe una sva- lutazione se pur forte, eppure non ce ne accorgiamo assolutamente. Se ne accor- gono eccome, invece, proprio i Paesi che hanno basato la loro economia solo sulle materie prime: in caso di discesa dei prez- zi sui mercat internazionali possono aver- si crisi fortssime e non facilmente sanabili nemmeno con fort svalutazioni. Nel 2008 per esempio il prezzo del petro- lio and in breve tempo da 140 a 25 dol- lari al barile: nessuno si ricorda di pompe di benzina che regalavano i pieni. In compenso con lEu- ro abbiamo visto spesso la verde a 2 euro: vi ricordate forse la super a 4.000 lire al litro? Gran parte del prezzo della benzina data da tasse in molt casi inventate pro- prio per compiacere lEuro- pa come lultmo forte rialzo deciso dal governo Mont: rimane quindi molto spazio per assorbire qualsiasi tpo di rialzo. LItalia comunque un paese trasformato- re: importa materie prime ed energia ed esporta prodot fnit. il caso perfeto in cui il cambio fessibile ha massimo impat- to. Immaginiamo che nella realizzazione di un prodoto in Italia il peso di energia e materie prime sia addiritura del 50% (dif- fcilmente accade). Supponiamo di svalu- tare del 20%. Ebbene, se fato 100 euro il costo di un prodoto, le materie prime e lenergia costassero il 20% in pi, invece di 50 costerebbero 60 e quindi il prodot- to complessivamente ora costerebbe 110. Per i mercat esteri tutavia questo pro- doto costerebbe il 20% in meno perch 110 il costo nella nostra moneta, che si svalutata del 20%, quindi il prodoto sui mercat esteri costerebbe 88 euro diven- tando molto pi compettvo persino nel caso abbastanza estremo di un costo delle materie prime pari alla met del totale. E le materie prime? E la benzina? Dicono che se svalutiamo costeranno una fortuna, vero? 10 10 31 domande Le cose che non vanno in Italia sono sicu- ramente tante, ma non tute, per odiose che possano essere, sono cause della crisi. Evasione, casta e corruzione ci sono sem- pre state anche quando le cose andavano bene e afiggono paesi che pure sono in forte crescita economica: assurdo pensa- re che, per esempio, in Cina, Corea o In- dia siano tut sant. In partcolar modo ingenuo sperare in scorciatoie come quelli che lasciano intendere che senza la cor- ruzione ci sarebbero 80 miliardi o senza levasione ci sarebbero 120 miliardi: sem- plicemente saremmo in un mondo pi giusto ma non ci sarebbe un centesimo in pi di getto. Il perch semplice: lItalia gi incassa con le tasse pi di qualsiasi al- tro Stato al mondo in rapporto a quanto produce (forse solo qualche piccolo Stato assistenziale nordico ci bate, ma nessu- no dei grandi Stat ) ed al limite, non a caso i recent aument di IVA hanno por- tato un calo del getto. Se con una bac- cheta magica levasione scomparisse, con le atuali aliquote moltssime atvit chiuderebbero, annullando lefeto della maga. Lunica cosa fatbile sarebbe di far pagare a tut le tasse abbassando in parallelo le aliquote: si avrebbe cos una distribuzione pi equa, ma non ci sareb- be getto aggiuntvo. Corruzione e altre nefandezze sono reat, e come tali vanno perseguit, ma allo stesso modo in cui van- no perseguit i furt e gli omicidi: di certo non sono le cause della crisi. Non che lEuro non centra nulla e la colpa di corruzione, casta ed evasione? Mappa mondiale con indice di corruzione percepita, stlata dallorganizzazione Transparency Internatonal. 11 11 31 domande Non pu essere che la colpa sia della spesa pubblica improduttiva? Che in Italia i soldi vengano spesi male cosa nota, tutavia se una spesa interna difcil- mente diventa improdutva: se anche pagassi uno per non fare nulla costui alla fne con i soldi dello stpendio compre- rebbe cibo, vestt e altri beni da produt- tvi lavoratori privat. Chi ha un negozio o una fabbrica non sa da dove vengono i soldi dei client che gli comprano la mer- ce, per loro la diferenza avere client o no. Sarebbe molto meglio evitare questo passaggio e lasciare diretamente nelle ta- sche di chi lavora i soldi o, quanto meno, spendere in modo assennato, tutavia il semplice taglio della spesa non compen- sato non aiuter nessuno a vendere pi prodot e quindi a rimetere in moto leconomia. Il livello di spe- sa pubblica italiana nella media in Europa e se si in recessione tagliare la spesa e alzare le tasse un sistema certo per far andare peggio le cose. Ipotzzare che le cose possano andare diversamente assur- do: sarebbe come pensare che una fami- glia spenda di pi se si riduce lo stpendio del capofamiglia. La spesa pubblica va tagliata e le tasse vanno alzate quando si sta crescendo. LAmerica uscita dalla crisi facendo cos: ha tagliato le tasse, ha aumentato la spesa pubblica e ha fato stampare denaro alla sua Banca Cen- trale. Stando nellEuro e con le regole eu- ropee non possiamo fare nessuna di que- ste cose e, per di pi, ci ritroviamo fuori mercato a causa della moneta sopravvalu- tata. Per noi e sopratuto per lindustria del Nord come pensare di vincere una gara di corsa con le gambe legate.
Illustrazione 1: La spesa pubblica italiana va riqualificata ma come livello nella media La spesa pubblica italiana va riqualifcata ma come livello nella media Grafco: elaborazione del prof. Alberto Bagnai 12 12 31 domande Nessuno potrebbe dare lezioni di cre- atvit e voglia di lavorare agli italiani. Limpresa del Nord Italia sempre stata un modello per il mondo e fnch cera la possibilit di competere ad armi pari, i lavoratori hanno sempre sopportato ogni tpo di orario e di turno batendo siste- matcamente la concorrenza. In compen- so la societ che stata riconosciuta col- pevole del pi grande caso di corruzione internazionale della storia tedesca (la Siemens). La verit semplicemente che la Germania ha una moneta sotovaluta- ta e quindi i suoi prodot costano meno di quello che sarebbero costat se avessero avuto il Marco mentre noi abbiamo una moneta sopravvaluta- ta e quindi i nostri pro- dot costano di pi di quello che co- sterebbero se avessimo la nostra moneta. Se unimpresa ha un vantaggio, vende di pi e pu permetersi di fare ricerca e in- novazione, realizzando prodot pi bel- li e solidi che vendono ancora di pi. Se unimpresa in svantaggio compettvo, invece, deve tagliare i cost, risparmiare sui materiali e i suoi prodot diventano di minore qualit e vendono ancora di meno. Non dimentchiamo poi che le re- gole che lEuropa fssa per fare impresa sono estremamente complesse e fate su misura per imprese di grandi dimensio- I tedeschi sono effcienti e hanno etica del lavoro, noi siamo lazzaroni e furbi. cos? Disoccupazione giovanile nellEurozona Il tasso di disoccupazione tra i citadini europei di et compresa tra 15-14 ha avuto il punto pi alto nel primo trimestre del 2013, il 23,5% dei giovani nellUE-27 erano senza lavoro. 13 Tut i Paesi che sono andat in difcolt prima di noi, come lIrlanda e la Spagna non avevano nessun problema di debito pubblico. In compenso, il Giappone, che ha un debito pubblico doppio rispeto al nostro, non in crisi come noi e pu per- metersi aggressive politche di sviluppo. Anche la Germania ha un pesante debito pubblico, anzi, mentre noi lo riducevamo (circa vent punt di calo dal 1994 al 2007), la Germania lo aumentava infrangendo i tratat che la obbligavano a mantenere il debito al di soto di una certa soglia. Non dimentchiamo poi che la Germania pu nascondere molto del suo debito in una banca pubblica che si chiama KfW: se si contasse anche quello non ci sarebbe una grande diferenza tra il debito italiano e quello tedesco, che in ogni caso superio- re in valore assoluto. Spesso facciamo lerrore di demonizzare il debito pubblico dimentcando che a fronte di un debito c sempre un credito e i risparmiatori che, diretamente o indi- retamente, possiedono ttoli di Stato do- vrebbero rifetere sul fato che cancel- lando il debito si cancellerebbero anche i loro risparmi. Anche chi non possiede t- toli di Stato verrebbe colpito da una ridu- zione forzata del debito pubblico, perch le banche ne possiedono grandi quantt: esse diventerebbero insolvent e persino i cont corrent sarebbero a rischio come successo a Cipro. Se uno Stato ha un debito espresso nella propria moneta ed ha sovranit moneta- ria non potr mai giungere a non onorarlo, perch potr sempre stampare il dena- ro necessario alla resttuzione del debito. 13 31 domande Noi abbiamo un enorme debito pubblico, colpa sua se siamo in crisi. vero? ni: per limpresa medio-piccola italiana gli obblighi sono intollerabili e costosissimi da gestre. Gli aiut di Stato poi sono sempre stat proibit per noi e consentt alla Germa- nia: Berlino ha salvato le sue banche con 300 miliardi di euro, mentre noi non ave- vamo alcun bisogno di intervent di questo tpo che diventano legali solo quando ser- vono agli altri e non a noi. I tedeschi fan- no i loro interessi, e il loro punto di vista comprensibile: siamo noi che dobbiamo cominciare a fare i nostri. Il risultato di questa situazione che nei paesi in crisi la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli intollerabili. Altro che lazzaroni! Se met dei giovani sono disoccupat per- ch la domanda di lavoro manca in modo gravissimo. Negli anni 80 e 90, nel Nord Italia, se qualcuno era disoccupato, era perch non aveva voglia di lavorare, ades- so un impiego diventato un miraggio. 14 15 31 domande Purtroppo no: gli efet di una moneta troppo forte rispet- to a quello che sarebbe giusto permangono. Ci signi- fca che se gli italiani, invece di essere strozzat, tornassero a spendere, comprerebbero in maggioranza prodot esteri e la diferenza fra importazioni e esportazioni deve esse- re fnanziata da ulteriore debito. In pratca ci indeboliremmo ancora di pi e se in futu- ro la BCE dovesse cambiare idea saremmo in ginocchio. Quindi se la BCE garantisse il debito e gli spread si azzerassero saremmo a posto? Debito pubblico spagnolo prima della crisi % 14 31 domande In realt eravamo in crisi gi da prima ma non ce ne accorgevamo perch la debolezza delle nostre imprese era camufata dallaf- fusso di denaro a debito (questa volta privato). Lo spread esploso non certo per la credibilit, per il bunga-bunga, per il pieno della macchina del fglio di Bossi o qualsiasi delle bugie che la stampa ha raccontato per aprire la strada a Mont: lo spread esploso dopo che Francia e Germa- nia hanno deciso di far fallire la Grecia abbatendo il valore dei suoi ttoli di Stato in mano ai risparmiatori. A quel punto tut gli investtori mondiali hanno comin- ciato a vendere i ttoli irlandesi, poi quelli portoghesi, poi quelli italiani e spagnoli semplicemente perch pen- savano che avrebbero fato la fne dei ttoli greci. Anche lo spread sui ttoli Francesi e Finlandesi aveva cominciato a salire mentre lInghilterra, grazie al fato che aveva una Ban- ca Centrale che garantva il debito ricomprandoselo, non ha mai avuto problemi di spread. Gli intervent di Mont hanno poi peggio- rato le cose: lo spread sceso solo a seguito delle azioni della Banca Centra- le Europea che, se pur con gravissimo ritardo, ha an- nunciato la propria inten- zione di garantre il debito. Se la crisi scoppiata per lo spread evidentemente il debito pubblico importante. Non cos? 15 16 31 domande Grecia e Irlanda hanno ricevuto cifre ele- vatssime soto forma di prestt a babbo morto, pagat anche da noi. Si tratato di una specie di risarcimento per evitare che il sistema andasse in pezzi. Se la Gre- cia fosse uscita dallEuro prima di ricevere gli aiut avrebbe avuto solo il danno e non il risarcimento. Noi invece paghiamo e basta, e non riceviamo nulla da nessuno. Non solo, noi avevamo solo circa il 3% dei credit verso Grecia, Spagna, Irlanda e Por- togallo ma, invece, siamo stat chiamat a salvare quest stat (in realt abbiamo salvato soltanto i loro creditori) con una quota pari al 20%, perch lEuropa ha tro- vato conveniente metere tuto sul conto del condominio. Per esempio, la Spagna, che nonostante la disoccupazione doppia rispeto a noi ci viene a volte presentata come un modello di virt, ha ricevuto 50 miliardi per salvare le sue banche: miliardi pagat in discreta parte dallItalia che, no- nostante ci, invece viene costantemente umiliata e messa dietro la lavagna. La cifra da noi impegnata per i salvataggi europei stata fnora pari a 53 miliardi di euro: senza butare quest soldi (che probabilmente non ci verranno mai re- sttuit) ci si sarebbe potuta pagare lIMU sulla prima casa per 15 anni o pagare uno stpendio di 16mila euro per un anno a tut i disoccupat italiani. La Lega Nord stato lunico partto che ha votato con- tro quando lenorme impegno per que- st fondi stato approvato di nascosto nellestate del 2012. Neppure la Grecia e lIrlanda vogliono abbandonare lEuro, perch noi si? BILANCIA COMMERCIALE ITALIA - GERMANIA Lefeto dellEuro sulla diferenza fra importazioni ed esportazioni Italia - Germania 16 17 31 domande Lindustria setentrionale ha sempre avu- to un grande vantaggio dalla Lira perch si tratava di una moneta sotovalutata rispeto alla forza economica e industria- le del Nord Italia. In pratca la Padania con la Lira era nella stessa posizione di vantag- gio che la Germania ha adesso con lEuro. Per semplicit diciamo che la forza econo- mica del Nord era dieci mentre quella del Sud era due. Una stessa moneta che valeva per queste due regioni cos diverse era una media tra i valori che avrebbero avuto una moneta del Nord (10) e una moneta del Sud (2). La lira valeva quindi sei. Questo valore era troppo alto per il Sud che quindi si deindustrializzava, men- tre era molto basso per il Nord che quindi poteva esportare molto facilmente i pro- pri prodot. Le industrie del Nord grazie alla Lira si presentavano sui mercat inter- nazionali con un listno prezzi scontato, i prodot venivano acquistat da tut e la disoccupazione non esisteva. Il costo di questo vantaggio per il Nord era il do- ver compensare il Sud (che non poteva competere) con fort trasferiment fscali. Con lEuro questo vantaggio sparito, le imprese chiudono o spostano la produzio- ne in Paesi pi convenient, ma le tasse e i trasferiment fscali sono rimast perch se per il Sud la Lira era troppo cara fguria- moci lEuro. La Germania in questo momento come era il Nord Italia con la Lira con la dife- renza di non trasferire nulla allItalia che si sta meridionalizzando. Per questo motvo, una volta riconquista- ta la nostra sovranit monetaria, se si vo- lesse afrontare davvero il problema delle diferenze tra Nord e Sud bisognerebbe magari pensare a due monete diverse. Il Sud diventerebbe compettvo e potrebbe creare lavoro vero, non falsi lavori pubbli- ci. Il Nord avrebbe pi difcolt ad espor- tare rispeto a quando cera la Lira ma non ci sarebbe pi bisogno di trasferiment e le tasse potrebbero calare fortemente. Perch lEuro danneggia in particolare lItalia e soprattutto il Nord? 17 18 31 domande Probabilmente ormai le sanno ma non vogliono ammetere di aver fato un er- rore cos grave e sperano che in qualche modo le cose si aggiustno. Nel fratempo, dato che la moneta non si pu svalutare, si sta provando a svalutare il lavoro con larma della disoccupazione. Se io voglio far scendere il listno prezzi dei miei prodot perch la moneta troppo forte li pone fuori mercato, prover a pagare di meno i miei dipendent. Capite quin- di perch, sempre pi spesso, si legge di fabbriche che minacciano la chiusura a meno che i lavoratori non accetno un taglio dello stpendio. Niente altro che il vecchio o mangi questa minestra o salt dalla fnestra. Questo sistema per si tra- duce in una perdita fortssima del potere di acquisto per chi lo subisce: una svalu- tazione fa perdere potere di acquisto (e non sempre) solo nei confront dei beni di importazione, il taglio dello stpendio lo fa perdere nei confront di ogni spe- sa, anche quelle che non centrano nulla con limportazione, come il parrucchiere, i vestt, la pizza e la bolleta del telefo- no. Non solo, se ho dei debit (ad esem- pio, un mutuo), con il cambio di moneta e la svalutazione non mi accadr nulla di male, mentre se subisco il taglio dello st- pendio la rata rimarr la stessa diventan- do in proporzione pi pesante rispeto ai miei guadagni. Infne va considerato che se anche sono un lavoratore autonomo, se tut i lavoratori dipendent si impo- veriscono perch i loro stpendi vengono tagliat, anche i miei guadagni si ridur- ranno perch avr meno client per i miei prodot o i miei servizi. quello che sta accadendo ora. Quelli che comandano (la famosa Troika: Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Moneta- rio Internazionale nessuno di essi eleto dai citadini) stanno quindi imponendo una riceta dolorosissima e piena di con- troindicazioni gravissime. Ovviamente poi ci sono fortssimi interessi in gioco. Si pensi per esempio a chi ha puntato sul- la delocalizzazione o alle imprese che si sono specializzate nellimportazione di prodot fabbricat allestero realizzando fnora grandi proft. Quest sogget si opporranno fortemente al recupero della compettvit domestca dellItalia e so- pratuto del sistema industriale del Nord, comprensibile, ma accontentare le loro pretese sarebbe come voler rimanere am- malat per compiacere il farmacista che cos pu guadagnare di pi. Queste cose quelli che comandano non le sanno? 18 21 A parte che la Cina c sempre stata e che da sempre abbiamo convissuto con og- get a basso prezzo made in Hong Kong o simili, tutavia numeri alla mano il nostro concorrente la Germania, non la Cina. Lultmo rapporto pre-crisi dellIsttuto per il Commercio Estero indicava chia- ramente come in tut e cinque i princi- pali setori del nostro export (apparecchi meccanici 77 miliardi, metalli e prodot in metallo 44, mezzi di trasporto 41, prodot chimici e fbre sintetche 34, apparecchia- ture eletroniche e otche 31) il direto concorrente della nostra industria fosse Berlino, non Pechino. Conoscete qualcuno che nel commercio si meta ad eseguire quello che il suo con- corrente gli dice di fare? Poi non stupia- moci dei risultat. In ogni caso parados- sale che chi denuncia leccessivo costo dei nostri prodot poi sia favorevole allEuro che aggrava questa diferenza. 19 31 domande I prezzi non si adeguano mai velocemente ver- so il basso e, come si diceva, i debit rimangono grandi come prima e quindi in proporzione pi pesant (il creditore in teoria avvantaggiato, ma se il debitore fallisce non una buona notzia per chi gli ha prestato denaro). Non solo: se si va sta- bilmente in defazione, cio in un periodo in cui i prezzi delle cose scendono, i consumatori cer- cheranno di ridurre il pi possibile le spese aten- dendo i cali dei prezzi, ma cos facendo i consumi calano ancora di pi, aumentando la recessione. Se calassero anche i prezzi insieme agli stipendi non sarebbe una soluzione? 20 31 domande Il problema che adesso c la Cina. Non possiamo competere con chi paga i lavoratori un Euro allora/mese/anno. vero? 19 21 31 domande Primo: non vero e basta andare (magari usando un Frecciarossa, tanto per parla- re di infrastruture) in moltssime aziende italiane per trovare dei modelli di orga- nizzazione e innovazione. Tutavia la que- stone unaltra: qualsiasi siano i motvi per cui la nostra industria si trovata fuo- ri mercato (veri, come: Germania che ha compresso i salari, eccessiva infazione nei primi anni dellEuro, rigore mentre altri spendevano a debito per riformare il lavo- ro e sostenere banche e industrie ecc., op- pure falsi come: gli altri sono biondi, noi siamo lazzaroni, c la Cina ecc.) stupido pensare di rimeterci in pari facendo lo stesso dei nostri concorrent. La distanza da colmare troppa e poi i concorrent reagirebbero, col vantaggio ulteriore di poter benefciare di tassi di fnanziamento molto pi bassi dei nostri. sempre bene prendere esempi da chi ha avuto successo ma prima di poter giocare ad armi pari occorre riallineare il cambio in modo da trovarci sulla stessa linea dei nostri concorrent. giusto che un atleta si alleni ma non ci si allena bene a stomaco vuoto e, anche se, nonostante tuto, si fosse volenterosi e allenat, non si pu pensare di correre i cento metri partendo cinquanta metri indietro. Allo stesso modo ci sono tante riforme che sarebbe correto fare (bast pensare alla giustzia) ma ogni riforma seria ne- cessita di tempo e denaro. Con lEuro non lavremo mai. Il costo del lavoro solo una parte del problema ma noi non abbiamo fatto ricerca, innovazione, infrastrutture, riforme ecc. cos? 22 31 domande In realt vero il con- trario: i nostri pro- blemi e difet si sono moltplicat con lEuro. Se una moneta propria co- stringesse davvero uno Stato a riforme benefche, adesso dopo quasi quindici anni di Euro saremmo riformatssimi. Lanestesia dellEuro e dellEuropa, in- vece, agisce proprio nel senso di rende- re meno important le scelte dei governi nazionali. I mercat fnanziari, atentssimi a quello che fanno i governi dei paesi in- dipendent, non hanno mai mandato al- cun segnale al Governo italiano, e ancora adesso lo spread si muove seguendo le parole della BCE, non certo di Leta. Per questo motvo i governi non saranno mai incentvat a prendere decisioni giuste ma Se svalutassimo poi non risolveremmo i nostri problemi, che verrebbero messi sotto il tappeto. vero? 20 Fare le riforme non vuol dire nulla, ogni volta che si cambia una legge o un regola- mento si sta facendo una riforma: alcune portano migliorament, altre fanno peg- gio. Le riforme sostanziali costano molt soldi che con i vincoli europei non ci po- tremmo mai permetere (la Germania per le sue riforme del mercato del lavoro ha aumentato il suo rapporto debito/PIL di 5 punt in periodo di crescita; noi ci siamo gi impegnat a ridurlo anche in periodo di recessione con il Fiscal Compact) senza contare che da ingenui pensa- re che potremmo raggiungere i risultat di chi in vantaggio di dieci anni. Non solo, non det- to che si debba per forza voler diventare tedeschi o cinesi: dob- biamo essere liberi di poter vive- re a modo nostro in casa nostra. Per lo stesso motvo con il taglio del cuneo fscale (che pure sarebbe cosa utle) non si oterr nulla di sostanziale: i Paesi che sono andat per primi in crisi sono stat quelli (come lIrlanda) dove il cuneo fscale era minimo: per otenere un taglio sostan- ziale a favore della compettvit occorre- rebbe azzerarlo ed impossibile perch sparirebbero getto fscale e contribut in un sistema dove la mancanza di denaro anche momentanea nelle casse dello Sta- to non pu essere fnanziata stampando denaro. Chi ha sovranit mone- taria pu permetersi politche di stmolo delleconomia con fort detassazioni, nel nostro caso tali politche ci sono precluse. Il ta- glio del cuneo fscale potrebbe essere solo irrilevante e fnanzia- to con altre misure recessive. 23 31 domande Se facessimo le riforme e se tagliassimo il cuneo fscale forse diventeremmo competitivi senza bisogno di uscire dallEuro. Pu essere? semplicemente a cercare di compiacere gli eurodetentori del vero potere, anche se essi sono (come abbiamo visto) no- stri avversari nel commercio. Se in passato chi era al volante ha guidato male, la soluzione non quella di costruire una macchina senza sterzo, altriment alla prima curva si fnisce contro il muro. proprio quello che successo alla nostra economia: impedi- re ad un governo la necessaria fessibilit comporta come risultato che fnch non ci sono problemi sembra che la macchina vada bene anche se si stanno facen- do le cose sbagliate, non ap- pena si incrocia un problema il sistema si rompe e ne fanno le spese i citadini. In ogni caso se uno teme che poi stando bene non risolveremmo i nostri problemi, non capisce (o non vuol capire) che stare male proprio il pro- blema che deve essere risolto. 21 24 31 domande 25 31 domande A parte che non c nessun tavolo su cui batere i pugni e se ci fosse sta- ta la volont da parte dellEuropa di evi- tare questa situazione lavremmo evitata, tutavia, se anche ci dicessero di diment- carci gli impegni e di ridurre le tasse (im- possibile) avremmo sempre il problema della moneta troppo forte. la stessa questo- ne prima accennata quando si diceva del perch una BCE che garantsca il debito non risolverebbe il problema di fondo del- la moneta artfcialmente forte. Magari battendo i pugni sul tavolo ci consentirebbero di spendere senza bisogno di uscire dallEuro. possibile? No! una bella cosa se forte anche leconomia ma, come deto prima, uneconomia debole con una mone- ta forte come un guerriero con una spada talmente pesante da non riusci- re nemmeno ad alzarla. Lideale sareb- be averla del giusto peso: pi leggera si pu fare e consente maggior agilit, trop- po pesante un suicidio. La moneta trop- po forte fa s che i prodot esteri risultno molto convenient. Sembra una bella cosa ma i prodot esteri hanno una spiacevole carateristca: sono fat allestero! Quindi ovvio che in Italia poi si creer disoccupa- zione. Risultano convenient anche i viaggi allestero e ovviamente ogni viaggio rap- presenta denaro che se ne va ad arricchire qualche altro Paese. Se potessimo spendere di pi, compreremmo prodot esteri invece di prodot italiani e si aprirebbe la forbice fra le nostre importa- zioni e le esportazioni: questa diferenza deve essere pagata da qualcuno e dovremmo cercare denaro facendo altro debito. Nel fratempo, sempre pi imprese chiude- rebbero o delocalizzerebbero e alla pros- sima crisi saremmo in ginocchio, molto peggio di quanto gi lo siamo oggi. Le due cose devono andare di pari passo: ridurre le tasse e rimetere la moneta nel suo giu- sto equilibrio. Perch non una bella cosa avere una moneta forte? 22 27 31 domande 26 31 domande Come dire ad un avvelenato che ci vuole pi veleno. Quelli che vor- rebbero unUnione Europea ancora pi streta, che diventasse in tuto e per tuto equivalente ad uno Stato unitario, fanno fnta di non vedere che la Germania non si sogna neppure di cedere la sua sovranit per dissolvere lo Stato in ununione con italiani e spagnoli. Non hanno vo- luto farlo quando erano in posizione di debolezza, non lo vorranno mai fare ora che sono in posizione di forza. In uno Stato unitario le regio- ni ricche trasferiscono denaro alle regioni povere, e mai e poi mai, la Germania accetereb- be di trasferire i soldi delle tasse dei citadini tedeschi a favore di greci, italiani, spagnoli, irlandesi e portoghesi. Anche se poi lo volessero (e non vogliono) dovremmo essere noi a rifutare con forza questipotesi! Abbiamo visto con il nostro Mezzogiorno che i trasferiment di denaro non funzionano, non creano sviluppo, in- centvano la criminalit e la rassegnazione porta a ricercare un po- sto di lavoro sussidiato. Una meridionalizzazione totale del nostro Paese lultma cosa di cui ab- biamo bisogno. In molti dicono che la soluzione potrebbe essere Pi Europa. Vero? Chi dice di volere un referendum in real- t probabilmente non vuol cambiare nul- la; non per niente chi lo propone non ha una posizione propria a favore o contro lEuro, cosa che, dato che lEuro gi c, implica laccetare che le cose possano ri- manere cos come sono. Innanzituto, non possibile fare un referendum sui trat- tat internazionali, inoltre, anche suppo- nendo per assurdo di farlo lo stesso, una campagna referendaria su una questone cos complessa sarebbe viziata da ogni ge- nere di terrorismo mediatco, tale per cui le bugie sullEuro che gi normalmente si vedono sui media, si moltplicherebbero, con laggravante che i poteri fnanziari eu- ropei non esiterebbero a lanciare fortssimi atacchi speculatvi contro il nostro debito. Ai citadini verrebbe data limpressione che con il loro voto contro lEuro provo- cherebbero un disastro e lincertezza del risultato in un simile clima comportereb- be terribili agitazioni sui mercat e fughe incontrollate di capitali. Lunico modo per riconquistare la nostra sovranit moneta- ria per mezzo di un Governo democra- Non sarebbe meglio decidere con un referendum? 23 28 31 domande tcamente eleto che agisca velocemente per decreto. Immaginate in che modo un governo favorevole allEuro potrebbe mai gestre le procedure di uscita se un refe- rendum (incosttuzionale) dovesse indica- re una volont di uscita. Le azioni neces- sarie per cambiare moneta minimizzando i danni non sono semplici, ma un Governo democratcamente eleto che negozi al pi presto lo smantellamento dellEurozona, magari concordando la strategia con altri paesi, prima fra tut la Francia in caso di vitoria dellalleato Front Natonal e che, nel caso i negoziat falliscano, potrebbe al limite agire per decreto, prendendo tute le misure necessarie per rendere la transi- zione indolore. La bataglia contro lEuro una bataglia di indipendenza e libert. Indipendenza e libert non sono n di destra n di sini- stra, bens valori assolut. Ritornare ad es- sere padroni in casa nostra la condizione indispensabile per qualsiasi altra politca, sia per chi nazionalista sia per chi invece sogna il federalismo. Una volta liberi poi ci sar tuto il tempo per rifare le squadre. Chi non ha il controllo sulla propria mone- ta non sar mai libero. Se alle elezioni eu- ropee le forze contrarie allEuro riuscissero ad otenere una forte afermazione tuto diventerebbe pi facile: a questo scopo ogni voto conta, e un coordinamento fra i partt avversi allEuro in tuta Europa la prova pi evidente che senza lostacolo della moneta unica potrebbe esserci una diversa e sincera amicizia europea al di fuori delle atuali contrapposizioni. Il Front National di Marine Le Pen una forza di destra e nazionalista, come pu essere un alleato affdabile? ? 24 29 31 domande La pace c fra tute le nazioni che si sono combatute nelle guerre mondiali e il mag- gior rischio per il mantenimento di questa pace proprio lEuro. Un sistema economi- co che mete popoli e nazioni gli uni contro gli altri, che costringe popoli a pagare per altri ed impone soferenze e privazioni con conseguenze economiche del tuto simili a quelle di un confito armato, origina odio fra nazioni che avevano dimentcato que- sta parola. Fino a pochi anni fa nessun gre- co aveva alcun motvo di risentmento nei confront della Germania: oggi se la Merkel vuole visitare Atene deve essere circondata dallesercito schierato a difesa. In molti dicono che lUnione Europea ha portato la pace, se abbandoniamo lEuro ci sar la guerra? 25 30 31 domande 31 31 domande vero, sono almeno 7 i premi Nobel per lE- conomia che hanno apertamente critcato lEuropa dellEuro (Mirr- lees, Stglitz, Sen, Tobin, Krugman, Friedman e Pissarides) ciascuno di essi ovviamente propone anche soluzioni alternatve ma, come abbiamo visto, le soluzioni alter- natve non sempre sono realistcamente possibili e non sempre sono desiderabi- li. Molt economist hanno ad esempio frmato una proposta (il Manifesto di Solidariet Europea) dove si propo- ne uno smantellamento dallalto dellEurozona con luscita dallEuro del- la Germania come prima mossa. Peccato per che tuto ci dipenda dalla volont di altri Paesi. E se i tedeschi dicono di no? Tut quest scenari alterna- tvi diventeranno tanto pi fatbili quanto pi fort saranno i consensi dei moviment totalmente contrari allEuro. Sento dire che molti famosi economisti, compresi alcuni premi Nobel sono contrari allEuro. vero? Chi sono? NO. Esistono altrettanti premi Nobel e famosi economisti convinti invece che lEuropa dellEuro sia perfetta cos? 26 Paul Krugman, Premio Nobel 2008, economista e professore di Economia e Relazioni internazionali presso lUniversit di Princeton. Penso che lEuro fosse unidea sentimentale, un bel simbolo di unit poli- tica. Ma una volta abbandonate le valute nazionali avete perso moltissimo in flessibilit. Non facile rimediare alla perdita di margini di manovra. LEuropa sar sempre fragile. La sua moneta un progetto campato in aria e lo rester fino alla creazione di una garanzia bancaria europea. Intervista su lExpress di Parigi, 6 settembre 2012 Premi Nobel sullEuro Joseph Stiglitz, Premio Nobel 2001, economista e saggista statunitense. Questa crisi, questo disastro artificiale e in sostanza questo disastro artificiale ha quattro lettere: lEuro. Evento Discussion on the Future of Europe, organizzato dal Center on Global Economic Governance di New York, 25 febbraio 2013. Il progetto europeo, per quanto idealista, sempre stato un impegno dallalto verso il basso. Ma incoraggiare i tecnocrati a guidare i vari Paesi tutta unaltra questione, che sembra eludere il processo democratico, imponendo politiche che portano ad un contesto di povert sempre pi diffuso. LEuropa ha bisogno di un maggiore federalismo fiscale e non solo di un siste- ma di supervisione centralizzato dei budget nazionali. Articolo Euro, o cambia oppure meglio lasciarlo morire di Joseph Stiglitz, da Project Syndicate. Ci sono vantaggi e svantaggi ad avere un grande mercato come lEuropa. Ma se non lo si pu riformare, io non credo che non sia poi cos male tornare alle vostre vecchie monete. Le unioni monetarie spesso durano soltanto un breve pe- riodo di tempo. Ci proviamo, e o funziona o non funziona. Il regime di Bretton Woods durato trentanni. LIrlanda ha ottenuto lindipendenza dal Regno Unito e ha creato una propria moneta. Quando succede un grande evento, ma succede. Ed possibile. Lidea che sarebbe la fine del mondo sbagliata. Uscire dallEuro meglio che seguire politiche suicide. Stiglitz risponde alle domande dei lettore di Le Nouvel Observateur, settembre 2012. 27 Milton Friedman, Premio Nobel 1976, economista statunitense scomparso nel 2006, considerato il padre del neoliberismo e del monetarismo. LEuro sar pi una fonte di problemi che non di benefici. Periodico economico New Perspectives Quarterly Magazine, 2005 LEuro un progetto dirigista, autoritario, antidemocratico e pericoloso, Francoforte e Bru- xelles prenderanno il posto del mercato. LEuro una costruzione non democratica. Il progetto generale non lo perch non quello che vogliono i cittadini. Se la popolazione tedesca votasse, il progetto sarebbe sconfitto. E lo stesso accadrebbe in molti altri Paesi. LUnione monetaria il prodotto di una lite. il frutto di una impostazione non realistica, di una spinta elitaria di chi vuole usare la moneta unica per arrivare allunione politica. Pi che unire, la moneta unica crea problemi e divide. Sposta in politica anche quelle che sono questioni economiche. La conseguenza pi seria, per, che lEuro costituisce un passo per un sempre maggiore ruolo di regolazione da parte di Bruxelles. Una centralizzazione burocratica sempre pi accentuata. Le motivazioni profonde di chi guida questo progetto e pensa che lo guider in futuro vanno in questa direzione dirigista. una tendenza che c da 15 anni, contro la quale, per esempio, ebbe modo di combattere Margaret Thatcher. A Francoforte sieder un gruppo di banchieri centrali che decider i tassi dinteresse central- mente. Finora, le economie, come quella italiana, avevano una serie di libert, fino a quella di lasciar muovere il tasso di cambio della moneta. Ora, non avranno pi quellopzione. Intervista al Corriere della Sera, 23 marzo 1998 Amartya Sen, Premio Nobel 1998, economista, ha insegnato presso le universit di Harvard, Oxford e Cam- brige. LEuro stato unidea orribile. Lo penso da tempo. Un errore che ha messo leconomia europea sulla strada sbagliata. Una moneta unica non un buon modo per iniziare a unire lEuropa. I punti deboli economici portano animosit invece che rafforzare i motivi per stare assieme. Hanno un effetto-rottura invece che di legame. Le tensioni che si sono create sono lultima cosa di cui ha bisogno lEuropa. Chi scrisse il Manifesto di Ventotene combatteva per lunit dellEuropa, con alla base unequit sociale condivisa, non una moneta unica. Intervista al Corriere della Sera, 21 maggio 2013. 28 Christopher Pissarides, premio Nobel 2010, economista, insegna alla London School of Economics. La situazione attuale non sostenibile ancora per molto. necessario abolire lEuro per creare quella fiducia che i Paesi membri una volta ave- vano luno nellaltro. LEuro dovrebbe essere smantellato in maniera ordinata, oppure i mem- bri pi forti dovrebbero fare rapidamente tutto il necessario per renderlo compatibile con crescita e occupazione. Lezione presso la London School of Economics, 12 dicembre 2013. James Mirrlees, Premio Nobel 1996, economista, ha insegnato presso universit di Oxford ed professore emerito di Economia politica a Cambrige. Guardando dal di fuori, dico che non dovreste stare nellEuro, ma uscirne adesso. Finch lItalia rester nellEuro non potr espandere la massa di moneta in circolazione o svalutare: ecco perch si impone la necessit di decidere se rima- nere o meno nella moneta unica, questione non facile da dirimere. Convegno presso lUniversit Ca Foscari di Venezia, 5 dicembre 2013. 29 Euro-sciocchezze Romano Prodi, Ex Presidente del Consiglio Con lEuro lavoreremo un giorno di meno guadagnando come se lavorassimo un giorno di pi. Dichiarazione del 1999 Mario Monti, Ex Presidente del Consiglio Stiamo assistendo al grande successo dellEuro e la Grecia ne la dimostrazione. Dichiarato durante la trasmissione LInfedele, 26 settembre 2011 Matteo Renzi, Segretario del Partito Democratico Un disastro uscire dallEuro, immediatamente il costo pagato dagli italiani per interessi sarebbe enorme e perderemmo la stabilit monetaria che abbiamo avuto con lEuro. Video del 19 novembre 2013 pubblicato su Youtube Mario Draghi, Presidente BCE LEuro irreversibile. Dichiarazione del 16 dicembre 2013 Beppe Grillo Leader M5S io non ho mai detto che bisogna uscire dallEuro . Parma, comizio del 22 settembre 2012 Gianroberto Casaleggio Guru e stratega del M5S Se usciamo dallEuro non risolviamo il problema. Dichiarazione del 23 maggio 2013 30 La coerenza della Lega Lidea nata nel dopoguerra per scongiurare altre guerre tra Stat europei sta ora partorendo un mostro che non generer n democrazia, n stabilit, n vantaggi economici per tut. Non pu generare democrazia perch il suo parlamento non legifera: lEuropa dei grandi capitalist. Il popolo, gli artgiani, gli imprenditori, i citadini non ci sono oggi n tantomeno ci saranno domani, perch non potr mai nascere unEuropa politca. (). Sono gli stessi poteri che adesso vivono grazie ai soldi dello Stato di cui sono i padro- ni e che fanno lEuropa monetaria per essere ancora pi padroni dello Stato nazionale. Le leggi fnanziarie degli Stat si ridurranno ad un semplice fax inviato da Bruxelles, dal Consiglio dEuropa, terminale europeo delle cento grandi famiglie europee. Con lingres- so in Europa, lItalia non avr pi a sua disposizione la leva monetaria, cio se gli man- cano i quatrini non potr pi stampare altri ttoli di Stato, per favorire leconomia non potr pi svalutare la moneta, perch gli rester solo la leva fscale e i quatrini dovr toglierli maledetamente e subito dalle tasche dei citadini, evidentemente aumentando la pressione fscale. Umberto Bossi 28 marzo 1998 Manifest della Lega Lombarda e della Lega Nord Padania 1989 1989 2002 31 LItalia ha gi impegnato 53 miliardi di Euro per il MES (Meccanismo Europeo di Stabilit) e per gli altri fondi salva stat, e dovr impegnarne fno a 125 (parliamo sempre di MILIARDI di Euro) in caso di necessit. Tut i partt, tranne la Lega Nord, hanno votato per lintroduzione del Fiscal Compact. Questo strumento prevede il rientro di met del debito pubblico italiano (quindi pi di 1000 miliardi di Euro), nei prossimi 20 anni con tagli e nuove tasse. Senza crescita, facendo un semplice conto siamo intorno ai 50 milardi di Euro allanno. Mes: pi di 100 miliardi Fiscal Compact: 50 miliardi anno I governi Mont e Leta ci hanno strozzat di tasse (vedi la Mini IMU ad esempio), per pagare solo la prima rata di quest impegni. A chi credi che Renzi andr a chiedere il saldo? PENSACI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI! FORSE NON SAI CHE: 32 Lira magica, unica, vera colonna dell Italia. Se non fosse sottovalutata, sta- remmo tutti un po peggio e probabilmente anche San Valentino sarebbe piu tri- ste. Ieri, l Istat ha reso no- to che il 1995 e stato uno degli anni migliori per la bilancia commerciale del- la Penisola: anche solo te- nendo conto dei primi 11 mesi, l anno e stato uno dei piu esaltanti dai tempi del miracolo economico. Il ministero del Commercio Estero ha defnito i nume- ri ampiamente positivi, quasi che fosse merito suo. L Istituto di Statisti- ca, come al solito, mette li un cesto di numeri. Quel- lo che si conosce fnora e questo. Il saldo della bi- lancia commerciale nei confronti dei Paesi extra- europei per l intero 1995 e stato di 31.330 miliardi: solo in dicembre, la bilan- cia e stata favorevole per 4.274 miliardi. La stessa, ma nei confronti dei Paesi della Ue, e nota invece so- lo per i primi 11 mesi dell anno: le esportazioni han- no superato le importazio- ni per 13.441 miliardi (246 miliardi in novembre). Nel complesso, dunque, si puo dire che, sulla base dei nu- meri conosciuti, la bilancia commerciale e positiva per 44.771 miliardi: a que- sti, andra aggiunto il saldo di dicembre riferito ai rap- porti coi Paesi europei, con ogni probabilita positivo. Nel 1994, la differenza tra export e import era stata attiva per 35.400 miliardi, nel 93 per 32.800: negli anni precedenti, cioe pri- ma che la lira si svalutasse e fosse espulsa dal Sistema monetario europeo, nel set- tembre del 1992, il saldo commerciale era, da anni, in rosso. Avere una valuta debole fa male al cuore e all orgoglio ma evidente- mente fa bene al portafo- glio. L Istat fa anche sape- re che la bilancia dei primi 11 mesi dell anno, sia per i Paesi Ue che per quelli extra Ue, e stata attiva per 40.498 miliardi, circa ot- tomila in piu rispetto allo stesso periodo del 1994. In generale, e andata bene l industria manifatturiera: prodotti metalmeccanici, tessili, cuoio e abbiglia- mento. Maluccio i mine- rali, i prodotti energetici, quelli chimici e quelli dell agricoltura. In Europa le cose sono state positive (per l Italia) soprattutto in Spagna, Grecia, Germania e Portogallo; fuori Europa, in primo luogo con il Sud Est asiatico ma anche con il Giappone e gli Stati Uniti. Contenti al ministero per il Commercio estero. Quasi certamente . dice una nota . il risultato globale di fne anno sara assai superiore alle previsioni elaborate dai principali centri di ri- cerca fno a poche settima- ne fa. Il ministero assegna al deprezzamento del cam- bio il merito di questi risul- tati. Insomma, se non fosse per questa lira senz anima, oggi saremmo a contare le rose di San Valentino, in- vece di mandarle a mazzi. Taino Danilo Correva lanno 1996 Grazie alla lira Bilancia commerciale, 1995 senza precedenti 14 febbraio 1996 LEuro la pi grande fregatura che una delle pi piccole oligarchie della Storia sia mai riuscita a pianif- care a danno di tut i citadini europei. La Lega fu la prima a intuirlo con Umberto Bossi che, nel 1998, mentre tuto il resto dItalia viveva in pieno delirio euro-entusiasta, diceva: LEuropa politca non ci sar mai. Non c collante che ci unisce, i Par- lament nazionali conteranno sempre meno e la legge fnanziaria sar un fax che arriva da Bruxelles. La rigidit della moneta costringer molte imprese a chiudere e aumenter la disoccupazione; lEuropa sar dei tedeschi, dei francesi e di qualche fnanziere. Le centnaia di grandi aziende e sopratuto le migliaia di piccole imprese che oggi rischiano di chiudere (o che hanno gi chiuso) in Italia, il miliardo di ore di cassa integrazione del 2013 e la disoccupazione giovanile al 42% sono evidenze impossibili da silenziare, per questo appurato che a difendere lEuro siano rimaste due categorie di persone: gli stolt e i ladri. Per i primi ci sar comprensione (forse), per i secondi lesilio (almeno). Quindi, oggi pi che mai, uscire dallEuro non solo possibile, ma necessario per tentare di avere una possibilit di salvarsi dal baratro. Fortunatamente sempre pi citadini in Europa si stanno rendendo conto di essere stat trufat e presi in giro per troppo tempo. Noi ci saremo, e alle prossime elezioni europee faremo sentre la voce di tut coloro che ne hanno abbastanza di essere presi in giro a suon di menzogne e falsi allarmismi. Il manuale che hai tra le mani solo un piccolo strumento in questa bataglia dove in palio c la vita o la morte di unintera civilt, ma pu diventare unarma potentssima per squarciare la tela della propaganda. Pensiero unico, moneta unica, crisi unica. UNALTRA EUROPA POSSIBILE! Mateo Salvini Segretario Federale Lega Nord Padania Europarlamentare www.facebook.com/salviniofcial @mateosalvinimi www.youtube.com/user/mateosalvinimi 34 A cura dei Gruppi Parlamentari Lega Nord e Autonomie di Camera e Senato Per la revisione dei contenut economici si ringrazia Asimmetrie a.p.s. www.asimmetrie.org Stampa: Boniardi Grafche - Milano Febbraio 2014 Hashtag ufciali: #BASTAEURO #LEGA WWW.BASTAEURO.ORG Web: www.leganord.org www.facebook.com/LegaNordUfciale @LegaNordPadania plus.google.com/+leganord Il Partto della Libert olandese di Geert Wilders sullEuro dice: www.pvv.nl htp://www.pvv.nl/images/stories/verkiezingen2012/VerkiezingsProgramma-PVV-2012-fnal-web.pdf htp://www.pvv.nl/images/Rapport_NExit_NL.pdf Il Front Natonal francese di Marine Le Pen sullEuro dice: www.frontnatonal.com htp://www.frontnatonal.com/pdf/fn-euro.pdf Per approfondire: