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"Quando il vostro ascolto innocente, l vi un'apertura" (Jean Klein) "Quando il vostro ascolto innocente, l vi un'apertura" (Jean Klein) "Quando

ando il vostro ascolto innocente, l vi un'apertura" (Jean Klein) "Quando il vostro ascolto innocente, l vi un'apertura" (Jean Klein)

Da La naturalezza dell'essere di Jean Klein:
"Non lasci che siano le idee, la memoria, a dirle ci di cui ha bisogno. Stia
calmo, e conoscer la risposta alla sua domanda.
Cercare qualcosa, attendere qualcosa, sperare di realizzare qualcosa,
sono tutti movimenti che conducono lontano dal proprio asse [...].
[...]
Dovete cominciare con l'essere recettivi alle percezioni del corpo, della
mente e dei sensi, in modo che essi abbiamo l'opportunit di aprirsi
completamente e di fiorire in voi. [...] In questa apertura, in questa
accettazione, viene poi un tempo [...] in cui troverete voi stessi non nella
percezione n nel mondo, ma nell'apertura stessa.
[...]
Quando il vostro ascolto innocente, l vi un'apertura, un essere aperti
alle funzioni della mente, all'energia in movimento.
[...]
Pu essere giusto parlare di retta attenzione nel senso di ascolto
incondizionato, ma questa attenzione diametralmente opposta allo
sforzo, in quanto essa totalmente libera da direzione, motivazione e
proiezione. [...] Tutto il corpo ascolta. Esso completamente fuori dalla
relazione soggetto-oggetto. Accade l'ascolto, ma niente udito e nessuno
ascolta. E poich l'ascolto incondizionato la nostra vera natura,
giungiamo a conoscere noi stessi nell'ascolto.
Tuttavia raramente siamo in ascolto. Viviamo pi o meno continuamente
nel processo del divenire. Proiettiamo l'immagine di essere qualcuno e ci
identifichiamo con lui. Ma finch ci prendiamo per un'entit indipendente
si perpetua una fame, un senso di incompletezza. L'ego continuamente
in cerca di soddisfazioni e di sicurezza, e da ci nasce il suo perpetuo
bisogno di diventare, di raggiungere, di portare a compimento. Perci non
entriamo mai veramente in contatto con la vita, perch questo richiede
un'apertura che si rinnova di momento in momento. In questa apertura si
estingue l'agitazione generata dal cercare di colmare l'assenza che in
voi, e nel silenzio di fondo siete ricondotti alla vostra completezza.
Quando non avete un'immagine di voi stessi, allora siete uno con la vita e
con il movimento dell'intelligenza. [...]
Tutto ci che facciamo intenzionalmente appartiene all'Io-ego, e
sebbene ci appaia come un'azione si tratta in realt di una reazione.
Soltanto ci che nasce spontaneamente dal silenzio azione, e non lascia
residui. [...] Nella spontaneit, l'azione si compie ma non c' nessuno che
agisce. Qui non c' strategia o preparazione. [...]
Finch non avete realizzato il silenzio, stare seduti pu aiutarvi a
familiarizzarvi con voi stessi, a vedere che siete in costante reazione. In
se stessa, questa osservazione vi pone fuori dalla reazione, finch viene il
momento in cui trovate voi stessi nell'ascolto. Dico nell'ascolto, ma
potrei anche dire nell'accettare, perch l'accettazione, l'accoglienza, vi
pone automaticamente in un'attitudine di ascolto" (pp. 20-34).

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