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AsiaTeatro

rivista di studi online - ISSN: 2240-4600


www.asiateatro.it
Il Mahbhrata
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I raccont i pi ant ichi vedono gli dei come prot agonist i e la scena per lo pi il
cielo, ma mano a mano che gli uomini prendono maggiore consapevolezza,
ent rano in scena a loro volt a e nasce cos lepopea, che f a scendere gli dei
sulla t erra e salire gli uomini al cielo. At t ingendo a un ant ichissimo pat rimonio
mit ico che propone let erno conf lit t o f ra le f orze del bene e quelle del male,
lepica indiana met t e in scena dei e demoni, ora incarnat isi sot t o spoglie
umane, ora procreat ori di eroi. Ma gli eroi dellepopea indiana spesso si
diment icano di essere f igli di dei, ovvero rappresent ant i di una volont
superiore [1]: la diment icanza diviene met af ora dellignoranza e lint reccio degli
event i serve come st rument o per recuperare la memoria di s.
Il Mahbhrat a, f rut t o di st rat if icazioni successive e compost o in un lungo
arco di t empo f ra il IV sec. a.C. e il IV sec. d.C. con un nucleo, sembra,
ascrivibile addirit t ura al IX/VIII a.C. -, cost it uit o da 110.000 st rof e divise in 18
libri, pi unappendice, lHarivaa. Bench f rut t o di diversi int ervent i,
t radizionalment e ascrit t o a Vysa, ant enat o comune delle due f amiglie
guerriere che si f ront eggiano nel poema. Lungi dallessere opera mort a,
t ut t ora not o alla popolazione e cont inuament e ripropost o [2].
Ka Dvaipyana Vysa, a cui ascrit t o il
Mahbhrat a, manoscrit t o del Kashmir, XVIII sec.
Bench vi siano alcuni probabili echi st orici scont ri f ra Arii e popolazioni
aut oct one, conf lit t i f ra t rib rivali, t ensioni f ra brhmaa e katriya, ovvero f ra
le due prime cast e, quella sacerdot ale e quella guerriera, lint ent o del
poema alt ro. Si t rat t a inf at t i di un itihsa[3], una narrazione di event i del
passat o che cont engono insegnament i sui quat t ro scopi della vit a umana: il
dharma, ovvero losservanza delle norme et iche e sociali; lartha, cio il
conseguiment o dei beni mat eriali; il kma, il soddisf aciment o dei piaceri; il
moka, la liberazione dallesist enza condizionat a e dolorosa.

Tut t avia, collocandosi gli accadiment i nella dimensione mit ica, cio f uori dal
t empo, non sono st oria, ma raccont i paradigmat ici che cost it uiscono un
complesso dist ruzioni collet t ive, illuminat e dai valori f ondament ali della
cult ura che le ha prodot t e. Ogni aspet t o dellesist enza viene esplorat o e se
ne espongono le modalit di reazione e di comport ament o. I rapport i che
int ercorrono f ra i vari st rat i della societ sovrano/cappellano,
brhmaa/katriya, genit ori/f igli, uomo/donna sono regolat i minuziosament e.
Quasi la met del Mahbhrat a inf at t i didat t ica, per cui lopera
rappresent a il compendio per eccellenza dellessere hindu.
At t raverso lo svolgiment o dellazione mit ica viene spiegat o alluomo come
deve comport arsi, poich nulla casuale sulla t erra, ma sempre rient ra in un
ordine divino. Il raccont o un pot ent e st rument o didat t ico, capace di
raccordare f ra loro piani diversi at t raverso quadri narrat ivi che si aprono gli uni
dent ro gli alt ri, secondo quellespedient e let t erario del raccont o cornice di cui
lIndia st at a la pi ant ica maest ra. Ogni event o sinscrive dent ro uno pi
ampio e il ripet ersi delle sit uazioni piega il f lusso lineare del t empo nel
moviment o circolare dellet erno rit orno. Tut t o si ripet e nella concezione ciclica
indiana che vede il mondo apparire, permanere, scomparire per poi di nuovo
apparire, cos come gli esseri nascono, crescono, muoiono e di nuovo
rinascono. Eppure nulla esat t ament e ident ico a ci che st at o. Pi ancora
che il cerchio, la spirale il simbolo dellesist enza: quando il giro st a per
chiudersi, si apre su un diverso livello. E il raccont o st esso, che pur f edelment e
t rasmet t e senza azzardare giudizi o int erpret azioni personali, per il f at t o di
essere recit at o e non let t o si rinnova e rigenera nelle int onazioni del
narrat ore. Il narrat ore, che un brhmaa e quindi capace di leggere t ra le
maglie del prof ano il disegno del sacro, il cust ode della memoria del popolo.
nt anu e la dea Gag, dipint o di Raja Ravi
Varma, 1890
Le vicende del Mahbhrat a si sit uano nel passaggio dallo Dvparayuga al
Kaliyuga [4], con la conseguent e crisi che chiude unera e ne apre unalt ra. La
Dea t erra, oppressa da t roppe presenze umane, molt e delle quali
demoniache, chiede agli dei di essere alleviat a. E lunico modo la guerra.
Lult ima t erribile bat t aglia del poema in ef f et t i la grandiosa opera di un
disegno provvidenziale, che insegna at t raverso la sof f erenza la liberazione
spirit uale e sublima leccidio in olocaust o.
Dei e demoni si agit ano non solo sul campo di bat t aglia, ma anche nel cuore
dei prot agonist i, dando vit a a personaggi di grande spessore umano che
sof f rono nel dovere sot t ost are a un dharma che spesso appare ingiust o e che
invano t ent ano di ribellarsi ad esso. Cont inui passaggi dal piano personale a
quello t rans-personale sot t olineano la ricerca sof f ert a del senso della vit a,
che nella vit a st essa e al cont empo al di l di essa, e che si coglie quando si
scorge olt re il divenire la t rama dellEssere.

La storia
Tut t o inizia nella selva Naimia, un luogo mit ico che simboleggia la memoria di
un popolo, cust odit a e aliment at a dallo st raordinario mezzo del raccont o. Un
inclit o consesso di brhmaa si era raccolt o nel f olt o della f orest a per
celebrare un rit o che sarebbe durat o dodici giorni divini, ovvero dodici anni
umani. A sera giunge un ospit e, un alt ro brhmaa, Saut i Ugraravas che, dopo
essere st at o accolt o con i dovut i onori, inizia a raccont are quant o udit o ad un
alt ro grande sacrif icio, condot t o dal re Janamejaya f iglio di Parikit , erede dei
Pava, eroi del Mahbhrat a. Proprio durant e quest a celebrazione era
st at o recit at o il Mahbhrat a da Vaiampyana. Quest i non ne era laut ore,
ma a sua volt a ne aveva appreso la st oria dal suo maest ro, Ka
Dvaipyana Vysa, che del Mahbhrat a non era solo il composit ore, ma
anche uno dei principali prot agonist i.
A generare Vysa era st at a Sat yavat , splendida f anciulla scat urit a da un
pesce, unit asi ad un ascet a. In seguit o Sat yavat era andat a sposa al re
nt anu, dandogli due maschi, Vicit ravrya e Cit rgada, e per permet t ere
che quest i eredit assero il regno, Devavrat a, precedent e f iglio di nt anu e
della dea Gag, aveva f at t o vot o di celibat o ed era st at o denominat o
Bhma, poich aveva f at t o un vot o t erribile. Cit rgada muore in
combat t iment o senza avere avut o eredi. Bhma ot t iene come mogli per
Vicit ravrya le t re principesse di K, Amb, Ambik e Amblik, ma Amb
gi promessasi al re lva rif iut a il mat rimonio. Tut t avia, respint a prima da
lva e poi anche da Bhma, giura di vendicarsi di quest ult imo e si reincarna
come ikhain, f iglia del re Drupada dei Pcla, cambiando poi sesso per
pot ere combat t ere.
Anche Vicit ravrya muore senza eredi e allora Sat yavat impone a Vysa di
sposare le due cognat e vedove per assicurare la cont inuit della st irpe
regale, garant it a non t ant o dal sangue pat erno, quant o da quello mat erno.
Nascono cos da Ambik il cieco Dht arra e da Amblik il pallido Pu
ment re da unancella Vysa ha Vidura. A Pu, colpit o da una maledizione,
viene preclusa lunione con le proprie mogli, pena la mort e. Grazie comunque
alla f ormula magica conosciut a da una delle sue due spose, Kunt [5], vengono
chiamat i cinque dei che generano con le regine alt ret t ant i f igli, i Pava. Da
Kunt unit asi con il dio Dharma, Signore della Giust izia, con Vyu, divinit del
vent o e con Indra, re degli dei, nascono Yudhihira, Bhma e Arjuna ment re
Mdr, unit asi agli dei gemelli Avin, part orisce i gemelli Nakula e Sahadeva.
Ci che Kunt ha t enut o nascost o al marit o il f at t o di avere provat o gi la
f ormula e di avere avut o da Srya, il dio Sole, un f iglio. Abbandonat o alle
acque e raccolt o da un cocchiere, il bambino era st at o chiamat o Kara ed era
cresciut o alla cort e dei Kaurava, divent ando il migliore amico del principe
Duryodhana [6].
Pu, non resist endo alla passione per la moglie pi giovane, si unisce a lei,
morendo subit o dopo. La regina, involont aria responsabile della mort e del
consort e, simmola sul rogo f unebre di Pu, af f idando a Kunt i propri due
f igli. Kunt si rif ugia con i cinque ragazzi alla cort e dello zio di quest i,
Dht arra, che nel f rat t empo ha avut o dalla moglie Gndhr cent o f igli: i
Kaurava. Fin da f anciulli f ra i Pava e i cugini Kaurava nasce una violent a
inimicizia che n lant enat o comune Bhma, n il valoroso precet t ore Droa
riescono a sanare. I Kaurava t ent ano di bruciare i Pava in una casa
apposit ament e cost ruit a e i cinque eroi e la madre, sf uggit i segret ament e
allat t ent at o, vengono rit enut i mort i.
Rif ugiat isi nelle selve, i Pava vivono molt eplici avvent ure: Bhma
sinnamora di una demonessa e ne ha un f iglio, Ghaot kaca. Arjuna, incit at o
dallo st esso Vysa, part ecipa allo svayavara, il t orneo cavalleresco indet t o dal
re Drupada per marit are la f iglia Draupad. Qui Arjuna incont ra Ka, cugino
per part e di madre, e subit o f ra i due sinst aura un rapport o di prof onda
amicizia. Conquist a la principessa vincendo la gara con larco, Arjuna conduce
Draupad a casa e Kunt prima ancora di avere vist o di cosa si t rat t asse
impone di dividere quant o acquisit o dal f iglio con i f rat elli. Cos Draupad
diviene la moglie comune dei cinque Pava, ment re Vysa, sopraggiunt o,
spiega la ragione di un mat rimonio t ant o insolit o: i Pava sono i cinque
Indra, ovvero aspet t i di ununica divinit [7]. Il f rat ello di Draupad,
Dhadyumna, riconosce i Pava, che vengono poi accolt i con t ut t i gli onori
alla reggia di Drupada.
Il mat rimonio rivela al mondo che i Pava sono vivi e i Kaurava medit ano
come dist ruggerli. Il loro padre, per, il re Dht arra, concede ai Pava
unampia porzione di regno ed essi vi f ondano la splendida Indraprast ha.
Arjuna, in volont ario esilio per avere colt o Yudhihira in int imit con Draupad,
sinnamora di Subhadr, sorella di Ka, e la sposa avendone il f iglio
Abhimanyu. Int ant o Draupad, a un anno di dist anza ciascuno, ha dat o alla luce
cinque f igli. I Pava ingaggiano bat t aglie con demoni e sovrani ost ili,
acquisiscono armi divine e f anno edif icare un palazzo splendido dallarchit et t o
degli dei. Lodio dei Kaurava si int ensif ica e sf ocia in una f raudolent a part it a a
dadi, ove i Pava perdono ogni ricchezza, se st essi e perf ino Draupad,
salvat a dal disonore di essere pubblicament e spogliat a da un int ervent o
miracoloso di Ka. La part it a viene annullat a, ma poi ripet ut a e i Pava, di
nuovo perdent i, sono cost ret t i ad andare in esilio nella f orest a per dodici anni
e a rest are in incognit o per il t redicesimo.
In esilio vivono molt eplici avvent ure. Ka rivela ad Arjuna che loro sono Nara
e Nryaa, aspet t i del dio Viu indissolubilment e unit i, ment re promet t e
vendet t a a Draupad per linsult o subit o. Arjuna, ingaggiat o combat t iment o
con iva, ot t iene dal dio alt re armi divine e poi visit a il padre Indra nei cieli, ove
maledet t o dalla ninf a Urva, respint a, ad essere eunuco per un anno. Nella
selva molt i visit ano i Pava e raccont ano aneddot i edif icant i e st orie di
grandi personaggi. I Pava decidono quindi di int raprendere un
pellegrinaggio che li port er a visit are i giardini celest i e Bhma incont ra
Hanuman, f iglio anchegli del dio Vyu. Scongiurat o un rat t o di Draupad, i
Pava t rascorrono il t redicesimo anno sot t o ment it e spoglie alla cort e del
re dei Mat sya, Vira, che of f re la propria f iglia Ut t ar ad Abhimanyu, f iglio di
Arjuna.
Finalment e giunge per i Pava il moment o di rivendicare la loro part e di
regno: avendogliela i Kaurava negat a, scoppia una guerra t erribile e cruent a,
che si dipana per diciot t o giorni con enorme st rage di eroi da ambo le part i.
Ka, richiest o daiut o da Kaurava e Pava, lascia loro la scelt a f ra se
st esso e il suo esercit o: i Kaurava opt ano per i soldat i ment re i Pava si
garant iscono laiut o di Ka, che sceglie di f are da auriga al carro di Arjuna.
Alla vigilia della bat t aglia ha luogo f ra i due il f amoso dialogo che cost it uisce la
Bhagavadgt , la pi import ant e opera spirit uale hindu: in essa Ka
dichiara che anche luomo dazione pu salvarsi, compiendo ci che deve
senza at t accament o [8].
La bat t aglia viene narrat a al re cieco Dht arra dallauriga Sajaya, che ha
acquisit o una vist a divina. Nelle varie giornat e si alt ernano eroismo e
vigliaccheria, in una sanguinosa f alcidia di eroi: lot t avo giorno muore Irvat ,
f iglio di Arjuna e della ng [9] lp. Nel decimo giorno Arjuna, nel t ent at ivo di
f ermare la f uria di Bhma che milit a nel campo dei Kaurava, non per
convinzione, ma per dovere si f a scudo di ikhain per colpire il congiunt o.
Bhma, inf at t i, ha dichiarat o allinizio della guerra che non combat t er cont ro
ikhain, poich sa che quest i in ef f et t i ikhain, la reincarnazione di
Amb, e dunque una donna. Nel t redicesimo giorno Abhimanyu, f iglio di Arjuna,
ucciso a causa di Jayadrat ha, e quest i, lindomani, a sua volt a eliminat o da
Arjuna, grazie ad un inganno di Ka [10]. Ghaot kaca, f iglio di Bhma,
ucciso da Kara e Droa linvincibile maest ro darmi dei Kaurava mena
st rage nelle f ile dei Pava. Ka allora suggerisce un t rucco: f a uccidere un
elef ant e chiamat o Avat t hman e ne proclama a gran voce la mort e. Droa,
indot t o a credere da Yudhihira che a essere ucciso sia st at o proprio suo
f iglio, si lascia uccidere sua volt a.
Nel diciasset t esimo giorno ha luogo il duello f ra Arjuna e Kara. Il guerriero
aveva appreso da Kunt di essere suo f iglio e quindi f rat ello dei Pava, ma
non aveva volut o t radire Duryodhana che laveva accolt o come un amico.
Aveva comunque promesso alla madre che non avrebbe combat t ut o cont ro
nessuno dei f rat elli ad eccezione di Arjuna, in modo che Kunt pot esse
comunque avere sempre cinque f igli vivi. Spogliat o con un t rucco delle
prot ezioni garant it egli dal padre, il dio Sole, Kara ucciso in maniera sleale
da Arjuna ist igat o da Ka. Nel diciot t esimo e ult imo giorno di bat t aglia i
Kaurava vengono sconf it t i e Duryodhana, rif ugiat osi in un lago, viene
massacrat o da Bhma con un colpo di clava non ammesso dal codice
cavalleresco. Duryodhana muore rimproverando a Ka le scorret t ezze e gli
inganni compiut i.
Durant e la not t e, ment re nel campo avverso i nemici sono immersi in un sonno
prof ondo, Avat t hman invasat o da iva, uccide t ut t i, anche i f igli dei
Pava e il nascit uro nel grembo di Ut t ar, moglie di Abhimanyu. Si salvano
solo i cinque f rat elli e Ka, che non erano al campo. Durant e t ut t o quest o
periodo Bhma rimane in vit a su un giaciglio di f recce, det t ando i precet t i del
buon governo e del vivere et ico. Avendo rit enut o compiut o il suo t empo,
decide di morire, riaccolt o dalla madre Gag.
Ka resuscit a il bimbo dat o alla luce mort o da Ut t ar e il piccolo erede dei
Pava viene chiamat o Parikit . Ma Ka st esso, a causa di una
maledizione di Gndhr, la madre dei Kaurava, viene ucciso durant e una
rivolt a nella sua cit t di Dvrak da una f reccia che lo colpisce nellunico punt o
vulnerabile, il t allone.
Dopo un lungo regno giust o e pacif ico, Dht arra, Gndhr, Kunt , Sajaya
e Vidura si rit irano e muoiono nelle selve, ment re i cinque f rat elli lasciano il
t rono a Parikit e con la sposa comune Draupad int raprendono un
pellegrinaggio sullHimalaya. Cadut i a uno a uno sullardua via, rimangono
Yudhihira e il suo cane che alt ri non che il suo st esso padre, il dio
Dharma. Ent rat o in cielo, Yudhihira non vi t rova i f rat elli e la moglie, ma i
Kaurava. Sconvolt o, chiede di raggiungere i congiunt i e si rit rova allinf erno. E
quest a lult ima prova, impost a a Yudhihira in espiazione della menzogna
det t a a Droa, e f inalment e i Pava raggiungono il cielo e vi godono la
gloria et erna.
M.A.
Mahbhrat a. Il t ent at ivo di spogliare Draupadi, miniat ura del XVII sec.,
Scuola di Bikaner, Museo Nazionale, Nuova Delhi.
NOTE
[1] Perfino gli dei dimenticano chi essi siano, come accade vedremo nel Rmyaa.
[2] Una delle rappresentazioni pi famose stata la serie televisiva di 93 episodi, che
dallottobre 1988 al luglio 1990 stata vista da centinaia di milioni di persone.
[3] Il termine sanscrito, che significa letteralmente: Cos fu davvero, viene tradotto come
Storia, con unaccezione del vocabolo diversa da quella occidentale.
[4] Secondo la concezione hindu, il mondo attraversa quattro yuga, epoche cosmiche,
che vanno sempre pi corrompendosi. La prima, il Satyayuga, perfetta; la seconda,
Tretyuga, mostra gi linizio della corruzione che si fa pi evidente nello Dvparayuga
per degenerare completamente nellultima era, il Kaliyuga, iniziato nel 3102 a.C. con la
morte di Ka, che si concluder con la fine del mondo.
[5] Chiamata anche Pth.
[6] Vedi oltre.
[7] Secondo una versione pi popolare, in una vita precedente Draupad aveva chiesto
agli dei per ben cinque volte un marito e questi lavevano accontentata
[8] Sulla Bhagavadgt vedi oltre la scheda di riferimento.
[9] ] I nga e le ng sono semidivinit maschili e femminili in parte serpentiformi.
[10] I comportamenti poco cavallereschi e gli stratagemmi truffaldini messi in atto da
Ka, che avatra, ovvero discesa sulla terra del dio Viu, vengono spiegati con
lessere ormai nel Kaliyuga, lera degenerata, e con ladeguarsi del dio alle dure
necessit della guerra, che comunque deve essere vinta dai Pava.
__________
Pubblicato in AsiaTeatro, Anno I (2011)
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Autore: Marilia Albanese
Titolo: Il Mahbhrata
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AsiaTeatro rivista di studi online
ISSN: 2240-4600
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