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Alcuni appunti che sono stati utili alla discussione del 27 luglio 2014 nella

bella cornice della Sala Incontri della SOMS del Cristo.


Mo!ento centrale del po!eriggio" a cui hanno preso pate una trentina di
persone" # stato l$inter%ento del dott. &iero Ca%igliasso che ha preso
spunto da alcune idee espresse in apertura di incontro dai responsabili
'code! presenti.
&articolar!ente signi(icati%a l$atti%it) di recupero energetico partendo da "
di %egetali di %ario genere e che sta tro%ando nell$i!pianto di Crescentino
*+C, una otti!a pri!a ese!pli(ica-ione. Si tratta in(atti" co!e ci ha
ricordato &iero Ca%igliasso" di un$esperien-a pilota che sta riscuotendo
successo anche all$estero e di cui ci ha rela-ionato a!pia!ente &iero.
Sullo s(ondo" anche gra-ie ai nu!erosi inter%enti dei presenti" tra cui
.uello del Consigliere /egionale 0o!enico /a%etti" le opportunit) per i
gio%ani in %ista di un loro giusto inseri!ento nel !ondo del la%oro in
condi-ioni di tutela propria e di sal%aguardia dell$a!biente.
1n appunta!ento sicura!ente da riprendere e che" per il !o!ento"
concludia!o con i ri(eri!enti tecnici di cui sopra.
&er il gruppo di coordina!ento 'code! &ier 2uigi Ca%alchini
3. 4reen econo!5 ECODEM Alessandria
6 or!ai opinione larga!ente condi%isa che l$attuale crisi sia non soltanto econo!ica e (inan-iaria !a anche
a!bientale e !olti ritengono che .uesta in generale rappresenti il (alli!ento del tradi-ionale !odello
econo!ico. 7uest$ulti!o" i!perniato sulla cosiddetta brown economy" si # di (atto basato sullo s(rutta!ento di
risorse naturali" a lungo credute in(inite e sulla scarsa atten-ione agli i!patti delle atti%it) antropiche su
a!biente" societ) e .ualit) della %ita. +ice%ersa la green economy non solo riconosce i li!iti del pianeta" !a li
ri!arca co!e con(ini all$interno dei .uali de%e !uo%ersi il nuo%o !odello econo!ico basato su un uso
sostenibile delle risorse ed una ridu-ione drastica degli i!patti a!bientali e sociali" ai (ini di un !igliora!ento
generali--ato della .ualit) della %ita. In .uesto senso" la green economy de%e essere %ista co!e un nuo%o
!odello econo!ico tout court e non pu8 e non de%e essere considerata se!plice!ente co!e la parte %erde
dell$econo!ia.
Il concetto # !olto se!plice" le i!plica-ioni !olteplici9 one planet, one economy" il pianeta # solo uno"
l$econo!ia anche:
;el panora!a interna-ionale" nu!erose sono le de(ini-ioni di green economy e le strategie e road !aps di cui si
sono dotati i %ari organis!i interna-ionali e so%rana-ionali. 0i seguito %erranno bre%e!ente descritte tre delle
pi< autore%oli positions riguardo la green econo!5 *1;'&" OCS'" Co!unit) 'uropea," con un !aggior
dettaglio riser%ato ai key findings dell$1;'&" che se!pre pi< si stanno ponendo co!e punto di ri(eri!ento
interna-ionale.
6 opportuno precisare che le %arie de(ini-ioni sostan-ial!ente concordano sul (atto che la green economy !ira
a !igliorare la .ualit) della %ita di tutto il genere u!ano" riducendo le disuguaglian-e nel lungo ter!ine" e
intanto non esponendo le genera-ioni (uture ai preoccupanti rischi a!bientali e a signi(icati%e scarsit)
ecologiche =1>. ' anche se l$OCS' parla di crescita %erde" e non di economia verde" # opinione se!pre pi<
di((usa che .ueste de(ini-ioni non solo non debbano essere !esse in contrapposi-ione l$una con l$altra" !a che
crescita %erde ed econo!ia %erde %adano an-i essen-ial!ente nella stessa dire-ione. ? opportuno precisare
anche che la de(ini-ione di green economy *o green growth, non sostituisce .uella di s%iluppo sostenibile" !a
ne di%iene un necessario passaggio9 la sostenibilit) ri!ane un (onda!entale obietti%o a lungo ter!ine" !a per
arri%arci bisogna la%orare %erso un@econo!ia %erde. In .uesto senso la green economy # il !e--o e il (ine di se
stessa" poichA co!e stru!ento *e .uindi il !e--o, attuati%o dello s%iluppo sostenibile di%enta una (ase di
transi-ione" la %ia per gestire il ca!bia!ento %erso un !odello di s%iluppo sostenibile e" allo stesso te!po"
conduce ad un nuo%o !odello econo!ico *e .uindi il (ine, stabil!ente sostenibile. &er co!piere tale
transi-ione" occorre che %i siano delle speci(iche condi-ioni .uali regola!enti na-ionali speci(ici" politiche ad
hoc" so%%en-ioni e incenti%i di sostegno" in%esti!enti" che ride(iniscano in !odo pro(ondo il tessuto
istitu-ionale interna-ionale con una nuo%a governance globale.
Uneconomia verde riconosce e investe nel capitale naturale, considerando la biodiversit come il tessuto
vivente proprio di questo pianeta, che contribuisce al benessere umano e fornisce le economie di risorse
preziose sotto forma di servizi elariti ratuitamente. 7uesto cosiddetto ecosiste!a di ser%i-i #
rappresentato principal!ente in natura da beni pubblici" che sono in%isibili econo!ica!ente" e per .uesto
!oti%o sotto%alutati e !al gestiti.
1na giusta econo!ia" in .uesto caso da%%ero %erde" sti!a il %alore econo!ico di .uesti ecosiste!i e li
introduce" cosB co!e gli altri beni" nel !ercato econo!ico. /isorse naturali co!e (oreste" laghi" -one u!ide e
bacini (lu%iali sono co!ponenti essen-iali del capitale naturale ed assicurano la stabilit) del ciclo dellCac.ua e
dei suoi bene(ici per lCagricoltura e per le (a!iglie" il ciclo del carbonio e il suo ruolo nella !itiga-ione del
cli!a" la (ertilit) del suolo e il suo %alore per la produ-ione delle colture" i !icrocli!i locali per gli habitat.
Alcuni paesi hanno raggiunto li%elli ele%ati di s%iluppo u!ano" !a spesso a scapito del loro capitale naturale e
della loro .ualit) a!bientale" pregiudicata !olto spesso dalle alte e!issioni di gas serra. 2a s(ida per .uesti
paesi # .uella di ridurre la loro i!pronta ecologica sen-a co!pro!ettere il proprio benessere. Altri paesi
!antengono ancora relati%a!ente bassa l$i!pronta ecologica" !a hanno bisogno di !igliori li%elli di benessere.
2a loro s(ida # .uella di riuscir%i sen-a au!entare drastica!ente la propria i!pronta ecologica. Co!e !ostra la
(igura 1" una di .ueste due s(ide coin%olge .uasi ogni na-ione" e global!ente" tutti i paesi sono !olto lontani
dal raggiungere unCecono!ia %erde.
ecode!DalessandriaEalice.it Statuto e in(o su9 FFF.ecologistide!ocratici.it

&ri!o allegato9
;uo%e co!peten-e pro(essionali per %incere la s(ida della green econo!5
2a transi-ione %erso un$econo!ia sostenibile ed e((iciente nell$uso delle
risorse naturali a%r) e((etti per%asi%i nell$econo!ia e co!porter)
i!portanti tras(or!a-ioni nel !ercato del la%oro e nella stessa %ita delle
persone. 4li e((etti sulla crescita e sull$occupa-ione dipenderanno dalla
capacit) di anticipa-ione dei (abbisogni di nuo%e co!peten-e
pro(essionali e dalla !essa in ca!po di politiche integrate d$in%esti!ento
in (or!a-ione e inno%a-ione
In una recente indagine condotta a li%ello europeo1 oltre il G0H delle
piccole e !edie i!prese *&MI, dichiara di a%er reali--ato al!eno
un$a-ione per !igliorare la propria e((icien-a energetica" !entre l$I0H
dichiara che nuo%i in%esti!enti saranno a%%iati nei prossi!i anni. &er il
33H delle &MI inter%istate" si tratta d$inter%enti che assu!ono un %alore
prioritario nelle proprie strategie a-iendali. 7uesti e altri segnali ci dicono
che la @(ase due$ delle politiche per la green econo!5 # or!ai co!inciata.
2a recente crisi econo!ica ha tutt$altro che indebolito l$i!pegno europeo
in ca!po energetico e a!bientale. ;el !ar-o 2010" ancora nel pieno della
(ase recessi%a" la Co!!issione 'uropea presenta%a la nuo%a strategia per
la crescita *'uropa 2020," proponendo non solo un insie!e di obietti%i e
politiche di recupero dalla crisi" !a il disegno di un di%erso !odello di
s%iluppo per l$econo!ia europea. 1na strategia a!bi-iosa" di !edioJlungo
periodo" che !ette al centro conoscen-a e inno%a-ione" e((icien-a
a!bientale" occupa-ione e inclusione sociale2.
'uropa 2020 identi(ica un nu!ero li!itato di obietti%i concreti e
!isurabili da raggiungere per il 2020" tra i .uali la sostenibilit) in ter!ini
di e((icien-a e rispar!io energetico assu!e un ruolo di tutto rilie%o. In
coeren-a con le politiche europee per la sostenibilit) a!bientale ed
energetica3" la (or!ula (ortunata del 20J20J20 # di%entata la linea guida
per lo s%iluppo sostenibile dell$1nione9 la ridu-ione del 20H delle
e!issioni di anidride carbonica rispetto al dato del 1GG0K la copertura
attra%erso le (onti rinno%abili del 20H dei consu!i energeticiK il rispar!io
del 20H dell$energia utili--ata rispetto ai trend attuali.

Ligura 1 M Obietti%i di e((icien-a energetica 1'
Lonte9 04 'nergia" 2011

Mentre la ridu-ione delle e!issioni e la crescita delle energie rinno%abili
sono al !o!ento in linea con i targetidenti(icati" il ritardo che si registra
in ter!ini di ridu-ione dei consu!i *Ligura 1, ha gi) portato l$1nione a
ra((or-are l@i!pegno in .uesto ca!po attra%erso la proposta di una nuo%a
diretti%a incentrata sull$e((icien-a energetica4.
In aggiunta" la nuo%a 'nerg5 /oad!apN del dice!bre scorso sposta
ancora pi< a%anti il traguardo da raggiungere e pre(igura un$'uropa do%e
la ridu-ione delle e!issioni cli!alteranti raggiunge l$I0JGNH entro il
20N0.
0i((icile negare dun.ue il (orte co!!itt!ent delle istitu-ioni europee.
Ancora nell$ulti!o discorso sullo Stato dell$1nione" Oarroso ha
ria((er!ato una %isione dello s%iluppo che intende integrare crescita
econo!ica e a!biente" nella con%in-ione che concentrando gli s(or-i
sullCinno%a-ione e sulle nuo%e tecnologie" co!prese le tecnologie %erdi"
si potranno creare posti di la%oro sostenibiliP.
Ma da%%ero # possibile per .uesta %ia conciliare s%iluppo sostenibile e
crescita dell$occupa-ioneQ
Se la crisi econo!ica se!bra a%er rilanciato le politiche energetiche e
a!bientali M in 'uropa !a anche in paesi co!e gli Stati 1niti M la risposta
a .uesta do!anda se!bra oggi assu!ere un$i!portan-a cruciale.

&olitiche per la sostenibilit) e sostenibilit) della politica9 la s(ida dei tradeJ
o((
&er il !o!ento il consenso dei cittadini europei %erso .ueste scelte #
incoraggiante.
2e periodiche indagini condotte da 'urobaro!etro7 negli ulti!i anni"
testi!oniano la preoccupa-ione degli 'uropei per i te!i a!bientali. 2a
pi< recente" con dati relati%i al luglio dello scorso anno" ci dice ad ese!pio
che 2 inter%istati su 3 considerano i ca!bia!enti cli!atici il pri!o e pi<
serio proble!a da a((rontare a li%ello europeoK al te!po stesso 3 cittadini
su 4 sono con%inti che nA i !ercati nA le istitu-ioni stiano (acendo
abbastan-a in .uesta dire-ione.
Rutta%ia" e!erge anche co!e gli 'uropei siano !olto otti!isti circa i
ritorni positi%i che le politiche a!bientali e co!porta!enti pi<
consape%oli nell$uso delle risorse sono in grado di generare" non solo sulla
.ualit) della %ita e dell$a!biente" !a anche pi< !aterial!ente sulla
crescita econo!ica e l$occupa-ione *Ligura 2,. Saranno presto delusiQ O si
tratta di attese ben riposteQ

Ligura 2 M 2a lotta ai ca!bia!enti cli!atici pu8 (a%orire la crescita
econo!icaQ
Lonte9 Indagine 'urobaro!etro" Speciale 372" 2011

Anche se le politiche !esse in ca!po in 'uropa si ri%olgono a tutte le
risorse naturaliI" # chiaro co!e sulla .uestione energetica si giocher)
politica!ente la %era partita della sostenibilit). Considerati gli ele%ati e
crescenti (abbisogni energetici e la scarsit) delle (onti (ossili disponibili" #
.uesto il terreno su cui # possibile ottenere J al!eno poten-ial!ente J i
!aggiori %antaggi anche in ter!ini econo!ici. A ben %edere si tratta per8
della stessa ragione che rende ele%ati i rischi di e((etti negati%i sulla
produtti%it)" la crescita e l$occupa-ione nella !aggior parte delle
econo!ie europee J Italia co!presa. +edia!o perchA.
;on si de%e di!enticare che greening the econo!5" ossia la di((usione di
pratiche e produ-ioni che (a%oriscono la sostenibilit) energetica e
a!bientale dello s%iluppo" # innan-itutto una politica e non soltanto un
processo d$inno%a-ione e ca!bia!ento tecnologico che
interessa spontanea!ente l$econo!ia.
Co!$# noto" dal punto di %ista econo!ico la sostenibilit) non esclude la
tras(or!a-ione o il consu!o dei %alori a!bientali" !a richiede che .uesto
a%%enga nei li!iti della capacit) di assi!ila-ione dell$ecosiste!a e in una
logica di costoJopportunit) che tenga conto dei %antaggi e degli s%antaggi
deri%anti dall$uso delle risorse disponibili. Si tratta .uindi di tener conto
del grado M ed e%entual!ente dei te!pi M di riproducibilit) delle risorse
utili--ate" cosB co!e delle esternalit)" negati%e e positi%e" connesse alla
crescita econo!ica e .uindi anche degli e((etti cu!ulati%i e delle
ine%itabili i!plica-ioni per le (uture genera-ioni.
In .uesta prospetti%a il dibattito scienti(ico sulle cause delle altera-ioni
cli!atiche" siano esse causate dall$uo!o o da (attori naturali" non se!bra
decisi%o. 2e attuali caratteristiche dello s%iluppo antropico e la sua
%ulnerabilit) di (ronte alla poten-iale pericolosit) del (eno!eno"
espongono la popola-ione e i siste!i econo!ici a li%elli di rischio cosB
ele%ati da lasciare pochi dubbi sull$opportunit) di !ettere in ca!po tutte
le !isure social!ente sostenibili per in%ertire le tenden-e in atto.
Rutta%ia" l$introdu-ione di politiche di regola-ione a!bientale o
d$incenti%i e disincenti%i alla produ-ione e all$uso delle risorse
energetiche" !odi(ica l$alloca-ione delle risorse e J al!eno nel bre%e
periodo M accresce ine%itabil!ente i costi di produ-ione e pu8 generare
e((etti indesiderati sull$occupa-ione.
0$altro canto" .ualun.ue de(ini-ione di green econo!5 si %oglia adottare"
.uesta non pu8 che pre%edere un rie.uilibrio J e .uindi un certo tradeJo(( J
sia tra bene(ici interni e bene(ici esterni legati alla crescita" sia della loro
distribu-ione tra le attuali e le (uture genera-ioni *Ligura 3,.

Ligura 3 M 2a s(ida dei tradeo(( della green econo!5 nel bre%eJ!edio
periodo
Lonte9 Autore

;on ci si sorprenderebbe .uindi se di (ronte al perdurare della (ase
recessi%a si assistesse a un ca!bia!ento del siste!a dei tradeJo(( J e in
particolare della disponibilit) a sca!biare occupa-ione e a!biente J
nell$opinione pubblica co!e nella politicaG. ;el caso dell$Italia" ad
ese!pio" nell$indagine 'urobaro!eter del luglio 2011 gli inter%istati che
si aspettano pi< occupa-ione da un uso e((iciente delle risorse naturali
restano se!pre !olti" il 77H del totale" !a erano l$I7H nella precedente
indagine s%olta solo pochi !esi pri!a.

7uanti posti di la%oro dalla green econo!5Q
;on # (acile dirlo e non solo per le di((icolt) tecniche che possono
e!ergere nelle sti!e.
Co!e .ualun.ue altra politica" il sostegno alla green econo!5 tende a
produrre %antaggi e s%antaggi" interni o esterni al !ercato" nel bre%e o nel
!edioJlungo periodo. Alcuni settori e territori potranno esserne (a%oriti
altri indeboliti.
;e segue" ad ese!pio" che il punto di %ista assunto nell$analisi M
l$econo!ia intesa co!e &il proJcapite e occupa-ione o il benessere della
colletti%it) co!prensi%o della .ualit) della %ita e dell$a!biente M ca!bia
note%ol!ente il risultato (inale. Cosi co!e un grande peso assu!ono
i te!pi della %aluta-ione" ossia l$ori--onte te!porale pi< o !eno a!pio
utili--ato per la %aluta-ione dei costi e bene(ici associati alle politiche di
sostegno della green econo!5.
1tili--ando un po$ di buon senso" accanto all$analisi della or!ai copiosa e
in parte contrastata letteratura disponibile" dal punto di %ista degli e((etti
sull$occupa-ione # possibile (issare alcuni principi generali.
2$i!patto sull$occupa-ione nei settori diretta!ente coin%olti *soprattutto
rinno%abili ed e((icien-a energetica, # natural!ente positi%o" rile%ante e
i!!ediata!ente percepito da la%oratori e i!prenditori" anche se ancora in
buona parte dipendente dalle politiche di sostegno pro!osse e attuate a
li%ello europeo" na-ionale e locale.
1na parte !eno %isibile !a altrettanto i!portante dell$i!patto
sull$occupa-ione # legata alle atti%it) indiretta!ente collegate" ossia
tenendo conto del processo di atti%a-ione intersettoriale generato dalla
do!anda che ciascun settore della green econo!5 ri%olge agli altri per
l$ac.uisto di beni e ser%i-i inter!edi" se!ila%orati" e cosB %ia.
Se si considera inoltre co!e il sostegno alla green econo!5 costituisca
(orse l$unica politica di tipo Se5nesiano oggi coerente!ente praticata a
li%ello europeo" in una (ase recessi%a co!e l$attuale si de%ono aggiungere
gli e((etti indotti sull$occupa-ione dai consu!i e dagli in%esti!enti
(a%oriti dalle politiche espansi%e e di regola-ione !esse in atto nei di%ersi
paesi.
Rutta%ia" sia la spesa pubblica sia gli in%esti!enti pri%ati in%olontari resi
necessari delle politiche di regola-ione a!bientale" co!portano nel bre%eJ
!edio periodo anche ine%itabili e((etti di spia--a!ento e sostitu-ione. In
poche parole parte dell$occupa-ione creata rappresenta una sorta di
partita di giro9 tra i settori e le produ-ioni diretta!ente o indiretta!ente
legate alle di%erse produ-ioni energeticheK tra i settori pi< o !eno
energi%oriK tra i settori sostenuti o s%antaggiati dalle politiche pubbliche e
il resto dell$econo!ia.

;ell$ipotesi di politiche in grado di assicurare e((etti%a!ente il
raggiungi!ento degli obietti%i 20J20J20" gli studi e le sti!e disponibili
indicano rile%anti i!patti occupa-ionali nei settori diretta!ente coin%olti
M soprattutto legati alle rinno%abili e al rispar!io energetico9 circa 2"I
!ilioni di nuo%i posti di la%oro nell$insie!e delle energie rinno%abili al
2020" e 3"4 !ilioni entro il 2030" secondo uno studio del 200G pro!osso
dalla Co!!issione 'uropea e che costituisce un punto di ri(eri!ento in
!ateria10. 0i!ensioni e caratteristiche d$i!patto analoghe sono attese
dagli inter%enti di e((icien-a energetica e in particolare nel settore delle
costru-ioni.

Ligura 4 J I!patto occupa-ionale della green econo!5
Lonte9 Autore
Rutta%ia gran parte della letteratura !ostra che nel lungo periodo" anche
una %olta recuperati i costi ini-iali do%uti ai !aggiori in%esti!enti"
l$i!patto netto sull$occupa-ione per l$insie!e dell$econo!ia resta incerto
e co!un.ue !olto contenuto anche negli scenari pi< (a%ore%oli in ter!ini
!acroecono!ici e nelle pre%isioni sui costi delle (onti energetiche11. In
base alle di%erse ipotesi e approcci utili--ati" le sti!e sull$i!patto netto
dell$occupa-ione %ariano tra il TUJ1H all$ori--onte del 2020.

V
Secondo allegato
!uove competenze professionali per la reen econom"# una questione
di qualit
A ben %edere c$# (orse un$unica certe--a. 2e tras(or!a-ioni in corso" che
siano do%ute a processi spontanei di a%an-a!ento scienti(ico e
tecnologico o al (orte i!pegno di polic5 !esso in ca!po in 'uropa e dai
principali pla5ers !ondiali" deter!ineranno rile%anti ca!bia!enti nella
do!anda e nell$o((erta di la%oro in .uasi tutti i settori e le atti%it)
produtti%e.
;uo%i la%ori saranno creati" altri saranno distrutti o sostituiti" altri ancora
tras(or!ati in ter!ini di co!peten-e" !etodi di la%oro o pro(ili
pro(essionali richiesti. ;on tutti i settori" i paesi o singoli territori saranno
inoltre coin%olti nella stessa !isura. 7uale che sia l$i!patto netto atteso
per l$insie!e dell$econo!ia" # .uindi necessario che siano !essi in ca!po
tutti gli stru!enti utili per (acilitare gli ine%itabili e rile%anti processi di
!obilit)" ricon%ersione e ri.uali(ica-ione dei la%oratori interessati.
&er .uesta ragione negli ulti!i anni il C'0'LO&12" l$agen-ia europea
che studia l$e%olu-ione del !ercato del la%oro e le sue i!plica-ioni sui
(abbisogni di co!peten-e" istru-ione e (or!a-ione pro(essionale" ha
dedicato una particolare atten-ione al te!a della green econo!5.
2$assunto di parten-a # che gli e((etti positi%i sulla crescita e
l$occupa-ione delle politiche energetiche e a!bientali potranno essere
!assi!i--ati M e gli e((etti negati%i !ini!i--ati M solo attra%erso una
!aggiore capacit) di anticipa-ione dei (abbisogni di nuo%e co!peten-e
pro(essionali e la !essa in ca!po di politiche integrate d$in%esti!ento in
(or!a-ione e inno%a-ione.
Ci si interroga in sostan-a su alcune .uestioni cruciali per %incere la s(ida
occupa-ionale della green econo!5. Co!e ca!bia il la%oro con le
tras(or!a-ioni in corso nei settori energetici e a!bientaliQ 7uali sono le
co!peten-e pro(essionali necessarie per acco!pagnare e accelerare tale
processoQ Co!$# possibile incoraggiare le i!prese ad in%estire nelle
co!peten-e pro(essionali richieste dalla green econo!5Q In che !odo i
siste!i d$istru-ione e (or!a-ione pro(essionale possono aiutare i
la%oratori e le i!prese a reali--are gli adatta!enti necessari per cogliere
rapida!ente le opportunit) o((erte dalle nuo%e tecnologie e dalle
produ-ioni %erdiQ
0ai risultati dei pri!i due studi condotti dal C'0'LO&13 e dalle pri!e
e%iden-e del nuo%o progetto in corso" intera!ente concentrato sul te!a
delle energie rinno%abili e dell$e((icien-a energetica14" e!ergono alcune
indica-ioni circa le i!plica-ioni della green econo!5 sui (abbisogni di
co!peten-e pro(essionali e le politiche d$istru-ione e (or!a-ione
pro(essionale.

Ligura N M 7uali co!peten-e per la green econo!5Q
Lonte9 Autore

1. 2a transi-ione %erso un$econo!ia sostenibile non riguarda soltanto le
produ-ioni diretta!ente connesse alla energie rinno%abili o al riciclo dei
!ateriali" !a # un (eno!eno se!pre pi< per%asi%o nell$econo!ia. 2a
ridu-ione dei consu!i energetici" delle e!issioni cli!alteranti"
dell$in.uina!ento at!os(erico o la gestione dei ri(iuti" riguardano
tras%ersal!ente tutti i settori dell$econo!ia. In !isura di%ersa le
co!peten-e richieste tendono .uindi a interessare tutte le atti%it) u!ane"
sia legate al !ondo della produ-ione" sia pi< in generale alla stessa %ita
delle persone.
2. ;e segue che una larga parte dei bisogni di nuo%e co!peten-e # in
realt) da ricercare pi< nelle occupa-ioni gi) esistenti piuttosto che nelle
pro(essioni nuo%e o e!ergenti *Ligura P,. Al!eno in ter!ini
.uantitati%i" i bisogni di ri.uali(ica-ione e adegua!ento delle abilit) e
delle conoscen-e nelle pro(essioni esistenti *greening o( eWisting
occupations," sono dun.ue pi< rile%anti dei (abbisogni di (or!a-ione
ini-iale o ricon%ersione della !anodopera per le pro(essioni nuo%e o
e!ergenti *green occupations,.

Ligura P M &ossibili e((etti della green econo!5 sull$occupa-ione e sui
(abbisogni di co!peten-e pro(essionali
Lonte9 Autore

3. 1na seconda conseguen-a riguarda la tipologia e le caratteristiche delle
co!peten-e !aggior!ente richieste. &roprio co!e nel caso delle
tecnologie dellCin(or!a-ione" di%entate essen-iali per !olti aspetti della
%ita la%orati%a" tutto lascia supporre che le co!peten-e a!bientali
di%enteranno altrettanto i!portanti per !olte pro(essioni. 0agli studi
condotti" in(atti" e!erge co!e alcune conoscen-e e abilit) di base e
tras%ersali *co!e la ridu-ione dei ri(iuti o l$uso e((iciente dell$energia e
delle risorse, nelle pro(essioni esistenti sono pi< rile%anti rispetto al
(abbisogno di co!peten-e speciali--ate legate alle speci(iche produ-ioni
%erdi in senso stretto.
4. In .uesto .uadro" una pri!a indica-ione incoraggiante # che il li%ello di
aggiorna!ento pro(essionale M e .uindi il costo J necessario per (a%orire la
transi-ione %erso un$econo!ia sostenibile pu8 essere in(eriore a .uello
altri!enti i!!aginabile. 2e co!peten-e gi) presenti nei settori
Xtradi-ionaliX" destinate ad essere spia--ate dalle nuo%e produ-ioni"
possono essere pre-iose anche nel nuo%o scenario" se adeguata!ente
integrate e adeguate alle nuo%e necessit).
N. 1n proble!a di rica!bio della !anodopera si pone tutta%ia per alcune
pro(essioni M co!e la%oratori edili" installatori e operai M che in ter!ini
.uantitati%i rappresentano una .uota consistente del co!plesso
dell$occupa-ione interessata. Si tratta di pro(essioni !anuali o se!iJ
!anuali" anche speciali--ate" che sono spesso percepite dai gio%ani co!e
poco grati(icanti sia in ter!ini di condi-ioni la%orati%e sia di
riconosci!ento sociale. &oichA si tratta di atti%it) s%olte da la%oratori con
un$et) !edia!ente ele%ata" la scarsa capacit) di attra-ione %erso le nuo%e
genera-ioni pone seri proble!i anche per le sole esigen-e di sostitu-ione
della !anodopera in uscita dal !ercato del la%oro.
P. Concentrando in(ine l$atten-ione sui settori pi< diretta!ente coin%olti
dallo s%iluppo della green econo!5" legati in particolare alle rinno%abili e
all$e((icien-a energetica" natural!ente le pro(essioni nuo%e o e!ergenti
assu!ono un particolare %alore strategico e richiedono anch$esse politiche
adeguate. In .uesto caso" tutta%ia" si pongono proble!a aggiunti%i.
2$a((er!arsi di nuo%e pro(essioni richiede la re%isione e l$integra-ione
degli attuali curricula (or!ati%i" la de(ini-ione di nuo%i standard"
l$introdu-ione di !eccanis!i di riconosci!ento delle .uali(ica-ioni
ac.uisite e delle nuo%e (igure pro(essionali.
&er il !o!ento l$Italia non se!bra a%er co!preso la necessit) di una %era
integra-ione tra le politiche energetiche e a!bientali" l$inno%a-ione"
l$istru-ione e la (or!a-ione pro(essionale. 'ppure # solo in .uesto !odo
che la green econo!5 potr) o((rire e((icace!ente il suo contributo alla
crescita e allo s%iluppo sostenibile del &aese.

Antonio /anieri J C'0'LO&" 'uropean Centre (or the 0e%elop!ent o(
+ocational Rraining
'urobaro!eter *2012," SMSs" resource e((icienc5 and green !arSets"
Llash 342.
'uropean Co!!ission *2010," 'urope 2020" COM*2010, 2020.
'uropean Co!!ission *200I," 20 20 b5 2020" COM*200I, 30.
'uropean Co!!ission *2011," &roposal (or a directi%e o( the european
parlia!ent and o( the council on energ5 e((icienc5" COM*2011, 370.
'uropean Co!!ission *2011," 'nerg5 /oad!ap 20N0" COM*2011, IINU2.
Oarroso Y.M. *2011," State o( the 1nion address" 'uropean &arlia!ent"
Strasbourg.
'urobaro!eter *2011," Cli!ate change" Special 372.
Co!e di!ostra la pi< recente ini-iati%a (aro a%%iata se!pre nel solco di
'uropa 2020
Indicati%o # in .uesto senso il dibattito che si # s%iluppato intorno al caso
spagnolo delle energie rinno%abili.
'!plo5/'S *200G," Rhe i!pact o( reneFable energ5 polic5 on econo!ic
groFth and e!plo5!ent in the 'uropean 1nion" Zarlsruhe.
Si %eda in .uesto senso la rassegna della letteratura nel /apporto Studies
on Sustainabilit5 Issues M 4reen YobsK trade and 2abour *2011,"
co!!issionato dalla C' J 04 'M&2.
SSills (or green [obs *2010," FFF.cede(op.europa.euU';Ue%entsU
1G70P.aspWK 4reen sSills and e%niro!ental aFareness in +'R *2012"
(orthco!ing,.
SSills (or a loF carbon 'urope *onJgoing pro[ect,
V
/uolo della Si!biosi industriale per la green econo!5
1no stru!ento inno%ati%o per la chiusura dei cicli delle risorse
&er si!biosi industriale si intende lo sca!bio di risorse tra due o pi<
industrie dissi!ili" intendendo con risorse non solo i !ateriali
*sottoprodotti o ri(iuti," !a anche casca!i energetici" ser%i-i" eWpertise
V
4reen 'cono!5. 1na %isione di insie!e *ter-o allegato,
Secondo l$1;'& =1> la green econo!5 reali--a il !igliora!ento del
benessere e dell$e.uit) sociale" riducendo signi(icati%a!ente i rischi
a!bientali e le scarsit) ecologiche. Secondo .uesta de(ini-ione" .uindi"
la green econo!5 # un nuo%o !odello econo!ico a basso tenore di
carbonio" e((iciente nell$uso delle risorse e social!ente inclusi%o. 0i
conseguen-a" la green econo!5 supera l$approccio che la relega%a a
.uella parte dell$econo!ia applicata sostan-ial!ente ai soli settori delle
energie rinno%abili e della prote-ione dell$a!biente e tro%a applica-ione
in tutti i settori produtti%i di beni e ser%i-i in%estendo le go%ernance locali
e globali nel loro co!plesso. In particolare" la green econo!5 de%e essere
e((iciente nell$appro%%igiona!ento e uso sostenibile delle risorse. 7uesto
principio # stato peraltro e%iden-iato" anche dal punto di %ista strategico" a
li%ello europeo con una serie di ini-iati%e tra cui" ad es." l$ini-iati%a A
resourceJe((icient 'urope M Llagship initiati%e o( the 'urope 2020
Strateg5 =2> e la /aF Materials Initiati%e =3>. 1no dei principali
concetti alla base della green econo!5di%enta .uindi la chiusura dei cicli
delle risorse. In .uesto .uadro" il presente la%oro illustra co!e la si!biosi
industriale *attra%erso le sue i!ple!enta-ioni sul territorio, possa (ornire
una %alida strategia per la chiusura dei cicli delle risorse e di%entare
.uindi co!e uno dei principali e pi< inno%ati%i stru!enti da utili--are sul
percorso della green econo!5.

I concetti chia%e
;el 1GG2 Lrosch =4>" nell$a!bito di un Collo.uiu! paper" introduce il
concetto di analogia tra ecosiste!i naturali ed ecosiste!i industriali" ossia
di ecologia industriale. Secondo Lrosch" per analogia con gli ecosiste!i
naturali" un siste!a ecoJindustriale" oltre a ridurre la produ-ione di ri(iuti
nei processi" do%rebbe !assi!i--are lCi!piego e((iciente dei !ateriali di
scarto e dei prodotti a (ine %ita" co!e input per altri processi produtti%i.
Rale siste!a pu8 essere innescato solo se si ha l$intera-ione di nu!erosi
attori che concorrono a risol%ere un nu!ero congruo di poten-iali
proble!i. ;ell$a!bito delle a-ioni che possono essere reali--ate per
andare %erso un siste!a ecoJindustriale" Lrosch include" tra le altre" la
progetta-ione dei prodotti (inali--ata al ricicloUriuso a (ine %ita"
l$internali--a-ione dei costi di s!alti!ento dei ri(iuti per prodotti e
processi" la responsabilit) del produttore.
;egli stessi anni" A5res *1GIG, =N> elabora la !eta(ora della
bios(eraUtecnos(era al (ine di spiegare ed illustrare i concetti di ecologia e
!etabolis!o industriale *tabella 1,. 2$analogia si basa sulle seguenti
considera-ioni9 nella bios(era" lCe%olu-ione ha portato ad un uso e((iciente
dei !ateriali e dellCenergiaK nella tecnos(era" si assiste allo s(rutta!ento
delle risorse ed al rilascio nell$a!biente di sottoprodotti inutili--ati
*e!issioni in aria" ac.ua" suolo,K i!parando dalla bios(era" la tecnos(era
pu8 progettare e gestire i propri processi cercando di !igliorare la propria
e((icien-a e li!itando" il pi< possibile" il rilascio di sottoprodotti
inutili--ati nell$a!biente.
Rabella 1 J 2a !eta(ora di A5res per illustrare la disciplina dell$ecologia
industriale
Lonte9 A5res /.1" 1GIG

Attra%erso l$analogia con gli ecosiste!i naturali" che si distinguono per il
loro carattere ciclico" si introducono i concetti di !etabolis!o
industriale e di si!biosi industriale. Secondo \aFSen =P> l$ecologia
industriale (ornisce per la pri!a %olta uno stru!ento di gestione integrata"
su larga scala" che progetta le in(rastrutture industriali co!e se (ossero
una serie di ecosiste!i industriali interconnessi ed inter(acciati con
l$ecosiste!a globale. &er la pri!a %olta lCindustria sta andando oltre la
!etodologia del ciclo di %ita e sta applicando il concetto di ecosiste!a al
co!plesso delle atti%it) industriali" collegando il !etabolis!o
*industriale, di un$industria con .uello di un$altra. Secondo A5res =7> si
intende con !etabolis!o industriale la catena dei processi (isici che
tras(or!ano le !aterie pri!e e l$energia" oltre al la%oro" in prodotti e
ri(iuti. 1no degli obietti%i della disciplina del !etabolis!o industriale #
.uello di studiare il (lusso dei !ateriali attra%erso la societ) al (ine di
co!prendere !eglio le (onti" le cause e gli e((etti delle e!issioni =I>.
Secondo ChertoF =G>" la si!biosi industriale coin%olge industrie
tradi-ional!ente separate con un approccio integrato (inali--ato a
pro!uo%ere %antaggi co!petiti%i attra%erso lo sca!bio di !ateria"
energia" ac.ua eUo sottoprodotti. Rra gli aspetti chia%e che consentono il
reali--arsi della si!biosi industriale ci sono la collabora-ione tra i!prese
e le opportunit) di sinergia disponibili in un opportuno intorno geogra(ico
ed econo!ico.
4i) /enner nel 1G47 =10> a%e%a introdotto il concetto di si!biosi
industriale9 Ci sono rapporti tra le industrie" a %olte se!plici" !a spesso
!olto co!plessi" che entrano in gioco e co!plicano lCanalisi. Rra .uesti
uno dei principali # il (eno!eno della si!biosi industriale. Con .uesto si
intende lCinsie!e degli sca!bi di risorse tra due o pi< industrie dissi!ili.
2a si!biosi industriale o((re" .uindi" uno stru!ento per la chiusura dei
cicli delle risorse" proponendo la rela-ione" e .uindi lo sca!bio di risorse"
tra dissi!ili.
0al punto di %ista organi--ati%o" la si!biosi industriale si pu8 reali--are
secondo di%ersi !odelli9 le esperien-e di s%iluppo di distretti di si!biosi
industriale" tipo ZalundborgK i parchi ecoJindustrialiK le reti per la si!biosi
industriale.
6 opportuno e%iden-iare che !entre nei pri!i due casi i !eccanis!i di
si!biosi industriale che si reali--ano sono suscettibili di !inori
%aria-ioni" il ter-o tipo di approccio # !olto !eno %incolato e consente di
reali--are inter%enti di si!biosi industriale %ariabili nel te!po e nello
spa-io.
Al pri!o gruppo appartengono esperien-e di s%iluppo tipo .uelle di
Zalundborg" illustrata nel seguito" cio# (eno!eni di s%iluppo di
!eccanis!i di si!biosi industriale in a!biti territoriali pi< o !eno estesi"
tra pi< realt) che nel te!po reali--ano speci(ici inter%enti per la chiusura e
l$otti!i--a-ione dei cicli. Si tratta cio# di un approccio botto!Jup9 il
siste!a di rela-ioni tra i!prese nasce indipendente!ente da una speci(ica
progra!!a-ione" !a sulla base di speci(ici accordi tra due interlocutori
che si accordano per reali--are sca!bi di !ateria" energia o ser%i-i.
Al secondo gruppo" i &archi 'coJIndustriali" appartengono ini-iati%e di
sta!po statunitense" reali--ate ini-ial!ente" e principal!ente" negli Stati
1nitiUCanada ed in Asia. Si tratta in .uesto caso di un approccio topJ
doFn" do%e il parco ecoJindustriale # progra!!ato" progettato e gestito
sulla base dei principi dell$ecologia e della si!biosi industriale.
2$esperien-a italiana delle aree industriali ecologica!ente attre--ate
*A'A," introdotte nell$ordina!ento na-ionale dall$art. 2P del 02gs
112U1GGI che le de(inisce co!e aree industriali dotate delle in(rastrutture
e dei siste!i necessari a garantire la tutela della salute" della sicure--a e
dell$a!biente" costituisce un !odello che si a%%icina all$esperien-a dei
&archi 'coJindustriali. In tali aree la stessa nor!a i!pone la presen-a di
una gestione unitaria e stabilisce che gli i!pianti produtti%i locali--ati
nelle aree ecologica!ente attre--ate sono esonerati dallCac.uisi-ione delle
autori--a-ioni concernenti la utili--a-ione dei ser%i-i i%i presenti.
Rutta%ia" si pu8 notare che nel caso delle A'A l$obietti%o # principal!ente
.uello di gestire in !aniera unica ed integrata i ser%i-i a!bientali connessi
con le atti%it) industriali" anche al (ine di se!pli(icare gli ade!pi!enti
a!!inistrati%i per la gestione degli aspetti a!bientali" piuttosto che la
%era e propria chiusura dei cicli delle risorse.
2e reti per la si!biosi industriale" in%ece" sono stru!enti di tipo
conosciti%oUrela-ionale (inali--ati a consentire l$incontro tra do!anda ed
o((erta di risorse *nel senso lato inteso dalla si!biosi industriale, tra
interlocutori che per atti%it) econo!ica e sociale non hanno altri!enti
occasione di incontro. ;ell$a!bito di .uesto ulti!o approccio rientrano
gli ese!pi *dettagliati nel seguito, del ;IS& della 4ran Oretagna e del
progetto che l$';'A" 1nit) Recnica Recnologie A!bientali" sta
attual!ente conducendo per la reali--a-ione una &iatta(or!a di Si!biosi
Industriale nella /egione Sicilia" all$interno di un pi< a!pio progetto
sull$ecoJinno%a-ione della stessa /egione =11> che ha durata triennale ed
ha a%uto a%%io nel !ese di !aggio 2011. 1lteriori dettagli sul &rogetto
'coinno%a-ione Sicilia sono (orniti nell$articolo relati%o pubblicato
all$interno di .uesto Speciale.

2a si!biosi industriale dal basso9 il caso scuola di Zalundborg
Zalundborg # una cittadina di circa 20.000 abitanti" sita 100 chilo!etri ad
o%est di Copenhagen *0Z," do%e a partire dagli anni $P0 si # andata %ia
%ia s%iluppando una co!plessa rete di sca!bi di !ateriali ed energia che
coin%olgono un certo nu!ero di soggetti presenti entro i con(ini co!unali
di Zalundborg. 0i (atto .uello che si # andato generando # un siste!a
industriale" o addirittura territoriale" che opera secondo i principi della
si!biosi industriale9 # stata i!ple!entata una rete di sca!bi di !aterie
seconde" scarti di produ-ione e (or!e residue di energia che incre!entano
l$e((icien-a dei singoli processi produtti%i e che riducono (orte!ente
l$i!patto a!bientale e anche i costi di produ-ione. 2e entit) sono
collegate tutte nello stesso a!bito territoriale gra-ie a lega!i (isici con
l$obietti%o di riciclare e riutili--are !ateriali di scartoUcasca!i di alcuni
processi produtti%i. Rali enti (anno con(luire in uno stesso siste!a di
condutture le ac.ue re(lue" condi%idono le risorse ter!iche ed energetiche
e pro!uo%ono la con(igura-ione ecologica dell$ecosiste!a industriale di
cui (anno parte. Il caso di Zalundborg # e!ble!atico perchA non nasce da
una progra!!a-ione urbanistica ed industriale !a" in%ece" si # andato
s%iluppando nel corso degli anni in !aniera si potrebbe dire (isiologica a
partire dall$ini-iati%a dei singoli che hanno saputo intuire i %antaggi anche
econo!ici deri%anti dal siste!a di sinergie !esse in atto9 i !eccanis!i di
si!biosi industriale reali--ati a Zalundborg consentono" in(atti" di ridurre
i costi di produ-ione attra%erso l$accesso a risorse secondarie di costo
in(eriore ed allo s!alti!ento re!unerati%o degli scarti di processo. 2e
rela-ioni di si!biosi operanti a Zalundborg si sono s%iluppate
progressi%a!ente a partire dal 1GP1 ai giorni nostri" (ino a creare una rete
!olto co!plessa tra la !unicipalit) e le i!prese insediate nel territorio.
I %antaggi apportati dalla reali--a-ione di un ecosiste!a industriale co!e
.uello i!ple!entato a Zalundborg sono9 il riciclaggio dei sottoprodottiK la
ridu-ione nel consu!o delle risorse" co!e ac.ua" carbone" petrolio" gesso"
(ertili--anti eccK la ridu-ione della pressione a!bientale" in ter!ini di
ridu-ione di e!issioni in ac.ua" at!os(era" produ-ione di ri(iuti e
conseguente s!alti!entoK un !igliora!ento nell$utili--o di risorse
energetiche" con l$uso di ri(iuti gassosi nella produ-ione di energia.

Il !odello a rete per la reali--a-ione della si!biosi industriale9 il ;IS&
dell$1Z
Attual!ente sono di%erse le ini-iati%e a li%ello !ondiale per la
reali--a-ione" la pro!o-ione e la di((usione di siste!i di si!biosi
industriale *e territoriale," cosB co!e !olte sono le ini-iati%e" a li%ello
anche di progra!!a-ione na-ionale" basate sui paradig!i dell$ecologia
industriale. Rra i %ari ese!pi esistenti" # opportuno sottolineare l$ini-iati%a
della 4ran Oretagna che ha a%%iato" nel 200N" il &rogra!!a ;a-ionale di
Si!biosi Industriale *;IS& J ;ational Industrial S5!biosis &rogra!!e,.
Si tratta della pri!a ini-iati%a di si!biosi industriale proposta su scala
na-ionale *anche se poi operati%a!ente la%ora su scala regionale,. Il ;IS&
si reali--a attra%erso una rete di associati che" per il tra!ite dei nodi
centrali del ;IS&" tro%ano le opportunit) tecnologiche e co!!erciali per
sca!biare risorse" !ateriali" energia" ac.ua" logistica ed eWpertise. 2a rete
del ;IS& # dotata di 12 gruppi di la%oro regionali che coprono tutto il
territorio dell$1Z. Il progra!!a # stato lanciato nel 200N presso la
Ca!era dei Co!uni. Attual!ente" l$atti%it) del ;IS& si reali--a attra%erso
la risolu-ione di speci(ici casi" cio# secondo l$approccio ForSing Fith the
Filling" anche se" in prospetti%a" si intende passare ad un approccio
propositi%o in cui il gestore identi(ica possibili sinergie tra di%ersi
interlocutori e propone" co!e ter-a parte" percorsi di si!biosi. Il .uadro
seguente riassu!e i principali risultati raggiunti dal ;IS& dal !o!ento del
suo a%%io al !ar-o 2010.

Rabella 2 J /isultati raggiunti dal ;IS& dal suo a%%io (ino a !ar-o 2010
Lonte9 http9UUFFF.nisp.org.uSUde(ault.aspW

2e atti%it) ';'A per la reali--a-ione della &iatta(or!a di Si!biosi
Industriale in Sicilia
Secondo una de(ini-ione recente!ente proposta da 2o!bardi]2a5burn
=12> la si!biosi industriale coin%olge industrie tradi-ional!ente separate e
altre organi--a-ioni in una rete per pro!uo%ere strategie inno%ati%e per un
uso pi< sostenibile delle risorse *co!presi i !ateriali" energia" ac.ua"
risorse" co!peten-e" logistica ecc.,. Secondo .uesto approccio" .uindi" la
reali--a-ione della si!biosi industriale passa attra%erso la
interconnessione tra interlocutori tradi-ional!ente separati *rete,"
attra%erso la conoscen-a delle opportunit) presenti *banche dati," anche
sulla base delle esigen-e e delle caratteristiche speci(iche di ciascun utente
*banche dati cooperati%e," ed attra%erso la disponibilit) di co!peten-e
esperte in grado di cogliere e proporre solu-ioni di si!biosi industriale
*eWpertise,. Rale approccio # stato alla base della proposta per la
reali--a-ione del progetto di una &iatta(or!a di Si!biosi Industriale in
Sicilia" nell$a!bito del citato progetto 'coJInno%a-ione Sicilia coordinato
dall$1nit) Recnica Recnologie A!bientali *1RRAMO, di ';'A =I" =13>>.
0al punto di %ista (un-ionale" la &iatta(or!a di si!biosi industriale si
articola in una struttura gestionale tecnica di esperti" una banca dati
geore(eren-iata" una inter(accia con gli utenti (ornita anche tra!ite un
&ortale Feb cooperati%o dina!ico dedicato *FFF.industrials5!biosis.it,.
2a &iatta(or!a %uole o((rire stru!enti in(or!ati%i e di analisi in grado di
supportare le i!prese nelle scelte tecnologiche" strategiche ed a!bientali
per il !igliora!ento e l$otti!i--a-ione nell$utili--o delle risorse *si!biosi
industriale, !a anche o((rire supporto alle i!prese con altri stru!enti
*applicati%i, tra cui9 inno%a-ione dei processi tecnologici *OARUO/e(" V,"
ecoJinno%a-ione dei prodotti *2CA ed 'codesign," supporto
a!!inistrati%o e nor!ati%o sulle te!atiche a!bientali.
2a &iatta(or!a J ed in particolare le O0 in essa contenute J # uno
stru!ento dina!ico *ossia aggiornato periodica!ente dal gestore, e
cooperati%o *ossia" ali!entato anche con le in(or!a-ioni speci(iche (ornite
dagli utenti che" per utili--arne i ser%i-i" si associano,. Il (un-iona!ento
della &iatta(or!a richiede la collabora-ione tra gli utenti *le a-iende" gli
enti locali, e gli esperti che la gestiscono ed i!ple!entano il &ortale.
Il (un-iona!ento della &iatta(or!a si basa sulla gerarchia descritta nella
(igura 1 o%e la base # costituita dalle banche dati" anche geore(eren-iate"
che descri%ono il contesto territoriale di ri(eri!ento *base geogra(ica"
strutture" in(rastrutture" siti industriali ecc., e strati in(or!ati%i di ser%i-io
alle i!prese *OAR" 2CA" O0 ;or!ati%a ecc,. Rale strato # costruito ed
aggiornato dal gestore della &iatta(or!a e" in prospetti%a" anche dagli
utenti. Al li%ello superiore si tro%a il cuore della &iatta(or!a" ossia gli
strati in(or!ati%i che de%ono essere ali!entati ed aggiornati in !aniera
cooperati%a dagli utenti *singole a-iende, ai .uali %iene richiesto di (ornire
le in(or!a-ioni sugli input utili--ati *!aterie pri!e" energia ecc., e
sugli output prodotti *prodotti" sottoprodotti" ri(iuti ecc.,.
A titolo ese!pli(icati%o" nel caso degli insedia!enti industriali il 4estore
della &iatta(or!a (ornisce su supporto 4IS" le in(or!a-ioni relati%e agli
insedia!enti industriali reperibili da (onti u((iciali datiK gli utenti" su base
cooperati%a ed associati%a" (orniscono le in(or!a-ioni speci(iche" .uali ad
ese!pio le !aterie pri!e appro%%igionate" le (onti energetiche" i prodotti
ed i sottoprodottiUri(iuti in uscita dal ciclo produtti%o" i siste!i di processo
utili--ati.
2$insie!e di .ueste in(or!a-ioni" all$interno di un siste!a di rete che la
&iatta(or!a sta a%%iando" consente di indi%iduare percorsi di si!biosi"
ossia di (ar incontrare o((erta e do!anda di risorse" altri!enti destinate a
non essere %alori--ate.
A partire dalle banche dati" .uindi" si rendono disponibili di%ersi
applicati%i che deri%ano anche dalla possibilit) di elaborare ed intrecciare
tra loro in(or!a-ioni geogra(iche" industriali e tecnologiche.

Ligura 1 J 4erarchia di (un-iona!ento della &iatta(or!a di si!biosi
industriale
Lonte9 ';'A

Il !eccanis!o di (un-iona!ento della &iatta(or!a # articolato attra%erso
la presen-a di di%ersi attori9 il gestore della &iatta(or!aK la rete degli
interlocutoriK e" tra .uesti ulti!i" gli utenti. I ruoli e le co!peten-e di
ciascuno dei citati attori sono di%ersi e co!ple!entari ed in particolare9 il
gestore della &iatta(or!a coordina" gestisce" standardi--a la raccolta dati"
pro!uo%e ed in(or!a i poten-iali utenti circa i ser%i-i o((ertiK propone
solu-ioni di si!biosi industriale s(ruttando" oltre alle eWpertise speci(iche"
il poten-iale in(or!ati%o e di rete residente sulla &iatta(or!aK la rete degli
interlocutori # atti%ata e pro!ossa dal gestore ed # essen-iale che .uesta
sia a!pia e di((usa a((inchA si possano atti%are nel te!po sinergie tra
di%ersi per la reali--a-ione di speci(ici percorsi di si!biosi industrialeK
gli utenti sono interlocutori che associandosi alla &iatta(or!a" da una parte
accedono ad una serie di ser%i-i (orniti anche attra%erso gli applicati%i"
dall$altra (orniscono le loro speci(iche in(or!a-ioni rile%anti per i ser%i-i
o((erti dalla &iatta(or!a *input ed output di risorse, contribuendo cosB a
ra((or-are ed a!pliare la rete. 2a (igura 2 riassu!e le rela-ioni esistenti tra
gli attori e gli stru!enti della &iatta(or!a.

Ligura 2 J /ela-ioni tra attori e stru!enti della &iatta(or!a
Lonte9 ';'A

2e atti%it) portate a%anti attra%erso la &iatta(or!a di si!biosi industriale"
sia nella sua i!ple!enta-ione nella /egione Sicilia" sia per altre
i!ple!enta-ioni in altre realt) territoriali ed industriali" sono identi(icate
attra%erso il logo seguente che ';'A ha registrato a tale scopo.
V
Eco$innovazione nei sistemi produttivi e nelle reti di impresa%
*7uarto allegato,
Co!e rendere %erde un siste!a di !icro e piccole i!prese
2a 4reen 'cono!5 pu8 essere occasione di s%iluppo econo!ica!ente
sostenibile solo se gli incenti%i sono inseriti in un .uadro di politica
industriale che da un lato tenga conto degli attuali punti di (or-a del
siste!a industriale italiano" e dall$altro (aciliti il supera!ento delle sue
attuali debole--e
2a rela-ione tra ecoJinno%a-ione e 4reen 'cono!5 # se!plice9 poichA per
ecoJinno%a-ione si intende l$insie!e di gestione" processi" prodotti" ser%i-i
inno%ati%i che contribuiscano a ridurre l$i!patto a!bientale e ad
otti!i--are l$uso delle risorse" ne segue che l$ecoJinno%a-ione # un (attore
essen-iale nella reali--a-ione della green econo!5.
&er alcuni esperti la green econo!5 # un$occasione da non perdere in
.uesto particolare !o!ento perchA attra%erso di essa potrebbe ri!ettersi
in !oto lo s%iluppo" !entre altri sono pi< cauti =1>. In ogni caso bisogna
considerare che l$insie!e della legisla-ione a!bientale tracciata in a!bito
co!unitario spinge gi) attual!ente a rendere pi< %erde tutta una serie di
atti%it) econo!iche. 2e do!ande che ci si de%e porre riguardano
l$e((etti%o %antaggio che la green econo!5 porta alla societ)" l$i!patto
che pu8 a%ere sul nostro siste!a industriale e .uali possono essere i (attori
che possono s%iluppare .uesto !odello a costi relati%a!ente li!itati =2J3>.

1tilit) e giusti(ica-ione della green econo!5
/eali--are la green econo!5 # un$i!presa !olto costosa. Considerando
per ese!pio .uello che # il settore green attual!ente pi< e((er%escente" la
produ-ione dell$energia" si nota che le energie %erdi godono dappertutto di
incenti%a-ioni statali" talora !olto ele%ate. Sen-a .uesti incenti%i il
!ercato sarebbe !olto li!itato o tenderebbe a -ero" co!e # accaduto
negli anni scorsi in Spagna" .uando gli incenti%i per il (oto%oltaico sono
stati (orte!ente ridotti =1>. In .uesti giorni sono nate pole!iche in Italia
perchA gli incenti%i alle rinno%abili !etterebbero a rischio l$eserci-io delle
centrali tradi-ionali =4>. 4li incenti%i in ogni caso rendono il costo di un
posto di la%oro green!olto pi< costoso di un posto di la%oro non green
=1"3>. 7uesta di((eren-a pu8 essere di((icil!ente giusti(icata solo dal
%antaggio a!bientale che ne segue" perchA potrebbe portare a situa-ioni di
non sostenibilit)" !a # a!pia!ente giusti(icata se la spesa per incenti%i si
redistribuisce nel paese che li paga. 2$econo!ia %erde nel settore
energetico con%iene !olto alla 4er!ania e alla Spagna che sono
possessori di bre%etti e di tecnologie e che su .ueste hanno costruito (orti
industrie na-ionali. 2a con%enien-a per gli altri paesi pu8 essere in(eriore"
a seconda della co!plete--a della (iliera industriale della tecnologia
scelta. &er ese!pio in Italia la (iliera del (oto%oltaico non # co!pleta9 a
(ronte di una grande produ-ione di in%erter" di cui sia!o anche
esportatori" non riuscia!o a produrre una .uantit) rile%ante di pannelli
(oto%oltaici" che a tutt$oggi sono la parte pi< costosa dell$i!pianto. Altre
(iliere energetiche italiane" co!e la produ-ione di energia da bio!asse o
rispar!io energetico" sono pi< co!plete o potrebbero essere pi<
(acil!ente chiuse =N>. 'strapolando dal caso del (oto%oltaico" se
l$econo!ia green si con(igura co!e una ri%olu-ione industriale" un paese
la pu8 subire ed essere coloni--ato da un punto di %ista econo!ico e
tecnologico *non potre!!o parlare in .uesto caso di s%iluppo sostenibile,"
oppure pu8 agire per di%entare un attore i!portante sulla scena
interna-ionale. In .uesto ulti!o caso ai %antaggi a!bientali netti si
uniranno %antaggi econo!ici rile%anti" e in .uesto a!bito possono essere
giusti(icati gli incenti%i che (a%oriscono la crea-ione del !ercato connesso
con la nuo%a tecnologia. Inoltre" per godere appieno della nuo%a
tecnologia sia da un punto di %ista econo!ico" sia dal punto di %ista
a!bientale" altre tecnologie collaterali do%ranno essere s%iluppate. &er
ese!pio nella produ-ione di energia %erde" il caso danese # e!ble!atico
=2>. 2a 0ani!arca ha puntato sull$energia eolica co!e energia alternati%a"
essendo il paese !olto %entoso ed esistendo un produttore danese di
aerogeneratori. Ci si # accorti per8 che il bilancio econo!ico di .uesta
scelta # negati%o. In(atti la produ-ione di energia eolica # inter!ittente9 in
alcune ore pu8 esser%i un surplus di energia prodotta" in altre ore un
de(icit. 2a 0ani!arca s(rutta il surplus di energia esportandola in S%e-ia
o in ;or%egia a pre--i !olto bassi" ed # costretta a rei!portarla a pre--i
alti .uando gli i!pianti eolici danesi non producono su((iciente energia.
Se in .uesto caso si (osse sti!olato conte!poranea!ente lo s%iluppo del
!ercato della produ-ione dell$energia e .uello dello stoccaggio
dell$energia prodotta" la situa-ione sarebbe al !o!ento !igliore e lo
s%iluppo danese sarebbe pi< sostenibile.
&er .uanto precedente!ente espresso" si pu8 dire che la green econo!5 #
un$occasione di s%iluppo e di !igliora!ento a!bientale a patto che le
autorit) e le i!prese abbiano co!porta!enti proatti%i" che %engano
elaborate e !esse in atto le giuste politiche" che le i!prese possano
destinare una .uota non piccola dei loro guadagni in ricerca e s%iluppo. Se
consideria!o la situa-ione italiana" # e%idente che i co!porta!enti delle
i!prese sono ancora reatti%i" anche se sta crescendo la .uota di i!prese
proatti%e in ca!po a!bientaleK inoltre bisogna considerare che in seguito
a scelte ideologiche e di %aria-ione nelle strutture a!!inistrati%e e
tecnocratiche" negli ulti!i %enti anni in Italia # di!inuito il peso delle
politiche industrialiK # noto poi che la di!ensione !edia delle i!prese
italiane non per!ette (acil!ente di lanciare i!portanti progra!!i di
ricerca e s%iluppo. 7uesta non (elice situa-ione # !itigata dal (atto che il
&aese ha ancora una capacit) industriale che in certi settori non ha nulla da
in%idiare ai concorrenti esteri" che alcune i!prese strategiche per il &aese
nel settore dell$energia sono di altissi!o li%ello" che si %a delineando una
politica industriale delle reti in(rastrutturali *energia elettrica e gas, che
pu8 (acilitare gli in%esti!enti %erdi.
2e a-iende e la green econo!5
2e a-iende rappresentano il lato o((erta della green econo!5" !entre i
consu!atori rappresentano il lato do!anda. 2$o((erta delle a-iende %iene
a reali--arsi attra%erso l$ecoJinno%a-ione" in .uanto i nuo%i !odi di
produrre de%ono passare necessaria!ente attra%erso !o!enti di idea-ione
e speri!enta-ione. &ur se l$ecoJinno%a-ione negli ulti!i anni in Italia ha
presentato di((usione e crescita superiore al passato" restano strutturali
alcune !ancan-e" la pri!a delle .uali risiede nelle di!ensioni !edie
a-iendali. 2e piccole a-iende" che da un punto di %ista nu!erico
rappresentano per l$industria italiana il GG"7H del totale =P> non hanno
.uasi !ai le co!peten-e nA la (or-a (inan-iaria per in%estire
!assiccia!ente in ricerca e s%iluppo. 2e nostre a-iende in genere
reali--ano .uella che %iene detta inno%a-ione incre!entale" cio# il tipo di
inno%a-ione in cui i progressi sono reali--ati per piccoli passi. &er essere
attori nella green econo!5 e per recuperare il terreno perduto in alcune
(iliere rispetto altri siste!i industriali occorre reali--are l$inno%a-ione
attra%erso grandi salti tecnologici" in grado di creare prodotti total!ente
di%ersi da .uelli esistenti. 2$inno%a-ione incre!entale # sostenibile per la
piccola i!presa perchA i capitali e gli s(or-i organi--ati%i in gioco
possono essere gestiti bene da piccole organi--a-ioni" !entre la
co!peti-ione sui !ercati oggigiorno presuppone disponibilit) di capitali e
grandi co!peten-e tecnicoJscienti(iche. Se in .uesta situa-ione si %uole
percorrere il !odello green econo!5" .uesti due ostacoli de%ono essere
ri!ossiK ci8 pu8 a%%enire se le a-iende au!entano la loro di!ensione
tro%ando pi< (acil!ente (inan-ia!enti" e se le a-iende possono ac.uisire
co!peten-e tecnicoJscienti(iche. &oichA (inan-iare diretta!ente le
i!prese non # attual!ente per!esso" il pri!o percorso de%e essere
seguito" !a risultati concreti potranno essere conseguiti sola!ente in
lunghi periodi di te!po" considerando anche la tradi-ionale resisten-a
degli i!prenditori italiani a (ondere le loro piccole i!prese. Il secondo
percorso" in deter!inate condi-ioni" pu8 dare risultati pi< %eloce!ente del
pri!o. 2$incre!ento di co!peten-e tecnicoJscienti(iche # stato reali--ato
in alcuni distretti industriali" do%e una !oltitudine di piccole e !edie
i!prese si sono date una politica insie!e industriale ed a!bientale" e si
sono poste degli obietti%i da reali--are. &er ese!pio nel distretto della
cera!ica di Sassuolo =7>" negli ulti!i anni ci sono stati note%oli
!igliora!enti in senso a!bientale" deri%anti da !igliora!enti sia di
processo" che di prodotto. &er .uanto riguarda il processo # stata
perseguita l$e((icien-a energetica e l$e((icien-a nell$uso della risorsa
ac.uaK %aria-ioni nel processo sono state introdotte per poter utili--are nel
ciclo i !onoscopi ed i tubi catodici di %ecchi tele%isori a%%iati al riciclo" e
si sta a((rontando adesso il proble!a a!bientale dato dalla logistica delle
!aterie pri!e e dei prodotti (initi. Inoltre sono stati studiati prodotti nuo%i
con relati%i ca!bia!enti nel ciclo di produ-ione tradi-ionale" che sono
oggi nella (ase di preJindustriali--a-ione e che sono tutti coperti da
bre%etto. In (uturo %erranno co!!erciali--ate piastrelle autopulenti *nano
!ateriali," piastrelle con propriet) antibatteriche" piastrelle in grado di
con%ertire la luce incidente in energia elettrica. ? un caso ese!plare di
applica-ione di principi di green econo!5K una serie di a-iende
general!ente piccole e !edie perseguono insie!e obietti%i a!bientali
ottenuti attra%erso lo s%iluppo di nuo%i prodotti e di nuo%i procedi!enti di
produ-ione. I costi sono relati%a!ente contenuti dato il gran nu!ero di
a-iende partecipanti al progra!!a" !entre le co!peten-e %engono
ac.uisite all$esterno collegandosi in !odo pro(icuo e continuati%o" non
occasionale" con uni%ersit) e centri di ricerca. Il risultato # sostenibile sia
dal punto di %ista a!bientale" sia dal punto di %ista econo!ico" sia in una
prospetti%a strategica" risultandone poten-iato un settore per il .uale si
pro(ila%a la !inaccia di istalla-ioni produtti%e e concorrenti nei paesi
e!ergenti. 'sistono natural!ente altri ese!pi di .uesto tipo nei distretti
italiani" do%e il tradi-ionale siste!a di i!prese ha tro%ato ragioni di
collabora-ione" oltre che nella di%isione del la%oro" anche su te!i
a!bientali e delle politiche industriali.
0i%ersa # la situa-ione per a-iende non locali--ate in distretti" anche se
negli ulti!i anni" co!e conseguen-a della crisi e della ricerca di politiche
della .ualit)" le a-iende distrettuali si sono aperte e collaborano pi< di
pri!a con a-iende esterne ai distretti. ;el caso di a-iende non locali--ate
in distretti per8 potrebbe risultare i!portante l$a-ione di associa-ioni
i!prenditoriali" co!e risulta dall$e%olu-ione del progra!!a /esponsible
Care" gestito da Lederchi!ica =I>. Con .uesto progra!!a" or!ai in %igore
da .uasi 20 anni" una parte delle i!prese chi!iche italiane *.uelle che
partecipano %olontaria!ente al progra!!a sono attual!ente 170, si #
i!pegnata in un !igliora!ento continuo delle e!issioni e dell$uso
e((iciente delle risorse. I risultati" special!ente se considerati rispetto
all$anno ini-iale" sono note%oli. ;A /esponsible Care # sola!ente un
progra!!a teso a !igliorare il processo" perchA nel progra!!a
la &roduct SteFardship # la parte che pro!uo%e la gestione responsabile
del prodotto lungo l$intero ciclo di %ita" al (ine di !igliorare le presta-ioni"
la sicure--a e per ridurre il suo i!patto sull$a!biente. 7uesto progra!!a
# un tipico ese!pio di co!e a-iende non agglo!erate" co!e lo sono
general!ente le a-iende chi!iche" possono gestire un ca!bia!ento %erso
un$econo!ia %erde" in .uesto caso su base %olontaria e sen-a incenti%i"
essendo data la sostenibilit) econo!ica dal co!porta!ento proatti%o delle
i!prese" che ha per!esso di diluire gli in%esti!enti in un lungo arco di
te!po.
2o Stato" le Autorit) locali e la green econo!5
&er poter (a%orire la green econo!5 lo Stato de%e perseguire deter!inate
politiche industriali. 0ata la attuale situa-ione italiana" # necessario un
coordina!ento tra le ini-iati%e statali e .uelle degli enti locali" in pri!o
luogo le /egioni" per (ar sB che ai di%ersi li%elli istitu-ionali non %engano
elaborati progra!!i contraddittori sia dal punto di %ista dei contenuti" sia
dal punto di %ista delle priorit). 2o Stato pu8 (a%orire la collabora-ione tra
i!prese ed uni%ersit) ed enti di ricerca" pu8 !ano%rare la le%a (iscale per
(a%orire la collabora-ione tra i!prese" oltre ad incenti%are o disincenti%are
le ini-iati%e dei pri%ati. 2o Stato ha poi il co!pito di %alutare bene e
graduare gli incenti%i" che in alcuni settori sono necessari. Stato" 'nti
2ocali ed associa-ioni i!prenditoriali potrebbero %alutare insie!e .uali
sono le (iliere prioritarie da di(endere9 anche in un !o!ento co!e .uello
attuale" caratteri--ato da risorse scarse" il coordina!ento tra autorit)
centrali e locali pu8 otti!i--are i (inan-ia!enti e le ini-iati%e.
/ecente!ente # stata appro%ata la legge 200GU33 =G> riguardante le reti di
i!presa" che # un ese!pio di co!e l$a-ione legislati%a possa (acilitare in
teoria l$approccio %erso la green econo!5.

2e reti di i!presa e la 2egge 200GU33
2e reti di i!presa sono costituite dall$insie!e delle i!prese che
aderiscono ad un contratto di rete" col .uale gli i!prenditori perseguono
lo scopo di accrescere" indi%idual!ente" e colletti%a!ente" la propria
capacit) inno%ati%a e la propria co!petiti%it) sul !ercato. 2e &MI che
scelgono di partecipare ad una rete possono costituire e dar %ita a
collabora-ioni tecnologiche o co!!erciali" con a-iende della stessa (iliera
produtti%a o di (iliere di%erse" al (ine di ac.uisire !aggiore (or-a
contrattuale" age%ola-ioni a!!inistrati%e" (inan-iarie o per perseguire
progra!!i di ricerca e s%iluppo. 2e reti possono essere (or!ate da piccole
a-iende atti%e nello stesso seg!ento di (iliera" oppure possono essere
(or!ate da una grande a-ienda con una serie di piccole i!prese. 'sistono
reti di i!presa (or!ate da a-iende su base territoriale *e in .uesto caso la
tradi-ionale cooJpetition delle a-iende distrettuali si tras(or!a in
coopera-ione," reti tra a-iende che operano in un deter!inato settore" reti
di a-iende concorrenti che decidono di cooperare per la con.uista di
!ercati esteri" restando concorrenti in Italia. 2a cosa i!portante che pu8
a%ere in(luen-a nell$approccio alla green econo!5 # il tentati%o di
au!entare la !assa critica" sia per l$organi--a-ione della rete" sia perchA
col te!po nella rete possono a%%enire cessioni e ac.uisi-ioni di i!prese.
Ci8 porterebbe" in prospetti%a" a risol%ere uno dei proble!i delle i!prese
italiane" la di!ensione troppo piccola. &er .uanto riguarda il lato
(inan-iario le i!prese della rete" au!entata la !assa critica" do%rebbero
essere pi< (orti nei con(ronti delle bancheK inoltre nella 2egge 200GU33 c$#
un !eccanis!o che (a%orisce le i!prese che hanno sottoscritto il contratto
di rete. ? pre%ista un$age%ola-ione (iscale in (a%ore delle i!prese della
rete" che consiste nella sospensione di i!posta di cui possono (ruire gli
utili di eserci-io accantonati ad apposita riser%a e destinati alla
reali--a-ione di in%esti!enti pre%isti dallo stesso contratto di rete. 7uesto
di((eri!ento di i!posta non # la detassa-ione in cui a%e%ano sperato
ini-ial!ente gli i!prenditori" !a # stato appro%ato dalla Co!!issione
'uropea che" con decisione C*2010,IG3G del 2PU1U2011*10," lo ha ritenuto
non assi!ilabile ad un aiuto di Stato. Se!brerebbe che la 200GU33 possa
rendere pi< (acile il ca!!ino delle i!prese %erso l$approccio green
econo!5" a%endo in teoria la possibilit) di incre!entare" anche se sul
lungo periodo" la di!ensione a-iendale" di (a%orire il (inan-ia!ento delle
i!prese" di pro!uo%ere progra!!i di coopera-ione (inali--ati alla ricerca
e s%iluppo. 2$elabora-ione di leggi ben (atte # per8 uno degli aspetti del
proble!a" essendo costituito l$altro da una giusta risposta degli
i!prenditori alle (acilita-ioni legislati%e.
2a C;A di Rorino ha reali--ato una ricerca tra!ite .uestionario =11>"
sull$atteggia!ento delle i!prese nei con(ronti delle reti. ? stata elaborata
un$analisi S^OR sulle i!prese interessate a collabora-ioni" i cui risultati
sono riportati nel seguito.

Ligura 1 J Analisi S^OR delle i!prese torinesi interessate alla rete
Lonte9 C;A" Rorino

0i seguito # riportata la di!ensione delle i!prese che hanno partecipato
alla ricerca *un totale di N0 i!prese," da cui risulta che la ricerca ha
operato in a!biente di i!prese !icro pi< che piccole.

Ligura 2 J Analisi di!ensionale delle i!prese

Lonte9 C;A" Rorino

? interessante co!prendere cosa (arebbero gli i!prenditori se a%essero
l$opportunit) di agire all$interno di una rete9 solo il 3PH crede
nell$e((etti%a possibilit) della rete di au!entare le opportunit) di scelte
a-iendali" !entre per il P4H .uesto non a%%err).
Rabella 1 J Op-ioni date dalla rete


Lonte9 C;A" Rorino

2a risposta pi< classica" che continua!ente gli i!prenditori danno sia nel
caso in cui nei distretti si cercano collabora-ioni particolari" sia nel caso di
partecipa-ione ad altri siste!i di i!presa" co!e per ese!pio le Aree
'cologica!ente Attre--ate =12>" # la paura di perdere la propria
autono!ia. 7uesta risposta" data nel 2PH dei casi *cui si potrebbe unire il
12H che non %uol discutere le proprie strategie," tradisce il grande
indi%idualis!o degli i!prenditori italiani e la considera-ione particolare
che essi hanno della loro a-ienda co!e di un siste!a chiuso" anche in un
periodo di globali--a-ione" do%e esistono seri rischi di sco!parsa per le
piccole i!prese. 2a di((icolt) a %alutare la capacit) e l$a((idabilit) degli
altri co!ponenti la rete tro%a un riscontro nella paura di co!porta!enti
opportunistici da parte dei partner. Il (atto che un 30H non tro%i chiari i
%antaggi non signi(ica necessaria!ente una bocciatura dell$idea della rete"
!a potrebbe deri%are dalla di((icolt) di rispondere ad una do!anda non
legata ad uno speci(ico progetto" da cui rica%are un$idea pi< precisa degli
e%entuali %antaggi.
&er .uanto riguarda l$attuale s%iluppo delle reti di i!presa" la situa-ione
non # chiara" perchA alcuni co!!entatori !ettono in e%iden-a la bont) del
!odello" !entre altri co!inciano a parlare di (alli!ento =13>. In realt) lo
stru!ento ha delle poten-ialit)" !a %a interpretato" perchA in alcuni casi
pu8 coincidere con la (or!a-ione di un classico consor-io" in altri
potrebbe %era!ente risol%ere situa-ioni a-iendali che attual!ente hanno
scarse prospetti%e. Sar) i!portante l$atteggia!ento con cui gli
i!prenditori si a%%icineranno allo stru!ento9 il successo delle reti non
sar) dato da .uanti aggregati si (or!eranno nei prossi!i anni" !a dalla
bont) dei progetti sottostanti i singoli contratti. 7uanto pi< l$idea intorno
alla .uale si costituisce la rete # buona" tanto pi< (acil!ente la rete a%r)
successo. Inoltre nell$organi--are la rete gli i!prenditori do%ranno e%itare
gestioni troppo burocratiche con au!ento dei costi e rallenta!ento delle
decisioni. 1na buona gestione della rete sar) (acilitata dalla (iducia
reciproca tra i partecipantiK inoltre potrebbero risultare (a%orite le reti
asi!!etriche" cio# le reti in cui una grande a-ienda si lega ad a-iende
di!ensional!ente pi< piccole. In .uesto caso sarebbe possibile lo
sca!bio di esperien-e di%erse e di !odelli organi--ati%i di%ersi" !entre la
partecipa-ione di una grande i!presa pu8 (acilitare la scelta della rete di
i!pegnarsi in prodotti nuo%i o in atti%it) di ricerca e s%iluppo per la
chiusura delle (iliere %erdi. In .uesto caso lo stru!ento rete ac.uisterebbe
ancora pi< %alore ai (ini dell$approccio green econo!5.

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Ecodem J A!bientalisti per il &artito 0e!ocratico dal 1N (ebbraio 2008 # lCorgani--a-ione na-ionale di
area PD che si occupa di ambientalismo.
Storia J ;el no%e!bre 200P" la nascita del !o%i!ento 'cologisti per lC1li%o diede a%%io al percorso di
uni(ica-ione delle co!ponenti di ispira-ione ambientalista presenti nei due principali partiti della coali-ione
di centroJsinistra italiana *Democratici di Sinistra e Margherita, o che a%e%ano dato %ita a !o%i!enti
politici autono!i. Rra .uesti" lCassocia-ione Mo%i!ento 'cologista" pro!ossa nel 2002 da Massimo
Scalia" Gianni Mattioli e altri esponenti dellCa!bientalis!o in buona parte pro%enienti dallCesperien-a della
Federazione dei Verdi.
;ella pri!a%era 2007" con la pubblica-ione del Mani(esto degli a!bientalisti per il &artito 0e!ocratico %enne
costituito il Loru! degli a!bientalisti per il &artito 0e!ocratico dal .uale ha poi preso %ita il gruppo degli
'cologisti 0e!ocratici *'co0e!,. 7uestCulti!o ha .uindi partecipato atti%a!ente alla costituente del &0 in
.ualit) di pro!otore della lista XA!biente" Inno%a-ione" 2a%oroX.
'sponenti
Rra gli aderenti ad 'cologisti 0e!ocratici si anno%erano alcuni esponenti di spicco dellCa!bientalis!o italiano
degli anni ottanta e no%anta" pro%enienti in parte da Margherita e 0S" in parte da associa-ioni ecologiste
co!e Legambiente" Sinistra 'cologista e Mo%i!ento 'cologista. Rra i no!i sono inclusi .uelli di /oberto
0ella Seta" Francesco Ferrante" Gianni Mattioli" Ermete Realacci" Edo Ronchi e Massimo Scalia.
V
Statto
G gennaio 200G"
Art. 1
Costitu-ione e scopi
2$Associa-ione degli 'cologisti 0e!ocratici # una associa-ione politica ecologista
che intende rappresentare e pro!uo%ere l$a!bientalis!o politico ri(or!ista.
4li 'cologisti 0e!ocratici si ispirano a un a!bientalis!o che (onda i propri
princBpi" le proprie analisi" le proprie proposte" su basi ra-ionali" nella con%in-ione
che una conoscen-a se!pre pi< di((usa" una scien-a libera e responsabile" il
costante ri(eri!ento al principio di precau-ione" siano condi-ioni indispensabili per
a((rontare i grandi proble!i a!bientali oggi in ca!po.
2$associa-ione degli 'cologisti 0e!ocratici" riconoscendo che l$a!bientalis!o ri(or!ista # una delle culture
politiche (ondanti del &artito 0e!ocratico" stabilisce rapporti con il &d co!e pre%isto dall$articolo 30 dello
Statuto del &artito 0e!ocratico.
4li 'cologisti 0e!ocratici sono aperti all$adesione di tutte le persone e ai gruppi
interessati all$a((er!a-ione delle idee e dei principi della sostenibilit) a!bientale
co!e criterio irrinunciabile per un benessere e un progresso autentici.
4li 'cologisti 0e!ocratici sono i!pegnati per a((er!are nella politica le ragioni
dello s%iluppo sostenibile9 uno s%iluppo che soddis(i i bisogni !ateriali" culturali"
sociali delle persone e delle co!unit) e garantisca i diritti delle (uture genera-ioni"
sen-a co!pro!ettere lCa!biente" il cli!a" le risorse naturali del nostro pianeta e
an-i %alori--ando la .ualit) a!bientale co!e un (attore cruciale del benessere
econo!ico e sociale.
&er gli 'cologisti 0e!ocratici un pi< e.uo accesso alle risorse e alle opportunit) di
s%iluppo costituisce una base decisi%a" in un !ondo che di%enta se!pre pi<
XpiccoloX e interdipendente" per la sicure--a" la pace" la con%i%en-a ci%ile (ra i
popoli. &er a%ere un (uturo degno e desiderabile lCu!anit) de%e i!parare a (are di
pi< e !eglio con !eno9 con !inore in.uina!ento" con !inore consu!o di risorse
naturali e di energia" con !inore produ-ione di ri(iuti. Solo cosB" attra%erso un
i!pegno co!une che %eda in particolare i popoli pi< ricchi adottare stili di %ita e di
consu!o !eno dissipati%i" sar) possibile scon(iggere la po%ert)" la (a!e" e al te!po
stesso sal%aguardare gli e.uilibri ecologici" a co!inciare da .uelli cli!atici"
indispensabili per il benessere e (orse per la stessa sopra%%i%en-a della specie
u!ana.
&er li Ecoloisti Democratici una nuova politica che si volia autenticamente
riformista non pu' non avere al centro anche l(ambiente. 7uesta necessit) # tanto pi<
(orte ed urgente in Italia9 do%e si pongono proble!i a!bientali di inusuale aspre--a J dall(illealit
ambientale dell(abusivismo edilizio o delle ecomafie, al dissesto idroeoloico,
alla morsa dell(inquinamento che attanalia le nostre citt $, e do%e dCaltra parte la
.ualit) a!bientale # un ele!ento decisi%o di una rete (itta e pre-iosa di econo!ie dal (orte radica!ento
territoriale e dallo spiccato %alore i!!ateriale" nonchA della coesione sociale e della stessa identit) na-ionale
Art.2
Stru!enti
)n coerenza con le proprie finalit l(Associazione deli Ecoloisti Democratici#
$ promuove e svole elaborazione prorammatica e iniziative politiche*
$ partecipa ad incontri, conferenze e ad oni altra manifestazione, oranizzate in ambito locale, nazionale
ed internazionale*
$ svole attivit editoriali di informazione e divulazione*
$ promuove e oranizza attivit di formazione e oni altra iniziativa utile al perseuimento dei propri
sociali%

Art. 3
Adesione indi%iduale
+(adesione all(Associazione deli Ecoloisti Democratici , libera e aperta ali italiani e ali stranieri che
vivono in )talia, senza distinzione di sesso, razza, reliione%
-utti hanno facolt di iscriversi allAssociazione e di portare il proprio contributo, secondo disponibilit
e capacit, nelle scelte e alle attivit dellassociazione% +iscrizione comporta laccettazione delle norme
del presente .tatuto e il versamento della quota associativa annuale% Annualmente il Direttivo !azionale
stabilisce le quote di adesione, differenziate per i soci individuali e per i soci collettivi%
Art. 4
Adesioni colletti%e
&ossono richiedere lCadesione all$Associa-ione degli 'cologisti 0e!ocratici associa-ioni na-ionali" associa-ioni
locali" co!itati di cittadini" circoli e strutture di base di associa-ioni na-ionali e !o%i!enti.
2e richieste di adesione colletti%a sono accolte dall$'secuti%o ;a-ionale" e%entual!ente dCintesa con il
rispetti%o Co!itato /egionale" che stabilisce anche (or!e e !odalit) di partecipa-ione alla %ita
dellCAssocia-ione e dei suoi organis!i.
Ambientando , lassociazione iovanile dellAssociazione deli Ecoloisti Democratici% /a
autonomia di proposta e li iscritti ad Ambientando sono automaticamente iscritti anche allAssociazione
deli Ecoloisti Democratici, se lo dichiarano al momento delladesione, accettando tutte le reole di
entrambi li statuti% )l presidente di Ambientando, trasmette con cadenza semestrale, lelenco deli
iscritti che hanno aderito anche ali Ecoloisti Democratici%
Art. N
0iritti e do%eri dei soci
I soci indi%iduali e colletti%i partecipano" secondo le regole stabilite dallo statuto" ad ogni li%ello della %ita
de!ocratica dellCAssocia-ione. I soci indi%iduali e colletti%i contribuiscono alla (or!a-ione e al sostegno delle
proposte e delle atti%it) dellCAssocia-ione.
I soci indi%iduali e colletti%i hanno diritto allCin(or!a-ione sulle decisioni e sulle ini-iati%e assunte dagli organi
dellCAssocia-ione ai di%ersi li%elli. Il (un-iona!ento degli organi dirigenti assicura trasparen-a e partecipa-ione
nellCassun-ione delle decisioni. I soci colletti%i si i!pegnano a (ornire ai propri aderenti la pi< a!pia
in(or!a-ione sulle proposte" le atti%it) e le ini-iati%e dellCAssocia-ione e a (a%orire la loro lCadesione
indi%iduale.
Art. P
Asse!blea ;a-ionale
+(Assemblea nazionale , composta dai deleati dei circoli e dai membri di diritto, secondo quanto
disposto dal 0eolamento conressuale, nel rispetto della consistenza oranizzativa delle strutture locali e
di una paritaria rappresentanza di enere%
+(Assemblea !azionale , convocata di norma oni due anni, per aiornare li orientamenti e li
obiettivi dell(Associazione e per l(elezione deli orani dirienti%
Il 0iretti%o na-ionale con%oca lCAsse!blea e %ara il /egola!ento congressuale.
Asse!blee na-ionali straordinarie possono essere con%ocate per delibera-ione del Consiglio na-ionale
appro%ata dal N0H T1 dei suoi co!ponenti o su richiesta di 1U3 delle Associa-ioni regionali che rappresentino
1UN degli iscritti o di 1U3 dei Circoli.
Art. 7
Orani dellAssociazione
.ono orani nazionali dellAssociazione#
lAssemblea !azionale
il Consilio !azionale
il Colleio dei 1aranti
)l Direttivo !azionale
lEsecutivo !azionale
)l Direttore 1enerale2la Direttrice 1enerale
)l &residente !azionale2la &residente !azionale
)l -esoriere2la -esoriera
)l Consilio !azionale , lorano di direzione dellAssociazione, , eletto dallAssemblea !azionale dei
deleati, ne fanno parte di diritto tutti i coordinatori dei Circoli, nonch3 i &residenti e i Direttori
0eionali%
Assicura la pi4 ampia partecipazione deli iscritti alle principali scelte politico$prorammatiche tra
unAssemblea nazionale e laltra e svole le funzioni di orano di rappresentanza enerale della base
associativa%
)l Direttivo !azionale assume le decisioni relative alliniziativa politica e prorammatica
dellAssociazione, indica le linee di attivit e le priorit di lavoro dellEsecutivo !azionale, stipula patti e
accordi, assume le determinazioni di ordine amministrativo e patrimoniale dellAssociazione, ne approva
i bilanci% E eletto dallAssemblea !azionale e ne fanno parte di diritto i &residenti 0eionali%

)l Colleio dei 1aranti , eletto dalla Assemblea !azionale e partecipa alle riunioni del Direttivo
!azionale* elee al suo interno un presidente, si dota di un reolamento al fine di arantire il rispetto
del presente statuto.
2$'secuti%o ;a-ionale assicura il (un-iona!ento dell$Associa-ione sulla base degli indiri--i del 0iretti%o
;a-ionale. S%olge le (un-ioni di gestione politica e organi--ati%a dell$Associa-ione.
In particolare9 coordina il lavoro di eventuali ruppi tematici, arantisce i rapporti con le associazioni
territoriali, propone e oranizza le iniziative pubbliche nazionali anche di tipo editoriale, discute ed
approva le posizioni politiche dellAssociazione su questioni e temi urenti '$ eletto dal 0iretti%o
;a-ionale.
IlUla &residente na-ionale # elettoUa dal 0iretti%o ;a-ionale" # co!ponente di diritto dell$'secuti%o ;a-ionale"
rappresenta l$associa-ione" con%oca e presiede gli organis!i dirigenti e ne assicura il regolare (un-iona!ento.
&u8 essere a((iancato da uno o pi< +icepresidenti.
Il 0irettoreUla 0irettrice generale # elettoUa dal 0iretti%o ;a-ionale ed # co!ponente di diritto dell$'secuti%o
na-ionale. Coordina l$atti%it) interna dell$associa-ione. In assen-a delUdella &residente na-ionale" s%olge
(un-ioni %icarie co!presa la rappresentan-a legale dellCAssocia-ione.
Il ResoriereUla Resoriera # elettoUa dal 0iretti%o ;a-ionale su proposta delUdella &residente e del 0irettoreUdella
0irettrice. '$ responsabile degli aspetti a!!inistrati%i e (inan-iari dell$organi--a-ione.
Art% 5
Oranizzazione locale e reionale
) soci individuali si oranizzano nei Circoli dellAssociazione%
) Circoli possono essere 6territoriali7 8 di quartiere, cittadini, provinciali $,
6tematici7 8 areazioni sulla base di interessi comuni 8, o d 6ambiente7 8
nei luohi di lavoro, studio%
)l numero di soci necessario per costituire un circolo , fissato dal Direttivo
!azionale con apposito reolamento%
Sono espressioni decentrate dell$Associa-ione le Associa-ioni regionali" le Associa-ioni delle &ro%ince
Autono!e M che sono organi--ate co!e le Associa-ioni regionali e ne hanno gli stessi poteri J ed i Circoli.
2e Associa-ioni regionali sono autono!e per .uanto concerne il loro a!bito territoriale" si organi--ano sul
territorio regionale secondo autono!e decisioni e operano nel rispetto delle (inalit) e degli intenti del presente
Statuto.
0i nor!a gli organi dirigenti delle Associa-ioni regionali hanno !odalit) di ele-ione e s%olgono co!piti
analoghi a .uelli dei corrispondenti organi na-ionali e (un-ionano con le !edesi!e !odalit). 'ssi sono9
Consiglio /egionale eletto dalla Asse!blea /egionale" l$'secuti%o regionale e ilUla &residente regionale eletti
dal Consiglio /egionale. IUle &residenti regionali hanno la rappresentan-a legale dellCAssocia-ione regionale.
2$Asse!blea regionale # co!posta dai delegati dei Circoli secondo .uanto disposto dal /egola!ento
congressuale appro%ato dal Consiglio /egionale" nel rispetto della consisten-a organi--ati%a delle strutture
locali e di una paritaria rappresentan-a di genere.
2CAsse!blea regionale # con%ocata di nor!a ogni due anni" per aggiornare gli orienta!enti e gli obietti%i
dellCAssocia-ione e per lCele-ione degli organi dirigenti e pu8 decidere e%entuali !odi(ica-ioni nella struttura"
nella ele-ione e nella deno!ina-ione degli organi dirigenti dellCAssocia-ione regionale.
Asse!blee /egionali straordinarie possono essere con%ocate per delibera-ione del Consiglio /egionale
appro%ata dal N0H T1 dei suoi co!ponenti o su richiesta di 1U3 dei Circoli che rappresentino 1UN degli iscritti.
Sono base associati%a delle Associa-ioni regionali tutti i soci che ricadono nel loro a!bito territoriale.
&er costituire un Circolo , necessaria laffiliazione allAssociazione nazionale, da rinnovare annualmente,
previo consenso del &residente reionale di appartenenza%
)n caso di mancato consenso, i promotori del Circolo possono ricorrere al Consilio 0eionale che decide
sullaffiliazione%
)l Circolo assume la denominazione di 6Ecoloisti Democratici7 seuita dalla indicazione del territorio o
della citt o del quartiere, o dell(ambito tematico o di lavoro o di studio%
) Circoli sono a qualsiasi titolo direttamente responsabili delle scelte e delle iniziative dell(Associazione
intraprese nei rispettivi territori% Oni circolo locale elee un proprio coordinatore 9ed eventuali altri
orani esecutivi:, che fa parte di diritto del Consilio nazionale e del Consilio reionale%
Art. G
Lun-iona!ento organis!i dirigenti
2e !odalit) di decaden-a di un !e!bro del Consiglio ;a-ionale o 0iretti%o ai %ari li%elli %engono stabilite
dagli stessi con la !aggioran-a di 2U3.
Il Co!itato 0iretti%o ai %ari li%elli e il Consiglio na-ionale dell$Associa-ione possono cooptare nuo%i !e!bri
in au!ento o in sostitu-ione di .uelli decaduti o re%ocati. 2e coopta-ioni possono essere (ino ad 1U4 in
sostitu-ione e (ino a 1U4 in au!ento e purchA nell$insie!e non si superi il N0H dei !e!bri eletti dal Congresso.
Art%;<
Modalit di votazione
+e decisioni deli orani dirienti avvenono normalmente mediante votazione
palese%
.i ricorre allo scrutinio sereto qualora lo richieda il =<> dei presenti%
Art% ;;
Decadenza di un socio o di una base associativa
Un socio, un Circolo o una base associativa decadono per dimissioni, mancato
rinnovo della tessera o della adesione annuale%
Art.12
'spulsione di un socio
Il 0iretti%o na-ionale pu8 decidere lCespulsione di un socio per gra%i e !oti%ate ragioni di indegnit) !orale
.ualora il co!porta!ento del socio sia in contrasto con i princBpi e le (inalit) dell$Associa-ione o ne
danneggino gra%e!ente l$i!!agine e gli obietti%i.
Il socio espulso pu8 (are ricorso per iscritto al Collegio dei 4aranti entro 30 giorni dalla co!unica-ione scritta
di espulsione.
Il Collegio dei 4aranti de%e (or!ulare risposta !oti%ata entro P0 giorni.
Art.13
Sciogli!ento di organis!i dirigenti
2o sciogli!ento degli organis!i dirigenti na-ionali e la loro sostitu-ione pu8 essere decisa da un$asse!blea
na-ionale straordinaria con%ocata dal &residente su richiesta di al!eno 1U3 delle Associa-ioni regionali" che
rappresentino 1UN degli iscritti" o di 1U3 dei Circoli. Su proposta !oti%ata dell$'secuti%o ;a-ionale" il 0iretti%o
na-ionale pu8 deliberare lo sciogli!ento degli organis!i dirigenti di una associa-ione regionale.
2$'secuti%o ;a-ionale" nella sua pri!a riunione successi%a alla delibera di sciogli!ento" designa un
Coordinatore regionale" (ornito di pieni poteri co!preso .uello della rappresentan-a legale dell$Associa-ione.
)l Coordinatore ha il compito di arantire la continuit operativa dellAssociazione 0eionale e di
preparare un(Assemblea reionale straordinaria per lelezione dei nuovi orani direttivi da tenersi entro
tre mesi dal provvedimento di sciolimento% Con lelezione dei nuovi oranismi dirienti il Coordinatore
cessa dalla carica% Avverso al provvedimento di sciolimento di cui al primo comma pu' essere proposto,
entro trenta iorni dalla sua comunicazione, ricorso al Colleio dei 1aranti, i quali decidono per la
conferma o lannullamento entro quaranta iorni% )l ricorso non ha effetti sospensivi%
Su proposta !oti%ata dall$'secuti%o ;a-ionale" il 0iretti%o na-ionale" sentito l$'secuti%o regionale di
co!peten-a pu8 deliberare lo sciogli!ento degli organis!i dirigenti di un Circolo. 2$'secuti%o ;a-ionale"
nella sua pri!a riunione successi%a alla delibera di sciogli!ento" d$intesa con ilUla &residente regionale
co!petente designa un Coordinatore del Circolo con pieni poteri. Il Coordinatore ha il co!pito di garantire la
continuit) operati%a del Circolo e di preparare un$Asse!blea straordinaria del Circolo per l$ele-ione di nuo%i
organi diretti%i da tenersi entro tre !esi dal pro%%edi!ento di sciogli!ento. Con l$ele-ione dei nuo%i organis!i
dirigenti il Coordinatore cessa dalla carica. A%%erso il pro%%edi!ento di sciogli!ento di cui al pri!o co!!a
pu8 essere proposto" entro dieci giorni dalla sua co!unica-ione" ricorso al Collegio dei 4aranti i .uali decidono
per la con(er!a o l$annulla!ento entro .uaranta giorni. Il ricorso non ha e((etti sospensi%i.
Art% ;?
0isorse e finanziamenti
Costituiscono risorse e beni strumentali per il funzionamento dell(Associazione
e il sosteno delle attivit#
$ le quote sociali versate dai soci individuali e collettivi*
$ altri contributi dei soci finalizzati a sostenere specifiche attivit* $ contributi
di enti pubblici e fondazioni*
$ contributi da soetti privati come sosteno a specifiche iniziative*
$ li strumenti e le risorse messe a disposizione dai soetti firmatari dei patti o
delle intese, specificatamente individuate%
+(Associazione utilizza tutte le possibilit offerte dalla lee per il sosteno
dell(attivit di comunicazione e dell(editoria%
Art.1N
Oilancio
Il rendiconto econo!ico (inan-iario dell$associa-ione co!prende l$eserci-io sociale che %a dal pri!o gennaio
al 31 dice!bre di ogni anno" de%e in(or!are circa la situa-ione econo!ica e (inan-iaria dell$associa-ione.
2$appro%a-ione del bilancio consunti%o da parte del 0iretti%o ;a-ionale de%e essere e((ettuata entro .uattro
!esi dalla chiusura dell$eserci-io o .ualora ne ricorressero i presupposti entro sei. Il bilancio pre%enti%o %a
appro%ato alla stessa scaden-a del consunti%o. I bilanci appro%ati" oltre ad essere trascritti sul libro %erbali"
saranno depositati presso la sede na-ionale e consultabili da parte di tutti gli associati.
Art. 1P
0urata
2CAssocia-ione degli 'cologisti 0e!ocratici ha la durata necessaria al
consegui!ento degli scopi statutari.
2CAssocia-ione non ha (inalit) di lucro e pu8 richiedere alle istitu-ioni pubbliche
co!petenti i riconosci!enti pre%isti dalla legge alle associa-ioni %olontarie di (atto
e alle onlus.
;el caso di sciogli!ento i beni stru!entali e (inan-iari della Associa-ione %erranno
con(eriti a strutture o atti%it) consonanti con le (inalit) del presente statuto
Art. 17
Modi(iche Statutarie
Il presente Statuto pu8 essere !odi(icato dall$Asse!blea ;a-ionale con %oto a !aggioran-a se!plice.
V
.E0@)A)O
!n !talia l"82# dei $omni % a rischio &rane e all'ioni
=; ennaio =<;?
+o afferma la Coldiretti, secondo cui ((la percentuale sale al B5> in -oscana e +iuria e al
BC> in Emilia 0omana((
Redazione (odem
.E0@)A)O
)erra dei Fochi e !l'a* sitazioni inaccettabili +er l"!talia, la'oriamo +er
migliorare decreto
;D ennaio =<;?
-mbiente, .raga* /)arget 0e +ntino a crescita sostenibile/
;< ennaio =<;?
$hiara .raga , .ereteria !azionale $ Ambiente
)!-E0@).-E
)erra dei &ochi, Realacci* decreto di grande im+ortanza, lo ra1orzeremo con
emendamenti
E ennaio =<;?
)ntervista a Ermete 0ealacci, presidente della Commissione Ambiente e +avori &ubblici
della Camera
Gabriella Radano
&)++O+E
Sto+ al consmo del solo, 'ia de2niti'o dal $onsiglio dei ministri
;D dicembre =<;D
+a soddisfazione del ministro dell(ambiente Orlando# una svolta per il &aese
-gnese Ra+icetta
E@E!-)
Renzi* le +rimarie saranno n re&erendm sl &tro del Paese
F dicembre =<;D
)ntervento di Matteo 0enzi all(incontro (+a reen econom" contro la crisi(
Redazione (odem
&)++O+E
Maltem+o Sardegna, i danni nell"3ristanese* +arla n agricoltore
=; novembre =<;D
Campi allaati, serre distrutte, attrezzi trascinati via da una marea di fano e
acqua, impianti di riscaldamento e irriazione fuori uso%
Redazione (odem
0A..E1!A .-AM&A
3rlando* /Grandi na'i si do'e'a agire/
E novembre =<;D
)ntervista a Andrea Orlando di Davide .calzotto $ )l 1azzettino
-ndrea 3rlando , Direzione nazionale &d
A4';0A &0 I; L'SRA
Festa 4azionale dell"-mbiente
31 ottobre 2013
1na Lesta di((usa
A/RICO2O
E5it6 e la'oro, la s2da del do+o .erlsconi
7 ottobre 2013
2Cinter%ento di Sergio 4entili" Coordinatore del Loru! A!biente &d J lC1nit)

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