Alcuni appunti che sono stati utili alla discussione del 27 luglio 2014 nella
bella cornice della Sala Incontri della SOMS del Cristo.
Mo!ento centrale del po!eriggio" a cui hanno preso pate una trentina di persone" # stato l$inter%ento del dott. &iero Ca%igliasso che ha preso spunto da alcune idee espresse in apertura di incontro dai responsabili 'code! presenti. &articolar!ente signi(icati%a l$atti%it) di recupero energetico partendo da " di %egetali di %ario genere e che sta tro%ando nell$i!pianto di Crescentino *+C, una otti!a pri!a ese!pli(ica-ione. Si tratta in(atti" co!e ci ha ricordato &iero Ca%igliasso" di un$esperien-a pilota che sta riscuotendo successo anche all$estero e di cui ci ha rela-ionato a!pia!ente &iero. Sullo s(ondo" anche gra-ie ai nu!erosi inter%enti dei presenti" tra cui .uello del Consigliere /egionale 0o!enico /a%etti" le opportunit) per i gio%ani in %ista di un loro giusto inseri!ento nel !ondo del la%oro in condi-ioni di tutela propria e di sal%aguardia dell$a!biente. 1n appunta!ento sicura!ente da riprendere e che" per il !o!ento" concludia!o con i ri(eri!enti tecnici di cui sopra. &er il gruppo di coordina!ento 'code! &ier 2uigi Ca%alchini 3. 4reen econo!5 ECODEM Alessandria 6 or!ai opinione larga!ente condi%isa che l$attuale crisi sia non soltanto econo!ica e (inan-iaria !a anche a!bientale e !olti ritengono che .uesta in generale rappresenti il (alli!ento del tradi-ionale !odello econo!ico. 7uest$ulti!o" i!perniato sulla cosiddetta brown economy" si # di (atto basato sullo s(rutta!ento di risorse naturali" a lungo credute in(inite e sulla scarsa atten-ione agli i!patti delle atti%it) antropiche su a!biente" societ) e .ualit) della %ita. +ice%ersa la green economy non solo riconosce i li!iti del pianeta" !a li ri!arca co!e con(ini all$interno dei .uali de%e !uo%ersi il nuo%o !odello econo!ico basato su un uso sostenibile delle risorse ed una ridu-ione drastica degli i!patti a!bientali e sociali" ai (ini di un !igliora!ento generali--ato della .ualit) della %ita. In .uesto senso" la green economy de%e essere %ista co!e un nuo%o !odello econo!ico tout court e non pu8 e non de%e essere considerata se!plice!ente co!e la parte %erde dell$econo!ia. Il concetto # !olto se!plice" le i!plica-ioni !olteplici9 one planet, one economy" il pianeta # solo uno" l$econo!ia anche: ;el panora!a interna-ionale" nu!erose sono le de(ini-ioni di green economy e le strategie e road !aps di cui si sono dotati i %ari organis!i interna-ionali e so%rana-ionali. 0i seguito %erranno bre%e!ente descritte tre delle pi< autore%oli positions riguardo la green econo!5 *1;'&" OCS'" Co!unit) 'uropea," con un !aggior dettaglio riser%ato ai key findings dell$1;'&" che se!pre pi< si stanno ponendo co!e punto di ri(eri!ento interna-ionale. 6 opportuno precisare che le %arie de(ini-ioni sostan-ial!ente concordano sul (atto che la green economy !ira a !igliorare la .ualit) della %ita di tutto il genere u!ano" riducendo le disuguaglian-e nel lungo ter!ine" e intanto non esponendo le genera-ioni (uture ai preoccupanti rischi a!bientali e a signi(icati%e scarsit) ecologiche =1>. ' anche se l$OCS' parla di crescita %erde" e non di economia verde" # opinione se!pre pi< di((usa che .ueste de(ini-ioni non solo non debbano essere !esse in contrapposi-ione l$una con l$altra" !a che crescita %erde ed econo!ia %erde %adano an-i essen-ial!ente nella stessa dire-ione. ? opportuno precisare anche che la de(ini-ione di green economy *o green growth, non sostituisce .uella di s%iluppo sostenibile" !a ne di%iene un necessario passaggio9 la sostenibilit) ri!ane un (onda!entale obietti%o a lungo ter!ine" !a per arri%arci bisogna la%orare %erso un@econo!ia %erde. In .uesto senso la green economy # il !e--o e il (ine di se stessa" poichA co!e stru!ento *e .uindi il !e--o, attuati%o dello s%iluppo sostenibile di%enta una (ase di transi-ione" la %ia per gestire il ca!bia!ento %erso un !odello di s%iluppo sostenibile e" allo stesso te!po" conduce ad un nuo%o !odello econo!ico *e .uindi il (ine, stabil!ente sostenibile. &er co!piere tale transi-ione" occorre che %i siano delle speci(iche condi-ioni .uali regola!enti na-ionali speci(ici" politiche ad hoc" so%%en-ioni e incenti%i di sostegno" in%esti!enti" che ride(iniscano in !odo pro(ondo il tessuto istitu-ionale interna-ionale con una nuo%a governance globale. Uneconomia verde riconosce e investe nel capitale naturale, considerando la biodiversit come il tessuto vivente proprio di questo pianeta, che contribuisce al benessere umano e fornisce le economie di risorse preziose sotto forma di servizi elariti ratuitamente. 7uesto cosiddetto ecosiste!a di ser%i-i # rappresentato principal!ente in natura da beni pubblici" che sono in%isibili econo!ica!ente" e per .uesto !oti%o sotto%alutati e !al gestiti. 1na giusta econo!ia" in .uesto caso da%%ero %erde" sti!a il %alore econo!ico di .uesti ecosiste!i e li introduce" cosB co!e gli altri beni" nel !ercato econo!ico. /isorse naturali co!e (oreste" laghi" -one u!ide e bacini (lu%iali sono co!ponenti essen-iali del capitale naturale ed assicurano la stabilit) del ciclo dellCac.ua e dei suoi bene(ici per lCagricoltura e per le (a!iglie" il ciclo del carbonio e il suo ruolo nella !itiga-ione del cli!a" la (ertilit) del suolo e il suo %alore per la produ-ione delle colture" i !icrocli!i locali per gli habitat. Alcuni paesi hanno raggiunto li%elli ele%ati di s%iluppo u!ano" !a spesso a scapito del loro capitale naturale e della loro .ualit) a!bientale" pregiudicata !olto spesso dalle alte e!issioni di gas serra. 2a s(ida per .uesti paesi # .uella di ridurre la loro i!pronta ecologica sen-a co!pro!ettere il proprio benessere. Altri paesi !antengono ancora relati%a!ente bassa l$i!pronta ecologica" !a hanno bisogno di !igliori li%elli di benessere. 2a loro s(ida # .uella di riuscir%i sen-a au!entare drastica!ente la propria i!pronta ecologica. Co!e !ostra la (igura 1" una di .ueste due s(ide coin%olge .uasi ogni na-ione" e global!ente" tutti i paesi sono !olto lontani dal raggiungere unCecono!ia %erde. ecode!DalessandriaEalice.it Statuto e in(o su9 FFF.ecologistide!ocratici.it
&ri!o allegato9 ;uo%e co!peten-e pro(essionali per %incere la s(ida della green econo!5 2a transi-ione %erso un$econo!ia sostenibile ed e((iciente nell$uso delle risorse naturali a%r) e((etti per%asi%i nell$econo!ia e co!porter) i!portanti tras(or!a-ioni nel !ercato del la%oro e nella stessa %ita delle persone. 4li e((etti sulla crescita e sull$occupa-ione dipenderanno dalla capacit) di anticipa-ione dei (abbisogni di nuo%e co!peten-e pro(essionali e dalla !essa in ca!po di politiche integrate d$in%esti!ento in (or!a-ione e inno%a-ione In una recente indagine condotta a li%ello europeo1 oltre il G0H delle piccole e !edie i!prese *&MI, dichiara di a%er reali--ato al!eno un$a-ione per !igliorare la propria e((icien-a energetica" !entre l$I0H dichiara che nuo%i in%esti!enti saranno a%%iati nei prossi!i anni. &er il 33H delle &MI inter%istate" si tratta d$inter%enti che assu!ono un %alore prioritario nelle proprie strategie a-iendali. 7uesti e altri segnali ci dicono che la @(ase due$ delle politiche per la green econo!5 # or!ai co!inciata. 2a recente crisi econo!ica ha tutt$altro che indebolito l$i!pegno europeo in ca!po energetico e a!bientale. ;el !ar-o 2010" ancora nel pieno della (ase recessi%a" la Co!!issione 'uropea presenta%a la nuo%a strategia per la crescita *'uropa 2020," proponendo non solo un insie!e di obietti%i e politiche di recupero dalla crisi" !a il disegno di un di%erso !odello di s%iluppo per l$econo!ia europea. 1na strategia a!bi-iosa" di !edioJlungo periodo" che !ette al centro conoscen-a e inno%a-ione" e((icien-a a!bientale" occupa-ione e inclusione sociale2. 'uropa 2020 identi(ica un nu!ero li!itato di obietti%i concreti e !isurabili da raggiungere per il 2020" tra i .uali la sostenibilit) in ter!ini di e((icien-a e rispar!io energetico assu!e un ruolo di tutto rilie%o. In coeren-a con le politiche europee per la sostenibilit) a!bientale ed energetica3" la (or!ula (ortunata del 20J20J20 # di%entata la linea guida per lo s%iluppo sostenibile dell$1nione9 la ridu-ione del 20H delle e!issioni di anidride carbonica rispetto al dato del 1GG0K la copertura attra%erso le (onti rinno%abili del 20H dei consu!i energeticiK il rispar!io del 20H dell$energia utili--ata rispetto ai trend attuali.
Ligura 1 M Obietti%i di e((icien-a energetica 1' Lonte9 04 'nergia" 2011
Mentre la ridu-ione delle e!issioni e la crescita delle energie rinno%abili sono al !o!ento in linea con i targetidenti(icati" il ritardo che si registra in ter!ini di ridu-ione dei consu!i *Ligura 1, ha gi) portato l$1nione a ra((or-are l@i!pegno in .uesto ca!po attra%erso la proposta di una nuo%a diretti%a incentrata sull$e((icien-a energetica4. In aggiunta" la nuo%a 'nerg5 /oad!apN del dice!bre scorso sposta ancora pi< a%anti il traguardo da raggiungere e pre(igura un$'uropa do%e la ridu-ione delle e!issioni cli!alteranti raggiunge l$I0JGNH entro il 20N0. 0i((icile negare dun.ue il (orte co!!itt!ent delle istitu-ioni europee. Ancora nell$ulti!o discorso sullo Stato dell$1nione" Oarroso ha ria((er!ato una %isione dello s%iluppo che intende integrare crescita econo!ica e a!biente" nella con%in-ione che concentrando gli s(or-i sullCinno%a-ione e sulle nuo%e tecnologie" co!prese le tecnologie %erdi" si potranno creare posti di la%oro sostenibiliP. Ma da%%ero # possibile per .uesta %ia conciliare s%iluppo sostenibile e crescita dell$occupa-ioneQ Se la crisi econo!ica se!bra a%er rilanciato le politiche energetiche e a!bientali M in 'uropa !a anche in paesi co!e gli Stati 1niti M la risposta a .uesta do!anda se!bra oggi assu!ere un$i!portan-a cruciale.
&olitiche per la sostenibilit) e sostenibilit) della politica9 la s(ida dei tradeJ o(( &er il !o!ento il consenso dei cittadini europei %erso .ueste scelte # incoraggiante. 2e periodiche indagini condotte da 'urobaro!etro7 negli ulti!i anni" testi!oniano la preoccupa-ione degli 'uropei per i te!i a!bientali. 2a pi< recente" con dati relati%i al luglio dello scorso anno" ci dice ad ese!pio che 2 inter%istati su 3 considerano i ca!bia!enti cli!atici il pri!o e pi< serio proble!a da a((rontare a li%ello europeoK al te!po stesso 3 cittadini su 4 sono con%inti che nA i !ercati nA le istitu-ioni stiano (acendo abbastan-a in .uesta dire-ione. Rutta%ia" e!erge anche co!e gli 'uropei siano !olto otti!isti circa i ritorni positi%i che le politiche a!bientali e co!porta!enti pi< consape%oli nell$uso delle risorse sono in grado di generare" non solo sulla .ualit) della %ita e dell$a!biente" !a anche pi< !aterial!ente sulla crescita econo!ica e l$occupa-ione *Ligura 2,. Saranno presto delusiQ O si tratta di attese ben riposteQ
Ligura 2 M 2a lotta ai ca!bia!enti cli!atici pu8 (a%orire la crescita econo!icaQ Lonte9 Indagine 'urobaro!etro" Speciale 372" 2011
Anche se le politiche !esse in ca!po in 'uropa si ri%olgono a tutte le risorse naturaliI" # chiaro co!e sulla .uestione energetica si giocher) politica!ente la %era partita della sostenibilit). Considerati gli ele%ati e crescenti (abbisogni energetici e la scarsit) delle (onti (ossili disponibili" # .uesto il terreno su cui # possibile ottenere J al!eno poten-ial!ente J i !aggiori %antaggi anche in ter!ini econo!ici. A ben %edere si tratta per8 della stessa ragione che rende ele%ati i rischi di e((etti negati%i sulla produtti%it)" la crescita e l$occupa-ione nella !aggior parte delle econo!ie europee J Italia co!presa. +edia!o perchA. ;on si de%e di!enticare che greening the econo!5" ossia la di((usione di pratiche e produ-ioni che (a%oriscono la sostenibilit) energetica e a!bientale dello s%iluppo" # innan-itutto una politica e non soltanto un processo d$inno%a-ione e ca!bia!ento tecnologico che interessa spontanea!ente l$econo!ia. Co!$# noto" dal punto di %ista econo!ico la sostenibilit) non esclude la tras(or!a-ione o il consu!o dei %alori a!bientali" !a richiede che .uesto a%%enga nei li!iti della capacit) di assi!ila-ione dell$ecosiste!a e in una logica di costoJopportunit) che tenga conto dei %antaggi e degli s%antaggi deri%anti dall$uso delle risorse disponibili. Si tratta .uindi di tener conto del grado M ed e%entual!ente dei te!pi M di riproducibilit) delle risorse utili--ate" cosB co!e delle esternalit)" negati%e e positi%e" connesse alla crescita econo!ica e .uindi anche degli e((etti cu!ulati%i e delle ine%itabili i!plica-ioni per le (uture genera-ioni. In .uesta prospetti%a il dibattito scienti(ico sulle cause delle altera-ioni cli!atiche" siano esse causate dall$uo!o o da (attori naturali" non se!bra decisi%o. 2e attuali caratteristiche dello s%iluppo antropico e la sua %ulnerabilit) di (ronte alla poten-iale pericolosit) del (eno!eno" espongono la popola-ione e i siste!i econo!ici a li%elli di rischio cosB ele%ati da lasciare pochi dubbi sull$opportunit) di !ettere in ca!po tutte le !isure social!ente sostenibili per in%ertire le tenden-e in atto. Rutta%ia" l$introdu-ione di politiche di regola-ione a!bientale o d$incenti%i e disincenti%i alla produ-ione e all$uso delle risorse energetiche" !odi(ica l$alloca-ione delle risorse e J al!eno nel bre%e periodo M accresce ine%itabil!ente i costi di produ-ione e pu8 generare e((etti indesiderati sull$occupa-ione. 0$altro canto" .ualun.ue de(ini-ione di green econo!5 si %oglia adottare" .uesta non pu8 che pre%edere un rie.uilibrio J e .uindi un certo tradeJo(( J sia tra bene(ici interni e bene(ici esterni legati alla crescita" sia della loro distribu-ione tra le attuali e le (uture genera-ioni *Ligura 3,.
Ligura 3 M 2a s(ida dei tradeo(( della green econo!5 nel bre%eJ!edio periodo Lonte9 Autore
;on ci si sorprenderebbe .uindi se di (ronte al perdurare della (ase recessi%a si assistesse a un ca!bia!ento del siste!a dei tradeJo(( J e in particolare della disponibilit) a sca!biare occupa-ione e a!biente J nell$opinione pubblica co!e nella politicaG. ;el caso dell$Italia" ad ese!pio" nell$indagine 'urobaro!eter del luglio 2011 gli inter%istati che si aspettano pi< occupa-ione da un uso e((iciente delle risorse naturali restano se!pre !olti" il 77H del totale" !a erano l$I7H nella precedente indagine s%olta solo pochi !esi pri!a.
7uanti posti di la%oro dalla green econo!5Q ;on # (acile dirlo e non solo per le di((icolt) tecniche che possono e!ergere nelle sti!e. Co!e .ualun.ue altra politica" il sostegno alla green econo!5 tende a produrre %antaggi e s%antaggi" interni o esterni al !ercato" nel bre%e o nel !edioJlungo periodo. Alcuni settori e territori potranno esserne (a%oriti altri indeboliti. ;e segue" ad ese!pio" che il punto di %ista assunto nell$analisi M l$econo!ia intesa co!e &il proJcapite e occupa-ione o il benessere della colletti%it) co!prensi%o della .ualit) della %ita e dell$a!biente M ca!bia note%ol!ente il risultato (inale. Cosi co!e un grande peso assu!ono i te!pi della %aluta-ione" ossia l$ori--onte te!porale pi< o !eno a!pio utili--ato per la %aluta-ione dei costi e bene(ici associati alle politiche di sostegno della green econo!5. 1tili--ando un po$ di buon senso" accanto all$analisi della or!ai copiosa e in parte contrastata letteratura disponibile" dal punto di %ista degli e((etti sull$occupa-ione # possibile (issare alcuni principi generali. 2$i!patto sull$occupa-ione nei settori diretta!ente coin%olti *soprattutto rinno%abili ed e((icien-a energetica, # natural!ente positi%o" rile%ante e i!!ediata!ente percepito da la%oratori e i!prenditori" anche se ancora in buona parte dipendente dalle politiche di sostegno pro!osse e attuate a li%ello europeo" na-ionale e locale. 1na parte !eno %isibile !a altrettanto i!portante dell$i!patto sull$occupa-ione # legata alle atti%it) indiretta!ente collegate" ossia tenendo conto del processo di atti%a-ione intersettoriale generato dalla do!anda che ciascun settore della green econo!5 ri%olge agli altri per l$ac.uisto di beni e ser%i-i inter!edi" se!ila%orati" e cosB %ia. Se si considera inoltre co!e il sostegno alla green econo!5 costituisca (orse l$unica politica di tipo Se5nesiano oggi coerente!ente praticata a li%ello europeo" in una (ase recessi%a co!e l$attuale si de%ono aggiungere gli e((etti indotti sull$occupa-ione dai consu!i e dagli in%esti!enti (a%oriti dalle politiche espansi%e e di regola-ione !esse in atto nei di%ersi paesi. Rutta%ia" sia la spesa pubblica sia gli in%esti!enti pri%ati in%olontari resi necessari delle politiche di regola-ione a!bientale" co!portano nel bre%eJ !edio periodo anche ine%itabili e((etti di spia--a!ento e sostitu-ione. In poche parole parte dell$occupa-ione creata rappresenta una sorta di partita di giro9 tra i settori e le produ-ioni diretta!ente o indiretta!ente legate alle di%erse produ-ioni energeticheK tra i settori pi< o !eno energi%oriK tra i settori sostenuti o s%antaggiati dalle politiche pubbliche e il resto dell$econo!ia.
;ell$ipotesi di politiche in grado di assicurare e((etti%a!ente il raggiungi!ento degli obietti%i 20J20J20" gli studi e le sti!e disponibili indicano rile%anti i!patti occupa-ionali nei settori diretta!ente coin%olti M soprattutto legati alle rinno%abili e al rispar!io energetico9 circa 2"I !ilioni di nuo%i posti di la%oro nell$insie!e delle energie rinno%abili al 2020" e 3"4 !ilioni entro il 2030" secondo uno studio del 200G pro!osso dalla Co!!issione 'uropea e che costituisce un punto di ri(eri!ento in !ateria10. 0i!ensioni e caratteristiche d$i!patto analoghe sono attese dagli inter%enti di e((icien-a energetica e in particolare nel settore delle costru-ioni.
Ligura 4 J I!patto occupa-ionale della green econo!5 Lonte9 Autore Rutta%ia gran parte della letteratura !ostra che nel lungo periodo" anche una %olta recuperati i costi ini-iali do%uti ai !aggiori in%esti!enti" l$i!patto netto sull$occupa-ione per l$insie!e dell$econo!ia resta incerto e co!un.ue !olto contenuto anche negli scenari pi< (a%ore%oli in ter!ini !acroecono!ici e nelle pre%isioni sui costi delle (onti energetiche11. In base alle di%erse ipotesi e approcci utili--ati" le sti!e sull$i!patto netto dell$occupa-ione %ariano tra il TUJ1H all$ori--onte del 2020.
V Secondo allegato !uove competenze professionali per la reen econom"# una questione di qualit A ben %edere c$# (orse un$unica certe--a. 2e tras(or!a-ioni in corso" che siano do%ute a processi spontanei di a%an-a!ento scienti(ico e tecnologico o al (orte i!pegno di polic5 !esso in ca!po in 'uropa e dai principali pla5ers !ondiali" deter!ineranno rile%anti ca!bia!enti nella do!anda e nell$o((erta di la%oro in .uasi tutti i settori e le atti%it) produtti%e. ;uo%i la%ori saranno creati" altri saranno distrutti o sostituiti" altri ancora tras(or!ati in ter!ini di co!peten-e" !etodi di la%oro o pro(ili pro(essionali richiesti. ;on tutti i settori" i paesi o singoli territori saranno inoltre coin%olti nella stessa !isura. 7uale che sia l$i!patto netto atteso per l$insie!e dell$econo!ia" # .uindi necessario che siano !essi in ca!po tutti gli stru!enti utili per (acilitare gli ine%itabili e rile%anti processi di !obilit)" ricon%ersione e ri.uali(ica-ione dei la%oratori interessati. &er .uesta ragione negli ulti!i anni il C'0'LO&12" l$agen-ia europea che studia l$e%olu-ione del !ercato del la%oro e le sue i!plica-ioni sui (abbisogni di co!peten-e" istru-ione e (or!a-ione pro(essionale" ha dedicato una particolare atten-ione al te!a della green econo!5. 2$assunto di parten-a # che gli e((etti positi%i sulla crescita e l$occupa-ione delle politiche energetiche e a!bientali potranno essere !assi!i--ati M e gli e((etti negati%i !ini!i--ati M solo attra%erso una !aggiore capacit) di anticipa-ione dei (abbisogni di nuo%e co!peten-e pro(essionali e la !essa in ca!po di politiche integrate d$in%esti!ento in (or!a-ione e inno%a-ione. Ci si interroga in sostan-a su alcune .uestioni cruciali per %incere la s(ida occupa-ionale della green econo!5. Co!e ca!bia il la%oro con le tras(or!a-ioni in corso nei settori energetici e a!bientaliQ 7uali sono le co!peten-e pro(essionali necessarie per acco!pagnare e accelerare tale processoQ Co!$# possibile incoraggiare le i!prese ad in%estire nelle co!peten-e pro(essionali richieste dalla green econo!5Q In che !odo i siste!i d$istru-ione e (or!a-ione pro(essionale possono aiutare i la%oratori e le i!prese a reali--are gli adatta!enti necessari per cogliere rapida!ente le opportunit) o((erte dalle nuo%e tecnologie e dalle produ-ioni %erdiQ 0ai risultati dei pri!i due studi condotti dal C'0'LO&13 e dalle pri!e e%iden-e del nuo%o progetto in corso" intera!ente concentrato sul te!a delle energie rinno%abili e dell$e((icien-a energetica14" e!ergono alcune indica-ioni circa le i!plica-ioni della green econo!5 sui (abbisogni di co!peten-e pro(essionali e le politiche d$istru-ione e (or!a-ione pro(essionale.
Ligura N M 7uali co!peten-e per la green econo!5Q Lonte9 Autore
1. 2a transi-ione %erso un$econo!ia sostenibile non riguarda soltanto le produ-ioni diretta!ente connesse alla energie rinno%abili o al riciclo dei !ateriali" !a # un (eno!eno se!pre pi< per%asi%o nell$econo!ia. 2a ridu-ione dei consu!i energetici" delle e!issioni cli!alteranti" dell$in.uina!ento at!os(erico o la gestione dei ri(iuti" riguardano tras%ersal!ente tutti i settori dell$econo!ia. In !isura di%ersa le co!peten-e richieste tendono .uindi a interessare tutte le atti%it) u!ane" sia legate al !ondo della produ-ione" sia pi< in generale alla stessa %ita delle persone. 2. ;e segue che una larga parte dei bisogni di nuo%e co!peten-e # in realt) da ricercare pi< nelle occupa-ioni gi) esistenti piuttosto che nelle pro(essioni nuo%e o e!ergenti *Ligura P,. Al!eno in ter!ini .uantitati%i" i bisogni di ri.uali(ica-ione e adegua!ento delle abilit) e delle conoscen-e nelle pro(essioni esistenti *greening o( eWisting occupations," sono dun.ue pi< rile%anti dei (abbisogni di (or!a-ione ini-iale o ricon%ersione della !anodopera per le pro(essioni nuo%e o e!ergenti *green occupations,.
Ligura P M &ossibili e((etti della green econo!5 sull$occupa-ione e sui (abbisogni di co!peten-e pro(essionali Lonte9 Autore
3. 1na seconda conseguen-a riguarda la tipologia e le caratteristiche delle co!peten-e !aggior!ente richieste. &roprio co!e nel caso delle tecnologie dellCin(or!a-ione" di%entate essen-iali per !olti aspetti della %ita la%orati%a" tutto lascia supporre che le co!peten-e a!bientali di%enteranno altrettanto i!portanti per !olte pro(essioni. 0agli studi condotti" in(atti" e!erge co!e alcune conoscen-e e abilit) di base e tras%ersali *co!e la ridu-ione dei ri(iuti o l$uso e((iciente dell$energia e delle risorse, nelle pro(essioni esistenti sono pi< rile%anti rispetto al (abbisogno di co!peten-e speciali--ate legate alle speci(iche produ-ioni %erdi in senso stretto. 4. In .uesto .uadro" una pri!a indica-ione incoraggiante # che il li%ello di aggiorna!ento pro(essionale M e .uindi il costo J necessario per (a%orire la transi-ione %erso un$econo!ia sostenibile pu8 essere in(eriore a .uello altri!enti i!!aginabile. 2e co!peten-e gi) presenti nei settori Xtradi-ionaliX" destinate ad essere spia--ate dalle nuo%e produ-ioni" possono essere pre-iose anche nel nuo%o scenario" se adeguata!ente integrate e adeguate alle nuo%e necessit). N. 1n proble!a di rica!bio della !anodopera si pone tutta%ia per alcune pro(essioni M co!e la%oratori edili" installatori e operai M che in ter!ini .uantitati%i rappresentano una .uota consistente del co!plesso dell$occupa-ione interessata. Si tratta di pro(essioni !anuali o se!iJ !anuali" anche speciali--ate" che sono spesso percepite dai gio%ani co!e poco grati(icanti sia in ter!ini di condi-ioni la%orati%e sia di riconosci!ento sociale. &oichA si tratta di atti%it) s%olte da la%oratori con un$et) !edia!ente ele%ata" la scarsa capacit) di attra-ione %erso le nuo%e genera-ioni pone seri proble!i anche per le sole esigen-e di sostitu-ione della !anodopera in uscita dal !ercato del la%oro. P. Concentrando in(ine l$atten-ione sui settori pi< diretta!ente coin%olti dallo s%iluppo della green econo!5" legati in particolare alle rinno%abili e all$e((icien-a energetica" natural!ente le pro(essioni nuo%e o e!ergenti assu!ono un particolare %alore strategico e richiedono anch$esse politiche adeguate. In .uesto caso" tutta%ia" si pongono proble!a aggiunti%i. 2$a((er!arsi di nuo%e pro(essioni richiede la re%isione e l$integra-ione degli attuali curricula (or!ati%i" la de(ini-ione di nuo%i standard" l$introdu-ione di !eccanis!i di riconosci!ento delle .uali(ica-ioni ac.uisite e delle nuo%e (igure pro(essionali. &er il !o!ento l$Italia non se!bra a%er co!preso la necessit) di una %era integra-ione tra le politiche energetiche e a!bientali" l$inno%a-ione" l$istru-ione e la (or!a-ione pro(essionale. 'ppure # solo in .uesto !odo che la green econo!5 potr) o((rire e((icace!ente il suo contributo alla crescita e allo s%iluppo sostenibile del &aese.
Antonio /anieri J C'0'LO&" 'uropean Centre (or the 0e%elop!ent o( +ocational Rraining 'urobaro!eter *2012," SMSs" resource e((icienc5 and green !arSets" Llash 342. 'uropean Co!!ission *2010," 'urope 2020" COM*2010, 2020. 'uropean Co!!ission *200I," 20 20 b5 2020" COM*200I, 30. 'uropean Co!!ission *2011," &roposal (or a directi%e o( the european parlia!ent and o( the council on energ5 e((icienc5" COM*2011, 370. 'uropean Co!!ission *2011," 'nerg5 /oad!ap 20N0" COM*2011, IINU2. Oarroso Y.M. *2011," State o( the 1nion address" 'uropean &arlia!ent" Strasbourg. 'urobaro!eter *2011," Cli!ate change" Special 372. Co!e di!ostra la pi< recente ini-iati%a (aro a%%iata se!pre nel solco di 'uropa 2020 Indicati%o # in .uesto senso il dibattito che si # s%iluppato intorno al caso spagnolo delle energie rinno%abili. '!plo5/'S *200G," Rhe i!pact o( reneFable energ5 polic5 on econo!ic groFth and e!plo5!ent in the 'uropean 1nion" Zarlsruhe. Si %eda in .uesto senso la rassegna della letteratura nel /apporto Studies on Sustainabilit5 Issues M 4reen YobsK trade and 2abour *2011," co!!issionato dalla C' J 04 'M&2. SSills (or green [obs *2010," FFF.cede(op.europa.euU';Ue%entsU 1G70P.aspWK 4reen sSills and e%niro!ental aFareness in +'R *2012" (orthco!ing,. SSills (or a loF carbon 'urope *onJgoing pro[ect, V /uolo della Si!biosi industriale per la green econo!5 1no stru!ento inno%ati%o per la chiusura dei cicli delle risorse &er si!biosi industriale si intende lo sca!bio di risorse tra due o pi< industrie dissi!ili" intendendo con risorse non solo i !ateriali *sottoprodotti o ri(iuti," !a anche casca!i energetici" ser%i-i" eWpertise V 4reen 'cono!5. 1na %isione di insie!e *ter-o allegato, Secondo l$1;'& =1> la green econo!5 reali--a il !igliora!ento del benessere e dell$e.uit) sociale" riducendo signi(icati%a!ente i rischi a!bientali e le scarsit) ecologiche. Secondo .uesta de(ini-ione" .uindi" la green econo!5 # un nuo%o !odello econo!ico a basso tenore di carbonio" e((iciente nell$uso delle risorse e social!ente inclusi%o. 0i conseguen-a" la green econo!5 supera l$approccio che la relega%a a .uella parte dell$econo!ia applicata sostan-ial!ente ai soli settori delle energie rinno%abili e della prote-ione dell$a!biente e tro%a applica-ione in tutti i settori produtti%i di beni e ser%i-i in%estendo le go%ernance locali e globali nel loro co!plesso. In particolare" la green econo!5 de%e essere e((iciente nell$appro%%igiona!ento e uso sostenibile delle risorse. 7uesto principio # stato peraltro e%iden-iato" anche dal punto di %ista strategico" a li%ello europeo con una serie di ini-iati%e tra cui" ad es." l$ini-iati%a A resourceJe((icient 'urope M Llagship initiati%e o( the 'urope 2020 Strateg5 =2> e la /aF Materials Initiati%e =3>. 1no dei principali concetti alla base della green econo!5di%enta .uindi la chiusura dei cicli delle risorse. In .uesto .uadro" il presente la%oro illustra co!e la si!biosi industriale *attra%erso le sue i!ple!enta-ioni sul territorio, possa (ornire una %alida strategia per la chiusura dei cicli delle risorse e di%entare .uindi co!e uno dei principali e pi< inno%ati%i stru!enti da utili--are sul percorso della green econo!5.
I concetti chia%e ;el 1GG2 Lrosch =4>" nell$a!bito di un Collo.uiu! paper" introduce il concetto di analogia tra ecosiste!i naturali ed ecosiste!i industriali" ossia di ecologia industriale. Secondo Lrosch" per analogia con gli ecosiste!i naturali" un siste!a ecoJindustriale" oltre a ridurre la produ-ione di ri(iuti nei processi" do%rebbe !assi!i--are lCi!piego e((iciente dei !ateriali di scarto e dei prodotti a (ine %ita" co!e input per altri processi produtti%i. Rale siste!a pu8 essere innescato solo se si ha l$intera-ione di nu!erosi attori che concorrono a risol%ere un nu!ero congruo di poten-iali proble!i. ;ell$a!bito delle a-ioni che possono essere reali--ate per andare %erso un siste!a ecoJindustriale" Lrosch include" tra le altre" la progetta-ione dei prodotti (inali--ata al ricicloUriuso a (ine %ita" l$internali--a-ione dei costi di s!alti!ento dei ri(iuti per prodotti e processi" la responsabilit) del produttore. ;egli stessi anni" A5res *1GIG, =N> elabora la !eta(ora della bios(eraUtecnos(era al (ine di spiegare ed illustrare i concetti di ecologia e !etabolis!o industriale *tabella 1,. 2$analogia si basa sulle seguenti considera-ioni9 nella bios(era" lCe%olu-ione ha portato ad un uso e((iciente dei !ateriali e dellCenergiaK nella tecnos(era" si assiste allo s(rutta!ento delle risorse ed al rilascio nell$a!biente di sottoprodotti inutili--ati *e!issioni in aria" ac.ua" suolo,K i!parando dalla bios(era" la tecnos(era pu8 progettare e gestire i propri processi cercando di !igliorare la propria e((icien-a e li!itando" il pi< possibile" il rilascio di sottoprodotti inutili--ati nell$a!biente. Rabella 1 J 2a !eta(ora di A5res per illustrare la disciplina dell$ecologia industriale Lonte9 A5res /.1" 1GIG
Attra%erso l$analogia con gli ecosiste!i naturali" che si distinguono per il loro carattere ciclico" si introducono i concetti di !etabolis!o industriale e di si!biosi industriale. Secondo \aFSen =P> l$ecologia industriale (ornisce per la pri!a %olta uno stru!ento di gestione integrata" su larga scala" che progetta le in(rastrutture industriali co!e se (ossero una serie di ecosiste!i industriali interconnessi ed inter(acciati con l$ecosiste!a globale. &er la pri!a %olta lCindustria sta andando oltre la !etodologia del ciclo di %ita e sta applicando il concetto di ecosiste!a al co!plesso delle atti%it) industriali" collegando il !etabolis!o *industriale, di un$industria con .uello di un$altra. Secondo A5res =7> si intende con !etabolis!o industriale la catena dei processi (isici che tras(or!ano le !aterie pri!e e l$energia" oltre al la%oro" in prodotti e ri(iuti. 1no degli obietti%i della disciplina del !etabolis!o industriale # .uello di studiare il (lusso dei !ateriali attra%erso la societ) al (ine di co!prendere !eglio le (onti" le cause e gli e((etti delle e!issioni =I>. Secondo ChertoF =G>" la si!biosi industriale coin%olge industrie tradi-ional!ente separate con un approccio integrato (inali--ato a pro!uo%ere %antaggi co!petiti%i attra%erso lo sca!bio di !ateria" energia" ac.ua eUo sottoprodotti. Rra gli aspetti chia%e che consentono il reali--arsi della si!biosi industriale ci sono la collabora-ione tra i!prese e le opportunit) di sinergia disponibili in un opportuno intorno geogra(ico ed econo!ico. 4i) /enner nel 1G47 =10> a%e%a introdotto il concetto di si!biosi industriale9 Ci sono rapporti tra le industrie" a %olte se!plici" !a spesso !olto co!plessi" che entrano in gioco e co!plicano lCanalisi. Rra .uesti uno dei principali # il (eno!eno della si!biosi industriale. Con .uesto si intende lCinsie!e degli sca!bi di risorse tra due o pi< industrie dissi!ili. 2a si!biosi industriale o((re" .uindi" uno stru!ento per la chiusura dei cicli delle risorse" proponendo la rela-ione" e .uindi lo sca!bio di risorse" tra dissi!ili. 0al punto di %ista organi--ati%o" la si!biosi industriale si pu8 reali--are secondo di%ersi !odelli9 le esperien-e di s%iluppo di distretti di si!biosi industriale" tipo ZalundborgK i parchi ecoJindustrialiK le reti per la si!biosi industriale. 6 opportuno e%iden-iare che !entre nei pri!i due casi i !eccanis!i di si!biosi industriale che si reali--ano sono suscettibili di !inori %aria-ioni" il ter-o tipo di approccio # !olto !eno %incolato e consente di reali--are inter%enti di si!biosi industriale %ariabili nel te!po e nello spa-io. Al pri!o gruppo appartengono esperien-e di s%iluppo tipo .uelle di Zalundborg" illustrata nel seguito" cio# (eno!eni di s%iluppo di !eccanis!i di si!biosi industriale in a!biti territoriali pi< o !eno estesi" tra pi< realt) che nel te!po reali--ano speci(ici inter%enti per la chiusura e l$otti!i--a-ione dei cicli. Si tratta cio# di un approccio botto!Jup9 il siste!a di rela-ioni tra i!prese nasce indipendente!ente da una speci(ica progra!!a-ione" !a sulla base di speci(ici accordi tra due interlocutori che si accordano per reali--are sca!bi di !ateria" energia o ser%i-i. Al secondo gruppo" i &archi 'coJIndustriali" appartengono ini-iati%e di sta!po statunitense" reali--ate ini-ial!ente" e principal!ente" negli Stati 1nitiUCanada ed in Asia. Si tratta in .uesto caso di un approccio topJ doFn" do%e il parco ecoJindustriale # progra!!ato" progettato e gestito sulla base dei principi dell$ecologia e della si!biosi industriale. 2$esperien-a italiana delle aree industriali ecologica!ente attre--ate *A'A," introdotte nell$ordina!ento na-ionale dall$art. 2P del 02gs 112U1GGI che le de(inisce co!e aree industriali dotate delle in(rastrutture e dei siste!i necessari a garantire la tutela della salute" della sicure--a e dell$a!biente" costituisce un !odello che si a%%icina all$esperien-a dei &archi 'coJindustriali. In tali aree la stessa nor!a i!pone la presen-a di una gestione unitaria e stabilisce che gli i!pianti produtti%i locali--ati nelle aree ecologica!ente attre--ate sono esonerati dallCac.uisi-ione delle autori--a-ioni concernenti la utili--a-ione dei ser%i-i i%i presenti. Rutta%ia" si pu8 notare che nel caso delle A'A l$obietti%o # principal!ente .uello di gestire in !aniera unica ed integrata i ser%i-i a!bientali connessi con le atti%it) industriali" anche al (ine di se!pli(icare gli ade!pi!enti a!!inistrati%i per la gestione degli aspetti a!bientali" piuttosto che la %era e propria chiusura dei cicli delle risorse. 2e reti per la si!biosi industriale" in%ece" sono stru!enti di tipo conosciti%oUrela-ionale (inali--ati a consentire l$incontro tra do!anda ed o((erta di risorse *nel senso lato inteso dalla si!biosi industriale, tra interlocutori che per atti%it) econo!ica e sociale non hanno altri!enti occasione di incontro. ;ell$a!bito di .uesto ulti!o approccio rientrano gli ese!pi *dettagliati nel seguito, del ;IS& della 4ran Oretagna e del progetto che l$';'A" 1nit) Recnica Recnologie A!bientali" sta attual!ente conducendo per la reali--a-ione una &iatta(or!a di Si!biosi Industriale nella /egione Sicilia" all$interno di un pi< a!pio progetto sull$ecoJinno%a-ione della stessa /egione =11> che ha durata triennale ed ha a%uto a%%io nel !ese di !aggio 2011. 1lteriori dettagli sul &rogetto 'coinno%a-ione Sicilia sono (orniti nell$articolo relati%o pubblicato all$interno di .uesto Speciale.
2a si!biosi industriale dal basso9 il caso scuola di Zalundborg Zalundborg # una cittadina di circa 20.000 abitanti" sita 100 chilo!etri ad o%est di Copenhagen *0Z," do%e a partire dagli anni $P0 si # andata %ia %ia s%iluppando una co!plessa rete di sca!bi di !ateriali ed energia che coin%olgono un certo nu!ero di soggetti presenti entro i con(ini co!unali di Zalundborg. 0i (atto .uello che si # andato generando # un siste!a industriale" o addirittura territoriale" che opera secondo i principi della si!biosi industriale9 # stata i!ple!entata una rete di sca!bi di !aterie seconde" scarti di produ-ione e (or!e residue di energia che incre!entano l$e((icien-a dei singoli processi produtti%i e che riducono (orte!ente l$i!patto a!bientale e anche i costi di produ-ione. 2e entit) sono collegate tutte nello stesso a!bito territoriale gra-ie a lega!i (isici con l$obietti%o di riciclare e riutili--are !ateriali di scartoUcasca!i di alcuni processi produtti%i. Rali enti (anno con(luire in uno stesso siste!a di condutture le ac.ue re(lue" condi%idono le risorse ter!iche ed energetiche e pro!uo%ono la con(igura-ione ecologica dell$ecosiste!a industriale di cui (anno parte. Il caso di Zalundborg # e!ble!atico perchA non nasce da una progra!!a-ione urbanistica ed industriale !a" in%ece" si # andato s%iluppando nel corso degli anni in !aniera si potrebbe dire (isiologica a partire dall$ini-iati%a dei singoli che hanno saputo intuire i %antaggi anche econo!ici deri%anti dal siste!a di sinergie !esse in atto9 i !eccanis!i di si!biosi industriale reali--ati a Zalundborg consentono" in(atti" di ridurre i costi di produ-ione attra%erso l$accesso a risorse secondarie di costo in(eriore ed allo s!alti!ento re!unerati%o degli scarti di processo. 2e rela-ioni di si!biosi operanti a Zalundborg si sono s%iluppate progressi%a!ente a partire dal 1GP1 ai giorni nostri" (ino a creare una rete !olto co!plessa tra la !unicipalit) e le i!prese insediate nel territorio. I %antaggi apportati dalla reali--a-ione di un ecosiste!a industriale co!e .uello i!ple!entato a Zalundborg sono9 il riciclaggio dei sottoprodottiK la ridu-ione nel consu!o delle risorse" co!e ac.ua" carbone" petrolio" gesso" (ertili--anti eccK la ridu-ione della pressione a!bientale" in ter!ini di ridu-ione di e!issioni in ac.ua" at!os(era" produ-ione di ri(iuti e conseguente s!alti!entoK un !igliora!ento nell$utili--o di risorse energetiche" con l$uso di ri(iuti gassosi nella produ-ione di energia.
Il !odello a rete per la reali--a-ione della si!biosi industriale9 il ;IS& dell$1Z Attual!ente sono di%erse le ini-iati%e a li%ello !ondiale per la reali--a-ione" la pro!o-ione e la di((usione di siste!i di si!biosi industriale *e territoriale," cosB co!e !olte sono le ini-iati%e" a li%ello anche di progra!!a-ione na-ionale" basate sui paradig!i dell$ecologia industriale. Rra i %ari ese!pi esistenti" # opportuno sottolineare l$ini-iati%a della 4ran Oretagna che ha a%%iato" nel 200N" il &rogra!!a ;a-ionale di Si!biosi Industriale *;IS& J ;ational Industrial S5!biosis &rogra!!e,. Si tratta della pri!a ini-iati%a di si!biosi industriale proposta su scala na-ionale *anche se poi operati%a!ente la%ora su scala regionale,. Il ;IS& si reali--a attra%erso una rete di associati che" per il tra!ite dei nodi centrali del ;IS&" tro%ano le opportunit) tecnologiche e co!!erciali per sca!biare risorse" !ateriali" energia" ac.ua" logistica ed eWpertise. 2a rete del ;IS& # dotata di 12 gruppi di la%oro regionali che coprono tutto il territorio dell$1Z. Il progra!!a # stato lanciato nel 200N presso la Ca!era dei Co!uni. Attual!ente" l$atti%it) del ;IS& si reali--a attra%erso la risolu-ione di speci(ici casi" cio# secondo l$approccio ForSing Fith the Filling" anche se" in prospetti%a" si intende passare ad un approccio propositi%o in cui il gestore identi(ica possibili sinergie tra di%ersi interlocutori e propone" co!e ter-a parte" percorsi di si!biosi. Il .uadro seguente riassu!e i principali risultati raggiunti dal ;IS& dal !o!ento del suo a%%io al !ar-o 2010.
Rabella 2 J /isultati raggiunti dal ;IS& dal suo a%%io (ino a !ar-o 2010 Lonte9 http9UUFFF.nisp.org.uSUde(ault.aspW
2e atti%it) ';'A per la reali--a-ione della &iatta(or!a di Si!biosi Industriale in Sicilia Secondo una de(ini-ione recente!ente proposta da 2o!bardi]2a5burn =12> la si!biosi industriale coin%olge industrie tradi-ional!ente separate e altre organi--a-ioni in una rete per pro!uo%ere strategie inno%ati%e per un uso pi< sostenibile delle risorse *co!presi i !ateriali" energia" ac.ua" risorse" co!peten-e" logistica ecc.,. Secondo .uesto approccio" .uindi" la reali--a-ione della si!biosi industriale passa attra%erso la interconnessione tra interlocutori tradi-ional!ente separati *rete," attra%erso la conoscen-a delle opportunit) presenti *banche dati," anche sulla base delle esigen-e e delle caratteristiche speci(iche di ciascun utente *banche dati cooperati%e," ed attra%erso la disponibilit) di co!peten-e esperte in grado di cogliere e proporre solu-ioni di si!biosi industriale *eWpertise,. Rale approccio # stato alla base della proposta per la reali--a-ione del progetto di una &iatta(or!a di Si!biosi Industriale in Sicilia" nell$a!bito del citato progetto 'coJInno%a-ione Sicilia coordinato dall$1nit) Recnica Recnologie A!bientali *1RRAMO, di ';'A =I" =13>>. 0al punto di %ista (un-ionale" la &iatta(or!a di si!biosi industriale si articola in una struttura gestionale tecnica di esperti" una banca dati geore(eren-iata" una inter(accia con gli utenti (ornita anche tra!ite un &ortale Feb cooperati%o dina!ico dedicato *FFF.industrials5!biosis.it,. 2a &iatta(or!a %uole o((rire stru!enti in(or!ati%i e di analisi in grado di supportare le i!prese nelle scelte tecnologiche" strategiche ed a!bientali per il !igliora!ento e l$otti!i--a-ione nell$utili--o delle risorse *si!biosi industriale, !a anche o((rire supporto alle i!prese con altri stru!enti *applicati%i, tra cui9 inno%a-ione dei processi tecnologici *OARUO/e(" V," ecoJinno%a-ione dei prodotti *2CA ed 'codesign," supporto a!!inistrati%o e nor!ati%o sulle te!atiche a!bientali. 2a &iatta(or!a J ed in particolare le O0 in essa contenute J # uno stru!ento dina!ico *ossia aggiornato periodica!ente dal gestore, e cooperati%o *ossia" ali!entato anche con le in(or!a-ioni speci(iche (ornite dagli utenti che" per utili--arne i ser%i-i" si associano,. Il (un-iona!ento della &iatta(or!a richiede la collabora-ione tra gli utenti *le a-iende" gli enti locali, e gli esperti che la gestiscono ed i!ple!entano il &ortale. Il (un-iona!ento della &iatta(or!a si basa sulla gerarchia descritta nella (igura 1 o%e la base # costituita dalle banche dati" anche geore(eren-iate" che descri%ono il contesto territoriale di ri(eri!ento *base geogra(ica" strutture" in(rastrutture" siti industriali ecc., e strati in(or!ati%i di ser%i-io alle i!prese *OAR" 2CA" O0 ;or!ati%a ecc,. Rale strato # costruito ed aggiornato dal gestore della &iatta(or!a e" in prospetti%a" anche dagli utenti. Al li%ello superiore si tro%a il cuore della &iatta(or!a" ossia gli strati in(or!ati%i che de%ono essere ali!entati ed aggiornati in !aniera cooperati%a dagli utenti *singole a-iende, ai .uali %iene richiesto di (ornire le in(or!a-ioni sugli input utili--ati *!aterie pri!e" energia ecc., e sugli output prodotti *prodotti" sottoprodotti" ri(iuti ecc.,. A titolo ese!pli(icati%o" nel caso degli insedia!enti industriali il 4estore della &iatta(or!a (ornisce su supporto 4IS" le in(or!a-ioni relati%e agli insedia!enti industriali reperibili da (onti u((iciali datiK gli utenti" su base cooperati%a ed associati%a" (orniscono le in(or!a-ioni speci(iche" .uali ad ese!pio le !aterie pri!e appro%%igionate" le (onti energetiche" i prodotti ed i sottoprodottiUri(iuti in uscita dal ciclo produtti%o" i siste!i di processo utili--ati. 2$insie!e di .ueste in(or!a-ioni" all$interno di un siste!a di rete che la &iatta(or!a sta a%%iando" consente di indi%iduare percorsi di si!biosi" ossia di (ar incontrare o((erta e do!anda di risorse" altri!enti destinate a non essere %alori--ate. A partire dalle banche dati" .uindi" si rendono disponibili di%ersi applicati%i che deri%ano anche dalla possibilit) di elaborare ed intrecciare tra loro in(or!a-ioni geogra(iche" industriali e tecnologiche.
Ligura 1 J 4erarchia di (un-iona!ento della &iatta(or!a di si!biosi industriale Lonte9 ';'A
Il !eccanis!o di (un-iona!ento della &iatta(or!a # articolato attra%erso la presen-a di di%ersi attori9 il gestore della &iatta(or!aK la rete degli interlocutoriK e" tra .uesti ulti!i" gli utenti. I ruoli e le co!peten-e di ciascuno dei citati attori sono di%ersi e co!ple!entari ed in particolare9 il gestore della &iatta(or!a coordina" gestisce" standardi--a la raccolta dati" pro!uo%e ed in(or!a i poten-iali utenti circa i ser%i-i o((ertiK propone solu-ioni di si!biosi industriale s(ruttando" oltre alle eWpertise speci(iche" il poten-iale in(or!ati%o e di rete residente sulla &iatta(or!aK la rete degli interlocutori # atti%ata e pro!ossa dal gestore ed # essen-iale che .uesta sia a!pia e di((usa a((inchA si possano atti%are nel te!po sinergie tra di%ersi per la reali--a-ione di speci(ici percorsi di si!biosi industrialeK gli utenti sono interlocutori che associandosi alla &iatta(or!a" da una parte accedono ad una serie di ser%i-i (orniti anche attra%erso gli applicati%i" dall$altra (orniscono le loro speci(iche in(or!a-ioni rile%anti per i ser%i-i o((erti dalla &iatta(or!a *input ed output di risorse, contribuendo cosB a ra((or-are ed a!pliare la rete. 2a (igura 2 riassu!e le rela-ioni esistenti tra gli attori e gli stru!enti della &iatta(or!a.
Ligura 2 J /ela-ioni tra attori e stru!enti della &iatta(or!a Lonte9 ';'A
2e atti%it) portate a%anti attra%erso la &iatta(or!a di si!biosi industriale" sia nella sua i!ple!enta-ione nella /egione Sicilia" sia per altre i!ple!enta-ioni in altre realt) territoriali ed industriali" sono identi(icate attra%erso il logo seguente che ';'A ha registrato a tale scopo. V Eco$innovazione nei sistemi produttivi e nelle reti di impresa% *7uarto allegato, Co!e rendere %erde un siste!a di !icro e piccole i!prese 2a 4reen 'cono!5 pu8 essere occasione di s%iluppo econo!ica!ente sostenibile solo se gli incenti%i sono inseriti in un .uadro di politica industriale che da un lato tenga conto degli attuali punti di (or-a del siste!a industriale italiano" e dall$altro (aciliti il supera!ento delle sue attuali debole--e 2a rela-ione tra ecoJinno%a-ione e 4reen 'cono!5 # se!plice9 poichA per ecoJinno%a-ione si intende l$insie!e di gestione" processi" prodotti" ser%i-i inno%ati%i che contribuiscano a ridurre l$i!patto a!bientale e ad otti!i--are l$uso delle risorse" ne segue che l$ecoJinno%a-ione # un (attore essen-iale nella reali--a-ione della green econo!5. &er alcuni esperti la green econo!5 # un$occasione da non perdere in .uesto particolare !o!ento perchA attra%erso di essa potrebbe ri!ettersi in !oto lo s%iluppo" !entre altri sono pi< cauti =1>. In ogni caso bisogna considerare che l$insie!e della legisla-ione a!bientale tracciata in a!bito co!unitario spinge gi) attual!ente a rendere pi< %erde tutta una serie di atti%it) econo!iche. 2e do!ande che ci si de%e porre riguardano l$e((etti%o %antaggio che la green econo!5 porta alla societ)" l$i!patto che pu8 a%ere sul nostro siste!a industriale e .uali possono essere i (attori che possono s%iluppare .uesto !odello a costi relati%a!ente li!itati =2J3>.
1tilit) e giusti(ica-ione della green econo!5 /eali--are la green econo!5 # un$i!presa !olto costosa. Considerando per ese!pio .uello che # il settore green attual!ente pi< e((er%escente" la produ-ione dell$energia" si nota che le energie %erdi godono dappertutto di incenti%a-ioni statali" talora !olto ele%ate. Sen-a .uesti incenti%i il !ercato sarebbe !olto li!itato o tenderebbe a -ero" co!e # accaduto negli anni scorsi in Spagna" .uando gli incenti%i per il (oto%oltaico sono stati (orte!ente ridotti =1>. In .uesti giorni sono nate pole!iche in Italia perchA gli incenti%i alle rinno%abili !etterebbero a rischio l$eserci-io delle centrali tradi-ionali =4>. 4li incenti%i in ogni caso rendono il costo di un posto di la%oro green!olto pi< costoso di un posto di la%oro non green =1"3>. 7uesta di((eren-a pu8 essere di((icil!ente giusti(icata solo dal %antaggio a!bientale che ne segue" perchA potrebbe portare a situa-ioni di non sostenibilit)" !a # a!pia!ente giusti(icata se la spesa per incenti%i si redistribuisce nel paese che li paga. 2$econo!ia %erde nel settore energetico con%iene !olto alla 4er!ania e alla Spagna che sono possessori di bre%etti e di tecnologie e che su .ueste hanno costruito (orti industrie na-ionali. 2a con%enien-a per gli altri paesi pu8 essere in(eriore" a seconda della co!plete--a della (iliera industriale della tecnologia scelta. &er ese!pio in Italia la (iliera del (oto%oltaico non # co!pleta9 a (ronte di una grande produ-ione di in%erter" di cui sia!o anche esportatori" non riuscia!o a produrre una .uantit) rile%ante di pannelli (oto%oltaici" che a tutt$oggi sono la parte pi< costosa dell$i!pianto. Altre (iliere energetiche italiane" co!e la produ-ione di energia da bio!asse o rispar!io energetico" sono pi< co!plete o potrebbero essere pi< (acil!ente chiuse =N>. 'strapolando dal caso del (oto%oltaico" se l$econo!ia green si con(igura co!e una ri%olu-ione industriale" un paese la pu8 subire ed essere coloni--ato da un punto di %ista econo!ico e tecnologico *non potre!!o parlare in .uesto caso di s%iluppo sostenibile," oppure pu8 agire per di%entare un attore i!portante sulla scena interna-ionale. In .uesto ulti!o caso ai %antaggi a!bientali netti si uniranno %antaggi econo!ici rile%anti" e in .uesto a!bito possono essere giusti(icati gli incenti%i che (a%oriscono la crea-ione del !ercato connesso con la nuo%a tecnologia. Inoltre" per godere appieno della nuo%a tecnologia sia da un punto di %ista econo!ico" sia dal punto di %ista a!bientale" altre tecnologie collaterali do%ranno essere s%iluppate. &er ese!pio nella produ-ione di energia %erde" il caso danese # e!ble!atico =2>. 2a 0ani!arca ha puntato sull$energia eolica co!e energia alternati%a" essendo il paese !olto %entoso ed esistendo un produttore danese di aerogeneratori. Ci si # accorti per8 che il bilancio econo!ico di .uesta scelta # negati%o. In(atti la produ-ione di energia eolica # inter!ittente9 in alcune ore pu8 esser%i un surplus di energia prodotta" in altre ore un de(icit. 2a 0ani!arca s(rutta il surplus di energia esportandola in S%e-ia o in ;or%egia a pre--i !olto bassi" ed # costretta a rei!portarla a pre--i alti .uando gli i!pianti eolici danesi non producono su((iciente energia. Se in .uesto caso si (osse sti!olato conte!poranea!ente lo s%iluppo del !ercato della produ-ione dell$energia e .uello dello stoccaggio dell$energia prodotta" la situa-ione sarebbe al !o!ento !igliore e lo s%iluppo danese sarebbe pi< sostenibile. &er .uanto precedente!ente espresso" si pu8 dire che la green econo!5 # un$occasione di s%iluppo e di !igliora!ento a!bientale a patto che le autorit) e le i!prese abbiano co!porta!enti proatti%i" che %engano elaborate e !esse in atto le giuste politiche" che le i!prese possano destinare una .uota non piccola dei loro guadagni in ricerca e s%iluppo. Se consideria!o la situa-ione italiana" # e%idente che i co!porta!enti delle i!prese sono ancora reatti%i" anche se sta crescendo la .uota di i!prese proatti%e in ca!po a!bientaleK inoltre bisogna considerare che in seguito a scelte ideologiche e di %aria-ione nelle strutture a!!inistrati%e e tecnocratiche" negli ulti!i %enti anni in Italia # di!inuito il peso delle politiche industrialiK # noto poi che la di!ensione !edia delle i!prese italiane non per!ette (acil!ente di lanciare i!portanti progra!!i di ricerca e s%iluppo. 7uesta non (elice situa-ione # !itigata dal (atto che il &aese ha ancora una capacit) industriale che in certi settori non ha nulla da in%idiare ai concorrenti esteri" che alcune i!prese strategiche per il &aese nel settore dell$energia sono di altissi!o li%ello" che si %a delineando una politica industriale delle reti in(rastrutturali *energia elettrica e gas, che pu8 (acilitare gli in%esti!enti %erdi. 2e a-iende e la green econo!5 2e a-iende rappresentano il lato o((erta della green econo!5" !entre i consu!atori rappresentano il lato do!anda. 2$o((erta delle a-iende %iene a reali--arsi attra%erso l$ecoJinno%a-ione" in .uanto i nuo%i !odi di produrre de%ono passare necessaria!ente attra%erso !o!enti di idea-ione e speri!enta-ione. &ur se l$ecoJinno%a-ione negli ulti!i anni in Italia ha presentato di((usione e crescita superiore al passato" restano strutturali alcune !ancan-e" la pri!a delle .uali risiede nelle di!ensioni !edie a-iendali. 2e piccole a-iende" che da un punto di %ista nu!erico rappresentano per l$industria italiana il GG"7H del totale =P> non hanno .uasi !ai le co!peten-e nA la (or-a (inan-iaria per in%estire !assiccia!ente in ricerca e s%iluppo. 2e nostre a-iende in genere reali--ano .uella che %iene detta inno%a-ione incre!entale" cio# il tipo di inno%a-ione in cui i progressi sono reali--ati per piccoli passi. &er essere attori nella green econo!5 e per recuperare il terreno perduto in alcune (iliere rispetto altri siste!i industriali occorre reali--are l$inno%a-ione attra%erso grandi salti tecnologici" in grado di creare prodotti total!ente di%ersi da .uelli esistenti. 2$inno%a-ione incre!entale # sostenibile per la piccola i!presa perchA i capitali e gli s(or-i organi--ati%i in gioco possono essere gestiti bene da piccole organi--a-ioni" !entre la co!peti-ione sui !ercati oggigiorno presuppone disponibilit) di capitali e grandi co!peten-e tecnicoJscienti(iche. Se in .uesta situa-ione si %uole percorrere il !odello green econo!5" .uesti due ostacoli de%ono essere ri!ossiK ci8 pu8 a%%enire se le a-iende au!entano la loro di!ensione tro%ando pi< (acil!ente (inan-ia!enti" e se le a-iende possono ac.uisire co!peten-e tecnicoJscienti(iche. &oichA (inan-iare diretta!ente le i!prese non # attual!ente per!esso" il pri!o percorso de%e essere seguito" !a risultati concreti potranno essere conseguiti sola!ente in lunghi periodi di te!po" considerando anche la tradi-ionale resisten-a degli i!prenditori italiani a (ondere le loro piccole i!prese. Il secondo percorso" in deter!inate condi-ioni" pu8 dare risultati pi< %eloce!ente del pri!o. 2$incre!ento di co!peten-e tecnicoJscienti(iche # stato reali--ato in alcuni distretti industriali" do%e una !oltitudine di piccole e !edie i!prese si sono date una politica insie!e industriale ed a!bientale" e si sono poste degli obietti%i da reali--are. &er ese!pio nel distretto della cera!ica di Sassuolo =7>" negli ulti!i anni ci sono stati note%oli !igliora!enti in senso a!bientale" deri%anti da !igliora!enti sia di processo" che di prodotto. &er .uanto riguarda il processo # stata perseguita l$e((icien-a energetica e l$e((icien-a nell$uso della risorsa ac.uaK %aria-ioni nel processo sono state introdotte per poter utili--are nel ciclo i !onoscopi ed i tubi catodici di %ecchi tele%isori a%%iati al riciclo" e si sta a((rontando adesso il proble!a a!bientale dato dalla logistica delle !aterie pri!e e dei prodotti (initi. Inoltre sono stati studiati prodotti nuo%i con relati%i ca!bia!enti nel ciclo di produ-ione tradi-ionale" che sono oggi nella (ase di preJindustriali--a-ione e che sono tutti coperti da bre%etto. In (uturo %erranno co!!erciali--ate piastrelle autopulenti *nano !ateriali," piastrelle con propriet) antibatteriche" piastrelle in grado di con%ertire la luce incidente in energia elettrica. ? un caso ese!plare di applica-ione di principi di green econo!5K una serie di a-iende general!ente piccole e !edie perseguono insie!e obietti%i a!bientali ottenuti attra%erso lo s%iluppo di nuo%i prodotti e di nuo%i procedi!enti di produ-ione. I costi sono relati%a!ente contenuti dato il gran nu!ero di a-iende partecipanti al progra!!a" !entre le co!peten-e %engono ac.uisite all$esterno collegandosi in !odo pro(icuo e continuati%o" non occasionale" con uni%ersit) e centri di ricerca. Il risultato # sostenibile sia dal punto di %ista a!bientale" sia dal punto di %ista econo!ico" sia in una prospetti%a strategica" risultandone poten-iato un settore per il .uale si pro(ila%a la !inaccia di istalla-ioni produtti%e e concorrenti nei paesi e!ergenti. 'sistono natural!ente altri ese!pi di .uesto tipo nei distretti italiani" do%e il tradi-ionale siste!a di i!prese ha tro%ato ragioni di collabora-ione" oltre che nella di%isione del la%oro" anche su te!i a!bientali e delle politiche industriali. 0i%ersa # la situa-ione per a-iende non locali--ate in distretti" anche se negli ulti!i anni" co!e conseguen-a della crisi e della ricerca di politiche della .ualit)" le a-iende distrettuali si sono aperte e collaborano pi< di pri!a con a-iende esterne ai distretti. ;el caso di a-iende non locali--ate in distretti per8 potrebbe risultare i!portante l$a-ione di associa-ioni i!prenditoriali" co!e risulta dall$e%olu-ione del progra!!a /esponsible Care" gestito da Lederchi!ica =I>. Con .uesto progra!!a" or!ai in %igore da .uasi 20 anni" una parte delle i!prese chi!iche italiane *.uelle che partecipano %olontaria!ente al progra!!a sono attual!ente 170, si # i!pegnata in un !igliora!ento continuo delle e!issioni e dell$uso e((iciente delle risorse. I risultati" special!ente se considerati rispetto all$anno ini-iale" sono note%oli. ;A /esponsible Care # sola!ente un progra!!a teso a !igliorare il processo" perchA nel progra!!a la &roduct SteFardship # la parte che pro!uo%e la gestione responsabile del prodotto lungo l$intero ciclo di %ita" al (ine di !igliorare le presta-ioni" la sicure--a e per ridurre il suo i!patto sull$a!biente. 7uesto progra!!a # un tipico ese!pio di co!e a-iende non agglo!erate" co!e lo sono general!ente le a-iende chi!iche" possono gestire un ca!bia!ento %erso un$econo!ia %erde" in .uesto caso su base %olontaria e sen-a incenti%i" essendo data la sostenibilit) econo!ica dal co!porta!ento proatti%o delle i!prese" che ha per!esso di diluire gli in%esti!enti in un lungo arco di te!po. 2o Stato" le Autorit) locali e la green econo!5 &er poter (a%orire la green econo!5 lo Stato de%e perseguire deter!inate politiche industriali. 0ata la attuale situa-ione italiana" # necessario un coordina!ento tra le ini-iati%e statali e .uelle degli enti locali" in pri!o luogo le /egioni" per (ar sB che ai di%ersi li%elli istitu-ionali non %engano elaborati progra!!i contraddittori sia dal punto di %ista dei contenuti" sia dal punto di %ista delle priorit). 2o Stato pu8 (a%orire la collabora-ione tra i!prese ed uni%ersit) ed enti di ricerca" pu8 !ano%rare la le%a (iscale per (a%orire la collabora-ione tra i!prese" oltre ad incenti%are o disincenti%are le ini-iati%e dei pri%ati. 2o Stato ha poi il co!pito di %alutare bene e graduare gli incenti%i" che in alcuni settori sono necessari. Stato" 'nti 2ocali ed associa-ioni i!prenditoriali potrebbero %alutare insie!e .uali sono le (iliere prioritarie da di(endere9 anche in un !o!ento co!e .uello attuale" caratteri--ato da risorse scarse" il coordina!ento tra autorit) centrali e locali pu8 otti!i--are i (inan-ia!enti e le ini-iati%e. /ecente!ente # stata appro%ata la legge 200GU33 =G> riguardante le reti di i!presa" che # un ese!pio di co!e l$a-ione legislati%a possa (acilitare in teoria l$approccio %erso la green econo!5.
2e reti di i!presa e la 2egge 200GU33 2e reti di i!presa sono costituite dall$insie!e delle i!prese che aderiscono ad un contratto di rete" col .uale gli i!prenditori perseguono lo scopo di accrescere" indi%idual!ente" e colletti%a!ente" la propria capacit) inno%ati%a e la propria co!petiti%it) sul !ercato. 2e &MI che scelgono di partecipare ad una rete possono costituire e dar %ita a collabora-ioni tecnologiche o co!!erciali" con a-iende della stessa (iliera produtti%a o di (iliere di%erse" al (ine di ac.uisire !aggiore (or-a contrattuale" age%ola-ioni a!!inistrati%e" (inan-iarie o per perseguire progra!!i di ricerca e s%iluppo. 2e reti possono essere (or!ate da piccole a-iende atti%e nello stesso seg!ento di (iliera" oppure possono essere (or!ate da una grande a-ienda con una serie di piccole i!prese. 'sistono reti di i!presa (or!ate da a-iende su base territoriale *e in .uesto caso la tradi-ionale cooJpetition delle a-iende distrettuali si tras(or!a in coopera-ione," reti tra a-iende che operano in un deter!inato settore" reti di a-iende concorrenti che decidono di cooperare per la con.uista di !ercati esteri" restando concorrenti in Italia. 2a cosa i!portante che pu8 a%ere in(luen-a nell$approccio alla green econo!5 # il tentati%o di au!entare la !assa critica" sia per l$organi--a-ione della rete" sia perchA col te!po nella rete possono a%%enire cessioni e ac.uisi-ioni di i!prese. Ci8 porterebbe" in prospetti%a" a risol%ere uno dei proble!i delle i!prese italiane" la di!ensione troppo piccola. &er .uanto riguarda il lato (inan-iario le i!prese della rete" au!entata la !assa critica" do%rebbero essere pi< (orti nei con(ronti delle bancheK inoltre nella 2egge 200GU33 c$# un !eccanis!o che (a%orisce le i!prese che hanno sottoscritto il contratto di rete. ? pre%ista un$age%ola-ione (iscale in (a%ore delle i!prese della rete" che consiste nella sospensione di i!posta di cui possono (ruire gli utili di eserci-io accantonati ad apposita riser%a e destinati alla reali--a-ione di in%esti!enti pre%isti dallo stesso contratto di rete. 7uesto di((eri!ento di i!posta non # la detassa-ione in cui a%e%ano sperato ini-ial!ente gli i!prenditori" !a # stato appro%ato dalla Co!!issione 'uropea che" con decisione C*2010,IG3G del 2PU1U2011*10," lo ha ritenuto non assi!ilabile ad un aiuto di Stato. Se!brerebbe che la 200GU33 possa rendere pi< (acile il ca!!ino delle i!prese %erso l$approccio green econo!5" a%endo in teoria la possibilit) di incre!entare" anche se sul lungo periodo" la di!ensione a-iendale" di (a%orire il (inan-ia!ento delle i!prese" di pro!uo%ere progra!!i di coopera-ione (inali--ati alla ricerca e s%iluppo. 2$elabora-ione di leggi ben (atte # per8 uno degli aspetti del proble!a" essendo costituito l$altro da una giusta risposta degli i!prenditori alle (acilita-ioni legislati%e. 2a C;A di Rorino ha reali--ato una ricerca tra!ite .uestionario =11>" sull$atteggia!ento delle i!prese nei con(ronti delle reti. ? stata elaborata un$analisi S^OR sulle i!prese interessate a collabora-ioni" i cui risultati sono riportati nel seguito.
Ligura 1 J Analisi S^OR delle i!prese torinesi interessate alla rete Lonte9 C;A" Rorino
0i seguito # riportata la di!ensione delle i!prese che hanno partecipato alla ricerca *un totale di N0 i!prese," da cui risulta che la ricerca ha operato in a!biente di i!prese !icro pi< che piccole.
Ligura 2 J Analisi di!ensionale delle i!prese
Lonte9 C;A" Rorino
? interessante co!prendere cosa (arebbero gli i!prenditori se a%essero l$opportunit) di agire all$interno di una rete9 solo il 3PH crede nell$e((etti%a possibilit) della rete di au!entare le opportunit) di scelte a-iendali" !entre per il P4H .uesto non a%%err). Rabella 1 J Op-ioni date dalla rete
Lonte9 C;A" Rorino
2a risposta pi< classica" che continua!ente gli i!prenditori danno sia nel caso in cui nei distretti si cercano collabora-ioni particolari" sia nel caso di partecipa-ione ad altri siste!i di i!presa" co!e per ese!pio le Aree 'cologica!ente Attre--ate =12>" # la paura di perdere la propria autono!ia. 7uesta risposta" data nel 2PH dei casi *cui si potrebbe unire il 12H che non %uol discutere le proprie strategie," tradisce il grande indi%idualis!o degli i!prenditori italiani e la considera-ione particolare che essi hanno della loro a-ienda co!e di un siste!a chiuso" anche in un periodo di globali--a-ione" do%e esistono seri rischi di sco!parsa per le piccole i!prese. 2a di((icolt) a %alutare la capacit) e l$a((idabilit) degli altri co!ponenti la rete tro%a un riscontro nella paura di co!porta!enti opportunistici da parte dei partner. Il (atto che un 30H non tro%i chiari i %antaggi non signi(ica necessaria!ente una bocciatura dell$idea della rete" !a potrebbe deri%are dalla di((icolt) di rispondere ad una do!anda non legata ad uno speci(ico progetto" da cui rica%are un$idea pi< precisa degli e%entuali %antaggi. &er .uanto riguarda l$attuale s%iluppo delle reti di i!presa" la situa-ione non # chiara" perchA alcuni co!!entatori !ettono in e%iden-a la bont) del !odello" !entre altri co!inciano a parlare di (alli!ento =13>. In realt) lo stru!ento ha delle poten-ialit)" !a %a interpretato" perchA in alcuni casi pu8 coincidere con la (or!a-ione di un classico consor-io" in altri potrebbe %era!ente risol%ere situa-ioni a-iendali che attual!ente hanno scarse prospetti%e. Sar) i!portante l$atteggia!ento con cui gli i!prenditori si a%%icineranno allo stru!ento9 il successo delle reti non sar) dato da .uanti aggregati si (or!eranno nei prossi!i anni" !a dalla bont) dei progetti sottostanti i singoli contratti. 7uanto pi< l$idea intorno alla .uale si costituisce la rete # buona" tanto pi< (acil!ente la rete a%r) successo. Inoltre nell$organi--are la rete gli i!prenditori do%ranno e%itare gestioni troppo burocratiche con au!ento dei costi e rallenta!ento delle decisioni. 1na buona gestione della rete sar) (acilitata dalla (iducia reciproca tra i partecipantiK inoltre potrebbero risultare (a%orite le reti asi!!etriche" cio# le reti in cui una grande a-ienda si lega ad a-iende di!ensional!ente pi< piccole. In .uesto caso sarebbe possibile lo sca!bio di esperien-e di%erse e di !odelli organi--ati%i di%ersi" !entre la partecipa-ione di una grande i!presa pu8 (acilitare la scelta della rete di i!pegnarsi in prodotti nuo%i o in atti%it) di ricerca e s%iluppo per la chiusura delle (iliere %erdi. In .uesto caso lo stru!ento rete ac.uisterebbe ancora pi< %alore ai (ini dell$approccio green econo!5.
Oibliogra(ia 2. 2a%ecchia" C. Stagnaro" Are green [obs real [obsQ" Istituto Oruno 2eoni" !aggio 2010. S. 0a '!poli" C. Stagnaro" 7uanto costa un posto di la%oro green" es energia spiegata.it &. &ilati" Setti!o non sprecare" 2$'spresso" ;_ 14" anno 2+III" N aprile 2012. +. 4ualer-i" /inno%abili" le paure dell$';'2. A rischio le centrali con%en-ionali" 2a /epubblica" 30U3U2012. 2. Maugeri" Aiuti9 # ora di ca!biare" 2$'spresso" ;_ 14" anno 2+III" N aprile 2012. Con(co!!ercio" /oadshoF &MI" 2e piccole !edie i!prese in Italia" 7UNU200G. 1nionca!ereJLonda-ione S5!bola" 2e politiche a!bientali di N distretti italiani9 N esperien-e a con(ronto" /apporto ;a-ionale 0istretti Italiani" 2011. Lederchi!ica" /esponsible Care" `+II /apporto Annuale" 2011. 2egge G aprile 200G n. 33" 41 n.IN 11 aprile 200G" Supple!ento ordinario n. 4G. L. Ca(aggi" Il contratto di rete nella prassi. &ri!e ri(lessioni" Contratti n. N" 2011. CCIAA di Rorino" C;A Rorino" Incubatore reti di i!presa" Rorino" gennaio 2010. L. 0$A!ico et al" Inter%enti di ecoJinno%a-ione nel siste!a industriale" in Recnologie A!bientali per lo s%iluppo sostenibile" ';'A 200G. A. &un-i" 2a grande i!presa potrebbe (are !olto" in /eti di i!prese.it" 3U2U2012.
Ecodem J A!bientalisti per il &artito 0e!ocratico dal 1N (ebbraio 2008 # lCorgani--a-ione na-ionale di area PD che si occupa di ambientalismo. Storia J ;el no%e!bre 200P" la nascita del !o%i!ento 'cologisti per lC1li%o diede a%%io al percorso di uni(ica-ione delle co!ponenti di ispira-ione ambientalista presenti nei due principali partiti della coali-ione di centroJsinistra italiana *Democratici di Sinistra e Margherita, o che a%e%ano dato %ita a !o%i!enti politici autono!i. Rra .uesti" lCassocia-ione Mo%i!ento 'cologista" pro!ossa nel 2002 da Massimo Scalia" Gianni Mattioli e altri esponenti dellCa!bientalis!o in buona parte pro%enienti dallCesperien-a della Federazione dei Verdi. ;ella pri!a%era 2007" con la pubblica-ione del Mani(esto degli a!bientalisti per il &artito 0e!ocratico %enne costituito il Loru! degli a!bientalisti per il &artito 0e!ocratico dal .uale ha poi preso %ita il gruppo degli 'cologisti 0e!ocratici *'co0e!,. 7uestCulti!o ha .uindi partecipato atti%a!ente alla costituente del &0 in .ualit) di pro!otore della lista XA!biente" Inno%a-ione" 2a%oroX. 'sponenti Rra gli aderenti ad 'cologisti 0e!ocratici si anno%erano alcuni esponenti di spicco dellCa!bientalis!o italiano degli anni ottanta e no%anta" pro%enienti in parte da Margherita e 0S" in parte da associa-ioni ecologiste co!e Legambiente" Sinistra 'cologista e Mo%i!ento 'cologista. Rra i no!i sono inclusi .uelli di /oberto 0ella Seta" Francesco Ferrante" Gianni Mattioli" Ermete Realacci" Edo Ronchi e Massimo Scalia. V Statto G gennaio 200G" Art. 1 Costitu-ione e scopi 2$Associa-ione degli 'cologisti 0e!ocratici # una associa-ione politica ecologista che intende rappresentare e pro!uo%ere l$a!bientalis!o politico ri(or!ista. 4li 'cologisti 0e!ocratici si ispirano a un a!bientalis!o che (onda i propri princBpi" le proprie analisi" le proprie proposte" su basi ra-ionali" nella con%in-ione che una conoscen-a se!pre pi< di((usa" una scien-a libera e responsabile" il costante ri(eri!ento al principio di precau-ione" siano condi-ioni indispensabili per a((rontare i grandi proble!i a!bientali oggi in ca!po. 2$associa-ione degli 'cologisti 0e!ocratici" riconoscendo che l$a!bientalis!o ri(or!ista # una delle culture politiche (ondanti del &artito 0e!ocratico" stabilisce rapporti con il &d co!e pre%isto dall$articolo 30 dello Statuto del &artito 0e!ocratico. 4li 'cologisti 0e!ocratici sono aperti all$adesione di tutte le persone e ai gruppi interessati all$a((er!a-ione delle idee e dei principi della sostenibilit) a!bientale co!e criterio irrinunciabile per un benessere e un progresso autentici. 4li 'cologisti 0e!ocratici sono i!pegnati per a((er!are nella politica le ragioni dello s%iluppo sostenibile9 uno s%iluppo che soddis(i i bisogni !ateriali" culturali" sociali delle persone e delle co!unit) e garantisca i diritti delle (uture genera-ioni" sen-a co!pro!ettere lCa!biente" il cli!a" le risorse naturali del nostro pianeta e an-i %alori--ando la .ualit) a!bientale co!e un (attore cruciale del benessere econo!ico e sociale. &er gli 'cologisti 0e!ocratici un pi< e.uo accesso alle risorse e alle opportunit) di s%iluppo costituisce una base decisi%a" in un !ondo che di%enta se!pre pi< XpiccoloX e interdipendente" per la sicure--a" la pace" la con%i%en-a ci%ile (ra i popoli. &er a%ere un (uturo degno e desiderabile lCu!anit) de%e i!parare a (are di pi< e !eglio con !eno9 con !inore in.uina!ento" con !inore consu!o di risorse naturali e di energia" con !inore produ-ione di ri(iuti. Solo cosB" attra%erso un i!pegno co!une che %eda in particolare i popoli pi< ricchi adottare stili di %ita e di consu!o !eno dissipati%i" sar) possibile scon(iggere la po%ert)" la (a!e" e al te!po stesso sal%aguardare gli e.uilibri ecologici" a co!inciare da .uelli cli!atici" indispensabili per il benessere e (orse per la stessa sopra%%i%en-a della specie u!ana. &er li Ecoloisti Democratici una nuova politica che si volia autenticamente riformista non pu' non avere al centro anche l(ambiente. 7uesta necessit) # tanto pi< (orte ed urgente in Italia9 do%e si pongono proble!i a!bientali di inusuale aspre--a J dall(illealit ambientale dell(abusivismo edilizio o delle ecomafie, al dissesto idroeoloico, alla morsa dell(inquinamento che attanalia le nostre citt $, e do%e dCaltra parte la .ualit) a!bientale # un ele!ento decisi%o di una rete (itta e pre-iosa di econo!ie dal (orte radica!ento territoriale e dallo spiccato %alore i!!ateriale" nonchA della coesione sociale e della stessa identit) na-ionale Art.2 Stru!enti )n coerenza con le proprie finalit l(Associazione deli Ecoloisti Democratici# $ promuove e svole elaborazione prorammatica e iniziative politiche* $ partecipa ad incontri, conferenze e ad oni altra manifestazione, oranizzate in ambito locale, nazionale ed internazionale* $ svole attivit editoriali di informazione e divulazione* $ promuove e oranizza attivit di formazione e oni altra iniziativa utile al perseuimento dei propri sociali%
Art. 3 Adesione indi%iduale +(adesione all(Associazione deli Ecoloisti Democratici , libera e aperta ali italiani e ali stranieri che vivono in )talia, senza distinzione di sesso, razza, reliione% -utti hanno facolt di iscriversi allAssociazione e di portare il proprio contributo, secondo disponibilit e capacit, nelle scelte e alle attivit dellassociazione% +iscrizione comporta laccettazione delle norme del presente .tatuto e il versamento della quota associativa annuale% Annualmente il Direttivo !azionale stabilisce le quote di adesione, differenziate per i soci individuali e per i soci collettivi% Art. 4 Adesioni colletti%e &ossono richiedere lCadesione all$Associa-ione degli 'cologisti 0e!ocratici associa-ioni na-ionali" associa-ioni locali" co!itati di cittadini" circoli e strutture di base di associa-ioni na-ionali e !o%i!enti. 2e richieste di adesione colletti%a sono accolte dall$'secuti%o ;a-ionale" e%entual!ente dCintesa con il rispetti%o Co!itato /egionale" che stabilisce anche (or!e e !odalit) di partecipa-ione alla %ita dellCAssocia-ione e dei suoi organis!i. Ambientando , lassociazione iovanile dellAssociazione deli Ecoloisti Democratici% /a autonomia di proposta e li iscritti ad Ambientando sono automaticamente iscritti anche allAssociazione deli Ecoloisti Democratici, se lo dichiarano al momento delladesione, accettando tutte le reole di entrambi li statuti% )l presidente di Ambientando, trasmette con cadenza semestrale, lelenco deli iscritti che hanno aderito anche ali Ecoloisti Democratici% Art. N 0iritti e do%eri dei soci I soci indi%iduali e colletti%i partecipano" secondo le regole stabilite dallo statuto" ad ogni li%ello della %ita de!ocratica dellCAssocia-ione. I soci indi%iduali e colletti%i contribuiscono alla (or!a-ione e al sostegno delle proposte e delle atti%it) dellCAssocia-ione. I soci indi%iduali e colletti%i hanno diritto allCin(or!a-ione sulle decisioni e sulle ini-iati%e assunte dagli organi dellCAssocia-ione ai di%ersi li%elli. Il (un-iona!ento degli organi dirigenti assicura trasparen-a e partecipa-ione nellCassun-ione delle decisioni. I soci colletti%i si i!pegnano a (ornire ai propri aderenti la pi< a!pia in(or!a-ione sulle proposte" le atti%it) e le ini-iati%e dellCAssocia-ione e a (a%orire la loro lCadesione indi%iduale. Art. P Asse!blea ;a-ionale +(Assemblea nazionale , composta dai deleati dei circoli e dai membri di diritto, secondo quanto disposto dal 0eolamento conressuale, nel rispetto della consistenza oranizzativa delle strutture locali e di una paritaria rappresentanza di enere% +(Assemblea !azionale , convocata di norma oni due anni, per aiornare li orientamenti e li obiettivi dell(Associazione e per l(elezione deli orani dirienti% Il 0iretti%o na-ionale con%oca lCAsse!blea e %ara il /egola!ento congressuale. Asse!blee na-ionali straordinarie possono essere con%ocate per delibera-ione del Consiglio na-ionale appro%ata dal N0H T1 dei suoi co!ponenti o su richiesta di 1U3 delle Associa-ioni regionali che rappresentino 1UN degli iscritti o di 1U3 dei Circoli. Art. 7 Orani dellAssociazione .ono orani nazionali dellAssociazione# lAssemblea !azionale il Consilio !azionale il Colleio dei 1aranti )l Direttivo !azionale lEsecutivo !azionale )l Direttore 1enerale2la Direttrice 1enerale )l &residente !azionale2la &residente !azionale )l -esoriere2la -esoriera )l Consilio !azionale , lorano di direzione dellAssociazione, , eletto dallAssemblea !azionale dei deleati, ne fanno parte di diritto tutti i coordinatori dei Circoli, nonch3 i &residenti e i Direttori 0eionali% Assicura la pi4 ampia partecipazione deli iscritti alle principali scelte politico$prorammatiche tra unAssemblea nazionale e laltra e svole le funzioni di orano di rappresentanza enerale della base associativa% )l Direttivo !azionale assume le decisioni relative alliniziativa politica e prorammatica dellAssociazione, indica le linee di attivit e le priorit di lavoro dellEsecutivo !azionale, stipula patti e accordi, assume le determinazioni di ordine amministrativo e patrimoniale dellAssociazione, ne approva i bilanci% E eletto dallAssemblea !azionale e ne fanno parte di diritto i &residenti 0eionali%
)l Colleio dei 1aranti , eletto dalla Assemblea !azionale e partecipa alle riunioni del Direttivo !azionale* elee al suo interno un presidente, si dota di un reolamento al fine di arantire il rispetto del presente statuto. 2$'secuti%o ;a-ionale assicura il (un-iona!ento dell$Associa-ione sulla base degli indiri--i del 0iretti%o ;a-ionale. S%olge le (un-ioni di gestione politica e organi--ati%a dell$Associa-ione. In particolare9 coordina il lavoro di eventuali ruppi tematici, arantisce i rapporti con le associazioni territoriali, propone e oranizza le iniziative pubbliche nazionali anche di tipo editoriale, discute ed approva le posizioni politiche dellAssociazione su questioni e temi urenti '$ eletto dal 0iretti%o ;a-ionale. IlUla &residente na-ionale # elettoUa dal 0iretti%o ;a-ionale" # co!ponente di diritto dell$'secuti%o ;a-ionale" rappresenta l$associa-ione" con%oca e presiede gli organis!i dirigenti e ne assicura il regolare (un-iona!ento. &u8 essere a((iancato da uno o pi< +icepresidenti. Il 0irettoreUla 0irettrice generale # elettoUa dal 0iretti%o ;a-ionale ed # co!ponente di diritto dell$'secuti%o na-ionale. Coordina l$atti%it) interna dell$associa-ione. In assen-a delUdella &residente na-ionale" s%olge (un-ioni %icarie co!presa la rappresentan-a legale dellCAssocia-ione. Il ResoriereUla Resoriera # elettoUa dal 0iretti%o ;a-ionale su proposta delUdella &residente e del 0irettoreUdella 0irettrice. '$ responsabile degli aspetti a!!inistrati%i e (inan-iari dell$organi--a-ione. Art% 5 Oranizzazione locale e reionale ) soci individuali si oranizzano nei Circoli dellAssociazione% ) Circoli possono essere 6territoriali7 8 di quartiere, cittadini, provinciali $, 6tematici7 8 areazioni sulla base di interessi comuni 8, o d 6ambiente7 8 nei luohi di lavoro, studio% )l numero di soci necessario per costituire un circolo , fissato dal Direttivo !azionale con apposito reolamento% Sono espressioni decentrate dell$Associa-ione le Associa-ioni regionali" le Associa-ioni delle &ro%ince Autono!e M che sono organi--ate co!e le Associa-ioni regionali e ne hanno gli stessi poteri J ed i Circoli. 2e Associa-ioni regionali sono autono!e per .uanto concerne il loro a!bito territoriale" si organi--ano sul territorio regionale secondo autono!e decisioni e operano nel rispetto delle (inalit) e degli intenti del presente Statuto. 0i nor!a gli organi dirigenti delle Associa-ioni regionali hanno !odalit) di ele-ione e s%olgono co!piti analoghi a .uelli dei corrispondenti organi na-ionali e (un-ionano con le !edesi!e !odalit). 'ssi sono9 Consiglio /egionale eletto dalla Asse!blea /egionale" l$'secuti%o regionale e ilUla &residente regionale eletti dal Consiglio /egionale. IUle &residenti regionali hanno la rappresentan-a legale dellCAssocia-ione regionale. 2$Asse!blea regionale # co!posta dai delegati dei Circoli secondo .uanto disposto dal /egola!ento congressuale appro%ato dal Consiglio /egionale" nel rispetto della consisten-a organi--ati%a delle strutture locali e di una paritaria rappresentan-a di genere. 2CAsse!blea regionale # con%ocata di nor!a ogni due anni" per aggiornare gli orienta!enti e gli obietti%i dellCAssocia-ione e per lCele-ione degli organi dirigenti e pu8 decidere e%entuali !odi(ica-ioni nella struttura" nella ele-ione e nella deno!ina-ione degli organi dirigenti dellCAssocia-ione regionale. Asse!blee /egionali straordinarie possono essere con%ocate per delibera-ione del Consiglio /egionale appro%ata dal N0H T1 dei suoi co!ponenti o su richiesta di 1U3 dei Circoli che rappresentino 1UN degli iscritti. Sono base associati%a delle Associa-ioni regionali tutti i soci che ricadono nel loro a!bito territoriale. &er costituire un Circolo , necessaria laffiliazione allAssociazione nazionale, da rinnovare annualmente, previo consenso del &residente reionale di appartenenza% )n caso di mancato consenso, i promotori del Circolo possono ricorrere al Consilio 0eionale che decide sullaffiliazione% )l Circolo assume la denominazione di 6Ecoloisti Democratici7 seuita dalla indicazione del territorio o della citt o del quartiere, o dell(ambito tematico o di lavoro o di studio% ) Circoli sono a qualsiasi titolo direttamente responsabili delle scelte e delle iniziative dell(Associazione intraprese nei rispettivi territori% Oni circolo locale elee un proprio coordinatore 9ed eventuali altri orani esecutivi:, che fa parte di diritto del Consilio nazionale e del Consilio reionale% Art. G Lun-iona!ento organis!i dirigenti 2e !odalit) di decaden-a di un !e!bro del Consiglio ;a-ionale o 0iretti%o ai %ari li%elli %engono stabilite dagli stessi con la !aggioran-a di 2U3. Il Co!itato 0iretti%o ai %ari li%elli e il Consiglio na-ionale dell$Associa-ione possono cooptare nuo%i !e!bri in au!ento o in sostitu-ione di .uelli decaduti o re%ocati. 2e coopta-ioni possono essere (ino ad 1U4 in sostitu-ione e (ino a 1U4 in au!ento e purchA nell$insie!e non si superi il N0H dei !e!bri eletti dal Congresso. Art%;< Modalit di votazione +e decisioni deli orani dirienti avvenono normalmente mediante votazione palese% .i ricorre allo scrutinio sereto qualora lo richieda il =<> dei presenti% Art% ;; Decadenza di un socio o di una base associativa Un socio, un Circolo o una base associativa decadono per dimissioni, mancato rinnovo della tessera o della adesione annuale% Art.12 'spulsione di un socio Il 0iretti%o na-ionale pu8 decidere lCespulsione di un socio per gra%i e !oti%ate ragioni di indegnit) !orale .ualora il co!porta!ento del socio sia in contrasto con i princBpi e le (inalit) dell$Associa-ione o ne danneggino gra%e!ente l$i!!agine e gli obietti%i. Il socio espulso pu8 (are ricorso per iscritto al Collegio dei 4aranti entro 30 giorni dalla co!unica-ione scritta di espulsione. Il Collegio dei 4aranti de%e (or!ulare risposta !oti%ata entro P0 giorni. Art.13 Sciogli!ento di organis!i dirigenti 2o sciogli!ento degli organis!i dirigenti na-ionali e la loro sostitu-ione pu8 essere decisa da un$asse!blea na-ionale straordinaria con%ocata dal &residente su richiesta di al!eno 1U3 delle Associa-ioni regionali" che rappresentino 1UN degli iscritti" o di 1U3 dei Circoli. Su proposta !oti%ata dell$'secuti%o ;a-ionale" il 0iretti%o na-ionale pu8 deliberare lo sciogli!ento degli organis!i dirigenti di una associa-ione regionale. 2$'secuti%o ;a-ionale" nella sua pri!a riunione successi%a alla delibera di sciogli!ento" designa un Coordinatore regionale" (ornito di pieni poteri co!preso .uello della rappresentan-a legale dell$Associa-ione. )l Coordinatore ha il compito di arantire la continuit operativa dellAssociazione 0eionale e di preparare un(Assemblea reionale straordinaria per lelezione dei nuovi orani direttivi da tenersi entro tre mesi dal provvedimento di sciolimento% Con lelezione dei nuovi oranismi dirienti il Coordinatore cessa dalla carica% Avverso al provvedimento di sciolimento di cui al primo comma pu' essere proposto, entro trenta iorni dalla sua comunicazione, ricorso al Colleio dei 1aranti, i quali decidono per la conferma o lannullamento entro quaranta iorni% )l ricorso non ha effetti sospensivi% Su proposta !oti%ata dall$'secuti%o ;a-ionale" il 0iretti%o na-ionale" sentito l$'secuti%o regionale di co!peten-a pu8 deliberare lo sciogli!ento degli organis!i dirigenti di un Circolo. 2$'secuti%o ;a-ionale" nella sua pri!a riunione successi%a alla delibera di sciogli!ento" d$intesa con ilUla &residente regionale co!petente designa un Coordinatore del Circolo con pieni poteri. Il Coordinatore ha il co!pito di garantire la continuit) operati%a del Circolo e di preparare un$Asse!blea straordinaria del Circolo per l$ele-ione di nuo%i organi diretti%i da tenersi entro tre !esi dal pro%%edi!ento di sciogli!ento. Con l$ele-ione dei nuo%i organis!i dirigenti il Coordinatore cessa dalla carica. A%%erso il pro%%edi!ento di sciogli!ento di cui al pri!o co!!a pu8 essere proposto" entro dieci giorni dalla sua co!unica-ione" ricorso al Collegio dei 4aranti i .uali decidono per la con(er!a o l$annulla!ento entro .uaranta giorni. Il ricorso non ha e((etti sospensi%i. Art% ;? 0isorse e finanziamenti Costituiscono risorse e beni strumentali per il funzionamento dell(Associazione e il sosteno delle attivit# $ le quote sociali versate dai soci individuali e collettivi* $ altri contributi dei soci finalizzati a sostenere specifiche attivit* $ contributi di enti pubblici e fondazioni* $ contributi da soetti privati come sosteno a specifiche iniziative* $ li strumenti e le risorse messe a disposizione dai soetti firmatari dei patti o delle intese, specificatamente individuate% +(Associazione utilizza tutte le possibilit offerte dalla lee per il sosteno dell(attivit di comunicazione e dell(editoria% Art.1N Oilancio Il rendiconto econo!ico (inan-iario dell$associa-ione co!prende l$eserci-io sociale che %a dal pri!o gennaio al 31 dice!bre di ogni anno" de%e in(or!are circa la situa-ione econo!ica e (inan-iaria dell$associa-ione. 2$appro%a-ione del bilancio consunti%o da parte del 0iretti%o ;a-ionale de%e essere e((ettuata entro .uattro !esi dalla chiusura dell$eserci-io o .ualora ne ricorressero i presupposti entro sei. Il bilancio pre%enti%o %a appro%ato alla stessa scaden-a del consunti%o. I bilanci appro%ati" oltre ad essere trascritti sul libro %erbali" saranno depositati presso la sede na-ionale e consultabili da parte di tutti gli associati. Art. 1P 0urata 2CAssocia-ione degli 'cologisti 0e!ocratici ha la durata necessaria al consegui!ento degli scopi statutari. 2CAssocia-ione non ha (inalit) di lucro e pu8 richiedere alle istitu-ioni pubbliche co!petenti i riconosci!enti pre%isti dalla legge alle associa-ioni %olontarie di (atto e alle onlus. ;el caso di sciogli!ento i beni stru!entali e (inan-iari della Associa-ione %erranno con(eriti a strutture o atti%it) consonanti con le (inalit) del presente statuto Art. 17 Modi(iche Statutarie Il presente Statuto pu8 essere !odi(icato dall$Asse!blea ;a-ionale con %oto a !aggioran-a se!plice. V .E0@)A)O !n !talia l"82# dei $omni % a rischio &rane e all'ioni =; ennaio =<;? +o afferma la Coldiretti, secondo cui ((la percentuale sale al B5> in -oscana e +iuria e al BC> in Emilia 0omana(( Redazione (odem .E0@)A)O )erra dei Fochi e !l'a* sitazioni inaccettabili +er l"!talia, la'oriamo +er migliorare decreto ;D ennaio =<;? -mbiente, .raga* /)arget 0e +ntino a crescita sostenibile/ ;< ennaio =<;? $hiara .raga , .ereteria !azionale $ Ambiente )!-E0@).-E )erra dei &ochi, Realacci* decreto di grande im+ortanza, lo ra1orzeremo con emendamenti E ennaio =<;? )ntervista a Ermete 0ealacci, presidente della Commissione Ambiente e +avori &ubblici della Camera Gabriella Radano &)++O+E Sto+ al consmo del solo, 'ia de2niti'o dal $onsiglio dei ministri ;D dicembre =<;D +a soddisfazione del ministro dell(ambiente Orlando# una svolta per il &aese -gnese Ra+icetta E@E!-) Renzi* le +rimarie saranno n re&erendm sl &tro del Paese F dicembre =<;D )ntervento di Matteo 0enzi all(incontro (+a reen econom" contro la crisi( Redazione (odem &)++O+E Maltem+o Sardegna, i danni nell"3ristanese* +arla n agricoltore =; novembre =<;D Campi allaati, serre distrutte, attrezzi trascinati via da una marea di fano e acqua, impianti di riscaldamento e irriazione fuori uso% Redazione (odem 0A..E1!A .-AM&A 3rlando* /Grandi na'i si do'e'a agire/ E novembre =<;D )ntervista a Andrea Orlando di Davide .calzotto $ )l 1azzettino -ndrea 3rlando , Direzione nazionale &d A4';0A &0 I; L'SRA Festa 4azionale dell"-mbiente 31 ottobre 2013 1na Lesta di((usa A/RICO2O E5it6 e la'oro, la s2da del do+o .erlsconi 7 ottobre 2013 2Cinter%ento di Sergio 4entili" Coordinatore del Loru! A!biente &d J lC1nit)