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Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
M5S e Sel non mollano, bagarre in aula:
urla, accuse e incubo vacanze annullate,
si voter fino a settembre. Ma la nuova tagliola di Grasso
cancella 1400 emendamenti. Il premier minaccia: Hanno
paura di perdere la poltrona. A Palazzo Madama lo spettro
del patto del Nazareno. Lopposizione: Mettiamolo agli atti
E Berlusconi chiama Matteo
y(7HC0D7*KSTKKQ( +[!z!/!%!"
di Marco Travaglio
G
entile Matteo Renzi, le scrivo perch la cono-
sco come un politico diverso dai suoi prede-
cessori, che ama confrontarsi e anche litigare con chi
la critica anzich arroccarsi nella sua torre davorio e
chiedere i danni in tribunale. Lo testimoniano la sua
risposta alle nostre inchieste sui suoi peccatucci fio-
rentini (tipo la sua pensione facile, cui lei rinunci
dopo gli articoli di Lillo) e alle nostre critiche nel
forum a Palazzo Chigi alla vigilia delle Europee.
Checch lei ne dica, quello che sta accadendo in Se-
nato non una battaglia fra innovatori e conser-
vatori: una normale dialettica fra maggioranza e
opposizione, a cui non eravamo pi abituati per
mancanza della seconda. Lei ora ha di fronte a s tre
strade. La prima tirare diritto sulla scombiccherata
e pericolosa riforma del Senato, per tigna, per
puntiglio, per non darla vinta ai gufi, e verosimil-
mente andare a sfracellarsi contro il muro degli 8mi-
la emendamenti. La seconda spingere sullacce -
leratore e viaggiare come un pazzo a fari spenti nella
notte per vedere se una campagna vittimistica con-
tro chi non la lascia lavorare la far trionfare alle
elezioni anticipate di fine anno o inizio 2015. La ter-
za riconoscere di avere sbagliato, o almeno di avere
sottovalutato le opposizioni; ritirare la riforma del
Senato e lItalicum, dichiarando superato il Patto del
Nazareno (a proposito: che c scritto?) per le ra-
gioni sotto gli occhi di tutti; e discutere subito una
riforma del bicameralismo paritario e una legge
elettorale pi rispettose della nostra storia costitu-
zionale e della voglia di partecipazione che ancora
alberga nel Paese.
Se sceglie lopzione 1, cio tira diritto, salva la fac-
cia ma non il Paese: gli 8mila emendamenti, al
ritmo fissato (gi con notevoli forzature) dalla ta-
gliola di Grasso, paralizzeranno il Parlamento si-
no a fine anno o gi di l, impedendole di adottare
le misure necessarie contro la crisi che, lungi
dallessere alle nostre spalle, si fa e si far sentire
pi di prima; e lei salteller per mesi su un campo
minato di voti segreti e possibili imboscate non di
chi contesta a viso aperto la sua idea di Costitu-
zione, ma di chi non aspetta altro che il buio per
regolare i conti con lei. Se sceglie lopzione 2, cio
cerca il martirio per andare subito al voto, idem
come sopra: salva la faccia, ma non il Paese, che di
tutto ha bisogno fuorch di una campagna elet-
torale arroventata, da cui potrebbe financo non
uscire una maggioranza di governo: se fa incaz-
zare tutti, alleati compresi, chi gliela vota al Senato
una legge elettorale che superi il Consultellum,
cio il proporzionale puro che garantisce lingo -
vernabilit? Se sceglie lopzione 3, per qualche
giorno si parler della sua prima sconfitta. Ma lei
ha spalle e consensi ancora cos larghi da poterla
girare in positivo. Pensi che figurone farebbe di-
cendo agli italiani: quando siglai il Patto del Na-
zareno, i 5Stelle erano trincerati in un dorato iso-
lamento, dunque mi rivolsi allunico partner pos-
sibile, cio B., disposto a cedere su quasi tutto pur
fare il padre costituente. Ora per M5S, Sel e i
dissidenti di Pd e centrodestra dicono cose ragio-
nevoli ed con loro che voglio fare le riforme.
Anche perch mi sono reso conto che glitaliani
mi han votato in massa per avere pi, non meno
partecipazione. E, dopo 8 anni di astinenza, vo-
gliono scegliersi i parlamentari. Hanno diritto a
una legge elettorale democratica (proporzionale
con preferenza e premio di maggioranza, o Mat-
tarellum misto, o maggioritario con doppio turno
francese) e a un Senato con funzioni diverse ma
elettivo, senza svilire il Parlamento, n mortifi-
care gli organi di garanzia n cancellare referen-
dum e leggi popolari che anzi vanno potenziati.
Questo atto di resipiscenza operosa non le farebbe
perdere un voto, anzi la riconcilierebbe non con i
gufi e i rosiconi, che non esistono. Ma con un
mondo che anche il suo: quello del centrosini-
stra tradizionale, dellassociazionismo, ma anche
deglimprenditori seri. Si legga, qui a fianco, le
parole di Sabrina Ferilli (che sa ben interpretare il
comune sentire della sinistra italiana) e Diego
Della Valle (personaggio a lei non certo ostile).
Scoprir che le critiche servono a migliorare e a
non sbagliare.
Dal 1 agosto lUnit non sar pi in edicola. I giornalisti accusano il Pd
del segretario-premier: Fuoco amico. E non neppure la prima volta
VIETNAM SENATO
RENZI FA IL DURO
MA LO SALVA IL CANGURO
Per dimostrare di non essere
razzista, Tavecchio
ha chiesto a Pogba
di pulirgli il parabrezza
w w w.fo r u m . s p i n oza . i t
LA CATTIVERIA
DIEGO DELLA VALLE Appello al Quirinale contro i marpioni r i co s t i t u e n t i
Riformatori da bar, lasciate
in pace la Carta di Einaudi
100 MORTI IN 24 ORE
I bimbi di Gaza:
Mamma, perch
ci sparano?
Raffiner ia
addio, a Gela
lEni tradisce
il sogno di Mattei
LAPPELLO DEL FATTO
Ferilli: Ci stanno
gettando solo
sabbia negli occhi
A fari spenti nella notte
LA SCIABOLA?
IL RIFERIMENTO
PURAMENTE
CA S UA L E
Renzi ieri nellincontro
con i vertici di Federscher-
ma che gli hanno regalato
una sciabola: il premier
lha impugnata pensando
al Senato Ansa
Udi Gian Carlo Caselli
CHI ASSOLVE
TUTTI PERCH
NON LEGGE
LE SENTENZE
Udi Daniela Ranieri
LE PAROLE
PERDUTE:
LONOR E
NON C PI
pag. 22 pag. 7
Caridi pag. 16
con un intervento
di Maurizio Viroli pag. 6
La Costituzione lhanno scritta i grandi, vergognoso farla
cambiare dallultimo arrivato col gelato in mano. Siamo noi
cittadini a dover decidere come e se cambiarla, e i parlamentari
vogliamo sceglierli noi. Il presidente del Consiglio pensi ai problemi
veri: lavoro, economia, giovani e cultura Trocchia pag. 5
CALCIO & BANANE
Tavecchio: Io, le donne
e la tratta dei calciatori
D
ottore Mattei, aiuta-
teci a levare questa
miseria. Era il 27 ottobre
1962, a Gagliano Castel-
ferrato, Enna.
Fierro pag. 11 - 14
Dopo lo scivolone razzista,
quello sulle spor tive
h a n d i c a p p a te . La versione
del candidato alla Federcalcio:
Devo imparare a parlare
Tecce pag. 9
La Pre ss e
De Carolis, dEsposito, Marra e Roselli pag. 2 - 3 - 4
D i ego
Della Valle
La Pre ss e
2 MERCOLED 30 LUGLIO 2014 il Fatto Quotidiano
Presidenza del Consiglio, brac -
cio armato di Renzi. Anche
qui, le immagini parlano chiaro:
incontra Verdini, si ferma, lo sa-
luta affettuosamente, gli d qua-
si il cinque. Si fa vedere alla bu-
vette con Dario Stefno, il can-
didato naturale alle primarie
pugliesi con Michele Emiliano.
SI CERCA di continuare a de-
comporre Sel, a dividerla, a
rompere il fronte di Vendola e
Fratoianni. Lotti d lordine di
uccidere: La posizione di Sel
preclude alleanze future, dice.
E poi, non possono dire che
usiamo parole irricevibili e poi
governiamo insieme tutte le Re-
gioni... Eh, no. Non abbiamo
mica lanello al naso. Le minac-
ce non sono neanche tanto ve-
late: lidea di spingere Sel fuori
dalle Giunte locali, e alla pros-
sima tornata di Regionali, in
primavera, lasciarli fuori
dallinizio. Intanto, in Aula, la
maggioranza tiene, sugli emen-
damenti pi insidiosi, quelli
sullelettivit. Andiamo avanti
anche dopo l8 agosto, dice an-
cora Lotti. Poi Renzi, su Face-
book, mette in campo tutta la
sua potenza: Le sceneggiate di-
mostrano che alcuni senatori
di Luca De Carolis
Q
uesta maggioranza ha il
terrore del voto segreto
perch sa di non essere una
maggioranza. In aula hanno fat-
to di tutto, compreso uno stral-
cio che viola il regolamento. E
Grasso non li ha fermati. Bar-
bara Lezzi, senatrice del Movi-
mento Cinque Stelle, parla con
la bolgia di palazzo Madama co-
me sottofondo.
Su Twitter lei ha scritto: Renzi ha la maggioranza
solo ricattando i suoi parlamentari.
La parola dordine era imporre il voto palese, per-
ch in tanti dentro il Pd e Forza Italia non sono
liberi di votare contro questa riforma. E cos han-
no spacchettato gli emendamenti per evitare il vo-
to segreto. Non volevano che qualche senatore ri-
scoprisse il gusto della libert...
Troppi rischi?
Senza votazione palese non avrebbero i numeri.
Crollerebbe tutto, governo compreso.
In aula avete urlato pi volte
non si pu.
Lo stralcio chiesto e ottenuto
dal Pd non rispetta le regole.
Hanno stravolto un emen-
damento, dividendolo in
parti con frasi prive di si -
gnificato logico, che invece
il Regolamento richiede.
Grasso per ha avallato.
Non stato un presidente
imparziale.
Ieri pomeriggio fallita la
proposta di mediazione di Chiti (accorpamento
degli emendamenti in cambio di pi tempo per la
discussione). LM5S aveva gi detto di no: perch?
Labbiamo respinta perch si basava sul ritiro de-
gli emendamenti. Ma noi ne abbiamo presentati
solo 200, tutti di sostanza, sul merito. Non ab-
biamo mai fatto ostruzionismo. Di fatto la pro-
posta di Chiti era pi restrittiva rispetto alliter
attuale, perch prevedeva di tenere in piedi solo
alcuni temi in pochi emendamenti, e di votare tut-
to entro il 2 settembre, chiudendo per la discus-
sione entro l8 agosto.
Sel sembrava favorevole. Poi nella capigruppo del-
le 15 saltato tutto.
Sel non ha ottenuto dialogo dal governo. Per ritirare
gli emendamenti chiedeva i limiti entro cui discu-
tere e modificare il testo: ma nessuno glieli ha dati. E
poi c altro. Credo che il partito di Vendola non
abbia avuto i segnali che sperava sullabbassamento
della soglia di sbarramento nellItalicum.
La partita sulla legge elettorale sta pesando in
queste ore?
Eccome. La verit che Renzi non ha potuto apri-
re a Sel perch il patto del Nazareno intocca-
bile.
Contro il colpo di Stato avete lanciato Parla -
mento in piazza, campagna che ieri ha avuto il via
libera dagli iscritti sul blog di Grillo. Come si svol-
ger, e quando?
Saranno pi giorni di manifestazioni e incontri
nelle piazze. Tutti i deputati e senatori lasceranno
le Camere, per parlare con la gente. Speriamo di
tenere la prima manifestazione entro l8 agosto.
Abbandonerete i lavori parlamentari.
Li faremo fuori, nelle piazze. Porteremo alla luce
del sole tutto quello che accade qui dentro: i punti,
le virgole, gli sguardi. Racconteremo agli italiani
quello che questa riforma toglier loro. Il governo
vuole renderli inermi, eliminare ogni controllo.
Sperate di coinvolgere intellettuali e volti noti.
S, anche se in tanti hanno paura di esporsi. Ma
questa non una battaglia di bandiera, una bat-
taglia civile.
Siamo in piena estate. Non temete il flop delle ma-
n i fe st a z i o n i ?
Io sono ottimista, anche perch la gente ci chiede
di tornare nelle piazze. In tanti negli ultimi tempi
hanno avuto limpressione che i Cinque Stelle si
occupino soprattutto di strategie. Dobbiamo tor-
nare alle origini, stando anche e soprattutto fuori
dei palazzi.
Contro la riforma guerriglia democratica, ma
Grillo tiene aperto il tavolo sulla legge elettorale
col Pd. Non una contraddizione?
No. Abbiamo posto sei domande ai Democratici,
e attendiamo risposte. Devono essere loro a dirci
di no, dopo che ci hanno dipinto come quelli che
rifiutano tutto.
Twitter @lucadecarolis
Alavoro fino
a mezzanotte, ora
delle i m b o s c a te
CHIUDERE entro l8 agosto non sar
semplice, nonostante il canguro. Il
contingentamento forzato dei tempi,
che gi ieri ha falcidiato 1400 emen-
damenti, potrebbe non bastare a
Renzi e alla sua maggioranza, visto
lostruzionismo organizzato di 5 Stel-
le, Sel e Gal. Si parte dai numeri: quelli
fissati nella conferenza dei capigrup-
po del 24 luglio, che aveva compres-
so il tempo complessivo dei lavori in
120 ore, di cui 80 per le sole vota-
zioni. Ripartite nelle varie sedute fiu-
me (dalle 9 alle 24), avrebbero co-
munque dovuto permettere il s fi-
nale al ddl entro l8. Ma la capigruppo
non aveva calcolato gli interventi sul-
la procedura, o meglio sullordine dei
lavori, con cui ieri le opposizioni han-
no fatto trascorrere ore. Altro dato
importante: il canguro potr elimina-
re fino a 3000 emendamenti. Ma ne
rimarranno comunque 5000. Una
selva di controproposte che pu co-
munque dilatare i tempi ben oltre la
data fissata dal governo. Le opposi-
zioni sono gi in clima da trincea. Ieri,
durante la seduta notturna, i capi-
gruppo hanno raccomandato via sms
ai senatori di non allontanarsi. Ser-
vono ranghi completi, per frenare la
corsa della riforma.
di Wanda Marra
A
noi non interessa
una settimana in
pi, ma la possibilit
di un confronto nel
merito degli emendamenti pre-
sentati. Al patto del Nazareno,
convitato di pietra su cui biso-
gnerebbe far chiarezza, va sosti-
tuito un patto tra tutti i sena-
tori. Quando Loredana De Pe-
tris, la donna 6000 emenda-
menti, prende la parola
nellAula di Palazzo Madama
diventa chiaro a tutti che la pro-
posta di mediazione di cui si
fatto portatore Vannino Chiti,
nella veste di portavoce della
dissidenza (voto finale nella
prima settimana di settembre,
subordinato al ritiro della mag-
gior parte degli emendamenti e
concentrazione della discussio-
ne solo su alcuni punti centrali)
fallita.
LA PRIMA REAZIONE tra i se-
natori, renziani e non, scon-
certo, perplessit, caos. Ma man
mano che la giornata va avanti,
il quadro si fa chiaro. Oltre ad
alcune questioni relative alla ri-
forma costituzionale (come
labbassamento delle firme ri-
chieste per il referendum con-
fermativo e le modalit di ele-
zione del presidente della Re-
pubblica), noi volevamo lab -
bassamento delle soglie dellIta -
licum al 4%, sia per i partiti che
si presentano da soli, che in coa-
lizione, spiega Ciccio Ferrara,
deputato di Sel. Ma quello che
voleva soprattutto Sel erano ga-
ranzie, certezze. E una sorta di
agibilit politica: volevano che
Vendola fosse ricevuto da Ren-
zi, che la trattativa fosse visibile
e chiara. Hanno chiesto esatta-
mente quello che Renzi non po-
teva dare: pari dignit col Patto
del Nazareno, spiega un sena-
tore dem. Da questo punto di vi-
sta, la trattativa non mai ini-
ziata. Tanto che a molti comin-
cia a sembrare un bluff.
Quella che il premier voleva, co-
me diventa sempre pi eviden-
te, era una resa incondizionata,
la rinuncia allostruzionismo
pi o meno gratis, in cambio di
qualche concessione marginale.
Chiti luned era quasi riuscito a
convincere tutta la dissidenza,
ma poi Sel, che un partito di-
viso, lacerato, gi parzialmente
scisso, andato per conto suo.
E allora, ecco che Palazzo Chigi
ha cominciato a sparare. Segna-
li, simboli, espliciti e impliciti.
Renzi riceve la squadra di scher-
ma. Riceve in regalo una scia-
bola. Per le riforme potrebbe
servirle, dice il presidente della
Ferderscherma, Giorgio Scarso
con un assist al premier che ri-
batte: Ogni riferimento al Se-
nato puramente casuale.... A
Palazzo Madama la seduta del
pomeriggio inizia nel segno
dellostruzionismo pi feroce.
Si scorporano gli emendamenti,
si discute su ogni cavillo, si di-
batte in nome del voto segreto. E
a un certo punto, si materializza
Luca Lotti, Sottosegretario alla
perdono tempo per paura di
perdere la poltrona. La nostra
determinazione pi forte dei
loro giochetti. Andiamo avanti
pronti a discutere con tutti ma
non ci faremo mai ricattare da
nessuno. Posizione chiarissi-
ma, anche se si naviga a vista.
Fino a un certo punto, per. Pi
passano le ore, pi in Senato la
percezione comune che - ma-
gari con qualche giorno in pi -
la riforma sar portata a casa.
Anche grazie al canguro. A sera,
in effetti, tra voti e accorpamen-
ti, risultano fatti fuori 1500
emendamenti. Molti, senza
danno, di quelli pi insidiosi
sullelettivit. Momenti di entu-
siasmo. Filippo Sensi, il porta-
voce del presidente del Consi-
glio, twitta: Yes, we canguro.
Renzi commenta: Il canguro
funziona, siamo ad un quarto
degli emendamenti. Soddisfat-
ti i fedelissimi, che vedono
unItalia tutta dalla parte del
premier, contro lostruzioni -
smo brutto e cattivo. Nello stes-
so stile, continuano a evocare il
voto, se qualcosa dovesse anda-
re storto. E domani Renzi in di-
rezione far lennesimo ultima-
tum al Pd.
TRAPPOLE
Battaglia di nervi
a Palazzo Madama
Gioved il primo
ministro parler
alla direzione
dei Democratici
RENZI SALTA SUL CANGURO
E VA ALLA GUERRA DEL SENATO
IN PEZZI LA MEDIAZIONE DI CHITI. IL PD MINACCIA SEL: FUORI DA TUTTE LE GIUNTE
Li n te r v i s ta
BOTTE A PALAZZO
IL CANGURO ha dominato questa prima giornata piena di
voti sulle riforme costituzionali del governo Renzi: saltando,
peraltro, il simpatico cavillo regolamentare ha schiacciato,
lasciandoli morti a terra, oltre 1.400 emendamenti, circa
600 pagine di certosine proposte di modifica al ddl Boschi
(non era mai successo che un numero cos elevato di emen-
damenti venisse ca n g u ra to, sbottata Loredana De Petris di
Sel intestandosi il prezioso neologismo). Non solo: il canguro
anche diventato materia di sfott. Il senatore M5S, Alberto
Airola, infatti, s lamentato con la presidenza perch R u ss o
del Pd ci sbeffeggia facendo il gesto del canguro. Il punto :
ma cos questo canguro? Una possibilit introdotta in Se-
nato nel luglio 1996 - presidente Nicola Mancino - inter-
pretando in maniera fantasiosa larticolo 102 (sul voto per
parti separate degli emendamenti) del Regolamento di
palazzo Madama in analogia con quanto stabilisce lar ticolo
85 del Regolamento della Camera. La procedura la se-
guente: se ci sono emendamenti che differiscono solo per
cifre o dati o espressioni altrimenti graduate, il presidente
li pone in votazione a partire da quello pi difforme rispetto
al testo originario e un determinato numero fino al pi
vicino dichiarando assorbiti gli altri. In sostanza, decide
Piero Grasso, signore e padrone di palazzo Madama, nonch
supremo garante dellautostrada costituzionale renziana.
E la regola tagli
1.400 emendamenti
Barbara Lezzi, senatrice di 5 Stelle Ansa
Barbara Lezzi (M5S)
Hanno paura, con il voto segreto crollava tutto
3 il Fatto Quotidiano MERCOLED 30 LUGLIO 2 01 4
Crimi scatenato:
Adesso tirate
fuori le palle
SCATENATO, in aula e fuori. Dopo settimane di
(quasi) silenzio, ieri il senatore dellM5S Vito Cri-
mi si fatto sentire. Durante la discussione del
ddl costituzionale, si rivolto cos ai colleghi: Il
Senato elettivo il punto fondamentale di questa
riforma, il momento di tirar fuori le palle. Gras-
so lha subito ripreso: Pu usare dei sinonimi che
non necessariamente involgariscano il nostro di-
b a t t i to. E lui: Ogni tanto ci vuole. Crimi ha poi
inveito contro le prove tecniche di dittatura del
governo. E il suo intervento stato ripreso dal
blog di Grillo. In serata, su Twitter, il senatore si
scagliato contro Grasso per la sua gestione dei
lavori: Dicci cosa ti hanno promesso, la 2 pagina
del patto del Nazareno reca forse il tuo nome?.
Cinguettio finale contro il Renzi buffone.
ministro, che al telefono a far-
si dare input dal presidente del
Consiglio. Stavolta, a Boschi,
laccusa di essere una mario-
netta direttamente in aula.
Anche Giovanni Endrizzi del
Movimento 5 Stelle va gi du-
rissimo su Boschi e patto: A b-
biamo battuto il record della l-
tro giorno, ossia di tre emenda-
menti in tre ore. A cosa dobbia-
mo questo ulteriore abbassa-
mento dei tempi? Alla cocciuta
ostinazione della catena di co-
mando: Berlusconi, Renzi, Bo-
schi, Zanda, e mi fermo qui per
rispetto a lei, presidente.
Linciucio sacro
Lo dice anche Brunetta
Il pi noto Vito Crimi, sempre
del Movimento 5 Stelle, tira in-
vece nel patto anche il presi-
dente del Senato e scrive su
Twitter: Grasso dicci cosa ti
hanno promesso? La seconda
pagina del patto del Nazareno
reca forse il tuo nome?. Il ri-
ferimento alle presunte ambi-
zioni di Grasso per il Quirinale.
Ma il patto B i e r re , a quanto ri-
sulta, vorreb-
be una donna
e ieri a spasso
per il Senato si
vista anche
una sorriden-
te Roberta Pi-
notti, mini-
stro della Di-
fesa. In ogni
caso, dopo il
caos di questi
di due giorni,
il patto del
Nazareno
vivo e sempre
custodito nel segreto. Persino il
Mattinale di Renato Brunetta,
che renziano non , ha ammo-
nito: Per Forza Italia, i patti
sono sacri, gli accordi sono
scolpiti nella pietra e non nel
ghiaccio. Lunico a non cre-
derci Gaetano Quagliariello
di Ncd. Per lui la lettera renzia-
na che apre sullItalicum smen-
tisce protocolli segreti con
Berlusconi e Verdini nei panni,
entrambi, di Von Ribbentrop, e
Renzi in quelli di Molotov. Ma
Quagliariello, forse, si perso
qualche passaggio.
ch i due questa settimana non
riusciranno a vedersi. Il presi-
dente rimane ad Arcore per
guarire dallinfluenza. Il nuo-
vo vertice potrebbe dunque te-
nersi nella settimana decisiva
che arriva a venerd 8 agosto, in
ogni caso la prima fatica sca-
denza della riforma Bo-
schi-Verdini.
Lassalto Cinque Stelle
al diktat di Berlusconi
Nel frattempo, in aula, la v v e r-
timento di Bruno non colpisce
solo De Petris di Sel. Pure Gian
Marco Centinaio della Lega ar-
riva invocare la luce del sole:
Mi ha fatto paura un passaggio
dellintervento del senatore
Bruno quando ha ricordato al
Partito democratico e al presi-
dente del Consiglio che esiste il
patto del Nazareno da cui non
ci si pu discostare. Mettiamo
sul tavolo tutto a questo punto e
facciamolo alla luce del sole.
Centinaio parla, ma il ministro
Boschi al telefono e le s p o-
nente leghista conclude cos il
suo intervento: Attendiamo
delle risposte concrete, signor
remmo ad avere maggiore chia-
rezza.
Luomo di Palazzo Chigi
arriva a controllare
Palazzo Madama, a differenza
delle settimane scorse, registra
un boom di presenze. Nel Tran-
satlantico del Senato si manife-
sta anche Luca Lotti, che sot-
tosegretario delleditoria a Pa-
lazzo Chigi. Ma il suo ruolo pre-
valente un altro: Lotti uno
dei cinque garanti del patto del
Nazareno (con B. e Renzi, ov-
viamente, e poi Gianni Letta e
Denis Verdini) ed lufficiale di
collegamento tra le due parti.
Allevocazione in aula della c-
cordo segreto tra lo Spregiudi-
cato e il Pregiudicato corri-
sponde, poi, una fitta conversa-
zione telefonica tra lo stesso
Renzi e Verdini. Non solo. La li-
nea dura di ieri si spiegherebbe
soprattutto con un contatto di-
retto tra Arcore e Palazzo Chigi.
Il cerchio magico di B. esclude
una telefonata, a dire il vero, ma
altri ambienti azzurri filoren-
ziani sostengono lopposto: La
telefonata c stata, anche per-
di Fabrizio dE s p o s i to