di Adriano Parracciani, 8 marzo 2008 Cera una volta il vecchio ufficio stampa, con il suo bravo responsabile ed i sui diligenti addetti. Il lavoro era spesso duro, si doveva saper comprendere con intelligenza e dedizione cosa voleva comunicare lorganizzazione e poi dirlo nel modo corretto ai giornalisti. Non sempre era facile. La comunicazione era unilaterale, di tipo simplex. Lorganizzazione parlava di se in modo uni- direzionale; lei parlava ed il mondo ascoltava. La comunicazione era mediata dal mezzo, passava per i giornalisti che scrivendo sui giornali la notizia lavrebbero diffusa al mondo. La stampa appunto. oi arriv! la radio, la "#, e poi arriv! Internet. $uesti nuovi mezzi cambiarono la comunicazione che divenne appunto sempre pi% funzione della tecnologia, come cinsegn! &cLuhan nel secolo scorso. '( il mezzo che fa il messaggio), disse, a significare che il contenitore modifica il contenuto o forse solo il suo percepito. In ogni caso lufficio stampa dovette fare i conti con *uesto nuovo insegnamento e sviluppare nuove competenze per assorbirlo e farne buon uso. &a la comunicazione era sempre simplex, unidirezionale+ eravamo nel Mon!o "#$ ,ggi siamo in una fase rivoluzionaria, - in corso lupdating del vecchio modello di comunicazione. &a non - un semplice upgrade; si tratta bens. di una major release, che *uindi non apporta solo migliorie od aggiornamenti ma che modifica totalmente il modello nella sua struttura. ( la nuova versione che ci porta nel Mon!o %#$ Hi&' Tec' ed Interattivit( stanno rivoluzionando lintero comparto dei media ma soprattutto il nostro ruolo di utenti utilizzatori+ la tecnologia dellOn)eman! d/ agli utenti la facolta di crearsi i propri palinsesti, mentre lavvento del We* %#$+ la nuova Internet, sta portando agli utenti la possibilit/ di generare i contenuti anche in formato multimediale e *uindi di essere ,arte attiva !el ,rocesso. Il Social Net-or.in& con i vari 0logs1#logs, 2ou"ube, &34pace, 4econd Life e via dicendo, sta offrendo a tutti 5tutti *uelli che hanno la fortuna di vivere in paesi liberi6, ovun*ue essi siano, la possibilit/ non mediata di essere generatori di comunicazione oltre che fruitori. La comunicazione da simplex - diventata duplex, poi bi-direzionale, *uindi pluri-dimensionale ed infine multi-dimesionale. Non - pi% solo lorganizzazione, o il mezzo che ha scelto, a parlare di se, ma sono anche gli altri a farlo; non - pi% solo linterno dellorganizzazione a comunicare se stessa, ma anche lesterno ad essa che comunica per lei. ( per *uesto che non si parla pi% semplicemente di imprese, ma di (nterprise 7.8, *uelle che 'aprono i microfoni) ai loro dipendenti, ai loro clienti, ai loro fornitori, allesterno, che a sua volta dispone di propri od altri 'microfoni) da cui parlare. Nel &ondo 7.8 i mezzi di comunicazione sono tutti i nuovi strumenti ed i nuovi servizi che via via ci offre la tecnologia, ma sono anche i cittadini che nel loro vivere *uotidiano assumono diversi ruoli ed interagiscono con la comunicazione. Nel &ondo 7.8 il concetto di ufficio stampa - totalmente da ripensare e da ricostruire. In primis stampa diventa media 5multi-media6; la comunicazione non - pi% e solo mediata ma - diretta e trasversale, non - pi% uni-direzionale ma multiplex. In *uesto scenario, dalle ceneri del 'responsabile ufficio stampa) nasce il nuovo ruolo di Comunicatore TransMe!iale 5o Net-or. Me!iale6, che domina, oltre ai media maturi, tutti i mezzi innovativi di comunicazione che sforna la tecnologia e la creativit/ della rete. Il Comunicatore "rans-&ediale sa parlare i vari linguaggi della 9ete, sa trans-comunicare e sa comunicare attraverso laltrui comunicazione. $uesto - il &ondo 7.8, dove forse &arshall &cLuhan direbbe '/ il net-or. c'e 0a il messa&&io)