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DISTRIBUITO UN QUESTIONARIO: MA NON UN REGISTRO TUMORI PARALLELO

Crociata ai tumori
Il caso. La Diocesi ai parroci: Diteci quanti fedeli muoiono di cancro
MASSIMO LEOTTA
Il punto di partenza sono state le pa-
role di Papa Francesco che, poche ore
dopo la sua salita al soglio di Pietro, ri-
chiam alla salvaguardia del crea-
to. Parole che sono risuonate nel pa-
lazzo dellArcivescovado. E in piazza
Duomo hanno deciso: contribuire a
scrivere la verit sui tanti morti per
tumore in provincia di Siracusa.
Con un questionario, inviato a tutti
i parroci della Provincia di Siracusa
per conoscere quanti funerali vengo-
no celebrati per persone uccise dal
cancro. Perch la vita va difesa anche
cos, spiega don Angelo Saraceno,
che direttore dellufficio pastorale,
ma anche parroco di Santa Lucia ad
Augusta territorio martoriato dal can-
cro. Perch Augusta non un posto
qualsiasi. Perch di morti per cancro il
solo don Palmiro Prisutto, che ogni
28 del mese dedica una messa alle
vittime di quella che ha definito una
strage silenziosa ne ha gi contati
500.
Stanno ben attenti in Curia a non
definirlo registro dei tumori paralle-
lo. Anzi, al contrario, don Angelo Sa-
raceno sottolinea che non c alcun
principio scientifico, forse un po pi
statistico, questo s. Ma a condurre
questa iniziativa soprattutto il desi-
derio di mantenere alta lattenzione
su questo fenomeno. Con il questiona-
rio o con altre iniziative. Come quan-
do in ospedale stata tenuta una ve-
glia di preghiera per tutti i malati on-
cologici.
Molto spesso - spiega don Angelo
- nel certificato di morte il medico
parla di arresto cardiaco. Ma larresto
cardiaco pu anche essere il momen-
to finale di una lunga malattia. Per
questo abbiamo chiesto ai parroci di
approfondire.
Ma allora come sta andando questa
statistica fai da te? I primi risultati
del questionario che stato conse-
gnato a tutte le parrocchie sono previ-
sti entro questanno, ma c perples-
sit. Da una parte non tutti i parroci
- dice, con amarezza, don Angelo Sa-
raceno - hanno prestato lattenzione
che si aspettavamo. Daltro canto per
non sempre possibile chiedere alla
famiglia di un defunto notizie detta-
gliate sulla causa della morte. Noi
per non desistiamo. Continueremo
questo percorso. Il nostro intento non
quello di trovare le cause ma porre la
questione, mantenere lattenzione al-
ta, fare in modo che chi ha una co-
scienza possa interrogarsi.
Di certo si interrogata la Procura
di Siracusa che nelle scorse settimane,
partendo proprio dal clamore delle
messe dellarciprete Prisutto, ha deci-
so di aprire un fascicolo di atti relati-
vi sulle morti sospette di Augusta.
Non ci sono iscritti nel registro de-
gli indagati, non c neanche unipote-
si di reato. Al quinto piano del Palazzo
di giustizia stato aperto un fascicolo
che consente di avviare una indagine,
acquisire dati e informazioni.
La conferma giunta dal procurato-
re capo della Repubblica di Siracusa,
Francesco Paolo Giordano. Una notizia
accolta con soddisfazione da Prisutto
e provincia
AUGUSTA. la strage di migranti
oggi i funerali a Lentini
Alle 11 allospedale il rito funebre cattolico-musulmano
Le spese di trasporto salme a carico del Comune megarese 26
AVOLA. Via libera dellAula
al piano antidefault
La manovra correttiva per appianare i debiti
votata in Consiglio soltanto dalla maggioranza 27
venerd 29 agosto 2014
LENTINI. Agenzia delle Entrate
chiusura rimandata
S della direzione regionale alla proposta dei sindacati
In tanti sperano che si arrivi al mantenimento della sede 26
LA SICILIA
Redazione: viale Teracati, 39 tel. 0931 411951/38553 siracusa@lasicilia.it
Il mare di Priolo
colorato di rosso
per la presenza di
mercurio. Quella
sostanza finita
nel ciclo
alimentare
L I NTERVENTO
Non siate tristi
Ges ci invita
a non piangere
SALVATORE PAPPALARDO*
arissimi fratelli e sorelle, lincipit di questo mio
messaggio tratto dal libro di Neemia. Sono i dif-
ficili anni della met del VI sec. a. C.. Il governato-
re Esdra e il sacerdote Neemia invitano il popolo dIsrae-
le, tornato a ricostruire e a ripopolare la citt di Gerusa-
lemme dopo il lungo e sofferente esilio babilonese, a ces-
sare di piangere: il popolo infatti, ascoltando le parole
della Legge, continuava a versare lacrime. La ragione del-
la sospensione delle lacrime dettata unicamente dal-
la gioia: Non vi rattristate, perch la gioia del Signore
la vostra forza (Ne 8,10). La gioia di essere del Signore,
la gioia di vivere il giorno a Lui consacrato, la gioia di ap-
partenere a un popolo di salvati asciuga le lacrime arre-
standone il cammino.
Ecco, quello degli Israeliti era pianto di gioia per il tem-
pio ricuperato, per la libert riacquistata (san Giovan-
ni Paolo II, Omelia, Siracusa 6 novembre 1994).
Carissimi, vuole essere proprio questo il tema del 61 an-
niversario della lacrimazione di Maria nella nostra citt
di Siracusa: non piangete perch la gioia la vostra for-
za.
Potr forse apparire paradossale o quanto mai strano ri-
cordare levento del pianto di Maria con questo impera-
tivo negativo che ci ordina di smettere di piangere. Ma
ben si conforma alla condizione di beatitudine in cui
eternamente vive Maria nostra Madre e ancor meglio si
adatta alla narrazione del Vangelo con i ripetuti appelli
di Ges a sospendere il pianto (Lc 7,13; Lc 8,52; Lc 23,28).
Maria stessa che piangendo ci chiede di non piangere:
lo fa Lei per noi! Piange le nostre lacrime e ci invita con
le sue a gioire pregustando fin da ora lingresso nella Glo-
ria, quando ogni lacrima sar da Dio asciugata (Is 25,8;
Ap 21,4). Maria, piangendo a Siracusa silenziosamente,
riscrive la chiara sollecitazione di Ges a non piangere:
le sue lacrime sono anche un segno della gioia.
Ges ci invita a non piangere e lo chiede attraverso il
pianto di sua Madre. Lappello a non piangere evidente-
mente presuppone le varie situazioni di dolore e di sof-
ferenza in cui versano molte delle nostre vite. Non si
tratta di un superficiale invito a dimenticare le difficolt
o a soprassedervi, ma a volgere con speranza lo sguardo
ad una via duscita dalle strettoie della sofferenza: la
gioia del Signore che diventa la nostra forza. Papa Fran-
cesco, a tal riguardo, cos ha sapientemente ricordato a
noi tutti: La gioia si adatta e si trasforma, e sempre ri-
mane almeno come uno spiraglio di luce che nasce dal-
la certezza personale di essere infinitamente amato, al
di l di tutto. Capisco le persone che inclinano alla tri-
stezza per le gravi difficolt che devono patire, per po-
co alla volta bisogna permettere che la gioia della fede
cominci a destarsi, come una segreta ma ferma fiducia,
anche in mezzo alle peggiori angustie (Evangelii gau-
dium, 6).
Carissimi, Vi invito a prendere visione del ricco calen-
dario di appuntamenti del prossimo 61 anniversario
della lacrimazione, che anche questanno sar impre-
ziosito dalla presenza di Pastori della Chiesa che aiu-
teranno a comprendere il significato di quel misterio-
so pianto e che tracceranno nuove vie di impegno e di
corale responsabilit: Sua Eccellenza Marcello Seme-
raro, Vescovo di Albano, Sua Eccellenza Antnio Augu-
sto dos Santos Marto, Vescovo di Leiria-Fatima, Sua
Beatitudine Fouad Twal, Patriarca di Gerusalemme e
Sua Eminenza il Cardinale Walter Kasper, Presidente
emerito del Pontificio Consiglio per la promozione
dellunit dei cristiani, che presieder la celebrazione
eucaristica conclusiva luned 1 settembre.
In attesa di rincontrarci, esortandovi a non rattristar-
vi, perch la gioia del Signore la nostra forza, Vi be-
nedico di cuore.
*Arcivescovo di Siracusa
C
che per non rinuncia al suo elenco
angosciante. Lo ha fatto anche ieri,
quando i nomi sono riecheggiati nel-
la Chiesa madre. Di quei nomi, Prisut-
to, ha chiesto conto anche al capo del-
lo Stato. Per due volte, in poche setti-
mane, ha preso carta e penna e scrit-
to a Napolitano. Non rinunciando a
farlo sul filo della polemica. Poco
tempo fa Lei andato in vacanza in
Trentino, sulle Dolomiti. Ha voluto
iniziare il suo periodo di ferie con un
gesto esemplare - ha scritto - andan-
do a fare visita in ospedale al suo pre-
decessore.
Un gesto sicuramente significativo
e altamente meritorio, considerato
che il personaggio, malato, che lei ha
visitato, ha rappresentato tanto per il
nostro Paese e quindi meritava tale at-
tenzione.
Vorrei invitarla per a compiere un
altro gesto, direi pi altamente signi-
ficativo e comunque di profondo si-
gnificato sociale e morale: una visita
ai malati di cancro di Augusta.
Perch - ha spiegato larciprete
di Augusta che non nuovo a prote-
ste clamorose - ho deciso di rompe-
re questo muro di omert, del quale
ritengo responsabile anche alcune
istituzioni di questo Stato. Perch -
ha continuato nella sua lettera - bi-
sogna respingere quella logica inu-
mana che tiene sottomessa questa
popolazione che sintetizzata in
una frase che ho sentito ripetere
spesso anche ai giovani: Meglio
morire di cancro che di fame.
LO STUDIO DELLISTITUTO SUPERIORE DI SANIT
Un incremento di casi
tra Augusta e Siracusa
Gli studi condotti in questi decenni nellarea a rischio
Augusta-Priolo- Melilli eseguite dallIstituto superio-
re della sanit, dal Comitato nazionale ricerche, dal-
lOrganizzazione mondiale della sanit e dalle locali
istituzione sanitarie hanno, costantemente, segnalato
le ricadute negative delle attivit petrolchimiche sul-
lo stato di salute delle popolazioni residenti. Queste ri-
sultanze non hanno, per, prodotto quelle opere di bo-
nifica e mitigazione dei rischi che erano e rimangono
indispensabili e anzi, il pi delle volte, si sono accese
delle polemiche sul mancato inizio delle bonifiche
nonostante da 5 anni in atto un accordo di program-
ma.
Oltre allo smog industriale, la salute degli abitanti
del triangolo industriale ha subto risvolti negativi per
il mercuriocheentratonellacatenaalimentare. Di re-
cente la popolazione di Priolo stata sottoposta ad un
monitoraggio per accertare gli effetti che ha procura-
to il mercurio.
Il responsabile del registro dei tumori dellAsp di Si-
racusa Anselmo Madeddu ha confermato che quanto
prima saranno resi noti i risultati dellindagine sanita-
ria. Comunque, i cittadini che sono stati trovati positi-
vi alla presenza di mercurio, sono stati avvertiti su co-
me alimentarsi. Inoltre, lultimo studio prodotto, noto
come Sentieri (Studio Epidemiologico Nazionale dei
Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da In-
quinamento), ha interessato lincidenza oncologica
nei comuni del Sito di Interesse Nazionale per le boni-
fiche Priolo (che comprende Augusta, Priolo, Melil-
li e Siracusa). stato realizzato in collaborazione fra Iss
e Registro Tumori della Provincia di Siracusa.
Lo studio prende in esame i soggetti con una dia-
gnosi di tumore in una delle sedi selezionate, indivi-
duate precedentemente in base ad una ipotesi eziolo-
gica riguardante fattori di rischio di tipo ambientale, e
che al momento della diagnosi risiedevano in uno dei
Comuni in studio. I dati individuali sono stati accorpa-
ti per genere, classi di et e comune di residenza. So-
no stati elaborati i Rapporti Standardizzati di Inciden-
za (Sir) per 35 cause tumorali, o loro accorpamenti, nei
singoli comuni e nel Sin complessivamente, rispetto ai
tassi della Provincia di Siracusa. Dallanalisi emerso
chenellareadel Sindi Priololincidenzaoncologicanel
suo insieme e per specifiche cause tumorali in ecces-
so rispetto al resto della Provincia, evidenziando un
maggior carico nei comuni di Augusta e Siracusa.
Inoltre sono state accertate cause di morte non tu-
morali e che sono state causate da malattie respirato-
rie, circolatorie, neurologiche e renali, potenzialmen-
te associate alla residenza in prossimit del polo pe-
trolchimico. Nei casi accertati nei Comuni di Priolo, Au-
gusta, Siracusa e Priolo, i nessi causali sono chiari per-
ch esistono conoscenze scientifiche adeguate per
spiegare gli incrementi osservati, come nel caso dei si-
ti caratterizzati dalla presenza di amianto o di altre fi-
bre asbestiformi.
PAOLO MANGIAFICO
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