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14-9
Anzitutto noi studiamo il latino per capire come certe idee espresse dalle moderne parole italiane si
sono sviluppate (e non per la parola in s!)
Inoltre lo studiamo per !"!#$ITA#$I a %ar saltare la nostra mente da un codice di comunicazione
ad un altro (ovvero a T#A&'##!!)( il "!#IO metodo di traduzione in%atti ) lo stesso %ra tutte le
lin*ue!
Noi non studiamo per ora un latino +ualsiasi(
in%atti il latino ,a avuto molte %asi storic,e
1- arcaica (.// a- $- 0 1./ a- $-) (per es- 1lauto)
2. repubblicana (150 a. C. - 27 a. C.) - noi studieremo soprattutto questo latino! Molti
considerano il latino repubblicano per eccellenza quello di Cicerone
3. imperiale (27 a. C. !00 d. C.) - studieremo anc"e questo. #n esempio $ %i&io' oppure
(acito
4- tardo (4// 0 2//) ) un latino c,e si riempie di s*rammaticature( c%- l3Appendix Probi
.- medievale (2//-14//) - lessicalmente sem5ra re*olare6 ma inserisce anc,e parole nuove e
soprattutto sintatticamente dispone le parole in modo molto simile all3italiano
2- latino umanistico-rinascimentale (14//-) ) un latino c,e cerca di tornare %edele a +uello
repu55licano-imperiale
1 0 7ONOLO8IA
O*ni lin*ua %a uso di un set di 9atomi sonori: (fonemi) a cui corrispondono delle
rappresentazioni *ra%ic,e (grafemi)
!sistono vari tipi di *ra%emi(
ideo*ra%ici (ad un dise*no corrisponde un concetto-realt; intera!)
silla5ici (ad un dise*no corrisponde una silla5a 0 ci< succedeva nel *reco miceneo e nel
dialetto *reco di $ipro)
al%a5etici (ad un dise*no corrisponde un %onema 0 pur con alcune piccole eccezioni)
Latino ed italiano usano lo stesso set di *ra%emi al%a5etici- !sso deriva dal set *reco pro5a5ilmente
arrivato*li attraverso *li !trusc,i
A ( detta comunemente vocale (*r- => ?@ABCA D 9il sonoro:)( 9sonoro: perc, la A ed altri %onemi
simili %anno vi5rare %ortemente le corde vocali! $on +uesto a55iamo imparato anc,e il 1#IEO
T#ATTO &I"TINTIFO &!LLA 9a:(
massima sonorit; (la 9a: ) il piG sonoro dei %onemi!)
l3altro suo tratto distintivo ) la
massima apertura (la *ola al livello di larin*e ) aperta al massimo)
Huesto *ra%ema in latino ) ancipite ovvero pu< rappresentare I diversi %onemi( 9a: lun*a ed 9a:
5reve-
J( detta comunemente consonante (*r- => K ?@ABCA D 9il NON sonoro:)
La *li stessi tratti distintivi di M(
sonorit; (ma non %orte come nelle vocali!)
la5ialit; (95: ) impronuncia5ile senza le la55ra!)
occlusivit; (le la55ra sono prima c,iuse e poi %atte aprire con un e%%etto-:scoppio: +uando
l3aria esce)
$ 0 in latino classico (repu55licano) ed imperiale si pronuncia sempre NON- La pronuncia NcN (come
nell3italiano 9cena:) si ) di%%usa solo col latino medievale!!! Huindi 5iso*na stare molto attenti
perc, il latino pu< essere letto o con la 1#ON'N$IA !$$L!"IA"TI$A o con la 1#ON'N$IA
9#!"TIT'TA:- Noi anc,e per ra*ioni di utilit; *rammaticale c,e salva da pericolose con%usioni
useremo la #estituta-
A di%%erenza dell3italiano il latino col *ra%ema 9c: rappresenta "OLO NON (la comunemente detta 9c
dura:)
T- &-(
velarit; ovvero *utturalit; (cio) do55iamo usar la parte posteriore della *ola 0 il 9*ozzo:)
occlusivit; (anc,e 9c: ,a l3:e%%etto scoppio:!)
sonorit; zero ovvero sordit; (praticamente nessuna vi5razione delle corde vocali! 1er dirla
alla *reca ) una consonante perfetta)
1A#TI$OLA#ITA3(
1) In rari casi il %onema NON pu< anc,e essere espresso col *ra%ema P () lo stesso del *reco( Q)- $i<
succede con alcune parole c,e derivano dal *reco ma anc,e con alcune parole latine molto antic,e
(es- Kalendae, i primi *iorni di alcuni mesi del calendario latino 0 serviva per re*olare ad es- le
attivit; a*ricole annuali)
I) il latino arcaico non aveva un *ra%ema speci%ico per N*N e perci< usava $! Huesto ,a piccole
conse*uenze sul latino classico(
es- $aius D 8aius
& ( corrisponde a R *reco-
T- &-(
dentalit; (ci deve essere un contatto %ra lin*ua e denti!)
(5assa) sonorit;
occlusivit;
!( corrisponde alle varie 9e: *rec,e- In realt; +uesto *ra%ema in latino ) ancipite ovvero pu<
rappresentare I diversi %onemi( 9e: lun*a ed 9e: 5reve- "olo il contesto ci aiuta a distin*uere +uale
%onema sia-
T- &-(
ma**iore c,iusura-minore apertura
(medio-alta) sonorit;
(c,iusura sul palato D) palatalit; N anteriorit;
L3italiano non pone lo stesso pro5lema di distinzione %ra lun*a e 5reve del latino
per< ne pone un altro(
in%atti in italiano noi a55iamo I %onemi NeN
uno piG aperto
ed uno piG chiuso
Il fatto che litaliano ha un sistema vocalico di 7 fonemi:
EAS "ONO#ITA3-A1!#T'#A
1ALATALITA3 A 8'TT'#ALITA3
! aperta O aperta
! c,iusa O c,iusa
I '
EIN "ONO#ITA3-A1!#T'#A
Huesta ) ci< c,e i lin*uisti c,iamano piramide delle vocali!
1T-9
La piramide delle vocali ) comune praticamente a tutte le lin*ue- In cima sta sempre la A!
7( non va scam5iata col ?- Anc,e se la pronuncia scolastica di ? ) 9%: in realt; ) un suono Np,N-
In%atti i latini scrivevano philosophia e non 9filosofia:! &a ci< deriva c,e il %onema latino ed
italiano N%N IN 8#!$O NON !"I"T! ) ,a tratti distintivi un poco diversi-
La5ialit;
%ricativit; (le la55ra strin*ono appena sul 5ordo dei denti per produrre con l3emissione d3aria
un 9e%%etto rasc,iamento:)
sordit;
spiranza-aspirazione () emesso un intenso 9*etto d3aria:)
8( come $ in latino esiste solo la 8 velare-
Occlusivit;
*utturalit; N velarit; N posteriorit;
sonorit;
L( ) talmente de5ole c,e i latini non ne ten*ono nemmeno conto +uando contano le silla5e in
poesia-
"piranza
larin*alit;
sordit;
1articolarit;( in italiano pu< essere usata insieme ad altri *ra%emi per rappresentare un unico
%onema-
es-( 9c,e: 9*,iozzo: 9sc,eda:
In +ueste 4 parole ch e gh rappresentano un 'NI$O 7ON!EA F!LA#!- Il *ruppo di due *ra%emi
usati per rappresentare un solo %onema ) detto &I8#AEEA!
Nei nostri esempi L non ) un %onema a s stante( serve solo ad avvisarci mentre le**iamo c,e
a55iamo un %onema 8'TT'#AL! dietro una vocale 1ALATAL!-
Huesti di*rammi ri*uardano solo l3italiano-
I(
sonorit; 5assa
maU c,iusura
palatalit;
"!EI$ON"ONANTI$ITA3
NiN ed NuN sono talmente in 5asso sulla piramide da stare sulla linea di con%ine tra vocale e
consonante- &i conse*uenza la NiN in alcune parole latine vale come consonante e pu< anc,e essere
scritta in modo diverso col *ra%ema V (9i lun*a:)
!s-( iam-am D 9*i;: 6 ianua-anua D 9porta: 6 Iulius-!ulius
Lo stesso vale per l3italiano(
!s-( 9aiuola-aWuola: (*ra%ia arcaica) 9maiale:-:maWale:
! vale anc,e per il *reco! I *reci addirittura davano nomi diversi alla NiN a seconda del suo valore( se
vocale XK=Y6 se consonante WKR
'n3ultima particolarit; di I ri*uarda solo l3italiano(
!s-
9cielo: 9cialda: 9cioccolato: 9ciuco: 9scienza:
Hui I non rappresenta un %onema a s( serve solo ad avvisare c,e la consonante precedente ,a un
tratto palatale! La I +ui %a solo digramma!
In 9scienza: %an addirittura T#I8#AEEA perc, 9sci: - rappresenta un unico %onema (c,e
%aremo sotto ")
19-9
L(
la lin*ua tocca la 9cresta: c,e se*na la linea di con%ine tra denti e palato ovvero *li alveoli(
ALF!OLA#ITA3-LIH'I&ITA3
alta sonorit"! &a ci< deriva c,e
9l: rasenta la linea di con%ine con le vocali- 1erci< ,a anc,e il tratto di "ONANTI$ITA3-
"!EIFO$ALITA3- Le semivocali ,anno particolari propriet; %onetic,e in latino( in alcune
condizioni possono *enerare una 9coda vocalica: o addirittura tras%ormarsi completamente
in vocali- !s-( p-rad- magistr- # nom- $agister (la 9e: ) stata 9partorita: da 9r:)
'si particolari in italiano(
il *ra%ema 9L: pu< %are di*ramma con un *ra%ema 9*: per rappresentare la cosiddetta 9l
sc,iacciata:(
!s-( 9ma)lia:
I %onemi sc,iacciati non esistono in latino!
E(
la5ialit;
nasalit;
alta sonorit;
semivocalit;
N(
nasalit;
tratto distintivo oscillante( se la 9n: ) ne*li immediati pressi di un tratto palatale sar;
anc,3essa palatale6 se dentale sar; anc,3essa dentale6 ecc-
alta sonorit;
semivocalit; (es- di coda vocalica( p- r- nomn- # nom- nomen)
'si particolari in italiano(
il *ra%ema 9N: pu< %are di*ramma con un *ra%ema 9*: per rappresentare la cosiddetta 9n
sc,iacciata:(
!s-( 9re)no:
O( v- piramide vocali
1(
occlusivit;
sordit;
la5ialit;
H'( ) un di*ramma c,e rappresenta un %onema coi tratti se*uenti(
sordit;
velarit;
a di%%erenza di 9O: strozza le la55ra- Hundi ,a anc,e la LAJIALITA3!
Occlusivit;
non a caso ) c,iamata dai lin*uisti 9la5iovelare:
In italiano e latino esiste una seconda la5iovelare rappresentata dal di*ramma 8'(
!"- 9san8'e: 9an8'illa:
#(
alta sonorit; Z
Z semivocalit;
li+uidit;
aspirazione
"(
aspirazione ma con una ma**ior compressione della 5occa c,e *enera l3e%%etto detto
si5ilanza
tratto distintivo oscillante( pu< essere pronunciata sorda o sonora! In latino si mantiene solo
la 9s dura: ovvero sorda- Invece la 9s dolce: ovvero sonora tende a tras%ormarsi in 9r:
(rotacismo)
NJ( col di*ramma 9sc: o col tri*ramma 9sci: si rappresenta il %onema detto 9s sc,iacciata: (c,e *li
in*lesi rappresentano col di*ramma sh)- #i5adisco c,e in latino classico non esistono %onemi
sc,iacciati!
T(
occlusivit;
dentalit;
sordit;
'( v- piramide delle vocali-
#icordiamoci c,e ) "!EI$ON"ONANT!- I latini la rappresentano AN$L! col *ra%ema F
+uando ) consonantica e "!E1#! nella *ra%ia maiuscola( es- a%uae, A&'A(6 vir (si
pronuncia NuirN !)
#icordiamoci anc,e c,e serve a %are di*rammi (v- sopra)
F( il %onema NvN NON !"I"T! IN LATINO $LA""I$O- Huindi 5iso*na ricordare c,e in latino il
*ra%ema 9v: serve solo a rappresentare la NuN consonantica e maiuscola (v- sopra)
invece il %onema NvN presente in italiano ,a i se*uenti tratti(
la5ialit;
medio-alta sonorit;
%ricativit;
[( inesistente in latino- L3italiano lo prende in prestito con le parole in*lesi e tedesc,e- Tende ad
essere usato come 9doppione: del *ra%ema 9v:-
S(
) l3esatto opposto d3un di*ramma( 'N "OLO 8#A7!EA 1!# I 7ON!EI! "i c,iama grafema di-
fonematico( SDP\"- !3 usato cos] anc,e in latino (es- maximus)
In alcuni dialetti e %asi storic,e dell3italiano per< +uesto *ra%ema ) stato usato per rappresentare
%onemi diversi come NWN o NsN
!s- 'enexia (pron- 'enesia)
^( inesistente in latino- L3italiano lo prende in prestito con le parole in*lesi e tedesc,e- Tende ad
essere usato come *ra%ema per la I consonantica-
_( come per il *reco ) un *ra%ema di-%onematico( _D&\" N "\&
Ora vediamo La5oratorio 1 pp- 2-` 9proviamo insieme:\ess- 1 I(
A()*P+',
Tentati dalla pronuncia ecclesiastica e dall3italiano molti lo le**ono Ne*iptusN- "JA8LIATO-
La lettura corretta ) Nae*,iptusN !
P-(.A: l3accento va sul primo elemento del ditton*o oe- Huindi p/ena
0I'I+IA(( nella pronuncia ecclesiastica si le**e NdivizieN-
Ea in +uella restituta si le**e molto piG semplicemente Ndiu]tiaeN!
,P1A(2A(( si vede c,e deriva dal *reco a?YbcYX (il latino tende ad aprire le 9i: in 9e:)- Il
di*ramma 1L corrisponde a ?- 1ronuncia( Nsp,;eraeN
1- ` es- I( le**ere in sola restituta
es- 4( le**ere e *iocare a scomporre in silla5e- Non importa se ci saranno du55i ed errori perc,
tanto lo analizzeremo in classe-
"ILLAJ! !& A$$!NTO
La divisione in silla5e non coincide con la divisione della parola nei suoi mor%emi- 1er< serve(
a sta5ilire il 9ritmo: della parola (importante soprattutto nel cantare poesie!)
a sta5ilire la posizione dell3accento e +uindi la *iusta lettura
!s-
divis- in mor%emi(
A8 ! JA NT
radice Foc- tem- $aratteristica
dell3imper%etto
indicativo
&es- IIIa pers- plur- att-
tempi recenti
&ivis- in silla5e(
A 8! (lun*a) JANT
4 - terzultima I - penultima 1 - ultima
$ome si vede la procedura mentale dell3analisi delle silla5e deve sempre partire dal 9%ondo: della
parola- $i< ) importante per piazzare correttamente l3accento!
Lo evidenziato la penultima silla5a perc, ) LA 1I'3 IE1O#TANT!- In%atti le prime le**i
dell3accento sono le se*uenti(
1) JA#ITON!"I
Il latino non tollera l3accento sull3ultima (silla5a) tranne c,e per i monosilla5i (ovvio) e per casi
particolari c,e vedremo- $i< esclude l3ultima silla5a dal 9calcolo: della posizione dell3accento6 e ne
deriva la I
a
le**e ovvero
I) 1!N'LTIEA
la posizione dell3accento ) determinata dalla lun*,ezza-+uantit; della penultima silla5a- 1er cui
a) se ) 5reve l3accento retrocede %ino alla terzultima6
5) se ) lun*a l3accento resta sulla penultima-
4) le**e c,e il latino condivide col *reco c,e sare55e ancor piG *iusto considerare come primo
principio generale(
T#I"ILLAJI"EO
in nessun caso l3accento potr; mai retrocedere aldil; della terzultima
correzioni di errori comuni
La divisione in silla5e bea-ti ) s5a*liata- Lo ) perc, e-a non %a mai ditton*o- In%atti
il ditton*o latino (e *reco) pu< essere %ormato solo da FO$AL!\"!EI$ON"ONANT! (o derivata
di semiconsonante)
in +uesta precisa se+uenza-
Huindi va controllata la "!$ON&A vocale di un *ruppo e 5iso*na controllare per la precisione se
+uesta ) semiconsonante o derivato di semiconsonante-
Nel ns es- a non ) certo s-c- - per cui la *iusta divisione )
be-a-ti
NJ( come in italiano pu< 5enissimo succedere c,e una silla5a sia %ormata solo da una vocale!
cau-sa
ecco un vero ditton*o! NJ la u c,e ,a valore consonantico
e-%u-us ) s5a*liato- In%atti %u rappresenta un unico %onema consonantico 0 ovvero ) di*ramma! La
divisione *iusta )
e-%uus
in-ur-a
NJ( parola insidiosa con I i consonantic,e su 4- ma pu< anc,e essere divisa come in-u-ri-a 0 ed
anzi ) la divisione standard-
In%atti in alcune parole latine c3) un mar*ine di li5ert; di divisione silla5e- !s-(
parietes # pa-r3-e-tes opp- par--tes
abietes # a-b3-e-tes opp- ab--tes
poe-n"e- In cosa ) s5a*liatod L3accento viola la 5aritonesi (non dovre55e stare sull3ultima!)- La
*iusta lettura ) p/e-nae-
NJ( oe ed ae sono ditton)"i' e lo sono *+M,-+ (a meno c"e non ci sia una dieresi a dire
altrimenti) perc". la e deri&a dall/apertura di una i consonantica (in altre parole la i ori*inale )
risalita lun*o il %ianco della piramide delle vocali)! $%- l3e+uivalente *reco eKbAYX
NJI( se s3incontra oi o ai in +uesto caso la i !3 H'A"I "!E1#! FO$ALI$A 0 +uindi NON
%anno ditton*o!
!s-( verso di poesia di !nnio
/l-li cn-se-r3t -rex -Al-ba-3- 4on-g"-i (la divisione in silla5e sem5ra strana perc, applica re*ole
della poesia- Hui a noi interessano *li accenti sulle ai
c/n-se-%uor
re-sp/n-de-o 5 res-p/n-de-o
in-u-ni-o
ge-o-gra-phi-a 5 ge-o-graph-a
Huesta parola ) insidiosa per varie ra*ioni-
In%atti nell3ori*inale *reco l3accento era sulla i per le re*ole *rec,e dell3accento6 ma in latino +uella
i se intesa come vocale ) J#!F!!
Allora la *iusta lettura latina )
geogr"phia!
c%- philos/phia anthol/gia EA *r- ?XfKaK?bY YAgKfKhbY
Altro pro5lema ) c,e e-o in greco potevano fare ecce6ionalmente ununica sillaba (il nome tecnico
di +uesto %enomeno ) "INI_!"I 0 da aiAbjBaXk Z aiAXjlA@ D 9a**io*o insieme (come 5uoi al
carro) con*iun*o: )
im-per-um 5 im-pe-ri-um
mag-na
pat-ri-a 5 pa-tri-a 5 pat-ra 5pa-tra
"i noti il comportamento altalenante del 5locco occlusiva7li%uida (in +uesto caso tr)
t-ne-brae 5 t-neb-rae
a-ci-es 5 ac-es
pp- 9-1/
9proviamo insieme: ess- `-T (silla5are ed accentare) 9 (esercitarsi a le**ere il testo latino)
I4-9
NOT!
La distinzione %ra 9silla5a aperta: e 9c,iusa: si applica solo in poesia-
In alcune parole composte e derivate l3accento pu< essere posto i*norando *li elementi a**iunti alla
parola ori*inale- 1er es- ci< succede con molti derivati di sum
LA $-&- 4
A
L!88! &!LL3A$$!NTO LATINO( enclisi
principio *enerale per ITA-LAT-8#(
dal punto di vista dell3accento le parole possono essere clssi%icate cos](
1A#OL!
TONI$L! ATON!-$LITI$L!
(non aventi accento
proprio per cui si
9appo**iano: -
QfbAKA=YX alle parole
vicine)
1#O-$LITI$L!
(sono 1#!-cedenti 0
ec>- alla parola a cui si
appo**iano)
!N-$LITI$L!
(sono se*uenti - A-
alla parola a cui si
appo**iano)
Agc@e>k m =Xk( =Xk ) appo**iato 9di sc,iena: (in%atti sta &O1O la parola a cui s3appo**ia) e NON
9di %ronte:- 1erci< ) A-QfX=XQ>k
n di%%erenza di *reco ed italiano il latino ,a "OLO parole enclitic,e- o a5itudine dei ms- medievali
scrivere le enclitic,e ATTA$$AT! alla parola precedente(
es- filius%ue
la le**e dell3enclisi dice semplicemente c,e l3accento cadr; "!E1#! "'LLA "ILLAJA $L!
1#!$!&! L3!N$LITI$A A 1#!"$IN&!#! &ALLA "'A H'ANTITA3!
Nel ns es- -us- ) 5reve eppure ) accentato perc, ) la silla5a c,e precede l3enclitica -%ue!
I2-9
fili8s%ue! Huesta ) la *iusta lettura- Tuttavia la 9le**e dell3enclisi: pu< essere violata in rari casi in
cui l3enclitica ) ormai percepita come un tutt3uno con la parola tonica-
!s-(
nam (*r- hlc) D 9in%atti:- "inonimo( enim( avver5io (per alcuni con*iunzione) esplicativo-
"olitamente ) tonico ma in alcuni casi ) diventato clitico(
utinam999: D 9Folessero *li dei c,e---!:- Io le**o 8tinam( la parola ) sentita come un unico 5locco
I2-9
7L!""IFITA3 ! &!$LINA_ION!
Latino e *reco sono lin*ue %lessive- $osa si*ni%icad
In parole povere mentre in italiano noi esprimiamo la %unzione lo*ica di $I#$O"TAN_A-
$OE1L!E!NTO con dei sinta*mi (locuzione preposizionale N preposizione \ sostantivo o
e+uivalente)
in latino e *reco molte circostanze possono essere espresse semplicemente modi%icando la
desinenza del sostantivo!
F- i %iles sui casi dell3indeuropeo nella pa*ina della pro%- "sa Jenedetti su sito scuola(
Il latino ,a ridotti *li T casi indeuropei a 2 (\ residui di 1) cos](
012+#-3,+3 %4(013
NOEINATIFO NOEINATIFO
8!NITIFO 8!NITIFO
&ATIFO &ATIFO
A$$'"ATIFO A$$'"ATIFO
FO$ATIFO FO$ATIFO
LO$ATIFO (residui di locativo c,e si con%ondono col dativo
AJLATIFO
AJLATIFO
"T#'E!NTAL!
La de%inizione piG comune del nominativo ) 9caso del so**etto:- o in*annevole 0 in%atti il so**etto
non ) circostanza ma entit; principale! !d in%atti la ma**ior parte dei *rammatici antic,i NON
$ON"I&!#A IL NOEINATIFO 'N $A"O!
La de%inizione piG comune del *enitivo ) 9caso del complemento di speci%icazione:- Ea +uesta
de%inizione non ) soddis%acente perc, non rende conto di T'TTI 8LI ALT#I $OE1L!E!NTI
$L! 1'O3 !"1#IE!#!- Il complemento di speci%icazione ) solo il piG comune!
Huindi la de%inizione piG 9completa: )(
Caso dell54,,4-(+1+164' letterale o meta7orica' c"e in italiano $ espressa soprattutto (ma
non solo) dalla preposizione 8di9.
!s-(
liber tui D lett- (IL) LIJ#O (te-di pla desinenza corrisponde alla preposizione italiana!q Z) &I T!
Pisarum ciuitas D lett- 1I"A-&I (LA) $OE'NITA3- Hui a55iamo anc,e un assa**io di un principio
%ondamentale per la sintassi del latino del *reco e anc,e di altre lin*ue (persino l3in*lese)( IL
&!T!#EINANT! T!N&! A 1#!$!&!#! IL &!T!#EINATO
Pisarum ciuitas
&!T!#EINANT! &!T!#EINATO
Ea concentriamoci sul *enitivo( rappresenta un complemento di &!NOEINA_ION! non di
speci%icazione +uindi per esso la de%inizione tradizionale ) insoddis%acente-
Invece tutto diventa c,iaro se consideriamo c,e il *enitivo ci d; la se*uente in%ormazione(
l3entit; non-principale 1I"A appartiene alla cate*oria (entit; *enerale) delle $OE'NITA3! La
desinenza -rum in altre parole ancora si*ni-%ica (se*nala come una %rccia di cartello stradale) una
relazione di appartenenza tra entit; non-principale (dipendente) 1I"A ed entit; principale
$OE'NITA3
PISACOMUNITA
amor tui( pu< essere tradotto addirittura in I modi diversi a seconda del contesto-
Lett-( (L3)AEO#! T!-&I
EA ) l3amore c,e appartiene a te
O ) l3amore a cui appartienid
$ome si vede la relazione di appartenenza ) 5idirezionale e pu< essere invertita (+uesto ) un
concetto di *rammatica tras%ormazionale-*enerativa- $i torneremo +uando vedremo la sintassi dei
passivi)- "i pensi c,e la relazione 9padre-%i*lio: implica un3appartenenza reciproca( se tu *li
appartieni in +uanto %i*lio anc,e lui ti appartiene in +uanto padre- $i< rende tutte le relazioni
*enitivali tendenzialmente am5i*ue-
"e il *enitivo esprime il 9possessore: allora ) detto 9*enitivo so**ettivo:6
se esprime invece il 9posseduto: allora ) detto 9*enitivo o**ettivo:-
"olo dal contesto li si pu< distin*uere visualizzando 5ene!
"i noti c,e l3unico modo per distin*uere il *en- o**ettivo in traduzione ) addirittura $AEJIA#!
1#!1O"I_ION!(
9AEO#! ,+- T!:!
La de%inizione piG comune del &ativo ) 9caso del complemento di termine:- Anc,e +uesta non )
soddis%acente perc, in realt; il dativo possiede diverse s%umature *enerali(
la prima ) la relazione di 2+*(0146031+
!s-( Iuliae rosam do D lett- 8I'LIA-A ('NA N LA) #O"A(entit; o**etto) &O-IO
"i noti la di%%erenza tra O88!TTO e &!"TINA_ION! &!LL3O88!TTO!r
la seconda imparentata alla prima ) la relazione di 01(+-+**+(
!s-( Iulia-e bon-u-s e-s
Eolti 9tirano via: nel tradurre *uardando solo alla disposizione delle parole i*norando la
disposizione delle desinenze e 5asandosi su va*,e somi*lianze con l3italiano-
! cos] spuntano traduzioni come 98iulia ) 5uona:-
8I'LIA-,+- J'ON-O (nom- masc,- "in*-) "!I-T'
8iulia si sta prendendo la 5ri*a e dun+ue l3interesse d3esprimere un parere su di te!
(1er osservare il *ioco determinante-determinato si le**a a ritroso le parole della traduzione
letterale!)
La de%inizione piG comune dell3accusativo ) 9caso del complemento o**etto:- "T!""O
1#OJL!EA- Anzitutto si ricordi c,e il 9complemento: o**etto non ) esattamente un
complemento in +uanto diretto-
I`-9
Inoltre lsaccusativo NON 7A "OLO 9$OE1L!E!NTI: O88!TTI!
$omun+ue elenc,iamo le relazioni c,e esprime(
1- +uando esprime lso))etto certamente esprime il %atto c,e lsazione transitiva colle*a
%ortemente le entit; A e J- Ea la relazione ) espressa non tanto dallsaccusativo +uanto dalla
transitivit; del ver5o- La desinenza di accusativo serve 9solo: ad evitare con%usione %ra A
(so**etto) e J (o**etto)
I- estensione( lsaccusativo identi%ica unsestensione letterale (di spazio o tempo) o meta%orica
su cui lsentit; principale a*isce-
!s-( paucum tempus abero D lett- 1O$O T!E1O (acc- neu- sin*-) "A#Os-LONTANO
Huesto non ) o**etto! Indica invece ls!"T!N"ION! &I T!E1O durante cui IO (so**-)
"A#Os LONTANO (azione)
4- relazione ()enerica)( raro- 'sato perlopiG in poesia ed in alta leteratura per imitare ls
9accusativo di relazione: *reco- 7unziona in modo molto simile ai complementi di
limitazione(
!s-( Iulia pulchra faciem est
EA +ui inevita5ilmente parliamo %inalmente un pos di E!TO&O &I T#A&'_ION!-
La tendenza iniziale di molti studenti ) tradurre di corsa lasciandosi s%u**ire le desinenze
ed improvvisando sui rapporti %ra le parole- Hualcuno propone( 9La %accia di 8iulia )---: ma
ci< ) s5a*liato per molti ra*ioni( ar5itrariamente si sta considerando un nominativo come
se %osse *enitivo ed un accusativo come se %osse nominativo- JI"O8NA INF!$! "TA#!
ATT!NTI AI EO#7!EI "O1#ATT'TTO &!"IN!N_!
e 5iso*na anc,e iniziare ad a5ituarsi ad unsaltra +uestione di metodo %ondamentale(
MAI, MAI, MAI T#A&'##! 1A#OLA-1!#-1A#OLA in ordine di comparizione!
Jiso*na invece tradurre #I"1!TTAN&O LA 8!#A#$LIA &!LL! 7'N_IONI
LO8I$L!( +uindi nellsordine
1#IEA LsA_ION! (est pprima lsanalisi! &a analisi corretta deriva una conversione
corretta nellse+uivalente italiano!( intrans- Ind- 1res- Att- 4
A
sin*- Zq D 9):)
1OI Ls!NTITAs 1#IN$I1AL!-"O88!TTO--- ;Iulia pnom- 7emm- "in*- Zq D 98iulia:<
t IN"I!E! A T'TTO $IOs $L! !s #I7!#ITO A& !""A ;pulchra pa**- Nom-
7emm- "in*-q<
Hui scatta una serie di piccoli pro5lemi- In%atti potremmo credere c,e Iulia pulchra
vada tradotto con 9(la) 5ella 8iulia:- "JA8LIATO
perc, se cos] %osse violere55e il 1#IN$I1IO &!L &!T!#EINANT!-
&!T!#EINATO (v- sopra)-
Anc,e se ) vero c,e pulchra ) $ON$O#&ATO con Iulia e +uindi ) ri%erito a lei
in realt; pulchra !s &!T!#EINANT! &I est (in%atti sta poco prima)!
(rgo pulchra est ) 1#!&I$ATO NOEINAL! #I7!#ITO A Iulia!
#I"'LTATO( 98iulia ) 5ella:!
A +uesto punto se il ver5o ) transitivo ci resta da %are lo stesso con ls!NTITu
O88!TTO- Ea nel ns es- est non ) transitivo6 +uindi saltiamo allsultimo passo ovvero
IN7IN! ANALI__A#! ! T#A&'##! T'TTO $IOs $L! #!"TA
($OE1L!E!NTI) IN O#&IN! &I &I1!N&!N_A ! $ON$O#&AN_A-
Nel ns es- ci resta solo faciem- La -m ci %a capire c,e ) accusativo sin*-6 ma NON 1'Os
!""!#! O88!TTO 1!#$L!s est !s INT#AN"ITIFO!
Accusativo dsestensione non pu< certo essere (98iulia ) 5ella lun*o la %accia:ddddddd)
per cui ci resta solo una possi5ilit;( la relazione *enerica- Letteralmente sare55e(
98iulia ) 5ella in relazione alla %accia: ma ) poco ele*ante per cui a**iustando noi
tradurremo con 98iulia ) 5ella di %accia: (si noti il 9di: limitativo c,e col *enitivo non
csentra nulla!!)
NJ( es-( domum uenis D 9casa vieni-tu: Z 9tu vieni a casa:- Il cd- accusati&o semplice con &erbi
di moto ) un derivato dellsaccusativo di estensione (5iso*na muoversi lun*o un percorso per
arrivare a destinazione!)- Huindi in traduzione non ci si deve stupire se si trova +uesti accusativi nei
para**i di ver5i c,e per de%inizione sono intransitivi( NON "ONO EI$A A$$'"ATIFI
&!LLsO88!TTO!
Focativo( come il nominativo spesso non era considerato un caso- In%atti serve solo ad ad attirare
lsattenzione 9c,iamando: D uocando!
Iuliaaaaaaaaaaaaaa!
A5lativo(
Hui la situazione si complica un pos perc, lsa5lativo ) un caso "IN$#!TI$O (aihQcB=XQ>k v
aihQwclAAixX D 9mescolare insieme:) cio) 9mescola insieme: piG casi indeuropei! Huindi prende
tante %unzioni6 ma per %ortuna di solito i latini evitano la con%usione premettendo*li delle
1#!1O"I_IONI c,e precisano la %unzione-
La prima ed ori*inale relazione c,e esprime ) +uella ablati&ale( dal lat- ab-latiuus = ab-fero D
9porto-via-da:- $i< comprende tutta +uella *amma di relazioni imparentate %ra loro c,e vanno
dallsori*ine allsallontanamento alla causa e%%iciente!
Ovviamente in traduzione italiana la preposizione c,e piG ssaddice ) 9da:-
La seconda relazione ) causale-strumentale-sociati&a( le preposizioni c,e piG ssaddicono sono
9con: e 9per:-
!s-( calamo scribo D lett- 1!NNA-(&A-$ON-1!#-IN) "$#IFO-IO Z 9scrivo con una penna: (*li
articoli determinativi non sono la prima soluzione!)
La terza relazione ) locati&a( non vale solo per la localizzazione nello spazio ma anc,e per +uella
nel tempo e meta%orica!
!s-( Pisis sum D lett- 1I"A-IN "ONO-IO Z "ONO A 1I"A!
In girum imus nocte et consumimur igni (curiosit;( ) una 7#A"! 1ALIN&#OEA)
Le azioni sono imus (9andiamo:) e consumimur (passivo( 9siamo consumati:)- Huindi ci sono I
proposizioni6
le I proposizioni sono am5edue principali perc, sono coordinate da et6
i rispettivi so**etti sono incorporati nelle desinenze6
ma a noi ora interessano *li a5lativi rispettivamente nocte (9notte:) e igni (9%uoco:)-
IN 8I#O AN&IAEO NOTT!-(&A-$ON-1!#-IN) (locativo nel tempo!)
! "IAEO $ON"'EATI 7'O$O-(&A-$ON-1!#-IN) (il passivo ci aiuta ad intuire c,e )
a5lativale)
traduz- de%initiva( 9andiamo in *iro di notte e siamo consumati dal %uoco: (NJ( possiamo cam5iare
le preposizioni per ele*anza 0 lsimportante ) c,e non sia alterata la %unzione lo*ica!)
1-1/
$orrezione dellsesercizio di p- 14 ($atullo)
La prima proposizione )
&uintia formosa est multis
La prima cosa da identi%icare ) lsazione cio) 9est: ed analizzarla (intrans- ind- pres- 4
a
pers- sin*- -
%inta azione a +uanto pare)
1oi va trovato il so**etto c,e ) Huintia
e ci< c,e vi ) ri%erito cio) formosa, c,e ) caratteristica del so**etto perc, se mi %accio un %ilm
mentale di &uintia formosa est multis, formosa non pu/ essere una entit; a s stante- A capire c,e
formosa ) ri%erita al so**etto ci aiuta anc,e il %atto c,e &uintia e formosa sono concordati-
Ora %acciamo un piccolo passo avanti( lsaltra volta non a55iamo detto precisamente come si
identi%ica c,e tipo di caratteristica a55iamo di %ronte- In%atti io posso tradurre sia con 9Huintia )
%ormosa: sia con 9La %ormosa Huintia ): nel senso di 9esistere:- $ome la mettiamo +uindid
I due elementi c,e a55iamo identi%icato precedentemente non 5astano- Ea ci aiuta il principio del
determinante( se formosa %osse stato il determinante di &uintia avre55e pre%erito trovarsi prima-
Invece formosa ) s] ri%erito a Huintia ma ) determinante del ver5o!
8i; da +uesto noi capiamo c,e %ormosa ) anc,e parte nominale ma per averne una certezza
ma**iore do55iamo %arci unsidea c,iara di un concetto c,e vale per italiano latino e *reco( la
$LA""I7I$A_ION! &!I FA#I TI1I &I $A#ATT!#I"TI$A- $i sono . tipi di caratteristic,e(
1- la caratteristica piG comune di tutte ) sicuramente lsATT#IJ'TO- Lsattri5uto ) una
caratteristica rappresentata dalla parte del discorso 8a))etti&o9' ri7erita
20-+((4M+1(+ all5entit: a cui appartiene-
I- A11O"I_ION!- Identica allsattri5uto tranne c,e in un detta*lio( ) rappresentata dalla
parte del discorso 8sostanti&o9
4- AFF!#JIO- o anc,e una parte del discorso6 ) caratteristica dell5azione- !ssendo tale lo
possiamo anc,e tradurre su5ito insieme allsazione- ! non ) un caso c,e spesso *li avver5i
stiano nella 1#IEA o "!$ON&A 1O"I_ION! &!LLA 1#O1O"I_ION!-
4- 1A#T! NOEINAL! (o Nome del 1redicato)- o ri7erita ad un5entit:-so))etto 131
immediatamente' M4 col tramite del &erbo 8essere9 01 ;#16031+ 20 ;01(4
46031+ 3 C3,#%4 (c"e in latino ed in )reco pu< anc"e essere sottinteso ma lo pu<
essere anc,e in espressioni collo+uiali italiane( 9Io Tarzan tu Vane!: - $ la c.d. Frase
nominale)' da cui dipende. $oncettualmente la di%%erenza %ondamentale %ra 1arte
Nominale ed Attri5uto-Apposizione ) c,e il parlante percepisce la prima come una
caratteristica momentanea dellsentit; eNo scoperta dopo unsosservazione6 i secondi sono
percepiti invece come caratteristic,e innate, stabili, immediatamente evidenti (es-( &uintia
formosa D 9Huintia ()) %ormosa: - ovvero io ls,o osservata e le ,o attri5uito
intenzionalmente +uesta caratteristica6 formosa &uintia D 9la %ormosa Huintia: - ovvero la
sua caratteristica apparire55e secondo me immediatamente evidente a tutti e tipica di lei)-
.- 1#!&I$ATIFO c,e molte *rammatic,e de%iniscono 9complemento: "JA8LIAN&O- o
identico alla 1arte Nominale tranne c,e in un detta*lio( dipende da una =+-4 46031+
(> ,redicato =erbale)- !"-( &uintia formosa uidetur D 9Huinzia "!EJ#A %ormosa: (NJ(
per alcune scuole *rammaticali ed io mi associo i c-d- 9ver5i predicativi: sono F!#!
A_IONI piG de%inite di una semplice copula e dun+ue re**ono predicativi!)
1?@ =+-4 46031+@ ,-+20C4(3 =+-?4%+ > ;01(4 46031+@ C3,#%4
1?2@ talvolta 9essere:-sum pu< %are da predicato ver5ale- Il metodo per identi%icarlo ) +uello di
sostitu6ione( se pu< essere sostituito da 9esistere: 9trovarsi: e simili e non re**e parti nominali
allora indica F!#A A_ION!( il situarsi in una +ualc,e posizione della realt;-
!s-( 9Eario ) (D 9si trova:) a scuola:
Huando ) predicato ver5ale sum NON 1'Os !""!#! "OTTINT!"O!
Huesta non ) solo una classi%icazione- !ssa nasconde anc,e un dia*ramma di %lusso del metodo per
identi%icare i tipi di caratteristica tanto in italiano +uanto in latino +uanto in *reco!
1ossiamo tornare alla correzione dellses-
%o sc"ema suddetto' 01*0+M+ al 8principio del determinante9' ci "a aiutato a stabilire c"e
formosa $ parte nominale.
$ultis( ) dativo in %unzione dsinteresse- &a un punto di vista mor%olo*ico ) un a**ettivo
sostantivato- &a un punto di vista sintattico-%unzionale ) complemento-circostanza-
Nella I
a
proposiz- l5entit:-so))etto $ sottintesa' come succede pure in italiano' per e&itare di
ripeterla
13(+ 20 414%0*0 %+((+-4-04@
&I A_IONI(
a&&erbi
&I !NTITAs
#I7!#IT!
IEE!&IATAE
!NT!
#I7!#IT! NON
IEE!&IATAE
!NT!
$A#ATT!#I"TI$L!
A88!TTIFI(
attributi
"O"TANTIFI(
apposizioni
T#AEIT!
7INTA
A_ION!(
,arti nominali
T#AEIT!
F!#A A_ION!(
predicati&i
Il passa**io di $atullo appena letto in critica letteraria si c,iama priamel (pream5olo)- $onsiste in
ci<( prima lsautore elenca una serie di *iudizi altrui su un ar*omento poi d; il proprio 0 c,e spesso )
in antitesi ai precedenti- Inoltre il *iudizio di $atullo ) espresso con il cd- ritmo ternario (1! I! 4!)
c,e pu< dare unsen%asi solenne ma anc,e e piG spesso ironica (c%- il *enere popolare delle
bar6ellette( 9$serano un in*lese un %rancese ed un italiano---:)- A *iudicare da ci< si dire55e c,e
$atullo $ONNOTATIFAE!NT! prenda in giro &uintia! assieme ai suoi %ans!
1aec ego sic singula confiteor D lett- H'!"T!-$O"! (acc- neu- pl-) IO "Is "IN8OL! (ri%erito ad
haec) AEE!TTO
3-10
Anzitutto +uando latini e *reci scrivono il pronome personale +uesto ,a un valore en%atico +uasi
asseverativo( 9proprio io: 9io dal canto mio:--- $i< pu< essere reso in molti modi non
necessariamente espressi tutti sul voca5olario( 9io dal mio punto di vista----:6 9io
personalmente----:6 9io dal canto mio----: 9io per +uanto mi ri*uarda---:- Lsimportante ) c,e sia resa
la s%umatura di si*ni%icato A""!F!#ATIFA in +ualsiasi modo si vo*lia ma $O##!TTAE!NT!
e ma*ari ele*antemente!
,ic si pu< analizzare e tradurre su5ito in concomitanza col ver5o perc, ) suo avver5io (v- sopra)-
1aec ) pronome dimostrativo e dato c,e confiteor ) transitivo evidentemente ) il suo O**etto-
,ingula dipende da haec9 EA sta &O1O +uindi anc,e se ne dipende non ) il suo determinante! In
altre parole ) in 1O"I_ION! 1#!&I$ATIFA e va inteso piG come un predicativo c,e come un
attri5uto- Huindi la traduzione *iusta del sinta*ma haec999 singula (non importa c,e non siano lsuno
accanto allsaltro6 IE1O#TA $L! "ONO $ON$O#&ATI!) non ) 9+ueste sin*ole cose: EA
9+ueste cose (considerate) sin*ole: Z 9+ueste cose prese sin*olarmente: in una traduzione meno
letterale ma sempre %edele e piG ele*ante-
Huesta si c,iama
EA11A "INTATTI$A &!LLA 1#O1O"I_ION!- !s opportuno %arla mentalmente durante la
traduzione!
4-1/
) tempo di parlare di &!$LINA_IONI e $ONI'8A_IONI-
Iniziamo dalla 1
a
- Le declinazioni (i set di desinenze c,e assumono nomi ed a**ettivi per esprimere
circostanze) si dividono anzitutto in I 5locc,i(
T!EATI$L! (aventi un tema %ormato da parte
radicale \ voc- tem-)
AT!EATI$L! (aventi un tema %ormato da
"OLA parte radicale a cui ssattacca la desinenza
&I#!TTAE!NT!)
I (FO$- T!E-( -a-) III (p- r- terminanti in consonante o
semiconsonante >i?)
II (FO$- T!E-( -o-5-e-) IF (p- r- terminanti in semiconsonante >u?)
F (p- r- terminanti in >e?)
&ato c,e lo impone il li5ro de*li esercizi descriveremo in un colpo solo le I declinazioni tematic,e
singula
haec
ego
sic
confiteor
utilizzando una parte del discorso c,e le usa $ONT!E1O#AN!AE!NT!(
un cosiddetto A88!TTIFO &I 1
a
$LA""!
"IN8- E 7 N
N bon-o-s # (9o: 5reve in
ultima silla5a si
c,iude!) Z bonus
bon-a (9desinenza /:
come per i %emminili
*reci di Ia!) Z bona
bon-o-m (9o: 5reve in
ultima silla5a si
c,iude!) Z bonum
8 bon-o-i (9i: lun*a
assor5e la voc- tem-) Z
boni
bon-a-i (9i: %inale di
parola si a55revia e in
+uanto 5reve "I A1#!)
Z bonae
bon-o-i ( D masc,-!) Z
boni
& bon-o-i (la voc- tem-
assor5e 9i: 5reve) Z
bono
bon-a-i (9i: 5reve "I
A1#!) Z bonae
bon-o-i ( D masc,-!) Z
bono
A bon-o-m (9o: 5reve in
ultima silla5a si
c,iude!) Z bonum
bon-a-m Z bonam bon-o-m (#!8OLA
'NIF!#"AL! &!I
N!'T#I( i casi diretti
sono sempre identici)
Z bonum
F (per la ma**ior parte
de*li a**ettivi resta
u*uale al nom- Ea +ui
in via dsesempio
%acciamo vedere la sua
%orma ori*inale()
bon-e () avvenuto un
%enomeno c,iamato
A1O7ONIA
H'ALITATIFA(
dicendola in 5reve il
tim5ro della vocale )
passato al lato opposto
della piramide) Z bone
@on-a ( D nom-) Z
bona
bon-o-m (#!8OLA
'NIF!#"AL! &!I
N!'T#I( i casi diretti
sono sempre identici)
Z bonum
A5 bon-o-d (la desinenza
scompare prestissimo
e resta solo la voc- tem-
ALL'N8ATA) Z
bono
@on-a-d (des- D
masc,-) Z bona
bon-o-d ( D masc,-!) Z
bono
NJ( molte *rammatic,e latine spie*ano la declinazione con lsapproccio per T!#EINA_ION! (D
voc- tem- \ des-)(
1er es- bon-us-
Ea il risc,io di +uesto metodo ) c,e a5itua a scam5iare lsintera terminazione per la desinenza
mentre invece la voc- tem- %a parte (come dice il nome!) del tema!
NJI( tranne c,e al *en- sin*- le des- sono I&!NTI$L! AL 8#!$O- "i di%%erenziano solo per i
diversi adattamenti %onetici- In particolare le des- di dat- ed acc- sono dette 9universali: perc,) sono
I&!NTI$L! 1!# 1#ATI$AE!NT! T'TT! L! &!$LINA_IONI &I T'TT! L! LIN8'!
IN&!'#O1!!-
1L- E 7 N
N bon-o-i (9i: lun*a
assor5e la voc- tem-) Z
boni
bon-a-i (9i: %inale di
parola si a55revia e in
+uanto 5reve "I A1#!)
Z bonae
bon-a () AT!EATI$O
ed usa la &!"IN!N_A
'NIF!#"AL! &!I
N!'- 1L-) Z bona
8 bon-o-som # (la des-
,a la 9o: lun*a- Ea
su5isce un %enomeno
detto 9metatesi: pv *r-
xw=lgwaXk D
9scam5io:q( le ultime I
silla5e si scam5iano la
lun*,ezza)
Z bon/som # (9o:
5reve in ultima silla5a
si c,iude!)
Z bon/sum # (la 9s: )
dolce6 e le 9s: dolci
inter-vocalic,e
#OTA$I__ANO)
Z bonrum
bon-a-som # (la des-
,a la 9a: lun*a- Ea
su5isce un %enomeno
detto 9metatesi: pv *r-
xw=lgwaXk D
9scam5io:q( le ultime I
silla5e si scam5iano la
lun*,ezza)
Z bon"som # (9a:
5reve in ultima silla5a
si c,iude!)
Z bon"sum # (la 9s: )
dolce6 e le 9s: dolci
inter-vocalic,e
#OTA$I__ANO)
Z bonrum
bon-o-som # ( D
masc,-)
Z bonrum
& bon-o-i+s (la 9s: c,e si
a**iun*e alla des-
ra%%orzandola ) detta
9s pluralizzante:- La
9i: ra%%orzata assor5e
la voc- tem-) Z bonis
bon-a-i+s (la 9s: c,e si
a**iun*e alla des-
ra%%orzandola ) detta
9s pluralizzante:- La
9i: ra%%orzata assor5e
la voc- tem-) Z bonis
bon-o-i+s ( D masc,-) Z
bonis
A bon-o-m+s (la 9s: c,e
si a**iun*e alla des-
ra%%orzandola ) di
nuovo la 9s
pluralizzante:- La
nasale davanti a
si5ilante spesso cade
come in *reco() Z
bonos
bon-a-m+s (la 9s: c,e
si a**iun*e alla des-
ra%%orzandola ) di
nuovo la 9s
pluralizzante:- La
nasale davanti a
si5ilante spesso cade
come in *reco() Z
bonas
bon-a (D nom-!) Z
bona
F bon-o-i ( D nom-) Z
boni
bon-a-i ( D nom-) Z
bonae
bon-a (D nom-!) Z
bona
A5 bon-o-i+s ( D dat-) Z
bonis
bon-a-i+s ( D dat-) Z
bonis
bon-o-i+s ( D dat-
masc,-) Z bonis
"i parte sempre da una parte radicale-
1er %are il tema a**iun*iamo una vocale tematica6
+uindi a**iun*iamo la desinenza
ed in%ine applic,iamo tutte le eventuali mutazioni %onetic,e-
1!# $A"A( imparare +uesta declinazione a memoria
e memorizzare separatamente le desinenze (in rosso)6
e pa*- I` ess- 1 I 4
T-1/
1!#$L!s nei voca5olari si riporta accanto al lemma la terminazioned (es- fabula, -ae)
per dare I IN7O#EA_IONI(
1- la declinazione dsappartenenza
I- la 1A#T! &!L &I"$O#"O dsappartenenza
Huesti dati c,e accompa*nano il lemma %ormano il c-d- 1A#A&I8EA
ripasso(
NON $ON7ON&!#! I $ON$!TTI &I #A&I$! 1A#T! #A&I$AL! ! T!EA!
1er es- acc- sin*- di inuidia, -ae
in- -vid- -i- -a- -m
1re%isso (su*ni%ica
ostilit;)
#A&I$!
(si*ni%ica
9vedere:)
"u%%isso
dsappartenenza
FO$AL!
T!EATI$A
&!"IN!N_A
1A#T! #A&I$AL!
T!EA
Lses- 4 era non di costruzione ma di riconoscimento-
*ta&olta' come nelle &ersioni' abbiamo sotto mano una parola )i: intera e dobbiamo capire
come identi7icarla e tradurla-
&o55iamo %are il solito lavoro di reverse engineering(
es- margaritarum
anzitutto "I 1A#T! "!E1#! &A 7IN! 1A#OLA A #IT#O"O!
o lo stesso metodo applicato per conte**io silla5e e piazzamento accento ma stavolta lo
applic,iamo ai morfemi-
"e identi%ic,iamo correttamente i mor%emi troveremo la *iusta parola! $i si a5itua a riconoscere i
mor%emi a %uria dsesercizi- In +uesto caso l5occ"io allenato s5accor)e c"e de&e sezionare la
parola all5altezza di -rum(
margaritaArum
ora c"e abbiamo isolato il mor7ema -rum' ne traiamo le se)uenti in7ormazioni@ C4*3
()eniti&o appartenenza preposizione italiana pre7erita@ 8di9)A 1#M+-3 (plurale)
Adesso prose*uiamo con la scomposizione( isoliamo la &.t.
margaritAaA
c,e non %ornisce in%ormazioni particolari ma aiuta a trovare la parola nel voca5olario( IN7ATTI
*razie ad essa noi sappiamo c,e do55iamo cercare nel voca5olario
o un sostantivo di I decl- (lemma-paradi*ma( margarita, -ae)
o un a**ettivo %emminile di I classe (lemma-paradi*ma( margaritus, -a, -um)
Huello dei due c,e esiste ) 9il nostro uomo:!
Il voca5olario ci con%ermer; margarita, -ae- o *iunto il momento di controllare il si)ni7icato-
Huesto es- ) %acile( margarita, -ae si*ni%ica semplicemente 9perla:- Ea non ) +uasi mai cos] %acile-
In%atti la stessa parola pu< variare un pos il si*ni%icato di 5ase a seconda dellsepoca dellsautore del
contesto ar)omentati&o (per es-( in un testo di *rammatica prae-positio B >preposi6ione:6 ma in
un testo narrativo prae-positio B >lCanteporre, il mettere davanti:)- Inoltre 5iso*na anc,e stare
attenti alla connota6ione e sub-testo dei si*ni%icati meta%orici 0 idiomatici- !s-( @abDlonios numeros
(Orazio) si*ni%ica alla lettera 9numeri Ja5ilonesi: ma in realt; 9numeri: ) una metonimia per
9oroscopi:- Ea per %ortuna tutto ci< avviene soprattutto in poesia-
"pecialmente allsinizio noi ci occuperemo di parole comuni nei si*ni%icati piG comuni- Attenzione il
voca5olario di solito classi%ica i si*ni%icati cos] +uando sono tanti(
1- si*ni%icato piG antico
I- si)ni7icato piB comune!
Ovviamente nel cercare il si*ni%icato piG adatto al momento il I
o
,a la priorit;!
$i sar; da dire altro ma per adesso risolviamo il nostro esempio(
-rum ci dice c,e lso**etto da visualizzare ) plurale e sta in una relazione dsappartenenza6
il voca5olario ci dice c,e margarita desi*na solitamente unsentit; la 9perla:6
+uindi noi do55iamo visualizzare TANT! J!LL! 1!#L! IN 'NA #!LA_ION!
&sA11A#T!N!N_A ! tradurremo( 9delle perle:!
Eettiamo temporaneamente da parte la traduz- di nomi ed a**ettivi e concentriamoci sulla prima
delle %unzioni lo*ic,e( le A_IONI rappresentate coi F!#JI-
Il latino ,a a di%%erenza del *reco c,e ne ,a 1 sola
J!N 2 $ONI'8A_IONI T!EATI$L!-
I loro temi usano rispettivamente +ueste 2 voc- tem-(
I II III IF F FI
A lun*a ( lun*a (5- 5reve
(apo%onica- o
la stessa v- t-
del *reco!)
I lun*a I 5reve (c,e
spesso si apre
creando
con%usione con
la IIIa- Nelle
*rammatic,e
comuni ) detta
9tipo capio:)
A 5reve
(ne esiste un
unico ver5o(
do- I suoi
derivati per<
diventano di
IIIa)
Fediamo in detta*lio la costruzione del presente indicativo attivo(
I II III IF F FI
am-a-o Z amo
(la des- assor5e
la v-t- -a-)
m<n-e-o
(la 9e: si
a55revia ma
non si lascia
assor5ire)
le*-o-o Z le)o
(la des- assor5e
la v-t- in *rado
-o- perc,) )
u*uale)
:ud-i-o (la 9i:
si a55revia ma
non si lascia
assor5ire)
cap-i-o (la 9i:
resiste anc,e se
5reve perc, )
semiconsonant
e!)
d-a-o Z do
(come la Ia!)
am-a-s mon-e-s le*-e-s Z le)is
(9e: 5reve in
ultima silla5a
se non ) a %ine
parola si
c,iude come
9o:)
aud-i-s cap-i-s d-a-s
am-a-t mon-e-t le*-e-t Z le)it aud-i-t cap-i-t d-a-t
am-a-mos Z
amamus (9o:
5reve in ultima
silla5a!)
mon-e-mos Z
mon.mus
le*-e-mos Z
l.)imus (la 9e:
a**iunta non
accentata si
c,iude anc,e
se non ) in
ultima silla5a)
aud-i-mos Z
audCmus
cap-i-mos Z
c:pimus
d-a-mos Z
damus
am-a-tes Z
amatis (9e:
5reve in ultima
silla5a se non
) a %ine parola
mon-e-tes Z
mon.tis
le*-e-tes Z
le)itis
aud-i-tes Z
audCtis
cap-i-tes Z
c:pitis
datis
si c,iude come
9o:)
am-a-nt mon-e-nt le*-o-nt Z
le)unt
aud-i\o-nt Z
audiunt (in
molte voci la
IFa ,a una
doppia v9t9!)
cap-i\o-nt Z
capiunt (come
la IFa!)
dant
In latino esistono anc,e alcuni &erbi atematici di cui il principale ) ,E$(
s-o-m Z sum (p-r- in *rado /6 prende irre*olarmente la v-t- di IIIa6 desinenza -m)
es-s Z es (p-r- in *rado 9e: 5reve6 la des- assor5e la 9s: della p-r-)
es-t
s-o-mos Z sumus (p-r- in *rado /6 prende irre*olarmente la v-t- di IIIa6 la v-t- ss) assimilata alla 9u:
%inale)
es-tes Z estis
s-o-nt Z sunt (p-r- in *rado /6 prende irre*olarmente la v-t- di IIIa)
In%initi presenti attivi delle 2 coniu*- e di sum(
I II III IF F FI sum
am-a-se Z
am:re (9s:
dolce!)
mon-e-se Z
mon.re
le*-e-se Z
l.)ere
aud-i-se Z
audCre
cap-i-se Z
c:pere (9i:
5reve
se*uita da
9r: "I
A1#!!)
d-a-se Z
dare
es-se
1er casa( pp- I/-I1- ess- I4-I4 ("OLO identi%icare desinenze modi e persone!)
1/-1/
$orrezione
Lses- I4 era un esercizio di riconoscimento c,e serviva semplicemente ad allenare la 9postura
mentale di analisi: e a capire c,e le in%ormazioni modo e persona sono trasmesse dalla
&!"IN!N_A-
moneatis( +uesto ) un con*iuntivo- 1er ora 5asti sapere c,e lo si capisce perc, c5$ una seconda
&ocale tematica 8a9 lun)a piazzata 7ra la &.t. ori)inale e la des.. *ta&olta l5in7ormazione modo
$ trasmessa dalla nuo&a &.t-
maneam( altro con*iuntivo di 1
a
pers- sin*-
ames( altro con*iuntivo di I
a
pers- sin*-- $,e ) con*iuntivo si capisce dal %atto c,e +uesto ver5o di
1
a
coniu*azione ,a cam5iato v-t-
uult( nessun pro5lema ) ind- I
a
pers- sin*-- Ea nessuna v-t- precede la des- +uindi ) AT!EATI$O-
fers( I&!E
facite( ) un IE1!#ATIFO 1#!"!NT! ATTIFO (della Fa)- 1raticamente identico al *reco!
Lsimperativo presente ,a solo I persone( la I
a
sin*-
I II III IF F FI sum
am-a- mon-e- le*-e- aud-i- cap-i- Z cape d-a- es-
(9i: 5reve
%inale!)
(1?@ tutti "anno desinenza 0 > ,#-3 (+M4!)
e la I
a
plur-
I II III IF F FI sum
am-;-te mon-)-te l)*-e-te Z
l$)ite (9e:
5reve non
accentata!)
aud-]-te c;p-i-te d-a-te es-te
#ipasso classi%icazione tratti distintivi per il test(
9!:
8ra%ema ancipite
vocale
"onorit; media
Apertura media
1alatale N anteriore
"e non ci sono elementi per dedurre la +uantit; non speci%icare- Ea se ci sono la voglio-
9#:
semivocale
Li+uida N alveolare
"onorit; alta (rispetto alle consonanti)
aspirata
Lses- I4 era anc,sesso di riconoscimento ma dsun tipo di riconoscimento piG complesso- Hui non
5asta riconoscere le des- per dire c,e obtinebimus ) ver5o ed hostes no! O si conosce *i; il lessico
o si tiene conto delle
AJIT'&INI LATIN! N!L 1O"I_IONA#! IL F!#JO-
La tendenza *enerale )(
mettere il &erbo a ;01+ ,-3,3*06031+!
Huesta disposizione ) c,iamata dai lin*uisti "OF ("O88!TTO-peventualeq O88!TTO-F!#JO)-
&iventa allora importante contemporaneamente allsidenti%icare i ver5i lsidenti7icare i connettori
tra proposizioni! e poi delimitarle!
1!# $A"A( rivedere lses- I4 in vista di una lettura a voce alta in classe- &ividere le parole in silla5e
e piazzare *li accenti nella corretta sede-
1.-1/
es- I4 %r- 9(
rappresenta unseccezione al "OF- 1erc,d
Ad un certo punto della storia del latino il *reco ellenistico (c,e piaceva ai latini dotti) ,a
in%luenzato il modo di disporre le parole nel latino letterario-
In particolare il *reco ellenistico utilizzava la c-d- 9disposizione F": (Fer5o-"o**etto) per cui in
tal caso
O la proposizione inizier; col ver5o
O %inir; col so**etto!
Le due disposizioni possono anc,e alternarsi nella stessa %rase- $i< succede soprattutto nei testi
poetici-
Altre particolarit;(
c%- es- I4 %r- 4 0 amicos( pu< anc,e succedere c,e alcune parole c,e normalmente non dovre55ero
stare a inizio o %ine proposizione vi siano poste comun+ue- "i tratta delle %i*ure retoric,e
dellsI1!#JATO 0 eCcMY=KA D 9Lsandare aldil; (della posizione normale): c,e servono a mettere
in evidenza ed en%asi la parola o sinta*ma in +uestione-
"tessa %rase( multos caratteristica e determinante di amicos ) separato dallsiper5ato- $i< succede
anc,e perc, il ver5o ssinserisce %ra determinante e determinato %ormando una disposizione delle
parole
(sinta*ma)A-J-(sinta*ma)A-(J)
Huesto tipo di costruzione ) %re+uentissimo in poesia- Lo si c,iama comunemente 9catenaccio:
p- II li5ro esercizi( importante perc, parla dellsor*anizzazione %amiliare latina e del modo di
comporre i nomi di persona-
Il nome proprio di persona ) %atto di maU 4 elementi(
F9 praenomen( ) +uello c,e si a55revia- Identi%ica la %ami*lia- NJ( contro le apparenze
corrisponde al nostro cognome!
G9 nomen( non tutti i latini lsavevano- In%atti il nomen identi%ica la gens (9clan:!) di cui una
%ami*lia %a parte- NJ( solo i no5ili appartenevano ad una gens- Huindi molti latini non
,anno nomen-
H9 cognomen( contro le apparenze ) il nostro nome!
4- (eventuale) soprannome( es-( spesso usato per distin*uere parenti omonimi- es-( &9 Iabius
$aximus Junctator( lett- 9Eassimo Huinto della gens 7a5ia detto ls!sitatore:
!s- ` p- I9 0 discussione della traduzione(
poetae puella pulchra est
prima lsazione!( est-da sum intr- ind- pres- 4
a
pers- sin*- D 9):
se viene la tentazione di considerare pulchra attri5uto di puella ATT!NTI!( ) vero c,e sono
concordati e do55iamo tenerne conto EA in 5ase alla posizione pulchra ) &!T!#EINANT! &I
est:Kdopo il ver5o serve evidentemente unsentit;-so**etto c,e sia nom- sin*-( lsunica candidata )
puella D 9ra*azza: (non si deve aver %retta sulla scelta dellsarticolo da usare in traduzione)6
determinante di puella ) poetae-
NJ( il testo ) am5i*uo e possiamo tradurlo almeno in I diversi modi(
1- 9la ra*azza del poeta ) 5ella:6
I- 9per il poeta la ra*azza ) 5ella:6
poi sar; il contesto a %ar capire +uals) lsinterpretazione piG corretta-
7rase I( so**etti multipli e p-n- espressa da un sostantivo!
per casa( p- I` es- 4
portare il voca5olario di latino *rande
'"O $O##!TTO &!L FO$AJOLA#IO 1!# T#A&'##!-continua
1( essere calmi e %are un 5el respirone!
Ia( panico da voca5olario (9) immenso! Non so dove cercare!!:)
I5( panico da testo di versione (9) una mostruosa accozza*lia di lettere incomprensi5ili!!!:)
Applicando prima di tutto un ordine dsanalisi c,e ) +uello c,e *i; conosciamo (prima lsazione ecc-)
stiamo *i; applicando la postura mentale di analisi appunto( anzic, %arci pi*liare dal panico
9sezioniamo: un enorme pro5lema in tanti piccoli pro5lemini da sc,iacciare in ordine- Inoltre non )
vero c,e il voca5olario ) un nemico( se conosciuto ed 9addomesticato: diventa il nostro mi*liore
alleato e su**eritore-
I primi su**erimenti ven*ono dal paradigma (v- anc,e sopra)( csin%orma anzitutto della parte del
discorso e della coniuga6ione-declina6ione-classe-
La struttura di %ondo )(
lemma-paradigma-traducenti (costru6ioni6 esempi) (usando la %ormattazione del $asti*lioni-
Eariotti) o
lemma-paradigma-traducenti (costru6ioni6 esempi) (usando la %ormattazione del $onte)
"o%%ermiamoci su un paradi*ma ver5ale(
sum, es, fui, esse
sum es fui (perlopiG
disponi5ile solo
coi transitivi)
esse
Lemma( ci
su**erisce coms)
%atta la parte
radicale
dellCinfectum
mostrandoci la 1
a
pers. sin).
dell5ind. pres.
$ontri5uisce alla
voce precedente
ed in%orma anc,e
della
coniu*azione! o la
2
a
pers. sin).
dell5ind. pres.
In%orma della
parte radicale del
perfectum,mostran
doci la 1
a
pers.
sin). dell5ind.
,+-;+((3
In%orma della
parte radicale del
participio
perfetto,mostrand
oci il c-d-
*#,013
4((0=3
Anc,sesso ci
su**erisce coms)
%atta la parte
radicale
dellCinfectum ed
anc,e la
coniu*azione
mostrandoci
lsin7inito presente
atti&o
obtineo,-es, -tinui, -tentum, -ere (9e: lun*a)
I trattini evitano di ripetere ci< c,e ) identico per lo stesso tema
Ora sappiamo c,e ) ver5o
di I
a
coniu*-
c,e il suo perfectum ,a la p-r- obtinu-
c,e il suo participio per%etto ,a la p-r- obtent-
e soprattutto a55iamo %orti sospetti c,e sia T#AN"ITIFO!
Ea tutte +ueste in%ormazioni per +uanto preziose ri*uardano solo la %orma( non a55iamo ancora
sta5ilito il significato di base-
La *erarc,ia dei si*ni%icati ) la stessa *i; vista sopra-
Tuttavia do55iamo anc,e tenere conto di
autore
epoca dellsopera
*enere dellsopera (per es- storico 5io*ra%ico storico militare narrativo-mitolo*ico oratorio
%iloso%ico---)
1er casa( p- IT es- .6 p- I9 es- `
II-1/
correzione compiti
EAI INF!NTA#"I $O"! $L! NON "I "ONO EAI "!NTIT! A L!_ION! 1!# !$$!""O &I
_!LO!
!s-( )raeciae incolis999 pugnae erant
9Le 8recie tu a5iti--- 5atta*lie erano:
"i noti c,e +uesto ) lse%%etto disastroso di una traduzione c,e ,a I de5olezze(
1- ) svolta parola-per-parola
I- non presuppone la ricostruzione dsun 9%ilm mentale: coerente-
$ome a55iamo *i; detto invece 5iso*na anzitutto %iutare le azioni 0 e +ui senza du55io lsazione )
erant sia per desinenza c,e per posizione-
ma--- cosa msimpedisce di considerare azione anc,e incolis visto c,e il ver5o incolo esiste pured
Anzitutto il %ilm mentale non %unzionere55e come si vede sopra6
inoltre se %osse unsazione a parte dovre55e %are una proposizione a parte con una costruzione c,e
sia coerente con la proposizione di erant-
Huindi 5iso*na *uardarsi dalle parole c,e si somi*liano molto nel voca5olario (in tal caso incolo ed
incola) ed ) tanto me*lio conoscerle in anticipo-
$ome %ilm mentale
%unziona me*lio 9&ellaNallaNper la 8recia tu a5iti t:
oppure %unziona me*lio 9perNa*liNcon--- *li a5itanti della 8recia--- erano 5atta*lie:d
La risposta ) ovvia-
Huesta %rase conteneva lsIE1!#7!TTO IN&I$ATIFO di sum- Fediamolo(
es ;p9 r9 originale< L a ;caratteristica A@@2('IA+A dellCimperf9 indic9< - m # esam ;ma la >s?
dolce, %uindi rotaci66a:< # eram
NJ( lsimper%etto %orma una nuova p-r- c,e si usa per tutto il resto della coniu*azione( era-
era-s
era-t
er"-mus
er"-tis
era-nt
Huesta %rase conteneva anc,e una delle prime costru6ioni speciali del latino e greco da imparare(
il &ATIFO &I 91O""!""O: (tra vir*olette perc, ) una de%inizione scolastica impropria)-
Lo riconosciamo perc, troviamo nella proposizione
unsentit;-so**etto
unsentit; secondaria al dativo
il ver5o sum
Alcuni credono c,e siccome +uesto dativo ) 9di possesso: esprima lsappartenenza come il *enitivo6
ma si noti che la sostitu6ione fun6ionerebbe male( 9&e*li a5itanti della 8recia--- erano 5atta*lie:-
!s piG corretto *i; renderlo come se %osse dsinteresse(
91er *li a5itanti della 8recia--- (cs)erano 5atta*lie: ;sum ) autentico ) predicato ver5ale!<
Ea cs) una traduzione piG ele*ante c,e per< ) piG impe*nativa nel convertire la costruzione in
italiano(
1- tradurre sum in 9avere:
I- tras%ormare il dativo in so**etto
4- tras%ormare il so**etto in O**etto
!s-(
LO
T#A"7O#EIAEO IN
A*li a5itanti (della
8recia)
erano 5atta*lie
8li a5itanti (della
8recia)
avevano 5atta*lie
"i noti anc,e il saepe c,e rende il %ilm mentale ancor piG sensato(
9"pesso *li a5itanti della 8recia avevano delle 5atta*lie:-
Ea soprattutto in +uesta %rase troviamo diverse preposi6ioni(
contra (\ accus-)
pro (\ a5l-)
Huals) la natura delle preposizioni in latino e *recod
Anzitutto molte in ori*ine erano avver5i- ! succede spesso c,e *li studenti le traducano come
avver5i "JA8LIAN&O perc, oltre a %ar lserrore di staccarle dallselemento con cui %anno sinta*ma
*li attri5uiscono un si*ni%icato raro ed arcaico-
es-( contra barbaros saepe pugnas habent
9$ontrariamente spesso ,anno 5atta*lie i 5ar5ari: (NJ( +uesta traduzione ) doppiamente s5a*liata
perc, %a credere ar5itrariamente c,e barbaros sia so**etto)
I4-1/
$orrezione esercizi
Inte*razioni di %onetica(
8#A7!EI 9&O11I:
!s-( fabella
-ll- NON rappresenta I %onemi NlN NlN- o invece un digramma! c,e rappresenta una consonante
enfati66ata- $,iamarlo 9consonante doppia: ) uso s] comune ma inappropriato-
Huindi fabella non ,a ` %onemi ma 2!(
N%N-NaN-N5N-NeN-Nll (en%atico)N-NaN
1er< ) vero c,e conta come se %osse doppia consonante nel conte**io delle silla5e(
fa-bel-la-
Tutto ci< vale anc,e per *reco ed italiano-
$O##I"1ON&!N_A JI'NIFO$A N!LLA &!&'_ION! &I 1O"I_ION! &sA$$!NTO !
H'ANTITAs "ILLAJA(
1er es- nel caso presente
"! la penultima ) lun*a FI$!F!#"A (*li scienziati e
lo*ici latini dicono
convertendo6 +uelli *reci
dicono AYa=cCyYA=X )
"! lsaccento resta sulla
penultima
ALLO#A lsaccento resta su di
essa6
ALLO#A la penultima ) lun*a!
"iccome un %enomeno implica lsaltro e viceversa ) c,iaro c,e possiamo sviluppare la dimostrazione
in am5edue le direzioni a seconda di +uel c,e stiamo cercando-
Inte*razioni di sintassi(
LA $O##!TTA I&!NTI7I$A_ION! &!L "O88!TTO
!s-( fabella discipulis iucunda estK
!s corretto tradurre con 9La *ioconda ) una %avoletta per *li allievi:d
NO-
Anzitutto
ci deve rendere sospettosi il %atto c,e iucunda ) in posizione di determinante rispetto ad est6
ci deve rendere sospettosi anc,e il %atto c,e iucunda ) a**ettivo mor%olo*icamente (+uindi
) poco pro5a5ile c,e sia entit; anc,e se lsa**ettivo pu< sostantivarsi)6
ma soprattutto' il 87ilm mentale9 c"e implica questa traduzione "a poco senso!
Il c,e ci porta allsaltro esempio(
sub plantarum umbra beatae sumus
La tentazione di molti sare55e credere c,e beatae sia so**etto in +uanto unico nominativo della
proposizione- "JA8LIATO-
?iso)na in&ece 7arsi prima e pro)ressi&amente il 7ilm mentale' partendo dall5azione!(
in +uesto caso
sumus # 9(noi) siamo: in +uanto ) 1
a
pers- pl-6
IL "O88!TTO &!L 97ILE E!NTAL!: siamo 9noi:!!!
beatae, c,e *i; ) sospetto perc,
1. ) in posizione di determinante di sumusK
2. morfologicamente ) a**ettivo( beatus, -a, -um
nel 9%ilm mentale: si presta 5ene come caratteristica-parte nominale-
&ite voi(
) me*lio tradurre con
9Le 5eate siamo sotto lsom5ra delle piante:
o con
>(noi) siamo (stiamo) 5eate sotto lsom5ra delle piante:d
AEJI8'ITAs &I ,E$
Nellsultima %rase vista si noti c,e ) me*lio tradurre sum come vero predicato ver5ale 9stiamo:
intendendo beatae come caratteristica-predicativo- In%atti cs) anc,e un complemento di luo*o a
con%ermare il %ilm mentale dietro +uesta traduzione-
#I1#!"A &!LL! 1#!1O"I_IONI(
!s-( sub plantarum umbra
"i noti c,e +uando a55iamo un sinta*ma %ormato da preposi6ione7entit"7determinanti dellCentit"
come in +uesto caso
LA 1#!1O"I_ION! "TA 1#ATI$AE!NT! "!E1#! AL 1
o
1O"TO! come in *reco e in
italiano- Lsentit; determinata sta invece alls'LTIEO 1O"TO6
i suoi determinanti stanno 7#A LA 1#!1O"I_ION! ! Ls!NTITu-
sub plantarum umbra
preposizione determinanti dell5entit: entit:
Non ) una re*ola assoluta ma una tendenza *enerale- 1u< essere violata per esi*enze dsen%asi o
retorica-
'n esempio di voluta 9violazione: ) il 5i5lico sub umbra alarum tuarum( si vuole evidenziare non
lsom5ra ma lso**etto c,e %a om5ra e soprattutto $olui a cui appartiene +uellsom5ra-
Ora dopo aver parlato delle ori*ini delle preposizioni 5iso*na capirne me*lio la %unzione-
Anzitutto come %unzione lo*ica rientrano %ra i $ONN!TTO#I( connettono solitamente unsentit;
con altri elementi in un preciso tipo di relazione- $i< vale anc,e per lsitaliano ed il *reco-
Ea c5$ di piB@ esse ser&ono a precisare piB esattamente il &alore di un caso!!
Nel nostro esempio sub plantarum umbra sub *,+C0;0C4
c"e l5ablati&o umbra $ locati&o
c"e la posizione +*4((4 di 8(noi)9 $ in uno spazio 8sotto9 l5entit: secondaria
8ombra9!
LA 1#!1O"I_ION! #!"T#IN8! IL $AE1O &!LL! 1O""IJILI T#A&'_IONI &s'N $A"O!
1er casa(
p- 44 es- 1/ 116 p- 4. es- 14
I9-1/
$orrezione esercizi(
&uintiae, pulchrae et probae puellae, M coronam praebemus
#n tipico errore di traduzione )innasiale consiste nello scambiare una caratteristica
concordata per un5entit:-
1er es- molti traducono la suddetta %rase con
9A Huintia alla 5ella e pro5a ra*azza--- o%%riamo la corona:
"JA8LIAN&O-
IN7ATTI pulchrae et probae puellae non ) entit; a s 5ens] ) caratteristica di &uintiae 0 e per
lsesattezza ne ) A11O"I_ION! concordata-
Huindi la traduzione corretta sar;(
9A Huintia ra*azza 5ella e pro5a--- o%%riamo unaz corona:
(zNJ( mai a&ere 7retta di mettere articoli determinati&i!)
.auta incolis victoriam contra piratas nuntiat et laetitiae causa est-
Huesta %rase ci permette di passare ad un livello piG avanzato della tecnica di traduzione-
In%atti ) il nostro primo incontro con una %rase %atta di pi8 proposi6ioni- In una situazione del
*enere
ssinizia al solito modo(
1- 1#IEA L! A_IONI
$OE1#!"A LA LO#O ANALI"I A 1A#TI#! &ALLA T#AN"ITIFITu6
EA &O1O tenendo presente c,e
1 46031+ > 1 ,-3,3*06031+!
I- 5iso*na &!LIEITA#! L! 1#O1O"I_IONI
4- "TAJILI#! LA LO#O 8!#A#$LIA &ALLA 1#IN$I1AL! IN 8I{
e solo in%ine
4- 7A#! LsANALI"I LO8I$A &I O8NI 1#O1O"I_ION! IN O#&IN! 8!#A#$LI$O
&ALLA 1#IN$I1AL!-
Nel ns- es-(
1- azioni( nuntiat (trans- ind- pres- att- 4
A
sin*-)6 est (intrans- ind- pres- att- 4
A
sin*-)
I- Huesta %ase ric,iede c,e noi stiamo mooooolto attenti alla posizione del &erbo (c,e ci aiuta
a capire dove %inisce allsincirca o*ni proposizione!) e ai connettori tra proposizioni (di cui
i piG comuni sono le con*iunzioni( occupano pressoc, sempre la 1#IEA posizione di o*ni
proposizione!)- Nel ns- es- il risultato di +uesta delimitazione sar;(
.auta incolis victoriam contra piratas nuntiat etN laetitiae causa est
(z D $ONN!TTO#! 7#A 1#O1O"I_IONI)
4- &a cosa riconosciamo una principaled &i per s ) corretto dire c,e una principale ) una
proposizione c,e non dipende da altre proposizioni- $a da cosa capiamo che non dipended
!55ene i re+uisiti di una principale sono I(
deve a&ere un modo 7inito
131 de&e essere introdotta da connettori subordinanti-
Nel ns- es-
.auta incolis victoriam contra piratas nuntiat etN laetitiae causa est
(z D $ONN!TTO#! coordinante)
Eodo %inito6 no connettori su5ordinanti Z
1#IN$I1AL!! (*rado /)
Eodo %inito6 no connettori su5ordinanti Z
1#IN$I1AL!! (*rado /)
Z "ono &'! 1#IN$I1ALI $OO#&INANT! 7#A LO#O!
"iccome non cs) da sta5ilire +ui una *erarc,ia le tradurremo semplicemente in ordine di
comparizione!
4- 1rima principale(
F .auta
Ob incolis
H victoriam
Oa contra piratas
G nuntiat
Nom- Z
"O88!TTO
&at- Acc- Z
O88!TTO
complemento-
circostanza
A_ION! trans-
ind- pres- att- 4
A
sin*-
#isultato( 9(1) 'n marinaio (I) annuncia (4) la vittoria (4a) contro i pirati (45) a*li a5itanti:
"econda principale(
(1) et (I) est
(4) causa
(4) laetitiae
$onnettore tra proposizioni coordinante (sinta*ma nidi%icato in sottoinsiemi()
A_ION! intrans- ind- pres-
att- 4
A
sin*-
1arte nominale
$ompl- di speci%icazione della parte nominale
#isultato( 9(1) ed (I) ) (4) causa (4) di *ioia-:
per casa( p- 42 es- 1`
41-1/
NJ(
certe %unzioni possono essere condivise da piG proposizioni contemporaneamente (in +uesto caso
a55iamo lo stesso so**etto - 9il marinaio: - per le I principali)
correzione(
magistra )raeciam poetarum patriam putat
)raeciam poetarum patriam magistram%ue putat
NJ( non si deve esitare ad usare dei sostantivi come caratteristic,e-predicativi visto c,e si pu<!
&IAT!"I 1A""IFA
I II III IF F FI
am-a-o+r #
amor
mon-e-o+r #
mneor
leg-o-o+r
#legor
aud-i-o+r
#audior
cap-i-o+r
#capior
d-a-o+r #;dor)
Am-a-
risre!#amri
s amre
(la des-
alternativa -re
di solito )
evitata per
evitare ovvie
mon-e-
risre#mon"ri
smon"re
leg-e-
risre#l"gerisl
"gere
aud-i-
risre#aud#ris
aud#re
Jap-i-
risre#cperis
cpere (9i:
5reve non
accentata
davanti ad 9r:!
F-)
d-a-
risre#darisd
are
con%usioni con
lsin%inito ma
attenzione
perc, per es-
piace molto a
$icerone!<
am-a-
t+u+r#amtur
mon-e-
t+u+r#mon"t
ur
leg-e-
t+u+r#l"gitur
(9e: 5reve non
accentata si
c,iude in caso
di variazione
del numero di
silla5e!)
aud-i-
t+u+r#aud#tur
cap-i-
t+u+r#cpitur
d-a-
t+u+r#datur
am-a-
m+u+r#amm
ur
mon-e-
m+u+r#mon"
mur
leg-e-
m+u+r#l"gim
ur
aud-i-
m+u+r#aud#
mur
cap-i-
m+u+r#cpim
ur
d-a-
m+u+r#damu
r
am-a-
mini#ammin
i
mon-e-
mini#mon"mi
ni
leg-e-
mini#legimini
(dovre55e
restare
legemini
perc, )
accentata ma
pre%erisce
allinearsi alle
9i: delle altre
personepanalo*
iaq)
aud-i-
mini#aud#min
i
cap-i-
mini#cap#min
i
d-a-
mini#dmini
am-a-
nt+u+r#amn
tur
mon-e-
nt+u+r#mon"
ntur
leg-o-
nt+u+r#l"gun
tur (9o: 5reve
non accentata
si c,iude in
caso di
variazione del
numero di
silla5e!)
aud-i-o-
nt+u+r#aud#u
ntur (doppia
v-t-!)
cap-i-o-
nt+u+r#cap#u
ntur (doppia
v-t-!)
d-a-
nt+u+r#dntu
r
NJ( la ma**ior parte delle desinenze ) la stessa dellsattivo con a**iunta una 9r: c,e ,a *enerato una
coda vocalica!
!s-(
ATTIFO 1A""IFO
A$-A-+ A$-A-+72#A$-A-+7E2
1!# $A"A(
p- 42
le**ere osservazioni su compl- a*ente e causa e%%iciente completare es- 1` %are es- 14
1I-11
correzione(
perfuga poena timet
La %rase di per s sare55e accetta5ile %ormalmente ma il pro5lema ) il si*ni%icato( 9La punizione
%u**itiva teme:- NON LA "!N"O almeno alla lettera +uindi non re**e-
o evidente c,e una delle parole della %rase ) nel caso s5a*liato- Eolto me*lio
perfuga poenam timet
T#A"7O#EA_ION! (sostitu6ione con la costruzione passiva)(
poena a perfuga timetur
7unziona come per lsitaliano(
A_ION! ATTIFA Z A_ION! 1A""IFA
"O88!TTO Z $I#$-N$OE1L- &sA8!NT! N $A'"A
!77I$I!NT!
O88!TTO Z "O88!TTO
&isposizione standard dei sinta*mi(
soggetto999 compl9 dCagente 5 causa efficiente999 verbo
NJ( ci< per< non impedisce disposizioni non-standard come la F"-
&i%%erenze tra compl- dsa*ente e causa e%%iciente(
lsa*ente solitamente pretende dsessere se*nalato da una preposizione(
a ;ab davanti a parola iniziante per vocale<
NJ( statisticamente molti studenti *innasiali scam5iano a per ad e viceversa- o 'NO "JA8LIO
8#AFI""IEO! A parte la diversit; %onetica tra le I preposizioni
ab re**e lsa5lativo6
ad re**e lsaccusativo-
a5ab si*ni%ica 9da:- Ea anc,e
e5ex e de ,anno apparentemente lo stesso si*ni%icato-
In realt;
e (ex davanti a vocale6 *r- - ) ) specializzato nellsindicare lsorigine e la materia
!s-( Jupido (nom- IIIa decl-) ex 'enere (a5l- IIIa decl-) gignitur D 9$upido ) *enerato da Fenere:
9da Fenere: sembra compl- dsa*ente ma in realt; il testo latino vuole evidenziare c,e Fenere )
lsori*ine di $upido!
de invece ) pre%erito per indicare lsallontanamento e soprattutto lsargomento
!s-( multum de te dicitur
+ualcuno potre55e cascare nella trappola di tradurre con( 9Eolto ) detto da te:- "JA8LIATO(
(lett-) 9) detto molto (su) di te: Z 9si parla molto di te:
NJ( +uesta %rase ci d; lsoccasione di notare c,e il latino spesso usa il passi&o per 7are espressioni
0M,+-*314%0!
La causa e%%iciente invece ama lsa5lativo semplice!
1er casa(
le**ere a5lativi strumentali a p- 4/6 p- 41 n- I4-I4
19-11
correzione
%r- 1(
hostiis non va scam5iato per una delle voci di hostis (sost- di IIIa decl-( 9nemico:)
Anzitutto non abbiamo ancora fatto la IIIa!
Inoltre il suo tema e le sue desinenze non sono di IIIa!
A""I$'#A#"I "!E1#! $L! LA 1-#- ! L! &!"IN!N_! $O##I"1ON&ANO IN O8NI
"IN8OLO 8#A7!EA AL L!EEA-1A#A&I8EA!
1A#!NT!"I L!""I$AL!
lessico del sacri%icio nella cultura romana-
$acto, -as, -avi, -atum, -are( 9sacri%icare (un animale):
hostia,-ae( 9vittima: 9o%%erta: (*enerica)
sacer, sacra, sacrum( 9sacro: o me*lio 9consacrato:
puella 'estae sacra est( 9La ra*azza ) consacrata as Festa: (cio) ) una Festale)
!ssere 9consacrati: a +ualcosa si*ni%ica per i #omani essere reli*iosamente o%%erti a +uel +ualcosa e
non essere piG padroni di s-
$i< ,a una 9curiosa: conse*uenza *iuridica(
Nelle le**i arcaic,e romane troviamo la se*uente espressione(
(se Tizio ,a commesso il *rave reato S) sacer esto (imperativo %uturo di sum)
In parole povere il colpevole viene messo 9nelle mani de*li dei:- Huindi non ,a piG diritti civili
pu< essere espropriato di tutte le sue propriet; e c,iun+ue per strada pu< li5eramente ucciderlo in
+uanto sare55e non un delitto ma un sacrificio!
Ea sacer csinteressa anc,e per un %atto *rammaticale(
il nominativo re*olare sare55e in%atti dovuto essere sacrus- $O"so "'$$!""Od
!siste un %enomeno %onetico molto %re+uente(
quando una parola masc". o 7emm. di 00a decl. "a la p.r. terminante in -r-'
il nom. sin). sar: pura p.r.
e la -r- se preceduta da consonante )enera una coda &ocalica!
p-r- sacr- Z nom- masc,- sin*- sacer (appunto! con coda vocalica)
Huindi 5iso*na stare attenti ai nom- sin*- in -er (per es- liber, puer) o -ir (per es- uir)
perc,) potre55ero essere +ueste parole di IIa!
!%%etti sullsuso del voca5olario(
supponiamo c,e troviamo la %rase
Puella a magistro laudatur-
Fedendo la terminazione di magistro potremmo essere tentati di cercare nel voca5olario la parola
magistrus- Il voca5olario ci dare55e TO#TO EA#$IO-
Nel non trovarlo potremmo essere colti dallsansia6 non permettiamolo- Invece 5iso*na *uardare
attentamente la parola applicandole la postura
di analisi(
e55ene
scomponendo vien %uori c,e la p-r- ) magistr- e
scomponendo ulteriormente vien %uori c,e lsultimo %onema della p-r- ) una -r-!!!
Huindi in 5ase a +uanto detto prima il lemma c,e do55iamo cercare nel voca5olario sar;
$A)I,+(2!
1A#TI$OLA#ITu &!I "O"TANTIFI &I Ia(
1) *enitivo sin*olare arcaico in -s
lses- classico ) pater familias- &a +uesta rara des- si capisce c,e moooolto anticamente il )en. sin).
di 0a a&e&a la stessa des. 2+% D-+C3! $omun+ue ) rarissimo e si trova in latino classico solo in
espressioni %atte analo*,e allsesempio-
I) *enitivo sin*olare (un pos meno) arcaico in -i
Non ) altro c,e la -i c,e ancora non ssera aperta in -e-
Nella poesia latina sopravvive ancora %ino al 1// a-$- circa
!s-( rex Alb"i 4ong"i (da !nnio)
NJ( la -i non %a ditton*o e resta silla5a a s!
4) dat--a5l- pl- %emm- con la des- -bus
Huesta des- ) stata presa in prestito dalla IIIa decl-
per distin*uere i %emminili dai masc,ili dei nomi di genere misto(
per es- come %acciamo a dire
9coi %i*li e con le %i*lie:d
Il pro5lema ) *rosso- Iilius e filia ,anno in%atti la stessa identica des- di a5l- plur-( -is
cum filiis et cum filiisddd "JA8LIATO- Il sinta*ma ) pesante e troppo con%uso-
Allora i Latini ,anno risolto cos](
cum filiis filiabus%ue!!
4) singularia e pluralia tantum(
parole c,e
o ,anno solo il sin*olare
o ,anno solo il plurale
o cam5iano %ortemente di si*ni%icato a seconda c,e siano usate al sin*olare o al plurale-
Eolte di +ueste sono molto comuni e vanno su5ito memorizzate!
NJ( molti nomi di luo*o son pluralia tantum come Athenae e Pisae
Tutti i pluralia tantum sono entit; c,e implicano una collettivit; o unsinterazione %ra I o piG
elementi
NJI(
fortuna ) triplamente pro5lematico perc,)
1- oltre a cam5iare si*ni%icato dal sin*- al pl-
G9 ) anc,e una uox media ovvero un nome c,e ,a una connotazione neutra o me*lio am5i*ua e
varia5ile a seconda del contesto-
4- Inoltre ) pure un 9%also amico: c,e csentra poco con lsitaliano 9%ortuna:
Al sin*- ) semanticamente identico al *r- =|}B
opera ) un caso di mutazione del si*ni%icato per metonimia-
M+(310M04@ 7i)ura retorica per cui un si)ni7icante si sposta da un si)ni7icato 4 ad un
si)ni7icato ? adiacente ad 4
"I8NI7I$ANT! opera
"I8NI7I$ATO 9attivit;: 9tanta *ente in attivit;:
"IN8- 1L'#-
1er casa(
p- 44 ess- I.-I2
I1-11
(studiare 5ene lista di parole speciali a p- 4I li5ro esercizi)
0ivitia mea magna est ) "JA8LIATO-
Il testo *iusto ) diuitiae meae magnae sunt
e si traduce(
9La ricc,ezza mia ) *rande:-
NJ( anc,e se il si*ni%icante ) plurale ;tantum< il si*ni%icato e dun+ue il 9%ilm mentale: ) sin*olare
(pu< essere plurale solo in alcuni contesti)-
p- 44 esercizi(
) 5ene prendere con%idenza con +uei ver5i c,e piG di altri %anno costruzioni coi predicativi-
te pulchram
iudico
puto
existimo
censeo
habeo
(costruz-
speciale)
duco
(costruz-
speciale)
O88!TTO 1#!&I$ATIFO
&!LLsO88-
A_ION!
(passivo()
tu pulchra
iudicaris
putaris
existimar
is
censeris
haberis
(costruz-
speciale)
duceris
(costruz-
speciale)
"O88!TTO 1#!&I$ATIFO
&!L "O88-
A_ION!
NJ( come altre parole latine puto ,a ori*ini pra*matic,e molto concrete- Alla lettera si*ni%ica
9potare:6 meta%oricamenet indica il 9potare: dal ra*ionamento le ipotesi s5a*liate-
(xistimo ) utilizzato soprattutto per i *iudizi di valore e prezzo-
Jenseo ) associato al censor ovvero la piG autorevole carica politica della #oma repu55licana- 'n
censor sorve*liava il rispetto delle tradizioni morali romane ;mos maiorum D 9costume dei piG
*randi (Dantenati):< ed aveva il potere di dic,iarare c,iun+ue sacer-
1abeo ,a il si*ni%icato speciale di 9considerare: solo se %a costruzione col predicativo-
0uco( idem- Normalmente si*ni%ica 9*uido conduco:6 ma in costruzione col predicativo vuol dire
9riten*o:-
Tutti +uesti ver5i apparten*ono al gruppo semantico dei verba iudicandi- Tutti prevedono la
costruzione coi predicativi-
p- 4.(
Attenzione!
(tiam e %uo%ue secondo altre scuole *rammaticali NON sono con*iunzioni copulative EA "ONO
AFF!#JI A88I'NTIFI- &un+ue non sono utili come connettori!
1er casa(
p- 4` v- 44
I2-11
formica et musca contendunt
9una %ormica ed una mosca discutONO:
Huesto ) un classico esempio di constructio ad sententiam D 9$ON$O#&AN_A A "!N"O:
&a un punto di vista puramente %ormale e meccanico dato c,e i so**etti sono tutti sin*olari ci si
aspettere55e un ver5o concordato al sin*olare-
INF!$! NO( in%atti il ver5o si concorda NON col si*ni%icante sin*olare ma col 9%ilm mentale:
c,e proietta una pluralit; (I so**etti!)-
Huindi la Concordanza a *enso $ una concordanza c"e d: precedenza alla lo)ica e al
si)ni7icato rispetto alla pura 7orma-
Nel nostro caso lo*ica vuole c,e
I so**- sin*olari D 1 plurale!!!
+uesto per< csimpone della prudenza- In%atti ci< comporta che non sempre se un verbo plurale
dobbiamo cercare un soggetto plurale- 1otremmo come in +uesto caso dover cercare piG so**etti
sin*olari-
7ortunatamente ci< vale pure per lsitaliano-
Lsesatto opposto della concordanza a senso ) lsATT#A_ION!- A volte lsattrazione ) persino
in%luenzata da 9pre*iudizi culturali:-
!s-(
Irancesca at%ue Jarmen magnae amicae sunt
(+ui cs) una normale $- a "-)
Jarmen at%ue (doardus magni amici sunt
la parte nominale ) stata attratta dal *enere del so**etto masc,ile!
La $- a "- nel numero resta ma stavolta ) su5entrata unsattrazione nel *enere- $i< ,a 5asi culturali(
ci< c,e ) 9masc,io: ) considerato dai latini (e in *enerale da*li indeuropei) connotativamente piG
9%orte: di ci< c,e ) 9%emmina:-
Ara( 9Altare (sacri%icale): non 9tempio:- o vero c,e a volte si pu< tradurre con 9tempio: per
sineddoche (%i*ura retorica c,e ) un tipo di metonimia( una parte passa a si*ni%icare il tutto- Non a
caso i latini la c,iamano pars pro toto) ma ) un li5ero uso poetico-
Jasa non ) una casa intera ma una 9casetta-casupola-5aracca-capanna-piccolo casale:-
0omus ) la vera 9casa: in senso *enerico-
Eilla ) la 9casa di lusso-casa di campa*na-*rande casale-*rande %attoria:-
Insula (in senso ur5anistico +uando non ) ri%erito alle 9isole:) ) il 9condominio: o un intero
9isolato: di condomini-
Jum( NJ( ne esistono I OEONIEI! 'no ) 1#!1O"I_ION! lsaltro ) $ON8I'N_ION!-
Huestsultimo ) riconosci5ile perc,) non re**e entit; allsa5lativo (ovviamente)-
Jupio( 9desidero: non 9vo*lio:! NJ( 9volere: ) ri%erito AN$L! a ci< c,e non si desidera ma va
%atto!
1A#TI$OLA#ITu &!LLA IIa &!$LINA_ION!(
I nomi di ve*etali sono perlopiG %emminili-
!s-( pirus 9pero:- Noi lo traduciamo con 9ILN'N pero: ma per i latini era 9'NANLA pero:-
$agna pirus apud uillam est9
9$s) 'N 8#AN&! 1!#O presso la casa di campa*na:
M40' M40 ;4-+ %5+--3-+ 20 ,+1*4-+@ 2
a
2+C%0146031+' $%&' M4*CE0%+
oppure 1
a
2+C%0146031+' $%&' ;+MM010%+! Fuesto ra)ionamento $ applicabile
*3%3 4D%0 4DD+((0=0!
"i tratta di un errore lo*ico di 8!N!#ALI__A_ION! A#JIT#A#IA- Anc,e se statisticamente
nella I
a
decl- i nomi masc,ili sono molti piG dei %emminili ci< NON implica c,e lo siano T'TTI!
IE1!#7!TTO IN&I$ATIFO(
semanticamente ) pressoc, identico a +uello italiano-
Il suo su%%isso caratteristico ) -(b)a- e si attacca al T!EA-
I II III IF F FI sum
am-;-ba-m
Z amabam
mon-$-ba-m le*-$-ba-m
(la v-t- si
allun*a!)
aud-iG$-ba-
m
(&O11IA
v-t-!)
cap-i\)-5a-
m
(&O11IA
v-t-!)
d-a-5a-m es-a-m (usa
la %orma
abbreviata
della
caratteristica
!) Z eram
(9s: dolce
rotacizza)
am-a-ba-s mon-e-ba-s le*-e-5a-s aud-iGe-ba-
s
cap-iGe-ba-s d-a-ba-s era-s
am-a-ba-t mon-e-ba-t le*-e-5a-t aud-iGe-ba-
t
cap-iGe-ba-t d-a-ba-t era-t
am-a-5a-
mus
mon-e-5a-
mus
le*-e-5a-
mus
aud-i\e-5a-
mus
cap-i\e-5a-
mus
d-a-5a-mus era-mus
am-a-5;-tis mon-e-5a-tis le*-e-5a-tis aud-i\e-5a-
tis
cap-i\e-5a-
tis
da-ba-tis era-tis
am-a-ba-nt mon-e-ba-nt le*-)-5a-nt aud-i\e-5a-
nt
cap-i\e-5a-
nt
da-ba-nt era-nt
1er casa( p- 4T ess- 44-4.
IT-11
correzioni
pro( D *r- ec>- Il caso c,e precisa ) lsa5lativo( speci%ica c,e ) locativo ed identi%ica una precisa
posizione(
ego pro te
ent- A &AFANTI A ent- J
1u< essere anc,sesso attenzione 9davanti a: in senso sia letterale c,e meta%orico!(
+ualcunoN+ualcosa c,e ti sta davanti sulla %ila anteriore e di conse*uenza pu< anc,e
%arti da scudo
%arti da sostituto
&i conse*uenza a seconda del contesto pro pu< essere tradotto anc,e con 9in di%esa di: o con 9al
posto di vice-(se usato come pre%isso):
!s-(
(nricus pro $artha interrogatur
9!nrico ) interro*ato AL 1O"TO &I Earta:6
Jaesar proconsul elegitur
9$esare ) eletto vice-console (ovvero un dele*ato del console di #oma in una provincia):
(go pro bono meae familiae pugno cotidie
9Io in prima persona com5atto per ilNIN &I7!"A &!L 5ene della mia %ami*lia o*ni *iorno:
condunt( ) un esempio di deri&ato di do- NJ( tutti i derivati di do passano alla 4
a
coniu*azione
perc,) ls9a: 5reve si c,iude in 9e:!
per casa(
p- 2/ es- 14 p- 21 v- 1.
4-1I
correzione(
scientia peritia%ue praecipua erat(
esempio di ATT#A_ION! N!L N'E!#O (cio) il ver5o c,e in caso di concordanza a senso
sare55e dovuto essere plurale si concorda con uno solo dei so**etti sin*olari 0 anc,e se ) ri%erito lo
stesso a tutti e due- La %orma prevale sul si*ni%icato!)
Huesta versione serve anc,e ad imparare +ualcosa della letteratura latina- In%atti ci parla del piG
importante autore latino del *enere della fabula (o fabella = Nfabulula ulteriore diminutivo)
in%ormandoci nellsordine
1- della 5io*ra%ia
I- della tecnica di composizione-
"i noti c,e il termine persona (c,e in ori*ine si*ni%icava la 9masc,era: dellsattore teatrale) in critica
letteraria latina si*ni%icava 9persona**io: e dun+ue ) un termine-c,iave della se+uenziatura-
,ignificabat D 9rappresentava:
fictis D part- pass- pass- del ver5o fingo D 9comporre costruire inventare:- Huindi il si*ni%icato pu<
essere 9inventati %inti imma*inari %antastici: ma anc,e 9arti%iciali curati stilisticamente:-
(xemplis( non ) molto soddis%acente tradurlo come 9esempi:- Nel latino medievale lsexemplum era
un vero e proprio *enere letterario( un inse*namento morale-reli*ioso trasmesso attraverso esempi
di vite concrete di santi o altri persona**i illustri- Ee*lio tradurre con 9storie esemplari:
1articolarit; della I
a
decl-(
1- 9TI1O 'A4(2IE,:
Nomi ed a**ettivi la cui p-r- termina in -i- su5iscono le se*uenti mutazioni %onetic,e(
la -i- della p-r- pu< contrarsi con la terminazione -i
!s-( 'alerius *en- 'aleri 5 'alerii
Inoltre la -i- della p-r- si contrae con la terminazione -e del &oc. sin). mH7
!s-(
+u %uo%ue, @rute, fili mi!
NJ anc,e il voc- irre*olare mi da meus
I- desinenze di *enitivo pl- arcaic,e
) una particolarit; c,e accomuna alcune parole di I
a
e di 1
a
decl-
Nella 1
a
nomi composti terminanti in -cola e -gena e nella I
a
nomi composti terminanti in -uir
,anno il *en- pl- in -um anzic, in -arum5-orum
!s-( agricola # agricolarum 5 agricolumK
triumvir # triumuirorum 5 triumvirum
"ono le %orme piG antic,e di *en- pl- delle declinazioni tematic,e ma sono stati soppiantati per via
della con%usione c,e creavano con *li acc- sin*-
H9 deus
alterna anzitutto diversi *radi apo%onici de;v<-5 di;v<(
es- dei, dii o addirittura di (contratto come da 9tipo 'alerius:)
!siste anc,e la variante a**ettivale divus usata spesso per persona**i storici divinizzati 0 es- divus
Iulius
Il voc- ) sempre D nom-
Inoltre pu< spesso avere il *en- pl- arcaico!
4- Neutri irre*olari
pelagus )ulgus (in ori*ine masc,ile ma poi diventato neutro per si*ni%icato- $i< dipende dal %atto
c,e il *enere neutro ) usato anc,e in connotazione dispre*iativa( es- mancipium B >sc,iavo:
scortum B 9prostituta: eu%emisticamente) )irus (D 9veleno:- La +uesta %orma perc,) altrimenti si
sare55e creata troppa con%usione con uir e uis)- Lanno una desinenza mN% c,e poi estendono anc,e
ad acc- ! voc- sin*- secondo la solita re*ola
Altro(
auxilium:copia:impedimentum B auxilia:copiae:impedimenta - I plurali di am5edue si specializzano
in senso militare-
p- 24 ess- 12-1`
1/-1I
correzione $ in $
Notare le concordanze a senso
la 9trinit;: dei principali connettori causali(
%uoniam () il piG 9causale: di tutti)
%uod (pu< avere anc,e altre %unzioni( v- avanti)
%uia (si usa anc,e e soprattutto per le interro*ative mentre %uod ) pre%erito tendenzialmente per le
risposte)
%uia ( in*l- PhDQ %uod ( in*l- because
$ON8I'N_IONI &I"8I'NTIF!(
F- p- 24 esercizi-
Il latino ) piG preciso dellsitaliano e persino del *reco su +ueste-
In%atti distin*ue nettamente le disgiuntive semplici dalle disgiuntive esclusive(
cos]
vel (*r- ) ( operatore lo*ico-matematico O# aut ( operatore lo*ico-matematico SO#
es-(
edis uel bibis D 9man*i o 5evi: (nel senso c,e unsazione non esclude lsaltra)
;aut< edis aut non edis (stavolta le I azioni ssescludono a vicenda!)
sive-seu ) un pos diversa in +uanto pu< avere s%umatura asseverativa(
4aelius, si)e 0e Amicitia D 9sLelios o&&ero s"ullsAmicizias: ptitolo di unsopera di $iceroneq
AFF!#JI !"1LI$ATIFI ! $ON$L'"IFI
1er altre scuole *rammaticali sare55ero con*iunzioni6 peccato c,e non %acciano *ranc,) da
connettori!
.am-enim ( 9in%atti: (*r- hlc)- "erve 9solo: ad avvertire c,e unsazione ) spie*azione di unsaltra
azione- Huindi ne de%inisce una caratteristica(
bonus est: saepe enim laudatur
i $ON$L'"IFI invece servono 9solo: ad avvertire c,e unsazione ) conclusione-esito lo*ico di
unsaltra azione-
Jogito ergo sum D 9penso6 H'IN&I esisto!:
ergo, ita%ue, deni%ue, %uare sono i conclusivi piG comuni
per casa( p- 24 v- 19
1`-1I
Iuppiter %uo%ue et Iuno ,aturni liberi erant9
Huesta %rase se consideriamo c,e i testi latini antic,i non avevano neppure la punte**iatura pu<
essere tradotta in I modi(
1- 9Anc,e 8iove e 8iunone %i*li (li5eri) di "aturno esistevano:
I- 9Anc,e 8iove e 8iunone erano %i*li (li5eri) di "aturno:
7O#EALE!NT! am5edue le traduzioni sono di per s *iuste- Ea con c,e criterio allora dovremo
sce*liere la *iusta traduzioned
Fi*e anzitutto il criterio del 97ILE E!NTAL!: 1I's 1LA'"IJIL!-
Ea sono anc,e importanti alcuni criteri piG %ormali- Anzitutto
) piG pro5a5ile statisticamente c,e liberi vada considerato come &!T!#EINANT! di erant (del
resto lo precede immediatamente!) e a +uesto proposito ) 5ene ricordarsi c,e
se in 7ase di riconoscimento delle azioni &ediamo c"e alcune di esse 7anno predicato nominale
o re))ono un predicati&o' $ pre7eribile tradurne subito l5intero sinta)ma-
In +uesto caso
,aturni
liberi
erant
o evidente c,e tutto +uesto sinta*ma nidi%icato %a p-n-( tanto vale tradurlo su5ito in 5locco per
evitare di scam5iare la parte nominale per apposizione so**etto o altra ro5a!
I criteri c,e +uindi stiamo applicando alla traduzione sono
'NO "!EANTI$O (contesto %ilm mentale)
LsALT#O 7O#EAL!-"TATI"TI$O (certe costruzioni sono statisticamente piG %re+uenti di
altre e dun+ue piG pro5a5ili!)
Il secondo criterio ,a un nome nel mondo scienti%ico( %asoio di 'c*+am- 9Irustra fit per plura
%uod potest fieri per pauciora: ovvero in parole povere la spie)azione piB semplice $ la piB
probabile!
Nellsottica del #asoio di OcO,am la traduzione I ) la piG pro5a5ile non solo perc, produce un
9%ilm mentale: piG plausi5ile ma soprattutto perc, rispecc,ia la piG semplice e comune sintassi
latina!
1?@
deum
imperium
regebat
9#e**eva il dominio su*li dei:-
"i noti il sinta*ma nidi%icato il *en- pl- irre*olare di deus e soprattutto il %atto c,e si tratta di
genitivo oggettivo-
$agna cum peritia D cum magna peritia
si tratta della c-d- 4nastro7e di cum- Huando noi a55iamo
cum \ pronome
oppure cum 7 attri5uto\sostantivo
cum pu< permutare la sua posizione con la posizione della parola se)uente- 1u< addirittura %are
enclisi!
!s-(
mecum tecum, nobiscum, uobiscum
1er casa(
p- 2` ess- I/-I1
Latino - Facanze(
p- 29 ess- I4 v- I.6 pp- `/-1 vv- I2-I`-IT-I9-4/
&!NOEINA_IONI !& A11O"I_IONI
In italiano siamo soliti dire 9la citt; di---: 9lsisola di---: ecc-(
in pratica a55iamo un sinta*ma
!NTITAs\$OE1L!E!NTO &I &!NOEINA_ION!-
Ea in latino di solito si pre%erisce un altro sinta*ma (anc,e se il sinta*ma sopra si trova)(
4A+I.-
insula ,icilia
A11O"I_ION! !NTITAs
I+A4IA.-
9Lsisola: 9della "icilia:
!NTITAs $OE1L- &I &!NOEINA_ION!
Il 7'T'#O "!E1LI$! IN&I$ATIFO
I! II! III!! IF!!