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LATINO

14-9
Anzitutto noi studiamo il latino per capire come certe idee espresse dalle moderne parole italiane si
sono sviluppate (e non per la parola in s!)
Inoltre lo studiamo per !"!#$ITA#$I a %ar saltare la nostra mente da un codice di comunicazione
ad un altro (ovvero a T#A&'##!!)( il "!#IO metodo di traduzione in%atti ) lo stesso %ra tutte le
lin*ue!
Noi non studiamo per ora un latino +ualsiasi(
in%atti il latino ,a avuto molte %asi storic,e
1- arcaica (.// a- $- 0 1./ a- $-) (per es- 1lauto)
2. repubblicana (150 a. C. - 27 a. C.) - noi studieremo soprattutto questo latino! Molti
considerano il latino repubblicano per eccellenza quello di Cicerone
3. imperiale (27 a. C. !00 d. C.) - studieremo anc"e questo. #n esempio $ %i&io' oppure
(acito
4- tardo (4// 0 2//) ) un latino c,e si riempie di s*rammaticature( c%- l3Appendix Probi
.- medievale (2//-14//) - lessicalmente sem5ra re*olare6 ma inserisce anc,e parole nuove e
soprattutto sintatticamente dispone le parole in modo molto simile all3italiano
2- latino umanistico-rinascimentale (14//-) ) un latino c,e cerca di tornare %edele a +uello
repu55licano-imperiale
1 0 7ONOLO8IA
O*ni lin*ua %a uso di un set di 9atomi sonori: (fonemi) a cui corrispondono delle
rappresentazioni *ra%ic,e (grafemi)
!sistono vari tipi di *ra%emi(
ideo*ra%ici (ad un dise*no corrisponde un concetto-realt; intera!)
silla5ici (ad un dise*no corrisponde una silla5a 0 ci< succedeva nel *reco miceneo e nel
dialetto *reco di $ipro)
al%a5etici (ad un dise*no corrisponde un %onema 0 pur con alcune piccole eccezioni)
Latino ed italiano usano lo stesso set di *ra%emi al%a5etici- !sso deriva dal set *reco pro5a5ilmente
arrivato*li attraverso *li !trusc,i
A ( detta comunemente vocale (*r- => ?@ABCA D 9il sonoro:)( 9sonoro: perc, la A ed altri %onemi
simili %anno vi5rare %ortemente le corde vocali! $on +uesto a55iamo imparato anc,e il 1#IEO
T#ATTO &I"TINTIFO &!LLA 9a:(
massima sonorit; (la 9a: ) il piG sonoro dei %onemi!)
l3altro suo tratto distintivo ) la
massima apertura (la *ola al livello di larin*e ) aperta al massimo)
Huesto *ra%ema in latino ) ancipite ovvero pu< rappresentare I diversi %onemi( 9a: lun*a ed 9a:
5reve-
J( detta comunemente consonante (*r- => K ?@ABCA D 9il NON sonoro:)
La *li stessi tratti distintivi di M(
sonorit; (ma non %orte come nelle vocali!)
la5ialit; (95: ) impronuncia5ile senza le la55ra!)
occlusivit; (le la55ra sono prima c,iuse e poi %atte aprire con un e%%etto-:scoppio: +uando
l3aria esce)
$ 0 in latino classico (repu55licano) ed imperiale si pronuncia sempre NON- La pronuncia NcN (come
nell3italiano 9cena:) si ) di%%usa solo col latino medievale!!! Huindi 5iso*na stare molto attenti
perc, il latino pu< essere letto o con la 1#ON'N$IA !$$L!"IA"TI$A o con la 1#ON'N$IA
9#!"TIT'TA:- Noi anc,e per ra*ioni di utilit; *rammaticale c,e salva da pericolose con%usioni
useremo la #estituta-
A di%%erenza dell3italiano il latino col *ra%ema 9c: rappresenta "OLO NON (la comunemente detta 9c
dura:)
T- &-(
velarit; ovvero *utturalit; (cio) do55iamo usar la parte posteriore della *ola 0 il 9*ozzo:)
occlusivit; (anc,e 9c: ,a l3:e%%etto scoppio:!)
sonorit; zero ovvero sordit; (praticamente nessuna vi5razione delle corde vocali! 1er dirla
alla *reca ) una consonante perfetta)
1A#TI$OLA#ITA3(
1) In rari casi il %onema NON pu< anc,e essere espresso col *ra%ema P () lo stesso del *reco( Q)- $i<
succede con alcune parole c,e derivano dal *reco ma anc,e con alcune parole latine molto antic,e
(es- Kalendae, i primi *iorni di alcuni mesi del calendario latino 0 serviva per re*olare ad es- le
attivit; a*ricole annuali)
I) il latino arcaico non aveva un *ra%ema speci%ico per N*N e perci< usava $! Huesto ,a piccole
conse*uenze sul latino classico(
es- $aius D 8aius
& ( corrisponde a R *reco-
T- &-(
dentalit; (ci deve essere un contatto %ra lin*ua e denti!)
(5assa) sonorit;
occlusivit;
!( corrisponde alle varie 9e: *rec,e- In realt; +uesto *ra%ema in latino ) ancipite ovvero pu<
rappresentare I diversi %onemi( 9e: lun*a ed 9e: 5reve- "olo il contesto ci aiuta a distin*uere +uale
%onema sia-
T- &-(
ma**iore c,iusura-minore apertura
(medio-alta) sonorit;
(c,iusura sul palato D) palatalit; N anteriorit;
L3italiano non pone lo stesso pro5lema di distinzione %ra lun*a e 5reve del latino
per< ne pone un altro(
in%atti in italiano noi a55iamo I %onemi NeN
uno piG aperto
ed uno piG chiuso
Il fatto che litaliano ha un sistema vocalico di 7 fonemi:
EAS "ONO#ITA3-A1!#T'#A
1ALATALITA3 A 8'TT'#ALITA3
! aperta O aperta
! c,iusa O c,iusa
I '
EIN "ONO#ITA3-A1!#T'#A
Huesta ) ci< c,e i lin*uisti c,iamano piramide delle vocali!
1T-9
La piramide delle vocali ) comune praticamente a tutte le lin*ue- In cima sta sempre la A!
7( non va scam5iata col ?- Anc,e se la pronuncia scolastica di ? ) 9%: in realt; ) un suono Np,N-
In%atti i latini scrivevano philosophia e non 9filosofia:! &a ci< deriva c,e il %onema latino ed
italiano N%N IN 8#!$O NON !"I"T! ) ,a tratti distintivi un poco diversi-
La5ialit;
%ricativit; (le la55ra strin*ono appena sul 5ordo dei denti per produrre con l3emissione d3aria
un 9e%%etto rasc,iamento:)
sordit;
spiranza-aspirazione () emesso un intenso 9*etto d3aria:)
8( come $ in latino esiste solo la 8 velare-
Occlusivit;
*utturalit; N velarit; N posteriorit;
sonorit;
L( ) talmente de5ole c,e i latini non ne ten*ono nemmeno conto +uando contano le silla5e in
poesia-
"piranza
larin*alit;
sordit;
1articolarit;( in italiano pu< essere usata insieme ad altri *ra%emi per rappresentare un unico
%onema-
es-( 9c,e: 9*,iozzo: 9sc,eda:
In +ueste 4 parole ch e gh rappresentano un 'NI$O 7ON!EA F!LA#!- Il *ruppo di due *ra%emi
usati per rappresentare un solo %onema ) detto &I8#AEEA!
Nei nostri esempi L non ) un %onema a s stante( serve solo ad avvisarci mentre le**iamo c,e
a55iamo un %onema 8'TT'#AL! dietro una vocale 1ALATAL!-
Huesti di*rammi ri*uardano solo l3italiano-
I(
sonorit; 5assa
maU c,iusura
palatalit;
"!EI$ON"ONANTI$ITA3
NiN ed NuN sono talmente in 5asso sulla piramide da stare sulla linea di con%ine tra vocale e
consonante- &i conse*uenza la NiN in alcune parole latine vale come consonante e pu< anc,e essere
scritta in modo diverso col *ra%ema V (9i lun*a:)
!s-( iam-am D 9*i;: 6 ianua-anua D 9porta: 6 Iulius-!ulius
Lo stesso vale per l3italiano(
!s-( 9aiuola-aWuola: (*ra%ia arcaica) 9maiale:-:maWale:
! vale anc,e per il *reco! I *reci addirittura davano nomi diversi alla NiN a seconda del suo valore( se
vocale XK=Y6 se consonante WKR
'n3ultima particolarit; di I ri*uarda solo l3italiano(
!s-
9cielo: 9cialda: 9cioccolato: 9ciuco: 9scienza:
Hui I non rappresenta un %onema a s( serve solo ad avvisare c,e la consonante precedente ,a un
tratto palatale! La I +ui %a solo digramma!
In 9scienza: %an addirittura T#I8#AEEA perc, 9sci: - rappresenta un unico %onema (c,e
%aremo sotto ")
19-9
L(
la lin*ua tocca la 9cresta: c,e se*na la linea di con%ine tra denti e palato ovvero *li alveoli(
ALF!OLA#ITA3-LIH'I&ITA3
alta sonorit"! &a ci< deriva c,e
9l: rasenta la linea di con%ine con le vocali- 1erci< ,a anc,e il tratto di "ONANTI$ITA3-
"!EIFO$ALITA3- Le semivocali ,anno particolari propriet; %onetic,e in latino( in alcune
condizioni possono *enerare una 9coda vocalica: o addirittura tras%ormarsi completamente
in vocali- !s-( p-rad- magistr- # nom- $agister (la 9e: ) stata 9partorita: da 9r:)
'si particolari in italiano(
il *ra%ema 9L: pu< %are di*ramma con un *ra%ema 9*: per rappresentare la cosiddetta 9l
sc,iacciata:(
!s-( 9ma)lia:
I %onemi sc,iacciati non esistono in latino!
E(
la5ialit;
nasalit;
alta sonorit;
semivocalit;
N(
nasalit;
tratto distintivo oscillante( se la 9n: ) ne*li immediati pressi di un tratto palatale sar;
anc,3essa palatale6 se dentale sar; anc,3essa dentale6 ecc-
alta sonorit;
semivocalit; (es- di coda vocalica( p- r- nomn- # nom- nomen)
'si particolari in italiano(
il *ra%ema 9N: pu< %are di*ramma con un *ra%ema 9*: per rappresentare la cosiddetta 9n
sc,iacciata:(
!s-( 9re)no:
O( v- piramide vocali
1(
occlusivit;
sordit;
la5ialit;
H'( ) un di*ramma c,e rappresenta un %onema coi tratti se*uenti(
sordit;
velarit;
a di%%erenza di 9O: strozza le la55ra- Hundi ,a anc,e la LAJIALITA3!
Occlusivit;
non a caso ) c,iamata dai lin*uisti 9la5iovelare:
In italiano e latino esiste una seconda la5iovelare rappresentata dal di*ramma 8'(
!"- 9san8'e: 9an8'illa:
#(
alta sonorit; Z
Z semivocalit;
li+uidit;
aspirazione
"(
aspirazione ma con una ma**ior compressione della 5occa c,e *enera l3e%%etto detto
si5ilanza
tratto distintivo oscillante( pu< essere pronunciata sorda o sonora! In latino si mantiene solo
la 9s dura: ovvero sorda- Invece la 9s dolce: ovvero sonora tende a tras%ormarsi in 9r:
(rotacismo)
NJ( col di*ramma 9sc: o col tri*ramma 9sci: si rappresenta il %onema detto 9s sc,iacciata: (c,e *li
in*lesi rappresentano col di*ramma sh)- #i5adisco c,e in latino classico non esistono %onemi
sc,iacciati!
T(
occlusivit;
dentalit;
sordit;
'( v- piramide delle vocali-
#icordiamoci c,e ) "!EI$ON"ONANT!- I latini la rappresentano AN$L! col *ra%ema F
+uando ) consonantica e "!E1#! nella *ra%ia maiuscola( es- a%uae, A&'A(6 vir (si
pronuncia NuirN !)
#icordiamoci anc,e c,e serve a %are di*rammi (v- sopra)
F( il %onema NvN NON !"I"T! IN LATINO $LA""I$O- Huindi 5iso*na ricordare c,e in latino il
*ra%ema 9v: serve solo a rappresentare la NuN consonantica e maiuscola (v- sopra)
invece il %onema NvN presente in italiano ,a i se*uenti tratti(
la5ialit;
medio-alta sonorit;
%ricativit;
[( inesistente in latino- L3italiano lo prende in prestito con le parole in*lesi e tedesc,e- Tende ad
essere usato come 9doppione: del *ra%ema 9v:-
S(
) l3esatto opposto d3un di*ramma( 'N "OLO 8#A7!EA 1!# I 7ON!EI! "i c,iama grafema di-
fonematico( SDP\"- !3 usato cos] anc,e in latino (es- maximus)
In alcuni dialetti e %asi storic,e dell3italiano per< +uesto *ra%ema ) stato usato per rappresentare
%onemi diversi come NWN o NsN
!s- 'enexia (pron- 'enesia)
^( inesistente in latino- L3italiano lo prende in prestito con le parole in*lesi e tedesc,e- Tende ad
essere usato come *ra%ema per la I consonantica-
_( come per il *reco ) un *ra%ema di-%onematico( _D&\" N "\&
Ora vediamo La5oratorio 1 pp- 2-` 9proviamo insieme:\ess- 1 I(
A()*P+',
Tentati dalla pronuncia ecclesiastica e dall3italiano molti lo le**ono Ne*iptusN- "JA8LIATO-
La lettura corretta ) Nae*,iptusN !
P-(.A: l3accento va sul primo elemento del ditton*o oe- Huindi p/ena
0I'I+IA(( nella pronuncia ecclesiastica si le**e NdivizieN-
Ea in +uella restituta si le**e molto piG semplicemente Ndiu]tiaeN!
,P1A(2A(( si vede c,e deriva dal *reco a?YbcYX (il latino tende ad aprire le 9i: in 9e:)- Il
di*ramma 1L corrisponde a ?- 1ronuncia( Nsp,;eraeN
1- ` es- I( le**ere in sola restituta
es- 4( le**ere e *iocare a scomporre in silla5e- Non importa se ci saranno du55i ed errori perc,
tanto lo analizzeremo in classe-
"ILLAJ! !& A$$!NTO
La divisione in silla5e non coincide con la divisione della parola nei suoi mor%emi- 1er< serve(
a sta5ilire il 9ritmo: della parola (importante soprattutto nel cantare poesie!)
a sta5ilire la posizione dell3accento e +uindi la *iusta lettura
!s-
divis- in mor%emi(
A8 ! JA NT
radice Foc- tem- $aratteristica
dell3imper%etto
indicativo
&es- IIIa pers- plur- att-
tempi recenti
&ivis- in silla5e(
A 8! (lun*a) JANT
4 - terzultima I - penultima 1 - ultima
$ome si vede la procedura mentale dell3analisi delle silla5e deve sempre partire dal 9%ondo: della
parola- $i< ) importante per piazzare correttamente l3accento!
Lo evidenziato la penultima silla5a perc, ) LA 1I'3 IE1O#TANT!- In%atti le prime le**i
dell3accento sono le se*uenti(
1) JA#ITON!"I
Il latino non tollera l3accento sull3ultima (silla5a) tranne c,e per i monosilla5i (ovvio) e per casi
particolari c,e vedremo- $i< esclude l3ultima silla5a dal 9calcolo: della posizione dell3accento6 e ne
deriva la I
a
le**e ovvero
I) 1!N'LTIEA
la posizione dell3accento ) determinata dalla lun*,ezza-+uantit; della penultima silla5a- 1er cui
a) se ) 5reve l3accento retrocede %ino alla terzultima6
5) se ) lun*a l3accento resta sulla penultima-
4) le**e c,e il latino condivide col *reco c,e sare55e ancor piG *iusto considerare come primo
principio generale(
T#I"ILLAJI"EO
in nessun caso l3accento potr; mai retrocedere aldil; della terzultima
correzioni di errori comuni
La divisione in silla5e bea-ti ) s5a*liata- Lo ) perc, e-a non %a mai ditton*o- In%atti
il ditton*o latino (e *reco) pu< essere %ormato solo da FO$AL!\"!EI$ON"ONANT! (o derivata
di semiconsonante)
in +uesta precisa se+uenza-
Huindi va controllata la "!$ON&A vocale di un *ruppo e 5iso*na controllare per la precisione se
+uesta ) semiconsonante o derivato di semiconsonante-
Nel ns es- a non ) certo s-c- - per cui la *iusta divisione )
be-a-ti
NJ( come in italiano pu< 5enissimo succedere c,e una silla5a sia %ormata solo da una vocale!
cau-sa
ecco un vero ditton*o! NJ la u c,e ,a valore consonantico
e-%u-us ) s5a*liato- In%atti %u rappresenta un unico %onema consonantico 0 ovvero ) di*ramma! La
divisione *iusta )
e-%uus
in-ur-a
NJ( parola insidiosa con I i consonantic,e su 4- ma pu< anc,e essere divisa come in-u-ri-a 0 ed
anzi ) la divisione standard-
In%atti in alcune parole latine c3) un mar*ine di li5ert; di divisione silla5e- !s-(
parietes # pa-r3-e-tes opp- par--tes
abietes # a-b3-e-tes opp- ab--tes
poe-n"e- In cosa ) s5a*liatod L3accento viola la 5aritonesi (non dovre55e stare sull3ultima!)- La
*iusta lettura ) p/e-nae-
NJ( oe ed ae sono ditton)"i' e lo sono *+M,-+ (a meno c"e non ci sia una dieresi a dire
altrimenti) perc". la e deri&a dall/apertura di una i consonantica (in altre parole la i ori*inale )
risalita lun*o il %ianco della piramide delle vocali)! $%- l3e+uivalente *reco eKbAYX
NJI( se s3incontra oi o ai in +uesto caso la i !3 H'A"I "!E1#! FO$ALI$A 0 +uindi NON
%anno ditton*o!
!s-( verso di poesia di !nnio
/l-li cn-se-r3t -rex -Al-ba-3- 4on-g"-i (la divisione in silla5e sem5ra strana perc, applica re*ole
della poesia- Hui a noi interessano *li accenti sulle ai
c/n-se-%uor
re-sp/n-de-o 5 res-p/n-de-o
in-u-ni-o
ge-o-gra-phi-a 5 ge-o-graph-a
Huesta parola ) insidiosa per varie ra*ioni-
In%atti nell3ori*inale *reco l3accento era sulla i per le re*ole *rec,e dell3accento6 ma in latino +uella
i se intesa come vocale ) J#!F!!
Allora la *iusta lettura latina )
geogr"phia!
c%- philos/phia anthol/gia EA *r- ?XfKaK?bY YAgKfKhbY
Altro pro5lema ) c,e e-o in greco potevano fare ecce6ionalmente ununica sillaba (il nome tecnico
di +uesto %enomeno ) "INI_!"I 0 da aiAbjBaXk Z aiAXjlA@ D 9a**io*o insieme (come 5uoi al
carro) con*iun*o: )
im-per-um 5 im-pe-ri-um
mag-na
pat-ri-a 5 pa-tri-a 5 pat-ra 5pa-tra
"i noti il comportamento altalenante del 5locco occlusiva7li%uida (in +uesto caso tr)
t-ne-brae 5 t-neb-rae
a-ci-es 5 ac-es
pp- 9-1/
9proviamo insieme: ess- `-T (silla5are ed accentare) 9 (esercitarsi a le**ere il testo latino)
I4-9
NOT!
La distinzione %ra 9silla5a aperta: e 9c,iusa: si applica solo in poesia-
In alcune parole composte e derivate l3accento pu< essere posto i*norando *li elementi a**iunti alla
parola ori*inale- 1er es- ci< succede con molti derivati di sum
LA $-&- 4
A
L!88! &!LL3A$$!NTO LATINO( enclisi
principio *enerale per ITA-LAT-8#(
dal punto di vista dell3accento le parole possono essere clssi%icate cos](
1A#OL!
TONI$L! ATON!-$LITI$L!
(non aventi accento
proprio per cui si
9appo**iano: -
QfbAKA=YX alle parole
vicine)
1#O-$LITI$L!
(sono 1#!-cedenti 0
ec>- alla parola a cui si
appo**iano)
!N-$LITI$L!
(sono se*uenti - A-
alla parola a cui si
appo**iano)
Agc@e>k m =Xk( =Xk ) appo**iato 9di sc,iena: (in%atti sta &O1O la parola a cui s3appo**ia) e NON
9di %ronte:- 1erci< ) A-QfX=XQ>k
n di%%erenza di *reco ed italiano il latino ,a "OLO parole enclitic,e- o a5itudine dei ms- medievali
scrivere le enclitic,e ATTA$$AT! alla parola precedente(
es- filius%ue
la le**e dell3enclisi dice semplicemente c,e l3accento cadr; "!E1#! "'LLA "ILLAJA $L!
1#!$!&! L3!N$LITI$A A 1#!"$IN&!#! &ALLA "'A H'ANTITA3!
Nel ns es- -us- ) 5reve eppure ) accentato perc, ) la silla5a c,e precede l3enclitica -%ue!
I2-9
fili8s%ue! Huesta ) la *iusta lettura- Tuttavia la 9le**e dell3enclisi: pu< essere violata in rari casi in
cui l3enclitica ) ormai percepita come un tutt3uno con la parola tonica-
!s-(
nam (*r- hlc) D 9in%atti:- "inonimo( enim( avver5io (per alcuni con*iunzione) esplicativo-
"olitamente ) tonico ma in alcuni casi ) diventato clitico(
utinam999: D 9Folessero *li dei c,e---!:- Io le**o 8tinam( la parola ) sentita come un unico 5locco
I2-9
7L!""IFITA3 ! &!$LINA_ION!
Latino e *reco sono lin*ue %lessive- $osa si*ni%icad
In parole povere mentre in italiano noi esprimiamo la %unzione lo*ica di $I#$O"TAN_A-
$OE1L!E!NTO con dei sinta*mi (locuzione preposizionale N preposizione \ sostantivo o
e+uivalente)
in latino e *reco molte circostanze possono essere espresse semplicemente modi%icando la
desinenza del sostantivo!
F- i %iles sui casi dell3indeuropeo nella pa*ina della pro%- "sa Jenedetti su sito scuola(
Il latino ,a ridotti *li T casi indeuropei a 2 (\ residui di 1) cos](
012+#-3,+3 %4(013
NOEINATIFO NOEINATIFO
8!NITIFO 8!NITIFO
&ATIFO &ATIFO
A$$'"ATIFO A$$'"ATIFO
FO$ATIFO FO$ATIFO
LO$ATIFO (residui di locativo c,e si con%ondono col dativo
AJLATIFO
AJLATIFO
"T#'E!NTAL!
La de%inizione piG comune del nominativo ) 9caso del so**etto:- o in*annevole 0 in%atti il so**etto
non ) circostanza ma entit; principale! !d in%atti la ma**ior parte dei *rammatici antic,i NON
$ON"I&!#A IL NOEINATIFO 'N $A"O!
La de%inizione piG comune del *enitivo ) 9caso del complemento di speci%icazione:- Ea +uesta
de%inizione non ) soddis%acente perc, non rende conto di T'TTI 8LI ALT#I $OE1L!E!NTI
$L! 1'O3 !"1#IE!#!- Il complemento di speci%icazione ) solo il piG comune!
Huindi la de%inizione piG 9completa: )(
Caso dell54,,4-(+1+164' letterale o meta7orica' c"e in italiano $ espressa soprattutto (ma
non solo) dalla preposizione 8di9.
!s-(
liber tui D lett- (IL) LIJ#O (te-di pla desinenza corrisponde alla preposizione italiana!q Z) &I T!
Pisarum ciuitas D lett- 1I"A-&I (LA) $OE'NITA3- Hui a55iamo anc,e un assa**io di un principio
%ondamentale per la sintassi del latino del *reco e anc,e di altre lin*ue (persino l3in*lese)( IL
&!T!#EINANT! T!N&! A 1#!$!&!#! IL &!T!#EINATO
Pisarum ciuitas
&!T!#EINANT! &!T!#EINATO
Ea concentriamoci sul *enitivo( rappresenta un complemento di &!NOEINA_ION! non di
speci%icazione +uindi per esso la de%inizione tradizionale ) insoddis%acente-
Invece tutto diventa c,iaro se consideriamo c,e il *enitivo ci d; la se*uente in%ormazione(
l3entit; non-principale 1I"A appartiene alla cate*oria (entit; *enerale) delle $OE'NITA3! La
desinenza -rum in altre parole ancora si*ni-%ica (se*nala come una %rccia di cartello stradale) una
relazione di appartenenza tra entit; non-principale (dipendente) 1I"A ed entit; principale
$OE'NITA3
PISACOMUNITA
amor tui( pu< essere tradotto addirittura in I modi diversi a seconda del contesto-
Lett-( (L3)AEO#! T!-&I
EA ) l3amore c,e appartiene a te
O ) l3amore a cui appartienid
$ome si vede la relazione di appartenenza ) 5idirezionale e pu< essere invertita (+uesto ) un
concetto di *rammatica tras%ormazionale-*enerativa- $i torneremo +uando vedremo la sintassi dei
passivi)- "i pensi c,e la relazione 9padre-%i*lio: implica un3appartenenza reciproca( se tu *li
appartieni in +uanto %i*lio anc,e lui ti appartiene in +uanto padre- $i< rende tutte le relazioni
*enitivali tendenzialmente am5i*ue-
"e il *enitivo esprime il 9possessore: allora ) detto 9*enitivo so**ettivo:6
se esprime invece il 9posseduto: allora ) detto 9*enitivo o**ettivo:-
"olo dal contesto li si pu< distin*uere visualizzando 5ene!
"i noti c,e l3unico modo per distin*uere il *en- o**ettivo in traduzione ) addirittura $AEJIA#!
1#!1O"I_ION!(
9AEO#! ,+- T!:!
La de%inizione piG comune del &ativo ) 9caso del complemento di termine:- Anc,e +uesta non )
soddis%acente perc, in realt; il dativo possiede diverse s%umature *enerali(
la prima ) la relazione di 2+*(0146031+
!s-( Iuliae rosam do D lett- 8I'LIA-A ('NA N LA) #O"A(entit; o**etto) &O-IO
"i noti la di%%erenza tra O88!TTO e &!"TINA_ION! &!LL3O88!TTO!r
la seconda imparentata alla prima ) la relazione di 01(+-+**+(
!s-( Iulia-e bon-u-s e-s
Eolti 9tirano via: nel tradurre *uardando solo alla disposizione delle parole i*norando la
disposizione delle desinenze e 5asandosi su va*,e somi*lianze con l3italiano-
! cos] spuntano traduzioni come 98iulia ) 5uona:-
8I'LIA-,+- J'ON-O (nom- masc,- "in*-) "!I-T'
8iulia si sta prendendo la 5ri*a e dun+ue l3interesse d3esprimere un parere su di te!
(1er osservare il *ioco determinante-determinato si le**a a ritroso le parole della traduzione
letterale!)
La de%inizione piG comune dell3accusativo ) 9caso del complemento o**etto:- "T!""O
1#OJL!EA- Anzitutto si ricordi c,e il 9complemento: o**etto non ) esattamente un
complemento in +uanto diretto-
I`-9
Inoltre lsaccusativo NON 7A "OLO 9$OE1L!E!NTI: O88!TTI!
$omun+ue elenc,iamo le relazioni c,e esprime(
1- +uando esprime lso))etto certamente esprime il %atto c,e lsazione transitiva colle*a
%ortemente le entit; A e J- Ea la relazione ) espressa non tanto dallsaccusativo +uanto dalla
transitivit; del ver5o- La desinenza di accusativo serve 9solo: ad evitare con%usione %ra A
(so**etto) e J (o**etto)
I- estensione( lsaccusativo identi%ica unsestensione letterale (di spazio o tempo) o meta%orica
su cui lsentit; principale a*isce-
!s-( paucum tempus abero D lett- 1O$O T!E1O (acc- neu- sin*-) "A#Os-LONTANO
Huesto non ) o**etto! Indica invece ls!"T!N"ION! &I T!E1O durante cui IO (so**-)
"A#Os LONTANO (azione)
4- relazione ()enerica)( raro- 'sato perlopiG in poesia ed in alta leteratura per imitare ls
9accusativo di relazione: *reco- 7unziona in modo molto simile ai complementi di
limitazione(
!s-( Iulia pulchra faciem est
EA +ui inevita5ilmente parliamo %inalmente un pos di E!TO&O &I T#A&'_ION!-
La tendenza iniziale di molti studenti ) tradurre di corsa lasciandosi s%u**ire le desinenze
ed improvvisando sui rapporti %ra le parole- Hualcuno propone( 9La %accia di 8iulia )---: ma
ci< ) s5a*liato per molti ra*ioni( ar5itrariamente si sta considerando un nominativo come
se %osse *enitivo ed un accusativo come se %osse nominativo- JI"O8NA INF!$! "TA#!
ATT!NTI AI EO#7!EI "O1#ATT'TTO &!"IN!N_!
e 5iso*na anc,e iniziare ad a5ituarsi ad unsaltra +uestione di metodo %ondamentale(
MAI, MAI, MAI T#A&'##! 1A#OLA-1!#-1A#OLA in ordine di comparizione!
Jiso*na invece tradurre #I"1!TTAN&O LA 8!#A#$LIA &!LL! 7'N_IONI
LO8I$L!( +uindi nellsordine
1#IEA LsA_ION! (est pprima lsanalisi! &a analisi corretta deriva una conversione
corretta nellse+uivalente italiano!( intrans- Ind- 1res- Att- 4
A
sin*- Zq D 9):)
1OI Ls!NTITAs 1#IN$I1AL!-"O88!TTO--- ;Iulia pnom- 7emm- "in*- Zq D 98iulia:<
t IN"I!E! A T'TTO $IOs $L! !s #I7!#ITO A& !""A ;pulchra pa**- Nom-
7emm- "in*-q<
Hui scatta una serie di piccoli pro5lemi- In%atti potremmo credere c,e Iulia pulchra
vada tradotto con 9(la) 5ella 8iulia:- "JA8LIATO
perc, se cos] %osse violere55e il 1#IN$I1IO &!L &!T!#EINANT!-
&!T!#EINATO (v- sopra)-
Anc,e se ) vero c,e pulchra ) $ON$O#&ATO con Iulia e +uindi ) ri%erito a lei
in realt; pulchra !s &!T!#EINANT! &I est (in%atti sta poco prima)!
(rgo pulchra est ) 1#!&I$ATO NOEINAL! #I7!#ITO A Iulia!
#I"'LTATO( 98iulia ) 5ella:!
A +uesto punto se il ver5o ) transitivo ci resta da %are lo stesso con ls!NTITu
O88!TTO- Ea nel ns es- est non ) transitivo6 +uindi saltiamo allsultimo passo ovvero
IN7IN! ANALI__A#! ! T#A&'##! T'TTO $IOs $L! #!"TA
($OE1L!E!NTI) IN O#&IN! &I &I1!N&!N_A ! $ON$O#&AN_A-
Nel ns es- ci resta solo faciem- La -m ci %a capire c,e ) accusativo sin*-6 ma NON 1'Os
!""!#! O88!TTO 1!#$L!s est !s INT#AN"ITIFO!
Accusativo dsestensione non pu< certo essere (98iulia ) 5ella lun*o la %accia:ddddddd)
per cui ci resta solo una possi5ilit;( la relazione *enerica- Letteralmente sare55e(
98iulia ) 5ella in relazione alla %accia: ma ) poco ele*ante per cui a**iustando noi
tradurremo con 98iulia ) 5ella di %accia: (si noti il 9di: limitativo c,e col *enitivo non
csentra nulla!!)
NJ( es-( domum uenis D 9casa vieni-tu: Z 9tu vieni a casa:- Il cd- accusati&o semplice con &erbi
di moto ) un derivato dellsaccusativo di estensione (5iso*na muoversi lun*o un percorso per
arrivare a destinazione!)- Huindi in traduzione non ci si deve stupire se si trova +uesti accusativi nei
para**i di ver5i c,e per de%inizione sono intransitivi( NON "ONO EI$A A$$'"ATIFI
&!LLsO88!TTO!
Focativo( come il nominativo spesso non era considerato un caso- In%atti serve solo ad ad attirare
lsattenzione 9c,iamando: D uocando!
Iuliaaaaaaaaaaaaaa!
A5lativo(
Hui la situazione si complica un pos perc, lsa5lativo ) un caso "IN$#!TI$O (aihQcB=XQ>k v
aihQwclAAixX D 9mescolare insieme:) cio) 9mescola insieme: piG casi indeuropei! Huindi prende
tante %unzioni6 ma per %ortuna di solito i latini evitano la con%usione premettendo*li delle
1#!1O"I_IONI c,e precisano la %unzione-
La prima ed ori*inale relazione c,e esprime ) +uella ablati&ale( dal lat- ab-latiuus = ab-fero D
9porto-via-da:- $i< comprende tutta +uella *amma di relazioni imparentate %ra loro c,e vanno
dallsori*ine allsallontanamento alla causa e%%iciente!
Ovviamente in traduzione italiana la preposizione c,e piG ssaddice ) 9da:-
La seconda relazione ) causale-strumentale-sociati&a( le preposizioni c,e piG ssaddicono sono
9con: e 9per:-
!s-( calamo scribo D lett- 1!NNA-(&A-$ON-1!#-IN) "$#IFO-IO Z 9scrivo con una penna: (*li
articoli determinativi non sono la prima soluzione!)
La terza relazione ) locati&a( non vale solo per la localizzazione nello spazio ma anc,e per +uella
nel tempo e meta%orica!
!s-( Pisis sum D lett- 1I"A-IN "ONO-IO Z "ONO A 1I"A!
In girum imus nocte et consumimur igni (curiosit;( ) una 7#A"! 1ALIN&#OEA)
Le azioni sono imus (9andiamo:) e consumimur (passivo( 9siamo consumati:)- Huindi ci sono I
proposizioni6
le I proposizioni sono am5edue principali perc, sono coordinate da et6
i rispettivi so**etti sono incorporati nelle desinenze6
ma a noi ora interessano *li a5lativi rispettivamente nocte (9notte:) e igni (9%uoco:)-
IN 8I#O AN&IAEO NOTT!-(&A-$ON-1!#-IN) (locativo nel tempo!)
! "IAEO $ON"'EATI 7'O$O-(&A-$ON-1!#-IN) (il passivo ci aiuta ad intuire c,e )
a5lativale)
traduz- de%initiva( 9andiamo in *iro di notte e siamo consumati dal %uoco: (NJ( possiamo cam5iare
le preposizioni per ele*anza 0 lsimportante ) c,e non sia alterata la %unzione lo*ica!)
1-1/
$orrezione dellsesercizio di p- 14 ($atullo)
La prima proposizione )
&uintia formosa est multis
La prima cosa da identi%icare ) lsazione cio) 9est: ed analizzarla (intrans- ind- pres- 4
a
pers- sin*- -
%inta azione a +uanto pare)
1oi va trovato il so**etto c,e ) Huintia
e ci< c,e vi ) ri%erito cio) formosa, c,e ) caratteristica del so**etto perc, se mi %accio un %ilm
mentale di &uintia formosa est multis, formosa non pu/ essere una entit; a s stante- A capire c,e
formosa ) ri%erita al so**etto ci aiuta anc,e il %atto c,e &uintia e formosa sono concordati-
Ora %acciamo un piccolo passo avanti( lsaltra volta non a55iamo detto precisamente come si
identi%ica c,e tipo di caratteristica a55iamo di %ronte- In%atti io posso tradurre sia con 9Huintia )
%ormosa: sia con 9La %ormosa Huintia ): nel senso di 9esistere:- $ome la mettiamo +uindid
I due elementi c,e a55iamo identi%icato precedentemente non 5astano- Ea ci aiuta il principio del
determinante( se formosa %osse stato il determinante di &uintia avre55e pre%erito trovarsi prima-
Invece formosa ) s] ri%erito a Huintia ma ) determinante del ver5o!
8i; da +uesto noi capiamo c,e %ormosa ) anc,e parte nominale ma per averne una certezza
ma**iore do55iamo %arci unsidea c,iara di un concetto c,e vale per italiano latino e *reco( la
$LA""I7I$A_ION! &!I FA#I TI1I &I $A#ATT!#I"TI$A- $i sono . tipi di caratteristic,e(
1- la caratteristica piG comune di tutte ) sicuramente lsATT#IJ'TO- Lsattri5uto ) una
caratteristica rappresentata dalla parte del discorso 8a))etti&o9' ri7erita
20-+((4M+1(+ all5entit: a cui appartiene-
I- A11O"I_ION!- Identica allsattri5uto tranne c,e in un detta*lio( ) rappresentata dalla
parte del discorso 8sostanti&o9
4- AFF!#JIO- o anc,e una parte del discorso6 ) caratteristica dell5azione- !ssendo tale lo
possiamo anc,e tradurre su5ito insieme allsazione- ! non ) un caso c,e spesso *li avver5i
stiano nella 1#IEA o "!$ON&A 1O"I_ION! &!LLA 1#O1O"I_ION!-
4- 1A#T! NOEINAL! (o Nome del 1redicato)- o ri7erita ad un5entit:-so))etto 131
immediatamente' M4 col tramite del &erbo 8essere9 01 ;#16031+ 20 ;01(4
46031+ 3 C3,#%4 (c"e in latino ed in )reco pu< anc"e essere sottinteso ma lo pu<
essere anc,e in espressioni collo+uiali italiane( 9Io Tarzan tu Vane!: - $ la c.d. Frase
nominale)' da cui dipende. $oncettualmente la di%%erenza %ondamentale %ra 1arte
Nominale ed Attri5uto-Apposizione ) c,e il parlante percepisce la prima come una
caratteristica momentanea dellsentit; eNo scoperta dopo unsosservazione6 i secondi sono
percepiti invece come caratteristic,e innate, stabili, immediatamente evidenti (es-( &uintia
formosa D 9Huintia ()) %ormosa: - ovvero io ls,o osservata e le ,o attri5uito
intenzionalmente +uesta caratteristica6 formosa &uintia D 9la %ormosa Huintia: - ovvero la
sua caratteristica apparire55e secondo me immediatamente evidente a tutti e tipica di lei)-
.- 1#!&I$ATIFO c,e molte *rammatic,e de%iniscono 9complemento: "JA8LIAN&O- o
identico alla 1arte Nominale tranne c,e in un detta*lio( dipende da una =+-4 46031+
(> ,redicato =erbale)- !"-( &uintia formosa uidetur D 9Huinzia "!EJ#A %ormosa: (NJ(
per alcune scuole *rammaticali ed io mi associo i c-d- 9ver5i predicativi: sono F!#!
A_IONI piG de%inite di una semplice copula e dun+ue re**ono predicativi!)
1?@ =+-4 46031+@ ,-+20C4(3 =+-?4%+ > ;01(4 46031+@ C3,#%4
1?2@ talvolta 9essere:-sum pu< %are da predicato ver5ale- Il metodo per identi%icarlo ) +uello di
sostitu6ione( se pu< essere sostituito da 9esistere: 9trovarsi: e simili e non re**e parti nominali
allora indica F!#A A_ION!( il situarsi in una +ualc,e posizione della realt;-
!s-( 9Eario ) (D 9si trova:) a scuola:
Huando ) predicato ver5ale sum NON 1'Os !""!#! "OTTINT!"O!
Huesta non ) solo una classi%icazione- !ssa nasconde anc,e un dia*ramma di %lusso del metodo per
identi%icare i tipi di caratteristica tanto in italiano +uanto in latino +uanto in *reco!
1ossiamo tornare alla correzione dellses-
%o sc"ema suddetto' 01*0+M+ al 8principio del determinante9' ci "a aiutato a stabilire c"e
formosa $ parte nominale.
$ultis( ) dativo in %unzione dsinteresse- &a un punto di vista mor%olo*ico ) un a**ettivo
sostantivato- &a un punto di vista sintattico-%unzionale ) complemento-circostanza-
Nella I
a
proposiz- l5entit:-so))etto $ sottintesa' come succede pure in italiano' per e&itare di
ripeterla
13(+ 20 414%0*0 %+((+-4-04@
&I A_IONI(
a&&erbi
&I !NTITAs
#I7!#IT!
IEE!&IATAE
!NT!
#I7!#IT! NON
IEE!&IATAE
!NT!
$A#ATT!#I"TI$L!
A88!TTIFI(
attributi
"O"TANTIFI(
apposizioni
T#AEIT!
7INTA
A_ION!(
,arti nominali
T#AEIT!
F!#A A_ION!(
predicati&i
Il passa**io di $atullo appena letto in critica letteraria si c,iama priamel (pream5olo)- $onsiste in
ci<( prima lsautore elenca una serie di *iudizi altrui su un ar*omento poi d; il proprio 0 c,e spesso )
in antitesi ai precedenti- Inoltre il *iudizio di $atullo ) espresso con il cd- ritmo ternario (1! I! 4!)
c,e pu< dare unsen%asi solenne ma anc,e e piG spesso ironica (c%- il *enere popolare delle
bar6ellette( 9$serano un in*lese un %rancese ed un italiano---:)- A *iudicare da ci< si dire55e c,e
$atullo $ONNOTATIFAE!NT! prenda in giro &uintia! assieme ai suoi %ans!
1aec ego sic singula confiteor D lett- H'!"T!-$O"! (acc- neu- pl-) IO "Is "IN8OL! (ri%erito ad
haec) AEE!TTO
3-10
Anzitutto +uando latini e *reci scrivono il pronome personale +uesto ,a un valore en%atico +uasi
asseverativo( 9proprio io: 9io dal canto mio:--- $i< pu< essere reso in molti modi non
necessariamente espressi tutti sul voca5olario( 9io dal mio punto di vista----:6 9io
personalmente----:6 9io dal canto mio----: 9io per +uanto mi ri*uarda---:- Lsimportante ) c,e sia resa
la s%umatura di si*ni%icato A""!F!#ATIFA in +ualsiasi modo si vo*lia ma $O##!TTAE!NT!
e ma*ari ele*antemente!
,ic si pu< analizzare e tradurre su5ito in concomitanza col ver5o perc, ) suo avver5io (v- sopra)-
1aec ) pronome dimostrativo e dato c,e confiteor ) transitivo evidentemente ) il suo O**etto-
,ingula dipende da haec9 EA sta &O1O +uindi anc,e se ne dipende non ) il suo determinante! In
altre parole ) in 1O"I_ION! 1#!&I$ATIFA e va inteso piG come un predicativo c,e come un
attri5uto- Huindi la traduzione *iusta del sinta*ma haec999 singula (non importa c,e non siano lsuno
accanto allsaltro6 IE1O#TA $L! "ONO $ON$O#&ATI!) non ) 9+ueste sin*ole cose: EA
9+ueste cose (considerate) sin*ole: Z 9+ueste cose prese sin*olarmente: in una traduzione meno
letterale ma sempre %edele e piG ele*ante-
Huesta si c,iama
EA11A "INTATTI$A &!LLA 1#O1O"I_ION!- !s opportuno %arla mentalmente durante la
traduzione!
4-1/
) tempo di parlare di &!$LINA_IONI e $ONI'8A_IONI-
Iniziamo dalla 1
a
- Le declinazioni (i set di desinenze c,e assumono nomi ed a**ettivi per esprimere
circostanze) si dividono anzitutto in I 5locc,i(
T!EATI$L! (aventi un tema %ormato da parte
radicale \ voc- tem-)
AT!EATI$L! (aventi un tema %ormato da
"OLA parte radicale a cui ssattacca la desinenza
&I#!TTAE!NT!)
I (FO$- T!E-( -a-) III (p- r- terminanti in consonante o
semiconsonante >i?)
II (FO$- T!E-( -o-5-e-) IF (p- r- terminanti in semiconsonante >u?)
F (p- r- terminanti in >e?)
&ato c,e lo impone il li5ro de*li esercizi descriveremo in un colpo solo le I declinazioni tematic,e

singula
haec
ego
sic
confiteor
utilizzando una parte del discorso c,e le usa $ONT!E1O#AN!AE!NT!(
un cosiddetto A88!TTIFO &I 1
a
$LA""!

"IN8- E 7 N
N bon-o-s # (9o: 5reve in
ultima silla5a si
c,iude!) Z bonus
bon-a (9desinenza /:
come per i %emminili
*reci di Ia!) Z bona
bon-o-m (9o: 5reve in
ultima silla5a si
c,iude!) Z bonum
8 bon-o-i (9i: lun*a
assor5e la voc- tem-) Z
boni
bon-a-i (9i: %inale di
parola si a55revia e in
+uanto 5reve "I A1#!)
Z bonae
bon-o-i ( D masc,-!) Z
boni
& bon-o-i (la voc- tem-
assor5e 9i: 5reve) Z
bono
bon-a-i (9i: 5reve "I
A1#!) Z bonae
bon-o-i ( D masc,-!) Z
bono
A bon-o-m (9o: 5reve in
ultima silla5a si
c,iude!) Z bonum
bon-a-m Z bonam bon-o-m (#!8OLA
'NIF!#"AL! &!I
N!'T#I( i casi diretti
sono sempre identici)
Z bonum
F (per la ma**ior parte
de*li a**ettivi resta
u*uale al nom- Ea +ui
in via dsesempio
%acciamo vedere la sua
%orma ori*inale()
bon-e () avvenuto un
%enomeno c,iamato
A1O7ONIA
H'ALITATIFA(
dicendola in 5reve il
tim5ro della vocale )
passato al lato opposto
della piramide) Z bone
@on-a ( D nom-) Z
bona
bon-o-m (#!8OLA
'NIF!#"AL! &!I
N!'T#I( i casi diretti
sono sempre identici)
Z bonum
A5 bon-o-d (la desinenza
scompare prestissimo
e resta solo la voc- tem-
ALL'N8ATA) Z
bono
@on-a-d (des- D
masc,-) Z bona
bon-o-d ( D masc,-!) Z
bono
NJ( molte *rammatic,e latine spie*ano la declinazione con lsapproccio per T!#EINA_ION! (D
voc- tem- \ des-)(
1er es- bon-us-
Ea il risc,io di +uesto metodo ) c,e a5itua a scam5iare lsintera terminazione per la desinenza
mentre invece la voc- tem- %a parte (come dice il nome!) del tema!
NJI( tranne c,e al *en- sin*- le des- sono I&!NTI$L! AL 8#!$O- "i di%%erenziano solo per i
diversi adattamenti %onetici- In particolare le des- di dat- ed acc- sono dette 9universali: perc,) sono
I&!NTI$L! 1!# 1#ATI$AE!NT! T'TT! L! &!$LINA_IONI &I T'TT! L! LIN8'!
IN&!'#O1!!-
1L- E 7 N
N bon-o-i (9i: lun*a
assor5e la voc- tem-) Z
boni
bon-a-i (9i: %inale di
parola si a55revia e in
+uanto 5reve "I A1#!)
Z bonae
bon-a () AT!EATI$O
ed usa la &!"IN!N_A
'NIF!#"AL! &!I
N!'- 1L-) Z bona
8 bon-o-som # (la des-
,a la 9o: lun*a- Ea
su5isce un %enomeno
detto 9metatesi: pv *r-
xw=lgwaXk D
9scam5io:q( le ultime I
silla5e si scam5iano la
lun*,ezza)
Z bon/som # (9o:
5reve in ultima silla5a
si c,iude!)
Z bon/sum # (la 9s: )
dolce6 e le 9s: dolci
inter-vocalic,e
#OTA$I__ANO)
Z bonrum
bon-a-som # (la des-
,a la 9a: lun*a- Ea
su5isce un %enomeno
detto 9metatesi: pv *r-
xw=lgwaXk D
9scam5io:q( le ultime I
silla5e si scam5iano la
lun*,ezza)
Z bon"som # (9a:
5reve in ultima silla5a
si c,iude!)
Z bon"sum # (la 9s: )
dolce6 e le 9s: dolci
inter-vocalic,e
#OTA$I__ANO)
Z bonrum
bon-o-som # ( D
masc,-)
Z bonrum
& bon-o-i+s (la 9s: c,e si
a**iun*e alla des-
ra%%orzandola ) detta
9s pluralizzante:- La
9i: ra%%orzata assor5e
la voc- tem-) Z bonis
bon-a-i+s (la 9s: c,e si
a**iun*e alla des-
ra%%orzandola ) detta
9s pluralizzante:- La
9i: ra%%orzata assor5e
la voc- tem-) Z bonis
bon-o-i+s ( D masc,-) Z
bonis
A bon-o-m+s (la 9s: c,e
si a**iun*e alla des-
ra%%orzandola ) di
nuovo la 9s
pluralizzante:- La
nasale davanti a
si5ilante spesso cade
come in *reco() Z
bonos
bon-a-m+s (la 9s: c,e
si a**iun*e alla des-
ra%%orzandola ) di
nuovo la 9s
pluralizzante:- La
nasale davanti a
si5ilante spesso cade
come in *reco() Z
bonas
bon-a (D nom-!) Z
bona
F bon-o-i ( D nom-) Z
boni
bon-a-i ( D nom-) Z
bonae
bon-a (D nom-!) Z
bona
A5 bon-o-i+s ( D dat-) Z
bonis
bon-a-i+s ( D dat-) Z
bonis
bon-o-i+s ( D dat-
masc,-) Z bonis
"i parte sempre da una parte radicale-
1er %are il tema a**iun*iamo una vocale tematica6
+uindi a**iun*iamo la desinenza
ed in%ine applic,iamo tutte le eventuali mutazioni %onetic,e-
1!# $A"A( imparare +uesta declinazione a memoria
e memorizzare separatamente le desinenze (in rosso)6
e pa*- I` ess- 1 I 4
T-1/
1!#$L!s nei voca5olari si riporta accanto al lemma la terminazioned (es- fabula, -ae)
per dare I IN7O#EA_IONI(
1- la declinazione dsappartenenza
I- la 1A#T! &!L &I"$O#"O dsappartenenza
Huesti dati c,e accompa*nano il lemma %ormano il c-d- 1A#A&I8EA
ripasso(
NON $ON7ON&!#! I $ON$!TTI &I #A&I$! 1A#T! #A&I$AL! ! T!EA!
1er es- acc- sin*- di inuidia, -ae
in- -vid- -i- -a- -m
1re%isso (su*ni%ica
ostilit;)
#A&I$!
(si*ni%ica
9vedere:)
"u%%isso
dsappartenenza
FO$AL!
T!EATI$A
&!"IN!N_A
1A#T! #A&I$AL!
T!EA
Lses- 4 era non di costruzione ma di riconoscimento-
*ta&olta' come nelle &ersioni' abbiamo sotto mano una parola )i: intera e dobbiamo capire
come identi7icarla e tradurla-
&o55iamo %are il solito lavoro di reverse engineering(
es- margaritarum
anzitutto "I 1A#T! "!E1#! &A 7IN! 1A#OLA A #IT#O"O!
o lo stesso metodo applicato per conte**io silla5e e piazzamento accento ma stavolta lo
applic,iamo ai morfemi-
"e identi%ic,iamo correttamente i mor%emi troveremo la *iusta parola! $i si a5itua a riconoscere i
mor%emi a %uria dsesercizi- In +uesto caso l5occ"io allenato s5accor)e c"e de&e sezionare la
parola all5altezza di -rum(
margaritaArum
ora c"e abbiamo isolato il mor7ema -rum' ne traiamo le se)uenti in7ormazioni@ C4*3
()eniti&o appartenenza preposizione italiana pre7erita@ 8di9)A 1#M+-3 (plurale)
Adesso prose*uiamo con la scomposizione( isoliamo la &.t.
margaritAaA
c,e non %ornisce in%ormazioni particolari ma aiuta a trovare la parola nel voca5olario( IN7ATTI
*razie ad essa noi sappiamo c,e do55iamo cercare nel voca5olario
o un sostantivo di I decl- (lemma-paradi*ma( margarita, -ae)
o un a**ettivo %emminile di I classe (lemma-paradi*ma( margaritus, -a, -um)
Huello dei due c,e esiste ) 9il nostro uomo:!
Il voca5olario ci con%ermer; margarita, -ae- o *iunto il momento di controllare il si)ni7icato-
Huesto es- ) %acile( margarita, -ae si*ni%ica semplicemente 9perla:- Ea non ) +uasi mai cos] %acile-
In%atti la stessa parola pu< variare un pos il si*ni%icato di 5ase a seconda dellsepoca dellsautore del
contesto ar)omentati&o (per es-( in un testo di *rammatica prae-positio B >preposi6ione:6 ma in
un testo narrativo prae-positio B >lCanteporre, il mettere davanti:)- Inoltre 5iso*na anc,e stare
attenti alla connota6ione e sub-testo dei si*ni%icati meta%orici 0 idiomatici- !s-( @abDlonios numeros
(Orazio) si*ni%ica alla lettera 9numeri Ja5ilonesi: ma in realt; 9numeri: ) una metonimia per
9oroscopi:- Ea per %ortuna tutto ci< avviene soprattutto in poesia-
"pecialmente allsinizio noi ci occuperemo di parole comuni nei si*ni%icati piG comuni- Attenzione il
voca5olario di solito classi%ica i si*ni%icati cos] +uando sono tanti(
1- si*ni%icato piG antico
I- si)ni7icato piB comune!
Ovviamente nel cercare il si*ni%icato piG adatto al momento il I
o
,a la priorit;!
$i sar; da dire altro ma per adesso risolviamo il nostro esempio(
-rum ci dice c,e lso**etto da visualizzare ) plurale e sta in una relazione dsappartenenza6
il voca5olario ci dice c,e margarita desi*na solitamente unsentit; la 9perla:6
+uindi noi do55iamo visualizzare TANT! J!LL! 1!#L! IN 'NA #!LA_ION!
&sA11A#T!N!N_A ! tradurremo( 9delle perle:!
Eettiamo temporaneamente da parte la traduz- di nomi ed a**ettivi e concentriamoci sulla prima
delle %unzioni lo*ic,e( le A_IONI rappresentate coi F!#JI-
Il latino ,a a di%%erenza del *reco c,e ne ,a 1 sola
J!N 2 $ONI'8A_IONI T!EATI$L!-
I loro temi usano rispettivamente +ueste 2 voc- tem-(
I II III IF F FI
A lun*a ( lun*a (5- 5reve
(apo%onica- o
la stessa v- t-
del *reco!)
I lun*a I 5reve (c,e
spesso si apre
creando
con%usione con
la IIIa- Nelle
*rammatic,e
comuni ) detta
9tipo capio:)
A 5reve
(ne esiste un
unico ver5o(
do- I suoi
derivati per<
diventano di
IIIa)
Fediamo in detta*lio la costruzione del presente indicativo attivo(
I II III IF F FI
am-a-o Z amo
(la des- assor5e
la v-t- -a-)
m<n-e-o
(la 9e: si
a55revia ma
non si lascia
assor5ire)
le*-o-o Z le)o
(la des- assor5e
la v-t- in *rado
-o- perc,) )
u*uale)
:ud-i-o (la 9i:
si a55revia ma
non si lascia
assor5ire)
cap-i-o (la 9i:
resiste anc,e se
5reve perc, )
semiconsonant
e!)
d-a-o Z do
(come la Ia!)
am-a-s mon-e-s le*-e-s Z le)is
(9e: 5reve in
ultima silla5a
se non ) a %ine
parola si
c,iude come
9o:)
aud-i-s cap-i-s d-a-s
am-a-t mon-e-t le*-e-t Z le)it aud-i-t cap-i-t d-a-t
am-a-mos Z
amamus (9o:
5reve in ultima
silla5a!)
mon-e-mos Z
mon.mus
le*-e-mos Z
l.)imus (la 9e:
a**iunta non
accentata si
c,iude anc,e
se non ) in
ultima silla5a)
aud-i-mos Z
audCmus
cap-i-mos Z
c:pimus
d-a-mos Z
damus
am-a-tes Z
amatis (9e:
5reve in ultima
silla5a se non
) a %ine parola
mon-e-tes Z
mon.tis
le*-e-tes Z
le)itis
aud-i-tes Z
audCtis
cap-i-tes Z
c:pitis
datis
si c,iude come
9o:)
am-a-nt mon-e-nt le*-o-nt Z
le)unt
aud-i\o-nt Z
audiunt (in
molte voci la
IFa ,a una
doppia v9t9!)
cap-i\o-nt Z
capiunt (come
la IFa!)
dant

In latino esistono anc,e alcuni &erbi atematici di cui il principale ) ,E$(
s-o-m Z sum (p-r- in *rado /6 prende irre*olarmente la v-t- di IIIa6 desinenza -m)
es-s Z es (p-r- in *rado 9e: 5reve6 la des- assor5e la 9s: della p-r-)
es-t
s-o-mos Z sumus (p-r- in *rado /6 prende irre*olarmente la v-t- di IIIa6 la v-t- ss) assimilata alla 9u:
%inale)
es-tes Z estis
s-o-nt Z sunt (p-r- in *rado /6 prende irre*olarmente la v-t- di IIIa)
In%initi presenti attivi delle 2 coniu*- e di sum(
I II III IF F FI sum
am-a-se Z
am:re (9s:
dolce!)
mon-e-se Z
mon.re
le*-e-se Z
l.)ere
aud-i-se Z
audCre
cap-i-se Z
c:pere (9i:
5reve
se*uita da
9r: "I
A1#!!)
d-a-se Z
dare
es-se
1er casa( pp- I/-I1- ess- I4-I4 ("OLO identi%icare desinenze modi e persone!)
1/-1/
$orrezione
Lses- I4 era un esercizio di riconoscimento c,e serviva semplicemente ad allenare la 9postura
mentale di analisi: e a capire c,e le in%ormazioni modo e persona sono trasmesse dalla
&!"IN!N_A-
moneatis( +uesto ) un con*iuntivo- 1er ora 5asti sapere c,e lo si capisce perc, c5$ una seconda
&ocale tematica 8a9 lun)a piazzata 7ra la &.t. ori)inale e la des.. *ta&olta l5in7ormazione modo
$ trasmessa dalla nuo&a &.t-
maneam( altro con*iuntivo di 1
a
pers- sin*-
ames( altro con*iuntivo di I
a
pers- sin*-- $,e ) con*iuntivo si capisce dal %atto c,e +uesto ver5o di
1
a
coniu*azione ,a cam5iato v-t-
uult( nessun pro5lema ) ind- I
a
pers- sin*-- Ea nessuna v-t- precede la des- +uindi ) AT!EATI$O-
fers( I&!E
facite( ) un IE1!#ATIFO 1#!"!NT! ATTIFO (della Fa)- 1raticamente identico al *reco!
Lsimperativo presente ,a solo I persone( la I
a
sin*-
I II III IF F FI sum
am-a- mon-e- le*-e- aud-i- cap-i- Z cape d-a- es-
(9i: 5reve
%inale!)
(1?@ tutti "anno desinenza 0 > ,#-3 (+M4!)
e la I
a
plur-
I II III IF F FI sum
am-;-te mon-)-te l)*-e-te Z
l$)ite (9e:
5reve non
accentata!)
aud-]-te c;p-i-te d-a-te es-te
#ipasso classi%icazione tratti distintivi per il test(
9!:
8ra%ema ancipite
vocale
"onorit; media
Apertura media
1alatale N anteriore
"e non ci sono elementi per dedurre la +uantit; non speci%icare- Ea se ci sono la voglio-
9#:
semivocale
Li+uida N alveolare
"onorit; alta (rispetto alle consonanti)
aspirata
Lses- I4 era anc,sesso di riconoscimento ma dsun tipo di riconoscimento piG complesso- Hui non
5asta riconoscere le des- per dire c,e obtinebimus ) ver5o ed hostes no! O si conosce *i; il lessico
o si tiene conto delle
AJIT'&INI LATIN! N!L 1O"I_IONA#! IL F!#JO-
La tendenza *enerale )(
mettere il &erbo a ;01+ ,-3,3*06031+!
Huesta disposizione ) c,iamata dai lin*uisti "OF ("O88!TTO-peventualeq O88!TTO-F!#JO)-
&iventa allora importante contemporaneamente allsidenti%icare i ver5i lsidenti7icare i connettori
tra proposizioni! e poi delimitarle!
1!# $A"A( rivedere lses- I4 in vista di una lettura a voce alta in classe- &ividere le parole in silla5e
e piazzare *li accenti nella corretta sede-
1.-1/
es- I4 %r- 9(
rappresenta unseccezione al "OF- 1erc,d
Ad un certo punto della storia del latino il *reco ellenistico (c,e piaceva ai latini dotti) ,a
in%luenzato il modo di disporre le parole nel latino letterario-
In particolare il *reco ellenistico utilizzava la c-d- 9disposizione F": (Fer5o-"o**etto) per cui in
tal caso
O la proposizione inizier; col ver5o
O %inir; col so**etto!
Le due disposizioni possono anc,e alternarsi nella stessa %rase- $i< succede soprattutto nei testi
poetici-
Altre particolarit;(
c%- es- I4 %r- 4 0 amicos( pu< anc,e succedere c,e alcune parole c,e normalmente non dovre55ero
stare a inizio o %ine proposizione vi siano poste comun+ue- "i tratta delle %i*ure retoric,e
dellsI1!#JATO 0 eCcMY=KA D 9Lsandare aldil; (della posizione normale): c,e servono a mettere
in evidenza ed en%asi la parola o sinta*ma in +uestione-
"tessa %rase( multos caratteristica e determinante di amicos ) separato dallsiper5ato- $i< succede
anc,e perc, il ver5o ssinserisce %ra determinante e determinato %ormando una disposizione delle
parole
(sinta*ma)A-J-(sinta*ma)A-(J)
Huesto tipo di costruzione ) %re+uentissimo in poesia- Lo si c,iama comunemente 9catenaccio:
p- II li5ro esercizi( importante perc, parla dellsor*anizzazione %amiliare latina e del modo di
comporre i nomi di persona-
Il nome proprio di persona ) %atto di maU 4 elementi(
F9 praenomen( ) +uello c,e si a55revia- Identi%ica la %ami*lia- NJ( contro le apparenze
corrisponde al nostro cognome!
G9 nomen( non tutti i latini lsavevano- In%atti il nomen identi%ica la gens (9clan:!) di cui una
%ami*lia %a parte- NJ( solo i no5ili appartenevano ad una gens- Huindi molti latini non
,anno nomen-
H9 cognomen( contro le apparenze ) il nostro nome!
4- (eventuale) soprannome( es-( spesso usato per distin*uere parenti omonimi- es-( &9 Iabius
$aximus Junctator( lett- 9Eassimo Huinto della gens 7a5ia detto ls!sitatore:

!s- ` p- I9 0 discussione della traduzione(
poetae puella pulchra est
prima lsazione!( est-da sum intr- ind- pres- 4
a
pers- sin*- D 9):
se viene la tentazione di considerare pulchra attri5uto di puella ATT!NTI!( ) vero c,e sono
concordati e do55iamo tenerne conto EA in 5ase alla posizione pulchra ) &!T!#EINANT! &I
est:Kdopo il ver5o serve evidentemente unsentit;-so**etto c,e sia nom- sin*-( lsunica candidata )
puella D 9ra*azza: (non si deve aver %retta sulla scelta dellsarticolo da usare in traduzione)6
determinante di puella ) poetae-
NJ( il testo ) am5i*uo e possiamo tradurlo almeno in I diversi modi(
1- 9la ra*azza del poeta ) 5ella:6
I- 9per il poeta la ra*azza ) 5ella:6
poi sar; il contesto a %ar capire +uals) lsinterpretazione piG corretta-
7rase I( so**etti multipli e p-n- espressa da un sostantivo!
per casa( p- I` es- 4
portare il voca5olario di latino *rande
'"O $O##!TTO &!L FO$AJOLA#IO 1!# T#A&'##!-continua
1( essere calmi e %are un 5el respirone!
Ia( panico da voca5olario (9) immenso! Non so dove cercare!!:)
I5( panico da testo di versione (9) una mostruosa accozza*lia di lettere incomprensi5ili!!!:)
Applicando prima di tutto un ordine dsanalisi c,e ) +uello c,e *i; conosciamo (prima lsazione ecc-)
stiamo *i; applicando la postura mentale di analisi appunto( anzic, %arci pi*liare dal panico
9sezioniamo: un enorme pro5lema in tanti piccoli pro5lemini da sc,iacciare in ordine- Inoltre non )
vero c,e il voca5olario ) un nemico( se conosciuto ed 9addomesticato: diventa il nostro mi*liore
alleato e su**eritore-
I primi su**erimenti ven*ono dal paradigma (v- anc,e sopra)( csin%orma anzitutto della parte del
discorso e della coniuga6ione-declina6ione-classe-
La struttura di %ondo )(
lemma-paradigma-traducenti (costru6ioni6 esempi) (usando la %ormattazione del $asti*lioni-
Eariotti) o
lemma-paradigma-traducenti (costru6ioni6 esempi) (usando la %ormattazione del $onte)
"o%%ermiamoci su un paradi*ma ver5ale(
sum, es, fui, esse
sum es fui (perlopiG
disponi5ile solo
coi transitivi)
esse
Lemma( ci
su**erisce coms)
%atta la parte
radicale
dellCinfectum
mostrandoci la 1
a

pers. sin).
dell5ind. pres.
$ontri5uisce alla
voce precedente
ed in%orma anc,e
della
coniu*azione! o la
2
a
pers. sin).
dell5ind. pres.
In%orma della
parte radicale del
perfectum,mostran
doci la 1
a
pers.
sin). dell5ind.
,+-;+((3
In%orma della
parte radicale del
participio
perfetto,mostrand
oci il c-d-
*#,013
4((0=3
Anc,sesso ci
su**erisce coms)
%atta la parte
radicale
dellCinfectum ed
anc,e la
coniu*azione
mostrandoci
lsin7inito presente
atti&o
obtineo,-es, -tinui, -tentum, -ere (9e: lun*a)
I trattini evitano di ripetere ci< c,e ) identico per lo stesso tema
Ora sappiamo c,e ) ver5o
di I
a
coniu*-
c,e il suo perfectum ,a la p-r- obtinu-
c,e il suo participio per%etto ,a la p-r- obtent-
e soprattutto a55iamo %orti sospetti c,e sia T#AN"ITIFO!
Ea tutte +ueste in%ormazioni per +uanto preziose ri*uardano solo la %orma( non a55iamo ancora
sta5ilito il significato di base-
La *erarc,ia dei si*ni%icati ) la stessa *i; vista sopra-
Tuttavia do55iamo anc,e tenere conto di
autore
epoca dellsopera
*enere dellsopera (per es- storico 5io*ra%ico storico militare narrativo-mitolo*ico oratorio
%iloso%ico---)
1er casa( p- IT es- .6 p- I9 es- `
II-1/
correzione compiti
EAI INF!NTA#"I $O"! $L! NON "I "ONO EAI "!NTIT! A L!_ION! 1!# !$$!""O &I
_!LO!
!s-( )raeciae incolis999 pugnae erant
9Le 8recie tu a5iti--- 5atta*lie erano:
"i noti c,e +uesto ) lse%%etto disastroso di una traduzione c,e ,a I de5olezze(
1- ) svolta parola-per-parola
I- non presuppone la ricostruzione dsun 9%ilm mentale: coerente-
$ome a55iamo *i; detto invece 5iso*na anzitutto %iutare le azioni 0 e +ui senza du55io lsazione )
erant sia per desinenza c,e per posizione-
ma--- cosa msimpedisce di considerare azione anc,e incolis visto c,e il ver5o incolo esiste pured
Anzitutto il %ilm mentale non %unzionere55e come si vede sopra6
inoltre se %osse unsazione a parte dovre55e %are una proposizione a parte con una costruzione c,e
sia coerente con la proposizione di erant-
Huindi 5iso*na *uardarsi dalle parole c,e si somi*liano molto nel voca5olario (in tal caso incolo ed
incola) ed ) tanto me*lio conoscerle in anticipo-
$ome %ilm mentale
%unziona me*lio 9&ellaNallaNper la 8recia tu a5iti t:
oppure %unziona me*lio 9perNa*liNcon--- *li a5itanti della 8recia--- erano 5atta*lie:d
La risposta ) ovvia-
Huesta %rase conteneva lsIE1!#7!TTO IN&I$ATIFO di sum- Fediamolo(
es ;p9 r9 originale< L a ;caratteristica A@@2('IA+A dellCimperf9 indic9< - m # esam ;ma la >s?
dolce, %uindi rotaci66a:< # eram
NJ( lsimper%etto %orma una nuova p-r- c,e si usa per tutto il resto della coniu*azione( era-
era-s
era-t
er"-mus
er"-tis
era-nt
Huesta %rase conteneva anc,e una delle prime costru6ioni speciali del latino e greco da imparare(
il &ATIFO &I 91O""!""O: (tra vir*olette perc, ) una de%inizione scolastica impropria)-
Lo riconosciamo perc, troviamo nella proposizione
unsentit;-so**etto
unsentit; secondaria al dativo
il ver5o sum
Alcuni credono c,e siccome +uesto dativo ) 9di possesso: esprima lsappartenenza come il *enitivo6
ma si noti che la sostitu6ione fun6ionerebbe male( 9&e*li a5itanti della 8recia--- erano 5atta*lie:-
!s piG corretto *i; renderlo come se %osse dsinteresse(
91er *li a5itanti della 8recia--- (cs)erano 5atta*lie: ;sum ) autentico ) predicato ver5ale!<
Ea cs) una traduzione piG ele*ante c,e per< ) piG impe*nativa nel convertire la costruzione in
italiano(
1- tradurre sum in 9avere:
I- tras%ormare il dativo in so**etto
4- tras%ormare il so**etto in O**etto
!s-(
LO
T#A"7O#EIAEO IN
A*li a5itanti (della
8recia)
erano 5atta*lie
8li a5itanti (della
8recia)
avevano 5atta*lie
"i noti anc,e il saepe c,e rende il %ilm mentale ancor piG sensato(
9"pesso *li a5itanti della 8recia avevano delle 5atta*lie:-
Ea soprattutto in +uesta %rase troviamo diverse preposi6ioni(
contra (\ accus-)
pro (\ a5l-)
Huals) la natura delle preposizioni in latino e *recod
Anzitutto molte in ori*ine erano avver5i- ! succede spesso c,e *li studenti le traducano come
avver5i "JA8LIAN&O perc, oltre a %ar lserrore di staccarle dallselemento con cui %anno sinta*ma
*li attri5uiscono un si*ni%icato raro ed arcaico-
es-( contra barbaros saepe pugnas habent
9$ontrariamente spesso ,anno 5atta*lie i 5ar5ari: (NJ( +uesta traduzione ) doppiamente s5a*liata
perc, %a credere ar5itrariamente c,e barbaros sia so**etto)
I4-1/
$orrezione esercizi
Inte*razioni di %onetica(
8#A7!EI 9&O11I:
!s-( fabella
-ll- NON rappresenta I %onemi NlN NlN- o invece un digramma! c,e rappresenta una consonante
enfati66ata- $,iamarlo 9consonante doppia: ) uso s] comune ma inappropriato-
Huindi fabella non ,a ` %onemi ma 2!(
N%N-NaN-N5N-NeN-Nll (en%atico)N-NaN
1er< ) vero c,e conta come se %osse doppia consonante nel conte**io delle silla5e(
fa-bel-la-
Tutto ci< vale anc,e per *reco ed italiano-
$O##I"1ON&!N_A JI'NIFO$A N!LLA &!&'_ION! &I 1O"I_ION! &sA$$!NTO !
H'ANTITAs "ILLAJA(
1er es- nel caso presente

"! la penultima ) lun*a FI$!F!#"A (*li scienziati e
lo*ici latini dicono
convertendo6 +uelli *reci
dicono AYa=cCyYA=X )
"! lsaccento resta sulla
penultima
ALLO#A lsaccento resta su di
essa6
ALLO#A la penultima ) lun*a!
"iccome un %enomeno implica lsaltro e viceversa ) c,iaro c,e possiamo sviluppare la dimostrazione
in am5edue le direzioni a seconda di +uel c,e stiamo cercando-
Inte*razioni di sintassi(
LA $O##!TTA I&!NTI7I$A_ION! &!L "O88!TTO
!s-( fabella discipulis iucunda estK
!s corretto tradurre con 9La *ioconda ) una %avoletta per *li allievi:d
NO-
Anzitutto
ci deve rendere sospettosi il %atto c,e iucunda ) in posizione di determinante rispetto ad est6
ci deve rendere sospettosi anc,e il %atto c,e iucunda ) a**ettivo mor%olo*icamente (+uindi
) poco pro5a5ile c,e sia entit; anc,e se lsa**ettivo pu< sostantivarsi)6
ma soprattutto' il 87ilm mentale9 c"e implica questa traduzione "a poco senso!
Il c,e ci porta allsaltro esempio(
sub plantarum umbra beatae sumus
La tentazione di molti sare55e credere c,e beatae sia so**etto in +uanto unico nominativo della
proposizione- "JA8LIATO-
?iso)na in&ece 7arsi prima e pro)ressi&amente il 7ilm mentale' partendo dall5azione!(
in +uesto caso
sumus # 9(noi) siamo: in +uanto ) 1
a
pers- pl-6
IL "O88!TTO &!L 97ILE E!NTAL!: siamo 9noi:!!!
beatae, c,e *i; ) sospetto perc,
1. ) in posizione di determinante di sumusK
2. morfologicamente ) a**ettivo( beatus, -a, -um
nel 9%ilm mentale: si presta 5ene come caratteristica-parte nominale-
&ite voi(
) me*lio tradurre con
9Le 5eate siamo sotto lsom5ra delle piante:
o con
>(noi) siamo (stiamo) 5eate sotto lsom5ra delle piante:d
AEJI8'ITAs &I ,E$
Nellsultima %rase vista si noti c,e ) me*lio tradurre sum come vero predicato ver5ale 9stiamo:
intendendo beatae come caratteristica-predicativo- In%atti cs) anc,e un complemento di luo*o a
con%ermare il %ilm mentale dietro +uesta traduzione-
#I1#!"A &!LL! 1#!1O"I_IONI(
!s-( sub plantarum umbra
"i noti c,e +uando a55iamo un sinta*ma %ormato da preposi6ione7entit"7determinanti dellCentit"
come in +uesto caso
LA 1#!1O"I_ION! "TA 1#ATI$AE!NT! "!E1#! AL 1
o
1O"TO! come in *reco e in
italiano- Lsentit; determinata sta invece alls'LTIEO 1O"TO6
i suoi determinanti stanno 7#A LA 1#!1O"I_ION! ! Ls!NTITu-
sub plantarum umbra
preposizione determinanti dell5entit: entit:
Non ) una re*ola assoluta ma una tendenza *enerale- 1u< essere violata per esi*enze dsen%asi o
retorica-
'n esempio di voluta 9violazione: ) il 5i5lico sub umbra alarum tuarum( si vuole evidenziare non
lsom5ra ma lso**etto c,e %a om5ra e soprattutto $olui a cui appartiene +uellsom5ra-
Ora dopo aver parlato delle ori*ini delle preposizioni 5iso*na capirne me*lio la %unzione-
Anzitutto come %unzione lo*ica rientrano %ra i $ONN!TTO#I( connettono solitamente unsentit;
con altri elementi in un preciso tipo di relazione- $i< vale anc,e per lsitaliano ed il *reco-
Ea c5$ di piB@ esse ser&ono a precisare piB esattamente il &alore di un caso!!
Nel nostro esempio sub plantarum umbra sub *,+C0;0C4
c"e l5ablati&o umbra $ locati&o
c"e la posizione +*4((4 di 8(noi)9 $ in uno spazio 8sotto9 l5entit: secondaria
8ombra9!
LA 1#!1O"I_ION! #!"T#IN8! IL $AE1O &!LL! 1O""IJILI T#A&'_IONI &s'N $A"O!
1er casa(
p- 44 es- 1/ 116 p- 4. es- 14
I9-1/
$orrezione esercizi(
&uintiae, pulchrae et probae puellae, M coronam praebemus
#n tipico errore di traduzione )innasiale consiste nello scambiare una caratteristica
concordata per un5entit:-
1er es- molti traducono la suddetta %rase con
9A Huintia alla 5ella e pro5a ra*azza--- o%%riamo la corona:
"JA8LIAN&O-
IN7ATTI pulchrae et probae puellae non ) entit; a s 5ens] ) caratteristica di &uintiae 0 e per
lsesattezza ne ) A11O"I_ION! concordata-
Huindi la traduzione corretta sar;(
9A Huintia ra*azza 5ella e pro5a--- o%%riamo unaz corona:
(zNJ( mai a&ere 7retta di mettere articoli determinati&i!)
.auta incolis victoriam contra piratas nuntiat et laetitiae causa est-
Huesta %rase ci permette di passare ad un livello piG avanzato della tecnica di traduzione-
In%atti ) il nostro primo incontro con una %rase %atta di pi8 proposi6ioni- In una situazione del
*enere
ssinizia al solito modo(
1- 1#IEA L! A_IONI
$OE1#!"A LA LO#O ANALI"I A 1A#TI#! &ALLA T#AN"ITIFITu6
EA &O1O tenendo presente c,e
1 46031+ > 1 ,-3,3*06031+!
I- 5iso*na &!LIEITA#! L! 1#O1O"I_IONI
4- "TAJILI#! LA LO#O 8!#A#$LIA &ALLA 1#IN$I1AL! IN 8I{
e solo in%ine
4- 7A#! LsANALI"I LO8I$A &I O8NI 1#O1O"I_ION! IN O#&IN! 8!#A#$LI$O
&ALLA 1#IN$I1AL!-
Nel ns- es-(
1- azioni( nuntiat (trans- ind- pres- att- 4
A
sin*-)6 est (intrans- ind- pres- att- 4
A
sin*-)
I- Huesta %ase ric,iede c,e noi stiamo mooooolto attenti alla posizione del &erbo (c,e ci aiuta
a capire dove %inisce allsincirca o*ni proposizione!) e ai connettori tra proposizioni (di cui
i piG comuni sono le con*iunzioni( occupano pressoc, sempre la 1#IEA posizione di o*ni
proposizione!)- Nel ns- es- il risultato di +uesta delimitazione sar;(
.auta incolis victoriam contra piratas nuntiat etN laetitiae causa est
(z D $ONN!TTO#! 7#A 1#O1O"I_IONI)
4- &a cosa riconosciamo una principaled &i per s ) corretto dire c,e una principale ) una
proposizione c,e non dipende da altre proposizioni- $a da cosa capiamo che non dipended
!55ene i re+uisiti di una principale sono I(
deve a&ere un modo 7inito
131 de&e essere introdotta da connettori subordinanti-
Nel ns- es-
.auta incolis victoriam contra piratas nuntiat etN laetitiae causa est
(z D $ONN!TTO#! coordinante)
Eodo %inito6 no connettori su5ordinanti Z
1#IN$I1AL!! (*rado /)
Eodo %inito6 no connettori su5ordinanti Z
1#IN$I1AL!! (*rado /)
Z "ono &'! 1#IN$I1ALI $OO#&INANT! 7#A LO#O!
"iccome non cs) da sta5ilire +ui una *erarc,ia le tradurremo semplicemente in ordine di
comparizione!
4- 1rima principale(
F .auta
Ob incolis
H victoriam
Oa contra piratas
G nuntiat
Nom- Z
"O88!TTO
&at- Acc- Z
O88!TTO
complemento-
circostanza
A_ION! trans-
ind- pres- att- 4
A
sin*-
#isultato( 9(1) 'n marinaio (I) annuncia (4) la vittoria (4a) contro i pirati (45) a*li a5itanti:
"econda principale(
(1) et (I) est
(4) causa
(4) laetitiae
$onnettore tra proposizioni coordinante (sinta*ma nidi%icato in sottoinsiemi()
A_ION! intrans- ind- pres-
att- 4
A
sin*-
1arte nominale
$ompl- di speci%icazione della parte nominale
#isultato( 9(1) ed (I) ) (4) causa (4) di *ioia-:
per casa( p- 42 es- 1`
41-1/
NJ(
certe %unzioni possono essere condivise da piG proposizioni contemporaneamente (in +uesto caso
a55iamo lo stesso so**etto - 9il marinaio: - per le I principali)
correzione(
magistra )raeciam poetarum patriam putat
)raeciam poetarum patriam magistram%ue putat
NJ( non si deve esitare ad usare dei sostantivi come caratteristic,e-predicativi visto c,e si pu<!
&IAT!"I 1A""IFA
I II III IF F FI
am-a-o+r #
amor
mon-e-o+r #
mneor
leg-o-o+r
#legor
aud-i-o+r
#audior
cap-i-o+r
#capior
d-a-o+r #;dor)
Am-a-
risre!#amri
s amre
(la des-
alternativa -re
di solito )
evitata per
evitare ovvie
mon-e-
risre#mon"ri
smon"re
leg-e-
risre#l"gerisl
"gere
aud-i-
risre#aud#ris
aud#re
Jap-i-
risre#cperis
cpere (9i:
5reve non
accentata
davanti ad 9r:!
F-)
d-a-
risre#darisd
are
con%usioni con
lsin%inito ma
attenzione
perc, per es-
piace molto a
$icerone!<
am-a-
t+u+r#amtur
mon-e-
t+u+r#mon"t
ur
leg-e-
t+u+r#l"gitur
(9e: 5reve non
accentata si
c,iude in caso
di variazione
del numero di
silla5e!)
aud-i-
t+u+r#aud#tur
cap-i-
t+u+r#cpitur
d-a-
t+u+r#datur
am-a-
m+u+r#amm
ur
mon-e-
m+u+r#mon"
mur
leg-e-
m+u+r#l"gim
ur
aud-i-
m+u+r#aud#
mur
cap-i-
m+u+r#cpim
ur
d-a-
m+u+r#damu
r
am-a-
mini#ammin
i
mon-e-
mini#mon"mi
ni
leg-e-
mini#legimini
(dovre55e
restare
legemini
perc, )
accentata ma
pre%erisce
allinearsi alle
9i: delle altre
personepanalo*
iaq)
aud-i-
mini#aud#min
i
cap-i-
mini#cap#min
i
d-a-
mini#dmini
am-a-
nt+u+r#amn
tur
mon-e-
nt+u+r#mon"
ntur
leg-o-
nt+u+r#l"gun
tur (9o: 5reve
non accentata
si c,iude in
caso di
variazione del
numero di
silla5e!)
aud-i-o-
nt+u+r#aud#u
ntur (doppia
v-t-!)
cap-i-o-
nt+u+r#cap#u
ntur (doppia
v-t-!)
d-a-
nt+u+r#dntu
r
NJ( la ma**ior parte delle desinenze ) la stessa dellsattivo con a**iunta una 9r: c,e ,a *enerato una
coda vocalica!
!s-(
ATTIFO 1A""IFO
A$-A-+ A$-A-+72#A$-A-+7E2
1!# $A"A(
p- 42
le**ere osservazioni su compl- a*ente e causa e%%iciente completare es- 1` %are es- 14
1I-11
correzione(
perfuga poena timet
La %rase di per s sare55e accetta5ile %ormalmente ma il pro5lema ) il si*ni%icato( 9La punizione
%u**itiva teme:- NON LA "!N"O almeno alla lettera +uindi non re**e-
o evidente c,e una delle parole della %rase ) nel caso s5a*liato- Eolto me*lio
perfuga poenam timet
T#A"7O#EA_ION! (sostitu6ione con la costruzione passiva)(
poena a perfuga timetur
7unziona come per lsitaliano(
A_ION! ATTIFA Z A_ION! 1A""IFA
"O88!TTO Z $I#$-N$OE1L- &sA8!NT! N $A'"A
!77I$I!NT!
O88!TTO Z "O88!TTO
&isposizione standard dei sinta*mi(
soggetto999 compl9 dCagente 5 causa efficiente999 verbo
NJ( ci< per< non impedisce disposizioni non-standard come la F"-
&i%%erenze tra compl- dsa*ente e causa e%%iciente(
lsa*ente solitamente pretende dsessere se*nalato da una preposizione(
a ;ab davanti a parola iniziante per vocale<
NJ( statisticamente molti studenti *innasiali scam5iano a per ad e viceversa- o 'NO "JA8LIO
8#AFI""IEO! A parte la diversit; %onetica tra le I preposizioni
ab re**e lsa5lativo6
ad re**e lsaccusativo-
a5ab si*ni%ica 9da:- Ea anc,e
e5ex e de ,anno apparentemente lo stesso si*ni%icato-
In realt;
e (ex davanti a vocale6 *r- - ) ) specializzato nellsindicare lsorigine e la materia
!s-( Jupido (nom- IIIa decl-) ex 'enere (a5l- IIIa decl-) gignitur D 9$upido ) *enerato da Fenere:
9da Fenere: sembra compl- dsa*ente ma in realt; il testo latino vuole evidenziare c,e Fenere )
lsori*ine di $upido!
de invece ) pre%erito per indicare lsallontanamento e soprattutto lsargomento
!s-( multum de te dicitur
+ualcuno potre55e cascare nella trappola di tradurre con( 9Eolto ) detto da te:- "JA8LIATO(
(lett-) 9) detto molto (su) di te: Z 9si parla molto di te:
NJ( +uesta %rase ci d; lsoccasione di notare c,e il latino spesso usa il passi&o per 7are espressioni
0M,+-*314%0!
La causa e%%iciente invece ama lsa5lativo semplice!
1er casa(
le**ere a5lativi strumentali a p- 4/6 p- 41 n- I4-I4
19-11
correzione
%r- 1(
hostiis non va scam5iato per una delle voci di hostis (sost- di IIIa decl-( 9nemico:)
Anzitutto non abbiamo ancora fatto la IIIa!
Inoltre il suo tema e le sue desinenze non sono di IIIa!
A""I$'#A#"I "!E1#! $L! LA 1-#- ! L! &!"IN!N_! $O##I"1ON&ANO IN O8NI
"IN8OLO 8#A7!EA AL L!EEA-1A#A&I8EA!
1A#!NT!"I L!""I$AL!
lessico del sacri%icio nella cultura romana-
$acto, -as, -avi, -atum, -are( 9sacri%icare (un animale):
hostia,-ae( 9vittima: 9o%%erta: (*enerica)
sacer, sacra, sacrum( 9sacro: o me*lio 9consacrato:
puella 'estae sacra est( 9La ra*azza ) consacrata as Festa: (cio) ) una Festale)
!ssere 9consacrati: a +ualcosa si*ni%ica per i #omani essere reli*iosamente o%%erti a +uel +ualcosa e
non essere piG padroni di s-
$i< ,a una 9curiosa: conse*uenza *iuridica(
Nelle le**i arcaic,e romane troviamo la se*uente espressione(
(se Tizio ,a commesso il *rave reato S) sacer esto (imperativo %uturo di sum)
In parole povere il colpevole viene messo 9nelle mani de*li dei:- Huindi non ,a piG diritti civili
pu< essere espropriato di tutte le sue propriet; e c,iun+ue per strada pu< li5eramente ucciderlo in
+uanto sare55e non un delitto ma un sacrificio!
Ea sacer csinteressa anc,e per un %atto *rammaticale(
il nominativo re*olare sare55e in%atti dovuto essere sacrus- $O"so "'$$!""Od
!siste un %enomeno %onetico molto %re+uente(
quando una parola masc". o 7emm. di 00a decl. "a la p.r. terminante in -r-'
il nom. sin). sar: pura p.r.
e la -r- se preceduta da consonante )enera una coda &ocalica!
p-r- sacr- Z nom- masc,- sin*- sacer (appunto! con coda vocalica)
Huindi 5iso*na stare attenti ai nom- sin*- in -er (per es- liber, puer) o -ir (per es- uir)
perc,) potre55ero essere +ueste parole di IIa!
!%%etti sullsuso del voca5olario(
supponiamo c,e troviamo la %rase
Puella a magistro laudatur-
Fedendo la terminazione di magistro potremmo essere tentati di cercare nel voca5olario la parola
magistrus- Il voca5olario ci dare55e TO#TO EA#$IO-
Nel non trovarlo potremmo essere colti dallsansia6 non permettiamolo- Invece 5iso*na *uardare
attentamente la parola applicandole la postura
di analisi(
e55ene
scomponendo vien %uori c,e la p-r- ) magistr- e
scomponendo ulteriormente vien %uori c,e lsultimo %onema della p-r- ) una -r-!!!
Huindi in 5ase a +uanto detto prima il lemma c,e do55iamo cercare nel voca5olario sar;
$A)I,+(2!
1A#TI$OLA#ITu &!I "O"TANTIFI &I Ia(
1) *enitivo sin*olare arcaico in -s
lses- classico ) pater familias- &a +uesta rara des- si capisce c,e moooolto anticamente il )en. sin).
di 0a a&e&a la stessa des. 2+% D-+C3! $omun+ue ) rarissimo e si trova in latino classico solo in
espressioni %atte analo*,e allsesempio-
I) *enitivo sin*olare (un pos meno) arcaico in -i
Non ) altro c,e la -i c,e ancora non ssera aperta in -e-
Nella poesia latina sopravvive ancora %ino al 1// a-$- circa
!s-( rex Alb"i 4ong"i (da !nnio)
NJ( la -i non %a ditton*o e resta silla5a a s!
4) dat--a5l- pl- %emm- con la des- -bus
Huesta des- ) stata presa in prestito dalla IIIa decl-
per distin*uere i %emminili dai masc,ili dei nomi di genere misto(
per es- come %acciamo a dire
9coi %i*li e con le %i*lie:d
Il pro5lema ) *rosso- Iilius e filia ,anno in%atti la stessa identica des- di a5l- plur-( -is
cum filiis et cum filiisddd "JA8LIATO- Il sinta*ma ) pesante e troppo con%uso-
Allora i Latini ,anno risolto cos](
cum filiis filiabus%ue!!
4) singularia e pluralia tantum(
parole c,e
o ,anno solo il sin*olare
o ,anno solo il plurale
o cam5iano %ortemente di si*ni%icato a seconda c,e siano usate al sin*olare o al plurale-
Eolte di +ueste sono molto comuni e vanno su5ito memorizzate!
NJ( molti nomi di luo*o son pluralia tantum come Athenae e Pisae
Tutti i pluralia tantum sono entit; c,e implicano una collettivit; o unsinterazione %ra I o piG
elementi
NJI(
fortuna ) triplamente pro5lematico perc,)
1- oltre a cam5iare si*ni%icato dal sin*- al pl-
G9 ) anc,e una uox media ovvero un nome c,e ,a una connotazione neutra o me*lio am5i*ua e
varia5ile a seconda del contesto-
4- Inoltre ) pure un 9%also amico: c,e csentra poco con lsitaliano 9%ortuna:
Al sin*- ) semanticamente identico al *r- =|}B
opera ) un caso di mutazione del si*ni%icato per metonimia-
M+(310M04@ 7i)ura retorica per cui un si)ni7icante si sposta da un si)ni7icato 4 ad un
si)ni7icato ? adiacente ad 4
"I8NI7I$ANT! opera
"I8NI7I$ATO 9attivit;: 9tanta *ente in attivit;:
"IN8- 1L'#-
1er casa(
p- 44 ess- I.-I2
I1-11
(studiare 5ene lista di parole speciali a p- 4I li5ro esercizi)
0ivitia mea magna est ) "JA8LIATO-
Il testo *iusto ) diuitiae meae magnae sunt
e si traduce(
9La ricc,ezza mia ) *rande:-
NJ( anc,e se il si*ni%icante ) plurale ;tantum< il si*ni%icato e dun+ue il 9%ilm mentale: ) sin*olare
(pu< essere plurale solo in alcuni contesti)-
p- 44 esercizi(
) 5ene prendere con%idenza con +uei ver5i c,e piG di altri %anno costruzioni coi predicativi-
te pulchram
iudico
puto
existimo
censeo
habeo
(costruz-
speciale)
duco
(costruz-
speciale)
O88!TTO 1#!&I$ATIFO
&!LLsO88-
A_ION!
(passivo()
tu pulchra
iudicaris
putaris
existimar
is
censeris
haberis
(costruz-
speciale)
duceris
(costruz-
speciale)
"O88!TTO 1#!&I$ATIFO
&!L "O88-
A_ION!
NJ( come altre parole latine puto ,a ori*ini pra*matic,e molto concrete- Alla lettera si*ni%ica
9potare:6 meta%oricamenet indica il 9potare: dal ra*ionamento le ipotesi s5a*liate-
(xistimo ) utilizzato soprattutto per i *iudizi di valore e prezzo-
Jenseo ) associato al censor ovvero la piG autorevole carica politica della #oma repu55licana- 'n
censor sorve*liava il rispetto delle tradizioni morali romane ;mos maiorum D 9costume dei piG
*randi (Dantenati):< ed aveva il potere di dic,iarare c,iun+ue sacer-
1abeo ,a il si*ni%icato speciale di 9considerare: solo se %a costruzione col predicativo-
0uco( idem- Normalmente si*ni%ica 9*uido conduco:6 ma in costruzione col predicativo vuol dire
9riten*o:-
Tutti +uesti ver5i apparten*ono al gruppo semantico dei verba iudicandi- Tutti prevedono la
costruzione coi predicativi-
p- 4.(
Attenzione!
(tiam e %uo%ue secondo altre scuole *rammaticali NON sono con*iunzioni copulative EA "ONO
AFF!#JI A88I'NTIFI- &un+ue non sono utili come connettori!
1er casa(
p- 4` v- 44
I2-11
formica et musca contendunt
9una %ormica ed una mosca discutONO:
Huesto ) un classico esempio di constructio ad sententiam D 9$ON$O#&AN_A A "!N"O:
&a un punto di vista puramente %ormale e meccanico dato c,e i so**etti sono tutti sin*olari ci si
aspettere55e un ver5o concordato al sin*olare-
INF!$! NO( in%atti il ver5o si concorda NON col si*ni%icante sin*olare ma col 9%ilm mentale:
c,e proietta una pluralit; (I so**etti!)-
Huindi la Concordanza a *enso $ una concordanza c"e d: precedenza alla lo)ica e al
si)ni7icato rispetto alla pura 7orma-
Nel nostro caso lo*ica vuole c,e
I so**- sin*olari D 1 plurale!!!
+uesto per< csimpone della prudenza- In%atti ci< comporta che non sempre se un verbo plurale
dobbiamo cercare un soggetto plurale- 1otremmo come in +uesto caso dover cercare piG so**etti
sin*olari-
7ortunatamente ci< vale pure per lsitaliano-
Lsesatto opposto della concordanza a senso ) lsATT#A_ION!- A volte lsattrazione ) persino
in%luenzata da 9pre*iudizi culturali:-
!s-(
Irancesca at%ue Jarmen magnae amicae sunt
(+ui cs) una normale $- a "-)
Jarmen at%ue (doardus magni amici sunt
la parte nominale ) stata attratta dal *enere del so**etto masc,ile!
La $- a "- nel numero resta ma stavolta ) su5entrata unsattrazione nel *enere- $i< ,a 5asi culturali(
ci< c,e ) 9masc,io: ) considerato dai latini (e in *enerale da*li indeuropei) connotativamente piG
9%orte: di ci< c,e ) 9%emmina:-
Ara( 9Altare (sacri%icale): non 9tempio:- o vero c,e a volte si pu< tradurre con 9tempio: per
sineddoche (%i*ura retorica c,e ) un tipo di metonimia( una parte passa a si*ni%icare il tutto- Non a
caso i latini la c,iamano pars pro toto) ma ) un li5ero uso poetico-
Jasa non ) una casa intera ma una 9casetta-casupola-5aracca-capanna-piccolo casale:-
0omus ) la vera 9casa: in senso *enerico-
Eilla ) la 9casa di lusso-casa di campa*na-*rande casale-*rande %attoria:-
Insula (in senso ur5anistico +uando non ) ri%erito alle 9isole:) ) il 9condominio: o un intero
9isolato: di condomini-
Jum( NJ( ne esistono I OEONIEI! 'no ) 1#!1O"I_ION! lsaltro ) $ON8I'N_ION!-
Huestsultimo ) riconosci5ile perc,) non re**e entit; allsa5lativo (ovviamente)-
Jupio( 9desidero: non 9vo*lio:! NJ( 9volere: ) ri%erito AN$L! a ci< c,e non si desidera ma va
%atto!
1A#TI$OLA#ITu &!LLA IIa &!$LINA_ION!(
I nomi di ve*etali sono perlopiG %emminili-
!s-( pirus 9pero:- Noi lo traduciamo con 9ILN'N pero: ma per i latini era 9'NANLA pero:-
$agna pirus apud uillam est9
9$s) 'N 8#AN&! 1!#O presso la casa di campa*na:
M40' M40 ;4-+ %5+--3-+ 20 ,+1*4-+@ 2
a
2+C%0146031+' $%&' M4*CE0%+
oppure 1
a
2+C%0146031+' $%&' ;+MM010%+! Fuesto ra)ionamento $ applicabile
*3%3 4D%0 4DD+((0=0!
"i tratta di un errore lo*ico di 8!N!#ALI__A_ION! A#JIT#A#IA- Anc,e se statisticamente
nella I
a
decl- i nomi masc,ili sono molti piG dei %emminili ci< NON implica c,e lo siano T'TTI!
IE1!#7!TTO IN&I$ATIFO(
semanticamente ) pressoc, identico a +uello italiano-
Il suo su%%isso caratteristico ) -(b)a- e si attacca al T!EA-
I II III IF F FI sum
am-;-ba-m
Z amabam
mon-$-ba-m le*-$-ba-m
(la v-t- si
allun*a!)
aud-iG$-ba-
m
(&O11IA
v-t-!)
cap-i\)-5a-
m
(&O11IA
v-t-!)
d-a-5a-m es-a-m (usa
la %orma
abbreviata
della
caratteristica
!) Z eram
(9s: dolce
rotacizza)
am-a-ba-s mon-e-ba-s le*-e-5a-s aud-iGe-ba-
s
cap-iGe-ba-s d-a-ba-s era-s
am-a-ba-t mon-e-ba-t le*-e-5a-t aud-iGe-ba-
t
cap-iGe-ba-t d-a-ba-t era-t
am-a-5a-
mus
mon-e-5a-
mus
le*-e-5a-
mus
aud-i\e-5a-
mus
cap-i\e-5a-
mus
d-a-5a-mus era-mus
am-a-5;-tis mon-e-5a-tis le*-e-5a-tis aud-i\e-5a-
tis
cap-i\e-5a-
tis
da-ba-tis era-tis
am-a-ba-nt mon-e-ba-nt le*-)-5a-nt aud-i\e-5a-
nt
cap-i\e-5a-
nt
da-ba-nt era-nt
1er casa( p- 4T ess- 44-4.
IT-11
correzioni
pro( D *r- ec>- Il caso c,e precisa ) lsa5lativo( speci%ica c,e ) locativo ed identi%ica una precisa
posizione(
ego pro te
ent- A &AFANTI A ent- J
1u< essere anc,sesso attenzione 9davanti a: in senso sia letterale c,e meta%orico!(
+ualcunoN+ualcosa c,e ti sta davanti sulla %ila anteriore e di conse*uenza pu< anc,e
%arti da scudo
%arti da sostituto
&i conse*uenza a seconda del contesto pro pu< essere tradotto anc,e con 9in di%esa di: o con 9al
posto di vice-(se usato come pre%isso):
!s-(
(nricus pro $artha interrogatur
9!nrico ) interro*ato AL 1O"TO &I Earta:6
Jaesar proconsul elegitur
9$esare ) eletto vice-console (ovvero un dele*ato del console di #oma in una provincia):
(go pro bono meae familiae pugno cotidie
9Io in prima persona com5atto per ilNIN &I7!"A &!L 5ene della mia %ami*lia o*ni *iorno:
condunt( ) un esempio di deri&ato di do- NJ( tutti i derivati di do passano alla 4
a
coniu*azione
perc,) ls9a: 5reve si c,iude in 9e:!
per casa(
p- 2/ es- 14 p- 21 v- 1.
4-1I
correzione(
scientia peritia%ue praecipua erat(
esempio di ATT#A_ION! N!L N'E!#O (cio) il ver5o c,e in caso di concordanza a senso
sare55e dovuto essere plurale si concorda con uno solo dei so**etti sin*olari 0 anc,e se ) ri%erito lo
stesso a tutti e due- La %orma prevale sul si*ni%icato!)
Huesta versione serve anc,e ad imparare +ualcosa della letteratura latina- In%atti ci parla del piG
importante autore latino del *enere della fabula (o fabella = Nfabulula ulteriore diminutivo)
in%ormandoci nellsordine
1- della 5io*ra%ia
I- della tecnica di composizione-
"i noti c,e il termine persona (c,e in ori*ine si*ni%icava la 9masc,era: dellsattore teatrale) in critica
letteraria latina si*ni%icava 9persona**io: e dun+ue ) un termine-c,iave della se+uenziatura-
,ignificabat D 9rappresentava:
fictis D part- pass- pass- del ver5o fingo D 9comporre costruire inventare:- Huindi il si*ni%icato pu<
essere 9inventati %inti imma*inari %antastici: ma anc,e 9arti%iciali curati stilisticamente:-
(xemplis( non ) molto soddis%acente tradurlo come 9esempi:- Nel latino medievale lsexemplum era
un vero e proprio *enere letterario( un inse*namento morale-reli*ioso trasmesso attraverso esempi
di vite concrete di santi o altri persona**i illustri- Ee*lio tradurre con 9storie esemplari:
1articolarit; della I
a
decl-(
1- 9TI1O 'A4(2IE,:
Nomi ed a**ettivi la cui p-r- termina in -i- su5iscono le se*uenti mutazioni %onetic,e(
la -i- della p-r- pu< contrarsi con la terminazione -i
!s-( 'alerius *en- 'aleri 5 'alerii
Inoltre la -i- della p-r- si contrae con la terminazione -e del &oc. sin). mH7
!s-(
+u %uo%ue, @rute, fili mi!
NJ anc,e il voc- irre*olare mi da meus
I- desinenze di *enitivo pl- arcaic,e
) una particolarit; c,e accomuna alcune parole di I
a
e di 1
a
decl-
Nella 1
a
nomi composti terminanti in -cola e -gena e nella I
a
nomi composti terminanti in -uir
,anno il *en- pl- in -um anzic, in -arum5-orum
!s-( agricola # agricolarum 5 agricolumK
triumvir # triumuirorum 5 triumvirum
"ono le %orme piG antic,e di *en- pl- delle declinazioni tematic,e ma sono stati soppiantati per via
della con%usione c,e creavano con *li acc- sin*-
H9 deus
alterna anzitutto diversi *radi apo%onici de;v<-5 di;v<(
es- dei, dii o addirittura di (contratto come da 9tipo 'alerius:)
!siste anc,e la variante a**ettivale divus usata spesso per persona**i storici divinizzati 0 es- divus
Iulius
Il voc- ) sempre D nom-
Inoltre pu< spesso avere il *en- pl- arcaico!
4- Neutri irre*olari
pelagus )ulgus (in ori*ine masc,ile ma poi diventato neutro per si*ni%icato- $i< dipende dal %atto
c,e il *enere neutro ) usato anc,e in connotazione dispre*iativa( es- mancipium B >sc,iavo:
scortum B 9prostituta: eu%emisticamente) )irus (D 9veleno:- La +uesta %orma perc,) altrimenti si
sare55e creata troppa con%usione con uir e uis)- Lanno una desinenza mN% c,e poi estendono anc,e
ad acc- ! voc- sin*- secondo la solita re*ola
Altro(
auxilium:copia:impedimentum B auxilia:copiae:impedimenta - I plurali di am5edue si specializzano
in senso militare-
p- 24 ess- 12-1`
1/-1I
correzione $ in $
Notare le concordanze a senso
la 9trinit;: dei principali connettori causali(
%uoniam () il piG 9causale: di tutti)
%uod (pu< avere anc,e altre %unzioni( v- avanti)
%uia (si usa anc,e e soprattutto per le interro*ative mentre %uod ) pre%erito tendenzialmente per le
risposte)
%uia ( in*l- PhDQ %uod ( in*l- because
$ON8I'N_IONI &I"8I'NTIF!(
F- p- 24 esercizi-
Il latino ) piG preciso dellsitaliano e persino del *reco su +ueste-
In%atti distin*ue nettamente le disgiuntive semplici dalle disgiuntive esclusive(
cos]
vel (*r- ) ( operatore lo*ico-matematico O# aut ( operatore lo*ico-matematico SO#
es-(
edis uel bibis D 9man*i o 5evi: (nel senso c,e unsazione non esclude lsaltra)
;aut< edis aut non edis (stavolta le I azioni ssescludono a vicenda!)
sive-seu ) un pos diversa in +uanto pu< avere s%umatura asseverativa(
4aelius, si)e 0e Amicitia D 9sLelios o&&ero s"ullsAmicizias: ptitolo di unsopera di $iceroneq
AFF!#JI !"1LI$ATIFI ! $ON$L'"IFI
1er altre scuole *rammaticali sare55ero con*iunzioni6 peccato c,e non %acciano *ranc,) da
connettori!
.am-enim ( 9in%atti: (*r- hlc)- "erve 9solo: ad avvertire c,e unsazione ) spie*azione di unsaltra
azione- Huindi ne de%inisce una caratteristica(
bonus est: saepe enim laudatur
i $ON$L'"IFI invece servono 9solo: ad avvertire c,e unsazione ) conclusione-esito lo*ico di
unsaltra azione-
Jogito ergo sum D 9penso6 H'IN&I esisto!:
ergo, ita%ue, deni%ue, %uare sono i conclusivi piG comuni
per casa( p- 24 v- 19
1`-1I
Iuppiter %uo%ue et Iuno ,aturni liberi erant9
Huesta %rase se consideriamo c,e i testi latini antic,i non avevano neppure la punte**iatura pu<
essere tradotta in I modi(
1- 9Anc,e 8iove e 8iunone %i*li (li5eri) di "aturno esistevano:
I- 9Anc,e 8iove e 8iunone erano %i*li (li5eri) di "aturno:
7O#EALE!NT! am5edue le traduzioni sono di per s *iuste- Ea con c,e criterio allora dovremo
sce*liere la *iusta traduzioned
Fi*e anzitutto il criterio del 97ILE E!NTAL!: 1I's 1LA'"IJIL!-
Ea sono anc,e importanti alcuni criteri piG %ormali- Anzitutto
) piG pro5a5ile statisticamente c,e liberi vada considerato come &!T!#EINANT! di erant (del
resto lo precede immediatamente!) e a +uesto proposito ) 5ene ricordarsi c,e
se in 7ase di riconoscimento delle azioni &ediamo c"e alcune di esse 7anno predicato nominale
o re))ono un predicati&o' $ pre7eribile tradurne subito l5intero sinta)ma-
In +uesto caso
,aturni
liberi
erant
o evidente c,e tutto +uesto sinta*ma nidi%icato %a p-n-( tanto vale tradurlo su5ito in 5locco per
evitare di scam5iare la parte nominale per apposizione so**etto o altra ro5a!
I criteri c,e +uindi stiamo applicando alla traduzione sono
'NO "!EANTI$O (contesto %ilm mentale)
LsALT#O 7O#EAL!-"TATI"TI$O (certe costruzioni sono statisticamente piG %re+uenti di
altre e dun+ue piG pro5a5ili!)
Il secondo criterio ,a un nome nel mondo scienti%ico( %asoio di 'c*+am- 9Irustra fit per plura
%uod potest fieri per pauciora: ovvero in parole povere la spie)azione piB semplice $ la piB
probabile!
Nellsottica del #asoio di OcO,am la traduzione I ) la piG pro5a5ile non solo perc, produce un
9%ilm mentale: piG plausi5ile ma soprattutto perc, rispecc,ia la piG semplice e comune sintassi
latina!
1?@
deum
imperium
regebat
9#e**eva il dominio su*li dei:-
"i noti il sinta*ma nidi%icato il *en- pl- irre*olare di deus e soprattutto il %atto c,e si tratta di
genitivo oggettivo-
$agna cum peritia D cum magna peritia
si tratta della c-d- 4nastro7e di cum- Huando noi a55iamo
cum \ pronome
oppure cum 7 attri5uto\sostantivo
cum pu< permutare la sua posizione con la posizione della parola se)uente- 1u< addirittura %are
enclisi!
!s-(
mecum tecum, nobiscum, uobiscum
1er casa(
p- 2` ess- I/-I1
Latino - Facanze(
p- 29 ess- I4 v- I.6 pp- `/-1 vv- I2-I`-IT-I9-4/
&!NOEINA_IONI !& A11O"I_IONI
In italiano siamo soliti dire 9la citt; di---: 9lsisola di---: ecc-(
in pratica a55iamo un sinta*ma
!NTITAs\$OE1L!E!NTO &I &!NOEINA_ION!-
Ea in latino di solito si pre%erisce un altro sinta*ma (anc,e se il sinta*ma sopra si trova)(
4A+I.-
insula ,icilia
A11O"I_ION! !NTITAs
I+A4IA.-
9Lsisola: 9della "icilia:
!NTITAs $OE1L- &I &!NOEINA_ION!
Il 7'T'#O "!E1LI$! IN&I$ATIFO
I! II! III!! IF!!

! F!! FI! ,E$III


am-a-b+o-o
# amabo!
mon-e- b+o-
o #
mon"bo!
leg-a-m
#legam!!
aud-i7a-m
#audiam!!
oppure rar-
audiebo!
cap-i-a-m
#capiam!!
d-a- b+o-o
#dabo!
es-o-o #
eroIII
am-a-b+e-
s#ambis
(NJ
lsapofonia
della vocale
del su%%isso
mon-e-b+e-
s#mon"bis
leg-e-
s#l"ges
aud-i7e-
s#audies
cap-i-+e-
s#cpies
d-a-b+e-s
#dabis
es-e-s # eris
del %uturo!<
am-a-b+e-
t#ambit
mon-e-b+e-
t#mon"bit
leg-e-
t#l"get (la e
resta
invariata
perc,) )
lun*a!!)
aud-i+e-
t#audiet
cap-i-+e-
t#cpiet
d-a-b+e-
t#dabit
es-e-t # erit
am-a-b+e-
m+u+s#am
bimus
mon-e-b+e-
m+u+s#mo
n"bimus
leg-e-
m+u+s#leg
"mus
aud-i7e-
m+u+s#aud
i"mus
cap-i+e-
m+u+s,capi
"mus
d-a-b+e-
m+u+s#dab
imus
es-e-mos #
erimus
am-a-b+e-
tis#ambitis
mon-e-b+e-
tis#mon"bit
is
leg-e-
tis#leg"tis
aud-i+e-
tis#audi"tis
cap-i+e-
tis#capi"tis
d-a-b+e-
tis#dbitis
es-e-tes #
eritis
am-a-b+o
nt#ambun
t
mon-e-b+o
nt#mon"bu
nt
leg-e-
nt#l"gent
aud-i-e-
nt#audient
cap-i-e-
nt#capient
d-a-b+o
nt#dbunt
es-o-nt #
erunt
`-1 correzione compiti6
9-1
I Le coniu*azioni I II FI e talvolta anc,e la IF %ormano il %uturo col su%%isso esteso b+oe (+uindi
) apo%onico)
II le coniu*azioni III F e la IF piG spesso %ormano il %uturo con una vocale tematica apo%onica ae
lun)a (*rado a solo nella I sin*-) c,e in realt; deriva dal con*iuntivo (ne riparleremo)-
NJ( nella IF e F la nuova vocale tematica ssa%%ianca alla vocale preesistente
pericoli( ) %acile se non ss,a lessico scam5iare un %uturo di III con un presente di II!
!s-( scribet NON ) presente di un inesistente scribeo per cui si s5atte inutilmente la testa sul
voca5olario!
INF!$! ) %uturo di scribo!!!
Altro errore comune( tradurre nella %retta +uesti %uturi come presenti(
scribet D 9scri&er:: NON 9"$#IF!:!
III sum usa una forma ridotta di pb+qoe proprio come %a con lsimper%etto
IE1!#ATIFO 7'T'#O(
&i per s ) intraduci5ile alla lettera in modo da distin*uerlo dallsimperativo presente-
1er< ) concettualmente diverso( il parlante d; un ordine che non sCaspetta di vedere eseguito
immediatamente!
!s-( ama D 9Ama!: (ora!)
amato D 9Ama: (piG tardi dopo un pos!)
Talvolta pu< essere necessario %are dei 9*iri di traduzione: per %ar sentire la di%%erenza di s%umatura
tra imperativo presente e %uturo(
!s-(
labora et orato D 9(prima) lavora e (poi) pre*a!:
per casa( p- `` es- 46 p- `T es- .
14-1
correzione 0 note lessicali
Toponomastica di 5ase
$entri ur5ani(
i termini usati comunemente sono
ciuitas( deriva da ciuis, 9cittadino:6 era in ori*ine il sostantivo derivato astratto 9cittadinanza: ma
poi per metonimia ) passato a desi*nare un centro a5itato *enerico- 1u< essere un sin*olo
villa**etto come pu< essere un intero stato o addirittura civilt;- &a +uesto deriva lsitaliano 9citt;:-
oppidum( si pensi allsuso della parola nel 0e @ello )allico di $esare- I centri a5itati dei 8alli erano
per lsappunto oppida- "i tratta di centri caratterizzati da recinzioni e strutture in materiali deperi5ili
(perlopiG le*no) di edi%ica5ilit; rapida e non adatti per essere a5itati a lun*o- In pratica *li oppida
erano centri temporanei tipici di popolazioni seminomadi o di *ruppi umani c,e ancora non si sono
sta5ilizzati nellsarea-
urbs( centro ur5ano sta5ile- $ostruito di solito (almeno nelle aree istituzionali e 5enestanti) in
materiali ro5usti e non deperi5ili- I #omani pre%eriscono ri%erire il termine alla sola #oma in
+uanto urbs per antonomasia-
$aneo -es 9rimanere:( attenzione a non con%onderlo con mano -as 9emanare:
12-1
correzione
Jorintho soluent( 9salperanno da $orinto:- Hui il ver5o soluo 9scio*liere: ,a un si*ni%icato
speciale perc,) siamo in un contesto *eo*ra%ico- Ea la cosa c,e piG csinteressa ) c,e +uando un
ver5o ,a un si*ni%icato c,e di per s implica allontanamento o separazione pu< re**ere lsa5lativo
semplice ablativale allo stesso modo in cui i ver5i di moto possono re**ere accusativi semplici
dsestensione-moto a luo*o- Le I costruzioni possono essere rette da un unico ver5o di spostamento
"IE'LTAN!AE!NT!(
!s-( Jumis Jaietam pergetis 9Fi diri*erete da $uma a 8aeta:
'"I "1!$IALI &!8LI A88!TTIFI AL N!'T#O
"ono *li stessi del *reco-
'n a))etti&o neutro non dipendente-concordato con nessuna entit: pu< essere
*3*(41(0=4(3
4==+-?04%+-
"ostantivati(
es-( bonum, malum D 9cosa 5uona-5ene: 9cosa cattiva-male:
A volte li si pu< tradurre con sostantivi italiani speci%ici a volte ci si deve aiutare con peri%rasi come
9scosas\a**-:
Avver5iali(
di solito sono sempre al sin*olare acc- o meno comunemente allsa5l-(
es-(
haec solum dico, 9dico solo +ueste cose: (NJ anc,e il neutro pronominale del dimostrativo haec)
haec uero dico 9dico da&&ero +ueste cose: (NJ( uero ) spesso usato anc,e come con*iunzione
avversativa( 9tuttavia:)
A88!TTIFI 1#ONOEINALI-
+otus (speci%ico per indicare totalit; +uantitativa( 9tutto +uanto:) L solus L unus
ullus L uterI (specializzato in usi interro*ativi) L uter%ueI (rimpiazza uter in usi inde%initi)
(contrari() nullus L neuterI
alius L alterI
I il mor%ema -ter-(lo usa solo alter)N-tr- indica unsopposizione %ra I elementi-
Huesti a**ettivi son detti pronominali perc, i *en- e dat- sin*- di tutti i loro *eneri colle*ano
direttamente alla parte radicale due desinenze speciali c,e apparten*ono ai pronomi(
*en- s- -#us
dat- s- -i
!s-(
alius # *en- s- al3us (v ali-7-#us)
alius ) inoltre lsunico di +uesti ad usare anc,e la desinenza pronominale del neu- n-Nac- sin*-( ali-o-d
# aliud
NJ( alter pu< ric,iedere traduzioni un pos particolari( per es- lsuso correlativo alter999 alter si traduce
con 9lsuno--- lsaltro: 9il primo--- il secondo: ecc-
Anc,e da solo a seconda dei contesti pu< dover essere tradotto come 9lsuno: 9il primo: (dei I)-
1u< essere persino usato come numerale ordinale( 9il secondo:
per casa( p- 9/ es- I26 p- 94 ess- 4/ 41
I1-1
I nulli poetae verba tam stulta tribues D 9Non attri5uirai parole tanto stupide a nessun poeta:-
"i noti c,e cs) una ne*azione di troppo nella traduzione italiana- Lsitaliano in%atti ama le ridondan6e
enfatiche di nega6ione( doppie ne*azioni c,e ra%%orzano la ne*azione-
0n traduzione da latino ad italiano si pu< usare la ridondanza.
Lsimportante per< ) ricordarsi c,e invece in latino lsuso della ne*azione ) molto piG preciso e simili
ridondanze sono impossi5ili( in latino succede come in matematica( - z - D \!
in latino la doppia ne)azione (detta anc"e litote) si annulla in un5a77ermazione!
!s-(
nulli poetae verba tam pulchra non tribues D 9attri5uirai parole tanto 5elle a tutti i poeti:!
.
2 utri filio bona tua relin%uesQ D 9a +uale %i*lio (%ra i I) lascerai i tuoi 5enid:
Nota 5ene il neutro sostantivato! &a non con%ondere con un %emminile c,e non solo non avre55e
senso ma non si concordere55e con nulla! Inoltre si pu< mi*liorare la traduzione di utri filio
rendendola un pos piG li5era(
9a quale dei 2 7i)li lascerai i tuoi 5enid:
tras%ormando il sostantivo re**ente in un complemento partitivo 9duale:!
T iam D 9*i;:
diu D ) un avver5io temporale c,e pu< avere s%umatura sia estensiva (9a lun*o:) sia a5lativale (9da
lun*o tempo:) soprattutto se precisata da altri elementi vicini come iam
!s-( diu studeo B 9studio a lun*o:
iam diu studeo D 9studio *i; a lun*o: 9studio *i; da lun*o tempo:
$O"T#'_ION! "TAN&A#& &I AFF!#JI &!#IFATI &A A88!TTIFI
per *li a**ettivi di Ia classe(
parte radicaleGe
(da non con%ondere col vocativo!)
!s-(
strenuus (9strenuo tenace:) - p-r- strenu- Z strenue (9strenuamente)
per *li a**ettivi di IIa classe (cio) a**ettivi c,e rientrano nella IIIa declinazione!)(
parte radicaleG(i)ter
NJ( la ;i< ) detta da alcuni lin*uisti suffisso-cuscinetto- "erve semplicemente ad impedire c,e
alcune consonanti ssincontrino rendendo indistinti i mor%emi-
!s-(
fortis 0 p-r- forti- # fortiter (9%ortemente:)
acer L p-r- acr- (ATT!NTI ALLA $O&A FO$ALI$A &A !LIEINA#!!) Z acriter
(9aspramente:-:pun*entemente:)
"apere come si %ormano +uesti avver5i ) importante perc,) dal tipo di desinenza si capisce quale
classe abbia l5a))etti&o di partenza!
T!#_A &!$LINA_ION!
NJ( +ui il metodo dsesposizione ) molto diverso dal li5ro di testo in +uanto il li5ro di testo si %onda
su una distinzione (9imparisilla5i-parisilla5i: e tonnellate di 9eccezioni:) c,e non "a 7ondamento
lin)uistico-
La F!#A distinzione ) la se*uente(
la IIIa decl- ) 4(+M4(0C4 quindi non usa &ocali tematic"e' e pertanto parte radicale >
tema-
$i< per< comporta c,e spesso le desinenze ssincontrano direttamente con le consonanti %inali del
tema e ci< produce mutazioni %onetic,e a volte piuttosto pesanti!
Ea partiamo dalle situazioni piG semplici-
Jiso*na rami%icare ulteriormente i temi in consonante(
O$$L'"IFA(
"ono tutti si)matici (il c,e si*ni%ica c,e il nom- mN% sin*- ,a sempre la desinenza -s come il greco!)
!s-(
(la5iale) pleb-s 9ple5e: (cs) un mito da s%atare su +uesta parola( i ple5ei non erano poveracci anzi-
"olo piG tardi il termine ,a assunto connotazioni cos] ne*ative- Nella #oma arcaica la plebs era
lsinsieme di +uelle gentes L plurale di gens, 9clan: c,e pur essendo 5enestanti non avevano diritto di
partecipare al "enato( in%atti patricii 9patrizi: alla lettera si*ni%ica 9coloro c,e possono diventare
patres ;familias< conscripti 9capiclan iscritti (al "enato):- &a non con%ondere in traduzione col *i;
visto vulgus!)
1er casa( p- 94 es- 44 (potenziamento dativo di possesso)6
p- 9. es- 4.
I4-1
IIIa decl-
Temi in
$ON"ONANT!
Temi in
"!EI$ON"O
NANT! -I
Temi
EI"TI
Temi in $ON"ONANT!
In
O$$L'"IFA
LAJIAL
!
8'TT'
#AL!
&!NT
AL!
In -nt
In
"!EIFO$AL!
LIH'I
&A
NA"A
L!
In
"IJILANT!
princep-s, 9il primo: (letteralmente deriva da primus capio 9prendo (posto) per primo:- Non
9principe: ma 9primo: ad entrare o parlare in "enato- Au*usto si de%iniva princeps in +uesto senso
e 5asta!)
(*utturale) reg-s Z rex (stesso esito %onetico del *reco!)
$i< csimpone una ri%lessione( se incontriamo casi diversi dal nominativo dove cs) la g ori*inale
come %acciamo a ricostruire e cercare nel voca5olariod ! non ) la sola situazione del *enere!
La situazione si complica ulteriormente con i temi in
(dentale) ped-s # pes (stesso esito %onetico del *reco!)
!s tempo dun+ue di %arci unsidea della declinazione complessiva (cos] impariamo anc,e le
desinenze)(
"IN8- la5iale *utturale dentale
N princep-s reg-s Z re- ped-s # pes
8 princep-is Z principis
(la e 5reve ss) c,iusa
per cam5io numero di
silla5e!)
reg-is (la *utturale non
) piG davanti a
si5ilante!!)
ped-is (la dentale non )
piG davanti a
si5ilante!!)
& princip-i reg-i ped-i
A princep-m Z
principem (coda
vocalica!)
reg-m Z regem
(coda vocalica!)
ped-m Z pedem
(coda vocalica!)
F D NOEINATIFO D NOEINATIFO D NOEINATIFO
A5 princep-e Z principe reg-e ped-e
$onsiderazioni sulle desinenze(
son tutte identic,e al *reco-
Il *en- -is deriva da -es variante apo%onica del *reco -JK6
lsacc- -em ed il *reco -L derivano da esiti diversi della stessa -m di partenza-
!sercizio(
supponiamo c,e in una versione incontriamo e%uitem- $i c,iediamo c,e si*ni%ic,i e la dovremo
cercare nel voca5olario-
1rima controllo la desinenza(-em
la separo dal resto della parola ed in +uesto modo trovo il tema( e+uit-
ora ricostruisco il nominativo sin*olare(ricordiamoci c,e nel voca5olario va cercato sotto +uesta
voce)(e+uit\s
siccome dentale davanti a si5ilante cade noi ricostruiremo e%uis lo cerc,iamo nel voca5olario e---
non lo troviamo-
Al c,e ,o due opzioni(1) panico e disastro6 I) dato c,e i passa**i c,e ,o %atto sono *iusti %orse
manca ancora +ualcosa- $osad 7orse +uella -i dellsultima silla5a non ) ori*inale ma deriva da una
-e! Allora ricostruisco e%ues,e stavolta ls,o trovato( si*ni%ica 9cavaliere:-
I neutri sono ancor piG %acili( val*ono i principi *enerali (casi diretti identici %ra loro) ed il nom--
acc--voc- sin*- ) 1'#O T!EA!
!s-( caput, capitis 0 tema( caput-- "i noti c,e la -u del tema cam5ia 9lato della piramide: +uando
cam5ia il numero di silla5e-
1er casa(
pp- 99-1// verss- 1-I-4-4-.- 8uardarne 5ene il lessico!
1T-I
Jorre6ione:
Aeneas( nome di I decl- Easc,- 8#!$O! I Latini ls,anno traslitterato e parzialmente a**iustato la
sua declinazione ma di %atto il nom- sin*- ) I&!NTI$O AL 8#~$O
ac:at%ueBat:autemBRST:UV
1L'#AL! di temi in occlusiva masc,--%emm- - con desinenze *enerali(
1L'#- la5iale *utturale dentale
N princep-es Z principes reg-es ped-es
8 princep-um Z
principum
reg-um ped-um
& princ#p-(i)bus reg-(i)bus ped-(i)bus
A princip-es (D nom-!) reg-es ped-es
F D NOEINATIFO D NOEINATIFO D NOEINATIFO
A5 D &AT-! D &AT-! D &AT-!
N!'T#I(
,anno il 1'#O T!EA nei casi diretti del sin*olare6
,anno la &!"IN!N_A 'NIF!#"AL! -a nei casi diretti del plurale6
vale sempre la re*ola *enerale per cui
i casi diretti sono identici 7ra loro nei rispetti&i numeri!
!s-( tema caput- # nom- sin*- caput!
(NJ( *en- sin*- caput-is # capitis( la u 5reve cam5ia lato della piramide +uando cam5ia il numero
di silla5e e non ) accentata6)
nom- plur- capita
0ido( nuovo esempio di nome di 4
a
decl-!
$i d; lsopportunit; di parlare dei temi in "!EIFO$AL! NA"AL!(
tra i piG comuni il cd- 9tipo Iuno:(
possono essere
apo%onici
non apo%onici
!s-(
Iuno, -n-is (non apo%onico)
homo, -in-is (apo%onico)
corrispondono ai temi *reci in -@A- (c%- e>ff@A )
MN@ in latino (#((0 i temi in sonante sono 4*0DM4(0C0 4% 13M. *01D. MH;
NJI( I temi di 9tipo Iuno: perdono la -n al nom- sin*- ed allun*ano lsultima silla5a
Huesto tipo ) importantissimo per il numero di parole c,e comprende- In particolare(
nomi apo%onici astratti %emminili derivati con tema %ormato da nomeNa**ettivo \ su%%-
tudon-
!s-( multus Z p-r- mult-\(i)tudon # multitudo
a volte si %anno pure da ver5i( habeor # habitudo
nomi non apo%onici %emminili dever5ativi con tema %ormato da p-r- \ su%%- +ion-- "ono detti
nomina actionis ed esprimono lsazione astratta- Talvolta ) opportuno tradurli come se
%ossero in%initi sostantivati(
!s-( ago # ag7tion # actio (n5( occlusiva sonora davanti a dentale sorda si assimila nella
sordit;)
1A#TI$OLA#ITu &!L TI1O IE.-(
'n unico sostantivo alterna un *rado apo%onico lun*o al nom- sin*- con un *rado / in tutto il
resto della declinazione(
caro, carnis 9carne:
T!EI N!'T#I NA"ALI(
7ondamentale ) il tipo costruito da p-r- ver5ale \ su%%- -men-( si tratta di dever5ativi c,e
si*ni%icano il prodotto eNo o**etto dellsazione- Alcune *rammatic,e li c,iamano nomina acti(
!s-( fluo 9scorrere %luire: # flumen
ago # agmen 9esercito: (il prodotto-o**etto del condurre in marcia e sc,ierare)
cano 9cantare: Z carmen 9canzone prodotto del cantare:- "i noti la r
nosco (sc ) su%%isso a**iunto!) # nomen
sero 9seminare: Z semen (nota la caduta di r davanti a nasale)
NJ( la -e- di -men- ) 5reve e +uindi si modi%ica!
I1-I
%acciamo un passo indietro per vedere
I 1I's $OE'NI &!#IFATI IN O$$L'"IFA(
derivati %emminili astratti coi su%%-
-;i<-tut-
-;i<-tat-
uir # uir-tut- # uirtus!
bonus (p-r- bon-) Z bon-itat- # bonitas
!sistono anc,e in *reco!(
%emminili in -=B=- come xwa>=Bk -OPOKk
xCaKk ( xwa>=Bk D medius : medietas (il cuscinetto ss) dissimilato)
T!EI IN -nt-
importantissimi perc, la stra*rande ma**ioranza di essi consiste nei 1A#TI$I1I 1#!"!NTI
ATTIFI-
Huesti sono una parte del discorso a s (v- appunti dsitaliano) derivante da un tema ver5ale
dellsinfectum (aspetto presente( ne riparleremo presto!) a cui ssa**iun*e il su%%isso caratteristico -nt--
o lo stesso del *reco!
Il participio pres- att- latino ) per un verso piG semplice del *reco per un verso no(
8#!$O LATINO
f|@A f|KiaY f|KA( 4 uscite
EA distin*ui 5ene i *eneri
!& ) *rammaticalmente re*olarissimo
soluens(
1 "OLA uscita!
EA NON distin*ui 5ene i *eneri
!& ) violata la re*ola del nom- sin*- neu- c,e
dovre55e essere puro tema!
! non ) tutto(
in realt; i participi sono temi in -nt- MI./I.
I temi misti sono temi c,e mescolano caratteri dei temi in consonante con caratteri dei temi in -i--
"i vede c,e sono misti dal %atto c,e soprattutto in alcuni casi plurali ssa**iun*e una -i al tema(
amo # tema ama-nt-s # amans,
EA nom-Nacc-Nvoc- pl- neu- o
ama-nt+i-a
e pure al *en- plur- o amantium-
Huesto %enomeno ri*uarda non solo i part- pres- Att- ma anc,e T'TTI I T!EI EI"TI-
Inoltre i part- pres- Att- ,anno unsulteriore particolarit; allsa5lativo sin*olare(
7'N_ION! &I A_ION! (F!#JAL!)( amante
ALT#! 7'N_IONI( amanti
Lista riepilo*ativa dei part- pres- att-(
I II III IF F FI
amans monens legens audiens faciens Ndans
ALT#I T!EI EI"TI(
monosillabi con temi terminanti in sonante+consonante
mons # *en- pl- montium
pars # *en- pl- partium
urbs # *en- pl- urbium
alcune parole rare con tema terminante in -at-
nostras, -Wtis D 9della nostra terra nativo indi*eno: (parola arcaica di sermo gravis)
TO#NAN&O ai T!EI IN $ON"ONANT!
5iso*na %ormulare altre considerazioni *enerali(
i temi in sonante sono 4*0DM4(0C0
!s-( consul6 sal6
AL$'NI T!EI IN LIH'I&A "ONO A1O7ONI$I (*rado e al nom- sin*-6 *rado / in tutti *li altri
casi)
e sono molto antic,i- 1er %ortuna sono meno irre*olari c,e in *reco 6)
pater, patris 0 *r-e =c Attico eY=c>k6
mater, matris
frater, fratris
ALT#I T!EI IN LIH'I&A "I $ON7ON&ONO $OI T!EI IN "IJILANT! A $A'"A &!L
#OTA$I"EO(
honor 5 honos6
lepos 5 lepor 9*razia ele*anza stile:6
mos, moris 9tradizione costume:
Non si capisce se +uesti temi siano in -s o in -r e poco importa dato c,e in tutti i casi a parte il nom-
sin*- LA " &OL$! #OTA$I__A
in%ine i T!EI &I TI1O )(.E,!
"ono lse+uivalente latino dei temi *reci di tipo hCAKk ma con diversi esiti %onetici-
"ono T'TTI N!'T#I e non ci si de&e 7ar 7re)are dal nominati&o sin).!
La loro terminazione -us 7A 1A#T! &!L T!EA!! In realt; erano neutri in si5ilante c,e in latino si
dividono in I sotto*ruppi(
"IN8-
A1O7ONI$I NON A1O7ONI$I
genos #genus tempos # tempus
genes-is # generis (apo%onia\rotacismo!) tempos-is # temporis
genes-i # generi tempos-i # tempori
genos #genus tempos # tempus
genos #genus tempos # tempus
genes-e # genere tempos-e # tempore
1L'#-
A1O7ONI$I NON A1O7ONI$I
genes-a #genera tempos-a # tempora
genes-um # generum tempos-um # temporum
genes-ibus # generibus tempos-ibus # temporibus
genes-a #genera tempos-a # tempora
genes-a #genera tempos-a # tempora
genes-ibus # generibus tempos-ibus # temporibus
1er casa(
p- 111 ess- T-9
I.-I
correzione(
NJ inscitia( ) un nome derivato di Ia il cui tema deriva da
in -sci- -ti- -a
pre%isso privativo rad- del ver5o scio su%%isso di derivazione
astratta
voc- tem-
"ono derivati perlopiG da ver5i e a**ettivi(
amicitia pudicitia diuitiae999
alcune parole irre*olari di IIIa(
iuuenis tecnicamente sare55e un a**- col tema in -i- Huindi dovremmo aspettarci un *en- plur-
iuuenium6 "JA8LIATO- Il suo *enitivo pl- ) iuuenum come se %osse un tema in nasale!
senex ) ancor piG irre*olare( al nom- sin*- ,a un tema senec- ma nel resto dei casi usa un tema
a55reviato sen- da cui
senex, senis
%rase .( itinera-
"i tratta di un neutro irre*olare in sonante(
alterna un tema iter- (nei casi diretti sin*-) con un tema itiner-
"uo a%%ine ) iecur 9%e*ato:( il suo tema indeuropeo era 0e1r-, in cui la la5iovelare ss) ridotta a velare
e la r ,a *enerato una coda vocalica u9
nei casi non diretti del sin*- e in tutto il pl- usa un tema E!TA7ONI$O (ovvero in cui si pu<
invertire le vocali a scelta dello scrittore!) iociner-5iecinor-
sanguis( ) anc,sesso irre*olare- o neutro ed il suo nom- sin- ori*inale dovre55e essere sanguen (c,e
peraltro esiste)
ALT#! $AT!8O#I! 1A#TI$OLA#I &I T!EI IN $ON"ONANT!(
nomina agentis- &esi*nano appunto $LI 7A 'N $!#TO TI1O &sA_ION!-
"i costruiscono da
tema &erbale (o rad.) G (i)-tor-.
&un+ue sono temi in li+uida!
es-( doceo # doctor
amo # amator
moneo # monitor
lego # lector
audio # auditor
facio # factor
,anno anc,e il %emminile!( il su%%isso %emminile )
-tric-: es- amo # amatrix
unsulteriore cate*oria di temi in si5ilanteNsonante ) +uella dei $OE1A#ATIFI(
pulcher (p-r- pulchr-) Z pulc+r-ios , pulc+rior
per casa( p- 112 v- 19
I`-I
i comparativi sono temi in sibilante a G uscite-
'sano il *rado lun*o del su%%iso -ios- per tutto il masc,ile e %emminile6
ma al neutro nei casi diretti del sin*- il *rado del su%%isso ssa55revia la s non rotacizza e la o si
c,iude!(
m-N%- pulchrior6 n- pulchrius
$orrezioni(
1u< capitare c,e lsapposizione-denominazione sia di *enere diverso dalla sua entit;-
es-( flumen Arnus
lsimportante ) c,e com5acino i casi!
Jollis, nauis( T!EI IN -I-
piuttosto re*olari ma tendono ad assimilarsi ai temi in consonante-
Il piG arcaico ) puppis, ma il piG standard di tutti ) ignis 9%uoco:(
"IN8 1L'#
N igni-s igni-es
8 igni-is igni-um
& igni-i igni-bus
A$ igni-m ;ignem( imita i temi in
consonante<
igni-m7s # ignis ;ma a causa
dei pericoli di con%usione si
pre%erisce ignes- Ea i poeti
come Fir*ilio pre%eriscono la
%orma ori*inale e la estendono
addirittura ad altri temi!<
F ignis igni-es
AJ igni ;la i si allun*a< igni-bus
&ei temi in -i ci sono poc,i sostantivi-
In compenso dei temi in -i %a parte la piG numerosa sottoclasse di a**ettivi latini a I uscite!
"IN8 1L'#
EN7 N EN7 N
N forti-s forti # forte (i
5reve ori*inale a
%ine parola si
apre!)
forti-es forti-a
8 forti-is forti-is forti-um forti-um
& forti-i forti-i forti-bus forti-bus
A$ fortem forte forti-es ;fortis< forti-a
F forti-s forte forti-es forti-a
AJ forti ;forte< forti ;forte< forti-bus forti-bus
IT-I
correzione compito
gallus attentus999 custodiebat(
si noti c,e lsa**ettivo NON ) in posizione di determinante! Huindi sare55e piG corretto tradurlo
come 1#!&I$ATIFO(
9un *allo custodiva attento: - o 9un *allo attento custodiva: - o piG li5eramente (ma durante il
*innasio ) me*lio evitare!) una traduzione avver5iale( 9un *allo custodiva attentamente:
universas( etimolo*ia( 9dsun unico stesso verso: Z 9tutte +uante:-
Igitur( di per s ) conclusivo (9+uindi:) ma in certi contesti ra%%orza anc,e lsesortazione( 9"u!---:
Trucco del tradurre( ricordarsi di )uardare la proposizione a ritroso@
nouae amicitiae nuntio laetus sum # sum laetus nuntio amicitiae nouae
4-I
N!'T#I "1!$IALI &!I T!EI IN -I
Il puro tema dei casi diretti non si limita ad aprire la i in e come *li a**ettivi- La i addirittura cade
tranne c,e per una sola parola in -ali- mare e per +uelle in -ili- come ouile-
Tutti *li altri (perlopiG terminanti in -al, -ar) %anno il nom- sin*- come
animal!
NJ( i neutri in -ali-, -ili- sono tutti dei derivati perlopiG da ver5i ma anc,e da nomi-
Indicano il luo)o in cui sta unsentit; o azione (nomina loci)!
1A#TI$OLA#ITu &!LLA IIIa &!$L-
Iuppiter(
il suo nom- sin*- deriva da Iouis-Pater B gr9 w|k Y=c
ma ne*li altri casi declina solo il 1
o
termine( Iouis ecc-
bos(
in realt; ) un tema in -oP- (vocale\semiconsonante u) il c,e tecnicamente ne %a un tema di IFa
declinazione-
Il *en- pl- si 9man*ia: la semivocale (boum)6 il dat--a5l- plur- ) bubus = boP-bus
anc,e sus tecnicamente ) un tema in -u (IFa!)6 ma il suo dat-Na5l- pl- pu< essere a scelta dello
scrittore subus o suibus (come i temi in -i)
uis(
) in tema ori*inariamente in -i-
siccome ) monosilla5o la sua declinazione risc,iava di %arsi con%usa6 perci< al plurale il tema )
diventato uisi-#uiri--
Ea al sin*- i suoi )en. e dat. ori)inali erano uis' ui (e soprattutto il )en. si tro&a' anc"e se
raramente!)-
Le comuni *rammatic,e scolastic,e dicono c,e uis ) di%ettivo del *en-Ndat- sin*- e c,e per %arli li
prenda in prestito da un suppletivo (cio) la parola da cui una parola di%ettiva 9prende in prestito i
pezzi mancanti:) robur (lett-( 9+uercia: c,e per meta%ora passa a si*ni%icare 9%orza:- NJ( ) uno dei
poc,i neutri in li+uida con una o 5reve c,e si c,iude in ultima silla5a e si con%onde col tipo genus 0
ma secondo altri a *iudicare dallsesistenza dsun antico nom- rXbus a%%ermano c,e %osse *i; di tipo
genus)-
Le comuni *rammatic,e scolastic,e dicono unsI&IO_IA-
1er i latini i concetti di robur e uis sono EOOOOLTO &IF!#"I!(
uis ) iniziativa 9%orza attiva:6
robur ) 9resistenza %orza passiva:-
aedYs( irre*olare perc,) era un tema in i9 In%atti alcuni scrittori conservano il nom- ori*inale aedis-
Il suo nom- sin*- ) stato alterato per evitare con%usione- Inoltre cos] si con%ondono nom- sin*- e
nom- pl-
La traduzione esatta ) 9locale (*enerico( ,a senso piG ampio di domus): ma
al plurale si specializza nel si*ni%icare i locali umani (plurale perc,) i locali sono %atti di piG
stanze- In%atti ) attestato anc,e il si*ni%icato al sin*olare di 9stanza:!)
al sin*olare si specializza nel si*ni%icare i locali divini Z 9templi:!
Non a caso lsaedilis c,e era peraltro unsimportante carica del cursus honorum (9carriera politica:
romana) si pu< va*amente tradurre nel moderno 9assessore allsur5anistica:! e
$ONT!E1O#AN!AE!NT! nel moderno 9cassiere pu55lico: (in +uanto i %ondi pu55lici un
tempo erano conservati nei templi e lsaedilis li amministrava!)
per casa(
p- 1II es- I9
2-4
*enitivi ed a5lativi di +ualit;(
NJ 0 uir magnae uirtutis
uir magna ui
costruzione *enitivale de*li a**ettivi(
in denso nemore
in latum flumen
in summo monte
tradotti alla lettera non suonano 5ene in italiano(
9Nel %olto 5osco: - 9Nel lar*o %iume: - 9"ul sommo monte:-
In tali casi ) opportuno tras7ormare l5a))etti&o-determinante in sostanti&o ed il suo
determinato nel suo complemento di speci7icazione@
9nel %olto del 5osco: 9nella vastit; del %iume: 9sulla sommit; del monte:-
In italiano conserviamo la costruzione *enitivale latina solo nellsespressione 9in alto mare:-alto
mari
ripassare lista pronomi personali p- 1IT
11-4
- +ite tute +ati, tibi tanta, tDranne, tulisti!
9O, Tito Tazio proprio tu da tiranno ti sei tirato addosso tante coseNscia*ure!:
Huesto verso di !nnio non solo ) un esempio di allitterazione ma anc,e di uso ra%%orzato del
pronome personale( tu-te
LsA"1!TTO LATINO( I.I(J+E$ ! P(2I(J+E$
I tempi %inora imparati (presente imper%etto %uturo) erano tempi dellCinfectum- Infectum si*ni%ica
9incompiuto: ed ) il nome di uno dei 2 aspetti latini-
8ri*lia(
"istema dellsaspetto latino( 4*,+((0
I.I(J+E$ P(2I(J+E$
(+M,0 PA,,A+- imper%etto piucc,eper%etto
P2(,(.+( presente per%etto
IE+E2- 7uturo semplice 7uturo anteriore
Lsinfectum si*ni%ica le azioni di cui non si vede la conclusione6
il perfectum si*ni%ica le azioni concluse!
Amo per es- ) presente dellsinfectum( io 9amo: O#A e non si sa +uando smetter<-
Invece amaui ) presente del perfectum( ovvero io 9amaiN,o amato: nel senso c,e O#A ,o ormai
smesso di amare- &esi*na unsazione c,e nel presente del parlante ) ormai conclusa ovvero il
9residuo: presente di unsazione conclusa- Huindi almeno nella percezione dei latini classici anc,e
se il per%etto si traduce in italiano col passato prossimo o remoto esso ) una specie di presente!
Il piucc,eper%etto ) il primo dei I tempi relativi latini( ) il passato di unsazione conclusa e perci<
%inisce per essere il passato dsun passato!

(go te amaveram6 postea non amauiK nunc denuo te amo!
In pratica
passato del passato Z
passato Z presente
o me*lio(
passato del presente concluso Z
presente concluso Z presente NON concluso
nunc te non amoK post%uam haec mihi
concesseris,
ego te amabo9
presente non concluso Z %uturo concluso Z %uturo non concluso
Joncesseris ) un %uturo ANT!#IO#! ad amabo( si trova +uindi a met; strada %ra presente non
concluso e %uturo non concluso-
1T-4
possiamo sintetizzare unsintera 9linea cronolo*ica: del sistema ver5ale latino cos](
1assato del
passato
1assato non
concluso
1resente
concluso
Presente (non
concluso)
7uturo
concluso
7uturo non
concluso
concluso
(piuccheperfett
o)
(imperfetto) (perfetto)
(futuro
anteriore)
(futuro
semplice)
Laddove cs) la punta di %reccia non si sa +uando lsazione ssinterrompa-
o opportuno %are ora una ri%lessione sistematica su*li A"1!TTI per capire me*lio come %unzionano
in latino e in italiano-
Il latino sistematizza infectum e perfectum ma esiste un 5uon numero di aspetti secondari(
in*ressivo-incoativo Lsattenzione del parlante ) concentrata sul punto
dsinizio dellsazione(
amare coepi D 9comincio ad amare:
durativo-continuativo Lsattenzione del parlante si punta sul durare
dellsazione a prescindere da +uando inizia o
termina(
amo
%re+uentativo-iterativo Lsattenzione del parlante si punta sul ripetersi
piG volte dellsazione(
curso 9scorrazzo corro +ua e l;:6 uolito
9svolazzo +ua e l;:
pro*ressivo Lsattenzione del parlante si punta
sullsintensi%icarsi dellsazione man mano c,e
procede(
cresco nosco
per%ettivo-conclusivo Lsattenzione del parlante ) concentrata sul punto
finale dellsazione(
perficio conficio 9compio:
"i noti c,e mentre *li altri aspetti sono si*ni%icati da radici speci%ic,e o da su%%issi il per%ettivo-
conclusivo ) si*ni%icato da prever5i detti 9vuoti: perc,) ,anno del tuto perso il loro si*ni%icato
ori*inale di preposizione e danno al ver5o solo una s%umatura dsaspetto-
!s-( facio 9%accio: Z per-ficio 9%accio attraverso: 9%inisco di %are compio:
EO#7OLO8IA &!L P(2I(J+E$
Anzitutto il perfectum "a un set tutto suo di desinenze-
Non solo( "a pure una parte radicale tutta sua-
!cco perc,) ) importante conoscere piG paradi*mi ver5ali possi5ili-
Fediamo prima le p-r-(
ne esistono 4 TI1I 7ON&AE!NTALI ovvero
In -u- si*matico apo%onico raddoppiato
I II IF III F FI
amo moneo audio scribo facio do
ama7u-i
(tema del
presente \ u)
mon7u-i
(p-r- del
presente \ u)
audi7u-i
(tema del
presente \ u)
scrib7s-i Z
scripsi
(radice \ s)
f2c-i (la e )
lun*a! #adice
in diverso
*rado
apo%onico)
de+d-i (si
raddoppia
dsuna silla5a la
consonante
iniziale della
radice)
Huesti erano i 4 TI1I 7ON&AE!NTALI &I 1-#- &!L P(2I(J+E$-
! +ui cominciano i *uai- In%atti---
1- non c5$ una re)ola ri)ida c"e associ per 7orza un tipo ad una coniu)azione-
1er es- possiamo trovare perfecta si*matici &I I
a
!( maneo # mansi6
oppure possiamo trovare perfecta raddoppiati di 4
a
( pello 9respin*o: Z pe-pul-i (col cam5io
di silla5e ) cam5iato il *rado apo%onico radicale)6 curro # cu-curr-i6
oppure possiamo trovare perfecta raddoppiati di I
a
(spondeo 9*iuro: Z spopondi (altamente
irre*olare per pro5lemi di pronuncia)6
oppure possiamo trovare perfecta apo%onici di 4
a
e 4
a
( lego# lYgi6 uenio # uYn-i
I- alcuni ver5i ,anno la p-r- del perfectum identica a +uella dellsinfectum9 1urtroppo sono rari6
4- moltissimi ver5i al perfectum si spo*liano dei su%%issi c,e avevano allsinfectum( cresco #
creui6 nosco # noui (sono di 4
a
ma ,anno il perfectum in u e il su%%isso sc cade!)6 tango
9tocco: # tetigi () di 4
a
ma ,a il perfectum raddoppiato e lsin%isso -n- cade!)
4- e dulcis in fundo esistono pure perfecta EI"TI- pXno # pZ7s7u-i
&!"IN!N_! &!L 1!#7!TTO (presente concluso)(
I II III IF F FI ,E$
amau-i monu- scrips- audiu- fec- ded- fu-
amau-is7ti
amau-i7t
amau-i7mus
amau-is7tis
amau-
is7o7nt #
amaueruntN
K
amau-2re3
amau-
2runtNN
z7enomeni avvenuti( s dolce intervocalica rotacizza6 i davanti ad r si apre sempreK o 5reve in ultima
silla5a si c,iude
zz la %orma sottolineata ) +uella piG comune nel latino classico- Huella in -2re per< piace molto a
$icerone e non va scam5iata per un in%inito (NJ il tema!)
1er casa( completare con le desinenze
I/-4
1A""IFO &!L P(2I(J+E$
o molto %acile perc,) ) 1!#I7#A"TI$O-
"i %a cos](
1A""ATO (piucc,eper%etto) 0mper7etto di sum \ participio per%etto
1#!"!NT! (per%etto) presente di sum \ participio per%etto
7'T'#O (%uturo anteriore) 7uturo di sum \ participio per%etto
In linea di massima il participio precede sum ma non sempre (specialmente in testi poetici)-
Attenzione( la %orma peri%rastica del per%etto passivo si applica a T'TTI I EO&I-
1ericoli di traduzione(
si potre55e scam5iare il passivo del perfectum per un predicato nominale con 5rutte conse*uenze di
traduzione(
!s-(
amata sum Z 9sono amata: 9sono stata amata: N 9%ui amata:-
Huindi +uando ssincontra un participio per%etto accompa*nato da una voce di sum JI"O8NA
"TA#! IN 8'A#&IA!
Ea tutto ci< ci conduce a considerare ovviamente i
1A#TI$I1I 1!#7!TTI-
Ovviamente in linea di massima solo i ver5i transitivi ce li ,anno( in%atti
,4-(0C0,03
(-41*0(0=3
T!E1O
1#!"!NT! 1!#7!TTO
&IAT!"I
ATTIFA S
1A""IFA S
'n caso particolare sono i deponenti ma ne riparleremo-
La loro mor%olo*ia inoltre ) particolare perc,) derivano dal c-d- +ema del supino- $oss)d
$ontrariamente a +uanto dicono le *rammatic,e scolastic,e NON ) un modo ver5ale6 si tratta
invece di I casi (accusativo ed a5lativo sin*olare) del nomen actionis di 4
a
decl- in - tu-9
es-( 9vado a le**ere: Z lectum eo
in cui lectum ) lsaccusativo di moto a luo*o %i*urato (%ine) del nome actionis di lego ovvero lectus
-us
Il c-d- 9supino passivo: ) in realt; invece un a5lativo di limitazione!(
!s-( incredibile dictu! D 9Incredi5ile a dirsi!: (lett-( incredi5ile nel dire!:)
(NJ( incredibile ) un a**ettivo dever5ativo passivo di possi5ilit; con su%%isso -bili- ed ,a il tema in
-i9 Letteralmente 9c,e non pu< essere creduto:)
Il su%%isso caratteristico del nomen actionis in -tu ) appunto un su%%- -tu- di cui per< esiste
specialmente per radici ver5ali in dentale la variante assi5ilata -su-
!s-(
amo # amatum
prendo # prensum
per casa( p- 144 v- I4
I.-4
#icordiamoci c,e il supino attivo ) lseventuale 4
a
voce di un paradi*ma ver5ale (es-( 1-amo6 I-amas6
4-amaui6 4-amatum6 .-amare) ma in realt; si tratta dellsaccusati&o del nomen actionis in -tu- di
amo9
La p-r- del participio per%etto in pratica deriva da un tema di supino senza la - u- declinata come un
a**ettivo di 1
a
classe!
$orrezione versione(
I
a
%rase
nomi c,e caratterizzano lset;(
puer incorpora la %ascia dset; c,e va da in%anzia ad adolescenza6
adulescens incorpora la %ascia dset; c,e va da I/ a 4/ anni e rotti6
uir incorpora la %ascia dset; c,e va da 4/ anni e rotti a ./ circa ed oltre6
c,i arrivava oltre poteva vantarsi dsessere senex!
$s) un pro5lema di consecutio temporum( in%atti la versione parte con una serie di presenti storici
(usati per i racconti( si noti c,e non sono durativi e %unzionano eccezionalmente come dei perfecta)
c,e +uindi vanno tradotti col passato remoto- &un+ue coi per%etti presenti nella stessa %rase
dovremo comportarci di conse*uenza(
9*iudic<--- perc, non era mai stato &into---: "i noti c,e il per%etto ) tradotto in trapassato remoto
perc, !"1#IE! 'NsA_ION! $L! ALLs!1O$A &!L 1#!"!NT! "TO#I$O !#A 8IAs
$ON$L'"A-:
2
a
%rase
+uando ci sono piG per%etti coordinati di se*uito il ver5o ausiliare dei primi si pu< sottintendere
(come in italiano del resto 0 solo c,e lsitaliano riporta lsausiliare per il 1#IEO ver5o)(
deprehensus999, coniectus, destitutus est D 9%u preso--- *ettato--- e piazzato (in piedi)
i ver5i di partenza sono
deprehendo (III Z de 7 pre;he<ndo),
conicio (F Z cum7iacio)
destituo (III Z de7statuo)
"i notino *li ultimi I( a 5reve si ) c,iusa perc,) nel ver5o derivato ) aumentato il numero di silla5e-
In un caso la i ss) %usa con lsaltra i della radice-
Fediamo prima soprattutto per la F coniu*- il per%- indic- attivo(
iacio : conicio B ieci : conici (e lun*a non cam5ia!)
al participio per%etto e supino succede una cosa un pos diversa(
iacio : iactus B conicio : coniectus (la a del tema del supino si c"iude le))ermente quando il
numero di sillabe aumenta)
facio, feci, factus : ;cum7facio< conficio, confeci, confectus
statuo : ;si<sto : pono B : :
*li a**ettivi dignus, indignus %anno costruzione con lsa5lativo( 9de*noNinde*no &I---:
NJ( nel tradurre il per%etto non 5iso*na aver %retta di li+uidarlo come passato remoto- Jiso*na tener
conto del tempo in cui si colloca rispetto al parlante!(
temptaui D 9,o tentato:- $,i parla intende dire c,e ha finito di tentare 0A P-J-!
Iacinus( neutro di tipo genus- Non sempre ) di %acile traduzione( ) un particolare derivato di facio
(+uindi di per s si*ni%ic,ere55e 9atto azione impresa:) ma ,a una connotazione N!8ATIFA o
+uantomeno 9tene5rosa: per cui spesso va tradotto con 9mis%atto:- 1iG *enericamente indica un
%atto c,e %a clamore o scalpore nel 5ene o nel male-
Nella versione cs) un *ioco di parole intraduci5ile( +uello c,e i *iudici c,iamano facinus perc,) lo
vedono ne*ativamente come tentato delitto Euzio "cevola lo c,iama facinus perc,) lo vede
positivamente come tentata impresa *loriosa-
1er casa(
p- 144 es- II
4-4
correzione versioni
TITO LIFIO(
Non si sa molto di lui ma a55astanza- Fisse nellset; au*ustea (+uindi nellsepoca in cui la
>2epubblica? diventa principatus cio) 9*overno dsun princeps:) in un periodo ove %ra lsaltro
cam5iava un pos il modo di comporre il latino letterario-
"i passa in%atti dal 9latino aureo: al 9latino ar*enteo:( molto meno simmetrico e re*olare (si
pre%erisce in termini tecnici la uariatio alla concinnitas) spesso alternante ipotassi e paratassi ed
utilizzante costruzioni alla *reca- Livio ) un 9campo minato:( nel suo modo di or*anizzare la
sintassi accadono spesso improvvise 9sterzate stilistic,e: il c,e lo rende insidioso da tradurre-
Livio ) importante anc,e per la documentazione c,e ci %ornisce(
5iso*na prendere in considerazione il modo classico di or*anizzare i *eneri letterari!
Noi 9moderni: in%atti consideriamo i testi storici come non-letterari- 1er Latini e 8reci non era cos]!
Le $#ONA$L! "TO#I$L! erano a tutti *li e%%etti testi a cui era dedicata *rande cura lin*uistica e
stilistica e i cui resoconti trasmettevano sia consapevolezza della propria storia c,e dei propri
valori- 1istoria magistra uitae!
1rendiamo un esempio da "allustio( "allustio ci parla del culto delle imagines ovvero calc,i di cera
dei volti de*li antenati morti c,e alcune %ami*lie conservavano come reli+uie- Le imagines
innescavano nei vivi il ricordo dei morti6 il ricordo dei morti innescava il ricordo delle *esta illustri
c,e %ecero da vivi6 "cipione lsA%ricano diceva c,e +uando vedeva lsimago dei propri antenati
andava letteralmente a %uoco dal desiderio di u*ua*liare la loro *loria! La memoria storica sprona a
superare se stessi nellsottica romana- Huindi la narrazione storica ) %unzionale alla trasmissione di
in%ormazioni c,e dovevano contri5uire ad una continua evoluzione in me*lio della civilt; e del
potere romano con tutti i valori su cui si %ondava-
Livio csin%orma a livello connotativo c,e lsindole dei #omani arcaici era *uerriera-
"tile( alternanza di per%etti e presenti storici (tradurre tutto al passato remoto ) me*lio!)- Non )
casuale( si passa al presente storico per la descrizione di eventi piG speci%ici- 1er dirla in termini
cinemato*ra%ici lsin+uadratura di Livio %a 6oom9 Inoltre nelle su5ordinate dipendenti il presente
en%atizza la contemporaneit; della re**ente(
dum premitur D 9(proprio) mentre era oppresso: (tradotto allsimper%eto per ade*uarlo alla
consecutio temporum italiana della contemporaneit; nel passato)
messa**i connotativi(
mentre i #omani com5attono i *iovani principi etrusc,i se la spassano Z #omani 5uoni 0 !trusc,i
cattivi Z ci< c,e rende 5uoni i #omani ) lsindole 5ellica
p- 1.4-4 ess- 2 T
1.-4
correzione compito
principes( attenzione tradurlo con 9principi: ) un azzardo visti i si*ni%icati ori*inali- Ee*lio
9capi: 9i primi:- Inoltre non va con%uso con
duces( +uestsultimo ) le*ato al ver5o duco (9*uido stando davanti:) ed ,a il )piG speci%ico
si*ni%icato di 9condottiero: 9*uida:
#endere correttamente le apposizioni!(
urbs +roia D 9La citt; &I Troia: e NON 9La citt; Troia: c,e potre55e essere--- %rainteso!
2ixa B NON 9com5attimento: ma 9rissa: 9lite: 95ri*a:! Inoltre ) piG %orte dsuna semplice
9contesa:-
Prope D *r- ec>k
iam( ) corretto partire dal primo si*ni%icato 9*i;:- Ea in alcuni contesti d; alla proposizione una
s%umatura aspettuale di svolta improvvisa c,e ricorda lsavver5io mox(
9immediatamente:
legatus( participio per%etto sostantivato da lego, -as, -aui, -atum, -are- o talmente usato c,e
raramente lo si trova come participio ver5ale- &esi*na +ualcuno c,e ) stato selezionato o dele)ato
per %are am5asciate o simili- Eolto importante nellsam5ito politico e militare-
Eincunt( si noti c,e a55iamo dei presenti durativi c,e ) me*lio tradurre con la peri%rasi continua(
9stanno vincendo:
ad naues pellunt( attenzione a non con%onder ad con ab!!!
mox( in una narrazione storica in particolare ) %re+uente trovare iam e mox per se*nalare svolte
narrative 5rusc,e ed aspettualmente I"TANTAN!!!
"i ricordi c,e nei discorsi diretti il ver5o c,e introduce la 5attuta sta solitamente nella I
a
posizione
sintattica della 5attuta stessa(
>+roiani?, in%uit, >naues incendunt?
Ea nella traduzione italiana ) pre%eri5ile usare lsordine sintattico italiano rimettendo il ver5o di
narrazione in 1
a
posizione(
9disse( -I Troiani incendiano N stanno incendiando le navi-:
ubi( non si traduce con 9appena: (per cui invece i latini usavano ut \ indicativo!)- Ebi )
9semplicemente: una con)iunzione relati&a-locati&a( ) traduci5ile con
9dove: (+uando localizza nello spazio)
9+uando: (+uando localizza nel tempo)
occ[do occ\do( si noti c,e i I ver5i in +uestione ,anno costruzioni mooooolto diverse!(
il primo ) in%atti transitivo-
Huindi se a55iamo +roianos occidit ) evidente c,e lsaccusativo in posizione di determinante
impone di riconoscere il ver5o come occ[do e di le**erlo come occ#dit-
p- 149 "allustio(
$i limiteremo a vedere *li accor*imenti mor%osintattici della 5reve narrazione storica-
Jiuitas( si noti c,e ) in posizione prolettica- Nella delimitazione delle proposizioni ) pre%eri5ile
considerare lselemento prolettico come un titolo a s stante-
!s- italiano (molto collo+uiale)( 9=oi vi stimo un sacco!:- Lso**etto principale della narrazione )
posto in en%asi in prima posizione!
Jreuerit( congiuntivo perfetto del ver5o cresco! "erve ad indicare lsanteriorit" rispetto al presente
di cui parla il narratore e si pu< rendere semplicemente come passato prossimo-
Notare 5ene poi la sparizione del su%%isso pro*ressivo -sc-! Lo stesso vale per adepta c,e deriva da
adipiscor # ad-ap-isc-o7r
II-4
memoratu(
il supino non ) voce ver5ale! Non rientra nel conte**io delle proposizioni-
@reui( molto comune nel latino repui55licano- Non ) altro c,e un a5l- sin*- neu- avver5iale-
1articipi assoluti 0 a5lativi(
attenzione- La comune de%inizione *rammaticale di absolutus (9sle*ato dalla re**ente:) ) un pos
pericolosa perc,) %a credere c,e il participio assoluto sia una sorta di inciso autonomo- In realt; per
assoluto ssintende semplicemente(
avente un so**etto di%%erente dal so**etto della re**ente!
!s-( amans, odi 0 lett-( 9amante io odio: Z (participio ver5ale con*iunto- Nella scelta della
traduzione piG pro5a5ile 6) va notato c,e i due ver5i sono semanticamente opposti il c,e rende
pre%eri5ile la traduzione in concessiva() 9pur amando io odio:-
"i noti 5ene c,e il so**etto del participio con*iunto coincide col so**etto della re**ente6
EA se invece un latino vuole dire
95enc, tu (mi) ami io (ti) odio:
%ar; cos](
te amante, te odi-
o $AEJIATO IL $A"O! il c,e marca il cam5io di so**etto- Lsa5lativo assoluto (ed il *enitivo
assoluto *reco) ) stato inventato per evitare con%usione %ra diversi so**etti di diverse proposizioni!
Incesserat( 1I'$$L!1!#7!TTO ind- att- da incedo9 perfectum si*matico( in +uesto caso la
dentale si assimila ma non cade-
$ome si %anno i PIEJJ1(P(2I(++I e i IE+E2I A.+(2I-2I ;indicativi attivi<d
Lo sc,ema *enerale )(
p-r- del perfectum "u%%isso cuscinetto -is- $aratteristica
a55reviata
dellsimper%etto o del
%uturo di I II IF FI
&esinenze
dellsinfectum
I II III IF F FI sum
Amau-is-
a-m #
amauera
m (is # er
per i
%enomeni
%onetici
studiati)
Amau-is-
o-o #
amauero
(is # er
per i
%enomeni
%onetici
studiati)
amau-
Amau-is-
e-s #
amaueris
(per i
%enomeni
%onetici
studiati)
amau-
amau-
amau-
amau-
Amau-is-
e-nt #
amauerin
t (il
su%%isso
del %uturo
,a ancora
il *rado
e! per
evitare
con%usion
e col
per%etto)
Tornando a "allustio(
gloria( non ) in posizione di determinante +uindi ) posto in en%asi- "i vuole en%atizzare
lsimportanza per la societ; anc,e romana della gloria-R]^_` di tipo epico-
,imul ac( connettore su5ordinante temporale con aspetto istantaneo( 9simultaneamente a:--- 9non
appena:
usu( nomen actionis a5lativo di utor-
Etor ) un F!#JO &!1ON!NT!,ovvero
un &erbo mor7olo)icamente passi&o ma semanticamente atti&o. NJ( in latino utor ) intransitivo
perc,) per de%inizione 9usare: si ri%erisce a*li strumenti!( +uindi re**e "OLO a5lativi
strumentali!
Ea vediamo coms) %atto il suo nomen actionis(
il su%%isso -tu- in presenza di dentale ss) assi5ilato- La nuova p-r- sar; dun+ue usu-
e si declina cos](
N usu-s (NJ( la u non ) voc- tem- derivante da o!
o ori*inale e %a parte inte*rante della p-r--
Huesta ) la di%%erenza %ondamentale %ra I
a
decl-
! !
a
decl.)
8 usu-os # usus
& usu-i
Ac usu-m () il supino attivo!!)
F $ome il NOEINATIFO
A5 usu (con semiconsonante allun*ata come i temi
in i di 4
a
)
Per laborem usu( lett- 9con la pratica attraverso la %atica:- La resa del moto per luo*o %i*urato in
italiano ) pro5lematica- 'n 9trucco: per rendere piG ele*ante la traduzione pu< essere la
tras%ormazione del complemento in a**ettivo( 9con una pratica %aticosa:-
.on999 non999non999( notare lsana%ora c,e rende il testo solenne pro5a5ilmente andava letta con
tonalit; di voce in climax ascendente e rende mooooolto piG %acile delimitare le proposizioni (&
non labor insolitus ;erat<( 9non (esisteva) %atica (c,e %osse) insolita:- Il non in prima posizione %a
capire c,e ) ne*ativa lsintera proposizione e non solo il predicato nominale 0 altrimenti sare55e
stata labor non insolitus ;erat<- Insolitus ) c,iaramente parte nominale-
-mnia uirtus domuerat( classica hAxB 5 sententia %inale- Notare il ver5o domo( uno dei poc,i di 1
a

c,e ,a il perfectum come i ver5i di I
a
-
1er casa(
p- 12` es- I2
I4-4
"allustio(
maxumum( superlativo di magnus- In verit; la comune %orma classica ) in -imus,-a,-um
ma "allustio pre%erisce il vocalismo -u--
ipsos( un pronome asseverativo( 9loro stessi 0 proprio loro 0 loro in persona:
conspici( IN7INITO 1#!"!NT! 1A""IFO di conspicio derivato della radice spec-- Lett- 9essere
osservato da piG *ente insieme:- Li5eramente in tale contesto 9dare spettacolo:
I II III IF F FI
am-a-ri mon-e-ri leg-i audi-ri capi-i d-a-ri
Iaceret( un $ON8I'NTIFO IE1!#7!TTO ATTIFO da facio- Hui pu< essere tradotto come
indicativo( rientra nella consecutio temporum latina!
Iacinus( in +uesto caso ,a connotazione positiva- "i ricordi c,e il si*ni%icato piG *enerale ) 9%atto
%uori dal comune:- Notare c,e ) in allitterazione\%i*ura etimolo*ica (parola derivata accanto a
parola dsori*ine) con faceret! Eetricamente inoltre a55iamo I dattili- #itmo epico!
se accusativo( usato come so**etto de*li in%initi della %rase per ribadire c"e il so))etto de)li
in7initi $ lo stesso so))etto della loro re))ente!
(as eam( pronome personale di 4
a
persona NON ri%lessivo %emminile( 9esse essa:- o %emminile
perc,) ) ATT#ATTO dal *enere e numero delle parole se*uenti- Ea di per s in +uanto ri%erito alle
imprese elencate prima dovre55e essere neutro-
.obilitatem: # derivato in -tat- da nobilis c,e a sua volta ) derivato dever5ativo in -bili- dal ver5o
nosco- Letteralmente 9lsessere in *rado di %arsi conoscere:- Lsunica traduzione c,e rende
su%%icientemente ) +uella endiadica( 9no5ilt; e cele5rit;:
lsimportanza di come *li altri ti vedono in +uesto testo evidenzia c,e "allustio descrive la civilt" di
vergogna latina arcaica-
1er casa(
p- 1.9 v- 126 p- 124 es- 19
2-.
correzione compito
attigi( da attingo=ad-tango a sua volta da tango, -is, tetigi, tactum, tangere- I derivati dei ver5i con
perfectum raddoppiato perdono il raddoppiamento-
%uieui( da %uiesco- #icordarsi( se non si riece a ripristinare lsinfectum dalla sola radice %orse
5iso*na ipotizzare un su%%isso (-sc- per %uiesco) o in%isso (-n- per attingo)-
0um( pretende un modo 7INITO! Non pu< re**ere *li in%initi- La delimitazione delle proposizioni
va %atta di conse*uenza!
14-.
satae erunt( un %uturo anteriore dal tema altamente irre*olare di saro, sYvi, sbtum 9seminare:-
NJ( satio non csentra *ranc,! In%atti la t di satae NON 7A 1A#T! &!LLA #A&I$!!
satae#sa-
satio#sat-!
" A T O #
A # ! 1 O
T ! N ! T
O 1 ! # A
# O T A "
Il %amoso %uadrato magico di Pompei contiene il nomen agentis di sero!
Jreo( stessa radice di cresco- Ea ) %attitivo e non esprime pro*ressivit;( alla lettera 9%accio
esistere:-
0iligenter( un caso non molto comune di avver5io costruito da un participio! &a diligo-
Iructus( di per s ) un nomen actionis c,e si ) cristallizzato in un o**etto preciso- &eriva dal
deponente fruor 9%ruisco di: 9tra**o sostentamento da:- "iccome non cs) 5iso*no dsinse*uire la
%rutta come la caccia*ione! ) diventata IL "O"T!NTAE!NTO per ANTONOEA"IA-
Huesta parola ci permette inoltre di completare il +uadro della IFa declinazione(
1L'#AL!
N fructu-s
8 fructu-um
& fructu-busN 5 fructibus
A$ fructu-s
F fructu-s
A fructu-busN 5 fructibus
Notare lsasterisco z( sta ad indicare c,e +uesta %orma ) ricostruita e non attestata nelle %onti
letterarie( di %atto era la %orma ori*inale- Ea in se*uito ss) pre%erito assimilarla alla IIIa decl--
Il neutro della IF ) ancor piG semplice(
cornu "IN8 1L'#
N cornu (pura p-r-!!) cornu-a
8 cornu-s cornu-um
& cornu cornu-bus 5 cornibus
A$ cornu cornu-a
F cornu cornu-a
AJ cornu cornu-bus 5 cornibus
!siste una piccolissima attestazione latina di una IIIa classe di a**ettivi declinata secondo la IFa( il
pro5lematico anguimanus 9dalla mano a serpente: inventato dal poeta Lucrezio in ri%erimento a*li
ele%anti! &eriva dal nome di IFa manus!
I,, (A, I0(
$orrisponde +uasi esattamente al *r- !
Tecnicamente classi%icato come pronome ana7orico non-ri7lessi&o di 3
a
pers.- un ana%orico ) un
+uasi-dimostrativo( il parlante tira in 5allo nel discorso un terzo elemento %acendo intendere c,e si
ri%erisce speci%icamente ad esso- Ea noi per comodit; lo classi%ic,eremo come 1#ONOE!
1!#"ONAL!-
La radice ) ei-5i-
eius: si noti c,e lsaccento ) sulla e perc,) la -i- ) $ON"ONANTI$A in +uesto caso (in%atti alcuni
testi trascrivono eus)-
Il plurale ) a55astanza re*olare come *li a**- di Ia classe- 'nica cosa a cui stare attenti )
lseventuale assimilazione della e- alla -i- se*uente-
1A#TI$OLA#ITu(
'"O A88!TTIFAL!-
eo tempore999 B >in quel tempo---:
Nellsuso a**ettivale emer*e il valore ana%orico-+uasi-dimostrativo di is- o meno %orte dsun vero
dimostrativo-
Huando poi a is viene a**iunto lsenclitico -dem (&O1O la desinenza!) allora assume lo stesso
si*ni%icato o +uasi di asseverativo(
eius-dem hominis( 9dello stesso uomo:-
Ea attenzione( piG c,e asseverativo (per +uesta %unzione il latino predili*e ipse) )
I&!NTI7I$ATIFO-
Non intende dire 9proprio di +uellsuomo: 9di +uellsuomo in persona: EA 9&i +uello stesso uomo
di cui si parlava prima:!
1er casa( p- 1`4 v- 42
1.-.
AN$O#A $O##!_IONI $OE1ITI (1!# $A"A ! IN $LA""!)
nelle voci ver5ali composte (come i perfecta passivi) il modo ) determinato dallsausiliare come in
italiano!
2edditi sunt( sunt ) IN&I$ATIFO Z LsINT!#O 2edditi sunt ) IN&I$ATIFO
fulgeo( al+uanto irre*olare- La il per%ectum si*matico c,e perde la *utturale( fulsi
EAI "OTTOFAL'TA#! I $A"I! 1er una lin*ua %lessiva il riconoscimento dei casi )
%ondamentale-
Parentibus( in ori*ine un participio presente attivo-
Attenzione( la sua radice si presta a con%usioni in +uanto esistono 5en 3 &erbi con par-(
pbro, -as, Wvi, Wtum, -are 9preparo:
pWrao ;parrao<, -es, ci, pWr\tum, -ere 9o55edisco:
pbr\o, papari, partum 5 pbr\tum, parere 9partorisco: (attenzione( ) di .
a
! ma il suo perfectum )
raddoppiato!)
Tornando a parentes +uestsultimo ss) cristallizzato in un sostantivo( 9*enitori: (stesso si*ni%icato
dellsin*lese!)
i prever5i aiutano ad identi%icare con piG precisione il caso dei termini in costruzione!( inducere
terris Z ducere in terris dun+ue ) piG pro5a5ile c,e terris sia a5lativo!
I/-.
exagitabat( da ex7ag7;i<t (su%%isso %re+uentativo)7o B lett9 9*uidava di %uori ripetutamente: Z
9s5allottava: 9tormentava:- $orrisponde al *reco Qefaa@-
Infestus( derivante da fendo (rad- fen-5fan-)- "i pensi a defendo( infestus ) +ualcosa c,e minaccia la
sicurezza 9pericoloso: 9ostile:
appulit v ad-pulit (prever5i come ad- si possono parzialmente assimilare allsinizio della radice)
per casa( p- 1`. v- 4/
I`-.
&IEO"T#ATIFI
Lanno le particolarit; della declinazione de*li a**ettivi pronominali e non solo-
I nominativi hic haec hoc (sin*-) ed haec (neutro plurale( 1?-$ 7acile scambiarlo per nom. 7em.
sin).!)
i dativi huic
*li accusativi hunc, hanc, hoc
e *li a5lativi hoc, hac, hoc (1?-$ 7acile scambiare +oc per nom. neu. sin).!)
,anno una - c ( - ce ) 1A#TI$!LLA !N$LITI$A (simile a - dem ) c,e serve ad en%atizzare la
FI$INAN_A e si piazza su5ito dopo la desinenza- La si trova conservata in espressioni avver5iali
come huiuscemodi, variante di alto re*istro di huiusmodi 9in +uesto modo:-
Non solo(
hic haec ille iste (sin*-)6 hae haec (pl-) ,anno una seconda cosa in comune ovvero
una -i- c,e spesso ss) aperta in -e-- Non ) altro c,e la 9X attualizzante: c,e si trova nelle desinenze
presenti dei ver5i *reci e in ra%%orzativi di dimostrativi ed avver5i(
est D a= Q 6 hic D K =Kk Z K =Ka Q
nnc,e +uesto indica FI$INAN_A IN "1A_IO ! T!E1O!
1!# $A"A( p- 1T1 v- 9
1oc (neutro)( NJ( ) puro tema \ particella -c e la v-t- non si c,iude-
#ipasso( +uando de \ a5lativo non ) in contesto a5lativale (come la %rase passiva) si specializza
nella stessa %unzione del *reco ewcb!
2eli%ui,-ae,-a (da non con%ondere con reli%uia!)( al plurale a volte ) me*lio tradurlo con 9restanti:
ma piG spesso si traduce me*lio con 9tutti *li altri:
eandem--- habent opinionem( $AT!NA$$IO!
A J A
eandem habent opinionem
"ta per
t eandem opinionem habent
1- II.(
1er concludere la mor%olo*ia dei sostantivi diamo il tocco %inale della
.
a
&!$LINA_ION!-
Il latino ) lsunica lin*ua indeuropea c,e ,a +uesto tipo di declinazione- Non ci sono neutri!
I suoi temi ,anno le ori*ini piG disparate ma sono accomunati tutti dal %inire in -e!
Alcune desinenze sono tematic,e altre sono atematic,e-
.-2
Alcuni nomi di .
a
sono 9doppioni: di nomi di 1
a
!(
materia L materies
dies ) masc,ile "OLO +uando si ri%erisce ad un 8IO#NO 1#!$I"O-
Il piG importante sostantivo di .
a
) res 9cosa:-
o talmente *enerico c,e +uando %a sinta*ma con altre parole soprattutto a**ettivi tale sinta*ma
assume si*ni%icati speciali-
2es secundae( le 9prosperit;: la 95uona sorte:
res nouae( in ori*ine 9nuove in%ormazioni: 9novit;: 9notizie:- Ea si specializza nel lin*ua**io
storico-politico in 9sovversione: 9colpo di stato: 9rivolta: ed ,a spesso connotazione ne*ativa-
Nella cultura latina non esisteva il concetto piG vasto di 9rivoluzione:!
2es gestae( gestae ) participio a**ettivale di gero- $omune nella letteratura storica per desi*nare le
9imprese:-

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