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L’importanza del rilassamento

Di Furio Sclano

(questo articolo è un ampliamento di quello che troverete nella newsletter n. 8)

Non avevo mai avuto problemi fisici di natura muscolare nella mia vita, fino a poche settimane fa. Osservando il
mio stile di vita e, soprattutto, i miei comportamenti, ho compreso immediatamente quanto lo stress da super-
lavoro abbia influito nel loro manifestarsi. I ritmi della vita quotidiana sono spesso incalzanti e, altrettanto sovente,
ci appaiono essere imposti dall’esterno, senza averli scelti intenzionalmente. E’ giusto partire dal presupposto che la
nostra mente (essendo un frammento individualizzato di quella universale) attira a se (e di conseguenza nella vita
di ognuno di noi) circostanze compatibili con i suoi contenuti, ed è pertanto vero che possiamo cambiare le nostre
circostanze modificando, come prima cosa, il modo di pensare (e vivere) che abbiamo.

Un errore che le persone fanno abitualmente consiste nell’accettare come “normali” circostanze estremamente
restrittive e limitanti. E’ giusto sopportare con pazienza situazioni che possono richiedere tempo per essere
cambiate, ma mai queste ultime devono essere accettate come “normali”. Una volta messo in moto il processo
dell’accettazione, la mente tenderà a stabilizzarsi, mantenendo in essere (attraverso la legge di attrazione) quella
specifica circostanza. L’aspirazione al miglioramento deve essere costante; quando si “accetta” una condizione
limitante, questa rischia di diventare permanente. Uno dei principi di base dell’immaginazione creativa consiste nel
visualizzare o affermare una circostanza sperata come già reale nel momento presente. Per questa ragione, vi
suggerisco questa specifica affermazione che viene spesso consigliata dal sig. Davis:

Sono nel posto giusto nell’universo. Tutto nella mia vita è in divino ordine; sono felice e grato

E’ curioso pensare di essere grati per qualcosa prima di averla ricevuta, ma secondo i nostri insegnamenti è
veramente così che bisogna fare per cooperare correttamente con i misteriosi meccanismi della mente cosmica
(universale *). Meditazione supercosciente, comprensione intellettuale e studio metafisico non sono realmente
possibili senza un profondo rilassamento.

Per avanzare spiritualmente e rendere migliore la vostra vita:

• Imparate a “staccare la spina”, quando serve.


• Allontanatevi da coinvolgimenti e rapporti non necessari. Se non riuscite a farlo completamente, limitateli il
più possibile. Analizzando la propria vita, molti di voi si renderanno conto di quanti coinvolgimenti inutili si
possono eliminare senza troppi problemi.
• Eliminate dalla vostra vita o minimizzate ciò che non è essenziale. Ognuno di noi ha un livello energetico
potenziale altissimo, ma non è infinito (almeno per le persone di coscienza ordinaria) e determinate attività
(specialmente se ripetute) possono abbassarlo di molto.
• Equilibrate lavoro, meditazione, studio metafisico, ricreazione e riposo. Non pensate che divertirvi sia una
cosa “stupida”, perché chi non riesce a divertirsi (e quindi a rilassarsi) sperimenta sempre più problemi di
chi, al contrario, ci riesce benissimo. Dormite a sufficienza; è fondamentale.
• Nutrite la stabilità in ogni campo, anche in quello sentimentale. Chi ha bisogno di sollecitare continuamente
le proprie emozioni è sostanzialmente irrequieto e – spesso – insoddisfatto. Per una persona simile non c’è
quasi mai pace.

Approfondimento: l’architettura (o la fisiologia) del sonno

Non ho la pretesa di fare un articolo di matrice scientifica per ovvia mancanza di conoscenze, ma vorrei
approfittare dell’occasione per analizzare nel miglior modo possibile l’argomento del sonno. Si potrebbero
approfondire tutti i consigli che ho riportato nel paragrafo precedente e scrivervi sopra parecchie pagine. Oggi
affrontiamo specificatamente questo argomento.

Un buon sonno ristoratore è importante per poter rilassare il sistema nervoso. Molte persone dormono poco e male
e la mancanza del giusto riposo impedisce loro di sperimentare il rilassamento, indispensabile per la meditazione.
La qualità del sonno è influenzata (anche) dall’alimentazione e dallo stile di vita.

Esistono due fasi distinte nel sonno:

1) La fase Non Rem (divisa in quattro sottofasi)


2) La fase Rem
Il termine Rem è inglese e significa: “Rapid eye movement” (movimento rapido degli occhi). Durante questa fase
del sonno (detta “sonno paradosso”) l’attività cerebrale è intensa e il fisico si riposa relativamente poco. Le
palpebre si muovono velocemente, anche se in modo impercettibile. In questa fase normalmente si sogna. La fase
Non Rem (detta “sonno ortodosso”), invece, è di riposo reale e alcuni studiosi la suddividono a sua volta in quattro
sottofasi di profondità progressiva. Parrebbe che la fase più profonda di sonno Non Rem (la quarta) sia quella di
effettivo riposo per fisico e mente.

Questi stessi studiosi affermano che la prima fase del sonno (che si manifesta subito quando ci si addormenta) è di
tipo Non Rem. Durante la notte le fasi Non Rem e Rem si alternano, diventando progressivamente più brevi le
prime e più lunghe le ultime. Si pensa che in una notte di buon sonno la parte di assopimento profondo (la quarta
sottofase Non Rem) non superi le due ore complessive. Da quanto si è detto, si evince inoltre che chi sogna molto
utilizza in maniera intensa il cervello durante il sonno e, pertanto, riposa di meno.

Piccoli consigli per dormire meglio

I medici ayurvedici suggeriscono di prendere l’abitudine di addormentarsi prima delle 22:30, in quanto sostengono
che andando a letto più tardi il fisico subisca una forma di squilibrio. Considerando che (a volte) non è così facile
modificare le proprie abitudini di vita, è possibile in ultima istanza ricorrere a prodotti naturali quali valeriana,
passiflora, melissa o melatonina. E’ fondamentale assumere uno stile di vita il più possibile tranquillo.

L’assunzione di qualsiasi prodotto dovrebbe essere guidata o suggerita da una persona competente in materia. Può
essere di aiuto l’ascolto - prima di andare a dormire - di musica rilassante che utilizza onde cerebrali specifiche (vedi
citazione - l’ascolto di questo tipo di musica è sconsigliato durante la pratica della meditazione e può essere
pericoloso mentre si guida).

Citazione da Wikipedia (enciclopedia del web):

Le onde cerebrali sono dei tracciati grafici che evidenziano l'attività elettrica del cervello, ottenute tramite la registrazione poligrafica
dell'elettroencefalogramma.

Secondo la frequenza, si dividono in:

1. Onde Alfa: sono caratterizzate da una frequenza che va dagli 8 ai 12 Hertz, sono tipiche della veglia ad occhi chiusi e degli istanti che
precedono il momento in cui ci si addormenta. Una delle caratteristiche delle onde alfa è la loro configurazione regolare e
sincronizzata.
2. Onde Beta: vanno dai 14 ai 40 Hertz e si registrano in un soggetto cosciente.
3. Onde Delta: sono caratterizzate da una frequenza che va da 0,5 a 4 Hertz. Sono le onde che caratterizzano gli stadi di sonno
profondo.
4. Onde Theta: vanno dai 5 agli 8 Hertz, caratterizzano gli stadi 1 e 2 del sonno Non Rem.
5. Onde Gamma: vanno dai 30 ai 42 Hertz, particolarmente evidenti durante pratiche quali la meditazione.

Fine citazione

Chi è abituato a leggere gli scritti dei maestri del kriya yoga, noterà che alcuni di loro (Paramahansa Yogananda
per esempio) consigliavano ai devoti di dormire pochissimo (anche solo 2-3 ore a notte). Una persona che fa un
lavoro stressante ed impegnativo non può pensare di riposare così poco e di rimanere equilibrata allo stesso
tempo. Molti mi hanno scritto questa cosa negli anni, chiedendomi un’opinione in proposito. E’ mia personale teoria
che chi raggiunge uno stato di coscienza elevato:

1) Riposa il fisico durante la meditazione ad un livello pari a quello del sonno profondo (e necessita del sonno
ordinario in entità minore).
2) Durante il sonno vero e proprio riesce, in qualche modo, ad accedere ininterrottamente alla fase di sonno
profondo, eliminando o minimizzando lo stadio Rem. Facendo questo, in meno di tre ore di sonno “reale” ci
si riposa molto di più rispetto a chi dorme in maniera ordinaria anche per otto ore o più. Questo modo di
dormire viene definito da alcuni come “sonno supercosciente”.

Poiché anche Roy E. Davis suggerisce alle persone di dormire in maniera adeguata, credo sia opportuno riposare a
sufficienza per chi non è in condizione di accedere a volontà ai livelli profondi del sonno. Questo consiglio si basa
su osservazione ed esperienza mie personali.

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