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SOTTERRANEE 2? edizione 16/19 Maggio 2002 Italy ® VEL Ce ee ee ery Peer ie ere See PPR eT Teorey World of tunnel drilling technology & underground space solution Tunnel & Perforazioni Salone dedicato alle tecnologie per estrazione, perforazione, tunneling, (GALERIE E GRANDI OPERE SOTTERRANEE 0.65 — dicembre 2001 Analisi ad elementi distinti di cavita sotterranee in ammassi rocciosi stratificati Giorgio Micouirnt Vinetoe Pramod aurea S..6, 2001 Sines deta Tes Lauren discuss 8 hugo 2000 press a Pacot di Ingesmeria del iver Roms “La Siena Lo stuttio si & proposto di analizzare lo stato fensionale e deformativo indotto dalla realizzazione di cavita sotterranee in ammassi rocciosi fratturati, in particolare di tipo stratifcato, caso interessante e molto diffuso. La stabilia, in questi casi, 2 riconducibile all autosostegno dello strato di tetto, la cui modellazione pid attendibile @ quella di tipo “trave a blocchi”. Le analis effettuate hanno individuato i parametri cchiave che influiscono sull'equilibrio del sistema. La possibilta di definire per via numerica Candamento delta tuce di scavo in condizioni critiche di stabilita ha poi permesso il confronto con i criteri di progetto reperibili in letteratura;irisultatt ‘ttenuti consentono di comprendere con quale grado di approssimazione tai cviteri colgono il comportamento reale del sistema, e di valutarne Vapplicabilita a livello progettuale. Mo studio del comportamento del singolo strato si¢ fatto segutive quello dissistem costituiti dalla sovrapposizione di pid strati, che simulano Vintera copertura detto scavo; fa convatida all approccio al problema della stabilita con it modello trave a blocchi ha permesso di concludere che lapplicazione dei criteri di progetto di scavi sotterranei reperibili in leteratura é cautelativa. Vengono infine presentati dei confronti significativi che permettono di valutare il grado di approssimazione del comportamento di gallerie, proprio dei modelii semplici introdott. 1. Introduzione Le particolarita strutturali di un ammasso roccioso in cui ci si pub imbattere nella rea- lizazione di cavita sotterranee possono es- sere varie e molto diverse fra loro, rendendo di vitale importanza la scelta delle procedure i progetto pit adeguate ad approssimarne il comportamento reale. In questo studio ven- .gono presentate alcune delle teorie pit cif- fuse nel ambito della progettazione di aper- ture sotterranee in ammassi fratturati, chia- rendone ilimiti di applicabilta e giustifican- done i campi di validita, tramite 'individua- zione e lo studio numerico dei particolari ‘meccanismi garanti della stabilita che hanno luogo nel'ammasso a seguito dello scavo, La cosiddetta “zona disturbata’ nellintorno duno scavo, in ammassi stratificat,# gover: rata da una ridistribuzione e da un meccani- smo di trasferimento delle tensioni, che por tano alla formazione di una zona di mate- riale “allentato” al disopra dello scavo, che, 30 sperimentando tensioni di trazione, tende a distaccarsi dalla roccia circostante per via dei modest valori del rapporto fra resisten- 22 a trazione e compressione lunge i giunti I sistema diverrebbe rapidamente instabile se non si sviluppasse, nello strato costituen- te limmediato tetto, uno stato di sollecita- zione di compressione, detto “arco lineare” o ‘roof-arch’: In altre parole, la stabilita dello scavo @legata all'auto-sostegno dello strato di tetto, che viene generalmente analizzato con la madellazione pitt aderente ale condi- Zioni reali: Ia “trave a blocehi LL stabilita dello strato di tetto & funzione di numerosi parametr, che & possibile ri- condurre a quattro fondamentali Fra di es- sivilruolo giocato dallo spessore della trave cconsente di definire per via numerica an damento della luce di scavo in condizioni critiche di stabilita in funzione dello spes: sore medio della stratificazione, rendendo cos! possibili confronti con i criteri di pro- getto reperbil in letteratura, Pur costituendo il modelo della singolatra- ve a blocchi un valido strumento di proget- tazione, sistem di trav sovrapposte meglio colgono il reale comportamento delfintera copertura dello scavo. La possibilita di con- siderare in tali modell fattori fondamentali Per la stabilta, come Tattrito interstrato, consente sia i verificare la ridistribuzione delle tensionie la conseguente diversfica- zione dei meccanismi statici,riconducibili a manifestazioni delleffetto arco; sia di carat- terizare i comportamenti statici delle due regioni idealicostituenti la copertura dello scavo, sede delle manifestazioni pid tipiche dell effetto arco: ground e raof-arch. \Verranno infine presentati confronti fra mo deli elementari e modelli numerici di gall rie, per verficare la loro capacita di cogliere li aspetti tensionali e deformativi indott, specie nelle zone pit significative per a sta- bila 2. La “zona disturbata” La “tona disturbata" [3] intorno ad uno Scavo& In zona dove riginaro stato del Fammasso roccioso, in termi di stato di slorz0, di deformarione, di stabiita e di flusso delle acque viene modificato dal- Tesecutione i un'opera sotteranea. Al suo interno & possibile identifica tre sotto-20- ne ideal, diverse per pecularita ed impor- tana ingegneristca la zona di collasso, dove possono ma- nifestarsi fenomeni d'instabilits durante © immediatamente dopo lo scavo. A cau- sa della rimozione del materiale sia ste alla caduta di blocehi liber, che ri chiedeinterventimmediat trite siste midi rnforze local ~ la zona di apertura dei git, caratterieza ta da aperture e allentamento dei giun- ti, dove possono menifestarsifenomeni 12GPa) del confinamen- to, la dipendenca appare cosi spicata che lecurveottenute isuitano coincident qua- le che sia il parametro varato fra Kr, E ed A/T. Per valor: medi di Req (0.8CPa € Req <12GPa) Ia dipendenza & marcata, specie 2 valor di confinamento medi e alti; in tal situarion’ si riscontrano dfferenze nei valo- Fi della freccia che in termini percentuli si aggirano attomo al 37%. Al diminuire del confinamento (eventualmente del atrito) Teffeto de singol prametr pit evdente. Per valor basi di Re (Req < 0.8GPa) e del confinamento a travedivene insabie fim) La ein eimai Foe flapper emai Eto en rn im ie 3.3 Bffetio dei parametri confinamento e attrito Ferma restando la geometria della trave, le proprieta meceaniche adottate sono ripor fate in tab. 1, dove @ @ variato fra 14° e 60°. Tre sono le geometrie assunte per i blocchi,diferenti per i valor dela dimen- sione maggiore a: 2.0, 1.5 € 0.75 m. Tre sono anche i valori assunt dal confinamen- to. Leffeto sul comportamento deformativo del sistema &sintetizzato nel grafico di fig, 3.2. E possibile individvare una soglia nei valor del atrto (situata intorno ai 40°), al diso- pra della quale Feffetto del confinamento sulla deflessione della trave non & partico- larmente apprezzabile. Al diminuire del con- finamento la progressiva riduzione dell t- trito produce aumenti dela freccia, fino a valori superiori anche a quattro volte quel- li che si hanno in corrispondenza della so- lia stessa.Infne, la diminuzione del atrito ai minori valor del confinamento favorisce «ollassi anticipati da deformazioni di grande centita, riducendo la tendenza a collassi di tipo improvise. Leffetto sulle condizion’ di stabilita di una trave a blocchi riassunto nel grafico di fig. 3.3, che riporta, per ognuna delle ge- ‘ometrie de blocchi e per ognuno dei valo- 1 del confinamento imposto.i valor critici i 9 (®.) superati i quali si manifesta il ollasso del sistema. Il progressivo aumen- to della frequenza della fratturazione de- termina un‘estensione della zona di poten- Ziale instabilita del sistema. Lo studio evi- denzia, inoltre, Fesistenza di un valore li- Reg Pa Fi. 3.1 fens dela raion dela rider logins equivalent ulilessone del sistema, Fig 3.1 -Theinfuencof he rit in thea nl ifs othe hen of he stem. galerie "65 deen 20) V4 \1 11 \4 oo} walt =z '® & vy 4! 1 Od an | Rg jt di 1 syiae [ANALG AD ELEMENTI DISTINT DI CAVITA SOTTERRANEE IN AVMASSI ROCCIOS! SIRATIAICATI themes Fig 3.2 -Andamento dela defessione mesial ini dellrgolo dati. Fig 3.2 Tend of the marina defo witha dni of the fc angle mite dell'angolo dattrito eritico dei giunti (12°-14°), al disotto del quale non si Fiscontrano condizioni di stabilita, per quanto alti siano i valori del confinamento imposto dall esterno. 3.4 Influenza dello spessore sullinflessione di una trave a blocchi Lo spessore medio della stratifcazione (T) sioca un ruolo chiave sulla stabiita del tet di uno scavo. Lo studio numerico presentato individua curve che limitano la luce dello scavo, in si- tuazion limite di collasso, in funzione dello spessore dello strato (T), € le pone a con- fronto con quelle ottenibili dai modell ana- liticireperibil in leteratura e comunemente utiizzati in ambito progettuale, individuan- do quali siano, fai vari crteri di progetto, quelli pit adeguati, in grado di meglio co- sliere il fenomeno reale. 4) I model e icriteri di progetto | modelli analitici ed i criteri di progetto reperbil in leteratura distinguono le travi a blocchi in: travi spesse, caratterizzate dda bassi valori del rapporto luce-spessore (S/T) e da spostamentirigidi dei blocchi: travi sot, caratterizzate da un rilevante galerie ne deen Or effetio della deformabilita dei blocchi ¢ da deflessioni massime di entita confrontabile con lo spessore. A tale distinzione cori- sponde un diverso approccio allo studio: condizioni d'equilbrioimposterispetto alla configurazione inziale della trave nel primo, 250, rispetto alla configurazione deformata nel secondo. Possiamo inoltre individuare ‘modell tradizionali (Evans, 1941; Cox,1974 [6]; Beer & Meek, 1982 [4]), che suppon- ggono definiti a priori sia lo spessore medio delfarco che si origina nella trave, sia la di- stribuzione delle tensioni nelle sue sezioni critche (spalla e mezzeria); e modell di tipo iterativo (Brady € Brown, 1993 [5]; Diede- richs e Kaiser (D.&K.), 1999 [7]), che sup- pongono definito a priori solo 'andamen- to (parabolic) delle tensionientrol trave, mma considerano incogrita Testensione della sezione reagente in corrispondenza di spal- fae mezzeria, | confrontiriguarderanno essenzialmente il metodo iterativo di D.&K., in quanto pi recente, Dal loro studio [7] introduciamo il parametro limite di buckling (B.L.), che verrautilizzato in seguito. l metodo consi- stein una procedura iterativa che, minimiz zando la massima tensione di compressione (max), individu, all’equilibrio, due gran- dezze inizialmente incognite: 10 spessore delfarco (N-T) (sezione reagente) nelle sezioni crtiche del modello,e il valore del braccio della coppia stablizzante 2 ( Z = f (N) ). Al variare di N fra. 0.€ 1 & sempre possibile, per una trave stabile (luce infe- Fiore a quella critica) individuare valori di Z: Vequilibrio corrispondera in tal caso al \alore minimo di fax, Avvicinandosi alla luce critica, la percentuale dei valori di N che portano a valori possibili per Z di- rminuisce. Viene definita limite di buckling (BL) la percentuale dei valori di N per i quali non esiste soluzione. Il parametro BLL identifica pertanto la probabilta con la quale la trave pud collassare secondo tale modalita Studi su trav di divers rigiderza e spesso- re portano gli autora individuare un crite- rio di progetto basato sulla limitazione de- gli spostamenti (). D.&K. individuano al % rome a PEEErrEnn —A—*/7 wt=2 aT= 1s 0.5} Tm STI Kn-1e9 Palm Ke-les Pain Fig 3.3 Legameconinamento att in condoned stablita ex dives val dl fatto dorm di ace Fi 5.3 -Confentficion cnncion andorra tablty contin fr der vals ofthe lk fr ate 33 G.Micourn collasso ultimo un B.L. del 100%, che cor risponde ad un valore del rapporte f/T = 10.25. Linizio della non linearita nel legame f ~Tcorrisponde ad un BL. = 35% ead essa cortisponde un valore del rapporte {/T = 0.1. La scelta, in fase progettuae, del imi te di buckling (BL) influenza direttamente lace critica, una volta fissato lo spesso 0, vicevers, i valore dello spessore citco, aqualora fssat la luce. In fase di dimensio~ rnamento, una condizione limite per la de- flessione massima parial 10% dello spesso- re dello strato (B.L ~35%),risulta conser vativa, Confronti fale ici entiche di scavo ottenute con i metodi analitici nei casi di trave spessae sot, e nelle diverse ipotesi di distibuzione dele tension, evidenziano che, a bassi valor dello spessore, ipotesi i rave spessa porta ad una sovrastima della reale luce critica. Nello studio numerico @

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