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Altieri Gianmarco - Istituzioni di Economia Politica - Prof.

Fontini Fulvio

Capitolo 15 - pagina 247 - reg. 25 novembre

Monopolio: barriera entrata per cui lʼimpresa è price maker e stabilisce il prezzo a cui
vendere il prodotto che produce. Equivale a dire che stabilisce la quantità che può
vendere perchè lʼimpresa non può forzare consumatori a comprare. La relazione che
indica rapporto tra quantità e prezzo è la curva di domanda. Vincolo per lʼespansione del
ricavo dellʼimpresa in monopolio è dato dalla curva di domanda. La domanda indica la
quantità che a quel prezzo i consumatori sono disposti a comprare al massimo. Viceversa,
indica anche il prezzo corrispondente alla disponibilità a pagare per quella determinata
quantità. La disponibilità a pagare per ogni data q è la curva di domanda. La curva di
domanda limita il ricavo dellʼimpresa.
Lʼimpresa vuole massimizzare il profitto. Profitto è R - C.
Aumentando p, può ridurre la q: duplice effetto. 1 - aumenta p ma si riduce q e il ricavo ne
risente a seconda dellʼelasticità della domanda 2 - effetto sul costo: funzione dei costi è
funzione crescente della quantità, dunque - q - costo.
Lʼimpresa vorrà stabilire la q per cui ha max profitto.
Rispetto allʼeq di concorrenza perfetta, alla base vi è massimizzazione profitto. Come?
Raggiungendo il livello per cui Rmg = Cmg. La differenza nel monopolio è che non è più
vero che la quantità della impresa è infinitesima rispetto al contrario. Lʼimpresa è sola.
Lʼimpresa è il mercato. In concorrenza perfetta abbiamo curva di domanda orizzontale
(p=rm=rme): la variazione della q della singola impresa rispetto alla totalità del mercato è
infinitesima, è come se per la singola impresa la domanda fosse data e p fosse dato. Il
monopolio è il contrario: il prezzo lo decide il monopolista. Se egli riduce la q può spostarsi
sul tratto della curva di domanda in cui la riduzione della q pesa meno dellʼincremento del
prezzo per cui può aumentare il ricavo. Tale tratto è quello per cui lʼelasticità è < 1.
Elasticità= var. % q / var. % p Se elasticità è < 1, il suo reciproco, la variazione del p su
quella di q è > 1. Riducendo q lʼimpresa aumenta p, lʼaumento % di p è > della riduzione %
della q= impresa sa che può far aumentare il ricavo.
Lʼimpresa in monopolio deve produrre la quantità per cui Rmg = Cmg. Producendo tale q i
consumatori sono disposti a pagare il prezzo corrispondente sulla curva di domanda
rispetto a quella q. Individuare un p o stabilire la q è la stessa cosa per lʼimp.
monopolistica. Quale p dovrà stabilire? Quel prezzo corrispondente a quella q per cui Rmg
= Cmg rispetto alla curva di domanda. Che è uguale a dire: quale q? Quella per cui Cmg =
Rmg. Stabilendo q ottimale e quindi p ottimale, lʼimpresa massimizza profitto. Rispetto al
profitto di concorrenza perfetta SICURAMENTE è maggiore quello del monopolista. Il
ricavo rispetto alla concorrenza perfetta è maggiore, il costo è minore.
Nel monopolio Rmg è inferiore alla curva del prezzo.

Quickquiz

Tre ragioni per cui un mercato può essere monopolio:


1. Monopolio naturale: si ha quando una sola impresa è capace di fornire un bene o un
servizio allʼintero mercato a costi più bassi di quanto potrebbero fare due o più imprese.
Per sua caratteristica il monopolio naturale è caratterizzato da economie di scala e
dunque da costi medi totali che, allʼaumentare della produzione, diminuiscono. Se la
produzione si dividesse tra più imprese, ciascuna produrrebbe di meno e a costi più
elevati. Essendo i costi medi totali decrescenti, il costo marginale è una retta al di sotto
di tali costi.
2. Monopolio di Stato: lo Stato stabilisce, come nel caso dei brevetti e delle opere di
ingegno, un solo operatore come venditore esclusivo.
Altieri Gianmarco - Istituzioni di Economia Politica - Prof. Fontini Fulvio

3. Monopolio delle risorse: è il monopolio di più immediata comprensione. Si ha quando


una impresa gode della proprietà esclusiva di una risorsa chiave per offrire al mercato
un bene o servizio.

Come un monopolista determina la quantità da produrre e il prezzo a cui venderla?


Il monopolista mira al massimo profitto. Il massimo profitto si ha per la massima differenza
tra ricavi e costi e questa si verifica in corrispondenza della quantità per cui Rmg = Cmg.
Dunque come prima cosa il monopolista deve individuare lʼintersezione tra la curva Cmg e
Rmg. Dopodiché per tale quantità deve spostarsi sulla curva di domanda/prezzo/ricavo
medio. Eʼ infatti la curva di domanda che rivela il prezzo coerente con la quantità
individuata.
In presenza di monopolio, Rmg e P non corrispondono, a causa della diversa curva di
domanda. Nel monopolio infatti la curva di domanda ha pendenza negativa, mentre in
concorrenza è orizzontale (il prezzo è dato, lʼimpresa price taker). In monopolio Rmg è
sempre inferiore alla curva di domanda/prezzo/ricavo medio. Ciò accade perchè nel
monopolio il prezzo non è dato ma cambia al variare della quantità, secondo la curva di
offerta.

Confrontare la q che massimizza il profitto del monopolista e quella che massimizza


il surplus totale.
10

perdita secca
9
profitto per
monopolista Costo Medio Totale
le

8
na
gi
ar
M

7
o
st
Co

p Monopolio
6
P, costi, ricavi

Max Surplus Totale = Efficienza = Non c'è perdita secca.


La concorrenza raggiunge tale efficienza. Monopolio no.
Dom
5 and
a/P
Profitto = (p - CmeT) x Q rez
Rmg=Cmg zo/R
icav
4 om
edio
Ri
ca
vo
3 m
ar
gi
na
le
2

0
0 1 2 q Monopolio 3 4 5 6 7 8 9
q Max Surplus
Q

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