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terraneo e la vicinanza alle principali
tela dell’Unesco (nel 2000) come “pa- vie di collegamento urbano rapido
trimonio dell’umanità”, Bruges – città sono stati alcuni dei fattori che contri-
del Belgio nord-occidentale – fu nomi- buirono alla scelta, ma il fattore vera-
nata due anni più tardi (insieme con la mente determinante fu la volontà di
spagnola Salamanca) “Capitale europea sistemare una parte di città senza “carat-
della cultura”. Fu un’occasione unica, tere”, un cosiddetto “non-luogo”.
colta al volo dalle autorità municipali Il programma prevedeva la costruzione
del capoluogo della provincia della di una sala da concerti per 1.300 spet-
Fiandra Occidentale, per cercare di tatori (di cui 700 in platea), un’altra più
“svecchiare” l’immagine stereotipata di piccola da 350 posti e i relativi servizi
una cittadina turistica di stampo forte- atti a far funzionare un complesso del
mente medievale. genere; inoltre, la grande sala/auditorium
Infatti, oltre ai restauri di tipo conserva- doveva essere anche in grado di ospita-
tivo di numerosi edifici importanti della re spettacoli teatrali. A partire da questi
città, furono promosse alcune realizza- aspetti tecnico-funzionali e dalla situa-
zione planimetrica, il progetto si è svi-
paul robbrecht, hilde daem luppato in pianta in un edificio compo-
Auditorio e sala
sito di forma vagamente antropomorfa.
La sua massa scultorea si confronta
senza paura e nessuna timidezza con
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Vista dell’intervento da nord-ovest. In primo piano il volume della sala per musica da camera.
Fronte est e sezione trasversale est-ovest sulla sala per musica da camera. Fronte nord e sezione longitudinale sull’Auditorio.
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Vista da sud-ovest, dai tetti della città. Sullo sfondo la cattedrale cittadina.
Fronte sud e sezione trasversale ovest-est sull’Auditorio. Fronte ovest e sezione trasversale ovest-est sul foyer.
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30°
Dettaglio costruttivo della schermatura in laterizio.
68 6 68
32 16
84
36
voorzijde betonplaat
308
224
38 48 5 36 5 48
17
16 36 16
Nella pagina a fianco:
16 36 16
68
fronte nord, dalla piazza ’t Zand.
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mo visivo per le masse di spettatori corte centrale interamente circondata All’interno del complesso, le finiture
belgi desiderosi di musica di qualità. dai palchi. L’altra sala, quella del- sono prevalentemente in cemento a
Le due sale da concerti, oltre alle rispet- l’Auditorio, esibisce a prima vista una vista, con sapienti intervalli cromatici
tive diverse dimensioni, adottano due forma spigolosa, ma, nello stesso tempo, delle panchine, balaustre, vetri colorati,
differenti organizzazioni dello spazio dinamica e di eccellente soluzione acu- superfici delle porte, ecc.; le finestre
per l’ascolto musicale che si ripercuoto- stica; una sala intima (la distanza massi- sono situate spesso in posizioni “strate-
no sulla composizione generale dell’e- ma tra la scena e il pubblico è di 30 m) giche” e ciò consente di determinare
dificio. La sala per musica da camera (da con la luce naturale proveniente dai una serie di inquadrature ad effetto
sinfonia e jazz) presenta una tipologia a due grandi lucernari. verso la città circostante. ¶
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