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1° Settore – SERVIZIO SOCIALE

PROTOCOLLO
PER LA COSTITUZIONE DELLA
CONSULTA PER LE DISABILITA’

Tra il Comune di Guardiagrele, in persona del Sindaco e Rappresentante Legale con sede in Guardiagrele in
Piazza San Francesco, la Scuola Primaria “M. Della Porta”, in persona del Dirigente Scolastico, avente sede in
Guardiagrele e l’Istituto Omnicomprensivo di Guardiagrele, in persona del Dirigente Scolastico, avente sede in
Guardiagrele
PREMESSO
- che le parti riconoscono la dignità di ogni essere umano come connaturale alla vita ed uguale in ogni persona,
riconoscono i diritti che da tale dignità originano e promuovono lo sviluppo della persona;
- che la risposta alle emergenze sociali richiede un’azione congiunta di tutti i soggetti che operano al servizio della
persona;
- che la qualità della vita di una comunità è legata alla capacità degli “attori sociali” che la abitano di unire le forze
per offrire soluzioni sempre più rispondenti ai bisogni effettivi delle persone garantendo la riservatezza delle
informazioni, la professionalità del servizio e la dignità dei beneficiari;
- che il problema della disabilità è presente nella comunità locale e che questa deve farsi carico di dare risposte non
solo in termini di assistenza nelle forme previste dalla legge ma anche in termini di integrazione delle famiglie e
sostegno alle stesse attraverso il loro coinvolgimento;
- che, infatti, è necessario che le famiglie che vivono problemi di disabilità, si incontrino tra loro e con le Istituzioni,
si confrontino, condividano esperienze, problemi e soluzioni;
- che il comune di Guardiagrele ha da tempo avviato un progetto finalizzato alla costituzione di una “consulta per le
disabilità” nella quale coinvolgere le Istituzioni scolastiche, l’Ente d’ambito sociale e le famiglie interessate al fine di
rendere più concreta l’inclusione sociale delle persone in condizione di disabilità;
- che è stato avviato un confronto con gli attori interessati e, quindi, le parti ritengono utili procedere alla
costituzione della Consulta;

TUTTO CIO’PREMESSO
CONVENGONO QUANTO SEGUE

Articolo 1. Consulta – Le parti come sopra indicate istituiscono una Consulta per le disabilità al fine di acquisire
una maggiore coscienza del problema della disabilità, di promuovere una maggiore partecipazione delle famiglie
interessate al problema e di stimolare una riflessione dell’intera comunità sul tema della disabilità e dell’inclusione
sociale delle persone che vivono questo tipo di svantaggio.
Possono far parte della consulta, mediante la sottoscrizione per accettazione del presente protocollo e previa ratifica
da parte delle parti contraenti nella prima riunione utile, anche singoli cittadini, enti, istituzioni, associazioni, gruppi,
esponenti della cooperazione e del terzo settore in genere, che si impegnino a dare il proprio contributo e a
partecipare alle attività.
La mancata e ingiustificata partecipazione per due incontri consecutivi da parte dei soggetti indicati al precedente
comma, ne comporta l’eslcusione.
Articolo 2. Osservatorio sulla disabilità – Al fine di dare attuazione alle finalità della consulta, le parti come sopra
indicate, tenuto conto delle rispettive competenze legislativamente previste, istituiscono l’osservatorio sulla disabilità
al fine di operare congiuntamente:
a) una verifica dei servizi ai disabili presenti sul territorio;
b) una verifica delle iniziative realizzate dalle parti volte all’integrazione dei disabili e delle loro famiglie nel tessuto
sociale del territorio;
c) la promozione e la conoscenza da parte della comunità locale dei progetti realizzati dalle parti;
d) lo studio di progetti attuati in altri territori al fine di verificarne la replicabilità;
e) lo scambio di informazioni circa le modalità di erogazione dei servizi;
f) lo studio di quanto previsto dall’ordinamento vigente in favore delle categorie di persone sopra indicate;
g) promozione di campagne di sensibilizzazione della comunità;
Ogni anno l’Osservatorio, costituito dai rappresentanti delle parti contraenti, stilano un sintetico rapporto sulle
attività svolte e sulle iniziative intraprese.
L’Osservatorio è presieduto a turno dai rappresentanti dei contraenti o da loro delegati. Il presidente è nominato
senza formalità e con l’accordo unanime dei rappresentanti. Il suo mandato ha durata semestrale. Può essere
nominato presidente, con l’accordo delle parti, anche uno dei soggetti indicati al comma 2 dell’articolo 1.
Delle riunioni diviene redatto un sintetico verbale sottoscritto dai presenti.
Articolo 3. Incontri periodici – Le parti stabiliscono che i loro rappresentanti o loro delegati e gli altri aderenti si
incontreranno con cadenza bimestrale o ogni volta che le stesse lo riterranno necessario al fine di aggiornarsi
reciprocamente sui temi di cui all’articolo 1.
Agli incontri potranno partecipare anche altri enti e istituzioni o gruppi e associazioni o soggetti del terzo settore
(cooperative) operanti sul territorio interessati alla trattazione dei temi oggetto di discussione.
In caso si particolari emergenze o di situazioni particolarmente complesse le parti si incontreranno al fine di
concordare la soluzione da adottare.
Articolo 4. Collaborazione tra istituzioni – Tenuto conto delle competenze delle parti contraenti, il comune di
Guardiagrele (attraverso il servizio sociale), ottenuto anche informalmente il consenso della persona/famiglia
interessata, segnala la presenza di eventuali particolari servizi presenti sul territorio e indirizza la persona o la
famiglia ai servizi medesimi quando dal confronto sia possibile trovare una soluzione al particolare problema
segnalato.
Articolo 6. Nuovi servizi e iniziative – Le parti si daranno reciprocamente immediata informazione circa
eventuali nuovi servizi, iniziative e progetti attivati dalle parti o dai partecipanti alla Consulta o, comunque, da
eventuali altri soggetti esterni che ad esse siano collegati.
Articolo 7. Accordi con altri “attori sociali” – Le parti si impegnano a prendere contatti con associazioniù,
organizzazioni, enti operanti sul territorio o anche al di fuori del comune di Guardiagrele, al fine di promuovere un
confronto su progetti e “buone prassi” che possano supportare l’azione della consulta.
Le parti stabiliscono, inoltre, che si daranno reciproca comunicazione di eventuali accordi con altri attori sociali
della città (ASL, Medici di Medicina Generale, Ospedale, Associazioni di Volontariato, Parrocchie, Istituzioni
Scolastiche, Centri per l’Impiego, Informagiovani, Forze dell’Ordine, Enti di Patronato, Organizzazioni dei
lavoratori, Cooperative Sociali…) finalizzati al miglioramento dei propri servizi e, quindi, della qualità della vita della
persone in situazione di svantaggio sociale anche al fine dell’allargamento della rete di servizi e dello scambio di
conoscenze, esperienze e informazioni.
Articolo 8. Recesso e durata – La parte che intenda recedere dalla convenzione dovrà darne formale
comunicazione all’ altra motivando la propria decisione. Il singolo (persona fisica o giuridica) che intenda recedere
ne dà formale comunicazione al comune che provvede ad informare le altre parti.
La convenzione ha durata di un anno a partire dalla sottoscrizione e sarà rinnovata tacitamente per un ulteriore
periodo di un anno in caso di mancata disdetta di una delle parti.

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