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La Storia Bandita di Gianpiero Perri artistica coinvolgendo popolazioni di questa vicenda epica del mondo
ed Oreste Lo Pomo è il filo narrativo, locali, équipe di artisti di valenza rurale lucano. Un itinerario che
suggestivo e di effetto, su cui si dipana nazionale ed internazionale, e tradotta valorizzi questo immaginario
il grande evento del Cinespettacolo in opera di assoluta qualità e di e che al contempo consenta di
della Grancia. Uno spettacolo straordinario impatto emotivo, anche rivisitare la dimensione sociale,
di teatro popolare e multimediale grazie all’ausilio di tecnologie avanzate culturale e storica della civiltà rurale,
unico in Italia, che ha riscosso e di una vasta gamma di effettispeciali. in un’ottica di sviluppo integrato
e riscuote straordinari consensi di Il Cinespettacolo La Storia Bandita è, capace di coniugare cultura, ambiente,
pubblico e di critica. Realizzato in questa prospettiva, un tassello storia, economia. Sostenitori di tale
nell’ambito del progetto Parco Storico particolarmente pregiato di un disegno processo di valorizzazione del
Rurale ed Ambientale cofinanziato progettuale, a cui molto tiene la territorio, abbiamo inteso riproporre
dall’Unione Europea e dalla Regione Regione Basilicata, fondato sulla questo testo e questo evento, non
Basilicata con il programma valorizzazione di storia, natura solo come riconoscimento istituzionale
Leader II, tale iniziativa contribuisce e cultura del territorio. In particolare “di un lavoro ben fatto”, di un
alla attivazione di un processo di occorre recuperare l’intuizione risultato conseguito, ma anche
sviluppo rurale e culturale mediante originaria che presiedieva tale disegno e soprattutto come esempio di cosa
la valorizzazione della memoria e può, nella realizzazione del Grande è possibile fare e si può fare in terra
storica e dell’identità locale. itinerario del Brigantaggio definire uno di Basilicata per dare concretamente
Una delle pagine più controverse scenario ideale entro cui far vivere la vita ad una progettualità credibile
e maggiormente significative della Grancia ed il suo Parco, potendolo di turismo rurale e culturale di
storia della Basilicata e dell’Italia riconnettere all’area di Avigliano eccellenza.
nascente, il brigantaggio, viene ed ancor di più all’area del
rivisitato in forma spettacolare ed Vulture-Melfese, vero epicentro
Cinespettac
Presentazione
di Gianpiero Perri
Ideatore del Progetto
Nel presentare il testo “La Storia che si alternano sulla scena da ormai cercato di inquadrare le vicende
Bandita” occorre sottolineare che la tre anni per donare quelle emozioni narrate nel contesto storico dell’epoca,
sua fortuna è principalmente dovuta che solo il rappresentare la storia di un e di dar voce ad uomini, aspirazioni,
alla straordinaria circostanza di popolo sa suscitare. Una Storia contrasti, di un periodo cruciale della
costituire il filo narrativo di un evento Bandita appunto, dall’ambivalente storia moderna. Un lettore attento
culturale e spettacolare senza significato di storia di banditi, come ritroverà nella Storia Bandita rinvii e
precedenti in Italia: il Cinespettacolo vorrebbe una certa storiografia con richiami a molteplici autori ed opere tra
della Grancia. riferimento al sanfedismo, alle cui l’autobiografia di Carmine Donatelli
Pagine, dunque, pensate e scritte per insorgenze e al brigantaggio Crocco, il famigerato generale dei
una particolare forma di post-unitario, o forse più briganti, il diario di Josè Borjes, fedele
rappresentazione mutuata dalla celebre verosimilmente negata, rimossa, seguace della causa del trono
Cinescena di Puy du Fou. perché non coerente con una certa e dell’altare venuto in Basilicata con
Un testo destinato a prendere corpo mitologia corrente. Una vicenda, quel- l’intento di porsi a capo del
in centinaia di protagonisti, nella voce la della Basilicata e del Mezzogiorno brigantaggio per orientarlo in senso
di attori ed attrici di fama nazionale d’Italia tra il 1799 ed il 1861, filo-borbonico, alle pagine suggestive
e ad avvalersi di una straordinaria raccontata senza nostalgie o rancori. ed appassionate di Carlo Alianello,
colonna sonora, di suggestivi effetti Un itinerario complesso, a volte con- agli studi di Rodolico, De Jaco,
speciali e di uno scenario naturale di traddittorio, dove le aspirazioni profon- Molfese, De Sivo e dello stesso Pedio,
assoluta forza evocativa. de di un popolo, l’affermazione della per citarne alcuni.
La Storia Bandita nasce dunque propria identità e dignità fanno i conti In tre stagioni La Storia Bandita ha
all’interno di una forma artistica di con movimenti, simboli e vessilli che di registrato oltre 100mila spettatori, e
assoluta qualità, e vive, ed è qui il suo volta in volta se ne fanno interpreti. basta spigolare su Internet per verifi-
carattere forte, grazie al volontariato, Con la guida di un grande storico, carne l’eco e la notorietà. Molto più di
alla passione di uomini e donne, oltre Tommaso Pedio, un opera di teatro popolare e di un
450, e tra essi di interi nuclei familiari, insieme con Oreste Lo Pomo, abbiamo originale forma di spettacolo, da noi
colo della Grancia
Calpestati,
ci Vendicammo
Storia
della Famiglia Crocco
Nella scena la casa della famiglia Minacciosi arrivano due uomini a La Madre
Crocco. Sull’uscio, seduta su una cavallo: Don Vincenzo, il padrone, Chi sei, cosa vuoi? Portatelo via!
sedia di paglia, la madre di Carmine e il suo servo. Cercano il responsabile Via da me questa serpe!
incinta, con una bambina in braccio. dell’uccisione di una cagna.
Accusano uno dei figli di Crocco. Crocco
Maria, E lo aggrediscono. La madre di Rifiutato da mia madre, s’impadronì
Madre di Crocco Crocco, incinta, si scaglia contro di me un impulso smodato, un
Oi ninna nanna, ninna, ninnarella, Don Vincenzo a difesa del figlio... bisogno irrefrenabile di vendetta.
lu lupe s’è magnate la picurella. Colpita con un calcio nel ventre,
Picurella mia, cume faciste, la donna cade a terra semisvenuta. Nel racconto di Crocco il dramma
quanne ‘mocca a lu lupe te vediste. della follia della madre.
Picurella mia, cume farai Coro
quanne ‘mocca lu lupe te vedrai... Maledetta fu la cagna di Don Crocco
Vincenzo, maledetta la cagna del Come incubo notturno il suo volto,
Crocco padrone. Sgozzò un povero coniglio. devastato dalla follia, nelle sue parole
Secondo di cinque figli, Donato, La uccidemmo. E furono odio e dolore. il tormento di un’ossessione.
Rosina, Antonio e Marco i miei
fratelli, vivevamo con quella santa Crocco La Madre
donna di mia madre, bella già nel Innanzi ai miei occhi, occhi di Colpisci, vendicami figlio mio, altri
nome: Maria Gera’ di Santo Mauro bambino, mia madre oltraggiata, non ebbero pietà di noi.
e con mio padre, Francesco Donatelli percossa...Impotente, sentii dalle
Crocco, che vedevamo solo a sera, viscere salire il veleno dell’odio Coro
grondante di sudore e sporco di terra. e nella mente il tarlo del rancore. Colmò la madre pazza la disgrazia.
Stava per venire al mondo il sesto Aveva perduto, ancora in grembo, In casa povertà e mestizia.
figlio quando Iddio o il Diavolo l’ultimo suo figlio, mio fratello, E ancora la sventura non è sazia.
chissà, prese a flagellarci. e con lui per sempre, la ragione.
Sconvolta per sempre è la vita della
famiglia Crocco e con essa quella di
una comunità. La mor te di Don
Vincenzo, per mano ignota, momento
culminante della scena, annuncia nuove
Cinespettacolo
sciagure.
Morte
di Don Vincenzo
Coro
Senza altare e senza incenso nella
polvere giace Don Vincenzo.
L’arresto del padre di Crocco, sospetta- duramente provato di Carmine
to, senza alcuna prova, dell’assassinio di Crocco, a simbolo della condizione di
Don Vincenzo segnerà profondamente una intera comunità che non riesce ad
il destino di quella famiglia, già provata ottenere giustizia.
dalla tragedia che aveva colpito la
della Grancia
madre. La forza della prepotenza sem-
bra non conoscere argini. La storia di
una famiglia assurge, nell’animo così
Arresto
del Padre di Crocco
Folla di donne
e contadini
È innocente. È innocente.
È innocente. Francesco Crocco
è innocente.
Coro di donne
Quando serve un colpevole lo si trova
sempre tra la povera gente.
Cinespettacolo dell
Sulla scena fa la sua comparsa il vecchio la Rivoluzione che, con l’ausilio dell’e-
zio Martino, ultimo riferimento di una sercito francese, darà vita alla breve
famiglia ormai distrutta. È lui a dar voce stagione della Repubblica Napoletana
all’impeto di riscatto, al sentimento di (1799).
ribellione, all’ingiustizia. È lui la voce di
una generazione che ha già tentato la
strada della rivolta, che ha affidato le
proprie speranze alla Rivoluzione; quel-
Zio Martino
Crocco
Chi potrà dimenticare quella triste
sera... lo zio Martino che con voce
roca e ferma, ci svelava il nostro
amaro destino. Ciascuno di noi
doveva provvedere a sé stesso.
La nostra famiglia era finita.
Zio Martino
Non ci posso far niente.
Non doveva finire così.
Bisognerebbe rifare il mondo,
daccapo, o dire a Dio
- tremenda bestemmia - di rifarlo.
Per parte mia c’ho provato...
a vent’anni, quando si vive di
speranza.
Liberté, egalité... siamo uguali,
simmo uguali.
Ciò che è mio è tuo, ciò che è tuo
è mio. Basta con i re, niente più
padroni, pure il padreterno
se ne doveva andare.
Così si cantava, si urlava attorno
all’albero della libertà.
a Grancia
I principi della rivoluzione francese e la conosciuta prima, di un mondo diverso,
rivoluzione napoletana del 1799 ali- radicalmente diverso. Il suo simbolo è
mentano speranze di riscatto sociale. un albero... l’albero della libertà.
Rovesciato il trono, tutto il vecchio
mondo sembra dover cadere. Grandi
sono le ansie e le attese. Per molti è la
promessa di terra, di una libertà mai
Festa dell’Albero
della Libertà
Cinespettacolo
dopo (1806), proprio in nome di quegli
ideali e di quei simboli rivoluzionari nei
quali aveva creduto.
Il Terrore
o della Grancia
storia che prende vita nelle sue accora- accogliere con rinnovato slancio l’appel- l’amarezza per l’ennesima delusione di
te parole e in quelle del suo amico frate, lo del cardinale Ruffo a liberarsi dai fran- un cambiamento che tarda ad arrivare.
padre Rocco, è il continuo e disperato cesi e dai giacobini. Rivive così l’alone
Le Insorgenze
Il Brigante
Crocco
Crocco
(soldato borbonico)
Crocco
(garibaldino)
Era il 1860, abbandonai il re
Borbone per unirmi a Garibaldi.
Riaffiorò la speranza del riscatto,
di pane, di terra finalmente nostra.
Viva Vittorio Emanuele, viva l’Italia.
Vincitore tornai al mio paese.
Ancora una volta nulla era cambiato.
Crocco
(brigante)
Chi comandava era contro di me,
pure il re piemontese.
Di antichi fatti accusato per difendere
la mia libertà mi rifugiai tra i boschi,
in montagna. Ed eccomi brigante,
faccia al sole, tra vette e dirupi
scoscesi, fiumare. Brigante come la
montagna, la nostra mundagna fatta
di uomini e cose.
Crocco
A noi miseri nulla è perdonato.
Fatta era l’Italia, ma non le sue
promesse. Libertà e terra non erano
a noi concesse.
colo della Grancia
Il desiderio di Crocco di sorgere a danno vita ad una lotta disperata. La arriva a mobilitare oltre centomila
nuova vita, di riacquistare la libertà per- Basilicata diventa così teatro di guerra uomini. Alla violenza del nuovo Stato
duta, di ridare onore alla sua famiglia, si di interesse europeo, di qui la presenza corrisponde la feroce resistenza dei
intreccia ormai con le speranze di un di un manipolo di legittimisti francesi e briganti.
intero popolo di riscattarsi, di afferma- spagnoli, tra cui Borjès, accorsi a com-
re la propria dignità, di soddisfare la battere in terre lontane. Bollati come
fame di terra e di libertà. Insorti in briganti, gli insorti sono trattati come
nome dei Borboni i contadini lucani belve da un esercito di repressione che
Crocco
Generale dei Briganti
Folla di briganti
Viva Francesco II! Viva il generale
Crocco!
Più aumenta la repressione più cresce la
rivolta. L’esercito sabaudo mira a far
terra bruciata attorno ai briganti, terro-
rizzando le popolazioni con pene seve-
rissime anche in caso di semplice
Cinespettacolo
sospetto di complicità.
La Repressione
del Brigantaggio
Soldato Borjès
In nome del Generale Pinelli, Venuto da lontano per combattere
chiunque sarà colto con armi di por Dios y el Rey, io José Borjès mi
qualunque specie sarà fucilato ritrovai dove neanche le leggi
immediatamente. Egual pena a chi dell’onore militare esistevano...
spingesse con parole i villani a Trattati come belve, come belve
sollevarsi. Egual pena a chi insultasse reagivamo.
il ritratto del re o lo stemma dei Dappertutto disordine. La miseria
Savoia o la bandiera nazionale. può solo suscitare tumulti non
rivoluzioni.
Crocco Avessi avuto 500 uomini ad
Da gennaio a ottobre 1861, 1428 obbedirmi e già la causa dei Borboni
paesi insorsero. 9.000 persone sarebbe riscattata. Partii pensando di
fucilate. 10.000 feriti, più di 13.000 tornare...
rinchiusi nelle carceri. Pues no es triunfo el nacer grande
70.000 giovani strappati alle famiglie sino solo el saber serlo, ebbene sì,
che videro venir meno braccia preziose non è gloria il nascer grande ma solo
per il lavoro nei campi, costretti il saper esserlo.
a diventare soldati di uno Stato che E come me, per gloria ed onore,
non era il loro. Nuove tasse e gabelle molti valorosi compagni.
e leggi che imponevano il terrore. Non così Crocco ed altri briganti alla
Cresceva la miseria. Esplodeva la ricerca di terra e di un brandello di
rivolta. libertà.
A far precipitare gli eventi il dramma
umano della gelosia. Il brigante Caruso
vede la sua Filomena diventare l’amante
di Crocco. Tradisce i suoi compagni e
guida i soldati del re piemontese in
della Grancia
molte azioni repressive.
I Briganti
Traditi
Coro di donne
Sui briganti e sul loro accampamento
spira il vento del tradimento.
Coro di donne
In nome del padre, del figlio,
e dello spirito santo e così sia.
Caruso ha venduto Crocco
per gelosia.
O Madonna santa, hanno tradito
li briganti.
Fuggite da sta’ terra, avite perso
a guerra.
Piemontesi o Borboni, site mort’
sule vuie cafoni.
Cinespettacolo
Il nuovo potere costituito liquida il
fenomeno del brigantaggio come
vicenda meramente criminale. La sen-
tenza, e non solo quella giudiziaria,
sembra definitivamente emessa... Ma
dinanzi al tribunale della storia Carmine
Donatelli Crocco ed i briganti ripren-
dono la parola.
Il Processo
Destefano Salvatore, Di Bello Canio, Guglielmi Nancy, Guglielmi Rocco Marsico Giada, Martinelli Francesco,
Di Giacomo Michele, Di Lascio Emanuele, Guglielmi Tommaso, Martire Francesco, Martire Tommaso,
Giuseppe, Di Lascio Nicoletta, Iacovino Egidio, Iula Salvatore, Izzo Marturano Caterina, Marturano
Di Lonardo Maria Teresa, Di Nuzzo Augusto, La Torre Carmela, Donato, Marturano Rocco, Masi
Mirko, Di Salvia Angelo, Di Tolla Labalestra Francesco, Labalestra Dina, Masi Giuseppe, Matteo Jessica,
Giulia, Di Trana Pasquale, Didonato Nicola, Labella Giuseppe, Lacapra Mattia Alessandra, Mauro Giovanna,
Gerardo, Didonato Loredana, Raffaella, Lacerenza Michele, Lafica Mauro Maria Pina, Mazzarelli
Dote Daniela, Dote Gerardo, Durante Emanuele, Langone Rosa, Larocca Carmela, Mazzarelli Claudia,
Francesca, Esposito Gianluca, Aldo Vincenzo, Larocca Canio (80), Mazzarelli Mauro, Messina Giovanni,
Esposito Lucia, Esposito Rocco, Larocca Canio (82), Larocca Nicola, Messina Miriam, Messina Monica,
Falconieri Valentina, Fanelli Luigi, Larocca Serafina, Larocca Serafina Messina Rosario, Minchillo Irene,
Fanelli Vito Felice, Famiglietti Caterina, Larocca Valentina, Larocca Miglionico Rocchina, Moles Paolo,
Alessandro, Fasano Maria, Ferrara Vincenzina, Laurita Francesco, Molfese Carmela, Molinari Giovanni,
Fabrizia, Ferrara Giovanni, Filace Laurita Michele, Laurita Paola, Morra Alessandro, Morra Giovanni,
Emidio, Filace Laura Fiore Emiddio, Laurita Rocco, Laurita Stefania, Morra Leonardo, Morrone Valerio,
Fiorentino Rocco, Franco Iole, Furone Laviani Mancinelli Ludovica, Lentini Napolitano Alessandro, Nella
Roberto, Fusco Gaia, Fusco Gerardo, Rosa, Ligrani Gianluca, Ligrani Donato, Nella Rocco, Notargiacomo
Fusco Gina, Fusco Luigi, Fusco Giovanni, Ligrani Giuseppe, Ligrani Daniele, Nuzzaci Leonardo, Olita
Raffaella, Galantucci Michela, Lucilla Rosa, Ligrani Sergio, Lioi Liliana, Onorato Rafal, Orlando
Galgano Valentina, Garramone Michele, Lioi Rosario, Lioy Valeria, Stefania, Ottati Chiara, Pacilio
Ernesto, Garramone Rosanna, Liviani Adelfio, Lo Sasso Marianna, Leonardo, Pacilio Marco, Padano
Garripoli Daniela, Garripoli Patrizia, Logiodice Antonio, Lopomo Alessia, Padano Francesco, Padano
Gerardi Annalisa, Gianfredi Donato, Rosangela, Lorusso Serena, Lordi Mattia, Padula Antonio, Padula
Giannossi Maria Luigia, Giannossi Decio, Loscalzo Alessandro, Macrifugi Armando, Padula Daniele, Palese
Valentina, Giglio Daniele, Giglio Carmela, Macrifugi Maria, Macrifugi Angela, Palladino Paolo, Palorcia
Giulio, Gilio Dapne, Gilio Filippo, Nicodemo, Macrifugi Patrizia, Angelo, Papagni Karim, Parisi
Gilio Giuseppe, Gilio Ludovica, Manchillo Irene, Mancino Antonello, Serena, Pastore Giovanni, Paternoster
Gioiosa Aldo, Giordano Francesca, Mancino Antonio, Mancino Vincenzo, Pecora Giuseppe, Pecora
Giordano Vincenzo, Giorgio Alice, Domenico, Mancino Orazio, Nicola (85), Pecora Nicola (89),
Giorgio Giuseppe, Girelli Germana, Mancino Rosy Mary, Manicone Pecora Nunzio, Pecora Rosa, Pedano
Giuliano Mary, Greco Antonio, Andrea, Manicone Danilo, Manna Caterina, Pedano Rocco, Pellegrino
Greco Enrico, Greco Maurilio, Angelo, Manna Mirko, Manzella Alessandra, Pelliccia Concetta, Perillo
Greco Simona, Grieco Angela, Maria, Marchese Alberto, Marchese Raffaele, Peron Danilo, Perri Adele,
Grieco Anna, Groia Federica, Gabriele, Marchese Marco, Perri Caterina, Perri Alfonso,
Gruosso Ilaria, Gruosso Luciano, Marchitiello Renato, Marcodoppio Pessolano Angelo, Petrullo Donata,
Gruosso Rocco, Gruosso Salvatore, Rosario, Marcogiuseppe Teresa, Pianelli Emiliano, Pianelli Luigi,
Guglielmi Antonio, Guglielmi Donata, Marino Gerardo, Marino Rossella, Pianelli Pancrazio, Piccirillo Gabriele,
colo della Grancia
Piccirillo Germano, Picerno Urciuoli Antonella, Vaccaro Antonio, Per la Croce Rossa:
Fernando, Picerno Fortunato, Pisani Vaccaro Donato, Vaccaro Pina, Coordinatore: Lello Fortunato
Anna Maria, Pisani Caterina, Pisani Vaccaro Rocco, Valerio Maria,
Luca, Pisani Natale Antonio, Podano Valluzzi Rocco, Viggiano Antonio, Coordinamento sanitario:
Alessia, Podano Francesco, Podano Viggiano Armando, Viggiano Franco Casella
Mattia, Porcaro Donatella, Possidente Lorenzo, Vignola Nicola, Vignola
Lucia, Priore Mariano, Restaino Saverio, Vignozzi Simone, Vista Per l’assistenza medica:
Domenico, Rizzo Lorenza, Francesco, Vista Vincenzo, Zaffina Abriola Pubblica Assistenza,
Roberticchio Mirko, Roccanova Piero, Zappacosta Liliana. Croce Rossa Italiana
Valentina, Rofrano Federico,
Romanelli Rocco, Romano Francesco, Per i servizi di sorveglianza
Romeo Antonella, Rondanini Luana, Per le Danze Interpreti e sicurezza:
Rosa Giovanni, Rosati Grazia, Security Service Association,
Rotatori Patrizia, Rubino Antonio, Abbruzzese Carla, Busciolano Coordinamento: Gerardo Libonati
Rufino Marcello, Ruggieri Antonio, Marco, Claps Donato, Calabrese
Ruggieri Giulio, Sabia Antonio, Sabia Saverio, Capriuoli Alessandro, Per gli animali in scena:
Gianluca, Sabia Lucia, Sabia Maria Colucci Rocco, D’Atena Francesco, Cavalieri della Grancia Soc. coop.,
Giovanna, Sabia Maurizio, Sabia D’Anzi Chiara, De Luca Elena, Pantone Andrea, Zottarelli Domenico
Rosanna, Sabia Vito Donato, Sacco Dore Patrizia, Franco Jole, Gallo
Carla, Salbini Rosanna, Salvatore Michele, Garaguso Antonella, Consulenti giuridici:
Vita, Salvia Giovanni, Santangelo Gerardi Annalisa, Giuliano Gabriele, Paolo Galante, Paolo Magnante,
Emma, Santarsiere Luciana, Giugliano Mary, Guglielmi Studio Tonazzi
Santarsiero Anna, Santarsiero Lucia, Tommaso, Guglielmucci Rocco,
Santarsiero Mariangela, Santomauro Lauria Francesca, Laurino Gabriella, Hanno collaborato inoltre:
Michele, Santo Filomena, Santoro Martorano Danila, Miraglia Arturo Agostino, Donatello Caivano,
Antonio, Santrone Rocco, Sarli Alessandra, Morese Maria, Pinto Rosanna Di Nuzzo, Enzo Fasano,
Calace Canio, Sarli Rocco, Sarto Silvano, Sacco Carla, Sansone Maria Elisabetta Ippolito, Maria Teresa
Christian, Sauchella Antonella, Grazia, Scalera Marianna, Vaccaro Lotito, Luigi Mauro, Francesco
Sauchella Raffaele, Scarfiello Mario, Rocco, Vignozzi Simone, Vista Enzo, Onofrio
Scarfiello Rosa, Scapati Alessandra, Vizzuso Giacomo, Vizzuso Sara,
Signorelli Giuseppe, Sileo Maria, Vizzuso Fausta.
Smaldone Pierluigi, Smaldone
Pierpaolo, Spera Nicola, Stanco Iole, Per la realizzazione del sito web:
Sterlicchio Antonella, Tolve Bianca Di Vito, Giuseppe Granieri
Francesca, Tolve Rocco, Traficante
Vito, Traficante Vito Antonio, Per la parte tecnica:
Tramutola Angela, Urciuoli Michela, Dino Grippo, Canio Santarsiero
Progetto Grafico: Target Group