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PROPAGANDA ELETTORALE SUL WEB:

CARO CANDIDATO, RISPETTA LA MIA PRIVACY!

Altro che santini e manifesti: anche in Italia la propaganda politica si sposta sempre più sul Web.
Siti, e-mail e social networks sono ormai diventati un importante strumento per la campagna elettorale ,ma
non sempre i politici (e i loro staff) hanno compreso le peculiarità dei nuovi strumenti e, troppo spesso, la
propaganda elettorale nel cyberspazio assomiglia ad un Far West in cui tutto sembra consentito.
Così non è: le regole ci sono, soprattutto in materia di privacy, e vanno rispettate!

Le regole della propaganda politica on line Innanzitutto, il Garante ricorda come per
Dopo la chiusura delle liste dei candidati alle contattare gli elettori ed inviare loro materiale
elezioni regionali ed amministrative 2010, la di propaganda, partiti, organismi politici,
campagna elettorale è entrata nel vivo: le città, comitati promotori, sostenitori e singoli
come di consueto, si sono riempite di manifesti candidati possono usare senza il consenso dei
di partiti e candidati, radio e televisioni cittadini soltanto i dati contenuti nelle liste
ospitano spot e tribune elettorali. Tuttavia, elettorali detenute dai Comuni, nonché i dati
come ormai accade da qualche anno, la personali di iscritti ed aderenti. Possono essere
propaganda elettorale non è veicolata soltanto usati anche altri elenchi e registri in materia di
attraverso i mezzi tradizionali, come gli enormi elettorato attivo e passivo (es. elenco degli
manifesti 6x3, i volantini, i c.d. “santini” ed il elettori italiani residenti all'estero) ed altre fonti
porta a porta, ma si assiste ad un uso sempre documentali detenute da soggetti pubblici
più massiccio delle nuove tecnologie, che accessibili a chiunque, come gli albi
hanno il vantaggio di raggiungere un elevato professionali (nei limiti in cui lo statuto del
numero di elettori con costi relativamente rispettivo Ordine ne preveda la conoscibilità). I
bassi. titolari di cariche elettive possono utilizzare
L'uso di strumenti quali la posta elettronica o i dati raccolti nel quadro delle relazioni
siti web preparati ad hoc per le competizioni interpersonali da loro avute con cittadini ed
elettorali non rappresentano più una novità e, elettori (ivi compresi, ad esempio, indirizzi di
fin da subito, hanno posto problemi sotto il posta elettronica).
profilo della compatibilità con le norme Al contrario, i dati personali raccolti in quanto
giuridiche vigenti, specialmente in materia di necessari nell'esercizio di attività professionali
privacy; la propaganda politica virtuale, infatti, e d'impresa non sono utilizzabili, da momento
non è completamente libera ma soggiace alle che la finalità di propaganda non è
stesse regole di quella reale. riconducibile agli scopi per i quali i dati sono
E non è casuale che, in prossimità di ogni stati raccolti; di conseguenza, l'imprenditore o
consultazione elettorale, il Garante per la il professionista candidato non potrà utilizzare
protezione dei dati personali adotti appositi la propria rubrica clienti o il proprio elenco
provvedimenti; l'ultimo è stato pubblicato fornitori per inviare materiale elettorale.
qualche settimana fa (precisamente sulla Inoltre, a meno che i dati non siano stati forniti
Gazzetta Ufficiale n. 43 del 22 febbraio 2010) direttamente dall'interessato, è necessario il
e ricalca le regole già previste in un consenso per gli indirizzi raccolti su Internet o
provvedimento generale del 2005 ,ricordando a ricavati da forum e newsgroup: il Garante,
partiti politici e candidati le modalità in base infatti, ha già ripetutamente affermato che
alle quali chi effettua propaganda elettorale l'eventuale reperibilità di un indirizzo sul Web
può utilizzare correttamente i dati personali dei non lo rende per ciò stesso disponibile anche
cittadini (come indirizzo postale, numero di per l'invio di comunicazioni elettroniche non
telefono, e-mail). sollecitate.
La campagna elettorale sui social networks che ogni utente deve curare per i propri dati
Negli ultimi anni, però, gli strumenti personali. Ciò significa, innanzitutto, evitare –
tecnologici a disposizione di candidati e partiti se lo vogliamo – che i nostri profili vengano
si sono evoluti, grazie in particolare all'avvento indicizzati dai motori di ricerca.
del Web 2.0 e dei social networks. Sono Tuttavia, se un candidato riesce a trovarci, la
sempre di più coloro che, capendo l'efficacia di mera richiesta di amicizia non può considerarsi
social media quali Facebook, Twitter o illecita. Una volta diventati amici, il candidato
Friendfeed, hanno iniziato a farne uso come non potrà legittimamente utilizzare senza
vero e proprio veicolo di propaganda elettorale. consenso i dati pubblicati sui profili dei suoi
E così non accade raramente che, in questi amici-elettori (come numeri di telefono ed
periodi di fermento dettato dall'approssimarsi indirizzi di posta elettronica).
delle elezioni, si ricevano inaspettate richieste
di amicizia, la propria bacheca venga riempita Se mi tagghi non vale
da messaggi di propaganda o si venga “taggati” Uno strumento veloce di propaganda elettorale,
in una nota o in una foto di qualche candidato. tanto in voga quanto invasivo, consiste nel
C'è da chiedersi, però, fino a che punto questi “taggare” i propri amici (cioè segnalare la loro
comportamenti possano essere considerati presenza) in fotografie o note pubblicate sul
compatibili con le norme vigenti; infatti, non di profilo del candidato.
rado il modo di usare i social networks da parte Anche qui la domanda fondamentale da porsi è
dei candidati diventa eccessivamente invasivo, se il candidato possa liberamente taggare gli
al pari della posta elettronica indesiderata. amici senza il loro previo consenso in note o
Esistono limiti all'uso di questi strumenti? E' foto a contenuto propagandistico che nessun
lecito taggare gli amici-elettori in un manifesto legame hanno con i soggetti taggati (ad
elettorale? A queste e ad altre simili domande esempio, il simbolo del partito o l'immagine di
ci si sarebbe aspettati di trovare risposta un manifesto).
nell'ultimo provvedimento del Garante Privacy, Sotto questo profilo, può essere utile
ma - al contrario - nel documento innanzi citato rammentare che lo stesso Garante, quando
non c'è riferimento specifico all'uso degli recentemente ha indicato le cautele da adottare
strumenti del Web 2.0 (il provvedimento sui social networks, ha già affermato che
generale richiamato, infatti, risale al 2005). bisogna evitare di inserire immagini in cui
Tuttavia, attraverso la lettura del Codice compaiano anche altre persone che non hanno
Privacy (D.Lgs. n. 196/2003) e dei principi fin prestato il consenso alla pubblicazione.
qui enucleati dall'Autorità Garante, è possibile Tale cautela deve essere seguita con ancor più
provare a tracciare alcune indicazioni per l'uso scrupolo con riferimento ai “tag elettorali” dal
dei social networks a fini di propaganda momento che sono idonei a rivelare le opinioni
elettorale in modo da evitare contestazioni, politiche e l'adesione a partiti e organizzazioni
contenzioso e responsabilità. politiche, che costituiscono dati sensibili ai
sensi dell'art. 4 D. Lgs. n. 196/2003 (Codice
Il candidato vuole diventare mio amico Privacy). Di conseguenza, in assenza di un
Se un partito politico, un comitato elettorale o preventivo consenso, il tag su note o immagini
un candidato decide di seguirci o richiedere la elettorali può essere considerato illecito e
nostra amicizia su un social network in piena lesivo della normativa in materia di
campagna elettorale è altamente probabile che riservatezza dei dati personali.
voglia inviarci messaggi di propaganda
politica. Per evitare questo inconveniente,
assume molta importanza la c.d. “autotutela”,
vale a dire la gestione attenta e consapevole
Il candidato mi scrive propaganda) dal nuovo contatto, bisognerà
Un altro modo di utilizzare i social networks a considerare legittima l’attività del candidato.
fini di propaganda è rappresentato dall'invio di In caso contrario - ed è questa l’opinione di chi
messaggi da parte del politico ai propri scrive - applicando in via analogica i precetti
contatti; ciò può avvenire sia in privato, con la già indicati dal Garante, i messaggi di
trasmissione di comunicazioni dirette (cc.dd. propaganda politica non sollecitati potranno
“DM”), sia attraverso la pubblicazione di essere inviati in DM e bacheche solo previo
messaggi sulla bacheca dei propri contatti. consenso da parte dei propri contatti.
Se tale attività sia legittima o meno è quesito
alquanto complesso, la cui risoluzione passa Avv. Ernesto Belisario
per la corretta definizione del concetto di Avv. Stefano Laguardia
amicizia sui social networks.
Infatti, se pensiamo che accettare una richiesta Studio Legale Belisario
di amicizia implichi il consenso a ricevere ogni
genere di messaggi (anche di pubblicità e

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