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Ecumene

Domeniche della Bibbia


(24 gennaio 2010)
Voi siete
testimoni
di tutto ciò.
(Luca 24, 48)
Salmo 146, 1-2

Alleluia.
Anima mia, loda il Signore.
Io loderò il Signore finché vivrò,
salmeggerò al mio Dio,
finché esisterò.
Dalla liturgia per la Settimana di
preghiera per l’unità dei cristiani 2010
O Dio Padre,
creatore e salvatore,
ti lodiamo per tutte le diverse comunità
che insieme intendono confessare,
in parole e opere,
la loro fede nel tuo Figlio risorto,
che ci dona la vita.
Fa che siamo più uniti
sia nel renderti grazie per la creazione,
sia nel nostro agire insieme
per portare vita.
Salmo 146, 3-4

Non confidate nei prìncipi,


né in alcun figlio d'uomo,
che non può salvare.
Il suo fiato se ne va,
ed egli ritorna alla sua terra;
in quel giorno periscono
i suoi progetti.
O Dio Padre,
che ti sei rivelato a noi nella storia,
ti rendiamo grazie per essere con noi
e per averci donato il tuo Figlio,
che ci ha mostrato il tuo amore
e ha condiviso la tua gloria.
Guida i passi di tutti coloro che
testimoniano l’evangelo
nell’ascolto attento e paziente
delle culture e della storia dei popoli.
Salmo 146, 5-7
Beato colui che ha per aiuto
il Dio di Giacobbe
e la cui speranza
è nel Signore, suo Dio,
che ha fatto il cielo e la terra,
il mare e tutto ciò ch’è in essi;
che mantiene la fedeltà in eterno,
che rende giustizia agli oppressi,
che dà il cibo agli affamati.
O Dio Padre
che non ci abbandoni mai,
ti ringraziamo
per l’esperienza del Cristo risorto
fatta dai due discepoli di Emmaus.
Concedi anche a noi di percepire
la presenza del tuo Figlio risorto.
Apri la nostra mente
e riscalda i nostri cuori
affinché possiamo rendere testimonianza
alla tua presenza viva,
nella potenza della risurrezione del tuo
Figlio.
Salmo 146, 8-9

Il Signore libera i prigionieri,


il Signore apre gli occhi ai ciechi,
il Signore rialza gli oppressi,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri,
sostenta l'orfano
e la vedova,
ma sconvolge la via degli empi.
O Dio Padre
da cui proviene ogni dono perfetto,
ti rendiamo grazie
perché dall’inizio dei tempi,
e di generazione in generazione,
non hai mai cessato di suscitare
quella “grande folla di testimoni”
che hanno trasmesso
la fede degli apostoli.
Ti preghiamo affinché possiamo
rimanere costanti in questa fede
che abbiamo abbracciato
e trovare nuove strade
per diffondere l’evangelo.
Salmo 146, 10

Il Signore regna per sempre;


il tuo Dio, o Sion,
regna per ogni età.
Alleluia.
O Dio Padre compassionevole,
ti ringraziamo
perché hai riconciliato ilmondo
attraverso la croce di tuo Figlio.
Accresci la nostra fede,
perché,insieme a Cristo
e seguendo il suo esempio,
possiamo dare alle nostre chiese
la forza per sostenere efficacemente
le persone
nella loro vita, sofferenza e morte.
INNO 131
Sol Cristo è della chiesa
la base, il Fondator;
fa ch’essa resti illesa
dal male e dall’error.
Dal cielo in terra venne
e sposa sua la fé,
e nel suo amor perenne
la vita per lei dié.
Gli eletti d’ogni gente,
la Chiesa del Signor
unisce in una mente,
in uno stesso cuor.
Ché un Padre solo adora,
l’Eterno Iddio del ciel,
un Salvatore implora
e segue un sol Vangel.
Perseguitata, oppressa
dai reprobi talor,
no, l’opra sua non cessa
la Chiesa del Signor!
E nei trionfi avanza
d’amore e di pietà:
chi ha solo in Dio speranza
confuso mai sarà!
Carolyn Smith, Santo spirito di libertà
(Settimana preghiera unità dei cristiani 2010)
Spirito Santo di libertà,
quando il povero chiede
la condivisione dell’abbondanza
e la fine dell’ingiustizia,
e la Chiesa implora l’unità,
fa che vediamo questi due desideri
come trame vitali di un unico arazzo;
affina la nostra intelligenza
e la nostra immaginazione,
per tesserle insieme, sulle orme di Gesù,
per la vita del mondo e la gloria di Dio!
Lindsey Sanderson, Cristo risorto
(Settimana preghiera unità dei cristiani 2010)
O Cristo risorto,
che hai camminato con i due pellegrini di Emmaus,
accompagna anche noi
nel nostro percorso di fede.
Donaci la compassione di ascoltare le storie
di quanti incontriamo nel nostro cammino;
donaci la pazienza di spiegare
anche ciò che potrebbe essere ovvio,
e il coraggio di renderci anche vulnerabili,
affinché gli altri possano incontrare te in noi,
e noi possiamo riscoprire te in loro. Amen.
Aspetto un mondo nuovo
Credo in Dio Padre.
Credo che ha creato il mondo per gli esseri umani.
Credo che ha creato tutto
con la stessa gioia e la stessa meraviglia.
Credo in Gesù Cristo, il Figlio di Dio.
E’ venuto tra noi e per noi.
E’ vissuto come noi, ma fino in fondo ha vissuto
la verità, l’amore e il dono.
Credo nello Spirito Santo,
attraverso cui il mondo riceve la vita e l’amore,
e che rende possibile
ogni giustizia e ogni speranza.
Credo che non siamo degli individui isolati,
ma un popolo, il popolo di Dio,
la sua chiesa, segno di unità e di amore,
segno della presenza
e della tenerezza di Dio.
Credo che il mondo è già salvato,
che il male è già vinto,
che l’essere umano è già rinnovato,
ma so che questa risurrezione
deve avvenire ogni giorno,
fino a che Gesù torni e ci renda simili a lui.
E’ per questo che aspetto un mondo nuovo.
Signore, che il tuo Regno venga. Amen.
Luca 24, 44-49
Poi disse loro: «Queste sono le cose che io vi dicevo
quand'ero ancora con voi: che si dovevano compiere tutte le
cose scritte di me nella legge di Mosè, nei profeti e nei
Salmi». Allora aprì loro la mente per capire le Scritture e
disse loro: «Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e
sarebbe risorto dai morti il terzo giorno, e che nel suo
nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei
peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. Voi
siete testimoni di queste cose. Ed ecco io mando su di voi
quello che il Padre mio ha promesso».
INNO 109
Cristo è risorto! Alleluia!
Della morte il dardo più poter non ha.
Salga in lieto accento
l’inno trionfal!
L’immolato Agnello
ha sconfitto il mal.
Cristo è risorto! Alleluia!
Della morte il dardo più poter non ha.
Egli è il Vivente e per ogni età
sul creato intero Egli regnerà.
D’un sol cuor, festanti,
popol del Signor,
proclamiamo al mondo
“Cristo è vincitor!”.
Egli è il Vivente e per ogni età
sul creato intero Egli regnerà.
Gloria a Te, gloria, nostro Redentor;
a Te la vittoria, o Liberator!
L’infernal potere
più non temerem;
Tu sei la salvezza,
con Te vincerem.
Gloria a Te, gloria, nostro Redentor;
a Te la vittoria, o Liberator!
Primo Levi, Se questo è un uomo
In questo mondo scosso ogni giorno più profondamente dai fremiti
della fine vicina, fra nuovi terrori e speranze e intervalli di
schiavitù esacerbata, mi accadde di incontrare Lorenzo…In termini
concreti, essa si riduce a poca cosa: un operaio civile italiano mi
portò un pezzo di pane e gli avanzi del suo rancio ogni giorno per
sei mesi; mi donò una maglia piena di toppe; scrisse per me in Italia
una cartolina, e mi fece avere la risposta. Per tutto questo non
chiese né accettò alcun compenso, perché era buono e semplice, e
non pensava che si dovesse fare il bene per un compenso…
Infatti, noi per i civili siamo gli intoccabili. I
civili, più o meno esplicitamente, e con tutte le
sfumature che stanno fra il disprezzo e la
commiserazione, pensano che, per essere stati
condannati a questa nostra vita, per essere
ridotti a questa nostra condizione, noi
dobbiamo esserci macchiati di una qualche
misteriosa gravissima colpa…Ora, tra me e
Lorenzo, non accadde nulla di tutto questo…
…io credo che proprio a Lorenzo debbo di essere
vivo oggi; e non tanto per il suo aiuto materiale,
quanto per avermi costantemente rammentato, con
la sua presenza, con il suo modo così piano e facile di
essere buono, che ancora esisteva un mondo giusto al
di fuori del nostro, qualcosa e qualcuno di ancora
puro e intero, di non corrotto e non selvaggio,
estraneo all’odio e alla paura; qualcosa di assai mal
definibile, una remota possibilità di bene, per cui
tuttavia metteva conto di conservarsi.
I personaggi di queste pagine non sono
uomini. La loro umanità è sepolta, o essi stessi
l’hanno sepolta, sotto l’offesa subita o inflitta
altrui…Ma Lorenzo era un uomo; la sua
umanità era pura e incontaminata; egli era al
di fuori di questo mondo di negazione. Grazie
a Lorenzo mi è accaduto di non dimenticare
di essere io stesso un uomo.
Settimana preghiera unità dei cristiani 2010

O Dio Padre,
da dove siamo guidaci verso
dove tu vuoi che andiamo;
rendici non solo
semplici custodi di un’eredità,
ma segni vivi del tuo Regno che viene;
infiammaci di passione
per la giustizia e la pace fra i popoli;
donaci la fede, la speranza e l’amore
che incarnano l’evangelo;
e per la potenza dello Spirito Santo,
rendici una cosa sola.
Perché il mondo creda,
perché il tuo nome sia intronizzato
tra le nazioni,
perché la tua Chiesa sia davvero il tuo Corpo,
noi rinnoviamo il nostro impegno
ad amarti, servirti, seguirti
come pellegrini, e non come stranieri.
Il Signore che ha vinto
le tenebre con la luce
vi doni la pace.
Il Signore che ha vinto
la morte con la vita
vi doni la pace.
Il Signore che ha vinto
la solitudine con l’amore
vi doni la pace. Amen

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