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ANDREA BERRETTA
CREATIVE DIRECTOR
INDEX
54. credits
56. translations
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ISSUE 10 / 19
ISSUE 10 / 21
22 / ISSUE 10
ISSUE 10 / 23
by www.typojungle.net
Happycentro nasce nel
1998 nella romantica
città di Romeo e Giulietta,
Verona.
L’approccio al design è
sempre guidato da una
forte passione e attenta
ricerca di stile sia per pic-
coli che grandi progetti di
comunicazione.
Lo studio negli anni lavora
al fianco di diversi clienti,
piccole e grosse agenzie sia
in ambito italiano che inter-
nazionale.
Il vero punto di forza nei
progetti di Happycentro è
PAPER OBJECTS
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WE ARE READY
www.happycentro.it
MOZAMBIQUE
26 / ISSUE 10
CRASH BLOSSOMS
HAPPY HORN
ISSUE 10 / 27
SÈRIE MUSIQUE / UNDER ARREST
28 / ISSUE 10
SÈRIE MUSIQUE / LARYTTA
www.comedebouchony.com
ISSUE 10 / 29
PÌC MY PIC / PAOLO PAGANI
Quanti anni hai, da dove vieni e dove vai...
47, dal paese alla città, ora con la mia nuova
iniziativa online (www.diggermag.com) giro
molto a caccia di artisti un pò ovunque.
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lo svolgimento di questo approccio che
è spesso mutevole nello stile. In questo
periodo con i miei servizi per Digger Mag
mi sento molto surreal-minimal-ideal-
futuristic-impressionante.
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Come ci siamo conosciuti, ti ricor- Inoltre gestivo il marchio di abbiglia-
di? Ti vedevo spesso su internet (caz- mento che distribuivamo a Parigi da
zo sei ovunque), blog, Facebook… Colette, a Tokyo, Londra, N.Y… è sta-
allora un giorno ti ho scritto o telefo- ta una bella esperienza. LovDurden è
nato, non ricordo bene, e ti ho chiesto stata la prima galleria d’arte a pro-
di fare delle foto. Da allora siamo di- porre artisti “street” in italia, abbiamo
ventati amici. fatto da apripista a molte situazioni
che sono seguite.
Prima di fare il fotografo hai creato
LovDurden, raccontaci. La fotografia è sempre stata una
Principalmente ero l’art director del passione oppure la vera passione è
concept-store LovDurden. Mi occupa- un altra?
vo della programmazione della galle- Già da piccolo mi divertivo, da poco ho
ria, cominciai con un’installazione di ritrovato delle Polaroid che scattavo a
Blu, poi ho portato i ragazzi di Surface mia mamma, alcune veramente belle;
To Air, anche loro con un‘installazione lei in costume maculato, con cappel-
grandiosa (una Lamborghini schianta- lo di paglia enorme, seduta su quelle
ta su una colonna della galleria). sedie di bambù che andavano tanto
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ISSUE
negli anni ‘70. All’epoca aveva
25/26 anni era molto figa. Ho
avuto la fortuna di avere sempre
macchine fotografiche in casa,
mio padre amava molto la foto-
grafia.
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Ciao Ragazzi, innanzitutto benvenuti sce questa idea?
su Pìcame. Anche se siete delle nostre J+ vuole essere prima di tutto una visio-
vecchie conoscenze (Il Fluo party di ne, una ricerca appassionata e sincera di
Padova al quale abbiamo partecipato uno stile che trova le sue radici negli anni
assieme a Diesel e Moroso) presenta- a cavallo tra il 1968 e il 1970, un’epoca
tevi brevemente ai nostri lettori. dove trovano posto, riprendendo le paro-
J+ nasce nel novembre 2008 dai fonda- le di Gregory Corso, “qualunque uomo o
tori Alessandro Martire e Andrea Toller donna che rompa il sentiero stabilito per
che hanno dato vita ad un collettivo di seguire il sentiero destinato”. La Beat Ge-
design la cui filosofia progettuale ha cre- neration incarna tutta una serie di valori
ato un brand attraverso il quale far fluire che, in un tempo di illusioni come il no-
pensieri e passioni, legate non ad un sin- stro, rappresentano una contaminazione
golo prodotto ma ad un sistema. ideale per creare un prodotto, o meglio,
J+ crede nella forza delle persone ed è un sistema di prodotti slegati dagli sche-
aperto a stimoli che vengano da tutto il mi commerciali attuali. La nostra idea è
Mondo e che trasformino l’identità del una visione alternativa dell’oggi.
brand in un “social manifesto”. Niente è stato creato per la funzione del
prodotto in sé, quanto per sviluppare un
Il mondo della beat generation e del- sistema (prodotto, packaging, comunica-
la musica. 3 grandi miti della musica, zione, web). Si è inoltre data un'attenzio-
John Lennon, Jimi Hendrix e Janis Jo- ne reale ai materiali, non per un fatto mo-
plin come fonte di ispirazione per la rale ma per una reale esigenza di questo
vostra prima collezione. Da cosa na- tempo.
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La produzione di un occhiale unbran- Vogliamo che la gente sia rilassata quan-
ded in un mercato come quello Italia- do compra un nostro prodotto. Producia-
no saturo di marche è una bella sfida. mo tutto in Italia da Aziende riconosciute
A che pubblico vi rivolgete? nel settore tra le migliori in Europa per
Non ci piace far rientrare J+ all’interno industrializzazione e artigianalità ed i no-
di definizioni proprie del marketing. Certo stri prodotti sono limited edition.
l’occhiale è stato studiato in modo tale Il prezzo è accessibile, coerentemente
che i dettagli (dall’intarsio passante allo con il nostro spirito, anche se pensiamo
studio sul packaging ecosostenibile) sia- che la selezione la faccia il prodotto e
no apprezzati da un pubblico attento e non il prezzo.
sensibile al mondo della progettazione, C’è chi è attratto dal prodotto, chi dal-
ma crediamo che J+ abbia un DNA con- la comunicazione dal sapore food del
tagioso e trasversale a più pubblici di ri- packaging, chi dalla pezzuola ergonomi-
ferimento. ca; J+ è un cocktail che ad ogni sorso
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lascia in bocca un sapore diverso e con- alla gente, nelle piazze e nei luoghi di in-
quista sempre più persone anche molto contro delle città o in concomitanza con
diverse tra di loro per passioni e stili di eventi di grande rilievo quali il Salone
vita. del Mobile di Milano o la Mostra del Ci-
nema di Venezia. Quando presentiamo le
Jplus non è solo un prodotto ma un collezioni, prima ancora che ai negozi o
mondo di energia, musica che in- ai distributori, le presentiamo alla gente.
contra il suo pubblico in occasioni di Non vogliamo avere filtri o condiziona-
eventi, feste, party. Insomma vi piace menti.
divertirvi. Quali sono i prossimi ap- Per il futuro prossimo saremo sicura-
puntamenti? mente al Fuori Salone 2010 per la nostra
Il nostro prodotto è pensato per uscire nuova collezione ispirata al mondo del
dalle logiche distributive odierne, quin- cinema e vi assicuriamo fin da ora che
di abbiamo pensato di portarlo in mezzo non lo faremo in modo ordinario.
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www.helpineedhelp.com www.hafsteinnjuliusson.com
www.beverlyhsu.com www.diesel.com/be-stupid
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www.bookcoverarchive.com
eria sperimentale, del designer The Book Cover Archive è un fantastica riserva on-line delle
. Monili da portare con cura af- migliori copertine nonchè dei migliori designers. Come non ba-
eme a chi li indossa. stasse, è anche un blog. Cosa si può desiderare di più?
www.youworkforthem.com
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CONTAMINATION / THE KNIFE
TOMORROW IN A YEAR
1 Marzo 2010 è la data di uscita prevista per il
nuovo album dei The Knife, in versione doppio
CD. Il duo svedese è reduce dall’esperienza te-
atrale con la compagnia danese “Hotel Pro For-
ma”.
Tomorrow in a year è la registrazione in studio
delle musiche composte per l’opera omonima
ispirata a Darwin e al suo libro “L’origine delle
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specie”. Il primo singolo estratto è “Co- Mai prima d’ora i The Knife si erano con-
louring of Pigeons”, un brano non sicu- frontati con il mondo della lirica e del
ramente categorizzabile nel target “easy melodramma, una ritmica ben diversa
listening”, ma che dimostra quanto i fra- dal singolo synth “We share our mother’s
telli di Stoccolma si dedichino alle nuove health” del 2006, ma è proprio la capa-
sperimentazioni musicali. Lo stesso Olof cità di rinnovarsi e confrontarsi con altre
Dreijer ha dichiarato di aver trascorso del atmosfere musicali che ci permette di
tempo in Amazzonia alla ricerca di nuovi apprezzare il loro talento e arricchisce la
suoni. loro carriera di artisti.
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*
I The Knife sono un gruppo
elettropop formato da Olof
Dreijer e Karin Dreijer Anders-
son, fratello e sorella nativi di
Stoccolma.
stare contro lo strapotere de-
gli uomini nell’industria musi-
cale. Olof nel frattempo, sotto
lo pseudonimo DJ Coolof, si
guadagna una certa notorietà
Allergici alla notorietà (si fan- suonando nei più importanti
no fotografare quasi sempre club europei.
mascherati) ed estranei alle La loro fama cresce ulterior-
logiche dello showbiz, inizia- mente nel corso del 2005
no a fare musica nel 1999, grazie alla fortunata cover in
guadagnandosi già con il pri- versione acustica di uno dei
mo album, l’omonimo “The loro pezzi, “Heartbeats”, re-
Knife” (2001), un coro di con- alizzata dal songwriter sve-
sensi favorevoli da parte delle dese José González. Sempre
critica e un buon riscontro tra nello stesso anno Karin pre-
il pubblico. sta la sua voce al singolo dei
Il loro modo del tutto origina- Röyksopp “What Else Is The-
le di mescolare elettronica e re?”, altra hit che scala le
pop, synth e atmosfere not- classifiche.
turne e glaciali, sempre in bi- L’attesissimo ritorno del duo
lico tra sperimentalismo colto arriva a inizio 2006 con la
e melodia, non ci mette molto pubblicazione dell’album “Si-
a farli diventare delle star di lent Shout”: più cupo e meno
culto in madrepatria, nono- diretto di “Deep Cuts”, non
stante non si esibiscano mai tarda a riscuotere anch’esso
dal vivo. Con il secondo al- critiche entusiastiche, po-
bum, “Deep Cuts”, un lavoro nendoli definitivamente come
più marcatamente house ma una delle realtà più apprezza-
ugualmente osannato dalla te all’interno della scena elet-
critica, il duo si aggiudica un tronica di questo inizio mil-
Grammis (la versione svede- lennio. I The Knife decidono
se dei Grammy Award) come d’intraprendere il loro primo
miglior gruppo pop nel 2003, tour in carriera, che dalla na-
ma manda a ritirare il premio tia Svezia approda nel resto
due rappresentanti del grup- d’Europa.
po artistico Unfucked Pussys
travestite da gorilla per prote- www.theknife.net
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PÌCAME MAG ISSUE #9
FEB/MAR 2010
FREE
CREATIVE DIRECTOR
ANDREA BERRETTA
info@picamemag.com
EDITOR
ALBERTO FERRARI
web@picamemag.com
PR
MICHELA BADO
press@picamemag.com
MARKETING
FABIO PERUGINI
brand@picamemag.com
COLUMNS
AROUND YOU / ELEONORA CARISI
CONTAMINATION / ALBERTO FERRARI
DESIGN CANDIES / MICHELA BADO
ILLUSTRATION / ANDREA BERRETTA - ROBERTA ZETA
MUMBLE MUMBLE / ANDREA BERRETTA - ROBERTA ZETA
PÌC MY PIC / ANDREA BERRETTA - GIOVANNI BARBERIS
TYPE AREA / STEFANO BUFFONI - BEPPE ZIZZA
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