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Periodico di informazione, attualità e cultura musicale a cura del Saint Louis College of Music
Ha scosso gli animi e le coscienze con la sua, Il mendicante è Marco Alemanno. È anche
di Romina Ciuffa se così vogliamo definirla, «trilogia del corpo». l’autore dell’opera, ed entra in scena qui.
Body Attack (2005), che è corpo che attacca, Incontra il direttore del teatro: «Vedi, - gli dice
Chiedo a Luca proiettato verso l’esteriorità; Underskin (2006), - siamo degli attori, non grandi cantanti, gente
Pietropaoli, che suona ricerca interiore che serpeggia sot- abituata a tutto: dire bugie, pisciare nei lavandi-
tromba, flicorno, cor- topelle; Body&Eros (2007), ni, capisci? Il Teatro Comunale non fa per noi,
netto e altre cose, come indagine del rapporto molto meglio il Duse».
fa. Insomma, sono anni con l’Eros, croce e Comincia così la
che lo incontro e ogni volta lo vedo su uno delizia, demone del- Beggar’s Opera di
diverso. Mi sono chiesta se non fosse un’inde- l’umanità del III millen- Lucio Dalla.
cisione la sua, finché non l’ho trovato fra i nio, per cogliere intuizio- Il mendicante spiega
membri della Fonderia. Allora ho capito. ne, sensualità, ricerca al pubblico perché lo
Fondere quello che c’è, gli strumenti e le della libertà interiore e spettacolo va in scena
sonorità, e fondersi. La Fonderia nasce nel dell’equilibrio con il nel secondo teatro di
dicembre del 1994 come un progetto dedicato dionisiaco. Bologna: si tratta di una
all’improvvisazione e alla contaminazione di Ismael Ivo ha ana- commedia satirica, una
suoni e generi. Sono Emanuele Bultrini (chitar- lizzato, scavato, posto storia popolare nata da
re), Stefano Vicarelli (piano, synth), Federico domande sin dall’ini- arie popolari, «non è per
Nespola (batteria) e lui, Luca Pietropaoli (trom- zio della sua carriera di gente impellicciata da
ba), affiancati dal basso di Claudio Mosconi. direttore del Festival di Comunale». E di opera
Hanno pubblicato il secondo album Re>>Enter Danza della Biennale di Venezia, in senso stretto infatti
dopo il disco d’esordio Fonderia. (...) concentrando l’interesse (...) non si tratta. (...)
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pop&rock
Editore
STEFANO MASTRUZZI
Direttore Responsabile
SALVATORE MASTRUZZI
Direttore
ROMINA CIUFFA
Redazione
Romina CIUFFA beyond@musicin.eu
Flavio FABBRI classica@musicin.eu
Rossella GAUDENZI jazzblues@musicin.eu
Valentina GIOSA poprock@musicin.eu
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Corinna NICOLINI edge@musicin.eu
Progetto grafico
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Logo Caterina MONTI
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Via del Boschetto,106 - 00184 Roma
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Mail redazione@musicin.eu AAA AUTORI CERCASI
Marketing e Pubblicità Artisti al seguito di uomini sotto elezione, tanto una mano lava l’altra,
Mail marketing@musicin.eu cantanti la cui vena creativa, se mai esistita, si è trasformata in un capillare;
e un gran bisogno di menti brillanti che non siano in debito né con la politica né con la televisione
Tipografia
Litografica Iride Srl
Via della Bufalotta, 224 - Roma Da poco concluso il Festival di Sanremo, chissà se questo duo vincito- mozzarella. L’artista dovrebbe essere per natura dinamicamente avverso
re farà strada o se seguirà la parabola discendente dei Jalisse, che tuttora alle logiche di palazzo, libero, nel pensiero e nella creazione, non dovreb-
Contributi imperversano per le sagre di paese proponendo dal 1997 la loro toccante be chiedere mai, come l’uomo della Mennen. Diffido di tutti i cantanti
Lorenzo Bertini, Nicola Cirillo, “Fiumi di parole”. Recentemente è stata anche tradotta in spagnolo; in che sostengono l’una o l’altra parte, ne ho conosciuti tanti e tanti relativi
Giosetta Ciuffa, Stefano Cuzzocrea, undici anni non sono ancora riusciti a scrivere un’altra canzone? Anche retroscena da poter assicurare che c’è molta poca nobiltà in queste sim-
Sara Di Francesca, Francesca Di Macco, Miguel Bosè ha svolto un’operazione di restyling della sua “Se non torni” boliche simbiosi di ideali, la mano sul cuore in pubblico sì, ma per sag-
Matteo Grandi, Adriano Mazzoletti, riproponendola in spagnolo con un arrangiamento freschissimo, in pieno giare il portafoglio. E allora, vota Apicella al Quirinale.
Paolo Romano, Maria Luisa Tagariello, stile anni Novanta. Sinceramente non ho capito se si tratti della stessa Stefano Mastruzzi
Ersilia Verlinghieri, Eugenio Vicedomini canzone o di un’altra che plagia se stessa, in tutti e due i casi non ne sen-
tivamo il bisogno.Verrebbe da pensare che non ci siano più gli autori,
Anno II n. 5 quelli che scrivono testi e musica di professione. Come d’altronde viene
Aprile-Maggio 2008
da pensare che non esistano più i cantanti e i musicisti di professione. In
Registrazione presso il Tribunale di Roma Italia siamo abituati ai dilettanti, che ci provano, che si sfidano, quelli che
n. 349 del 20 luglio 2007 non sanno fare nulla ma magari nessuno se ne accorge.
E poi c’è la politica italiana, che per molti artisti rappresenta la tavola
per mantenersi sulla cresta dell’onda, di quelle di Ostia però, alte poco
più di quaranta centimetri. Ogni politico ha il suo testimonial in queste
elezioni e saprà (leggi dovrà) ringraziarlo a dovere in caso di esito posi-
STEFANO tivo. Ma davvero c’è qualcuno che voterebbe Mastella solo perché
MASTRUZZI appoggiato dal proprio cantante preferito? Se così fosse, allora ci meritia-
EDITORE mo Simona Ventura, Morgan, l’immondizia campana e la diossina nella
JAZZ
& blues Music In Aprile Maggio 2008
McCOY TYNER di Adriano Mazzoletti Avevo già incontrato Bill Evans al festival di Pescara nove anni prima.
a cura di ROSSELLA GAUDENZI
Anzi lo avevo conosciuto molto bene perché fui io a presentare le prime edizioni di quel festival. Ero assai curioso
di incontrare McCoy e conoscerlo personalmente. Lo trovai schivo, di poche parole, ma gentile e a volte ingenuo.
soli trentacinque anni. L’unico nome che non fu, con Bill Evans, il pianista più ammirato ed Insomma tre giorni di grande jazz. Ma le due
avevo mai sentito era quello del pianista imitato in ogni parte del mondo. Quando poi nel esibizioni di McCoy, la prima a Villalago, la
McCoy Tyner. Ammetto che mi lasciò abba- 1962 e 1963 McCoy incise per Impulse i primi seconda a Castiglion del Lago (Umbria Jazz era
stanza indifferente. dischi a suo nome, fu la consacrazione. ancora itinerante), fu però una delusione. Avevo
Suonava alla Bud Powell, ma quale distanza Le sue versioni di Blue Monk, Round About nelle orecchie le straordinarie incisioni con
dal genio di uno dei creatori del bop! In uno dei Midnight e l’ellingtoniano Satin Doll dimostra- Coltrane, quelle in trio con Lex Humphries e
brani inciso con il Jazztet, il celebre Avalon lan- vano una inventiva melodica ed una chiarezza di Steve Davis, fra cui lo stupendo Nights of
ciato nel 1920 dal cantante blackface Al Jolson, idee assolutamente innovative. Parlando di lui Ballads and Blues per Impulse e le altre per
protagonista del primo film sonoro, il suo asso- John Coltrane si espresse in termini altamente Blue Note, fra cui Asante, Song for My Lady,
lo a tempo veloce, pur eseguito con una tecnica elogiativi: «McCoy possiede un suono persona- Atlantis, Trident.
assolutamente brillante, appariva ritmicamente le. Grazie poi ai frammenti di modo che usa e A distanza di trent’anni non ricordo se la delu-
scorretto ed inconcludente. della maniera in cui li dispone, questo suono è sione fosse dovuta al confronto con Bill Evans
Fatto ancor più evidente se messo a confron- molto più brillante di quanto ci si potrebbe che si era esibito accompagnato da Mark Johnson
to con il successivo di Curtis Fuller assoluta- aspettare dai tipi di accordi che suona». e da un sensazionale Philly Jo Jones e che a
ochi sanno che il suo nome musulmano è mente perfetto nella sua precisione. Perciò Fino al 1978 i miei rapporti con McCoy si Villalago aveva suonato prima di McCoy, oppure
P Sulaimon Saud, ma è risaputo che McCoy
è nato a Philadelphia e che a dicembre festegge-
avevo in un certo senso archiviato il nome di
questo giovane pianista fra i tanti che quasi
limitavano all’ascolto delle sue incisioni. Poi
mercoledì 19 luglio ebbi la possibilità di assi-
al gruppo che aveva portato in tournée che com-
prendeva, con l’esclusione di George Adams,
rà il suo ottantesimo compleanno. La prima giornalmente apparivano nelle cronache del stere ad un suo concerto a Villalago di Terni musicisti di scarso rilievo, fra cui il percussioni-
volta che ascoltai una sua incisione doveva jazz. Grande fu la mia sorpresa quando pochi nell’ambito di Umbria Jazz, la stessa sera in cui sta Guilherme Franco che non seppe inserirsi con
essere il 1960 o giù di lì. Mi erano giunti dagli mesi dopo giunsero, sempre dagli Stati Uniti, suonò anche il trio di Bill Evans con Lee intelligenza e sensibilità nell’atmosfera creata
Stati Uniti un paio di dischi appena pubblicati. altri dischi pubblicati a nome di John Coltrane. Konitz. Serata indimenticabile per la presenza dalla musica di quel pianista che malgrado tutto
Il primo era del sestetto del trombonista Stentavo a credere che il pianista di quel dei due pianisti più importanti e significativi dimostrava sempre la sua genialità.
Curtis Fuller, un musicista che apprezzavo quartetto fosse lo stesso McCoy Tyner che mi dell’epoca. Avevo già incontrato Bill Evans al Negli anni successivi ebbi molte altre volte
molto. Il secondo era stato inciso dal celebre aveva in parte deluso nelle incisioni di poche festival di Pescara nove anni prima. l’occasione di incontrarlo ed ascoltarlo in
Jazztet di Art Farmer e Benny Golson, il sasso- settimane prima. Con il sassofonista, lo stile del Anzi lo avevo conosciuto molto bene perché condizioni assolutamente migliori. Partecipò
fonista che aveva suonato fino a poco tempo ventiduenne McCoy Tyner si era completamen- fui io a presentare le prime edizioni di quel anche a qualche mia trasmissione.
prima con i Jazz Messengers di Art Blakey. te trasformato. festival. Ero assai curioso di incontrare McCoy Soprattutto a Radiouno Jazz Serata che
Debbo dire che quelle incisioni non mi diede- Non più le lunghe linee «alla Bud Powell», e conoscerlo personalmente. Lo trovai schivo, ancor oggi rimane uno dei programmi radio-
ro grandi emozioni. Jazz canonico nella linea di ma raddoppi di ottave, combinazioni di accordi di poche parole, ma gentile e a volte ingenuo. fonici culto e non solo della radio italiana.
quanto si stava all’epoca facendo a Detroit e nuovi, inusitati e di grande effetto sonoro. Quell’edizione di Umbria Jazz era decisamente La sua disponibilità di esibirsi nel corso di
Philadelphia, ma nulla di più. Oltre ai leader, in Coltrane aveva trovato il suo partner ideale e straordinaria. Vi suonarono le Big Bands di una trasmissione in diretta, la cui durata era di
quei dischi suonavano musicisti ben conosciuti, l’ascendente che esercitava su McCoy fu deter- Dizzy Gillespie, Buddy Rich, Lionel Hampton, tre ore e che nasceva all’insegna della più com-
la tromba Thad Jones, i batteristi Lex minante nella creazione di un numero assai alto Carla Bley e i gruppi di Freddie Hubbard, Clark pleta improvvisazione, è impressa nella mia
Humphries e Dave Bailey e i bassisti Jimmy di piccoli e grandi capolavori realizzati nei suc- Terry con Shelly Manne e diversi nostri musici- memoria.
Garrison e Addison Farmer, fratello gemello di cessivi cinque anni. Ma non solo. In quella sti, Giovanni Tommaso, Gianni Basso con
Art che scomparve prematuramente nel 1963 a prima metà degli anni Sessanta, McCoy Tyner Larry Nocella, i Saxes Machine. Adriano Mazzoletti
ROBERTA GAMBARINI:
DOPO ELLA FITZEGERALD,
C ’È L E I
«GAMBARINI IS A TRUE SUCCESSOR TO ELLA
FITZGERALD, SARAH VAUGHAN, AND
CARMEN MCRAE.» KEVIN LOWENTHAL,
BOSTON GLOBE a cura di Rossella Gaudenzi
ROBERTO GATTO
QUARTET con
PAORL O R E C C
OSE E SPINE
H I A
GIANLUCA PETRELLA Una storia fatta di volontà ed affetti, un cd di otto brani, un lieto fine dal sapore nostalgico.
Ma Paolo si incupisce quando ammette che sì, si trasferirebbe all’estero. Con una timida alzata di spalle
Ogni anno le associazioni sindacali scelgono guaggio sia diverso com’è normale in un con- dimensioni con un cartellone così prestigioso?
fronto generazionale. Se dovessimo puntare solo sulle nostre risor-
un tema centrale per la manifestazione. Qual
è quello di quest’anno?
Il tema sarà quello della Sicurezza sul Lavoro.
Ogni anno, in occasione della ricorrenza, si
E la musica può essere il linguaggio comune?
La musica è un linguaggio trasversale. I
ragazzi che vengono in piazza urlano a squar-
se economiche senza dubbio non riusciremmo
ad offrire un tale spettacolo. Ci reggiamo sugli
sponsor e sui diritti che la Rai acquista ogni
F.A.T.A.LMENTE
Una rassegna spettacolare che animerà il
organizza una manifestazione nazionale in una ciagola sulle voci degli artisti e quando, tra un anno. Inoltre, gli artisti chiedono un cachet Maschio Angioino durante i weekend di Maggio
città italiana diversa. Quest’anno abbiamo scelto pezzo e l’altro, i nostri conduttori fanno inter- ridotto. Un po’ per sensibilità ai valori sottesi dei Monumenti per celebrare le diverse fasi
Ravenna, in nome del ventennale dell’incidente venti di natura sociale e politica, il riscontro è alla manifestazione e un po’ perché stare su uno della storia e della storia artistica di Napoli: è
della Mac Navy che avvenne al largo della costa. immediato. Partecipano esprimendo una cora- dei palchi più importanti dei nostri anni è un l’essenza del F.A.T.A. Festival, un grande conte-
Molti lavoratori e immigrati morirono per caren- lità di sentimenti verso i valori importanti. E prestigio anche per loro. nitore in grado di coniugare la ricognizione
ze di apparecchiature di sicurezza. Inaccettabile sempre in maniera pacifica e gioiosa. Da qualche anno è nato «Primomaggio tutto meditata delle diverse epoche storiche con una
che ancora oggi si registri una media di 3-4 morti Quanto è difficile organizzare in Italia delle l’anno», il concorso che premia i migliori celebrazione gioiosa ed immediata degli ele-
ogni giorno per incidenti sul lavoro. manifestazioni sindacali senza incorrere artisti della penisola con l’opportunità di menti naturali. Il F.A.T.A. presenta spettacoli
Il concertone è un evento dei e per i giovani. nelle censure della Chiesa? farli esibire sul palco di Piazza San appartenenti a diversi ambiti artistici e si rivol-
Quanto sono attivi i ragazzi di oggi nel A noi delle censure interessa poco. Un anno Giovanni. ge sia ai cittadini napoletani che ai turisti italia-
mondo sindacale? la Rai addirittura chiese di mandarci in onda Anche questa rassegna ci inorgoglisce molto. ni e stranieri, mettendo la musica, linguaggio
Molto, e hanno vivo il senso della solidarietà con due o tre minuti di differita. La nostra Funziona attraverso meccanismi puliti ed universale per eccellenza, al centro di molti
e della partecipazione malgrado spesso si dica risposta fu categorica. Il Primo Maggio è - e esclusivamente meritocratici, al sicuro dalle degli eventi proposti e dedicando ampio spazio
il contrario. Il vero problema è che le loro con- deve rimanere - una festa e la musica non ha classiche raccomandazioni. Beh, non è cosa da al panorama musicale campano. Fra gli artisti
dizioni sono precarie e non possono far valere i niente che possa essere censurato. Nel terzo niente. E con questa occasione stiamo avendo che si esibiranno: Avion Travel, Offlaga Disco
propri diritti, in quanto troppo facilmente ricat- millennio e dopo più di sessant’anni di repub- modo di scoprire che le realtà musicali emer- Pax, Le loup garou, A Toys Orchestra, James
tabili dai loro superiori e privi di ogni tutela. blica e di libertà democratiche, la loro richiesta genti valide e interessanti sono davvero tante. Senese Acustic Quartet. (V.G.)
Ma quando si apre un dialogo con i giovani c’è ci fece anche sorridere. L’Italia è un Paese vivo e la musica lo è anco- OGNI VENERDÌ, SABATO E DOMENICA
sempre una bella risposta, nonostante il lin- Come riuscite a finanziare un evento di tali ra di più. DAL 2 AL 25 MAGGIO
Music In Aprile Maggio 2008
Ppop&rock
OPCK
VASCO ROSSI Banal-geniale. CAPAREZZA Luna-Roma SERGIO CAMMARIERE Nient’altro a cura di CORINNA NICOLINI
esploratore e ritorno che un Cantautore piccolino
VASCO ROSSI
UN DIO NORMALE Corinna Nicolini
IL suo spirito è tutto rinchiuso nel suo nome: normalità e genialità mischiate insieme in un mix
esplosivo di rock ed emozioni. Uno dei cognomi più banali d’Italia si unisce al nome di un
palco per scaldare i suoi stadi.
Perché la sua storia, dopo il buio della prigio-
grande esploratore come Vasco De Gama. L’intuizione, che a onor di cronaca è di Jovanotti, rias- ne, è fatta di San Siri e Olimpici pieni. È fatta
sume bene questo fenomeno che dura ormai da trent’anni e che ha sfornato più di ventitre dischi. di Mtv in ginocchio, in attesa che lui conceda
Partito da un paesino dell’Emilia Romagna, Zocca (da leggere rigorosamente con la zeta morbi- una misera intervista. Buoni o cattivi è l’emble-
da), ha scalato tutti i pregiudizi di un genere musicale che veniva associato ad uno stile di vita da ma di ciò che Vasco può. L’album è brutto,
scapestrati tutto droghe e sesso libero. Uno che chiama il suo primo gruppo «Killers» un po’ se la banale, con testi al limite dell’imbarazzante,
cerca questa reazione. Quando nel 1982 si tratta di andare a Sanremo non ci va con Grazie dei fiori eppure vende e l’Italia lo canta a squarciagola
ma sfoggia un motto alquanto minaccioso: Vado al massimo. Se ne va dal palco col microfono in nei suoi live. Live in cui sudano appiccicati tra
tasca, ancora collegato all’amplificatore che cade fragorosamente. E fragorosamente sale il mito di loro ragazzine e signore di quarant’anni, pro-
del Blasco. La gente, quella viva, quella fuori dal sarcofago del Festival, se ne accorge e lo premia fessionisti seri e punkabbestia.
facendo rimanere il suo disco in classifica per ben sedici settimane. Questo immenso sex-appeal, che parte dalle
L’anno dopo è ancora Sanremo e ancora un titolo provocatorio, Vita spericolata. Penultima nella note e dalle chitarre elettriche e trascende anche l’aspetto fisico ormai toccato visibilmente dagli anni
classifica degli inamidati spacca in quella delle vendite. È lo stesso anno solare di Bollicine, inno e dagli abusi, stordisce anche altri artisti. Roman Polanski accetta di girare il video de’ Gli angeli,
alla cocaina che vince il Festivalbar. Salire molto in alto a volte può significare anche cadere più nel 1996, scritta per la morte del caro amico Maurizio Lolli e Francesco De Gregori gli lascia «indos-
facilmente. E così la droga, che in qualche modo lo aveva aiutato a costruire intorno a sé un perso- sare» la sua Generale, che Rossi rockeggia e vocalizza a sua immagine e somiglianza.
naggio di bello e dannato, lo tradisce nel fiore del suo successo. Il 20 aprile del 1984 Vasco viene Ecco, quella di un Dio moderno è una metafora calzante. Non si discute che possa piacere o
arrestato per possesso e spaccio di sostanze stupefacenti. Da questa seconda accusa viene scagio- meno; è una fede che o hai o non hai. Chi è fuori da quest’energia nota la voce sempre calante e i
nato ma la prima gli procura due anni e otto mesi con la condizionale durante i quali l’artista si chiu- capelli radi di un uomo che a sessant’anni si veste ancora come un ragazzino. Chi è dentro, però,
de in se stesso cercando di recuperare il suo mondo reale e gli amici veri. vede luce e sente note che prendono lo stomaco. Il 29 e il 30 maggio allo Stadio Olimpico di Roma
Vasco Rossi risorge e cade mille altre volte. La sua gente lo aspetta sempre. La sua gente lo per- ci sarà un altro raduno, un altro momento di adorazione collettiva. Sarà l’occasione di constatare
dona sempre. Sono tutti innamorati di lui i fans, uomini o donne che siano, e lo giudicano con gli sulla propria pelle cosa significhi avere Vasco Rossi a pochi metri di distanza. Abbiamo iniziato
occhi parziali dell’amore. Avete mai ascoltato Gabri? Lui apre la bocca e il pubblico si elettrizza. dicendo che è un uomo speciale, che è anche un uomo banale.
Il carisma non si studia né si acquista. Allarga le braccia e intona appena una vocale un po’ allun- È così. Vasco Rossi è un eroe della gente comune. Forse perché è visibilmente un uomo con tanti
gata, «eeehhhh», ed è sufficiente. Quante note deve infilare Giorgia per strappare un applauso? limiti e tanti errori sulle spalle che ha la capacità incredibile di attirare tutti i cuori su di sé.
Quanti balletti deve sudare Meneguzzi per ripagare le sue teen-agers? Al Blasco basta salire sul
TRIP MORCHEEBA
era del trip hop non è ancora finita. Non c’è nessun anacronismo nel suono dei Morcheeba:
L’ quello che sembrava essere un progetto legato ai ritmi in voga a Londra alla metà degli anni
PIANO Novanta è stato, invece, un veicolo per trainare uno stile oltre quel decennio con dignità e inventi-
va. Suoneranno il 18 giugno, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, per presentare al
pubblico il loro nuovo album Dive Deep.
Il disco è il secondo realizzato dopo la scissione dalla caratterizzante voce di Skye Edwards, che
CAMMARIERE ha accompagnato la band dagli esordi fino al successo ottenuto a livello planetario. Nel preceden-
te The Antidote, i fratelli Paul e Ross Godfrey si erano affidati alle tonalità di Daisy Martey, che
aveva cantato tutti i brani contenuti nell’album. Ma il successivo tour
Intanto Sergio continua ad andarsene in giro promozionale aveva già apportato alcune modifiche alla line-up: ad
SPianofiora piano i suoi tasti bianchi e neri.
Canta piano il suo amore elegante.
sorride. Piano si abbandona.
con il suo pianoforte e stringe amicizie e colla-
borazioni con colleghi come Samuele Bersani,
accompagnarli al microfono durante i concerti c’era infatti la
cantautrice e sassofonista australiana Jody Sternberg.
E allora, scuote forte le sue ciocche scure. Peppe Voltarelli e Ornella Vanoni. Tutto ciò è ancora preludio dell’assetto nuovo e dinamico
Urla forte il suo amore dilagante. Strizza forte i Nel 2004 esce Sul sentiero e nel 2006 è già il in cui si rintraccia l’attuale percorso della band. Dive Deep
suoi occhi mentre si accende. Sergio disco della maturità: Il pane, il vino e la visione è infatti un disco duttile e malleabile come l’apporto voca-
Cammariere e il suo pianoforte ripartono in tour è come una selezione dei migliori jazzisti del le impiegatovi: per comporlo Paul e Ross si sono accom-
per l’Italia, nel suo bagaglio la poesia, la sua e panorama internazionale: Fabrizio Bosso, pagnati a numerose collaborazioni, come quella con
quelle di Kunstler e di Panella, il jazz della sua Arthur Maya, Jorginho Gomez, Gilberto Gil, Judie Tzuke per Enjoy The Ride, primo singolo estratto,
formazione, i ritmi tropicali e le visioni brasilia- Stefano Di Battista e Roberto Gatto. uscito lo scorso 28 gennaio.
ne della sua contaminazione. Un altro grande amore di Sergio è il cinema e Considerata la ricchezza dei talenti che collaborano
Una voce matura e un’emotività quasi adole- fa dono delle sue note al film di Mimmo nell’incisione, pare costituire ancora un mistero sapere
scenziale incantano il pubblico che ha imparato Calopresti, L’abbuffata, ed ecco un’altra sta- chi canterà i brani durante il tour dei Morcheeba, ma
ad amarlo nella sua semplicità. Sì, perché lui è tuetta: il Festival del Cinema Mediterraneo di resta salvo che le loro canzoni hanno traghettato un suono
così che si sente: un «Cantautore Piccolino», Montpellier lo premia come miglior colonna da un oceano all’altro, portando il trip hop fuori dalle rotte
che con timore reverenziale si muove all’ombra sonora. Siamo giunti così ai nostri giorni, che lo consentite e sdoganandolo come uno stile capace di resiste-
di De Andrè, Sergio Endrigo e Gino Paoli. vedono ancora protagonista. re alla transitorietà delle mode.
Eppure i riconoscimenti non gli sono mancati. Dopo i lunghi corteggiamenti di Pippo
La critica anticipò il grande pubblico e il Baudo, Sergio torna a Sanremo con L’amore Stefano Cuzzocrea
2002 fu un anno di targhe e statuette: Premio non si spiega, e nel ricordare il cinquecentena-
«L’isola che non c’era» come miglior album rio della bossa nova ci porta a casa niente popò
d’esordio, Premio «Carosone», Premio «De di meno che Gal Costa.
Andrè» come miglior artista dell’anno, Targa Cantautore piccolino è la sua prima raccolta.
Tenco come migliore opera prima con Dalla La ascolto e mi rinfresco la memoria. Sono
pace del mare lontano. pronta per il 6 maggio, sussurrerò le sue canzo-
Nel 2003 si emoziona davanti alla platea ni dalla mia poltrona dell’Auditorium Parco
dell’Ariston di Sanremo con Tutto quello che della Musica. RETTIFICA La foto di David Sylvian di Music In n. 3 era di Davide Susa,
un uomo. E allora la gente corre a cercarlo nei Corinna Nicolini l’articolo su David Sylvian era di Eugenio Vicedomini.
negozi e gli regala un doppio disco di platino.
EDGE
AND BACK Music In Aprile Maggio 2008
tazione, della commistione dei generi è quella che non porta mai ad d) sedersi e guardare lo stretto di mare tra due continenti
(...) Questo è la un vicolo cieco. Molti si sono ispirati a lui. E noi non siamo da (Istanbul, sul prossimo disco)
Fonderia. E rimusicazio- meno. Gestalt (più generi che, sommati, danno vita a un genere diver-
ne di film muti. Dove Mare aperto o fiume? so) o mera somma delle parti?
eccelle: nel 2001 il pre- Se il fiume lo rendi navigabile, puoi viverli entrambi. La natura difficilmente si comporta in modo lineare, le cose non
mio per le musiche origi- Nel primo disco Tevere, in questo Trastevere: come dire, siete si sommano come libri impilati. E le attività umane non fanno difet-
nali a Bolzano, al approdati finalmente? O vi siete arenati? to a questo principio. Assolutamente Gestalt.
FestivalRimusicazioni, Sono solo due fermate. Next stop: Monti Tiburtini, left side exit. Musica da film, anche sonorizzazioni di muti, e rivisitazioni di
per Charcuterie mecani- Fiume Tevere, ma anche Aniene, che è un altro vostro pezzo. Poi colonne sonore quali Star Wars o Pinocchio. Scegli un film.
que dei fratelli Lumiere c’è «fili-kudi»: quale mare guarda la Fonderia? Una commedia divertente con implicazioni esistenziali.
ed Emak-Bakia di Man Le distese oceaniche mi affascinano e mi spaventano allo stesso Sideways di Alexander Payne, o Play it again, Sam di Woody Allen.
Ray, e nel 2003 ad Aosta tempo. Il solo cercare di pensarle nella loro interezza provoca fru- O Alfie, il remake del 2004 con Jude Law.
il primo premio nella strazione e sgomento. Ma sapere che, da un momento all’altro, una Siete recensiti con frasi incomprensibili quali: «Sa naufragare
Sezione Giovani di nave possa attraccare in porto, carica di spezie esotiche e raccon- in quiete meditazioni crepuscolari» (Il Mucchio , 6 aprile 2004)
Strade del Cinema-Festival Internazionale del Cinema Muto ti avventurosi, nutre la fantasia. o «alternano squarci d’azzurro a cupe e psichedeliche discese
Musicato dal Vivo, per My Wife’s Relations di Buster Keaton (poi Ascoltarvi e non stancarsi mai. C’è qualcosa di estremamente negli inferi» (Liberazione, 20 agosto 2004), o ancora «espressio-
nel cd Notes on Frame - Strade Del Cinema, 2003). Nel 2004 il ipnotico nella vostra musica: cosa? ne genuina di un atto liberatorio corale» (Rotter’s Club, aprile
primo posto nelle selezioni regionali di Arezzo Wave e la parteci- La semplicità. Forse a qualcuno la nostra musica non potrà sem- 2004). Ma le parole povere per descrivervi esistono?
pazione alla compilation ufficiale e al Festival. Qui presenta il brare tale: mescolanza tra jazz, elettronica, funk, rock. Sulla carta Certo. Ma vanno scoperte. Che ne dici di «Fonderia»?
primo videoclip, quello del brano Piazza Vittorio, che viene sele- sembra un qualcosa di cerebralmente complesso. A mio avviso non Oriente o Occidente? Strumenti a est o a ovest?
zionato per il concorso Capalbio Cinema e riceve il Premio del lo è. Le strutture armoniche, le linee tematiche, i supporti ritmici, i E perché non Nord-Sud? Si potrebbe passare dalla Norvegia,
Pubblico nella sezione videoclip, a luglio 2005. suoni utilizzati: tutto rimanda a una musica fruibile in molte situa- dalla tromba crepuscolare di Nils Petter Molvaer al Mali, alla chi-
Fonderia: cosa fonde? zioni, senza complicare per stupire o di urlare per farsi sentire. tarra solare di Ali Farka Tourè.
Invenzioni, reminiscenze, personalità diverse, metalli preziosi. Fate un genere che è commistione e che molti fanno senz’arte, Influenze di...?
Come nasce il gruppo e come si evolvono le scelte musicali? suonate e conoscete selettivamente ciò che gli altri creano con Letteratura, scienza, cinema, cucina, viaggi in furgone, giornate
Articolo 1: «La Fonderia nasce nel 1994 come gruppo dedito programmi per computer. Si avverte una costante e profonda piovose, erba appena tagliata.
all’improvvisazione», attraverso lunghe sessioni di musica libera e cultura musicale e armonica, che fa tenere sempre una mano Invitate un artista, del presente o del passato, a suonare con
un lavoro di sintesi. sul cuore e l’altra sulla cerebralità. Da impazzire. Che studi ci voi: chi?
Chi sono i componenti? sono dietro? Un Dj. Qualcuno molto bravo, in grado di filtrare dal vivo dei
Emanuele: l’organizzatore, il pacificatore, il multiculturale; C’è ascolto. In profondità e in estensione. L’osmosi si mette in loop presi dai nostri strumenti, di proporre nuovi frammenti ritmi-
Stefano: il tenebroso, l’imprevedibile, il competente; Federico: atto e i centri della creatività vengono irrigati. Per me un grande ci su cui improvvisare, di «sporcare» la tela con stile.
l’ottimista cieco, l’irrazionale; Claudio: il fricchettone, il combat- punto di riferimento è Jon Hassell, che riesce ad unire il rigore del Infine: quanto individualismo c’è in una fusione?
tivo. Ed io alla tromba. minimalismo strumentale alle invenzioni dei motivi etnici. Ne sca- Tanto. È innegabile ed inevitabile. A volte serve per vincere la
Tromba, filicorno, cornetto, e poi guitar synth, oud, zither, sha- turiscono le «musiche possibili» di quello che lui definisce il «quar- timidezza. A volte è bene metterlo da parte e ammettere che in
ker, moog voyager, clavinet, theremin e molti altri: strumenti to mondo»: la somma del primo e del terzo. fondo il bello della musica è proprio quel senso di comunanza con
da cercare su Wikipedia. Cos’ha ognuno di essi che Miles Davis Commistione vuol dire: a) non saper sceglierne uno (Dubbio le persone con cui la fai.
non sapeva? II); b) forza d’eclettismo (Magma); o c) padronanza
Nulla. Miles sapeva. Sapeva anche che la strada della sperimen- (Leonardo)?
ppuntamento sabato 12 aprile all’Auditorium con i Marlene Kuntz, band tra le più Oggi, con Godano sulla soglia dei quaranta, l’inquietudine sonico-esistenziale che per-
A importanti della scena alternativa italiana degli ultimi quindici anni, impegna-
ta in queste settimane per i teatri d’Italia nell’Uno Live in Love Tour a presentare
meava ancora il precedente Bianco Sporco dei Marlene sembra approdare a una visione
più serena e pulita delle cose e a declinazioni più autoriali, intimiste ed eteree, che d’al-
il loro ultimo disco Uno. Versione inedita e suggestiva quella teatrale, per un tronde sono sempre state ben vive nelle loro corde. Ascoltare, tra tutte, la liturgia quasi fer-
evento che si annuncia, secondo le parole del leader Cristiano Godano, «ricco rettiana di Musa («È una questione di qualità», sembra suggerire Godano nei primi versi),
di poetica e di tensione», e che ha già fatto registrare il pieno nelle altre date. la fluttuante e ipnotica title track Uno, o la bellissima soffusa Ballata dell’ignavo.
La dimensione nuda e unplugged è anche quella che meglio si adatta alla Non a caso l’album vede la collaborazione di Paolo Conte in Musa (affinità di
resa stilistica di Uno, settimo capitolo di una serie che ha visto la band cunee- terre), e di Greg Cohen, contrabbasso di Tom Waits, oltre al contributo letterario di
se (nel frattempo allargata a cinque elementi, con l’inserimento del scrittori come Stefano Benni, Carlo Lucarelli, Tiziano Scarpa, Enrico Brizzi,
violinista/tastierista Davide Arneodo e del bassista Luca Saporiti, accanto alle altre Emidio Clementi. Uno sarà al centro della prima parte del concerto, mentre la
due presenze storiche di Luca Bergia, Riccardo Tesio), attraversare sonorità differenti, seconda verrà dedicata alla rilettura acustica dei pezzi del passato, da Nuotando
quelle noise degli esordi di Catartica sino alle deviazioni livide e metalliche di Ho nell’Aria a Lieve e Come stavamo ieri, e vedrà inoltre omaggi a Gaber (Libertà),
ucciso paranoia, passando per collaborazioni importanti come quelle con Skin, Diaframma (Siberia) e Pfm (Impressioni di settembre).
seguendo sempre un percorso rigoroso di ricerca emotiva e artistica. AUDITORIUM - 12 APRILE
Music In Aprile Maggio 2008
EDGEAND BACK
ADAM GREEN Voglio fare un album che
sia perfetto per essere ascoltato mentre si DISSONANZE Dove la musica MUCCASSASSINA Dalla
guida per la campagna incontra la sperimentazione Troya de Ibiza al Closing Party
XIU XIU
GREEN AS LOVERS
IN CAMPAGNA di Francesca Di Macco
di Valentina Giosa
anno più volte cambiato formazione, ma
L o avevamo apprezzato grazie a Gemstones (2005) e Jacket Full Of Danger (2006) dove il
genio creativo, la verve dissacratoria, la malizia e la provocazione del ragazzino newyorche-
H l’anima è rimasta la stessa. Quella con-
troversa e sofferta di Jamie Stewart, cantautore
se ci avevano già ampiamente conquistato. «Il genere del cantautore confessionale mi disgusta, e fondatore del gruppo. Gli Xiu Xiu nascono a
è gente che vomita le proprie emozioni in faccia al prossimo», aveva affermato ai suoi esordi da San Jose, California, tra le band indipendenti
solista confermando un vero e proprio rifiuto per la categoria del songwriter «classico». Peccato americane, ed oggi sono in tour con il loro set-
che Adam Green sia adorato ancora solo negli Stati Uniti fatta eccezione per Germania e timo album Women as Lovers. Quattordici brani
Inghilterra. L’esibizione del Circolo degli Artisti sarà perciò un’occasione da non perdere. Soltanto in cui si ritrovano molte delle sfaccettature di
due le date italiane per il capostipite della nuova generazione «anti-folk» (01/05/2008, quest’anima: punk rock, dark-wave, noise rock,
Roma@Circolo degli Artisti; 02/05/2008, Ravenna@Bronson) in occasione dell’uscita del suo un po’ di folk e qualcosa di melodico.
nuovo album Sixes & Sevens (marzo 2008 Rough Trade Records/SPinGo) anticipato dal singo- Ma soprattutto si ritrova la durezza della vita
lo Morning After Midnight. e la disillusione nei testi (e nei videoclips, uno
«Voglio fare un album che sia perfetto per essere ascoltato mentre si guida per la campa- per tutti I Do What I Want, When I Want), un
gna», aveva ammesso Adam tempo fa e, proprio com’era nelle sue intenzioni, il disco si presen- linguaggio forte e crudo che denuncia grandi
ta come una perfetta colonna sonora «da viaggio». Rispetto agli album precedenti, Sixes & mali, problemi sociali, sessuali, criminalità e
Sevens è un lavoro più spontaneo e meno impostato. La voce, come dice lo stesso Green, «è più disumanità. Messaggi allucinati, ostinati, con-
da letto che da music hall». Probabilmente l’ex Moldy Peaches non ha più bisogno di dimostrare fusi e tremanti come gli amanti. As Lovers.
le sue doti vocali ormai ben consolidate. Women as Lovers è un album dibattuto,
Influenzato da John Davis (Folk Implosion), Skip Spence, Sly Stone, Rick Shapiro, Wanda incensato da alcuni per l’intensità e il virtuosi-
Jackson, Royal Trux, Buddy Holly, Alejandro Jodorowsky, The Make Up, Steven Jesse Bernstein, smo del sound in continuità con il passato, cri-
Green mescola il rock, il pop e un folk giocherellone alle viole e a i violini della musica orchestrale. ticato da altri che lo trovano, invece, poco inno-
Ma in Sixes & Sevens l’uso del coro gospel della chiesa di Brooklyn dona una componente quasi vativo, un po’ inflazionato e non del tutto credi-
soul al disco con un risultato singolare e bizzarro che partendo da Leonard Cohen arriva sino a bile. Se non in evoluzione, però, va riconosciu-
Richerd Hawley passando per Jack Black (l’attore di School Of Rock che è un suo grande fan), il ta la continua ricerca nelle sonorità che comun-
gusto orchestrale di Randy Newman, le scelte melodiche di Johnatan Richman dei Modern que contraddistingue la produzione artistica
Lovers e l’approccio un po’ intellettuale di Joe Pernice. della band. A dir poco «curiosa» la cover di
L’album, di cui si segnala la partecipazione di David Campbell (arrangiatore anche di Michael Under Pressure riproposta in coppia con
Jackson, Elton John e Beck) è stato registrato a NY in diverse location: l’appartamento di Green, Michael Gira.
il suo studio di Brooklyn, e una scuola per bambini autistici a Jersey, gestita dalla moglie del suo A Roma il 14 maggio, suoneranno al Circolo
storico produttore e amico Dan Myers. CIRCOLO DEGLIO ARTISTI - 1 MAGGIO degli Artisti, dove comunque si vivranno atmo-
sfere intense e mai scontate. As Women.
giorni, 3 palchi e un flusso di musica che si fonde con la mul- performance di grandi nomi dell’arte internazionale. Tra i più atte-
2 timedialità delle arti. Il 9 e il 10 maggio torna Dissonanze, il
luogo in cui la musica incontra la sperimentazione e i nuovi lin-
si, la nuova star dell’arte francese Cyprien Gaillard. Con l’arrivo
della notte Dissonanze si sposta al Palazzo dei Congressi dove
guaggi. Nato nel 2000 come una manifestazione di avanguardia a venerdì 9 sarà on stage Italo&Cosmic Disco, una produzione dedi-
carattere indipendente, il festival è cata alla rivoluzione della musica e del costume
pian piano cresciuto divenendo un italiani degli anni Ottanta, una rivoluzione a colpi
appuntamento imprescindibile di di batterie elettroniche, di look ossigenati e colori
«esperienze» di musica visiva, pastello che ha avuto tra i più attivi protagonisti
spettacoli totali di sperimentazio- Daniele Baldelli alla console della Baia degli
ne fra suoni, immagini e architet- Angeli e del Cosmic e Alexander Robotnik, vera
ture degli spazi. Nel 2005 icona electro-pop con il suo classico Problèmes
Dissonanze ha così conquistato la d’amour. A condividere il palco di Dissonanze con
cornice ideale del suo progetto Baldelli e Robotnik ci saranno Francisco e
artistico, quella del Palazzo dei Rodion.
Congressi.
Ambientato a Roma, il cui
Nella serata di sabato 10 maggio si approda alle
calde sonorità di Brasilin Time un progetto multi-
vieni a
fascino storico crea quel legame
sottile e imprescindibile fra la tra-
mediale che ha debuttato a San Paolo e che per la
prima volta viene presentato in Italia. Protagonisti
volare
dizione e l’avanguardia, è una della produzione sono Madlib e J.Rocc-dj, produt-
linea di frontiera in cui la musica è tori e mc, figure di primo piano dell’hip hop ame- WWW.FLYROMA.IT
punto di partenza e luogo di arri- ricano - e tre generazioni di batteristi leggendari
vo, una community in cui artisti e del jazz e della musica brasiliana. Il viaggio dei
spettatori da ogni parte del mondo suoni di Dissonanze dopo l’Italia e il Brasile arri- 19 - 20 APRILE
si incontrano per immergersi nelle va anche in America, precisamente a Detroit, la in Via Prenestina Nuova Km 3 e ogni altro giorno dell'anno
infinite possibilità dei suoni, del- città dove i robots dei Kraftwerk si sono trasfor-
l’arte visuale e di qualsiasi forma mati in cyborg e la musica elettronica è diventata
d’espressione in evoluzione. techno. L’evento di chiusura è stato affidato al live esclusivo dei Nei giorni 19 e 20 aprile la TECNAM presenterà presso
Per l’edizione 2008 si è pensato di aggiungere anche un nuovo leggendari Model 500 di Juan Atkins e Mad Mike Banks (fondato- l'aviosuperficie Fly Roma la nuova gamma di velivoli 2008.
spazio. Oltre l’ormai storico Palazzo dei Congressi e l’Auditorium re di Underground Resistance) e al dj set di Carl Craig. Dissonanze Per pernottamenti e informazioni, tel. 339 5250039.
Parco della Musica (che l’anno scorso aveva ospitato il grandissi- quest’anno si apre anche alla danza con Outre, una performance di Fai il nome di Music In.
mo Karlheinz Stockhausen in prima assoluta) si aggiunge un terzo Array Dance Company, la compagnia di Darren Johnston riconfer-
luogo straordinario: l’Ara Pacis dove per la scarsa disponibilità di mando quel forte interesse, che è poi il suo punto di forza, ad incon-
posti (350) si potrà accedere soltanto per invito (parte dei biglietti tri inaspettati ed influenze reciproche fra le arti, tratti caratteristici
saranno messi in palio online). Aperta sin dal pomeriggio per video della nostra epoca e della nostra cultura.
ed incontri, si trasformerà al tramonto in stage d’eccezione per le Valentina Giosa
PERSEPOLIS
JOE S e fino ad oggi le note di The Eye of the
Tiger richiamavano alla mente Rocky
Balboa che si prepara per la sua rivincita sul
La musica rispetta questo tentativo e non
cerca facili vie di fuga: il rischio era quello di
creare una colonna sonora scontata, con tratti
IL TRENO PER
DARJEELING
LE QUINTE DELLE DONNE
Darjeeling Limited - questo il titolo originale, da noi tradotto «Il treno per Darjeeling»,
Compositrici colonne sonore cercasi. Il «dietro le quinte» dei set cinematografici
è ancora quasi esclusiva proprietà del mondo maschile: se registe e sceneggiatrici
The (dal nome del treno diretto dall’India al Rajasthan) - è la nuova pellicola dell’estroverso
regista Wes Anderson, interpretata da Owen Wilson, Adrien Brody, Jason Schwartzman. Una com-
hanno cominciato a rubare la scena ai colleghi, ancora molto c’è da fare per quan- media esilarante, davvero fuori dagli schemi, quasi semi-demenziale come nel tipico copione dei
to riguarda il cast più strettamente tecnico, come ad esempio la musica da film. suoi film da Rushmore (1998) a The Royal Tenenbaums (2001).
Poche finora le donne che sono riuscite ad emergere in questa professione come Tre fratelli che non si vedono mai decidono dopo la morte del padre di fare insieme un viaggio
l’inglese Rachel Portman (premio Oscar 2006 per le musiche di Emma), la giappo- in treno in India, per visitare la madre e ritrovare il proprio legame. Come le immagini, anche la
nese Yoko Kanno (definita il «Morricone dell’Estremo Oriente») o la greca Eleni colonna sonora si presenta estremamente particolare e - proprio dei film di Anderson - notevole e
Karaindrou (compositrice delle musiche per i film più celebri di Theo Angelopoulos decisamente ‘esotica’, denotando una particolare attenzione
tra cui L’eternità e un giorno). messa dal regista nella scelta dei brani. Questo però non sarà
Il concorso «Sono un’isola: io, donna per una canzone d’autore», giunto quest’an- accompagnato dalle musiche di Mark Mothersbaugh. La scelta,
no alla quarta edizione, ha deciso di affiancare al premio per giovani cantautrici infatti, stavolta è caduta sull’autore indiano al momento più quo-
anche una sezione speciale dedicata proprio alle compositrici di colonne sonore. tato, Satjayit Ray, noto per le sue intense sonorità folk dai con-
Promosso dall’associazione Bianca D’Aponte, che da anni si impegna nella valoriz- torni emotivi, romance&drama, che vede la collaborazione di
zazione dei talenti femminili nel campo della musica sotto la direzione artistica di Ustad Vilayat Khan e Jyotitindra Moitra.
Fausto Mesolella (Premio Morricone per la miglior colonna sonora 2007 per il film Atmosfere indiane, speziate e dense di aromi, substantia del
Lascia perdere, Johnny!), il concorso si rivolge alle cantautrici che scrivono in italia- film e della colonna sonora, che passano dai classici come
no e intende offrire un’occasione importante per esibirsi e farsi conoscere. Ludwig Van Beethoven - Symphony No. 7 in A (Op. 92) Allegro
Le finaliste scelte da un comitato composto da cantanti, autori, compositori e cri- con brio - e Alexis Weissenberg, fino agli angoli più «easy» della
tici musicali si esibiranno nella finale del 24 e 25 ottobre ad Aversa; in questa occa- pop culture di Peter Sarstedt già in Hotel Chevalier (2007), Joe
sione verrà assegnato anche il riconoscimento speciale per la musica da film, su Dassin e il travolgente indian-pop di Shankar Jaikishan.
una selezione di colonne sonore autonomamente acquisite o inviate dalle aspiranti Ma, oltre la sperimentazione e un indubbio gusto musicale
compositrici. L’iscrizione è gratuita e da effettuare entro il 30 aprile 2008; verran- frutto di una lunga ricerca, Anderson non ha disdegnato di inse-
no prese in considerazione colonne sonore relative a cortometraggi o lungometrag- rire del buon vecchio british rock, dagli immortali Rolling Stones
gi, anche inediti. ai Kinks di Lola versus Powerman and the Moneygoround Part
(R. M.) One del 1970, This Time Tomorrow e Strangers, brani che enfa-
tizzano il film, lo rendono malinconico, originale e frizzante, con
l’effetto finale di un’ottima colonna sonora, grazie anche alla
supervisione e alla produzione di Randall Poster, il supervisor di
tutti i film del bizzarro regista/sceneggiatore di Houston. Nelle
sale dal 24 aprile.
Flavio Fabbri
Music In Aprile Maggio 2008
rilievo
DIAMO I NUMERI
Un’esperienza musicale distante da Roma. Il Saint Louis
College of Music dimentica la metropoli e trasferisce baracca e
burattini e alcuni tra i propri docenti per un progetto didattico
a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Tutti
al mare l’ultima settimana di agosto, ma rigorosamente duran-
te le pause. Poiché il Summer Camp, corso di musica multistili-
stica giunto alla terza edizione, prevede un impegno full
immersion, affidando oltre sei ore di corso quotidiane a pro-
fessionisti di fama nazionale ed internazionale. Ad ospitarlo, il
Consorzio per l’Istituto Musicale A. Vivaldi.
Lezioni di strumento, armonia, laboratori di musica d’insieme, laboratori specifici, Music
Technology. In chiusura, due serate di concerti: la prima affidata ai docenti, e la seconda ai grup-
pi formatisi durante il corso. Docenti di eccellente livello, una settimana di corso intensivo, costi
competitivi (il Saint Louis ringrazia a tale proposito il Comune di San Benedetto del Tronto e la
Provincia di Ascoli Piceno per il Patrocinio ed il contributo economico devoluto, volto ad avvici-
nare alla musica un elevato numero di appassionati).
PIANO JAZZ E ARMONIA: PIERPAOLO PRINCIPATO; TASTIERE: JOSÉ FIORILLI (TASTIERISTA DI LIGABUE); BASSO: GIANFRANCO GULLOTTO E
SATURNINO; BATTERIA: CLAUDIO MASTRACCI; CANTO: MARIA GRAZIA FONTANA E MARCO D’ANGELO; CHITARRA: LELLO PANICO E STEFANO
MASTRUZZI; SAX E LABORATORI DI MUSICA D’INSIEME: MICHEL AUDISSO; MUSIC TECHNOLOGY E LABORATORI DI MUSICA D’INSIEME: ROBERTO GIGLIO
DAL 23 AL 30 AGOSTO, SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP). PER INFORMAZIONI: WWW.SLMC.IT
MUSICALL Music In Aprile Maggio 2008
a cura di ROMINA CIUFFA THE BEGGAR’S OPERA LA DIVINA COMMEDIA The Opera THE WEST SIDE STORY Tra
Un’opera da quattro soldi Dante nel girone di Rebibbia musica classica ed estratto di musical
CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA
DALLA AI MENDICANTI
Il primo musical della storia, o meglio, la prima «ballad opera», un genere di teatro musicale dell’Inghilterra del XVIII secolo.
La scrisse John Gay nel 1728 e la ripresero Brecht e Weill con intento provocatorio nei riguardi dei borghesi.
Oggi,Lucio Dalla la usa per unire - in bolognese e al suo modo - mendicanti ed èlite, snobbando il Teatro Comunaale
e la «gente impellicciata» che lo frequenta.
di Maria Luisa Tagariello
Peppe Servillo, cantante degli Avion Travel letto bolognese. Il direttore del carcere,
e ottimo attore, e Angela Baraldi, jazzista Lockit («chiudi»), si trasforma in
ma anche attrice protagonista del film Quo Lucchetto. E Macheath, che significa
Vadis, Baby? di Gabriele Salvatores, sono «Figlio della brughiera» o «Uccell di
accompagnati sulla scena dall’orchestra del bosco», diventa nella versione italiana
Teatro Comunale di Bologna diretta dal Capitan Uccello.
maestro Giuseppe Grazioli, e da voci della Nella scena finale il mendicante è di
lirica come quella di Borja Quiza Martinez. nuovo con il direttore
Lo scenario si sposta dalla Londra dei del teatro. Ora discu-
bassifondi di Gay a una città italiana di tono su come conclu-
oggi, forse Bologna, ma potrebbe trattarsi dere l’opera. Devono
di una qualsiasi città dei giorni nostri con il davvero lasciare che il
suo lato oscuro, fatto di ladri, prostitute, bandito e i suoi com-
imbroglioni e ricettatori. La vicenda rima- pagni vengano impic-
ne la stessa. cati? Non sarebbe
( . . . ) La The Beggar’s Opera di John Gay Cambiano i linguaggi. Molti personaggi forse meglio introdur-
del 1728, di cui la nuova edizione diretta da parlano in dialetto, il bolognese ovviamen- re un colpo di scena?
Dalla è un riadattamento, è piuttosto il te, ma anche il napoletano e il romanesco. E Del resto anche que-
primo musical della storia, o meglio la il linguaggio musicale è quello di Lucio sti carcerati sono esseri
prima «ballad opera», un genere di teatro Dalla che ha lavorato sulla partitura che umani. E a ben guar-
musicale che nell’Inghilterra del XVIII Frederic Austin compose nel 1920: una dare, forse non c’è
secolo si distanziava da opera e operetta struttura melodico-armonica con un’atmo- molta differenza tra
per semplicità di impianto e attualità di sfera decisamente pucciniana. mendicanti e signori,
temi. La cifra popolare fu quella che attirò La trama è la stessa che regalò il successo ladri e borghesi: tutti
anche Bertold Brecth e Kurt Weill che, due al poeta e autore drammatico inglese agli sono disposti a imbro-
secoli dopo, ispirandosi alla commedia inizi del Settecento. Un losco ricettatore gliare e a mendicare
musicale di Gay, misero in scena a Berlino (Peppe Servillo) e la moglie (Angela per ottenere quello che
la celebre Opera da Tre Soldi con un preciso Baraldi) fanno arrestare il capo dei banditi vogliono.
intento provocatorio nei riguardi del pub- che ha promesso alla figlia di sposarla. Il Nella Londra del
blico borghese. giovane riesce a fuggire seducendo un’al- XVIII secolo e nelle
Oggi, invece, l’intento non è quello di tra ragazza, figlia del secondino della pri- nostre città di oggi.
scandalizzare, ma piuttosto di unire pub- gione, ma viene immediatamente riacciuf- Ancora una volta il
blici diversi e avvicinare i giovani all’opera, fato e condannato a morte. grande cantautore
con l’uso di nuovi linguaggi musicali e la I nomi dei personaggi, che nella versione bolognese - che da
mescolanza sul palcoscenico di due mondi. originale hanno un significato riconoscibile poco ha compiuto 65
Se i protagonisti, infatti, sono rappresen- per il pubblico dell’epoca, anche nella riela- anni ed è reduce da un
tanti di quel panorama musicale italiano borazione drammaturgica firmata da tour che ha riempito i
che potremmo definire «extracolto», l’or- Giuseppe di Leva hanno un significato. maggiori teatri italiani - si mette alla prova,
chestra e il coro appartengono a pieno tito- Così Peachum, dall’inglese «Speach them» divertendosi a fare anche «quello che in
lo al mondo più elitario dell’opera. Così («denunciali»), diventa Speja, Spia in dia- teoria non saprei fare».
LA DIVINA CARCERE
Saranno risuonate le famose terzine introduttive della Divina Commedia dei luoghi danteschi. Gli artisti negli atri delle carceri si esibiscono in un
nelle orecchie dei detenuti italiani al guardare questo musical. «La Divina medley dei momenti più suggestivi ed emozionanti dello spettacolo, tra cui
Commedia-L’Opera» ha ricreato (e rieducato?) i carcerati di Rebibbia in un tratti dedicati al V Canto e all’amore travagliato tra Paolo e Francesca, alla
tentativo di riavvicinamento alla società civile. musicalità della città di Dite, all’incontro con Ulisse e al triste addio con
L’imponente kolossal musicale tratto dall’opera per eccellenza della lette- Virgilio, magister vitae del pellegrino Dante.
ratura italiana e mondiale è stato ideato da un monsignore, Marco Frisina. L’iniziativa si propone di diffondere la cultura della conoscenza e della
Venti protagonisti e 10 acrobati, impegnati dal 23 novembre 2007 sul sapienza in luoghi dimenticati da tutti di costrizione e condizioni disumane.
palco romano appositamente allestito a Tor Vergata - ora pronti per il Scontare le proprie colpe da golosi, lussuriosi, accidiosi ma anche crimina-
Palasharp milanese - hanno stupito 150 mila spettatori provenienti da tutta li a Rebibbia va bene; così dare una ragionevole speranza a chi attende un
Italia per l’eccellenza dimostrata nella rappresentazione di una trama di reinserimento nella società - carcerati e abitanti del Purgatorio che chiedo-
non facile realizzazione e comprensione. no a Dante di pregare per ascendere alla luce divina del Paradiso e incon-
Le creature fantastiche create dalla mano di Marco Rambaldi, il padre di trare un giorno la propria Beatrice.
ET, irrompono tra il pubblico rendendolo parte integrante dell’impianto sce-
nico così come l’imponente palco roteante, che dà il senso della circolarità Sara Di Francesca
ell’ambito della rassegna cameristica pro- smo politico, Robert Schumann tra fascino un architetto emiliano il regista di Actor Actor Dei, vogliamo la fusione tra ballerini e
N posta dall’Accademia di Santa Cecilia
di Roma, il concerto in programma per il 23
romantico e sprazzi di follia. Momento saliente
del programma The West Side Story (Bernstein,
È Dei ma, soprattutto, del nuovo Musical
che uscirà dalla creatività degli allievi del Saint
coristi, che sia una storia corale in cui non vi
siano protagonisti bensì personaggi volti a spie-
aprile potrebbe essere sottotitolato «alcune suite, versione per ottoni): non esattamente Louis selezionati per una sfida: quella di saper gare meglio le dinamiche della sceneggiatura».
delle personalità più eclettiche della musica musica classica ma estratto di un musical dove fare Musical dalla A alla Z - anzi, dalla M alla Se il direttore artistico è Maria Grazia
degli ultimi secoli»: compositori, ma anche per- alla musica sofisticata e memorabile (Maria, I L. Lo dice Giulio Costa, Fontana, allora questo
sonaggi dalle storie intense ed emozionanti. Feel Pretty, Somewhere) si affiancano il tema «devono saper fare corso di Musical sarà
Leonard Bernstein combattuto tra arte e attivi- «tragico» di un Romeo e Giulietta rivisitato con tutto», e lui, in un certo pronto a sfidare gli allievi
l’esigenza di esprimere istanze sociali. Apre la senso, deve sparire. delle scuole televisive,
serata, affidato anche questo alla maestria di Ossia, la regia, se fatta con lo svantaggio-vantag-
grandi esecutori (Antonio Pappano e Alessio bene, nemmeno si vede. gio di non avere telecame-
Allegrini) e alla sonorità «nobile e malinconi- La storia - che sarà re puntate e la fortuna di
ca» (Hector Berlioz) di uno degli strumenti a rappresentata a partire credere nella multidimen-
fiato prediletto dai romantici, l’adagio («lento e dal prossimo autunno a sionalità, nella necessità
con intima espressione») e allegro («rapido e termine del corso e lan- di un apprendimento
con fuoco») per corno e pianoforte (op.70 di ciata a livello nazionale - costante e globale, nell’es-
Schumann). A intervallare le due esecuzioni non esiste: la stanno scri- senza di generazioni dai
ancora le sonorità calde degli ottoni, con il con- vendo ora, così come le 15 ai 35 anni come parte-
certo per trombone (lo suonerà Andrea Conti) e canzoni. Perché «si deve cipanti attivi alla stesura
pianoforte di Henri Tomasi, compositore còrso adattare ai nostri ragazzi, di un’opera che, ancorché
del primo Novecento, capace di accostare a i quali devono confron- a budget limitato, promet-
sonorità classiche ritmi popolari e jazzistici. tarsi con tutti. Come in te emozioni.
BALLET
Music In Aprile Maggio 2008
BIENNALE DI DANZA DI
VENEZIA L’intervista a Ismael
CARMINA BURANA
L’intervista a Mauro Astolfi
FESTIVAL DELL’EQUILIBRIO
Marie Chouinard, Membros, Shantala
danza
a cura di ROSSELLA GAUDENZI
Ivo Direttore, ballerino, coerografo Spellbound vuol dire ammaliare Shivalingappa Perderlo.
CARMINA BURANA
LA NUOVA SFIDA ciò che ammalia
D I ISMAEL IVO Intervista a Mauro Astolfi,
direttore artistico della Spellbound Dance Company,
Biennale di Venezia: il ballerino e coreografo brasiliano viene riconfermato che rilancia con estro un evergreen della tradizione italiana
direttore del Festival di danza dopo il fruttuoso triennio 2004-2007
( . . . ) sul corpo in quanto specchio del nostro tempo e della società in cui viviamo. er iniziare: perché Spellbound Dance rappresenta un successo. C’è del nuovo anche
Finito il triennio 2004-2007 il timone resta tra le sue mani, arrivando ad eguagliare
Carolyn Carlson, unico direttore ad avere avuto un incarico quadriennale. Ma parliamo
P Company? Quale aneddoto si nasconde
dietro a questo nome? Spero sia abbastanza
nel pubblico: solitamente gli «addetti ai lavo-
ri» sono la maggioranza dei presenti; è invece
quasi di una new entry, per la famosa Biennale, poiché la Danza quale disciplina autono- evocativo, poiché è un concetto entrato nella una piacevole sorpresa notare che c’è gente di
ma vi ha fatto ingresso nel 1998. mia mente quasi per gioco, durante gli anni di ogni sorta, stavolta. Anche spettatori «digiuni»
Per questa edizione il celebre danzatore e coreografo si scopre ancora di più, e lancia studio negli Stati Uniti, e molto spesso dietro di danza. E ancora: i giovani, che sono sempre
una domanda diretta: Beautiful. Art is Beautiful? Cosa è la bellezza oggi? Come si rappor- alla casualità si trova qualcosa che funzione- stati la fetta più grossa di presenti, saranno il
ta alla società, all’uomo e all’arte? Si può affermare che l’arte sia l’amante segreta della rà. Spellbound è un termine che ha a che fare 40 per cento. Inversione di tendenza significa-
bellezza? Se pensiamo alla con ciò che incanta, che ammalia. Questa tiva ed interessante.
moda si comprende quanto compagnia è nata nel ‘94, chiamandosi Come spiegarlo, questo meritato successo?
il concetto di bellezza sia Spellbound Dance Group. Il nome era convin- Si può parlare dell’eco della danza che ci pro-
mutato nel tempo; le passe- cente, oggi siamo la Spellbound Dance pina la televisione, di qualità dubbia, motore
relle propongono top-model Company. però di un nuovo boom per questa disciplina in
che più che l’estetica richia- È romano Mauro Astolfi, il direttore artisti- Italia? Penso che si possa parlare davvero di
mano cadaveri ambulanti, co della nota compagnia, ma ha una formazio- due facce della medaglia. Tanta televisione,
tanto da giungere agli scan- ne internazionale, avendo lavorato duramente tanto musical che hanno invaso il nostro
dali clamorosi della morte tra Europa e Stati Uniti. Ciò gli ha permesso di Paese senza dubbio hanno mobilitato le
di modelle per anoressia. confrontarsi, spaziare, contaminare. E ricerca- masse, e le hanno incuriosite. A noi coreogra-
Trasferendo il concetto di re continuamente, insaziabilmente. Questo è fi, il compito di educarlo, di prenderlo per
bello all’arte e alla danza si quanto. Il coreografo si è trovato a trattare i mano questo pubblico nuovo, che si avvicina
vuole raggiungere quella Carmina Burana nel 2006, essendogli stato ad una danza da definire in alcuni casi
bellezza che muove da un commissionato il balletto dall’Ente per il «danza-spazzatura». Ed è anche un momento
impulso, dalla sympatia Turismo della Campania. storico nel quale la gente ha una grande
greca (sentire insieme), da Inizialmente, ho temuto che non avrei spo- voglia di sognare. Per questo oggi si registra
un’energia interiore che tra- sato volentieri questo classico della cultura un calo di pubblico del teatro ed un incremen-
sforma il corpo. italiana. Un tema che affonda le origini nel to di pubblico della danza. A teatro sai cosa
Solo da essa può scaturi- Medioevo, in quei secoli bui tanto lontani da stai vedendo, dove sei, cosa accadrà; nella
re il movimento, che non
può prescindere da un pro-
fondo senso della spirituali-
tà, la stessa che animava
artisti dello scorso secolo tanto diversi ed «imperfetti» come Pablo Picasso, Salvador Dalì,
Alberto Giacometti. Contro ogni legge del marketing, contro la logica delle e-mail, contro
la velocità a cui ci obbliga la società odierna che propone corpi vuoti di spiritualità ed emo-
zionalità. Questa la nuova sfida di Ismael Ivo.
Momento saliente della rassegna sarà rappresentato da Choreographic Collision 2. Lo
scorso anno la prima edizione, dal tema Coreografia Oggi, ha coinvolto un gruppo di 25
ragazzi impegnati in un workshop per quattro settimane, oltre a confronti con coreogra-
fi all’interno della Biennale. Quest’anno l’impronta sarà differente: coreografi selezionati,
tra gli otto e i dieci, realizzeranno progetti propri della durata di 15-20 minuti, e verran-
no affiancati da ballerini professionisti per mettere in scena queste creazioni. Il futuro
della danza secondo Ismael Ivo? Investire nello sviluppo, spalancare una volta per
tutte la «finestra» della danza contemporanea italiana, tanto ricca di talenti. (R.G.)
FEBRE
dolore minimal
ppressione, paura, tensione, minimale fa da sfondo allo spetta-
O eccitazione, angoscia, rabbia,
malattia: febbre. Una febbre che
colo: un semplice muro bianco e
nudo, proprio come i protagonisti,
rimanda al malessere sociale, al quasi sempre privi di abiti e belli in noi e perciò considerati privi di interesse. danza vieni gettato in un mondo onirico,
disagio del vivere tipico delle aree tutta la loro schietta e selvaggia Dopodiché, decidendo di trattare soprattutto i sognante, che ti permette di fantasticare, e di
urbane dove la realtà è spesso vio- natura. Uno spettacolo duro e toc- goliardi, cantori di vagabondaggi, vino, donne arrivare dove vuoi.
lenza ed esclusione. I sette giovani cante, secondo capitolo della trilo- e gioco, ne ho dato una lettura provocatoria, In poche parole, come racconteresti il tuo
danzatori della compagnia gia dei Membros, nati nel 1999 a sfacciata, burlesca. Esaltazione della corpo- percorso artistico? Non ho mai accettato com-
Membros offrono un quadro crudo Macaé (a 180 km da Rio de reità, mandando al diavolo ratio e decorum. promessi, ho sempre assecondato il mio lato
e realistico della vita dei ragazzi di Janeiro) dal coreografo Tais Vieia e Ed ecco che questi canti tornano di colpo ad creativo. Di lavoro ne ho fatto tantissimo,
strada mostrandoci il lato più dolo- da Paulo Azevedo, laureato in essere attuali, godibili da un pubblico del XXI quindi il successo e le gratificazioni le ho
roso del Brasile. I problemi dell’in- scienze politiche ed istruttore, secolo... sudate fino all’ultima goccia. Amo questo
fanzia, della droga, della diffusione come proposta di una vita alternati- Essere presenti con uno spettacolo per sei Paese così difficile per chi intraprende carrie-
delle armi, della disuguaglianza va a giovani artisti di diversi origini giorni consecutivi rappresenta una scommes- re artistiche. Se potessi, mi scinderei in due:
sociale e della miseria vengono rac- sociali e culturali in una città con il sa. Solitamente si rimane in teatro per un paio vivere in Italia, e lavorare ovunque, in Europa,
contati a ritmo di hip hop, break più alto tasso di omicidi del Paese. di date, e a quattro giorni dal debutto (Carmina tranne che in Italia.
dance e danza contemporanea attraverso la forza La compagnia brasiliana ha così dato vita ad una Burana, dall’11 al 16 marzo al Teatro Italia),
e la spontaneità di questi giovani interpreti che vi trilogia di spettacoli incentrati sul tema della vio- l’aver registrato quasi sempre il tutto esaurito a cura di Rossella Gaudenzi
interagiscono con grande originalità divenendo lenza: Raio X (2003, presentato per due anni nei
dei veri e propri attori-acrobati sulle musiche di teatri di tutta Europa), Febre (2007) e Medo
Bach, Chico Barque, della canzone brasiliana del (Paura), che sarà presentato al pubblico solo nel
funky e del continuo e impressionante rumore
dei corpi che sbattono a terra. Una scenografia
2009.
Valentina Giosa IO BALLO DA SOLA
Shantala Shivalingappa
Abiti dai colori essenziali ornano un corpo sottile dalla
INGMAR BERGMAN «La libertà totale, la totale problematicità, portate al cul- RECENSIONE La musica
mine della disperazione professionale che appare al barbaro del Nord che ha assor- sveglia il tempo Il suono rifiu-
a cura di FLAVIO FABBRI
bito la fedeltà al testo insieme al latte materno come qualcosa di spaventoso» ta di tornare al silenzio. Oddio
UN ORECCHIO PENSANTE
PER UNA MENTE IN ASCOLTO I MIEI PRIMI 100 ANNI
DANIEL BARENBOIM, «LA MUSICA SVEGLIA IL TEMPO», FELTRINELLI 2008, PP 192, € 15,00 io li festeggio così
iò che permette di fare esperienza con la musica è il suono: questo attraversa lo
C spazio, l’aria e giunge a noi. Ma da dove nasce il suono? Da uno strumento - certo -
o dalle mani di un musicista - ovvio - e dal nulla - oddio. Sì dal nulla, come la vita d’altron- E ra il 16 febbraio del 1908, le quattro del
pomeriggio di domenica e Giuseppe
«Cento, centouno» di Anton Giulio Onofri, dedi-
cati all’orchestra e al direttore Antonio Pappano.
de, cui la musica è visceralmente e concet- Martucci salì sul podio dell’Augusteo, Bruno Cagli, presidente dell’Accademia, ha
tualmente legata. Prima del suono c’è il l’Auditorio romano poi demolito dal fascismo, dato, con le arie di Rossini, Verdi, Puccini,
silenzio, necessario, richiesto, generatore per dirigere il primo concerto della neonata Beethoveen, Mozart, Brahms, Vivaldi e
nulla cui sempre si torna. Perché dopo Orchestra stabile, poi Orchestra dell’Augusteo, Schumann, il via alla Festa della musica, una
che un suono è stato generato, prima o quindi - dopo la demolizione della sala nel 1936 lunga maratona che ha visto suonare in ogni
poi, comunque, questo tornerà al silenzio e - Orchestra della Regia Accademia di Santa angolo dell’Auditorium quintetti e quartetti,
quindi al nulla. Eppure, finché lo spazio Cecilia e da ultimo in Orchestra dell’Accademia fiati e ottoni, voci bianche e cori, e l’inaugura-
sarà attraversato dai suoni, in quel percor- Nazionale di Santa Cecilia. zione del neonato Museo degli Strumenti.
so sospeso tra i due silenzi la musica crea Nello stesso giorno di 100 anni dopo è Con le stesse musiche che furono scelte
una frazione temporale di vissuto, genera Antonio Pappano a salire sul podio della Sala all’epoca: la Sinfonia dall’Assedio di Corinto
il tempo, quello del sogno e della memoria, Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della di Rossini, la Sinfonia n. 3 Eroica di
passato e presente, immateriale e senso- Musica per dirigere il concerto che ricorda uno Beethoven, l’Andante e il Minuetto dalla
riale, fatto di dimensioni altre mai così dei momenti più importanti per la cultura musi- Serenata K525 di Mozart, il Mormorio della
tanto vicine a queste nostre, vissute. cale romana e italiana. foresta dal Siegfrid di Wagner, l’Ouverture dal
Daniel Barenboim, pianista e composito- In 60 mila a celebrare i cento anni Tannhäuser sempre di Wagner, e a notte scesa
re di fama mondiale, nel suo libro «La dell’Accademia di Santa Cecilia il 17 febbraio fuochi d’artificio che rischiaravano il cielo di
musica sveglia il tempo» edito da 2008 allora, e ben 21 esecuzioni consecutive, un gran bel pezzo di Roma.
Feltrinelli, ci racconta di come la musica testimonianza di questo amore la lunga fila per le
costruisce il tempo, a partire da uno spa- proiezioni dei documentari storici e del film Flavio Fabbri
zio fatto di congiunzioni e giustapposizioni,
dove il suono si rifiuta di tornare nel silen-
zio e cercando un suono compagno crea
l’armonia, sempre così simile alla vita degli
uomini. Anche noi come i suoni ci leghiamo
per creare corrispondenze tra individui e
gruppi, tra parte e somma, per creare la
società, proprio come i suoni, i fiati e le
note cercano e creano la musica.
Pagine in cui si percepisce in che modo
il canto avvicini l’uomo e il suono più di ogni
altra cosa, perché due voci che si esprimo-
no simultaneamente si ascoltano, si
oppongono, si contrappongono e si ritro-
vano nella musica che è stare insieme, che
è prima di tutto condivisione.
Le note in uno spartito, gli uomini in società, in ordine e libertà, insieme e da soli, dal
nulla e per sempre. Scrive Barenboim: «Questo non è un libro per musicisti o per non-
musicisti, è piuttosto un libro per le menti curiose di scoprire le corrispondenze fra musi-
ca e vita, e la saggezza che diventa comprensibile all’orecchio pensante». L’orecchio
pensa come la mente sente e l’occhio assaggia, una visione antropologica olistica, del-
l’uomo che pone il nostro corpo in stato senziente e smaterializzato, inorganico, come il
suono dunque, sempre in lotta con il silenzio e il nulla della storia.
Music In Aprile Maggio 2008
CLASSICA
&opera
ARGENTINA Bacalov Quartet
LUTTO Giuseppe Di Stefano Fonde culture musicali e grandi musi- DANIELA DESSÌ È insieme una
Fece innamorare pure la Callas cisti in voli sincretici casta diva e la padrona di un saloon
UN PIANOFORTE
AVVENTURE PER QUATTRO MANI:
ARGENTINE Michele Campanella
e Monica Leone
La ricca Stagione musicale della IUC
(Istituzione Universitaria Concerti ) propone un
Torna Luis Bacalov col suo ultimo progetto, un quartetto con concerto da non perdere per il prossimo 19
bandoneón, contrabbasso, percussioni e pianoforte, col quale aprile: il duo pianistico formato da Michele
esegue composizioni che ricercano punti d’incontro fra diver- Campanella e Monica Leone, con l’Orchestra di
se culture musicali, approdando ad un risultato fortemente Padova e del Veneto. In apertura Beethoven,
sincretico, tra musica etnica, atmosfere urbane e cultura con il Concerto n° 3 per pianoforte e orchestra
musicale contemporanea. op. 37, e a seguire la Fantasia op. 103 in fa
Il Quartetto Bacalov fonde, infatti, diverse culture musicali minore di Schubert per pianoforte a quattro
con lo stesso Luis Bacalov al pianoforte, Juanjo Mosalini al mani; e il Concerto in re minore per due piano-
bandoneon, Daniel Bacalov alle percussioni e Giovanni forti e orchestra di Poulenc.
Tommaso al contrabbasso. L’opportunità di seguire dal vivo Al termine la Danza macabra Totentanz di
l’estro del maestro argentino è data dal concerto dell’8 mag- Franz Liszt, autore di cui il virtuoso
gio all’Oratorio del Gonfalone. Campanella è uno dei maggiori interpreti a
livello internazionale.
Nicola Cirillo
GIUSEPPE DI STEFANO
LA FORZA DEL DESTINO
Si spegne uno dei più grandi tenori della storia, che fece arrossire
il Metropolitan di New York e il Coven Garden di Londra
METTI UN GIORNO
MOZART A LINZ Nicola Cirillo
Nel 1783 W. A. Mozart si trovava a Linz, ospite del conte Thun. Proprio in quella casa, per com-
piacere al suo ospite, scrisse una sinfonia in linea col carattere festoso di quei giorni: una sinfonia
in Do maggiore, con timpani e trombe nell’orchestrazione. È così che, in seguito, la sinfonia n. 36
in Do maggiore K 425 prese anche il nome di Sinfonia Linz. Il prossimo 31 maggio potremo ascol-
tarla all’Auditorium Parco della Musica, nell’esecuzione dell’orchestra dell’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia diretta per l’occasione da Ton Koopman. A seguire, col supporto del
Coro, sarà eseguita anche la sonata «profana» di Bach La contesa tra Febo e Pan BWV 201.
E SI LEVANO I SENSI
Intervista a Sergio Durante, uno dei principali musicologi italiani
e curatore della Giornata dell’Ascolto di Padova del 18 maggio A CURA DI ROMINA CIUFFA
un giorno, che è il 18 MAGGIO, in cui delle mie esperienze ho messo al centro del pro- oggi, in Italia, di essere offerta dal vivo e a un
C’è tutta Padova si zittisce e si affinano le
orecchie, come quegli animali che, per molto
getto non ‘la musica’ ma i processi d’ascolto. La
differenza è sottile ma essenziale.
pubblico che non sia quello consolidato (e,
ahimé, senescente) delle sale da concerto. Alcuni
istinto e per elevata sensibilità al suono, si leva- Durante la Giornata si offrono musiche che altri tentano un approccio innovativo:
no di balzo in piedi e chi non sente non capisce. per loro natura e per il modo in cui vengono l’Orchestra di Padova suonerà dal vivo sulle
Quasi si spaventa. I padovani così si scuoteranno offerte devono essere ascoltate diversamente. immagini del film muto di C. Froelich su Wagner.
dal torpore e come animali sopravvissuti a qual- Questo ‘risveglia’ un’attenzione spesso sopita (o Nella sala della Sinagoga ‘tedesca’ (data alle
cosa di duro come il rumore si metteranno ad vittima di una ‘anestesia’ dovuta alla continua fiamme nel ‘43 dai Fascisti e da qualche anno
ascoltare. Come si dedica a una madre la festa esposizione ai suoni). restaurata) verranno proposte musiche sinago-
della mamma così a un ascoltatore la giornata Concorrono poi altri elementi: lo studio e l’in- gali commissionate appositamente per Padova
dell’ascolto, e poco importa fra il 1830 e il 1930: si tratta di
che oggi si ascolti poco e ci si un fondo recentemente recupe-
fermi mai - e non importa se rato su quale lavora un giova-
una madre abbia l’istinto ne musicista padovano, Meglio ascoltare musica al buio ovvero in
materno. Siamo tutti ascoltato- Gabriele Donà, che studia silenzio guardare un’opera?
ri e Padova sarà la nostra capi- direzione d’orchestra a Vienna. Meglio ascoltarla quando si è ben disposti a
tale, la culla dei silenzi in cui Lungo il portico di via Roma farlo. Anche in uno stadio assordante, se è
riposerà l’orecchio. (l’antica ‘via regia’ che dal buona. Ogni tipo di musica vuole un tipo di
Municipio porta verso il Prato ascolto.
SERGIO DURANTE è un della Valle) sarà disposta C’è flessibilità ma niente è più deleterio che
ricercatore, prima di tutto. Di un’installazione di musica elet- credere di avere avuto un’esperienza d’ascolto
musica. Da uno zio che lo ha tronica realizzata da sette com- quando in realtà si è solo ‘sentito’. E si eviti l’in-
iniziato alla musica a 10 anni, positori coordinati da Nicola digestione: dobbiamo fare vuoto nella mente per
a un gruppo pop con il basso Bernardini. tornare ad ascoltare.
elettrico e già un flauto traver- Anche nell’edizione dell’an-
so («strumento più manegge- no passato il Comune commis- Cosa offre Padova ai giovani musicisti, oltre
vole»), si è dedicato anima e sionò tre nuove opere. C’è poi a una giornata di ascolto?
cuore alla musica classica musica per soli, coro e orche- Sempre troppo poco. Ci sono però speranze
diplomandosi a Bologna; ha stra (l’op. 87 di Beethoven), la che in occasione dell’edificazione del nuovo
suonato in orchestre di enti Civica orchestra di fiati, la Auditorium dell’architetto Kada vi venga inclu-
lirici, ha studiato composizio- ripresa del magnifico spettaco- so il nuovo Conservatorio, che dovrebbe mante-
ne e frequentato il Dams. La lo DeForma del Tam/Teatro nere una relazione con le istituzioni di istruzione
sua passione per la ricerca musica di Michele Sambin. superiore (l’Università) più che con quelle di
musicologica lo ha portato ad L’Interensemble di Bernardino produzione (che avranno vita del tutto autono-
anni di professione didattica in Conservatorio, a dividuazione di ‘luoghi’ o situazioni da destinare Beggio propone uno spettacolo musicale origi- ma). Si tratterà di un collegamento ‘simbolico’,
un dottorato alla Harvard University e all’inse- alla musica entro uno specifico tessuto urbano e nale dedicato ad Andrea Palladio. ma forse non inutile e almeno risolverà i proble-
gnamento delle discipline storico-musicali a il desiderio di promuovere il lavoro di musicisti E i Solisti veneti diretti da Claudio Scimone mi di spazio.
Cremona, infine a Padova, sua città natale. o gruppi di artisti che (in massima parte) appar- proporranno musica di Giuseppe Tartini nella Oltre alla musica classica la municipalità
tengono alla città. Non si vuole però l’autarchia: Chiesa in cui il musicista è sepolto. dovrebbe preoccuparsi anche della musica leg-
Ascoltare è naturale? più di una produzione è ‘importata’, come il gera: c’è bisogno di luoghi dove poter provare e
Come camminare. Ma questo non vuol dire gruppo di musiciste persiane ‘Mehr’. Se l’espe- Vista e udito, Padova e musica. Che prevale? crescere musicalmente. È ora di far uscire i
che si cammini tutti allo stesso modo o che non rienza si dovesse esportare in una città diversa, Padova ha un carattere proprio: intima, pro- ragazzi (e i meno ragazzi) dai garages.
si possa camminare, come pure ascoltare ‘male’. andrebbero tenute presenti le differenti condizio- tettiva ma non priva di grandi aperture prospet-
ni ‘locali’, urbanistiche e culturali. tiche, fitta di meandri porticati nei quali è bello Quale grande artista vedrebbe per le strade
Perché una Giornata dell’Ascolto? perdersi. A tratti se ne scoprono i suggestivi di Padova questo 18 maggio a rappresentare
Mi sono chiesto come si potesse affrontare in Quali sono le iniziative previste per questa corsi d’acqua sopravvissuti alla ‘modernizzazio- «l’ascolto»?
modo non accademico il problema della banaliz- edizione? ne’. Ci si sta bene anche senza la musica, ma la Mi piace pensare che John Cage si troverebbe
zazione dell’ascolto, aspetto più critico della La maggior parte degli eventi comprende presenza diffusa di questi eventi ha creato un a suo agio.
cultura musicale del Novecento. Facendo tesoro musica classica europea, che ha più bisogno corto-circuito socializzante.
to di morire asfissiato. L’aria si stava inquinando tratti ricorda Leonard Cohen e a tratti Nick
a tal punto che ho persino pensato di perorare la Drake, anche se lui forse si diverte a fare il James