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Caratteri del migratore con le quali entra in rapporto: Sta al di là delle forme fenomeniche
cammina negli interstizi ed è, che rinserrano il sedentario. Questa condizione
Ci sono popoli infatti che della migrazione a dirla con Victor Turner, infrastrutturale. non è certo comune allo yogin e al migratore
si fanno un destino, un vanto, una garanzia Dumézil preferiva scansare la parola, e tuttavia questi vi è più prossimo

7.
di purezza. Una purezza insolita. ma dovette ammettere che soltanto «struttura» del sedentario.
Inevitabilmente la migrazione, come Ermete, garantisce che non si coinvolga affatto
si associa al furto, alla rapina, alla fuga, la volontà e la coscienza, meglio ancora Zolla, E., Lo stupore infantile, p. 95-98, Adelphi, Milano, 1994

alla truffa. Ne offre l’occasione. di «ciclo» o di «sistema».

n 6
Ma si associa in primo luogo alla lievità, Strutture formano i fiori complessi,

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1 alla freschezza e al loro capovolgimento,
la cupa chiusura.
Un popolo profondamente migratorio,
le costumanze, i miti e infine le lingue
che ci parlano. Il migratore che scivoli
tra le strutture dei sedentari,

ma che
confinato dagli Stati Uniti in tetre riserve, vive nello stesso stato infrastrutturale
è quello dei Sioux. Per certe strade del Dakota che introduce alle iniziazioni, nel quale,
li vedi impenetrabili, silenziosi, lievi, dice Eliade, affiorano simboli di vita e di morte,
sottometto le violenti, ubriachi. Ma a studiarli con calma
si penetra al di là di questa maschera lugubre
di dissoluzione della società e di capovolgimento
sessuale. Chi è per essere iniziato mantiene
mie opinioni e forse si mette a nudo un carattere
fondamentale d’ogni nomade.
all’erta la coscienza anche quand’è immerso
nel patimento fra evocazioni inconsuete
al giudizio Cominciò a essere notato molto tempo addietro
lo strano nesso che un Sioux spontaneamente
di bestie o di dèi e tocca così
il fondo di ogni ordine, il panico.

dei più saggi stabilisce fra una serie di enti


per noi disparati: i bozzoli,
Dal caos panico nascono, insegna Platone,
le città. Privazioni e dolore, fame, fatica,

e all’autorità che si legano alla nascita dei ragni, farfalle,


falene, ma anche agli alci, ai bisonti e ai lupi.
sottrazione di sonno angustiano, finché si accede
infine alla condizione iniziatica e s’imparano

della Chiesa Si è ricostruito il perché di questa trafile.


Si osservi un bozzolo o crisalide:
cose ignote a chi non abbia subìto le prove.
Il migrante vive sempre e costantemente
è l’avvolgersi vorticoso di fili setosi nella vita infrastrutturale. Non necessariamente
attorno a un asse vuoto; osservando è tormentato, ma senza tregua sta prossimo
con partecipazione si può sempre avvertire, alla disperazione ed è troppo loggero e svelto
ricostruire quel vorticare costitutivo. per caderci. Sempre gli è prossimo il rischio,
Dal bozzolo della crisalide spesso vediamo non lo turba. Se ne sta tranquillo su quest’orlo.
nell’estate nascere ragni, farfalle e falene, In un certo senso il migratore in genere si trova
che osserveremo di poi vorticanti nel vento. virtualmente nella condizione dello yogin
n°12_15febbraio
n°1_24
n°6_24 ottobre
Aprile 2010
2008
2009
Vedremo i ragni, avvolti nella loro tela, che si identifichi interamente con il centro I racconti immorali
trasportati dal vento, percorrere centinaia vorticante del cuore, il quarto circolo (o cakra)
Hanno collaborato:
hanno
di chilometri. Ma consideriamo nella secca estate chiamato l’intatto o immacolato, simboleggiato
(Borowczyk, 1974)
Andrea Verdecchia
Alessandro Franca alci, bisonti, lupi. Il maschio all’improvviso da un loto che contiene un triangolo di linee Quelli che seguono sono degli spunti per una
Carlo Maria
Valentina Campetelli
Cirino
Cecilia Giampaoli/grafica/
scalcia il suolo e la polvere si solleva rosse con un puntolino rosso al centro, possibile interpretazione del film "I racconti
in un gorgo, avvolgendosi alla femmina segno dell’aria. In quest’elemento immorali", girato nel 1974 da Walerian Borowczyk.
prescelta, isolandola. sito nel cuore ci si deve trasfondere. Non c’è in essi la pretesa di cogliere
La stessa girandola esprime dunque Un’esperienza del genere è accennata le autentiche intenzioni dell’ autore, cosa
anche l’essenza di questi quadrupedi. nella tradizione occidentale nell’episodio che richiederebbe uno studio più approfondito
207. non ha una redazione stabile
né un direttore editoriale. Tutti questi esseri incarnano ciò che il Sioux di Jan Baptiste van Helmont, che toccando con di tutta l’opera e della formazione del regista
207. viene prodotto senza scopo di lucro; agogna di ottenere: con l’aria anche lui la punta della lingua un aconitum napellus sentì (forse un po’ sottovalutato e relegato,
la stampa si autofinanzia attraverso desidera entrare in una relazione intima, il cervello gelarsi e i pensieri fiottargli nelle scaffalature, al "softcore").
le offerte raccolte. con essa si vorrebbe immedesimare. caldi e sovrabbondanti dal cuore. Non c’è ovviamente, per lo stesso motivo, neanche
207. è composto da pensieri, articoli Aspira a essere un vento rapinoso, Le combinazioni di elementi ed enti proprie la pretesa dell’originalità, soltanto ho cercato
ed immagini libere da censura. ad attorcigliarsi subitaneo attorno ai Sioux sono mezzi per ottenere di cogliere delle suggestioni e dei collegamenti
Ogni autore è responsabile dei testi alle prede e quindi a volar via di scatto. questa trasfusione in aria. vari che potessero fornire alle immagini
pubblicati a suo nome. La sua sensibilità è più sottile della nostra. Ma nell’esperienza dello yogin questo dei significati almeno potenzialmente coerenti
207. viene distribuito ogni tre settimane Coglie un’infinità di particolari, che sfuggono concentrarsi della vita al suo centro porta fra sé stessi e con il titolo che l’autore ha
circa, o comunque ogni qualvolta
ai sensi riposati. Sorprende la velocità anche a udire il suono prefonico, AUM, non nato dato a quelle. Non è nemmeno la mia opinione
venga raccolto materiale sufficiente
a giustificarne l’impaginazione. delle sue associazioni. da vibrazioni materiali, quindi innalza sui temi trattati, è quello che penso che lui
Chiunque può prendere parte alla Vive in un tempo accelerato rispetto al nostro al vortice della gola un loto con al centro potrebbe aver voluto dire. Delle quattro parti
realizzazione
alla realizzazione
del giornale
del giornale
inviando i e capirlo è arduo; così è quasi impossibile un quadrato simbolo di stabilità, che compongono "I racconti immorali", la prima,
inviando i propri
propri testi testi indirizzo e-mail:
al seguente ghermire un animale dal tempo più svelto segno dello spazio stesso. "La Marea", può essere letta come metafora di un
al seguente indirizzo e-mail: del nostro, colombo o rondinella che sia. Tutta la trafila dei vortici dal coccige certo modo di intendere l’erotismo. Anzi, direi
207.liberastampa@libero.it Con la nostra la moralità del Sioux al cervello si unifica qui in gola al momento che esplicitamente questa lettura è indicata
207.liberastampa@libero.it non coincide. Pregia la fedeltà all’onore, supremo della meditazione, chi vi arriva si può dal protagonista André, la cui spiegazione del
ma ignora o disprezza le norme dei sedentari. chiamare «colui che ha il vento per protettore», meccanismo della marea alla cugina Julie coincide
È offerto all’incognito, crede al destino. ed è diventato lui stesso aria, «mangia aria», per lei con l’iniziazione al sesso. Che cosa è
Vive al margine. È indifferente in cuor suo come si dice in sanscrito che facciano dunque l’eros-marea? Determinato dall’attrazione
alle strutture che reggono le varie comunità asceti e serpenti. lunare, il moto del mare che invade la terra

Carlo M. Cirino e Cecilia M. Giampaoli 1/2


Via Petrucci 19, 61121 Pesaro
condivide con l’impulso sessuale il carattere
dell’inarrestabilità, della ineluttabilità, della
regolarità fatale tipica dei fenomeni astronomici:
un predicatore ma soprattutto un temibile capo
politico. Malgrado il fatto che i soggetti lo
consentirebbero, non c’è traccia, in questo film,
più l’affanno dell’esser spiato, seguito,
dalle forze del "tallone di ferro" che,
esattamente come nel romanzo, "prosegue

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non si può fermare la marea, né trasgredire ai di erotismo sadico o masochista, anzi direi che impassibile verso il suo scopo, scuotendo
suoi orari, ai suoi tempi che scandiscono il questi sono presenti in negativo, cioè oggetto il tessuto sociale, epurando i Mercenari,
tempo degli uomini e non viceversa. Il mare si di una presa di distanza ironica: lo stupro di le caste operaie e i servizi segreti
insinua in ogni fenditura, anche nascosta, simile Teresa, il bagno di sangue, il rogo... tutte le per espellerne i compagni, e punendo senza
agli uccelli marini che nidificano fra le asperità immagini violente sono volutamente edulcorate e odio e senza pietà...", fino all’epilogo finale,
della scogliera. Né alla luna è necessario marginalizzate a vantaggio dei corpi, accarezzati l’ultima danza prima dell’uccisione, al cospetto
scendere sulla terra per muovere gli oceani, e mai percossi, presi in contorsioni voluttuose degli stessi operai per i quali predica,
essa non si offre che alla vista eppure espone e non dolorose. Anche questo dipende dalla addormentati nella luce dell’alba come due
ad un pericolo mortale chi si avventura in certe "immoralità" dei racconti: supponendo il legame Apostoli. Del romanzo di London Bashirov fa vere
spiagge del nord: non è in questo simile alle fra erotismo e violenza come l’esito stesso e proprie citazioni, e ne trae la stessa modalità
immagini, spesso soltanto immagini, che nutrono le della violenza sull’erotismo, cioè la punizione narrativa: nel primo Avis Cunningham, futura
bramosie amorose e sessuali? Dal corpo di Julie, del piacere che ha portato al piacere della signora Everhard, racconta, in forma

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lo sguardo di André si volge alla campagna, in punizione, ed essendo tutto ciò sancito dalla di manoscritto, la sua storia d’amore
fondo alla quale si avvicina il mare: attraverso morale, il racconto immorale" diventa quello che e la sua Rivoluzione al fianco di Ernest,
gli occhi del personaggio, Borowczyk guida quelli cerca di risalire a monte delle proibizioni e dei nell’opera cinematografica una giovane donna,
dello spettatore dall’oggetto del desiderio al tabù, verso una rappresentazione primitivamente che vediamo al fianco del protagonista, ma non
desiderio reso oggetto. Se il sesso è marea, serena della nudità e dei rapporti sessuali. sentiamo mai parlare se non come voce fuori
la "morale" è diga: i tre episodi rimanenti Se si osservano le ricorrenze dell’ immagine del campo, ripercorre la vita di Nikolai, usando
ci mostrano tre dighe che cedono. In "Teresa crocifisso, il film diventa un viaggio a ritroso le stesse parole del libro: "cercherò di
filosofa": l’educazione religiosa e oppressiva ben più ampio della semplice ambientazione raccontare in tutta semplicità in che modo
di Teresa si impregna di ciò che dovrebbe degli episodi, verso un passato più mitico che entrò nella mia vita: come lo conobbi, come
contenere e rinchiudere, fino a dissolversi in storico: se Teresa, prigioniera di una società finii col diventare parte di lui, quali profondi
esso. In "Erzsébet Bathory": l’ostinato rifiuto maschile che relega la donna al ruolo di moglie cambiamenti portò nella mia vita. In tal modo
del "maschio" (vedi il pene rabbiosamente o di immaginetta pornografica, accarezza la croce potrete guardarlo attraverso i miei occhi
cancellato dalla parete) della contessa Bathory, come un simbolo fallico, Lucrezia, stendendosi e apprendere di lui ciò che ho appreso io:
chiusa nel narcisismo della autorigenerazione e nuda, assume essa stessa la posa della divinità tutto, salvo le cose troppo intime e dolci
dell’amore per una immagine-specchio (vedi i due trionfante: dal potere dell’uomo a quello della perchè io possa ridirle". Un film folle, anarchico,
corpi affiancati sul letto), finisce con un crollo donna, così come può essere immaginato prima del fatto con pochi mezzi ma con strepitose idee,
imprevedibile e totale. In "Lucrezia Borgia": tabù dell’ incesto e del vincolo della monogamia, che distrugge con l’ironia più sottile
ai moniti di Savonarola, gli eccessi dei Borgia quando le donne avevano molti amanti e nessuno e il sarcasmo più feroce l’idea che un qualsiasi
girano gaiamente intorno con la serenità di una era un padre o un marito, appartenendo i figli potere possa essere buono. Lenigrado non
danza, come l’acqua che, per nulla frenata dal soltanto alle madri e, quindi, gli uomini alle potrà mai più essere lo scenario di una nuova
pilastro di un vecchio ponte, ne provoca la donne. Rivoluzione, nè il luogo di un’umanità liberata,
definitiva rovina. Il racconto immorale è quindi affrancata dal meccanismo che la schiaccia,
quello in cui a rimanere sconfitto, beffato, Andrea Verdecchia inesorabilmente. E questa consapevolezza,

mi-
è alla fine il personaggio che rappresenta o speranza delusa se vogliamo, condivisa
il custode della "morale". In questo senso dal regista e dallo spettatore ma non dal
un modello possibile potrebbe essere la Justine protagonista, rende quest’ultimo ancor più folle
di Sade: come in una fiaba al contrario, Il tallone di ferro ai nostri occhi, ma allo stesso tempo dallo
essa è ricompensata per le sue azioni virtuose spirito irraggiungibile, ben più elevato
con sciagure sempre più gravi; invece Borowczyk
dell’oligarchia (Bashirov, 1988) e forte del nostro, animato da un’ideale
mischia le carte proponendoci la contessa di Zheleznaya pyata oligarkhij (Il tallone di ferro che lo rende invasato, forsennato, instancabile.
Bathory (quale migliore eroina sadica?) come dell’oligarchia) è un film breve e intenso, Umanamente, ciò che percepiamo è la forza
una autorità morale! Che cosa significa questo? "perla" d’esordio del semi sconosciuto regista smisurata del debole. Sempre citando

gra-
Mi sembra che il senso della "morale", così come ed attore russo Aleksandr Bashirov, datato 1998. dal romanzo, Nikolai è "l’Aquila che batte l’aria
la intenderebbe l’autore, vada precisato come Tratto esplicitamente dal romanzo di Jack London con ali instancabili, librandosi in eterno
qualcosa di fortemente connesso al potere ed alla "Il tallone di ferro", ripercorre la storia verso il suo sole, l’ideale radioso
gerarchia sociale: la contessa è come la divinità del protagonista del libro, Ernest Everhard, della libertà umana".
di un culto agrario, sopravvissuto, e regnante, sindacalista, rivoluzonario, animatore di folle
in un contesto geografico così bene sintetizzato nella Chicago della Comune e dei grandi scioperi Valentina Campetelli

dal paesaggio. Esso ci mostra un crocifisso di fine '800, riattualizzandola in una Leningrado
simile, piuttosto, ad un albero isolato, sempre sospesa tra la moderna Europa e le rovine
occasionale sostegno per uccelli di passaggio in archeologiche del regime sovietico.
mezzo ad una pianura sconfinata. Questo culto ha i Seguiamo Nikolai Petrovich, alter ego

re
suoi feticci, la veste miracolosa che le ragazze contemporaneo di Everhard, nelle sue
strappano di dosso alla contessa, ed i suoi peregrinazioni allucinate, nei comizi,
sacrifici, come tali perfettamente giustificati nelle notti insonni passate, più ebbro
e "morali". Allo stesso modo, nell’episodio che sobrio, nei bar e nei locali della città,
di Teresa, l’educazione è soprattutto sempre al ritmo veloce, velocissimo, di un vivere
un esercizio di violenza, Savonarola non fu solo vertiginoso e in bilico, mentre incalza sempre

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