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Caratteri del migratore con le quali entra in rapporto: Sta al di là delle forme fenomeniche
cammina negli interstizi ed è, che rinserrano il sedentario. Questa condizione
Ci sono popoli infatti che della migrazione a dirla con Victor Turner, infrastrutturale. non è certo comune allo yogin e al migratore
si fanno un destino, un vanto, una garanzia Dumézil preferiva scansare la parola, e tuttavia questi vi è più prossimo
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di purezza. Una purezza insolita. ma dovette ammettere che soltanto «struttura» del sedentario.
Inevitabilmente la migrazione, come Ermete, garantisce che non si coinvolga affatto
si associa al furto, alla rapina, alla fuga, la volontà e la coscienza, meglio ancora Zolla, E., Lo stupore infantile, p. 95-98, Adelphi, Milano, 1994
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Ma si associa in primo luogo alla lievità, Strutture formano i fiori complessi,
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1 alla freschezza e al loro capovolgimento,
la cupa chiusura.
Un popolo profondamente migratorio,
le costumanze, i miti e infine le lingue
che ci parlano. Il migratore che scivoli
tra le strutture dei sedentari,
ma che
confinato dagli Stati Uniti in tetre riserve, vive nello stesso stato infrastrutturale
è quello dei Sioux. Per certe strade del Dakota che introduce alle iniziazioni, nel quale,
li vedi impenetrabili, silenziosi, lievi, dice Eliade, affiorano simboli di vita e di morte,
sottometto le violenti, ubriachi. Ma a studiarli con calma
si penetra al di là di questa maschera lugubre
di dissoluzione della società e di capovolgimento
sessuale. Chi è per essere iniziato mantiene
mie opinioni e forse si mette a nudo un carattere
fondamentale d’ogni nomade.
all’erta la coscienza anche quand’è immerso
nel patimento fra evocazioni inconsuete
al giudizio Cominciò a essere notato molto tempo addietro
lo strano nesso che un Sioux spontaneamente
di bestie o di dèi e tocca così
il fondo di ogni ordine, il panico.
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non si può fermare la marea, né trasgredire ai di erotismo sadico o masochista, anzi direi che impassibile verso il suo scopo, scuotendo
suoi orari, ai suoi tempi che scandiscono il questi sono presenti in negativo, cioè oggetto il tessuto sociale, epurando i Mercenari,
tempo degli uomini e non viceversa. Il mare si di una presa di distanza ironica: lo stupro di le caste operaie e i servizi segreti
insinua in ogni fenditura, anche nascosta, simile Teresa, il bagno di sangue, il rogo... tutte le per espellerne i compagni, e punendo senza
agli uccelli marini che nidificano fra le asperità immagini violente sono volutamente edulcorate e odio e senza pietà...", fino all’epilogo finale,
della scogliera. Né alla luna è necessario marginalizzate a vantaggio dei corpi, accarezzati l’ultima danza prima dell’uccisione, al cospetto
scendere sulla terra per muovere gli oceani, e mai percossi, presi in contorsioni voluttuose degli stessi operai per i quali predica,
essa non si offre che alla vista eppure espone e non dolorose. Anche questo dipende dalla addormentati nella luce dell’alba come due
ad un pericolo mortale chi si avventura in certe "immoralità" dei racconti: supponendo il legame Apostoli. Del romanzo di London Bashirov fa vere
spiagge del nord: non è in questo simile alle fra erotismo e violenza come l’esito stesso e proprie citazioni, e ne trae la stessa modalità
immagini, spesso soltanto immagini, che nutrono le della violenza sull’erotismo, cioè la punizione narrativa: nel primo Avis Cunningham, futura
bramosie amorose e sessuali? Dal corpo di Julie, del piacere che ha portato al piacere della signora Everhard, racconta, in forma
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lo sguardo di André si volge alla campagna, in punizione, ed essendo tutto ciò sancito dalla di manoscritto, la sua storia d’amore
fondo alla quale si avvicina il mare: attraverso morale, il racconto immorale" diventa quello che e la sua Rivoluzione al fianco di Ernest,
gli occhi del personaggio, Borowczyk guida quelli cerca di risalire a monte delle proibizioni e dei nell’opera cinematografica una giovane donna,
dello spettatore dall’oggetto del desiderio al tabù, verso una rappresentazione primitivamente che vediamo al fianco del protagonista, ma non
desiderio reso oggetto. Se il sesso è marea, serena della nudità e dei rapporti sessuali. sentiamo mai parlare se non come voce fuori
la "morale" è diga: i tre episodi rimanenti Se si osservano le ricorrenze dell’ immagine del campo, ripercorre la vita di Nikolai, usando
ci mostrano tre dighe che cedono. In "Teresa crocifisso, il film diventa un viaggio a ritroso le stesse parole del libro: "cercherò di
filosofa": l’educazione religiosa e oppressiva ben più ampio della semplice ambientazione raccontare in tutta semplicità in che modo
di Teresa si impregna di ciò che dovrebbe degli episodi, verso un passato più mitico che entrò nella mia vita: come lo conobbi, come
contenere e rinchiudere, fino a dissolversi in storico: se Teresa, prigioniera di una società finii col diventare parte di lui, quali profondi
esso. In "Erzsébet Bathory": l’ostinato rifiuto maschile che relega la donna al ruolo di moglie cambiamenti portò nella mia vita. In tal modo
del "maschio" (vedi il pene rabbiosamente o di immaginetta pornografica, accarezza la croce potrete guardarlo attraverso i miei occhi
cancellato dalla parete) della contessa Bathory, come un simbolo fallico, Lucrezia, stendendosi e apprendere di lui ciò che ho appreso io:
chiusa nel narcisismo della autorigenerazione e nuda, assume essa stessa la posa della divinità tutto, salvo le cose troppo intime e dolci
dell’amore per una immagine-specchio (vedi i due trionfante: dal potere dell’uomo a quello della perchè io possa ridirle". Un film folle, anarchico,
corpi affiancati sul letto), finisce con un crollo donna, così come può essere immaginato prima del fatto con pochi mezzi ma con strepitose idee,
imprevedibile e totale. In "Lucrezia Borgia": tabù dell’ incesto e del vincolo della monogamia, che distrugge con l’ironia più sottile
ai moniti di Savonarola, gli eccessi dei Borgia quando le donne avevano molti amanti e nessuno e il sarcasmo più feroce l’idea che un qualsiasi
girano gaiamente intorno con la serenità di una era un padre o un marito, appartenendo i figli potere possa essere buono. Lenigrado non
danza, come l’acqua che, per nulla frenata dal soltanto alle madri e, quindi, gli uomini alle potrà mai più essere lo scenario di una nuova
pilastro di un vecchio ponte, ne provoca la donne. Rivoluzione, nè il luogo di un’umanità liberata,
definitiva rovina. Il racconto immorale è quindi affrancata dal meccanismo che la schiaccia,
quello in cui a rimanere sconfitto, beffato, Andrea Verdecchia inesorabilmente. E questa consapevolezza,
mi-
è alla fine il personaggio che rappresenta o speranza delusa se vogliamo, condivisa
il custode della "morale". In questo senso dal regista e dallo spettatore ma non dal
un modello possibile potrebbe essere la Justine protagonista, rende quest’ultimo ancor più folle
di Sade: come in una fiaba al contrario, Il tallone di ferro ai nostri occhi, ma allo stesso tempo dallo
essa è ricompensata per le sue azioni virtuose spirito irraggiungibile, ben più elevato
con sciagure sempre più gravi; invece Borowczyk
dell’oligarchia (Bashirov, 1988) e forte del nostro, animato da un’ideale
mischia le carte proponendoci la contessa di Zheleznaya pyata oligarkhij (Il tallone di ferro che lo rende invasato, forsennato, instancabile.
Bathory (quale migliore eroina sadica?) come dell’oligarchia) è un film breve e intenso, Umanamente, ciò che percepiamo è la forza
una autorità morale! Che cosa significa questo? "perla" d’esordio del semi sconosciuto regista smisurata del debole. Sempre citando
gra-
Mi sembra che il senso della "morale", così come ed attore russo Aleksandr Bashirov, datato 1998. dal romanzo, Nikolai è "l’Aquila che batte l’aria
la intenderebbe l’autore, vada precisato come Tratto esplicitamente dal romanzo di Jack London con ali instancabili, librandosi in eterno
qualcosa di fortemente connesso al potere ed alla "Il tallone di ferro", ripercorre la storia verso il suo sole, l’ideale radioso
gerarchia sociale: la contessa è come la divinità del protagonista del libro, Ernest Everhard, della libertà umana".
di un culto agrario, sopravvissuto, e regnante, sindacalista, rivoluzonario, animatore di folle
in un contesto geografico così bene sintetizzato nella Chicago della Comune e dei grandi scioperi Valentina Campetelli
dal paesaggio. Esso ci mostra un crocifisso di fine '800, riattualizzandola in una Leningrado
simile, piuttosto, ad un albero isolato, sempre sospesa tra la moderna Europa e le rovine
occasionale sostegno per uccelli di passaggio in archeologiche del regime sovietico.
mezzo ad una pianura sconfinata. Questo culto ha i Seguiamo Nikolai Petrovich, alter ego
re
suoi feticci, la veste miracolosa che le ragazze contemporaneo di Everhard, nelle sue
strappano di dosso alla contessa, ed i suoi peregrinazioni allucinate, nei comizi,
sacrifici, come tali perfettamente giustificati nelle notti insonni passate, più ebbro
e "morali". Allo stesso modo, nell’episodio che sobrio, nei bar e nei locali della città,
di Teresa, l’educazione è soprattutto sempre al ritmo veloce, velocissimo, di un vivere
un esercizio di violenza, Savonarola non fu solo vertiginoso e in bilico, mentre incalza sempre
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