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LA PRIMAVERA NELLA POESIA
METAFORE, SIMILITUDINI, PERSONIFICAZIONI E SINESTESIE
PASSA MARZO
Passa marzo
Attenti, bambini,
la mano al cappello:
c marzo che passa,
che urla, che spazza,
che gioca monello
per strade e giardini
Attenti, bambini!
E ride, quel matto!
E locchio vi strizza.
Si china su un fiore
con tenero amore
poi, lesto, una bizza:
disf quel che ha fatto.
E ride, quel matto!
E sempre combina
scherzetti e pasticci:
sparpaglia il bucato
disteso sul prato,
scompiglia i bei ricci,
le nubi trascina
scherzetti combina.
Ma quando di sera
il cielo si ammanta
di un rosso di fuoco,
fermandosi un poco
vi guarda e vi canta:
Or vien primavera
Poi va, nella sera. (Adriano Caramellino)
MARZO
A marzo, il solicello
fa tanto di cappello
e viene in pompa, fuori,
stendendo sete e ori.
Una bellezza! Chiaro
per tutto, il grande faro
riaccende; e somiglia
unallegra famiglia
la siepe, il campo e lorto
A un tratto, tutto smorto:
un vento strapazzone
ti mangia in un boccone
quella famiglia allegra.
Geme la terra negra
e canta il funerale
con un bigio piviale.
Ma la mattina appresso,
dice il sole: E permesso? (Lina Campanini)
PASSA MARZO
Passa marzo
Attenti, bambini,
la mano al cappello:
c marzo che passa,
che urla, che spazza,
che gioca monello
per strade e giardini
Attenti, bambini!
E ride, quel matto!
E locchio vi strizza.
Si china su un fiore
con tenero amore
poi, lesto, una bizza:
disf quel che ha fatto.
E ride, quel matto!
E sempre combina
scherzetti e pasticci:
sparpaglia il bucato
disteso sul prato,
scompiglia i bei ricci,
le nubi trascina
scherzetti combina.
Ma quando di sera
il cielo si ammanta
di un rosso di fuoco,
fermandosi un poco
vi guarda e vi canta:
Or vien primavera
Poi va, nella sera. (Adriano Caramellino)
MARZO
A marzo, il solicello
fa tanto di cappello
e viene in pompa, fuori,
stendendo sete e ori.
Una bellezza! Chiaro
per tutto, il grande faro
riaccende; e somiglia
unallegra famiglia
la siepe, il campo e lorto
A un tratto, tutto smorto:
un vento strapazzone
ti mangia in un boccone
quella famiglia allegra.
Geme la terra negra
e canta il funerale
con un bigio piviale.
Ma la mattina appresso,
dice il sole: E permesso? (Lina Campanini)
Notiamo che il poeta usa espressioni particolari: squitto sottile, il mare ha un riso azzurro
e un brivido di seta.
squitto
DATO UDITIVO
sottile
DATO VISIVO
mare limpido
DATO VISIVO
riso
DATO UDITIVO
azzurro
DATO VISIVO
mare increspato
DATO VISIVO
brivido
DATO TATTILE
seta
DATO VISIVO