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Proposte:

1- LO STUDENTE A TEMPO PARZIALE PAGHI IN 5 ANNI QUELLO CHE


PAGHEREBBE IN 3 COMPIENDO LO STESSO PERCORSO DI STUDI MA
SPALMATO IN 5 ANNI
Citazione dal sito dell’Università degli Studi Milano Bicocca:
<<Gli studenti iscritti a tempo parziale hanno una riduzione del 50% sui
contributi universitari, sia sull'acconto versato all'atto dell'iscrizione sia
sull'importo totale della seconda rata.
AL momento dell'immatricolazione, se il regolamento del corso di studio lo
prevede, è possibile scegliere, in alternativa al tempo pieno,
l'immatricolazione con un impegno a tempo parziale (part-time).
La scelta può essere modificata negli anni successivi, ma non oltre l'ultimo
anno di iscrizione in corso né in corso d'anno.
Regole di frequenza
Il tempo di conseguimento del titolo di studio è previsto in una durata doppia
rispetto a quella stabilita nell'ordinamento didattico del corso di studio.
Ogni percorso formativo e la sequenza delle attività formative sono stabiliti
nei regolamenti dei rispettivi corsi.

Gli studenti part-time pagano il 50% dei contributi previsti per la loro
situazione economica (ISEEU), mentre pagano per intero la tassa di iscrizione
(190,00 Euro), la tassa regionale per il diritto allo studio universitario (100,00
Euro) e le spese accessorie (75,00 Euro).

Per gli iscritti ai corsi di laurea a distanza o in modalità e-learning part-time è


prevista una riduzione del 50% del diritto di fruizione.

Gli studenti part-time hanno diritto ad usufruire delle categorie di esonero


previste per tutti gli altri studenti ma non delle borse di studio erogate
dall'Ateneo.

Uno studente part-time è considerato fuori corso dopo un numero di anni di


iscrizione doppio rispetto alla durata normale del corso.
La decadenza è regolata dalle stesse norme previste per gli studenti a tempo
pieno.

2- Spostare il limite di esenzione da 10000 a 17500 euro di valore ISEEU.


Formulare un’aliquota da 17500 a 35000 ed una maggiore da 35000 in su,
alzare la rata massima di conseguenza, in modo tale che nessuno al di sotto
degli 81000 euro di valore iseeu si ritrovi a pagare di più che nel 2009.

3-Per il futuro attenersi al tasso di inflazione programmata per alzare la prima


rata e i minimi e i massimi della seconda rata.
E invece al tasso di inflazione reale per alzare i limiti tra le diverse fasce
(17500, 35000) e anche le borse di studio.
Non vogliamo che anche i valori delle aliquote vengano adeguati ai tassi di
inflazione reale o programmata.

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