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La teologia luterana
La formazione religiosa di Lutero.
Martin Lutero nacque il 10 novembre 1483 in Sassonia, nel 1505 si fece monaco presso gli agostiniani,
mostrando i segni di una religiosità molto drammatica, tipica dell’uomo medievale. Nel 1507 diventò
sacerdote, dopodichè studiò teologia trasferitosi a Wittenberg. Lutero raccontava violente angosce, che gli
impedivano di trovare la pace. Era perseguitato dal senso del peccato e si confessava in continuazione. Per
via di questa visione, col tempo, si convinse che nessun uomo può essere privo di pulsioni malvagie,
qualunque cosa faccia, e che è impossibile salvarsi con le proprie forze, questo perché i comandamenti
sono impossibili da adempiere con le proprie forze.
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L’appello ai principi tedeschi.
Lutero, infine, attacca direttamente il papa, trova l’ascolto dei principi tedeschi, ai quali chiedeva di
intervenire negli ordinamenti terreni della chiesa, facendo ciò che aveva teorizzato in quegli anni, abolendo
monasteri, requisendo le ricchezze della chiesa di Roma in Germania ecc. Ormai l’assemblea della Dieta, col
nuovo re Carlo V, era prossima.
La riforma in Germania
La risonanza dell’”affare Lutero” e la dieta di Worms.
Il 6 gennaio 1521 Lutero venne scomunicato, il 27 gennaio si tenne la Dieta di Worms. Durante il periodo
dalle pubblicazione delle tesi, la questione aperta da Lutero era diventata una questione nazionale. Le sue
polemiche erano basate su argomenti molto sentiti da tutti i fedeli d’Europa, e contava inoltre sull’appoggio
delle forze umanistiche, desiderose di aprire il problema sulla riforma della chiesa. Lutero presentava i favori
dell’opinione pubblica, che era stanca delle ingerenze della chiesa sugli affari interni tedeschi, al punto che
molti principi si erano convinti toccasse alla Dieta giudicare Lutero stesso, non alla curia romana, in quanto
egli aveva aperto delle polemiche interne alla Germania. Preso in considerazione questo, se Lutero avesse
accettato di attenuare alcuni aspetti delle sue tesi, la Dieta l’avrebbe “assolto”, e questa sarebbe stata
l’occasione per dare una sonora sconfitta alla chiesa romana. Lutero però non rivisitò le sue teorie, pertanto
fu dato ordine di catturarlo. Ancora una volta Federico di Sassonia lo salvò nascondendolo in un suo castello.
Qui Lutero tradusse in tedesco la Bibbia, cosicché ognuno, da quel momento, sarebbe stato in grado di
interpretare a proprio modo la parola di Dio. Lutero aveva raggiunto il suo ultimo obbiettivo.
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L’intervento dei principi tedeschi in difesa della Riforma.
Sempre più la riforma era sostenuta dai principi. Per le autorità, seguire la riforma, voleva dire, non solo
appoggiare un numero sempre maggiore di tedeschi, ma anche abolire il ceto cattolico e impossessarsi dei
suoi beni. Comunque, nonostante l’asprezza delle polemiche, sia luterani che cattolici tentavano di
salvaguardare l’unità della chiesa e venire incontro ai desideri dell’imperatore, che continuava a rimanere
un’autorità non contestata, anche per i luterani. Comunque non riuscirono a trovare un compromesso valido
per entrambe le fazioni.
Lai Mattia 3° F
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