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Accessibilità web

Andrea Crevola
andrea.crevola@3juice.com
http://webdesign.3juice.com
Sommario
 In questa lezione:

 Accessibilità dei siti web;


 Tecnologie assistive;
 Linee guida di accessibilità: le WCAG;
 La legge 4/2004;
L’accessibilità web
 L’accessibilità di un sito web è il grado in cui un tale sistema
informatico garantisce una fruizione e un utilizzo da parte del
pubblico di utenti più vasto possibile.
 Rendere un sito accessibile significa permettere a chiunque,
indifferentemente dalla sua dotazione tecnologica e dalle sue
abilità percettive, fisiche e psicologiche di entrare in contatto con
le informazioni in esso presenti.
 L’accessibilità di un sito web deriva da precise soluzioni tecniche
attuate in fase di sviluppo ma trae un fondamentale vantaggio
da un’attenta progettazione dell’interazione e della struttura
dell’informazione.
 L’accessibilità, prima ancora che una caratteristica delle soluzioni
tecniche adottate, è una proprietà della relazione che si instaura
tra un sito e il suo utilizzatore.
Perché l’accessibilità?
 Il web pone difficoltà di accesso a diverse categorie di disabili:
 disabili della vista: in particolare non vedenti, ipovedenti,
daltonici e più in generale tutti coloro che soffrono di riduzioni
dell’acuità visiva o della capacità di percezione ed elaborazione
dell’informazione visiva;
 disabili dell’udito: appartengono a questo gruppo le persone
non udenti, in modo completo o parziale sia per cause congenite
che a causa di patologie insorte nel corso dell’esistenza; alla
disabilità percettiva si associa una disabilità di ordine
comunicativo nelle relazioni con altre persone.
 disabili motori: sono coloro che hanno difficoltà a esercitare
con pienezza e precisione le proprie capacità di movimento e di
manipolazione;
 disabili cognitivi: rientrano in questa categoria, per esempio,
le persone affette da dislessia o da altri disturbi
nell’apprendimento;
Non solo per i disabili
 A queste categorie possiamo aggiungere un quinto gruppo di
soggetti composto da coloro che accedono con difficoltà a
contenuti e servizi web per via di fattori tecnologici.
 L’uso di un calcolatore obsoleto, per esempio, può non
consentire la piena fruizione dei contenuti multimediali di una
pagina web;
 chi utilizza un computer palmare o un cellulare per navigare ha
limitazioni ergonomiche (dimensioni dello schermo, tastiere
ridotte) e problematiche relative alla velocità e affidabilità della
connessione alla rete.
 Non va dimenticato, inoltre che il semplice invecchiamento della
popolazione farà sì che gli utilizzatori del web siano sempre più
spesso persone le cui abilità percettive e motorie sono diminuite
o compromesse.
Componenti dell’accessibilità web

Essential Components of Web Accessibility


(http://www.w3.org/WAI/intro/components.php)
Le tecnologie assistive
 Una tecnologia assistiva è uno ausilio informatico utilizzato da
una persona disabile per ridurre le proprie limitazioni e
restrizioni.

 Le tecnologie assistive possono essere sia strumenti hardware


che programmi software.

 Rendere un sito web accessibile significa pensare a come potrà


essere fruito se acceduto per mezzo di strumenti assistivi:
 sia nella presentazione dell’informazione all’utente (output)
 sia nella ricezione dei comandi da parte di quest’ultimo (input).

 Per questa ragione è essenziale per progettisti e sviluppatori


familiarizzare con il loro funzionamento e comportamento.
Screen reader & browser aurali
 Uno screen reader è in grado di interpretare il contenuto presente nello spazio
dello schermo e di inviarlo in una sequenza lineare ad un modulo software di
sintesi vocale o a dispositivo di output capace di formare i simboli del linguaggio
braille.
 Nel caso dei siti web lo screen reader valuta il codice di marcatura della pagina
caricata dal programma di navigazione e lo traduce in una propria
rappresentazione.
 Questa può essere quindi resa mediante un componente software di sintesi vocale
(text-to-speech) oppure inviato ad una barra braille.
 Il codice di marcatura della pagina viene sfruttato per comprendere la struttura
semantica del contenuto e quindi fornire al disabile delle opportunità di
navigazione appropriate.
 Per esempio uno screen reader è in grado di estrapolare dalla pagina l’elenco dei
blocchi di testo identificati come titoli mediante i tag h1, h2, h3 ecc. Attraverso una
precisa combinazione di tasti l’utilizzatore può scorrere tale lista ed eventualmente
spostare il punto di lettura in concomitanza di un particolare titolo.
 Principali screen reader:
 Jaws di Freedom Scientific (http://www.freedomscientific.com/)
 Window Eyes (http://www.gwmicro.com/);
 Video: http://www.skillsforaccess.org.uk/casestudies.php?id=156
(in particolare i video 5 e 7)
Screen reader: esempio
Barre e stampanti braille
 Una barra braille è in grado di
rappresentare, in funzione del modello,
righe formate da un minimo di 20 a un
massimo 80 caratteri (l’estensione media
di una riga sullo schermo).

 Ricevuta la cattura dello schermo


eseguita dallo screen reader, sotto a
ciascuna posizione si attiva una matrice
costituita da sei piccoli aghi: la loro
disposizione determinerà la
rappresentazione di un determinato
carattere.

 Oltre alle barre braille esistono anche


stampanti che, seguendo il medesimo
processo, consentono di stampare in
rilievo i contenuti altrimenti visibili sullo
schermo.
Magnificatori di schermo
 Le persone ipovedenti hanno necessità di aumentare fortemente la
dimensione delle informazioni mostrate da uno schermo perché esse
siano consultabili.
 I magnificatori di schermo hanno questa finalità: possono essere
paragonati ad una lente di ingrandimento virtuale che l’utente può
sovrapporre ad una parte dello schermo, che viene così resa più
facilmente percepibile.
 Una conseguenza di questo effetto di zoom è la perdita della visione
d’insieme dell’interfaccia-utente, problema che può generare
disorientamento da parte dell’utilizzatore.
 Lunar (http://www.dolphincomputeraccess.com/products/lunar.htm) e
ZoomText (http://www.aisquared.com/)
 Inoltre consentono di modificare l’aspetto cromatico dello schermo,
incrementando la luminosità del testo e accrescendo il contrasto tra
l’informazione in primo piano e lo sfondo
 NB: nel caso dei sistemi Windows, per esempio, è possibile attivare il
magnificatore utilizzando il menu “accesso facilitato
Magnificatori: esempio
Dispositivi alternativi al mouse
 La tastiera (normale o
speciale)

 Trackball

 Joystick

 Touchpad

 Interruttori

 Eye tracking
Il W3C e l’accessibilità
 Il W3C ha affrontato il problema dell’accessibilità dei siti web sin dai
primissimi anni del World Wide Web, data l’estrema importanza di
questa tematica per garantire la piena universalità della Rete.

 La Web Accessibility Iniziative (http://www.w3.org/WAI/) è il gruppo di


lavoro, costituito dai principali esperti e studiosi dell’argomento a livello
mondiale, che si è dedicato allo studio dell’accessibilità del nuovo
medium con l’obiettivo di costruire una serie di materiali utili per tutti
coloro che producono software e contenuti per il web.

 Sono così nate:


 WCAG: Web Content Accessibility Guidelines (per le pagine web, i siti e gli
altri contenuti);
 UAAG: User Agent Accessibility Guidelines (gli strumenti di navigazione);
 ATAG: Authoring Tool Accessibility Guidelines (editor, CMS ecc.);
 XAG: XML Accessibility Guidelines (linee guida che i linguaggi basati su XML
devono seguire, es. SVG, SMIL, RSS ecc);
Le WCAG 1.0
 http://www.w3.org/TR/WCAG10/
(trad. it. http://www.aib.it/aib/cwai/WAI-trad.htm)

 La struttura:
 2 temi fondamentali;
 14 linee guida;
 65 punti di controllo;
 3 livelli di conformità;

 Nota bene: sono in via di pubblicazione le WCAG 2.0


(http://www.w3.org/WAI/intro/wcag20.php)
Le WCAG 1.0: temi fondamentali
 “Assicurare una trasformazione elegante”
⇒ le pagine devono essere ugualmente fruibili
indipendentemente dal dispositivo di accesso, dal
software di navigazione adottato, dalle capacità percettive
e dalle abilità dell’utilizzatore;
⇒ a questo tema sono indirizzate principalmente le prime
undici linee guida;

• “Rendere il contenuto comprensibile e


navigabile”
⇒ Si deve curare anche la dimensione cognitiva
dell’accessibilità della pagina oltre agli aspetti tecnici e
percettivi; le linee guida 12, 13 e 14 si concentrano su
come avvicinarsi a tale risultato
Livelli di priorità
 Ogni linea guida è strutturata in una serie di punti di controllo
articolati su diversi livelli di priorità, legate all’importanza che
ciascuno di essi riveste per l’accessibilità del sito:

 Punti di priorità 1:
devono essere assolutamente rispettati dal momento che la conformità ad
essi è necessaria affinché alcune categorie di utenti possano interagire con
i documenti web (accessibilità di base);

 Punti di priorità 2:
dovrebbero essere rispettati per rimuovere ulteriori ostacoli nell’accesso
all’informazione (accessibilità significativa);

 Punti di priorità 3:
gli sviluppatori di pagine web possono contemplare questi punti per
accrescere e migliorare l’accessibilità (accessibilità massima).
1. Offrire alternative equivalenti ai
contenuti visuali e acustici
 È importante fornire una versione equivalente di ogni contenuto in un
formato accessibile secondo un diverso canale sensoriale;

 Il formato testuale si presta ad essere rappresentato anche da


tecnologie assistive come gli screen reader.
 Testi alternativi delle immagini (alt e longdesc) e agli elementi delle mappe-
immagini;
 Trascrizioni di registrazioni audio e video;
 Sottotitoli sincronizzati a riproduzioni video;

 “Equivalente”: il contenuto alternativo assolve la medesima funzione


dell’elemento sostituito (non necessariamente lo descrive);

 Test: provate a raccontare una pagina al telefono ad un amico: cosa


direste in luogo di immagini e animazioni? utilizzereste le stesse parole
che trovate nei testi alternativi?
2. Non fare affidamento solo sul colore
 È necessario fare in modo che il testo e la parte grafica siano
comprensibili se consultati in assenza di colore (cecità ai colori,
disturbi di percezione del colore);
 Circa il 5% della popolazione (in prevalenza maschile) soffre di
disturbi legati alla percezione del colore;
 L’informazione veicolata dal colore dovrebbe essere fornita
anche da altri elementi (es. sottolineature);
 Evitare espressioni come “premere il pulsante rosso per…”;
 Le difficoltà nel riconoscimento del colore “falsano” anche il rapporto
di contrasto e di luminosità tra il testo e il suo sfondo.
 Alcuni test possibili:
 Togliere il colore al monitor e visualizzare la pagina in tonalità di grigio;
 Utilizzare il Colour Contrast Analyzer
(http://webaccessibile.org/argomenti/argomento.asp?cat=593)
3. Usare le marcature ed i fogli di
stile in modo appropriato
 Utilizzare in modo semanticamente corretto XHTML:
 Titoli, liste, citazioni ecc.

 Scrivere codice conforme alle grammatiche formali (XHTML Valido);

 Evitare uso di codice di marcatura per scopi di gestione della presentazione (es.
tabelle per l’impaginazione);

 Utilizzare unità di misura relative (ems, exs, percentuali) anziché assolute (pica,
punti, cm, mm):
 Pixel: relativi o assoluti? => sono relativi ma vanno considerati come assoluti;

 Separare struttura da presentazione consente di:


 Gestire in modo migliore il dimensionamento del testo tramite i comandi del browser
(IE 6)
 Applicare una presentazione personalizzata (per esempio ad alto contrasto);
 Generare pagine più leggere e interpretabili senza problemi anche da parte di
programmi di navigazione meno performanti;
 Le tecnologie assistive, come gli screen reader, possono rappresentare in modo più
efficace la struttura dell’informazione e facilitare i compiti dell’utilizzatore;
4. Chiarire l'uso del linguaggio naturale
 Applicare codice di marcatura che faciliti la gestione della
pronuncia e l’interpretazione da parte delle tecnologie assistive di
testi in lingua straniera;
 Uso dell’attributo “lang” (es. <html lang=“it”>)
 Gestione dei cambi di lingua (es. <blockquote lang=“en”>)

 Utilizzare comandi che consentano alle tecnologie assistive e agli


utenti stessi di riconoscere e comprendere acronimi e
abbreviazioni:
 Abbreviazioni:
<abbr title=“Mister” lang=“en”>Mr</abbr>
 Acronimi:
<acronym title=“World Wide Web” lang=“en”>WWW</acronym>
5. creare tabelle che si trasformino in
maniera gradevole
 Utilizzare tabelle per la gestione di dati e non per impaginare i
contenuti;
 Se le si utilizza, assicurarsi della comprensibilità della pagina una volta
linearizzata;
 Test: Web Accessibility Toolbar
(http://www.webaccessibile.org/argomenti/argomento.asp?cat=474)

 Identificare le intestazioni di righe e colonne (<th>)

 Se le intestazioni contengono abbreviazioni, utilizzare i comandi di


marcatura appropriati;

 Utilizzare l’attributo “summary” per fornire una descrizione sintetica del


contenuto della tabella:
 Es. <table summary=“Voti dell’esame di webdesign”>
6. Garantire che le pagine che utilizzano
tecnologie più recenti si trasformino in
maniera gradevole
 Una pagina deve poter essere fruibile anche quando il dispositivo
hardware e software non è in grado di rappresentare le
tecnologie adottate per costruire la pagina;
 Es. anche senza plugin per Flash, senza player video, senza Java
Virtual Machine…

 “Trasformazione gradevole”: ad un degrado qualitativo non deve


corrispondere una perdita di informazione o di funzionalità
disponibile
 Es. se il browser non è capace di visualizzare perfettamente i
CSS, la pagina deve essere comunque comprensibile (controllare
che non vi siano sovrapposizioni tra i blocchi di informazion);
7. l’utente deve poter controllare i
cambiamenti di contenuto nel corso della
loro rappresentazione
 Evitare il movimento degli elementi della pagina (es. testo
scorrevole, immagini lampeggianti)
 Difficoltà percettive;
 Difficoltà attentive;
 Difficoltà motorie (difficoltà nel puntamento di elementi in
movimento);

 Nel caso di filmati o animazioni, consetire all’utente di avviare ed


arrestare la riproduzione a suo piacimento affinché gli sia
possibile accedere alle informazioni in modo appropriato alle sue
necessità / esigenze;

 Evitare i reindirizzamenti automatici delle pagine:


 Alcuni programmi di navigazione non sono in grado di gestirli
(preferire sempre reindirizzamenti lato server, se necessari);
 Sono causa di disorientamento;
8. Le interfacce-utente incorporate
devono essere a loro volta accessibili
 Una pagina web è a sua volta “contenitore” di altri oggetti
utilizzati per rappresentare o gestire altre informazioni:
 Visualizzatori di filmati;
 Componenti flash;
 Applet Java;

 Questi oggetti dovrebbero essere sviluppati secondo i criteri di


accessibilità specificati per le tecnologie in oggetto, anche se non
direttamente sviluppati con i web standard (es. accesso tramite
tastiera, presenza di equivalenti testuali, comprensibilità della
navigazione ecc.);
9. Garantire l’indipendenza dal
dispositivo
 Progettare e realizzare pagine indipendenti dal dispositivo di
input significa:

 Fare in modo che ogni funzionalità possa essere attivata con il


solo uso della tastiera;
 Fare in modo che ogni contenuto possa essere raggiunto con il
solo uso della tastiera;
 Il comportamento della pagina (script) è innescato da gestori di
evento logici (es. “onfocus”) anziché dipendenti dal dispositivo
(es. “onclick”)
 Tra link, campi dei moduli e altri oggetti esiste un’ordine di
tabulazione logico e coerente;
 Per i collegamenti e le funzionalità più importanti esistono
scorciatoie accessibili con il solo uso della tastiera (uso
dell’attributo “accesskey”)
10. Adottare soluzioni temporanee
 Fino a che i programmi di navigazione:

 non saranno in grado di bloccare l’apertura di nuove


finestre, evitare l’uso di pop-up ed avvertire esplicitamente
l’utente del cambiamento della finestra attiva;

 Non saranno in grado di supportare associazioni esplicite


tra etichette e campi dei moduli, assicurarsi che l’etichetta
sia posizionata correttamente rispetto al campo;

 Non saranno in grado di gestire in modo distinto i


colegamenti adiacenti, inserire caratteri stampabili tra un
collegamento e l’altro
 (es. <a href=“#”>primo link</a> | <a href=“#”>Secondo link</a> …)
11. Adottare tecnologie W3C e seguire le
linee guida del W3C stesso
 Standard Vs Tecnologie proprietarie

 Le tecnologie proprietarie sfruttano le caratteristiche definite dagli


standard W3C per rappresentare in modo efficiente il contenuto delle
pagine (lo possono fare proprio perché si tratta di standard!)

 A differenza di altre tecnologie, gli standard W3C sono sviluppati con


esplicito riferimento alle linee guida di accessibilità, sin dalla fase di
studio preliminare;
 Se esistono più versioni di una stessa tecnologia, adottare la versione più
recente: il processo di revisione si ispira sempre ai criteri di accessibilità (es.
XHTML Vs HTML);
 Il WAI viene interpellato da tutti i gruppi di lavoro W3C affinché le tecnologie
e gli standard definiti dal consorzio siano il più possibile “universali”;
 Molte tecnologie W3C sono derivazioni di XML => devono adeguarsi alle
XAG;
12. Fornire informazioni sul
contesto e sull’orientamento
 Il codice di marcatura dovrebbe aiutare i software di navigazione
assistita a contestualizzare l’informazione:

 I frame dovrebbero avere un titolo e una descrizione che illustri la loro


funzione e il loro contenuto (in generale i frame sono più che sconsigliati);

 Associare esplicitamente le etichette ai loro controlli


 Es. <label for=“nome”>Nome</label>
<input type=“text” id=“nome” />

 I grandi blocchi di informazione dovrebber essere suddivisi in gruppi più


maneggevoli:
 <optgroup> all’interno del tag <select>
 <fieldset> e <legend> all’interno del tag <form>
 Liste annidate;
 Usare i titoli per strutturare i documenti in sotto-sezioni;
13. Fornire chiari meccanismi di
navigazione
 La pagina deve possedere meccanismi di navigazione chiari e consistenti
affinché gli utilizzatori possano comprendere con maggiore semplicità le
opportunità di navigazione e di trattamento dell’informazione a loro disposizione

 È un beneficio per le persone con disabilità cognitive, ma ne traggono


giovamento tutti gli utenti:
 Indicare chiaramente la destinazione di ciascun link: il testo attivo deve essere
comprensibile anche fuori contesto (evitare i “clicca qui”) ed è possibile utilizzare
l’attributo title per rendere il link più espressivo;
 Fornire metadati che il programma di navigazione può utilizzare per rendere più
semplice la navigazione;
 Fornire un testo che illustri la struttura della pagina e le altre caratteristiche di
accessibilità (dichiarazione di accessibilità);
 I meccanismi di navigazione devono essere consistenti;
 La navigazione deve essere realizzata con menu e altri strumenti facilmente
riconoscibili come tali;
 Se sono presenti strumenti di ricerca, consentire tipi di ricerca differenziati per diversi
livelli di capacità o differenti preferenze;
 Raggruppare i collegamenti e gli elementi tra loro correlati;
 Dare l’opportunità di saltare i contenuti ripetitivi
14. Assicurarsi che ogni contenuto
sia chiaro e semplice
 Utilizzare il linguaggio più semplice possibile in relazione al
contenuto della pagina:
 Lessico: evitare tecnicismi, sigle, parole straniere a meno che
non siano necessarie;
 Sintassi: utilizzare periodi brevi e paratattici; evitare un uso
eccessivo di proposizioni subordinate; Spezzare il contenuto in
unità più brevi;

 Oltre al testo scritto, utilizzare immagini e altri oggetti che


possano aiutare nella comprensione del messaggio;

 Lo stile di presentazione deve essere coerente tra tutte le pagine


del sito: ogni contenuto deve apparire familiare al lettore;
L’accessibilità è legge
 Legge 9 gennaio 2004, n.4 “Disposizioni per favorire l'accesso
dei soggetti disabili agli strumenti informatici” (Legge Stanca);

 Decreto Ministeriale dell’8 luglio 2005, oltre a definizioni, gli


ambiti di applicazione, indica:
 22 requisiti tecnici;
 Metodologia per la verifica soggettiva;

 Premessa importante: al di là della legge e del suo ambito


di applicazione, un sito web non può dirsi di qualità (e quindi
professionale) se non è minimamente accessibile (alla pari
della sua usabilità, della sua “trovabilità”, della qualità dei suoi
contenuti, della gradevolezza della sua grafica) [cfr. prima
lezione]
User experience

[http://semanticstudios.com/publications/semantics/000029.php]
Ambito di applicazione della legge
4/2004
 Pubbliche Amministrazioni
 Enti pubblici economici
 Aziende private concessionarie di servizi pubblici (es. Aziende di
fornitura utenze);
 Aziende municipalizzate regionali
 Enti di assistenza e di riabilitazione pubblici (es. INPS)
 Aziende di trasporto e di telecomunicazione a prevalente
partecipazione di capitale pubblico (es. RAI)
 Aziende appaltatrici di servizi informatici
 Istituti e scuole di ogni ordine e grado
 Istituzioni universitarie
 Camere di commercio
Obblighi di legge
 Articolo 4, comma 2:

“I soggetti […], non possono stipulare, a pena di nullità, contratti


per la realizzazione e la modifica di siti INTERNET quando non è
previsto che essi rispettino i requisiti di accessibilità stabiliti dal
decreto di cui all'articolo 11.
I contratti in essere alla data di entrata in vigore del decreto di
cui all'articolo 11, in caso di rinnovo, modifica o novazione, sono
adeguati, a pena di nullità, alle disposizioni della presente legge
circa il rispetto dei requisiti di accessibilità, con l'obiettivo di
realizzare tale adeguamento entro dodici mesi dalla data di
entrata in vigore del medesimo decreto.”
Chi controlla?
 Nel Decreto del Presidente della Repubblica,
1 marzo 2005, n.75 si afferma che:

 Il CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica


nella PA) istituisce presso di sé l’elenco dei
valutatori;
 La PA si auto-valuta sulla base delle regole
tecniche;
 I soggetti privati possono rivolgersi ai
valutatori;

 Il superamento dei criteri di valutazione


garantisce l’opportunità di pubblicare nelle
pagine del sito il logo di conformità ai
requisiti di legge
Come si controlla?
Verifica tecnica
 Il DM 8 luglio 2005 (allegato B) indica 22 requisiti tecnici da
soddisfare perché il sito possa dichiararsi “tecnicamente”
accessibile;

 L’autore della valutazione deve seguire una metodologia di verifica


descritta dal regolamento:
 NB. Letture obbligatorie:
http://www.pubbliaccesso.gov.it/normative/DM080705-A.htm
http://www.pubbliaccesso.gov.it/normative/DM080705-B.htm

 È importante cercare di fruire delle pagine con il maggior numero


possibile di browser e tecnologie assistive possibili, per verificare
che i requisiti siano superati in modo sostanziale e non solo formale;

 Nel corso di questa verifica è possibile avvantaggiarsi di strumenti di


verifica automatica o semi-automatica dell’accessibilità
Strumenti di ausilio alla valutazione
tecnica dell’accessibilità (1)
 Validatori delle grammatiche formali:

 Valutazione di HTML: W3C HTML Validator


(http://validator.w3.org/);
 Valutazione di CSS: W3C CSS Validator
(http://jigsaw.w3.org/css-validator/);
 Valutazione dei collegamenti: W3C Link Checker
(http://validator.w3.org/checklink);
 Valutazione della sintassi XML: XML Syntax Checker
(http://www.xml.com/pub/a/tools/ruwf/check.html);
 Valutazione delle performance di caricamento:
WebSiteOptimization Speed Report
(http://www.websiteoptimization.com):
Strumenti di ausilio alla valutazione
tecnica dell’accessibilità (2)

 Validatori di accessibilità:
 Watchfire Bobby: http://bobby.watchfire.com/;
 Torquemada: http://www.webxtutti.it/
(in italiano);
 The Wave: http://www.wave.webaim.org/;
 Cynthia Says: http://www.cynthiasays.com/
 A-Prompt: http://www.utoronto.ca/atrc/
(off-line);
Strumenti di ausilio alla valutazione
tecnica dell’accessibilità (3)
 Filtri cromatici:
 Vischeck: http://www.vischeck.com/;
 Color blind web page filter: http://colorfilter.wickline.org/
 Colour Contrast Analyser:
http://www.juicystudio.com/services/colourcontrast.asp

 Toolbar ed estensioni per browser:


 Accessibility Toolbar per Internet Explorer
(http://www.nils.org.au/ais/web/resources/toolbar/versions
/italian/index.html)
 Checky per Mozilla / Firefox
(http://checky.sourceforge.net);
Strumenti di ausilio alla valutazione
tecnica dell’accessibilità (4)

 Emulatori e simulatori:

 Simulatore di browser testuale Lynx:


http://www.yellowpipe.com/yis/tools/lynx/lynxvie
w.cgi?url=http://www.repubblica.it

 W3C Table linearizator:


http://www.w3.org/WAI/References/Tablin/form
Esercizio
 Prendete in esame il sito di una città italiana in cui vorreste recarvi per un
weekend o di un’altra pubblica amministrazione di interesse:
 Provate a verificare i requisiti tecnici rispetto alla home page di questo sito,
cercando il più possibile di attenervi alla metodologia di valutazione descritta
dal decreto ministeriale 8 luglio 2005;
 Mettete alla prova la pagina usando la sola tastiera, verificando la validità del
codice, togliendo il foglio di stile, aiutandovi con la Web Accessibility Toolbar
(o strumenti analoghi);
 Per ciascun requisito scrivete se è superato pienamente, se esistono dei
punti problematici (indicando quali) oppure se non viene rispettato affatto;
 Per i requisiti non superati, totalmente o parzialmente, provate ad indicare
un metodo per correggere il problema di accessibilità;
 Raccogliete queste indicazioni in un documento di 2/3 pagine al massimo;

 Provate a navigare la pagina con uno screen reader (potete usare Jaws in
versione demo) e uno screen magnifier (potete usare il magnificatore di
windows): raccogliete in una pagina le vostre considerazioni in merito alla luce
delle vostre conoscenze di accessibilità.
Verifica soggettiva
 Sempre il DM 8 Luglio 2005 indica
12 dimensioni lungo le quali  Percezione
l’accessibilità andrebbe valutata
sotto un profilo più soggettivo.  Comprensibilità
 Operabilità
 Si tratta di caratteristiche che  Coerenza
abbiamo già preso in considerazione  Salvaguardia della salute
trattando le tematiche di interazione (safety)
uomo-macchina (usabilità, IA ecc.);  Sicurezza
 Trasparenza:
 Per la valutazione di queste ultime è  Apprendibilità
necessario adottare metodologie più
complesse, che possono anche  Aiuto e documentazione;
coinvolgere direttamente gli utenti  Tolleranza agli errori;
finali (test di usabilità, vedremo) e  Gradevolezza (intesa come la
che vanno dirette da esperti di capacità dell’ambiente interattivo
usabilità e accessibilità di favorire e mantenere
l’interesse dell’utente );
 NB: per le PA la valutazione  Flessibilità.
soggettiva non è obbligatoria
Luoghi comuni da sfatare:
 Non pensare che il controllo dell’accessibilità sia:
 un controllo successivo alla realizzazione del sito web: è un’attività che
va effettuata di pari passo alla progettazione e alla realizzazione del sito
web;
 un controllo da eseguire automaticamente: gli strumenti automatici e
semi-automatici sono solo un ausilio alla valutazione, che deve essere
condotta da qualcuno con cognizione di causa sull’argomento;
 compito di esperti della problematica: una buona valutazione di
accessibilità, anche se parziale, può essere condotta anche da un
dilettante: l’importante è comprendere il significato di linee guida e
requisiti e non limitarsi ad un’ispezione superficiale delle pagine;
 un’attività da eseguire una sola volta: i siti web nascono e crescono!
 un’attività aggiuntiva rispetto al normale processo: se svolta in itinere
non rappresenta un onere rispetto ai normali costi e tempi di sviluppo;
 Finalizzata alla mera esibizione di un bollino sul sito: anzi, è sempre più
un segno di accessibilità “per sentito dire”;
Siti web di riferimento
 Web Accessibility Initiative
http://www.w3.org/WAI/
 Webaccessibile.org
http://www.webaccessibile.org/
 Michele Diodati
http://www.diodati.org/
 “Affrontare l’accessibilità”
http://www.francocarcillo.it/dive/index.html
 “Building accessible websites”
http://www.joeclark.org/book/sashay/serialization/
Bibliografia di base
 P. Bertini, “Accessibilità e tecnologie”, Pearson
Education Italia 2003;

 M. Boscarol, “Ecologia dei siti web”, Hops Libri-


Tecniche Nuove 2003;

 Scano R., “Accessibilità: dalla teoria alla realtà”,


IWA-ITALY;

 Zeldman J., “Progettare il web del futuro”, Pearson


Education Italia 2003;

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