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Rarecahis 8. Maria Asma” i Vix Castille - 6085 Pistrabberdawit (9) el « j (Mese di Anno Caomumnnone jl Marzo 1999 vcomonsapitaocens | I. Pee SENET 0 eesti ‘chicta Arciprétate “Sania Maria Assunta” - X¥Il Secolo | Pietrabbondante! Gs) < (oto Archeactub d’lialia) - tA eeaD | fal) questo numero _—_ del “LA SPERANZA”, il Notiziario Parrocchiale inizia il secondo anno di vita. Il 1999 é un anno di particolare importanza per il giornalino “LA SPERANZA”; dobbiamo prepararci a vivere il grande evento del GIUBILEO con animo disponibile alle novita di Dio. Nuovo, novita, cambiamento: sono parole molto usate in questi tempi. Tempo di nuovo millennio, di prospettive nuove, di mutamento. Cambiare,trasformare, rinnovare é il desiderio forte di ciascuno di noi. Ma questo succede solo quando ci impegnamo ad agire. Il bilancio di questo primo anno é positive. I quattro numeri, usciti a scadenza trimestrale, sono. stati accolti con favore. Vesortazione di non lasciarci abbattere dalle difficolta, ma di continuare, cercando di rendere sempre pit interessante “LA SERANZA“; la collaborazione di alcune persone, che hanno preparato gli articoli pubblicati; la critica costruttiva dei lettori, i suggerimenti ad integrare o modificare alcune rubriche, tutto é segno di vitalita. Graziel Anche a nome del Comitato di redazione, a tutti auguro una BUONA PASQUA. “Perché cercate il vivente tra i morti?“ dice Pangelo alle donne, che si sono recate alla tomba di Gest. Da quel giorno Ia stessa domanda é continuata attraverso i secoli fino ad oggi... Vangelo ci invita a non cercare il Vivénfe tra i morti. Da questg parole possiamo trarre due insegnamenti: prima di tutto, Pesortazione a non stancarci mai di cercare il Cristo Risorto, che da Yabbondanza di vita a quelli, che L'incontrano. Scoprire Cristo _significa trovare la pace del cuore. le donne del _ Vangelo provano una grande gicia quando frovano Gesit vivo. ‘Auguro che tutti _possiate avere la stessa esperienza spirituale, accogliendo nei vostri cuori, nelle vostre case, nelle vostre famiglie il gioioso messaggio di Pasqua. “Cristo risorto da morte, non morira pitt; Ia morte non ha pitt potere su Lui. ALLELUIA F (Antifona li Comunione) To the english speaking readers of “LA SPERANZA”: Good Caster / and Ged bles you all! .. tA reap Rasqua..... SY pe nostra societa si fermae si] % mit mete in vacanza. Ma perché Nowe simi, mettersi a far festa? La routine, Pabitudine ci evitano di porei domande. ‘Ma allora che cos’é Pasqua? F? il compimento della vita di un uomo. E bisogna dire che egli era eccezionale se ci si é messi a contare gli anni a partire dalla sua nascita. ‘Contrariamente a quello che in genere si crede, non é innanzi tutto la morale che egli insegnava ai suoi contemporanei. ‘A tutti quelli che lo volevano ascoltare egli spiegava che al di sopra delle leggi umane ce n’era una, suprema, che consisteva nel mettere davanti a tutto il rispetto, Ia digniti, amore del prossimo, prima ancora dell’obbedienza alla legge correntemente accettata, prima della deferenza che si deve alle autorita. Tutto questo disturbava la societa delepoca. Infatti, dove si va a finire se invece di distruggere i propri avversari, se invece di odiarli per combatterli meglio, ci si mette a perdonarli, ad aiutarli, ad amarli? Tnoltre egli dichiarava di parlare a nome di un Dio che non aveva niente di terribile, che non era il Dio che punisce e si vendica cosi come era stato presentato fino ad allora, ma un Dio che ama, che ama cosi tanto che egli pretendeva di esserne il figlio. Giungeva fino ad affermare che, poiché tutti gli uomini erano suoi fratelli, essi diventavano tutti figi di quel Dio! Non contento di scuotere le basi della societa, egli in questo modo faceva vacillare la stessa religione. Era veramente troppo. Gli sifece un proceso. Lo si torturd, lo si condannd a morte, al peggiore dei supplizi, | A Catechesi Cosi fini 1a sua vita pubblica. In citi sarebbe ritornata la pace, si pensava . Ma, stupore, ecco che tre giorni piit / > — tardi gli amici di questo Gesit, i suoi compagni pit intimi, che si —erano dispersi e — nascosti, ritornano trasformati, pieni di entusiasmo, ricolmi di una forza che li conduce e che non si esaurisce mai. Assieme a colui che é stato messo a morte e che ora é li, vivo, essi ricominciano ancora pit di prima a proclamare, come lui che Pamore, il vero amore, & al di sopra di tutto, Era accaduto qualcosa che aveva fatto passare quegli uomini dalla paura alla certezza. Era un capovolgimento, era una risurrezione, era PASQUA! ALLELUIA I ILGIOVEDI’ SANTO Nell’aer tiepido di primavera si diffonde, lugubre, il rintocco de la campana, che i fedeli chiama a raccolta intorno al Santo Sepolero! Gesit muore e, la campana fra poco, starasilenziosa, in segno di ltto! ‘Ne la Chiesa madre del paesello @ un andare ¢ venire di gente che con devozione ¢ raccoglimento pregando medita, accanto al Sepolero adornato di bei vasi ai grano giallo, perché privo di clorofila Est’é la settimana di passione ‘che ci ricorda quant’Eglisofferse per redimer noi tutti dal peccato! ‘Suoi patimenti dovrian esserci desempio, nel corso di questa vita fugaitivae terrena, in cui nostr’animi-vengono abbrutiti dal vizio e dal peccato cotidiano! Grande dolore pervade mia psiche per feral morbo... che mio padre aggrava!! Mia vitaé una continua “via erucis” econ pazienza e rassegnazione trascorro in modo triste e penoso cesta gioventh .. si disgraziatal "la crudelta del fato che a me ‘colpisce da tempo, spietatamente, nl fior dei miei anni giovanili “morte” invitarai ad invocare! ala racola poe det Maestro ‘Gav. Paced Carte Giuseppe . . 1 CONTI BORRELLO NELLA STORLA a forte e bellicosa stirpe dei Borrello occupa un posto di primo piano nella storia medioevale delle regioni centro- meridionali; essi resero il loro non piccolo stato ricco'e potente ¢ la loro storia si distinse sia da quella del ducato di Spoleto, sia da quella del Principato di Benevento tanto che per oltre due secoli il destino di buona parte della regione abruzzese- molisana dipese proprio dalla vicende storiche dei Borrello e molti sono gli scrittori che si sono interessati della loro storia e della loro genealogia. Nessun dubbio pud sorgere circa la discendenza dei Borrello dai Conti di Valva (nome con cui si indica ancora una diocesi ‘unita a Sulmona) perché anche il Chronicon Vulturnense dice che i figli di un certo Borrello vennero ad abitare oltre il fiume Sangto ed avevano origine dal conte di Valva (filii quondam Borrelli habitare iuxta Sangri fluvium. habuerant originem ex balvensi Comitatu. Il territorio compreso fra il medio Sangro e Valta valle del Trigno sin dalla fine del X secolo costitui il primo possedimento di quei potenti signori che i cronisti designano con il nome di Figli di Borrello. Fu proprio quell’Oderisio , detto Borrello, che si impossessd di numerosi feudi a cominciare da Pictrabbondante, che fu eletia a sua dimora, nonché a capoluogo di una delle otto contee longobarde assegnate al Molise. Secondo il Masciotta esercitd la sua effettiva influenza sui feudi di Agnone, Belmonte del Sannio, — Campolieto, Cantalupo del Sannio, Capracotta, Carovilli, Castel del Giudice, Cerro al Volturno, Forli del Sannio, Frosolone, Laureto di Colletorto, Montenero di Bisaccia, Pescopennataro, Roceasicura, San Pietro. Avellana, Sant’Angelo del Pesco, Poggio Sannita, ed in fine sulla stessa Contea di Trivento che segui, alla fine dell’XI secolo, le vicende di quella di Pietrabbondante. 1 Figli di Borrello possedettero anche altri feudi situati nell’alta valle del Sangro e del Sente (affluente del Trigno). ‘A conferma di cid, basti ricordare che i figli di Borrello donarono ai monaci benedettini, in particolare a quelli di Montecassino, i seguenti monasteri: Ia badia intitolala a San Biase, la chiesa di San Marco Evangelista ed il monastero Santa Maria, tutti siti nel territorio di Agnone, Pabbazia di Santa Maria della Nove in Belmonte del Sannio, la chiesa di San Nicola di Vallesorda in Capracotta, il monastero di San Pietro del Tasso in Carovilli, il monastero di San Salvatore e la chiesa di San Silvestro in Castiglione ‘Messer Marino, il monastero di San Basilio in Chiauci, i] monastero di San Benedetto in Trigno o de Jumento Albo in Civitanova del Santnio, la chiesa di Santa Maria Mater Domini in Fraine (Chieti), il monastero di Santa Colomba in Frosolone, la chiesa di Santa Maria in Monte Planigio in Vasto (Chieti), il monastero di SantEustacchio in Pietrabbondante, il monastero di San Benedetto in Roccasicura, il monastero i San Pietro Avellana, il monastero di Santa Maria in Barretana o Valle Rotana in Schiavi d’Abruzzo, il monastero di San Pietro del Lago in Villalago. In epoca Normanna (1140-1189)la cosiddetta Terra Burellensis era costituita da una vastissima regione compresa fra il medio Sangro e V'alta valle del Trigno, come si legge nel Catalogus Baronum. La prima e pitt importante causa del generale indebolimento dei Figli di Borrello fu otiginata dai continui attacchi da parte degli stati normanni; innanzitutto sia dal sud che dal sud-est vi fu Pavanzata dei Conti di Molise e cost molti dei Borrello diventarono loro vassalli. Da questa Terra, sempre in epoca normanna vennero escluse alcune localita del medio Sangro e del’ Alto Volturno, in particolare i feudi di Agnone e di Pietrabbondante vennero coccupati dal conte Ugo, mentre al ramo dej Borrello di Pietrabbondante vennero conservati i feudi di Frosolone e di Campolieto. (continus..) tA SPERANPA Trotta Annina Zarlenga Gennaro Perna Cherubino Torella Carmina Serricchio Antonino Armando Battaglia Gasperina Di lorio GennarinoVincenzo Jonna Marianna Celli Felice Marinelli Maria Lauretta Di Salvo Giuseppina Zarlenga Ersilia Battaglia Luigi De Felice Domenico Sforza Giuseppe Zarlenga Maria Jacovone Alfino ‘Tesone Giuseppe Di Tata Palmerindo Tesone Giuditta Di Salvo Pasquale Bartolomeo Giovannino Mancini Claudino Antinucci Desolina Giaccio Tarquino Adolfo Zarlenga Giovanni Netone Maria Beata Battaglia Nicola Latessa Giuseppe Salvatore Santangelo Claudio Paolo Di Schiavi Nicolino Carosella Maria Clotilde Battista Amalia Nerone Maria Emma Agrip. Vassolo Antonio Mancini Romolo Tesone Maria Alessandrina Zarlenga Florindo Di Tullio Guido Felice Di Salvo Annina Di Tullio Maria Di Donato Clemente Del Gesso Angelo Cosenza Maria Amicone Domenico Zarlenga Mariannina Pesa Amato Vitullo Gianfelice Sforza Ersilia Di Carlo Ulisse Tesone Amerina Mariannina Zarlenga Francesco Di Salvo Concetta Cesarina Vitullo MariaRosaria Amalia Di Iacovo Giovannina Iacovone Antonio Di lorio Carmine Tesone Alberico Donofrio Pasqualina Di Pasquo Antonina Serricchio Laura Maria Tesone Maria Mancini Gianfelice Torella Mariannina Santangelo Gesilda Zarlenga Angelica D’agnone Cherubino Di Salvo Vincenzo Vitullo Giovanni Tesone Giovannino Casciano Ersilia Mariani Lucia Di Tullio Achille Di Tata Maria Zarlenga Adelina Concetta Antinucci Vincenzo Antonio U. D’onofrio Giovannino Cappussi Mariannina Brunetti Maria Ersilia ‘Anno 1998 ] “sersunanearetoaancntNhDE, Tesone Alessia Di Paolo Michele Di Carlo Ivan Catauro Luca Di Pasquo Marco 4 Antenucci Matteo Massaro Gabriele D'onofrio Sara Di Salvo Lorenzo Statistiche | anecommenmenomemins 20 Nell’anno1898 si registrano: . 83 nascite ¢ 49 decessi 4 18 matrimoni Nell’anno 1998 si registrano: + 9 nascite + 14 decessi + 5 matrimoni (Vedi grafico pagina seguente) lA SPERARPA Dara 100 80 6 [DNascite lt1Decessi iol 1 Matrimoni 20 | ° 1898 1998 Il morto resuscitato orreva I'anno 1932, ero nel fiore della siovinezza e godevo di ottima salute, Tl 29 giugno mi recai, come ogni anno, al Santuario di S. Lucia “La Posta”. Dopo aver assistto alla funzione religiosa € ‘consumato il pranzo, rimasi assieme agli amici (LPACCHI, CLAUDIN, EGIDJ,c....) a giocare alla “morra” nelle vicinanze della Chiesa. ‘Al’improvviso fui preso da violenti dolori di “corpo” che mi fecero penare non poco per tomnare casa, Giuntovi raccontai l'accaduto ai familiar Fui rassicurato con il solito “ti passera”, “che vuoi cche sia un mal di pancia” Passarono quattro 0 cinque giomi ed il dolore permaneva, mio padre si decise a chiamare il medico dr. Di Salvo Manlio che mi diagnostiod un “Catarro intestinale”, come cura mi disse che dovevo mantenermi leggero ¢ di stare a riposo. Dopo quasi un mese il 26 luglio andai a ‘mungere una capra - che mio padre aveva separato dalla mandria per nutrirmi durante la ‘convalescenza - mi feci sei, sete patate fritte ¢ con tutti gli amici decisi di andare a S. Anna di Pescolanciano, Improvvisamente i forti dolori di pancia si riacutizzarono, restai in casa aspettando il ritorno dei mici dai campi; mio padre vista la situazione chiamd di nuovo il medico che questa volta P consiglid ill ricovero in cospedale, ‘Manfredo Vitullo, mio parente, con la bicicletta sirecd in Pescolanciano dalle signorine Testa per procurare una macchina, Fucosi che dopo tante peripezie arrivammo al piit Vieino ospedale di Isernia a mezzanotte, ‘Al mattino il primario mi visit dicendo che avevo “sei qualiti di malattie”: “Penticite, Miserere, zucchero nelle urine etc. ‘Mi fecero un lavaggio intestinale, ma le condizioni pegsiorarono. | familiar con il permesso del primario, che aveva detto che “m’ eva calat r vel anniend alPuocchj”, mi riportarono a casa, Fu incaricato il sarto Antonino Di lorio di farmi il vestito per ... Poceasione, ma dopo un p> di giorni mi cominciai a sentire meglio fin quando il 4 di agosto, festa del Patrono, indossando il predetfo vestilo, rimasto fortunatamente Inutilizzato, mi aceorsi che non aveva tasch..[!1 Di Salvo Enrico Dario “Cvicc” LA SPERAGPA Prof, Giuseppe Vitagliano Discorso in onore di Don Giovanni Santangelo Sacerdote Novello — 6 luglio 1947 — ora avete ascoltato, pitt auguste e pitt trionfali nel canto, le parole con le quali la Chiesa saluta i suoi ministri novelli: “Foce Sacerdos magnus, qui in diebus suis placuit Deo, inventus est iustus, et in tempore iracundine factus est reconciliatio.” Ecco il Sacerdote grande, che accetto al Signore nei suoi giorni, fu trovato giusto nel tempo deli'ra riconcilid si uomini a Dio. Inno pit bello non si poteva elevare alla grandezza e alla gloria del Sacerdozio di Cristo, di quel Sacerdozio che, come Ia Chiesa, di cui é milizia armata di fede e di amore, - da tanti secoli - soffre, combatte, prega ¢ le sue tende spiega dalPuno all’altro mar. Da Fietro di Galilea, oscuro pescatore che sulle rovine dell’impero di Roma issd, sfidante e trionfante, Ia pacifica Croce di Cristo, a Giovanni Bosco che ha aperto alla conquista dei suoi figli tutte le vie del mondo, questi militi, noti ed oscuri, hanno segnato il cammino della storia. Ebbero il comandamento di evangelizzare le genti, di essere luce del mondo e della ferra: e la loro luce @ il sale di tutti i giorni, il loro sale @ preservazione dal’errore e dal disfacimento. Fatto segno di contradizione ¢ di odio, dalla Roma di Nerone, al Messico, all Spagna il Sacerdote, ne! martirio di sangue e nelVignota immolazione di ogni giorno, ha donato tutto con dedizione a chi gli negava il diritto di vivere, ha benedetto e portato Pamore dove si malediceva ed ardeva l’odio accecante. Con i primi discepoli ha cambiato il volto ad un mondo di schiavi, con Benedetto da Norcia ha dato all’occidente pericolante e selvaggio la civilta del lavoro ¢ del pensiero, con Francesco d’Assisi ha riportato fra gliuomini, in nome del primo, e pid grande comandamento, amore delle creature e di Dio, con Francesco Saverio ha disseminato per il mondo la falange innumerabile dei Missionari, araldi della conquista lenta ma inesorabile alla dolce violenza di Cristo, con Camillio De Lellis ha dato un sorriso per ogni lagrima a un conforto per ogni dolore, con Giuseppe Cottolengo ha portato Heroismo della carita cristiana tra i derelitti e i reietti della vita. Davanti a questo poema di fede, davanti a questa titanica opera cementata di trionfi e animata da inarrestabile slancio, quale miseria appaiono le grandezze umane. “Passan le glorie come fiamme di cimiteri, come scenari vecchi crollan regni ed imperi, ...” Solo, perd, resta Vimpero che ha ignorato violenze ¢ sangue, ingigantendosi e alimentadosi nei secoli con Fopera dei Sacerdoti, figli della carne, eppure trasumanati dalla grazia del loro ministero, divino come la missione di Cristo. “Alter Christus” - é stato chiamato il Sacerdote: un altro Cristo, e del sacerdote si posson ben ripetere le parole che Alfredo Oriani, nel suo testamento, scriveva di Cristo: “Egli é crocifisso in tutti i cuori: gli increduli sentono in Lui che il dolore pud essere consolato soltanto dalla propria grandezza, i credenti salgono in Lui fino alla redenzione dalla colpa, fino al trionfo del sacrificio. Chiamate dunque la sua legge a giudice nei tribunali, perché la giustizia non é vera che in un sogno divino, lasciatelo nelle scuole ¢ negli ospedali al letto dei morenti, perché la sua promessa, sola, pud placare la loro suprema disperazione davanti al mistero della vita ¢ della morte. A Lui gridano anche i morti dentro di noi: Egli é il vivo della speranza che incorona le culle e i sepolcri, la suprema fede di tutti coloro ai quali la morte non basta contro il dolore.” Ed oggi, invece, pur dopo aver sperimentato a prova di lagrime © di sangue che Tideale terreno si é rimpiccolito colla terra, ¢ non basta pitt © Sie sua grandezza, nella sua Santita il TEnprovero vivente alle oro miseric Tae Simanita disumana; combattulo, © perseguitato da coloro i quali, suprema- Pere ridicoli, parlano di giustizia, di menale, di liberia, dimenticando che Messuna moralita, come scrisse Spencer é nemeepibile © trasmissibile sens Wi religion i ‘Ma odio dei persecutori di ieri e sgt & inapotente ad ottenere ¢ disarmare Je forze dell’amore: le porte dell’inferno - mveva detio loro Cristo - non prevarranne Ed oggi la fioritura di queste anime elette non conosce soste: sotto le raffiche SKiineredulits, dentro Vespansions det poviante della ticchezza, fra la gloria ¢le potenza della nuova cultura, queste anime sentono la nausea del mondo e si rifugiano in Seminari ¢ Conventi. II loro numero in Semjovangue, si moltiplica paradossal- Creare melPAfrica, senza che uno solo dei mente Sedini cada, mentre altri, con nom Ygnoti avanzano in falangi serrate, E il mondo, questo ‘stanco mondo che sa solo rinnovare ¢ ‘creare per distruggere & Sonosce Ia sola legge dell’odio, guarda a Guesti messaggeri_ di, pace, questi aueatior! di civilta. Li guarda e li-ama, perché solo da loro al di la di ogni Perece promessa, Vavveramento | ¢ Yadempimento del Regno di Dio, che solo & regno di pace, di giustizia, di amore. ‘Nella schiera di questi apostoli, entra ora un giovane, che fino a ieriabbiamo visto ore ar Sin tanto in mezzo a noi, wor fra git nella ‘mis vita, ho compreso | quale grandeza, quale sublimita sbbis il Sacrifcio coscientemente affrontato per un je eo ® ‘immolare, come tu, caro. Don Giovanni, hai fatto, la tua giovinezz, Giovetare al tuo Dio le proprie frement! immgje con amorosa dedizione, ¢ virtt gi suprema di eroismo- E beato sei tu, poiché non sentirai nai pella tua vita, come tant altri tuoi at pagni rimasti al di qua della tua pace, fombrezza del disinganno, la stancheZ2A & tamativeria del mondo ¢ delle sie ‘creature, che promettono ¢ darno anche, ‘ma poi tradi tradiscono senza avere mai donato. 288 ispensatrice di beni non caduchi Scendi dunque, caro Don Giovanni, in meno al tuo popolo, in mezzo i tant! it Teredono perch soffrono ¢ soffrone Gerek sono buon, im wn mondo che veora rinserra schiavi ¢ lagrime: Dalla, tua, dalla vostra opera sli uomini attendono Vavveramento di une votItA che agli stolti pud_ sembrars Fem™alizabile sogno, ma per nol Speranza pit certa di qualsiasi corie722! lo spantare di quel giorno che, in om solo spite in un solo pastore veda splendeze Se? liberi wn solo vessillo sul mondo ‘ranquillo. Jomo $ marzo 1999, improveisamente, & 11 gicrre, “prof. Giuseppe Vitegliano illustre cittadino i te. ‘Questi i momenti salient della sua atti: aio 0 Pitedbondaste 4 sennale 1917 bE citi cea pres | Domenica dt Saaese aureto in materi EA, Ae Let Ministre dla Pi confer a soma ‘Ouowatio delle Ant o delle Anil serena nse dela PL i comers to eon tegenie come “penemerito della LA SPERA ANIMA UIA (confidenze di Gest: ad un‘anima) Armes non temere. To sono sempre con te. Abbandonati tutta a me. Ogni secondo devi essere tutta per me. Seguimi passo passo tutta per me , senza mescolanze. Mi compiaccio di te, 0 abisso di nulla. Ti voglio distaccare dal mondo, spoglia di ogni attaccamento terreno. Desidero che mi lasci piena liberta per stabilire tra il mio € il two cuore un contatto tale che ta vivra in ‘me senza vivere affatto per te. Voglio che il tuo cuore diventi purissimo altare su cui arda il fuoco del mio amore. Annullati ¢ immergiti in me. Non pensare a quello he sara di te. Mi servird di te. Amami e fammi amare. Vivi gia della vita di lassi. Consolami e glorificami. Voglio appoggiarmi a te. Seguimi al Calvario, soffti c impara unita a mia Madre Addolorata ai piedi della croce. Ti ho scelta per la tua umilta. Voglio tutta la ta volonti. Nulla ti spaventi. Sii pronta a tutto. Voglio dividere con te tutte le mie angosce ¢ se ti senti disprezzare da tutti, ti posso trovare sola € mia, capace di comprendermi ad ogni istante. Non @ necessario che tu capisca. Avvicinati al mio cuore, entra in me, stendi le tue braccia sulle mie ¢ in questo gesto salva abbraccia il mondo. Devi essere crocifissa, completamente disponibile a tutto cid che ti do. Si un tabemnacolo di croce, facendomi continua offerta di tutto, vivendo con me nelfostia stessa. Ti concedo tutto quello che vuoi perché non sei di questo mondo, sei semplice ¢ libera. Ti ho scelta perché in te trovo riposo. Ripeti a tutti che io li amo e perdono: sono Gest Crocifisso. La mia misericordia @ immensa: basta che si pentano. Sii un altro Gesi, un altro Me. Grazie, Gesi. 1A BIBBIA IN PILLDLE Divisione dei Salmi 1 150 salmi sono divisi in cinque libri. Libro Primo: 1 - 41; Libro Secondo: 42 ~ 72; Libro Terzo: 73 ~ 89; Libro Quarto: 90 - 106; Libro Quinto: 107 - 150, Alla fine di ciascuno dei primi quattro libri troviamo questa acclamazione: “Benedetto il Signore, Dio d’ Israele, da Sempre e per sempre. Amen” Tale suddivisione ricorda agli Ebrei i cinque libri della legge (= Pentateuco) e i cinque libri che si leggono nelle cinque grandi feste giudaiche: Cantico dei Cantici, Ruth, Lamentazioni, Qoelet, Ester. Anche Matteo struttura il suo vangelo attorno a cinque discorsi. “Come trovare un salmo nella Bibbia?” Quando in una assemblea si dice: *Recitiamo il salmo 50” c’é chi apre la bibbia al salmo 49 chi a quello 50, e altri ancora al 51; Questa confusione ¢ iniziata attorno all’anno 250 a.C., quando la bibbia venne tradotta dall’ebraico in greco. Giunto al salmo 10, il traduttore ritenne che si trattasse della continuazione del salmo 9, e tradusse i due come se si trattasse di un unico testo. Qualcosa di simile accadde con altri salmi. Il risultato é che esistono delle differenze tra la numerazione ebraica e quella greca. La Chiesa cattolica, nella liturgia, ha seguito la numerazione della traduzione greca. NOTIZIE FLASH . Il 21 marzo si é svolta la consueta “festa dei giovani itinerante” - destinazione ¢ stata Assisi. Anche dal nostro paese sono parti in dodici e di sicuro S, Francesco avra lavorato nel cuore di ciascuno. + Acasa di Sabrina e Sandro é arrivata di muovo la cicogna; é nato un bel maschietto!!! Tantissimi auguri tA ree La Pasqua ai tempi della Bibbia el periodo che andava dal giorno 14 al giorno 21 del mese di Nisan (corrispondente all'inizio i aprile) il popolo di Isracle festeggiava e ancora oggi festeggia, anche se in un modo un pd diverso, la ricorrenza religiosa pili importante: La Pasqua. Questa festa iniziava poco prima del tramonto del 13 di Nisan, quando il capo famiglia ispecionava la casa per assicurarsi che non vi Fosse pane lievitato e inolire si provvedeva a comprare te catici nuovi. Il significato attribuito dagli ebrei alla Pasqua era il ricordo del tempo in cui Dio aveva liberato il popolo dalla schiaviti dell’ Egito. Per ogni famiglia allora era stato ucciso un agnello, cosicché I'angelo sterminatore era “passato oltre” (questo @ il vero significato del termine cbraico Pesaq) le loro case. La festa dell’agnello ¢ la festa del pane lievitato, Nel pomeriggio del 13 di Nisan i {deli si recavano al tempio ad aoquistare gli agnelli (© i capretti che venivano poi consegnati ai sacrificatori per essere immolat: si trattava di circa tun animale ogni dieci persone. Siccome tra abitanti ¢ visitatori in quel periodo era possibile contare 2.800.000 persone a Gerusalemme, se ne deduce che in quel giorno nel tempio venivano immolati ben 280,000 agnelli! Uno squilo di tromaba era il segnale che il sacrificio avevaavulo inizio, Il grasso , Wotizie paesane ACQUEDOTTI 4 Nel 1910 venne inaugurato il primo ‘acquedotto per il nostro centro urbano con n° 5 fontanini pubolici (Piazza Garibaldi - Via dell’Olmo - Via Bovianum Vetus - Area prospiciente I’attuale Edificio Scolastico lato ‘est- Via S. Agostino). L’acqua veniva attinta dalla sorgente “Lago d’Anitra”. Venne servita circa Ia meta del paese in quanto il fivello dell’acqua arrivava all‘altezza dell’attuale edificio scolastico, livello palestra, ¢ Nel 1934 fur costruito I'acquedotto per le contrade Raguso ¢ Troilo. L'acqua della sorgente in c.da “La Piana”. 10 interiora venivano bruciati, mentre il sangue veniva offerto sull'altare davanti ai corpi degli animali uccisi, che poi venivano portati a casa ¢ arostiti su ‘uno spiedo fatto con il legno dell'albero del melograno, Seguiva poi un rituale fisso, guidato dal capo famiglia, durante il quale si ricordavano gli awenimenti della partenza dall’Egitto: il pit giovane della casa faceva una serie fissa di domande. Il pane azzimo, le erbe amare ¢ la salsa piccante e saporita (detta haroset) simboleggiavano Ja fretta, 'amarezza e il lavoro fatto dagli antenati Si ringraziava Dio con tre calici di vino rosso. I calici usati dovevano essere obbligatoriamente acquistati, anche se questo avesse comportato il dare in pegno i propri beni. Si inzuppava dapprima il pane azzimo nella haroset, recitando un salmo ¢ bvevendo Ia prima copa di vino rosso. Poi si mangiava l'agnello con la salsa fatta di ravaneli, alloro, timo, origano e basilico. Nessun osso del!'agnello doveva essere spezzato, Si bevevano poi altre due coppe passandole di mano fra i convitati: Ia seconda, la pit solenne era chiamata (Coppa della benedizione) perché dava inizio al ‘grande Halle, il canto dei salmi 113b - 117 che ‘esaltano la gloria dell’unico Dio. Durante i setie ‘ior che seguivano si poteva mangiare solo pane non lievitato. 4 Nel 1956 fi costruito l'acquedotto “Cassa del Mezzogiorno” proveniente dalla sorgente “Capo Trigno” del Comune di Vastogicardi che servi tutto l’abitato di Pietrabbondante contr. ¢ Nel 1969 fu costruito l'acquedotio per quasi tulte le restanti contrade utilizeando l'acqua dolla sorgente “Coperchiata”, In tale data restavano escluse da tale servizio le contrade: Tratturo - S. Andrea - Fratie € Coltemeluccio. Qualche anno dopo anche ueste ultime ebbero l'acquedotto con acqua attinta dalla sorgente “Troccola” . In data 12 Gennaio, il Vescovo ha ‘comunicato al Parroco don Giovannino di non aver accettato le dimissioni, presentate a norma del Codice di Diritto ‘Canonico. ¢ LIL Febbraio, preceduta dalla Novena, si & celebrata la festa della Madonna di Lourdes nella cappella dell’Asilo. Le nostre Suore, che appartengono alla delta ‘Congregazione Vergine Immacolats di Lourdes, dopo ta ‘Messa hanno invitato i presenti al tradizio- nale ricevimento, 11 14 Febbraio alle ore 15.00, i BLMBI della Scuola Materna Parrocchiale hanno festeg-siato il Carnevale con una breve recita € canti. Presenti parenti ed amici. Dolci e bibite in abbondanza sono stati offerti dai genitori, Il 27 Febbraio il Parroco ha partecipato a ‘Campobasso al convegno regionale dei Presidenti delle Scuole Materne non Statali, promosso dalla ISM. I 10 aprile a Bagnoli del Trigno si terra Tincontro dei membri delle Commissioni ‘Sinodali per un lavoro di approfondimento € di studio al fine di dare concreta attuazione al Sinodo. APPUNTAMENTI ‘Celebrazione comunitaria del sacramento] della “Penitenza” IMESSA CRISMALE -netla Catedrate -Trivento- 1Vescovo invita le Associazioni i Religi, membri del CPP e del CPAE a partecipare. ‘Mesa della Cena del Signore [Un Sacerdote sara a disposizione per le \confessioni Passione - |Comunione Adorazione della Croce -| Veglia pasquale |Messa solenne /Messa alla Cappella delPAsilo |Messa in Chiesa /Messa alla Cappella di S. Vincenzo ¢ Le messe solenni saranno animate dal gruppo giovanile della Parrocchia . Comitato di Redazione de “La Speranza” ‘© Mons, Giovannino Santangelo ‘© Bax Giovanni © Dilorio Lucio © Notaro Massimo ‘© Casciano Claudino u

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