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rr Ea esd ee cad ee ere eS eee ae Le intranet ambienti *killer” per favorire lo sviluppo del web 2.0 nella P.A.? PO ued eee ee er interazione, interoperabilita, collabo- fee en Wn See te era eee erry Cee reece ad Pee Rec eka eee ae Ono ory ee Cr me Ct ee ey progetto web, possa esplicitarsi Pe es ey Seu Cenc Toes Forse 8 necessario, prima, condurre un lavoro di persuasione e facilitazione al cambiamento culturale dentro le amministrazioni stesse, per See ee ea arn primi, queste nuove dinamiche in modo da po- terle gestire e offrre, poi, ai cittadini. In questo eee eee Coe laborare. Dinamica cos! poco diffusa nella PA. ee ce sory ete eee si accetterebbero i tipici errori di gioventi che, et ee acy al dispendio di denaro e al clamore che certi Berges ee Quella che propongo non & una ricetta, anche perché di solito non tendo mai a persuadere Ue cee es Sree eed Cee es ee cer en as ee ee eee ee re ee Rete mento interno alamministrazione regionale, perché é proprio quello che, come Regione Ve- ne ae ele Ea eee en eS Pee eee ca siti web) che sono ancora abbastanza monoli- tici e monotematici. Gli stessi non prevedono eee eee ane een en uae Po ee cee ree eee ne eee ee Dea ace ceca Coe eee ee ea ete ooo Co ae ea me cee tc eet ees Oe eet) adeguandosi a un nuovo approccio, alla fine Seco ene Oe eeu ce dilavorare é quella di “educare al cambiamen- to, attraverso gli stessi strumenti protagonist ) del cambiamenta”. Per governare il cambia~ mento siamo partiti dall'area intranet che, so- stanzialmente, @ un termine usato per definire tna serie di cose differenti, che vanno dal do- minio applicative posizionato dietro ai firewall aziendali, ai document interni, ai comunicati, al workspace delle singole unita (Uffici, Servi- 21, Direzioni), alle bacheche, ec. Uno degli elementi su cul abbiamo deciso di far leva é quello di tar passare il concetto che “qualunque dato in possesso di una pubblica amministrazione appartiene al cittadino”, an- che quello interno, quello considerato pitt per- sonale e meno utile agli altri, quello custodito gelosamente come una reliquia, Se siriesce ad abbattere la cultura della segre- tezza ea far emergere cid che c’é allinterno i ogni singola struttura, si stimola il persona- le @ si avvia una competizione virtuosa, Non ‘SPECIALE INTRANET 2.0 Regione Veneto succedera dappertutto, né con Io stesso en- tusiasmo e, ani, ci saranno forti sacche di ro- sistenza, ma é un'esperienza che vale la pena percorrere, Alla fine la scelta di un prodotto deve essere fatta, Nel caso di Regione Veneto la soluzione @ stata frutto della ricerca di un cggetio che potesse mettere in risalto idea di “workspace” per dare a ogni struttura del'ente uno spazio di lavoro collaborativo. L'interfac- cia dellintranat é diventata, in pratica, aggre gatore di tutti questi workspace. AlVinizio tutti questi ambienti dati in gestione alle varie strutture hanno stentato ad esprime- re il loro pieno valore e quindi @ stato avviato tun proceso di formazione individuando dei grup’ pllota e faciitando l'approccio al nuovo sistema in quei settori che avevamo, prece- dontemente, incividuate come “killer. In pratica quelle strutture che se si fossero ‘mosse sul nuovo ambiente avrebbero potuto influre sul comportamento di tut gl altri, fa- condo la differenza, Glusto per fare 'esempio pit comprensibi- le, i workspace del CRAL e delle RSU hanno permesso di spostare sulla intranet tutta una serie di attivita che toccavano orizzontalmen- te tutti gl utenti ('organizzazione delle feste, i buoni sconto, le convocazioni sindacali, ecc,) contribuendo a cambiare alcune abitudini con- solidate. Le persone che avevano parte aitiva in queste altivita hanno poi riportato questo modo di lavorare nelle propre strutture di ap- artenenza e, passo dopo passo, In tre anni di cambiamento si sono aperti centinaia di nuovi Cantieri. Motti workspace pubbiici e molt pit workspace privati. Aree chiuse dove potersi scambiare document, riflessioni © process! fra colleghi de! gruppo, in un’ottica anche di project management. Po), a mio modo di vedere, arriva la parte pit dificle del nostro lavoro. Si tratta infatti di portare avanti un cambiamento culturale che port verso un “sistema” di conoscenza con- divisa. Non @ facile perché sono moltissime le “stanze chluse" © se non cambia la cultura si va a rischio di perdere il valore che i mezzo Cem 49 Cm 60 ‘SPECIALE INTRANET 2.0 Regione Veneto abilita. Non basta, infatti, disporre di un mez~ 20 tecnolagico abilitante, @ necessario creare cultura diffusa per traghettare i dipendenti alla consapevolezza che 6 il “sisterna’ il vero valo~ re @ non i dominio sul singolo servizio o sulla singola applicazione. Il tutto @ stato raggiunto attraverso sessioni estese (anche con due o trecento persone) in cui sono state illustrate le dinamiche della partecipazione e degli altrl fattori che hanno determinato il sucesso del web 2.0. Ci sono stati poi veri e propri corsi di addestramento di tipo blended (meta in aula e meta in e-lear~ hing}, che hanno dato origine a delle comuni- 1a professionali all'interno delle quali i diversi partecipanti, provenienti dalle varie strutture, hanno cominciato a scambiarsi opinioni ¢ Idee. E cosi che sono nati | primi mash up in teri, alcuni anche molto creativi, che hanno permesso alle diverse strutture ai liberare le proprie energie. Prima non era possibile ag- gregare Informazioni, discussioni, sondaggi, forum, document, immagini, presentazioni © video in un unico calderone, mentre ora il valore dell'informazione contenuta allinterno i clascun workspace ha cominciato ad emer gere, tenendo sottotraccia i processi. Oggl la nostra intranet @ un vero e proprio archivio di ‘oggetti che possono essere presi ¢ riutilizzati nei differenti workspace. Owiemente non sono tutte “rose @ fiori” @ ci sono alcune sirutture che non hanno mai par- tecipato a questo processo né hanno intenzio- ne di parteciparvi, ma nel disegno complessivo questo non ha un’incidenza tale da vanificare il progetto complessivo. In questo disegno tutti sanno che una deter- minata cosa si pud fare e se anche la propria struttura non la implementa direttamente, la conoscenza circola e gli stessi utenti comin clano ad avanzare richieste rispetto a cid che continua ad essere fatto in una maniera tradi- Zionale e che, invece, potrebbe essere fatto in tun modo pit! semplice @ pit: veloce. E questo il cambiamento: non ci sono pitt scuse, la tecnologia é abilitante e sostenibile, Vunica difficolta @ culturale, Occorre rendere tutti partecipi del cambiamento. Dimostrare cche ogni dipendente pub esprimere il suo va lore mettendosi in gioco. La mia esperienza & bbasata sulla gestione del cambiamento e della sua faciltazione. E necessario coinvolgere i di- pendenti nel ‘fare’ La responsabilité di una struttura che si occu- pa dl innovazione tecnologica se, da una par- te, & un privilegio, dall'altra é anche una sfida continua che richiede allenamento, contronto € contaminazione con chi segue un percorso paralielo 0 divetso rispetto al nostro. Se re- stiamo chiusi al contesto e non ci guardiamo intorno, secondo il mio punto di vista, rischia- ‘mo il narcisismo. Ecco perché é nata © si & coneretizzata Idea di mettere insieme la PA., le aziende e | pensatori liberi (giornalisti,ricer- Catori, evangelist, blogger) per contaminarsi a Vicenda in un evento non-evento come il Bar- camp de! maggio 2007. Molti erano stralunati da quel mondo incomprensibile ai pit, ma ho Visto anche Dirigenti de! top-management che si sono fermati solo per ascoltare le non-con- ferenze del blogger. Secondo me questo é un segnale motto positivo. In estrema sintesi non credo nella costrizione. Credo nel'accompagnamento culturale. Se Gentro la PA. vogliamo propore una novita che abbia un ritorno effettivo sui servizi come il web 2.0 dobbiamo, innanzitutto, far capire a cosa serve e che vantaggio il web 2.0 pub avere per gli utenti © per la loro istituzione. proprio qui che ll senso di appartenenza fa sentire maggiormente il suo peso. Purtroppo nella pubblica amministrazione questo senso Gi adesione @ ancora troppo scarso. Inten= diamoci cid che manca non @ il senso di ap- partenenza al comparto pubblico, ma quello i partecipare ad una missione per la propria isttuzione/azienda. Spesso, una volta chiuse le mansioni parte della contingenza, é difficile che ci si senta ancora partecipi di una missio- ne mentre bisognerebbe far perdurare questo senso di attaccamento ed incentvario Ce ee ee eee beetle) gennaio febbraio dal 1984 informatica ed enti locali MENSILE Di CULTURA E TECNOLOGIE PER L’INNOVAZIONE Se ne Mec eae a colloguio con Feliciano Poli, delegato Eo eee RRO Ie aed ease ea Rer Catt Peon TC

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