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FARINGITE ACUTA
ETIOPATOGENESI -VIRALE
-BATTERICA (VIRULENTAZIONE FLORA
SAPROFITICA)
FARINGITI CRONICHE
FARINGITE IPERTROFICA
SINTOMATOLOGIA - SECCHEZZA
- VELLICHIO
- DISFAGIA
- BISOGNO DI “RASCHIARE LA GOLA”
- STENOSI TUBARICA OMS / OMA
(ipertrofia mucosa a livello degli ostii
tubarici)
ANGINA ERITEMATOSA-ERITEMATO-PULTACEA
ETIOPATOGENESI: - VIRUS
- virulentazione della flora microbica presente
nel cavo faringeo
(stafilococco, pneumococco, haemophilus influentiae,
streptococco)
SINTOMATOLOGIA: LOCALE
- DOLORE INTENSO
- DISFAGIA DOLOROSA
GENERALE
- FEBBRE ALTA (continua o continuo-
remittente)
- RIGIDITA’ NUCALE A VOLTE
CONVULSIONI NEI BAMBINI
TERAPIA: - ANTIPIRETICI
- ANTIBIOTICI (DERIVATI PENICILLINICI)
(MACROLIDI NEI BAMBINI < 4 A.A.)
- COLLUTTORI
ANGINA PSEUDO-MEMBRANOSA
ASCESSO TONSILLARE
ETIOPATOGENESI: STREPTOCOCCO
DA TONSILLITE PNEUMOCOCCO
ACUTA STAFILOCOCCO
TERAPIA: - ANTIBIOTICI
- ANTIPIRETICI
- INCISIONE
- DRENAGGIO
ASCESSO PERITONSILLARE
SINTOMATOLOGIA: LOCALE
- DOLORE
- DISFAGIA DOLOROSA
- TRISMA (forme anteriori)
ANGINA ULCERO-NECROTICA
ANGINA DI PLAUT-VINCENT
ESAME FUSO-SPIRILLARE
DIAGNOSI DIFFERENZIALE:
FARMACI
° COMPROMISSIONE GENERALE
° FEBBRE MOLTO ELEVATA
° DISFAGIA
° SCIALORREA
° ALITO FETIDO (GENGIVITE GRANGRENOSA-
EMORRAGICA)
ANGINA VESCICOLARE
ANGINA ERPETICA
TONSILLA
MUCOSA OROFARINGEA
ROTTURA
PLACCHE BIANCASTRE
(iperemia circostante)
ANGINA BOLLOSA
ANGINA PEMFIGOIDE
CICATRIZZAZIONE
BOLLE
IPERPLASIA IPERTROFIA
(bambino) (adulto)
BAMBINO
IPERPLASIA TONSILLARE
SINTOMATOLOGIA: - Dolorabilità
- Modica disfagia dolorosa
- Spremitura +
TERAPIA: - Tonsillectomia
ADULTO
TERAPIA: - Tonsillrctomia
CLASSIFICAZIONE
ANGINE ACUTE
- ANGINA ERITEMATOSA
- “ ERITEMATO-POLTACEA
- “ PSEUDO-MEMBRANOSA
- “ ULCERO-NECROTICA
- “ VESCICOLARE
- “ BOLLOSA
TONSILLITI CRONICHE
-BAMBINO
* ASPECIFICHE
- ADULTO
- TUBERCOLOSI
* SPECIFICHE - SIFILIDE
- MICOSI
MALATTIE FOCALI TONSILLARI
PATOGENESI
(a) TEORIA TOSSICA: sarebbero responsabili le tossine batteriche (+)
ETIOLOGIA
DIAGNOSI
- TITOLO ASLO (antistreptolisina O) > 200-300 UNITA’
Va interpretato insieme agli altri indici di flogosi altrimenti corrisponde solo ad una
avvenuta immunizzazione
- MUCOPROTEINE (+)
- PROTEINA C REATTIVA (+)
- VELOCITA’ DI ERITROSEDIMENTAZIONE (VES)
> 12-14 (MASCHIO); > 14-15 (FEMMINA)
- REUMA - TEST (+)
- ANAMNESI (+) PER TONSILLITE
- RX ORTO-PANORAMICA (-) (esclude granulomi degli apici dentali)
- E.O. CAVO ORALE (-) (esclude lesioni dentarie)
- E.O. ADDOME (-) (esclude lesioni dell’appendice cecale)
- E.O. TONSILLE (+) TONSILLITA ACUTA, TONSILLE IPERTROFICHE,
TONSILLITE CRIPTICA CRONICA
TERAPIA
- PENICILLINA
- TONSILLECTOMIA
SEMEIOTICA DELLA LARINGE
CARTILAGINI
CRICOIDE: castone
EPIGLOTTIDE: foglia
TIROIDE: scudo
ARITENOIDI(2): piramidale
CORNICULATE DEL
SANTORINI (2)
ACCESSORIE DI
WRISBERG (2): nelle pliche ari-epiglottiche
ARTICOLAZIONI
LEGAMENTI INTRINSECI
Tiroepiglottico
Cricocorniculato
Cricotiroideo
Vocali
Ariepiglottici
Ventricolari
MUSCOLI INTRINSECI
MOVIMENTI
SINTOMATOLOGIA SOGGETTIVA
ESAME OBIETTIVO
LARINGOCELE
TERAPIA: Chirurgica
LARINGITI ACUTE
LARINGITI VIRALI
* Influenzale
* Morbillosa
* Varicellosa
* Erpetica
* Da parotite epidemica
* Pseudo croup
LARINGITE INFLUENZALE
ANATOMIA PATOLOGICA:
FORMA CATARRALE: mucosa edematosa, iperemica, piccole emorragie
capillari, essudato catarrale.
FORMA ULCERATIVA: piccole ulcerazioni rivestite da essudato
grigiastro e circondate da aree di emorragia.
FORMA INFILTRATIVO-EDEMATOSA: simile alla catarrale con
edema più accentuato nelle aree laringee posteriori.
SINTOMATOLOGIA:
1) Disfonia, mialgie, febbre, espettorato striato di sangue
2) Emoftoe
3) Disfagia
TERAPIA: * Antipiretici
* Antistaminici
* Cortisonici
* Antibiotici
EZIOLOGIA: Adenovirus
LARINGITI BATTERICHE
* Difterica (croup)
* Fuso-spirillare (ulcero-membranosa)
* Erisipelatosa
* Scarlattinosa
* Tifosa
LARINGITI CRONICHE
ASPECIFICHE: Catarrale cronica semplice
Ipertrofica
Atrofica
SPECIFICHE: Sifilide laringea
Tbc laringea
LARINGITE IPERTROFICA
ETIOPATOGENESI: evoluzione della forma cronica semplice
ANATOMIA PATOLOGICA: Aspetto della pachidermia rossa, diffusa o circoscritta.
Cheratosi dell’epitelio laringeo con aumento delle papille
presenti a livello del corion, causata da iperplasia
infiammatoria diffusa.
SINTOMATOLOGIA: Disfonia continua
TERAPIA: Come laringite cronica
Semplice/Chirurgica
LARINGITE ATROFICA
TUBERCOLOSI LARINGEA
SIFILIDE LARINGEA
LESIONI PRECANCEROSE
* CHERATOSI SENZA DISPLASIA: pachidermia laringis
- spiccata acantosi con orto/para-cheratosi;
- il limite tra epitelio e tonaca propria è lineare;
- la corneificazione degli strati superficiali è responsabile del colorito biancastro
(DECORTICAZIONE)
* CHERATOSI CON DISPLASIA LIEVE: leucoplachia.
(Laryngeal intraepithelial neoplasia= LIN 1)
- Displasia (perdita della polarità maturativa, atipie cellulari). Presente nel terzo
inferiore dello spessore dell'epitelio.
(DECORTICAZIONE)
* CHERATOSI CON DISPLASIA MODERATA = discheratosi
Bowenoide; il 40% evolve in carcinoma (LIN 2).
- Displasia nei 2/3 dello spessore dell'epitelio;
- figure mitotiche più numerose;
- discheratosi: presenza di cellule cornee isolate nello strato spinoso.
(DECORTICAZIONE /CORDECTOMIA)
* CHERATOSI CON DISPLASIA GRAVE = CARCINONA IN SITU
- Displasia interessa l'intero spessore dell'epitelio;
- perdita della polarità maturativa, cellule polimorfe, polimetriche, mostruosità nucleari,
figure cariocinetiche anche negli strati più superficiali.
(CORDECTOMIA)
FONOPATIE DA IPERPLASIE LARINGEE
NON NEOPLASTICHE
LARINGOPATIE NODULARI
TEORIE ETIOPATOGENETICHE
POMMEZ: AUMENTO
WICART E THERET:
AUMENTO DI ESTROGENI URINARI
ARATA E DE SANTIS:
ABUSO O SURMENAGE
MALUSO O MALMENAGE
FENOMENI VASOMOTORI
- PUBERTA’
- MESTRUAZIONI
- ALLERGIA
IPOTONIA
- CARENZA DI VIT. A
- GRAVIDANZA
- INFLUENZA (MIOSITE)
__________________________________________
ANATOMIA PATOLOGICA
NODULO UNILATERALE
- RELATIVAMENTE FREQUENTE
- A PUNTA, A FORMA DI SPINA, ARROTONDATO, A LARGA BASE DI
IMPIANTO
- SULLA CVV CONTROLATERALE SI PRODUCE UNA DEFORMAZIONE
DA TRAUMA
- MODESTO DEFICIT ADDUTTORIO
- TIMBRO VELATO, ABBASSAMENTO DELL’ALTEZZA TONALE,
INTENSITA’ MEDIA
- NELLA VOCE CANTATA SI VERIFICANO DIFFICOLTA’ NEL REGISTRO
GRAVE E MEDIO (SOPRETTUTTO ALL’ATTACCO) E NELL’EMISSIONE
DI SUONI FILATI
• INDIVIDUABILE IN MICROLARINGOSCOPIA
• IN LARINGOSCOPIA INDIRETTA LA LESIONE APPARE COME UN
RILIEVO NODULARE DI ASPETTO TRANSLUCIDO, GIALLASTRO
ACCOMPAGNATO DA UNA PRODUZIONE CONTROLATERALE DA
CONTATTO (INCOSTANTE)
• ESAME STROBOSCOPICO: DEFICIT ADDUTTORIO, CHE VARIA A
SECONDA DELLA GRANDEZZA DELLA CISTI. lE VIBRAZIONI SONO A
VOLTE LIEVEMENTE RIDOTTE DI AMPIEZZA, PIU’ RARAMENTE SI HA
ASSENZA DI MOVIMENTI VIBRATORI. CVV ISPESSITE ED IPEREMICHE.
• VOCE PARLATA: DISFONIA PROGRESSIVA, ALTEZZA TONALE ,
INTENSITA’ , TIMBRO RAUCO-SOFFIATO, BITONALITA’, VOCE
SPEZZATA
• VOCE CANTATA: ALTEZZA TONALE , INTENSITA’ , TIMBRO
RAUCO.
TERAPIA
- ASPORTAZIONE CHIRURGICA IN MICROLARINGOSCOPIA:
enucleazione della cisti ( contenente liquido giallastro e vischioso) + asportazione
della
lesione ipertrofica da contatto.
- CICATRIZZAZIONE RAPIDA ---- 20 sedute di riabilitazione
ISPESSIMENTO FUSIFORME
TERAPIA:
ASPORTAZIONE IN MICROLARINGOSCOPIA.
RECUPERO LENTO.
POLIPI DELLE CORDE VOCALI
GELATINOSI / BIANCO-GRIGIASTRI
1/3 ANT., INSERZIONE SOTTOGLOTTICA
- SEDE : VARIABILE
ANGIOMATOSI / FIBROSI
1/3 MEDIO, INSERZIONE SUP. SUPERIORE
TERAPIA:
Asportazione chirurgica in microlaringoscopia, seguita da un breve periodo di
rieducazione foniatrica per rendere completa la guarigione foniatrica (eliminando segni
residui di rumore evidenziabili all’esame elettroacustico) e reimpostare la voce al fine
di prevenire recidive.
NODULI POLIPI
SINONIMI:
- CORDITE POLIPOIDE (JACKSON
- DEGENERAZIONE POLIPOIDE DELLE CORDE VOCALI (HOLINGER,
WALLNER)
- LARINGITE CRONICA IPERTROFICA (PUTNEY, CLERF)
- LARINGITE PSEUDO-MIXOMATOSA (AA. FRANCESI)
- EDEMA DI REINKE (AA. TEDESCHI)
EPIDEMIOLOGIA: (70-90 %)
ETA’ MEDIA (40-60 aa; 60%
INDAGINE FONIATRICA:
DISFONIA VARIABILE, TALORA DISPNEA; ALTEZZA TONALE DIMINUITA;
INTENSITA’ DIMINUITA; MODIFICAZIONE DELLA COMPOSIZIONE
SPETTRALE ALLA INDAGINE ELETTROACUSTICA.
TERAPIA
• CHIRURGICA IN MICROLARINGOSCOPIA
• RIPOSO VOCALE DI ALCUNI GG. (ALTEZZA AUMENTA, TIMBRO
MIGLIORA, PERSISTE RAUCEDINE)
• RIABILITAZIONE FONIATRICA PER IMPOSTARE UNA GIUSTA
EMISSIONE FONATORIA
SVILUPPO
FATTORI PREDISPONENTI
INFEZIONI VIRALI
VIRUS INFLUENZALI
RHINOVIRUS
ADENOVIRUS
MIXOVIRUS
ECHOVIRUS
VIRUS MORBILLO
POLIOVIRUS
VIRUS RESPIRATORIO SINCINZIALE
TROPISMO PER L'EPITELIO RESPIRATORIO
EFFETTO CITOTOSSICO
BLOCCO TMC
DIMINUZIONE DELLE BARRIERE DIFENSIVE
INFEZIONI BATTERICHE
ACUTE: Streptococcus pneumoniae
Branhamella catarrhalis
Haemophilus influenzae
Streptococcus Pyogenes
CRONICHE: Cocchi anaerobi (gram+)
Bacteroides (gram-)
Propionibacterium acnes (gram+)
Fusobacterium sp. (gram-)
PATOGENESI ALLERGICA
* Contatto allergeni - mucosa
* Vasodilatazione arteriolare e capillare con edema, infiltrazione di linfociti,
plasmacellule, eosinofili e iperplasia della mucosa.
PATOGENESI VASOMOTORIA
* Vasocostrizione arteriolare/dilatazione capillare (FORMA IPERPLASTICA)
ANATOMIA PATOLOGICA
SINTOMATOLOGIA ACUTA
BAMBINI * Rinorrea
* Tosse
* Ostruzione nasale
SINUSITI CRONICHE
Rinorrea monolaterale più abbondante al mattino
DIAGNOSI:
RINOSCOPIA ANTERIORE pus nel meato medio/sul pavimento della
fossa.
polipi
deviazione del setto/ipertrofia
turbinati
RINOSCOPIA POSTERIORE secrezione sulla coda dei turbinati
DIAFANOSCOPIA (transilluminazione) superata
TAMPONE NASALE (+ABG) per le forme resistenti
RX SENI PARANASALI
OCCIPITO-SUCCALE mette in evidenza i seni frontali e mascellari.
LATERALE seni mascellari e sfenoidali. profondità dei seni frontali.
OCCIPITO-FRONTALE labirinto etmoldale, seni sfenoidali, fosse nasali.
ASSIALE fosse nasali, cellule etmoidali, seni sfenoldali, fosse
pterigo-mascellari, parete posteriore dei seni mascellari.
STRATIGRAFIA
TOMOGRAFIA ASSIALE COMPUTERIZZATA
ULTRASONOGRAFIA
- Seni mascellari, seni frontali (in alcuni casi)
* Falsi positivi
* Falsi negativi (non evidenzia neoformazioni non in contatto con la parete anteriore
perchè la falda aerea interposta interrompe la trasmissione delle onde).
TERAPIA CHIRURGICA
PUNTURA DIAMEATICA: Drenaggio della raccolta purulenta
SENO MASCELLARE Lavaggio
Introduzione di pomate antibiotiche
DRENAGGIO DEL Applicazione di uno stuello imbevuto di adrenalina nel
SENO FRONTALE meato medio
Perforazione della parete inferiore
ENDOSCOPICI
SINUSITI INFANTILI
ABBOZZI DENTARI
(RICCA VASCOLARIZZAZIONE)
PARETE ANTERO-LATERALE
SENO MASCELLARE
OSTEOMIELITE
SINTOMATOLOGIA: - FEBBRE
- RACCOLTA ASCESSUALE:
*BORDO ALVEOLARE
*FOSSA CANINA
*SACCO LACRIMALE
- EDEMA GUANCIA, REGIONE ORBITARIA,
RADICE DEL NASO
- RINOPIORREA UNILATERALE
- DISPEPSIA (ingestione di materiale purulento)
TERAPIA: - ANTIBIOTICI
- DRENAGGIO ASCESSO PER VIA ORALE
COMPLICANZE/: - ELIMINAZIONE DI
SEQUELE SEQUESTRI OSSEI E FOLLICOLI DENTARI
- EDEMA PALPEBRALE
- CHEMOSI CONGIUNTIVALE
- SPOSTAMENTO DEL BULBO ALL’ESTERNO ED IN AVANTI
- SINTOMI NASALI SCARSI O ASSENTI
- FEBBRE ELEVATA (O MODERATA)
TERAPIA: - ANTIBIOTICI
- DRENAGGIO RACCOLTE SUPPURATIVE PER VIA
ESTERNA
DISTURBI DELL'OLFATTO
MUCOSA OLFATTIVA
* Superficie pari a 5 cm2 sulla volta delle fosse nasali
* Colorito giallo-bruno con isolotti di mucosa respiratoria
* Epitelio pseudostratificato cilindrico:
a) Cellule olfattive (neuroni bipolari), il cui prolungamento dendritico termina
con la vescicola olfattiva (con ciglia e microvilli) dove sono i alti recettoriali. il
prolungamento centrale (assonico) si riunisce agli altri per formare i filuzzi del nervo
che attraversano la lamina cribrosa dell'etmoide.
b) Cellule di stostegno, elementi cilindrici che circondano i neurocettori.
Contengono pigmento olfattivo.
c) Cellule basali, deputate alla rigenerazione dei neurocettori e delle cellule di
sostegno.
d) Cellule microvillari, secondo tipo di neurocettore olfattivo.
* LAMINA PROPRIA GHIANDOLE DI BOWMAN
BULBO OLFATTIVO
1) Strato del nervo olfattivo
2) Strato glomerulare (Sinapsi)
3) Strato plessiforme esterno
4) Strato delle cellule mitrali
5) Strato plessiforme interno
6) Strato delle cellule granulari
DEUTONEURONI: cellule mitrali e cellule a pennacchio
NEURONI ASSOCIATIVI. c. periglomerulari, c. granulari e c. ad assone corto
ORGANIZZAZIONE CONVERGENTE-DIVERGENTE
FISIOLOGIA
1) FUNZIONE EDONISTICA Gradevole
Sgradevole
2) FUNZIONE QUALITATIVA Riconoscimento odore
3) FUNZIONE AMPLIFICATRICE Valutazione quantitativa
PROPRIETA’ FISICO-CHIMICHE DELLE MOLECOLE ODOROSE
ANOSMIA: Abolizione totale della sensibilità olfattiva per tutte le sostanze odorose o
per specifici odori.
IPOSMIA: diminuita capacità olfattoria, transitoria o permanente, unilaterale o
bilaterale, congenita o acquisita
IPEROSMIA: aumentata sensibilità olfattiva ad una intensità tale da determinare una
sensazione sgradevole; spesso riguarda una sola o poche sostanze
DISOSMIA: alterazione del senso olfattivo
PAROSMIA: percezione di un odore diverso da quello somministrato (disfunzione
trigeminale)
CACOSMIA: sensazione di odore sgradevole. Può essere oggettiva (infezioni) o
soggettiva
AGNOSMIA: MANCATO RICONOSCIMENTO DI UN ODORE CHE VIENE
PERCEPITO IN MANIERA ANORMALE
CLASSIFICAZIONE EZIOPATOGENETICA
MALATTIE LOCALI NASALI
ostruzioni nasali severe
sinusiti croniche
riniti ipertrofiche
neoformazioni nasali
pH secreto nasale alcalino/acido
DA ABOLIZIONE DEL FLUSSO AEREO NASALE
Laringectomizzati
INFEZIONI VIRALI
influenza
rinite acuta
epatite virale
Herpes simplex
TRAUMI
Strappamento dei filuzzi del nervo olfattivo per trazione (traumi occipitali o per
tranciamento a livello della lamina cribrosa etmoidale (t. frontali).
Compressione/emorragia delle guaine del nervo olfattivo (fratture dell'etmoide).
(Recuperi nel 25% dei casi; iniziano entro i primi 2-3-mesi e si stabilizzano
definitivamente dopo circa 2 anni)
Lesioni di strutture/vie olfattive centrali /ematomi, contusioni delle regioni fronto-
temporali)
DISOSMIE CONGENITE
DISOSMIE DA FARMACI
LOCALI applicazione nasale di procaina, tetracaina
applicazione nasale di tirotricina, neomicina
vasocostrittori in spray
cocaina
GENERALI vasodilatatori antiipertensivi
clorpromazina/antidepressivi triciclici
reserpina/metil-dopa
antiepilettici derivati dell'idantoina
antiistaminici
sali d'oro e mercurio streptomicina, tetraciclina,
lincomicina,
peniciliamina, griseofulvina, metimazolo, metiltiouracile,
propiltiouracile
acetazolamide
anfetamina
penthotal
DISTURBI NEURO-PSICHIATRICI
EPILESSIA TEMPORALE(allucinazione cacosmiche)
Chirurgia su talamo, amigdala, corteccia prefrontale e temporale Malattia di Alzheimer
(ìl sistema olfattivo è il primo ad essere interessato con deficit di discriminazione)
Morbo di Parkinson (iposmia e diminuita discriminazione)
Sclerosi multipla (diminuita discriminazione, diminuzione della memoria)
Sindrome di Korsakoff
Defìcit di tiamina
Ictus cerebrale
Tumori (neuroblastoma estensioneuroepitelioma olfattivo; gliomi, meningiomi,
craniofaringiomi)
Malattia di Huntington
Stati confusionali
Psicosi allucinatorie
PRESBIOSMIA
Numero di fibre diminuito 1% all'anno a partire dal 1 anno di vita. Oltre 80% di
soggetti > 60 anni presentano iposmia/anosmia.
* Atrofia della mucosa nasale
* Involuzione delle strutture centrali
ENDOCRINOPATIE
Morbo di Addison: iperosmia
Ipertiroidismo: iperosmia
Ipotiroidismo: iposmia (rallentamento psichico mixedema)
Acromegalia: iposmia da compressione dell'adenoma ipofisario sui tratti olfattivi
Pseudoipoparatiroidismo
Iperplasia congenita cortico-surrenalica
ALTERAZIONI METABOLICHE
DIABETE: iposmia (neuropatia, vasculopatia)
EPATOPATIA
INTERVENTI CHIRURGICI
Settoplastica (frattura lamina cribrosa etmoidale)
Resezione turbinati (rinopatia atrofica)
Resezione neoplasie (funzione vicariante aree olfattive secondarie, trigemino, glosso-
faringeo, vago).
METODICHE DIAGNOSTICHE
OLFATTOMETRIA SOGGETTIVA
Olfattometro di Fortunato e Niccolini (1958)
Olfattometro di Guerrier e Uziel (1972)
SCREENING OLFATTOMETRICO
Test del connecticut di identificazione degli odori.
Test di soglia
Metodo della matrice di Wright
U.P.S.I.T.(sostanze odorose sono inserite in microcristalli posti in piccole strisce adese
su pagine di carta) 40 odori
OLFATTOMETRIA SEMI-OBIETTIVA
Riflesso psico-galvanico
Riflesso psico-voltaico
Riflesso olfatto-pupiliare
Riflesso olfatto- respiratorio (RRM)
OLFATTOMETRIA OBIETTIVA
METODO POLIGRAFICO (indice oscillometrico, frequenza cardiaca, riflesso psico-
galvanico, debito respiratorio, volume respiratorio, ampiezza toracica)
POENZIALI EVOCATI OLFATTIVI (latenza a 35Omsec)
TERAPIA
VITAMINE
Vit. A, E
Vit. Bl, B12, B6, ACIDO FOLICO, ACIDO NICOTINICO, RIBOFLAVINA, ACIDO
PANTOTENICO
ZINCO
SEMEIOTICA DEL NASO E DEI SENI PARANASALI
NASO
* Funzione respiratoria
- Meato medio
- Ciclo nasale
* Funzione di difesa
- Vibrisse
- TMC
- IgA Secretorie
* Funzione di condizionamento
- Riscaldamento
- Umidificazione
*Funzione olfattoria
* Funzione di risonanza
- Nasalizzazione: m, n.
SENI PARANASALI
* Funzione Fonatoria
* Isolamento termico
* Isolamento Acustico
* Ammortizzamento (differenza di pressione)
* Riserva di aria olfattoria.
* Alleggerimento scheletro cranio-facciale
* Protezione strutture base cranica
* Spazi aerei non funzionanti che consentono il rimodellamento osseo nel corso della
crescita cranio-facciale
* Funzione di condizionamento e difesa
ANAMNESI
ESAME RINOMANOMETRICO
Test di decongestione nasale
Test di provocazione nasale
ESAME RADIOGRAFICO
- 4 PROIEZIONI: Occipito-frontale
Occipito-buccale
Laterale
Sub-mento-vertice
- STRATIGRAFIA
- T.C.
- CRONICHE
RINOPATIE VASOMOTORIE
Aspecifiche: - con eosinofili
- senza eosinofili
- propriamente dette
RINITI ACUTE
EZIOLOGIA: - Virale
- Stafilococco Aureo (secrezione giallastra)
SINTOMATOLOGIA: - Irrequietezza
- Difficoltà nella suzione
- Febbre
- Complicanze Bronchiali e/o intestinali
TERAPIA: - Vasocostrittori/Lisozima
- Antipiretici
- Antibiotici
RINITE DIFTERICA
COMPLICAZIONI: - Sinusiti
- Faringiti
- Tubo-timpaniti
- Otiti
SINTOMATOLOGIA: - Secchezza.
- Aumento di volume delle fosse
- Croste
- Sensazione di ostruzione nasale
OZENA
ENDOGENE:
* Teoria anatomica: allargamento congenito delle
fosse nasali.
* Teoria dell'osteomalacia: riassorbimento osseo.
* Teoria della metaplasia epiteliale: anomalia congenita
per la presenza di epitelio pavimentoso.
ESOGENE:
* Teoria microbica: - Coccobacillo fetido di Perez
- Bacterium Ozenae di
Loewenberg
- Bacillo pseudo-difterico di
Belfanti
* Teoria sinusale: - Sinusite Cronica
KLEBSIELLA PNEUMONIAE (B. DI
FRIEDLANDER)
(meccanismo autoimmunitario)
ANATOMIA I FASE
PATOLOGICA: Flogosi mucosa: epitelio irregolare,
diminuzione delle cellule ciliate, edema corion,
infiltrazione linfociti, plasmacellule, macrofagi,
diminuzione delle ghiandole, croste fetide.
II FASE
Degenerazione e sclerosi: epitelio a tratti
assente, corion ispessito/fìbroso, scomparsa cellule ciliate
e
ghiandole, diminuzione fino alla scomparsa delle croste,
osteite rarefacente dell'osso.
TERAPIA: MEDICA
- Antibiotici attivi sui Gram negativi
- Pulizia nasale con rimozione meccanica delle croste,
detersione mediante lavaggi con soluzioni alcaline
(bicarbonato) o saline
- Istillazione di gocce oleose
- Inalazioni salsoiodiche/clima marino
- Preparati di iodio ed estratti piacentari
CHIRURGICA
- Introduzioni di placenta fresca o liofilizzata
nel pavimento delle fosse nasali
RINOPATIE GRANULOMATOSE
- RINOPATIA CRONICA CASEOSA
- RINOSCLEROMA
- LEBBRA
- TUBERCOLOSI
- SARCOIDOSI NASALE
- SIFILIDE
- GRANULOMA GANGRAENESCENS
SINTOMATOLOGIA: - Lesioni faccia, seni paranasali, faringe
- Febbre di tipo settico
- Morte (infezioni secondarie, invasione e
complicanze endocraniche, cachessia)
ANATOMIA: - Infiltrazione diffusa di linfociti,
PATOLOGICA: leucociti, e cellule dì tìpo
istiocitario
- Necrosi non accompagnata da manifestazioni
collaterali reattive.
- Esoarterite essudativo-necrotica
- Aumento delle gamma-globuline e della
V.E.S., Proteina C reattiva positiva
TERAPIA: - Roentgenterapia
- Corticosteroidea
- SINDROME DI WEGENER.
MALATTIA GENERALE ESTREMAMENTE GRAVE
ANATOMIA PATOLOGICA: - Degenerazione fibrinoide di tutta la
parete di arterie e vene
- Insufficienza renale
* Affezione sistemica con infiltrato arteritico e periarteritico granulomatoso ricco di
cellule giganti.
* Lesioni nasali hanno caratteristiche analoghe a quelle riscontrabili nel granuloma
gangrenescens.
TERAPIA: - Corticosteroidea
- Sostanze ad azione citotossica (Azothioprine 200 mg/die)
EPISTASSI
CAUSE GENERALI
* Ipertensione arteriosa
* Malattie emorragiche (emofilia, morbo di Werlhof, trombopatie, morbo di Rendu-
Osler)
* Insufficienza cardio-polmonare acuta
* Leucosí
* Malattie infettive
* Diabete
* Ipovitaminosi C e K
* Terapia anticoaguiante
CAUSE LOCALI
* Traumi
* Riniti/sinusiti
* Neoplasie nasali/Paranasali/Rinofaringee
* Corpi estranei nasali
* Ulcera perforante del setto
* Inalazione di polveri irritanti
ANATOMIA PATOLOGICA
EPISTASSI ANTERIORI: locus Valsalvae, parte anteriore del setto, sede di anastomosi
tra circolo della carotide esterna e circolo della carotide interna.
* Prevalentemente venose, più modeste
EPISTASSI MEDIE: parte media del setto, rottura dei rami delle arterie etmoidali
anteriore e posteriore e della sfeno-palatina.
EPISTASSI POSTERIORI: zona di Woodruff, 3° posteriore del meato inferiore
*Prevalentemente arteriose, più gravi
SINTOMATOLOGIA
E. ANTERIORI: cause locali, venose, non gravì, più frequenti nei giovani.
E. MEDIE/POST.: cause generali,, arteriose, più gravi, più frequenti negli adulti.
TERAPIA
* Emostasi locale (1)
* Emostasi regionale (2)
* Emostasi generale (3)
TAMPONAMENTO ANTERIORE
MATERIALE: lunghette di garza (4 fogli) 2x20 cm, fotoforo, rinoscopio, pinza a
baionetta.
ESECUZIONE: regolare sovrapposizione e stipamento di garza lungo la fossa nasale
dal basso verso l'alto (o viceversa).
Va tenuto per 3-6 giorni sotto copertura antibiotica. Dopo 6 giorni va comunque
rimosso e se necessario si procede ad un nuovo tamponamento.
TAMPONAMENTO ANTERO-POSTERIORE
Se l'anteriore non è riuscito a fermare l'epistassi o in caso di neoplasie e traumi cranio-
facciali.
Realizza una compressione a livello del cavo rino-faringeo e chiude tutta la fossa nasale
in modo da arrestare l'emorragia di qualunque zona.
MATERIALE: come il precedente in più un cilindro di garza.
(con 3 fili di seta)
2 sondini di gomma (nelaton)
ESECUZIONE: - Si introducono i due sondini nelle fosse nasali fino a farli
comparire in faringe. Si afferrano con una pinza e si fanno uscire dalla bocca.
- Si legano due capi del tampone di garza ai sondini e si
ritirano nel naso fino ad afferrare i fili.
- Si accompagna il tampone nella bocca, poi con l'indìce
ed il medio lo si spinge nel cavo rinofaringeo.
- Tenendo tirati i fili che fuoriescono dalle narici si esegue
il tamponamento anteriore.
- I due fili vengono legati fuori dalle narici attorno ad un
tamponcino di garza.
- il terzo filo che fuoriesce dalla bocca viene passato ad
ansa dietro l'orecchìo e fissato con un cerotto (servirà per estrarre il tampone
posteriore).
COMPLICANZE
* Edema del velo e del palato molle
* Processi infiammatori rìnofarìngei
* Otite media
- E' NECESSARIO SOMMINISTRARE AL PAZIENTE ANTIBIOTICI ED
ANTIESSUDATIVI
- IL TAMPONE POSTERIORE VA RIMOSSO ENTRO 48 ORE
- IN ALTERNATIVA SI POSSONO USARE TAMPONI DI GOMMA 0 DI ALTRO
MATERIALE.
SISTEMA NEUROVEGETATIVO
(Squilibri sist. reticolare tronco-encef. / ipotalamo)
AFFERENZE INFIAMMAZIONE
SENSORIALI NEUROGENA
(Protratte stìmolazioni patologiche)
REATTIVITA' NASALE
SISTEMA TRIGEMINALE
- Ganglio sfenopalatino
- Ganglio di Gasser
- Nucleo caudato
- Sostanza reticolare tronco-encefalica
- Grigio periacqueduttale mesencefalico
- Locus Coeruleus
- Ipotalamo
- Talamo
- Aree corticali di proiezione sensitiva
Poichè la SOSTANZA P e le altre TACHICHININE contenute nelle fibre afferenti
periferiche hanno un effetto diretto pro-flogogeno i neuroni bipolari trigeminali
ricoprono il duplice ruolo di trasmettitore dell'afferenza e di effettori neuroendocrini a
livello della mucosa nasale.
STIMOLAZIONE REAZIONE INFIAMMATORIA
VASODILATAZIONE
SENSORIALE NEUROGENA IPERSECREZIONE
ADENILCICLASI
DISTONIA NEUROVEGETATIVA
IPERREATTIVITA' NASALE
N.B: - Esistono analogie ed interconnesioni funzionali tra cellule effettrici della
reattività
specifica e mediatori della reattività aspecifíca.
- Esistono reazioni riflesse di tipo nervoso tra le alte e le basse vie aeree (riflesso
rino-bronchiale)
DIAGNOSI
ANAMNESI: ipersensibilità a stimoli fisici (differenza di temperatura ambientale,
umìdìtà, esposizione al sole), chimici (farmaci, polveri), emotivi (stress psichici),
dismetabolici (aumento della uricemia), disendocrini, (gravidanza, mestruazioni).
ES. OBIETTIVO: mucosa edematosa e congesta
TESTS IN VIVO ED IN VITRO:
* eosinofilía sierica
* IgE sieriche specifiche (FAST-RAST)
* Tests cutanei per rinopatie allergiche (PRICK TEST)
* Tests cutanei per rinopatie non allergiche (papaverina, acetilcolina, istamina,
poliamina aromatica 48/80)
* Biopsia mucosa.
* Rinocitogramma del secreto nasale
* IgE secretorie
* Tests di provocazione nasali (RRM)
a) ASPECIFICI: sol. acquosa fredda, metacolina, carbacolina, acetilcolina,
istamina
b) SPECIFICI: antigeni noti
* Tests all'aspirina (ASA TEST)
* Esame batteriologico del secreto nasale
CLASSIFICAZIONE
1) RINOPATIA VASOMOTORIA
2) RINOPATIA NON ALLERGICA EOSINOFILA (NARES)
3) RINOPATIA NON ALLERGICA MASTOCITARIA
4) RINOPATIA NON ALLERGICA NEUTROFILA
5) RINOPATIA MISTA
6) RINOPATIA INDETERMINATA
7) RINOPATIA ALLERGICA
1) RINOPATIA VASOMOTORIA (R. non allergica senza eosinofili)
CLASSI CLINICHE
* RINOPATIA SENILE
- Probabile origine colinergica.
- Rinorrea acquosa spiccata.
- Per variazioni della temperatura ambientale o nel corso dei pasti.
ANAMNESI: negativa
TESTS SPECIFICI: negativi
EOSINOFILIA SIERICA E NEL SECRETO NASALE
5) RINITE MISTA
6) RINOPATIA INDETERMINATA
TERAPIA SINTOMATICA
FARMACI AGONISTI DEI NEUROTRASMETTITORI
CONTROINDICAZIONI
- Effetto "Rebound"
- Facilità di autoprescrizione
- Facilità a raggiungere la dose tossica simpaticomimetica
- Effetto tossico locale sulla funzione mucociliare
FARMACI BETA-MIMETICI SELETTIVI
Proposti nelle R.V. di tipo angiospastico
FARMACI ANTAGONISTI DEI NEUROTRASMETTITORI
FARMACI ALFA-BLOCCANTI E CORRELATI
Ergotamina e derivati nelle R.V. ad impronta angiospastica
FARMACI ANTICOLINERGICI
- Ipatropium bromuro (derivato ammonico quaternario selettivo dell'atropina,) per uso
topico consente di distribuire alte dosi di anticolinergico sui recettori muscarinici
(diminuzione secrezione sierosa e mucosa)
FARMACI VASODILATATORI
Nelle forme angiospastiche specie se associate ad acrocíanosi o S. di Raynaud
FARMACI CHE INIBISCONO LA DEGRANULAZIONE MASTOCITARIA
- Disodiocromoglicato
- Chetotifene
Agiscono come stabilizzanti di membrana dei mastociti, inibendo gli scambi di calcio,
la degranulazione e la liberazione dei mediatori chimici attivatori della disreattività.
Sono effìcacì SOLO se usati preventivamente, NON agiscono sui basofili, non sono
efficaci su ostruzione, prurito, starnutazioni.
- ANTIISTAMINICI
Antagonisti recettoriali competitivi dell'istamina sull'effetto vasodilatatore e sulla
stimolazione della secrezione siero-mucosa delle ghiandole nasali = diminuzione del
prurito e della starnutazione.
EFFETTI SECONDARI NEGATIVI: sonnolenza. eccitazione paradossa, ipotensione
arteriosa, ecc.
EFFETTI SECONDARI POSITIVI: azione anticolinergica (diminuzione della
secrezione), sedativa S.N.C., anestetica locale (diminuzione delle stimolazioni sulle
terminazioni periferiche).
- Terfenadina: Hl selettiva (non supera barriera)
- Astemizolo: affinità Hl, l dose/die (emivita 100h).
- Mequitazina: affinità Hl, passaggio attraverso la barriera;emato-encefalica.
- Oxatomide: Hl, inibizione di serotonina e leucotrieni, prevenzione DSCG-simile.
FARMACI TOPICI
FARMACI ANTIFLOGISTICI
- Corticosteroidi: azione antiflogistica, antiedemigena, decongestionante
USO TOPICO
- Beclometasone, Flunisolide, Budesonide, (assorbimento sistemico irrilevante).
TERAPIA CHIRURGICA
* Turbinectomia
* Turbinotomia (testa - coda)
* Svuotamento sottomucoso
- Infiltrazione anestetico + vasocostrittore (A.L.)
- Incisione verticale 3-4-mm dietro la testa del turbinato inferiore, introduzione
scollatore da setto
- Scollamento della mucosa
- Asportazíone di frammenti di tessuto cavernoso con micropinza di Hartman
- Frattura e lateralizzazione dello scheletro osseo del turbinato
* Criochirurgia
- Applicazione della sonda per 2-3 min.
- Dopo 7 gg rimozione del tessuto necrotico
- Dopo 3 gg ripetere l'applicazione
RIPETIBILE
RECIDIVE DOPO ALCUNI MESI
RINOPATIA ALLERGICA
PATOGENESI
INDIVIDUO ATOPICO
1) FASE DI SENSIBILIZZAZIONE
2) FASE DI QUIESCENZA
Dura fino a quando l'organo di shock non viene nuovamente in contatto con l'allergene.
ANATOMIA PATOLOGICA
SINTOMATOLOGIA
Crisi accessuale al momento dell'esposizione all'allergene responsabile.
* Prurito - Starnuti a salve
* Idrorrea - Lacrimazione congiuntivale
* Ostruzione nasale
- 2-3 mesi corrispondenti al periodo della fioritura - Ritmo legato alle abitudini di vita
ed all'ambiente. Con il perdurare della stímolazione patologica le crisi diventano
sempre più ravvicinate e l'ostruzione nasale diviene gradualmente permanente
* Cefalea
* Alterazioni olfattive
DIAGNOSI
CRITERI DI VALUTAZIONE
SCORE SINTOMATOLOGICO: Prurito
Starnuti
Rinorrea
Ostruzione nasale
Lacrimazione
Iperemia congiuntivale
RINOMETRO ACUSTICO
Comparando l'onda acustica riflessa dalla cavità nasale con quella incidente tale tecnica
consente la misurazione della sezione trasversa in alcuni punti a varia distanza dalle
narici (MCA= MINIMAL CROSS- SECTIONAL AREA) e dei volumi ìntranasali.
PUO’ ESSERE USATO PER LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELLA
PROVOCAZIONE NASALE.
TERAPIA MEDICA
TERAPIA CAUSALE (ELIMINAZIONE ALLERGENE)
* Soggiorno marino in primavera per i pz sensibilizzati alle graminacee
* Norme igieniche per ridurre la concentrazione del derivati del Dermatophagoides:
a) eliminazione di tappeti, tende, moquette
b) avvolgere cuscini e materassi in rivestimenti di plastica
c) diminuzione dell’umidità di oggetti ed ambienti
d) utilizzare acaricidi
* Allontanamento di cani/gatti
* Evitare gli alimenti responsabili
TERAPIA ASPECIFICA
(farmaci che agiscono a vari livelli sulla patogenesi)
* ANTIISTAMINICI Hl BLOCCANTI
Bloccano i recettori Hl per l'istamina impedendo:
vasodiatazione, aumento permeabilità vasale, stimolazione terminazioni-sensitive,
aumento secrezione ghiandolare.
CHETOTIFENE/OXATOMIDE: azione stabilizzante sulla membrana dei mastociti
CETIRIZINA/LORATIDINA: inibizione del rilascio di istamina e di altri mediatori
(fattore chemiotattico per gli eosinofili, PGD2, PAP, leucotrieni), responsabili sia della
reazione immediata che di quella tardiva.
EFFICACI SU: STARNUTI, PRURITO, RINORREA, LACRIMAZIONE.
EFFETTI COLLATERALI
LEGAME AI RECETTORI Hl CEREBRALI
1) Sonnolenza
2) Attività anticolinergica (secchezza delle fauci, ritenzione urinaria).
3) attività antiserotoninica (aumento dell’appetito, disturbi gastro-intestinali).
Terfenadina, astemizolo, cetirizina, loratadina hanno minori effetti collatorali per:
- minore superamento della barriera emato-encefalica
- minore affinità per i recettori H1 cerebrali
- minore affinità per i recettori colinergici e serotoninergici
* CORTICOSTEROIDI (elevato effetto glucocorticoide, ridotto effetto
mineralcorticoíde)
Prednisolone
Metil-prednisolone
Desametasone
Betametasone
Deflazacort
- Agiscono prevalentemente sulla fase tardiva riducendo l'infiltrazione eosinofila.
- Hanno un effetto inibente sulle reazioni di tipo III e IV riducendo l'infiltrazione dei
linfociti.
- Esercitano un effetto antiinfiammatorio diminuendo la permeabilità dei capllari
(edema)
e delle superfici mucose, ostacolando così la penetrazione dell'allergene.
CONTROINDICAZIONI
Diabete, ipertensione, ulcera, glaucoma, TBC, osteoporosi, gravidanza
Inibizione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene soprattutto nei bambini.
INDICAZIONI
* Terapia d'attacco iniziale nelle forme più gravi
* Quando coesiste una componente tracheo-bronchìale
INDICAZIONI
- FASE PREVENTIVA DELLE FORME STAGIONALI
- ALTERNATO AD ALTRI FARMACI NEI PERIODI DI DIMINUZIONE
DELL'ACUZIE DELLE FORME PERENNI.
Data la completa innocuità ed assenza dì effetti collaterali può essere utilizzato anche
per lunghi periodi continuativi.
ANTIISTAMINICI
Agiscono prevalentemente su prurito, starnuti, rinorrea
VASOCOSTRITTORI
Adrenocettori vasi di capacitanza
Adrenocettori alfa2 vasi di resistenza e vasi di capacitanza
- AMINE SIMPATICOMIMETICHE Efedrina.
Fenilefrina
che agiscono sui recettori alfa 1
- DERIVATI IMIDAZOLICI Xilometazolina
ossimetazo1ina
Nafazolina
Tramazolina
che agiscono sui recettori alfa 2
I derivati imidazolici dimostrano una azione più pronta, prolungata ed un minor effetto
rebound
EFFETTO REBOUND
TACHIFILASSI
RINITE MEDICAMENTOSA
INDICAZIONI
- Brevi periodi per favorire il drenaggio degli ostii sinusali
- In fase acuta.
- Per favorire la distribuzione di altri farmaci ad uso topico nelle prime fasi del
trattamento.
ADENOIDITI ACUTE E CRONICHE
ADENOIDITE ACUTA
ETIOPATOGENESI
TIPICO DELL’INFANZIA, IL PROCESSO E’ PRIMITIVO E DOVUTO ALLA
VIRULENTAZIONE DELLA FLORA PRESENTE NEL CAVO RINOFARINGEO.
ANATOMIA PATOLOGICA
Edema, essudazione leucocitaria, desquamazione epiteliale RIVESTIMENTO
POLTACEO
SINTOMATOLOGIA
- FEBBRE (continua o continuo-remittente)
- MENINGISMO (rigidità nucale) nel lattante
- CONVULSIONI LIEVI
- RESPIRAZIONE NASALE (respirazione orale, rinolalia chiusa)
- DIFFICOLTA’ DI SUZIONE
- REAZIONE LINFONODI DELLA CATENA GIUGULARE (porzione superiore
margine anteriore m. sterno-cleido-mastoideo)
ESAME OBIETTIVO
RINOSCOPIA POSTERIORE: TONSILLA FARINGEA IPEREMICA,
EDEMATOSA, RICOPERTA DI MATERIALE POLTACEO
COMPLICANZE
OTITE MEDIA DA OSTRUZIONE DELL’OSTIO TUBARICO O DA ESTENSIONE
PER CONTINUITA’ DELLA FORMA INFETTIVA
DECORSO
LA SINTOMATOLOGIA REGREDISCE GRADUALMENTE IN 4-5 GIORNI
DIAGNOSI
D.D. CON MOLTE MALATTIE INFETTIVE CHE POSSONO ESORDIRE CON
UNA RINOFARINGITE
TERAPIA
GENERALE : ANTIBIOTICI / ANTIPIRETICI
ADENOIDITE CRONICA
(VEGETAZIONI ADENOIDI)
ETIOPATOGENESI
( a ) FATTORE COSTITUZIONALE : tendenza all’ipertrofia del sistema linfatico
( b ) FATTORE INFETTIVO: adenoiditi recidivanti
N.B. Tale forma patologica è caratteristica dell’età infantile verso i 12-14 anni il tessuto
della tonsilla faringea va incontro ad una progressiva involuzione, atrofizzandosi.
ANATOMIA PATOLOGICA
* EPITELIO: ispessito, quasi con caratteri cornei
* TESSUTO LINFATICO: intensa iperplasia
SINTOMATOLOGIA
SINDROME DA OSTRUZIONE NASALE CRONICA ( respirazione orale)
* NEL LATTANTE : DIFFICOLTA’ DI SUZIONE E POSSIBILE CALO
PONDERALE
- TORACE POCO SVILUPPATO
- PALATO OGIVALE
- FACIES ADENOIDEA: sguardo assente, bocca semiaperta, tratti affilati.
- DIFFICOLTA’ DI CONCENTRAZIONE Forse da disturbi neuroendocrini
- IPERECCITABILITA’ NERVOSA causati dalla congestione
adenoidea
- ENURESI NOTTURNA date le connessioni vascolari tra
- SPASMI FARINGEI territorio nasale e circolo cerebrale
specie a livello di ipotalamo ed
ipofisi.
ESAME OBIETTIVO:
RINOSCOPIA POSTERIORE Massa di colorito grigio-roseo, di aspetto
lobulato, sulle pareti superiore e posteriore del
ESPLORAZIONE DIGITALE rinofaringe.
COMPLICANZE
- Infiammazioni delle prime vie aeree
- Otiti medie acute
- Laringite stridula
DIAGNOSI
Quando l’esame obiettivo non è praticabile per la scarsa collaborazione dei piccoli
pazienti si richiede l’esame radiografico diretto del cavo rinofaringeo (in proiezione
laterale).
N.B. Con l’esame suddetto si può calcolare il rapporto A/R ( adenoidi/rinofaringe), che
costituisce un utile indice dello spazio respiratorio presente a livello del cavo
rino-
faringeo.
TERAPIA
SINTOMATOLOGIA SOGGETTIVA
DOLORE (FARINGODINIA)
- INTENSITA’ * FASTIDIO
* DOLORE (+/- INTENSO)
* BRUCIORE
- QUALITA’ * IRRITAZIONE
* CRAMPIFORME
* URENTE
- RIACUTIZZAZIONI * DEGLUTIZIONE
* MOVIMENTI DEL COLLO
- LOCALIZZAZIONE * FARINGEA
* IRRADIAZIONI PERIFARINGEE
DISFAGIA
TRISMA
EPISTASSI
FUORIUSCITA DI SANGUE ATTRAVERSO IL NASO
(ES. DA ANGIOFIBROMA RINOFARINGEO)
ESAME OBIETTIVO
ISPEZIONE
PALPAZIONE
RINOSCOPIA POSTERIORE
MATERIALE: - SORGENTE LUMINOSA
- ABBASSALINGUA
- SPECCHIETTO DA RINOSCOPIA (PICCOLO E
CURVO)
- LAMPADA AD ALCOOL
FARINGOSCOPIA
CONSENTE L’ESPLORAZIONE DELL’IPOFARINGE
INDIRETTA
FIBROFARINGOSCOPIA
ESAME RADIOGRAFICO
ITER DIAGNOSTICO-ABILITATIVO
PER IPOACUSIA GRAVE / PROFONDA
CONTROLLI PERIODICI
OGNI 6-12 MESI
ASILO NIDO
SCUOLA MATERNA
- INFORMAZIONI AL PERSONALE
- PROGRAMMI ASPECIFICI FAMIGLIA SPECIALISTA O.R.L.
- “ “ SCUOLA +
PER AGEVOLARE L’APPRENDIMENTO LOGOPEDISTA
DEI PRE-REQUISITI DELLA LETTO-
SCRITTURA
SCUOLA ELEMENTARE
MEDIE * INFERIORI
* SUPERIORI
- DIAGNOSI FUNZIONALE
- RICHIESTA INSEGNANTE DI SOSTEGNO
- P.E.I= PIANO EDUCATIVO SPECIALISTA
INDIVIDUALIZZATO O.R.L.
- PROGRAMMA ASPECIFICO PER SCUOLA
- G.L.H= TRE RIUNIONI /ANNO +
- FAMIGLIA
- INSEGNANTI *CURRICULARI LOGOPEDISTA
* SOSTEGNO
- NEUROPSICHIATRA INFANTILE
- LOGOPEDISTA E/O SPECIALISTA O.R.L.
- ADATTAMENTO
PROTESI PER MIGLIORARE SPECIALISTA
*VOCE O.R.L.
*LIVELLO FONOLOGICO +
(fonemi assenti o dislalici) AUDIOPROTESISTA
COMPETENZA LINGUISTICA
CONCLUSIONI
CENTRO DI LOGOPEDIA
ITER DIAGNOSTICO - RIABILITATIVO
PER LE DISFONIE
- ANAMNESI
DIAGNOSI (PROTOCOLLO MIRATO) SPECIALISTA
- LARINGOSCOPIA INDIRETTA O.R.L.
- FIBROSCOPIA
RIABILITAZIONE - ADATTA AI
LOGOPEDICA RISULTATI DI CONTROLLO LOGOPEDISTA
- PROSECUZIONE
TERMINE TERAPIA
ITER DIAGNOSTICO-ABILITATIVO
PER IPOACUSIA GRAVE / PROFONDA
DIAGNOSI - AUDIOMETRIA COMPORTAMENTALE
AUDIOLOGICA - IMPEDENZOMETRIA SPECIALISTA
- POTENZIALI EVOCATI O.R.L.
DEL TRONCO
CONTROLLI PERIODICI
OGNI 6-12 MESI
ASILO NIDO
SCUOLA MATERNA
- INFORMAZIONI AL PERSONALE
- PROGRAMMI ASPECIFICI FAMIGLIA SPECIALISTA O.R.L.
- “ “ SCUOLA +
PER AGEVOLARE L’APPRENDIMENTO LOGOPEDISTA
DEI PRE-REQUISITI DELLA LETTO-
SCRITTURA
SCUOLA ELEMENTARE
MEDIE * INFERIORI
* SUPERIORI
- DIAGNOSI FUNZIONALE
- RICHIESTA INSEGNANTE DI SOSTEGNO
- P.E.I= PIANO EDUCATIVO SPECIALISTA
INDIVIDUALIZZATO O.R.L.
- PROGRAMMA ASPECIFICO PER SCUOLA
- G.L.H= TRE RIUNIONI /ANNO +
- FAMIGLIA
- INSEGNANTI *CURRICULARI LOGOPEDISTA
* SOSTEGNO
- NEUROPSICHIATRA INFANTILE
- LOGOPEDISTA E/O SPECIALISTA O.R.L.
- ADATTAMENTO
PROTESI PER MIGLIORARE SPECIALISTA
*VOCE O.R.L.
*LIVELLO FONOLOGICO +
(fonemi assenti o dislalici) AUDIOPROTESISTA
COMPETENZA LINGUISTICA
CONCLUSIONI
L’abilitazione linguistica del bambino affetto da grave o profonda riduzione della
sensibilità uditiva si basa tanto su una corretta protesizzazione, quanto su una adeguata
terapia logopedica.
I due aspetti devono integrarsi ed armonizzarsi perchè singolarmente presi non sono in
grado di raggiungere lo scopo, ma se opporunamente combinati consentono il
conseguimento di risultati soddisfacenti.
L’obiettivo dell’acquisizione di una competenza linguistica compatibile con
l’inserimento nel normale iter scolasico, pur con l’appoggio di insegnanti di sostegno,
può essere raggiunto solo con il lavoro integrato tra specialista O.R.L., logopedista,
famiglie, scuola.
ITER DIAGNOSTICO - RIABILITATIVO
PER LE DISFONIE
- ANAMNESI
DIAGNOSI (PROTOCOLLO MIRATO) SPECIALISTA
- LARINGOSCOPIA INDIRETTA O.R.L.
- FIBROSCOPIA
RIABILITAZIONE - ADATTA AI
LOGOPEDICA RISULTATI DI CONTROLLO LOGOPEDISTA
- PROSECUZIONE