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VITA ANTEPRIMA CRITICA DIARIO DI LETTURE

Pico, il re Il divano Due secoli La cabala


della memoria del Nobel d’Europa di Lerner
Il romanzo-saggio Leggendo Le letture di Barilli, Le scintille
di Giulio Busi la Paris Review più trama che stile dell’ebraismo
DEFILIPPI P. II PAMUK P. IV GUGLIELMI P. IV PAPUZZI P. VIII

NUMERO 1729
ANNO XXXIV
SABATO 28 AGOSTO 2010

EDITORI
IN VACANZA
tuttoLIBRI Viaggi meravigliosi/9 Si conclude la nostra serie rievocando
il giorno che nel racconto di Ray Bradbury passò alla storia come
l’«estate del razzo»: in fuga dalla Terra facendo rotta verso il Pianeta Rosso

CASIRAGHI

Buon pic nic


RUGGERO
BIANCHI
AL TORCHIO Era un giorno qualun-
DI OSNAGO que del gennaio 1999 - narra
Ray Bradbury nelle Cronache
«Nico Orengo mi diceva marziane - quando da una base
"Dormi in mezzo a tutti spaziale dell'Ohio partì la prima
spedizione umana su Marte: un

fra i Marziani
questi autori, chissà
cosa ti dicono di giorno che passò alla storia co-
me «l'estate del razzo» per gli ef-
notte"...». Ottomila e più fetti climatici prodotti dalla
di quelle plaquette vampata di calore dell'astrona-
bianche 13 e mezzo per 9 ve al decollo, che spazzò via in
di PulcinoElefante, sulla un istante i rigori dell'inverno.
carta più bella del Dal punto di vista tecnologico la
mondo le poesie, gli missione fu uno straordinario
aforismi, le incisioni di successo, ma da quello socioan-
tanti grandi come di tropologico fu un tragico falli-
sconosciuti, stampate, mento, proprio come le due suc-
30-35 copie al massimo, cessive dell'agosto 1999 e dell'
aprile 2000. I primi esploratori
con i caratteri mobili di vennero uccisi da un nativo gelo-
una vecchissima stampa so, convinto che gli insidiassero
al torchio «Nebiolo»: telepaticamente la sposa. I se-
come abbandonarli per condi li fecero fuori gli psichiatri
andare in vacanza? locali, ritenendoli inguaribili psi-
Infatti Alberto cotici, visionari socialmente pe-
Casiraghy non ci va, ricolosi. I terzi, infine, furono
dall’ormai celebre quietamente messi a morte da-
Osnago quest’estate si è gli abitanti di un villaggio, timo-
concesso appena 48 ore rosi che la loro presenza costitu-
a Santa Margherita per
portare una poesia Gli extraterrestri
all’ottantaseienne colonizzati come i nativi
amico Arturo Schwarz americani dopo l’arrivo
(«e con la sua fidanzata
abbiamo cenato a della Mayflower
Portofino...»). Sono e dei Padri Fondatori
piuttosto i suoi amici ad
andare in vacanza da isse per il pianeta un micidiale
lui, a Ferragosto c’era fattore inquinante. Un timore le-
gittimo, peraltro, visti gli esiti
Sebastiano Vassalli, «gli
della quarta spedizione, che nel
piace comporre insieme giugno 2001 riuscì finalmente a
a me», arrivano Arnoldo insediarsi sul pianeta e ad apri-
Mondadori «pronipote» re la strada alla colonizzazione.
e anche stranieri. Quelli Gli umani d'altronde non
con i quali è «in sintonia avevano molte alternative.
intercostale» li porta L'enorme progresso scientifico
sulla rocca leonardesca aveva di fatto moltiplicato i ri-
di Paderno d’Adda schi di un catastrofico e apoca-
mentre sul «putagé», littico conflitto nucleare (giudi-
cato ormai inevitabile e immi-
come direbbe Nico,
nente) tra le potenze che si
cuoce l’altrettanto spartivano la Terra e che ricor-
celebre minestrone. Il revano a ogni mezzo per mante- Il romanzo di Ray Bradbury «Cronache marziane» è edito negli Oscar Mondadori nella traduzione di Giorgio Manganelli (pp.307, € 9)
più piccolo nere il controllo dei propri terri-
editore-poeta sta tori. In Occidente, ad esempio, glia) di una nuova Terra Pro- spaziali facevano rotta precipi- te affini a quegli esseri «scuri da- assaporare in una quiete serena
rileggendo Cioran, fin dal 1957 era stata imposta messa e poco importava se i tosamente verso casa, nella spe- gli occhi dorati» che a tratti oc- e gioiosa un'esistenza senza tur-
Hölderlin, soprattutto i una censura rigidissima sulla Marziani rischiavano di far la fi- ranza di poter almeno morire chieggiavano tra i sognanti, ete- bamenti, solitaria o di gruppo
Quaderni di un mammifero cultura, sfociata di fatto nell'eli- ne dei nativi americani dopo sul suolo che li aveva generati. rei e piumosi palazzi delle loro ma comunque svincolata da
di Satie, mentre ascolta minazione di ogni forma di pub- l'arrivo della Mayflower e dei Una ventina di anni dopo, le magiche città, deserte ma intat- ogni ansia di sopraffazione e di
Mahler e Stravinski in blicazione a stampa, come rac- Padri Fondatori. Dapprima a tracce della loro presenza su te, e altre volte veleggiavano su potere e giocata sull'eguaglian-
conta lo stesso Ray Bradbury in decine e poi a centinaia e a mi- Marte erano ormai pressoché silenziose e lievi navi del deserto za, il rispetto e la pari dignità di
compagnia delle sue due
Fahrenheit 451. E quindici anni gliaia giunsero così sul Pianeta tra i colori indescrivibili dei loro tutti; o aspirare invece a sonda-
capre, la sua gallina e, prima, stando alla cronaca di Rosso i loro razzi, lucenti e onni- cieli e dei loro mari di sabbia. re a fondo i misteri dell'esisten-
ultimo arrivato, il George Orwell in 1984, il potere vore cavallette metalliche, au-
Una breve avventura: Oggi Marte è tornato alla za e del creato, a tal punto di-
coniglio. assoluto del Grande Fratello tentiche «locuste d'argento». esploso sulla Terra sua pace millenaria dolce e so- mentico dei bisogni e dei limiti
MIRELLA APPIOTTI s'era esteso a tal punto da im- La frontiera si spostò nello spa- il conflitto nucleare lenne, recuperando una vergini- del quotidiano da scordarsi del
porre, oltre alle telecamere/ zio, attirando pionieri e coloni, tà solo scalfita da una fugace e corpo e da disincarnarsi, tra-
spia, l'uso della «neolingua», avventurieri e mercanti, ideali- i coloni spaziali arrogante presenza umana. Re- sformandosi magari, come gli
TUTTOLIBRI una parlata universale generali- sti e politici, missionari e buro- tornarono a casa sta (o riprende a essere) impe- Antichi di Marte, in quelle aeree
sta e sintetica che eliminava dal crati, ricchi e poveri, giovani netrabile e inconquistato non sfere di luce che i primi missio-
A cura di: vocabolario ogni sottinteso e rampanti e vecchi pensionati, scomparse. Dopo averne quasi soltanto nel tempo del racconto nari terrestri, ansiosi di predica-
LUCIANO GENTA
con BRUNO QUARANTA
ogni potenziale metaforico. negri, cinesi e messicani. sterminato i primitivi abitatori ma anche nel tempo della no- re il Vangelo anche nello Spazio,
L'invio di una nave spaziale ver- Ma la loro avventura in quel (con il micidiale contagio del stra vita, al punto che tutto riconobbero in diretta comunio-
tuttolibri@lastampa.it so Giove sulle tracce del monoli- sidereo Nuovo Mondo ebbe vita morbillo, con feroci partite di quanto in esso è dato per acca- ne con l'Universo e con Dio.
www.lastampa.it/tuttolibri/
to scoperto sulla Luna, descrit- breve. Nel tardo autunno del caccia, con spedizioni sistemati- duto potrà ancora compiersi, Le distese di Marte come
to da Arthur Clarke in 2001. 2005 esplose infine il tanto te- che), i pochissimi umani rimasti forse, nel nostro futuro. Un esotici e romantici spazi di fia-
LA STAMPA Odissea nello spazio, era in fon- muto conflitto nucleare. La Ter- sul pianeta finirono per ricono- mondo dove ciascuno può sce-
do un semplice diversivo. I Ter- ra prese ad ardere e rischiò di scerlo finalmente come propria gliere il proprio presente e il pro-
restri avevano bisogno (e vo- disintegrarsi, mentre i coloni dimora, sentendosi intimamen- prio futuro, libero di decidere se p Continua a pagina III
II Narrativa
DARIO LANZARDO irrigazione destinate al Sudafrica. Ma poi al troncone della gli scali. Quale malore, quali insidie per lui? Quale fine per
La nave dei misteri storia principale si attaccano altre storie, altre navi
(persino un «vascello fantasma»), che un po' hanno il
il meccanico? Quali rapporti con i Paesi coloniali in cerca
della loro indipendenza? Doppio gioco? Spionaggio?
= A partire da un testimone che - stando a dedica e compito di aumentare il mistero legato alla storia - per Mentre la Gulfstream arriva ai suoi porti, il romanzo ne
ringraziamenti - esiste per davvero, con L’ombra della così dire - dorsale, un po' hanno il compito di ritardarne la segue le mosse e un po' anche ne imita lo stato delle
Gulfstream (Effigie, pp. 96, € 12), Dario Lanzardo conclusione. Che non è poi nemmeno un lieto fine o una giunture magari non sempre oliate a dovere, mostrandosi
aggiunge un nuovo titolo all'esordio narrativo avvenuto consolatoria composizione di verità, ma molto più però nell'insieme capace di una buona tenuta e
quattro anni fa con un romanzo non meno enigmatico e semplicemente un ritorno. soprattutto di imbarcare alcune pagine di non piccola
sfuggente di questo. Ma quale mistero, adesso, per Un romanzo (breve) che racconta di una grande amicizia suggestione. Una (la più riuscita) su un attacco di locuste
L’ombra della Gulfstream? Quali i dubbi del memorante tra uno spezzino e un sardo, di un capitano inglese, di un fameliche, qualche altra sull'incontro con una scimmietta
Tullio Bertani, l'ingrassatore navale che custodisce i ricordi cambusiere e di un meccanico portoghesi, di un o con un'aquila reale, abitanti transitori di una storia - ed è
delle sue navigazioni? Quali scali, quali tempeste, quali macchinista molto strano, Gandi (senza la acca) per via ciò che più conta - che anche dopo la fine riesce a
porti, quali misteri? Tutto comincia con la Gulfstream che della sua rassomiglianza con Gandhi (con la acca). E le mantenere il suo fondo oscuro, il suo segreto.
parte dal porto vecchio di Genova carica di attrezzature da domande cominciano a intrecciarsi insieme con i porti e Giovanni Tesio

Paolo Morelli Una guida alle estasi


e agli affanni del cambiare casa-vita
ANDREA ALESSANDRO
CORTELLESSA

In apparenza Paolo
Morelli, romano (testaccino,
anzi) poco più che cinquanten-
Traslocare, DEFILIPPI

Autunno 1494. Sono i


giorni in cui Carlo VIII di Fran-
cia, sulla strada per Napoli, en-

istruzioni
ne formatosi alla scuola di Ce- tra in Firenze, dopo che i Medi-
lati e Cavazzoni (alla rivista Il ci, nella figura di Piero, figlio
Semplice e dintorni), è uno del rimpianto Magnifico, ne so-
scrittore utile. Il suo primo li- no stati cacciati. Il 17 novem-
bro - pubblicato nel 2003 da bre, nella città toscana, muore,
Nottetempo - s’intitolava in-
fatti Vademecum, anche se
metteva in guardia il prosie-
guo del titolo: per perdersi in
montagna.
per l’uso per cause non accertate, Gio-
vanni Pico della Mirandola,
umanista, cabbalista, sospetto
d'eresia, fiero nemico dell'astro-
logia quanto amico dei neopla-
Anche questo nuovo libro non risponde agli altri ma an- tonici. Figura ancora oggi sim-
(dopo il breve e divertente ro- che, si può dire, ogni frase di- bolicamente significativa, se di
manzo Caccia al Cristo, uscito verticola rispetto alla preceden- un uomo dotato di prodigiosa
all'inizio di quest’anno da De- te. Questo sistema dell’«imper- memoria si diceva che era co-
riveApprodi, pp. 91, € 12) ha le tinenza», come lo chiama l'auto- me Pico; almeno sino all'avven-
apparenze dell’utilità, presen- re, è procedimento insieme di- to della rivoluzione digitale, che
tandosi come una vera e pro- vertente (sempre etimologica- ci ha purtroppo assolto dall'ar-
pria guida alle estasi (rare) e mente parlando) nonché del te del ricordare.
agli affanni (teterrimi) del tutto frustrante. Tanto più che Alla sua morte, Giovanni - o
Trasloco; beninteso quello lessico e sintassi si presentano, meglio, Pico, come tutti lo chia- Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Poliziano
«fatto con le proprie mani», ingannevoli, del tutto piani e miamo - è un estroso trentunen-
cartone dopo cartone e imbal- tradizionali (tranne un diver- ne, di molti amori e ancor più
laggio dopo imballaggio. p Paolo Morelli tente inserto in un bizzarro ro- letture e amicizie. È nato a Mi- Giulio Busi La rinascimentale vita
Ma dopo poche pagine ci si p IL TRASLOCO manesco d'invenzione che ri- randola, presso Modena, e pro-
rende conto che la struttura a p Nottetempo, pp. 171, € 14 corda l’opera seconda di Morel- viene da un ambiente di paren- di un curioso enciclopedico, anima
li, Er Ciuanghezzù: dedicata alla
Un comico e folle puntigliosa quanto spassosa Tra rigore filologico controversa, disperatamente umana
traduzione, appunto in romane-
«trattatista», sco, dello Zhuangh Zi, gran te- e felice verve narrativa:
divagando da
un pensiero all’altro,
«in carne e ossa»
sto della dottrina taoista).
Impossibile, certo, riassu-
mere un libro del genere. Si ca-
pisce che per questo comico e
folle trattatista, dall’espressio-
un romanzo-saggio
che ha il respiro
di certa avanguardia
Pico, dottore
vademecum, ancora una vol-
ta, è solo uno specchietto per
le allodole. È anzi a sua volta
un’«apparenza» - termine per
ne imperturbabile da Buster
Keaton de nonantri, il trasloco è
solo un caso particolare della
continua e universale «meta-
tele e legami sopraffini, dai Gon-
zaga agli Este, ai Boiardo di
quel Matteo Maria autore dell'
Orlando innamorato. Ma soprat-
in Qabbalah
e amor profano
il quale la voce narrante ha morfosi» (taoista, certo): dove tutto è uno dei personaggi che,
un’ossessione - al pari degli corpi e delle loro più o meno in- chi scrive si sente talmente in quell'incipiente Rinascimen-
oggetti che ci ostiniamo inva- felici coscienze. E il suo autore straniato da temere persino, a to (le Americhe vengono sco-
no a cercare o di quelli che, al- si conferma, con ammirevole un certo punto, la licantropia. È perte due anni prima della sua
trettanto inopinatamente, du- radicalismo, «scrittore inuti- una «divagazione in carne e os- scomparsa), determina le nuo-
rante un trasloco riappaiono. le»: alla maniera di quelli catalo- sa» quella di chi trasloca da un ve coordinate della cultura occi- Elena Loewenthal. Busi accoppia personaggi: dallo stesso Pico,
Il libro lo si potrebbe defi- gati da Cavazzoni in un libro fe- pensiero all’altro, da una frase dentale. al rigore del filologo - assoluto, che l'autore spolvera di ogni ra-
nire, alla maniera di certi trat- lice da poco riproposto da all’altra: tanto è vero che il libro Di Pico, dunque, scrive Giu- questo, basti compulsare il ric- gnatela accademica, a Marsilio
tatisti del Seicento, un «oraco- Guanda. si conclude con l’arrivo nella ca- lio Busi in un libro singolare e chissimo apparato di note - a un' Ficino, da Lorenzo de' Medici al
lo manuale»: filosofia tascabi- Tutto il testo di Morelli, in- sa nuova - quando si capisce affascinante, degno peraltro imprevista verve di narratore. Poliziano, fino a quel fecondo mi-
le che smentisce tutto quanto fatti, è in realtà una digressio- che è già tempo di rifare le vali- dell'autore. Busi è docente a Un memorialista, verrebbe da di- lieu di ebrei e di marrani (come
credevamo di sapere non solo ne, anzi un conglomerato di di- gie. Così anche noi diamo l'arri- Berlino, dove dirige l'Istituto di re, se non che Busi narra, come venivano chiamati gli ebrei con-
dei traslochi ma, più in gene- gressioni a loro volta innestate vederci alla prossima reincar- Giudaistica, ed è autore o cura- se vi fosse stato presente, i fatti e vertiti al cristianesimo) che affol-
rale, degli oggetti, delle case, nel corpo di digressioni più am- nazione di Morelli: al suo pros- tore di testi sopraffini, come Mi- i pensieri occorsi a personaggi la il nostro Rinascimento.
degli esseri umani, dei loro pie: dove non solo un capitolo simo libro. stica ebraica, curato insieme a del quindicesimo secolo. E che Il Pico di Busi è un curioso en-

Cancogni «Parlami, dimmi qualcosa»: la riscoperta


LETTURE di un romanzo che aveva folgorato Giorgio Bassani
LORENZO

Un “poeta a spasso”
PAOLA TOSI
MONDO
Il pilota in fuga dal cielo Manlio Cancogni, che
= Memoria d'amore e di guerra, di eroismi e illusioni, il fresco esordio a 94 anni suonati continua a sta-
di Paola Tosi (In fuga dal cielo, Marsilio, pp. 107, € 13). Idilliaco più che re sulla breccia, è uno scrittore
storiografico, potrebbe rammentare - al lettore accorto - il mitico Volo di non apprezzato quanto merita, il senso di una necessità. per dispetto le ruberie dello scal-
notte di Saint-Exupéry. Qui siamo dalle parti di una ricostruzione affettiva nella varietà delle tematiche e Il romanzo si risolve nella lun- tro fattore. Ecco allora la «fuga» a
legata alle ipotesi, divinizzata dal passato e dalla leggenda, appesa alle nella castità della scrittura. ga confessione di un uomo che ha Parigi nella segreta compagnia di
suggestioni della creatività. Liberamente ispirato alla figura del pilota Giunge a buon punto, per ricor- lasciato il giornalismo per diventa- un’amante, con il pretesto di tro-
Fulco Ruffo di Calabria, il racconto si dipana in punta di piedi sull'onda darcelo, la riedizione di Parlami, re scrittore a pieno titolo. Egli si vare l’ambiente adatto per la scrit-
dell'incidente fatale, quello che lascia l'eroe di guerra in territorio nemico, dimmi qualcosa, un romanzo sente tuttavia imbrigliato dalla de- tura di una commedia. Sovvenzio-
dopo un atterraggio di fortuna a bordo di uno dei favolosi velivoli che pubblicato per la prima volta vozione della moglie Sara e della nato generosamente dalla moglie,
piroettavano sventagliando morte nei cieli del primo conflitto mondiale. nel 1962 da Feltrinelli, nella colla- sua numerosa famiglia, che cele- frequenta nel Quartiere Latino
Fulco sembra giunto al capolinea, proprio lui, amico e compagno di na di narrativa diretta da Gior- bra nell’avita fattoria toscana il spocchiosi collezionisti d’arte e ar-
epiche battaglie dell'eroico Francesco Baracca, e la memoria si perde gio Bassani. Ci informa Canco- culto dell’unità e dei valori tradi- tisti falliti, eredi di fruste avan-
verso il passato, da dove emergono figure familiari e affettive, legate a un gni, nella postfazione, che que- zionali. Non capiscono «che a me guardie, mentre si colgono intor-
mondo borghese pigramente legato alle tradizioni, mentre già soffia, sto è il suo lavoro prediletto, for- di tutti loro non importa nulla, che no le avvisaglie di ribellistici cona-
sull'onda dei veementi proclami dannunziani, un vento di inattesa mato dalla giunzione di dieci ca- sono lì per obbligo, che sono anco- p Manlio Cancogni ti nei comportamenti e nelle ideo-
modernità. Gli amori mancati - Dauphine e Sofia - la voglia di battersi per pitoli che nacquero in origine co- ra troppo giovane per amare le p PARLAMI, DIMMI QUALCOSA logie. Ma il suo lavoro non proce-
un nebuloso ideale, i sensi accesi negli attacchi aerei, la morte quasi me racconti autonomi. La circo- belle famiglie». Sono pagine assai p Elliot, pp. 176, € 16,50 de e, avvilito dall’insuccesso e dal-
stanza che con lievi aggiusta- belle, di cordiali aperture paesane p Manlio Cancogni è nato a Bolo- la vita oziosa, abbandona l’ottusa,
divina di Francesco, tutto torna a galla in un veloce riassunto epocale, in gna da genitori versiliesi nel
cui la figura di Fulco appare venata di una malinconia d'antan, sul confine menti abbiano potuto fare libro, e marine, sulle quali si profila la 1916. Ha diretto la «Fiera lette-
epidermica amante e ritorna da
tra le declinanti glorie ottocentesche e la velocità di tempi nuovi e ubbidendo a una analoga ispira- riottosa insofferenza da parte di raria». Premio Strega con «Alle- Sara. D’ora in poi questo «poeta a
insondabili. Un romanzo leggero e suggestivo, quasi un poema d'amore. zione anche se composti in tem- chi, professandosi socialista oltre- gri, gioventù» spasso», dopo alcune fallimentari
Sergio Pent pi diversi, deve assumere per lui ché scrittore, arriva a giustificare imprese finanziarie, si adatterà a
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SABATO 28 AGOSTO 2010
LA STAMPA III

FEDERIGO DE BENEDETTI racconti, operando un radicale rovesciamento di cui Mosè fa la figura di un uomo di buona volontà, ma un
prospettiva: protagonista diventa la figura più nascosta, tantino legalista, mentre Dio si erge nella sua magnanima
Dio dietro gli angoli alla quale però assegna – con ironia sottile – una possente lungimiranza. Su tutte le tonalità espressive, mi sembra
= «Dio sta nei dettagli» ama ripetere il teologo e capacità disvelativa della relazione tra l’essere umano e il che, sommessa, ma costante, sempre predomini la
biblista Paolo De Benedetti, citando un assioma di Aby suo destino, tra la creatura e il suo Creatore. Così, nella compassione. Che abbraccia, inevitabilmente, anche il
Warburg. Si potrebbe anche dire che «Dio sta dietro gli storia di Gesù di Nazareth, è l’umile dolore del «padre mondo animale. (Un assoluto capolavoro il racconto che
angoli» – quelli poco illuminati della narrazione biblica, putativo» Giuseppe che viene messo in primo piano, e il narra lo strazio del montone padre di fronte al giovane
quelli rimasti in ombra – a giudicare dalla misura di suo consolatorio fraintendimento: che quell’ultimo grido ariete assassinato in vece del figlio di Abramo: un delitto
potenza rivelativa contenuta nei racconti di Federigo De levato sulla croce da un figlio che non lo aveva mai troppo cui nessuno aveva mai dedicato il benché minimo
Benedetti (cugino di Paolo, pari a lui per ironia e arguzia, considerato, fosse diretto proprio a lui, in un’estrema compianto). Ma che arriva a lambire anche il sospiro di
ma diversissimo nel registro espressivo), raccolti ora in domanda di aiuto. È, ancora, da una prospettiva Dio: «Che esista davvero o sia solo l’immagine delle
volume: Il nome del Padre. Racconti blasfemi (Instar marginale, come se avesse origliato in un angolo remoto angosce e dei sospiri dei nostri antenati, Dio è simile a noi,
Libri, pp. 180, € 13,50). Sembra aver scelto una posizione della storia, che De Benedetti riporta i dialoghi tra Mosè e e perciò ha diritto alla nostra compassione».
«angolare», De Benedetti, per scrutare i soggetti dei suoi il suo Signore all’atto della stesura dei comandamenti, in Gabriella Caramore

RUGGERO BIANCHI
Dave Eggers L’uragano si abbatté
su New Orleans il 29 agosto 2005 p Segue da pagina I

GIUSEPPE
Il Pianeta
CULICCHIA

Dave Eggers, che non


è solo uno scrittore ma una
sorta di fabbrica creativa, visti
Sulla canoa Rosso
è la nuova
nella città
i suoi numerosi progetti paral-
leli (dalla rivista McSweeney's
p
p
Giulio Busi
VERA RELAZIONE SULLA VITA
ai corsi di scrittura al varo di
una collana di «storia orale»
frontiera
p E I FATTI DI GIOVANNI PICO per raccontare dal punto di vi-

devastata
p CONTE DELLA MIRANDOLA ba, dunque? Forse. Anche se
p Aragno, pp. 215, € 15
sta delle vittime guerre e care-
p Giulio Busi è professore ordina- stie più o meno dimenticate) l'utopia di Marte s'intreccia
rio alla Freie Universität di Berli- ha impiegato tre anni di lavoro nelle Cronache marziane con la
no, dove dirige l’Istituto di giu- per scrivere Zeitoun. distopia della Terra, una Ter-
daistica. Cura la collana The Quando il 29 agosto 2005 ra che proprio non ne vuol sa-
Kabbalistic Library of Giovanni l'uragano Katrina si abbatte mimetica armati di M16, spiega pere di rinunciare al gioco ma-
Pico della Mirandola. Tra le sue su New Orleans, devastando la che quella è per l'appunto la sua sochistico dell'autodistruzio-
pubblicazioni: «Mistica ebriaca» città americana, un uomo sce- abitazione. Loro gli chiedono la ne e pare anzi ansiosa di espor-
(con Elena Loewenthal, Einau- glie di non seguire la moglie e i carta d'identità. Basta quello. tarlo sul Pianeta Rosso; sicché
di); «Lontano da Gerusalemme. la dialettica tra Marziani e
Cronache ebraiche contempora-
figli, sfollati in Texas, e di rima- L'uomo dal nome arabo e dai
nee» (Einaudi); «La Qabbalah» nere lì dove ha costruito la sua tratti somatici mediorientali vie- Terrestri si fa metafora del
(Laterza); «L’enigma dell’ebrai- vita, per proteggere la propria ne arrestato e imprigionato nel- conflitto tra due opposte inter-
co nel Rinascimento» (Aragno). casa e la ditta di ristrutturazio- la stazione dei bus Greyhound pretazioni della civiltà e del
ni immobiliari in cui ha investi- della sua città. Lì, guardato a vi- progresso.
to tutte le sue speranze di ri- sta con altri prigionieri da poli- Nell'episodio di Usher II
scatto. ziotti e soldati reduci dall'Iraq, (aprile 2005) il signor Sten-
ciclopedico, un ricercatore di sa- rà a pericolose disavventure, co- Presto l'uomo si rende con- scopre un'altra cosa: agli occhi dhal, per punire quanti hanno
pienza. Sapienza che va a scova- me quando certe sue Conclusio- to che molte altre persone so- p Dave Eggers di quegli uomini in uniforme non concorso sulla Terra al rogo
re persino nella Qabbalah ebrai- nes, proposizioni filosofiche, anzi- no rimaste come lui a New Or- p ZEITOUN è più un uomo, ma un membro di dei libri descritto in Fahrenheit
ca e negli insegnamenti di perso- ché la sospirata fama gli doneran- leans, in certi casi non per scel- p trad. di Matteo Colombo Al Qaeda, un taleban. 451, si vale di una sofisticatissi-
naggi discutibili e spericolati, co- no un'accusa di eresia da parte di p Mondadori, pp. 312, € 17,50 Chi in futuro vorrà farsi ma tecnologia architettonica
me Flavio Mitridate, alias Gu- papa Innocenzo VIII (legato, tra «Zeitoun»: americano, un’idea di che cosa è successo a per elaborare una performan-
glielmo Raimondo Moncada, l'altro, agli autori del famigerato New Orleans con l'uragano Ka- ce robotica ispirata ai racconti
ebreo convertito di Caltabellotta, Malleus Maleficarum e allo stes- di origine islamica, trina, dovrà leggere questo libro neri di E.A. Poe e destinata a
che per Pico compila e traduce so Torquemada) e una conse- tra una terra desolata scritto da un autore che a New trasformare un'orgia in mas-
una biblioteca di testi cabbalisti- guente, salvifica fuga in Francia. Orleans in quei giorni non c'era. sacro. Ma nelle rare occasioni
ci. È anche però un amante foco- Personaggio complesso e con- e l’ombra-sospetto Ma deve leggerlo anche chi vo- in cui pochi Marziani supersti-
so, che ci viene descritto durante troverso, disperatamente uma- dell’11 Settembre glia capire che cosa significhi ti s'intravedono fluttuare leg-
no, Pico ci appare dunque ben de- avere origini arabe e vivere ne- geri nelle proprie abitazioni e
Sospetto d’eresia, fiero gno di stare al centro di un'opera ta ma perché non sono riuscite gli Stati Uniti dopo l'11 settem- nelle proprie città, la loro avve-
letteraria. Colpisce, come detto ad andarsene, e che oltre alle bre. Dopo la pubblicazione, il si- niristica tecnologia si rivela an-
nemico dell’astrologia sopra, la padronanza narrativa persone ci sono anche molti ca- gnor Zeitoun è diventato un cella di una filosofia al cui in-
quanto amico di Giulio Busi, che costruisce il ni. Allora comincia a girare eroe americano di quelli che terno coesistono simbiotica-
suo romanzo-saggio su episodi per le strade che sono diventa- spesso finiscono sul grande mente scienza, religione e ar-
dei neoplatonici, salienti, scene di notevole intensi- ti canali su una vecchia canoa, schermo. Lui, che a un tratto si è te, senso etico e ricerca del pia-
emblema della memoria tà, filtrate da uno stile che ricor- per portare aiuto e cibo ai so- ma è di religione islamica, e per trovato a fronteggiare giornali- cere, tensione mistica e godi-
da, per alcuni manierismi, certa pravvissuti. Ma naturalmente giunta di origini siriane. Il suo sti e tv, ha dichiarato di non me- mento di un infinito attimo fug-
il tentativo di rapimento della bel- avanguardia. Il miglior compli- non manca di incontrare morti nome è Abdulrahman Zeitoun. ritare tanta attenzione da parte gente. Apprezzare l'esistenza
la Margherita, e una sorta di arbi- mento che un lettore non tecnico semisommersi dal fango, e per- E dato che quattro anni prima dei media: «Ho solo fatto quello significa per loro vivere piena-
ter elegantiarum. Autentico pro- possa fare al libro è che ne dispia- cepisce con disagio l'esistenza dell'uragano Katrina c'è stato che sono stato educato a fare». mente la vita, assorbendo ed
totipo di quella fantasia di uomo ce una certa brevità, e che forse di una sorta di surreale bellez- l'11 settembre, per il solo fatto di Quanto a Eggers, scegliendo emanando gioia. E in virtù di
assoluto che fu di quei tempi, è Busi avrebbe potuto osare di più za in quel disastro. chiamarsi così e di avere tratti di mettersi in ascolto e di ripor- tale filosofia, che si contenta di
fondamentalmente, pur nei suoi (e chissà che un giorno non deci- Il 6 settembre, però, l'uomo somatici un po' distanti dal mo- tare quanto più fedelmente que- abitare i luoghi anziché posse-
difetti, impietosamente eviden- da di farlo), spingendosi più riso- sparisce. E a quel punto la mo- dello Wasp, il signor Zeitoun sto frammento di storia orale derli, i Marziani non esitano a
ziati dall'autore, un ricercatore lutamente sul versante di un ro- glie, che dal Texas cerca inutil- scopre di essere meno america- americana senza alcun narcisi- regalare il pianeta ai visitatori
dell'assoluto. Ricerca mescolata manzo storico ricco, oltre che di mente di rintracciarlo, inizia a no di quanto pensasse. Trovato smo di scrittura, ha scritto un li- alieni o ad assumere a loro
a un furioso bisogno di dimo- eventi e di esattezza, di idee e di temere il peggio. Il problema è in casa, la sua casa, da sei agenti bro di pura non-fiction quanto conforto le sembianze di per-
strarsi il migliore, che lo condur- domande. che l'uomo è sì un americano, della Guardia Nazionale in tuta mai necessario. sone amate e perdute.
Nella sua immutabilità im-
memoriale, Marte è insomma
un pianeta in ogni senso meta-
ga, indomita fedeltà coniugale. morfico. Gli Antichi si trasfor-
Nella già citata postfazione mano in sciami di sfere lumino-
Cancogni ammette che certe par- se simili a «un volo di angeli ar-
ti del romanzo -in cui si tratta di IL N UOVO ROM A NZO DI GA BRIELE ROM AGNOLI denti». Gli altri - trasparenti,
avanguardia e contestazione gio- diafani, impalpabili, soave-
vanile - potrebbero essere taccia- mente fantasmatici - fanno di
te di spirito reazionario. Ma lui se sé e del paesaggio un sublime
ne compiace, assegnando al termi- «caleidoscopio» che trasmuta
ne reazionario il significato di stre- New York, 11 settembre. e rifrange il bisogno della con-
nuo anticonformista. Lo è stato ai quista e del possesso nel piace-
tempi del fascismo, quando la Kim si sta togliendo le scarpe, re di sentirsi parte del miraco-
maggior parte dei suoi coetanei lo dell'Universo. E tale e tanta
furono balilla, avanguardisti e gio- le posa sul bordo, i tacchi a cavallo è la sua vocazione metamorfi-
vani universitari del Guf; lo è sta- ca, da saper infine trasforma-
to (concediamogli questo giocoso del vetro scheggiato. re in Marziani persino i Terre-
sberleffo) durante i campionati stri. Nell'episodio conclusivo
Manlio Cancogni mondiali di calcio quando ha deci- Lo fa perché lui possa vedere del romanzo, La gita d'un milio-
so di tifare contro l’Italia: «Un sa- ne di anni (ottobre 2026), la fa-
rinchiudersi nel grembo familia- no spirito reazionario è la sola sal-
e capire. Si toglie uno dopo l’altro migliola fuggita dalla Terra
re, spiando nel crescere delle due vaguardia che rallenta la folle cor- tutti i vestiti, resta nuda, con un razzo di fortuna, dopo
figlie, tra conforto e turbamento, i sa della storia verso la catastrofe: aver distrutto subito la piccola
sintomi delle sue irrequietezze, di la folle corsa che gli stolti chiama- un’ultima volta, per lui. astronave per precludersi
una illusoria, trasgressiva libertà. no progresso». Sembra un’appen- ogni ritorno, gironzola in cer-
Resiste immutabilmente Sara dice estravagante, astrattamente ca del posto giusto per un
che oppone all’accidioso egoismo provocatoria, mentre fornisce, buon picnic trovandolo infine
del marito la solidità della sua te- sotto sotto, la chiave per una rilet- lungo la sponda di un canale
nerezza. E in effetti questo roman- tura non superficiale del roman- limpido e fresco sulle cui ac-
zo, basato sulla nitida registrazio- zo, per apprezzarne la forte, non que, specchiandosi, scorge ni-
ne di minuti eventi e risonanze uggiosa moralità. Chiamatelo vec- www.librimondadori.it tidi i volti degli «ultimi marzia-
sentimentali, è la storia di una lun- chio... ni».
IV Personaggi
MEMORIE capolavori, e di cui era stato il padrone assoluto: ancora oggi prime esperienze come ballerino e maître in Russia. Per non
Il balletto è Petipa il Mariinskij di San Pietroburgo viene definito «Dom Petipa»
(la casa di Petipa), e così si intitola un fondamentale saggio
parlare degli intrighi delle primedonne; Matilda
Kshesinskaja prima di tutte, amante di numerosi granduchi,
= «Che cosa faranno quando sarò morto? Probabilmente dello studioso russo Vadim Gaevskij. compreso il giovane Nicola, capricciosa e vendicativa. Scritte
il mio nome non comparirà più sui manifesti». Non è andata All'inizio del 900 il balletto russo, grazie a Petipa, era arrivato in francese, pubblicate in traduzione russa, le Memorie
così e oggi Marius Petipa, morto esattamente cento anni fa, al suo massimo splendore: un repertorio grandioso e una escono ora in italiano in una edizione in cui la Bonelli integra
è considerato il massimo coreografo dell'800 («Baiadera», scuola che fondeva la grazia francese e il virtuosismo italiano alcune lacune del testo francese con la versione a stampa
«Bella addormentata», «Lago dei cigni», «Raimonda» e (che tuttavia Petipa non amava) dalla quale sarebbero uscite russa. Ma altro aspetto importante è il ricchissimo apparato
molto altro), il padre francese della danza classica russa. Ma schiere di stelle. Ma proprio allora incominciava il declino. Ai di note dove la curatrice riporta ampi squarci delle memorie
quando nel 1906 scriveva le Memorie (traduzione di direttori dei teatri imperiali a lui favorevoli (Vsevolozhskij, di ballerine, ballettomani, artisti e direttori del Mariinskij
Valentina Bonelli , Gremese, pp 261, € 24) era stato da Volkonskij) succedevano nuovi uomini che gli facevano la contemporanei al coreografo, che aprono grandi squarci
appena tre anni allontanato dalla direzione del balletto del guerra (Teljakovskij, Krupenskij). Tutto questo occupa il della vita artistica della capitale degli Zar. Per i quali la
Mariinskij dopo oltre 4 decenni di servizio. C'è molto livore, primo piano delle memorie nella fase finale. Ma sono compagnia di balletto non era che un prezioso giocattolo.
rancore nei confronti di un teatro dove aveva creato grandi gustosi i ricordi degli anni di apprendistato in Spagna, delle Sergio Trombetta

Barilli Due secoli di Lettere europee,


la trama prevarica l’analisi stilistica
ANGELO
GUGLIELMI

Anche Renato Barilli


in questa estate di fuoco com-
petitivo ha giocato i suoi mon-
Ma Pirandello
non è l’evoluzione
diali (limitandoli alle squadre
europee Italia esclusa) con la
particolarità di mettere al po-
sto del pallone i grandi e meno
grandi romanzi che a suo dire
( ma è anche il nostro) hanno
rappresentato e costituito il
«moderno» collocabile a ragio-
ne nel '700 e '800 della storia
europea. E ci fa assistere a
di Dostoevskij
uno scontro maschio durante duce a poca cosa che non si che si esprimono in lingue diver-
il quale per tutto il settecento astiene a indicare come non su- se) in una catena di cui ogni
l'Inghilterra di Defoe batte lar- periore al 25% del totale . anello rimanda al successivo
gamente la Francia di Voltai- E ancora ammirevole in Ba- tanto da delineare uno spazio
re che poi vince nell'Ottocento rilli (e ancora prezioso per gli evolutivo compatto e coerente,
con il «romanzesco» di Hugo e studenti tutt'altro che frettolo- commette tuttavia un grave
il «realismo assoluto» di Bal- si) la sua vocazione semplifican- abuso quando risolve in quello
zac mentre la Germania con te, quel suo voler andare al sodo stesso spazio anche il problema
Goethe e I dolori del giovane e fermarsi a quel che lui ritiene (che pur a brevi cenni affronta)
Werther(insieme alle Affinità l'essenziale avventurandosi in della discendenza dei «contem-
elettive) preannuncia gli strazi sintesi a così larghi segni da poranei» (la linea Proust Joyce
d'anima e le rotture del «con- compromettere la visione più in- Pirandello Svevo) dai «moder-
temporaneo» e la Russia con teriore. Così tu lettore accetti ni» anche solo di qualche decen-
Tolstoj e Dostoevskij si offre (anzi condividi) che l'inglese è la nio prima (la linea Defoe Goe-
all'ammirazione del mondo. civiltà sperimentale e del fare e the Balzac Dostoevskij).
Usciti da questo gigante- la francese quella della ragione No, qui non ci stiamo: il pas- Orhan Pamuk, premio Nobel per la letteratura nel 2006
sco torneo noi lettori in verità e del pensare e certo ti incuriosi- saggio dai moderni ai contem-
un po' storditi e anche un po' sce (inducendoti a una smorfia poranei non si compie per evolu-
affaticati per il numero (da cal- di sorriso compiaciuto) sentir zione naturale (come da cosa a Paris Review Un’antologia di interviste ai m
colare a centinaia) degli auto-
ri-giocatori in gara che cosa Il critico mira al sodo, del Novecento, da Faulkner a Singer, da Hem
possiamo dire e quali riflessio-
si avventura

Pamuk: sul d
ni azzardare? Intanto che sia- ORHAN
PAMUK
mo ammirati della capacità di in sintesi a così larghi
Barilli di leggere (immagino di Quando nel 1977, a
seguito e in uno spazio tempo- segni da compromettere Istanbul, lessi per la prima vol-
rale concentrato) centinaia e la visione più interiore ta l’intervista a Faulkner nella
centinaia di romanzi e di ope- Paris Review, provai la stessa
re teatrali (grandi e famosi e cosa) ma è il frutto di una dram- eccitazione che avrei provato

a scuola di N
più piccoli e rari) di ognuno ri- matica Rottura della Storia. Se se mi fossi imbattuto in un te-
portando ampie sintesi e note fin lì e per oltre sei secoli la Sto- sto sacro. Avevo venticinque
particolareggiate molto utili p Renato Barilli ria si era sviluppata pur nel suo anni e vivevo con mia madre in
per studenti tutt'altro che fret- p LA NARRATIVA EUROPEA continuo rinnovarsi sulla base un appartamento che si affac-
tolosi e per chiunque abbia bi- NELL'ETA' MODERNA di una identica idea di realtà in ciava sul Bosforo. Me ne stavo
sogno di procurarsi informa- Da Defoe a Tolstoj cui ciò che era coincideva con seduto in una stanza sul retro,
p Bompiani, pp. 493, € 23
zioni essenziali. ciò che appariva con gli ultimi circondato dai libri, fumavo derselo. E’ completamente amo-
E' che Barilli non conoscen- decenni dell'800 e più precipito- una sigaretta dopo l’altra, fati- rale, per cui non esiterà a rapina-
do le lingue in cui quelle opere samente con il '900 si produce cando per riuscire a conclude- re, prendere in prestito, elemosi-
un insanabile divorzio, un punto re il mio primo romanzo. Scri- nare o rubare da tutto e da tutti,
Una drammatica e a capo che priva la realtà di vere il primo romanzo non si- pur di portare a termine la sua
rappresentanza simbolica de- gnifica solo imparare a raccon- opera... La sola responsabilità
rottura della Storia gradandola a accidente insigni- tare la propria storia come se che uno scrittore ha è nei con-
segna il passaggio ficante. E costringe Cézanne e appartenesse a qualcun altro. fronti della sua arte».
Proust, Picasso e Joyce, Mari- Significa anche diventare una ***
dai moderni netti e Pirandello a disconosce- persona capace di immagina- Fu confortante leggere que-
ai contemporanei re e infrangere i profili e i confi- re un romanzo dall’inizio alla fi- ste parole in un Paese in cui le
ni in cui la realtà si presenta alla ne in maniera equilibrata, in esigenze della comunità veniva-
sono scritte (come quasi tutti ricerca di un suo nuovo asset grado di esprimere con parole no prima di qualunque altra co-
noi: che magari ce la cavic- che non avrà più i tratti della ri- e frasi il proprio sogno... Per di- sa. Mi feci mandare a Istanbul
chiamo con l'inglese e il fran- parlare di Robinson Crusoe co- conoscibilità oggettiva ma lo ventare un romanziere, avevo tutte le interviste della Paris Re-
cese ma il tedesco e il russo?) me di un solerte laboratorio di scandalo di una nuova ipotesi. abbandonato gli studi di archi-
finisce per riferire di quelle furbizie , una intraprendente fu- E noi lettori spettatori non tettura e mi ero chiuso in casa. «Stavo lavorando
opere raccontandone la tra- cina di ricerca dell'utile finaliz- chiederemo certo a Picasso di Che tipo di persona sarei dovu-
ma pur sistemata all'interno zato alla sopravvivenza dell' dipingere le sue figure umane to diventare ora? al mio primo romanzo
di una griglia di lettura che va- eroe e dei personaggi di Tolstoi rispettandone le caratteristi- Intervistatore e ogni volta che Il volume Fandango con le interviste di «The Paris
lorizza le scadenze della Sto- come di esseri dotati di una ro- che con cui ci appaiono in natu- Come fa uno scrittore a diven-
ria (dalle conquiste coloniali, busta natura che meglio rivela- ra (e non ci meraviglieremo di tare un buon romanziere? mi bloccavo mi mettevo
a rileggere la Rivista...»
all'affermarsi del capitalismo,
alla Rivoluzione francese) e,
con più determinazione, le ca-
no e spiegano in tutta la sua sa-
cralità in coincidenza con alcu-
ne occasioni(epifanie così diver-
assistere alla proposta di un
volto con un solo occhio e sen-
za naso) e non chiederemo a Pi-
Faulkner
«Novantanove per cento ta-
lento... novantanove per cento view pubblicate dalla Penguin
Consigli d’autore
ratteristiche antropologiche e se da quelle di Joyce) e in parti- randello di mettere ordine tra disciplina... novantanove per nei vari volumi: le lessi con con- Anticipiamo qui, per gentile concessione d
di cultura dei popoli e i Paesi colare il momento della morte: i suoi personaggi rinunciando cento lavoro. Non devi mai es- centrazione e piacere. Giorno Fandango, il testo del premio Nobel Orhan
cui quelle opere appartengo- ma tutto questo che pur ti pare a mischiare i vivi ai morti. sere soddisfatto di quello che dopo giorno mi stavo imponen-
no (dallo spirito logico dedutti- ragionevole senti che ha biso- Tutto questo anche Barilli fai: potresti sempre farlo me- do la disciplina del lavoro, sedu- Pamuk che introduce il volume «The Paris
vo dei francesi a origine carte- gno d'altro, di quel di più neces- lo sa (e con più sapienza di glio. to un’intera giornata davanti al- Review. Interviste, II» (pp. 486, € 22, a cur
siana all'empirismo degli in- sario non tanto per comprende- chiunque altro) ma il suo de- Devi sempre sognare e mi- la scrivania, godendomi l’odore Philip Gourevitch). VI sono raccolte le
glesi a derivazione Loche e re più a fondo questo o quell'au- mone di far tornare i conti e rare più in alto di quanto sai di di carta e penna nella solitudine
conversazioni, rispettivamente, con Graha
Hume). tore (capire non è impresa così chiudere con cifre certe lo por- poter fare. Non devi preoccu- di una stanza - abitudini che non
Rinuncia totalmente a una difficile) ma per avvicinarti e ta a scivolare su quelle opera- parti solo di essere migliore perderò mai. Stavo scrivendo il Greene, James Thurber, William Faulkner
analisi stilistica con la giustifi- farti inquietare dal suo mistero. zioni che metterebbero a ri- dei tuoi contemporanei o dei mio primo romanzo, Il signor Ce- Robert Lowell, Isaac Bashevis Singer, Eud
cazione che nelle opere di pro- Lo schematismo di Barilli (di schio il conto finale. Perché poi tuoi predecessori. Cerca di es- vdet e i suoi figli - un volume di Welty, John Gardner, Gabriel García Mar
sa (al contrario di quanto av- cui gli dobbiamo essere grati - Barilli abbia bisogno della ci- sere migliore di te stesso. L’ar- seicento pagine che impiegai
viene nella poesia) vince il mi- quante cose abbiamo imparato fra tonda e sia messo in imba- tista è una creatura guidata quattro anni a completare - e Philip Larkin, James Baldwin, William G
thos (vincono i valori di trama) dai suoi abbondanti raccourcis) razzo dai conti con i resti è un dai demoni. Non sa perché que- ogni volta che mi bloccavo, mi al- Harold Bloom, Toni Morrison, Alice Munr
mentre l'apporto dello stile (l' che lo porta a collegare duecen- mistero da affidare alla psico- sti scelgano proprio lui, e di so- zavo istintivamente dalla scriva- Peter Varey, Stephen King.
incidenza dei significanti) si ri- to anni di narrativa (di autori logia. lito è troppo occupato per chie- nia; mi buttavo sconsolato sul di-
Tuttolibri
SABATO 28 AGOSTO 2010
LA STAMPA V

VITTORIO MATHIEU E’ profondo senza essere pesante. Ma ciò che sugli etimi e sulla pronuncia del piemontese. Cito: «Per
Tre giorni in giallo maggiormente lo distingue è l’ironia, di cui è maestro.
Ne abbiamo la prova anche in questo breve romanzo
un’altra ragione il presente scritto è utile: per conservare
qualche rudere di un dialetto locale più vicino alle
= Mathieu è uno di quei rari professori che giallo (In tre giorni, pp. 110, € 10), dove è tutto uno origini che la “koiné” piemontese, già allora
Schopenhauer e Wagner, due feroci scannaprofessori, scintillio di stile e di bravura narrativa. imbastardita». E poi aggiunge: «Il guaio è la grafia: una
avrebbero ben volentieri salvato dalla loro auspicata Il romanzo è ambientato nella campagna piemontese vera insalata». A volte ci scappano anche degli impasti
«moria di bestiame accademico». Non è il solito degli Anni Quaranta. Vi fa capolino anche qualche zona linguistici pittoreschi tra latino e piemontese. Dove il
professore di filosofia che traffichi o giochi per così dire molto vicina a Torino, come ad esempio i colli di dialetto non basta più è quando lo studente della
a domino con le idee degli altri. No, Mathieu filosofa Sambuy vicino a San Mauro. Tutto si svolge nel giro di Facoltà di Lettere e Filosofia deve rispondere ai
benissimo in proprio e chi ha letto i suoi libri lo sa. tre giorni. contadini che gli chiedono di spiegare esattamente che
Coltissimo, poliglotta e dotato di una intelligenza La narrazione è intercalata da espressioni in dialetto cosa egli studi. La risposta andrebbe inquadrata:
mefistofelica, egli spazia come se niente fosse da una piemontese. Come se non gli bastassero tutte le lingue «All’incirca le stesse cose che studiano i preti, ma senza
letteratura all’altra, leggendo gli autori sempre nella che conosce, Mathieu si rivela anche un eccellente dire messa».
loro lingua, siano essi greci o latini, tedeschi o francesi. dialettologo. Mi ha divertito moltissimo quello che dice Anacleto Verrecchia

nere sempre del caffè sulla scri- «scontrose meraviglie». Di En-


vania). E’ da trentatré anni or- Marcenaro Una galleria di eccentrici rique Tierno Galvan, bibliofilo
mai che scrivo a mano su carta sommo, coinquilino di Pablo
millimetrata. A volte penso che con il passaporto della cultura Neruda, evoca il primo discor-
il motivo sia perché la carta milli- so da sindaco madrileno, con
metrata è adatta al mio modo di BRUNO «l’accento di un probo ragionie-
scrivere... Altre perché ho sco-
perto proprio in quei giorni che
due dei miei scrittori preferiti,
Thomas Mann e Jean-Paul Sar-
QUARANTA

I ritratti in miniatura
di Lytton Strachey. I vis-à-vis
di James Boswell. Gli incon-
A Berlino Est re, venato da un soffio teologi-
co».
Di conversation peace in con-
versation peace, Giuseppe Mar-
tre, scrivevano su carta millime-
trata...
Non ero amico di nessuno
scrittore turco della mia età e il
tri di Indro Montanelli. Le co-
se viste di Ojetti. Gli inchio-
stri voluttuosi di Ansaldo.
Giuseppe Marcenaro discen-
un duello cenaro non manca di offrire un
contributo all’identificazione
di sé, la sua dimora emula della
casa di Bo, una «stupenda grot-
mio isolamento acuiva le preoc-
cupazioni che avevo per il futu-
ro. Ogni volta che mi sedevo a
leggere queste interviste, la mia
de per li rami, parlando come
gli avi Ammirabili e freaks a
chi sa, una tribù sempre più
rara, che montalianamente
per Olympia ’36 ta di carta stampata». Modella-
ta con grazia settecentesca e
con caparbietà marinara. Con
l’una meritando da Esterina,
solitudine scompariva. Leggen- (il suo Eusebio) ha studiato
do le interviste di questi autori, per l’aldilà «un fischio, un se- «Ammirabili e freaks»:
mi resi conto che esistevano mol- gno di riconoscimento», mo-
ti altri con cui condividevo la dulato nella speranza di esse- dal pretoriano
mia passione, che la distanza fra re «già morti senza saperlo». di Hitler alla grotta
quello che desideravo e quello Il genovese riluttante (co-
che riuscivo a ottenere era nor- me ogni genovese) Giuseppe stupenda di Carlo Bo,
male, che l’odio che nutrivo per Marcenaro è un magistrale a Voghera ebreo errante
la comune vita di tutti i giorni collezionista d’anime, salvan-
non era un segno di fastidio ma do via via le pepite che gli «grigiorosea nube» montalia-
di intelligenza, e che avrei dovu- odierni, maculati occhi non na, la fotografia che la mostra
to accettare la maggior parte sanno scorgere, ciascuna librata nel tuffo immortale.
delle strane abitudini che scate- un’oasi di intelligenza, di sa- p Giuseppe Marcenaro Con l’altra ottenendo, ri-otte-
navano la mia immaginazione e pienza, di evangelica, sontuo- p AMMIRABILI E FREAKS nendo, da Wolf Hart, il preto-
mi aiutavano a scrivere. sa fedeltà ai talenti ricevuti in p Aragno, pp. 260, € 15 Indro Montanelli riano del Führer, i due volumi
Sento di aver imparato mol- sorte, di bizzarria elegante- ufficiali di Olympia 1936, un
tissimo sull’arte di scrivere ro- mente indossata, mai esibita «antiquato» duello a Berlino
manzi - come si formava il primo - il pipistrello sul cappotto di no?), Giuseppe Marcenaro eri- sbarazzina koiné indigena Est.
Gian Franco Grechi, pregiata ge un altare irriducibile a qual- («Dillo che sono un belinone»), «Ammirabili e freaks» i do-
«E’ da trentatré anni sentinella stendhaliana. Eser- sivoglia incenso, genuflessio- farà vacillare Giovannone orgo- ni (pardon: gli xenia) che Giu-
maggiori scrittori cizi di ammirazione quali ne, superlativo tanto più se di glioso di possedere sessantami- seppe Marcenaro generosa-
che scrivo a mano su esclusivamente un antitalia- fronte, in posa, gli si para una la volumi «flautando» di aver- mente porge. Come ricambiar-
mingway alla Morrison carta millimetrata. no può forgiare (ché l’Italia - figura vocata all’Olimpo. Come ne ottantamila. lo? Che cosa non sa? Che cosa
Montanelli docet - «è un Pae- «l’ingordo di cultura» Giovan- «Flautando». Giuseppe può essere sfuggito al suo
Sarà perché è adatta

divano
se di contemporanei senza ni Spadolini, che visse (che in- Marcenaro è un intarsiatore di sguardo (come quello del-
al mio modo di scrivere...» antenati né posteri perché cedette) fanciullescamente ve- remota eleganza, più che con l’agente segreto Cia e pre Cia
senza memoria di se stesso»). nerando e venerandosi, vene- la penna, ecco, compone con il Peter Tompkins, amico di Sol-
seme nella mente dello scritto- «Fornicando con la scrit- randosi negli stessi venerati monocolo dell’orafo. Di Lucia- dati, «uno sguardo che frugava
re, come veniva amorevolmente tura e con il pensiero», alla (in Mazzini come in Gobetti già no Foà, il «signor Adelphi», co- dentro»)? E timidamente sus-
cresciuto, e scrupolosamente maniera di Giorgio Voghera, scorgendo orme di sé). Solo un glie e fa brillare «una lentezza surrargli che il Maccari nella
coltivato, o non coltivato. A volte l’ebreo errante incardinato ligure, a proposito, Carlo Bo, da bradipo». Di Virgilio Dagni- stanza di Montanelli era (è) un

Nobel
è stato proprio per una dura rea- nel triestino Caffè San Marco che saprà talvolta volgere l’inti- no, un allievo di Carlo Rosselli unicum, ritoccato come fu da
zione a una certa idea di roman- (ognuno riconosce i suoi, mo, radicale giansenismo nella nell’era di Craxi, afferra le Longanesi?
zo suggerita in queste interviste
che ho sviluppato le mie perso-
nali idee sul romanzo.
Da giovane, dopo aver letto neva la sua sensibilità di donna
vano nella stessa stanza fumosa, le lettere di Flaubert e le storie Lanati Un viaggio à rebours, al centro del proprio lavoro lette-
e mi mettevo a rileggere le inter- di vita degli scrittori che più am- rario. E che quindi era anche, in
viste a Faulkner, Nabokov, Dos miravo, avevo abbracciato l’eti- nella «poesia» del cambiamento questo caso soprattutto, la scrit-
Passos, Hemingway, o Updike, ca del modernismo letterario trice che con la sua opera narra-

Perché Warhol
sforzandomi di riconquistare la dalla quale nessuno scrittore se- PAOLO tiva e il suo lavoro culturale si
BERTINETTI
fiducia nella scrittura, e trovare rio poteva sviare: dedicarmi al- presentava in piena sintonia con
il mio percorso. All’inizio legge- l’arte senza aspettarmi nulla in Barbara Lanati, autri- un aspetto decisivo dei fermenti
vo le interviste perché amavo i li- cambio, evitare la fama, il suc- ce del volume Desiderio e lonta- radicali che attraversavano gli
bri di questi scrittori, perché vo- cesso, e la popolarità facilmente nanza, appartiene alla preziosa Usa di Ginsberg, di Ferlinghetti
levo imparare i loro segreti, capi-
re come creavano i loro mondi
immaginari. Ma mi divertivo an-
che a leggere le interviste di ro-
ottenuta, amare la letteratura
solo per la sua bellezza. Ma
quando lessi il modo in cui Faulk-
ner e altri autori esprimono il lo-
categoria di studiosi innamora-
ti che fanno innamorare stu-
denti e lettori. La prima parte
del libro, «New York e dintor-
esce ogni sera? e, appunto, di Isabel Miller.
Ci sono molte altre incursioni
nella letteratura inglese, ad
esplorare sia i classici più o me-
manzieri e poeti di cui a malape- ro impegno nei confronti di que- ni», raccoglie articoli e saggi Patience and Sarah), i protagoni- no lontani (da Walpole a Steven-
na conoscevo il nome, e dei quali sti stessi ideali, la loro franchez- sulla letteratura americana. In sti sconosciuti e i personaggi son, che si ritrovano accomunati
non avevo letto le opere. Vorrei za senza compromessi mi risolle- particolare su quegli autori e centrali di quell'America - e di «nel nome della paura»), sia i
provare a spiegare alcuni dei vò ancora di più il morale. Nei quei fenomeni letterari e cultu- quella New York - che, quand' contemporanei. Dove è più facile
pensieri che formulai mentre primi tempi, quando mi manca- rali che imparammo a definire era poco più che ragazza, la tra- sbagliare; ma Lanati non sbaglia
leggevo e rileggevo queste inter- va la sicurezza e avevo dubbi sul come il regalo «dell'altra Ame- volse con la sua vitalità. Lo fa e dedica le sue pagine più dense
s Review» viste: mio futuro come scrittore, ritor- rica». Quella che ci piaceva di con competenza e leggerezza di ad Angela Carter e a Ian
Le interviste della Paris Re- navo a queste interviste per raf- più, quella della speranza del scrittura, quella stessa virtù McEwan, i due maggiori talenti
view non erano collegate a un forzare la mia determinazione. cambiamento, quella della «po- che ritroviamo nelle pagine de-
particolare libro od opera che gli *** esia Beat» che Lanati giusta- dicate ai classici, a Willa Cather «Desiderio e lontananza»:
autori erano obbligati a promuo- Rileggere queste interviste mente battezza «la grande co- e a Poe, a Stein e a O'Neill, agli
vere. Erano scrittori già affer- dopo così tanti anni - e dopo es- scienza», quella di Warhol che autori del passato che sempre dall’America di Ginsberg
di mati e conosciuti in tutto il mon- sere apparso io stesso nelle pagi- doveva «uscire tutte le sere», p Barbara Lanati sa riportare al presente, alle ra- e Ferlinghetti alla
do, e in queste interviste parla- ne della rivista - vuol dire richia- quella del Village Voice e di Dy- p DESIDERIO E LONTANANZA gioni per cui i classici sono no-
n p Donzelli, pp.226, € 24 «stanza» di Virginia
vano delle loro abitudini di scrit- mare alla memoria le speranze e lan, quella, insomma, che pre- stri contemporanei.
s tura, dei segreti del loro lavoro, le inquietudini dei miei primi parò e accompagnò la rivolu- Nella seconda parte, «Bloom- Woolf, fino a McEwan
ra di il modo in cui scrivevano, i mo- giorni da scrittore. Trent’anni zione giovanile che negli anni sbury e dintorni», l'americanista
menti di fragilità, e le modalità dopo, le leggo con lo stesso entu- Sessanta del secolo scorso de- Lanati si tuffa nella letteratura inglesi affermatisi nell'ultimo No-
con cui avevano superato le diffi- siasmo, e so di non essermi sba- terminò alcune delle più pro- inglese, a partire da quella Virgi- vecento (gli altri grandi talenti
am
coltà incontrate. Avevo bisogno gliato in alcun modo: queste in- fonde trasformazioni nel costu- nia Woolf che certamente è la che scrivono in inglese non sono
r, di imparare dalle loro esperien- terviste mi parlano delle gioie e me e nella cultura della società grande scrittrice modernista del inglesi). Poi però, dopo le esplo-
dora ze, nel minor tempo possibile. dei dispiaceri della letteratura americana ed europea della se- periodo tra le due guerre, l'autri- razioni inglesi, nelle ultime dieci
rquez, Così come utilizzai i loro libri in maniera più forte che mai. conda metà del Novecento. ce di Mrs Dalloway, fondamenta- pagine ritorna a casa, la sua vera
come esempi, presi spunto an- © 2007 The Paris Review Lanati ci presenta, come si le romanzo a cui Lanati dedica casa del cuore, là da dove era
Gaddis, che dalle diverse abitudini di Introduzione copyright © 2007 presenta un amico, i più famo- uno dei suoi saggi più belli. Ma partita all'inizio del libro, all'
ro, questi scrittori, dalle loro preoc- Orhan Pamuk si Ginsberg e Ferlinghetti e la che era anche la scrittrice che America degli studenti che per
cupazioni, eccentricità, e piccoli © 2010 Fandango Libri meno nota Isabel Miller (autri- Andy Warhol proclamava la necessità di avere un paio d'anni sognarono di cam-
capricci (come per esempio te- Tutti i diritti riservati ce «scandalosa» del romanzo «una stanza tutta per sé», che po- biare l'America.
Linguaggi Tuttolibri
SABATO 28 AGOSTO 2010
VI LA STAMPA

Numericamente Calcolo delle probabilità e geometria Altri titoli


frattale, predizione del futuro e congettura di Poincaré Ennio Peres, «Un mondo di
coincidenze», Ponte alle

E’ matematico
Grazie, pp. 250, € 15
E' più probabile che al Lotto
escano i numeri 1, 2, 3 o 39, 11,
78? Non è strano che teatro sia
l'anagramma di attore? Un
viaggio nel caso, al quale spesso
attribuiamo significati

diventare ricchi
enigmatici che sono solo nella
nostra testa.

Stephen Baker,« Il potere


segreto dei matematici»,
Mondadori, pp. 230, € 18,50
Siamo ricchi o poveri, fedeli o
traditori, preferiamo il vino o la
PIERO
BIANUCCI birra? Numeri nascosti dietro
Google, scontrini, pedaggi
Il 9 febbraio 2005 sul- autostradali svelano tutto di
la ruota di Venezia uscì il 53 e i noi, e qualcuno ne approfitta.
vincitori si spartirono 585 mi-
James D. Stein, «La
lioni di euro. Una bella torta.
matematica non è
Peccato che nell'attesa del nu-
un'opinione», Newton
mero ritardatario i giocatori Compton, pp. 285, € 12,90
avessero consegnato all'era- No, non è un'opinione ma il
rio 3,5 miliardi di euro, in me- mezzo più facile per capire il
dia 220 per famiglia. A qualcu- Un Euclide per bibliofili Le due illustrazioni in copertina per i due mondo. E persino per tenere in
no andò peggio. Una donna volumi da Oliver Byrne, raccolti in un cofanetto Taschen (pp. 300, ordine il vostro armadio
che aveva puntato tutti i suoi € 39,99) , edizione in facsimile degli «Elementi di Euclide», edita a
risparmi si uccise gettandosi Paul Lockhart, «Contro
Londra nel 1847, affascinante rivisitazione grafica (ogni pagina sembra l'ora di matematica»,
in mare, un uomo sparò alla
un incrocio tra Mondrian e Klee) di una pietra miliare della geometria. Rizzoli, pp. 116, € 12,50
moglie, ai figli e poi a se stesso Matematica = noia = fatica è
dopo aver accumulato enormi sbagliata. Lockhart vi dimostra
debiti per puntare su quel nu- interessante? Sì, lo è. I numeri sionale, du Sautoy ha le sue stra- che la matematica è sovversiva
mero. primi sono per la matematica nezze. In ciò si trova in buona e psichedelica "poesia della
Il guaio è che giochi come ciò che i 92 elementi sono per la compagnia. Ve ne accorgerete ragione". Peccato che la scuola
Lotto, superenalotto, bingo e chimica. Come i 92 elementi leggendo un altro libro diverten- lo ignori.
affini sono contro-intuitivi. Pri- danno origine a milioni di so- te sul mondo dei numeri: I gran- Giovanni Filocamo,« Il
ma o poi qualcuno vince sem- stanze diverse, così i numeri pri- di matematici di Eric T. Bell. La matematico curioso»,
pre, e questa è una prova con- mi moltiplicati tra di loro danno prima edizione risale al 1937, ma Kowalski, pp. 222 fagine, € 13
creta che ci si può arricchire origine a tutti gli altri numeri in- è stato aggiornato dopo la mor- Un libro di matematica pop
teri. Anche questo vi sembra po- te di Bell (1960) e rimarrà attua- (geometria del calcio,
Marcus du Sautoy: co? Sbagliate. Sui numeri primi le fino a quando qualcuno non algoritmo dei tacchi a spillo)
si fondano i sistemi per criptare riuscirà a battere Bell nello hu- che vi svelerà la sostenibile
come non farvi i dati che rendono sicura la vo- mour e nella curiosità per gli leggerezza dei numeri.
spennare e come stra carta di credito e i messag- aneddoti. Constance Reid, «Da zero a
gi che si scambiano i servizi se- Scoprirete che a Newton ve-
incassare un milione greti di tutto il mondo, come si niva il mal di testa solo quando
infinito», Dedalo, pp.186,
€ 14 Peter M. Higgins, «Un
tondo tondo di dollari spiega in un altro capitolo dedi- cercava di applicare la legge di mondo di matematica»,
cato all'enigma del codice inde- gravità al complicatissimo mo- Dedalo, pp. 266, € 15
in quel modo; inoltre la diffe- cifrabile. to della Luna, alchimia e teolo- L'avventurosa storia dei numeri
renza tra puntata e monte pre- Dal punto di vista teorico, da 1 a 9, più lo zero. Da Pitagora
mi appare molto vantaggiosa. poi, ci sono domande interessan- Eric T. Bell: viaggio a Goedel. E poi le forme dei
Purtroppo però la nostra men- ti: i numeri primi si diradano ra- numeri quando diventano
te non sa valutare quanto sia p Marcus du Sautoy p Eric T. Bell pidamente passando a numeri nelle grandi menti, geometria, architettura, arte.
piccola la probabilità di una p L'EQUAZIONE
DA UN MILIONE DI DOLLARI
p
p
I GRANDI MATEMATICI
trad. di D. Didero
sempre più grandi: sono infiniti da Newton a Gauss, Rozsa Péter, «Giocando
grande vincita rispetto alla o a un certo punto non se ne tro-
quasi certezza di perdere la p trad. di Capararo e Didero p Rizzoli Bur, pp.708, € 14 vano più? L'idea è che siano infi- a Laplace, tra alchimia, con l'infinito», BUR, pp. 360,
€ 11 Un libro di matematica
p Rizzoli, pp. 366, € 19,50
puntata, e a rendere infernale niti. Ma allora esistono infiniti addizioni e meccanica scritto per "letterati, artisti,
la trappola, c'è il ritardo del nu- più grandi di altri, per esempio cultori di scienze umanistiche"
mero. Il giocatore è portato a spennare giocando d'azzardo rono le interpretazioni. Ci fu la serie di tutti i numeri interi, gia erano le sue vere passioni, ri- scritto da una maestra della
pensare che i numeri abbiano ma - paradossalmente - suggeri- persino chi pensò avesse a che ma anche quella dei pari o dei di- mase scapolo e vergine dopo un divulgazione.
memoria del proprio ritardo, sce anche cinque sistemi per fare con le 23 pugnalate alla spari: questione affrontata nel amore adolescenziale e fu infles- Benoit Rittaud, «La
mentre per essi ogni estrazio- vincere un milione di dollari. schiena che uccisero Giulio Ce- capitolo che ha come protagoni- sibile direttore della Zecca ingle- favolosa storia della radice
ne è sempre la prima... Non si tratta tuttavia di lotterie. sare. Du Sautoy, che non è solo sta Cantor, l'esploratore dell'in- se. Apprenderete che Gauss all' quadrata di due», Bollati
Il calcolo delle probabilità è Il bottino si porta a casa risol- matematico ma anche calciato- finito morto povero e afflitto da età di tre anni corresse un'addi- Boringhieri, pp. 400, € 29
uno dei settori più affascinanti vendo i cinque problemi mate- re dilettante, notò che 23 è un malattia mentale nel 1913. Ci im- zione che suo padre aveva sba- La scoperta dei numeri
e sfuggenti della matematica. matici che sono all'origine dei numero primo: cioè è divisibile batteremo poi nella geometria gliato e che Laplace, figlio di con- irrazionali è un romanzo pieno
Se tutti i cittadini ne sapesse- capitoli che costituiscono il li- solo per se stesso. All'epoca, lo frattale e nella predizione del fu- tadini, si presentò al grande di colpi di scena, e il
ro qualcosa, il fisco, invece di bro. Cosa non facile, ma almeno sapessero o no, tutti i giocatori turo, fino alla «congettura di d'Alembert con una lettera di matematico Rittaud è un bravo
vendere illusioni talvolta mor- a provarci non si rischia nulla. chiave del Real indossavano ma- Poincaré», la cui dimostrazione raccomandazione e non fu rice- romanziere.
tali a persone povere e inge- L'equazione da un milione di glie con numeri primi: Carlos 3, ha fatto vincere un milione di vuto. Allora provò lui a scriver- Tom Siegfried, «E' la
nue, andrebbe a cercare quat- dollari è un libro divertente per Zidane 5, Raùl e Ronaldo 7 e 11. dollari al matematico russo Pe- gli le sue scoperte sui principi matematica, bellezza!»,
trini da evasori ricchi e furbi. tutti perché fa emergere la ma- Scartato il 17, Beckam si prese il relman, che peraltro sdegnosa- della meccanica: subito fu accol- Bollati Boringhieri, pp.276, € 24
Marcus du Sautoy, profes- tematica dalla vita quotidiana. primo numero primo utile (scu- mente rifiutò il premio, pago di to e messo in cattedra. La teoria dei giochi e il suo
sore di matematica all'Univer- Quando David Beckam passò al sate il gioco di parole). aver risolto il problema. Quando le raccomandazioni profeta, John Nash, il premio
sità di Oxford, nel suo ultimo li- Real Madrid, per la sua maglia Ma che un numero sia divisi- Calciatore dilettante e suona- torneranno a funzionare alla ro- Nobel di «Beatiful mind».
bro vi spiega come non farvi scelse il numero 23. Si scatena- bile solo per se stesso è poi così tore di tromba a livello profes- vescia?

MARCO sce come sistematico - la natura


BELPOLITI Marrone «L’invenzione del testo»: siciliana di Sciascia che gli agi-
Il merito dei libri di sce dentro - e quella del sistema-
Gianfranco Marrone è quello modelli culturali per capire il mondo tico che agisce come un eccen-
di muoversi sempre in perfet- trico: Manganelli.

Un detective
to equilibrio tra la complessità Le pagine più saporite teori-
e la densità della sua analisi e camente sono quelle dedicate al-
la chiarezza del suo stile. Mar- la nozione di testo, con cui si
rone ha fatto della semiotica apre il volume, mentre quelle
tradizionale un duttile stru- più vicine alla dimensione socia-
mento d’indagine che applica,
via via, a oggetti sempre diver-
si e apparentemente dotati di
statuti ontologici differenti, co-
tra occhiali p Gianfranco Marrone
le del discorso semiotico sono
dedicate al vissuto quotidiano,
alla cucina, alle vacanze, all'ar-
chitettura agli spazi sociali, così
me il telefonino e la nozione di
testo, gli occhiali e lo spazio ur-
bano, Montalbano personag-
gio di carta o televisivo e il rien-
e massaie p L'INVENZIONE DEL TESTO
p Laterza, pp. 218, € 22 Roland Barthes
che un altro riferimento impor-
tante per Marrone è Jean-Ma-
rie Floch. Come il precedente
Corpi sociali, uscito da Einaudi
tro dalle vacanze, Pinocchio e di strumento linguistico per de- nizioni preordinate e classifica- la strumentazione culinaria del- Ma in Marrone c’è anche la quasi dieci anni fa, L'invenzione
le sostanze stupefacenti. scrivere e comprendere il mon- torie. Marrone costruisce «mo- le massaie, sia che metta a pun- presenza di scrittori che lavora- del testo ci mostra un autore-
In Marrone agisce una sor- do. In fondo, l’oggetto principa- delli culturali» che ci permetto- to il discorso intorno alle «tecno- no sul fondo della sua pagina co- scrittore che sta procedendo a
ta di ottimismo di fondo, per le su cui l’autore si applica è no non solo di capire il mondo in- logie dello sguardo», cioè «il di- struita con perfette simmetrie, focalizzare con sempre maggior
cui, da un lato, nessun oggetto quello che fornisce il titolo del torno a noi - complesso, caotico scorso degli occhiali». I suoi ma- e architetture non troppo segre- forza e autorevolezza un appa-
è indegno di esplorazione e suo ultimo denso e brillante sag- e inafferrabile -, ma anche di estri sono, oltre a Barthes, a cui te: Leonardo Sciascia e Giorgio recchio investigativo importan-
d’analisi, e dall’altro, egli ripo- gio: L'invenzione del testo. procedere a trasformarlo. ha dedicato tempo e fatica, cu- Manganelli. In questo volume il te. Se il caso-Eco evidenzia co-
ne una fiducia molto forte ne- Si muove così tra l’idea di La passione analitica di Mar- rando e presentando i suoi libri, secondo è presente nelle pagine me da semiotici ci si fa scrittori,
gli strumenti intellettuali d’in- opera, termine che in Barthes rone è pari alla vocazione politi- anche Umberto Eco, e soprat- dedicate a Pinocchio, mentre Marrone, giunto alla sua maturi-
dagine, nella semiotica, nella designa qualcosa prodotto e de- ca del suo lavoro sia che parli tutto Paolo Fabbri, maestro se- Sciascia non appare. Tuttavia tà, ci fa capire come da semioti-
nozione resa celebre da Ro- finito dal canone, e quello di te- della testualità in cucina, cioè greto della nuova generazione c’è in Marrone una doppia natu- co ci si trasformi in un intellet-
land Barthes, in primis, ovvero sto: tutto ciò che sfugge alle defi- dei discorsi che accompagnano dei semiologi italiani, e non solo. ra di eccentrico che si costitui- tuale politico del presente.
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SABATO 28 AGOSTO 2010
LA STAMPA VII

E
in fondo, nella luce fioca, fra cataste di volumi, gloriosa. Da tre anni Schiavetti è socio, e dirige la filiale sono 185 mila. Funziona l'associazione culturale che ha
LIBRAIO CONSIGLIA c'era un vecchio libraio con una lunga barba di Cecina, «37 mila abitanti con 33 banche, una città na- fondato e che porta clientela, funziona lo spazio dato al-
GIOVANNA ZUCCONI bianca, quasi un personaggio da romanzo otto- ta sul commercio, con mentalità più aperta di Livorno la storia del territorio e agli autori locali (vendute 600
centesco, gran conversatore, che sapeva tutto sui clas- e un bacino formidabile, da Bolgheri a Volterra, con copie del bell'esordio postumo di Gianni Barsotti, Il vec-
sici... Alessandro Schiavetti, specializzando in archeo- moltissimi lettori forti che comprano libri a saccate». E chio ciao), funziona soprattutto schivare l'ovvio e se-
A Cecina logia medievale a Friburgo, era entrato in quella picco-
la libreria alla ricerca di Properzio in francese. Ne è
d'estate i turisti, soprattutto tedeschi e milanesi.
Il libraio romantico, che siede con i clienti davanti a
gnalare libri «straordinari» come Variazioni selvagge
di Hélène Grimaud o Noa Noa di Paul Gauguin. «Biso-

un’oasi uscito con quell'immagine carica di fascino: e alla «ve-


ra libreria» sta dedicando la vita. Tornato a Livorno,
ha cominciato a lavorare per la Belforte, casa editrice
un caffè per discutere se quel romanzo valga o meno il
prezzo di copertina, e che usa parole come passione e
missione («far diventare una libreria quello che non è
gna vendere, ma soprattutto sconsigliare l'inutile im-
posto dal disfattismo editoriale. È libroterapia: i clienti
si affidano, ritornano». Un libro che non raccomande-

di Gauguin dal 1805 che ha ripreso l’attività e anche l’antico nome


cancellato dalle leggi razziali, nonché libreria storica
più»), non ha falsi pudori a parlare di quattrini: Belfor-
te Cecina fatturava 120 mila euro nel 2003, quest'anno
rebbe mai, allora? «Un libro che non conosco». Nella
pausa pranzo, il libraio romantico legge.

I PRIMI DIECI INDAGINE NIELSEN BOOKSCAN

100 99 85 57 51
1 2 3 4 5
Acciaio Acqua Canale L’ultima riga La caccia
in bocca Mussolini delle favole al tesoro

AVALLONE CAMILLERI; LUCARELLI PENNACCHI GRAMELLINI CAMILLERI


RIZZOLI MINIMUM FAX MONDADORI LONGANESI SELLERIO

51 41 40 33 30
6 7 8 9 10
Un giorno Non esiste Caterina. Il libro Il tempo
saggezza Diario delle anime che vorrei
di un padre...
NICHOLLS CAROFIGLIO SOCCI COOPER VOLO
NERI POZZA RIZZOLI RIZZOLI NORD MONDADORI

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Acciaio 100 1. Un giorno 51 1. Caterina. Diario di un padre... 40 1. Cotto e mangiato 27 1. La solitudine dei numeri primi 71 1. Torneranno le quattro stagioni 15
AVALLONE NICHOLLS SOCCI PARODI GIORDANO CORONA
18,00 RIZZOLI 18,00 NERI POZZA 16,50 RIZZOLI 14,90 VALLARDI 13,00 MONDADORI 16,00 MONDADORI

2. Acqua in bocca 99 2. Il libro delle anime 33 2. Terroni 27 2. È facile smettere di fumare... 21 2. È una vita che ti aspetto 40 2. Shrek e vissero felici... 10
CAMILLERI; LUCARELLI COOPER APRILE CARR VOLO –
10,00 MINIMUM FAX 19,60 NORD 17,50 PIEMME 10,00 EWI 9,00 MONDADORI 3,50 MONDADORI

3. Canale Mussolini 85 3. La biblioteca dei morti 30 3. Don Vito. Le relazioni tra... 12 3. The secret 18 3. La regina dei castelli di carta 39 3. Viaggio nel tempo 3 9
PENNACCHI COOPER CIANCIMINO; LA LICATA BYRNE LARSSON STILTON
20,00 MONDADORI 18,60 NORD 18,00 FELTRINELLI 18,60 MACRO EDIZIONI 13,80 MARSILIO 23,50 PIEMME

4. L’ultima riga delle favole 57 4. Il palazzo della mezzanotte 30 4. Fotti il potere 11 4. Fate i bravi (0-3 anni) 12 4. L’ombra del vento 38 4. Leggimi una fiaba 8
GRAMELLINI RUIZ ZAFÓN COSSIGA; CANGINI RIZZI RUIZ ZAFÓN –
16,60 LONGANESI 19,00 MONDADORI 17,00 ALIBERTI 17,00 RIZZOLI 13,00 MONDADORI 0,80 EDIBIMBI

5. La caccia al tesoro 51 5. Il filo che brucia 29 5. Per l’alto mare aperto 8 5. Esercitest 12 5. Il giorno in più 36 5. Toy Story 3 8
CAMILLERI DEAVER SCALFARI BERTOCCHI VOLO –
14,00 SELLERIO 19,50 RIZZOLI 19,50 EINAUDI 18,90 ALPHA TEST 12,00 MONDADORI 3,50 WALT DISNEY ITALIA

6. Non esiste saggezza 41 6. L’eleganza del riccio 29 6. La suburra. Sesso e potere... 7 6. Teoritest 12 6. Marina 35 6. Il ladro di fulmini 8
CAROFIGLIO BARBERY CECCARELLI BERTOCCHI RUIZ ZAFÓN RIORDAN
14,00 RIZZOLI 18,00 E/O 15,00 FELTRINELLI 39,00 ALPHA TEST 13,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI

7. Il tempo che vorrei 30 7. Olive Kitteridge 26 7. Cricca. Perché la repubblica... 7 7. Gli uomini vengono da Marte... 10 7. La ragazza che giocava con il fuoco 34 7. La clessidra di Aldibah 6
VOLO STROUT RIZZO GRAY LARSSON TROISI
18,00 MONDADORI 18,50 FAZI 19,00 RIZZOLI 15,00 RIZZOLI 13,80 MARSILIO 17,00 MONDADORI

8. Mister Gregory 30 8. Fallen 24 8. L’arte del dubbio 6 8. Teoritest 10 8. Esco a fare due passi 34 8. Diario di una schiappa. La legge 6
CASATI MODIGNANI KATE CAROFIGLIO BERTOCCHI VOLO KINNEY
20,90 SPERLING & KUPFER 17,00 RIZZOLI 11,00 SELLERIO 42,00 ALPHA TEST 9,00 MONDADORI 12,00 IL CASTORO

9. Le perfezioni provvisorie 24 9. Il fattore Scarpetta 23 9. Così in terra, come in cielo 6 9. Quando i Giganti abitavano... 8 9. Uomini che odiano le donne 33 9. La guerra degli elfi 6
CAROFIGLIO CORNWELL GALLO SITCHIN LARSSON BRENNAN
14,00 SELLERIO 20,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI 19,50 MACRO EDIZIONI 13,80 MARSILIO 22,00 MONDADORI

10. Bianca come il latte... 23 10. Breaking dawn 21 10. Vaticano Spa 6 10. Dizionario bilingue... 7 10. Un posto nel mondo 32 10. Diario di una schiappa 6
D’AVENIA MEYER NUZZI CUVELIER VOLO KINNEY
19,00 MONDADORI 19,90 FAZI 15,00 CHIARELETTERE 14,50 SONDA 12,00 MONDADORI 12,00 IL CASTORO

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 900 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 15 AL 21 AGOSTO.
Diario di lettura Tuttolibri
SABATO 28 AGOSTO 2010
VIII LA STAMPA

Gad Lerner

L’infedele
ALBERTO sua nuova prefazione, una
PAPUZZI I PREFERITI riedizione di «Operai», il li-
E’ l’immagine qabba- bro che lei scrisse nel 1988
listica del gilgul, moto vortico-
so delle anime, che Gad Lerner
richiama all’inizio di Scintille
f sullo sfaldamento della clas-
se operaia. All’epoca ci fu chi
lo prese come una provoca-
(Feltrinelli) il suo libro, uscito zione e chi lo considerò una
nel novembre scorso, giunto analisi anticipatrice. Come
già all’ottava edizione e in cor- nacque questo libro, che ef-
sa per vincere il Campiello, sa- fettivamente fu un po’ un ca-
bato 4 settembre a Venezia. La so?
richiama per descrivere la ri- «Se la sinistra rinunciava alla
cerca attorno alla sua famiglia, AMOS OZ tesi della centralità della Clas-
e al mondo ebraico, da cui è og- Una storia d’amore se operaia (con la C maiusco-
gi affascinato e che è il cuore la), come classe generale dello
del libro. Il quale non è un ro- e di tenebra Stato, che liberando se stessa
manzo ma neppure un saggio, Feltrinelli, pp. 627, € 13 libera l’umanità intera, allora
piuttosto è la storia di un «esi- «Un’opera che integra l’operaio perdeva interesse,
lio delle anime», espressione come raramente si vede non era più il tramite per la
tratta dal maestro cabbalista biografia e storia, vicenda conquista del potere. Io non
Chaim Vital, autore nel sedice- intima e vicende del credo che Operai fosse un’ana-
simo secolo di un trattato che, mondo» lisi anticipatrice: ricordiamoci
tradotto, suona La porta delle che c’era già stata la marcia
recriminazioni. Dentro il vaga- dei quarantamila. No, fu un re-
bondaggio delle anime c’è una
rete di percorsi, fra Biroslaw,
f portage giornalistico, in aspet-
tativa dall’Espresso per sei me-
Haifa, Aleppo, Beirut, Milano, si, girando freneticamente sta-
Tel Aviv, e ci sono le incom- bilimenti industriali e comuni-
prensioni con il padre, che si tà operaie in tutta Italia, venen-
autodefinisce il vero Lerner, do aiutato da una persona cui
ma anche un difficile rapporto sono rimasto sempre legato, il
con la madre. Dall’ansia di ri- sociologo e sindacalista Bruno
comporre le mille scintille di ELSA MORANTE Manghi».
una memoria familiare disper- La Storia Ma che tipo di lettore è Gad
sa e negata, riflesso di più epo- Lerner: onnivoro? Famelico?
Einaudi, pp. XXXII-672, € 14,50
cali traumi, parte il dialogo sul Oppure uno che seleziona
rapporto che Lerner intrattie- «Il nome che spicca fra gli abilmente le sue letture?
ne con i libri. autori italiani. Una delle «Intanto ho due piani di lettu-
Il lavoro di scavo, nel suo ragioni per cui il mio ra: per lavoro e per piacere.
passato, in quello dei suoi primogenito si chiama Anche per il mio lavoro televi-
genitori e di tanti altri fami- Giuseppe è La Storia della sivo, leggo molto. Io non mi de-
liari, domina anche le sue Morante»
letture?
«Diciamo che seguo dei filoni
«Grazia Cherchi mi ha
di una ricerca che oggi è princi-
palmente dedicata all’ebrai-
f fatto conoscere Volponi
e Giudici, in Lotta
smo. In realtà c’è stato un pas-
saggio nella mia vita, tanto per Continua fondamentale
cominciare ho superato i cin- fu Alexander Langer»
quant’anni, che è una soglia si-
gnificativa. Confesso anche un dico alla regia, non sto in sala
certo appagamento, ho avuto montaggio, ciò che fa la diffe-
una vita sicuramente fortuna- MILÕS CMNJANSKI renza tra L’infedele e altri talk-
ta, anche economicamente. Vi- La vita. Gad Lerner è nato a Beirut nel 1954. E’ stato vidirettore de «La Migrazioni show è che mi sforzo di prepa-
vo in totale gratitudine per tut- Stampa». Ha diretto il Tg1. Attualmente conduce, su La7, «L’Infedele». rarmi leggendo quanti più libri
Adelphi, pp. 277, € 19
to ciò che ho avuto. So anche posso, per sfornare nuove idee
che sono alla fine di una certa Le opere. «Scintille» (Feltrinelli) è finalista al Campiello e ha vinto il premio «Scoperta recente. E’ una e trattare nuovi problemi.
Pavese (cerimonia domani a Santo Stefano Belbo). In settembre, da Feltirnelli, straordinaria Prendo furiosamente nota sul
«Il maestro cabbalista una riedizione di «Operai». rappresentazione dei margine di questi libri, che so-
trasferimenti di popoli e no tutti pasticciati e pieni di
Vital, il suo esilio culture, dall’impero degli orecchiette».
delle anime, e i sogni, Asburgo a quello degli Zar» Venendo alle letture per pia-
cere ci può dire un libro che
la loro interpretazione, assolutamente non avrebbe
e Freud prima di Freud» potuto non leggere? Il libro
in cui si riconosce?
fase: non farò televisione sino L’ansia di ricomporre una memoria familiare dispersa «Una storia d’amore e di tene-
all’ultimo. Non farò televisione bra, autobiografia di Amos Oz,
per sempre e questo è un moti- e negata si è intersecata con la ricerca di italianità, uscito da Feltrinelli nel 2002,
vo di relax, non ho più l’ansia di che integra come raramente si
una volta. Cosa voglio allora? da «Piccolo alpino» a «Cuore» all’epopea dei Mille vede biografia e storia, vicen-
Cercare la relazione, che tutti da intima e vicende del mondo.
abbiamo, con la parte inconsa- Nessuno ha saputo come lui te-

“Le mille scintille


pevole, con la sfera dell’intro- nere insieme questi opposti.
spezione. Con le inquietudini, Cosa che gli è riuscita solo spu-
con le nevrosi. L’ebraismo è un tando il rospo del suicidio di
eccezionale filo logico per que- sua madre, la prima volta che
sto tessuto. Ci sono i sogni e la decideva di parlarne. Dopodi-
loro interpretazione, c’è la psi- ché a 14 anni si rifugia nel kib-
coanalisi, c’è Freud prima di butz, ma deve arrivare a 70

del mio ebraismo”


Freud. Allora Scintille, di cui ho per tirar fuori tutto. Di segno
parlato con Carlo Feltrinelli opposto, ma altrettanto poten-
per dieci anni, è tutto questo». te nel tenere insieme i due ele-
Lei scrive, in «Scintille», menti, storia personale e Sto-
che «un silenzio assoluto ria pubblica, è Viaggio al centro
ha ricoperto la sorte dei fa- della notte di Céline».
miliari caduti preda del Ter- to confidenza coi libri fin da d’integrazione nel mondo in direbbe naturale verso i gran- Laura Beccalli e Luisa Passe- E un autore italiano?
zo Reich». bambino? cui eravamo arrivati a vivere. di romanzi di formazione». rini sono persone cui devo «Una delle ragioni per cui il
«Questa era materia mai en- «Non in maniera speciale. In La mia era una ricerca di italia- Veniamo alla sua stagione enorme gratitudine perché co- mio primogenito si chiama Giu-
trata dentro le mura domesti- mia madre c’era un amore per nità, per cui Piccolo alpino di d’impegno e militanza politi- stringevano a una visione co- seppe è La Storia della Moran-
che. Si viveva un esasperato bi- la letteratura francese, perché Salvator Gotta, tutto quello che, in Lotta continua. Ricor- smopolita. Poi incontrai Gra- te».
sogno di dissimulazione: di cer- francese era la cultura del Li- che si poteva leggere su Gari- da un libro che abbia inciso zia Cherchi e Goffredo Fofi. Invece, una scoperta?
te cose assolutamente non si bano da cui venivamo, in segui- baldi e i Mille, naturalmente in maniera determinante in Venivano a trovarmi a casa «Un capolavoro letto di recen-
parlava. Per cui si viveva nel to unita all’ansia di incontrare De Amicis». quella scelta? mia, Grazia portando sempre te è Migrazioni, dello scrittore
rimpianto di un’epoca d’oro la narrativa italiana, Natalia «Io avuto la fortuna, fra le più un sacchetto con libri di nar- serbo Milõs Cmnjanski, pubbli-
che in realtà aveva visto nostri Ginzburg o Carlo Cassola. In- «Mia madre amava grandi, di aver incontrato ve- rativa italiana che dovevo leg- cato da Adelphi, straordinaria
familiari coinvolti nella guerra vece da parte di mio padre ri maestri, fin dall’adolescen- gere e controllava che legges- rappresentazione dei trasferi-
israeliana d’indipendenza e al- c’era un blocco, una evidente la letteratura francese, za. Per quanto riguarda la for- si. Lei mi ha fatto conoscere menti di popoli e culture, dal-
tri familiari perseguitati e ster- difficoltà sia sul piano linguisti- perché francese era mazione politica, in realtà io Paolo Volponi e Giovanni Giu- l’impero degli Asburgo a quel-
minati nell’Europa degli Anni co sia di approccio culturale». sono entrato in Lotta conti- dici. In Lotta continua, inve- lo degli Zar, dove capisci come
40. Non avevamo neanche una E lei? E’ stato un lettore pre- la cultura del Libano nua nel 1973, piuttosto tardi, ce, fu fondamentale Alexan- nascano e operino i nazionali-
formazione biblica, si celebra- coce? da cui venivamo» mentre più importante è stato der Langer: essendo figlio di smi, ma anche pagine di inten-
vano solo le grandi feste come «Io sono stato un lettore preco- per me il rapporto con il picco- una terra storicamente di co- sa sensualità, delle donne ser-
il Kippur o Pesach. C’era un ce, di un filone che direi molto Perciò non leggeva i classici lo gruppo milanese di Giovan- munità divise, si mostrò mol- be, di cui senti tutta la carnali-
vuoto che ho dovuto colmare risorgimentale. Ricordo in par- per ragazzi, da Verne a Salga- ni Arrighi, che fu economista to interessato alla mia vicen- tà. Un capolavoro, ripeto, poco
da adulto». ticolare le letture suggerite ri? e sociologo all’Università di da personale e mi spinse a conosciuto».
Si può immaginare che nel- dalle celebrazioni per il cente- «Sì, poi sono arrivati I ragazzi Baltimora, e che è morto un viaggiare in Medio Oriente». Lei come ci è arrivato?
la sua casa i libri non man- nario dell’Unità d’Italia. Nel della via Paal, e Salgari e gli al- anno fa. Lui, che era in rappor- A settembre esce, nell’Uni- «Grazie ai buoni consigli di otti-
cassero: è così? Lei ha avu- 1961 avevo 7 anni e una voglia tri, come un passaggio che si to con la sinistra americana, versale Feltrinelli, con una mi amici più colti di me».

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