FUMETTISTA 1 9 9 5

5 8 10
P A G . DIRITTO P A G . LA PIAZZA LA PIAZZA
D'AUTORE
PAG.
GLI ELETTI: LETTERE: UN
TUTTI I SISTEMI IL COMITATO CATALOGO PER
DELL'UNIVERSO ORGANIZZATIVO '95 GLI ASPIRANTI?

PROFESSIONE 1° TRIM.
N.1
NOTIZIARIO DELL'ASSOCIAZIONE FUMETTISTI

Le occasioni di lavoro editore per editore

TUTTE LE PORTE

L'
ANNO SECONDO
Si marcia con una certa lentez-

A CUI BUSSARE
za, ma si va avanti, e questo è
quello che conta.
Purtroppo il ritardo con cui
abbiamo preparato e spedito il
quarto bollettino del '94 ha
causato un ritardo anche nelle
nuove iscrizioni e nei rinnovi .
Conseguentemente, anche l'e- Italia è forse il paese di vista culturale, il nostro paese è
lezione del Comitato Organiz- più generoso col fumet- particolarmente ricettivo e aperto. O
zativo e del Presidente hanno to straniero. Non c'è forse solo un po' provinciale.
marciato a rilento (ve ne dia- praticamente "scuola" Comunque sia, questo consente ai let-
mo conto all'interno, ne La del fumetto internazio- tori di essere continuamente aggiorna-
Piazza) . Normale amministra- nale le cui opere non ti sulla produzione mondiale e agli
zione, ché 'sti Grandi Autori se trovino spazio sul nostro mercato, dal- autori di poter "assorbire" e rielabora-
non li becchi alle varie manife- la statunitense all'argentina, dalla re (ormai in tempo quasi reale) ten-
stazioni non riescono mai a francese alla giapponese, dalla spa- denze e mode di altre culture: se non
trovare il tempo per riempire il gnola all'inglese. ci fossero stati gli albi dei supereroi
vaglia, o l'assegno, e soprattut- Poche altre nazioni ospitano così Corno negli anni Settanta, forse non
to il modulo e relativo questio-
nario. Pazienza! Per il prossi- generosamente la produzione fumetti- avremmo mai avuto un Castellini e
mo anno cercheremo di orga- stica estera. Evidentemente, dal punto un Rinaldi.
nizzarci meglio e razionalizza-
re i tempi. Per il momento l'as-
sociazione ha comunque un
nuovo Comitato e può far
ripartire l'attività.
Ma QUALE attività? Intanto
cercare di organizzare tutti gli
incontri possibili in occasione
delle prossime convention
fumettistiche: Perugia, Lucca,
Milano, Roma...
Vi daremo notizia e conto sui
prossimi numeri del bollettino
(o per lettera) di quelle che
riusciremo a organizzare.
Un altro fronte su cui ci muo-
veremo con sempre maggiore
convinzione e decisione è quel-
lo del diritto d'autore: conti-
nueremo a occuparcene sul
bollettino e nei fatti, operando

1
(SEGUE A PAG. 12)

PAG.
Ma il fumetto estero, bello o brutto
che sia, ha un grosso difetto: non dà
da mangiare ai fumettisti di casa
nostra. Se non per le traduzioni. Qual
è invece la situazione della produzio-
ne, in Italia? Fortunatamente una pro-
duzione nostrana esiste, dà lavoro a
un bel numero di operatori del settore
(sceneggiatori, disegnatori, copertini-
sti, letteristi ecc.) e ottiene, in alcuni
casi, risultati commerciali decisamen-
te invidiabili: il conosciutissimo Dy-
lan Dog, da solo, vende quasi quanto
venti-trenta testate Marvel messe in-
sieme, tanto per fare un esempio.
Nessun problema, dunque, per gli au-
tori italiani? Sì e no.
Il nostro paese vede due "colossi" edi-
toriali che si dividono la produzione e
il mercato in una situazione di quasi
monopolio, uno (la Sergio Bonelli)
sul fronte del disegno realistico e l'al-
tro (la Disney Italia) su quello del di-
segno umoristico. La prima è una so-
cietà italiana, i cui guadagni vanno a
tutto vantaggio della nostra economia;
la seconda è la filiale di una multina-
zionale straniera, i cui utili vanno ad
arricchire quest'ultima.
Tra le due c'è anche qualche differen-
za nei rapporti con gli autori: alla Bo-
nelli, anche se solo i creatori (qualifi-
ca che da Martin Mystère in poi viene
riconosciuta esclusivamente agli sce-
neggiatori) sono garantiti da un con-
tratto, una vecchia tradizione di cor-
rettezza fa sì che a sceneggiatori e
disegnatori vengano pagate le ristam-
pe e le ripubblicazioni all'estero, e che
le tavole originali vengano restituite
ai realizzatori. Lo stesso non è per la
Disney, che riconosce (e probabil-
mente non a tutti) solo una cifra for-
fettaria per tutte le successive utiliz-
zazioni delle storie prodotte e pubbli-
cate in Italia, e non restituisce gli ori-
ginali.
Per il resto, le due case editrici sono
quelle che offrono maggiori garanzie
di continuità e i migliori prezzi del
mercato. In cambio, gli autori umori-
stici devono naturalmente "piegarsi"
agli stilemi disneyani, mentre quelli
realistici devono essere compatibili
con le esigenze grafico-narrative
(ormai però abbastanza variegate da
poter assorbire quasi ogni stile) delle
varie testate.
Dunque, chi vuol vivere di fumetto in
Italia, farà prima di tutto riferimento a
queste due realtà
Ovviamente, per quanto grandi siano
le case editrici in questione, e per
quanto alto il numero delle pagine che
devono far realizzare ogni anno per
consentire la regolare uscita delle pro-
prie testate, anche la Bonelli e la Di-
sney hanno dei limiti quantitativi (ol-
tre a quelli stilistici su accennati) e
non possono assorbire tutta l'offerta di
lavoro presente sul mercato.
Quali altre occasioni di lavoro riman-
gono ai professionisti e agli aspiranti
che per un motivo o per l'altro non
riescono a "piazzarsi" presso le due
big? Purtroppo non molte. Dopo una
stagione di produzioni forsennate al-
l'insegna della faciloneria e del pres-
sappochismo, molte case editrici han-
no chiuso, altre stanno tirando i remi
in barca e/o riducendo i compensi ai
collaboratori. Alcuni spazi esistono
ancora, e qui a fianco vi diamo un
piccolo elenco, ad uso di professioni-
sti e principianti, dell'attuale situazio-
ne dell'offerta di lavoro presso gli altri
editori italiani, elencando le possibi-
lità di lavoro, la situazione attuale,
l'indirizzo della casa editrice, il nome
dei responsabili (quando ve ne sono
di identificabili) e il livello dei com-
pensi; riguardo a quest'ultima voce, si
intendono, a pagina di sei vignette,
medio-alti quelli che vanno dalle
60/70.000 in su per la sceneggiatura e
200/250.000 lire in su per i disegni;
medi quelli sulle 50.000 per la sce-
neggiatura e 150.000 per i disegni;
medio-bassi quelli sulle 25/35.000 per
la sceneggiatura e 70/100.000 per i
disegni; bassi quelli sotto a queste
ultime soglie.
Per i più giovani, vale la pena di ag-
giungere qualche utile raccomanda-
zione: per prendere contatto con le
varie case editrici, ci sono due modi:
inviare un esempio dei propri lavori
(testi scritti a macchina o al computer,
MAI manoscritti, di cui tenere ovvia-
mente almeno una copia; disegni
ESCLUSIVAMENTE in fotocopia),
curando che siano del genere che pub-
blica la casa editrice a cui ci si rivol-
ge; oppure telefonare, prendere un ap-
puntamento con il responsabile della
casa editrice, e recarsi a far vedere di
persona i propri lavori. Non tutte le
case editrici hanno però tempo o per-
sonale per ricevere gli aspiranti, così
se vi dicono di inviare fotocopie, non
insistete e fatelo. Avvertenza per i let-
teristi: la maggior parte delle case edi-
trici che producono storie italiane (a
meno che non abbiano computerizza-
to questo lavoro, come Eura e Gra-
nata Press) possono aver bisogno del-
la vostra opera. L'unico modo per sa-
perlo è provare a telefonare.
Se inviate i vostri lavori per corri-
spondenza, dopo aver lasciato passare
almeno un mesetto senza ricevere
risposta dal destinatario, potete telefo-
nare per chiedere informazioni sull'e-
sito della vostra proposta. Comunque,
il silenzio di solito è eloquente. Ma
non è necessariamenteuna condanna.
Quasi tutti gli editori tengono un
archivio dei proponendi, e i "ripe-
scaggi" non sono infrequenti.

2
PAG.
• ARCA PERDUTA (L')
Via L. Da Vinci 518, 90135 Palermo
Pubblica Max Living che, dopo un
infelice esito in edicola, dovrebbe
rifluire nelle librerie specializzate
insieme a nuove proposte.
Possibilità di lavoro: da verificare.
Compensi: bassi.
Responsabile: Domenico Denaro.
• ASTORINA
Via Boccaccio 32 Milano
Tel. 02/4695164 Fax 02/4987636
Con l'arrivo di Patricia Martinelli alla
direzione, il tascabile è ritornato alla
mensilità e ha dato rifugio a un grup-
petto di attempati autori rimasti orfani
della Casa Editrice Universo come
Cubbino e Toldo.
Possibilità di lavoro: poco o niente,
ma tentar non nuoce.
Compensi: medio-alti.
Responsabile: Patricia Martinelli.
• CIERRE EDITRICE
Via Cassia Antica 175, 00191 Roma
Tel. 06/3290633 Fax 06/3291387
Pubblica solo Arthur King. Richiesto
disegno umoristico in linea con la
serie.
Possibilità di lavoro: scarse.
Compensi: medio-bassi.
Responsabile: Lorenzo Bartoli o
Andrea Domestici.
• COMIC ART
Via F. Domiziano 9, OO145 Roma
Tel. 06/5413737
Attualmente non pubblica praticamen-
te niente di autoprodotto.
Possibilità di lavoro: scarse, per non
dire nulle. Forse proponibili progetti
editoriali (una nuova collana pocket o
un nuovo comic book, purché econo-
mici).
Compensi: medi (per Comic Art e
L'Eternauta).
Responsabile: Rinaldo Traini.
• EDITORIALE DARDO
Via Mameli 31, 20129 Milano
Tel. O2/76111113 Fax 02/76111379
Pubblica ristampe e, in formato stri-
scia, nuove storie di Miki, Blek e
VideoMax. Staff probabilmente già
completi.
Possibilità di lavoro: scarse.
Compensi: medio-bassi.
Responsabile: Giuseppe Casarotti per
Miki e Blek; Graziano Origa per
VideoMax.
• EDIZIONI NUOVA
FRONTIERA
Via di Villa Emiliani 24, 00197 Roma
Fax 06/8078108
Proponibili storie umoristico-satiriche
per Totem Comic.
Possibilità di lavoro: scarse.
Compensi: medio-bassi.
Responsabile: Roberto Rocca.
• EDIZIONI PAOLINE
Via Giotto 36, 20145 Milano
Tel. 02/48071 (centralino)
Gli spazi su Il Giornalino, unica pub-
blicazioni a fumetti della editrice cat-
tolica, sono praticamente tutti occupa-
ti. Possibilità di lavoro: scarse.
Compensi: medio-alti.
Responsabile:Roberto Rinaldi.
• EURA EDITORIALE
Via Nomentana 905, 00137 Roma
Tel. 06/86800951 Fax 06/8274755
Pubblicano sostanzialmente materiali
argentini. Si dicono disponibili a
vagliare proposte italiane, purché agli
stessi prezzi di quelle argentine.
Possibilità di lavoro: da verificare.
Compensi: medi.
Responsabile: Sergio Loss.
• FPM
Via Borgogna 5, 20122 Milano
Tel. 02/76014320
Pubblica Topo Gigio e Fiorello, pub-
blicazioni per bambini. Staff probabil-
mente già completi.
Possibilità di lavoro: scarse.
Compensi: non sappiamo; probabil-
mente medio-bassi.
Responsabile: la redazione.
• GRANATA PRESS
Via Marconi, 47 - 40122 Bologna
Tel. 051//237737
Sta attraversando una grossa crisi. Il
fumetto "impegnato" perseguito da
Bernardi e Ghiddi non ha mai dato gli
esiti sperati, e attualmente la casa edi-
trice bolognese ha ridotto la propria
attività alla pubblicazione dei 5 o 6
manga in attivo in attesa di tempi
migliori.
Possibilità di lavoro: praticamente
zero.
Compensi: medi, in diminuzione.
Responsabile: Roberto Ghiddi o
Luigi Bernardi.
• MACCHIA NERA
Via F. Ferruccio, 15 20145 Milano
Tel. 02/33601243
Edita Lupo Alberto e Cattivik. Uno
dei pochi spazi per storie umoristiche
(adeguandosi allo stile di Silver o pro-
ponendo personaggi e stili propri).
Possibilità di lavoro: scarse.
Compensi: medio-bassi.
Responsabile: Francesco Coniglio.
• MARVEL ITALIA
Piazza Galileo 5, 40123 Bologna
Tel. 051/230500 Fax 051/231750
Per il momento, c'è possibilità al mas-
simo per la realizzazione di qualche
copertina supereroica.
Possibilità di lavoro: scarse.
Compensi: medio-alti.
Responsabile: la redazione.
• MASTER
Corso Italia 40, 20122 Milano
Tel. 02/867488
È un'agenzia che si occupa essenzial-
mente di merchandising, sticker ecc.,
ma pubblica anche un albo per bambi-
ni, Paperotti. Vale la pena di sottopor-
re i propri lavori per l'una e per l'altra
attività.
Possibilità di lavoro: da verificare.
Compensi: da verificare.
Responsabile: la redazione.
• MAX BUNKER PRESS
Via Fatebenefratelli, 15 20121 Milano
Tel. 02/6592969
Mantiene in produzione solo Alan
Ford: occorre disegno magnusiano.
Possibilità di lavoro: scarse.
Compensi: bassi.
Responsabile: Riccardo Secchi.
• NEXUS EDITRICE
Via Piemonte 5
55043 Lido di Camaiore (LU)
Tel. 0584/617696 Fax 0584/618588
Edita la rivista di giochi di ruolo
Kaos. Possibilità di lavoro per qual-
3
che illustrazione.
PAG.
Possibilità di lavoro: scarse.
Compensi: bassi, supponiamo.
Responsabile: la redazione.
• F. C. PANINI
Via Corassori 24, 41100 Modena
Tel. 059/345294 Fax 059/345302
Pubblica strisce e tavole umoristiche
su Comix.
Possibilità di lavoro: scarse.
Compensi: medi.
Responsabile: Marco Panini.
• PHOENIX
Via San Pier Tommaso20/4
40139 Bologna
Pubblica miniserie in formato comic
book solo per libreria, a tirature limi-
tatissime.
Possibilità di lavoro: da verificare.
Compensi: bassi.
Responsabile: Daniele Brolli.
• PLAY PRESS
Viale delle Milizie 34,00192 Roma
Tel. O6/3701592 Fax O6/3701502
Ha due testate di produzione italiana,
una delle quali, Balboa, recentemente
ristrutturata in Ronny Ross, evidente
segno di salute editoriale precaria.
L'altro è il bimestrale Sonny Stern.
Possibilità di lavoro: scarse.
Compensi: medio-bassi.
Responsabile: Mario Ferri.
• PRIMO CARNERA
Via Daniello Bartoli 11, 00152 Roma
Tel. 06/5883142
Pubblica saltuariamente Frigidaire,
storica testata in gran declino di
fumetti "alternativi".
Possibilità di lavoro: da verificare.
Compensi: inesistenti.
Responsabile: Vincenzo Sparagna.
• EGMONT
Via Settembrini 29, 20124 Milano
Tel. 02/670811
Pubblica materiale italiano solo su
Corrierino e Action.
Possibilità di lavoro: scarsissime.
Compensi: medi.
Responsabile: Giacomo Rosella.
• S. BONELLI EDITORE
Via Buonarroti 38, 20145 Milano
Tel. 02/48014908 (centralino)
Il più grande e quello da provare per
primo, nel genere realistico.
Possibilità di lavoro: da verificare.
Compensi: medio-alti.
Responsabili: Alfredo Castelli
(Martin Mystère); Federico Memola
4
PAG.
(Zona X); Michele Masiero (Mister
No); Mauro Marcheselli (Dylan Dog);
Antonio Serra (Nathan Never e Legs);
Renato Queirolo (Nick Raider); M.
Boselli (Zagor); Decio Canzio (Tex);
Graziano Frediani (K. Parker).
• STAR COMICS
Strada Selvette 1bis/1
06080 Bosco (PG)
Tel. 075/5918353
È una delle poche che continua a pro-
durre materiali italiani, con ben quat-
tro testate (due bonelliani e due
pocket) mensili, ma pare che stia ridu-
cendo i compensi ai collaboratori per
far fronte alla diminuzione di vendite
e agli aumenti della carta.
Possibilità di lavoro: scarse, ma non
inesistenti. Una certa disponibilità ad
ascoltare nuove (purché economiche)
proposte editoriali.
Compensi: medi, in diminuzione.
Responsabile: Ade Capone per
Lazarus Ledd, il gruppo dei bresciani
per Hammer.
• UNICORN
Via S. Gregorio 12, 20124 Milano
Tel. 02/29517001 Fax 02/29517356
Pubblica fumetti supereoici made in
Italy.
Possibilità di lavoro: scarse.
Compensi: da verificare.
Responsabile: la redazione.
• C. E. UNIVERSO
Via Margherita De Vizzi 35
20092 Cinisello Balsamo (MI)
Tel. 02/618.331 (centralino)
Ha appena chiuso Billy Band e pub-
blica sempre più materiali riciclati su
Intrepido. Dovrebbe varare entro l'an-
no il "bonelliano" ESP, il cui staff
dovrebbe però essere già completo.
Possibilità di lavoro: scarse.
Compensi: medi.
Responsabile: la redazione.
• WALT DISNEY COMPANY
Via S. Sandri 1, 20121 Milano
Tel. 02/290851 (centralino)
Il Big della produzione umoristica. Da
perseguire con costanza, se si riesce
ad adeguarsi allo stile disneyano. Ci
sono buone possibilità di essere pro-
vati come sceneggiatori, anche se poi
è difficile avere grosse quantità di
lavoro di scrittura.
Possibilità di lavoro: buone.
Compensi: medio-alti.
Responsabile: Massimo Marconi
(sceneggiature) e Giovan Battista
Carpi & Accademia Disney (disegni).
• XENIA
Via Carducci 31, 20123 Milano
Tel. O2/66804505 Fax 02/87867
Va avanti con due testate bonelliane i
cui staff creativi dovrebbero essere
più o meno completi.
Possibilità di lavoro: scarse.
Compensi: medio-bassi.
Responsabile: Cristiana Monti.
PRODUZIONI
EROTICHE
• BLUE PRESS
Via Ravenna 34, 00161 Roma
Tel. 06/44290747
Pubblica fumetti porno abbastanza
hard e "d'autore".
Possibilità di lavoro: da verificare.
Compensi: medi.
Responsabile: Francesco Coniglio.
• EDIZIONI 3NTINI & C.
Via Celletta 43/H
44011 Argenta di Ferrara (FE)
Tel. 0532/852085 Fax 0532/852692
Pubblica fumetti porno abbastanza
hard e "d'autore".
Possibilità di lavoro: da verificare.
Compensi: medi.
Responsabile: la redazione.
Via del Casale di Piombino 30, Roma
• TATTILO EDITRICE
Tel. 06/3052641-645 Fax 06/3052506
Pubblica fumetti porno abbastanza
hard e di livello artistico abbastanza
popolare.
Possibilità di lavoro: da verificare.
•
Compensi: da verificare.
Responsabile: la redazione.
D' Diritto
AUTORE
Arriva la crisi, avanti con la restaurazione
TUTTI I SISTEMI
DELL'UNIVERSO
DI MARCELLO TONINELLI
Clima "caliente" alla Casa Editrice Uni-
verso.
Impotenti di fronte alla necessità di ade-
guare i propri prodotti editoriali al gusto
attuale per manifesta incapacità (che ha
portato alla chiusura una testata storica
come Il Monello e ha ridotto all'ombra di
sé stesso Intrepido), gli editori De Feo e
Del Duca (eredi del mitico Domenico
Del Duca che aveva fatto le fortune della
casa editrice negli anni 50 e 60) e il diret-
tore generale Randello hanno deciso di
dimostrare la propria potenza su un altro
fronte, quella del ripristino dei privilegi
che, in tempi che osavamo sperare dimen-
ticati, gli editori di fumetti imponevano ai
propri collaboratori.
La cosa diventa ancora più triste perché il
motivo del contendere è una pubblicazio-
ne, Intrepido Classic, a bassissima tiratu-
ra, e le cifre interessate sono dell'ordine di
pochi milioni.
Ma andiamo con ordine.
Non sappiamo se ai tempi d'oro, quelli dei
Liberty Kid e dei Roland Eagle, la ca-
sa editrice facesse firmare qualche tipo di
documento ai vari collaboratori o se si li-
mitasse a pagarli tenendo diritti e origina-
le, forte semplicemente... della propria
forza. È certo che in tempi recenti sceneg-
giatori e disegnatori che lavoravano per la
casa editrice di Cinisello Balsamo veniva-
no pagati previa firma di un documento,
non dissimile da quello usato dalla concor-
rente casa editrice Lancio/Eura, col quale i
meschini erano costretti a cedere comple-
tamente e "per sempre" le proprie opere.
Le cose cambiarono quando S a u r o
Pennacchioli fu chiamato a "rivoluzio-
nare" Intrepido e, dopo aver chiesto a me
una consulenza "tecnica", "impose" all'e-
ditore di adeguarsi a più aggiornate regole
di comportamento, pena l'impossibilità di
reperire validi professionisti per attuare il
progettato rinnovamento grafico e conte-
nutistico della storica testata.
Agli autori venne dunque riconosciuta per
la prima volta la proprietà delle proprie o-
pere (il pagamento veniva finalmente fatto
a fronte della sola "prima pubblicazione")
e furono puntualmente restituiti gli origi-
nali. Sembrava che anche la "vecchia" U-
niverso si fosse irreversibilmente messa al
passo coi tempi. E invece ecco il colpo di
coda.
Il direttore generale Luigi Randello, reduce
da un tentativo abortito di riportare in pari
i conti de Il Giorno con una politica di
impietosi tagli, realizza finalmente il suo
sogno (che è un'eufemismo definire
restauratore) chiudendo lo stabilimento di
stampa della casa editrice di via De Vizzi e
licenziando tutti gli operai (definiti da lui
dei "privilegiati"), passando poi a un lento
smantellamento della struttura stessa del-
l'azienda accompagnata dalla contempora-
nea creazione di altre sotto-aziende nelle
quali riversare le nuove testate che vendo-
no e dove i dipendenti sono costretti a la-
vorare senza più "privilegi", lasciando
quelle "decotte" alla casa madre in via di
svuotamento in tutti i sensi. In questo
contesto si situano le mosse "restauratri-
ci" che ci riguardano: intanto, allontanato
Pennacchioli dopo gli infelici esiti com-
merciali della ristrutturazione di Intrepido,
gli editori e Randello avevano cominciato
a fare di nuovo la voce grossa, rifiutandosi
di firmare i contratti di stampo bonelliano
proposti da Enoch, De Nardo e La Ne-
v e (ai quali era stato proposto di varare
degli albi monografici coi loro personag-
gi, rispettivamente S p r a y l i z , B i l l y
Band e Dipartimento ESP), sostenen-
do che un simile contratto "non garantisce
l'editore"! Come dire che B o n e l l i, che
contratti di quel genere li ha firmati con i
creatori di tutte le sue nuove testate, è un
povero pirla che si è fatto fregare da un
gruppetto di satanici sceneggiatori! I dati
di vendita dei suoi albi e il suo conto cor-
rente stanno ovviamente lì a dimostrare il
contrario, ma questi particolari non intac-
cano la sicumera del trio di furboni che
governa la Casa Editrice Universo che
dunque, persa la collaborazione di Enoch
(passato alla più corretta Star Comics)
impongono (credo) le nuove regole a De
Nardo e La Neve con un contratto che
lascia agli editori la proprietà dei perso-
naggi e, evidentemente imbaldanziti dal
successo, rilanciano prontamente per otte-
nere altri due obiettivi:
1) tornare a utilizzare i materiali prodotti
nel tempo dalla casa editrice senza pagare i
diritti di ristampa agli autori come ai bei
tempi e 2) continuare l'opera di riduzione
del personale (in primis quello meno di-
sponibile ad adeguarsi alle nuove-vecchie
regole di Randello & soci); il tutto viene
attuato interrompendo i pagamenti delle
ristampe di Intrepido Classic ad alcuni dei
collaboratori e con il licenziamento "per
giusta causa" del redattore-responsabile
5
(nonché socio dell'Ass. Fum.) C a r l o
PAG.
Pedrocchi. Ma lasciamo che sia lui a
ricostruire tutta la faccenda:
"Fine giugno 1992.
(...) da un collaboratore esterno vengo a
sapere che si è deciso di varare la collana
Intrepido Classic. Non ricevo alcuna
comunicazione aziendale in merito.
Agosto.
Al rientro dalle ferie il direttore generale
Randello mi informa dell'iniziativa (...).
Ne segue un colloquio nel corso del quale
(...) si parla anche dei diritti d'autore da
stabilire per soggettisti e disegnatori inte-
ressati. Si decide che tutti avranno L.
10.000 lorde a tavola. (...) inizio una serie
di contatti con gli autori e riesco a far
digerire (in molti casi solo per la stima e
amicizia che hanno per me personalmente)
questo compenso parecchio al di sotto dei
normali minimi di mercato (da 30 a
50.000 a tavola per CIASCUN autore
(...). Grecchi (mitico sceneggiatore del-
l'epoca d'oro della Universo, ndr) chiede
che le 10.000 siano almeno nette. Lo fac-
cio presente a Randello che mi autorizza a
concederle."
A quel punto cominciano varie "confusio-
ni" organizzative: è il periodo in cui
Pennacchioli viene allontanato da un gior-
no all'altro, e a lui subentra, senza alcun
incarico ufficiale, Barbara Del Duca, fi-
glia dell'editore. Per avere chiarimenti sul-
la situazione, Pedrocchi chiede di parlare
con un responsabile, il ragionier Zecchini,
che arriva addirittura a contestare il diritto
di Pedrocchi di essere pagato a parte per il
lavoro di Intrepido Classic (diritto garanti-
to dalle leggi sul giornalismo).
La faccenda va avanti fra discussioni, let-
tere, diffide. Fino a che, un bel giorno...
"26 agosto 1994.
Vengo convocato da Zecchini, il quale mi
dice, per la prima volta ufficialmente, che
i diritti d'autore a Grecchi non devono es-
sere pagati. Faccio presente che ciò va
contro la legge sul diritto d'autore.
Risposta: faccia avere a me i borderò del
Classic e ci penserò io. (...)
Settembre.
(...) ho un colloquio con De Feo, nel cor-
so del quale lui dice che in effetti non val
la pena di far questione per pochi soldi.
(...) Convinto che manterrà la parola, nel
corso di un colloquio telefonico con
Mancuso (altro mitico sceneggiatore del-
la Universo, anche lui nella stessa situa-
zione di Grecchi, ndr) lo tranquillizzo.
Ottobre.
Vedendosi non pagato, Grecchi telefona a
Zecchini, per chiedere spiegazioni, e quan-
do finalmente riesce a parlargli, quello gli
espone la sua tesi (poi ribadita in una let-
tera del Dr. Rottoli, legale della Universo,
secondo la quale si trattava della "pubbli-
cazione di opere da Lei -Grecchi- fornite
nell'ambito di un rapporto di lavoro su-
bordinato"; cioè, Grecchi e Mancuso
avrebbero scritto le sceneggiature mentre
erano dipendenti -redattori- della casa edi-
trice e dunque non avrebbero diritto ad
altro che allo stipendio a suo tempo perce-
pito, ndr)."
La storia arriva così rapidamente al suo
giro di boa: la casa editrice accusa ufficial-
mente Pedrocchi di aver autorizzato di sua
iniziativa (!!! ...e gli editori, i direttori e
gli amministrativi dormivano?) i paga-
menti fin lì fatti a Grecchi e Mancuso e lo
licenzia. Pedrocchi ricorre al pretore, che
lo reintegra nella sua posizione, dando tor-
to alla Universo. Quest'ultima rilancia:
mentre ricorre contro il provvedimento per
far convalidare il licenziamento, licenzia
per la seconda volta Pedrocchi: questa vol-
ta con la motivazione che non ha più
lavori da fargli fare (Intrepido e le altre te-
state fumettistiche sono nel frattempo
passate sotto un'altra ragione sociale, la
Universo Pubblicità!). La causa va avanti,
e avremo occasione di riparlarne.
Vale la pena di occuparsi invece ancora un
attimo del contenzioso sul diritto d'autore.
Pedrocchi mi ha fatto vedere un articolo
del Codice secondo il quale dopo venti an-
ni dalla prima pubblicazione, COMUN-
QUE e qualunque contratto si sia all'epoca
firmato, il diritto d'autore, o meglio i
diritti patrimoniali ad esso annessi torna-
no all'autore. E i venti anni in questo caso
sono ampiamente passati. Per di più, su
"Il diritto d'autore" di L. C. Ubertazzi e
M. Ammendola, edito da UTET (un libro
di cui vi daremo ampi stralci nei prossimi
numeri del bollettino), al capitolo 7 "Di-
ritto d'autore sulle opere create in adempi-
mento di un contratto di lavoro subordina-
to" abbiamo scoperto che "nessun dubbio
sussiste neppure in ordine alla permanen-
za, comunque e sempre, dei diritti morali
in capo all'autore - nonostante eventuali
accordi diversamente orientati (art. 22, 1°
co., 1. aut.). Certo è anche che lo stesso
diritto patrimoniale spetta solo all'autore
quando l'opera è stata realizzata nel corso
di un rapporto di lavoro subordinato rego-
lato da un contratto che non ha specifica-
mente ad oggetto l'attività creativa, men-
tre si ammette che il datore di lavoro
acquisti la titolarità di tale diritto quando
un siffatto tipo di prestazione, finalizzata
all'ottenimento di opere dell'ingegno,
risulta chiaramente prevista dal contratto."
Dunque, se Grecchi e Mancuso avevano
un normale contratto come giornalisti-
redattori, la casa editrice Universo non
può vantare alcuna pretesa sui loro lavori
e deve continuare a pagare i compensi
(magari anche un po' più alti) per le attua-
li ristampe. O interrompere quest'ultime.
Chiudiamo qui, per il momento, questo
ennesimo, triste capitolo dei rapporti tra
editori e autori. Ci torneremo prossima-
mente per aggiornarvi sugli sviluppi della
situazione. L'importante, ora, è prendere
at-to di questo tentativo restauratore che,
purtroppo, potrebbe non restare isolato.
Temiamo infatti che l'attuale situazione
del mercato, che volge precipitosamente al
peggio, porterà più di un editore a ripro-
porre situazioni di prepotenza quanto più
debole (bisognosa di lavorare) sarà la cate-
goria nel suo insieme. Teniamo gli occhi
aperti. Il bollettino è qui per continuare a
raccogliere e denunciare ogni tentativo di
sopraffazione del genere. E solo l'associa-
zione, quanto più sarà forte e coesa nella
difesa dei nostri basilari diritti, potrà fare
qualcosa per impedire che situazioni del
genere si moltiplichino pericolosamente.

NEW YORK COP: UN SOCIO JUNIOR... DISTRATTO, PER IL GIUDIZIO DELL'ESPERTO

Un socio (iscritto nel '94) ha inviato al nostro Esperto (in busta tassata di 2.200 lire perché superava il peso! D'ora in
avanti in casi del genere rispediremo il tutto al mittente, siete avvisati!) una sceneggiatura della striscia umoristica NEW
YORK COP, ma si è dimenticato di scrivere il suo nome sia nella busta che sulla sceneggiatura! Il Giudizio dell'Esperto
è decisamente positivo (le battute fanno ridere), ma ci sono alcune cosette "tecniche" da sistemare. Se l'anonimo socio
vuol ricevere il Giudizio a casa, ci riscriva... comunicandoci il suo nome e indirizzo (e magari inviandoci 2.200 lire in
francobolli per rimborso della tassa che ci ha fatto pagare!).

6
Cogliamo l'occasione per ricordarlo a tutti: scrivete SEMPRE il vostro nome sia sulla busta che sulle copie (o fotocopie)
dei vostri lavori!

PAG.
 FUMO DI CHINA
FUMO DI CHINA FUMO DI CHI- FUMO DI CHINA FUMO DI CHI-
NA FUMO DI CHINA FUMO DI NA FUMO DI CHINA FUMO DI
CHINA FUMO DI CHINA FUMO CHINA FUMO DI CHINA FUMO
DI CHINA FUMO DI CHINA DI CHINA FUMO DI CHINA
FUMO DI CHINA FUMO DI CHI- FUMO DI CHINA FUMO DI CHI-
NA FUMO DI CHINA FUMO DI È TUTTO NUOVO! NA FUMO DI CHINA FUMO DI
CHINA FUMO DI CHINA FUMO CHINA FUMO DI CHINA FUMO
DI CHINA FUMO DI CHINA DI CHINA FUMO DI CHINA
FUMO DI CHINA FUMO DI CHI- FUMO DI CHINA FUMO DI CHI-
NA FUMO DI CHINA FUMO DI NA FUMO DI CHINA FUMO DI
CHINA FUMO DI CHINA FUMO CHINA FUMO DI CHINA FUMO
DI CHINA FUMO DI CHINA DI CHINA FUMO DI CHINA
FUMO DI CHINA FUMO DI CHI- FUMO DI CHINA FUMO DI CHI-
NA FUMO DI CHINA FUMO DI NA FUMO DI CHINA FUMO DI
CHINA FUMO DI CHINA FUMO CHINA FUMO DI CHINA FUMO
DI CHINA FUMO DI CHINA DI CHINA FUMO DI CHINA
FUMO DI CHINA FUMO DI CHI- FUMO DI CHINA FUMO DI CHI-
NA FUMO DI CHINA FUMO DI NA FUMO DI CHINA FUMO DI
CHINA FUMO DI CHINA FUMO CHINA FUMO DI CHINA FUMO
DI CHINA FUMO DI CHINA DI CHINA FUMO DI CHINA
FUMO DI CHINA FUMO DI CHI- FUMO DI CHINA FUMO DI CHI-
NA FUMO DI CHINA FUMO DI NA FUMO DI CHINA FUMO DI
CHINA FUMO DI CHINA FUMO CHINA FUMO DI CHINA FUMO
DI CHINA FUMO DI CHINA DI CHINA FUMO DI CHINA
FUMO DI CHINA FUMO DI CHI- FUMO DI CHINA FUMO DI CHI-
NA FUMO DI CHINA FUMO DI NA FUMO DI CHINA FUMO DI
CHINA FUMO DI CHINA FUMO CHINA FUMO DI CHINA FUMO
DI CHINA FUMO DI CHINA a sole DI CHINA FUMO DI CHINA
FUMO DI CHINA FUMO DI CHI- L.4500! FUMO DI CHINA FUMO DI CHI-
NA FUMO DI CHINA CHINA NA FUMO DI CHINA CHINA
FUMO DI CHINA FUMO DI CHI- FUMO DI CHINA FUMO DI CHI-
NA FUMO DI CHINA FUMO DI NA FUMO DI CHINA FUMO DI
CHINA FUMO DI CHINA FUMO CHINA FUMO DI CHINA FUMO
DI CHINA FUMO DI CHINA DI CHINA FUMO DI CHINA
FUMO DI CHINA FUMO DI CHI- FUMO DI CHINA FUMO DI CHI-
NA FUMO DI CHINA FUMO DI NA FUMO DI CHINA FUMO DI
IL PRIMO GIORNALE ITALIANO DI
INFORMAZIONE E CRITICA SUI FUMETTI
CHINA FUMO DI CHINA FUMO T U T T I I M E S I CHINA FUMO DI CHINA FUMO
DI CHINA FUMO DI CHINA DI CHINA FUMO DI CHINA
FUMO DI CHINA FUMO DI CHI- FUMO DI CHINA FUMO DI CHI-
VI ASPETTA NELLE PRINCIPALI EDICOLE
NA FUMO DI CHINA FUMO DI NA FUMO DI CHINA FUMO DI
E NELLE LIBRERIE SPECIALIZZATE
CHINA FUMO DI CHINA FUMO CHINA FUMO DI CHINA FUMO
CON ANTICIPAZIONI, RETROSCENA,

DI CHINA FUMO DI CHINA DI CHINA FUMO DI CHINA

CURIOSITÀ, INTERVISTE E RECENSIONI

FUMO DI CHINA FUMO DI CHI- FUMO DI CHINA FUMO DI CHI-

DAL FAVOLOSO MONDO DEI COMICS.

NA FUMO DI CHINA FUMO DI Per informazioni e abbonamenti: NA FUMO DI CHINA FUMO DI

CHINA FUMO DI CHINA FUMO NED 50 CHINA FUMO DI CHINA FUMO
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Via Berna, 11/4

7
FUMO DI CHINA FUMO DI CHI- FUMO DI CHINA FUMO DI CHI-
20147 Milano
Tel. e fax 02/48.300.386
NA FUMO DI CHINA FUMO DI NA FUMO DI CHINA
P A GFUMO
. DI
CHINA FUMO DI CHINA FUMO CHINA FUMO DI CHINA FUMO
DI CHINA FUMO DI CHINA DI CHINA FUMO DI CHINA
P La
IAZZA
IN QUESTA
SEZIONE
trovano spazio tutte le
comunicazioni tra gli
associati, e tra gli associati
e l'associazione. Dunque, se
state cercando il disegnatore
giusto per la storia che state
scrivendo, se volete togliervi
una curiosità che riguarda la
nostra professione, se avete
un messaggio per un associato
o per la nazione (dei
fumettisti!), se volete vendere
o comprare del materiale, se
state organizzando un
convegno, o una mostra o
qualcos'altro che pensate
potrebbe interessare i vostri
colleghi, La Piazza di
PROFESSIONE FUMETTISTA è a
vostra disposizione.
Scrivete i vostri messaggi,
opinioni o quesiti a:
ASSOCIAZIONE FUMETTISTI
La Piazza
Via Berna, 11/4
o faxateli allo:
20147 Milano
02/48.300.386
IO ISTA
UN ESPERTO
ETT
R
FUM
GIUDICA I VOSTRI
JUN
L'iscrizione all'ASSOCIAZIONE FUMETTISTI e
il pagamento della quota annuale da
parte dei soci Junior comprendono
anche il servizio di valutazione degli
elaborati degli aspiranti fumettisti.
Dunque, se volete un giudizio, perso-
nale e riservato, sui vostri lavori, met-
teteli in busta e inviateli a:
ASSOCIAZIONE FUMETTISTI
IL GIUDIZIO DELL'ESPERTO
8
Via Berna, 11/4 - 20147 Milano
Per permettere ai nostri esperti di for-
PAG.
GLI ELETTI
Fumettisti alle urne: i risultati del vostro voto
Come già accennato nel fondo di
prima pagina, i Senior che si sono
affrettati a rinnovare l'iscrizione
all'Associazione sono appena un
terzo degli iscritti del '94.
L'affluenza... alle urne è stata
quindi decisamente bassa (sarà
colpa della disaffezione per le
troppe elezioni e voti referendari
impostici ultimamente dai nostri
governanti?), ma l'Associazione,
per rimettersi in moto, ha bisogno
dei suoi organi rappresentativi e
dunque, a norma di Statuto, di-
chiariamo concluse le operazioni
di voto e vi diamo conto dei risul-
tati. Purtroppo non tutti i votanti,
anche se solerti, sono stati troppo
precisi, e alcuni anziché esprimere
TRE preferenze per i candidati
come (abbastanza chiaramente, ci
pare) avevamo chiesto nella sche-
ASSOCIAZIONE FUMETTISTI
Anno Sociale 1995
Presidente: CLAUDIA SALVATORI
Comitato Organizzativo: LUCA BOSCHI, MARCELLO TONINELLI
LAVORI
mulare un giudizio sufficientemente
motivato, i materiali da inviare, SEM-
PRE E SOLTANTO IN FOTOCOPIA,
sono:
Per gli aspiranti SCENEGGIATORI, da
un minimo di tre a un massimo di cin-
que soggetti non più lunghi di una
pagina dattiloscritta, di uno dei quali
si dovrà anche allegare la sceneggia-
tura completa (massimo 12 tavole).
Non si accettano testi manoscritti.
Per gli aspiranti DISEGNATORI, da un
da di voto, ne hanno espresse solo
due o addirittura una.
Comunque, ecco i risultati:
LUCA BOSCHI 13 voti, MAR-
CELLO TONINELLI 11 voti,
CLAUDIA SALVATORI 10 voti,
GIORGIO PELIZZARI 2 voti.
Come da Statuto, sono i tre candi-
dati più votati ad andare a costitui-
re il nuovo Comitato Organizzati-
vo, il quale, tramite consultazione
telefonica, ha deciso di nominare
Presidente dell'Associazione per il
1995 CLAUDIA SALVATORI.
Inizia dunque ufficialmente il nuo-
vo anno sociale.
Nel prossimo numero del bolletti-
no (che cercheremo di approntare
con una celerità maggiore del con-
sueto) vi comunicheremo le inizia-
tive che il Comitato sarà riuscito a
organizzare.
minimo di cinque a un massimo di
dieci tavole, due almeno delle quali
ancora a matita (stiamo sempre par-
lando di fotocopie, vale la pena di
ribadirlo). In caso di strisce umoristi-
che o vignette, inviarne da un minimo
di cinque a un massimo di venti.
Per gli aspiranti COPERTINISTI, invia-
re da un minimo di tre a un massimo
di cinque illustrazioni per copertina.
Per gli aspiranti LETTERISTI, inviare
da un minimo di cinque a un massi-
mo di venti esempi di balloon fumet-
tati.
Il giudizio del nostro esperto verrà
allegato al notiziario successivo o
comunque inviato al più presto possi-
bile.
 T E S T I M O N I A N Z E
COSÌ PARLÒ UDINA
Spettabile Associazione Fumettisti, letto-
ri ed ex collaboratori di Demonhunter,
salve a tutti. Premesso che mi fa piacere
che qualcuno abbia pensato a creare
un’associazione come questa, anche solo
per farsi un’idea di come vanno realmente
le cose in questo settore, vorrei approfitta-
re dello spazio “testimonianze” per chiari-
re la posizione su quello che è stato pub-
blicato nei bollettini precedenti. Per quan-
to riguarda le motivazioni della firma di
un contratto come quello che avete potuto
leggere su queste pagine è tutto molto
semplice. Da una parte sono stato fesso io
nel credere alle loro balle su un contratto
“temporaneo con scadenza semestrale”
(questo perché pensavo che Demonhunter
avrebbe fatto flop, ma poi “purtroppo” ha
venduto, all’inizio, sulle 45.000 copie) e
che loro, ovviamente, dicevano avrebbero
modificato (col cavolo!) e dall’altra ero
così amareggiato dai continui rifiuti da
parte di altri editori che, all’inizio, avrei
lavorato anche gratis pur di pubblicare,
ma di pubblicare qualcosa di mio! Avrei
potuto pensarci prima che le cose svaccas-
sero in una maniera così assurda, ma in
fondo pazienza, chi se ne frega! Il buon
vecchio Demonhunter non è certo il
miglior fumetto che ho creato, ma è
comunque un prodotto di cui sono estre-
mamente orgoglioso e non ho pentimenti
come altri vorrebbero supporre (“caro”
Diego, non ti odio, tranquillo, mi sei solo
sempre meno simpatico!) anche perché ho
avuto occasione di conoscere validi dise-
gnatori che ora lavorano per più sicure e
affermate case editrici (Bonelli, Star,
Rizzoli).
È stata una bella avventura. Grazie a tutti
quelli che mi hanno sostenuto e sopporta-
to in quel periodo.
Demonhunter è morto!
Viva Demonhunter!
GINO UDINA
IL FUMETTISTA?
UN GLUTEOFAGO
Egregi Probi Viri,
andando contro natura cercherò di essere
breve. Ho appena terminato la lettura
dell’ultimo bollettino (il quarto) e, da quel
che mi è parso di capire, vengono imme-
diatamente a galla alcuni argomenti per i
quali, come sostiene Diego Cajelli
riguardo all’Arte, “.. già si possono con-
sumare intere notti a parlarne...”.
Sono iscritto all’Associazione sin dai pri-
mordi nella categoria Senior, non ho
un’esperienza decennale che mi
permetta una facile “messa a
fuoco” sui problemi del mio
lavoro, ma qualcosina, al mo-
mento, credo di averla risolta.
O, per lo meno, ho trovato
posizioni da prendere.
Innanzitutto sono convinto di
una cosa: i fumettari creativi,
cioè i disegnatori e gli sceneg-
giatori, partono spesso per l’av-
ventura lavorativa uscendo di-
rettamente da un nucleo fami-
liare e da una ristretta cerchia di
amici e conoscenti che per anni
hanno lodato il loro operato.
L’artista in famiglia è la bestia
rara che merita coccole, che vie-
ne assecondata nei capricci, che
a scuola se la cava sempre per-
ché è tanto bravo e se ha 4 in
matematica, chissenefrega! Il
piccolo genio sfonderà sicura-
mente anche se non conosce le
equazioni. Questa situazione di
idillio è quanto di più pericolo-
so possa esserci per un candida-
to alla professione, se egli stes-
so non è capace di staccarsene
completamente invece di usarla come “rin-
corsa”, come piattaforma di lancio.
Così, ai primi intoppi, ecco scorrere le la-
crime di autocommiserazione. Poi gli ca-
pita sotto gli occhi l’annuncio della nasci-
ta di un’Associazione di fumettisti e pen-
sa: è fatta. Pensa di versare trentamila lire
all’anno e di comprarsi il diritto di avere
la massima attenzione da parte degli asso-
ciati Senior, pacche sulle spalle, racco-
mandazioni, mano nella mano per le scor-
ciatoie che conducono alla gloria.
Praticamente escono da una famigliola e
vogliono entrare in un’altra.
Ma scherziamo? I Senior, spesso, si pos-
sono identificare con il temine di “gluteo-
fagi”, vale a dire che tendono a mangiarsi
il culo a vicenda. Nel suo personalissimo
iter di sviluppo della specie, il fumettaro è
ancora all’età della pietra: è cattivo, irsu-
to, violento, egoista, attaccabrighe, burbe-
ro.
Perché è così che fino a oggi hanno volu-
to i terzomondisti della carta stampata. I
fumettari hanno una potenzialità e-norme
che, se coordinata in corporazioni, potreb-
be realmente ribaltare il coltello e presen-
tare il manico alle loro manine sante. Ma
per ora siamo ancora legati al neandertha-
lismo. L’associazione è la scoperta della
ruota e del fuoco, ma attenti. Se usiamo
male la scoperta, rischiamo di mandare in
fumo la ruota e sputare sul fuoco, per
ricominciare da capo. Ritengo quindi che
la cosa fondamentale da fare sia quella di
creare un quartier generale di legali con i
coglioni quadrati, che conoscano la Legge
sul Diritto d’Autore come gli Aruspici
conoscevano le interiora degli animali. In
seguito, dalla sinergia creata dalla stretta
collaborazione tra associati e Nucleo
Operativo Legale, partire per la rieducazio-
ne degli associati. Durerà quanto deve
durare, ma alla fine raggiungeremo tutti il
nostro scopo: gli Junior diventeranno
Senior Sapiens Sapiens e i Senior sotter-
reranno l’ascia.
Oltretutto, a quel punto, sarà sciocco pen-
sare di “usare” l’Associazione come ariete
per sfondare il portone delle Case Editrici
e quindi finire col fare l’interesse del
“nemico”.
A quel punto saremo probabilmente una
grande macchina alimentata da sogni che
produce un ventaglio di proposte pratica-
mente illimitato.
Una macchina con un peso enorme,
signore e signori. Vostro
9
LUIGI "SIME" SIMEONI
PAG.

L E T T E R E
Spett.le Associazione Fumettisti,
EDITORI & AGENZIE
vi invio alcuni soggetti e una sceneggia-
tura da esaminare, allegando anche delle
tavole a fumetti realizzate sia in stile
umoristico che realistico.
Inoltre gradirei, se possibile, dei chiari-
menti su alcuni punti:
A) Secondo voi, gli editori e le redazioni
prendono in esame dei soggetti, magari
anche accompagnati da tavole disegnate di
presentazione (con la possibilità quindi di
poter supervisionare e pilotare l’eventuale
stesura della sceneggiatura), oppure sono
orientati a valutare esclusivamente un
lavoro finito (racconto completamente
disegnato e/o sceneggiatura completa?
B) Quanto vengono pagate, all’incirca, le
sceneggiature e le tavole a fumetti?
C) Come operano le agenzie? Rappresen-
tano solo autori di firma? E che percen-
tuale trattengono sul totale del lavoro?
D) Le tavole che vi ho inviato hanno tut-
te il ripasso a pennarello: questa tecnica
crea dei problemi di fotoriproduzione ed è
pertanto malvista dagli editori?
Ringraziandovi per l’attenzione concessa-
mi, vi saluto cordialmente.
CARLO BOSETTI
MARCALLO CON CASONE (MI)
Riceverai insieme a questo numero
del bollettino il Giudizio dell'Esper-
to. Per le domande che ci poni, e
che possono essere di pubblico inte-
resse, ecco invece qui le risposte:
A) Gli editori, dopo essersi assicura-
ti delle capacità di uno sceneggiatore
visionando i suoi lavori-campione
(due-tre soggetti e una sceneggiatu-
ra, completa se breve, parziale se
lunga), gli affidano la stesura di
qualche soggetto (per iscritto: un
bravo scrittore raramente ha bisogno
di disegni d'accompagnamento per
farsi capire) e, dopo aver scelto quel-
lo o quelli che ritengono buoni e a-
deguati alla pubblicazione che dovrà
ospitarli, incaricano l'autore di rea-
lizzarne la relativa sceneggiatura, da
affidare poi a un disegnatore di fidu-
cia dell'editore.
Raramente acquistano il solo sog-
getto per affidarlo a uno sceneggia-
tore del loro staff; in quel caso, il
soggettista non ha comunque più
possibilità di intervenire sul prosie-
guo dell'operazione.
B) Trovi la risposta nell'articolo di
apertura di questo numero del bollet-
tino: come puoi vedere, i compensi
variano sensibilmente. In questo
10
non c'è nulla di scandaloso: salvo
PAG.
rari casi, nel nostro settore gli autori in
gamba ottengono i meritati riconoscimen-
ti economici, e il mercato relega verso il
basso gli autori meno capaci (o meno
"fortunati": qualche "conoscenza" o un po'
di "savoir faire" pagano anche nel mondo
dei fumetti, purtroppo, anche se probabil-
mente meno che in altri campi).
C) Gli agenti "veri", quelli che vendono le
storie di un autore in vari paesi del mondo
risparmiando a quest'ultimo di perdere le
sue giornate a scrivere, telefonare o visita-
re case editrici di mezzo globo, di solito
prendono un 15/20% del ricavato, che è
cifra onesta e d'uso comune anche in altri
settori (illustrazione ecc.). Purtroppo in
Italia operano anche svariate pseudo-agen-
zie che procurano sì lavori di vario genere
e levatura soprattutto ad autori principian-
ti, ma offrono loro una certa cifra senza
specificare quanto paga in realtà l'editore
per quel lavoro, e questi abbastanza loschi
individui arrivano a trattenere anche il 50
o addirittura il 70% dei compensi: è consi-
gliabile starne alla larga, o liberarsene
entro un anno o due cercando altre occa-
sioni di lavoro in maniera indipendente.
Una permanenza maggiore sotto le loro
grinfie può penalizzare definitivamente o
quasi una carriera.
Forse l'Associazione Fumettisti dovrebbe
costituirsi anche come agenzia, operando
nella più totale trasparenza, per far piazza
pulita di questi profittatori.
Ne riparleremo.
C) Se i pennarelli sono quelli "normali"
(tipo Tratto) possono creare problemi di
correzione in sede redazionale, e gli editori
non li accettano. Se si tratta di pennarelli
"tipo china", resistenti all'acqua e alla luce
del sole (tipo Pigma), nessun problema.
Auguri per il tuo lavoro.
Cari amici,
CATALOGHI & RIVISTE
ciò che ci prospettate nel questionario col-
pisce quasi come un pugno allo stomaco.
Se ho ben compreso, voi proponete di
creare una rivista antologica, autoprodotta
dall'associazione e finanziata dagli stessi
autori. Be', l'idea mi sembra quanto meno
interessante, visto anche che la possibilità
di esporre gratuitamente alle mostre, o a
pagamento in cataloghi, potrebbe valere
soltanto per gli aspiranti disegnatori, cer-
tamente non per uno sceneggiatore. Ma,
visto che le poche parole del questionario
non fanno altro che accendere la mia
curiosità, e sicuramente anche quella di
molti altri come me, che ne direste di
spendere qualche parolina sull'argomento?
Per esempio: l'associazione si occupereb-
be anche di mettere in contatto gli sceneg-
giatori con i disegnatori e i letteristi?
O dovrebbero essere gruppi di autori che
già si conoscono, a presentare un lavoro
già completo e pronto per la stampa?
Augurandomi che ne scriviate al più
presto, passo a un'altra domanda: il
Giudizio dell'Esperto è un servizio
offerto una volta sola o si può spedi-
re, successivamente, altro materiale?
Sperando che la pubblicazione del
nostro notiziario diventi finalmen-
te... regolare, vi auguro buon lavoro.
LEONARDO PILARA
PALERMO
Visto che l'associazione è giovane e
che gli associati, sia gli Junior che,
soprattutto, i Senior, non si sono
ancora "confessati" molto per farci
capire con esattezza cosa si aspettano
dall'associazione e in quali direzioni
vorrebbero che questa marciasse con
più decisione, abbiamo avuto l'idea
abbastanza estemporanea del questio-
nario per fare un primo "punto della
situazione". Le domande, così, si
proponevano di tastare il terreno in
tutte le direzioni che ci sono venute
in mente. Compresa quella della
eventuale realizzazione periodica di
cataloghi o altre pubblicazioni che
permettessero agli esordienti di farsi
"notare" e, al contempo, di fare un
po' d'esperienza "professionale".
Come poi questo si possa concretiz-
zare, è ancora tutto da ipotizzare. Per per-
mettervi di esprimervi con maggior cogni-
zione di causa, vi diamo qualche dato in
più sulle varie strade percorribili.
1. IL CATALOGO
Si tratterebbe di realizzare un fascicolo,
poniamo, di 48/96 pagine, spillato, in
formato UNI (21x29,7 cm.). Ogni socio
potrebbe prenotare una o più pagine per
mostrare i suoi disegni o le sue sceneggia-
ture (in due/tre pagine non dovrebbe essere
impossibile condensare il testo del sogget-
to e della sceneggiatura di una storia auto-
conclusiva di 8/10 tavole). In calce alla
pagina verrebbero riportati il suo nome e
il suo indirizzo, così da permettere agli
eventuali interessati di contattarlo. Il
fascicolo verrebbe tirato in quattro/cinque-
cento copie (qualche decina verrebbe invia-
ta dall'associazione ai responsabili di tutte
le case editrici, le altre, due tre ciascuno,
andrebbero ai soci partecipi dell'iniziativa
per le loro necessità). Stampare un fasci-
colo del genere con una simile tiratura
costerebbe probabilmente dai due ai quat-
tro milioni, come dire, mediamente,
50/100.000 lire a pagina da sborsare per i
soci interessati. Vi diciamo subito che
questo genere di iniziative non hanno esiti
"miracolosi", anche se è comunque un
modo per cominciare a farsi notare un po'
meglio che con il classico invio di fotoco-
pie.
2. LA RIVISTA-CATALOGO
L'operazione è più o meno come la prece-
dente, solo un po' più costosa perché gli
autori dovrebbero prenotare dalle quattro
alle dodici pagine (spazio minimo-massi-
mo per presentare una storia autoconclusi-
va decente) e perché richiederebbe il lavoro
(professionale, perciò da pagare!) di uno o
più redattori-coordinatori. Ipotizzabile una
spesa di 80/120.000 a pagina prenotata.
Ovviamente la spesa sarebbe suddivisa tra
sceneggiatore e disegnatore (l'associazione
potrebbe occuparsi, nei limiti del possibi-
le, di mettere in contatto gli uni e gli
altri). Un'operazione del genere, soprattut-
to grazie al coordinamento del professioni-
sta, permetterebbe indubbiamente agli
aspiranti di presentarsi al loro meglio.
A N N U N C I
Vorrei conoscere DISEGNATORI, DISEGNATRICI,
VIGNETTISTI e non a cui interessi fare dei lavori da pro-
porre a vari editori e vorrei collaborare con qualche fan-
zine.
STEFANO RATTI
Via S. Miro, 3 - 22030 SUELLO(CO)
3. LA RIVISTA
Fare una rivista che vada anche in vendita
CENTOPERCENTO I PERSONAGGI • I GENERI • GLI ANNI • GLI AUTORI
(ovviamente nelle librerie specializzate,
non nelle edicole) è l'ipotesi più difficile
da ipotizzare: i soci dovrebbero comunque
pre-pagare la loro quota di spese, visto che
l'associazione non può certo rischiare i
soldi di TUTTI per la soddisfazione di
pochi, ma in tal caso che fine farebbero i
soldi ricavati dalle poche o tante copie poi
4 FASCICOLI BIMESTRALI DI 64 PAGINE A L. 10.000 - 400 VOCI - PIÙ DI 1.000 IMMAGINI
vendute? Restituirli agli autori creerebbe
probabilmente dei problemi fiscal-legali di
non facile soluzione. Forse si potrebbe
DA NOVEMBRE NELLE PRINCIPALI EDICOLE E LIBRERIE SPECIALIZZATE
tenerli da parte come "buono" per pubbli-
cazioni future su altri numeri della rivista
(cioè: se, per qualche miracolo, la rivista
vendesse abbastanza da pagarsi da sola le
spese, i soci partecipanti dovrebbero
pagarsi la pubblicazione solo sul primo
IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DEL FUMETTO
numero; se si ripagasse solo parzialmente
le spese, i soci che avessero già pagato
usufruirebbero di uno "sconto" proporzio-
nato su ulteriori pubblicazioni).
Un altro problema che si porrebbe sarebbe
quello della qualità: la rivista dovrebbe
pubblicare i lavori di CHIUNQUE lo
richiedesse, o per avere un minimo di ven-
INTERNAZIONALE
dibilità dovrebbe esserci una selezione dei
ENCICLOPEDIA
DEL FUMETTO
materiali, escludendo quelli che il coordi-
RAGIONATA
natore reputasse decisamente grezzi e acer-
bi?
Comunque, queste sono sostanzialmente
le tre strade praticabili. Siamo qui a vostra
disposizione per ulteriori delucidazioni e,
a fronte dell'interesse di almeno una venti-
na o trenta associati per l'una o l'altra ipo-
tesi, pronti a trasformarla rapidamente in
realtà.
Venendo all'altra tua domanda: il Giudizio
dell'Esperto è un servizio compreso, UNA
volta, nella quota annuale dei soci Junior.
Chi ha pagato la quota del '94 e ha già
usufruito del servizio, può usufruirne nuo-
vamente (UN'altra volta) reiscrivendosi e
CENTOPERCENTO
pagando la quota del '95. E poi nel '96 e
così via. Insomma, una volta all'anno e
non di più. Anche perché un anno è il
tempo minimo che occorre per fare pro-
gressi REALI.
Le eccezioni confermano come sempre la
regola... e aspettare qualche mese non sarà
comunque la loro rovina!
11
PAG.
PUNTI D'INCONTRO DEI FUMETTISTI ANNO SECONDO
(SEGUE DA PAG. 1)

per giungere al varo di un

"contratto di base" , studiato
congiuntamente dai fumettisti e
dagli editori ,che possa essere
adottato dal settore come pras-
si abituale.
Non ci stancheremo mai di
ripetere che per tutto ciò avre-
mo bisogno della vostra colla-
borazione, e a tal proposito
ringraziamo intanto tutti quelli
che insieme al rapido rinnovo
della quota sociale ci hanno
fatto pervenire l'allegato que-
stionario debitamente compila-
to; appena li avremo integrati
coi dati dei già citati ritardata-
ri, sottoporremo alla vostra
riflessione questo piccolo ma
già importante "autocensimen-
to" della categoria.
Che altro dirvi? Parlate del-
l'associazione ai colleghi che
conoscete; fate opera di prose-
L'Associazione è appena nata, e avere una sede a Milano e un bollettino è già

litismo o almeno sollevate con

qualcosa, ma per crescere veramente dovrà radicarsi nel territorio, dovranno

loro i problemi della categoria,

cioè crearsi tutta una serie di iniziative locali, dei Punti d'Incontro. Niente di

registratene i commenti: ogni

speciale o di dispendioso, solo un posto dove potersi riunire di tanto in tanto

esperienza, ogni punto di vista

coi colleghi: il salotto di casa propria, un garage, un angolo appartato di un bar

è importante per fare crescere

l'associazione, ma soprattutto
"amico"... l'importante è cominciare a incontrarsi, per parlare dei problemi reci-

il settore.
proci, per passarsi delle dritte sui negozi "giusti" di articoli tecnici da disegno e,

In un momento in cui il
perché no, per inventarsi dei lavori insieme.

sovraffollamento delle edicole,

Chi riesce a trovare un posto dove potersi incontrare, un PUNTO D'INCONTRO PER I

i guasti causati dalla facilone-

FUMETTISTI, ce lo comunichi: PROFESSIONE FUMETTISTA passerà la notizia a tutti soci,

ria (e, troppo spesso, dalla

Junior e Senior, così che quelli della stessa zona possano mettersi in contatto

disonestà) di certi sedicenti

con l'intraprendente associato. Al lavoro: i fumettisti hanno bisogno di uno, die-

editori, e varie contingenze

ci, cento Punti d'Incontro!

INDIRIZZI • INDIRIZZI • INDIRIZZI • INDIRIZZI economiche (non ultima l'au-

mento della carta) rischiano di
rendere sempre più precario il
nostro lavoro (o più difficile
• A LA SPEZIA, presso la libreria specializzata Comic Land, esi-
farlo con la cura che richiede-
rebbe sempre), l'isolamento è
ste da oltre un anno un PUNTO D’INCONTRO PER FUMETTISTI (P.I.F.) e

l'ultima delle soluzioni.

aspiranti tali.

Certo, l'associazione non ha

Crediamo che la nostra iniziativa sia utilissima e per questo mettia-

bacchette magiche, e non può

mo a disposizione di tutti gli interessati il nostro indirizzo:

aiutare più di tanto né i princi-

COMIC LAND - VIA GIULIO DELLA TORRE, 7 - 19100 LA SPEZIA

pianti né i professionisti, ma è
un seme senza il quale la pian-
• Ho trovato la sede per gli iscritti all'Associazione Fumettisti nella
ta del fumetto rischia di cre-
mia zona! Ci potremo riunire nei locali della biblioteca comunale
scere storta. O di inaridirsi..
di CAPACCIO SCALO. Il mio recapito è:
VINCENZO CUOCO - VIA ANDREOLI, 7 84063 PAESTUM (SA)
TEL. 0828/72.20.30

Professione FUMETTISTA
Pubblicazione realizzata da NED 50 (Milano)
per conto dell'ASSOCIAZIONE F UMETTISTI e riservata ai soci
Stampato da: EUROSTAMPA - Fizzonasco di Pieve Emanuele - MI
Le immagini che corredano il notiziario sono dei soci Junior Emanuele Locatelli (pagg. 1, 2, 3, 4, 9)
e Carlo Bosetti (pagg. 5, 6, 10) che li hanno inviati al Giudizio dell'Esperto e ne detengono i diritti.
L'immagine di pag. 12 è di Luigi Simeoni ed è stata utilizzata per gentile concessione dell'associato , che ne detiene i diritti.
Il nostro indirizzo è: ASSOCIAZIONE FUMETTISTI, via Berna 11/4, 20147 Milano

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Il nostro numero di telefono e fax è: 02/48.300.386
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