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FUMETTISTA 1 9 9 5

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P A G . IL MERCATO P A G . FISCO & LA PIAZZA
PREVIDENZA
PAG.
LA CRISI: IL RENDICONTO
RIFLESSIONI PRELIEVO INPS: LA ECONOMICO E I
E PROPOSTE TE-LENOVELA VA CANDIDATI PER IL
AVANTI COMITATO

PROFESSIONE 3 / 4° TR I M .
N.3/4
NOTIZIARIO DELL'ASSOCIAZIONE FUMETTISTI

NON CI
Appunti e riflessioni sulla crisi in corso
L'ANNO CHE

RESTA CHE
VERRÀ...
L'anno sociale che si conclude con

PIANGERE?
questo numero del bollettino, in
ritardo come al solito, non è stato dei
migliori. Sia per il settore, che è
piombato senza più infingimenti in
una crisi (già in atto almeno dall'an-
no precedente, ma alla quale nessuno
voleva rassegnarsi), sia per la nostra
associazione che, rispetto all'anno
scorso ha perso qualche associato
(ma molti stanno già tornando, scu-
sandosi per aver "saltato" il 1995!) e,
DI LU C A B OSCHI
soprattutto, ha avuto un Comitato
Organizzativo un po'... disorganizza- ualche mese fa, sulle pagi- Chi ci segue sin dall’inizio ricorderà come
to! Inevitabile, purtroppo, visto che ne di questo bollettino, la nostra attenzione avesse cominciato ad
le tensioni del settore si sono scari- avevamo cominciato a appuntarsi sul cambiamento avvenuto,
cate inevitabilmente anche sui tre
meschinelli che si son fatti carico
della gestione dell'associazione e che
hanno dovuto spesso fare i salti mor-
tali per rispondere a chi lamentava
ritardi e/o disguidi (a tutti chiediamo
scusa, ma anche pazienza e compren-
Q impostare un discorso, dif-
ficile ma articolato, sui dirit-
ti dell’autore di fumetti e
sulle possibilità di una loro
tutela. Nell’assenza totale di una normativa
soprattutto negli ultimi tre lustri, nella scena
fumettistica italiana. Il panorama più ricco e
adulto degli anni Novanta, sulle prime ave-
va fatto supporre una evoluzione positiva
nei rapporti fra editori, sceneggiatori e dise-
specifica ci confortavano, come punti di gnatori. Si ricorderà che in passato questi
sione: i pochi soldi che vi chiediamo
per tenere in vita questa struttura riferimento imprescindibili, solo un pugno di rapporti erano stati dominati soprattutto da
pagano a malapena le spese di stam- sentenze passate in giudicato, l’analogia di una prassi piuttosto selvaggia i cui capisal-
pa e spedizione e di sporadici "lavori alcune figure con quelle di altri media più di erano la mancata restituzione degli origi-
di segreteria") e per mettere insieme considerati e una serie di consuetudini nali, la mancanza di riconoscimento di dirit-
questo piccolo ma quanto prezioso vigenti anche in altri Paesi del mondo. ti patrimoniali d’autore in caso di ristampe o
notiziario.
Anche sul fronte dei convegni che
avremmo voluto organizzare le cose
non sono andate al meglio: gli orga-
nizzatori delle mostre a cui ci siamo
rivolti non hanno dimostrato molta
sensibilità verso le nostre esigenze:
per darci spazi chiedevano soldi (che
non abbiamo!), così per il momento
non si è potuto far niente. Speriamo,
per l'anno a venire (o meglio già
venuto) di poter fare meglio: atten-
diamo da Rinaldo Traini una rispo-
sta in merito all'organizzazione di un
incontro in occasione di Expocar-
toon di maggio. Appena l'avremo, vi
faremo sapere (magari con un
© LU C A

1
( SE G U E A P A G. 1 2 )

PAG.
pubblicazioni all’estero e talvolta addirittura semplice da organizzare. o Jacovitti.
la spoliazione degli stessi diritti della crea- Occorrono capitali che non ci sono, o ci Da scartare anche i quotidiani italiani, che
zione di personaggi o serie originali. sono solo in parte, e vanno trovati. Ma pubblicano pochissimi fumetti, di solito di
In più di un colloquio privato e pubblico fra soprattutto resta da verificare l’effettiva origine americana o inglese. Dal momento
i membri dell’Associazione Fumettisti, per- consistenza di quel che è rimasto del par- che in Italia esiste appena un centinaio
sonalmente avevo espresso un sogno, per co lettori, prima di intraprendere iniziative (circa) di quotidiani, non è pensabile una
sua caratteristica “avveniristico” ma non che rischierebbero di essere avventate distribuzione a tappeto delle strisce come
irrealizzabile: l’ipotesi di stendere una andando incontro a un pubblico ristrettissi- quella garantita dai syndicate americani,
Carta dei Diritti del Fumettista, che avreb- mo. Perché, senza nasconderci dietro il perché il costo che ogni giornale dovrebbe
be potuto essere migliorata e modificata mignolo, la pesante diminuzione di acqui- sborsare sarebbe troppo alto, per garantire
grazie ai contributi e alle idee degli interes- renti di fumetti è senz’altro stato il principa- agli autori un introito accettabile.
sati, per poi renderla operativa presentan- le fattore della crisi, legato a un'offerta for- Il grosso della distribuzione dei fumetti (il
dola agli editori. Una sorta di autoregola- se insoddisfacente (e quindi non appetibi- 97% del totale), come è arcinoto, avviene
mentazione a cui, in un secondo tempo, le) o forse troppo alta rispetto alla portata nelle edicole “pure”, circa 37.000 in Italia,
avrebbe potuto far riferimento un legislato- del mercato effettivo. destinate alla diffusione solo di periodici
re che si fosse occupato, finalmente, della (non libri).
materia. IL PANORAMA DELLE EDICOLE Secondo i dati in nostro possesso, i grandi
Una operazione analoga, sempre negli A questo punto, per aggiungere alcuni ele- distributori operanti a livello nazionale nelle
scorsi mesi, era in via di studio anche da menti che ci aiutino a ridefinire i confini del- edicole “pure” sono solo 3, mentre quelli
parte dell’associazione Anonima Fumetti la produzione fumettistica nel nostro locali (fra cui ri-entrano anche alcuni abba-
(che, come sicuramente saprete, si sta Paese, è forse il caso di basarci su qual- stanza marginali che da soli coprono
molto impegnando nella divulgazione delle che dato: adesso come in passato, nel comunque più di una regione) sono 175.
opere e delle attività degli autori italiani tra- momento in cui un fumettista riflette sulle Per inciso, la percentuale sul prezzo di co-
mite Internet; per inciso, chi è interessato, opportunità di mercato da prendere in con- pertina trattenuta dai distributori per il loro
può leggere le sue pagine all’indirizzo siderazione, per offrire le proprie tavole (o lavoro oscilla tra il 30 e il 50%. In rapporto
http://www.alpcom.it/fumetti/). strisce, o vignette), deve immediatamente a quanto gli albi a fumetti offrono, i loro
Gianfranco Goria, uno dei responsabili allontanare il pensiero dai quotidiani e dal- prezzi di copertina sono in genere abba-
dell’Anonima, com’è logico, aveva scelto la stampa periodica non di settore. Se è stanza bassi, specie se li consideriamo in
come punto di riferimento lo stesso a cui vero che Lupo Alberto pubblica settimanal- relazione ai forti aumenti della carta avve-
mi stavo rifacendo anch’io: la stesura di mente una sua tavola su TV Sorrisi e nuti nell’ultimo anno.
punti elaborata in America da Scott Canzoni, e se qualche serie bonelliana Tradizionalmente il lettore di fumetti italia-
McCloud sotto il titolo "A Bill of Rights for compare, sotto varie forme, in allegato a no è stato abituato ad acquistare dei bei
Comics Creator". Nei prossimi numeri sicu- riviste o anche a puntate al loro interno, si “mallopponi” di carta con una spesa media
ramente daremo rilievo a questa “Carta dei tratta di e-sempi troppo isolati e specifici che equivale a un paio di dollari (vedi gli
diritti”, adattandola alla situazione italiana, per po-tervisi riferire. albi bonelliani e “alla Bonelli”, i settimanali
sensibilmente diversa da quella vigente al Per un editore che si rivolge al grande pub- più popolari della Eura, Topolino, le
di là dell’Oceano. Ci auguriamo di portare blico, inoltre, può rivestire un certo interes- pochissime riviste non iperlussuose rima-
avanti questo lavoro insieme, per non se quasi solo il personaggio famosissimo ste come Totem o Bronx ecc.).
disperdere energie e ottenere risultati (Dylan Dog e soprattutto i character di- Attualmente, in genere, viene considerato
migliori. sneyani, come dimostrano i reiterati inserti il prezzo di copertina di 4.500 lire come lo
del “Sole 24 0re” o di “Amica”, ospitanti “spartiacque” tra due diversi tipi di acqui-
FUMETTISTI “A SPASSO” storie originali made in Italy), ma non certo rente: quello popolare e quello più facolto-
Poi, la situazione del mercato dei fumetti è quello “appena sfornato” da un autore, an- so e “specializzato”, disposto a investire
diventata pesante all’improvviso, con fatti che bravissimo, che “ci prova”. una cifra più alta in cambio di un “appaga-
dolorosi (leggi chiusure di testate e di inte- Sempre che non si chiami Manara, Crepax mento” specifico che testate più generiche
re attività editoriali) manifestatisi non possono offrirgli.
in tutta la loro drammaticità alla Come ben sanno alcuni dei
fine dell’estate scorsa. nostri associati, molti disegna-
A quel punto, davanti a problemi tori e sceneggiatori ancora in
gravissimi come la perdita del forza presso alcuni editori,
lavoro, mi è sembrato quasi fuori negli ultimi mesi si sono vistri
luogo indugiare a parlare di dirit- proporre una riduzione dei
ti, quando l’emergenza avrebbe compensi. Si tratta di una par-
imposto semmai di trasformare te della risposta data da alcuni
l’Associazione (composta di ope- editori alla congiuntura sfavo-
ratori del settore anche molto revole. «Per tenere la testata
navigati) in una piccola casa edi- in edicola - sostiene l’editore-
trice, o in una società di servizi devo per forza ottimizzare i
che riempisse quel vuoto edito- costi, e una delle voci su cui
riale che stava velocemente tra- agire è anche quella dei com-
sformandosi in un baratro. Ma si pensi agli autori». Una propo-
sa, l’attività di produzione e/o di sta del genere ha suscitato,

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autoproduzione non è affatto come è comprensibile, malu-
PAG.
mori e proteste. Comunque, alla fine, se
intendevano proseguire a lavorare con
l’editore e alle serie su cui erano già
all’opera, molti autori hanno accettato le
più sfavorevoli condizioni economiche.
La maggioranza degli altri, invece, ha ten-
tato di proporsi agli editori dalla reputazio-
ne ben solida: leggi Bonelli se versati nel
fumetto realistico e d’avventura, e Disney
se in quello umoristico. Le eccezioni si con-
tano sulle dita di una mano, poiché gli esi-
gui spazi di altro genere sono da tempo
“tutti occupati”.
Per fare dei nomi, anche molti autori col-
laudati professionisti apprezzati dal pubbli-
co negli ultimi mesi sono affluiti nelle fila
della Bonelli: Corrado Mastantuono, Molti progetti in via di elaborazione da par- sentono di tenere il prezzo di ogni singolo
Franco Saudelli, Sergio Toppi, Luca te di editori diversi non hanno visto (e non articolo piuttosto alto, aumentando la loro
Enoch, Giorgio Cavazzano, Massimo vedranno mai) la luce, mentre la Marvel percentuale in caso di vendita.
Rotundo, il gruppo di Hammer, e così via. Italia ha riveduto i suoi progetti di uscite e, A questo punto, solo un intervento legislati-
probabilmente, nei prossimi mesi intensifi- vo “riparatore” potrebbe riportare sui giusti
LE TAVOLE SONO TANTE, cherà le uscite di brossurati da libreria limi- binari la suburra di proposte sotto cui è
MILIONI DI MILIONI... tando le uscite in edicola. sepolta ogni edicola, luogo in cui (come tut-
Se la produzione di tavole a fumetti diffuse A far del male alle pubblicazioni (di ogni ti avranno sperimentato) molti albi a fumetti
in albi da edicola non supera un certo tra- tipo) diffuse in edicola ha contribuito anche di ottima fattura soffrono di mancata visibi-
guardo, si può considerare altissimo il la dissennata politica del gadget che ha lità, non sono rintracciabili nel mucchio e
numero di quelle stampate. Pensiamo alle contraddistinto negli ultimi anni i principali quindi non vengono acquistati. Di conse-
continue riproposizioni quasi anastatiche quotidiani, settimanali e mensili di ogni tipo. guenza, vengono perciò spediti indietro
delle serie bonelliane o alle "compilation" Quest’ultimo punto richiederebbe un all’editore, che sarà spinto a ridurre le tira-
della Disney come I Classici o I Grandi approfondimento tutto particolare e un ture poiché le vendite gli appaiono ridotte.
Classici (composte totalmente di “repli- severo provvedimento da parte di un legi- Personalmente, lo scorso anno sono stato
che”), oppure ad altri pocket come Paperi- slatore (che ancora non si vede all’orizzon- testimone di questo meccanismo perverso,
no o Topomistery, che contengono un mix te) il quale voglia finalmente mettere ordine quando curavo gli albi della linea Vertigo
di storie nuove e vecchie. in modo complessivo all’editoria. pubblicati dalla Comic Art: ottime proposte
Insomma, il computo complessivo (che Non è infatti tollerabile vedere i luoghi editoriali che vendevano bene nei negozi
lasciamo ai più volenterosi) di quanto esce deputati alla vendita dei giornali trasforma- specializzati, ma che si disperdevano nelle
in edicola mensilmente sotto forma di tavo- te in un ricettacolo di videocassette, CD, edicole senza essere individuabili dall’ipo-
le a fumetti raggiunge numeri astronomici. floppy disk, profumi, campioni di generi ali- tetico acquirente che avrebbe potuto
Sempre basandoci su dati ufficiali, prima mentari, oggetti di tutti i tipi allegati alle apprezzarli, ma che non aveva alcuna
della contrazione di fine ‘95, la Marvel pubblicazioni “in regalo” oppure veicolati conoscenza della loro esistenza.
Italia, con la vendita di 70 te-state combi- attraverso le edicole con un supporto carta- Una nuova legge per l’editoria dovrebbe
nate fra loro, riusciva a immettere sul mer- ceo del tutto pretestuoso, con sgravi fiscali senz’altro imporre limiti, anche fiscali, a
cato la bella cifra di 6.000.000 di esemplari ingiusti rispetto a prodotti analoghi diffusi in questo fenomeno di mercato selvaggio
all’anno, mentre appena (!) 2.500.000 pez- negozi specifici. diretto da imprenditori senza scrupoli, ripor-
zi dovevano essere conteggiati per i man- A tutti, sarà sicuramente capitato di vedere tando gli edicolanti al loro mestiere. Certo,
ga delle varie case editrici impegnate in videocassette vendute in un negozio di una legge in questa direzione non può
questo business. E adesso? video a prezzi anche quadrupli di quelli risolvere tutti i problemi dei fumettisti, ma
Sicuramente, da parte di editori e autori richiesti per le stesse videocassette distri- consentirebbe almeno di dare un po’ di
vanno fatti da capo nuovi conti, con cam- buite in edicola come allegati a giornali. In respiro a molti prodotti editoriali, per la cui
biamenti di rotta e aggiustamenti di tiro. questo mo-do, oltre a essere messo in crisi diffusione e conoscenza potrebbero essere
Sembra ormai certo che, dopo il passaggio il mercato dei video, viene dirottato l’inte- messe in atto nuove strategie che, rebus
assai recente di alcune serie giapponesi, resse degli ipotetici lettori sul gadget, che sic stantibus, non sortirebbero alcun effet-
peraltro precedentemente sospese, da diviene più interessante della pubblicazio- to.
Granata Press alla gestione completa dei ne a cui è allegato. I mercati si falsano, le Per il momento, è tutto. Prossimamente
Kappa Boys (per la Star Comics), la casa statistiche diventano farraginose, i valori cercheremo di analizzare il da farsi, scan-
editrice bolognese abbia posto uno stop ai delle pubblicazioni sfumano, gli albi che dagliare il fronte delle librerie specializzate
fumetti e non intenda più pubblicarne. Idem non possono (o non vogliono) inseguire e considerare pregi e difetti dell’autoprodu-
per quanto riguarda le prospettive degli questa tendenza vengono penalizzati. zione, un argomento a cui ha comunque
Editori del Grifo. La Comic Art ha eliminato Naturalmente, gli edicolanti, pur oberati già dedicato un conciso dossier Fumo di
quasi nella loro totalità i periodici da edico- dalla mole di oggetti che sino a pochi anni China, nel n.35. Per questo, e per ogni al-
la, concentrandosi sul Club e sulla distribu- fa erano assenti dai loro spazi, sono in tra variazione sul tema, saranno di fonda-


zione nei ne-gozi specializzati, risparmian- linea di massima favorevoli alle videocas- mentale aiuto i vostri commenti, suggeri-

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do in questo modo centinaia di milioni. sette e ai CD, perché questi prodotti con- menti e idee.
PAG.
M Il
ERCATO

LA CRISI:
Un contributo al dibattito altre forme di pubblicità ed è questa una
delle chiavi per espandere il pubblico
fumettistico. Se si vuole far conoscere una
pubblicazione a fumetti a gente che nor-
malmente non ne compra, si deve andare

RIFLESSIONI E PROPOSTE
a cercare questa gente nel proprio habitat
naturale: si vuole conquistare il tifoso di
calcio? Fare pubblicità sulla Gazzetta del-
lo Sport! La ragazzina rocchettara? Metti
l'albo su Cioè! Il professionista che si inte-
DI S I M O N E PANEPUCCIA
ressa di politica? Vai con l'Espresso!
Alcuni potranno obiettare che, a volte, si è
fatta una promozione del genere. Vero, ma
si è commesso l'errore fondamentale di
affidare l'intera operazione al caso, di non
stimolare i gusti dei lettori di quella o di
quell'altra rivista, con il risultato che il
fumetto non ha venduto una sola copia in
più, mentre è stata la rivista ospite a incre-
mentare le vendite perché acquistata dai
collezionisti del fumetto ospitato.
Un discorso a parte meriterebbe la pubbli-
cità in TV che è sicuramente molto dispen-
diosa, ma, come si dice, chi non risica...
Tutto questo per quello che riguarda la
linea editoriale, ma gli autori? Ce n'è anche
per loro...

Prima di tutto, se gli autori producono con


Raccogliendo l'invito di Marcello Toninelli gestioni. Forse sarà anche vero, ma posso- scarsa qualità la colpa è degli editori!
apparso sul secondo bollettino del '95 in no giurare di aver raddoppiato anche i let- Dietro a questa provocazione c'è un bricio-
merito alla grave situazione che funesta il tori (oltre ad aver intasato le edicole)? lo di verità; infatti, un editore dovrebbe inte-
fumetto in Italia, ho pensato di mettere per Polemiche a parte, vediamo quali possono ressarsi anche alla qualità del prodotto e
iscritto alcune mie impressioni e riflessioni essere le strade da percorrere nelle due non solo alla quantità: vi sembra giusto che
che, spero, possano alimentare il dibattito direzioni fondamentali. un disegnatore meticoloso, che impiega un
in maniera costruttiva. Da un punto di vista editoriale si devono anno a realizzare un albo, deve guadagna-
Premetto di essere un grande fruitore di fornire maggiori possibilità a una nuova re meno di uno dal tratto più sintetico, sbri-
buona parte dei media che rappresentano pubblicazione che affronta la prova delle gativo e, per certi versi, anche meno piace-
le moderne arti creative, ed è proprio in edicole per la prima volta, iniziando dalle vole? Se guardiamo agli Stati Uniti, dove il
questo contesto che va inserito il medium tirature, ad esempio: non è possibile spera- fumetto non conosce crisi, vediamo che
fumetto. re che una testata venga, perlomeno, vista agli autori viene riconosciuta una percen-
A mio avviso, per cercare di uscire dalla senza una tiratura adeguata che porti tuale sulle vendite che, quindi, dovrebbe
tanto sbandierata crisi si deve cominciare a almeno dieci copie in ogni edicola. La pri- stimolarli a creare con maggior impegno, e
lavorare su due binari fondamentali: da una ma pubblicità di ogni pubblicazione è pro- non «tanto pe' campa'».
parte ci sono gli editori che devono studia- prio sul punto vendita: realizzate solo belle Questa comunque è l'unica responsabilità
re nuove strategie editoriali, dall'altra gli copertine! Scegliete un disegnatore accatti- che si può dare a un editore riguardo alla
autori i cui sforzi devono dirigersi, evidente- vante e "commerciale", almeno per il primo qualità del prodotto (fatto salvo un dovere
mente, nella direzione dei contenuti narrati- numero! È forse un caso che il numero uno di selezione dei lavori).
vi. In entrambi i casi l'obiettivo da tenere di Nathan Never abbia venduto 240.000 L'autore in sé può, e deve, fare quanto può
d'occhio è sempre lo stesso: portare il copie? Qualcuno potrebbe dire che è stata perché il fumetto che scrive sia il più adatto
fumetto a una dignità artistica pari a quella fatta una grossa campagna pubblicitaria, possibile al pubblico a cui si rivolge.
di cinema e letteratura. ma allora perché non ripeterela per altre Quando parlavo di dignità artistica pari a
Questo obiettivo è di fondamentale impor- testate ad opera di editori diversi? Non quella di libri e film, mi riferivo proprio a
tanza perché rappresenta l'unica possibilità sarebbe più logico investire qualche soldo questo: non è possibile pensare che un al-
di conquistare nuovo pubblico; e l'estensio- in più per il lancio di una testata, piuttosto bo dalla trama esile e scopiazzata da qual-
ne a "platee più vaste" è certamente un che chiuderla dopo qualche numero per che film (con la scusa della «citazione»)
sistema più efficace per uscire dalla crisi non averla fatta conoscere a un pubblico possa interessare un cultore di film. È triste
che la lotta per accaparrarsi i lettori già esi- sufficiente? Il riferimento ad Hammer è doverlo ammettere, ma la maggior parte
stenti. A questo proposito è esemplare il puramente intenzionale (una stoltezza far- dei fumetti che si producono oggi non ha

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caso della Marvel Italia che si vanta di aver gli fare quella fine)... un valore paragonabile a quello di un buon
raddoppiato le vendite rispetto alle vecchie Ma il lancio di una testata può avere anche film o di un buon libro. Fino a oggi la nostra
PAG.
QUALCHE
PRECISAZIONE E
ULTERIORI ELEMENTI
DI DISCUSSIONE
DI MARCELLO TONINELLI
Mentre ringrazio Simone (e Luca Boschi!)
per il suo intervento nel dibattito da me
suscitato nell'ultimo numero del nostro noti-
ziario, vorrei fare qualche puntualizzazione
su alcune sue affermazioni e proposte.
Per cominciare, il numero di copie da lui
indicato come ottimale per far sbarcare in
edicola una nuova testata mi pare davvero
esagerato: le edicole in Italia sono circa
35.000, e 350.000 copie sono una tiratura
per la quale nemmeno lo stesso Bonelli in
cultura ci ha abituati a intendere il fumetto temi del dibattito. Tutto questo discorso sui un giorno di folle ottimismo oserebbe spre-
come un sottogenere rispetto alla narrativa contenuti narrativi è indispensabile prima di care tanta carta... figuriamoci editori con le
d'altro tipo e, purtroppo, in generale è così. qualsiasi nuova iniziativa editoriale, poiché spalle meno robuste! 80, 100.000 copie
È raro che una storia a fumetti colpisca con se riusciremo a togliere quell'aura infantile sono più che sufficienti per tastare il terre-
la stessa intensità di un libro o di un film; (o complesso di inferiorità) al fumetto, esso no: e in caso di immediato "esaurito" si fa
personalmente, quando leggo un libro "me potrà avere quella "benedizione" culturale presto a ristampare. In ogni caso, mi pare
lo porto dentro" per molto tempo dopo la che fungerà da "permesso" morale per tutti che continuare a prendere come punto di
lettura, mentre per una storia a fumetti ac- quelli che leggerebbero fumetti "se non fos- riferimento (vuoi per la "confezione" edito-
cade molto raramente. se roba per bambini". Sembra che qualco- riale, vuoi per i "numeri") Bonelli non mi
C'è, dunque, bisogno di autori veri (e parlo sa in questo senso si stia muovendo (basti sembra la cosa più intelligente da fare in
di sceneggiatori) che sappiano costruire pensare che il tema fumetto appare qual- un simile momento di crisi che richiede
storie che colpiscono dritto al cuore, creare che volta addirittura in TV), dunque sta agli invece, a mio parere, fantasia e originalità.
personaggi coinvolgenti e, soprattutto, operatori del settore sfruttare l'occasione Se non altro perché la Bonelli è una realtà
coinvolti nella storia che vivono. per tentare, almeno, di sconfiggere questa creatasi in cinquant'anni di storia editoriale
C'è bisogno di storie forti, di cui il lettore crisi in maniera radicale. e, in quanto tale, non ripetibile.
non può fare a meno dopo la lettura del pri- Un ultimo appunto riguarda la questione, Oltretutto mi pare che andare a stuzzicarlo
mo albo, storie che lascino nel lettore il sollevata da Toninelli, riguardante l'euro- sul suo terreno come hanno fatto troppi
desiderio di sapere "cosa succederà nel peizzazione del mercato fumettistico: editori in questi ultimi anni sia servito solo a
prossimo numero" e che lo facciano restare sarebbe una bella idea uniformare il mer- una cosa: a spingerlo, per istinto di autodi-
in trepidante attesa per un mese. Non sono cato editoriale europeo, ma a mio avviso fesa, a moltiplicare le sue uscite
d'accordo che le storie che si rivolgono a resta solo una bella utopia. Mi viene in (Almanacchi, Speciali ecc.) fino a occupare
un pubblico più vasto debbano essere mente che in Europa le uniche scuole sono tutti gli spazi possibili e a togliere così ossi-
"banalizzate"; credo invece che il lettore quella franco-belga e quella italiana (il geno ai diretti (e non solo a quelli, purtrop-
debba riconoscersi e immedesimarsi nel fumetto ispanico non mi sembra poi così po!) concorrenti.
personaggio di una serie e l'unico modo "scuola"), quindi pensando ai deliri nazio- Trovo molto interessante, invece, la rifles-
perché ciò accada è che l'autore metta tut- nal-protezionistici della Francia e al fatto sione di Simone sul fatto che allegare albi
to sé stesso nella concezione del charac- che in Italia l'editoria a fumetti ha pensato a fumetti ad altri giornali, almeno come è
ter. Poi si potranno eventualmente svilup- solo a mangiare sulle spalle degli autori stato fatto fino a oggi, non ha portato van-
pare le trame a più mani. (secondo la sacra legge della giungla), taggi al nostro ambiente, ma ha solo arric-
Si potrebbe tenere un corso di scrittura vedo alquanto improbabile un accordo tra chito le testate ospitanti. Varrebbe però la
creativa, al proposito, ma si uscirebbe dai gli editori di casa nostra e quelli d'oltralpe. pena, se è così, di prenderne atto e indiriz-
zare gli sforzi del settore nell'unica direzio-
ne che pare essere utile a tutti, e cioè stu-
diare degli inserti fumettistici per giornali di
altro genere, facendoseli pagare. Ai fumet-
tisti porterebbe lavoro, ai giornali lettori. È
chiaro che occorre (siamo sempre lì) uno
sforzo di fantasia per coniugare la nostra
creatività con le esigenze dei lettori di quei
giornali (sport agli sportivi, tematiche ado-
lescenziali alle lettrici di Cioè ecc.). Temo
che sia una strada tutta in salita, perché la
stampa non fumettistica presta poca atten-
zione e dimostra poco interesse verso il
nostro medium, ma credo che tentare in
quella direzione sia comunque doveroso.
Venendo invece al problema del disegnato-
re bravo e lento, penalizzato rispetto a
quello veloce e menefreghista, credo che si

5
tratti di un falso problema; qualche volta è
capitato anche a me di farmi rodere da
PAG.
quel tarlo: il pensi ero che certi "scaraboc- sono, e come quelli "restano dentro" a lun- servare un angolino peterpanesco e conti-
chiatori" superproduttivi alla fine del mese go, talvolta per tutta la vita. Penso a Maus, nuano a leggere i fumetti della loro giovi-
potessero mettersi in tasca molti più soldi a Mort Cinder, a Bone, a Akira, a Watch- nezza anche in età adulta, tanto di guada-
di me che perdo un sacco di giornate a cer- men, alla Fiera degli Immortali, ai Puffi gnato!
care documentazione fotografica e a stu- Neri, a certe storie di Eisner... e potrei Come si vede, se le cose stanno come io
diare fisionomie e abbigliamenti dei perso- andare avanti a lungo. ritengo, il fumetto se ne può fregare alla
naggi...! Ma sono pensieri che durano giu- Quanto al problema di veder accettare i grande dei beneplaciti della cultura ufficia-
sto qualche istante. L'esperienza mi ha fumetti dalla cultura "ufficiale" perché così le! Il suo specifico è altrove (e più avanti) di
insegnato che chi lavora "da furbo" (o gli adulti si sentano autorizzati a leggerli, di ogni posizione accademica, e vive serena-
comunque da "manovale" del fumetto), nel nuovo credo che sia un falso problema. O mente senza bisogno di essere né compre-
nostro ambiente non va mai troppo lonta- meglio un problema mal posto. so né adottato da questa.
no: se gli va bene si imbosca in qualche Il vero problema è che il fumetto è di fatto Dunque, smettiamo di piangere almeno
produzione bonelliana o disneyana dove, un liguaggio particolarmente adatto ai bam- sulla disattenzione della fantomatica "cultu-
finché dura, guadagna bene ma raccoglie bini e agli adolescenti, per i quali apre spi- ra ufficiale" e preoccupiamoci invece di
poche soddisfazioni personali; altrimenti si ragli su inattesi mondi di fantasia. E attec- lavorare bene, dando fondo a tutte le
autocondanna a una produzione di serie B chisce facilmente nel loro immaginario per- nostre risorse di fantasie e originalità non
quantomai precaria sia come compensi ché, per quanto bombardati da anni di cot- solo dal punto di vista artistico, ma anche
che come durata dei lavori. Chi invece met- timo televisivo e di videogiochi, devono da quello managerial-finanziario. È infatti
te sempre qualcosa di se stesso nel lavoro, ancora scoprire (provare!) molti sentimenti un fenomeno ormai mondiale (e non circo-
con spirito autocritico e in continua ricerca ed emozioni che solo l'età adolescenziale scritto al fumetto, ma valido anche per il
di miglioramenti e nuove sfide, alla lunga può portare loro, e a questi possono trova- cinema e la canzone) quello che vede
vede compensata la sua fatica sia econo- re risonanza nelle comode, amichevoli sempre più confondersi e compenetrarsi le
micamente che sul fronte della soddisfazio- pagine dei fumetti. Quando si raggiunge figure dell'artista e quella dell'imprenditore.
ne personale. Dunque, come direbbe l'età adulta, invece, diventa ogni anno più Quand'anche non si arrivi alle figure di
Dante, non ci curiamo di lor... difficile essere "sorpresi" da un'emozione autori-editori di sé stessi (come gli autori
Un'altra tua affermazione che non io, ma i inedita, e di conseguenza dopo un po' tutti i della Image in America, o gli Uderzo in
fatti, si sono premurati di contestarti è quel- fumetti cominciano a sembrare deja vu... e Francia, o, molto più modestamente, il sot-
la relativa al fatto che in USA non conosco- deja lu! Così, le riviste che in questi ultimi toscritto o Brolli o Capone in Italia), appa-
no crisi: purtroppo la conoscono, eccome! vent'anni hanno inseguito il pubblico adulto re con sempre maggiore evidenza che il
Le recenti traversie della Marvel (vedi ulti- pensando che lì fosse il nuovo Bengodi del fumetto, per non implodere su se stesso,
mi numeri di Fumo di China e Annuario settore, hanno più o meno rapidamente avrà sempre più bisogno di autori capaci di
del Fumetto 1996) ci insegnano che non chiuso una dopo l'altra, perché in una rin- scelte imprenditoriali e di imprenditori dotati
esistono paradisi terrestri, nell'editoria a corsa a "effetti" sempre più forti per inse- di gusto (se non di professionalità) d'artista.
fumetti, e che nemmeno i risultati più ecla- guire la rapida saturazione emotiva degli O, quantomeno, di comunicare perfetta-
tanti mettono al riparo da possibili terremo- adulti, sono arrivati a un certo punto nel mente tra di loro.
ti. Quanto al fatto che una percentuale sul- vicolo cieco dove tutto il possibile è già sta- I più grossi "flop" editoriali degli ultimi anni
le vendite degli albi stimoli gli autori a far to narrato e mostrato. E i lettori adulti che ci parlano infatti dell'impossibilità di fare il
meglio, è tutto da verificare. Sicuramente non si sono persi per strada, anziché cer- fumetto dei "grandi numeri" senza una
spinge a fare prodotti più commerciali pos- care emozioni più forti, riescono a trovare completa compenetrazione delle due com-
sibili, ma quella dell'inseguimento rifugio piuttosto nella riscoperta-ripetizione petenze, quella finanziario-manageriale e
dell'«audience» è una filosofia perniciosa di emozioni già vissute: leggendo un altro quella artistica: Tiramolla e Intrepido ave-
nelle TV come nella stampa, giacché spin- Tex, un altro Blueberry, un altro Asterix, vano i soldi, hanno goduto di lanci pubblici-
ge a "banalizzare" (lo ribadisco!) il prodot- un altro Topolino... tari di tutto rispetto (compresi ripetuti pas-
to, cioè a renderlo più semplice, meno Dunque il fumetto, quando non è libro o saggi in televisione), ma erano gestiti da
profondo, più facile da leggere sia visiva- film come il "Jonas Fink" di Giardino che si editori totalmente scollegati da (e incapaci
mente che narrativamente perché possa rivolge a un pubblico di "grandi" lettori (e di comunicare con) le "menti" artistiche
essere fruito anche dal più impreparato dei non necessariamente di lettori grandi), coinvolte nell'operazione.
lettori. Certo, il fumetto per vivere ha biso- deve essere un prodotto per adolescenti Anche progetti come Hammer hanno
gno di prodotti di questo genere, che gli (sia benedetto Sclavi che ne ha riportati a goduto di un ottimo reparto "creativo", ma
consentano i grandi numeri e, con essi, la centinaia di migliaia alla lettura dei fumet- non sono stati supportati da investimenti
"salute" economica del settore. È però ti!); se poi molti di questi decidono di con- finanziari e spinte pubblicitarie adeguate:
altrettanto vero che gli stimoli che gli per- l'editore e gli autori collaboravano, ma non
mettono di crescere e di adeguarsi conti- comunicavano, così portavano avanti sen-
nuamente al mutare dei tempi trovano più za accorgersene due progetti diversi e, alle
facile esca in una produzione fumettistica prime difficoltà, non hanno potuto che
più "studiata", di ricerca, "d'autore" (e parlo prendere strade opposte. Ecco dunque, nel
di autori comunque "popolari" come Pratt o piccolo come nel grande, un altro punto
come Barks, sia chiaro) che difficilmente che mi pare imprescindibile per poter pro-
trova spazio nelle produzioni seriali a gran- gettare, con qualche speranza di vederla
de tiratura. funzionare, ogni futura iniziativa fumettisti-
L'importante è che ci sia una convivenza ca. Il timore è che non ci siano né le perso-
dei due modi di far fumetto, ché, a mio ne né, soprattutto, le "abitudini" per fare
parere, senza l'uno o l'altro, il meccanismo una cosa del genere, e che per il fumetto
finirebbe col girare su se stesso. italiano si preparino dunque tempi davvero
Dunque ben vengano i bonelliani e i super grami. Anche se, per fortuna, la voglia di
eroi. Che non è corretto paragonare ai fare di giovani e meno giovani è sempre
romanzi e nemmeno ai film, ma piuttosto ai tantissima e sembra non temere ostacoli.
telefilm e alle "telenovelas". I fumetti capaci Dunque incrociamo le dita... e andiamo

6
di reggere il paragone con romanzi e film ci avanti nel dibattito!
PAG.
P Fisco &
REVIDENZA
Dubbi e certezze sul contributo del 10%

PRELIEVO INPS:
no dal mese di aprile correggere le
proprie Note di Quietanza al com-
mittente (sotto, riportiamo un esem-
pio del nuovo metodo di compilazio-
LA TELENOVELA VA AVANTI ne calcolato per comodità su un
compenso di 1.000.000 di lire),
quelli che vengono pagati per diritti
Al momento in cui scriviamo, la tele- momento in cui andiamo in stampa d'Autore, cioè la maggioranza dei
novela del prelievo Inps segna un non è ancora chiarissimo quali cate- fumettisti, dovranno tenere d'occhio
nuovo (ma non necessariamente gorie rientrano nel provvedimento. giornali e tv per sapere se rientrano
definitivo) sviluppo, che andiamo a I titolari di Diritti d'Autore che sem- o meno nel provvedimento.
riassumere brevemente: bravano esclusi dalla legge, potreb- Noi, nei limiti del possibile, cerche-
1) il contributo del 10% deve essere bero in realtà rientrarci: si attende remo di avvertirvi per lettera, se ci
pagato a partire dal 1° di aprile l'emanazione ufficiale del decreto saranno i tempi necessari. Intanto,
(data quanto mai inadatta per vara- per saperlo. crediamo di avervi dato tutti i para-
re un provvedimento serio!) da tutti Così, mentre quelli tra i nostri asso- metri per muovervi tempestivamen-
coloro che svolgono collabora- ciati che vengono pagati sotto for- te qualora si rendesse necessario.

odierna. La telenovela continua... •


zioni e non hanno alcun tipo di co- ma di collaborazione coordinata e Chiudiamo dunque qui la puntata
pertura pensionistica; continuativa (come i letteristi) devo-
2) per chi ha già un'altra copertura
pensionistica o è pensionato, il nuo-
vo contributo è dovuto dal 30 giu-
gno;
3) i termini di iscrizione all'Inps
slittano: per gli interessati di cui al
punto 1), al 30 aprile; per gli inte-
C ONTI & D OCUMENTI
ressati di cui al punto 2), al 30
luglio. Nome Cognome del Collaboratore
Via e Numero Civico
Dunque, mentre per i soggetti di cui CAP - Città
al punto 2), in qualche modo, la C.F.: xxxxxxxxxxxxx
decisione definitiva è rimandata
pilatescamente al Parlamento che Spett.le
NOME AZIENDA COMMITTENTE
uscirà dalle prossime elezioni, per Indirizzo
quelli al punto 1 sembra essere sta- CAP - Città
ta detta l'ultima parola: dal 1° aprile
si paga, e entro la fine di questo QUIETANZA
mese chi rientra nei parametri sud-
detti dovrà "autodenunciarsi" al- Il sottoscritto ________________________________ dichiara di avere ricevuto in data
l'Inps (come, potete leggerlo nel box
odierna dalla Ditta ________________________________________ le somme sotto indi-
cate a fronte delle prestazioni ________________________________________________
in pagina successiva, sperando che rientranti nel rapporto di collaborazione ________________________________________
le Poste vi consegnino in tempo
questo notiziario). Compensi
- Ritenuta d'Acconto Irpef 19%
Lit. 1.000.000
" 190.000
Resta, tanto per non perdere le - Ritenuta Previdenziale (10% su 950.000) " 95.000
buone abitudini del modo di far legi- + Quota Previdenziale a carico del Committente " 63.333
slazione in Italia, qualche dubbio su NETTO PERCEPITO Lit. 778.333
chi deve versare il contributo. ===========
Mentre è assodato che i due terzi di
quest'ultimo sono a carico del com-
mittente e solo un terzo del collabo-
Compensi non soggetti a IVA ai sensi dell'articolo 5 del DPR 26 ottobre 1972 n.633.

8
ratore (vedi notiziario n.2/95), al
PAG.
C ONTI & D OCUMENTI
ALLA SEDE INPS DI___________________________________________

DOMANDA DI ISCRIZIONE
ALLA GESTIONE SEPARATA DI CUI ALL'ART. 2 COMMA 26 DELLA LEGGE 8 AGOSTO
1995, N.335

Il sottoscritto _____________________________________ nato il ___________________


residente a _________________________________________________ CAP __________ Prov. ______
Via/piazza ______________________________________________ N. ____
Codice Fiscale _____________________________ Partita IVA ______________________

COMUNICA CHE
1) dal giorno _____________ svolge la seguente attività ___________________________
2) per l'attività di cui al precedente punto 1) è iscritto al seguente albo professionale
___________________________________________________________________________
3) per l'attività di cui al precedente punto 1) non ha l'obbligo di iscrizione a casse pensioni.
4) l'attività di cui al precedente punto 1) consiste in una collaborazione coordinata e continuativa svol-
ta a favore del seguente committente (se i committenti sono più di uno, indicarli tutti):

Committente n. 1
codice fiscale _____________________________ sede amministrativa o filiale _____________________
via/piazza ____________________________________________________________________ n. ________
Comune ______________________________________________ CAP _______________ Prov. ________

Committente n. 2

codice fiscale _____________________________ sede amministrativa o filiale _____________________


via/piazza ____________________________________________________________________ n. ________
Comune _______________________________________________ CAP ______________ Prov. ________

(proseguire elenco eventuali altri committenti...)

Il sottoscritto, consapevole delle conseguenze penali e civili derivanti da false attestazioni, dichiara
sotto la propria responsabilità che quanto sopra esposto corrisponde al vero.

Data ________________________
Firma
_________________________________________________

9
PAG.
P La
IAZZA
P A RT I TA
IN QUESTA
L A D O P P I A

SEZIONE Causale Entrate Uscite


trovano spazio tutte le
comunicazioni tra gli Rimanenza attiva anno 1994 177.462
associati, e tra gli associati
e l'associazione. Dunque, se
state cercando il disegnatore Quote associative 1995 4.405.000
giusto per la storia che state
scrivendo, se volete togliervi
una curiosità che riguarda la Spese varie:
nostra professione, se avete
un messaggio per un associato
- cartoleria e fotocopie 79.250
o per la nazione (dei - francobolli 280.000
fumettisti!), se volete vendere - Corriere 47.600
o comprare del materiale, se Tenuta conto corrente:
state organizzando un - spese c/c 178.451
convegno, o una mostra o
qualcos'altro che pensate Realizzazione bollettino
potrebbe interessare i vostri e lavori segreteria:
colleghi, La Piazza di - fattura Ned 50 n. 22/95 2.142.000
PROFESSIONE FUMETTISTA è a - fattura Ned 50 n. 31/95 952.000
vostra disposizione.
- fattura Ned 50 n. 4/96 1.190.000
Scrivete i vostri messaggi,
opinioni o quesiti a:
ASSOCIAZIONE FUMETTISTI Totale Entrate 4.582.462
La Piazza Totale Uscite 4.869.301
Via Berna, 11/4 Disavanzo dell'anno 286.839
o faxateli allo:
20147 Milano

02/48.300.386 TOTALE a pareggio 4.869.301 4.869.301

Per gli aspiranti DISEGNATORI, da un


IO ISTA

UN ESPERTO minimo di cinque a un massimo di dieci


tavole, due almeno delle quali ancora a
ETT

matita (stiamo sempre parlando di fotoco-


R

LAVORI
FUM

GIUDICA I VOSTRI pie, vale la pena di ribadirlo). In caso di


JUN

strisce umoristiche o vignette, inviarne da


L'iscrizione all'ASSOCIAZIONE FUMETTISTI e il Per permettere ai nostri esperti di formula- un minimo di cinque a un massimo di venti.
pagamento della quota annuale da parte re un giudizio sufficientemente motivato, i Per gli aspiranti COPERTINISTI, inviare da
dei soci Junior comprendono, una sola materiali da inviare, SEMPRE E SOLTAN- un minimo di tre a un massimo di cinque
volta all'anno, anche il servizio di valuta- TO IN FOTOCOPIA, sono: illustrazioni per copertina.
zione degli elaborati degli aspiranti fumetti- Per gli aspiranti SCENEGGIATORI, da un Per gli aspiranti LETTERISTI, inviare da un
sti. Dunque, se volete un giudizio, perso- minimo di tre a un massimo di cinque sog- minimo di cinque a un massimo di venti
nale e riservato, sui vostri lavori, metteteli getti non più lunghi di una pagina dattilo- esempi di balloon fumettati.
in busta e inviateli a: scritta, di uno dei quali si dovrà anche alle-
ASSOCIAZIONE FUMETTISTI gare la sceneggiatura completa (massimo Il giudizio del nostro esperto verrà allegato
IL GIUDIZIO DELL'ESPERTO 12 tavole). Non si accettano testi mano- al notiziario successivo o comunque inviato

10
Via Berna, 11/4 - 20147 Milano scritti. al più presto possibile.

PAG.
COMINCIA UN ALTRO ANNO SOCIALE nel '95 ci avevano "dimenticato" stanno tornando all'ovile rei-
scrivendosi (e chiedendo spesso di mantenere lo stesso numero
Pubblichiamo qui accanto il Rendiconto Economico del secon- di tessera del '94: siamo una categoria di teneroni, in fondo!);
do anno di vita dell'associazione che ha visto calare il numero venendo al sodo, quest'anno i vecchi soci devono pagare una
degli iscritti rispetto al primo anno (1994: 60 Soci Senior e 160 quota annuale di 60.000 lire (i Senior) e di 35.000 lire (gli
soci Junior; 1995: 34 Soci Senior e 84 Soci Junior), ma ha Junior); i nuovi soci dovranno invece pagare, oltre a questa quo-
comunque concluso il suo programma, sia pure con qualche ta, anche quella d'iscrizione, per un totale rispettivamente di
ritardo e qualche disguido. 65.000 e 40.000 lire.
Per l'anno che inizia ora (dal 1° di aprile, ufficialmente... e non è Il programma di minima è come al solito di far uscire quattro
un "pesce"!), la quota associativa cresce ancora un po', per bollettini di 8 pagine, convinti come siamo che questa sia
poter affrontare con una certa serenità la svalutazione che ci comunque la base da cui far nascere tutto il resto; resto che
tampina da sempre. Ci consola il fatto che già molti dei soci che vedremo di volta in volta... e che dipende anche da voi, dannati

AL VOTO! AL VOTO!
I candidati per l'elezione del Comitato Organizzativo dell'Associazione relativamente all'anno sociale 1996/97
sono, in rigoroso ordine alfabetico, i seguenti:
• GIOVANNI BARBIERI
• LUCA BOSCHI
• GIULIANO PICCININNO
• LUIGI SIMEONI
• MARCELLO TONINELLI
Scegliete i tre nominativi che preferite e riportateli nella scheda sottostante insieme ai vostri dati per il rinnovo del-
l'iscrizione. Ricordiamo a tutti che il voto è riservato ai soli soci Senior. Dall'anno prossimo cercheremo di organiz-
zarci in tempo per far eleggere anche un rappresentante dei soci Junior, come richiesto da alcuni di voi.

Ritagliare (o fotocopiare), compilare in tutte le sue parti e spedire a: Associazione Fumettisti, via Berna 11/4, 20147 Milano

ASSOCIAZIONE FUMETTISTI
SCHEDA PER IL RINNOVO DELL'ISCRIZIONE
E PER L'ELEZIONE DEL COMITATO ORGANIZZATIVO

Il sottoscritto _____________________________________________________ socio n. ________


residente a _____________________________________________________________________ prov. ______
CAP _________ in via/piazza ____________________________________________
Tel. __________________________________ Fax _____________________________________
in qualità di (sceneggiatore, disegnatore ecc.) __________________________________________
chiede di rinnovare l'iscrizione all'Associazione Fumettisti per l'anno 1996/97 nella categoria:

SENIOR JUNIOR
e verso pertanto la quota di Lit. 60.000 (Senior) o 40.000 (Junior)
a mezzo vaglia o assegno intestati esclusivamente: ASSOCIAZIONE FUMETTISTI.
--------------------------------------------
(RISERVATO AI SOCI SENIOR)
Per l'elezione del COMITATO ORGANIZZATIVO dell'Associazione, le mie preferenze vanno a (indicare tre nominativi
scelti tra i candidati sopra riportati):
1 _______________________________________________________________________________________
2 _______________________________________________________________________________________
3 ________________________________________________________________________
firma
___________________________________________________

11
PAG.
PUNTI D'INCONTRO DEI FUMETTISTI L'ANNO CHE VERRÀ...
( SE G U E DA P A G. 1 )

foglietto allegato a questo stesso


notiziario al momento della spedizio-
ne). Nonostante il momento difficile
(o forse proprio a causa di questo!),
ci prepariamo ad affrontare con rin-
novata convinzione e vigore il nuovo
anno sociale.
Su Professione Fumettista, nei pros-
simi numeri, porteremo avanti l'ana-
lisi del Diritto d'Autore in maniera
sempre più approfondita, e il 1996
potrebbe anche vedere il concretiz-
zarsi del nostro progetto di stesura di
una "Carta dei Diritti del Fumettista"
che dovremmo portare avanti insie-
me all'Anonima Fumetti.
Forse già nel prossimo numero del
bollettino, inoltre, dovremmo pubbli-
care un elenco di indirizzi di editori
stranieri (americani, canadesi, ingle-
si, spagnoli, francesi e giapponesi) a
cui potrete rivolgervi per offrire i
vostri progetti, con la speranza che
l'estero offra più opportunità di quel-
L'Associazione è appena nata, e avere una sede a Milano e un bollettino è già le evidenziate nell'elenco degli edito-
qualcosa, ma per crescere veramente dovrà radicarsi nel territorio, dovranno ri italiani (che a suo tempo, comun-
cioè crearsi tutta una serie di iniziative locali, dei Punti d'Incontro. Niente di spe- que, aggiorneremo) già pubblicato.
ciale o di dispendioso, solo un posto dove potersi riunire di tanto in tanto coi Pubblicheremo anche i risultati del
mini-sondaggio compiuto l'anno
colleghi: il salotto di casa propria, un garage, un angolo appartato di un bar scorso e che, nel suo piccolo, ci dà
"amico"... l'importante è cominciare a incontrarsi, per parlare dei problemi reci- un primo spaccato della categoria.
proci, per passarsi delle dritte sui negozi "giusti" di articoli tecnici da disegno e, Andranno anche avanti le sinergie
perché no, per inventarsi dei lavori insieme. con la Ned 50: tutti i buoni lavori
Chi riesce a trovare un posto dove potersi incontrare, un PUNTO D'INCONTRO PER inviati dagli associati Junior al giu-
dizio del nostro Esperto e quelli
I FUMETTISTI, ce lo comunichi: PROFESSIONE FUMETTISTA passerà la notizia a tutti inviati a Fumo di China per il venti-
soci, Junior e Senior, così che quelli della stessa zona possano mettersi in con- lato "Progetto Foxtrot" sono ben
tatto con l'intraprendente associato. conservati nel mio archivio, e appena
Al lavoro: i fumettisti hanno bisogno di uno, dieci, cento Punti d'Incontro! sarà possibile metter mano a qualche
progetto finaziariamente ragionevo-
le, i più bravi avranno l'opportunità
INDIRIZZI • INDIRIZZI • INDIRIZZI • INDIRIZZI di misurarsi con la stampa e col mer-
cato: se la crisi non ci mette lo zam-
pino peggiorando ulteriormente la
• A LA SPEZIA, presso la libreria specializzata Comic Land, esiste da oltre un situazione, il 1996 potrebbe essere
anno un PUNTO D’INCONTRO PER FUMETTISTI (P.I.F.) e aspiranti tali. l'anno giusto per varare un periodico
Crediamo che la nostra iniziativa sia utilissima e per questo mettiamo a disposi- che funga da "laboratorio" per un
"nuovo" fumetto italiano.
zione di tutti gli interessati il nostro indirizzo: Incrociate le dita!
COMIC LAND - VIA GIULIO DELLA TORRE, 7 - 19100 LA SPEZIA Che altro dire? Vi ricordiamo che
l'associazione vive solo se i fumettisti
• Ho trovato la sede per gli iscritti all'Associazione Fumettisti nella mia zona! Ci associati la fanno vivere: create altri
potremo riunire nei locali della biblioteca comunale di CAPACCIO SCALO. Il Punti di Incontro, scriveteci le vostre
esperienze, parlateci dei vostri pro-
mio recapito è: blemi, propagandate l'associazione...
VINCENZO CUOCO - VIA ANDREOLI, 7 84063 PAESTUM (SA) insomma, datevi da fare. M.T.
TEL. 0828/72.20.30

Professione FUMETTISTA
Pubblicazione realizzata da NED 50 (Milano)
per conto dell'ASSOCIAZIONE F UMETTISTI e riservata ai soci

Stampato da: EUROSTAMPA - Fizzonasco di Pieve Emanuele - MI


Le immagini che corredano il notiziario sono di Luca Boschi e sono state utilizzate
per gentile concessione dell'associato che ne detiene i diritti. L'immagine di pag. 12 è di Luigi Simeoni
ed è stata utilizzata per gentile concessione dell'associato , che ne detiene i diritti.
Il nostro indirizzo è: ASSOCIAZIONE FUMETTISTI, via Berna 11/4, 20147 Milano

12
Il nostro numero di telefono e fax è: 02/48.300.386
PAG.

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