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EDITORIALE

Claudio Forghieri,
Direttore Scientifico

L’Italia e la banda larga,


ma non per tutti
È sabato sera, a cena c’è un vecchio amico d’infanzia, ora è un
ingegnere elettronico da poco rientrato a vivere in provincia di
Modena.
“Che impressione ti ha fatto tornare da queste parti?”
“È bello ritrovare l’aria di casa, ma la sorpresa per tutta la mia
famiglia è stata la difficoltà ad avere Internet.”
“Cioè?”
“Abbiamo acquistato una casa in un nuovo grande quartiere
con abitazioni moderne, solo i primi 90 residenti che ne hanno
fatto richiesta sono serviti da Adsl, tutti gli altri non hanno alcuna
possibilità di ottenere la banda larga, con nessun operatore. La
centralina Telecom è satura e non si sa se e quando potremo
essere collegati. Andiamo avanti con le chiavette Umts, con il
segnale che va e viene. Stiamo iniziando a chiederci se vale la
pena di restare. Per i miei figli che studiano e per il mio lavoro
Creo que con el tiempo questa condizione è insostenibile.”
mereceremos
que no haya gobiernos Questa situazione accomuna migliaia di famiglie italiane e non
solo gli abitanti di aree geograficamente isolate, anche interi
Credo che col tempo quartieri urbani vittime dell’obsolescenza degli apparati Tele-
meriteremo com e della scarsa lungimiranza di chi dovrebbe occuparsi del-
che non esistano governi la pianificazione di questi impianti. E i soldi per la banda larga in
Italia continuano ad apparire solo sulla carta, ma la situazione
[Jorge Luis Borges] non migliora.

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Viene da chiedersi se i nostri amministratori si


siano resi conto che oggi l’economia ruota an- L’Ict, Internet, l’innovazione
che intorno alla connettività. Di certo il digital basata sulla tecnologia
divide non rientra fra le priorità del governo. non sono al centro
Non è solo un problema di economia, la società
dei programmi di nessun
muta ed evolve intorno alle funzioni introdotte
dalla rete e chi ne resta fuori perde i propri diritti partito. Non se ne parla,
di cittadino digitale. In questo numero di E-Gov non interessa, non s’investe,
si parla approfonditamente di questi temi insie- non si stimolano
me a Laura Sartori e Gianluigi Cogo che pro- gli investimenti dei privati
pongono il punto di vista che emerge dalle loro
ricerche ed esperienze sul campo. Vale la pena
ricordare alcuni dati che emergono dal “Global Si possono contestare i metodi di ricerca del
Information Technology Report 2009-2010” re- World Economic Forum, un’istituzione peraltro
alizzato dal World Economic Forum: piuttosto credibile nel panorama mondiale, si
- L’Italia si posiziona complessivamente al 48° possono mettere in discussione le modalità di
posto in termini di Networked Readiness, raccolta di alcuni dati, ma resta l’impressio-
che è l’indice complessivo che dovrebbe ne che lo scenario proposto non si discosti di
dare la misura della capacità di innovazione molto dalla realtà oggettiva. L’Ict, Internet, l’in-
di un paese a partire dall’uso delle tecnolo- novazione basata sulla tecnologia non sono al
gie. Davanti al nostro paese ci sono buona centro dei programmi di nessun partito. Non
parte dei 27 Stati europei e un discreto nu- se ne parla, non interessa, non s’investe, non
mero di paesi emergenti, fra cui il Montene- si stimolano gli investimenti dei privati. A que-
gro (42°), la Tunisia (39°), Cipro (32°), Malta sto proposito citiamo testualmente un breve
(26°), per citare aree vicine a noi. stralcio dell’analisi proposta in questo numero
- La rilevazione dell’uso delle tecnologie nei da Luigi Reggi sulla spesa in investimenti per
diversi ambienti pubblico e privato è uno l’e-government finanziati dai fondi strutturali.
dei sotto-indicatori che contribuiscono alla Le cifre che emergono parrebbero contraddire
costituzione dell’indice complessivo. L’Ita- le nostre pessimistiche considerazioni.
lia risulta al 39° posto, con risultati piutto- “Nel periodo 2007-2013 si prevede di spendere
sto deludenti in tutte le componenti. Alcuni 3.500 milioni di euro, il 77% dei quali concen-
esempi: utenti Internet (44°), accesso Inter- trati nelle Regioni dell’Obiettivo Convergenza
net nelle scuole (68°), servizi pubblici on line (Campania, Sicilia, Puglia, Calabria e Basilica-
(82°), uso dell’Ict nelle agenzie governative ta). Delle risorse programmate, circa 650 milioni
(98°). Spiccano per positività l’export di cre- sono dedicati ai servizi pubblici digitali (e-go-
atività legata all’industria (2°) e il numero di vernment, sanità elettronica, e-learning, e-in-
contratti di telefonia mobile (6°), ma non ba- clusion), 370 milioni allo sviluppo della banda
stano per fare innovazione in un paese. larga nelle zone a fallimento di mercato, 350 alla
- In termini di “Government Readiness” il pa- promozione delle Ict nelle imprese. Le risorse
ese si posiziona al 120° posto nel mondo, restanti sono dedicate a settori trasversali quali
un dato che parla da solo. I sotto-indicatori i trasporti, la sicurezza, l’istruzione, le tecnolo-
che permettono di ottenere questo risultato gie ambientali oppure ai servizi infrastrutturali
sono tre: la priorità attribuita dal Governo (interoperabilità, sicurezza informatica, ecc.).
all’Ict; l’acquisizione di prodotti tecnologica- La Campania è la prima Regione in Europa per
mente avanzati da parte della P.A.; l’impor- ammontare di risorse comunitarie destinate alla
tanza attribuita all’Ict nella programmazione società dell’informazione (800 milioni di euro),
per il futuro. più di interi paesi come Svezia e Finlandia (che,
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ovviamente, ricevono minori finanziamenti in


quanto aree più ricche). Seguono la Puglia (340) Su questo numero
e la Sicilia (247)”. Se queste cifre saranno effet- è ospitato un ampio
tivamente spendibili, se i risultati si riveleranno inserto dedicato
coerenti con la spesa e qualcuno si preoccu-
ai territori di Nord-Ovest
perà concretamente di misurarne gli outcome,
probabilmente otterremo un miglioramento del- dove spicca l’iniziativa
lo score italiano nel prossimo studio del World della Regione Piemonte
Economic Forum. Per il momento la situazione a sostegno del libero
è penosamente stagnante. accesso ai dati pubblici
Ci sono anche notizie positive. Su questo nu-
mero è ospitato un ampio inserto dedicato ai
territori di Nord-Ovest dove spicca l’iniziativa concretamente realizzabili dalle P.A. Maria Gina
della Regione Piemonte a sostegno del libero Mussini sintetizza gli aspetti principali dell’agen-
accesso ai dati pubblici. È il primo interven- da digitale europea e i punti salienti affrontati
to concreto della P.A. italiana in questo setto- nella European Information Society Conference
re dove i paesi più avanzati, specie nel mondo 2010, recentemente tenutasi a Bilbao. L’agen-
anglosassone, si stanno muovendo celermente da fa riferimento a tutti gli aspetti della vita dei
verso una maggiore trasparenza della loro atti- cittadini e delle imprese europee, suggerendo
vità e, soprattutto, verso la creazione di valore strategie concrete per creare un mercato unico
pubblico anche attraverso lo sfruttamento dei delle Tecnologie dell’informazione e della comu-
dati da parte delle imprese e della società ci- nicazione in Europa. Emanuele Tonelli propone
vile. Il sito www.dati.piemonte.it è uno dei primi invece una significativa riflessione sull’e-procu-
vagiti italiani in tal senso. La redazione di E-Gov rement come modalità operativa concreta per le
non può che augurare buona fortuna a questa amministrazioni di qualsiasi dimensione, delimi-
iniziativa e augurarsi che sia presto seguita da tando gli steccati normativi e le opportunità che
tutte le altre P.A. italiane, in particolare le regioni si aprono con le soluzioni oggi esistenti.
e le amministrazioni centrali dello Stato. Chiudiamo segnalando due siti di sicuro interes-
La cover di questo numero della rivista è de- se per i nostri lettori e per i colleghi giornalisti. Il
dicata al concetto di “semantic intelligence”, primo è Comuniverso (www.comuniverso.it), un
un tema che è stato affrontato anche durante i motore di ricerca che raccoglie i dati statistici
seminari tenuti in occasione del Premio E-Gov relativi a tutti i comuni italiani e consente di otte-
2010. Raffaele Mastrolonardo e Gabriele De nere con semplicità molte informazioni utili per
Palma hanno intervistato le imprese più attive comprendere meglio le realtà locali ed effettuare
che operano nel settore cercando di far emer- eventuali confronti. Il secondo sito che segnalia-
gere i punti di principale interesse per una P.A. mo è www.vivifacile.gov.it, la piattaforma voluta
Matteo Peppucci ha invece raccolto le testimo- dal Ministro Brunetta che aspira a diventare il
nianze dei protagonisti del premio, un’edizione portale di accesso centralizzato ai servizi on line
quest’anno particolarmente fortunata e ricca per i cittadini. Al momento il sistema consente
di stimolanti innovazioni. L’inchiesta del mese, di fruire solo di alcune funzionalità dedicate alla
a cura del Cattid dell’Università Sapienza, è scuola, ma l’ambizioso piano aspira a offrire un
centrata sulle promettenti prospettive del mobi- punto unico di registrazione per abilitarsi a tutti i
le government, un settore in continua crescita servizi pubblici. C’è qualche speranza che que-
anche grazie al progressivo diffondersi di smart sto progetto diventi realtà? Ve lo racconteremo
phone in grado di garantire livelli prestazionali sui prossimi numeri di E-Gov…
molto interessanti per gli utenti. L’articolo pre-
senta un’ampia gamma di opportunità e servizi cforghieri@maggioli.it

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