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Bologna, 27 ottobre 2010

Al Presidente
dell’Assemblea Legislativa
Matteo Richetti
Sede

Risoluzione
L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

Premesso che
La climatizzazione degli edifici assorbe oltre 1/3 delle risorse energetiche di origine
fossile consumate annualmente dal nostro Paese e ciò principalmente a causa delle
caratteristiche del nostro patrimonio edilizio, composto da edifici obsoleti e comunque
progettati e costruiti, anche negli ultimi decenni, secondo standard di rendimento
energetico del tutto inadeguati rispetto alle attuali esigenze di contenimento dei
consumi e delle emissioni climalteranti;
E’ interesse comune dello Stato e delle Regioni- in una ottica di collaborazione e
sussidiarietà istituzionale- sostenere con ogni mezzo disponibile la creazione di un
contesto territoriale favorevole alla realizzazione di interventi diffusi, in grado da una
parte di contribuire significativamente al conseguimento degli obiettivi di risparmio
energetico, dall’altra di creare opportunità di crescita imprenditoriale ed occupazionale
Non v’è dubbio che l’efficientamento energetico degli edifici esistenti, attraverso la
realizzazione di interventi di adeguamento dell’involucro edilizio e dei sistemi
impiantistici, costituisca uno dei settori in cui più facilmente possono coniugarsi tali
obiettivi;

Evidenziato che
Gli impegni derivanti dall’applicazione del nuovo quadro normativo comunitario ed
internazionale (20-20-20; protocollo di Kyoto) aprono scenari per i quali è necessario
individuare modalità di intervento di adeguata incisività;
Peraltro, i medesimi scenari costituiscono importanti opportunità di sviluppo per
diversi segmenti imprenditoriali, tanto più rilevanti in un contesto di crisi strutturale
come quella che stiamo attraversando, legate alla cosiddetta “green economy”

Sottolineato che
L’istituzione di un sistema di incentivazione attraverso la detrazione fiscale del 55%
delle spese sostenute per la realizzazione di tali interventi, come dimostrato dal
relativo monitoraggio sviluppato dall’ENEA, ha costituito negli scorsi anni uno
straordinario fattore propulsivo che ha contribuito ad attenuare gli effetti della crisi
economica che ha colpito pesantemente il settore delle costruzioni, oltre che a
consentire rilevanti riduzioni del consumo energetico per la climatizzazione degli
edifici;
L’attivazione di tale sistema da parte dello Stato rappresenta certamente uno degli
strumenti di maggiore efficacia per il raggiungimento degli obiettivi di contenimento
energetico, cui anche le Regioni hanno da parte loro contribuito attraverso iniziative
parallele e integrative sviluppate nell’ambito delle proprie competenze istituzionali;

Rilevato che
La prospettiva che le detrazioni vengano a mancare nel 2011 ha suscitato fortissima
ed unanime preoccupazione nelle Istituzioni locali, nelle Associazioni di categoria ed in
quelle impegnate nella difesa dell’ambiente, poiché comporterebbe una drastica
contrazione negli investimenti nel settore della riqualificazione edilizia con effetti a
catena su tutti i comparti imprenditoriali interessati e metterebbe una seria ipoteca sul
proseguimento dell’azione di contenimento delle emissioni e risparmio energetico
intrapreso, nei 3 anni di applicazione della norma, da più di 600.000 famiglie italiane;
Lo stesso sottosegretario all’energia Stefano Scaglia, nell’occasione di una recente
uscita pubblica, ha sottolineato la bontà del provvedimento, ribadendo inoltre che non
si tratta di soldi persi per le casse dello Stato ma di “una misura che può produrre un
saldo quanto meno in pari di gettito fiscale” ed impegnandosi dunque a portare avanti
il dialogo col Ministero dell’Economia per trovare la necessaria copertura finanziaria
per il 2011 in sede di approvazione del Milleproroghe;

Invita la Giunta Regionale


Attraverso i canali e gli organismi di collaborazione istituzionale:
-a sollecitare il Capo del Governo ed i competenti Ministri affinché venga assicurato il
mantenimento dell’incentivazione alla realizzazione di interventi di miglioramento
dell’efficienza energetica degli edifici attraverso la detrazione fiscale del 55% delle
spese sostenute;
a richiedere che siano individuate le opportune modalità per stabilizzare tale
meccanismo, o almeno a conferirgli il necessario respiro temporale, attraverso una
programmazione almeno triennale del suo funzionamento;
a richiedere l’istituzione di un Tavolo permanente di confronto attraverso il quale
individuare le opportune forme di collaborazione istituzionale per garantire il
coordinamento delle iniziative di sostegno agli interventi di efficientamento energetico
degli edifici e la massimizzazione dei relativi effetti.

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