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Crisi, o … la Scelta della Gioia

Sono una persona curiosa e spesso vado a cercare diverse fonti per
approfondire un argomento che m’interessa. E’ stato cosi che ho trovato
qualcosa di entusiasmante e ho deciso di condividerlo con te..

Da un po’ di tempo mi sento come se fossi sotto bombardamento. Un


bombardamento …di notizie. Ogni bomba reca al suo interno la parola crisi.
Ci troviamo in un periodo di crisi, ci viene detto, e anche molti di noi lo
ripetono. Il significato veicolato è questo: ci troviamo in una ‘fase della vita
individuale o collettiva particolarmente difficile da superare e suscettibile di
sviluppi più o meno gravi’ (definizione comune di crisi).

Questa definizione e la frequenza con cui veniva e viene tutt’ora ‘sganciata’,


mi ha fatto comprendere che ha il potere di bloccarci nella paura del futuro
-d’accordo che “ del doman non v’è certezza”, ma questa è molto più che la
‘sana’ incertezza del vivere- di farci sentire via via indifesi, privi di risorse, in
ansiosa attesa di vedere che cosa ci porterà questo domani; insomma, è
come vivere con una spada di Damocle sulla testa.
Accettando questa interpretazione la situazione mi sembrava e mi sembra
davvero ‘difficile da superare’, soprattutto per via degli sviluppi più o meno
gravi (ehi, ma questo è terrorismo psicologico, ragazzi!).

E cosi ho deciso di indagare.

“Ma che cosa significa in origine ‘crisi”, mi sono chiesta?

Cercandone il significato etimologico, ho trovato che viene dal greco Krìsis e


che si può tradurre come: separazione, giudizio, scelta. Ci sono dunque tre
possibili interpretazioni.

Intanto, come ti sarai reso conto anche tu, in linea con il vecchio modello che
abbiamo nutrito per secoli: la vita è sofferenza, fra i tre significati abbiamo
scelto di prendere in considerazione i primi due, ossia i più riduttivi. Dico
abbiamo, poiché non intendo addossare la colpa a nessuno in particolare,
anche se sappiamo tutti che c’è chi si avvantaggia dal fatto di usare le parole
con i loro significati peggiori, facendoci restare nella paura dell’ignoto.
Hai notato anche tu che fra i significati c’é anche quello di scelta? Come mai
non abbiamo dato alla crisi il significato di scelta, che comporta una percezione
totalmente diversa da quella indicata sopra? Non ti pare che, se avessimo
interpretato crisi come scelta, a quest’ora avremo fatto delle ‘vere’ scelte
anziché lasciarci influenzare da significati catastrofistici come quelli veicolati
dalla definizione ‘comune’ ?

Continuando la mia ricerca sulla crisi, ho trovato qualcos’altro che considero


interessante e soprattutto utile.

Per i cinesi, questa parola è formata da 2 ideogrammi:


wei che rappresenta la parola Problema e ji, Opportunità.
E qui c’è di nuovo la possibilità di un travisamento che ti segnalo subito: il
significato della parola problema che quasi tutti interpretiamo ‘liberamente’ con
...guai, difficoltà, e vai con l’ansia del domani!
Qual’é quindi il significato etimologico della parola pro-blema?. E’: mettere
innanzi, proporre. Ma la cosa ancora più divertente è il significato di
opportunità, composto di ob che significa verso e portùnu, che si intende:
detto del vento che spinge favorevolmente la nave in porto. Da cui,
opportunità significa circostanza favorevole, luogo e tempo adatto.
Combinando le due parole componenti crisi –problema e opportunità- che
cosa ne viene fuori? Qualcosa come: mettere innanzi circostanze
favorevoli, oppure mettere innanzi luogo e tempo adatti.

Che te ne pare? Proprio come le bombe di crisi che ci sganciano ogni giorno!

Non ti viene da pensare che le idee-convinzioni che abbiamo nutrito fin’ora


circa noi stessi, gli altri e la vita siano, per la maggior parte, una sorta di ‘scelta’
dell’interpretazione peggiore fra quelle a nostra disposizione? Ad esempio, se
pensiamo a domande fondamentali come quella sulla nostra vera identità- chi
sono io?-, è possibile, anzi probabile, che abbiamo preso in considerazione
sopratutto le risposte svalutanti, minimizzanti circa noi stessi. Siamo ‘solo’
esseri umani che vivono una vita di tribolazioni di ogni genere, di sofferenza,
come abbiamo pensato per molto tempo, oppure siamo esseri divini
multidimensionali che si manifestano in una forma umana per fare
esperienze come co-creatori, come sostengono i saggi di tutti i tempi ?
Visto che possiamo scegliere fra i vari significati, io opto per scegliere il
migliore, quello che ci permette di entrare in contatto con le nostre possibilità,
con le risorse che abbiamo per mettere innanzi le circostanze
favorevoli.

Dal punto di vista psicologico comprendere qual’é il vero significato della crisi,
e qual’é invece quello che attribuiamo ‘normalmente’, può dare una svolta
alla nostra vita. Se una sola parola può condizionarci cosi tanto da farci
cadere nella depressione o viceversa, portarci verso la gioia, che ne è delle
tante altre parole che usiamo comunemente e sul cui significato non
riflettiamo?

Un grande maestro spirituale, Ramana Maharshi, diceva: il mondo è


come tu lo pensi.). I pensieri, le nostre convinzioni, sono alla base della
nostra stessa percezione. La percezione si adatta, si modella in base a ciò che
pensiamo sia ‘vero’ per noi. E la percezione è interpretata come Realtà. E’ reale
ciò che percepiamo, e percepiamo ciò che pensiamo sia ‘vero’.

Pensare il mondo significa plasmarlo, co-crearlo. Come pensiamo il


mondo, quello individuale e quello collettivo?

Se noi pensiamo alla crisi come scelta, come problema- opportunità


(senza per questo minimizzare le difficoltà economiche che molti esseri umani
vivono), possiamo entrare in contatto con le nostre risorse interiori, con
la creatività, l’intelligenza e le capacità che ciascuno di noi ha
dimostrato di avere in molte circostanze per trovare soluzioni nuove
e creative e vivere il periodo attuale in modo positivo.

Fra le varie scelte che puoi fare, ti propongo di farne una che rappresenta
anche una grande opportunità: che ne dici di iniziare a vivere la vita con
gioia? Di collegarti col campo di energia della Gioia

e di portare il Potere della Gioia nella tua vita?

La Gioia è sia uno stato dell’Essere, il più alto –“mi sento al Settimo Cielo”,
diciamo quando siamo al colmo della gioia - sia un agente di trasformazione.
Se analizziamo i nostri comportamenti ci rendiamo conto che tutto ciò che
facciamo ha come finalità la gioia o felicità, amore o pace, che sono varianti di
frequenze emozionali alte.
Ma se ciò che cerchiamo, seppure attraverso modalità a volte contorte e
contraddittorie, è la gioia, perché non viverla direttamente?
Immagina come sarebbe oggi la nostra vita su questo pianeta se avessimo
creduto che :la vita è Gioia. Immagina come possiamo cambiare ora la
nostra vita cominciando a connetterci consapevolmente e volontariamente con
Joyfield anche solo pochi minuti al giorno.

La Gioia porta una vera ri-voluzione nell’Essere, intesa nel suo significato
etimologico: volgere verso una nuova direzione. E siamo noi stessi a stabilire la
nuova direzione della nostra vita- ecco qui il ruolo della krisis, scegliere:
guarire il nostro corpo e rigenerarlo, portare gioia nelle relazioni, manifestare la
nostra creatività, attrarre abbondanza, amare noi stessi e gli altri.

La mia scelta di questo periodo è di esprimere me stessa ed essere al servizio


dell’umanità attraverso Joyfield.
Se anche tu senti il desiderio di vivere la vita con gioia, unisciti al
campo della gioia-Joyfield per rendere l’attuale momento di krisis il
periodo in cui scegliamo di uscire dalla sofferenza e dalla paura che ci hanno
dominato per secoli ed entrare finalmente nella gioia di vivere.
E se l’idea ti piace -e ricorda che sono le idee, le convinzioni a creare la nostra
realtà- con-dividila con più persone possibili per fare tutti insieme la scelta-
krisis e partecipare alla Dolce Ri-voluzione della Gioia.

un joyabbraccio, con l’augurio che il prossimo anno sia l’anno della gioia

Giulia Jordan

www.joyfield.it

email: joyfield@virgilio.it

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