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IL PESHER
, UN PONTE TRA I L PASSATO
IL FUTURO
í;;s;;"hé;i;íq";- ?9'-'n22'^\"2:,2T:to:
zr'ient Aneíen' Des Phénieiens au'r
?'i"d*.",';;1ù;Z;- í;t""'aL et tuòche
r,:., Jeuish AstroLogy
ir|"a"ini'r","12"íu"n 1976, z9g-319; J. H. c-harleswo
r -!L t^..^'^L An*oa1amt
EarLv PaLes
7ir""riZ"'iZì^;d:-f;nudupisooph;, the Deadsea sc'olls , and
11- ^-J Ér^-7., DnTno
t inian S yn a g o g u e s , H T R 7 0 , 1 9 7 7 , 1 83-200'
r 2 M . R . L e h m a n , N e u l Light on Astrology in Quntwn and the Talnud' RQ no
g éLtti ttt, art ' sopra ci t ' ' v ' ' nota 8'
3 2 , 1 9 7 5 ,V r r r 4 , S" g g -O OZc,f r.
r 3S i può r ico rd a re a n c h e 4 Q Me s s A r, scri tto (oroscopi co -) fi si ognomi
co (l'foraldi , Iilanoseritti, cit., 678, 682-684, }roscopo II) ' 11 carat
si vuoLe ri feri re
t er e f is io g n o mi c o (-o ro s c o p i c o Í ri mane anche se 1o ttgl eet
(c o n .l .n . F i tzmyer, The A nanai e of Godt-ì
alla nas c i ta d i N o è = Id'r Essays on the
Test 'frm q^*n caoe 4, cBQ 27, tgos,^-348-372
no" U g i à * à K ' B ey
S;;: o f th e N .? ., to n d on.1971, 127-160)' C f r' anche
e l ri mportante arti col -o di F ' Gatcía
€r r A r qn . T e rte , c i È ., Z O g ' -Z l l "Salmaticensis" 28, 1981'
M a r t í n e z , 4 Q M e s . A r a n . A e L L i b n o d . eN o é ,
195-232.
laM. Hengel ,Jud.entum und Hellenismus. Studien zL4ihren BegegnWgen un-
tey, besondere Berí)cksichtigttng" s ePaLdstinas g., bis zur ltlitte des 2 ' Jh' s
u. Chr . , T i i b i " ;;;" \g 1 l ' , +"++ cfr. 438; vedi i nol tre Id" Qw uun
und Helle n i s mts , c i t., 3 6 5 -3 7 7'
I
I
I
fL Pesher'. 325
11 calcolo delle parti di luce e di renebre in ogni indi-
viduo sulla base della sua nascita, e il legame con la sua
fisionomia, si accordava con la dottrina cosmologica dei due
spiriti, 'e ne rappresentava i1 versante antropologicols.
Le pratiche astrologiche, que1le iatromantiche e medico-
magiche, 1a conoscenza delle pietre e de1le piante, la cono-
scenza del nome degli angeli (connessa con quella del mondo
degli astri) , 1 | interpretazione dei sognir 6, che possiamoqui
aggiungere ai metodi di previsione de1 futuro elencati da
Beckwith, e che, come vedremo, ha una particolare reLazione
con la Eecnica impiegata nei peshar-im, si inseriscono nel1o
sforzo degli Esseni verso la conoscenza sistematica dei segre
ti della natura e della storial7.
La centrali-tà della scrittura nella vita di Qurran è sta-
ta oggetto di nr:merosi studi che ne hanno messoin rilievo le
molteplici sfaccettaturels. La scrittura è innanzitutto og-
getto di studio continuor e; di notte e di giorno doveva .si.t
ci sempre qualcuno impegnato nello studio dei sacri testi;
un terzo della notte era passato dalla comunità nella veglia
t'a leggere
nel librott. Lo studio rivestiva aspetti comunita-
ri, ma anche individuali, nella gerarchia del1a comunità vi
erano uomini specialízzati nel1o studio e nellrinterpretazío
ne de1la scrittura, particolar:urente esperti nel1e tradizioni-
1scf.. 1 8 5 r r r , 1 3 - r v , 2 6 e i l c o m m e n t oa d . L o e . d i M o r a l d , i , M a n o s e r i t t í ,
c i t , , 1 4 1 - 1 4 2 ;v e d i a n c h e F i l o n e , Q u a e s t . i n E s o d u mT , 2 3 .
l6vedi Flavio Giuseppe,
Antiehità rVT-L,345 segg., cfr. A. Finkel , The
Pesher of Dreams and Seriptures, RQ no .|5, 1963, rV 3 1357-370. Si no
t i c h e 1 o s t e s s o G i u s e p p es i i n s e r i s c e i n q u e s t a t r a d i z i o n e , G u e r r a
Giud. III, 351-354, presentandosi, egli stesso, comeinÈerprete di
sogni: "abile nel cogliere il significato delle espressioni oscure
della divinità" (traduz. di G. Vitucci); qualità forse non estranea
al suo soggiorno presso gli Esseni
r7cfr. Hengel
, Q u m r u nu n d H e l l e n i s r m t s , c i t . , 371. Unrimpronta di que-
sto ideale sapienziale si ha ín Sap. 8,8i 7,17-20.
1 8 S i v edano I , I .H . B ro w n l e e B íb L i e a L
, fn tezprefa,ti on, ci t.; B .J. R oberts,
The Dead Sea ScroLLs and the 0.I, Seriptures, BJRL 36, '1953, 79-96;
Îd., BíbLe Eregesis and FuLfilment in Qwnrun, ín'tl,lords and Meaníngs'!
E s s ay s t o D. l l . T h q n a s , e d d . P.R . Ac k royd, B . Li ndars, cambri dge 1968,
195-207i L. Moraldi, Studio e ConoseenzadelLe Regole degLi Esseni
dí Q wnr c n, B e o 1 3 ,1 9 7 1 , 1 9 9 -2 o 9 ; c . segal l a, Li bri saeri e R i ueLazío
ne in Qunnan, tn Librí Saeri e RiueLazione, €d. Facoltà Teologica II
t er r egionale, Mi l a n o 1 9 7 5 , 6 9 -1 0 7 ; Gabri on, L' rntenprîtati on de LtE :
enit ur e, c it .
r s T g sv r , 6 - 8 .
: '
201'
2 3 1 Q 5I , 1 6 - 1 7 ; V , 7 - g ; c f r . M o r a l d i , S t u d i o e C o n o s e e n z a 'c i t "
IL Pesher 327
2 b c f r . i n l . Q SI r l - 3 l r a s s i u r i l a z i o n e d i M o s è e d e i p r o f e t i , cfr. Segal-
I a, Libr i S a e ri e R íu e L a z i o n e , c i t. 87-90.
2 s R o b e r t s ,B i b l e E x e g e s i s , c i t . , 1 9 6 .
26r bid.
27Td..
28H. G abr ion L tín te z p ré ta tío n c ít., 8 1 3.
,
29P " r un
eonf r o n È o c o n i l N u o v o T e s ta mento cfr. Gabri on, art. ci t.,
812 s eg. ; J . A . S a n d e rs , F ra n fs a i a h 6L to Luke 4, ín' studi es for
Morton Snith, Leiden 1975, I,75-106, spec. 93 segg.; C.A. Evans, lQ
fsaiaha and the Absence of Pnophetie Critique at Oumran, RQ no 44,
- ^ 19 8 4 , x r 4 , 5 3 7 - 5 4 2 .
"P. Vidal-NaqueÈ, Formes dtaetiuité poLitiqrre do4s Le monde juíf pri!
eipalement atrcenuirons du Fr síèelà de nòtne ère, in rd.,iesjittt,
L a m é m o i r ee t L e p r é s e n t , P a r i s 1 9 8 1 , 1 7 - 4 2 , 3 5 s e g .
r,'"
' ì''.:
328
n
ttda-
sorientamento, emergono. da un laÈo f igure carismatiche,
t a z i o h e r t ' u
tori di senso, che sono anche incitatòri aLl , dal-
lfaltro "*"tgà la figura d e l 1 o s c r i b a 3 3 .
Questi dué fattori, di cui ho tra.cciato le linee principa
li, si intrecciano a costituire i1 genere letterario del pe-
sher, nel quale le tecniche dellfinterpretazione s c r i t turale
si congiungono a quelle divinatorie; e n e l q u a l e l r a s p etto
tecnicó delltinterpretazione si c o n g i u n g e c o n l a c o n c ezione
rivelatorio - m a n t i c a dgl disvelamento a à f f a p r o f e z i a 3 h . 11
tutto si inquadra poi nella convinzione dei settari di Qun-
ran di vivere i tempi decisivi, i tempi del compimento del1a
Scrittura e delle profezie.
di
Questa interpr etazione viene confermata da una lettura
alcuni passi chiave deí pesharím. Nel Pesher di Abaeuc si- trg
vano detle importanti afterrnazioni che mostrano come venisse
inteso il compito delltinterprete del1a scrittura nella comu
n i t à d i Q u r n r a n 3 s ,e c h e , c o m e s i v e d r à , c o r r i s p o n d o n o a l l e l i
-
nee precedentemente enunciate.
In LMbaetrc VIr15 VII'536 si legge:
"tscrivi fperché si pos
1a visione, incidila su tavolette,
sa leggere speditamentet, 1'tinterpretazione si riferisce-
8.... E Dio disse ad Abacuc di scrivere le cose che acca-
dranno (vrr r1-2) nella gerLerazione ultimar o3 non gli ha
fatto conoscere il tempo del compimento. (3) E ciò che dis
se tperché si possa leggere più speditamentet 3T si interl
preta in riferimento al Maestro di Giust ízía, al quale Dio
ha fatto conoscere (5) tutti i misteri delle parole dei
s u o i s e r v i , i p r o f e t i . t t3 8
si noti subito come per 1 | interprete i profeti scrivono
per ltultima gerLerazione, senza conoscere però i1 tempo de1
compimento, e come si vedrà, parlandone solo in modo i*p"r-
f e t t o , i n q u a n t o " i m i s t e r i d i D i o s o n ,m e r a v i g l i o s i t t ; i n s e -
condo luogo come il Maestro di Giustízia riceve da Dio La co
noscenza del significato naseosto (i misteri) aetlaprofezi{.
11 tempo del compimento, e il problema del suo ritardo, è
af f rontato sub'ito dopo, commentandoAbaeue 2 r3a:
"1finÈerpretazione
si riferisce al fatto che lrultimo tem-
po avrà lunga durata, e oltrepasserà tutto. (g) ciò che
hanno detto i profeti, perché i rnisteri di Dio sono mera-
- vigliosi" (vII r 7-8) .
e su 3b:
"1rinterpretazione
si riferisce agli uomini della fedeltà
( 1 1) , coloro che praticano l-a legge e le cui mani non de-
sisteranno dal servizio (12) de1la verità allorché su di,
essi, si prolungherà i1 rempo ultimo, poiché (,|3) turti i
tempi _di Dio giungono nel loro ordine secondo quanto egli
pru-
ha sra-bilito ( t +)- r loro riguardo nei misteri deL1a
denza" (vil, 1o- 14) .
nel
Evidentemente anche a Qumran il problema, giàpresente
e s c a t o l o g i c a e col
testo dí Abactrc, deL ritardo dell-a svolta
e stimolava i
ciò deL compimento delle ptofezíe era sentito
membri della comunità a speculare su1 suo s i g n i f i c a t o 3 9 '
Ltinquadranento della ptofezia entro 1o schema teologico
da lungo
di promessa - adempimento, che si era orurait i dimposto e a
a"*;;-Ar-" Utaltra parte lfevolversi del1 d i u n a fine,
d e l l a s t o r i a ' verso
conclusione di un ciclo, di una vicenda
quella di una fine assoluta e la sua diffusione n e l 1 a tarda
prof eticar+l, insieme al poco spazio l a s c i a t o or-
letteratura
in favore di una P1ù- rigida
mai al libero gioco della storiah 2, pot".'"to la prof ezia di f ronte a
concez ione deierminis t ica
interno ' E uno stes
un vicolo cieco ) serLzasoluzioni al suo
(Zaee. 1312-6)43 ' Si
so profeta ne annuncia la futura fine
z a e e . 1 3 1 2 - 6 r a l l o scog
porra così anche termine, spera forse
rro fra i proferi di verítà e i profeti d i m e n z o g n a ,BIi gug p
che il principio. d i D e u t . 1 8 , 9 -22 (la
doproferi d.ii;-lXiuu,
di verifica) non era riuscito a
reaLizzazLone come criterio
I brcfr. Willi-Plein,
notturne di Zaeearia 1-6'
D a s G e h e í n r n i sc, i t . , 7 5 s € g . , s i v e d a n o l e
visioni
t u, Cf t S og g i n , a rt. c i t.,
Torino 1976',iOZ s e g g . ; f
1 6 7 ; P . Sacchi , S tori a deL l ' l ondo Gi udníeo'
;itt"gine delie "tavole del cielo" o del 1i
questa concezi one, cfr'
t br o del d e s ti n o c o rtc re tíz z a s i i U o fi camente
Gíub. 30,21; 32,21; Enoe ,2; 8 1 9 3 , 2 ; 1 0 3 , 2 ; 1 9 7' 1 '
o3cfr. I.IiLli-Plein, art. cit., 76'
t
n Peshev, 331
utsi osservi il parallelismo: dalla bocca di Dio I dalla bocca del sa-
cerdote, che accentua la sua funzione di mediatore. Si traÈta di una
caratteristica profetica, cfr. Ger. 23,16i 2 Cron. 35r22; 36r12.
uecfr. Moraldi, IL Maestro dí Giustizia cit., 67 seg.
S 0 l n r e l l i g e n z a ( b i n a h ) è u n d o n o d e l l o s p i r i t o d i v e r i t à U Q Ì ' tx , 1 6 ) ,
t.
srcfr. Moraldí, Manoseritti ciÈ., 524, si osservi inoltre lrespressío-
ne "interprete della legge" ripresa da Esdra 7r10 dove si riferisce
a Esdra i1 "sacerdote-scribatt. Su1la possibile designazione de1 Mae-
" l e g i s l a to re" si veda M. D el cor , C ontri butíon
s t r o di G i u s Èíz ía c o m e
à Ltéatde de La Législation des sectaires de Damas et de Qwnrún, RB
6 1 , 1 9 5 4 ,5 3 3 - 5 5 3 ,s p c . 5 5 0 s e g g .
52
Cfr. I^Iilli-Plein, art . cit . , 69 segg.
s3Líbri saeri e RiueLazione in Qtmmn, cit' 95-98'
n Pesher 333
mente at significato
alla sua interpretazione; peshe" è anche l-a decodif Lcazione
e. Co
de1 significatà simboli"ó ài una iscrizione misterior.5
me nota Horgan, nonostante 1o sfondo nagico'del contesto .f
assiste ad una teologizzazíonez non con arti magiche, D8 con
1a ríveLazione di Dio Daniele svela il nistero che gli viene
sottosposto60. La scena del confronto di Daniele con i maghi
è per molti aspetti da confrontare con quella dei sinili cog
frónti c o n i n a g h i d i G i u s e p p e ( G e n . 4 1 ) e d i l " l o s è ( g s . 7r8
s e-gl lge.l)l.r a m b i t o -trova
della Bibbia ebraica pesher si poi solo
in Ben S i r a 3 8 , 1 4 :
t'Ma f a posto anche al medigo; che non si ritiri perché è
necessario. (13) Talora si ottiene sollievo d a l l e sue ma-
ni, (14) perché anche lui invoca Dio, p e r c h é g l i c onceda
di fare una buona diagnosí (pé r'h) e di applicare un buon
trattamento in vista del1a guarigione" ( Î r a d u z . H . D u e s berg,
I. Fransen, Torino 1966),
in un probabile contesto iatromantico; di ciò nonci si può
certo rt,rpiru se si ricorda che anche a Qumran la cura delll
anima e del corpo erano coltivate con ze|o (cfr. GiusePPer
Guenra Giu.d. II, 136) e che alcuni studiosi hanno- interpreta-
ttguaritori"6l'
to i1 nomedeglí Esseni ne1 senso di
t'l.oinowitz,
aft. cit., 224; si può osservare con J.R. Brown, pesher
in the Abakkuk ser-o!L,.,."Exp.Tim." 6G, 1954-s5, 125 che íL Tàngwn Ln
"pesher
terpreta daban" con ttpesher delle parole dei profeti"-.
63Si
tratta della storia di Giuseppe a1la corte del Faraone. Cfr. Hor
Ban, Pesharim cit., 234 seg.; Rabinowitz, ciÈ., 2ZO.
64come
íl Pesher di Abaetrc anche DanieT,e insiste sulla necessità di
un intervento divino che conceda di interpretare i1 presagio della
scriEtura (cfr. Dan.912) e come.a Qumran si prevedono pràtiche di
purificazione o asceriche (9,3).'I presagi e 1e loro inlerpretazío-
ni provengono da Dio (Dan. 2,28; Gen, 40,8); si può dire àhe il do-
no dello spirito delltinterpretazíone: legittima e prova i risultati
ottenuti con le tecniche ermeneutiche. 11 criterio della maggioranza
(vedi nota 21) si può comprendere se si considera che la comùnità
ha
il dono dello spirito, come il criterio delltautorità è legato al
possesso di una rivelazione (cfr. nota 34). Sui resoconti di sogni,
come punto di partenza per 1 rapocalittica cfr. .J. Carmignac, Deéeríp
tion du phénomène de L'ApoeaLyptique ds,ns LtAneien Testanent-, in Helî
holm, ApoeaLyptieisn, ciE., 163-170. rn I Maee, sr47 si può forse
scorgere Persino untutilízzazione de1la Scrittura in senso biblioman
tico, cfr. J.H. Tigay, An EarLy Technique of'Aggadic Eregesís, in Hl
Tadmor, M. hleinfeld (eds. ), H1)story, Historiography and rntetpreta-
tion. Studies itt BibLíeaL and Cuneíform Literatures, Jerusallm-Lei-
den 1984, 169-189, spec. 170 seg.
6scfr. S.
Lieberman, Hellenism ín Jeuish PaLestine, New york 1950, 70
(se un sogno può avere molte interpretazioni, Eanto più ne avrà 1a
Torwh), di questo studio si ve.dano le pagg. l-83, interessanÈi in
particolare per lranalisi delle tecniche ermeneutiche.
65cfr. Tigay,
art. ciÈ., l7o segB., i1 sogno è detÈo rispetÈivamente
un surrogato, un sessantesimo della profezía.
I
T
336
li, 6 7 S i d e v e o s s e r v a r e c o m ei l c o n c e E t o d i r i v e l a z i o n e n o n t r o v i n à f f t A . T .
una espressione unitaria (cfr. R. Rendtorff , Die )ffenbamtrtgsts.otstel
Lungen'ím ALten Israel, ín Id., Gesanmelte Stu&ien ztnn A-T., Múnchen
1g75, 3g -5 g , tra d . i C . i n W . Pa n nenberg o.., R i tS' el qzi -oneeomestoni a,
R . A l bertz gLh' . aufdeekenr
B oloina 1 9 6 5 , 6 1 -9 0 ; C . I,l e s te rmann, , -ín
J . W es t e rm a n n , T h e o L . H a n d u Órt. A.T. , T, Mi i nchen-Zúri ch 1971, 418-
426) , c i s o n o d i v e rs e fo rme d i mani festazi one da parte de11a di vi ni -
t à. A q.r* t.., g l h s i s v i l u p p a i n .senso tecni co, e l a S cri ttura come
(cfr. S egal -l at
unit à è s e n ti i a q u a l e d e p o s i ta ri a del l a ri vel azi one
Liby,i saeri e Riuelazione cit., g2-g5, O. Betz, 7ffenbamtng und
in der Ti.ibingen 1960, passim'
fuhriftfo|sehwtg Qwnrcnsekte,
6s Cfr . F is h b a n e , Bi b l i e a l In te tp t' e t ati on ci t., 443 segg' (si veda p'
es. fs. 9,13-14; Ezech. 22,24-28; SaL' 89)'
.trd., Reuelntion qnd, Tradition: Aspeets of Ilner'Bib_LieaL Etegesís,
J B L 9 9 , 19 8 0 , 3 4 3 - 3 6 1, s p e c . : s g - 3 6 t ; I { i l l i - P l e i n , D a s G e h eínnis,
cit., 66 segg.
7 0 D a n . 9 , 2 1 ( i n t e r p r e t a z i o n e d , í G e r . 2 5 1 1 1 s e g ' ; 2 9 , 1 0 ); 7 r 1 5 s e g g ' ;
8r15; i0rt segg.; ín 2r19 ltinterpretazione è invece diretta. Cfr.
Wiff i-pfàin, lU;.a.; Blenkinsopp, Interynetatíon cit., Pag. 10 e note
44 seg. a pag. 303.
71Si confronti specialmenEe A. I,ferÈensrDas Bueh DanieL im Liehte der
T es t e u o m T o te n Me e r, SB M1 2 , Stuttgart-t{ úrzburg 1971; A . S zórényi ,
Das Bueh DaníeL, EinKanonisierterPeschev,?in VoLlttnede Congrès. Ge-
' 1 9 6 6 , 278-294; K . E l l i ger, studi en zw n H a-
nèue 19 6 5 , V T S 1 5 , L e i d e n
bakuk-Kornnentar uorn Toten Meer, Túbingen 1953, 156-157; Horgan, Pe-
s h. ay imc i t., 2 5 2 s e g g .; F . G a rc í a Martítez, E L -P esher: i ntetpreta-
" sal mati censi s" 26, 1979, 125-139.
ei6n pr o fé tíe a d e L a -n s e ri tu ra ,
M a anc h e l e i n te rp re ta z i o n i d í Dani eLe vanno vi sÈ e come un el emento,
n Peshey, 337
(Riceouto iL 1-2/5/1986)
Pv,esentato dn P. Saeehi
Résumé
Le pesher dans ses dan fotTnes lpesharim cont'unus et p1+2
rim thématiques ) est un des doeuments Les pL.us si.gnLficattf s
d.e LtaetiuiLé herrnéneutique de La commnlauté essénienne de
Qwnmn.
On.rennoíe à une étude sueeessiue Lteramen détaiLLé des
teehniques intezpr,étatt Uesr, aLors que cet articLe se propose
d.e mettre en éuid.enee que Le pesher se fonde suv' deun pr'é-.
misses fondamentaLes, àur de4n tendences dynamiqtement pr'é- I
sentes d.ans L Iactiuité de La cormnunauté de Qumz'an. IL s agit
soit de La conssienee de uiuv'e duts des ternps décisífs soit
de Ltintérèt pouz, Le futzrc et sa pt'éuision, dnns L'obsevnsa-
tion attentiue des sigrtes des tentps.
-FLauius -
Les témoignages de Josè:phe et de La Líttératuz'e
-tnoan s,enlpLoyé e p o eher
qumrúLi elme io,',i,oa tsèLent que Lgu-es ^a -s ry
àruo
-pt-nr"fàpénétruo Le" mysthères de Lanature, dnns Le dessein com
tune I |
d eonna,l-Asanee sy stématique : d abot'd, L étude des
terte-s saerés , pLus particttLièv'ement
-signr,fieatíues; des prophètes; ensuite,
Le caLcuL d.es iates -songes. pu1.s L|astrologie et en-
L tinterprétatt,on d.bs La deunième pz'émisse s?/LTLa-
fin
queLLe se londe Le pesher consiste dans Ltimpor.tance fondamey
iaLe d.e L|Eeritune dans La uie de La conrnuna,uté, eotTtneobjet
d.tétude, recherche de Dieu, obsewation Ce La Loi €t, en der'-
nière anaLyse, coîtne fondement de La eorrnunauté et uór't'fiea-
t\erituv'e parLe de La conmunauté
tion d.e sa pr.opre essenee: L
et eeLLe-ei ueut se démontrer eonfowne à LtEeriture. Une ana-
Lyse des p a s s a g e s d e l V I
QpAbacuc ,1-5-VII,5; V I I r T - 8 r 1 0,14;
tîrflO démoitre eontnent Les facteurs pz'éeé-dlmment nommés,
teLs que Lo tension uers Le futtn et La fidéLité absoLue à
L,Eeriture, stentremàLent et finissent par' constitueT Le pe-
sher et monty,e eLairement que.LLe était Ltautoconscienee des
interpz.ètes
's ; à L'appLication' des tecVmiques herTnéneutiques
taceompagneT une dtiLLumínation,
doit forTne d'inspit'ation,
Le d.on de L'Zsbrft dtin-tetprétation. Les fonctions du sev'ibe
338
I
R i v i s t aq u a d r i m e s t r a l e
HENOCH
s t u d i s t o r i c o f i l o l o g i csiu l l ' e b r a i s m o
r e d a t t i p r e s s o l a B i b l i o t e c aP A U L K A H L E
d e l l ' l s t i t u t od i O r i e n t a l i s t i c a
d e l l ' U n i v e r s i tdài T o r i n o
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DIREZIONE
Superiore di Pisa)
GIOVANNI GARBINI 6cuola Normale I - 0 0 1 8 7R o m a
v i a P i a v e4 1
Pavia)
LUIGI MORALDI (lJniversità di l - 2 0 1 4 6M i l a n o
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P A O L O S A C C H I ( t J n i v e r s i i àd i T o r i n o ) | - 1 0 1 2 8T o r i n o
c . s o G . F e r r a r i s1 4 9
(lJniversità di Roma)
JAN ALBERTOSOGGIN | - 0 0 1 9 3R o m a
via Pietro Cossa 42
Venezia)
G I U L f A N OT A M A N I ( L ) n i v e r s i t àd i | - 35100 Padova
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DIRETTORERESPONSABILE
PAOLO SACCHI
REDAZIONE di Tori no
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B RUNOCH IES Ap re -r"fitir | ' 10124Torino
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MARIETTIEDITORI