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Ho fatto un sogno

devo mangiare meno...

Di sera bisogna tenersi leggeri,


soprattutto dopo una certa età; soprattutto
durante le feste, tra cene, cenette e cenoni.
Però quello che ho fatto non è stato un
incubo, anzi...
Ho sognato amministratori pubblici che
progettavano, parlavano di sviluppo, di
programmi (non quelli elettorali) per un futuro
prossimo, possibile, realizzabile; gente che in una pubblica assise si confrontava e addirittura decideva cose
concrete, non regolamenti; addirittura senza unanimità. Addirittura.
Gente che proponeva (e gratis) idee; gente che discuteva del da farsi, su come realizzare il suo futuro,
senza guardare solo indietro, verso un passato che è passato e non ripassa.
Ho visto (e sembrava vero) giovani (ma giovani veri, poco più che ventenni e figli di nessuno) che,
approfittando dei loro bei cervelli e della voglia di fare, si preparavano a restare e governare.
Ho visto pure un articolo di giornale (e sembrava vero), che diceva più o meno: la "risorsa" aree interne,
ma quale "problema"?.
Ho sognato le vie del centro affollate, facce serene, di chi sa di vivere in (bei) posti tranquilli.

Con ingiustificabile ottimismo, l'augurio per l'anno che viene è che ci diamo da fare perché una, almeno
una tra le cose che ho sognato, si avveri.
Anche se mia nonna me l'ha sempre detto: n'da retta a' suogne!

Buon Anno (ammesso che significhi qualcosa).

Hic et nunc, fine 2010

P.S.: a proposito di sviluppo del territorio, turismo, progetti e soldi: in Gazzetta Ufficiale, alla vigilia di Natale,
sono stati pubblicati i Contratti di Sviluppo. Vogliamo parlarne?
L'avrò mica sognato?

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