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TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

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ACHILLE

NUOVA ALFA EDiTORlALE

BREVI APPUNTI SULL'ACTIILLE PAERIANO di Marco Bolzani

Nell'inverno 1816·17,. a quindici anni dalla prima ra ppresen· tazione al Teatro eli Porta Carinzia in Vienna (6 giugno 1801), l'Achille apprnda alla Scala. Subito vien fatto di pen· sare , uscendo dalla stretta del palchettismo operistico , ai novis simi e fruttiferi fermenti che circolavano in quei mesi a Milano - sia pure sotto Ia serra del dibattito poetico-letterario. Madame de Stael e i Berchet , Borsieri, Londonio, di Breme , Giordani e Leop ardi discutevano e si rispondevano , dalle colonne della Biblioteca Italiana e dello Spettatore 0 dai tipi di altri editori e librari milanesi, distinguendo fra classicita e elaesicismo, traduzion€ e imitazione , e quindi fra poesia classica e poesia romantica in rapporto aIle diverse eta e culture europee. Omero, com'e noto, vi e figura centrale, e il vero campione che emerge sopra Ie parti. E la de Strael, mentre invita gl'Italian.i a tradurre i Romantici, definisee ineguagliabile Ia versions che deU'lliade s'era avuta qualche anno prima (1810-12) ad opera di Vincenzo Monti.

Nei contarrn di questa rjaccesa sovrimpressione di nuovoe antico , quale eco puo aver prodotto if «dramma eroico» Achille, poesia del teuente de Gamerra? Non vale il confronto di questi col Monti, pel'ch€ sappiamo di quali miracoh sia solitamente capace U11 compositore dopere che si rispetti,

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Ma, a sentire 10 Spettatore ; in quel caso il miracolo sarehhe stato ancora pili eselusivo , trovandosi tutto «sulle labbra» di Antonio Brizzi, il tenore che aveva cantata a Vienna nel 1801 e a Dresda nel 1806, davanti a Napoleone, e nei maggiori teatri europei, ma non a Milano nell' occasione di cui si sta parlando:

L' Achille di Omero, argomenti di maraviglia alla Crecia , passo a formal' le delizie di Roma e poscia di tutte Ie genti piu colte. Di verso destine ebbe l' Achille di P aer, se lecito il raffrontar tra 101'0 cose tanto diverse. Festeggiato in Germania, questi vide i suoi allori appassire sui nostri teatrio - Le glorie dell' Achille greco giacerebbero ignote senza la tromha di Omero ; i fasti dell'Achille musicale non hanno celebrita che sulle labbr a di Brizzi. - Ed in fatto, a piu posatamente ragionare, quest'Dpera a cui negar non si pub il vanto di contenere eccellenti pezzi di musica, crebbe in fama , merce del valoroso tenore Brizzi, pel quale, quindici anni or sana, fu a Vienna composta. Onde acconciada aUe forze de' virtuosi che alla Scala di presente cantano, fu d'uopo Iasciarne da banda alcuni pezzi e porne altr'i in 101'0 vece. Pare che Brizzi fosse il vero Atlante di questa Opera, poiche, rappresentata senza di lui, poco o nulla da nelgenio degli ascoltatori. Egli colla sola aria del prnno at to eceitava grande entusiasmo , Noi ei riserbiamo di favellare intorno al merito degli attuali cantanti alla Scala quando parleremo dell' Opera che tra breve andra in scena I.

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Di fatto poi 10 spettacolo non viene recensito daUo Spettatore, mentre il Corriere delle dame parla di «Poesia alquanto metastasiana; music a alquanto veteran a e del tutto melanconica»2 (non facendo ragione all'opera dell'evidente aseendenza gluckiana, soprattutto nei recitativi e nei cori); e la Gazzetta di Milano: «gli amatori non vi ravvisano ne la sua un-

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1 «Lo Spettatore [ .... l-. Parte Italiana; Milano, 1817, 1). 193. «Corriere delle dame» del 28 drcernbre 1816.

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maginazione, ne il suo ingegno» 3. Nemmeno convincono le voci, pur avendosi ad esempio , nel ruolo di Achille, un tenore del calibre eli Domenico Donzelli, non lontano complessivamente dal Brizzi nel rappresentare un punto di raccordo fra il haritenore neoclassico e il tenore di forza romantico. Eppure - se dobhiamo prestar fede ad uno di quei fatti aneddotici con cui la memoria di un «minore» si lega fatalmente al carro dell'altrui fortuna - "opera piacque a Beethoven, il quale sarebbe rimasto colpito, in particolare, dalla «marcia lugubre» che accompagna le esequie di Patroclo , e ne avrehbe per di pili risentito nel comporre Ia «Marcia funebre sulla morte d'un Eroe» della Sonata per pianoforte op. 26.

Secondo Winton Dean, oltre a questa sono ravvisabili nella partitura paeriana «anche altri punti di contatto tra i due maestri» 4. Certamente , al di Iil di corrispondenze 0 imprestiti precisi, la questione merita di essere approfondita.

Come abbiamo detto, Ia prima rappresentazione dell' opera vedeva nel ruolo del protagonista il tenore, 0 baritenore, Antonic Brizzi. Prendiamo dall' Allgemeine musikalische Zeitung il ritratto vocale del cantante:

La sua voce e piu da robusto baritono , rna possiede nondimeno un'eatensione eccezionale ; e proprio pet' questo registro grave, cost bello e pieno , stupiscono maggiorrnente Ie sue note acute. 11 suo metodo deriva dal Marchesi, rna senza essere troppo carico. Possiede una bella figura, modi educati, fuoco, un'ottima capacita di recitazione - in breve, e un eccellente acquisto, L'AchiUe di Paer era scritto prima di tutto per lui'.

3 «Gazzetta di Milano» del 28 dicemhre 1816.

4 Winton Dean, L'opera isaliana; in «The ew Oxford Histhory of Music», trad. ital , «Storia della musica», VIII, Milano, Feltrinelli, 1984, p. 415,

5 «Allegemeine musikalische Zeirung»; III, Leipzig, 1800-1801, p, 798.

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Nello stesso foglio lipsiense , 11'1 notizaa da Vienna dell' avvenuta rappresentazione cita Ia presenza del celebre sopr anista Girolamo Crescentini (anch'egli futuro favorite di Napoleone), rna senza precisarne il ruoio6, Si sarebbe tentati d.i ipotizzare Patroclo , pensando ad esempio, proporeionalmente, al bi110111io vocale Oreste-Pilade (basso-tenore) dell' ~fi8enia in Tauride di Gluck; 111a Ia tradizione della partitura non 10 lascia credere: unico caso di tessitur a piu aeuta per Patroclo, che normalmente canta in chiave di basso, si trova in un esemplare del Conservatorio di Napoli (ma proveniente da area tedesca), in cui 11'1 sola Cavatina «Que} foco tenere» zisulta scritta per tenore e trasportata quattro toni sopra. Poteva dunque ricoprire it ruolo di Briseide (nell'ed.izione parigina del 1808 interpretato dal soprano Francesca Riccardi, signora Paer dal 1797), oppure, ma meno verosimilmente, quello di Ippodamia, Gran Sacerdotessa di Pallade. Nel1802 Paer entra al servizio del Principe Elettore di Sassonia, a Dresda, come compositore eli corte; due armi dopo vi riceve 11'1 nomina di Kapellmeister , che manterra fino a11806. In questo periodo , oltre aile nuove partiture per if teatro (che aveva l'obbligo di fornire nel numero di due all'anno), si situano tre nuovi allestimenti dell'A.chille. Interessa in partieolare quel- 10 del 1806, per la svolta ehe ha segnato nella carr-ier-a del compositore: egli occupava ancora a Dresda «Ia sua onorevole posizione allorquando questa citta fu invasa dall'armata francese, nella campagna del 1806. Incal1tato dalla rappresentazione della nuova opera Achille, Napoleone volle prendere al suo servizio l'autore di questa partitura e, con un ingaggio nel quale fu coinvolto il re di Sassonia e che prese forma diplomatica , ordino la sua assunzione a vita, con un trattamento che, riunendo tutti i benefici, gli faceva complessivamente 50.000 franchi di rendita,,;, Si agginnga che nell'ingaggio rientravano anche la signora Paer (probabile Briseide) e il tenore Brizzi (Achille).

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7 F,J, Fetis, Biogrophie Unioerselle des musiciens ; VII, Bruxelles, 1841, I). ns.

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Mentre a Parigi Paer eorrispondeva ancora prestigiosamente all'inearieo di «direttore della musica di Camera, e de' spettacoli di S.M. Illlperatore e Re», I'Achille vi viene rappresentato per la prima volta nel 1808. E interessante notare come in questa versione (cost come in quella napoletana sopra citata) si deroghi alia soluzione finale che vede i due amanti soggiacere alla ragion di stato: Achille non cede Briseide al padre, promettendole piuttosto il suo ritorno da vincitore:

BR!. Deh porgimi

Almen I'estremo ahbr accio.

ACH. Prendi, ed il nostro affetto

Alla ragiorr soggetto D' esempio alt.rui sara ..

[Vienna, 1801]

BRI. Deh porgimi L'estremo abbraccio!

ACH. (Abhraeeiandola.) Ah cara!

Tergi l.'amaro pianto , T'affida al mio valore; Dal campo, vincitore Fra poco io tornero; E teco in sen d'amore Felice ognor vivro.

[Parigi, 1808]

Altre redazioni (eli varia provenienz a] presentano un Iieto fine aneor piu plateale, terminando con una eoda strumentale destinata ad una sorta di messinscena mimico-coreografica dello seontro finale fra Greci e Troiani, col duello tra Achille ed Ettore, la morte di quest'ultimo e il trionfo dei Greci; mentre Brieseide viene riconsegnata ad Achille e il lieto fine e generale. Cosl infatti recita una guida coreografica della stesso de Gamerra:

Mentre l'esercito attraversa il ponte, Ettore appare sul proscenio con una schiena di Troiani per piombare alle spalle dei Greci durante I' assalto p rincipale , Dopo un segnale dato con Ia tromba, Ettore attacca i Greci sul ponte,

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rna viene respinto , n palcoscenico e grenllto di soldati. Achille, mentre corre in aiuto alia retroguardia del suo esercito , riconosce Ettore dal ponte; velocernente si Iancia tra i belligeranti per rintraeciarlo. Lo trova e 10 sfida a duello. La tromba annuncia a entram.bi gli eserciti questa lotta decisiva, Tutto e fermo, tra i due gruppi, in attesa dell'incerto esito. Tra Achille ed Ettore inixia una lotta fuI"ibonda. La morte eli Ettore riempie d.i tenore i Troiani. Essi fuggono. Alcuni si gettano nel flume per sfuggire ai nemici, altri nel fiume vengonogettati dai Greci inseguitorio Una parte degli uomini ill Ettore, trovata Briseide mentre fuggiva verso l'accampamento greco , si af:fretta ora 01- tre il ponte con il proprio bottino. Agamennone li insegue COIl una par-te del suo esercito , ne uccide il capo, li disperde e porta Briseide ad Achille proprio nell'istante in cui i1 cadavere di Ettore porta to alto su uno seudo viene mostrato ai Greci osannanti. Achille abbraceia Briseide. UrIa di gioi a generali.

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