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Storie recenti sul WiFi


Da: Giorgio Cinciripini (cinciripini@hotmail.com)
Inviato: lunedì 10 gennaio 2011 18.21.46
A: tg1@rai.it

Al Direttore

il mio intervento è a seguito del Vs servizio del 7.1. sulla liberalizzazione del WiFi  e vorrebbe  ...
raffreddare se non gelare l'entusiasmo !

Non c'è certezza medico scientifica che la propagazione di onde elettromagnetiche, ed in particolare
le radiofrequenze NON abbiano effetti dannosi sulla salute umana (e non solo).

Il principio di precauzione ne è una conseguenza.


Quello  seguito in Italia è troppo blando in quanto subisce una forzatura, secondo la quale la
Istituzioni preposte sono CERTE (NB!) che gli eventuali danni NON siano relativi agli effetti NON
termici.

Per fortuna che a mano a mano che le indagini epidemiologiche e la ricerca bio chimica stanno
portando nuovi risultati, alcune Istituzioni Pubbliche in varie parti del mondo, si stanno ponendo
gravi dubbi sulla correttezza della basi costituve il Principio di precauzione acottato.
Qui di seguir riporto alcuni esempi, recenti.

A 1 Non c’è certezza scientifica che le radiofrequenze (e quindi il WiFi) sia


sicuro e non pericoloso per la salute umana .

Segnali dalla ricerca scientifica e medica: Un numero sempre crescente di


articolo scientifici riportano effetti dannosi delle microonde e wifi : vedere
www.bionitiative.org;
6 Agency for Health Protection and Promotion (OAHPP) Ontario (Canada)
sollecitato dalla ‘rivolta’ di molti genitori che si sono con forza opposti a progetti
di implementazione di WiFi nelle scuole, ha esaminato la letteratura scientifica
più recente (fino a settembre 2010) e riportato come il più grande studio
epidemiologico (Interphone) voluto da WHO, ha concluso che ci sono evidenze
che un uso intensivo del telefono cellulare porti ad un incremento di tumori a
cervello; per intensivo si intende un uso cumulativo di 1640 ore !!! quindi pari
ad es. 30’/giorno per 9 anni !!!

OAHPP conclude che è molto probabile che non si arrivi ad una certezza scientifica
condivisa in breve tempo …, come è avvenuto con il problema delle linee aree di
alta tensione; di fatto, anche se il WHO ha definito i campi elettromagnetici
derivanti come cancerogeno di classe 2B (probabile cancerogeno) , le industrie
elettriche si rifiutano a ricoscerle, però la popolazione ha preso conoscenza del
pericolo e quindi evita di abitare vicino ad esse.

OAHPP invita le strutture governative (canadesi) di avviare una revisione verso il


basso dei limiti compatibilmente con le necessità militari, industriali e sociali
12 EUROPEAN ENVIRONMENT AGENCY (EEA), Marzo 2008 Il paradigma voluto
dall’ICNIRP e sul quale si basano i Governi per fissare i limiti di esposizione, si
fonda sull'opinione che non ci possono essere effetti dannosi delle RF perchè
queste, ai livelli ambientali oggi presenti, non provocano significativi effetti
termici. Esso può dare luogo a conseguenze molto gravi in termini di
sofferenza personale, costi elevatissimi per la sanità pubblica e caduta della
fiducia da parte dei cittadini se, come molti dati fanno pensare, tale paradigma
si rivela errato

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Oggi gli scienziati percepiscono che i sistemi biologici sono molto più complessi di
come si pensava un tempo e che la maggior parte degli effetti dannosi per la
salute sono pluri-causali che non possono essere semplicisticamente simulati
da ‘manichini’ … questo per enfatizzare la centralità del supporto
epidemiologico nella valutazione del rischio.

A volte passano decenni prima che la scienza sia in grado di identificare un


meccanismo d'azione che spieghi una osservazione sperimentale consolidata:
p.es. l'intervallo tra l'osservazione delle prime manifestazioni del colera e
l'identificazione del meccanismo d'azione che ne è la base è stato di 30 anni
(1854-1884), e quello per il cancro da fumo di tabacco è ormai di più di 50 anni
(1954-2008) e ancora non si sa perchè alcuni fumatori muoiono di cancro
polmonare e altri no (per non parlare dei ritardi nella comprensione dei
meccanismi biologici alla base della azione cancerogena di tanti altri agenti
dannosi per l'uomo, dal cloruro di vinile al benzene, alle amine aromatiche,
al cromo esavalente, al nichel, agli idrocarburi aromatici policiclici, alle
diossine ecc., ).

L'EEA sottolinea come l'assenza di evidenze positive nei dati di cancerogenesi


animale sulle RF in un sistema pluri-causale e biologicamente complesso sia in
realtà un dato del tutto atteso, La storia di alcuni ben noti cancerogeni umani
come il tabacco, l'arsenico, la betanaftilamina insegna che per molti anni ci si è
trovati di fronte a una mancata evidenza di cancerogenesi negli animali dopo
che nell'uomo una evidenza epidemiologica positiva molto robusta era stata
ormai acquisita. Fino a quando non si sarà capito sufficientemente bene quale è
il modello animale appropriato e l'appropriato schema sperimentale, il risultato
dei dati di cancerogenesi animale sarà molto spesso negativo
B 1 GUIDELINES: sul limite di esposizione alle RF variano enormemente nel
Mondo: da Salisburgo e Liechtestein (con 0,1 microW/cm2 ) alla Svizzera (1,0)
… all’Italia con 9,6; perché ? perché considera solo gli effetti termici,
mentre tanti altri effetti sono riportati dalla letteratura medico scientifica a valori
ben inferiori, quali: aumento della permeabilità attraverso la barriera encefalica,
aumento del flusso di calcio, aumento del cancro dovuto alla rottura del DNA,
proteine da stress, danno ai nervi, ma anche leucemia infantile, disturbi motori,
della memoria, mal di testa, sbandamento, stato di fatica, insonnia …
6 Agency for Health Protection and Promotion (OAHPP) Ontario (Canada) I
sistemi industriali di WiFi (non quelli domestici) hanno una potenza di segnale
che passa anche attraverso le mura con varie stazioni che sono sempre attive
anche se non trasmettono; l’esposizione aumenta particolarmente quando si
usano come computer gli smarthphone , iPhone, tenuti in mano, mentre l’uso
contemporaneo di tanti utenti aumenta esponenzialmente la esposizione
7 Russian Radiation Protection Agency (2008) dopo aver già nel 2007 ben
stigmatizzato – in diretto contrasto delle conclusioni dell’ICNIRP – che i principali
danni alla salute sono legati agli effetti NON TERMICI, ha dato segnali di
allarme per la protezione dei ragazzi nei confronti delle RF e WiFi
C 1, Elettrosensibilità: è riconosciuta come disabilità in Svezia (infatti
14 l’Associazione degli Elettrosensibili fa parte della Federazione per le Disabilità,
controparte con il Governo) e riportata da WHO/OMS come un fenomeno
secondo il quale persone relazionano effetti fisici avversi mentre usano o sono
vicini a dispositivi che emanano campi elettrici, magnetici e elettromagnetici .
Inoltre è riportata (ICD-10) nella nota sulla Classification of Occupationally
Related Disorders redatto dal Nordic Council of Ministers

I sintomi includono: disturbi del sonno, dolori , nausea, disturbi della pelle,
arrossamenti, acufeni, Si stima che il 3% della popolazione è affetta da questi
disturbi in modo importante; una esposizione prolungata come nel caso di WiFi
aumenta il danno

In Svezia le Istituzioni locali sono tenute a rispettare la line guida della Nazioni
Unite  “Standard Rules on the equalization of opportunities for people with disabilities”  a dare agli 

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elettrosensibili gli stessi diretti e servizi necessari per dare loro lìopporunità di vivere la loro vita 
analoga di tutte le altre persone.
6 OAHHP: riporta la conferma avuta da parte di un gruppo di esperti del Governo
Canadese che hanno ammesso la esistenza di una relazione tra fonti
elettromagnetiche ed una alterazione della attività elettrica e la biochimica dei
neurotrasmettitori
7 La “Canadian Human Rights Commission”, il “Americans with Disabilities Act”
ed il Canadian Government riconoscono la elettrosensibilità
D 1, Bambini: essi sono molto più sensibili ai contaminanti come le radiofrequenze.
15.16 Il Steward Report (UK) (2000) scoraggia l’uso del telefono cellulare: questa
colpisce la testa, mentre con il WiFi tutto il corpo è soggetto alla azione delle RF
Il Governo Indiano (2008) ha invitato le compagnie telefoniche di campagne
promozionali rivolte a bambini e donne in gravidanza. Il Ministro per l’Ambiente
Francese (2009) ha proibito la pubblicità sui cellulari se rivolta a bambini con
età inferiore ai 12 anni.

E 1, Rimozione: in diverse parti nel mondo le stazione di WiFi sono state rimosse
11, dallo interno dei palazzi, come:
7
French National Library (2008), ed altre 5 librarie parigine , ma anche la
Università della Sorbona (Maggio 2009), nelle scuole elementari della City of
Herouville St. Clair, il WiFi è stato in qualche modo bloccato anche per le
centinaia di cause contro compagnie telefoniche in atto ;

Vancouver School Board (Canada); Palm Beach, Florida, Los Angeles, California
(Los Angeles School District – Maggio 2009) , and New Zealand hanno proibito
la presenza di ripetitori di antenne vicino alle scuole , quindi ancor di più
all’INTERNO delle stesse !

F 1 Principio di precauzione: Per proteggere l’ambiente il principio di precauzione


deve essere ampliamente applicato dagli Stati per agire contro il pericolo di
danni seri ed irreversibili; la mancanza di certezze scientifiche non debbono
essere utilizzate per rinviare misure efficaci di prevenzione del danno
ambientale.
7 Diverse compagnie di assicurazioni non assicurano le società di
telecomunicazioni in quanto i rischi connessi sono ritenuti INCALCOLABILI. Es. la
Austriaca AUVA (Luglio 2009)
12 EUROPEAN ENVIRONMENT AGENCY (EEA) (Marzo 2008) I casi dell'asbesto, del
benzene, dei bifenili policlorurati, del tabacco, del piombo, ecc. insegnano che le
esposizioni pericolose devono essere messe sotto controllo ancora prima che ci
sia una evidenza convincente di danni a lungo termine e che sia chiarito il
meccanismo biologico che produce i danni alla salute umana. Le "incertezze"
utilizzate in passato nei casi in questione per ritardare gli interventi cautelativi
non possono ripetersi oggi in un settore, come quello dei CEM, che ha un elevato
peso sanitario, politico ed economico. Richiedere prove sempre più consistenti
prima di intervenire per prevenire rischi gravi e già individuati può dare luogo a
costi sanitari ed economici molto elevati, com'è avvenuto con l'asbesto, il
piombo e il tabacco
G 2 Parlamento Europeo: ha votato (522 a favore 16 contarri) una risoluzione che
richiede norme più restrittive sui limiti di esposizione ai campi elettromagnetici ,
in quanto sono stati definiti in base ad una conoscenza scientifica obsoleta. Lo
stesso si dice estremamente preoccupato dal documento Bionitiative report in
cui oltre 1500 lavori scientifici illustrano seri danni provocati da cellulari,
antenne e ripetitori, Cordless, Wifi, WiMax, etc.

Da una indagine (Eurobarometro) eseguita nei 27 Stati Membri la CE, risulta


che il campione italiano intervistato ha dimostrato una preoccupazione sulle
conseguenze dei sistemi wireless MOLTO più alta rispetto alla media europa. Essi

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si dicono non protetti dalle Istituzioni Pubbliche


7,17

Ministero dell’Ambiente Israeliano si è espresso pubblicamente per


denunciare la pericolosità sia del telefono cellulare (2008) , dando istruzioni per
ridurne gli effetti dannosi che del WiFi in particolare nei confronti dei giovani
(Luglio 2009)
10

Il Ministro Bavarese per l’Educazione e Cultura (Aprile 2007) nella relazione


periodica al Parlamento Bavarese sullo sviluppo delle tecnologie informatiche
nelle strutture scolastiche enfatizza quanto il Federal Office for Radiation
Protection segnala: di utilizzare il meno possibile il WiFi, in presenza di una
rete , dando istruzioni pratiche per ridurre il più possibile i danni derivanti dallo
uso del WiFi

Il Parlamento Bavarese (22.3.1007) ha emesso una raccomandazione alle Scuole


di ritornare indietro alla connessione via cavo

In ogni caso le famiglie sono state informate e responsabilizzate nelle decisioni


se installare o meno WiFi nelle scuole.

In una interrogazione parlamentare il Ministro per la Cultura, in accordo con


quello della Salute, ha assicurato che eventuali segnalazioni di sintomi legati
alla elettrosensibilità sarebbero stati trattati dalla struttura medica locale e
riportata a livello centrale (31.3.2010)

Il Dipartimento per la Istruzione di Francoforte ha deciso che in attesa di una


certezza della sicurezza, il WiFi non deve essere sviluppato nelle scuole
10

Interrogazione parlamentare Cantone Svizzero di Thurgau , il Governo


(Aprile 2008) risponde come sia stato raccomandato alle scuole di utilizzare la
connessione via cavo dando loro però capacità decisionale, allargata alla
popolazione che deve essere informata; lo stasso Governo cantonale aggiunge
come esso ha dottao delle linee guida protettive nei confronti dei propri
impiegati, limitando l’elettrosmog.
1131 L’ Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio (Svizzera)
in una esaustiva nota rivolta alla popolazione (2005) indica ad es. di stazionare
le basi dei cordless lontano dalla zona letto , come anche per il WiFi una
attenzione massima alle distanze da tenere sia rispetto all’ Hotspot che dal
computer portatile.

In conclusione,
l'ignorare le  risultanze della Scienza, ignoranza voluta dallo strapotere economico delle industria
delle telecomunicaznioni, della telefonia , della informatica  crea danni presenti e futuri, che nei
prossimi anni diventeranno immanenti (la storia del tabacco, dell'amianto, purtroppo insegnano).

Confidando che queste note possano essere portate alla attenzione dell'opinione pubblica, non mi
rimane che salutare distintamente

Dr Giorgio Cinciripini
Cinciripini@Hotmail.com

Membro di e-smog

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Rete Elettrosmog-Free Italia


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