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EDO ERGO SUM

IL MIO PRIMO CONTEST

01/03/2010

http://www.cooking-elena.blogspot.com/

Edo ergo sum. Raccolta di ricette a tema su libera partecipazione organizzato da


Cooking Elena 2011- diritti riservati
Elenco dei partecipanti

A cena da Dorris con tenerezze al nero d'avola


A tutta cucina con cannoli al cacao e noci
Agrodolce con babà napoletano
Angolo cottura con fagottino bigusto
Anny's kitchen con torta tenerina
Aria in cucina con la mia crostata - ricetta di famiglia
Arte in cucina con rustico di broccoli e salsiccia
Burro e miele con gamberi con mango e taccole... e un mondo in regalo
Buhbuhbutter con muffin arancia e cioccolato
Chez Denci con frase di... Walt Whitman!!!
Come si fa a con polpette con salsa di piselli
Cook zone con tortino al cioccolato con cuore morbido
Cooking elena con mele della concordia (fuori concorso)
Cooking Planner con ricordi di infanzia
Dolce passatempo con krem a la krem
Dolce tè con la mia crostata di ciliegie
Dolci bontà con pan di spagna all'ananas
Dolci passioni e non solo con pomodorini al bicchiere e crostini mediorientali
Dolci e pasticci di una zerofolle in cucina con gnocchetti tirolesi con polpette
Dolci pensieri con torta di ricotta con tronchetti di nocciola e cioccolato
Essenza di cannella con la mia prima setteveli
Essenza in cucina con essere o.. non essere
Il giardino dei sapori e dei colori con gubana e treccia russa
In cucina con Roberta con bucatini alla matriciana
Japan the Wonderland con sakura mocha
Il gamberetto con la lagana e ceci di nonno Ciccio
Il pomodorosso con caprese al cioccolato fondente
Il ricettario di Cinzia con Risotto al latte e canella o erba cipollina?
La banda dei broccoli con l'importante è partecipare insalata di ...
La cucina come non l'avete mai vista con l'effetto del mare
La cucina di Tatina con risotto ai funghi
La Ginestra e il mare pignolata al mandarino
La giostra della vita con gamberi flambati
La pappa al pomodoro con la pappa al pomodoro
La voglia matta con risotto spumeggiante
Mamma in pentola con le crespelle più preziose sul piatto del contest
Mamma papera's blog con vellutata di scampi
Michelangelo in the kitchen con fish for life - salmon mousse
Montagne di biscotti con gelee
My Ruddy Kitchen con patate alla paracula
Note di cioccolato con bocconcini di maiale al latte
Olio e aceto con la mia prima volta - il crumble
Olio, sale e Cincy con frittata di patate
Pagnottina con gnocchetto di zucca, alla panna, noci e salvia
Paolina dolcemente con spaghetti con uova di lappano
Pecorella di marzapane con cuor di cioccolato con ganache al fondente
Pentole e allegria con lasagna supervelocissima senza besciamella
Poveri ma belli e buoni con sushi mediterraneo di palamita
Profumi e sapori con doppia ricetta per una colazione sprint
Puffin in cucina e non solo con soffice soffice come una nuvola
Saparunda's kitchen con crema di piselli e taleggio
Sciroppo di mirtilli e piccoli equilibri con fagottino di radicchio di Chioggia con farro, speck
e scamorza affumicata
Sfizi e pasticci con pacchettini di prosciutto
Solo per gusto con strudel di pesce
Su le maniche con trofie al pesto di rucola
Tagli e intagli con Rose di patata quarantina al burro aromatico di rosa e lavanda
Una cena con Enrica con io sono spaghetti al pomodoro
Vaniglia, zenzero e cannella con ciocco-lino cuore a sorpresa
Zibaldone culinario con pasticcini alla frutta
White Dark Milk Chocolate con riso cantonese alla Marzia
TENEREZZE AL NERO D’AVOLA
Questa è la ricetta con cui partecipo al contest “Edo ergo
sum” di Cooking Elena. Lo scopo del contest è quello di
trovare una ricetta che ci descriva. Io ho scelto le tenerezze
al nero d’Avola perché penso che mi rappresenti al meglio.
La carne è tenerissima ma la glassa al vino ha un gusto molto
deciso e poi è un vino siciliano. Si, sono proprio io, tenera ma
decisa e cresciuta sotto il meraviglioso sole siciliano!

Ingredienti per 4 persone


500g di polpa di vitello tenerissima (o di manzo)
1l di vino rosso(nero d’Avola)
1l di brodo vegetale
1 cipolla
1 carota
Un paio di foglie d’alloro
Pepe nero in grani
2 cucchiaini di fruminia (o farina 00)
q.b di olio e sale

Procedimento
Sbucciate la cipolla e tagliatela in quattro, pulite la carota e tagliatela in pezzi grossi. Adesso preparate un marinatura
fatta con il vino ,la cipolla ,la carota,la carne,le foglie d’alloro e qualche grano di pepe, coprite con pellicola il
contenitore e lasciate riposare un paio d’ore. Togliete la carne e le verdure dalla marinatura e mettetele in una
casseruola con un filo d’olio, fate sigillare bene la carne a fuoco alto da tutti i lati poi salate e coprite il tutto con il
brodo (potete anche utilizzare un comune brodo fatto con il dado). Abbassate la fiamma e cuocete un paio d’ore o
almeno fino a quando il brodo si sarà ristretto e la carne risulterà molto cotta. Preparate la glassa usando metà del
vino (altrimenti ne verrebbe troppa!) .Mettete il vino in un pentolino, portatelo a ebollizione a fuoco dolce in modo
che evapori parte dell’alcool e lasciate sobollire per 5 minuti poi unite la frumina (ma prima scioglietela in un po’ di
vino) e aspettate che si addensi.
Componete il piatto adagiando i bocconcini di carne su un letto di glassa e finendo con una macinate di pepe fresco.

http://acenadadorris.blogspot.com/2011/02/tenerezze-al-nero-davola.html
CANNOLI AL CACAO E NOCI
Pensa che questa ricetta la faccio settimanalmente ai miei
golosi, e non l'ho mai pubblicata, perchè mi sembrava
banale. Quando ho letto del tuo contest mi sono detta,
perchè no, in fondo questa forse mi rappresenta più di ogni
altra!

Ingredienti
300g pasta sfoglia rettangolare
500ml latte
150g zucchero
40g farina
40g cacao amaro in polvere
1 bustina di vanillina
40g noci tritate grossolanamente
150g panna montata
2 cucchiai zucchero di canna
latte

Procedimento
Tagliare la pasta sfoglia in tante strisce larghe 1cm, arrotolarle intorno ai tubi di latta ben imburrati per cannoli,
adagiarli su una teglia rivestita di cartaforno, spennellare con il latte e cospargere con lo zucchero di canna; far
cuocere i cannoli in forno già caldo a 200° per 20 minuti, finchè saranno dorati. Lasciarli raffreddare, quindi
delicatamente togliere i tubi di latta. Setacciare la farina con il cacao e la vanillina, unirvi lo zucchero, diluire a filo con
il latte, sbattendo bene, per evitare la formazione di grumi. Cuocere la crema a fuoco moderato, sempre mescolando,
facendo calcolando 3 minuti, dal momento che addensa. Lasciar raffreddare la crema mescolando spesso, quindi
metterla in frigor per 2 ore; unire alla crema la panna e le noci, quindi farcire con una tasca da pasticciere i cannoli.

http://atuttacucina.blogspot.com/2010/12/cannoli-al-cacao-e-noci.html
BABÀ NAPOLETANO
Venendo a conoscenza delle origini polacche di questo dolce
rimango assai meravigliata, ma non alquanto sorpresa nel
sentire le sue origini nobiliari. Re Stanislao Leszczinski, re
polacco della prima decade del '700 è l'inventore di tale
prelibatezza, come sempre, tutto pare accadere per pura e
fortunata coincidenza che fà si che una pasta lievitata
incontri il rum per dare vita al babà. Per strani e lunghi
percorsi, arriva a Napoli e ivi permane, vive e gioisce fino ai
tempi nostri. Che le maggiori scoperte e invenzioni siano
legate alla fortuna e al caso, è risaputo.

Che gli uomini di talento trovano delle soluzioni e i geni


scoprono i problemi, anche.

E che il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare


nuove terre, ma nell'avere occhi nuovi; quindi ciò significa
che il mio viaggio non consiste nel cercare piatti elaborati,
sofisticati, macrobiotici o molecolari, ma di (ri)scoprire i
piatti della nostra tradizione.

Ingredienti per i babà Ingredienti per lo sciroppo


300g di Farina tipo Manitoba 600g di acqua
50g di zucchero 300g di zucchero
4uova 300g di rum
100g di burro
1 cubetto di lievito di birra
1 pizzico di sale

Procedimento
Versare tutti gli ingredienti nell'impastatrice aggiungendo solo alla fine le uova uno alla volta. Impastare a lungo fin
quando non sarà incordato. Posizionare l'impasto in un recipiente infarinato e riporlo in un luogo tiepido fin quando
l'impasto non sarà raddoppiato di volume.
A questo punto sgonfiare leggermente l'impasto e formare delle piccole palline che andranno poi posizionate nei
stampini (circa 50 nel caso dei babà mignon) che precedentemente avremo imburrato e infarinato.
Ora bisogna attendere un altro paio di orette, in modo che la pasta lieviti di nuovo fino a raddoppiare il volume.
Ed ora infornare a 180°C per 15-18 minuti. Lasciar raffreddare e toglierli dallo stampino. Preparare lo sciroppo.
In una casseruola riscaldare l'acqua con lo zucchero fino al completo scioglimento e quando il composto sarà
raffreddato aggiungere il rum.
Immergere i babà in modo che possano impregnarsi di sciroppo, scolare leggermente e posizionarli su un piatto da
portata.
Filtrare sciroppo rimasto e metterlo in una bottiglina in modo da poter irrorare i babà prima di essere serviti.

http://blog-agrodolce.blogspot.com/2010/12/baba-napoletano.html
FAGOTTINO BIGUSTO
E'da quando ho visto questo contest che penso a quale
frase,poesia o verso possa essere un po'come il mio biglietto
da visita...amo Saffo'..il ricordo che mi lega ai miei
studi..sono cresciuta con le letture di Neruda, mi sono
innamorata sui versi di Nazim Hikmet..mica facile scegliere
quello in cui mi rivedo,c'e' un pezzetto di me in parecchie
poesie !!! Alla fine l'ha spuntata questa,che non e'di un
poeta,ma di un giovane presentatore-autore-scrittore-
comico italiano,che mi diverte e mi rilassa leggere,e che
e'pure "sapuriticchio"cosa che non guasta mai!!

"Voglio lasciarmi andare,


voglio di piu'per me,
voglio buttarmi
per cadere verso l'alto"
(Fabio Volo)

Passiamo alla ricetta che mi rappresenta meglio,sono una


golosona quindi dolce ovviamente!!! Semplice,alla mano,e
sopratutto che nasconde grandi sorprese all'interno!!
Fagottino bigusto,perche'due e'meglio che uan!!

Ingredienti
1 rotolo pasta sfoglia
1 tavoletta di cioccolato bianco
nutella

Procedimento
Come potete intuire la preparazione e'facilissima!!! Tagliamo in grossi quadrati la pasta sfoglia, spalmiamo al centro la
crema e sopra mettiamo una striscia di cioccolato bianco. Chiudiamo a portafoglio i fagottini ed inforniamo a 180°per
20 minuti. Decoriamo con nutella e cioccolato bianco fuso.

http://angolocottura.blogspot.com/2011/02/fagottino-bigustoperchedue-emeglio-che.html
TORTA TENERINA

Questo è il mio cavallo di battaglia..di una facilità


disarmante,è il dolce che potrei fare ad occhi chiusi,ma è
anche quello in cui metto più amore,con cui mi sento più i
sintonia,forse perchè lo faccio sempre e solo per le persone
che mi stanno più a cuore..
il mio futuro marito la adora e me la chiede sempre,se
facciamo una cena vuole sempre questa..questo mi ricorda il
sonetto di Shakespeare che più amo e che più rappresenta la
nostra storia d'amore lontano:
"così per la tua immagine o per il mio amore,tu lontano sei
sempre in me presente;perchè non puoi andare oltre i miei
pensieri,e sempre io son con loro e essi son con te[..]"

Ingredienti
200 gr di cioccolato fondente (io mi trovo benissimo anche con le semplici stecche della Coop!)
200 gr di burro
200 gr di zucchero
3 uova
1 bustina di vanillina
3 cucchiai di farina

Procedimento
sciogliamo il cioccolato con il burro (io lo faccio sempre al microonde). lasciamo raffreddare un po' e aggiungiamo 3
tuorli,mescoliamo con cura. Aggiungiamo lo zucchero,mescoliamo bene e la farina,la vanillina,mescolando sempre ad
ogni aggiunta. Montiamo a neve ferma i tuorli e li aggiungiamo delicatamente al composto. foderiamo una pirofila e
via in forno per 25 minuti a 200°. Lasciamo raffreddare e disponiamo in frigo per almeno 2 ore prima di servire..
essendo un dolce sostanzioso vi consiglio di servirlo tagliando a cubetti,darà l'idea di un cioccolatino e non risulterà
troppo pesante..

http://annykitchen-annalisa.blogspot.com/2010/11/torta-tenerina.html
LA MIA CROSTATA
"E venne il giorno in cui il rischio di rimanere chiuso in
Questo è il mio cavallo di battaglia. La torta che mi un bocciolo divenne più doloroso del rischio di
salva sempre quando ho un invito improvviso, quando sbocciare."
voglio fare un regalo all'ultimo momento, e Anais Nin
soprattutto quando non posso permettermi di fare
brutta figura. La torta che sa di casa e piace a grandi e Ecco, ora sapete anche perchè mia figlia si chiama
bambini. Quella che va bene a colazione, merenda, Anais! ora, però, passiamo alla ricetta....
dopo cena, mettendo tutti d'accordo. La ricetta è della
mia nonna paterna, quella che aveva un forno da cui
uscivano tante cose buone e che mi ha trasmesso
l'amore per la cucina...forse solo quello. E' la prima
torta che ho imparato a fare.
Questa torta, nel bene e nel male, profuma della mia
turbolenta infanzia, ed è un pezzo di me, forse proprio
come me: genuina, semplice, non troppo perfetta...un
convivere della croccantezza del guscio esterno in cui
spesso mi nascondo e del cuore morbido e zuccheroso
della confettura che tra l'altro è in assoluto il mio cibo
preferito e in cui mi riconosco.
Lascio al web la ricetta di cui sono più gelosa e la frase
che più ha rappresentato un momento cruciale della
mia vita:

Ingredienti
1 hg di burro
1 hg di zucchero
1 uovo
1 tuorlo
2 cucchiaini di lievito
250 gr di farina antigrumi Molino Spadoni
1 vasetto di Fiordifrutta alle more

Procedimento
Impastare il burro con lo zucchero semolato, aggiungere un uovo, un tuorlo e la farina con il lievito a poco a poco
aiutandosi con un cucchiaio di legno e successivamente con le mani. Non ho mai fatto riposare questa frolla, ma l'ho
sempre stesa subito in uno stampo imburrato ed infarinato per crostata. Con questo modello Guardini avrete un
risultato perfetto e semplice da realizzare, in quanto il fondo si solleva pemettendovi di servire la torta direttamente
sulla base dello stampo e sformarla senza difficoltà. Dividere la frolla in 2 parti: 2/3 per ricoprire la base e i bordi dello
stampo, 1/3 per le striscioline e i decori finali. Splamare la frolla di confettura, io quando non ho (come oggi!) quella
fatta in casa scelgo Fiordifrutta Rigoni e vado sul sicuro, è biologica e con un gusto puro di frutta assicurato! Questa
Fiordifrutta alle more di rovo è veramente un piacere per il palato, con un buon gusto equilibrato, dal colore intenso.
Decorare a piacere con le striscioline, io le lascio irregolari per scelta ma potreste anche stenderle e tagliarle con un
tagliapasta. Cuocere in forno a 180° per 30-35 minuti in modalità ventilata. Sfornare, lasciare raffreddare e
spolverizzare di zucchero a velo.

http://ariaincucina.blogspot.com/2011/02/la-mia-crostata-ricetta-di-famiglia.html
RUSTICO BROCCOLI E SALSICCIA
Per il contest di Elena si doveva preparare qualcosa Sono a periodi! Come la luna! Per cui ho deciso di
che rispecchiasse il proprio carattere.. che ci partecipare con questa ricetta già postata del rustico
identificasse in un certo senso,un po’ per capire, broccoli e salsiccia.. perchè?
“dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei” , come siamo o chi Perchè c’è il rustico, che io adoro, delle salsicce! Il
siamo, per conoscerci un po’ meglio.. una bella idea salato! La sfoglia.. ma il dolce dei broccoli e dei funghi!
no? Non ho avuto tempo di preparare una cosa Quale piatto migliore che esprimesse la mia
particolare, ma poi pensando e ripensando mi sono personalità? Non ne vedo altri! E’ perfetta!
resa conto che il mio blog rispecchia il mio carattere,
cioè quello che preparo è ciò che, al 90% mi piace di
più! Salato e dolce! Prediligo il salato..
Nata sotto il segno dei Pesci, esattamente il
compleanno 3 giorni fa!Pesciolina DOC!
Per chi conosce le caratteristiche del segno, sa bene
che è una persona dolce, buona, generosa, sempre
pronta ad aiutare gli altri… ehehe, quanti
autocomplimenti! ma con una doppia personalità!
Indecisa su tutto! Forte e debole nello stesso tempo!
O bianco o nero, o 1 o 90 come dice mio marito! Non
conosco proprio le vie di mezzo! Anche con il cibo, o
dolce o salato!

Ingredienti
Un rotolo di pasta sfoglia
mezzo chilo di salsicce cervellate tacchino o maiale
un mazzetto di broccoli
60 grammi circa di funghi misti
2 cucchiai di panna da cucina
scamorza q.b.

Procedimento
Cuocere la salsiccia, lessare i broccoli e a parte cuocere i funghi in un padellino con un goccio di olio chiuso con un
coperchio. Quando è tutto pronto, stendere la sfoglia in una tortiera sistemare la crema di broccoli, poi la salsiccia e
mettere dei pezzi di scamorza tutto intorno al bordo e qualche pezzetto infilatelo nei giri di salsiccia. Tipiegare il bordo
e infornare in forno caldo a 220 gradi per circa 20 minuti..
Bon appétit.

http://www.vickyart.it/arte-in-cucina/2011/02/27/nata-sotto-il-segno-dei-pesci/
GAMBERI CON MANGO E TACCOLE...E UN
MONDO IN REGALO
Alzo gli occhi verso il cielo, delicatamente azzurro
stamattina e Lo ringrazio, come tutti i giorni.
"Nascere è come ricevere un mondo intero in Posseggo un universo in cui le differenze e i colori si
regalo..." tendono la mano e si scambiano d'essenza, dando di
Jostein Gaarder sé gli uni agli altri, come in cucina, dove una cipolla
francese, dei gamberi indonesiani, delle taccole cinesi
Ho la fortuna di non aver mai perso quella capacità di e un mango africano, pacificamente riuniti, hanno
meravigliarsi del mondo propria dei bambini. formato un equilibrato e delicato piatto orientale.
Dev'essere probabilmente perchè quella parte
infantile, quel bambino che vive in me, non è mai
cresciuto, o meglio, non gli ho mai permesso di
crescere. Mi meravigliano ancora la neve che scende
in silenzio, lo scricchiolio delle foglie secche sotto i
piedi, i primi germogli della primavera, un bocciolo di
rosa bagnato di rugiada in un mattino nebbioso.
Quando sono nata, ho ricevuto il mondo intero in
regalo da Colui che lo ha creato. L'ho scartato pian
piano, e continuo a farlo, per conoscerlo a fondo,
viverlo, respirarlo, trasformarlo in parole.
Questo mondo che mi appartiene, vorrei scriverlo in
tanti modi differenti come paesaggi che ci tiene in
serbo e assaggiarlo come una sfera di cioccolato che
ha prima uno e poi altri milioni di sapori differenti.
Lo afferro, stretto fra le mani, con i suoi profumi,
colori vivaci o sfumati...parlo del mondo, racconto le
storie che lui mi narra in sussurri, lo aspiro, lo
assaporo.
Metto insieme vari pezzi di origine diversa che danno
vita a gusti nuovi, a sconosciute sensazioni, e io stessa
sono parte di questo gioco, di questo girotondo
intorno al mondo che ormai è la mia vita e ogni luogo
camminato, ogni persona incontrata hanno emanato
un'essenza che ho assorbito e fatta un po' mia, e che
cerco di condividere offrendo un pezzo di questo
regalo anche agli altri. Questo mondo che il Creatore
mi ha donato alla nascita continua a stupirmi con i suoi
piccoli e grandi miracoli, riflessi, luci e passre di
stagioni.

Ingredienti per 4 persone


400 gr di gamberi puliti e sgusciati
2 cucchiai d'olio di arachidi
2O gr di zenzero grattuggiato
1 cipolla tagliata prima a metà, poi a fette
300 gr di taccole
1 mango grande e maturo, affettato
2 cucchiai di salsa di soia1 vasetto di Fiordifrutta alle more
Procedimento
In un wok, scaldare l'olio e far soffriggere la cipolla e lo zenzero. Quando la cipolla sarà diventata semi trasparente,
aggiungere i gamberi e farli rosolare muovendoli costantemente durante circa due minuti o fino a che i gamberi
saranno diventati rosa. Aggiungere le taccole e cuocere ancora qualche minuto, fino a che saranno tenere. Mischiare
le fette di mango e la salsa di soia, cuocere durante un altro minuto e servire immediatamente.

http://burro-e-miele.blogspot.com/2011/02/gamberi-con-mango-e-taccolee-un-mondo.html
MUFFINS ARANCIA & CIOCCOLATO

La frase che più mi rappresenta:

“Sometimes I pretend to be normal, but it gets boring.


So I go back to being me”

“A volte aspiro ad essere normale, ma diventa noioso.


Così torno ad essere me”

Mai stata una di quelle pecore che segue il gregge,


magari a volte una pecora nera.
Di tanto in tanto provo, cerco di omologarmi, per
esigenze, per essere accomodante, per curiosità, ma
proprio "un ce la fò!"...proprio come questi muffins
non muffins!

Ingredienti per 10 muffin


250 gr di farina
150 gr di zucchero
100 gr di burro
2 uova
1 bustina di lievito per dolci
2 arance non trattate (il succo)
1 cucchiaio di olio di girasole
1 cucchiaino di cannella in polvere
100 gr di scaglie di cioccolato fondente

Procedimento
Lavorate a crema il burro ammorbidito e lo zucchero. Unite le uova, poi la farina ed il succo d’arancia. Mescolate,
aggiungete l’olio, la cannella, il lievito e, alla fine il cioccolato. Versate il composto negli stampini imburrati e infarinati
(io ho usato un goccio d’olio perché ho usato gli stampini di silicone). Infornate nel forno preriscaldato a 180° e
cuocete per 30 minuti. Fate intiepidire e sformate. Servite spolverizzando con un po’ di zucchero a velo o cannella.

http://buhbuhbutter.blogspot.com/2011/02/muffins-arancia-cioccolato.html
RICOTTA AL FORNO
"La semplicità è la gloria dell'espressione"... frase nella quale
mi rispecchio moltissimo; mi piacciono davvero poco fronzoli
ed orpelli di tutti i generi ed in tutti i campi; semplicità che
non deve però essere intesa come sciatteria o
minimalismo... al contrario sono sempre alla ricerca del
particolare ma senza eccedere nell'eccentricità; sperando
ovviamente di esserne davvero capace nel provarci e/o nel
riuscirci.

"Edo ergo sum" il contest di Cooking Elena cui partecipo con


questa ricetta... perché mi rappresenta davvero tanto.
"Penso dunque esisto" e lo faccio come detto prima con
semplicità; a questo aggiungiamo che mi piacciono molto i
limoni, dato che il loro colore ma soprattutto il loro odore
secondo me è il profumo che ha il sole; uniamo delle
sfumature di blu per ricreare il mare; il cielo ed il gioco è
fatto... sono io con i miei colori preferiti specie se abbinati
insieme e tra gli elementi naturali che più di altri mi fanno
sentire a mio completo agio; me stessa.

Ingredienti per 2 persone


200 gr. di ricotta
un cucchiaio d'olio extra vergine d'oliva
il succo di 1 o 2 limoni (dipende da quanto sono succosi)
2 fette di pancarré
sale
peperoncino
rosmarino q.b.

Procedimento
Fare un'emulsionare con l'olio; il succo del o dei limoni; il sale ed il peperoncino. Usarne un po' per lavorare la ricotta
che non deve proprio essere ridotta in crema, mentre con quella rimasta bagnare il fondo e le pareti di 2 stampini in
alluminio usa e getta.
Mettete un po' di rosmarino nello stampino e poi con un cucchiaio posizionate la ricotta, schiacciandola non
eccessivamente. Togliete la crosta laterale alle fette di pancarré ed inumiditele con un po' di liquido; usatele per
tappare il vostro composto.
In forno caldo a 220° per almeno 1/2 ora. Sformate e servite, spolverandole con altro rosmarino se volete.

http://chezdenci.blogspot.com/2011/01/frase-di-walt-whitman.html
POLPETTE CON SALSA DI PISELLI

Questo piatto, semplice e veloce da fare, in un certo senso


mi rappresenta, fare svelti e senza tante menate!

Ingredienti per 4 persone


300 grammi carne trita di manza
150 grammi di salsiccia di maiale
70 grammi di piselli
50 grammi di mascarpone
sale pepe peperoncino
formaggio grana 3 cucchiai
1 uovo intero
pane gratuggiato

Procedimento
Mescolate bene la carne macinata di manzo e la salsiccia (io li frullo insieme), aggiungete l'uovo, il formaggio
gratuggiato, sale, pepe, peperoncino se vi piace, se l'impasto fosse troppo molle aggiungete un cucchiaio di pan
grattato, formate delle palline, passatele nel pan grattato e cuocetele in una padella antiaderente con poco olio.
Intanto prendete i piselli precedentemente lessati, frullateli insieme al mascarpone. Decorate il piatto a piacere,
potete mettere la crema di piselli in una tasca da pasticcere e divertirvi a inventare qualche decorazione.

http://mammahelp.blogspot.com/2011/02/come-si-fanno-le-polpette.html
TORTINO AL CIOCCOLATO CON CUORE
MORBIDO

Il contest prevede una ricetta che rappresenti noi stessi. Ho


scelto il tortino al cioccolato dal cuore morbido perché credo
che rappresenti in pieno la mia personalità. In primo luogo, il
cioccolato: dicono che chi ami ogni tipo di cioccolato sia una
persona capace di adattarsi ad ogni situazione, riuscendo a
destreggiarsi anche in situazioni fuori dal comune, sempre
pronto ad aiutare e collaborare con gli altri (aggiungerei, con
la ristretta cerchia di affetti). In secondo luogo, così come il
tortino, sono dura fuori o, meglio, severa, a volte un po'
rigida, rigorosa (soprattutto in quello che faccio
quotidianamente, degli obiettivi che mi prefiggo), ma poi
dentro sono "morbida" come il cioccolato fuso che si
espande dal centro del tortino :P dolce, umile e
carezzevole... Ma solo per chi merita :)

Ingredienti per6 tortini


260 gr di cioccolato fondente
50 gr di farina 00
2 uova intere
2 tuorli
200 gr di burro
100 gr di zucchero
burro per ungere gli stampini
cacao amaro in polvere per infarinare
zucchero a velo

Procedimento
Mettete in un tegame il cioccolato spezzettato con il burro e fate sciogliere a bagnomaria, mescolando di tanto in
tanto. Intanto imburrate e "infarinate" gli stampini con il cacao amaro. Poi, in una terrina sbattete le uova con lo
zucchero e lavorate velocemente il composto cercando di non incorporarvi troppa aria. Una volta che il cioccolato sarà
fuso amalgamatelo a filo al composto di uova e zucchero. Poi aggiungete la farina setacciata e amalgamate per bene il
composto. Riempite gli stampini con il composto (non più di 3/4) e mettete in forno a 180° per 8-10 minuti.
Regolatevi, come sempre, in base al vostro forno. Vi consiglio di fare la prova con un tortino per testare la cottura.

http://cook-zone.blogspot.com/2011/02/tortino-al-cioccolato-dal-cuore-morbido.html
MELE DELLA CONCORDIA

A differenza della mitologica mela della discordia, gettata sul


banchetto degli Dei per seminare zizzanie, la mela che io
porto in tavola mette d’accordo tutti! Quando si arriva a fine
pasto, infatti, spesso i commensali dibattono sulle portate di
chiusura: prima il dolce o la frutta? Questo dessert di frutta,
preparato con le mele di stagione e servito in maniera golosa
con una pallina di gelato o crema, a seconda dei gusti, non
lascia nessuno scontento.

Con questa ricetta partecipo (fuori concorso) al mio primo


contest "edo ergo sum". La ricetta e la prefazione sono una
piccola descrizione della mia indole tranquilla e
accondiscendente. Sono una persona abbastanza tollerante
e cerco, nei limiti del possibile e nel rispetto delle posizioni,
di ascoltare e mettere d'accordo un po' tutti.

"prima di non essere d'accordo, prova ad ascoltare un po' di


più" (Irene Grandi).

Ingredienti per 4 persone


4 grosse mele per dolci
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di marmellata di arancia
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
6 amaretti sbriciolati
16 chiodi di garofano
4 cucchiai di brandy
1 noce di burro
il succo di 1 arancia e la scorza grattugiata
crema pasticcera o panna o gelato alla vaniglia

Procedimento
Elimina il torsolo dalle mele con un levatorsoli senza forare la base del frutto. Preriscalda il forno a 180°. Incidi la
buccia delle mele in modo che si spacchi facilmente durante la cottura. In una ciotola mescola lo zucchero, la scorza e
il succo dell’arancia, la marmellata, gli amaretti, lo zenzero, il brandy e con questo composto farcisci la cavità delle
mele. Infila 4 chiodi di garofano su ognuna e trasferiscile in una teglia piccola che le contenga senza lasciare spazio.
Disponi su ogni mela un pezzettino di burro e cospargile con zucchero di canna e un po’ di brandy. Fai cuocere per 50
minuti e al momento di servire, disponile su piatti individuali irrorandole con il succo di cottura e mettendo accanto un
cucchiaio di crema pasticcera o panna o gelato.

http://cooking-elena.blogspot.com/2010/12/mele-della-concordia-per-il-mio-primo.html
CANNOLO DI FROLLA AL CACAO CON CREMA Ne sono soddisfatta e ho deciso di condividere il risultato!

PASTICCERA AL BURRO

Ognuno di noi ha dei piatti, dei cibi o dei dolci che hanno un
significato particolare, vuoi perchè sono legati ad un ricordo
o ad un periodo vuoi perchè li trovi solo in un luogo e in
nessun altro.Per me, un dolce legato all’infanzia è questo
cannolo di frolla al cacao. In realtà, non vale solo per me
perchè era la merenda tipica di mio padre e i suoi fratelli,
dato che il dolce in questione si trova, tutt’ora, in un bar del
Corso Centrale del nostro paese di origine, Sapri. Mi fa
tenerezza sentire i ricordi di mio padre e di mio zio che,
quando avevano le lire sufficienti, si compravano questo
“spuntino” fuori pasto (diciamolo, non del tutto dietetico!)
considerando che è una cosa che ho fatto (e faccio) anche
io! Quando d’estate eravamo tutti insieme e arrivava a
tavola il vassoio incartato con la carta bianca dalle scritte
verdi, già sapevo quale sarebbe stata la scena all’apertura: lo
sguardo andava ai cannoli di frolla al cacao e i massimi
estimatori di questa pasta (mio zio, mia cugina ed io), dopo
aver verificato il numero esatto di pezzi presenti, valutavano
se poter star tranquilli o se ingaggiare una dura lotta
psicologica per ottenere il permesso di scegliere per primi.
Ho quindi deciso di ovviare al problema e di tentare di
ripetere a casa gli oggetti del contendere!

Ingredienti per la frolla al cacao Ingredienti per la crema


430 gr di farina 00 4 tuorli
30 gr di cacao amaro mezzo litro di latte
200 gr di strutto 125 gr di zucchero
100 gr di zucchero 50 gr di farina 00
3 cucchiai di acqua fredda 250 gr di burro
1 uovo
1 pizzico di sale Ingredienti per la glassatura
100 gr di cioccolato fondente (io ho usato quello al 60%)

Procedimento

Nella planetaria, impastare lo strutto con lo zucchero (lo strutto dà una particolare morbidezza alla frolla), aggiungere
l’uovo, il sale e l’acqua fredda e infine la farina. Mettere a riposare in frigo per almeno 2-3 ore. Se non avete la
planetaria va benissimo anche fatto a mano. Per cuocere i cannoli, sono indispensabili i cannelli per dare la forma. Si
trovano facilmente nei casalinghi o nei negozi specializzati per feste. Dopo il riposo in frigo, stendere la frolla a crica 4
mm e tagliarla in quadrati di 10 x 10 cm. Spennellare i cannelli con del burro fuso e avvolgervi un quadrato di frolla
sopra. Far cuocere a 180° per 15-20 minuti (dipende dal vostro forno). Per la glassatura al cioccolato fondente, basta
semplicemente far fondere a bagno maria il cioccolato, prendere il cannolo ormai freddo alle estremità della base e
immergerlo per qualche secondo nel cioccolato. Voltarlo in verticale per far scolare bene il cioccolato ed evitare che si
creino delle gocce che crerebbero delle sbavature nella glassatura una volta posato il cannolo su un vassoio a
freddare. Con questa dose ho ottenuto 14 cannoli.

Preparare la crema pasticcera: sbattere i tuorli con lo zucchero e aggiungere la farina setacciata. versare a filo il latte
scaldato e cuocere a fuoco basso fino a cottura. Far raffreddare la crema. Montare con lo sbattitore il burro a pomata,
fino a renderlo cremoso e ben amalgamabile e aggiungerlo alla crema. Farcire i cannoli usando una sac-a-poche.

Per dovere di cronaca, ho farcito metà cannoli con la crema pasticcera al burro (quella originale) e metà con crema
chantilly (per spirito di innovazione: non erano affatto male!).

http://www.cookingplanner.it/2011/01/cannolo-di-frolla-al-cacao/
KREM A LA KREM

Oggi è tempo di confessioni Mi ricordo quando ero'


ragazzina e andavo a scuola,con i soldini per la merenda,il
più delle volte entravo in una pasticceria e mi compravo una
pasta...con crema..piu' crema aveva piu' piaceva a me,non
importava se cioccolato o vaniglia..bisognava essere
cremosa,sciogliersi in bocca...a me cosi piacciono i
dolci,cremosi come quello che vi presento oggi...quando
mangio un pezzo,mi sento al..settimo cielo;Per partecipare
al contest di Elena ho scelto questo dolce,che mi
rappresenta tanto,lo so che non è la cosa piu' sana del
mondo...
Questa sono io,datemi una pasta cremosa e io mi sciolgo
tutta ...

Ingredienti per la base Ingredienti per la crema


6 uova
6 cucchiai zucchero 220ml latte fresco
1 bustina Creme Ole' di cioccolata 200ml panna fresca
1 bustina Creme Ole' alla vaniglia

Ingredienti per la glassa

100gr cioccolata
50gr burro
100 ml panna fresca
2cucchiai brandy-io ho omesso

Procedimento
Separiamo i tuorli dal albume che sbattiamo con lo zucchero fino a fare diventare schiumosi come per le
meringhe;aggiungiamo anche i tuorli uno ad uno,continuando a sbattere dopo ognuno e aggiungiamo anche la busta
di Cream Ole,mescoliamo ancora un po' finché l'impasto diventa omogeneo. Versiamo in una teglia-la mia
aveva22x30cm e facciamo cuocere nel forno gia' caldo per 25minuti cca. Nel frattempo prepariamo la crema
mettendo in un vaso la pana,il latte e aggiungendo la polvere di crema alla vaniglia,mixiamo bene un paio di minuti e
stendiamo la crema sulla base quando è gia' raffreddata;
Prepariamo la glassa mettendo in un pentolino il cioccolato insieme agli altri ingredienti,mescoliamo e quando è tutto
sciolto togliamo dal fuoco
Una volta portata alla temperatura ambiente la glassa va stesa sul dolce che mettiamo per 2-3 ore nel frigorifero e poi
taglieremo a quadretti
Purtroppo questa volta ho avuto problemi con la glassa,non avendo la quantita' giusta di cioccolato,ho aggiunto la
glassa pronta..quella che si trova in buste e che bisogna sciogliere...insieme agli altri ingredienti..mi ha rovinato
l'estetica

P.S. non pensate che la base è rimasta dura(ha una parte piu' scura-come quando il dolce non viene bene) anzi,non
so,cosi si crea ogni volta,pero' vi assicuro che senza bagnare per niente questo dolce è di una scioglievolezza unica

http://dolcepassatempo.blogspot.com/2011/02/krem-la-krem.html
LA MIA CROSTATA DI CILIEGIE

Eccomi quà.nel mio ormai quasi-nuovo blog ...a riscaldare


dolcemente il mio cantuccio,che non profuma quasi più di
appartamento nuovo,ma comincia ad emanare una calda
fragranza di vaniglia!Adoro l'odore degli oggetti appena
scartati,come un buon libro che sà di carta fresca appena
stampata,... ma li adoro ancor di più quando cominciano ad
assorbire l'aroma confortevole della mia vita!...Sia questo il
profumo del mare che porto sempre nel cuor o quello
dolciastro- affumicato delle bucce di mandarino che si
scaldano nel caminetto acceso! La ricetta che condivido con
voi oggi ,ha per me un significato importantissimo,sia perchè
è la prima che posto nel mio blog che non parli della (mia
pur amatissima) pasta di zucchero...ma soprattutto perchè è
la prima MIA RICETTA PERSONALE...la prima cioè che ho
realizzato sperimentando e sperimentando e
sperimentando,fino a raggiungere quello che secondo me è
il concerto di sapori migliore in assoluto (escludendo quelli
che "cantano" a suon di cioccolato,ovvio=)!Realizzata
pensando alle ciliegie che ogni anno pennellano di rosso le
mie colline...sono pronta per condividerla con voi!

Ingredienti
250 gr di marmellata di ciliegie (io uso quella del nostro agriturismo...e quindi con le nostre ciliegie,non è
assolutamente stucchevole e vi consiglio di scieglierne una simile perchè altrimenti il rischio è la troppa dolcezza
finale!!).

Per la frolla:(presa qui tra questi tesori di Cristina,ma da me modificata)250 gr di farina ,150 di burro a pomata ,85gr di
zucchero,3 tuorli di uova grandi,un cucchiaio di essenza di vaniglia,un pizzico di sale...(preferibilmente anche le uova
come il burro: a temperatura ambiente!)se la faccio per me...ci aggiungo1\2 cucchiaino di cannella e noce
moscata!altrimenti le potete tranquillamente omettere.

Per il "coperchio":175 gr di farina di mandorle,100 gr di zucchero a velo,2 albumi d'uova grandi!

Procedimento
Mettete il burro e lo zucchero in una capiente ciotola con le uova e la vaniglia,e impastate con le dita della manina
come fosse un pennellone che miscela XD!Aggiungete tutta la farina e fate un panetto!Impellicoliamo e teniamo al
fresco in frigo per un'oretta!(questa la potete pure congelarrrr)!
Passata l'ora stendetela in una teglia da crostata Lasciando un paio di cm dal bordo,bucherellate con i rebbi della
forchetta e distribuitevi sopra la marmellata... mettere ora il tutto da parte!
Prepariamo l'impasto per il coperchio croccante sbattendo a neve gli albumi con un pizzico di sale,aggiungere alla
farina di mandorle, precedentemente miscelata allo zucchero a velo, gli albumi a cucchiaiate e mescolate con la mano
delicatamente!(voi potete naturalmente usare una spatola..ma io,se non immergo bene le mani in pasta,non son
felice,ecco!)
adesso accendete il forno a 170° stabile!
Riempite una sac a poche con l'impasto ottenuto e montata una bocchetta grossa ,scanalata o liscia, iniziamo con il
ricoprire la crostata.
Consiglio di non fare una decorazione complicata ma di fare delle semplici linee (a raggiera convergenti al centro se la
teglia è tonda, parallele ortogonali se rettangolare) questo perchè a fine cottura,il coperchio farà una deliziosa
crosticina sopra il morbidissimo e profumato ripieno,quindi le strisce diritte vi aiuteranno nel porzionamento!!!
Ecco... adesso quello che mi ha dato un pò di problemi durante l'elaborazione della ricetta...
La cottura!...E' complicatuccia perchè dobbiamo ottenere che la frolla si cuocia bene e che il coperchio faccia lo stesso
rimanendo cmq bello morbido....Come fare?...Ecco che spiego nel dettaglio:inforniamo per i primi 15 minuti nel
secondo ripiano dall'alto,poi spostiamo per altri 15 nel secondo dal basso ed ora continuiamo per una decina di minuti
al centro(la potremmo pure chiamare la crostata"politically correct" )...certo si potrebbe fare la cottura in bianco e poi
aggiungere il resto...ma la sublime fusione non sarebbe perfetta!...Ma voi provate la cottura che preferite e poi fatemi
saper!!!

A presto E CHE LO ZUCCHERO SIA CON VOI!!!

http://dolcete.blogspot.com/2011/02/la-mia-crostata-di-ciliegie.html
PAN DI SPAGNA ALL’ANANAS
Ultimamente, grazie, ahimè, al tanto tempo libero a
disposizione, consulto svariati blog e libri sui dolci..prendo
appunti, faccio modifiche..sembra quasi che sto preparando
l'esame di maturità!!!!

Così in questi giorni, ho fatto parecchie scoperte e fatto


quindi una luuuuunga lista di manicaretti da preparare che
oltre a deliziarmi tengono alto il morale, perchè come disse
Anthelme Brillat-SavarinQuesta torta era la prima in
lista..e nasce da una ricetta presa dal libro "Benvenuti nella
mia cucina" e qualche personale modifica.

"La scoperta di un nuovo piatto rende un uomo molto più


felice della scoperta di una stella. "

Ingredienti

4 uova intere (pesarle con il guscio)


farina (la stessa quantità delle uova pesate)
zucchero (la stessa quantità delle uova pesate)
burro (la stessa quantità delle uova pesate) a temperatura ambiente
1 bustina di vanillina
1 bustina di lievito
ananas sciroppata (una confezione)
zucchero a velo q.b.

Procedimento
Impastare tutti gli ingredienti; stendere il composto su una teglia ricoperta da carta da forno; adagiarvi, pressando
leggermente verso il fondo, le fette d'ananas; cuocere in forno già caldo a 180° per circa 30 minuti; lasciare
raffreddare e cospargere di zucchero a velo.

http://dolciperpassione.blogspot.com/2010/12/pan-di-spagna-allananas.html
POMODORINI AL BICCHIERE CON CROSTINI
MEDIORIENTALI
La felicita' e' nelle piccole e semplici cose"

Ingredienti
3 pomodori
200 gr.di tonno sott'olio
1 zucchina media
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di olio d'oliva extravergine
1 cucchiao di crema di olive nere
3 cucchiai di lamelle di mandorle
prezzemolo
peperoncino
sale e pepe

Procedimento
Tagliare a cubettini sottili la zucchina,rosolarli velocemente in due cucchiai d'olio,con un pizzico di sale e uno di
peperoncino ,dopo di che aggiungere il tonno sbriciolato.A questo punto riempire il bicchiere con uno strato di
zucchine e tonno,uno strato di pomodoro al naturale ,mezzo cucchiaino di crema di olive nere,fatta
semplicemente,frullando 2 cucchiai di olive nere con 1 cucchiaio d'olio,un pizzico di prezzemolo e finire con una
manciata di lamelle di mandorle tostate.Guarnire con foglioline di basilico. Per quanto riguarda i crostini,sono delle
baguette condite con la crema di melanzana "Baba Ganoush"una salsa mediorientale molto nota ,che si presta per
essere spalmata su crostini.Si fa cosi':si prende una melanzana intera la si bucherella in alcuni punti,e si mette in forno
a 200 ° per 45-50 min.dopodiche' si prende la melanzana si spella e la polpa si schiaccia e si condisce con due cucchiai
d'olio,un pizzico di sale ,mezzo cucchiaino di aglio in polvere,e due cucchiai di succo di limone.

http://dolciperpassione.blogspot.com/2010/12/pan-di-spagna-allananas.html
TORTA DI RICOTTA CON TOCCHETTI DI NOCCIOLE E CIOCCOLATO

Un “Dolcepensiero” da portare alle amiche… infatti questa do’, buona parte me ne ritorna e se non subito con il tempo
torta non l’ho potuta fotografare tagliata perchè appunto tutte le conquiste vengono premiate!!! e poi quando tagli
l’ho regalata a delle mie amiche per una leggera e calda una torta come la tagli??? con un GROSSO SORRISO SULLE
pausa te. E’ una torta che conforta non solo la pancia ma LABBRA PERCHE’ POI IO SONO SERENA DI NOME E DI FATTO!
anche l’anima, visto il freddo… morbida per la presenza della
ricotta, dolce per il cioccolato e le nocciole. Tutte
particolarità che spesso mi contraddistinguono: il conforto
come quello che cerco sempre di dare alle persone che più
amo nella mia vita soprattutto quando ne hanno bisogno nel
caso di mio marito quando il lavoro a volte non prende la
piega giusta e lavorando in proprio questo è un pensiero se
non fisso… quasi! al mio piccolo che pur avendo solo quasi 5
anni, a volte anche le sue giornate sanno essere dure e infine
ai miei genitori che senza di loro non sarei la persona tanto
per bene che ora mi vanto di essere… quindi ora che sono in
pensione e mio padre varcherà fra poco gli 80 anni, è
doveroso ridare tutto il conforto che loro stessi hanno
sempre propinato a me nei miei momenti difficili soprattutto
per la scalata alla carriera… e non solo a loro, perchè
fortunatamente sono colma di affetto e amicizia. Sono
morbida, ebbene si e non solo di carattere ma anche
fisicamente, quei chiletti in più danno questo effetto
“morbidoso”, giusto giusto per coccolare i miei uomini!!!
Sono bianca come la ricotta: mannaggia alla pelle delicata,
non riesco neanche a raccontare una bugia che divento rossa
come un peperone.

Dolce… si perlopiù lo sono anche se la vita di tutti i giorni a


volte ti inacidisce un po’: fortuna mia che mi passa presto!
Insomma non sarò una torta, non sarò perfetta come la sua
rotondità, ma sono gonfia e ben lievitata di amore… tanto ne

Ingredienti

200 grammi di ricotta 75 grammi di burro leggermente salato


80 grammi di nocciole sgusciate 3 uova
100 grammi di cioccolato fondente 1 bustina di lievito per dolci
200 grammi di farina 00 sale
200 grammi di zucchero latte q.b.
8 grammi di zucchero vanigliato
Procedimento

Mescolare nella planetaria il burro sciolto a bagnomaria con le uova, un pizzico di sale e gli zuccheri. In una ciotola schiacciare la
ricotta con una forchetta e unirla poi al composto. Proseguire aggiungendo la farina setacciata con il lievito e far impastare fino ad
avere un bel composto omogeneo. Tagliare a pezzetti il cioccolato mentre le nocciole vanno tritate grossolanamente in bei
tocchetti. Unire entrambi all’impasto e se risulta troppo denso, unire del latte (poco alla volta). Versare l’impasto in uno stampo
imburrato ed infarinato, metterlo in forno già caldo per 40-45 minuti a 180°C.

http://dolcipensieri.wordpress.com/2011/01/13/torta-di-ricotta-con-tocchetti-di-nocciole-e-cioccolato-di-
dolcipensieri/
LA MIA PRIMA SETTEVELI
Adesso, ovviamente mi tocca spiegarne la motivazione, che Pungente e aggressiva, come arma di difesa.
oltre al banalissimo particolare "mi piace", nasconde aspetti Potrei star qui ore a parlare del mio carattere, ma vi
che vanno oltre. Quali?Certo quali! Tanto per iniziare è un risparmio, d'altra parte gli starti sono sette.
dolce e io per certi versi lo sono, ma con moderazione. Interessantissimo contest, vi invito a partecipare, se non
E' a strati, e io ho diverse sfaccettature, attention please a l'avete ancora fatto.
non confondere con "tante facce", perchè una ne ho e mi
basta. Per sfaccettature mi riferisco ai diversi aspetti del mio
carattere, che possono essere tanto belli quanto brutti. Che
devo elencarli? A posto siamo!^__^
Sensibilità a mille, piango persino innanzi alla pubblicità
Romanticona, troppo.
Sognatrice, a volte questo mi pesa un tantino, lo scontro con
la realtà del tutto differente, mi manda in titlt.
Sbalzi di umore incredibili, ho la capacità di passare
dall'euforia alla tristezza in un nano secondo.
Tendenza a difendere il più debole.
Ottimista, cerco di ricordarmelo soprattutto quando mi
scordo di esserlo.
Confusionaria, ebbè qui ci vorrebbe mio marito...ahahah.
Ebbene si ho la mente sempre colma di idee, pensieri,
progetti, vorrei far questo e anche quello...mi fermo che è
meglio.

Ingredienti per PAN DI SPAGNA AL CIOCCOLATO FONDENTE DI LUCA MANNORI

g. 125 Burro pomata


g. 85 Zucchero a velo
g. 100 Tuorli
g. 140 Cioccolato fondente al 70%
g. 250 Albumi
g. 95 Zucchero
g. 12 Farina 0 (facoltativa)
Procedimento
Montiamo a crema il burro assieme allo zucchero, incorporiamo i tuorli poco alla volta, e inseriamo per ultimo il
cioccolato fuso a 40°C. Aggiungiamo l'eventuale farina setacciata, montiamo gli albumi assieme allo zucchero ed
uniamo delicatamente le due masse.
Spianiamore con l'aiuto della spatola, fermiamo con barrette in alluminio leggermente unte, cuociamo a 170°C per
circa 20 minuti, valvola aperta.
N.b.
Noi abbiamo usato una teglia di dimenzioni 33 x 43x 1,5 ed abbiamo ricavato complessivamente n. 4 cerchi di
diametro 16, quello che è rimasto lo abbiamo mangiato con la bavarese, una leccornia.

Ingredienti per DISCO DI PRALINATO AL MAIS SOFFIATO


g. 50 Cioccolato al latte
g. 10 Burro pomata
g. 25 Pasta di nocciole
g. 50 Mais soffiato glassato

Procedimento
Temperiamo il cioccolato ed agggiungere il burro pomata, la pasta di nocciole e infine il mais. Misceliamo bene,
stendiamo tra due fogli di carta forno e ricaviamo i 2 dischi. Procuriamoci un cerchio da 16cm. e montiamo: disco di
pan di spagna, croccate, bavarese, disco di cioccolato, bavarese. Copriamo e riponiamo in frezeer.
Qui abbiamo dimenticato di fare la foto quando abbiamo riempito il cerchio con la bavarese di nocciola e riposta in
freezer. Temperiamo del cioccolato e prepariamo un disco di cioccolata molto sottile che collocheremo tra uno strato
e l'altro di bavarese.

Ingredienti per BAVARESE ALLE NOCCIOLE


g. 500 Latte
g. 90 Zucchero
g. 150 Tuorli
g. 90 Zucchero
g. 8 Colla di pesce
g. 120 Pasta di nocciole
g. 500 Panna semimontata

Procedimento
Bollire il latte con lo zucchero, aggiungere i tuorli precedentemente montati con lo zucchero e cuocere fino a
raggiungere una temp. di 85°. Togliere dal fuoco , unire la pasta di nocciole , la colla di pesce (precedentemente
ammollata ed intiepidita in un po' di panna) e filtrare il tutto con un colino cinese. Raffreddare velocemente ed
incorporare la panna semimontata.

Ingredienti per Mousse al cioccolato fondente di Luca Mannori


g. 200 Tuorli
g. 180 Acqua
g. 30 Glucosio
g. 40 Latte magro in polvere
g. 400 Cioccolato fondente al 66%
g. 700 Panna fresca al 35%m.g.
Procedimento
Sciogliere il latte in polvere nell'acqua, aggiungere il glucosio, i tuorli, e cuocere come una normale crema a circa 85°C.
Passare al colino cinese e montare in planetaria fino a completo raffreddamento.
Sciogliere il ciocccolato fondente a 45°C, aggiungere una parte di panna e realizzare l'emulsione, all'occorrenza
riscaldare al microonde.
Unire delicatamente senza smontare la massa montata, alternandola con la panna semidensa. Uniformare bene il
tutto e colare immediatamente.

Iniziamo il montaggio:
Dopo avere posizionato la mousse di cioccolato amaro, all’interno del cerchio di 18cm collochiamo al centro il tortino
precedentemente composto,(pan di spagna,disco di croccante, bavarese di nocciole velo di cioccolato, e bavarese di
nocciole), livelliamo fino al bordo e poniamo in frizeer per alcune ore.
Mentre aspettiamo che la torta raggiunge la temperatura in frezeertemperiamo del cioccolato, e prepariamo le
guarnizioni.

Proseguiamo nella preparazione della glassa di copertura

Ingredienti per GLASSA A SPECCHIO di Faggiotto


Acqua 350 g
Panna 300 g
Zucchero 450 g
Cacao 150 g.
Colla di pesce 15 g.

Procedimento
Portiamo ad ebollizione acqua, panna, zucchero e cacao e facciamo bollire per 8/10 minuti, arrivando a 103/104°c.
Facciamo raffreddare fino ad una temperatura di 50°c. Uniamo la colla di pesce, precedentemente ammorbidita in
acqua fredda. Utilizziamo a temperatura di 35°.

http://essenzadicannella.blogspot.com/2010/06/la-mia-prima-setteveli.html
GNOCCHETTI TIROLESI CON POLPETTE

"Una cucina così povera ma sincera" L'Italiana" parmigiano e ho portato a tavola....mio marito si credeva
Renato Zero che fossero fagiolini hihih
Gli sono piaciuti tantissimo e anche a me!!!
Buon Pomeriggio a tutti!! li ho provati anche con burro e salvia,direttamente in
padella,come mi aveva detto la mia amica , ma così col sugo
Martedì sono andata a fare la spesa con una mia amica, tra bello condito sono più buoni!! Grazie tesoro di avermeli
una chiacchiera e l'altra vedo che prende dei gnocchetti fatti conoscere!!
tirolesi....io neanche li conoscevo e lì per lì mi sono ricordata
Mafalda di fronte a quel piatto....ahhahaahahahhaha
la mia amica vedendo la mia faccia,hihi mi ha detto che
sono buonissimi, se non li assaggiavo come facevo a
saperlo??
Aveva ragione....mi ha convinto a prenderli ero proprio
curiosa di assaggiarli, lei mi ha detto che sono buoni anche
cucinati semplicemente con burro e salvia, sono veloci o si
lessano tre minuti ,oppure cuocere direttamente in padella !
Tornata a casa faccio un bel sugo di ragù con la salsiccia ..
e le polpette. Per fare le polpette metto di tutto ,carne
macinata, macinato di maiale, patata lessa pane ammollato
nel latte, aglio tritato , uovo, formaggio , pepe, insaporitore
per carni , prezzemolo, dado che trovate qui fatto in
casa,mortadella, tutto quello che mettete è tutto buono !
Le ho fatte piccoline più sfiziose cotte al forno e poi messe
ad insaporire nel sugo!
Ho preferito cuocere gli gnocchetti in acqua bollente per tre
minuti , li ho scolati , ho messo il sugo con le polpette

http://dolcifolliedianna.blogspot.com/2011/02/gnocchetti-tirolesi-con-polpette.html
“ESSEERE O NON ESSERE” saperle usare, nei cibi come nella vita, esse rendono le cose
più frizzanti e particolari...

... questo è il dilemma. Ma io la mia scelta l'ho fatta: Essere! Ed ecco l'ultima versione del mio Soufflé di patate.

Qualcuno giustamente dirà "tsé, 'na parola!" Trovo che mi rappresenti bene, perché oggi è così che io mi
sento: solida, semplice ai limiti del rustico, ma con quel che
E in una parola non si potrebbe spiegare cosa significa, per di ricercato, un po' di quel fumo che ha reso il mio percorso
questo accolgo il tema del contest di Elena, Edo ergo sum! e difficile, ma mi ha reso anche molto forte, con quel pizzico di
lo uso per abbreviare la risposta: una ricetta che mi allegria che mi permette di "Essere" nelle gioie e nelle
rappresenta, ce l'ho! difficoltà...
Una di quelle di vecchissima data, che in altri tempi ho fatto ...e brindo insieme a Shakespeare!
mia, la modifico un poco, giusto quel tanto perché possa
rispecchiarmi meglio, considerando che sono passati tanti
anni e che anch'io sono un poco cambiata!

Si tratta del mio buon vecchio Soufflé di patate, che per


l'occasione ho rivisitato ed arricchito.

Ho aggiunto qualche ingrediente a quelli di base, ho fatto


una o due sostituzioni ed ho messo una punta di colore,
perché cammin facendo la stessa cosa, in effetti, è accaduta
anche a me: la base costituita dalle patate, è stata arricchita
con del topinambur, un gusto decisamente più ricercato,
perché la vita porta dentro di noi le sue novità, a volte
gioiose ed altre volte dolorose e quando esse entrano
definitivamente a far parte di noi, la loro particolarità ci
rende più solidi, pieni e ricchi dentro, unici.

Quando anni fa ci mettevo il formaggio, sceglievo la


mozzarella, ero giovane ed inconsapevole, invece oggi scelgo
la scamorza, trovo che abbia più personalità... e la prediligo
affumicata, perché il sapore denso del fumo ha in sé un
sentore di forza. Il prosciutto è rimasto tale, lo trovo un
classico "comfort", dà quella sicurezza che si sente volentieri
cammin facendo...

E una nota di colore, non trovate che ci stia anche bene? Un


bel rosso. Ricorda l'amore, che con la sua presenza basta da
solo a portare un sorriso anche nei momenti più difficili.
Nella mia vita ce n'è molto!

Infine, ma non meno importante, ora che sono cresciuta, che


sono grande, il fuoco sacro dell' Essenza si fa sentire, quindi
nel mio piatto ci sta anche bene un'erba aromatica, perché a
Ingredienti
300 gr. patate
200 gr. topinambur
3 fette prosciutto cotto
50 gr. scamorza affumicata
4 o 5 pomodorini secchi
1 uovo
timo fresco a piacere
una grattata di parmigiano
sale, pepe

Procedimento
Mettete il burro e lo zucchero in una capiente ciotola con le uova e la vaniglia,e impastate con le dita della manina
Cuocere al vapore le patate ed il topinambur, pelati ed a pezzetti tranne due patatine, da lasciare intere. Ancora caldi,
schiacciarli con una forchetta, tranne le due patate intere che vanno affettate. Disporre il composto schiacciato sul
fondo di una teglia foderata di carta-forno, disporvi sopra un trito composto da scamorza, prosciutto, timo e
pomodorini. Chiudere con uno strato di patate affettate messe ordinatamente, irrorare con l'uovo battuto ed una
spolverata di parmigiano o anche del pecorino. Infornare a 180 gr. ventilato per 25 minuti.

http://essenzaincucina.blogspot.com/2011/02/essere-o-non-essere.html
GUBANA E TRECCIA RUSSA

...."Ci sono vari cibi che potrebbero rappresentarmi, ma non


c'è nulla che possa competere con la magia del lievito e
quindi dei lievitati!

La mia fantasia è sempre in guardia, pronta a captare e ad


esplorare altri orizzonti, come un buon lievito sempre attivo,
pronto ad essere impastato con diversi ingredienti ed idee
per sfornare ininterrottamente nuovi sapori.

Creo seguendo l'istinto, rivolta al futuro ma sempre secondo


tradizione, perché nel mio essere racchiudo uno scrigno di
ricordi, emozioni, sapori, colori...genuini, della terra. Amo i
colori caldi, i profumi d'Oriente, i frutti accarezzati dal sole,
raccolti quando stagione matura e riposti con cura, per dar
gioia anche d'inverno! E poi incontro sempre lei... un soffio
di inebriante cannella!

Una gubana è perfetta per me."

Ingredienti per la gubana Ingredienti per il ripieno

10-20gr di lievito di birra (io ne ho messo circa 18 gr) 50 gr di uvetta


200ml di latte meno di ¼ di bicchiere di grappa e poi latte fino
90gr di zucchero (io ho messo quello aromatizzato alla all'orlo (io ho usato una grappa molto
vaniglia) aromatizzata che qui chiamano Tsipouro)
90gr di burro 150 gr di noci
2 uova intere medie 150 gr di mandorle
550 gr circa di manitoba 3 fichi secchi
1 cucchiaino raso di sale 3-4 albicocche secche
50 gr di biscotti secchi ( non avevo amaretti, non li
ho mai trovati qui!)
40 gr di zucchero (aromatizzato alla vaniglia)
½ cucchiaino di cannella
½ di noce moscata
buccia grattugiata di un'arancia
Procedimento

Sciogliere il lievito nel latte tenuto a temperatura ambiente, aggiungere la farina (prendendola dai 550 gr della ricetta)
mescolando con la frusta, fino ad ottenere una crema densa. Spolverare con un po' di farina bianca circa mezzo
centimetro e poi lasciar lievitare.
Il lievitino sarà pronto quando in superficie si formeranno delle crepe da cui uscirà la cremina sottostante come un
vulcano...dice Manu ed io confermo!
Quando questo avviene è pronto, quindi aggiungete un po' alla volta tutti gli altri ingredienti, aiutandovi con una
spatola e lavorate bene l'impasto, o fate lavorare la planetaria, fino a formare una bella palla soffice, ma non
appiccicosa che poi metterete a lievitare in una terrina capiente, coperta con la pellicola trasparente.
Nel frattempo preparare il ripieno. Tritare i biscotti, la frutta secca aggiungere l'uvetta lavata ed asciugata, gli aromi, lo
zucchero e bagnare con il latte e la grappa. Amalgamare bene.
Quando l'impasto è ben lievitato, rovesciarlo sulla spianatoia infarinata o per chi è senza come me, sopra un
canovaccio, sempre infarinato. Tirare a sfoglia non troppo fine, senza lavorare molto l'impasto, con il matterello e
quindi spalmare il ripieno. Se risulta troppo difficile distribuirlo, bagnatevi leggermente le mani.
A questo punto arrotolare su se stesso e chiuderlo a chiocciola. Disporre la gubana sopra la carta da forno e rimettere
a lievitare in luogo tiepido per circa un'altra ora, sempre coperta. Pennellare con uovo e latte. Infornare a 180° per 20
minuti poi a 170° coperto con carta da forno per circa altri 20 minuti.

UNA NOTA: Con questo impasto ho fatto una sola gubana ma è diventata davvero enorme! Perciò il mio parere è di
farne due con queste dosi. Se decidete di seguire questo consiglio attenzione a non cucinarle troppo, caso mai
diminuite un po' il tempo di cottura.

http://ilgiardinodeisaporiedeicolori.blogspot.com/2011/01/gubana-e-treccia-russa.html
BUCATINI ALL’AMATRICIANA

Cari amici, pubblico una ricetta in romanesco alla quale sono


molto affezionata, dal momento che è entrata a far parte di
uno dei libri di cucina che ho scritto su Roma, pubblicato
alcuni anni fà. Aldo Fabrizi, è stato un grande attore, ma
anche un grande cuoco ed ha celebrato la cucina romana
con dei versi ricchi di poesia.

Procedimento

Soffriggete in padella (1) staggionata, cipolla, ojo, zenzero infocato, mezz’etto de guanciale affumicato e mezzo de
pancetta arotolata. Ar punto che ‘sta robba è rosolata, schizzatela d’aceto profumato e a fiamma viva, quanno è
svaporato, mettete la conserva concentrata. Appresso er dado che jè dà sapore, li pommidori freschi San Marzano, (2)
co’ un ciuffo de basilico pe’ odore. E ammalappena er sugo fa l’occhietti, assieme a pecorino e parmigiano, conditece
de prescia li spaghetti. (3).

http://incucinaconroberta.blogspot.com/2010/12/bucatini-allamatriciana.html
SAKURA MOCHI

Tempo fa sono andata a casa di una mia amica giapponese. Io ho scelto di fare i sakura mochi in Kansai style! ^^
Ci siamo ritrovate per fare due chiacchiere e lei mi ha Forse mi basta davvero poco per essere felice, però il poter
accolto in pieno stile giapponese, ovvero sia con un bel gustare nuovamente questo dolce mi ha commossa.
vassoio di dolcetti e un buon thè sencha fumante... Non credevo di riuscire a farcela, visto che mi sono dovuta
Tra tutto quel bendidio di pasticceria ce n'era uno che mi ha arrangiare con i pochi ingredienti a disposizione!
attirata particolarmente. Era rosa e avvolto in una foglia di Purtroppo i vari ingredienti sono introvabili qui a Torino e
ciliegio: il sakura mochi 桜餅. quindi è stata davvero una faticaccia adattare la ricetta alle
L'ho assaggiato subito e mi ha fatto una strana mie modeste possibilità.
impressione... non era propriamente dolce, ma non era Il risultato è quanto di più vicino ci sia ai sakura mochi
nemmeno salato! O.o Ho chiesto alla mia amica che cosa originali. Il colore dovrebbe essere rosa ma non avevo voglia
fosse e lei mi ha spiegato che era un dolcetto di riso farcito di comprare il colorante e così li ho lasciati al naturale...
con anko e avvolto in una foglia in salamoia. Ecco spiegato anche perchè l'alternativa era usare l'alchermes, che
quel pizzicorino sulla lingua che mi aveva lasciato perplessa! avrebbe stravolto il gusto del dolce!
XD Mi sono riproposta tante volte di provare a fare i sakura
mochi ma non trovavo mai gli ingredienti o una ricetta che
mi convincesse. Allora ho chiesto alla mia amica qualche
ragguaglio e lei mi ha pazientemente spiegato come fare
questa delizia a casa...^^
Alla fine, sono riuscita a ricreare il dolce che per me è
l'emblema della pasticceria giapponese.
Tra l'altro, ho scoperto che esistono due tipi di sakura mochi:
quelli del Kantō e quelli del Kansai.
Nell'est del Giappone si usa fare questi mochi con la
shiratama-ko 白玉粉, cioè la farina di riso glutinoso.solo a
portare un sorriso anche nei momenti più difficili. Nella mia
vita ce n'è molto!
Nell'ovest, invece, si usa il dōmyōji-ko 道明寺粉, un altro
tipo di farina di riso.

Ingredienti
50 foglie di ciliegio grandi
5 cl acqua tiepida
25g sale
190g riso glutinoso (mochigome)
anko q.b.
1 cuccchiaio di zucchero
1 cucchiaino di salesale, pepe
Procedimento
Lavare le foglie e sbollentarle qualche secondo nell'acqua bollente. Metterle subito a raffreddare in una ciotola di
acqua fredda e raggrupparle in mazzetti da 10. Marinarle nella salamoia per 2 o 3 giorni e quindi scolarle bene e
metterle in freezer. Si conservano bene per almeno 1 anno ma vanno maneggiate con cura se no si rompono con
facilità.
Lavare il riso più volte e metterlo a bagno almeno per 6 ore. Sgocciolarlo e prendere un panno di cotone tipo quelli per
avvolgere il formaggio. Questi panni li usavano le nostre nonne una volta e magari qualcuno di voi li ha conservati.
Altrimenti potete usare uno straccio purchè di cotone sottile e pulito ovviamente.
Inumidire il panno e porlo in una vaporiera o in uno scolapasta di metallo. Mettere all'interno del panno il riso facendo
una fontana al centro del riso larga 5cm. Coprire il riso interamente col panno facendo un bel fagotto. Mettere lo
scolapasta sopra una pentola alta e stretta colma di acqua bollente, coprire con un coperchio e cuocere 60 minuti.
Ogni 15 minuti bagnare il riso con 250 ml di acqua ogni volta facendo bene attenzione a irrorarlo tutto. Per compiere
questa operazione è necessario che la pentola sia stretta e non troppo piena d'acqua se no si rischia di bagnare il
fornello. Badate, quindi, che i fori dello scolapasta siano compresi entro il bordo della pentola sottostante!
Scolare il riso e metterlo in una ciotola una volta freddo con lo zucchero e il sale e mescolare. A questo punto bisogna
trasformare il riso in una pappetta. Potete pestarlo in un mortaio o triturarlo con la mezzaluna.
Mettere il riso su un foglio di carta forno e preparare una ciotola colma d'acqua. Fare 7 palline di anko piccole e
metterle su un piattino.
Inumidirsi bene le mani e prendere un pò di riso. Mi raccomando, non dimenticatevi questo passaggio perchè il riso è
appiccicosissimo e gli fà un baffo persino all'attack! ;)
Mettere al centro del riso l'anko e chiudere con altro riso la pallina. Arrotolare sulla pallina di riso la foglia di ciliegio e
mettere da parte su un altro foglio di carta forno.
Mettere subito in frigo i sakura mochi una volta preparati!
Il gusto dei sakura mochi è davvero particolare e non saprei descriverlo... dovete provarli per capire.
Sicuramente sono molto distanti dal nostro gusto occidentale non solo per la presenza dell'anko, ma soprattutto per il
gusto dolce-salato del riso e della foglia di ciliegio.
Per quanto mi riguarda, la fatica della preparazione mi ha ricompensata largamente. Fatemi sapere se vi sono piaciuti!

http://japanthewonderland.blogspot.com/2010/07/sakura-mochi.html
LA LAGANA E I CECI DI NONNO CICCIO
Quando andavamo a trovarlo e vedevamo la lagana stesa e
Quando ho letto il regolamento del contest di Cooking Elena, tagliata grossolanamente sul tavolo in marmo della cucina,
Edo Ergo Sum, mi ha subito affascinato l'idea di dover sapevamo che avremmo gustato un piatto unico, cucinato
trovare una frase, un modo di dire, un'aforisma che mi con passione e con premura.
rappresentasse; quando penso ad una frase che mi
caratterizza mi ritornano sempre in mente alcuni episodi
che, come corsi e ricorsi storici, si sono verificati in diversi
momenti della mia vita. Il primo risale a quando avevo circa
18 anni: stavo tornando a casa e una signora sul pullman mi
chiede se ho 100 lire per finire di pagare il biglietto, gliele do
e quando l'autista le domanda se è riuscita a trovare i soldi
lei risponde "Sì me le ha date il bambino". Il bambino??
Vabbè che avevo i capelli corti, molto corti, che avevo un
cappellino in testa, che dimostravo un po' meno dei miei
anni ma addirittura un bambino... vabbè...
Per il secondo, invece, bisogna ritornare indietro di circa 12
anni: avevo vent'anni e mi stavo recando da mia nonna e,
mentre aspettavo il pullman per arrivare nel paesino di
montagna in cui vive, un salumiere mi vede e mi dice "Ma tu
non dovresti essere a scuola??"... e due... e stavolta niente
capelli corti, niente cappellino in testa... va bene...
Ma l'ultimo è stato di sicuro il più "gratificante": studio del
medico di famiglia, in sala d'attesa si parla del più e del
meno, giusto per far passare il tempo, quando una signora
mi dice "Che tu mica hai la patente? Chè sei piccola..." (tutto
in calabrese stretto, naturalmente)... L'ho ringraziata e le ho
spiegato che l'età della patente l'avevo superata ormai da 14
anni; la signora doveva avere sicuramente dei "gravi"
problemi di vista ;)
Anche se con l'avanzare dell'età dimostrare un po' meno dei
La pasta era fatta in casa (con la farina del mulino), i ceci
miei anni mi fa gongolare un po', non è stato bello quando il quelli delle contadine che abitavano lì vicino e lo stesso si
medico non mi guardava neanche in faccia e non mi dava
poteva dire dei pomodori: insomma, un piatto salutare e
retta quando gli facevo delle domande sull'intervento
speciale, un piatto senza tempo che mi riporta agli anni in
appena subito da mia madre ma si rivolgeva solo a lei,
cui eravamo insieme, gli anni in cui mi sedevo vicino a lui
ancora intontita dall'anestesia :( sulla poltrona e dandogli un bacio sentivo la sua barba
La frase quindi che mi sento dire da una vita è
(quella di qualche giorno) che pungeva.

"non dimostri l'età che hai..." Mio nonno è scomparso 18 anni fa, io ero poco più che una
bambina, ma se chiudo gli occhi e ripenso a lui sento ancora
e vi assicuro che non sempre fa piacere. la sua barba che punge sulle mie labbra.
E come questa frase, c'è anche un piatto che mi accompagna nb: la ricetta è una mia rielaborazione... in effetti non
da sempre: la lagana e ceci di mio nonno. conosco le dosi perchè nonno era uno di quelli, come me,
che cucinava da solo e ti faceva trovare tutto pronto... ;)
Mio nonno, un grande uomo, un artista, un nonno
dolcissimo e premuroso scomparso troppo presto, era una
persona meravigliosa: la voglia di creare, che era evidente
nei suoi quadri, si percepiva anche nei suoi piatti.
Ingredienti per 2 persone Ingredienti per il sugo
75g di semola di grano duro 20g di pelati
100g di farina 00 2 cucchiaini di pepe calabrese dolce
1 uovo sale
1 cucchiaio di olio prezzemolo se piace
1 pizzico di sale
60g di cipolla
20g di olio evo
100g di acqua
1 barattolo di ceci

Procedimento
Sistemare a fontana le due farine setacciate con il sale e al centro l'uovo e l'olio; amalgamate gli ingredienti e
impastate fino ad ottenere un composto sodo ed omogeneo. Formate una palla con l'impasto ottenuto, avvolgetela
con della pellicola e fatela riposare in frigo per mezz'ora.
Stendete l'impasto con la nonna papera (io quella della marcato a spessore 6) ed ottenete con una rotella dentellata
tante strisce di 7-8cm di altezza e 2-3 di larghezza. Se avete abbbastanza dimestichezza con il mattarello, stendete la
sfoglia a mano: non c'è paragone! La pasta è più ruvida e assorbe meglio il condimento.
In una padella antiaderente fate imbiondire la cipolla con l'olio evo, aggiungete i ceci, i pelati, l'acqua e il pepe rosso.
Salate e fate cuocere a fuoco moderato per circa 10 minuti.
Cuocete la lagana in abbondante acqua salata, nella quale avrete aggiunto 1 cucchiaio di olio evo, per circa 5 minuti (vi
consiglio cmq di assaggiarla perchè il tempo di cottura varia a seconda dello spessore della pasta). Scolatela con una
schiumaiola e unitela ai ceci. Fate insaporire a fuoco basso per circa 5 minuti, spegnete e lasciate riposare per almeno
10 minuti.
Detto in calabrese "s'adda 'ntufa'!!"
Servite, se vi piace, con una spolverata di prezzemolo tritato.
Buon Appetito!

http://ilgamberetto.blogspot.com/2011/02/la-lagana-e-ceci-di-nonno-ciccio.html
CAPRESE AL CIOCCOLATO FONDENTE

Le bionde trecce gli occhi azzurri e poi


le tue calzette rosse
e l'innocenza sulle gote tue
due arance ancor più rosse..

..Dove sei stata cos'hai fatto mai?


Una donna, donna dimmi
cosa vuol dir sono una donna ormai.

..di che colore sono gli occhi tuoi


se me lo chiedi non rispondo..

Avete riconsciuto i pezzetti di canzone che ho scritto


all'inizio del post? Ma come no? E' La Canzone del Sole
di Lucio Battisti! E' la mia canzone preferita..o meglio è
una canzone che amo e odio..un po come il giorno del
mio compleanno..odiavo quando me la cantavano
perchè sembrava parlasse proprio di me..con le trecci
e le calze rosse (si per anni ho messo calze rosse..)..poi
l'ho amata perchè mi ricorda una persona che non c'è
più, una persona splendida che era e sarà per sempre
nel mio cuore. Chiudete gli occhi e ascoltatela..vi
racconterà qualcosa di me..

E con la torta del mio comleanno che mi assomiglia


tanto perchè da fuori non si capisce cosa ci sia
dentro..e questi stralci di questa bellissima canzone
che partecipo a questo contest.

Ingredienti per 8 persone


100 gr di olio evo
120 gr di zucchero a velo (io 60 gr)
100 gr di mandorle pelate
180 gr di cioccolato bianco (io cioccolato al 70%)
30 gr di scorzette di limone candite (io ho usato scorzette di arancio)
1/2 baccello di vaniglia
1 limone
250 gr di uova (5)
60 gr di zucchero (io 120 gr)
50 gr di fecola
5 gr di lievito per dolci
Procedimento
Se le vostre mandorle non sono pelate basta immergerle per 30 secondi in acqua bollente e poi subito scolarle e
pelarle. Sarà facilissimo. Asciugatele e mettetele su una teglia e poi in forno a temperatura bassa per farle asciugare.
Non esagerate o perderanno il loro aroma! Tagliate prima le mandorle al coltello e poi frullatele finemente insieme
con lo zucchero a velo e i semini della vaniglia. Io personalmente preferisco lasciare 1/3 delle mandorle leggermente
più spesse, mentre le altre le riduco a farina. Unite lo zucchero a velo e i semini solo dopo aver frullato altrimenti lo
zucchero si scalderà! Tagliate finemente al coltello il cioccolato o se preferite grattugiatelo.
Montate le uova fino al triplicare del loro volume (circa 15 minuti alla massima potenza). In una ciotola capiente
setacciate la fecola con il lievito. Unite le mandorle e lo zucchero semolato, le scorzette tritate e la scorza del limone,
il cioccolato tritato. Infine unite l’olio e le uova. Mescolate bene per amalgamare gli ingredienti.
Oliate e infarinate con la fecola uno stampo di 22 cm di diametro. Versatevi l’impasto.
Sbattete un po lo stampo sul piano di lavoro per evitare il formarsi di buchi d’aria e con un coltello create dei cerchi
nell’impasto per evitare l’effetto vulcano.
Infornate a 200 ° per 5 minuti e poi continuate la cottura per 45 minuti a 160°.
Fate la prova stecchino e se il dolce dovesse esser crudo al centro basta lasciarlo in forno acceso e ventilato ma aperto
per 5 minuti.
Sfornate il dolce e capovolgetelo nello stampo. Fate raffreddare completamente (io una notte).

Per rivestire la torta ho utilizzato il fondente di zucchero pronto della Decora.


Io mi ci trovo bene, è pronta, facile da usare e non ha un costo esagerato.
L’unica accortezza è quella di stendere il fondente abbastanza sottile in modo da non creare una torta eccessivamente
dolce. Inoltre abbiate cura di tenere sempre il piano di lavoro ben pulito altrimenti il vostro fondente si macchierà
(cosa che è successa in parte a me).
Con una confezione son riuscita a rivestire la torta e a fare tutte le decorazioni e me n’è avanzata ancora un pochino.
Ho colorato la pasta con il colorante in gel della Decora rosa.
Inoltre la torta è stata spennellata con un velo di marmellata di arancia riscaldata leggermente in modo da far aderire
meglio il fondente. La cosa bella del fondente è che una volta servita la torta i commensali possono eliminarlo con
facilità se dovessero trovarlo eccessivamente dolce.

Attorno alla torta in una foto si vedono dei biscottini..sono i lebkuchen..ricetta presa dal libro di Sigrid Regali Golosi
(pagina 56)..ne ho ricevuti ben 2 copie!! Si vede che ne parlavo in continuazione!!
Devo dire che i biscotti il giorno dopo migliorano..però li trovo un po troppo croccanti ma con la glassa sopra si
ammorbidiscono..quindi voi mettetela o vi spaccherete i denti!
Purtroppo nn ho fotografato l’intera produzione..erano tantissimi e carinissimi..alcuni li ho fatti con degli stampini
della Guardini che ho trovato a pochissimo (circa 3 euro) e he trovo ottimi, anche perchè son infilati in un anello e
quindi son super comodi da mettere in ordine!
Beh, spero vi sia piaciuta e se volete raccontatemi cosa fate il giorno del vostro compleanno, se avete qualche
abitudine o tradizione!

http://ilpomodorosso.blogspot.com/2011/01/caprese-cioccolato-compleanno-fondente.html
RISOTTO AL LATTE E CANNELLA O ERBA
CIPOLLINA?

Ieri volevo innaugurare la mia nuova pentola Kit-Zen di cui vi


ho parlato e come se non con uno dei miei risotti preferiti?
Si il risotto al latte, che è salato e cremosissimo, certamente
non leggero ma del resto era Domenica… Uno dei pregi di
questo risotto è che è molto neutro e quindi versatile basta
aggiungerci un piccolo ingrediente tipo una spezia e questa
viene esaltata in maniera incredibile… Io ci avevo pensato
bene e avevo scelto la vaniglia, mi piace tantissimo e
secondo me sta’ benissimo anche in preparazioni salate!!!

Ma poi quando spiego a mio marito la meravigliosa ricetta


che ho pensato mi guarda un po’ così e mi dice “proprio la
vaniglia???”, non mi sono persa d’animo, ma la vaniglia va
aggiunta in cottura…Allora ho scelto due ingredienti che
potevano essere aggiunti dopo la cottura, erba cipollina per
lui e cannella per me!!! Fantastici entrambi. Felici entrambi.

“Ma io mi sento come Wil Coyote


Che cade ma non molla mai
Che fa progetti strampalati e troppo complicati
E quel Bip Bip lui non lo prenderà mai
Ma siamo tutti come Wil Coyote
Che ci ficchiamo sempre nei guai
Ci può cadere il mondo addosso, finire sotto un masso
Ma noi non ci arrenderemo mai.”

Eugenio Finardi

Ingredienti
320gr di riso carnairoli
1 cucchiaio di burro
1 scalogno
500gr di latte intero
4 cucchiai di Parmigiano grattugiato
1 ciuffetto di erba cipollina
cannella in polvere

Procedimento
Tagliate lo scalogno a fettine sottilissime, fatelo rosolare con i cucchiaio di burro nel vostro tegame, aggiungete il riso
e lasciatelo tostare per qualche minuto. Aggiungete un poco di latte a temperatura ambiente, un pizzicone di sale e
continuate la cottura del risotto con il latte. Quando finisce il latte cominciate ad aggiungere il brodo, fino a che il riso
sarà cotto. Aggiustate di sale e aggiungete il Parmigiano grattugiato. Coprite il risotto e lasciatelo riposare alcuni
minuti. Potete consumarlo così, oppure aggiungere erba cipollina tagliata al momento o un spolverizzata di cannella
macinata.

http://japanthewonderland.blogspot.com/2010/07/sakura-mochi.html
INSALATA DI COCOMERO E FETA La classica insalata greca prevede fete, olive (greche),
peperoni, cipolla cruda, citrioli, pomodori a go go.
La rivisitazione che abbiamo testato era con cocomero, olive
Non siamo competitivi. Non lo siamo mai stati e forse non lo greche, rucola, cipolle cotte (che tirano fuori la loro
saremo mai (certo mai dire mai). dolcezza) e crema di feta.
Forse non ce ne dovremmo vantare sentendoci dei giovani
crociati contro la società consumistica e fortemente Ritornati volevamo far riprovare alle nostre papille gustative
competitiva, forse ce ne dovremmo crucciare, forse è solo questa ebrezza, ma abbiamo solo partecipato...non abbiamo
segno di paura, del terrore di non riuscire. vinto, fa nulla.
Saranno mille i motivi, giusti o sbagliati, ma il risultato è Il risultato con tutta onestà è stato buono, ma non
sempre lo stesso: non siamo competitivi e ci piace tanto paragonabile all'originale. Certo la colpa non è solo nostra,
partecipare. ma della base della buona cucina: gli ingredienti. Forse con
Ci piace curiosare, prendere le cose così come viene, gli ingredienti originali sarebbe venuta meglio, comunque ve
tentare, provare e se poi non va bene fa niente.. la proponiamo e saremmo felici se ci suggeriste nuove
Questo preambolo è per la salata di feta versione simil light. versioni.
Siete mai stati a Tessalonica? No? Beh se potete passateci, è
una meravigliosa cittadona con un bel centro storico per
perdersi, il profumo del mare per ritemprarsi, una vivace vita
adatta a tutti. Viali e viali di negozi, piazzette contorniate da
chiesette, archi; metallari, famigliole e radical chic che
scivolano attraverso la varia offerta di bar, locali e
bancarelle.
Insomma le low cost ci arrivano, la città vi aspetta.
E vi aspetta anche il ventre caldo di Tessalonica: le pignatte
sbuffanti, le braci ardenti, le taverne, i fast food e i
ristorantini.
Noi vi consigliamo Dore Zithos, un delizioso ristorante
dall'atmosfera anni '20 da cui si può ammirare la Torre
Bianca e sentire il profumo del mare.
Il menù è ricchissimo e ci ha intrigato tantissimo, così vi
riproponiamo una delle ricette provate.

Ingredienti rigorosamente ad occhio


Cocomero
Olve (di Gaeta in mancanza delle greche)
feta
prezzemolo
cipolla
rucola

Procedimento
Tagliate la cipolla a rondelle e cuocetela (noi l'abbiamo stufata). Quando la cipolla sarà pronta scolatela e poggiate le
rondelle su un letto di rucola. Ora potete aggiungere il cocomero tagliato a cubetti e le olive (possibilmente greche).
A questo punto si può preparare la crema di feta. Mettete in una ciotola il formaggio tagliato a cubetti, aggiungete un
pochino d'acqua, un'inezia di olio e del prezzemolo sminuzzato e poi via con il frullatore ad immersione finchè la
crema sarà pronta.
Il supermercato sotto casa non aveva lo yogurt greco, ma se ci fosse stato avremmo usato al posto di acqua e olio.

http://labandadeibroccoli.blogspot.com/2010/09/limportante-e-partecipareinsalata-di.html
L’EFFETTO DEL MARE
La ricetta in se non è legata al passato ma i gamberi lo sono,
Il mare concederà ad ogni uomo nuove speranze, come il come saprete molti anni fa odiavo i gamberi al punto da non
sonno porta i sogni… poterli neanche guardare, poi fra noi è scoppiato l’amore ed
(C. Colombo) oggi non riesco a farne a meno.
La disposizione nel piatto non è casuale rappresenta il mio
Questa è senz’altro una delle frasi che più mi colpisce, la si
carattere posato e razionale, ma anche ciò che ancora vorrei
attribuisce a Cristoforo Colombo e l’ho fatta mia perchè
diventare ovvero più stabile alle intemperie della vita.
come Colombo, che credeva nelle enormi possibilità che il
Infine c’è il prezzemolo messo a mo’ di albero a
mare aveva da offrire nella sua immensa vastità, anche io
rappresentare il legame che ho con la mia terra e
guardando l’orizzonte che sembra non terminare mai mi
l’attaccamento alla natura.
perdo nella sua immensità, e quest’oblio che provo mi
rilassa e mi porta lontano dai problemi della vita. Il mare mi
dona la calma e la serenità, potrei stare a guardarlo per ore
e non stancarmene mai, adoro il rumore della risacca ed il
frastuono delle onde sugli scogli. Una cosa è certa
difficilmente potrei vivere lontano dal mare, i miei occhi
sono abituati ad avere orizzonti infiniti,il mio corpo ha
bisogno di spazio ed il mare da un lato traccia un limite
invalicabile ma dall’altro segna la fine del cemento e delle
opere umane riportando il tutto ad una dimensione
naturale, essere circondato solo da cemento e terra mi
opprimerebbe ne sono certo.
La ricetta di oggi rappresenta ciò che ero ma anche ciò che
sono diventato.

Ingredienti
8 gamberi del mediterraneo
350 gr. di passato di pomodoro (2 pomodori maturi grandi)
1 cipolla
capperi
olive nere
vino bianco
timo
sale
pepe
prezzemolo
Procedimento
Sgusciare i gamberi eliminando il carapace e lasciando le teste attaccate al corpo. Bollire i gusci ottenuti in poca acqua
per circa 10 minuti in modo da ottenere un fumetto da utilizzare in fase di cottura! Nel frattempo soffriggere la cipolla
tritata finemente in poco olio ed una volta imbiondita aggiungere i gamberi. Dopo alcuni minuti aggiungere il vino
bianco e sfumare a fuoco molto vivo, quindi aggiungere il passato di pomodoro e parte del fumetto. Se durante la
cottura il sugo dovesse risultare troppo secco prima che i gamberi siano cotti aggiungere un po’ di fumetto. Quando i
gamberi risulteranno cotti (attendere ancora qualche istante se il sugo dovesse risultare troppo liquido e poco incline
a restare attaccato al corpo dei gamberi) aggiungere il prezzemolo tritato ed impiattare.
Buon Appetito!!

http://www.cucinacasa.altervista.org/secondi-piatti/leffetto-del-mare.html
RISOTTO AI FUNGHI

Il risotto ai funghi è il mio piatto preferito, ed è anche la


prima ricetta che ho imparato a cucinare da sola (ero poco
più che bambina!). Se mi chiedessero: "Se tu fossi una
ricetta?" risponderei senza esitazione risotto ai funghi! :-)
Mi piace con i funghi freschi e con quelli secchi, con i porcini
o con gli champignon, con i chiodini o con un misto di
funghi…insomma, mi piace tantissimo in tutti i modi! :D

Ingredienti
- 500 g. di funghi freschi (io questa volta ho usato cremini e chiodini)
- 320 g. di riso (considero sempre 80 g. a persona, sia riso che pasta)
- qualche ricciolo di burro
- olio extra vergine di oliva
- brodo vegetale
- parmigiano grattugiato
- prezzemolo tritato
- vino bianco
- sale

Procedimento
Preparate del brodo vegetale (circa 1 litro).
Pulite i funghi togliendo la parte terrosa del gambo e pulendo con carta da cucina leggermente inumidita le cappelle.
Staccate i gambi dalle cappelle e tagliateli a fette. In un tegame capiente versate qualche cucchiaio di olio (se vi piace
fate soffriggere la cipolla, io non la mangio), fatelo scaldare e unite i funghi. Dopo qualche minuto aggiungete Il riso,
facendolo tostare per un minuto e spruzzate con il vino, lasciando evaporare. Aggiungete un mestolo di brodo e fate
cuocere a fuoco medio; quando notate che il brodo sta per asciugarsi, aggiungete un altro mestolo di brodo e
mescolate, così via via fino alla cottura, controllando se manca di sale.
Appena il riso sarà cotto, spegnete il fuoco e aggiungete una manciata di prezzemolo tritato, qualche cucchiaino di
parmigiano e qualche ricciolo di burro. Mescolate bene e lasciate mantecare un minuto. Il riso è pronto per essere
gustato! ;-)

http://lacucinaditatina.blogspot.com/2010/10/risotto-ai-funghi.html
PIGNOLATA AL MANDARINO talmente cara che in uno dei periodi più bui della mia vita si
fece un viaggio fino a casa mia per portarmi la sua pignolata,
per dirmi con ogni piccolo biscottino, vedrai che passerà, che
L'ultima volta che ho mangiato questi dolci avevo diciasette la vita va avanti. Ventanni fa. Ieri ho impastato con le mie
anni...una vita fa! Per chi è interessato solo alla ricetta, salti nanocuoche, entrambe hanno fatto palline e palline, e una
direttamente alla fine del post, che vi annuncio volta fritte e caramellate si sono divertite a riempirle di
probabilmente lunghetto. Adesso seguitemi e anche se oggi codette colorate. Il groppo in gola si è sciolto, perchè è bello
c'è un freddo pazzesco, immaginatevi un fine luglio tanto avere bei ricordi ma bisogna ricordarsi di vivere il presente,
caldo da togliere il fiato, una bimba di nove anni correre tra soprattutto adesso che si stanno formando ricordi nella
filari e filari di piccole piantine di pomodori in lontananza la testolina di altre bimbette
voce tremula e buona di una donna chiama la bambinetta.
Girasoli messi al sole a seccare, pomodori spaccati a metà e
coperti di sale riempiono l'aria di un profumo meraviglioso....
Ginestrina è contenta, non sa perchè le viene da ridere, non
le era mai successo prima, ridere così senza motivo, in quel
paese è tutto diverso da casa sua, può correre senza
preoccuparsi delle macchine, di sudare o di sporcarsi... può
mangiare lì in mezzo alle piante e nessuno le dice di stare
seduta...e può ridere tanto per il gusto di ridere e nessuno lo
trova strano! Ginestra guarda in sù, un cielo tanto azzurro e
grande sembra quasi raccogliere tutto quello che la circonda,
per la prima volta si sente libera anche se non comprende
esattamente quella sensazione, ma non se ne cura e segue
l'istinto, impara a mangiare i semini di girasole, strappandoli
uno ad uno e spaccandoli con i denti...e i pomodorini,
mentre corre li strappa e infila in bocca, come sono
dissetanti!La sera si ritorna a casa della zia e prima di cena si
gioca un poco a nascondino, ma non come in città, non ci si
nasconde in casa, c'è il quartiere a disposizione, dal
benzinaio alla bottega della zia, dalla chiesa alla pasticceria,
e tutto un campo giochi, e si gioca tutti insieme dai cinque ai
sedici anni! Dopo cena la zia tira fuori la "pignolata" fatta
apposta per la nipote di città "perchè poi chissà quando ti
ricapita di mangiarla". Le palline dolci vanno giù una dopo
l'altra, non si riesce a smettere di mangiarle... Ieri friggevo
con un nodo in gola per la commozione, quanti anni sono
passati, non c'è più quella campagna, non c'è più quella zia,

Ingredienti
250 gr. di farina 00
250 gr di semola di grano duro
4 uova
la buccia grattuggiata di un mandarino non trattato (del mio alberello)
mezzo bicchiere di mandarinetto
2 cucchiai d'olio d'oliva
1 cucchiaio di marmellata di mandarini possibilmente homemade
2 cucchiai di zucchero semolato
250 gr di miele di zagara.
olio per friggere.
zuccherini colorati per decorare
chocaviar per decorare
Procedimento
Lavorate le farine con le uova, la buccia del mandarino, il liquore e l'olio. Formate un bel panetto morbido e lasciate
riposare un oretta. Prelevate poi dal panetto l'impasto poco alla volta, sul tavolo infarinato con la semola, formate un
cordoncino dello spessore di un dito. Tagliate obliquamente tanti piccoli gnognetti, e nel caso abbiate bambini,
lasciate che formino con l'impasto tante piccole palline, friggete in abbondante olio caldo le vostre "palline", poche
per volta, vedrete che si gonfieranno durante la cottura. Una volta dorate, aiutandovi con una schiumarola, lasciatele
sulla carta forno a perdere l'eccesso d'olio. In una capace padella mettete 2 cucchiai d'acqua, 2 di zucchero, la
marmellata che dovrà essere del tipo senza buccia e il miele, non appena il composto si sarà liquefatto amalgamatelo
insieme agli gnocchetti fritti, caramellateli facendo attenzione a non far bruciare il miele! A questo punto, spegnete il
fuoco e versate, aiutandovi con un cucchiaio, in vari pirottini di carta la pignolata, oppure versatela tutta su un piatto
di portata, bagnatevi le mani e compattate tutte le palline insieme. Successivamente decorate con zuccherini colorati,
anicini e diavoletti. Ho decorato la pignolata dei pirottini con il chocaviar, e la pignolata sul piatto di portata l'ho
lasciata decorare alle bambine con gli anicini e i classici zuccherini colorati. La presenza del mandarino, frutto che
adoro, non ha fatto altro che migliorare l'aroma e il sapore dei biscottini. Ovviamente non deve predominare il
mandarino, ma, vi accorgerete che le note dolci e profumate del miele di zagara si sposano perfettamente alla discreta
presenza del mandarino.

RICETTA DELLA ZIA ANGELINA

500 gr. di semola di grano duro


5 uova
una manciata di zucchero
un pizzico di sale
miele

http://laginestraeilmare.blogspot.com/2011/02/pignolata-al-mandarino.html
GAMBERI FLAMBATI

... mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la


virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la
temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la
pietà, alla pietà l'amore fraterno, all'amore fraterno la carità
(II Pietro 1, 5 e ss.).

Ingredienti
500 gr di gamberi
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
2 spicchi di aglio
un cucchiaio di prezzemolo tritato
un bicchierino di brandy
sale,pepe

Procedimento
pulire i gamberi lavarli e asciugarli, mettere nella padella l'olio e gli spicchi d'aglio schiacciati fate appena dorare e
toglieteli. Mettere ora i gamberi e farli cuocere a fuoco medio 5 minuti per parte, salate e pepate a piacere ,mettete
ora il prezzemolo e quindi il bicchierino di brandy , fate scaldare inclinando leggermente la padella fino a far fare la
fiamma, quindi spegnere il fuoco e servire .

http://franca-lagiostradellavita.blogspot.com/2010/12/gamberi-flambati.html
LA PAPPA AL POMODORO come la Panzanella, la Ribollita e la Pappa al Pomodoro che
più di ogni altra incorpora pienamente il dna toscano.Ecco
perchè la scelta de "La pappa al pomodoro" come titolo del
Non potevo che esordire come primo post con la ricetta blog, come primo post e prima ricetta.
della Pappa al Pomodoro che ha dato nome al mio blog. Si
tratta di una ricetta semplice nella preparazione e nei suoi Curiosità:
ingredienti ma che riscuote un gran successo sia dai bambini Lo sapevate che il pomodoro fu introdotto in Europa dagli
che dai più grandi. spagnoli nel XVI secolo come pianta ornamentale non
La pappa al pomodoro, preparazione tradizionale toscana, è commestibile? Curioso no visto il grande utilizzo che ha
un piatto tipico della cultura contadina: veniva infatti adesso il pomodoro!?
preparato dalle massaie con il pane avanzato per evitare che
andasse sprecato. Conosciuta in tutta Italia, negli anni
sessanta la pappa al pomodoro fu anche protagonista della
canzone “Viva la pappa col pomodoro” cantata da Rita
Pavone che la rese famosa.
La cucina toscana è una cucina sobria mai eccessivamente
elaborata basata su alimenti molto poveri ma saporiti e
genuini; infatti il carattere dominante della nostra cucina è
certamente la semplicità. Semplicità però più apparente che
reale, in quanto ogni pietanza è fatta di dosi ben equilibrate,
mai ispirata dalla fretta, ma da una paziente attenzione alla
scelta ed all'amalgamarsi degli ingredienti. La semplicità dei
piatti è legata alla storia territoriale. Le condizioni di vita
difficili imposero infatti alla persone di preferire l'utilizzo di
alimenti poveri come il pane che è presente sotto mille
forme e sapori in tutta la Toscana dal filone senza sale ai
crostini, dai panini alla schiacciata.
Anche l'assenza di sale, un tempo troppo costoso,
rappresenta l'aspetto tipico di semplicità e di povertà che un
tempo caratterizzava la cucina di questo territorio. Ed è
proprio con il pane che nascono numerose ricette toscane

Ingredienti
2 spicchi d'aglio
olio extra vergine di oliva
peperoncino
1 kg di pomodori maturi
basilico
sale
brodo vegetale
8 fette di pane raffermo
parmigiano reggiano grattugiato
Procedimento
Far rosolare l'aglio con un pò di olio, aggiungere i pomodori sbucciati e tagliati a pezzetti, un bel po' di basilico, sale,
peperoncino e lasciar cuocere per 15 minuti. Unire il brodo e, quando riprende a bollire, versare nella pentola il pane
raffermo, sbriciolato piuttosto finemente, e cuocere girando di tanto in tanto fino a quando il pane non sarà diventato
una pappa.

http://www.lapappalpomodoro.com/2010/05/la-pappa-al-pomodoro.html
RISOTTO SPUMEGGIANTE

Chi mi conosce un pò sa che sono una donna ottimista e


passionale, molto spesso la metà meridionale di me prende
il sopravvento e nonostante sia nata e viva da sempre a
Trieste, patria della gelida Bora, il mio carattere focoso e
spumeggiante si fa notare alla grande,come il sorriso che
difficilmente abbandona le mie labbra ma soprattutto i miei
occhi ! La frase"Il sorriso dei tuoi occhi", tra l'altro sempre
visibile nello header del blog ,fa ormai parte di me come la
persona che me l'ha dedicata senza sapere che sarebbe
diventato il mio life motive...... Questa ricetta, un semplice
risotto al prosciutto arricchito dalla presenza di un
eccellente spumante italiano ,andrà bene per tutti quelli che
hanno in mente una serata romantica,questo risotto creerà
l'atmosfera giusta, il resto però dovete metterlo voi...

Ingredienti
160 gr. di riso carnaroli
1/4 di cipolla
30 gr. di burro
50 gr. di prosciutto cotto
1/2 bicchiere di panna
1 bicchiere di spumante
brodo q.b.
Parmigiano Reggiano q.b.

Procedimento
Sciogliere il burro in una casseruola(io uso una casseruola di rame e mi trovo benissimo), tritare finemente la cipolla e
il prosciutto e aggiungerli al burro. Lasciar cuocere un pochino, non dovrà dorare. Bagnare con lo spumante e
aggiungere subito il riso. Mescolare e portare a cottura con i mestoli di brodo caldo.
Mantecare alla fine aggiungendo la panna e il parmigiano.

http://chiara-lavogliamatta.blogspot.com/2011/01/risotto-spumeggiante.html
LE CRESPELLE PIU’ PREZIOSE SULPIATTO DEL
CONTEST

Con questa ricetta, anzi proprio con tutto il post, vorrei


partecipare al contest di Elena Edo ergo sum. Sono giorni
che penso e ripenso ad un piatto che mi possa rappresentare
a pieno...avevo l'imbarazzo della scelta...ahimè sono golosa
di tutto, dal dolce al salato...ma tutte le ricette che mi
venivano in mente, non mi soddisfacevano
pienamente...non dovevo cercare qualcosa per stupire, ma
qualcosa che parlasse di me....semplicemente..in tutti i
sensi...Così ho deciso di "riprendermi" queste Crespelle alla
Fiorentina, in assoluto il mio piatto preferito (a pari merito
con i cannelloni), e oltretutto in un contesto perfetto, quello
di un...incontro perfetto, che rafforza ancora di più il
significato di....edo ergo sum, anche se per l'occasione,
sarebbe stato meglio dire ...no edo, ergo sum....se avrete la
pazienza di leggervi il racconto...

Ingredienti
2 cucchiai di farina
1 bicchiere di latte
Un pizzico di sale
3 uova
burro
Per il ripieno:
1 Uovo
250 g. Ricotta
300 g. Spinaci
3 cucchiai parmigiano
Noce moscata
Sale e pepe
Inoltre:
3-4 cucchiai di salsa di pomodoro
Parmigiano a piacere
besciamella

Procedimento
Preparazione delle crespelle:
Sbattete le uova con il sale. Diluite la farina con il latte ed aggiungetela alle uova continuando a sbattere. Fate fondere
nella crêpiere una noce di burro e versatevi un mestolo scarso del composto, facendolo cuocere da un lato e dall'altro.
Un mio accorgimento: dopo la prima, metto pochissimo burro per le successive crêpes, e, togliendo la padellina dal
fuoco, distribuisco bene il composto, per poi rimetterlo a cuocere.
Preparazione del ripieno:
Lessare gli spinaci (anche surgelati vanno bene). Scolarli, tritarli e aggiungerli alla ricotta e all’uovo. Unire il
parmigiano, la noce moscata a piacere e regolare di sale e pepe. Preparazione delle crespelle:
Adagiare al centro di ogni crespella un paio di cucchiai di ripieno e arrotolarle come un cannolo. Disporre le crespelle
nella teglia una a fianco all’altra, ricoprirle con la besciamella, macchiarle con qualche cucchiaio di salsa di pomodoro e
cospargerle generosamente di parmigiano. Far gratinare il tutto in forno a 180° per circa 15 minuti e servire in tavola
ben calde.

http://mammainpentola.blogspot.com/2010/10/le-crespelle-piu-preziose-sul-piatto.html
VELLUTATA DI SCAMPI

Buona sera carissime amiche, ieri sera è stata una serata


fantastica, e come sapete con mio marito abbiamo avuto un
po di problemi, però lui ce la sta mettendo tutta per farsi
perdonare, infatti ieri mi ha portata dall'estetista per un
chek up completo con massaggio finale della durata di tre
ore e appena arrivata a casa mi ha fatto trovare un bella
sorpresa tutta preparata da lui.
Parto con il primo antipasto, perché postarvi tutte le ricette
sarebbe un po esagerato e quindi eccovi la prima ricetta.
Questa ricetta come tutte le ricette relative ai crostacei le
adoro, poiché all'interno di quella corazza esterna di cui
sono muniti si trova una carne dolce gustosa e morbida,
proprio come me, che nonostante il fatto che possa
sembrare una persona forte agli urti, tutto ciò che c'è dentro
di me esula dall'essere cosi resistente, come i crostacei
anche io sono dolce, tenera e cerco di proteggermi con una
forte corazza esterna.

Ingredienti
1KG di scampi
cipolla, carota e sedano e porro per soffritto
vino bianco
brandy
pomodoro
pepe nero e sale q.b.
brodo granulare per pesce
olio e burro
aglio
panna liquida

Procedimento
Preparare un fumetto di pesce:
fate soffriggere e rosolare cipolla carota sedano e porro,
unire le carcasse degli scampi,
sfumare con un goccio di vino e un goccio di brandy, aggiungere 1-2 cucchiai di concentrato di pomodoro unire grani
di pepe nero, salare e aggiungere acqua calda fino a coprire tutto il composto, unire un pizzico di brodo granulare al
pesce. Dopo che ha bollito per circa 30-40 minuti (deve ridursi molto!), schiacciare con il cucchiaio i gusci e filtrare
tutto.
Fate rosolare olio, burro, aglio e aggiungere le code di scampi sgusciati,
cuocere per 2-3 minuti. Eliminare l'aglio e bagnare con il vino e il brandy, salare, pepare. Togliere metà scampi e
frullare l'altra metà, ottenendo una polpa fine, unire il fumetto filtrato, 10dl di panna liquida fresca, aggiustare con
sale e pepe se manca. Tagliare a cubetti gli scampi rimasti interi ed unirli alla crema.

accompagnare con dei crostini

http://mammapaperasblog.blogspot.com/2011/02/pesce.html
FISH FOR LIFE – SALMON MOUSSE

There's an old Chinese saying that says; Give a man a fish


and you feed him for a day. Teach a man to fish and you
feed him for a lifetime. The proverb makes the point
succinctly when we learn from each other through our blogs.
We cook and eat well and in the process make friends for
life.
The saying have been updated in so many versions since
then and here's one that reads; If you give someone a fish,
you feed him for a day. If you teach someone to fish, he'll
destroy another aquatic ecosystem or enlighten him further,
he'll own a chain of seafood restaurants! Of course, this will
not happen with any of the food bloggers, I think.
The fish is made with 3 cups of good fish broth and 3 tbsp of
agar agar boil until gelatin is completely dissolved. Color 2
tbsp of the gelatin broth to rub into the fins and tail of the
fish mold. Cool the mold for a minute and pour the rest of
the broth to the brim. Cool in the fridge until firm. Scoop the
inside of the fish leaving only a thin skin intact. Then fill the
fish mold again with your favorite salmon mousse and put it
back in the fridge to firm. I made my mousse with smoked
salmon and sour cream with a hint of tabasco. Remember to
oil the mold before filling for easy unmolding. Black currants
are cut into halves for the eyes. Serve with your favorite
crackers or toast.

http://michelangelointhekitchen.blogspot.com/2011/02/fish-for-life-salmon-mousse.html
GELEE quanta vita brucerai che sei
viva viva per quella che sei
niente rate, niente sconti
Giracchiando su i blog che seguo sono rimasta colpita da solo viva come vuoi....
questo contest, mi sono iscritta senza dichiarare la ricetta Questa qua e` per te e non e` niente facile
con cui avrei partecipato, così la blogger che lo gestisce mi dire quello che non riesco
ha un po’ redarguito, chiedendomi se avevo capito lo spirito mentre tu vuoi ridere
dell’iniziativa….um um l’avevo capito leggendo la prima Perché sei
volta…solo che ero indecisa sulla ricetta che maggiormente viva viva cosi come sei
mi rappresenta. quanta vita mi hai passato
Parlandone con il mio compagno mi suggeriva il e non la chiedi indietro mai
Castagnaccio, io dicevo i Torcetti, invece no, ci sono arrivata perché sei
solo qualche giorno fa, le Gelee! viva viva per quella che sei
Già perchè da bambina piccina piccina erano le mie sempre pronta sempre ingorda
caramelle preferite, potevo mangiarmene un sacchetto in sempre viva come vuoi....
cinque minuti…con somma gioia di mia madre ovviamente! Questa qua e` per te
Amo gli agrumi per cui finivo prima quelle all’arancia e che sai sempre scegliere
limone poi mi mangiavo quelle alla fragola, comunque per e io invece non ho scelta
non far torto a nessuno le mangiavo tutte e le mangio te la devo scrivere.
ancora, amo le caramelle da sempre, vengo redarguita da
chiunque per la mia golosità in merito. Viva L.Ligabue
Anni fa un ‘amica mi fece un complimento e mi dedicò
questa canzone:

Questa qua è per te


e anche se non e` un granché
ti volevo solo dire
che era qui in fondo a me.
E` per te che lo sai
di chi sto parlando dai
e ti piacerà un minuto
e poi te ne scorderai.
Perché sei
viva viva cosi come sei
quanta vita mi hai passato
e non la chiedi indietro mai e sei
viva viva per quella che sei
sempre pronta, sempre ingorda
sempre solo come vuoi....
Questa qua e` per te che non
ti puoi spegnere non hai mai
avuto tempo devi troppo vivere
e` per te questa qua per la tua
golosità ti strofini contro il
mondo tanto il mondo non ti avrà
Perché sei
viva viva cosi come sei
quanta vita hai contagiato
Ingredienti
200 g di zucchero;
12 g di gelatina;
3 cucchiai di succo di pompelmo;
9 cucchiai di succo di limone.

Procedimento
Ammollare la colla di pesce per dieci minuti nell’acqua fredda.
Intanto portare ad ebollizione lo zucchero con i due succhi, aspettare che si sciolga completamente lo zucchero e
spegnere la fiamma sotto, quindi a fuoco spento aggiungere la colla di pesce ben strizzata, aspettare che si sciolga
completamente.
E qui viene il bello, già perchè io avevo uno stampo in silicone per cioccolatini (rigorosamente mai usato, ma non ho
potuto fare a meno di comprarlo) per cui ho pensato bene di riesumarlo dallo scomparto silicone, una volta riempito
avevo ancora una quantità non indifferente di gelatina nella pentola, per cui ho riempito anche degli stampi in
porcellana…sto ancora studiando come tirarli fuori senza rompere l’involucro…
Quindi se fate queste gelatine fatelo nel silicone, vi appiccicherete tutte le dita per toglierle ma almeno non dovrete
pregare il composto di scendere da se.
Per finire le gelatine vanno passate nello zucchero, non vi preoccupate su come farete ad appiccicarvi lo zucchero…è
facilissimo, basta un piattino con lo zucchero sopra.
Per la ricetta ringrazio una ragazza che ha lasciato un commento sul mio blog!

http://montagnedibiscotti.blogspot.com/2011/02/gelee.html
PATATE ALLA PARACULA

Posto questa ricetta per partecipare al contest si Cooking


Elena " Edo ergo sum".
Il principio del contest è “l'uomo è ciò che mangia” e che la
personalità di una persona viene fuori anche da ciò che
cucina.
E quale ricetta scegliere se non le patatine alla paracula???
Quanto di più semplice la nostra cucina tradizionale può
offrirci: patate, olio, sale, pepe e a chi piace anche un po di
aglio.
Basta tagliare le patate (in 4 parti, in 2 o a fettine come piace
a me) lasciando la buccia. Se gli spicchi sono grandi fare degli
intagli con un coltellino.
Sciacquarle ( o lasciarle a mollo, come si preferisce),
asciugarle, metterle in una teglia, insaporirle e infornare.

http://mykitchengate.blogspot.com/2011/01/patate-alla-paracula.html
BOCCONCINI DI MAIALE AL LATTE E una spolveratina di curry con quella salsina al latte...siiiiì io
ce lo vedo. Sarà mica una tragedia!
E magari anche due pisellini così c'è pure il contorno...e due
Buondì ragazzi, passato bene il fine settimana? La mia carotine per dare colore e che fanno tanto figura...ma sì, con
domenica è stata davvero da F A V O L A, ma ve la un pochino di prezzemolo...io ce le vedo bene.
racconterò un'altra volta. Per oggi bisogna che vi Sì ma...un pezzo piccolo di arista che non mi avanzi per una
accontentiate della piccola Cali, tanto razionale, precisa, settimana 'ndò lo trovo? Ma sai che faccio...bocconcini! Così
organizzata nei minimi dettagli per molti aspetti quanto cuociono pure prima, aggiudicato ^__^
indecisa e istintiva per altri, in primis tra i fornelli. Questa Oooooops...mi sa tanto che la ricetta della mamy me la sono
sono io! persa per la strada! Forse l'ho ritoccata giusto un filino!
Dico pesce e compro carne, penso pasta e cuocio riso, fino Volete sapere come?
all'ultimo momento sempre pronta a cambiare idea, mettere Ora ve lo racconto ma zitti zitti...non glielo diciamo ;)
e togliere ingredienti, insomma non proprio "tutta d'un Cavoli, però il sale ha ragione!!!
pezzo"!
E nemmeno l'arista della mamma...quella che doveva essere
l'arista!
"Mamy...me la daresti la ricetta dell'arista che è piaciuta
tanto all'omo?
Si sa mai che mi salti in mente la pazzia di farla!"
"Oh quella è facilissima. Fai appena rosolare l'arista nel
tegame a fondo spesso con solo un filino d'olio, copri a metà
con il latte, metti il coperchio e fai cuocere a fuoco basso
basso. E mi raccomando...il sale!
Ricordati il sale, non come il tuo solito!!!"
"Ahhhh...allora è facile davvero. Ce la potrei fare ^__^
Ma erbe...spezie...che ci metti?"
"Niente di niente, latte e basta"
"Ma nemmeno uno spicchietto d'aglio, una cipollina...il
peperoncinooooooo..."
"NO"
"Vabbè, se lo dici tu!"
Non ce la posso fare, senza niente non ce la posso fare!
Un pezzetto di scalogno da far rosolare con la carne, che
male potra fare?

Ingredienti
350gr di filetto di maiale o arista
150gr di pisellini surgelati
150gr di carotine baby surgelate
250ml di latte
½ scalogno
prezzemolo
curry
olio evo
peperoncino (facoltativo)
sale panna liquida
Procedimento
In una padella far rosolare lo scalogno tritato con un cucchiaio di olio, aggiungere i pisellini surgelati, una manciata di
prezzemolo tritato e portarli a cottura aggiungendo qualche cucchiaio di acqua calda. A metà unire anche le carotine e
regolare di sale.
In un tegame scaldare un paio di cucchiai di olio con la cipolla rimasta, aggiungere la carne tagliata a bocconcini e
lasciarla rosolare a fuoco vivo da tutte le parti, aggiungere il latte, una generosa spolverata di curry (io anche una
punta di peperoncino in polvere), abbassare la fiamma e lasciar cuocere per circa 15-20 minuti, mescolando di tanto in
tanto, fino a che il latte sarà ristretto e si sarà formata una salsina cremosa. Regolare di sale.
Aggiungere il mix di piselli e carotine, lasciar insaporire tutto insieme per qualche istante e servire.

http://notedicioccolato.blogspot.com/2010/12/tutto-dun-pezzo-forse.html
LA MIA PRIMA VOLTA… IL CRUMBLE

Buongiorno amici, buon martedì, sono qui oggi per


raccontarvi della mia nuova avventura, il crumble, dopo
averne visto tanti in giro per il web, mi sono decisa e ci ho
provato, dopo aver visto tanti capolavori realizzati dalla
nostra calimera, tutti ormai la conosciamo, lei che ha le
note, quelle dolci, di cioccolato, un esempio lo trovate qui,
mi sono detta perchè no, ci provo, così è stato ho cercato di
riunire un mix di ingredienti per ottenere un buon piatto,
completo e gustoso, spero vi piaccia.
Baciiii.

"L'unico modo per liberarsi da una tentazione è cederle


(O.Wilde)"

Ingredienti per 2 cocotte Ingredienti per la copertura

1/2 pacco di preparato di polenta ai funghi Molino Farina di castagna


Rossetto Erba cipollina
400 ml di acqua 1 noce di burro salato 1889
3 cubetti di spinaci surgelati
1 spicchio d'aglio
5 cucchiai di passata di pomodoto
Olio d'oliva
Sale
Peperoncino
4 fette di sottiletta
1 noce di burro salato 1889

Procedimento
Preparare la polenta facendo bollire l'acqua in una pentola ampia, al primo bollore versare il preparato e cominciare a
mescolare, far cuocere per 5 minuti, affinchè non ci sia più acqua, dopo aver imburrato le cocotte con il burro salata
1889, versare la polenta nelle cocotte e metterla a raffreddare. A parte preparare gli spinaci, in una padella,
antiaderente, far cuocere con uno spicchio d'aglio gli spinaci, salare e pepare, a metà cottura aggiungere un filo d'olio
e la passata di pomodoro, ultimare la cottura e mettere a raffreddare. Nel frattempo, preparare la copertura unendo
la farina di castagne, il burro salato 1889 ed un pizzico di erba cipollina, sbriciolare con le punte delle dita. Riprendere
le cocotte, unire uno strato di spinaci, le sottilette a pezzetti e per ultimo la copertura, infornare a 180° per 20 minuti.
Servire caldo.

http://olioeaceto.blogspot.com/2011/02/la-mia-prima-voltail-crumble.html
FRITTATA DI PATATE

Girellando nel web, sbirciando un po’ gli altri blog per


trovare sempre nuovi spunti per migliorare il mio, ho trovato
questo Contest di Cooking Elena, che chiede di esprimere
una parte della propria personalità attraverso una ricetta
che ci rappresenta. Ci penso un po’ … e poi mi dico “ma io …
da cosa posso farmi rappresentare? Cos’è che faccio sempre,
che mi caratterizza?” … risposta: io adoro le uova! Ho
sempre pensato “meglio un uovo oggi … e pure uno
domani!” … bollito, al tegamino, in frittata … quindi se devo
eleggere una pietanza come mia rappresentanza devo per
forza indicarne una che contenga questo alimento semplice,
economico … ma tanto buono!! Insomma, forse in un’altra
vita sono stata davvero un ovetto, chi lo sa! E allora ecco qui
la ricetta di una frittatina che spesso mi ha salvato pranzi o
cene, soprattutto quando la fantasia è poca e la fame …
tanta!!

Ingredienti
1 patata grossa o 2 medio/piccole
4 uova
1 cucchiaino di pangrattato
2 cucchiaini di parmigiano grattugiato
Sale qb
1 cucchiaino di olio

Procedimento
Sbucciare la patata, tagliarla a piccoli tocchetti e farla bollire per circa 20 minuti in acqua salata. Mettere nel boccale
del Bimby le uova, il pangrattato, il parmigiano, l’olio e un pizzico di sale, amalgamare il tutto per 20 secondi a velocità
4. Bagnare e strizzare un foglio di carta forno e rivestire il vassoio del Varoma. Unire al composto che abbiamo frullato
le patate lessate, versare il tutto nel vassoio del Varoma, coprire con carta alluminio e coperchio del Varoma. Versale
nel boccale 600 ml di acqua, chiudere, posizionare il Varoma e cuocere per 20 minuti, temperatura Varoma, velocità 1.
Ovviamente per chi non ha il Bimby la cottura si può fare in padella come una normale frittata, o al forno, per una
cottura più light!

http://oliosaleecincy.blogspot.com/2010/12/frittata-di-patate-per-la-serie-il-mio.html
GNOCCHETTO DI ZUCCA ALLA PANNA, NOCI
E SALVIA

"Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono


saggio e sto cambiando me stesso" (Dalai Lama)

Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.Se non


puoi essere il sole, sii una stella.Sii sempre.... il meglio di ciò
che sei.!!!(M. Luther King).

Vi piace!! Con un pò d'inventiva e di passione si crea sempre


qualcosa di buono.
Vi assicuro che erano deliziosi!! Ahimè erano! :(

Ingredienti
@ 300 gr di zucca ridotta in polpa
@ 300 gr di farina integrale o qb per impastare
@ 125 gr di panna
@ Salvia un mazzolino
@ 1 cipolla
@ 5 noci sgusciate e sminuzzate
@ Sale qb
@ Olio evo qb
@ Parmigiano qb

Procedimento
Impastare in una ciotola la zucca ridotta in purea, dopo averla cotta in forno o in padella. Qui l'ho cotta in padella,
aromatizzandola con un pò di cipolla, sale e olio evo. Poi l'ho sminuzzata con una forchetta e ridotta in purea.
Quando sarà fredda aggiungere la farina integrale, un pizzico di sale e impastare fino ad ottenerne un'impasto sodo.
Formate gli gnocchetti partendo dai rotolini di pasta che poi taglierete in tanti piccoli quadratini di un centimetro,
cavate con un dito i quadratini e otterrete lo gnocchetto.
In un tegame antiaderente fate appassire un pò di cipolla tagliata sottile sottile, con dell'olio evo, aggiungete la salvia
e infine la panna, lasciate amalgamare un minuto e spegnete.
Sbollentate gli gnocchetti in abbondante acqua salata e dopo che questi verranno sù, colateli e versateli nella padella
con la panna.Saltate 2 minuti e servite con del parmigiano e un pò di noci sminuzzate.

http://pagnottina.blogspot.com/2011/02/gnocchetto-di-zucca-alla-panna-noci-e.html
SPAGHETTI CON UOVA DI LAPPANO

Questi spaghetti son stati preparati dal maritino, che ama


particolarmente cucinare tutto ciò che arriva dal mare...
Il pesce lappano , così chiamato in molti luoghi della Sicilia
occidentale, non è altro che il tordo.
Lo stesso piatto è stato preparato in due versioni, con e
senza ricotta. Il più buono?
Impossibile stabilirlo!

"Uno non può pensare bene,amare bene, dormire bene, se


non ha mangiato bene "
Virginia Wolf

Ingredienti
spaghetti
uova di tordo
aglio
prezzemolo
peperoncino
olio extravergine d' oliva
vino bianco
ricotta
pepe
scorza di limone

Procedimento
Soffriggere in pochissimo olio extravergine d' oliva uno spicchio d' aglio, del prezzemolo, quattro pomodorini
spezzettati e due peperoncini interi e dopo qualche minuto aggiungere le uova di pesce, sfumare con vino bianco e
spegnere i fuochi. Quando gli spaghetti saranno pronti condirli con il condimento di uova di pesce e spolverizzare con
la scorza grattugiata di limone. Se si vuol arricchire il piatto,mentre si cuociono gli spaghetti, preparare 70 g. di ricotta
con sale e pepe per poi aggiungerli al condimento e agli spaghetti.

http://www.paolinadolcemente.com/2011/02/spaghetti-con-uova-di-lappano.html
CUOR DI CIOCCOLATO CON GANACHE
ALFONDENTE

Così come scrivo in chiosa alla mia ricetta, lasciate riposare E in “edo ergo sum” il Contest di Elena, al quale partecipo
in frigorifero prima di gustarla e attenzione, crea con un piacere doppio dettato dall’essere conterranee, ho
assuefazione! Un mare di cioccolata, da leccarsi le dita, da deciso di presentarmi così: una ciliegia candita!
rallegrare la vita in giornate piene di tutto, vuote d’amore.
Interagire con il mondo presuppone piccole semplici regole:
la buona educazione è tra queste e il saluto non si nega, mai.
Da leccarsi le dita, da rallegrare la vita di chi, per
irresponsabile scelta, tiene il muso anche davanti ad una
mano protesa. Regalerei cioccolata a tutti in questi giorni,
reduce dall’aver realizzato che quella buona creanza non si
compra in negozi di lusso, che non ci si veste d’orgoglio
peccando, che democrazia vuol dire anche parlare e
ascoltare, esprimere e manifestare laddove sussiste un
disagio. Oggi la gente, quella che frequento per laborioso
dovere, ha compreso che quanto ho da dire lo dico, che non
mi vesto di ipocrisia e saluto, con una stretta di mano saluto.
Comunicare è ricordarsi di salutare, anche se non te lo
hanno insegnato.
Un cuore di cioccolata, da leccarsi dita e ferita, da rallegrarsi
la vita in questa giornata, a chi s’è dimenticato la buona
creanza e di triste parvenza ammanta anima sua vestendo a
festa la mia.
Sono come quella ciliegia spersa in un mare di cioccolata,
una nota stonata, il sorriso sul viso anche quando fa freddo,
nessuna paura: le rughe d’espressione rendono affascinanti
e più vere. Una ciliegia che sa il fatto suo, in un sapore dolce
e acido insieme che esprime parere, che sa destreggiarsi tra
onde d’umore e di scuro colore. Il cioccolato, affascinante,
seducente, crea assuefazione… la ciliegia non mente, può
non piacere, ma non si scorda ne smente!
Ingredienti per la torta Ingredienti per il ripieno e la copertura

4 Uova 50 g di Cioccolato Fondente al 75% Venchi


150 g di Zucchero 200 g di Cioccolato Fondente al 56% Venchi
1 bustina di Vanillina 200 ml di Panna fresca
½ bustina di Lievito per dolci
1 pizzico di Sale
70 g di Farina 00
50 g di Fecola di patate
30 g di Cacao amaro
100 g di granella di pistacchio
100 g di Burro

Procedimento
Separate i tuorli dagli albumi. Sbattete i tuorli, per montarli a schiuma, con 4 cucchiai di acqua calda e aggiungete
gradatamente 100 g zucchero, la vanillina e il pizzico di sale, fino ad ottenere una massa cremosa. Montate a neve ben
ferma gli albumi e aggiungete lo zucchero rimasto. Incorporate gli albumi a neve alla crema ottenuta con i tuorli,
utilizzando una spatola e tentando, con movimenti decisi dal basso verso l’alto, di non smontare i due composti. In
una terrina, a parte, mescolate la farina setacciata alla fecola di patate, al cacao amaro, al lievito e alla granella di
pistacchio. Aggiungete le polveri al composto ottenuto con le uova e mescolate per bene senza smontare il tutto.
Aggiungete per ultimo il burro liquefatto da freddo o tiepido, non caldo. Imburrate e infarinate uno stampo a cerchio
apribile da 26 cm di diametro, trasferite nello stampo il composto e infornate a forno preriscaldato alla temperatura di
175°C per 30 minuti circa. Trascorso questo tempo, controllate la cottura della torta con uno stuzzicadenti e se risulta
ben asciutta, sfornatela e lasciatela raffreddare su una gratella.
Preparate la ganache al fondente che utilizzerete come copertura: mettete la panna fresca in un pentolino e portate
sul fuoco. Intanto spezzettate il vostro cioccolato a tocchetti. Quando la panna arriva a bollore, spegnere il fuoco e
immergervi dentro i pezzetto di cioccolato. Lasciate riposare un paio di minuti quindi mescolate la ganache con una
frusta a mano o con una spatola fino a completo scioglimento del cioccolato nella panna. Lasciate raffreddare la
crema, poi passate in frigorifero per un paio d’ore e se desiderate un effetto più delicato e spumoso, trascorse le due
ore potete montare leggermente la crema con una frusta elettrica.
A questo punto io ho ritagliato, con apposita forma, la torta a cuore, ma potete tranquillamente lasciarla della forma
regalata al dolce dalla teglia usata. Tagliate la torta in due parti. Sullo strato inferiore versate la ganache al fondente,
coprite la farcitura con lo strato superiore della torta. Fondete a bagnomaria il cioccolato rimasto e utilizzate questo
come copertura del vostro dolce che a questo punto può essere decorato a piacere. Io ho utilizzato ciliegie candite,
zuccherini e zucchero di canna. Lasciate riposare in frigorifero prima di gustarla e attenzione, crea assuefazione!

http://pecorelladimarzapane.blogspot.com/2011/02/cuor-di-cioccolato-con-ganache-al.html
LASAGNA SUPERVELOCISSIMA SENZA
BESCIAMELLA

Su questa ricetta, appena la mia collega di ufficio me l'ha


descritta, non ho avuto alcun dubbio: era mia!!!
La preparazione è veramente super velocissima, soprattutto
se utilizzate la sfoglia già pronta. Io ho fatto la brava donnina
di casa e ho preparato la pasta in casa, ma è il condimento
che è veramente fulmineo!!!
Viste l'originalità e la leggerezza rispetto alla versione
tradizionale della lasagna, sento che questo è un piatto che
mi rappresenta appieno e per questo lo "dono" all'amica
Elena del blog Cooking Elena per la sua raccolta Edo ergo
sum ^_^

Ingredienti
Per la pasta, se volete prepararla voi: 500 gr farina 0 - 3 uova - sale - acqua tiepida q.b.
Per il condimento: asparagi, un mazzo - 2 mozzarelle di bufala (ma la ricetta prevedeva la burrata...!!!!) - Parmigiano

Procedimento
Soffriggere in pochissimo olio extravergine d' oliva uno spicchio d' aglio, del prezzemolo, quattro pomodorini Se fate la
pasta da sole, impastate gli ingredienti a fontana (o nella mdp: viene benissimo!!!) e stendetela con la Nonna Papera.
Nel frattempo, fate lessare gli asparagi. Scolateli, tagliate le punte che terrete da parte e mettete invece i gambi in una
ciotola.
Nella stessa ciotola mettete anche la mozzarella, un pizzico di sale e con il mixer a immersione, frullate il tutto. Ne
otterrete una crema morbidissima.
Adesso, mettete in una pirofila un pò di crema di asparagi, uno strato di pasta, ancora crema. Io, uno strato si e uno
no, ci ho spolverato il Parmigiano.

http://pentoleeallegria.blogspot.com/2011/02/lasagne-supervelocissime-senza.html
SUSHI MEDITERRANEO DI PALAMITA

Con questo piatto partecipo al contest di Cooking Elena


perchè? perchè questo piatto mi rappresenta per certi
aspetti: io sono "da bosco e da riviera", mi piace il rigore e la
raffinatezza dello stile minimal, e il sushi ne è un mirabile
esempio, ma mi piace anche giocarci e sdrammatizzare con
ironia inserendo colore ed elementi rustici, poveri, come
verze e bietole. Il mio amore per il mare è nella palamita, la
solare mediterraneità nel pomodoro, il riso mi riporta alle
mie origini padane, come la verza del resto. Penso che non ci
sia bisogno di aggiungere altro se non la ricetta:

Ingredienti
150 gr di riso basmati o thaibonnet bianco
150 gr di riso venere
foglie di bietola e verza in quantità variabili a seconda delle dimensioni (se grandi 5-6 foglie)
200 gr ca di filetto di palamita o tonno precedentemente passato nel freezer per qualche giorno e poi scongelato
4-5 pomodorini ciliegia molto maturi (d'estate ovviamente è tutta un'altra cosa, sono contraria alla verdura non
stagionale ma avevo provato lo zabaione d'agrumi e non mi era venuto, dopo tanto lavoro ho optato per questa
maionese di pomodori facilissima)
due o tre coste di sedano sbollentate
una manciata di mandorle
zenzero
olio evo

Procedimento
Lessare i risi separatamente, lasciarli raffreddare e successivamente farli riposare qualche ora in frigor.
Sbollentare le foglie di cavolo verza e di bietola e deporle su un canovaccio per farle asciugare bene. Mettere una
pellicola sopra a quelle di verza e appiattirle un po' col mattarello.
Su una spianatoia posizionare l'apposito stuoino per arrotolare il sushi, stendere sopra allo stuoino un foglio di
pellicola trasparente, adagiarvi le foglie di bietola facendole combaciare l'una con l'altra, disporre lungo un lato uno
strato di riso bianco, nel centro posizionare una striscia di palamita/tonno, e lasciare un lato libero, arrotolare il
composto partendo dal lato con il riso aiutandosi con lo stuoino e premendo bene per chiudere il cilindro fino ad
incontrare il lato libero che sigillerà il rotolo, ritagliare la bietola in eccesso. Tenere il rotolino avvolto nella pellicola in
frigor in modo che si compatti bene fino al momento di tagliarlo.
Ripetere l'operazione con le foglie di verza e il riso venere.
Per la maionese di pomodoro, mettere dei pomodorini ciliegia spaccati in 4 nel bicchiere del frullatore a immersione e
frullare aggiungendo dell'olio a filo come per fare una maionese finchè risulta bella gonfia e spumosa, regolare di sale

Per la crema di sedano, frullare le coste di sedano precedentemente sbollentate e private dei filamenti, con mandorle,
zenzero fresco grattugiato, olio e sale

http://poverimabelliebuoni.blogspot.com/2011/02/metti-una-sera-cena-unamica-foodblogger.html
PARIGINI

Voglio partecipare al simpatico contest di Elena, perchè la


mia NON-colazione rispecchia la mia pigrizia e la mia
proverbiale lentezza, della serie "Solo gli ottusi sono brillanti
la mattina a colazione" - Oscar Wilde

Ingredienti per 80 biscotti


600 gr farina 00
300 gr burro (l'originale prevede la margarina, ma io ho preferito il burro bavarese)
250 gr zucchero
3 uova
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina (sarebbe meglio usare i semi di vaniglia!)
scorza di 1 limone e mezzo grattuggiata

Procedimento
In una ciotola mescolare farina, zucchero, lievito e aromi. Aggiungere il burro freddo tagliato a cubetti e sbriciolarlo
con le mani, fino a quando non sarà stato assorbito completamente dalla farina. Aggiungere le uova leggermente
sbattute e impastare a mano velocemente. Dividere l'impasto in 10 porzioni e ricavare tanti filoncini, belli cicciotti.
Adagiare i filoni in teglia ben distanti tra loro e cuocere a 180° per 9 minuti. Estrarre la teglia dal forno e tagliare i
filoncini in senso obliquo, ricavando i biscotti. terminare la cottura per altri 10 minuti circa (o comunque finchè non
saranno dorati). Far raffreddare e spolverare con abbondante zucchero a velo.

http://noidueincucina.blogspot.com/2011/01/doppia-ricetta-per-una-colazione-sprint.html
SOFFICE SOFFICE COME UNA NUVOLA

Con questa ricetta partecipo al simpatico ed originale


contest di Elena. Perchè proprio con questa?
Ehehe...non perché sono tonda e soffice come una brioche,
anche se ultimamente ho messo su un paio di kg.....ehehe,
ma perché sono simile ad un lievitato che ha bisogno di
tempo per essere pronto, non sono una persona
“istantanea”, per timidezza e riservatezza non riesco a
comunicare immediatamente.
Ho bisogno di un tempo, più o meno lungo, per esprimere
quella che realmente sono….nel bene e nel male ^_-
Tra i lievitati mi sento più vicina al panbrioche in quanto è
rustico, semplice, poco elaborato e dolce quanto basta,
proprio come me ^__^

Ingredienti
200 gr di pasta madre
250 gr di farina manitoba
180 gr di farina 00
100 gr di latte tiepido
125 gr di yougurt bianco intero
3 uova
4 cucchiai di zucchero
60 gr di burro fuso e raffreddato
gocce di cioccolato
latte per pennellare
granella di zucchero

Procedimento
Sciogliere la pasta madre con il latte. Unire le uova, metà dello zucchero e delle farine e impastare con la foglia.
Aggiungere poi gradualmente lo yougurt insieme al resto dello zucchero e le farine, lasciandone un cucchiaio per lo
spolvero finale. Aggiungere poi il burro fuso e continuamo a impastare fino ad ottenere una massa elastica. Impastare
poi con il gancio qualche minuto fino a che l'impasto non risulta lucido e ben legato.
Lasciar lievitare fino al raddoppio. Io l'ho lasciato tutta la notte. Riprendere l'impasto e senza schiacciarlo troppo unire
le gocce di cioccolato infarinate. Dare la forma e metterlo nella teglia da plum-cake (o qualsiasi altra teglia con bordi
alti) imburrato e infarinato. Spennellare con il latte. Lasciar lievitare per almeno 3 ore e poi spennellare di nuvo con
delicatezza con il latte e spolverare con granella di zucchero.
Infornare nel forno preriscaldato a 180°C per 35-40 minuti. Controllare la superficie che non diventi troppo scura.
Sfornare, lasciar raffreddare....

http://puffinincucina.blogspot.com/2011/02/soffice-sofficecome-una-nuvola.html
CREMA DI PISELLI E TALLEGGIO
Ignoravo il piacere che può dare la parola scritta,
il piacere di penetrare nei segreti dell'anima,
Oggi ho messo nome, cognome e numero di matricola alla di abbandonarsi all'immaginazione,
mia (doppia) condanna a morte. Mi sono iscritta a due alla bellezza e al mistero dell'invenzione letteraria.
esami. Per il terzo c'è ancora tempo.
Nel frattempo mi è presa l'influenza, ma non mi sono Tratto da "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón
buttata giù. Anzi! Fortunatamente non avevo la febbre
altissima e ho potuto continuare tranquillamente a studiare
(e ad andare a lezione!!!). Non prendetemi per pazza, per
me frequentare (e studiare) è fondamentale. Stare tutto il
giorno sul letto è peggio di una tortura! Arrivo la sera che
sono esausta, studio fino a tardi... purtroppo DEVO, gli esami
non si fanno da soli e la mattina sono a lezione.
Comunque, in linea con la dieta e con l'influenza, domenica
volevo cucinare qualcosa di leggero. Apro il frigo: vuoto. A
parte un piccolo pezzetto di taleggio che reclamava di essere
usato perché si sentiva troppo solo. Apro il freezer, sperando
di trovare qualcosa. In effetti è pieno: carne, pesce, verdure
dell'orto di Penghi e, tra queste, una bustina di pisellini.
Penso. Ripenso. Sto cinque minuti immobile. L'influenza mi
ha rallentanto un po'. Poi l'illuminazione, faccio una crema di
piselli, ci metto qualche dadino di taleggio, un filo d'olio e
qualche seme si coriandolo, così, tanto per dare un tocco in
più. Il brodo vegetale ce l'avevo, preparato la sera prima per
una semplice minestrina, con sedano, carota, cipolla, patata,
chiodi di garofano e una zucchina.
Devo dire che mi ha stupito, non pensavo venisse così
buono! Assolutamente da rifare, aspettando la primavera
per cucinarlo con i pisellini freschi...

Ingredienti
450 g di pisellini surgelati
1 pezzetto di taleggio
2 patate medie
olio extravergine d'oliva
1 cipolla rossa
1 piccola carota
un goccio di vino bianco secco
1/2 litro circa di brodo vegetale
sale q.b.
qualche seme di coriandolo
Procedimento
Tagliare a cubetti le patate. Tritare la cipolla e la carota e farle stufare con dell'olio extravergine e il vino bianco.
Aggiungere le patate, salare, far insaporire e lasciar cuocere per qualche minuto. Aggiungere 1-2 mestoli di brodo,
ricoprire e lasciar cuocere per circa cinque minuti. Aggiungere i pisellini, girare e lasciarli insaporire. Ricoprire con il
brodo rimasto. Salare se occorre. Lasciar cuocere per 15-20 minuti o fino a quando i pisellini non si siano cotti.
Tagliare il taleggio a dadini e rompere leggermente i semi di coriandolo.
Passare i pisellini al minipimer e servire la crema caldissima con un filo d'olio, i dadini di taleggio e i semi di coriandolo
passati al mortaio. Appena girerete la crema, il taleggio si scioglierà...diventando un po' filante, una goduria!!

http://saparunda.blogspot.com/2011/01/crema-di-piselli-e-taleggio.html
FAGOTTINO DI RADICCHIO DI CHIOGGIA
CON FARRO, SPECK E SCAMORZA
AFFUMICATA

Con questa ricetta partecipo al mio primo contest Edo ergo


sum di Elena. Trovo che questo piatto mi corrisponda per il
contrasto tra fuori e dentro dei sapori: amarognolo del
radicchio, la durezza del farro ed il sapore sapido ed
aromatico dello speck e del formaggio. Si sposa bene con la
frase di Roberto Benigni tratta dal film La tigre e la neve.

La poesia non è fuori, è dentro!

Cos'è la poesia? Non chiedermelo più, guardati nello


specchio: la poesia sei tu! E vestitele bene le poesie! Cercate
bene le parole! Dovete sceglierle! A volte ci vogliono otto
mesi per trovare una parola! Sceglietele, che la bellezza è
cominciata quando qualcuno ha cominciato a scegliere!

Ingredienti
8 foglie di radicchio di Chioggia
100 g di farro perlato
50 g di scamorza o provola affumicata
2 fette di speck
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Procedimento
Si fanno sbollentare per qualche minuto le foglie di radicchio di Chioggia in acqua bollente.
In una pentola si versa il farro perlato e si ricopre con acqua fredda che dovrà essere di uno o due cm sopra il livello
del farro. Si fa cuocere per 10 minuti circa, il farro dovrà essere al dente, si scola e si lascia ad asciugare nello
scolapasta. In una ciotola si versa il farro, s’irrora con olio extra vergine di oliva, si sala e si pepa, si aggiunge lo speck e
la scamorza tagliata a listarelle. Si prende la vaschetta di alluminio di una porzione, si ricopre con la carta forno, si
fodera con sei foglie di radicchio di Chioggia, si versa il farro condito e si ricopre con le restanti foglie.
Si informa a 180° per 20-30 minuti. Una volta cotto si lascia intiepidire per alcuni minuti e si rivolta su un piatto da
portata e si serve.

http://sciroppodimirtilliepiccoliequilibri.blogspot.com/2011/02/fagottino-di-radicchio-di-chioggia-con.html
PACCHETTINI DI PROSCIUTTO

Girellando tra i vari blog, ho visto questo contest di Elena e,


letto di cosa si trattava, mi sono subito chiesta: Qual è la
ricetta che mi rappresenta meglio? La cosa che in cucina mi
piace fare di più? Ma senza ombra di dubbio i finger food!!!
Elena chiede anche una frase che ci rappresenti e dato che
per fare questi stuzzichini, e in generale in cucina, ci vuole
molta pazienza, mi piace citare Benjamin Franklin:
“Chi ha pazienza può ottenere ciò che vuole”.

Ingredienti per 8 pacchettini


8 fette di prosciutto crudo
150 gr: di caprino
80 gr: di formaggio morbido tipo philadelfia
30 gr. di Emmental grattugiato
Qualche fetta di salamino
10 olive verdi
1 ciuffetto di maggiorana
2 foglie di porro per legare

Procedimento
Si fanno sbollentare per qualche minuto le foglie di radicchio di Chioggia in acqua bollente.
Tagliare il salame a dadini molto piccoli e tritare le olive.
In una ciotola unire il caprino, il philadelfia e l’emmental grattugiato, amalgamare bene i formaggi quindi unire il trito
di olive, la maggiorana anch’essa tritata e il salame, aggiustare di sale e pepe.
Mescolare molto bene per amalgamare il tutto. Farcire con il composto ottenuto le fette di prosciutto e chiuderle a
pacchettino.
Sbollentare le foglie di porro per 1-2 minuti, passarle subito nell’acqua fredda per fermare il colore, tagliarle a
striscioline e legare i pacchettini come un pacco regalo.

http://sfiziepasticci.blogspot.com/2011/01/pacchettini-di-prosciutto.html
STRUDEL DI PESCE

C'è chi quando va al ristorante, e mangia qualcosa di


sorprendente, cerca di convincere lo chef a cedere la ricetta,
io no. Anzi. Suppongo che questo dipende da fatto che sono
una ingegnera.
Un ingegnere (e una ingegnera a maggior ragione), non
legge mai il libretto delle istruzioni, un ingegnere sa già come
funziona. In quanto ingegnere.
Pertanto a causa di questa presunzione "di categoria" la
sottoscritta al ristorante non chiede MAI la ricetta, ma
studia, e seziona il piatto, per poi tornare a casa e iniziare un
opera di "reverse engineering" che di solito conta più di un
tentativo, ma che alla fine mediamente porta al risultato
sperato...o comunque ad una sua buona approssimazione :)
Questa è una delle mie opere di reverse engineering o
ingegneria inversa che dir si voglia più riuscite.
La potete fare con qualsiasi tipo di pesce a filetti, pesce
azzurro, trota salmonata...stavolta ad esempio è stato il
turno dei filetti di gallinella.

Ingredienti
400 gr di filetti di gallinella ( ma potete usare qualsiasi tipo di pesce a filetti)
1 patata media
2 carote
4-5 zucchine piccole
3-4 rondelle di porro
1 spicchio di aglio
1 confezione di pasta sfoglia
1/2 bicchiere di vino
1 cucchiaio di uvetta
1 cucchiaio di pinoli

Procedimento
Pulite e tagliate a julienne la patate e le carote. Lavate le zucchine e dividetele in 4 longitudinalmente, elimate il più
possibile la parte bianca e tagliatele a pezzettini. Mettete l'olio in una padella e fate dorare l'aglio, toglietelo e mettete
tutte le verdure, sfumate con il vino biamco e fate evaporare, infine unite l'uvetta e i pinoli e salate. Private i filetti
della pelle. Srotolate la pasta sfoglia e dividetela in 4 spicchi e bucherellate con una forchetta. Dividete i filetti sui 4
spicchi e salateli. Ricopriteli con le verdure e chiudete formando dei fagottini.

http://solopergusto.myblog.it/archive/2011/02/07/temp-15c12aa65d627d96f840bd9e3c486dd0.html
TROFIE AL PESTO DI RUCOLA

“È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.”

William Shakespeare

La ricetta per il pesto è di solito piuttosto semplice, questa lo


è anche di più perchè togliendo il basilico non si ha neanche
il problema dell’ossidazione delle foglie. In ogni caso il
procedimento è lo stesso e il gusto è decisamente buono.
Una variante ad un classico che non perde mai il suo fascino.
Anche questo è un piatto che abbiamo fatto per la cena del
compleanno della nostra mamma consapevoli che a casa
nostra la pasta è un piatto davvero fondamentale, ecco
spiegate le porzioni abbondanti!! E con questo bel primo
partecipiamo al contest Edo Ergo Sum di Cookin Elena

Ingredienti
1 kg e 200 gr di trofie fresche
3 mazzetti di rucola
100 gr di parmigiano grattugiato
1 manciata di pistacchi non salati
1 manciata di pinoli
sale
pepe
una spruzzata di vino bianco
olio extra vergine d’oliva qb

Procedimento
Mentre aspettavano che bollisse l’acqua per la pasta abbiamo messo la rucola, il formaggio, i pinoli, i pistacchi, il sale,
il pepe e il vino bianco nel frullatore con il bicchiere grande. Abbiamo cominciato a frullare aggiungendo l’olio a filo
dall’apertura superiore fino ad ottenere un buon composto fluido ed omogeneo. Abbiamo cotto la pasta lasciandola al
dente e l’abbiamo mantecata in una grande padella con il pesto e un po’ di acqua di cottura della pasta. Una volta
impiattate le trofie abbiamo distribuito sulla superficie delle scaglie di parmigiano.

http://www.sulemaniche.it/trofie-al-pesto-di-rucola/02/2011/
ROSE DI PAPATE QUARANTINA AL BURRO legata da ricordi professionali ed umani .......il che poi è in
questo caso la stessa cosa.
AROMATICO DI ROSA E LAVANDA
La ricetta è proprio semplice, ogni commensale avrà il
piacere di veder sbocciare sul piatto una rosa intagliata,
Una delle cose che mi diverte di più, quando la notte la mia cucinata come sempre al vapore( ebbene sì, chi mi segue sa
schiena non mi permette di dormire, è piazzarmi al che questo fiore fa da tempo parte dei miei antipasti....ma lo
computer e cominciare a cliccare a casaccio sulla scritta scopo non è essere originale, è essere se stessi!!), la rosa
"blog successivo"...un giochino al quale non so resistere! sarà servita con un burro ricomposto ottenuto dal burro
Piccola notazione: ho notato durante questo zampettare stesso, fiocchi di sale,petali di rosa, lavanda e gemme di
scoordinato che esistono un'infinità di blogs promossi da rosmarino....anche questi fiori parlano di me e con me, sono
parrocchie ed associazioni religiose.....veramente le piante del mio giardino, le meraviglie che mi circondano e
tantissimi....chi se lo aspettava!! Ciò detto, qualche giorno fa che mi fanno compagnia giorno dopo giorno.
mi è capitato di scoprire il blog di Cooking Elena e al di là del
volto simpaticissimo di Elena e della sua presentazione
intelligente mi è piaciuto molto il contest che ci ha proposto
EDO ERGO SUM!
E' possibile partecipare con qualsiasi ricetta, anche già
postata, anche semplicissima purchè realmente "dica"
qualcosa di noi, ci rappresenti......ci dipinga.
Per me è stato impossibile non rimanerne affascinata ed è
stato altrettanto automatico scegliere il piatto.
Rose di patata quarantina al burro aromatico di rosa e
lavanda. Le patate sono le nostre, quelle delle valli del
genovesato, le quarantine a pasta bianca,tutelate da un
consorzio che ne garantisce la qualità e la provenienza.... il
produttore è addirittura chiamato a firmare ogni singolo
sacchetto prima che sia messo in vendita....fate un po' voi!

Ad un prodotto che parla della mia terra ho legato un gesto


che racconta del mio lavoro, l'intaglio vegetale, ed il legame
con un Paese molto lontano, la Thailandia, alla quale io sono

http://fabianadelnero.blogspot.com/2011/02/edo-ergo-sum.html
IO SONO SPAGHETTI AL POMODORO

Se devo scegliere un piatto che mi rappresenta, non ho


dubbi: spaghetti al pomodoro fresco. Pochi semplici
ingredienti, spaghetti, aglio, olio e.v.o., basilico e pomodorini
freschi. I sapori schietti e decisidi di questi ingredienti si
uniscono dando vita ad una poesia, non c’è niente di così
semplice e assoluto come gli spaghetti al pomodoro fresco.
Sfortunatamente non siamo in stagione. Non posso usare i
pomodori della Rita che colgo personalmente dalla pianta e
che emanano un odore intenso che sa di sole; mi accontento
di un grappolo di ciliegini a scopo dimostrativo ma vi
consiglio di provare questo piatto in stagione, quando il
pomodoro offre il meglio di se (e questo vale anche per il
basilico!).

Ingredienti
180 g di spaghetti
1 grappolo di pomodori ciliegini
1 spicchio d’aglio
olio e.v.o.
qualche foglia di basilico
sale grosso

Procedimento
Pulite e tagliate a julienne la patate e le carote. Lavate le zucchine e dividetele in 4 longitudinalmente, elimate il più In
una pentola capiente cuocere gli spaghetti al dente, in acqua salata. In una padella antiaderente mettere l’olio, uno
spicchio d’aglio tagliato a metà, i pomodorini tagliati in quattro spicchi e pochissimo sale grosso. Far cuocere
lentamente per una decina di minuti. Scolare gli spaghetti e versalvi nella padella girandoli con un mestolo di legno in
modo da amalgamarli bene con il sugo, aggiungere un filo d’olio a crudo e qualche foglia di basilico e… gustatevi
questo meraviglioso spaghettino appena fatto!

http://www.unacenaconenrica.com/2011/02/21/io-sono-spaghetti-al-pomodoro/
CIOCCO-LINO CUORE A SORPRESA

"Invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità


di questa persona durante le ore che egli passa sotto il
vostro tetto."

Anthelme Brillat-Savarin, Fisiologia del gusto, 1825

Ingredienti
25 gr di semolino Molino Chiavazza
100 ml di latte (io di soia)
1 cucchiaio di zucchero liquido
2 quadratini di cioccolato fondente
2 quadratini di cioccolato bianco
un pizzico di cannella in polvere

Procedimento
Portare ad ebollizione il latte con lo zucchero. Versare a pioggia il semolino e cuocere mescolando con una frusta per
qualche minuto.
Togliere dal fuoco e aggiungere il cioccolato fondente. Mescolare con un cucchiaio finché non si sarà sciolto e
amalgamato perfetteamente.
Versare metà del composto in uno stampo per budini in silicone, pressare bene e aggiungere due quadrotti di
cioccolato bianco al centro. Chiudere con il composto rimanente, pressare bene e lasciare raffreddare.
Prima di servire sformare il ciocco-lino, passarlo 10 secondi al microonde e guarnire con cioccolato fondente fuso.
Golosissimo!

http://vanigliazenzeroecannella.blogspot.com/2011/02/ciocco-lino-cuore-sorpresa.html
PASTICCINI ALLA FRUTTA

Questi pasticcini sono delle classiche tortine preparate con


due diverse creme e decorate con tanta frutta fresca.....
Già, dopo aver tanto pensato al contest di Elena e in quale
piatto mi identifico meglio, ho deciso, questi dolcetti,
preparati quest'estate ma mai pubblicati, descrivono almeno
in parte il mio carattere!
Sono sempre in difficoltà quando devo parlare di me stessa,
immaginatevi se poi lo devo devo scrivere!
Così, inizierò con la descrizione del piatto....colorato, dolce
ma anche aspro, con tanta frutta di stagione e, particolare
importante, ogni pasticcino può essere diverso dall'altro.
Ora passiamo a me: penso di essere una persona solare,
allegra e per questo adoro i colori, soprattutto quelli forti, mi
piace cambiare e rinnovare (almeno quello che si può!), sono
dolce e carina ma a volte in certe situazioni, capita che il pH
si abbassi e inevitabilmente inacidisco come una vecchia
zitella!!!!
In questi dolcetti troviamo i colori, la variabilità (utilizzo di
frutta diversa), la dolcezza e l'acidità (lemon curd!)

Ingredienti
pasta frolla
crema pasticcera
lemon curd
frutta fresca (in questo caso mirtilli, lamponi, albicocche)
gelatina (a piacere, è consigliata se non li consumate in giornata)

Procedimento
Prima di tutto preparare la frolla (come da ricetta) e farla riposare in frigo per almeno un'ora. Nel frattempo preparare
la crema pasticcera, coprirla ancora calda con la pellicola in modo da evitare la formazione della pellicina.
Preparare il lemon curd (come descritto nel link). Utilizzando le formine preparare le tartellette di frolla, forarle con
una forchetta e cuocere in forno caldo per 10-15 minuti a 180°C.
Dopo che tutte queste preparazioni si sono raffreddate, si procede all'assemblaggio.
Farcire con le tartellette per metà con la crema pasticcera e l'altra metà con il lemon curd, poi decorare con la frutta,
dando sfogo alla creatività.E' possibile ricoprire i pasticcini con la gelatina per dolci (ci sono i preparati in vendita, facili
da preparare) con l'aiuto di un pennello in modo da non esagerare sul quantitativo,ma proteggendo la frutta
dall'ossidazione dell'aria.
E' consigliato questo passaggio se i pasticcini non vengono subito consumati!

http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2011/02/pasticcini-alla-frutta.html
RISO CANTONESE ALLA MARZIA

Ni hao!!
Come avrete capito sono l'esperta di piatti orientali, Marzia
(non Marco o March come traduce il traduttore di google, il
mio nome è M-A-R-Z-I-A!!!). Oggi vi propongo il mio piatto
top, quello che cucino spesso alle cene e spopola sempre...il
mio riso cantonese.

Ingredienti
300 gr di riso (va benissimo il riso normale, tipo Gallo o Flora)
pisellini freschi o surgelati
cubetti di prosciutto cotto o petto di pollo tagliato a cubetti
2 uova
mezza cipolla
salsa di soia

Procedimento
Mettete sul fuoco una pentola d'acqua, salate appena arriva a ebollizione e cuocete il riso per il tempo di cottura
scritto sulla scatola. Nel frattempo preparate il condimento. Sbattete le uova in una piccola scodella aggiungendo un
goccio di salsa di soia. Fate scaldare un goccio d'olio in una padella abbastanza larga. Provate se l'olio è abbastanza
caldo buttando un pochino d'uovo nella padella con la punta della forchetta. Se l'uovo si solidifica quasi subito è
pronto, quindi potete buttare tutto l'uovo sbattuto. Fate cuocere la vostra frittata a fuoco medio, e giratela. Una volta
cotta da entrambi i lati, toglietela dal fuoco, posizionatela su un piatto e tagliatela a quadratini. Tagliate la cipolla,
anche grossolanamente, e il pollo a cubetti (se avete deciso di usare il pollo). In un wok fate scaldare un goccio d'olio e
un goccio di salsa di soia. Buttate la cipolla e fatela dorare. Appena è dorata aggiungete il pollo (o il prosciutto) e fate
saltare un pochino. Appena il pollo è cotto aggiungete i pisellini (ancora surgelati) e fate andare finchè non sono cotti.
Aggiustate di sale con la salsa di soia. La frittata tagliata a quadratini va aggiunta quasi a fine cottura, dato che è gia
cotta. Una volta scolato il riso, aggiungetelo nel wok, alzate la fiamma, aggiungete un pò d'olio e salsa di soia, e
mescolate bene il riso con il condimento, facendola andare per un minuto circa. Spegnete il fuoco e il vostro riso
cantonese è pronto! :) Piccolo suggerimento: il riso cantonese è buonissimo anche freddo! Il mio consiglio è farne un
pò di più per cena e conservarlo in un tupperware per mangiarlo a pranzo a lavoro o all'università! Proprio come farò
io oggi.. :)

http://whitedarkmilkchocolate.blogspot.com/2010/10/riso-cantonese-alla-marzia.html

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