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vestendo Pideologia della classe dominante in materia di fee morale € seinale, le ofpunizezichl ‘operaie hanno sti tato forme proprie di perversione burocratica. L'evoluzione del le forze produttive, i fallimento delle istituzioni borghesi, dalla famiglia coniugale allo stato, tutto concorte a far esplodere que: sto Super-io. F a I maoismo neo-stalinista (non quello della G.P.), le diverse forme di revisionismo sono gli ultimi baluardi d’una certa im-_ magine della persona, iniettata nel movimento operaio, d'una metodologia manicheista e ’una introiezione inconscia del fill: steismo borghese, sotto gli imperativi della buona condotta: «< Questi militanti devono essere i migliori operai, bravi bambi- ri, militare per il bene ¢ la felictd del popolo». Tn vetita il desiderio, quello delle masse rivoluzionatie, se ne frega del bene ¢ del male! Richiede innanzitutto la distru: zione dei rapporti di produzione, ivi compreso il loro lato di alie- nazione immaginaria. ie In maggio, le ultime barriere dello stalinismo e della morale borghese sono crollate. Ci sono sempre, ma non ci si crede pith, I simulacti del tradzionalismo militante hanno un bel tentare jl ritorno come delle vecchie puttane: non funziona pit! « Mai pit il partito di Maurice Thorez! », Finita la teoria dei sindacatl ‘«cinghia di trasmissione » tra il partito ¢ le masse. Bisogna tt0- vare qualeosa d'altro, se possibile qualcosa di completamente: altro! Qualcosa che metia insieme Pefficienza rivoluzionatia @ il desiderio. 328 Siamo tutti dei gruppuscoli * Militare, @ agire. Ce ne freghiamo delle parole, quello che ci vuole sono gli atti, Facile da dize soprattutto nei paesi in cui le forze materiali sono sempre pid dipendenti dalle mac. chine tecniche e dal progtesso delle scienze. Rovesciare lo zarismo, implicava la sollevazione di decine di milioni di sfruttati ela loro mobilitazione contto V'atroce mac- china repressiva della societ e dello stato russo, era far pren- dere coscienza alle masse della propria forza ittesistibile davanti alla fragilita del nemico di classe; fragilita da mettere in luce nella prova di forza Per noi, nei paesi « ricchi », Je cose vanno in altro modo; non & affatto certo che noi dobbiamo affrontare solo una rigre di carta. Tl nemico si ® infiltrato ovunque, ha creato un'immensa zona intermedia piccolo-borghese per attenuate, pet quanto pos- sibile, i contorni di classe. La classe operaia stessa & profonda- ‘mente infiltrata, Non solo per mezzo dei sindacati gialli, dei par. titi traditori, social-democratici o revisionisti.., ma infiltrata per la sua partecipazione materiale e inconscia ai sistemi dominanti del capitalismo monopolistico di Stato ¢ del socialismo burocra- tico, Partecipazione materiale anzitutto su scala mondiale: le classi operaie dei paesi economicamente sviluppati sono ogget- tivamente implicate, non foss’altro per Ja differenza crescente del tenore di vita relativo, nello sfrattamento internazionale dei vecchi pacsi coloniali. Partecipazione inconscia poi ¢ in tanti mo- di: i lavoratori rivestono pitt 0 meno passivamente i modelli sociali dominanti, gli atteggiamenti e i sistemi di valore mistifi- ccanti della borghesia — condanna del furto, dellozio, della ma. lattia, ecc. — riproducendo per proprio conto gli oggettiistitu. ionali alienanti, come la famiglia coniugale ¢ tutto cid che essa implica di repressione interna tra sessi e et’, oppure attaccan- dosi alla patria con il suo inevitabile fondo di razzismo (senza parlare del regionalismo 0 dei particolarismi di ogni tipo: pro- * Pubblicato nell’ Idiot Liberté», n. 1, dicembre 1970. 329) i y ak a” OES fessionali, sindacali, sportivi, ecc., ¢ di tutte le altre barriere: maginarie che vengono artifcialmente alzate tra i lavorat come ® particolarmente visibile con Vorganizzazione, su grande scala, del mercato della competizione sportiva). ] Fin dalla pity tenera ett e non foss'altro per quello che ime parano a leggere sul viso dei genitori, le vittime del capitalismo @ del «socialismo » burocratico sono rose da un’angoscia e da tun senso di colpa inconsci che costituiscono uno degli ingranaggi essenziali al buon funzionamento del sistema di auto-assoggetta~ mento degli individui alla produzione. 11 poliziotto ed il git dice interiori sono forse ancor pitt efficaci di quelli dei mini steri degli Interni e della Giustizia, Questo risultato si ortiene sviluppando un antagonismo rinforzato tra un ideale immagings — rio, che si inculca negli individui con Ja suggestione collettiva, € tutta ayaltra realtd che i attende alla svolta. q La suggestione audio-visiva, i mass-media fanno miracoli! Si ouiene cost In vilorizarione forsennata d'un mondo imma nario materno e famigliare, frastagliato da valori pretesi virili, the tendono a negare ¢ a smninnire il sesso femminile, a pro- ‘muovere un ideale di amore mitico, una magia del comfort della salute che maschera una negazione della finitudine e della morte; in fin dei conti, tutto un insieme di richieste che con- tinua la dipendenza inconscia nei riguardi del sistema di pro» duzione, & la tecnica dell’« interessamento >. TI risultato di questo lavoro, @ Ia produzione in serie di un individuo che sari mal preparato, il peggio possibile, ad affron- tare le prove importanti della sua vita. Completamente indifeso affronteri la realta, solo, senza aiuti, impastoiato da tutta que= sta morale e questideale imbecille che ha addosso e di cui incapace di disfarsi. E stato in un qualche modo reso fragile, vulnerabile, & matuto per riattaccarsi a tutte Ie stupidageini ist ftuzionali che sono state preparate per accoglierlo: Ia scuola, Ja gerarchia, lesercito, la fedelti, la sottomissione, la modestia, i gusto per il lavoro, la famiglia, Ja patria, il sindacato e chi pitt ne ha pitt ne metta... Ora tutta Ja sua vita resterd avvele: nata, pit: 0 meno, dalPincertezza della propria condizione verso i processi di produzione, di distribuzione e di consumo, dalla prevccupazione del proprio posto nella societt e di quello det proprio simili, Tutto gli creer dei problemi: una nascita nnovay oppure, « non va bene a scuola», o, «i pit grandi si annoiano ¢ rompono », le malattie, i matzimoni, Pappartamento, le vacan ze, tutto & capace di metterlo nella merda. Allora diventa indie 330 spensabile un minimo di scalata della piramide dei xa i produzione. Non c' bisogpo al fare un disegno'o: wer leibac al riguardo. A differenza dei giovani lavoratori, i militanti di orf gine studentesca che vanno a lavorare in fabbtica sono sicuri di pre dietro a qualcosa che & dietro, sempre altrove, sempre pitt 332 importante e mai alla portatn dell'intervento immediato degli interessatis 2 ill principio della « giusta causa» che serve a far mandar git tutte le piccole porcherie, Ia perversione burocra- tica in miniatura, il piccolo piacere che si prova nelPimporre — «per la buona causa» — dei tipi che ti fanno cagare, nello spingere ad azioni puramente sacrifzialie simboliche di cai tutti se ne fregano, cominciando dalle masse stesse. Si tratta di una forma di soddisfazione sessuale distorta dai suoi fini abitual. Questo genere di perversione non avrebbe nessuna importanza se si ditigesse su altri oggetti e non sulla rivoluzione —~ oggetti che non maneano! Il fatto che fa arrabbiare ® che i monomaniaci della direzione rivoluzionaria artivano, con la complicita incon- scia « della base », ad insabbiare Vimpegno militante nei partico. larismi. E il mio gruppo, ® la mia tendenza, 2 il mio giornale, siamo noi che abbiamo ragione, abbiamo la wostra linea, si esi. ste nel confronto con un’altra linea, si costituisce una piccola identicA collettiva incernata nel leader locale... Non cera tempo per simile cagate nel maggio 1968! Tnfine tutto & andato pitt o meno bene fino al momento in cui i « portaparola » di questo 0 di quello sono riusciti a tornare a galla. Come se la parola aves. se bisogno di essere portata, Si porta molto bene da sola e ad una velocita folle in seno alle masse, quando & vera, TI lavoro dei rivoluzionari non @ quello cli portare la parola, di mandare a dite le cose, di trasportare, di trasferire modelli ¢ immagini il loro lavoro é di dire la verita 1a dove sono, senza pitt né meno, senza aggiungervi niente, senza rifinire, Come riconoscere questo Tavoro della veriti? E semplice, c un trucco infallibile: Ja ve- ritA rivoluzionaria & quando una cosa piace, quando avete voglia di partecipare, quando non avete pitt pauta, quando le forze ritornano, quando siete disposti a buttarvi dentro, qualsiasi cosa succeda, a costo di crepare, La verita Pabbiamo vista all opera nel Maggio 1968; tutti la comprendevano subito. La verita, non ®a teoria né Vorganizzazione. La veriti, dopo che & venuta fuori, Ja teoria © Forganizzazione dovranno vedersela. Esse finiscono sempre per ritrovarcisi e per recuperate le cose, 2 costo di de- formarle ¢ di mentire. L’autocritica va fatta dalla teoria e dal Porganizzazione, mai dal desiderio. II nostro problema di adesso & il lavoro della verita e del desiderio ovunque le cose s'aggrovigliano, vengono inibite, si impantanano. T gruppuscoli di fatto e di diritto, le comuni, le bande, ¢ tutto cid che si vuole nella sinistta extrn-parlamen- tare, hanno un lavoro analitico da fare su se stessi quanto un 333 lavoro politico da fare all’esterno. Send rischiano sempre di ca- deze in questa specie di follia egemonica, questa mania di gran- dezza che fa si che alcuni sognino in alto di ricostituire jl « par- tito di Maurice Thorez » 0 quello di Lenin, di Stalin o di Trotsky, tutti rompiballe e fuori luogo quanto Gesii Cristo 0 de Gaulle, 0 personaggi simili, che non crepano mai abbastanza in fretta. ‘Ad ognuno il suo piccolo congresso annuale, il suo comi- tato centrale, il suo gtosso uffcio politico, la sua segreteria € Ja sua segreteria generale, e i suoi militanti di carriera con la loro anzianita e nella versione trotskysta, il tutto raddoppiato in scala mondiale (congressi mondiali, comitato esecutivo inter- nazionale, S.I., ecc.). Perché i gruppuscoli invece di sbranarsi gli uni con gli alti, non si potrebbero moltiplicare all’infinito? Ad ognuno il suo gruppuscolo! In ogni fabbrica, in ogni strada, in ogni scuola. fate fl regno dei comitat di base! Ma dei gruppuscoli che ac- cettassero di essere quello che sono laddove essi sono. E, se fos- se possibile, una molteplicit’ di gruppuscoli che si sostituissero alle istituzioni della borghesia: la famiglia, la scuola, il sindaca- 10, il club sportivo ece. Dei gruppuscoli che non temessero, oltre i propri obiettivi di lotta rivoluzionaria, di organizzarsi per 1 sopravvivenza materiale e morale di ciascuno dei propri membri e di tutti i fregati che li circondano... ‘Allora, ? Vanarchia! Nessuna coordinazione, nessuna centra- lizeazione, nessuno stato maggiore... Al contrario! Prendete il movimento Weathermen, negli U.S.A.: sono organizzati in bis, in bande, ecc., ma cid non impedisce loro di coordinarsi ¢ molto bene. Cos’é che cambia se la questione della coordinazione, piutto- sto che tra individui si pone tra gruppi di base, famiglie arti- ficiali, comuni... Liindividuo, cost com’? stato modellato dalla macchina sociale dominante, & troppo fragile, troppo esposto alle suggestioni di ogni tipo: droga, paura, famiglia, ece. In un gruppo di base si pud sperare di ricuperare un minimo d’iden- tira collettiva, ma senza megalomania, con un sistema di con- trollo a portata di mano; cos) il desiderio in questione potrd forse far valere la sua voce, o sapri far meglio rispettare i suoi impegni militanti. Bisogna innanzitutto finirla con il rispetto del- la vita privata: & Yinizio e Ia fine dellalienazione sociale, Un gruppo analitico, un’unita di sovversione desiderante non ha una vita privata: 2 contemporaneamente volto all’interno e all’ester- zo, verso la sua contingenza, la sua limitatezza e verso gli obiet- 334 tivi di lotta, II movimento rivoluzionario deve « H duo ¢ la famiglia coniugale, La sovversione dei modelli astratti emananti dal capitalismo e che restano avallati, fino ad ogg, dalla maggior parte dei teorici, & un preliminare assoluto al rein- vestimento delle masse nella lotta rivoluzionaria, Per ora, @ poco utile fare dei pi su quello che dovrebbe essere Ja societa di domani, la produzione, lo Stato o lo Stato no, il partito 0 no, la famiglia ono, servire da supporto allenunclasions quando non c’e nessuno per di qualcosa al riguardo. Gli enunciati continueranno a muoversi é li cnt Panta etl eh en cose nella realty finché noi non disporremo d'alcun mezzo pet prendere le distanze dallideologia dominante che ci sta incol ata alla pelle, che parla da sola in noi stessi, che, nostro mal, srado, ci porta a fare le peggiori stupidaggini, le pegpiori ripe. izioni e tende a far si che noi si sis simi sentieri battuti, ia sempre battuti sui mede- 335

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