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Istituto di Clinica Pediatrica

Università di Roma “La Sapienza”

INDAGINI ALLERGOLOGICHE
PREVALENZA DELL’ATOPIA
La prevalenza delle 3 maggiori patologie allergiche
(rinite, asma, DA) coinvolge circa il 25% della
popolazione generale con tendenza all’incremento

enorme richiesta di accertamenti diagnostici


(spesso insoddisfacenti o discordanti)
ANAMNESI
• A.FAMILIARE: atopia dei genitori
e/o fratelli
• A. PATOLOGICA REMOTA: precedenti
manifestazioni allergiche (cutanee,
gastrointestinali, respiratorie,
sistemiche, etc.)
• A.PATOLOGICA PROSSIMA
ANAMNESI PATOLOGICA PROSSIMA
MANIFESTAZIONI DA ALLERGENI INALANTI:
OCCHI: prurito, gonfiore, lacrimazione

NASO: prurito, sensazione di ostruzione,


starnutazione, rinorrea acquosa

POLMONI: tosse, catarro, respiro sibilante,


respiro corto, costrizione toracica

SENI PARANASALI: cefalea, dolore al volto,


tosse serale ed al mattino, secrezione mucopu-
rulenta nel naso con scolo di muco nel retro-
faringe, alitosi, raucedine
ANAMNESI PATOLOGICA PROSSIMA

MANIFESTAZIONI DA ALLERGENI ALIMENTARI:

• Eczema
S. orticaria-angioedema
• Sindrome orale allergica
• Vomito
• Diarrea
• Anafilassi
• Asma bronchiale
ANAMNESI PATOLOGICA PROSSIMA
Valutare:
• nessi causali - temporali tra esposizione ad allergeni e
sintomi (stagione, assunzione di alimenti “sospetti”)
• durata dei sintomi (scomparsa spontanea, 24h,etc.)
• riproducibilità del sintomo (dopo riesposizione
casuale o volontaria all’ allergene sospetto)
• identificazione di stimoli aspecifici concomitanti o
scatenanti (emozioni, freddo, esercizio fisico,etc.)
• riscontri strumentali coincidenti (Prick test, Rast)
• terapie precedenti eseguite con o senza successo
AMBIENTE DOMESTICO
• Materasso,cuscino,giocattoli,
tappeti,moquette,tende

• Piante,animali

• Fumo (sigarette,camino,stufe,
gas,etc.)
E.O. ALLERGOLOGICO
Simile all’E.O. generale, ma con attenzione
particolare ad alcuni organi bersaglio…
• CUTE
• OCCHI
• NASO
• CAVO ORALE
• FARINGE
• TORACE
• GASTROINTESTINALE
E.O. ALLERGOLOGICO CUTANEO
IMPORTANTE:

• esaminare le sedi tipiche delle lesioni e le loro


caratteristiche
• escludere manifestazioni simili non allergiche
(psoriasi)
• valutare eventuali sovrainfezioni (batteriche,
micotiche)
• escludere dermografismo (indicativo di
ipersensibilità cutanea a stimoli aspecifici)
E.O. ALLERGOLOGICO OCULARE
• Occhi alonati
• Piega di Dennie-Morgan
• Iperemia congiuntivale
• Chemosi
• Edema palpebrale
• Muco vischioso e filante
• Ipertrofia papillare con aspetto vellutato della
congiuntiva fino all’aspetto “a selciato”
• Chiazze di Horner Trantas (infiltrati eosinofili
limbari)
• Cheratite puntata superficiale
E.O. ALLERGOLOGICO NASALE
SALUTO ALLERGICO E STARNUTI
Con la rinoscopia si possono valutare:
• Pervietà delle coane (ipertrofia dei turbinati)
• Colore della mucosa (pallida)
• Secrezione (sierosa)
COMPLICANZE
• Polipi
• Sinusite
E.O. ALLERGOLOGICO CAVO
ORALE
• Disepitelizzazione della lingua a carta geografica ed
afte recidivanti (in genere da allergia alimentare)
• Palato ogivale e malocclusioni dentarie (in genere
secondarie a respirazione
orale da ipertrofia adeno-
tonsillare e/o rinite allergica
cronica)
E.O. ALLERGOLOCICO
TORACICO
ALL’ ISPEZIONE: impegno respiratorio (dispnea
espiratoria) con rientramenti intercostali ed al
giugulo, alitamento delle pinne nasali
ALL’ AUSCULTAZIONE: prolungamento della
fase espiratoria e rumori bronchiali secchi
(ronchi, gemiti, fischi e sibili)
ALLA PERCUSSIONE: iperfonesi, timpanismo e
a volte ottusità (atelettasie)
E.O. ALLERGOLOGICO
GASTROINTESTINALE

• Addome globoso
• Difficilmente trattabile per dolenzia
e dolorabilità diffusa alla
palpazione
• Sangue nelle feci micro o
macroscopico
INDAGINI ALLERGOLOGICHE

OBIETTIVI:
• identificare i fattori etiologici
suggeriti dalla storia clinica
• confermare il sospetto clinico
con i test sensibili e specifici
• monitorizzare i sintomi dopo
allontanamento dell’allergene
e/o trattamento terapeutico
INDAGINI ALLERGOLOGICHE

TEST IN VIVO TEST IN VITRO


 PRICK TEST  IgE TOTALI
 TEST DI  IgE SPECIFICHE
ELIMINAZIONE
 TEST DI
 TEST DI
PROVOCAZIONE RELEASABILITY
INDAGINI ALLERGOLOGICHE

PRICK TEST :
 da che età richiederli ?
 quali allergeni testare ?
INDAGINI ALLERGOLOGICHE

PRICK TEST
Rappresentano il “gold standard” per la diagnosi della
componente allergica dell’asma bronchiale.
Mousa K et al, Journal of Asthma, 2000
INDAGINI ALLERGOLOGICHE

PRICK TEST
ATTENDIBILI A QUALSIASI ETA’
La cutipositività non è correlata
con l’età del bambino, ma con la
precocità e con l’intensità di
esposizione all’ allergene
(grado di sensibilizzazione).
INDAGINI ALLERGOLOGICHE

PRICK TEST
A qualsiasi età, la cutipositività
viene valutata comparando le
dimensioni del pomfo:
ALLERGENE VS ISTAMINA

OWNBY DR and al.


J ALLERGY CLIN IMMUNOL , 1994
INDAGINI ALLERGOLOGICHE
Esecuzione del Prick Test
• Pulire con alcool (?) la superficie volare
dell’avambraccio tamponando.
• Applicare una goccia dell’allergene sulla cute
(5 cm sopra il polso e 3cm dalla piega del
gomito; distanza tra gli allergeni di 2,5-3,5
cm, max 10 allergeni per avambraccio )
• Pungere perpendicolarmente al piano
cutaneo attraverso la goccia con una
lancetta monouso sterile (punta da 1mm) per
un secondo
• Asciugare dopo un minuto tamponando
• Leggere i risultati dopo circa 15-20 min
INDAGINI ALLERGOLOGICHE
Esecuzione del Prick Test
INDAGINI ALLERGOLOGICHE

Dopo 15-20’ dall’esecuzione del prick test:


confronto tra pomfo dell’allergene e quello
dell’istamina a cui diamo valore “ 1 ”

+ pomfo da 1/4 a 1/2 rispetto all’istamina


++ pomfo da 1/2 a 1 “ “
+++ pomfo da 1 a 2 “ “
++++ pomfo superiore a 2 “ “
INDAGINI ALLERGOLOGICHE

ALLERGENI COMUNI ALLERGENI RARI


acari della polvere alimenti
pollini micofiti
derivati animali blattella
lattice
INDAGINI ALLERGOLOGICHE

MARCIA ATOPICA
La sensibilizzazione agli allergeni segue
l’ordine temporale di esposizione :
alimenti

allergeni indoor

allergeni outdoor
INDAGINI ALLERGOLOGICHE
TROFOALLERGENI
prevalenza del 3% nei primi due anni di
vita
incidenza del 5-10% si riduce con l’età
guarigione del 90-95% a 5-10 aa di vita

Brunetti L. e al. ,Riv Immunol Allerg Ped, 1999


PRICK BY PRICK (PbP)
DEFINIZIONE:
test cutaneo per la diagnosi
di sensibilizzazione ad
allergeni alimentari
specifici con

ALIMENTO FRESCO
PRICK BY PRICK
Teoricamente TUTTI gli
alimenti possono essere
testati mediante il PbP ma
esistono indicazioni pratiche
in particolare per:

Frutta fresca, Verdura,


Latte, Uovo
PRICK BY PRICK
TECNICA DI ESECUZIONE:
1. Pulire la superficie volare
dell’avambraccio tamponando
2. Pungere l’alimento con la lancetta
o immergere la lancetta nell’alimento
3. Pungere perpendicolarmente la cute
con la stessa lancetta per 1
secondo
INDAGINI ALLERGOLOGICHE
ALLERGIA DA TROFOALLERGENI
Nei casi di sospetta allergia alimentare con
prick test negativi, gold standard è il test di
provocazione orale o challenge in
doppio cieco.

Bahna SL et al.,Immunol Allergy Clin North Am, 1991


Brunetti L et al., Riv. Immunol. Allergia Pediatrica , 1999
INDAGINI ALLERGOLOGICHE

IGE TOTALI (PRIST)


test poco sensibile e
specifico
scarsa utilità nella
diagnostica dell’asma
allergico.
PATCH TEST
• Consiste nell’applicazione epicutanea della
sostanza che viene mantenuta a contatto della
cute per 48h con un cerotto adesivo occlusivo

• La positività consiste nella comparsa di


eritema, edema o vescicole

• Gli allergeni sono in veicolo lipidico per


impedire l’eccessiva penetrazione e perché
restino in superficie

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