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Nuovi orientamenti per

l’allenamento del trofismo


muscolare

Dott. Damiano Molinaro


Docente e ricercatore Elav di prima fascia
TROFIA / IPERTROFIA muscolare
aumento muscle cross sectional area (MCSA)

Aumento numero
grandezza miofibrille

Aumento numero mitocondri

Aumento numero capillari (per fibra)

Aumento concentrazione glicogeno

Aumento tessuto connettivo


Paradigma della crescita muscolare
Crescita muscolare

Sintesi proteica

Attivazione delle cellule satelliti

Risposta ormonale ed immunitaria

Attivazione muscolare per produrre forza


Crescita muscolare

Sintesi proteica

Attivazione delle cellule satelliti

Risposta ormonale ed immunitaria


Stress
metabolico
meccanico Attivazione muscolare per produrre forza
Stress metabolico
Lo stress metabolico si manifesta come risultato di
un esercizio che si basa sul metabolismo

anaerobico alattacido / lattacido

per la produzione di ATP, che porta al susseguente


incremento di metaboliti come il lattato, ioni idrogeno,
fosfato inorganico, creatina
METABOLITI SPETTROSCOPIA RM
Metaboliti Riposo Affaticato
ATP 8 mM costante 8 (3) mM

ADP 10 µM 150 µM
PCr 40 mM 10 mM
Pi 6 mM 33 mM
pH 7.03 6.5
Lattato 0 mM 30 mM
Cady et al, J Physiol. 1989 Nov;418:327-37; Newham et al, Physiol. 1995 Nov 1;488 ( Pt 3):815-9
Stress metabolico 1
In questo studio viene esaminato il ruolo nella produzione di
grandi tensioni con il costo metabolico nell’adattamento a
seguito di un esercizio di forza

10 soggetti allenano un
arto usando contrazione
Fu misurata MCSA
eccentrica (EL) e l’altro Incrementi significativi
utilizzando la
contrazione concentrica nella MCSA furono
tomografia
(CL) per 20 settimane. Il rilevati sia in EL che CL
computerizzata
peso usato in EL era del
35% più alto che in CL

Il costo metabolico e non alta tensione sviluppata da sola, sono


coinvolte nello stimolo per l’ipertrofia muscolare

Smith RC Rutherford OM Eur J Appl Physiol Occup Physiol. 1995;71(4):332-6


Stress metabolico 2
In questo studio viene esaminato il ruolo del cambiamento dei
metaboliti a seguito di un allenamento isometrico con
contrazioni brevi e intermittenti (IC) e continue più lunghe (CC)

7 soggetti si sono Furono esaminati i Incrementi significativi


allenati 3 gg/settimana cambiamenti nei nella MCSA per la
per 14 settimane. La metaboliti fosfato e il pH gamba allenata con
gamba dx fu allenata durante i due protocolli CC. NMRS dimostrò un
con 4x10, 3 s utilizzando la incremento maggiore
contrazione, 2 s riposo 2 spettroscopia a nei cambiamenti in CC
min recupero tra i set. La risonanza magnetica
gamba sx 4x30 s con 1 nucleare (NMRS)
min recupero. In
entrambi fu utilizzato il
70% MVC

Fattori collegati a maggiori cambiamenti nei metaboliti durante


l’allenamento CC portano a maggiore incrementi nella MCSA
Schott J, McCully K, Rutherford OM Eur J Appl Physiol Occup Physiol. 1995;71(4):337-
4
Stress metabolico

• Alte correlazioni sono state riportate tra concentrazione


di lattato nel sangue e concentrazione sierica del GH (Kon
M et al. Med Sci Sports Exerc. 2010 Jul;42(7):1279-8)
• Il lattato deve salire per somma di serie e non per serie
prolungate
• E’ stato ipotizzato che un ambiente più acido promosso
da un allenamento glicolitico, possa comportare
un’aumentata degradazione della fibra (Buresh R et al. J
Strength Cond Res 23: 62-71, 2009)
Stress meccanico

Il primo passo necessario per l’ipertrofia


è l’attivazione delle unità motorie

RECLUTAMENTO
Chiaramente, se un muscolo specifico non è stimolato
a produrre forza, non risponderà e non si adatterà allo
stimolo. Per attivare una fibra muscolare, è
necessario applicare un’intensità sufficiente
Stress meccanico
• Carico: 70%≤carico≤85% del carico massimale
• La velocità di spostamento del carico deve essere sempre
tendente al 100%. In genere, con il sopraggiungere della
fatica, si accettano come normali suoi decrementi nelle
ultime due ripetizioni della serie per consentire il
raggiungimento delle RM (training to failure)
• Il 70% del cm garantisce già il reclutamento di tutte le fibre
muscolari ma solo se v massimale. Anche in caso di
riduzione del carico per progressivo esaurimento, questo
non deve mai essere inferiore a tale % minima
• In assenza di una ischemia indotta artificialmente (occlusion
training), un carico inferiore al 65% del CM non è
considerato sufficiente per promuovere una sostanziale
ipertrofia (McDonagh MJN et al. Eur J Appl Physiol 52: 139-155, 1984)
Stress meccanico
(e danno muscolare)
• Nell’allenamento con sovraccarichi, l’azione muscolare
concentrica e, soprattutto eccentrica causa inizialmente
un danno muscolare che può variare da alcune
macromolecole a grandi lacerazioni del sarcolemma,
della lamina basale e del tessuto connettivo di supporto,
oltre che un danno alle proteine contrattili e al
citoscheletro della miofibra
• Questo danno muscolare porta ad una reazione
infiammatoria che
infiammatoria contribuisce al dolore (DOMS,
delayed-onset muscle soreness), che può essere
sentito fino a diversi giorni dopo un allenamento;
ma il danno fornisce anche un importante stimolo per la
crescita muscolare e di conseguenza è necessario per
aumentare la massa muscolare.
distruzione
membrana
fibra
muscolare

Post Esercizio
lavoro eccentrico
rottura dischi Z

Pre Esercizio Post Esercizio


• Esistono delle similitudini
tra risposta infiammatoria
acuta ad un’infezione e
risposta immune al danno
muscolare provocato
dall’esercizio fisico
• A seguito di un esercizio con
pesi, il numero di neutrofili
provenienti dal sangue
aumenta nell’area del
miotrauma.
• Le miofibre danneggiate
rilasciano agenti che stimolano
e attragono macrofagi e
linfociti; i macrofagi rimuovono
i detriti cellulari e producono
citochine che attivano
mioblasti, macrofagi e linfociti
Myonuclei

• Fattori vengono rilasciati


dalle fibre danneggiate e
dai tessuti circostanti, che
attivano il processo di
rigenerazione cellulare
– HGF, hepatic growth factor,
attivazione e proliferazione delle
cellule satelliti
– IL-6, interleukin-6
– IL-15, interleukin-15
– FGF, fibroblast growth factor,
aumenta la proliferazione delle
cellule satelliti
– IGF-1
Crescita muscolare

Sintesi proteica

Attivazione delle cellule satelliti

Risposta ormonale ed immunitaria


Stress
metabolico
meccanico Attivazione muscolare per produrre forza
Cellule satelliti

• Le cellule satelliti (Mauro A, Biophys


Biochem Cytol 9: 493-495, 1961) sono
cellule miogeniche indifferenziate,
mononucleate, normalmente
quiescenti, situate nello spessore del
sarcolemma, tra la membrana
plasmatica della fibra muscolare e la
lamina basale
• Sono precursori miogenici
indifferenziati che mostrano capacità di
auto-rinnovo, e cioè possono generare
cellule figlie che possono diventare BL =lamina basale
nuove cellule satelliti
S =cellula satellite
Fibra
muscolare
• In risposta a segnali associati con danno
muscolare, carico meccanico ed esercizio,
abbandonano lo stato quiescente, vengono
attivate e rientrano nel ciclo cellulare
• Dopo essere state attivate, queste cellule
proliferano e migrano verso il sito della lesione
– per riparare o rimpiazzare le miofibre danneggiate,
fondendosi insieme per creare un miotubo
– o con miofibre già esistenti, donando i loro nuclei
(teoria del dominio mionucleare)
In risposta a fattori di stress come
miotrauma, cellule progenitrici
miogeniche quiescenti si attivano,
proliferano, e, infine, si
differenziano (in mioblasti) per
produrre nuove fibre muscolari.
Numerose fattori di crescita hanno
dimostrato essere importanti per
mediare la progressione di queste Ciclo cellulare
cellule attraverso queste fasi
particolari. Questo schema delinea
solo alcuni dei fattori di crescita noti
per modulare l'attività delle cellule
progenitrici miogeniche. TGF- β,
Transforming Growth Factor β
(Miostatina, regolatore negativo
della crescita muscolare, inibisce la
differenziazione)

Hawke, Thomas J. Muscle Stem Cells and Exercise Training Exercise & Sport Sciences Reviews. 33(2):63-68, April 2005
Fibra muscolare lesionata

Infiltrazione cellulare e processo


infiammatorio per digerire componenti
cellulari danneggiate

Proliferazione di cellule satelliti

Fusione di cellule satelliti in miotubi per


formare nuove miofibrille

Sintesi di proteine miofibrillari per


“riempire” nuove fibre
Dominio mionucleare
• Il concetto di dominio mionucleare afferma che ciascun
mionucleo gestisce la produzione di mRNA e sintesi
proteica per un specifico volume di sarcoplasma
• Esiste un limite nella possibilità di espansione di un dominio
mionucleare durante il processo di ipertrofia. Un limite
indica il valore di 2000 µm2 / nucleo, o tra il 17 e 25% della
grandezza iniziale della fibra (Kadi et al. Satellite cells and
myonuclei in young and elderly women and men Muscle Nerve. 2004
Jan;29(1):120-7)
• L’incremento della grandezza della fibra deve essere
associato con un proporzionale incremento nel numero dei
mionuclei. E’ stato dimostrato che il numero di mionuclei
aumenta durante l’ipertrofia (Kadi F.Cellular adaptation of the
trapezius muscle in strength-trained athletes Histochem Cell Biol. 1999
Mar;111(3):189-95)
Effetto di un sovraccarico sulla grandezza di una fibra e numero di
mionuclei studiata in vivo. Micrografici di fibre dopo sovraccarico. I nuclei
sono contrassegnati con oligonucleotidi fluorescenti

J. C. Bruusgaard et al. Myonuclei acquired by overload exercise precede hypertrophy and are not
lost on detraining PNAS 34 15111–15116, 2010
Cellule progenitrici miogeniche mediano la
rigenerazione e l’ipertrofia del muscolo scheletrico
(A) Cellule quiescenti progenitrici
miogeniche (MPCs) risiedono in una
posizione periferica sulle miofibre mature. In
risposta al danno muscolare, queste cellule si
attivano, proliferano e migrano verso il luogo della
ferita. Se le miofibre sono gravemente
danneggiati, le MPCs si differenziano e si
fondono insieme per generare una nuova miofibra. Le
miofibre appena rigenerate sono identificabili dalla
posizione centrale dei mionuclei (fibra in alto). In
risposta a stimoli ipertrofici, le MPCs si differenziano e si
fondono con miofibre esistenti, donando i
loro nuclei (fibra in basso).(B) La teoria del
dominio mionucleare suggerisce che il volume del citopla
sma gestito da un nucleo all'interno di
una miofibre sia finito, in modo che un eventuale
aumento di area trasversale (ipertrofia) debba
essere associato ad un aumento proporzionale dei
mionuclei. Prove fino ad oggi indicano che la
fusione delle MPCs con le miofibre sia
responsabile  dell'aumento dei mionuclei con l’ipertrofia. 
Si noti che la sezione trasversale all'interno di ciascuno
dei triangoli delle miofibre è simile.
MPCs =Myogenic Progenitor Cells

Hawke, Thomas J. Muscle Stem Cells and Exercise Training Exercise & Sport Sciences Reviews. 33(2):63-68, April 2005
Curiosità ...
Memoria muscolare

J. C. Bruusgaard et al. Myonuclei acquired by overload exercise precede hypertrophy and are not
lost on detraining PNAS 34 15111–15116, 2010
Effetto della denervazione sulla fibra muscolare in vivo.
Micrografici di fibre dopo sovraccarico e seguente denervazione .

J. C. Bruusgaard et al. Myonuclei acquired by overload exercise precede hypertrophy and are not
lost on detraining PNAS 34 15111–15116, 2010
Area ormonale
• Ormoni e citochine giocano un ruolo integrale
nella risposta ipertrofica, servendo come
regolatori a monte dei processi anabolici
• Elevate concentrazioni di ormoni anabolici
aumentano la probabilità di interazioni
recettoriali, facilitando il metabolismo proteico e
la conseguente crescita muscolare
• Molti sono coinvolti nell’attivazione
proliferazione e differenziazione delle cellule
satelliti e agevolano il legame di queste con
fibre danneggiate
Area ormonale
• I principali ormoni coinvolti in
questo processo sono:
– Testosterone
– Ormone della crescita, GH
– Insulina
– Fattore di crescita insulino-simile-
1, IGF-1 e isoforme
IGF-1
• Strutturalmente è un ormone peptidico,
chiamato così a causa delle similitudini
strutturali con l’insulina
• IGF-1 è spesso definito come il più
importante ormone anabolico
• E’ stato dimostrato che questo ormone è
coinvolto nell’ipertrofia muscolare per mezzo
di meccanismi paracrini/autocrini
IGF-1
IGF-1/MGF

• IGF-1 è un potente
attivatore della via di P13K

segnalazione
intracellulare della Akt
protein kinase B
(Akt)/mammalian
mTOR 4EBP-1
target of rapamycin
(mTOR), considerata
un regolatore chiave p70S6K 4eIF4E
della sintesi proteica
↑ Sintesi proteica

IPERTROFIA
IGF-1 e sue isoforme
• Tre diverse
isoforme sono
state identificate:
– IGF-1Ea
– IGF-1Eb
– IGF-1Ec

IGF1-1Ec → Mechano-Growth Factor (MGF)

Goldspink, G Mechanical Signals, IGF-I Gene Splicing, and Muscle Adaptation Physiology 20:232-238, 2005.
MGF Mechano-Growth Factor
E’ una isoforma dell'IGF-1 e, oltre a stimolare la crescita del
muscolo ne favorisce anche la riparazione in caso di lesione.
Viene prodotto a livello muscolare ed ha azione autocrina e
paracrina, non circola nel sangue ma agisce sulle cellule presenti
nelle immediate vicinanze. Entrambe queste attività sono mediate
dall'interazione con le cellule satellite.
L’MGF è prevalentemente prodotto sotto stimolo negli esercizi di
forza e risponde in misura inferiore al GH rispetto all'IGF-1 di
origine epatica. Esperimenti condotti su animali da laboratorio
hanno attribuito all'MGF proprietà anaboliche decisamente superiori
rispetto all'IGF1
Espressione di MGF e IGF-1Ea come cambiamento
percentuale nel muscolo quadricipite di soggetti anziani
con allenamento con i pesi, con e senza somministrazione
di GH dopo l’allenamento

Goldspink, G Mechanical Signals, IGF-I Gene Splicing, and Muscle Adaptation Physiology 20:232-238, 2005.
Cambiamento nel MFG e IGF-1 in giovani e anziani dopo esercizio. Si denota
un significativo incremento nel MGF mRNA 2.5 h dopo l’esercizio in soggetti
giovani

Hameed M. Expression of IGF-I splice variants in young and old human skeletal muscle after high
resistance exercise J Physiol (2003), 547.1, pp. 247–254
Crescita muscolare

Sintesi proteica

Attivazione delle cellule satelliti

Risposta ormonale ed immunitaria


Stress
metabolico
meccanico
Attivazione muscolare per produrre forza
IPERTROFIA
IPERTROFIA MUSCOLARE
MUSCOLARE
risultato
risultatoquindi
quindidi
diun
unincremento
incrementodella
dellasintesi
sintesi
proteica,
proteica,una
unadiminuzione
diminuzionedella
delladegradazione
degradazione
oo una
unacombinazione
combinazionedi di entrambe
entrambe

SUPERCOMPENSAZIONE
SUPERCOMPENSAZIONE
la
lamaggior
maggiorparte
partedi
dinoi
noisisitrova
trovain
inuno
uno
stato
statodi
diequilibrio
equilibriotra
trasintesi
sintesiee
degradazione
degradazioneproteica
proteicamuscolare
muscolare
Rennie, MJ Control of the size of human muscle mass Annu Rev Physiol 66, 799-828, 2004
La sintesi proteica dopo esercizio
112% 3h dipende pesantemente dalla
disponibilità di aminoacidi, tempo di
assunzione (timing) delle proteine,
Sintesi
65% 24h concentrazione dell’insulina e di altri
proteica ormoni anabolici, idratazione
cellulare

34% 48h
Muscle protein balance
rimane positivo fino a 48 h
dal termine dell’esercizio
31% 3h
Tasso
degradazione 18% 24h
proteica

1% 48h

Phillips SM et al. Mixed muscle protein synthesis and breakdown after resistance exercise in humans
Am J Physiol Endocrinol Metab, Aug 1997; 273: E297 - E304
Quadro sinottico ipertrofia
muscolare

IPERTROFIA
AREA MECCANICA

AREA ORMONALE

STRESS METABOLICO
IL CIRCUIT TRAINING PUO’ ESSERE
UN OTTIMO METODO PER
L’ALLENAMENTO IPERTROFICO?
Proposta circuito

SERIE RIPETIZIONI RECUPERO


PETTORALI 1 6 RM 30 sec
DORSALI 1 6 RM 30 sec
QUADRICIPITI 1 6 RM 30 sec
ESEGUIRE 6 CIRCUITI TOTALI SENZA SOLUZIONE DI
CONTINUITA’
Caratteristiche principali

• Con un circuito a tre stazioni il recupero medio


per lo stesso gruppo muscolare è di 2’30”
• Questo consente di mantenere elevate
caratteristiche meccaniche delle serie
• Incremento del lattato per via sistemica
(sommazione delle quantità locali) con i relativi
benefici endocrini
• Tempo di lavoro effettivo 18/20 minuti
Muscle damage and muscle remodeling: no pain, no gain..?

Soggetti giovani suddivisi in due gruppi: PT Azione muscolare eccentrica


(pre-trained) e naive (NA). Danno muscolare
dimostrabile fu evitato nel gruppo PT da un
protocollo “ramp-up” di tre settimane. Al
contrario, il gruppo NA fu soggetto ad un
esercizio che provocò un notevole danno
muscolare sintomatico

Flann KL et al Muscle damage and muscle remodeling: no pain, no gain? The Journal of Experimental Biology 214, 674-679, 2011
Muscle damage and muscle remodeling: no pain, no gain?

Flann KL et al Muscle damage and muscle remodeling: no pain, no gain? The Journal of Experimental Biology 214, 674-679, 2011
In collaborazione con

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