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Caro Vadim.

Colgo l’occasione del recente aumento del prezzo di vendita del caffè torrefatto per inviarti
un breve commento sulla situazione del mercato del caffè verde.

Come sai, da molti anni, ormai, anche il mercato del caffè (Londra per la specie Robusta e
New York per la specie Arabica) è soggetto a fenomeni speculativi. Nel passato recente
molto spesso tale situazione ha causato fluttuazioni, a volte anche consistenti, dei prezzi di
acquisto del caffè verde. Fino al giugno del 2010, però, a chi doveva approvvigionarsi, senza
speculare, ma solo per tostare e commerciare il caffè torrefatto, tali fluttuazioni non
duravano molto tempo e non creavano problemi nel lungo periodo, anche se certamente
arrecavano qualche disturbo. Con questo voglio dire che anche se noi torrefattori avessimo
acquistato alcune partite a prezzi più bassi o più alti del dovuto, i successivi acquisti
venivano acquistati a quotazioni accettabili. A tutto questo facevano eccezione,
naturalmente, le fluttuazioni, anche forti, dei prezzi dovute a scarsa o eccessiva disponibilità
del prodotto oppure a situazioni locali che potevano influenzare l’andamento della borsa
(esempi: un raccolto eccezionalmente povero o eccezionalmente ricco in Brasile,
un’alluvione o un terremoto in America Centrale, uno tsunami in Indonesia e così via).

Dal giugno del 2010, invece, il nostro mondo è totalmente cambiato!

I prezzi delle borse (con particolare riferimento a quella dell’Arabica di New York) hanno
incominciato a salire in maniera costante e progressiva. Talvolta presentavano riduzioni
minime, per pochi giorni, per poi raggiungere, in altrettanto pochi giorni, livelli più alti di
prima. In questa maniera, il prezzo di acquisto in borsa del caffè verde è salito, dal giugno
scorso al picco massimo di alcuni giorni fa di quasi il 120%, attestandosi ad oggi (3/4/11) a
circa il 98% di incremento.

Il problema più grave è che gli operatori, che fino a 5-6 mesi fa, credevano che fossimo di
fronte a processi speculativi particolarmente importanti, oggi non sanno più avanzare
spiegazioni convincenti.

Senza dubbio, siamo di fronte ad un aumento generalizzato di tutte le materie prime


(metalli preziosi, cereali, cacao, caffè ecc) e dei costi dell’energia. A parte le recenti turbative
dei mercati internazionali causate della tragedia di Fukushima, in Giappone, ed alla guerra di
Libia, la fame di materie prime dei paesi emergenti forti (Cina ed India) ha provocato e sta
continuando a provocare buona parte degli incrementi dei costi di acquisto sui mercati
internazionali.

Se tu mi domandassi dove arriveremo e quando questo processo potrà finire o, quanto


meno, diventare meno disastroso, io, come la maggior parte degli analisti, non saprei
onestamente cosa risponderti. Se ne avessi una vaga idea, infatti, potrei diventare la
persona più ricca del mondo!
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Caro Vadim, mi piacerebbe chiudere questa mi corrispondenza con una nota di ottimismo,
ma, stante la situazione attuale, non mi è concesso. Ti prometto che ti terrò informato dei
movimenti più importanti di questo nostro mercato impazzito. Intanto, sappi che il 2011
vedrà ulteriori incrementi del prezzo di vendita del caffè torrefatto.

Un caro saluto

Enrico Meschini

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