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Urbino
SABATO 14 MAGGIO 2011 ••

TRA OGGI E DOMANI NOTTE DEI MUSEI, CONFERENZE E MUSICA

OGGI per la “Notte dei Musei” la Galleria
Nazionale delle Marche rimarrà aperta
anche dalle 19,15 alle 2 a ingresso
gratuito, grazie alla fattiva collaborazione
degli addetti alla vigilanza e del personale
tutto. L’Accademia Raffaello e la Cappella
Musicale SS. Sacramento propongono alla
Casa natale di Raffaello alle 18 il concerto
del “Duo flauto chitarra” con Marta
Montanari e Magdalena Fontana. Il Museo
Diocesano Albani e l’Oratorio della Grotta
saranno aperti a ingresso libero (fino alle
0,30): alle 21in Duomo concerto per
organo e voce, alle 22 all’Oratorio della
Grotta, la conferenza di Anna Fucili;
conferenza al Museo Albani alle 23,30.

UNIVERSITA’ FOLLA DI STUDENTI PER L’INCONTRO PROMOSSO DA ATENEO E CONSIGLIO DEGLI STUDENTI

«Con Guccini si è cantata la storia»

Il «Maestrone» sulle contestazioni: «I giovani fanno bene ad alzare la voce»
di MARGHERITA GIACCHI
E’ SCESO dalla scalinata dell’au-
la magna del Magistero, un po’
burbero, come sempre, ma anche
sorridendo agli studenti che gli
tendevano le mani. Perché era
una giornata praticamente estiva,
altrimenti avrebbero anche indos-
sato l’eskimo in suo onore. Fran-
cesco Guccini è stato accolto così
dalla Urbino universitaria per la
conferenza “Canzoni e identità
nazionale”, organizzata dal retto-
re Stefano Pivato e Stefano
Peternò, presidente del Consiglio
degli studenti. Un viaggio attra-
verso la musica per raccontare i
150 anni di storia del nostro Pae-
se. E Guccini non poteva manca-
re. In fin dei conti «le sue canzoni
tengono unite più generazioni...»,
ha sottolineato Paternò. Un’ini-
ziativa bizzarra? «Forse, potrà
pensare qualcuno — ha sorriso Pi-
vato —, soprattutto perché di soli-
to si ricorda l’unità d’Italia attra-
verso gli eroi del Risorgimento».
INVECE loro hanno scelto la mu-
sica del “Maestrone” di Pavana
per partire alla scoperta della cul-
tura musicale del nostro Paese. E
lui si è messo a disposizione di Pi-
vato, Paternò e anche degli stu-
denti, mentre ogni tanto veniva
trasmessa qualche sua canzone.
Non si è risparmiato, il cantauto-
re modenese, che ha fatto un uni-
co ironico rimprovero: «Non fate
ascoltare le mie canzoni: odio sen-
tirmi cantare...». Un racconto mu-
sicale, dunque, «tenendo ben pre-
sente — ha sottolineato il Rettore
— che l’Italia non si è identificata
in una unica canzone, ma ce ne so-
no cento che fanno la nostra sto-
ria, dal canto sociale alle canzoni
popolari di San Remo». Finché
verso gli anni ’60 anche in Italia è
arrivato dall’America il rock, ma
anche le canzoni più impegnate,
L’INCONTRO In alto, Francesco Guccini tra il
rettore Stefano Pivato e Stefano Peternò durante
la conferenza. A destra, il cantautore, a fine
dibattito firma autografi a studenti e fans che lo
hanno “preso d’assalto”
VIABILITA’
Si ripara il ponte
chiude la strada
DA LUNEDI’ a venerdì 20
la strada 73 Bis in direzione
Fermignano sarà chiusa nei
due sensi di marcia negli
orari 9-17 perché le
Ferrovie hanno deciso di
restaurare il ponte (ottima
cosa in vista di una
possibile riapertura della
tratta). La strada chiuderà
dalle ore 9 di lunedì e
riaprirà alle 17 del 20
maggio. Tutti i giorni il
tratto (la vecchia strada)
sarà dunque chiusa solo per
i lavori in corso.
quelle della rivolta giovanile. E lì
c’era Bob Dylan, preso ad esem-
pio da Guccini. Che ha iniziato a
comporre in quegli anni “Au-
schwitz” e “Dio è morto”. «Mi
avevano persino consigliato di
cambiare genere», ha raccontato
ironico il bardo. «Ma con lui «per
la prima volta — ha raccontato Pi-
vato — episodi così drammatici
entrano nelle canzoni». Addio
“muscica fru fru”. Con Guccini si
canta la storia.
VEDERSELO davanti ha suscita-
to agli studenti il pensiero inevita-
bile della “rivolta tra le dita”. Così
Paternò ha provato anche a chie-
dere al cantautore che cosa «pensa
delle proteste studentesche di og-
gi, se nota differenze da quelle
che ha aveva vissuto lui». «Noi ci
vestivamo in giacca e cravatta...»,
ha risposto Guccini. Ammetten-
do, poi, che «i giovani fanno bene
ad alzare la voce, perché è giusto
che facciano presenti le loro neces-
sità. sarebbe il caso che qualcuno
andasse dal ministro Gelmini e le
chiedesse: “Signora, che intenzio-
ni ha con noi?”». Poi ha ripreso
nuovamente a raccontare scavan-
do nella sua memoria musicale le
avventure di “Amerigo” e la corsa
della Locomotiva. Spiegando che
una canzone «nasce così, per caso,
magari in una sera tra amici». Poi
la domanda di un universitario:
«Parli spesso di “viaggio” nelle
tua canzoni, ma che senso dai a
questa parola?». «Odio fare la vali-
gia, preferisco viaggiare attraver-
so i libri». Poi l’intellettuale di via
Paolo Fabbri ha firmato autogra-
fi, ha infilato il maglione blu e se
ne è andato...
OGGI ALL’ACLI
«Chiesa e Stato
nel Novecento»:
oggi la lezione
di Roberto Pertici
OGGI alle 17 al circolo Acli in
piazza Rinascimento l’Istituto
superiore di scienze religiose
“Italo Mancini” propone per i
seminari primaverili la lezione
di Roberto Pertici su “Chiesa e
Stato in Italia nel Novecento”.
Roberto Pertici, professore
ordinario di Storia
contemporanea all’Università
di Bergamo, chiuderà i
seminari primaverili con un
dibattito che si inserisce
pienamente nella riflessione
corale che si è aperta nel paese
in occasione dei 150 anni
dell’Unità d’Italia. Pertici
presenterà i risultati di una
ponderosa ricerca (pubblicata
dall’editrice il Mulino con il
titolo “Chiesa e Stato in Italia.
Dalla grande guerra al nuovo
Concordato, 1914-1984”), che
ripercorre la storia dei rapporti
tra Chiesa e Stato attraverso
un’analisi approfondita delle
discussioni parlamentari, del
dibattito politico-culturale e dei
rapporti diplomatici tra Italia e
Santa Sede. Il seminario,
essendo organizzato dall’Istituto
Superiore di Scienze religiose
“Italo Mancini”, rientra nelle
iniziative di formazione e
aggiornamento dei docenti
riconosciute dalla
amministrazione scolastica.
Pertanto, a conclusione
dell’incontro, sarà rilasciato, su
richiesta, un attestato di
frequenza.
l. o.