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f ABQRfCA . D' ARMI . DELL' ES~RCITO .

TERNI

. __ --.,.--_.. - .......... _--

.... p~aTO ALLIEVI ARMAIOLI

La.ntia·razzo BAZOOKA da 88 mm.

SINOSSI

ad "'so del frequentatori dl Corsi Arrnaioll

Edl%. Settembre ·'957

G.n.ralita •••••••• ~ •••••••••.••••••• pag~ 1 fig .. 1 2 ..
- Congegnodi sparo ••• «' It ••••• 0 ........ 0 " 111' co " 11 - 18 ..
• Funzionamento del congegno di sparo • II 6 .. " 3
Meccanismo di s!curezza .. e ••• ,~ ........ " 6 .. 10
- Funzionam..nto mecc. d! sf.cuneaza, ••• " 7 "" II 1(1 ...
- Congegno di puntamentoOQ~~~ •••••••• ~ " 7 II l~, ;=
Meccanismo di contatto •••••••••••••• II 7 "" II 14 ... 17-
- Interruttore di contatto¢.".~ ••••••• tI 8 II 15
Funsionamento Interrutt .. d1 'contattoe t! l~ It 16
- Verit1ehe ••.•.•.•...•.. e •••••• <IIi .., ••• ~ " ll!t· ~ It 12 13-
- Manutenzione dell' arma. •••••••••••••• It 22 " 6 7 ... 8 ... 9-
-
- Inconvent.nti ••••••••••••••••••••• o. " 1t~ It 1 2- -----------------------

... LANCIJRAZZO BAZOOKA DA 88mm. _

11 lanc1arazzo Bazooka da 88 mm. e un'arma d1 produz1one

ameriaana •

. B· in dotazione agli eserciti ell. tanno parte dell'Orgrm1~z.! > zione lIA.TO.

PORALI!A'

E' un'arma del t1po a tube sperto, a tunzionamento elettrieo, atta a lane1are proietti a razzo c~ntro ve1co11 eorazzat1, ridotti a postazioD1.

L'arma it composta da due tubi 4i alluminio chef

iO posiz10A9 Ai t~r2 s1 incastrano uno sol pro1ungamento dell'altro tramite un 1ncastro a settore;

in Ros1!,ppe di trasportg s1 agganoiano attiancati.

Poi.~ l'arma lanoia esolusivamente razzi, oioe proietti aatopropellent!, 11 tubo d1 lan010 he solo la tunzione di d1r1gere 11 rasBO, pertanto Ie pareti del tubo, non dovendo sopportare pressioni considel'evol1, sono 4i materi,le leggero (a11um1n10) • di spessore modesto.

II laftclarazli· e mun1to 41 c:ongegno per il P¥ntamC?nt9 .' d1retto e deg11 acoesaor! per 11 trasporto.

IDMIlIC·pOg

11 awmerpdel Mode110 ed 11 numero di matr1cola sono stampati o ~lcitvat1cU fUsione sull'estrem1ta posteriore deltubo d1 culatta.

CAJUftUlSTlcg.DcnCHB··E DATI RUMERIeI.

Calibro.> •••• , ••• "'. ~ ••••••••••••••••••• , .... mm. 88,90 Pe,. dell'UIIUl pOJnPleta ••••••.•••••••••.••• Kg. '.,3ltO

LuAghezza d.,U'arma disposta per 11 tiro m. l .. ~

Mat.rial. co.stitutivo.................... Lega allumin10 e parti agg1untive in acciaio

Meccanismo 41 .,aro elett1'1co (a magnete) ad azione .toppl.

Sieurezu. • • •.• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •• m.ceaniea (immobilizza 11

grilletto)

Co111matore., •••••••••••••••••••••••••••• Retlcolo a trattini

.1.

- 2 -

V.loalt' 181.1&1 ••••••••••••••••••••••••••• mls 103,~

01t,.t. ~~i81 ••••••••• ~ ••••••••••••••••• m.

S ~tl1' ~'1.,1.'o ••••••••••••••••• m.

880,0

100 a 1;0

C,,1lr1ta .. i tiro

~ t.or1ca ••••••••••••••••••••••••• S p2l'.101e ••••.••••••••••••••••••••••

eolp1 8 al. L' colpl 3 a ~ a1 l'

--~-~~---~----~~-.~

Per eparare l'erma clIve essere appogg1ata sulla spalla destr. del t1ratol". me4iante &fpos1toappoggio d1 spalla, (Poslz1oll. a..l t1ratorl. erltta, 1n glahcchio 0 seduto) oppure aPPoIg1ata sUI te~ re.o, ~ed1 .. te blp1ed, •• 0Dopied. (Poslz10ne prona del t1rator8).

NIlUlUA QA I DUI .K'PlLlfI. Piu' P~FPU§I.

1 model11 plu 4lttus1 801'10: M20 Bl - M20 AlBl.

11 11048110 M20 11 ha sublto rlspetto a1 lI1odel11 preced •• tl 1&1 'er101"1 pertesloname.tl:

• Del cona.sno dl sparo;

- .. 1 eonS,egllo cl1 put_ento;

- •• 1·llro •• $.0.41 t.bbr1cae:1one.

Pe". quaato -s1·· riter1so, ~ pert.JS1onamenti adottati nel ,roe ••• o '1.tabbrlcu101le, a •• 11u1t1m1 due mo4e1l1 81 801\0 rica"ate, •• 1 corPo ,t'S80 del tub1·ti cule.tta e 81 volata, parti chI prima ,r .. o&g81unte e4 app11cate a .1180 41 viti (come 1 defletter1 61 volata e41 CN1atta,11au1ootto 4i g1unz1one, i1 suppor-to .ell0 also, III applI11.,llr. l''tI!iUone del iue tub1, ecc.) •. Sl. c •• l 1',. '.l'l;J)lt."-.eoaOJd..a 1& pl'Od'\\z1one 1n serie e 81 e uJ.ter1ont •• - ',e11elllrl'. l'er •• Del auocomp1el8o.

11 Mod. "20 AlBl .1It_r1.e8 du.cd.lli precedent1 ~n.putl. colar., ,.re~. aella __ parte posterior_ del tubo di culatta vi • e.tpl1cato"lUl1at_rntttor. 41 oontatto; ··1 'ind,ice. dell' alzo, corr1e'.a ".Jd: •. ~ •• ttore 41-ell!tv~1C?n.~I,~dua~o, ~ stato provy1stc) 41 tel' • .. • la.tle., ia modo da lap.dire 8postamentl accidental! ael-senso aea1tale 4811'alzo stesso, 11 b1piede ed i1 manop1ede mancano.

1I~c."-ZI~I1I, ».Iff,' UNA"

L'arma .ompr •• 4,.

~ ~ .

• \lB tube 41 .... l&t., - ... Inppe 1>lf1e ... ;

... 3

.. un tube dl crulatta; - un monoplede;

- meccanism1 e congegni.

a)- TubO dl volatae Consta di un tuba ~i11ndrlco ad anima llsel. lungo em. 76 sul quale si notanol

.. 11 aetlettore dl volata;

- du •• canalature anulari che servono a trattenere, 11 collar. anterior. e quello posteriore del gruppo bip1ede;

- duetisaltl per l'unione del tubo di culatta, In sed~ ii tr5 spor~o;

- al. margine esterno dell' orlo posteriors', un 1ngrossamento aven~e tre r1salti sagom,atl con p1an! d1 invito per l'unig. ne ad 1ncastro de1 due tu~a, quando l'arma e disposta per 11 t1lto.

b) ... Gruppo Mptede" Consta essenzialmente dis

.. dueeollarl per 11 vinco10 del eomplesso del blp1ede al tube

d1 Tolata;

- due ,amb. articolate su1 collare posteriore;

_ plastr1na'dl scorrimento col dente d1 terroo elastl~o; - ~llt~a d1 raccordo del due collari ..

,0). 2Ja.bO di AAatta. Coma quello di volsta e eilindrieo ad anima li •• 1a; Pof'ta.· gIl oJtga.n1 essenzia11 al f'Unzlonamento dell' arma

\

., 11 Jlohc>piede: regolab11eo S1 notano a pa,rtire dallf.avantl:

- 11 manieotto d1 glunz1one;

- un pont1cello,un grilletto, ed un'1mpugnatura a pistola COB

tenante 11 eongegno di sparo e quellp d1 slcuret;:za; -ilrnpporto d'alzo;

... un rlsalto p1ano sul quale e app11cato, un supporto eon dell te elast1co d1 accopplamento, per l'unione dei tubi In poslzlon. dl trasporto;

_ UQ supporto per l'1nser1mento del monop1ede;

- un supporto per l'appllcazlone dell'appoggio d1 spalla;

- un anello d1 materiale lso1ante;

_ un supporto dlspalla costltulto da una bandolla platta G1 aeclaio, eoncorre al flssaggl0 del monopiede;

- J.t. -

- un risalto eon al1'ggiamento per accogiiera l'accoppiamento 4,1 tubd in posizione di trasporto;

- due ,lsaltl eon un traversino di appig1io per 1a eingh1a di spall'C,io,

- la 1ev& elastica 4i ritegno e di contatto;

- i1 4e~ettor. della vamp a 4i-eulatta •

• )- MqAgpie4 •• E' app1icato, tra l'impugnatura a p1stola. e l'.ppo& t,1o d1 spalla. Consta d1 una gamba allungab1le con s1 stema •

" o8JJDOChiale.·

.)- MegcOOism1 , eongegni. J;.meccanism1ed i congegni nel lore in- 81eme consentono il funz10namento dell'arma.

lasi SODor

- congegoo 41 spar~;

- me~ean1_Dlo di s1curezza;

• cong'lDo 4i puntamentof - aeee8D1smo di contatto.

1)- C9JlC'1RO d1 sPK9. It' -eontenut.o ne1l'interno del1'1mpugD,l -tura • p1stola •

.A

,. P .. t1 CIhe 10 ·_mpongbno: e lore descr1zioner

• Irmatt. conmolJl' d.1 r1chiamg. E' una leva a, forma cii pialtra 11!fern1ata in alto. In posizione centrale noti,! mO 1Ul to.," 41 alloggiamentc? per 11 perno del dente ti 8catt. • Terraina con due append1ci una sagomata per COA _.tire 18 pressione del 41to, una a forchet'ta nell'1n"DO 4e11., qua,le puo scorrere }.aleva di spare - . Una .0U •• tonion. t1ene sempre spinta 1'uori dall'1m.pugna

. ~ • p1stola 1'append1ce a forma 41 grilletto •

... I!,nte q. 19,tto. E' 1mpermato su1 gr1lletto. Termina 1n "all piano 1nc11nato .che eontrastanlo eont1!O un p1011no

_,t.

port at. dall'~a~~ aostr1nge la leva stessaea sollevaral, au diess. not1amo (sotto 11 p1ano 1nc11nato) due tori d1 allogg1amen'f;0 per un travers1no cbe aomanda 1a iev •. d1 sparo •

• IIID 41 spSg. E' 1mpern1ata nella parte 1nfer1or. della ~tur. e-puo raotare verso l'1nd1etre .otto 1a sp1n~a

· , -

del travers1no portato dal dente d1 scattOe au 41 essa not1amo un foro per 11 perno dell'asta d1 trasm1ss1one • Nella sua parte terminale not1amo un p1ano 1nelinato •

.. ,.ta41 trasmiss1Cl1ne. E' 1mperniata sulla leva d1 d1 spare ad e forata 1nternamente per contenere

una moll. con p1stonc1no gu1da - L'asta d1 trasm1A .1one presenta' alla sua estrem1ta un foro ovale en tro cui pub scorrere 11 perno del nucleo di ferro dolce ed ha la funzione (1ns1eme alla molla ed al p1stone1no gu1da molla) d1 rendere elast1co 11 moYimento d1 oscrl.llaz1one del nucleo di ferll"O dolee. La molla del nucleo d1 ferro dolce e del tipo a spl rale e 81 avvolge 1~tornb all' asta d1 trasmissione.

- lU,let 41 fQrro '!lolce ,spn bob1na. E' una sbarrette d1 ferro dolce allogg1ata nell'1nterno d1 una bob1- na e s1stemata fra ie ~ature 1n modo da essere 1n eontatto eon due delle espans10ni polar1 - E' impe:. ntato SUl p1stonc1no gu1da moll. che e internamente Bal'asta d1 trasmiss1one.

- Armatura. Sono, per mezzo d1 ua'appendice , f1ssate ail. tu~ d1 culatta e au d1 ess-e sono l!1portate: un p101180 regolab11e che eontrasta col ,piano inclinato del dente di seatto; una mensola per l'allogg1amento del perno della 'leva d1 sparo. lnternamente ~ tiamo un allogg1amento per 11 DUeleo d1 fer».~ dolce e perla bobina e ~ espans10ni polar1o

- Calami tee Sono due cubetU d1 calami ta permanente esternamente vern1c1ati con materiale 1solante e a eoa tatto diretto con le armature.

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,. bn;ionameni;qo PremendoD gl'll1etto arre+r a anche 11 '.ate di icatto ehe co]: '.;·fversino fa ruot.are La leva 41 sparo 1a qual.e a sua volta,obbliga l' ast a di trill ... _.Sione a spostarsl ver so 1 , indietl'o 0

Xl JIloYimento dell' asta dj. trasm1ss1one pr ovoca La <rom "..s1Gne della molla dt ricltlamo del nueleo di ferro doleeCtra l' armatur-e e J.a leva clj. sparo,l; :inol t1'e La .el1a 1nterna dell' asta d:t tra.smiss!one, cha pogg1a 8nC!hfeaaa sulla leva di s cat+.o , s1 (~olUpr:lflln:e :t':r.a. La p.~ ... ~\ detta leva ed 11 eoLl.ar-e de.L pj sbonc'i.no tt,rU.da"~l!lolla apingenda quest1ultimovcrso J..'imUetro. Al movamerrto io."rogrado d,l plstonc:lno sf, oppone :11 nneLeo <11. ferro cl~e ,he ~. solldale con questa ad e attratto nella P2 .iZ1one in1z1ale dQll.a f()!"zf:l magnet-tea esero:ltata dallrl elJfe.nsione po1are del.l J armatur a, Quando pe ro 180 moUa Interna e sufflclantement'3 comp:ressa La sua forza rie":' s •• a 'V1.ncere quella magne'tica ed a s tnccar'e 11 nueleo 41 ferro dolce, dall'espansione po.Lar e delJ.'al'matura~E'

,

propr1C>.in questa 1stallte che sl ha i.l prlmo Lmpu.l.so d1

torrent ••

Prosecuencio 1a pressione suL gril1ett() i1 dente d1 sca].. to pro segue aneht esso il ;;110 movtmenbo nne a che non

, I

_ntrasta col S'.lO .pa.ano i1h~11tlato eontro i1 pi.ol1no 1'e-

COlabile portato dall"armatura ad e da questi costretto a s.~}:,~varsi, e perciC) ~ Lased are libera La leva dl sPa ro ehe tlol1ecn tata della Mella 1'll;.01"na. ne Lla posizione in1z181e"

La )eva di sparo muovendo:>l por t a 0(')11 ~~e 1 ~ asna d.1 t1'a~ _:Uls1one e que~ta, agendo con La parte post3T1ore del ft. foro ovale 1'lporta 11 nucleo di ferro dolce nuove.«

mente a contatto COIl 1a espansione polare de.II' a!'matuJ,';'~~' 1a q~esto istante 's1 ha un secondo Lmpu.l so di corrente.

2)- lI.pcNl;tsmo d1 s1curezz~o

• Parti ehe 10 compongono e 101'0 descriz1one:

E' . eosti tUi to dq:

.. un cubetto metallico, sco"ravole encro una ff3ri tola

- 7

ricavata nella gusncia slnistra dell'impugnatura a p1stola e spostabile;

- un indice esterno zigrinato;

- Una molletta a lamina di contrasto che impedisce

all'indice di comando di spostarsi accidentalmente.

= Funz1onamento. Quando l'indi~e e in posizione di fUoco (spostato in corrispondenza della parola "Fire") il eubetto e allogato in una cavita interns dell'lmpugnatura ed il sistema di scatto e libero di muoversi; quando l'1ndice e 1n posizione di sicurezza (spostato in crorrispondenza della parola "Safel1) i1 cUbetto immobilizza i1gr1l1etto poiche 5i trova a contrastare con 1'appendice a forchetta del gr:Uletto stesso impedendone La lrSl, ·tazionse

3)- CODgegno di pUlltamentQ~ E~ costituito dal collimatore, dall'indice mobilee dal settore di elevazioneo

11 colli mat ore e portato da un braccio fissato, m~ diante un perno a vi te con dado, al supporto d' al.zo , r! cavato sulla s1n1stra del tubo di cu1attaa Tale sistema consente dt disporre 11 collimatore ripiegato lu.ngo il tubo (posizionedi trasporto) 0 parallelo ad esso, (posizione di puntamento).

L'indice mobile dell'alzo termina con una freccia metallica che viene ad essere sovrapposta al settore grA duato di elevazionee Spostando l'indice mobile in corrispondenza del voluto valore di distanza, segnato in tards su1 settore di elevazione, i1 collimatore assume l'angolazione r1spetto all'asse de11'ar~a, relativa alIa dist~ za segnata •.

II settore di elevazione e fissato alla parte superiore del supporto dell'alzo mediante due viti, che ne consentono l'opportuno spostamento nalla operazioni d1 tl ratura in elevaz10ne.

~)- Meccanismo di contattoo Sotto questa denominazione si ind1 cano 1e parti che stabi1iscano i1 contatto elettrico fra i

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due estremi della bObina ed il razzo - Come premessa 1nd1spensabile diremo che nel codulo del razzo e sist~ mato un cannello elettr1co con una res1stenza che e co! legata con un estremo a massa e l'altro alIa corona d1 rame che s1 nota all'estremita del codulo& II fUnzionamento d1 questa cannello provoca l'accensione della carica propellenta.

II collegamento fra il congegno elettr1co di sparo ad il cannello del razzo e cosl realizzato:

- Nel Bazooka M20 Bl • Leestremita della bObina del con

I

gegno elettrico di sparo sono collegate: una a massa, ed una, tramite un cavetto a due morsetti a spirale poZ tati da un collare nella part~ posteriore del tUbo di culatta - Ad uno di questi morsetti viene unito il filo bleu proveniente dal razzo, il circuito viene chiuso a massa.

- Rel Bazooka M20 AlBI. All0 scopo di aumenbare la celer! ta di tiro (inquanto s1 e11m1na l'operaz10ne di oollegamento del f110 terminale del razzo al morsetto) e di aumentare ~a sicurezza di car1camento e stato, in questo modello, introdotto un interruttore d1 con"tatto, COSl. eompostol

- pna scatola del congegno, e in lamiera metallica presenta due fori per Ie viti ehe la fissano a tu'tto il eomp~esso ed una fessura longitudinale con incise Ie parole "LOAD" in avanti e "FIRE" indietro, La leva in diee COn manu brio che fuoriesce dalla fessura fa apPUB to da indica e quando e in prossimita della parola LOAD l'arma e in posizione di carieamento; invece in prossimita della parola FIREl'arma e in posizione di fuoco •

... Una leva indice con manubrio. E' una leva impermata in basso, lungo di essa notiamo un foro per il perno della ,asta di eol1egamento, un tallone che ne limita la eorsa, un appendiee che reca una sbarretta di rame eon Ie due e$tremita arrotondate. L'estremita superiore termina con

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un manubrio sferico che ne agevola :"1 maneggf,o,

- due contatt1, (uno a destra e uno a sinistra) d1 r~· me portati da un pontlcell0 - al contatto di sinistra e collegato il cavetto proveniente dal congegno elettrico di sparo - aJ. contatto di destra, tramite un c!, ~etto, e collegato un bottone elastico che tuor1esce nella parte lnterna del tubo di cUlatta - Fra 11 contatto d1 destra e quello di s1nistra 11 clrculto e 1D terrotto.

-.Un'asta d1 collegamento. E' una sbarretta metallica che anterlormente e collegata con La leva 'dmdi.ce e posterlormente con una leva a forchetta in modo da collegare e rendere slmultanei i.l movimento delle due parti che collega;nella sua. parte superiore notiamo tre gobbe che delimitano due incavi che servono da appoggio a dne eodette del due rltegn1 elastici (in posizione dl fuoco) ed un plano inclinato.

- Una leva a forchettao E' una levetta di Lamt.er-a stamp!. ta che in posizione di ruoco f'uoriesce dall~ parte interna del tubo di culatta mentre 1n poslzione di carlcamento s1 solleva lasciando libero 11 tubo stesso.

- Due rltegni elastici con molle a torsione. Sono due l~ ve 1mperniate nella parte posteriore che present~o nel Ia estremita anteriore due appendici& Nella parte superlore clascuno presenta du. codette una dell. qu..:L1 pog g1a sull'asta d1 collegamento l'altra fa dEl. apposgio ad una molla a torsione. Le molle tendono a tenere i due r1tegni spint1 verso il tUbo~ Questi ritegni possono a~ sumere due pos1zion1; in fase di caricamento fUoriescono nella parte 1nterna del tubo di volata e bloccano 11 ra£ zo nella giusta posizione di caricamento, al momento del fuoco arretrano lasciando libero passagg10 al razzo ..

- Un bottene elasticoe E' un cl1indretto metalllco che fU2 riesce, 1n pos1z10ne opportuna, nell'1nterno del tubo di culatta. Una molla a spirale 10 sollecita a fuoriuscire

e nel eont empo 10 ren(le e.Lastd.co , E' collegato elettricamente fl.l COlll,atto d1 das tra ..

- Una leva _ _Q.1_"£.Q...IJ.~t;1.~_~.Q ... !L§J._. ri tegn.9.~ E' cost1 tu1 ta da una lamina che termina con un dente di contatto (che ass1cura 11 co.l.Legament.o a. mas sa) ed una spo", genza sagomata per :\.1 ri tegno del raazo,

.. Funzionamentq,.

- In posizione <!.t_9..~J.~~~r.\t.Q.=

1a leva ing.ig,9 e r-ove scf.at a in avantd, in corr1spon' denza della. par-o.l a ~!T.OAD~I In po st.zaone avanzata e py. re la abarr-et.t.a dl I"-mno po:rtat.a daf.La leva stessa; 1a leva f!.,.f:...Q.t£.tL\U:j;.!~ () sollevata e las cia libero l'apertura til caricarnento;

1 due ri):;egI11:~_Eil;t~J.j;1.!1t f'uoriescono nell'interno del tubo e fermano 1]' razzo nella giusta posiz1one dl c!!, rlcamento;

11 bottone el~&.t1&Q ent ra :1.n contatto con In corona di rame por-t at a da.l codu.l,o de.L razzo (di qui la ne - cessi ta d.e1 1'1 teg.n:l (~lasttc.~l);

1a leva di contat;.!iJ~. na agganciato col suo dente d1 contatto 11 razzo nella svasatur-a presentata dal C2, dulo;

*1 circuito elet~r~~Q e interrotto perche nulla u~ see i due contattl del mecca.njsmo~

- Inposizione di f~~~:

Agendo a.LLa leva Lndf.ce la si ruota. verso 1'1ndietro di 900 sistemandola in corrispondenza della parola "FIRE" do nel movrmenbo suddetto. La leva indice fa. spostare l'asta d1 collegamento e insieme la leva

a forchetta costringendola a f'uoriuscire dall'aperts, ra di caricamento.

Oont.empor ane ament;e 11 plano Lne Lf.nabo dell' ast-a di e-ollegamento cont r-as tando can :1e cadette dei r:1tesni elastic1 costringe questi a sollevarsi lasciando libero l'interno del tubo di culattae Quando la leva

1J

indice e in posizione di fuoco la posizione delle singole parti e Ie. seguente:

la leva indica verticale con Itl sbarretta di rame portata dalla sua appendice :tn C01.'ri,sponlienza dei due contatti;

la leva a forchetta flloriesce dalla aperture di c,! ricamento;

t due ritegni elastic! in poslzione elevata non 1m pediscono pin l'avanzamento del razzo;

~l bottpne elasti~2 e a contatto con Ia corona di rame portata dal codu.l,o del l'az%o;

;La leya di ,,£,QJ!tat;tQ, tlene agganc1ato col suo dente di eontatto il razzo nella svasatura presentata dal eodulo •

• J. eircuito elettr:t..£.Q. e chfuso inf.'atti dal eavetto proveniente da uno degli estremi. della bobida s1 glun ge fino al contatto d1 sin1stra e da questa a quello d1 destra tramite Ia sbarretta di rame portata dallla levaindiceo II cont.at+o d1 destra. e co.l.f.egat-o al bo1 tone elastieo e questo tocca i1 c~llare di. rame del eodulo del razzo ella sappf.amo oo.l.Legat.o ad uno de1 f1 11 della capsula contenuta su L ecdu.Lo , 11 circu1to s1 cbiude a massa tra.m1,te I'inv'olucro st.e aso del codulo del razzo, 11 dente della leva di contatto ed il tubo lanciarazzi - pertanto la corrente~ generata nel congegno elettrico di spar~ pub circolare a glungere al1a capsula contenuta nel <rodulo del razzo provocandone 11 fUnzionamentoo

, SCPWOSIZIONE E RICOMPOSIZIONE

SeoJQP9s1Zipne del gruppp blp1ede:

I,.'arma pur essendonel suo complesso robllsta, non e molto rust1ca ,8 pertanto la sua composf.zf.one e ri,eomposiz1one deye essere effettuata eon molto cura usando attrezzi specific1 e

... 12

~ d1 c1rcostanza.

Le operazioni d1 smontaggl0 sono le seguenti: - tog11ere le ,ambe;

- togliere 1 t1rant1;

- togllere 1& .11tta;

- stl1are la piastrlna d1 scorr1mento della s11tta;

- togl1ere 1a p1astrlna d1 d1s1mpegno dalla s11tta;

- tog11ere i termi a .olla delle gambe;

- tog11ere 11 colI are anterlore;

- togl1.re 11 collar. posteriore.

ScqmPQs1z1gne del meccAPi.mo d1 sParo,

- sv1t~e 1e due v1t1 att10rant1 dalla guanc1a sln1stra della 1mpugnaturaa p1stola;

- svitare e tog11ere 1e due viti del pont1cello;

... r1muovere la guancia s1n1stra (e conseguentemente la s1cura rezza che r1mane f1ssata nell'appos1ta fer1tola);

... svitare e togliere le due v1tl del pontlcello sotto la guanola destra • rimuove~e questa.

AnertepHJ

Per nessuna raglen. b1sogna r1mnovere i1 meccanismo d1 sparo.

In casodi guast1 d1 una qu~s1asi parte del meccan1smo d1 sparo, i1 meccanismo deve essere sost1tuito tutto 1ntero.

Scompos1ziOnt ch1aviste~o d1 bloccaggio.

- tog1iere 1a vite d1termo alla rondella;

- sollevare 1'estremita della molla • spirale che immobilizza 1.

leva del cb1av1stello; - sf11are la leva;

-sfilare 11 vermiglione.

ScomposJ.z;1one del dente elastico d1 accopp1amento •

.. tog11ere 1a quattro v1t1 che termano 1a coppetta contenitr1ce del dente;

- stilare e tog11ere 1a Vite che unisce la leva di comando al dente d1 accopp1amento;

- sfilare 11 dente della coppetta e tog11ere 1e molle.

- 13

ScoW!osizione del congegno di_J!untamentoo

La scompos1z10ne deve essere effettuata solo per sost. tuire piccole parti danneggiatee

Scompos1ziQne del monop1ede.

- svitare e togliere 11 dado che ferma 11 b1p1ede alIa gamba;
.., sv1tare e tog11ere 11 dado che unisce 11 monop1ede al sup-
porto a spalla;
- sv1tare Ie quattro vit1 d'unione del supporto a spalla al tuba d1 culatta;

- sfilare 11 cilindro cavo che mantine i fermi semilunari della ghiera;,

- sf11are Ie due viti d1 fermo e sf11are 11 manicotto;

- sVltareole vit1 d1 scorrimento della gamba nella scanalatura

e11coidale del vermiglione esfilare la gamba;

- svltare Ie due vit1 di femo che trattengono il vellDiglione nella boccola d'unione a1 supporto di culatta e togliere 11 vermiglione e la boccolao

Scomp2siz1one dell'anello di contatto porta morsett1.

S1 smont~ pres so 1 Repart1 solo quando occorra sost1tu1re 1]. sottostante anello isolante.

- sv1tare Ie vit1 con dado, togliere l'anellc 1solante e badA re a non staccare 11 fila di contatto saldato all'anello po~ ·ta morsettl.

Scomposlz1one leva di ritegno e di contattoe

- sf1lare Ie coppiglle che fissano i rerni dl articolazione della leva;

- inSerendo la lama di un cacciavite sotto Ie teste dei suddetti pezzi, sollevare e sfilare;

- inserendola lama di un cacciavite nell'apposito foro pratlcato sulla leva d1 contatto, togliere la vite con rondella che flssa Ia molla di contatto a1 tubo di culatta;

- sfilare la leva di r1tegno e di contatto nonche Ie duemolle.

RICOMROSIZIONE.

Per la ricomposlzione procedere in senso inverso.-

...

14

INCONVENIE.NT1·

D1fett1 d1 accens1one.

La mancata aecensaone puc) dipendere da d1fetti, del meccanismo d1 accens1one, oppure da catt1vo contatto dei fili del pro1e1

to a razzo all'arma. In quest1 casf va fatto un'accurata 1spez1one ai tili ed ag11 attacchi e, qUAlora dovesse dipendere dal meccanlsmo d1 accensione, bisogna cambiare tutto il magnete senza cercare d1 r1pararlo.

La mancata accenslone puc) d1pendere anche da d1fetto del pro1etto a razzo, In questo caso, 11 proietto a razzo dovra essere, consegnato al personale spec1alizzato (artificiere).

Verlf1che.

Le verlf1che s1 effettuano per stabllire se l'arma e 1donea 0 meno ad essere'ulteriormente 1mpiegata, e per controllare Ie sue condlzioni generall, ed eventualmente per stabilire l'ent1ta delle rip~ raz10ni necessarie per rendere l'arma nuovamente 1donea all'impiego& Per verlf1care Ie cond1zioni di efflc1enza dell'arma sl procede in pr1mo luogo alIa verif1ca oculare per assicurarsi che Ie varle part1 slano, den pullte e non siano rotte 0 usurate; questa ver1f1ca va estesa a tutte Ie parti esterne dell'arma nonche aIle parti d€d slngoll meccanismi e congegn1.

Success1vamente s1 eseguono con l'ausill0 d1 apposit1 strument1 la:

a)-verlf1ca della rett1l1ne1ta del tubo d1 lancio;

b)- n delle cond1z10ni d1 efftc1enza del congegno elettrlco

d1 sparo;

e)-ver1f1ca e rett1f1ca della linea d1 mirae

a) - Ver1fies d,ll, rett111neita del tubo d1 lane~2o

11 ver1f1catore della rett1l1neita de11'anima del 1anciarazzo

e eost1tu1to da un e1l1ndro d1 accia10 1nternamente cavo del diametro esterno d1 mm. 88,39~ Dalla parte poster1ore porta una camp,anella per l' appll caz:1. one della tun1colla, mentre dal 1a parte anter10re termina aon una leggera conicita. La,verif1ca della rettll1ne1tA del tubo anima deve essere effe1 tuato dopo aver ben pulito cd asc1ugato 1a parte interna del 1anclarazzo.

S1stemare 11 1ane1arazzo vertlcalmente, avendo l'avvertenza

1.5

di non appoggt ar-Lo pel' ter:ra, ma bensi su di un pezzo 0.1 tavola 0 di stra.ec:ioo

Introdurre 11 veri.fi.catere, trattenendolo con La 1'un1- cella e far'I.e scorrer-e per tutt~ La Lunghez za del tUbo anima.. 11 verificatore deve attraversare, senza attrito, tutta la lunghezza dell'1nterne del lanciarazzo mont.at e per i1 ti:roo

Con detta operazione si verifiea, sia la rettillneita del tuoo anima, sia Le eventuali. deformazioni e ammacc!; ture del lanciarazzoo-

b) - Vel'.1.fi.£:'lkllf!_.J1Q.!ld~. d:1.Jz:fficienza del congegnQ elettrico .-:1;\, .• 2P.~!..2.o

La guance del eongegno deb bono essere tolte e 51 deve applleare un leggero velo d'oli.osu tutte Le parti del congagno compt.et o, Dieci. gocce d'olio deboono essere ia trodotte nel eongegno attraverso 11 foro per 11 braccio ,d1 eomando dell' ancora del magnete.

NON E' .pERHB~SSO LO SNON'l'AGGIO DI ALCU.NA AM.'RA .pARTE DEL CO.NGEGNO Dl SPAROe

Dopo aver rimontato Ie guanee agire a1 congegno per clrca ,10 volte e quindi effettuare 1a 'Verifiea de11'energia in usclta del congegno stesso a mezzo dell'apposito st~ Mento di misura.

Net a : assicurarsi che la leva del dispositive d1 s1-

curezza sf.a montata sull'lmpugnatura ..

Uno dci fili dell'apparecchio verificatore deve essera applicato ad una delle molle di contatto (per il tlpo

M20 AIB1 al bottone elastico dl contatto) e l'altro aJ. dente della leva dl -fermo e di contat.to, Per l'ispezione :i.l:mlnimo vai ore ammesso e d1 15 milliwatt al seccndo , I congegni '<11 sparo completi debbono quindi. essere contro~lati con l' appar ecchf,o verlficatore per ass1curE'.::rsi che 11 valora dell'energla ottenuto da1 congegno e1ettr1co letto su11a scala graduata dell'appareceh1.o verif1catore non sia inferlore a 15 milliwatt/secondi; se 010 dovesse

verificarsl ripetere 1a prova premendo 11 pulsante site fra

... 16

i due morwett1 dello strumento.

II eengegne di spare elettrico 714032; applicato al lanoi8l"azzo da 3",; ha una normale energ1a di oltre 40 milliwatt/secondo; UIl'energ1a di 15 milliwatt/sec. a perc} il minimo valore acce1tab11e per I.e arm in distr1buz1one ai Repart1a

Qualora 11 valore dell'energia letto sull'apparecchio s1a 1nter1ore a 15 milliwattJseeondo s1 deve controlla

" -

re il congegno per assicurarsi che i collegamenti de1 fi11 non siano lent1, ehe Ie viti del magnete non s1 siano allentate, ehe le molle non siano debo11, che v1z s1a mancante qualehe rondella isolante ehe qualehe parte meccanica non taceia attrito 0 che la vite di regolaz10ne non sia a posto. Pel' rimettere a posto 1. Vite di regolazione al1clltare 1a vite di ferme che b10cca 1a vite di rego1azione. Fatto e10 1nserlre un plccolo cacciavi te attraverso 11 foro ehe si trov'a in fondo alIa piastra del congegno e girare 1a vite di regolazione secondo lelancette dell'orologio dl quel tanto che pub essere necessario per compensare l'usura della vite.

Quando premendo 11 gr11letto s1 sente un doppl0 scatto sign1fica ehe l;estremdta della vite d1 regolazione e troppe lontana del dente dl scatto del grilJ.etto. Usand.. l'appareec~o elettrlco per la verlf1ea s1 otterra la ~ g110re regelazione.

Pr1ma di scartare un eongegno di sparo esso deve essere provato attaeeando d1rettamente ad esso l'appareechio d1 misura, in mode da assicurarsi che l'1nsu.fficiente energ1a sviluppata non d1pende da d1fettoso isolamento del filo del lanclarazzoe

AAtlenzione

Quando Le guance vengono tolte dal eongegno di sparo,!l campo magnet100 tende a raccog11ere part1celle metall1- che. Pertanto 11 posto dove s1 lavora deve essere pull'" t1sslmo. Mentra 91 usa 10 strumento d1 ver1fiea ass1curarsi che l' ago dello strumento s1.a a zero prima d1 prJ. mere 11 grll1etto e pr1ma d1 lasciare il gr1lletto ass. curarsl ehe Vago abbia fatto il massimo della corsa pot. sibil •• EV1tare di premere 11,gr1l1etto molte volte con

- ~ -

celer1ta. Allo scopo d1 non dannegg1are 10 strumento ~ necessar10 lasc1are trascorrere almeno 10 second1 fra due scatt1 consecut1v1.

Not a. Lo smontagg10 del congegno elettromagnet1co di sparo e proib1to. E' permessa solo la sost1tuz10ne della molla del grilletto.

c) • Veritica e rettif1ca della linea d1 mirao

Lo seopo della ver1fiea ed eventuale rett1fica della linea d1 mira"e quella d1 real1zzare 11 par811e11smo della linea d1 mira del congegno ottico d1 punt3mento con l'asse del,tubo d1 lanc100 Infatt1, in segu1to all'uso prolungato, ad urt1, od accresciuto g10co fra

le art1eolaz10ni del congegno d1 puntamento, l'asse del collimatore pua non r1sultare p1u parallelo a quello dei tubi di lancio riun1ti in posizione di sparo. Per~anto, oln1 qualVolta si debba sparare, occorre procedere alla ver1fica della linea di mira ed alIa eventuale sua rettitiea.

Ayyertenza. La verifica e la rettifica della linea d1 ~ ra devono essere effettuate solo da personale specia1izzato •

• Procedimento d1 ver1fica e rettiflca della linea di mira.

A) Hetodo del guadro di puntamento. Viene applicato quando si pua disporre dei mezzi se~lenti:

- talpone di puntamento, anteriore;

~ talpQne di puntamento, poster1ore;

- cavalletto;

- quadro d1 puntamento;

- filo a piombo.

I suddetti attrezz1 possono essere facilmente approntat1 1n off1cina,rispettando le quote indicate nelle figure.

Le modalita di esecuz10ne della verifica e conseguente rettifica, song Ie seguenti:

1). i~trodurre nella volata del tubo d1 volata, 11 tal-

= 18 =

,on. d1 puntamento anterior. ( munito del wrociech1o d1 f111 ) • n.ll'.ltr.m1ta poster10re del tubo di eulatta 11 talpone ,olter1or. ( manito d1 forel11no ). Ass1eurare 11 lane1arazzo In-poI1Iion. ,orizzontale, sul oaYalletto, e d1sporre 11 qua= 4ro d1 punt ... nto davantl alla volata 4,11'arma ad una dist~ la 41 a. 2,50 da! bordo anteriore del lupporto del 00111.a=

tor.. Dilporr. 11 t110 a p10abo davant1 al quadro dl puntamen to • .uo •• r. 11 quadro di puntamento tlncbe la 11nea vertica= le, pallant. attraYerso la oroce linlstra del quadro dl pun= tamento, vada a ooincidere col filo a piombo sospeso davanti ~ quadro.

'J) Traguardando attraverso 1 due talponi ·dl puntamento, portare 11 oro~loch1o de1 fl11 del talpone anter10r., in esatta c01n 014enza con la eroce destra del quadro d1 puntamento. Dispo~ r. l'1ndice del settore di elevazione su11a tacca 0 del set= tore .,. elevaz10ne graduato, s, trattasi d1 col11aatori D - 1313~ (reticoload anllli concentricl ) e • - 1162890

( 'reticolo ,111tt100 ) con settore d1 elevazlone graduato r,lat1.o alla dlltanza da 0 a 900 Tardl; oppure sulla tacc. to •• ·t,attas1 4el colllmatore D - 7141999 (r8ticolo a trat=

, .

'in!) con settore graduato relat1vo alle d1atanze da 0 a 450

.-cla 500· a 900 yard ••

!racuardando attraverso 11 collimatore, asaleurars1 ehe la li=

llead1 r1terimento or1zzontale del retieolo, contrassegnata • "0. (lnc1sa-sull'ott1ca del collimatore), s1 trov1 compre= 'I

~a-nello spessore del braccio or1zzontale della croce s1n1stra

d,l quadro d1 puntamento(quella pin piccola e pln spessa );

. \

analogamente accertarsl che la 11nea centrale vert1cale.del

reticolo del colllmator8 sla 'ncolnc1denza con la llnea ver= ticale passante attraverso la croce s1nistra del quadro 41. puntamento • s1 trov1 coapresa nello spessore del bracel0 ve~ ticale della croce stessa.

3).8. la l1nea d1 rlferlmento or1zzontale del retlcolo del

- 19

col11matore, contrassegnata da "0", non coinc1de con 11

braoc10 or1zzontale della croce sinistra del quadro (e~

rore 1n elevaz1one), occorre procedere a11a :rett1f1ca in

elevaz1one, secondo Ie modalita seguenti:

.a) allentare Ie viti del settore di elevaziOl:~e graduato;

b) spostare 1n avanti 0 indietro 11 setto:re di elevazione graduato (per ottenere, rispettlvamente, un abbassamento 0 un innalzamento della linea di mira) fino a che la l1nea d1 rifer1mento orizzontale del col11mat.o. re, contrassegnata dB. "0", vada a coincidere con 11 braCC10 or1zzontale della croce di sinistr, del quadro d1 punjamento. Lo spostamento del set tore d1 el!, vaz10ne graduato, deve essere accompagnato da una r.o. tazione del collimatore, in modo cha l'indice del se1 tore sia disposto sullo "0"0

c) avv1tare Ie viti del set tore di elevaz10ne graduatoe

~) Se la linea centrale verticale del reticolo del collimatore non coincide con. il braccio verticale della croce d1 s1n1stra del quadro (errore di direzione), occorre procedere alIa rett1f1ca in d1rez1one, secondo Ie seguent1 m.o. da1itat

a) allentare 11 dado della cerniera del supporto del coll1matore;

b) ruotare la vite della cerniera, servendosi d1 un cacciaVite, in un senso e nell'altro (a seconda della eo~ rezione di direzione che s1 vuole apport are alIa linea d1 mira),f1no ache la linea centrale verticale del r!, ticolo del collimatore coino1da con la linea verticale passante attraverso la croce sinistra del quadro di Pun tamento e s1 ·trovi compresa nello spessore del bracc10 verticale 4ella croce stessao

c) avvitare il dado della cerniera del supporto del collimator ••

20

= •• .B. Le tacche irtcise sulla cerniera servono woltauto come punt1 d1 r1ferimento per 1. valutaz10ne delle rot.zioni impresse alIa vite della cerniera.

= AvVERTENZA = Questa procedura d1 verif1ca e rettifica deve essere ripetuta per c~ascuna delle tre posizion! d1 unione del tubo di volata, r1spetto al tubo di culatta; per tutte e tre tali posiz10ni di unione dei due tubi deve essere verificata la coincidenza della linea di riferimento orizzontale e della linea centrale verticale del reticolo del collimatore con i bracci orizzontali e verticali della croce di sinistra del quadro.

til Metodo dell'obiettivQ lontano. Viene applicato quando non 8i dispone dei talponi d1 puntamento, del quadro d1 puntamento e del cavalletto.

~anto maggiore e la d1stanza dell'obiettivo, tanto p1u acc~ rata sar' 1& yerifica della 11nea d1 mira.

L'obiett1vo pub essere un qualsias1 punto fermo del te~ reno, come per esemp10 un campanile, una cas~, un albero,ecc. distante p1u di 1.300 metr1 dal lanc1arazzo, oppure un punto di riferimento delc1elo, come per esemp10 una stella, la l~ na, il sole (se si traguarda a1 sole, occorre d1sporre, sulle ott1che del cannocch1~e, un f11tro u una lente affumicata 04 aDche una negat1va fotograf1ca soura, allo scopo d1 r1durre 1. luminosi ta) •

lit If.li.= A causa del movimento relativo dei summenziibnati corp1 celesti (stelle, luna, sole) rispetto alla terra, e consigliabile impiegare, nelle operazioni di verifica, due opS ratori, in modo che i due puntament1 (uno attraverso 11 col limatore e l'altro attraverso il tubo lanciarazz1) siano f'att1 contemporaneamente; con tale accortezza v1ene r1dotto al minimo 11 lasso d1 tempo 1ntercorrente ira 1 due puntamanti.

Le rotalita di esecuzione della verifica e conseguente

... 21

rettitica, sono Ie s,eguenti:

1) traguardare attraverso il tubo lanciarazzi; mirando l'ob1ett1vo.

Yorra l'ocehio a circa 90 cent1metri d1etro sa lanciarazzi in posizione tale'che 11 contorno dell'or10 r1sulti centrato rispetto al contorno dell'orlo del tubo d1culatta; contemporaneamente, disporre il l~ ciarazzi in modo tale che l'ob1ettivo risult1 ben 'oantrato ri,petto al contorno dell 'orlo anteriore del tubo di volata ..

11 lanciarazzi , nel frat tempo deve essere tenuto ben fermo con mezzi di circostanza ..

2) D1sporre l'indice del settore di elevazione sulla ta.

oa contrassegnata "0" del settore di elevazione graduato. TragUardare attraverso il collimatore. Se l'oble1 tlvo non risulta al centro di 1ntersezione della linea di rifer:l.mento or1zzontale e della linea vert1cale centrale del reticolo del collimatore (errore in elevazione 0 in direzione), eccorre effettuare la rett1fica. Detta rettifica viene eseguita con Ie stesse modalita indicate ai punti a), b), c), del capoverso 3°) lettera A) e at punti a'), b'), ~), del capoverso ~O), ove 1 bracci della croce di sin1stra del quadro d1 puntamento sono sost1tu1ti da due rette ideal1 (or1zzontale e vertlcale) 1ncroc1antesi suI centro dell'obiettivo mirato.

AvVERTENZE DI GARATTERE GENERALE

La linea orizzontale di riferimento dei reticoli del colllmatori "D-7313l+l+O" (reticolo ad anelli concentrici) e "D-7l62B90" (reticolo ellittico) e costitu1ta dalla linea orizzontale dei retico!i stessio

La linea orizzontale di riferimento del retico10 del co1limatore "D"'71~1999" (reticolo t1po tratteggiato) e 1a linea orizzontale contrassegnata dal numero "0" segnato a ciascuna estremita della prima linea in alto.-

... 22 ..

~er 1 •• anutenz1one dell'arma sono a disposizione 1e seguenti mat.Me pr1 ••

============= ••••• c=========================================================tt

ori- .t'rodott! comm/li ~~~""_..,Il,IIK...a.I~!!

ehe pesseno es. u

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re imp1egati in "

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sosti tuzione.. II

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Lens tissue paper Garta velina pel N° 3 ::

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It

2

11 II II 1I

.un.

hl1j,z"a 8 bugnaognsenyioJUl dell' NJP.A ln periQcli in QUi non §1 effettuan,o

60 20

200

15

1°) - Puliz", Rrdinaria.

Deve .s8.r. effettuata settimanalmente. ~on e necessaria alcuna

. seompo .• ia1'ne.

a) Interne a.,!l tubo di laneiq. Le operaz1oni di pul1zia devono essere effettuate nell'ordine seguentef

_ introiurre ne1tubo uno strofinac·ci0 d1 eotone pul1 to ed aeiu'to tissato all'estrem1ta de1l'~sta d1 seovolo; in maneanz, del1'asta

23

di scovolo regolamentare, usare 'In'asta di legno; non usare ma! aste d1 ferro 0 di ottone;

iii splngere a tlrare, avanti e lndietro, piu volte, l'asta lungo il tUbo;

... ripetere l'operazione precedente, cambiando spesso

10 strofinaccio; con questa operazione si asporta

dal tUbo 10 strato di olio IBbrifieante presente, mescolato a polvere e sporcizia. Qualora detto strA to d'ol10 foese 1ndurito, s1 usi uno straecio·1mbe: wto di sol vente; in tal. easo, prima di lUbrificare l'1nterno del tUbo di laneio, asciugare le tracee del solvente; e pr01bi~0 l'uso della benzina per sciogli~ re 1'0110;

... sospendere l'operazione quando gli stracei escono puliti dal tubo ..

La puliz1a deve essere completata dalla lubrificaz10- ne, effettuata mediante asta di scovolo e stracc10 1m bewto di olio lUbr1:t'icante protetti·IlOo

AIJertenza. Lo strato di olio lUbrificante protettivo deve essere rinnovato settimanalmente.

b) isterno del tubo di lancio. Pulire, con straeei puliti,

la superfic1e esterna del tU.bo e tutte 1e parti ad essa fissate e particolarmente quelle non verniciate; 1nfatt1 1& sporciz1a, la polvere, l'acqua causano un rapido det~ rioramento'de1 meccanismo e delle superfici esterne non verniciate. Tutte le superfic1 d'appoggio, gli incastr1, 1. scanalature, i risalti, ecc.devono essere pul1t1u.sando stracci asciutt1.

La pulizia viene completata della lUbr1ficazione, effettu~ ta strof1nando sulle varie part1 dell'arma uno straccto pull to, 1mbevuto leggermente di olio lubrificante protettivo.

1. contattl a molla devono essere puliti e privi dl oan! mi~ rna tracc1a d1 ruggine, vernice, olio 0 grasso; serv1rs1 all'uopo di uno spazzo11no metallico, d1 straccl e di sol ... vente.

L. partl ln accia10 dell'arma (parti del chiav1stello d1 1:Jloccaggio del tubo di culatta, parti del dente elastico

- 24 -

d'accopp1amento del tUbo di culatta, slitta d1 racco~ do del ~1piede, dente d1fermo elastico del bipiede, perno d1 fissaggio della piastrina elastica di d1s1mps

, .

gno del b1p1ede, part1 del congegno d1 chiusura del col

lara posteriore del bipiede, parti della leva di conta1 to • ritegno, pern1, viti, molle e rondelle) possono dar luoiO a tormazione di ruggine; per eliminarla strofinare a lungo 1a parte arrugg1ni ta con stracei imbevuti di soJ.

vente, e successlvamente, asciugare con la massima cura,

usando st.racc! ascfut ta ,

Le sopr~dette partl in ace1aio devono essere lubrif1cate

usando lubr1f1caz10na con olio protett1vo speciale 0 medio

(rispettivamente a temperature inferiori 0 superiori a 00).

~&ft1colare cura deve essere posta nella lubrificazione

delmeccanismo di sparo; occorre all1uopo lubrif1carlo solo mens1lmente, con le modalita di cui al paragrafo nO 8 ('pu- 1iz1_ straord1naria).

20) • Mil1. strtordi.naria.

I

Deve essere effettu~ta mensilmente.

La scompos11l0ne va fatta a cura dell'armaiolo ed e 11mit_t. , alle seguenti parti:

- ch1avistello di bloccaggio del tUbo d1 culatta;

• dente elastico d'aecoppiamento del tubo di culatta;

- congegno d1 chiusura del colI are posteriore del blpiede, _ meccan1s~o d1 sparo (togliere solo 1e guance);

- monopiedEt.

a) Int.tQo del tubg di lanc~oo La pulil1a e 1& lubrlficazlone de.ono ess.re eseguite con le modallta cul a1 n06(pulll1a

- 2, -

ordinaria).

'b) I.t.mp del tubp d3, lanc1Q •

... pul1re la superf1c1e eS,terna del tUbo e tutt.' le part1 ad esso f1ssate e JIlrt1colarmente le superf1c1 non .,er nie1ate, le superf1ci d'appoggio, gli incastri, ecc.; lubr1f1c~eleggermente con olio lUbrif1cante protettl .0;

- pul1re i cantatti a molla, servendosi d1 spazzolino m.tallico, stracci e solvenbe,per eliminar. la polver. 11 grasso e 1'0110.

-, pulir. con straccio imbevuto d1 detersivo per canne 0 d1 sol_ente, asciugare e lubr1ficare le seguent1 parti:

• ~eva d1 cont.tto e d1 r1tegno;

• sl1tta d1 raccordo del bipiede;

• chiavistello di bloccaggio del tubo d1 cUlatta;

• dent. elastico d'accopp1amento del tubo di culatta;

• cong'lDo d1 chiusura del collar. poster1or. del bip1,de;

• monop1,d ••

A!yert,nza. 8i curi che solvent, .·lubrific~t. non bagn1no le prot,z1oni d1 gomma de1 fili .lett~1c1 ed 11 paraocchi, p,oich9 ne verrebb'ro ser1amente dannegg1at1. Qualora cio accada, lavare subito con soluz1one d1 acqua e sapone e asc1ugare bene;

• ptl1re • lUbr1ficare 11 meccanismo d1 sPalro .1ettr1co, d,v, essere pUl1to bene, per el1m1nare polvere e sporc1z1a. lubr1ficare nei' seguent1 punt1:

• perno del gr1l1etto;

• scanalatura BUlla facc1a posterior. del grilletto,

al d1 sopra ed al d1 sotto del dente d1 soatto; ., trav.rsino del dente d1 scatto;

• leva d1 sparo;

• parDi della leva d1 sparo;

• asta d1 trasm1ss10ne;

• apertura dell'asta d1 trasm1ss1one; per ,fare 010, d1sporr. la lama di un cacc1avit. fra 1 •• spansioD!

- 26

posteriori del gri+letto e la faeeia anteriore dell'armatura e premere il grilletto finehe possibilla 1n tal modo le espansioni posteriori del gr11letto vengono distanziate dalla faee1a ante~ riore dell'armatura d1cirea 3 mm. e si rende a~ cessibile l'apertura pratieata lungo la leva di trasmissione. Infine, ag1re due 0 tre volte al gr1lletto, in modo ehe 1'0110 si distribuisea ttn1 formemente su tutte le superfici interessate; poi asportare eon uno straeeio aseiutto eben pu11to l'eecesso di olio;

• pulire il eongegno di puntamento, senza proeedere alla sua scomposiz10ne per nessun motivo. La parte metallica sia pulita eon stracei d1 cotone pulit1 e aaciutt1.

Per le part1 ottiche valgono 1e seguenti norme:

- per asciugare 1e lenti, strofinarle con carta di seta per lent1 (e non con strofinaeei di cotone);

- per togliere la polvere dalle lenti, strofinarle leggermente con uno spazzo11nod1 pelo d1 camme110 ben pulito e poi fare strise1are 10 spazzolino su uno spigolo aeuto allo scopo di far cadere le particelle d1 polvere che erano rimaste aderenti al pelo di cammello. Questa operaz10ne deve essere r1 petuta, finche le lenti appaiono pu11te;

- per togliere le tracce d1 0110 e di grasso dalle lenti non b1sogna strof1narvi le d1ta, ID4 appl1carVi 11 sapone liqu1do per pul1z1a delle lenti, serven.dod d1 un pezzo d1 carta di seta per lent! e str2 finando; successivamente pu11re con altra carta di s~ ta per lenti asc1utta. In mancanza d1 tale sapone, b~ sta alitare sulla lente (purche la temperatura s1a ~ PA~~o~e a 0°) e strof1nare con earta di seta per lent1~ Questa operaz1one deve essere r1petuta fine he 1e lent1 appaiono ben pu11te.

- 27

Avyertenz •• Per 1& pul1zia delle lenti, e assolutamente proibito l'uso di liqU1do, pasta 0 polvere abrasiva.-

Pr.parazipn. dell'arwa per il t1rQ.

Non ~ necessario scomporre l'armao

a) Interno del tubo 41 lanciQo Ie operaz10ni di pulizia devono essere effettuate nell'ordine seguente:

- 1ntrodurr. nel tUbo l'asta d1 scovolo munita d1 uno stra~ c10 pu11to ed asc1utto;

- sp1ngere e tirare, avant1 e 1ndietro, p1u volte, l'asta lungo 11 ~UbO;

- r1p.tere l'operaz10ne, cambiando spesso 10 stracc10; s1 t~ glie COSl dal tUbo 10 strato d1 olio lUbrif1cante, misto a polvere e sporqizia.

Qualora 10 strato d'olio r1sult1 1ndur1to, s1 usi uno stra~ c10 1mbevuto d1 sol vente; 1n tal caso 11 tubo d1 lanc10 dev. essere asciugato bene, per elim1nare qualsiasi tracc1a

I

d1 solvente; e proibito l'uso della benz1na come solvente.

Sospendere l'operazlone quando gli stracc1 escono pullt1 dal tUbo;

- accertars1 che non rj.mangono nel bubo d1 1ancio res1du1 d1 sfil.cciamento degli stracc1, i quali possono causare ost~ zioni pericolose per il t1ro.

Pr~ del ,tiro e per tutta 1a sua turata, l'interno del tubo d1 lancio non deve essere lUbr1ficato; controllare 1noltre ohe non vi s1ano in esso traccie d'0110.

b) Esternp del tUbo d1 lapc1QG La puliz1a sia limitata ad asportare la spo~c1z1~ 4alla superf1cie esterna e dalle parti ad esso;f1ssate, usando uno straccio pulitoo

I contatti a molla e la leva di contatto e d1 r1tegno del pro1etto-razzo devono esser', pulit1 e privi di ogniminima tracc1a d1 ruggin" vernice, olio 0 grasso;' serv1i-s1, all'u~ POt 41 uno spazzolino metal11co e d1 stracc1 pul1t1 1mbevut1

. d1s01vente.

28

Amrtenz.. Durante tutt.o il tiro, i contatti a moll •• 1. leva di contatto e di rltegno devono essere priv1 d1 olio 0 gr_ssOe 1 perni della leva di contatto e d1 rita gno devono essere lUbrlficat1 can olio lUbrificante pr2_ tett1ToI e 1ndisp.nsabile che'in ogni istante .stl1 consentano I' _gevole rotazion.e della Leva,

tuli;1. d.ll'arma dopa il tiro.

Dope 11 tiro, chi ha in consegna l'arma deve eliminare

i residui della combustione della carica di lancio e dell'1nnesco, rimasti nell'interno del tUbo di llPcio.

La pullzia s1 effettua, con Ie modal1ta appresso indicate, non oitre 11 pomeriggio del giorno stesso in cui son~ stati esegulti i tiri.

L'arm. non deve essere scomposta.

a) Intema del tUQo di laneioe La pulizia, oltre chI nel giorno stesso del tiro, va fatta anche nei tre giorn1 successiv1, sempre con Ie seguenti modalita:

• 1ntrodurre nel tUbo l'asta di scovolo mun1ta di unq straccio pulito imbevuto di detersivo per canna;

- spingere e tirare, avanti e illdietro, piu volte, l'asta di scavolo lungo il tUbo;

- ripetere l'operaZione, cambiando spesso 10 strace10 (sempre imbevuto di detersivo) ed assicurandosi chI tutta la superf1c1e del tubo venga bagnata dal dete~ sivo;

- lasciare un sottile strato d1 detersivo su tutto l'ia

. temo del tubo.

AlIa fine della quarta pulizia, se ltarma non deve essere impiegata al tiro nelle successive 2~ ore, asciugar. il tUbo allo scopo d1 eliminare ogni trace1a d1 detersivo; poi, lUbriflcare lnternamente 11 tUbo, 8ervendos1 d1 straecio pulito 1mbevuto d1 olio lUbr1f1c~ te protettivoe Se, inveee, d.po la quarta pulizia l'arma deve essere lmpiegata a1 tiro nelle 2~ or. successiTe

- 29 -

1'int.rno del tUbo va lasciato inumid1to di deters!

yo.

Oessat1 d&f1n1tavamente 1 t1n, 51 r1pettrio pu11z1a .• lUb;r1:f1caz1one secondo 1e precedent1 norme.

)La 1lt.br1f1caz10ne deve essere effettuata tenendo pr,R sent1 Ie norma general1 esposte al Capo 11.

In mancanza d1 detersi~o per canna s1 usi una solUz12 ~. carda, ottenuta se1og11endo 100 gr. d1 sapone da .bucato (Poss1b11mente neutro) in It- 1it:til di acqua pulita.

Se 1& temperatura ambiente e inferiore a 0° e se l'~ ma e fredda, oecorre agg1ungere un anticongelante.

La puliz1a deve essere effettuata eon Ie modalita segu.nt11

- 1ntrodurre nel tUbo l'asta d1 scovolo mun1ta di uno straccio 1mbevuto d1 soluz1one saponata;

-sp1ngere e tirar~, avanti e ind1etro, p1u volte l'asta 1ungo 11 tUbO;

-.ripetere piu volte l'operazione, camb1ando spesso 10 strace10 lsempre imbevuto di acqua saponata), 1h modo ~he tutta 1a superf1cie del tubo venga bagnata dalla soluz1one;

- risciacquare p1u.volte con acqua pulita e calda, p01- .che il sapone contiene soda caustic a 11bera che PUQ causare rapida corrosione delle superf1c1, ove non e1im1nata subito e compietamente;

- as~iugare usando stracci asciutti e puliti~ In .~c~ za di leters1vo per canna e d1 acqua saponata s1 PUQ ricorrere alIa semplice acqua calda adottando Ie mo~ Iita precedentemente indicate. La pu11zia consoluz1~ ne saponata e con semplice acqua calda deve essere eom pletata dalla lubrificazione, effettuata mediante str~ .~io imbevuto d1 0110 lubr1fieante. protettiYo, tenendo present1 1e norme general1 esposte al C~o IIp

- 30

Poiche can la sola acqua calda a can 1& soluzione a~pon&ta non viene ragg1unto 10 scopo di el1minare i' sali, residui della combustione delPinnesco e i residui. deJ.).a combus td.one della. carica d1 lane10, deposi t .• t+s1 dopo 11 t 1-r 0- Sulla superf1c1e 1ntema del tub~ d1 lancia, non appena Possib1le, l'arma de:ve assere pul1ta con detersivo.

b >. EsterJlo de. tubo di lancio..

~Pulir~ la superticie esterna del tubo e tutte Ie pa£ ti ad ~sso f1ssate e particolarmente Ie ~uperfici Donvernic1ate, le superf1c1 d'appoggio, gl1 incastri 8CC., e lubr1ficare leggermente;

_. pUl1~e 1& leva dj. contatto e d1 r1tegno con deters1vo 'per canna 0 can solvents, per r1muovere .ognf, tracc1. d1 recee; poi asciugare e lubr1ficareo

Milia e huon. conservazione dell' arma in condizioni climat1ghtParticollFmente sfayorevol1.

Perche Ie condizioni cl1matiche sfavorevol1 n~n intirml no' il funzionamento dell'arma e diano luogo ad un eccessiyo logorio delle parti mobili occorre un'attenta e costante curae Pertanto in luoghi pa.rticolarmente umid1 0 in climi molto treddi, per assicurare in ogni momento la perfetta eff1- c1enza dell'arma, occorre effettuare con ogni cura Ie op.r~ zioni eli pul1z1a e di lubrificaz1ofl.e.

8,:1 tengano pre senti Ie seguent1 no.:;t; Quando 1& temperatura e inferiore a 64 :

- ispezionare malta speaso.Parma, per r11evare. eventual1

\

ditett1 d1 conservazione;

- tutt. 18 parti dell'arma, ed in part1colare Ie parti mob1- 11, devono essere p~eservate dall'umid1ta;

. _ 1e superfici non verniciate siano costantemente protette

\

ai.un sottile velq d1 olio protett1vo; 1 '0110 deva a,ssera

1mpiegato nella q~antita strettamente indispensabile, poi-

.. 31

Qbe ,1' ec'cedenza, alle basse: temperature, soli.ifica • provocaun rallent~ento nel tun~ionamento delle parti

" . .

mobil~. Per evitare questo inconveniente, occorr.str1.~z..1

ra bene 10 s~raccio imbevuto di olio prima di strofinar10 sulle varie parti dell'arma; .

.. prima della lubrificazione, scomporre e pu1ire 1'armacon solvente in tutte 18 sue parti (sopratutto le parti mobili) 8 succ,essivamente asciugarla;

- l'an1m~ del tubo d1 lancio deve essere pulita gio~nalmente con stracci asciutti.e pul1ti; l'01io congelato e indurito scio1to con solvente;

- per 1. 1ubrificazione, usare solo l'olio lubrificante protett1vo speciale, che ha un basso punto di congelamento.

Quando 1& temperatura esterna em01to bassa e 1'arma viene portata dal1'~sterno in un locale chiuso ed eventualmehte riscaldato, occorre, 'dapprima, farle assumere la temperatura

ambiente del locale. .

, .' ~)

Poi va smontatae asciugata completamente, eliminando,ogni

tracc1a d1 umidith condensatasi sulle superfici fredde del metallo a causa del sopralevamento d1 temperatura.

Inf~ne, ,deve essere lubrificata con olio lubri~cante p~ote.t. ti'Vo speciale.

Part!colarecura va rivolta alIa pul1zia e alla lubrificazi2 ne del meccanismo di sparo.

·L'arma .a\ poi ricomposta.

QueiSte operu!on! vanno r1petute ogni, qualvolta un? arma che sia stata esposta a basse temperature viene portata in un 12 bale riscaldato.

Preparazipna dell''tma dest~nata ad eBgere conseryata in ma-

sazzino.

Pu11re, een .?articol~re cure. 0 poi aso1ugare bene !1 tubo d1 lancio, :tutt.e le parti dei var! eongegni, e le superfici este.£,

- 32

n. dell'arma. Ne1 c11mi umid1 aver cura che gli stracc1 1mpl!, gat! 'slano ascluttl. Le partl dell'arma In ac01&10 (partl del c~av1stello dl bloccaggl0 del tubo dl culatta, p.rt1 del den ta elastlco d'acoopplamento del tubo dl culatta, slltta dl ra¥ 'cordo del blplede, dente dl fermoelastlco del blplede, pern1 41 flssaggl0 della plastrlna elastlea dl d1s1mpegno del blplede, partl del congegno dl ehiusura del eollare posterlore del biPlede, partl della leva dl,eontatto e dl rltegno, leva dl sparo'del meceanismo di sparo elettr1eo, perni, v1tl, molle e: rondell.)devollo essere protette con 0110 lubr1ficante protet-

'tivo medio, per p.rlod1 breVi di eonservaz10ne (2 t 6 settlm~ ne) 0 con composto antlruggina ieggero, per per1od1 prolungat1 dl conserva;1one (clrca un anno).Le eond1z1oni generall di cons.rvazlone (loeall plu 0 meno umidl) e dl cllma (Plu 0 meno ~dO) pOlsono eonslg1lare l'uso dell'0110 protettlvo lubr1flcante 0 del composto antirugglne.

Ayvertenza. Non sl deve conservare l'arma avvolta lh straccl

o slmili, ne lntrodurre tappi alle estremita del tubo dl l~ clo; lntattl dettl tappl e straccl 1mpediseono la clrcolazione dall'arla ed .ssorbono l'umidlta ahe provoca l'arrugtlnimento d~lle parti in aeelal0.

Controll.re parlodleamente le arm! per asslcurarslehe 10 str.

I-

to protattlvo sla sempre presente; rinnovarlo, se neeessarl0.

Datto eontrollo va esegulto ogm If. ;. 5 glorm, per arm! protel t. con 0110 protettlvo lubrifieante, e ogni mese, per arm! pr~ t.tte con eomposto antlrugglne.

Pullzl. dell'arma che prov1ena dal magazz1no.

La arm! cha sono state lmmagazzlnate secondo le norme PI'S aorlttenel capo precedente, sono parzl~mente rlvestlte dl uno strato dl olio protettlvo lubrificante medl0 0 composto antiru& gin. leggero. ADche le arm! provenient1 dai magazzlni delle Direzioni' d'Artig11erla 0 dalle Fabbrlche sono, generalmente, Pa.t z1almente rivest1te d1 composto ant1rugg1ne. Per tog11ere ognl

- 33

traoci. d1 p110 0 di composto le operaz10ni d1pu11z1a sono le seguentil

- strotinare 1a parte r1vest1ta d'0110 0 d1 composto con uno straoc10 1mbevuto d1 solvent~;

- ass1ourars1 che ogni trace1a d1 0110 0 d1 composto ant 1 rug g1ne a1a stata asportata;

- e11m1nare ogni traccia d1 sol vente, 1mp1egando stracc1 asc1utt1;

- app11care un sott1le strato d1 0110 protett1vo lubr1f1cante spec1ale sulla parte.

Avvert'QZA. Pu11re con part1colare cura tutte le sed1 d1 molle e level nel caso d1 1nadeguata pu11z1a d1 tal1 part1, s1 pub avere, soprattutto alle basse temperatuDe, 11 conielamento del composto ant1ruggine, con conseguent1 d1fett1 d1 tunzionamento.

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