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IL PIATTO
Quando abbiamo ospiti a cena, non ci preoccupiamo solo del cibo ma anche di
come servirlo: le pietanze ci piace portarle in tavola in un piatto adeguato. Se
viviamo con un gatto, dobbiamo imparare a fare lo stesso anche per la sua
ciotola. Il micio è estremamente esigente quando si tratta di mangiare, e
pretende che si osservino regole precise per il contenitore della sua pappa.
Seconda regola, le dimensioni. Il piatto del micio deve essere largo perchè il
nostro amico detesta dover piegare i baffi per raggiungere il cibo.
Terza, la posizione: mai mettere la ciotola della pappa accanto alla vaschetta
della lettiera. Anche i gatti allo stato selvatico, compresi i grossi felini come leoni
o tigri, non mangiano mai nei pressi del luogo dove fanno i loro bisognini. E’ una
abitudine igienica che se non rispettata spinge i gatti a rifiutarsi categoricamente
di mangiare.
ROBERTO ALLEGRI
Piccola aggiunta.
Se notate che il micio fa cacchina gialla e molle, allora vuol dire che è super
alimentato, dimezzate le dosi di uova e panna.
Può capitare in una cucciolata che ci siano cuccioli che hanno bisogno di latte più
leggero.
Il cucciolo deve mangiare al giorno il 25-30% del suo peso corporeo diviso per i
vari pasti della giornata.
Per esempio, un cucciolo di 100 grammi deve mangiare al giorno dai 25 ai 30 ml
di latte.
La quantità di latte che deve mangiare naturalmente deve aumentare in base
all’aumento del peso del cucciolo.
Un cucciolo ben alimentato deve avere ogni giorno un aumento anche minimo (5
grammi).
Se l’aumento di peso non c’è, o si sta dando troppo poco latte oppure il latte non
è abbastanza sostanzioso oppure ancora, il cucciolo non assimila.
Per somministrare il latte ci sono gli appositi biberon che però possono rivelarsi
pericolosi se il flusso di latte è troppo veloce perché potrebbe andare di traverso,
finire nei polmoni e causare polmonite ab ingestis che porta il cucciolo alla morte
in massimo 48 ore.
Uno strumento meno pericoloso è la siringa, privata naturalmente dell’ago,
perché il flusso del latte è minore e minore è il rischio che vada di traverso.
Non bisogna mai costringere un cucciolo che non succhia a mangiare con questi
due strumenti perché il latte va di traverso con le conseguenze sopra descritte.
Premere solo per fare uscire una goccia di latte da far assaggiare al cucciolo.
Per prendere la misura esatta, si prende la sonda la si appoggia alla bocca del
cucciolo, al si fa arrivare esternamente fino all’ombelico e poi si fa un segno con
il pennarello, in quel modo si è del tutto sicuri.
Tratto da: " Cosa fare quando si trova un gattino abbandonato regole base da
seguire per farlo sopravvivere e alimentarlo al meglio"
SVEZZAMENTO
Si può iniziare ad alimentare i piccoli con cibo diverso dal latte materno verso le
3 settimane di età, usando del latte commerciale per gattini somministrato con
un cucchiaino. Dopo pochi giorni potete addizionarlo con dei croccantini e cibo
umido per gattini in crescita, oppure con degli omogeneizzati a base di pesce o
carne: 1 parte di cibo secco più 3 parti di latte o acqua, oppure 2 parti di cibo in
scatola o fresco più una parte di latte o acqua.
Per soddisfare i fabbisogni nutrizionali del vostro gatto, potete scegliere tra un
cibo fatto in casa e gli alimenti di produzione industriale venduti nei negozi.
Un cibo casalingo è un pasto che preparate voi stessi con ingredienti come riso,
la carne, gli ortaggi... Così facendo, potete controllare di persona la qualità della
composizione, ma ci sono inconvenienti, quali il costo, il lavoro di preparazione,
e, cosa più grave, il rischio di squilibri nutrizionali, nel caso in cui la razione da
voi preparata non contenga quantità sufficienti di tutti i principi nutritivi di cui il
vostro gatto ha bisogno. Le fonti di proteine non sono unicamente le carni ma, se
ben tollerati, si possono anche usare in alternativa uova, formaggio o pesce. Il
fegato può essere usato, ma solo in piccole quantità, per il fatto che può
provocare diarrea, oltre a una ipervitaminosi A con conseguenze gravissime.
Lo yogurt, come altri latticini, può essere utilizzato come fonte di proteine in
alternativa o in aggiunta alla carne. I dolci in generale andrebbero evitati, in
modo assoluto nei gatti diabetici ed in genere negli animali in sovrappeso. Il
gelato, se non provoca diarrea, può essere concesso a piccole dosi.
I cibi umidi (sia bocconcini che paté ) sono molto gustosi ed essendo simili al
prodotto fresco, stimolano l'appetito dell'animale. Sono alimenti caratterizzati da
un'alta digeribilità.
Si raccomanda, alla fine di ogni pasto, di pulire con attenzione la ciotola del
gatto, per evitare che il cibo residuo deteriorandosi possa sviluppare
microrganismi pericolosi.
I cibi umidi non hanno bisogno di essere integrati con altri generi di alimenti.
Sono, infatti formulati in modo da garantire all'animale una dieta bilanciata.
Si è sentito spesso dire che le crocchette non vanno bene per i gatti, perché
potrebbero avere problemi urinari, come la cistite e i calcoli. Questo è falso: un
alimento secco formulato correttamente è tanto efficace nella prevenzione dei
problemi urinari quanto un alimento umido.
Non vanno dati assaggi, in particolare avanzi alimentari della tavola, per evitare
che diventi obeso, affaticando così la circolazione sanguigna e la respirazione.